CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;
Appears in 2 contracts
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 69 del vigente C.C.N.L. per i dipendenti dei Consorzi di Bonifica prevede che lo Statuto della Città metropolitana il dipendente Quadro possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e esplicare contemporaneamente le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità sue funzioni nell’interesse di organizzazione due o più Consorzi, previo accordo fra le rispettive Amministrazioni; TENUTO CONTO dell’esigenza del Consorzio di avvalersi, per un limitato periodo di tempo, di una figura professionale a supporto delle funzioni di Contabilità e di esercizio Ragioneria e che tale qualificata e preparata figura professionale è stata individuata nella persona del Capo Settore Amministrativo del Consorzio Delta del Po, Dr. Xxxxxx Xxxxxxxxxx; TENUTO CONTO della disponibilità dichiarata dallo stesso interessato, oltre che dai Presidenti dei due Consorzi di bonifica, Delta del Po e Adige Po, ove il dr.Xxxxxxxxx già presta servizio; APERTA la discussione, nel corso della quale il Direttore, dr.Xxxxxxxxxx, ha illustrato l'attività prevista ed il relativo programma di svolgimento; RITENUTO di approvare l’allegata bozza di accordo interconsorziale con i Consorzi Delta del Po e Adige Po, che consentirà al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo di avvalersi, per un limitato periodo di tempo, di una qualificata figura professionale a supporto delle funzioni metropolitane di Contabilità e comunalidi Ragioneria, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare autorizzando il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda Presidente alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialerelativa sottoscrizione;
Appears in 1 contract
Samples: Interconsortial Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1l’Azienda Speciale Palaexpo (di seguito, comma 11Palaexpo), in virtù delle vigenti norme, del suo Statuto, della precitata legge 56/2014 prevede sua partecipazione in altra società, della natura dei servizi erogati e della approvazione delle tariffe al pubblico da parte di Ro- ma Capitale, svolge attività di servizio pubblico locale; che la DAC 77/2011 non si esprime sulla natura dei servizi prestati da Palae- xpo; che il Consiglio Comunale, con DCC 273/2007, ha adottato per i servizi pubblici locali nel settore cultura delle linee guida di indirizzo per il Contratto di Servizio con Palaexpo, ai sensi della DCC 20/2007; che nelle suddette linee guida, in particolare, veniva anche data indicazione alla Giunta di prevedere una durata del Contratto per un periodo pari a quattro anni (1 gennaio 2008 – 31 dicembre 2011); che il Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Palaexpo approvato con DGCa 439/2011 ha invece validità annuale, fino al 31 dicembre 2011; che è oramai dall’anno 2008 che si procede, con cadenza annuale, all’appro- vazione del suddetto Contratto in prossimità dell’effettiva scadenza; che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti stesso PEG 2011-1013 individua, tra gli obiettivi del Dipartimento Cultu- ra, la pluriennalizzazione dei contratti in essere, tra cui quello con Palaexpo; che la DGCa 295/2011, pur contenendo tra i Comuni suoi allegati la previsione triennale 2011-2013 di costi e ricavi di Palaexpo, approva formalmente il solo bilancio di previsione 2011 e pertanto non risulta essere stato approvato da Roma Capita- le, ai sensi dell’art. 114 del TUEL, il bilancio economico di previsione plurienna- le loro unioni facenti di Palaexpo; che detta previsione triennale di Palaexpo indica tra i ricavi da Contratto di Ser- vizio con il Comune di Roma la somma di 8.333.333,00 euro per ciascuna an- nualità; che le spese correnti previste nel Bilancio Pluriennale 2011-2013 di Roma Capi- tale (DAC 51/2011) per il Dipartimento Cultura alla voce “prestazioni di servizi”, non sembrano disporre di adeguati stanziamenti per gli anni 2012 e 2013 relati- vamente ad un Contratto di Servizio pluriennale per Palaexpo; che sempre la stessa DCC 20/2007 disciplina la emissione da parte della Città metropolitana dell’Agen- zia del parere preventivo, obbligatorio ma non vincolante, sui Contratti di Servi- zio, parallelamente a quello che deve essere eventualmente espresso dalle competenti Commissioni Assembleari, da altri Dipartimenti e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e dai Municipi; che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicaDGCa 439/2011 non è pervenuta all’Agenzia alcuna richiesta di e- spressione del previsto parere; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentrescrivente Xxxxxxx ha evidenziato già in passato, il precitato articolo 32con SG01/2009, prevede con riferimento alcune criticità in relazione all’iter di approvazione del Contratto di Servizio, all’esatta natura dei servizi e alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento affidamento diretto degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanostessi a Palaexpo; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 scrivente Agenzia ha inoltre già manifestato, con proprio Parere 2010, alcune considerazioni circa i contenuti del 30.09.2015 Contratto di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi Servizio con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economichePalaexpo; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intendeRITENUTO, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuniche dall’esame degli atti emergono fatti tali da rendere opportuno e necessario formulare alcune osservazioni nei confronti dell’As- semblea Capitolina, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale del Sindaco e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;Giunta Capitolina.
Appears in 1 contract
Samples: Service Contract
CONSIDERATO. che l’art. 1nel 2005 l’Università degli Studi di Ferrara, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana il Comune di Ferrara e la Città metropolitana in ordine alle modalità Provincia di organizzazione Ferrara decisero di trasferire i propri dati prodotti nella cooperazione del SBN e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunaligestirli con il software applicativo “Sebina”, prevedendo anche forme di organizzazione condivise che garantisce tutte le funzionalità SBN, inclusa la piena operatività del colloquio con l’Indice e che mediante convenzionetale situazione ha permesso e consente un maggior grado di compatibilità con le scelte effettuate da altre biblioteche presenti sullo stesso territorio, anche di varia titolarità e in particolare con quelle pubbliche della provincia, nonché un ampliamento dei servizi e un miglior impiego delle risorse; che regola le modalità l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Università degli Studi, la Provincia ed il Comune di utilizzo di risorse umaneFerrara, strumentali e finanziarie, i Comuni e le avviarono tra loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri una cooperazione per la finanza pubblicagestione dei servizi bibliotecari pubblici, regolata da apposita Convenzione sottoscritta in data 21 settembre 2005, e rinnovata il 3 novembre 2008, il 27 luglio 2012 ed il 12 agosto 2015; - che lo Statuto della Città metropolitanala cooperazione diede corpo alla costituzione di un “Polo Bibliotecario Ferrarese”, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 detto anche “Polo UFE”, del 22/12/2014quale sono attualmente parte le biblioteche dell’Università, all’art. 1del Comune di Ferrara, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio Ferrarese, delle Scuole del territorio, di sussidiarietàlibere Associazioni socio-culturali, di Accademie e tenda alla valorizzazione delle peculiarità socialiIstituti scientifici, economiche pubblici e culturali delle comunità territoriali privati; che gli Enti sottoscrittori presero atto che la compongono mentreProvincia di Ferrara, nel contesto della riforma amministrativa riguardante quegli enti, non poteva più svolgere funzioni e attività per i servizi culturali e che, pertanto, essa non poteva più partecipare alla cooperazione bibliotecaria di cui era stata parte attiva sino al 2015; che, pur in assenza dell’Ente Provincia di Ferrara, l’IBACN, l’Università degli Studi e il Comune di Ferrara hanno tuttavia inteso confermare la cooperazione bibliotecaria sul territorio, attraverso il Polo UFE, debitamente riorganizzato; che, a tale scopo, il precitato articolo 32Comune di Ferrara ha costituito una speciale Rete bibliotecaria territoriale, prevede denominata “Bibliopolis”, raggruppante le biblioteche dei Comuni del Ferrarese e della locale Camera di Commercio (CCIAA), un tempo coordinate e rappresentate nel Polo UFE dall’Ente Provincia; che il Comune di Ferrara ha stipulato apposita Convenzione con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del Ferrarese e con la locale CCIAA, in virtù della quale il Comune capoluogo coordinerà e rappresenterà, anche per il triennio 2018-2021, le biblioteche dei Comuni e della CCIAA del Ferrarese in seno al Polo UFE; assicurare un servizio bibliotecario più efficace ed efficiente, che sappia valorizzare i patrimoni delle istituzioni informative e documentarie dell’Università e del Comune di Ferrara nonché del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritarioprovinciale, ferme restando le differenze istituzionali delle rispettive biblioteche, ma condividendone utilmente le risorse e le competenze professionali; che gli stessi Enti si propongono altresì di favorire l’adesione delle biblioteche scolastiche del territorio al Polo UFE, onde valorizzarne l’azione culturale e il patrimonio librario nel contesto normativodel servizio bibliotecario pubblico, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economichesia a livello territoriale sia in quello nazionale; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate concorde volontà degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con sottoscrittori la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;convenzione di:
Appears in 1 contract
Samples: Convenzione Per La Gestione Del Polo Bibliotecario Ferrarese
CONSIDERATO. che l’art. 1il Comune di Fano ha nominato il dirigente del Settore LL.PP: quale responsabile della conservazione e dell’uso dell’energia – energy manager, comma 11, ai sensi della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana Legge 10/91 in ordine alle modalità quanto nell’anno 2019 ha registrato consumi superiori a 1.000 tonnellate di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicapetrolio equivalenti; - che lo Statuto della Città metropolitanail Comune di Fano ha necessità di affidare i servizi di supporto specializzato all’energy manager, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014al fine di poter procedere: - nell’individuazione delle azioni, all’art. 1degli interventi, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella delle procedure e di quanto altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia all’interno dell’Ente; - nella predisposizione dei Comuni del suo territorio bilanci energetici in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana funzione anche dei parametri economici e degli altri organismi usi energetici finali; - nella predisposizione dei dati energetici eventualmente richiesti dalle autorità centrali così da ottimizzare l’uso dell’energia da parte dell’Ente, diminuendone parimenti i costi nonché l’impatto ambientale; - nella partecipazione a bandi o procedure di attribuzione di incentivi economici riconosciuti per gli interventi di efficientamento degli impianti e degli edifici di proprietà comunale; - avviato da tempo, positive e collaudate relazioni con le autorità competenti per l’ottenimento di incentivi economici in tema di efficienza energetica; - integrato la dotazione organica della Macro Area Tecnica con un tecnico Esperto in Gestione dell’Energia (EGE), certificato ai sensi della norma UNI CEI 11339; - collaborato con i tecnici comunali per definire contenuti e modalità conformi alla normativa vigente, dei capitolati prestazionali di gara sia per l’affidamento del territorio metropolitanoservizio di terzo responsabile e gestione degli impianti termici comunali sia per il contratto di “Energy Performance Contract – EPC” per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio ed impiantistico comunale; - redatto alcune Diagnosi Energetiche di edifici di proprietà del Comune di Fano; - che il Comune di Fano non è dotato in organico di figure professionali con la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 medesima esperienza di approvazione dello schema un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) né risulta economicamente conveniente per l’Amministrazione Comunale l’assunzione o la formazione di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economicheuna figura equivalente; - che, inoltrestante la natura di ente in house del Comune di Fano costituito ai sensi dell’art. 113 comma 4 lett.c) e comma 13) del D.Lgs n. 267/2000 e succ. mod. e integr, è intendimento della stessa ASET S.p.A. continuare a supportare il Comune in merito all’esecuzione del Contratto EPC – GLOBAL COMUNE DI FANO, con particolare attenzione alle attività di taglio tecnico scientifico e contabile, lasciando all’Amministrazione comunale la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa facoltà di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativigestire gli aspetti operativi del contratto; - che si intendesono già intercorsi numerosi incontri tra i rappresentanti politici, pertantogli amministratori ed i tecnici, avviare una cooperazione interistituzionale tesa volti a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali definire i contenuti e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanomodalità conformi alla normativa vigente per l’attuazione della attività inerenti l’efficientamento energetico, con la finalità di realizzare nonché per una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaleulteriore e costante collaborazione tra i due enti; - che il contenuto della presente collaborazione tra il Comune di Fano ed il proprio ente in house, ASET S.p.A., nell’ambito della conservazione e uso delle fonti energetiche necessarie al funzionamento dei servizi comunali, costituisce un intervento funzionale e integrativo a quanto la suddetta deliberazione stessa ASET S.p.A. già pone in essere ad oggi nella gestione di Servizi di Interesse Economico Generale quali l'approvvigionamento idrico, la depurazione e lo smaltimento di acque reflue, l'igiene ambientale, le farmacie comunali, la verifica degli impianti termici e i settori connessi; - che ASET S.p.A. ha competenze nel settore dell’erogazione di servizi pubblici locali e nella gestione di Servizi di interesse Economico Generale, per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana i quali il continuo sviluppo innovativo e tecnologico assume una importanza determinante per un miglioramento dei servizi stessi a beneficio degli utenti, ma anche per una crescita interna alla stessa ASET in termini di Roma Capitale competenze e dei Comuni del territorio conoscenze funzionali al miglioramento di detti servizi; - che i programmi europei, nella loro molteplicità, costituiscono oggi uno strumento sempre più utile ed in alcuni casi anche indispensabile per l’esercizio favorire il miglioramento di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività tali servizi e la realizzazione crescita delle strutture pubbliche e private deputate alla loro erogazione e gestione; - che è volontà sia del Comune di opere in specifici Fano che di ASET S.p.A. di addivenire alla definizione di un rapporto di collaborazione stabile e strutturato con cui, ciascuno dei due enti nei rispettivi ambiti di materia a rilevanza metropolitanaintervento e competenza, tra possa operare nel miglior modo possibile nella fornitura di servizi al cittadino e gestirne i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali fondi in maniera efficace ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – Eefficiente; - che tale rapporto di collaborazione possa essere un’opportunità per entrambi gli enti in quanto l’elevato contenuto tecnico del progetto possa diventare un esempio per tutti gli enti locali limitrofi trattandosi di una best-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo practice particolarmente virtuosa sia sotto l’aspetto ambientale, economico e sociale;; - che tale cooperazione tra i due enti dovrà essere finalizzata a garantire che i servizi pubblici che essi sono tenuti a svolgere e gestire siano prestati nell’ottica di conseguire obiettivi di comune interesse, inerenti l’interesse pubblico, ed alla condizione per cui le attività medesime oggetto della presente cooperazione rappresentino meno del 20% di quanto gli stessi enti svolgono singolarmente nel mercato aperto; ASET S.p.A. qui rappresentata dal Presidente AD Avv. Xxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Legale rappresentante della società ; Il Comune di Fano qui rappresentato dal Dott. Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx, Dirigente del Settore 5° Lavori Pubblici, in base a quanto disposto con Determina Dirigenziale n. 2 del 20.01.2018, di seguito, definite congiuntamente “Parti”
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Servizi
CONSIDERATO. che, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22/10/2020, è stato dichiarato lo stato di emergenza sia su territorio italiano che l’art. 1, comma 11, sul territorio francese in quanto gli effetti dell’evento hanno determinato l’isolamento delle comunità della precitata legge 56/2014 prevede valle del Vermenagna in Italia e della valle Roja in Francia; - che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni numerosi danni subiti dalle pertinenze del cantiere si è registrata l’interruzione del collegamento internazionale al colle di Tenda dovuto principalmente: - sul versante Francese alla completa distruzione dell’area di imbocco a seguito del crollo dei due ponti sulla RD6204 di collegamento delle gallerie con la zona dei tornanti, ai fenomeni franosi nel vallone della Cà, all’erosione dei rilevati spondali dovuti all’esondazione contemporanea del rio della Cà, del torrente Cannelle e del fiume Roja; - sul versante Italiano all’esondazione contemporanea del rio del Condominio e del torrente Panice che hanno causato il crollo della già realizzata stradina di accesso alla fraz. Tetti Belvedere, di parte delle aree di cantiere, di una porzione del corpo stradale della S.S. n. 20 a inizio lotto ed il riempimento detritico del nuovo edificio impianti e della vecchia cabina impianti del tunnel esistente causando la messa fuori servizio e l’inutilizzabilità di tutte le loro unioni facenti apparecchiature elettriche esistenti; - che, a causa dei danni provocati dalla xxxxxxxx Xxxx e all’esito dei sopralluoghi e degli studi sviluppati nei mesi successivi all’evento alluvionale, si è verificata l’impossibilità di procedere con i lavori previsti dal contratto per il versante francese e si è riscontrata la necessità di prevedere considerevoli interventi di ripristino, ricostruzione e consolidamento su entrambi i versanti; - che, su indicazione della CIG, ANAS ha avviato studi ed analisi volti ad individuare le possibili soluzioni tecniche finalizzate a consentire la ripresa dei lavori nel minor tempo possibile e a ripristinare il collegamento internazionale; - che il risultato degli studi condotti da ANAS, in collaborazione con l’Appaltatore, hanno permesso di definire due ipotesi alternative per il riavvio dei lavori sul versante francese; - che tali soluzioni – unitamente ad altre due proposte dalla parte francese - sono state esaminate dalla Commissione Tecnica e dal Comitato di Sicurezza della Città metropolitana CIG: - che nel xxxxx xxxxx xxxxxxxx xxx 0/00/0000, la CIG , dopo aver esaminato le problematiche tecniche, amministrative ed economiche connesse alle diverse ipotesi progettuali ha disposto di procedere alla progettazione ed esecuzione dei lavori di realizzazione di un nuovo ponte di scavalco del vallone della Cà con l’adegamento dell’imbocco sul versante francese, alla riprogettazione delle opere esterne sul versante Francese ed al il ripristino delle opere danneggiate a seguito di “Alex” sul versante Italiano, mantenendo inalterate le altre opere previste in contratto; - a seguito delle determinazioni assunte dalla CIG in data 5/05/2021, Anas, al fine di riavviare rapidamente i lavori, ha intrapreso, in contraddittorio con l’appaltatore, una approfondita disamina delle nuove e mutate condizioni tecnico/esecutive, volta ad individuare un nuovo assetto negoziale che ristabilisse l’equilibrio contrattuale tra le parti, atteso che l’evento alluvionale ha determinato la necessità: • di introdurre modifiche al tracciato originario delle gallerie nella parte terminale lato Francese; • di introdurre nuove opere non previste in contratto; • di apportare modifiche rilevanti alle modalità esecutive di alcune lavorazioni; • di monitorare costantemente il rischio frane e valanghe in fase di cantiere; – che la riduzione delle aree di cantiere sul versante francese, le difficoltà di collegamento con la rete stradale francese e il crollo dei due ponti di collegamento sulla RD6204, hanno comportato una modifica della viabilità di cantiere nonché una diversa modalità di avanzamento dello scavo delle due gallerie; - che a seguito della disamina delle circostanze sopra elencate conseguenti all’evento alluvionale, la stazione appaltante, valutata l’ipotesi di risolvere il contratto con l’appaltatore e procedere con un nuovo appalto, ne ha escluso la convenienza sia sotto il profilo economico che temporale, trattandosi di ipotesi incompatibile con le necessità dei territori italo-francesi di ripristinare celermente il collegamento internazionale e con l’esigenza di contenere l’incremento dei costi dell’opera; - che, in particolare, la risoluzione contrattuale e il successivo riaffidamento avrebbero comportato, oltre a un prolungamento dei tempi sia di ripristino del collegamento internazionale sia di completamento dei lavori, un costo maggiore rispetto a quello derivante dalla prosecuzione dell’appalto con il Consorzio; - che tale maggior costo è stato presuntivamente stimato in 22,0 M€ circa, come si può evincere dalla tabella allegata alla nota prot. CDG 0503342 del 5/8/2021 inviata allal CIG (Allegato n.1); - che tale maggiore onerosità deriverebbe dalla necessità di adottare il prezziario in vigore relativo al 2021, di adeguare il computo metrico estimativo alle quantità corrette rispetto agli elaborati del progetto esecutivo e di aggiornare, al prezzo di mercato, il trasporto e la Città metropolitana in ordine alle modalità gestione delle anidriti. I nuovi lavori subirebbero altresì un incremento di organizzazione importo per tenere conto dell’aumento dei prezzi intervenuto tra il 2008 e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzioneil 2021, che regola le modalità di utilizzo di risorse umanepuò stimarsi in circa il 12%, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oltre che degli oneri per la finanza pubblicaSicurezza, in quanto andrebbero ricalcolati sulle nuove e maggiori attività; -che pertanto con nota prot. CDG-0488505-U del 30/07/2021, il Commissario Straordinario ha proposto all’appaltatore nuove condizioni economico-contrattuali per proseguire il contratto, subordinando l’efficacia delle stesse alle autorizzazioni e/o approvazioni da parte della CIG e della Stazione Appaltante, nonchè alla sottoscrizione dell’Atto di Sottomissione entro 60 giorni dalla firma per accettazione della suddetta proposta da parte dell’appaltatore; nella medesima nota viene imposto altresì all’appaltatore di obbligarsi al riavvio immediato dei lavori e al rispetto dei tempi di riapertura del collegamento internazionale, e quindi entro il termine massimo di dicembre 2023 per l’apertura del tunnel SUD ed entro Giugno 2025 per il completamento dei lavori e l’apertura del tunnel Nord; - che, con nota prot. 21/00216 del 04/08/2021, acquisita al prot. ANAS CDG-0499600-I del 04/08/2021, l’appaltatore ha restituito la sopracitata nota sottoscritta per accettazione; - che lo Statuto della Città metropolitanacon lettera del 5/08/2021 prot. CDG-0503342 Anas ha chiesto, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 in virtù del 22/12/2014, disposto di cui all’art. 122 dell’Accordo di Parigi del 12/03/2007, comma 3la necessaria condivisione della CIG del nuovo importo complessivo dell’investimento rispetto a quello definito con l’approvazione del progetto esecutivo originario; - che con lettera di riscontro del 12/08/2021, prevede la Commissione Tecnica della CIG, condividendo nella sostanza il nuovo assetto negoziale e il conseguente aumento dell’importo complessivo dei lavori (fatta salva la modifica del quadro finanziario), ha evidenziato la necessità di ridurre ulteriormente i tempi di esecuzione dell’opera; - che questa coordini in data 1/09/2021 il Direttore dei Lavori ha ordinato la propria ripresa parziale delle attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità e delle lavorazioni rimaste invariate rispetto al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanoprogetto contrattuale; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 CIG, svoltasi in data 30/09/2021, ha preso atto delle nuove condizioni economico-contrattuali con l’appaltatore e del 30.09.2015 nuovo quadro finanziario dell’intervento, autorizzando la prosecuzione delle attività per l’attuazione del citato accordo sottoscritto con l’Appaltatore. In particolare la CIG ha definito quanto segue: - la delegazione francese ha assicurato la disponibilità di approvazione dello schema di convenzione quadro finanziare i maggiori importi derivati a seguito della rinegoziazione contrattuale necessari per il compimento dei lavori specificando che l’importo massimo finanziabile per la collaborazione istituzionale tra parte francese è pari a 106,2 milioni di €, aggiornamento e revisione dei prezzi compresi, ovvero 254,98 milioni di € per il costo totale dell’operazione, mantenendo la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera partecipazione francese al 41,65% come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economicheprevisto dal trattato internazionale; - chela delegazione francese ha richiesto di concentrare il massimo delle attività di cantiere (attrezzature, inoltremezzi operativi, la medesima Delibera pone la concertazione personale, ecc.) sulla canna direzione Francia, compatibilmente con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa le esigenze tecniche di Città metropolitana cantiere, al fine di Roma Capitale per definire in modo coordinato anticipare l’apertura al traffico della stessa e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativiripristinare il collegamento stradale internazionale del Colle di Tenda; - che si intendela delegazione italiana ha parimenti assicurato la disponibilità a reperire le maggiori risorse finanziarie, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale derivanti dalla rinegoziazione contrattuale e suoi Municipi – necessarie per il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e compimento dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;lavori.
Appears in 1 contract
Samples: Construction Contract
CONSIDERATO. che l’art. 1che, comma 11nel corso dell’odierna seduta, della precitata legge 56/2014 prevede che i Presidenti delle Regioni e Province autonome hanno espresso parere favorevole al perfezionamento dell’accordo; ACQUISITO, nel corso dell’odierna seduta, l’assenso del Governo, delle Regioni e delle Province autonome; tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nei seguenti termini: Considerati: - la Risoluzione n. 75 del Parlamento Europeo del 29 maggio 1997, recante lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana delle Medicine Non Convenzionali e la Città metropolitana Risoluzione n. 1206 del Consiglio d’Europa del 4 novembre 1999, con le quali hanno invitato gli Stati membri sono stati invitati ad affrontare i problemi connessi all’utilizzo delle Medicine Non Convenzionali in ordine alle modalità modo da garantire ai cittadini la più ampia libertà di organizzazione e scelta terapeutica ed insieme assicurare loro il più alto livello di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicasicurezza ed informazione corretta; - che lo Statuto l'Organizzazione Mondiale della Città metropolitanaSanità, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 la risoluzione WHO 56.31 del 22/12/201428 maggio 2003, all’art. 1spinge gli Stati membri a formulare e implementare politiche e regolamenti nazionali nel campo delle MNC, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni particolare attenzione alla formazione del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanopersonale; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, recante “Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di approvazione dello schema di convenzione quadro modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariouso umano, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativinonché della direttiva 2003/94/CE”; - che si intenderende opportuno tutelare la libertà di scelta dei cittadini e quella di cura del medico e dell’odontoiatra, pertantoentrambe fondate su un rapporto consensuale e informato, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale sul rispetto delle leggi dello Stato e suoi Municipi – il rafforzamento dei principi della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaledeontologia professionale; - che la suddetta deliberazione risulta necessario procedere alla certificazione di qualità della formazione in agopuntura, fitoterapia e omeopatia, individuando i criteri e i requisiti minimi ed uniformi sul territorio nazionale dei percorsi formativi idonei a qualificare i professionisti che esercitano tali attività le quali restano comunque riservate alle competenze individuate dall’ordinamento statale ai medici chirurghi e agli odontoiatri, medici veterinari e farmacisti; - che si rende opportuno consentire ai cittadini di accedere alle cure di professionisti in possesso di idonea formazione in agopuntura, fitoterapia e omeopatia, affidando ai rispettivi Ordini professionali, competenti per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrativeterritorio, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività l'attivazione e la realizzazione gestione di opere in specifici ambiti appositi elenchi di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci esperti distinti per professione e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialedisciplina esercitata;
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1che, comma 11sin dalla sua costituzione, la Società ha operato attraverso lo strumento della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana delegazione interorganica di servizi tipico dell’ in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversahouse providing, per l’esercizio conto di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a numerose strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale, fornendo servizi strumentali di varia natura contemplati nell’oggetto sociale; che, tuttavia, relativamente a talune linee di attività l’integrazione tra l’azione dell’Amministrazione committente e della Società affidataria ha raggiunto un livello tale da rendere opportuno che il ricorso ai servizi offerti da quest’ultima nei casi di cui trattasi assuma nel medio periodo carattere di continuità; che le attività strategiche funzionali al perseguimento dell’oggetto sociale, riportate tra le commesse elencate nel PDO approvato con la deliberazione del Commissario straordinario n. 221-29 del 3.4.2014 sono le seguenti: - lavoro: le attività Sispi Vll, Porta Futuro e Giovani in rete con le quali la società supporta la Provincia nell’erogazione dei servizi per l’impiego e nella gestione di iniziative all’avanguardia nel favorire domanda e offerta di lavoro; - formazione: la prosecuzione delle attività di selezione e contrattualizzazione degli insegnanti impegnati nei Centri Provinciali di Formazione Professionale, nei percorsi per l’obbligo formativo ed in quelli professionalizzanti rivolti ai maggiorenni; la gestione di tre importanti scuole tematiche nei settori del sociale, dell’energia e delle arti cinematografiche; - ambiente: con il trasferimento di risorse per il triennio 2014-2016 del progetto denominato “gestione banca dati ambientali” si supporta l’amministrazione provinciale in materia di tutela del territorio; - patrimonio provinciale: con le commesse relative all’edilizia scolastica, al catasto strade etc; - sviluppo del territorio: con il proseguimento dell’attività già iniziate da Provinciattiva e con il prolungamento delle attività del progetto Ali, Hot spot Wi-Fi e gestione del portale della Provincia di Roma, Roma e più. che, in ragione della durata pluriennale delle attività strategiche sopra richiamate, l’adozione del Contratto Quadro determina effetti sulla programmazione economico-finanziaria in corso relativa al triennio 2014- 2016, pur rinviando ai rispettivi esercizi di competenza e ai Contratti Accessivi sottoscritti dai Dirigenti l’esatta quantificazione dell’entità delle singole voci di commessa programmate; che sarà cura del Servizio inserire la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione predetta linea di attività nel PDO 2015 da sottoporre all’approvazione da parte degli organi competenti; che, a seguito della stipula del Contratto Quadro 2014-2016, i dirigenti della Città metropolitana di Roma Capitale cui competono le attività stipulano Contratti Accessivi dei provvedimenti di affidamento di ciascuna attività, nei quali deve essere specificato e dettagliato il contenuto delle prestazioni che la Società sarà chiamata a rendere nel corso di ogni esercizio, articolando opportunamente l’entità dei Comuni corrispettivi riconosciuti per ciascun anno di durata del territorio rapporto; che, qualora nel corso delle annualità di competenza del presente Contratto sia necessario ricorrere alla Società per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività non contemplate nel summenzionato elenco, i competenti Uffici della Città metropolitana di Roma Capitale provvedono a stipulare specifici autonomi contratti di affidamento, definendo per ciascuno la relativa provvista finanziaria, di cui sarà preso atto mediante variazioni al Piano degli Obiettivi e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;Piano Operativo Annuale; Tanto premesso,
Appears in 1 contract
Samples: Service Contract
CONSIDERATO. che l’artla procedura era prevista in programmazione biennale degli acquisti ex art. 21 d.lgs. 50/2016 D.M. 49/2019 CUI 01279680480202100016; PRESO ATTO della Relazione Responsabile del procedimento Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx afferente al Sistema Bibliotecario di Ateneo, nota prot. 337378/2021 del 21/12/2021, finalizzata all’avvio di procedura di affidamento diretto del servizio in oggetto per le esigenze del Sistema Bibliotecario dell’Università degli Studi di Firenze; (allegato “1”) dalla quale si evince che: ⮚ il Sistema Bibliotecario di Ateneo ha accesso, comma 11già da molti anni, ad alcune banche dati Ebsco, di interesse per l’area delle Scienze Sociali e di quella Umanistica (AAS Historical Periodicals-Maintenance Fee, America: History and Life with Full Text, Child Development & Adolescent Studies, Criminal Justice Abstracts with Full Text, Film & Television Literature Index with Full Text, HeinOnline, International Bibliography of Theatre & Dance with Full Text, Library & Information Science Source); ⮚ Ebsco rappresenta uno dei più importanti editori a livello mondiale, in particolare, nell’ambito delle Scienze Sociali e Umane, per il numero e la qualità delle risorse elettroniche che offre sulla piattaforma EBSCOhost; ⮚ sulla base dei dati d’uso è emerso un forte utilizzo delle banche dati in parola, e inoltre, in considerazione della precitata legge 56/2014 prevede rilevanza internazionale e nazionale dell’editore in ambito accademico, il modello contrattuale ed i contenuti messi a disposizione hanno consentito di conseguire ottimi risultati sia in termini qualitativi che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare in rapporto fra utilizzo e costo; ⮚ è emersa quindi la necessità di provvedere all’affidamento del sovradescritto servizio di accesso a tali banche dati sulla rete Unifi, anche per il periodo dal 01/02/2022 al 31/01/2023; ⮚ la fornitura in oggetto, con i rapporti tra i Comuni relativi servizi e le loro unioni facenti parte specifiche caratteristiche di accesso presenti nella piattaforma EBSCOhost e richieste dalle esigenze della Città metropolitana e Università di Firenze, viene commercializzata in ⮚ la Città metropolitana in ordine alle modalità proposta economica inerente il servizio di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversaaccesso, per l’esercizio tutti gli utenti dell’Università di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri Firenze tramite riconoscimento dell’indirizzo IP dal 01/02/2022 al 31.01.2023, è stata formulata con due diversi preventivi, reperti direttamente dallo SBA, aventi ad oggetto rispettivamente: - l’accesso alle banche dati Ebsco AAS Historical Periodicals-Maintenance Fee, America: History and Life with Full Text, Child Development & Adolescent Studies, Criminal Justice Abstracts with Full Text, Film & Television Literature Index with Full Text, HeinOnline, International Bibliography of Theatre & Dance with Full Text, Library & Information Science Source per un importo di € 41.235,00 (allegato “2”) - nonchè l’accesso alla risorsa per la finanza pubblicarisorsa HeinOnLine per un importo di USD 9.392 (allegato “3”); - che lo Statuto della Città metropolitana⮚ detti preventivi ammontano complessivamente a circa € 49.600,00, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014oltre IVA di legge, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini per un totale di circa euro 51.584,00 (compresa IVA al 4%) ⮚ per la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali risorsa HeinOnLine è previsto che la compongono mentrefattura sia emessa in euro, al cambio del giorno di emissione della fattura stessa; ⮚ in considerazione della comprovata solidità dell’operatore economico è ritenuto necessario chiedere la garanzia definitiva, come previsto dall’art 103 del Dlgs. 50/2016; ⮚ il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità Rup ha dichiarato l’assenza di stipulare accordi, convenzioni e altre forme cause di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 conflitto di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeinteresse / incompatibilità;
Appears in 1 contract
Samples: Affidamento Diretto Della Fornitura Del Servizio Di Accesso Alle Banche Dati Ebsco
CONSIDERATO. che l’artconseguentemente il Responsabile dell'Area Tecnica in data 02.10.2014 ha provveduto, previa quantificazione economica delle opere di urbanizzazione ancora da realizzare sulla base della perizia tecnica redatta dall'Ing. 1Vittorino Dal Cin dell'Ordine degli Ingegneri di Treviso, comma 11appositamente incaricato dalla Amministrazione Comunale, della precitata legge 56/2014 prevede alla escussione dell'intero importo garantito dalla citata polizza fidejussoria; PREMESSO che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni conseguentemente a quanto sopra, l'Istituto di Credito sopra nominato ha provveduto alla erogazione a favore dell’Amministrazione Comunale dell'importo oggetto di fidejussione; PREMESSO che successivamente il medesimo Istituto di Credito ha ottenuto presso il Tribunale di Belluno il decreto ingiuntivo n. 224/2015, con il quale si è ingiunto alla Ditta URBIS srl, e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e gli altri componenti la Città metropolitana in ordine alle modalità Ditta Lottizzante di organizzazione e pagare a favore dell’Istituto di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme Credito la somma di organizzazione condivise e Euro 96.004,85; PREMESSO che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare avverso il predetto esercizio a strutture decreto ingiuntivo i Signori Xxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx Romana, Xxx Xxxx hanno proposto atto di citazione in opposizione con la contestuale chiamata in causa del Comune di Vodo di Cadore notificato all’Ente in data 14/07/2015; con il predetto atto i ricorrenti contestano nei confronti del Comune la nullità della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri convenzione urbanistica stipulata il 10.10.2006, la liberazione dei ricorrenti da ogni obbligo nei confronti del Comune per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitanasuccessivo accollo liberatorio, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietànovazione, e tenda remissione del debito, ed in subordine il fatto che il valore delle opere ancora da realizzare sarebbe di molto inferiore al valore della fidejussione escussa dall’Ente Comunale; PREMESSO che il Sig. Dal Pan ha proposto atto di citazione in opposizione al decreto con istanza al Giudice di chiamata in causa del Comune di Vodo di Cadore lamentando anch’esso tra l’altro che il valore delle opere ancora da realizzare è di molto inferiore al valore delle fidejussione escussa; PREMESSO che in data 12 Gennaio 2016 si è tenuta la prima udienza a cui ha partecipato anche l’Ente, regolarmente costituito con il patrocinio dell’Avv. Xxxxx Xxxx nel processo instaurato dai Signori Gei, Xxxxxxxxx e Giacin; PREMESSO che successivamente alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche prima udienza l’Istituto di Credito ha citato il Comune di Vodo di Cadore con atti notificati in data 20.01.2016 e culturali delle comunità territoriali 01.02.2016 chiedendo la condanna dell’Ente Comunale alla restituzione della somma che in corso di causa dovesse risultare abusivamente escussa; PREMESSO che la compongono mentreprossima udienza è fissata per il giorno 24 maggio 2016; PREMESSO che nel frattempo l’Amministrazione Comunale per l’esecuzione delle relative opere ha provveduto ad incaricare l'Ing. Xxxxxxxxx Xxx Xxx di integrare la citata relazione con la progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione richieste e mai completate, il precitato articolo 32sulla base di quanto previsto dal progetto posto a base della originaria Convenzione Urbanistica e delle normative attualmente vigenti nel campo; PREMESSO che l'Amministrazione Comunale, prevede con riferimento chiamata in causa nella vicenda in virtù della sua posizione, è stata contattata in diverse occasioni in merito alla possibilità di stipulare accordiaddivenire ad un accordo transattivo tramite il quale individuare la possibilità di rivedere l’entità delle opere di urbanizzazione computate nel progetto redatto dall'Ing. Dal Cin, convenzioni sulla base di quanto stabilito nella Convenzione originaria, individuando nel limite del possibile le opere strettamente necessarie alla collaudabilità dell'opera; CHE sulla base di quanto sopra espresso, e altre forme con l'intento di cooperazione addivenire ad un accordo transattivo, si è provveduto ad incaricare l'Avv. Xxxxx Xxxx del Foro di Belluno a rappresentare l’Amministrazione Comunale in merito alla sostenibilità di un accordo transattivo con le parti in causa; CHE concordemente a quanto sopra si è provveduto a rivedere il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione nel senso di mantenere all'interno dello stesso le sole opere strettamente necessarie e collaborazione sufficienti a definire la corretta urbanizzazione delle aree, riducendo in tale modo l'importo delle opere a 73.000,00.- Euro al lordo degli oneri fiscali; ACQUISITO con gli organismi la nota nr. 1108 di prot. del territorio metropolitano valga 16/03/2016 il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx parere dell’Avv. Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimentoXxxx, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire quale esprime il proprio convincimento in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento merito alla bontà della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeproposta transattiva avanzata dalle parti;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Transattivo
CONSIDERATO. che l’art. 1la BNCF, comma 11istituto del Ministero della Cultura afferente alla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’autore, dotato di autonomia speciale, custodisce in circa 135 km lineari di scaffalature il patrimonio librario della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti Nazione (tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalivolumi a stampa, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzioneperiodici, che regola le modalità di utilizzo incunaboli, manoscritti, opuscoli, autografi, libri d’artista), cui si aggiungono 12 tera byte di risorse umanedigitali o digitalizzate ed è quindi un importante punto di riferimento nel panorama culturale nazionale e internazionale, strumentali in particolare per ciò che concerne le discipline bibliografiche, biblioteconomiche, paleografiche e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanocodicologiche; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 BNCF ha tra suoi compiti istituzionali la conservazione e la tutela del 30.09.2015 patrimonio bibliografico antico e moderno, attuando politiche di approvazione dello schema prevenzione, restauro e digitalizzazione, lo svolgimento di convenzione quadro ricerche e studi e l’attuazione delle procedure per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, conservazione nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, lungo periodo delle risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaledigitali; - che la suddetta deliberazione per BNCF assicura la valorizzazione del proprio patrimonio culturale attraverso la gestione in forma diretta o indiretta, anche stipulando accordi e convenzioni con enti pubblici e privati, nonché accordi di collaborazione con gli enti locali e territoriali; - che la BNCF promuove ed organizza, anche di concerto con altre istituzioni, attività di formazione nell’ambito delle discipline biblioteconomiche e delle funzioni istituzionali e presta attività di consulenza scientifica ad organismi pubblici e privati tramite le finalità suindicate disciplina professionalità e le tecnologie di cui dispone; - che presso la BNCF opera un Laboratorio di restauro, nato dopo l’alluvione del 1966; - che l’OPD è un istituto del Ministero della Cultura afferente alla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali dotato di autonomia speciale che svolge attività operativa, di formazione e di ricerca nel campo della conservazione e del restauro, articolato in 11 settori di restauro tra cui quello denominato “Materiali cartacei e membranacei”, la cui competenza si estende anche all’intero ambito del settore di competenza 10 - Materiale fotografico, cinematografico e digitale – come definito dall’art. 182, allegato B del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio; - che presso l'OPD opera una Scuola di Alta Formazione e Studio che rilascia un diploma equiparato alla Laurea magistrale a ciclo unico classe LMR02 in Conservazione e restauro dei Beni Culturali, abilitante all'esercizio della professione di restauratore, i cui corsi sono articolati in Percorsi Formativi Professionalizzanti (PFP) ai sensi del DM 26 maggio 2009 n.87, allegato B, compreso il PFP 5, “Materiale librario e archivistico. Manufatti cartacei. Materiale fotografico, cinematografico e digitale”; - che l'OPD svolge inoltre ulteriori attività formative e di aggiornamento, rivolte a enti pubblici e soggetti privati (in questo caso dietro specifica richiesta) operanti nel settore del restauro e della conservazione, in Italia e all'estero; - che è pertanto interesse delle Parti definire e mettere in atto forme integrate di collaborazione sul piano scientifico, didattico e della Città metropolitana di Roma Capitale valorizzazione, nel pieno rispetto della reciproca autonomia giuridica, gestionale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrativestatutaria, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici con particolare riferimento agli ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;competenza di ciascuna
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Collaborazione
CONSIDERATO. che l’art. 1l'Ufficio Tecnico del Comune di San Xxxxxx Viminario ha recentemente chiesto l'intervento del Consorzio per la realizzazione urgente di un tratto di presidio di sponda lungo via Barbiere in Dx del fossato stradale, comma 11non di competenza consorziale, ai fini della precitata legge 56/2014 prevede messa in sicurezza della carreggiata di transito; CONSIDERATO, altresì, che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità il Comune ha segnalato di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise non avere competenza per l'esecuzione del suddetto intervento e che mediante convenzionela Struttura Consortile, che regola le modalità al fine di utilizzo garantire la corretta funzionalità della viabilità, ha messo a punto l'allegata bozza di risorse umaneaccordo di programma, strumentali con cui si concorda di realizzare l'intervento in oggetto; DATA LETTURA dell'allegata bozza di accordo di programma con il Comune di San Xxxxxx Viminario, dal quale distintamente risultano gli impegni gravanti sull'Amministrazione Comunale e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per sul Consorzio; APERTA la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariodiscussione, nel contesto normativocorso della quale il Dirigente Tecnico, amministrativo ed operativo Xxx.Xxxxxxxxxx, su invito del Presidente ha chiarito la portata del presente accordo di riferimento, programma; RITENUTO di approvare l'allegata bozza di accordo di programma con il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale San Xxxxxx Viminario, dal quale risultano gli impegni gravanti sull'Amministrazione Comunale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanosul Consorzio, con la finalità un contributo economico a favore del Consorzio di realizzare una struttura euro 2.139,00 da corrispondere entro 10 giorni dall'ultimazione e corretta esecuzione dei lavori certificata dal Consorzio in contradditorio con il Comune, affidando al Presidente l'incarico di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeprocedere alla relativa stipula;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Programma
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e gli Accordi avranno termine con la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzioneconsegna del Report, che regola le modalità deve avvenire entro 24 mesi dalla chiusura ufficiale dei Progetti e con la corresponsione all’Università di utilizzo Foggia della quota di risorse umanecontributo; PRESO ATTO che il Senato Accademico, strumentali nella riunione del 16 settembre 2020, ha deliberato: - di approvare gli accordi tra l’Università di Foggia (Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) e finanziariel’Associazione di volontariato centro di attività per ragazzi l'Aquilone di Foggia per il completamento della valutazione di impatto dei progetti di ricerca “L’isola che c’è” e “Foggia Children” finanziati dalla Fondazione CON I BAMBINI; - di individuare come referente la prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx fino alla definizione della mobilità interuniversitaria di tale docente, secondo quanto deliberato dal Senato Accademico del 14 luglio 2020 e dal Consiglio di Amministrazione del 22 luglio 2020; all’avvenuta definizione di tale mobilità subentrerà la prof.ssa Xxxxxxx Xx Xxxxx quale referente delle due convenzioni di cui trattasi; - di dare mandato al Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione di sottoscrivere gli accordi allegati, − di approvare gli accordi tra l’Università di Foggia (Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione) e l’Associazione di volontariato centro di attività per ragazzi l'Aquilone di Foggia per il completamento della valutazione di impatto dei progetti di ricerca “L’isola che c’è” e “Foggia Children” finanziati dalla Fondazione CON I BAMBINI, i Comuni cui testi si allegano, rispettivamente, con i nn. 1 e le loro Unioni possono avvalersi 2 al presente verbale; − di strutture individuare come referente la prof.ssa Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxxx fino alla definizione della Città metropolitana mobilità interuniversitaria di tale docente, secondo quanto deliberato dal Senato Accademico del 14 luglio 2020 e viceversadal Consiglio di Amministrazione del 22 luglio 2020; all’avvenuta definizione di tale mobilità subentrerà la prof.ssa Xxxxxxx Xx Xxxxx quale referente delle due convenzioni di cui trattasi; − di dare mandato al Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici. Lettere, per l’esercizio Beni Culturali, Scienze della Formazione di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitanasottoscrivere gli accordi allegati. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è immediatamente esecutivo, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’artai sensi dell’art. 160, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio Regolamento Generale di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;Ateneo. ******************************************************************************************************
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Collaborazione
CONSIDERATO. che l’arti Xxxxxxxx sottoscrittori sono, ciascuno nel proprio ambito, centri di valorizzazione ed elaborazione critica delle conoscenze, ed operano, combinando in modo organico valorizzazione e divulgazione, per il progresso culturale, civile ed economico della Repubblica; • che l’ambito territoriale su cui operano i Soggetti sottoscrittori è caratterizzato da un’alta concentrazione di musei e aree archeologiche e da buone potenzialità di costruzione di un‘offerta culturale e turistica integrata; • i Soggetti sottoscrittori convengono di studiare modalità di collaborazione inter-istituzionale per realizzare ogni forma di coordinamento per la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale anche in considerazione del notevole interesse che ciò può costituire per le rispettive attivitàistituzionali; • i Soggetti sottoscrittori hanno un ruolo largamente riconosciuto nella promozione del patrimonio culturale della Campania; • che con prot. 1MIBACT-UDCM Rep. Protocolli di intesa 24/03/2016 n°2 è stato istituito il Tavolo Tecnico tra MIBAC, comma 11Xxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx x Xxxxxxx Xxxxxxxx finalizzato alla valorizzazione e alla individuazione di azioni comuni per la realizzazione del progetto di messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato della via Appia (da Roma a Brindisi); • che con Delibera della Giunta Regionale n. 529 del 08/08/2017 è stato definito e approvato l’elenco dei Comuni attraversati dal tracciato Via Appia Regina Viarum – al fine della programmazione e del riparto delle risorse, per quanto di competenza regionale, stanziate sulla delibera CIPE n. 3/2016 per gli itinerari culturali nelle aree di interesse; • Che il 4 marzo c.a. il Mibact ha presentato, nella Sala della Crociera del Collegio Romano, il progetto “Appia Xxxxxx Xxxxxx”, voluto dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Xxxxx Xxxxxxxxxxxx e finanziato con 20 milioni di euro all’interno del Piano Cultura e Turismo, varato bel 2016, entrato in una nuova fase con l’aggiudicazione del bando per l’elaborazione del progetto esecutivo pubblicato lo scorso 5 agosto; • che la Direzione Regionale Musei della Campania attraverso il progetto MuSST sta portando avanti una serie di azioni per favorire la gestione integrata del patrimonio culturale e contribuire al processo di crescita del Sistema Museale Nazionale; • che con nota n° prot.0003568 del 2/5/2018 si è tenuto un primo tavolo tecnico inter-istituzionale tra Polo Museale della Campania, ora Direzione Regionale Musei della Campania, Regione Campania e ICOM Italia Coordinamento Campania ai fini della scelta dell’ambito territoriale sul quale sperimentare l’azione pilota del progetto MuSST; • che il Museo Archeologico dell'Antica Capua, Mitreo, Anfiteatro Campano della Direzione Regionale Musei della Campania ha sperimentato progetti e iniziative su base inter-istituzionale nel territorio in oggetto in particolare con il Comune di Santa Xxxxx Xxxxx Vetere attraverso azioni comuni di divulgazione culturale finanziate attraverso fondi POC della Regione Campania tutto ciò premesso si sottoscrive il seguente Il presente Accordo di Valorizzazione è finalizzato alla creazione di un sistema culturale inter-istituzionale che identifichi e metta a sistema le tante peculiarità esistenti lungo il tracciato casertano dell’antica Regina Viarum, ai fini di un progetto di rilancio di un’area storicamente identificata come “Campania felix” attorno ad una idea di valorizzazione partecipata e sostenibile del patrimonio e del territorio. Tale azione programmatica comune si struttura intorno ai seguenti obiettivi: • favorire la messa a sistema degli strumenti, delle risorse e delle competenze dei diversi soggetti che operano sul territorio nel campo dei beni culturali, del turismo sostenibile, dello sviluppo locale, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto promozione della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni conoscenza e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche del marketing territoriale del territorio dell’Appia casertana; • avviare forme di organizzazione condivise partenariato tra istituzioni e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali imprese pubbliche e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni private del territorio per l’esercizio la costituzione di funzioni amministrative, l’erogazione reti e/o modelli gestionali innovativi e sostenibili finalizzate allo sviluppo locale attraverso la nascita di servizi, lo svolgimento un sistema culturale territoriale • assicurare una visibilità maggiore e un aumento dell’attrattività del territorio attraverso la creazione di attività un’offerta culturale e territoriale integrata • potenziare l’accessibilità e la realizzazione conoscenza del patrimonio oggetto dell’intervento • favorire l’innovazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali processo e la valorizzazione integrata delle risorse identitarie del territorio con l’attivo coinvolgimento degli attori locali – pubblici e privati – nella fase progettuale ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;esecutiva
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Valorizzazione
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede l’Xxxxxxx xxx Xxxxxxx xx Xxxxxx Xxxxxxxx ha dichiarato che lo Statuto non sono presenti del territorio della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità Metropolitana di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise Reggio Calabria immobili demaniali da adibire a sede dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e che mediante convenzionenon sono disponibili beni confiscati alla criminalità organizzata idonei ad essere adibiti a tale scopo; VERIFICATA l’indisponibilità di locali idonei di proprietà della Xxxxxxx Xxxxxxxx, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxx Xxxxxxxx x. 00 o degli enti previdenziali INPS ed INAIL; CONSIDERATA la necessità di ricorrere alla ricerca di idonei locali sul mercato locale privato, al fine di selezionare l’offerta più conveniente per stipulare un contratto di locazione per un immobile da destinare a sede dell’ispettorato territoriale del 30.09.2015 lavoro di approvazione dello schema Reggio Calabria; INDIVIDUATI i requisiti essenziali e gli elementi preferenziali in relazione ai locali, atti a soddisfare le esigenze di convenzione quadro per questo ispettorato territoriale sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo giuridico; VALUTATA l’opportunità di richiedere la collaborazione istituzionale tra manifestazione di interesse da parte di soggetti economici privati che abbiano la Città metropolitana disponibilità di Roma Capitale ed i Comuni locali idonei ad essere adibiti a sede dell’ispettorato territoriale, al fine di consentire la selezione di un soggetto con il quale – previa verifica del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariopossesso dei requisiti di legge e del nulla-osta dell’Agenzia del Demanio – procedere a instaurare una trattativa privata volta a concludere un contratto di locazione; INDIVIDUATO quale responsabile del procedimento ai sensi dell’art.31 del D.Lgs.n. 50/2016, nel contesto normativol’Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, amministrativo ed operativo ispettore tecnico dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economicheReggio Calabria; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;DETERMINA
Appears in 1 contract
Samples: Locazione
CONSIDERATO. che l’art. 1nel 2005 l’Università degli Studi di Ferrara, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana il Comune di Ferrara e la Città metropolitana in ordine alle modalità Provincia di organizzazione Ferrara decisero di trasferire i propri dati prodotti nella cooperazione del SBN e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunaligestirli con il software applicativo “Sebina”, prevedendo anche forme di organizzazione condivise che garantisce tutte le funzionalità SBN, inclusa la piena operatività del colloquio con l’Indice e che mediante convenzionetale situazione ha permesso e consente un maggior grado di compatibilità con le scelte effettuate da altre biblioteche presenti sullo stesso territorio, anche di varia titolarità e in particolare con quelle pubbliche della provincia, nonché un ampliamento dei servizi e un miglior impiego delle risorse; che regola le modalità l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Università degli Studi, la Provincia ed il Comune di utilizzo di risorse umaneFerrara, strumentali e finanziarie, i Comuni e le avviarono tra loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri una cooperazione per la finanza pubblicagestione dei servizi bibliotecari pubblici, regolata da apposita Convenzione sottoscritta in data 21 settembre 2005, e rinnovata il 3 novembre 2008, il 27 luglio 2012, il 12 agosto 2015 ed il 21 dicembre 2018 e prorogata sino al 30 giugno 2022; - che lo Statuto della Città metropolitanala cooperazione diede corpo alla costituzione di un “Polo Bibliotecario Ferrarese”, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 detto anche “Polo UFE”, del 22/12/2014quale sono attualmente parte le biblioteche dell’Università, all’art. 1del Comune di Ferrara, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio Ferrarese, delle Scuole del territorio, di sussidiarietàlibere Associazioni socio-culturali, di Accademie e tenda alla valorizzazione delle peculiarità socialiIstituti scientifici, economiche pubblici e culturali delle comunità territoriali privati; che gli Enti sottoscrittori presero atto che la compongono mentreProvincia di Ferrara, nel contesto della riforma amministrativa riguardante quegli enti, non poteva più svolgere funzioni e attività per i servizi culturali e che, pertanto, essa non poteva più partecipare alla cooperazione bibliotecaria di cui era stata parte attiva sino al 2015; che, pur in assenza dell’Ente Provincia di Ferrara, la Regione Xxxxxx-Romagna, l’Università degli Studi e il Comune di Ferrara hanno tuttavia inteso confermare la cooperazione bibliotecaria sul territorio, attraverso il Polo UFE, debitamente riorganizzato; che, a tale scopo, il precitato articolo 32Comune di Ferrara ha costituito una speciale Rete bibliotecaria territoriale, prevede denominata “Bibliopolis”, raggruppante le biblioteche dei Comuni del Ferrarese e della locale Camera di Commercio (CCIAA), un tempo coordinate e rappresentate nel Polo UFE dall’Ente Provincia; che il Comune di Ferrara ha stipulato apposita Convenzione con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritarioFerrarese e con la locale CCIAA, in virtù della quale il Comune capoluogo coordinerà e rappresenterà, anche per il triennio 2022-2024, le biblioteche dei Comuni e della CCIAA del Ferrarese in seno al Polo UFE; che con L.R. n. 7/2020 “Riordino istituzionale e dell’esercizio delle funzioni regionali nel settore del patrimonio culturale. Abrogazione delle leggi regionali 10 aprile 1995, n. 29 e 1° dicembre 1998, n. 40 e modifica di leggi regionali”, al fine di semplificare e razionalizzare la propria organizzazione amministrativa e di renderla maggiormente rispondente alle competenze e alle funzioni regionali, a partire dal 01/01/2021 la Regione Xxxxxx-Romagna ha riassunto in capo a sé i compiti e le attribuzioni esercitati dall’IBACN, che ha cessato le proprie attività il 31/12/2020; che, dunque, la Regione Xxxxxx-Romagna, l’Università degli Studi di Ferrara e il Comune di Ferrara si propongono ancora di coordinare la loro azione, nel contesto normativorispetto dell’autonomia di ciascun ente, amministrativo allo scopo di assicurare un servizio bibliotecario più efficace ed operativo efficiente, che sappia valorizzare i patrimoni delle istituzioni informative e documentarie dell’Università e del Comune di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni Ferrara nonché del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturateprovinciale, ferme restando le differenze istituzionali delle rispettive biblioteche, ma condividendone utilmente le risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate competenze professionali; che gli stessi Enti si propongono altresì di favorire l’adesione delle biblioteche scolastiche del territorio al Polo UFE, onde valorizzarne l’azione culturale e il patrimonio librario nel contesto del servizio bibliotecario pubblico, sia a livello territoriale sia in quello nazionale; della concorde volontà degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con sottoscrittori la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;convenzione di:
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità alla luce di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanoquanto sopra rappresentato, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di sottoscrizione dell’Accordo in oggetto con Roma Capitale, ATAC si è assunta l’onere di garantire l’ordinaria manutenzione su tutti i n. 45 filobus Bredamenarini, per tutto il periodo di durata del comodato; che sussiste un’impossibilità di svolgere le attività in questione con risorse interne per mancanza di personale in numero sufficiente, nonché in possesso delle specifiche conoscenze e competenze tecniche necessarie per svolgere l'attività manutentiva sui veicoli in oggetto; che il servizio in questione riveste un’importanza fondamentale per il servizio di trasporto pubblico locale considerato il profilo di ecocompatibilità della trazione elettrica dei filobus e deve essere pertanto necessariamente assicurato; la mancata effettuazione dell’attività manutentiva può determinare il rischio di un prematuro deterioramento dei filobus nell’attesa del loro pieno utilizzo con eventuale messa fuori servizio degli stessi, oltre che mancati introiti per mancati chilometri percorsi; che l’affidamento del servizio di manutenzione dei n. 45 filobus Bredamenarini da utilizzare per lo svolgimento del servizio di trasporto pubblico sulle linee 90 (Termini – Labia) – 60 (Venezia – Pugliese) – 74 (Xxxxxxxx – Metro Laurentina) nelle more del completamento dei corridoi Eur Laurentina – Tor Pagnotta ed Eur - Tor De Cenci e degli interventi di recupero della disponibilità dei Filobus Trollino, si rende quindi necessario in considerazione proprio del servizio a tutela degli utenti; che pertanto la Divisione Superficie con mail del 13/07/2021, ha espresso la necessità di provvedere all’affidamento del servizio di manutenzione full service di n. 45 veicoli filobus Modello BredaMenarinibus Avancity.; che l’affidamento avrà una durata pari ad anni 5 (cinque) decorrenti dalla data di avvio del servizio, come meglio specificato dal Capitolato Speciale; che la suddetta deliberazione durata sopra indicata, maggiore di quella normalmente adottata per l'affidamento di servizi di manutenzione full-service, nasce dalla necessità di operare economie di scala, alla luce del ridotto numero di veicoli e delle particolari caratteristiche tecniche della flotta, che richiedono personale altamente qualificato, in particolar modo per gli aspetti legati all'elettronica dei mezzi; che il contratto potrà avere una durata inferiore qualora sopravvengano superiori disposizioni vincolanti per il Committente, conseguenti al venir meno dell’affidamento totale o parziale del servizio di trasporto pubblico locale da parte degli Organi Istituzionali del Committente medesimo, che rendano impossibile la prosecuzione nei termini e con le finalità suindicate disciplina modalità previste dal contratto stesso, considerato nella sua interezza; che gli aspetti procedurali di gara e i contenuti non tecnici del Capitolato Speciale sono stati oggetto di concertazione tra la collaborazione Struttura Ecocompatibile della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività Divisione Superficie e la realizzazione Struttura Acquisti; che il Capitolato Speciale nella sua versione definitiva è stato trasmesso alla Struttura Acquisti in data 14/09/2021 con nota prot. N.0129957, in atti (All. 2); che non si procederà alla suddivisione in lotti (ex art 51 del D.Lgs 50/16), in quanto non risulterebbe economicamente conveniente, laddove l’unicità della prestazione consente di opere ottenere economie di scala ed un’intrinseca (quanto potenziale) efficienza della prestazione medesima; che il Bando ed i documenti di gara, tutti in specifici ambiti atti, facenti parte integrante del presente provvedimento, sono stati predisposti dalla Struttura Acquisti e vengono sottoposti all’approvazione dell’Amministratore Unico e di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguentiseguito elencati: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;• Bando di gara; (All. 3) • Modello G; (All. 4)
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, i sopra citati provvedimenti comportanti le proroghe tecniche contrattuali dei servizi in oggetto sono stati adottati dall’amministrazione comunale nel corso del 2016 a causa del prolungarsi della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto procedura istruttoria affidamento del servizio integrato della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella raccolta differenziata attraverso l’Unione dei Comuni I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, di affidamento e approvazione del suo territorio progetto e nelle more dei tempi di indizione della gara; DATO ATTO che, dall’avvio della pratica da parte dell’Unione dei Comuni, l’Amministrazione Comunale di Decimoputzu non riusciva, pur non avendo alcuna responsabilità in conformità merito, ad appaltare il servizio de quo e che, in considerazione dei tempi di gara, non sarebbe comunque riuscita a farlo per molti mesi ancora; ACCERTATA l’esistenza di giurisprudenza in merito (Consiglio di Stato – Sezione V – Sentenza del 07/04/2011 n. 2151), che, pur riconoscendo come la legislazione vigente non consentisse di procedere al principio di sussidiarietàrinnovo o alla proroga tecnica e automatica dei contratti in corso, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che ammetteva peraltro la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordiproroghe espresse per un tempo strettamente necessario alla stipula di nuovi contratti a seguito di espletamento di gare a evidenza pubblica e, convenzioni nelle more della definizione del nuovo bando di gara e altre forme dei tempi tecnici; RICHIAMATE le note dell’Unione dei Comuni Monte Idda e Fanaris con le quali comunica che le operazioni di cooperazione gara relative servizio integrato di raccolta differenziata dei rr. ss. uu sono appena state avviate e collaborazione pertanto l’avvio del servizio non potrà avvenire nei prossimi sei mesi; PRESO ATTO dell’impossibilità manifestata dal responsabile del servizio tecnico nel non poter ancora aggiudicare il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, né tantomeno, procedere nell’ulteriore rinnovo del contratto di nolo a caldo, già rinnovato con gli organismi la citata determina n. 709 del 18.10.2016, stante anche la mancata approvazione del bilancio di previsione del 2017 e quindi l’impossibilità ad assumere impegni di spesa per il corrente esercizio finanziario, se non in dodicesimi, rispetto all’esercizio precedente e quindi dell’impossibilità di provvedere a garantire il normale svolgimento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeDecimoputzu;
Appears in 1 contract
Samples: Contract Extension
CONSIDERATO. che l’art. 1il Bureau International des Expositions (di seguito, comma 11BIE), della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e con sede a Parigi, con propria decisione del 31 marzo 2008 ha assegnato alla città di Milano la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalirealizzazione dell’Esposizione Universale (per brevità, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione“Expo Xxxxxx 0000”), che regola le modalità di utilizzo di risorse umanecon il tema “Nutrire il Pianeta, strumentali e finanziarieEnergia per la Vita” (“Feeding the Planet, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversaEnergy for Life”), per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero promuovere tradizione, creatività e innovazione nell’alimentazione e nello sviluppo sostenibile, in continuità con i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicatemi trattati anche nelle edizioni precedenti; - che per la gestione delle attività e per la realizzazione delle opere connesse allo svolgimento del grande evento EXPO Milano 2015 è stata istituita con DPCM 2008 così come sostituito dal DPCM del 6 maggio 2013 la società EXPO SpA. - che la società EXPO prevede quali soci fondatori “il Ministero dell’economia e delle finanze, il Comune di Milano, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano e la Camera di Commercio di Milano secondo le quote stabilite dal Ministero dell’economia e delle finanze; - che l’Esposizione Universale è l’occasione per il dibattito globale sul diritto all’alimentazione sana e sufficiente per tutti gli abitanti del pianeta; - che a tale tema principale corrispondono i seguenti sottotemi: scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità alimentare, scienza e tecnologia per l’agricoltura e la biodiversità, innovazione della filiera agroalimentare, educazione alimentare, alimentazione e stili di vita, cibo e cultura, cooperazione e sviluppo dell’alimentazione; - che tra gli obiettivi dell’Esposizione Universale c’è il coinvolgimento di milioni di visitatori provenienti dal mondo della scuola, di cui 1,3 milioni dall’Italia e 700.000 dall’estero, veicolando il valore educativo del tema proposto attraverso molteplici dimensioni trasversali rispetto alle materie di studio affrontate dalle scuole (scienza e tecnologia, società e cultura, cooperazione per lo Statuto sviluppo); - che EXPO Milano 2015 è l’occasione per stimolare insegnanti e studenti a realizzare contenuti sul tema “nutrire il pianeta energia per la vita”, da diffondere e condividere con tutte le scuole per stimolare nuove esperienze didattiche semplici ed intuitive. - il programma educativo che EXPO SpA ha avviato in sinergia con il mondo della Città metropolitanaricerca scientifica e tecnologica per il mondo della scuola, approvato con deliberazione al fine di favorire tra gli studenti di ogni ordine e grado lo studio ed il dibattito intorno al tema dell’Evento universale; - gli interventi e le azioni che il Ministero dell’istruzione dell’università e della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014ricerca (MIUR) ha attivato e pianificato in vista dell’evento EXPO attraverso il coinvolgimento di esperti ed interni, all’art. 1volontari, comma 3delle categorie economiche, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche culturali provenienti dalle professionalità coinvolte nelle diverse tematiche, con particolare riguardo agli enti locali , UUSSRR e culturali delle comunità territoriali accordi con enti locali; - il protocollo di intesa tra il MIUR e EXPO spa in collaborazione con Padiglione Italia, sottoscritto il 14 ottobre 2013, con il quale le parti si sono impegnate a promuovere un programma pluriennale di collaborazione nell’ambito dei temi condivisi inerenti all’esposizione Universale del 2015 “nutrire il pianeta, energia per la Vita” e che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e riguardo alle azioni da porre in essere impegna EXPO spa a promuovere accordi ed iniziative in collaborazione con gli organismi enti locali, gli uffici scolastici regionali, il mondo dell’associazionismo e del volontariato e delle imprese a realizzare bandi educativi e progettuali per premiare le migliori attività realizzate dalle scuole sui temi di Expo Milano 2015; - promuovere la cultura alimentare declinando il proprio tema “Nutrire il pianeta Energia per la Vita” sollecitando iniziative didattiche all’interno del sito per dare forma e forza alle numerose sfumature che il tema dell’Esposizione Universale può assumere, contribuendo così al suo sviluppo; - favorire la conoscenza e la comprensione del dibattito universale sul diritto a un’alimentazione sana sicura e sufficiente per tutti gli abitanti della terra attraverso percorsi innovativi e ludico-didattici; - promuovere misure per favorire anche nel periodo estivo la presenza degli studenti nel sito espositivo, in modo da favorire la partecipazione attiva dei giovani nel processo di costruzione ed elaborazione dei valori di Expo; - riconoscono il ruolo centrale della scuola per il successo dell’Evento Universale, perché le attività didattiche e formative possono sostenere il processo di acquisizione dei valori connessi con la cultura e la tradizione alimentare del nostro paese; - ritengono fondamentale favorire la conoscenza e la comprensione di EXPO attraverso la ricerca di percorsi innovativi, promuovendo tra i giovani azioni volte ad incentivare tale percorso di conoscenza con azioni e attività (ad esempio attraverso l’incentivazione all’utilizzo delle nuove tecnologie) che possano proseguire anche nel periodo di pausa scolastica; - intendono supportare le Istituzioni scolastiche e formative, nonché i soggetti associativi del territorio metropolitano valga nel lavoro di individuazione e definizione di azioni connesse ai temi dell’Expo; EXPO S.p.A., Regione Lombardia e USR Lombardia in accordo con Regione Ecclesiastica Lombarda e Anci Lombardia, sottoscrivono l’Accordo di Collaborazione quale strumento per porre in essere, in maniera integrata e coordinata, iniziative che incentivino una partecipazione attiva degli studenti a EXPO anche durante il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana periodo estivo e degli altri organismi un reale approfondimento dei temi che ne sono l’elemento fondante. I soggetti sottoscrittori valuteranno successivamente le condizioni e modalità più efficaci per estendere l’iniziativa anche ad altre realtà del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;nazionale.
Appears in 1 contract
Samples: Collaboration Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1l’Università degli Studi di Milano, comma 11in ottemperanza con quanto stabilito con Delibera del Comitato di Direzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia del 13.7.2020, ha manifestato la necessità di integrare la Convenzione Quadro sopracitata sottoscritta con AREU, nell’anno 2018, attraverso la predisposizione di un apposito Addendum volto a disciplinare le modalità operative di gestione della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i collaborazione e dei rapporti tra Università e AREU con particolare riguardo allo sviluppo della cooperazione scientifico didattica nell’attività di simulazione e formazione sul campo degli studenti dei diversi corsi di laurea e di specializzazione dell’Università (nota prot. AREU 2021/4512 del 10.03.2021); DATO ATTO che con la sottoscrizione dell’Addendum le parti s’impegnano a: • mettere a disposizione il personale, le attrezzature, gli spazi e i Comuni mezzi occorrenti per lo svolgimento delle predette attività; • fornire il reciproco supporto tecnico e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversaspecifiche conoscenze ed esperienze, per l’esercizio il tramite del know how acquisito negli anni sulle tematiche di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitanadettaglio oggetto di formazione, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella nel rispetto dei Comuni del suo territorio in conformità al principio doveri di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana confidenzialità verso terze parti e degli altri organismi del territorio metropolitanoeventuali impegni pregressi assunti; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 DATO ULTERIORMENTE ATTO che, nello specifico, AREU con il perfezionamento dell’addendum s’impegna a erogare attività formativa a fronte della corresponsione da parte di approvazione dello schema Università degli Studi di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana Milano di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariouna quota annua pari a € 200.000,00= (duecentomila/00), nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale secondo le seguenti modalità (rif. Allegato 1 all’Addendum) e con ripartizione che potrà essere oggetto di successive modifiche concordate tra le parti: • Corsi di Laurea a ciclo unico in Medicina e Chirurgia per gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economichestudenti a partire dal IV anno di corso con corresponsione a favore di AREU della somma di € 70.000,00; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione • Corsi per le finalità suindicate disciplina la collaborazione n. 6 Scuole di specializzazione specificate nel “Progetto Formativo” di cui all’Allegato 1 all’Addendum con corresponsione a favore di AREU della Città metropolitana somma di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio € 100.000,00; • Corso di funzioni amministrative, l’erogazione Laurea in Infermieristica con corresponsione a favore di servizi, lo svolgimento AREU della somma di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale€ 30.000,00;
Appears in 1 contract
Samples: Addendum to the Convention
CONSIDERATO. Che il Comune, Xxxxx Xxxxxx Donna, il Lions Club Vicenza Palladio e il Villaggio SOS hanno condiviso l’esigenza di concretizzare il loro impegno a favore di progetti di autonomia delle donne che l’art. 1hanno subito violenza, comma 11nella consapevolezza che queste molto spesso necessitino di una soluzione abitativa temporanea insieme ai figli minori che consenta loro di allontanarsi velocemente dalla situazione di maltrattamento senza per questo necessitare di collocamenti presso case rifugio per donne vittime di violenza; Che beneficiarie del progetto sono le donne vittime di violenza, della precitata legge 56/2014 anche con figli, in carico al CeAV di Vicenza o allo Sportello di Arzignano che hanno maturato con le operatrici di riferimento un progetto di uscita dalla situazione di violenza che renda necessaria una collocazione abitativa alternativa alla propria e/o alle soluzioni di stretta “messa in sicurezza”; Che il progetto prevede che lo Statuto le donne che potranno usufruire della Città metropolitana possa disciplinare collocazione presso la soluzione abitativa individuata saranno caratterizzate dall’avere risorse economiche individuali sufficienti a garantire il sostentamento proprio e dei figli durante il periodo di permanenza presso codesta struttura; Che il Villaggio SOS metterà a disposizione un appartamento sito in di cui ha la disponibilità da ora definito “Casa di Xxxxxxxx”, che potrà ospitare fino ad un massimo di 3 nuclei di donne con relativi figli, i cui costi verranno coperti attraverso fondi messi a disposizione dal Lions Club Vicenza Palladio e da quelli raccolti tramite “Valigia di Xxxxxxxx”, attualmente detenuti dall’associazione Xxxxx Xxxxxx Xxxxx quale responsabile della raccolta fondi; Che l’Associazione Xxxxx Xxxxxx Xxxxx ha la responsabilità complessiva del progetto e che per la sua realizzazione si avvale di un gruppo di lavoro integrato composto da rappresentati del settore Servizi Sociali del Comune di Vicenza, da operatori del Centro Antiviolenza, del Lions Club Vicenza Palladio e del Villaggio SOS che saranno individuati dalle rispettive organizzazioni e comunicati all’Associazione Donna chiama Xxxxx; Che si rende dunque opportuna la stipula di un protocollo d’intesa che disciplini i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e gli attori coinvolti nel progetto “Casa di Xxxxxxxx” per garantire la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio più efficace attuazione delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicafinalità perseguite dalle parti nell’attuazione del progetto; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentreTutto ciò premesso, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale Vicenza, Xxxxx Xxxxxx Donna, Lions Club Vicenza Palladio e suoi Municipi – Villaggio SOS, come sopra rappresentati sottoscrivono il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;presente
Appears in 1 contract
Samples: Protocollo d'Intesa
CONSIDERATO. che l’artdella necessaria acquisizione della risorsa di cui sopra per il periodo dal 02/01/2023 e fino al 30/06/2023 sarà data comunicazione a tutte le XX.XX. 1e alla RSU; EVIDENZIATO che durante il periodo di proroga del contratto con la Società XXXXXXX SPA, comma 11come disciplinato dall’art. 4 del citato accordo quadro, sono state intraprese le attività propedeutiche all’avvio della precitata legge 56/2014 prevede nuova gara di appalto; ATTESO che, il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo trova fondamento nella sussistenza di diverse ragioni precedentemente riportate che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo vanno a soddisfare esigenze anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversariferibili all’attività ordinaria, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri potenziamento delle attività proprie dell’Amministrazione, oppure per la finanza pubblicanon pregiudicare il livello dei servizi erogati in via temporanea; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intendeRITENUTO, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa opportuno, per far fronte all’esigenze dell’Area Risorse Umane, Pianificazione, Formazione, Affari Generali, di autorizzare l’acquisizione, con contratto di somministrazione lavoro a favorire l’integrazione tra gli tempo determinato, a tempo pieno, mediante la Società Randstad Italia SpA, della sig.ra Xxxxx Xxxxxx Xxxx, nata il 06/06/2002, con il profilo di “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogeneeIstruttore amministrativo”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi categoria giuridica C – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanocategoria economica C1, con la finalità sede di realizzare una struttura lavoro Roma – Via Lanciani 38 -, con decorrenza dalla data di governance a presidio sottoscrizione del relativo contratto e sino al 30/06/2023; CONSIDERATO che, La spesa complessiva preventivata, onnicomprensiva del salario accessorio di processi produttività, delle eventuali ore per lavoro straordinario e degli eventuali rimborsi per missioni, secondo quanto stabilito in sede di coordinamento nell’amministrazione regolamentazione decentrata e comunque, nel rispetto della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione normativa vigente e compatibilmente con le risorse finanziare disponibili in bilancio, è stata determinata sulla base del costo del lavoro riportato per le finalità suindicate disciplina categorie previste nel disciplinare di gara e sulla base del moltiplicatore offerto in fase di gara dalla ditta aggiudicataria, nonché di quanto stabilito nel richiamato Accordo Quadro; La spesa complessiva preventivata da sostenere per l’acquisizione di detta unità di personale (obiettivo funzione B01GEN – progetto B1), rapportata al periodo del relativo contratto, assegnato alla predetta struttura interessata, pari ad € 24.000,00 trova copertura sul competente capitolo 1.03.02.12.001 – Codice CRAM DG.008 – obiettivo funzione B01GEN del bilancio di previsione per l’anno 2022, anno finanziario 2023, tenuto conto delle risorse già impegnate e da impegnare con la collaborazione della Città metropolitana presente determinazione e nelle more dell’approvazione del bilancio di Roma Capitale e dei Comuni del territorio previsione per l’esercizio di funzioni amministrativel’anno 2023, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – Epluriennale 2024-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale2025;
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1il programma di mandato del Sindaco evidenzia che “La cultura svolge un ruolo strategico per una comunità che non vuole rimanere ferma, comma 11ma andare avanti verso possibilità nuove di conoscenza e di sviluppo”; che la promozione della cultura in tutte le sue forme, intesa quale valorizzazione del territorio ed arricchimento dei cittadini, è inoltre uno degli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si pone nell’ambito delle proprie politiche culturali; che, sempre nel programma di mandato del Sindaco, viene dedicato un paragrafo specifico alla sicurezza, nell’ambito della precitata legge 56/2014 prevede parte riservata all’inclusione; che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni nell’aprile 2020 l’allora Ministero dei Beni e le loro unioni facenti parte Attività culturali e del turismo e il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri hanno formalizzato l’istituzione all’Aquila del Nucleo di Tutela del patrimonio culturale, competente per le regioni Abruzzo e Molise; che, sulla scorta degli accordi sottoscritti nel 2017 dal Comune con l’Agenzia del Demanio, il Ministero della Città metropolitana Difesa e la Città metropolitana in ordine alle modalità Regione Abruzzo la sede del predetto Nucleo è stata individuata – unitamente ad altri uffici di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e Stato – l’xx xxxx xxxxx xxxxxxx Xx Xxxxxx xxx xxxxxx xxxxx xxxxxxxx xx Xxx Xxxxxxxxxx; che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentreripristino dell’agibilità post sisma 2009, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità richiamato immobile ha necessità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme lavori di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanoristrutturazione; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 nelle more di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimentotali interventi, il raggiungimento Comune ha messo a disposizione del Nucleo di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni TPC dei Carabinieri un alloggio sito in via Agnifili, di cui è divenuto proprietario in seguito alle cessioni effettuate dai proprietari degli immobili distrutti da terremoto in cambio del territorio metropolitano contributo per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa il riacquisto di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialefabbricato equivalente;
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1che, comma 11sin dalla sua costituzione, la Società ha operato attraverso lo strumento della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto delegazione interorganica di servizi tipico dell’in house providing, per conto di numerose strutture della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti Metropolitana, fornendo servizi strumentali di varia natura contemplati nell’oggetto sociale; che, tuttavia, relativamente a talune linee di attività l’integrazione tra i Comuni l’azione dell’Amministrazione committente e della Società affidataria ha raggiunto un livello tale da rendere opportuno che il ricorso ai servizi offerti da quest’ultima nei casi di cui trattasi assuma nel medio periodo carattere di continuità; che le loro unioni facenti parte della Città metropolitana attività strategiche funzionali al perseguimento dell’oggetto sociale, riportate tra le commesse elencate nel PDO approvato con la deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 27 del 27/10/2015 sono le seguenti: - lavoro: le attività SISPI e Porta Futuro con le quali la società supporta la Città metropolitana in ordine alle modalità nell’erogazione dei servizi per l’impiego e nella gestione di organizzazione iniziative all’avanguardia nel favorire domanda e offerta di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicalavoro; - che lo Statuto formazione: la prosecuzione delle attività di selezione e contrattualizzazione degli insegnanti impegnati nei Centri di Formazione Professionale, nei percorsi per l’obbligo formativo ed in quelli professionalizzanti rivolti ai maggiorenni; la gestione di tre importanti scuole tematiche nei settori del sociale, dell’energia e delle arti cinematografiche; - patrimonio dell’ente: supporto alla gestione delle attività connesse al patrimonio dell'ente; - sviluppo del territorio: con il prolungamento delle attività del progetto Ali, Hot spot Wi-Fi e gestione del portale della Città metropolitana, approvato Roma e più. che l’adozione del Contratto Quadro determina effetti sulla programmazione economico-finanziaria in corso, pur rinviando ai Contratti Accessivi sottoscritti dai Dirigenti l’esatta quantificazione dell’entità delle singole voci di commessa programmate; che, con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 903/41 del 27 ottobre 2010, modificata con la deliberazione della Conferenza metropolitana Giunta Provinciale n. 1 518/24 del 22/12/201427 luglio 2011, all’art. 1è stato approvato lo schema di Contratto Quadro per le società in house che erogano servizi strumentali all’attività della Città Metropolitana; che, comma 3con la Determinazione Dirigenziale della Direzione Generale R.U. 4996 del 04/11/2015, prevede che questa coordini è stato approvato lo schema di Contratto Quadro per la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentresocietà Capitale Lavoro S.p.A. per l’esercizio finanziario 2015, il precitato articolo 32, prevede con riferimento quale definisce l’affidamento alla possibilità Società delle linee di stipulare accordi, convenzioni attività pluriennali e altre forme sul piano generale sia i reciproci obblighi e garanzie sia gli opportuni meccanismi di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanocontrollo; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa è indispensabile considerare che una società in house deve assicurare, a margine di Città metropolitana ciascuna linea di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di serviziattività affidatale, lo svolgimento di una serie di attività propedeutiche e generali; che la Città metropolitana riconosce alla Società un corrispettivo per lo svolgimento di attività propedeutiche e generali da parte del socio sul complesso delle attività affidate e della gestione per un importo complessivo, come dettagliato nello specifico del PDO approvato dalla Città metropolitana e nel POA, approvato dalla Società sulla base del PDO. Tale importo viene confermato ogni anno dal socio Città metropolitana prima dell’approvazione del budget da parte dell’Assemblea dei soci. Le procedure per l’assunzione del relativo impegno di spesa sono affidate al Dirigente del Servizio dell’ente cui compete il controllo economico-finanziario delle società partecipate dalla Città metropolitana; eventuali ulteriori fabbisogni finanziari per lo svolgimento di attività generali rispetto all’importo previsto devono essere comunicati al socio e formare oggetto di specifico provvedimento di copertura in corso d’anno, secondo le modalità e le procedure previste dall’allegato di cui all’art. 38-bis del Regolamento di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi; le procedure di impegno e liquidazione delle ulteriori somme assegnate sono effettuate con le medesime modalità definite al punto precedente; che, a seguito della stipula del Contratto Quadro, i dirigenti della Città metropolitana cui competono le sopra elencate attività stipulano Contratti Accessivi dei provvedimenti di affidamento di ciascuna attività, nei quali deve essere specificato e dettagliato il contenuto delle prestazioni che la Società sarà chiamata a rendere nel corso di ogni esercizio, articolando opportunamente l’entità dei corrispettivi riconosciuti per ciascun anno di durata del rapporto; che, qualora nel corso delle annualità di competenza del presente Contratto sia necessario ricorrere alla Società per lo svolgimento di attività non contemplate nel summenzionato elenco, i competenti Uffici dell’amministrazione provvedono a stipulare specifici autonomi contratti di affidamento, definendo per ciascuno la relativa provvista finanziaria, di cui sarà preso atto mediante variazioni al PDO e al POA. che, sulla base di quanto dichiarato nella offerta tecnico-economica, il servizio professionale offerto dalla società in house, e in particolare la gestione dei rapporti e la realizzazione governance di opere un complesso sistema di servizi offerti agli Enti aderenti al progetto, non è reperibile sul mercato mentre i costi indicati, sottoposti ad attenta valutazione sulla economica per oggetto e valore della prestazione, sono da ritenere congrui in specifici ambiti relazione alle possibilità di materia confronto sul mercato di beni e servizi, rispetto a rilevanza metropolitanaquelli del precedente affidamento, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci nonché in funzione della complessità dell’attività; che ai sensi dell’Art. 192 comma 2, la scelta della forma di gestione prescelta apporta notevoli vantaggi e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico benefici per la collettività con espresso riferimento agli obiettivi di universalità e sociale;socialità, di efficienza, economicità e di qualità del servizio, nonché ottimale impiego delle risorse pubbliche; che saranno adempiuti tutti gli obblighi inerenti la pubblicazione degli atti connessi all’affidamento diretto medesimo previsti dal Dlgs. 18/04/2016 n. 50 Art. 192 c.3 nella sezione Amministrazione trasparente del profilo istituzionale dell’Amministrazione ai sensi del D. Lgs. Del 14/03/2013 n.33. Tanto premesso,
Appears in 1 contract
Samples: Service Contract
CONSIDERATO. che l’artRoma Capitale – Dipartimento Politiche Sociali – intende ampliare il Servizio Xxxxxxx con interventi rivolti a “vittime di tratta e grave sfruttamento sessuale o lavorativo” come da legislazione vigente sul settore: La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del dicembre 1949 all’art. 113 sancisce il diritto di lasciare il proprio Paese e di migrare alle persone che si mettono in viaggio, comma 11non sempre liberamente, e che diverse di esse incorrono in forme di coercizione, di rapimento, di frode, inganno e che la Convenzione ONU sempre del 1949 considera nel preambolo che la prostituzione e la tratta di esseri umani “sono incompatibili con la dignità e il valore della precitata persona umana”; La Convenzione ONU del 2000 approva il Protocollo di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale, distinguendo tra contrabbando di migranti e traffico di esseri umani anche nel luogo di destinazione e nel 2002 anche l’Europa avvia interventi con la Decisione Quadro del Consiglio sulla lotta alla tratta degli esseri umani; La Convenzione del Consiglio d’Europa n. 197 sulla lotta alla tratta di esseri umani, approvata a Varsavia il 16 maggio 2005 che è stata firmata dall’Italia in data 8.06.05 ed è stata ratificata con legge 56/2014 prevede 108 del 2 luglio 2010 col fine di rafforzare la protezione stabilita dal protocollo medesimo. La DIRETTIVA 2011/36/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 aprile 2011 concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime” ha adottato una nuova e più ampia definizione di tratta di esseri umani, definendola (art. 2) “il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’alloggio o l’accoglienza di persone, compreso il passaggio o il trasferimento dell’autorità su queste persone, con la minaccia dell’uso o con l’uso stesso della forza o di altre forme di coercizione, con il rapimento, la frode, l’inganno, l’abuso di potere o della posizione di vulnerabilità o con l’offerta o l’accettazione di somme di denaro o di vantaggi per ottenere il consenso di una persona su un’altra, a fini di sfruttamento”. Con la Direttiva 2011/36/EU il Parlamento Europeo e il Consiglio d’Europa definisce che lo Statuto la prevenzione e la repressione della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tratta degli esseri umani sono una priorità dell’Unione e degli Stati Membri, inoltre precisa che la tratta di donne, uomini, bambini sono differenti riconoscendo un approccio di genere anche nelle misure di assistenza e sostegno alle vittime. Per quanto riguarda l’espressione “sfruttamento di attività criminali” la stessa si riferisce allo sfruttamento di una persona affinché commetta diversi reati tra i Comuni quali il borseggio, il taccheggio, il traffico di stupefacenti e altre attività da cui derivi un profitto economico. Mentre relativamente all’ultima condizione di sfruttamento evidenziata dalla Direttiva Europea e più precisamente al “prelievo di organi” è importante sottolineare che questa forma di sfruttamento apre ad altri comportamenti illeciti, quali l’adozione illegale o il matrimonio forzato, nella misura in cui vengono soddisfatti gli elementi costitutivi della tratta degli esseri umani. In seguito all’adozione della Direttiva 2011/36/UE, la Commissione Europea ha adottato, il 19 giugno 2012, la Strategia dell’Unione Europea per l’eradicazione della tratta degli esseri umani (2012- 2016)24, prevedendo le loro unioni facenti parte misure specifiche e concrete volte ad attuare la Direttiva stessa, sostenendo gli Stati nel contrasto alla tratta e nella protezione delle vittime. La Xxxxxxxxx definisce cinque priorità da privilegiarsi per affrontare la questione, nello specifico: a) individuare, proteggere e assistere le vittime della Città metropolitana tratta; b) intensificare la prevenzione della tratta di esseri umani; c) potenziare l’azione penale nei confronti di trafficanti; d) migliorare il coordinamento e la Città metropolitana in ordine alle modalità cooperazione tra i principali soggetti interessati e la coerenza delle politiche; e) aumentare la conoscenza delle problematiche emergenti relative a tutte le forme di organizzazione tratta di esseri umani e dare una risposta efficace. Nella Direttiva 2011/36/EU si auspica inoltre che “Gli Stati membri dovrebbero stabilire e/o rafforzare le politiche di esercizio delle funzioni metropolitane e comunaliprevenzione della tratta di esseri umani, prevedendo anche misure che scoraggino e riducano la domanda, fonte di tutte le forme di organizzazione condivise sfruttamento, e riducano il rischio di divenire vittime della tratta, attraverso la ricerca, inclusa la ricerca su nuove forme di tratta di esseri umani, l’informazione, la sensibilizzazione e l’istruzione. Nell’ambito di tali iniziative, gli Stati membri dovrebbero adottare una prospettiva di genere e un approccio fondato sui diritti dei minori. I funzionari suscettibili di entrare in contatto con vittime effettive o potenziali della tratta di esseri umani dovrebbero essere adeguatamente preparati ad individuare tali vittime e ad occuparsene. Tale obbligo di formazione dovrebbe essere promosso per i membri delle categorie seguenti che mediante convenzionepossono entrare in contatto con le vittime: operatori di polizia, guardie di frontiera, funzionari dei servizi per l’immigrazione, pubblici ministeri, avvocati, giudici e personale giudiziario, ispettori del lavoro, operatori sociali e dell’infanzia, nonché personale sanitario e consolare, ma potrebbe estendersi a seconda delle circostanze locali ad altri funzionari pubblici che possono entrare in contatto con vittime della tratta durante il loro lavoro.” La Commissione Nazionale per il diritto di asilo e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR - nella seduta del 30 novembre 2016 ha approvato le “Linee guida per la rapida identificazione delle vittime di tratta e grave sfruttamento” allegate al Piano nazionale di azione contro la tratta elaborate nell’ambito del progetto “Meccanismi di coordinamento per le vittime di tratta”. In Italia in riferimento alla tratta è in vigore il D.Lgs. 286/98, così come modificato dal D.Lgs. 24/14 e successive modifiche, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, 18 comma 33 bis, prevede che questa coordini si applichi per gli stranieri e per i cittadini UE vittime dei reati previsti dagli articoli 600 e 601 del codice penale o che versano nelle ipotesi di cui al comma 1 dell’art. 18, “un programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale che garantisce, in via transitoria, adeguate condizioni di alloggio, di vitto e di assistenza sanitaria, ai sensi dell’articolo 13 della legge n. 228 del 2003 e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e l’integrazione sociale, ai sensi del comma 1 di cui al presente articolo”. Il programma unico di cui all’art. 18, si realizza mediante progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare misure di assistenza fino al definitivo inserimento sociale delle persone che si trovino in condizione di grave sfruttamento per uno dei reati previsti dall’art. 18 D.Lgs. 286/98, tra cui i reati di riduzione o mantenimento in schiavitù e di tratta di persone. Il Roma Capitale, allora Comune di Roma, con Delibera C.C n. 27 dell’8 marzo 1999 ha approvato l’avvio di un progetto di contrasto alla Tratta chiamato “Xxxxxxx” per tutelare le donne che vivono situazioni di sfruttamento e di vera e propria schiavitù con l’intento di offrire loro un percorso di inclusione sociale. La Memoria n. 26 del 29 aprile 2022 “Ridefinizione, aggiornamento e rideterminazione del Servizio Xxxxxxx” la Giunta ha dato mandato al Dipartimento Politiche Sociali e Salute di avviare una nuova progettazione del servizio Xxxxxxx per rendere più efficaci gli interventi rivolti alle vittime di tratta e a grave sfruttamento sessuale o lavorativo, siano essi donne, transgender, minori, uomini, LGBTQI. Valutato che la campagna di comunicazione/sensibilizzazione sulla tematica: materiali informativi (per stampa, web, radio, video), contenuti per web e social media, creazione di canali web tematici, corsi nelle scuole ed altre attività di diffusione saranno attivate da Fondazione Roma Solidale, in modifica dell’Accordo di Programma attualmente in essere, contribuendo così all’implementazione del servizio Xxxxxxx. Ritenuto che occorre sperimentare un servizio dal carattere innovativo ed è quindi opportuno: • attivare un procedimento ad istruttoria pubblica per la co-progettazione e successiva gestione del punto di accesso definito nella co-progettazione a partire dal Documento preliminare che ne fissa le finalità e gli obiettivi. • che la scelta di utilizzare lo strumento della co-progettazione dei servizi con quella soggetti del Terzo Settore trova giustificazione nel riconoscimento del Terzo Settore quale sub-sistema complesso in grado di soste- nere meglio le logiche di sviluppo del sistema dei Comuni servizi e di comprensione di bisogni sociali complessi; • che in quest’ottica Roma Capitale intende promuovere un’esperienza di welfare aperto alla partecipazione di tutti i soggetti operanti sul territorio locale; • che la partecipazione del suo territorio in conformità al principio Terzo Settore ai processi di sussidiarietàco-progettazione dei servizi e degli interventi di inclusione sociale si rivela fondamentale per rendere maggiormente efficaci ed appropriate le risposte fornite, nonché per consentire un adeguato utilizzo delle risorse, garantendo la gestione secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità e tenda alla valorizzazione delle peculiarità trasparenza, uniformità e appropriatezza nel sistema di offerta ed equità per accesso ai diritti sociali e alle prestazioni sociali; • che lo strumento della co-progettazione vede, quindi, l’Amministrazione e il Terzo Settore alleati e ugual- mente impegnati a trovare risposte efficaci alle reali domande sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali a mettere a disposizione risorse ed a farsi promotori di reti per lo sviluppo qualitativo degli interventi; • che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici atti della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire presente procedura comparativa sono stati elaborati in modo coordinato coerente e congiunto interventi rispettoso di quanto previsto dall’art. 55 CTS e delle richiamate Linee guida ministeriali segnatamene, in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;ordine:
Appears in 1 contract
Samples: Co Projecting Agreement
CONSIDERATO. che l’artl'area oggetto di intervento, compresa tra l'area sportiva della parrocchia Santa Xxxxx Assunta, il cimitero di Borgo Panigale e l'area verde di recente realizzazione denominata “Parco di via Bragaglia”, si colloca all'interno dell'Ambito consolidato di qualificazione diffusa misto n. 73 del PSC e del RUE vigenti, normato dall'art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni 23 del Quadro Normativo del PSC e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicadall'art. 62 del RUE; - che lo Statuto della Città metropolitanail suddetto Ambito è posto nel Territorio urbano strutturato per il quale il PSC “promuove il miglioramento mediante interventi e opere di modesta entità edilizia finalizzati a realizzare nuove dotazioni territoriali (per mobilità, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014servizi e ambiente) e ad aumentare le prestazioni di quelle esistenti (accessibilità e fruibilità degli spazi)”; - nell'Ambito, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio pur non essendo consentiti in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentrevia ordinaria, il precitato articolo 32PSC prescrive che eventuali interventi di nuova costruzione, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordinel rispetto delle regole perequative fissate nel Titolo IV del Quadro Normativo, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanosiano da programmarsi necessariamente mediante un Piano Operativo Comunale; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 l'area che Edilforme Srl propone di cedere al Comune è individuata nel Sistema delle attrezzature e spazi collettivi del 30.09.2015 PSC come “area da acquisire tramite perequazione urbanistica” al fine di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, consolidare il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativisistema delle dotazioni pubbliche nella città; - che l'area suddetta è un'area urbana non edificata che si intendecolloca in parte in zona di rispetto cimiteriale e che su di essa risulta congrua l'applicazione di un indice perequativo (espresso in mq di Su per ogni mq di St) pari a 0,16, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa conformemente a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitalequanto previsto dall'art. 39 del PSC; - che l'indice perequativo pubblico, previsto all'art. 39 del PSC e pari a 0,02 (espresso in mq di SU per ogni mq di St), sviluppa una capacità edificatoria che dovrà essere collocata su un lotto di adeguate dimensioni che il soggetto attuatore deve individuare e cedere al Comune, oppure monetizzare previa acquisizione di parere favorevole da parte dell'Amministrazione comunale; - che Minerolea Srl ha chiesto con istanza protocollata il 7/11/2017 con PG n. 404378, all'interno del Piano Particolareggiato R3.55, per il lotto di proprietà, una variazione dell'uso da insediare, da ricettivo a residenziale; - che il Comune non rinviene motivi ostativi a consentire tale modifica dell’uso ammesso ma i due interventi debbono essere progettati e attuati in maniera coordinata al fine di evitare problematiche di natura insediativa, viabilistica e di articolazione della aree per la suddetta deliberazione sosta e per il verde e completare in maniera ottimale il disegno urbanistico della zona; - che il Comune, al fine di raggiungere un migliore assetto insediativo complessivo, ritiene ottimale localizzare la capacità edificatoria di Minerolea in un’area di propria proprietà, censita nel Catasto del Comune di Bologna con i n. 630, 631, 632, 633 e 634 del Foglio 95, già acquisita come opera di urbanizzazione del suddetto Piano Particolareggiato e attualmente utilizzata come aree verde residuale e parcheggio pubblico, e si rende disponibile a permutare tale area con quella di proprietà di Minerolea in cui quindi dislocare le finalità suindicate disciplina dotazioni così da mantenerne invariate le quote; - che il Comune pertanto ritiene necessario e fondamentale che i Soggetti attuatori definiscano un assetto complessivo unitario dell’area in grado di contemplare le esigenze di tutti i firmatari del presente accordo; - che a tal fine sono state già fornite alcune indicazioni urbanistiche e viabilistiche per consentire ai tecnici incaricati dalle parti di definire in maniera più puntuale i disegni dei singoli lotti, degli accessi e della collocazione delle ulteriori dotazioni, stante anche l’area che si renderà disponibile con la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialepermuta;
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. che l’art. 1attraverso adeguate misure di raccordo, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni coordinamento e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità semplificazione è possibile raggiungere risultati di organizzazione e interesse comune ai di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicaversi soggetti firmatari del presente Accordo; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana di Giunta regionale n. 1 1098/ 2009 è stato approvato l’Accordo triennale 2009 -2012 di collaborazione fra Regione Xxxxxx -Romagna e Fillea-Cgil, Filca- Cisl, Feneal-Uil dell'Xxxxxx -Romagna, accordo sottoscritto in data 4 agosto 2009; - che con deliberazione di Giunta regionale n. 115/ 2010 è stato approvato lo schema di accordo triennale 2010 -2013 di collaborazione tra la Regione Xxxxxx -Romagna e le Associazioni imprenditoriali del 22/12/2014settore del le costruzioni dell'Xxxxxx -Romagna, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio accordo sottoscritto in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanodata 2 febbraio 2010; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 Regione Xxxxxx-Romagna e le associazioni imprenditoriali e sindacali del 30.09.2015 settore delle costruzioni dell’Xxxxxx -Romagna, INAIL, INPS, CNCE, ANCI, UPI intendono contri buire ulteriormente alla fase di approvazione dello schema dematerializzazione del DURC, basata sulla cooperazione applicativa tra i sistemi informatici di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritarioINAIL, nel contesto normativoINPS, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale CNCE e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operatividegli Enti Pubblici interessati; - che si intendei soggetti firmatari del presente Accordo intendono promuovere la l egalità, pertantola qualificazione degli operatori economici , avviare una e nel contempo supportare le verifiche dei DURC in capo alle Pubbliche Amministrazioni accelerando i tempi di richiesta e di verifica, attraverso i servizi di cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaleapplicativa sperimentandoli su i Comuni colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012 ; - che l’attuazione di tale Accordo è conforme ai principi dettati ed ai requisiti prescritti dal D. Lgs. n. 82/ 2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale) e successive modificazioni, in materia di Sist ema Pubblico di Connettività e Cooperazione Applicativa nonché alle relative Regole Tecniche pubblicate in data 14 ottobre 2005 e successivi aggiornamenti in data 21 aprile 2008, denominate “Specifiche e requisiti funzionali del SPCoop” e reperibili presso il sito ufficiale di DigitPA; la suddetta deliberazione per Regione Xxxxxx-Romagna e le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale associazioni imprenditoriali e dei Comuni sindacali del territorio per l’esercizio di funzioni amministrativesettore delle costruzioni dell’Xxxxxx -Romagna, l’erogazione di serviziINAIL, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitanaINPS, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;ANCI, UPI
Appears in 1 contract
Samples: Cooperation Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale; Roma Capitale attua, da oltre un secolo, attraverso le Scuole d'Arte e dei Mestieri, una particolare forma di intervento a contenuto educativo e socio-culturale, finalizzata a fornire le cognizioni essenziali - di base, di aggiornamento e perfezionamento - di un'arte, una tecnica o un mestiere a quei cittadini che ne facciano richiesta, purché abbiano superato il limite di età previsto per il completamento della scuola dell'obbligo; Roma Capitale attraverso le Scuole d’Arte e dei Mestieri promuove l’istruzione in favore degli adulti e l’apprendimento permanente quali strumenti per il miglioramento della coesione sociale, per lo sviluppo della cittadinanza attiva, per la realizzazione personale e professionale e per il potenziamento delle possibilità di occupazione dei cittadini e per l’invecchiamento attivo; le Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale sono parte attiva della complessiva strategia posta in essere per il trasferimento delle competenze relative ad un’Arte o ad un Mestiere, anche allo scopo di preservarne la tradizione e di tramandarne i fondamenti, ponendosi l'obiettivo di trasferire conoscenze e competenze fondamentali per l'inserimento professionale nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale, al fine di assicurare la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio di professionalità e competenze distintive dell'artigianato; le quattro storiche Scuole d’Arte e dei Mestieri attualmente operanti nel territorio di Roma Capitale sono una realtà consolidata di formazione ed aggiornamento per le arti decorative ed ornamentali, per la conservazione dei mestieri artigiani, per lo sviluppo delle competenze tecniche e culturali e sono: - Scuola “Arti Ornamentali” ad indirizzo prevalentemente artistico-artigianale; - Scuola “Xxxxxx Xxxxxxxx” ad indirizzo prevalentemente artistico-artigianale; - Scuola “Xxxxxx Xxxxx” ad indirizzo prevalentemente tecnico-artigianale; - Scuola “Scienza e Tecnica” ad indirizzo prevalentemente tecnico-scientifico. i servizi e attività culturali sono previsti, dai principi programmatici dello Statuto di Roma Capitale, che all’art. 2 comma 5 recita: “Roma Capitale promuove lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, il diritto al lavoro e l'accrescimento delle capacità professionali, con particolare riferimento alla condizione giovanile e femminile, sviluppando ed esercitando politiche attive per l’occupazione, attività di formazione professionale e favorendo iniziative a tutela della sicurezza e dei diritti del lavoro”; dette funzione sono condivise con la Città metropolitana di Roma Capitale che, tra i principi statutari generali e programmatici, individua nelle politiche attive per il lavoro e nel sistema integrato educativo scolastico il fattore fondamentale di sviluppo sociale, culturale e professionale dei cittadini; nella programmazione finanziaria e gestionale per il triennio 2017-2019 relativa alla Direzione Formazione Professionale e Lavoro tra gli obiettivi strategici ed operativi è stata posta, tra l’altro, la riorganizzazione e riqualificazione delle Scuole d’Arte e dei Mestieri promuovendo la collaborazione con la Città metropolitana di Roma Capitale per l'attivazione di nuovi modelli organizzativi ed informativi dei servizi; per le attività didattiche delle quattro Scuole d'Arte e dei Mestieri, Roma Capitale si è avvalsa sia di personale dipendente con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, costituito da n. 11 unità di cui 3 part time, sia di docenti incaricati con rapporto di lavoro a carattere libero-professionale con i quali si è fatto fronte all’attivazione del 73% dei corsi; la vigente normativa prevede che i contratti di lavoro autonomo possono essere conferiti soltanto ad esperti di particolare e comprovata specializzazione, e la prestazione deve essere di natura temporanea, e non è ammesso il rinnovo ed il ricorso ai contratti per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l’utilizzo dei soggetti incaricati come lavoratori subordinati è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti; è necessario rispondere alle esigenze organizzative del corrente anno formativo 2018/2019, per assicurare in via di urgenza il regolare svolgimento del servizio, nelle more dell’attivazione di nuovi strumenti, è indispensabile reperire personale docente esterno in assenza del quale Roma Capitale, sarebbe costretta a sospendere un servizio di rilievo pubblico; con deliberazione di Giunta Capitolina n. 238 in data 06/11/2017, con D.G.C. n. 105 in data 11/06/2018 e con Decreto di Citta’ Metropolitana di Roma Capitale n. 81 del 09/08/2018, è stato approvato lo schema di Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e la Città Metropolitana di Roma Capitale per l’attivazione di rapporti di collaborazione interistituzionali finalizzati tra l’altro alla realizzazione di azioni in materia di servizi e attività culturali, all’individuazione di modelli organizzativi utili a promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, l'accrescimento delle capacità professionali, mediante l’implementazione delle azioni volte a favorire l’occupazione, l’attività di formazione professionale e lo sviluppo dell’Offerta Formativa pubblica, dell’Orientamento al Lavoro, degli Incubatori di impresa e delle Scuole d’Arte e dei Mestieri;
Appears in 1 contract
Samples: Collaboration Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana l’Università di Ferrara e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione Casa Circondariale hanno già collaborato mediante la stipula del Protocollo d’intesa rep. n. 2561/2015 Prot n. 38868 del 21 dicembre 2015 e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalidel Protocollo d’intesa rep. n. 2215/201 Prot. n. 175637 del 27 novembre 2018, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio volti a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per sostenere ed agevolare la finanza pubblicaformazione universitaria dei detenuti presso l’istituto; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 i risultati ottenuti hanno dimostrato il valore che i percorsi formativi destinati ai detenuti ricoprono per la reale affermazione del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella diritto allo studio e per il recupero psico- sociale dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanodetenuti stessi; - che le Parti hanno esteso la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 convenzione anche al personale operante nella Casa circondariale e intendono rinnovare tale impegno, al fine di approvazione dello schema di convenzione quadro per la favorire una più stretta collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed fra i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, due Enti stipulanti e valorizzare il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativiruolo dell’Università nella formazione degli operatori penitenziari; - che si intendein data 11 settembre 2019 è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) e la Conferenza Nazionale dei Poli Universitari Penitenziari (CNUPP) con l’obiettivo di migliorare l’esercizio del diritto agli studi universitari, pertantosviluppare iniziative condivise per le persone in esecuzione della pena e il personale penitenziario, avviare arricchire il percorso universitario degli studenti liberi con visite, incontri, tirocini, laboratori all’interno degli Istituti penitenziari, al fine di consentire una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione conoscenza diretta e partecipata del mondo recluso e per la formazione di alcune figure professionali; - che in data 15 ottobre 2021 sono state elaborate, su accordo del DAP della CNUPP, le “Linee guida sui percorsi di studio universitario delle persone in esecuzione pena e sulle modalità di collaborazione tra le Università, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, i Provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria e gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogeneeIstituti penitenziari”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con aventi la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione definire principi condivisi e criteri organizzativi comuni per la migliore gestione delle attività connesse allo studio universitario e l’incremento della Città metropolitana di Roma Capitalequalità della collaborazione tra le singole Direzioni penitenziarie e le Università aderenti alla CNUPP; - che le richiamate Linee guida prevedono che le Università aderenti alla CNUPP e le amministrazioni penitenziarie coinvolte ne recepiscano i contenuti nelle convenzioni o nei protocolli con cui verranno disciplinati i diritti, i doveri ed i reciproci impegni delle Parti contraenti; - che l’Università di Ferrara aderisce alla CNUPP sin dalla sua fondazione il 9 aprile 2018; - che le Parti intendono sottoscrivere un nuovo atto che consenta di rinnovare la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la reciproca collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale in più ampi termini, tenendo conto degli accordi intercorsi tra DAP e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività CNUPP e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;delle richiamate Linee guida Tutto ciò premesso SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Appears in 1 contract
Samples: Convention Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale; - dal 1981 Roma Capitale contribuisce all’offerta di Formazione Professionale attraverso la progettazione, la gestione e la realizzazione di corsi di istruzione e formazione professionale in strutture capitoline prevalentemente dislocate nelle zone periferiche della città intervenendo soprattutto in contesti di disagio, nell’intento di ridurre il rischio di dispersione scolastica, favorendo il recupero di giovani a rischio di marginalità e devianza nonché svolgendo azioni per l’inserimento professionale consistente a favore degli studenti con disabilità; - la formazione costituisce patrimonio dell’Amministrazione capitolina da quando, nel dichiarato intento di “affermare la presenza del Comune nel campo della formazione professionale”, con le Deliberazioni del Consiglio Comunale n. 4838 del 16.12.1980 e della Giunta Municipale con i poteri del Consiglio n. 6983 del 14.09.1982, si stabiliva di assumere la gestione in regime di convenzione dei corsi di Formazione Professionale in precedenza gestiti da Enti Formativi disciolti; - la funzione della formazione è prevista, inoltre, dai principi programmatici dello Statuto di Roma Capitale, che all’art. 2 comma 5 recita: “Roma Capitale promuove lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, il diritto al lavoro e l'accrescimento delle capacità professionali, con particolare riferimento alla condizione giovanile e femminile, sviluppando ed esercitando politiche attive per l’occupazione, attività di formazione professionale e favorendo iniziative a tutela della sicurezza e dei diritti del lavoro”; - detta funzione è condivisa con la Città metropolitana di Roma Capitale che, tra i principi statutari generali e programmatici, individua nelle politiche attive per il lavoro e nel sistema integrato educativo scolastico il fattore fondamentale di sviluppo sociale, culturale e professionale dei cittadini; - nella programmazione finanziaria e gestionale per il triennio 2017/2019 relativa alla Direzione Formazione Professionale e Lavoro tra gli obiettivi strategici ed operativi sono stati posti la riorganizzazione e riqualificazione delle Sedi operative dei Centri di Formazione Professionale, dei Centri di Orientamento al Lavoro, degli Incubatori di impresa e delle Scuole d’Arte e dei Mestieri promuovendo la coprogettazione dell’Offerta Formativa pubblica e la collaborazione con la Città metropolitana di Roma Capitale per l'attivazione di nuovi modelli organizzativi ed informativi dei Servizi per l'Impiego, l’Orientamento, e la Formazione Professionale;
Appears in 1 contract
Samples: Collaboration Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1nell'ambito del Comune di Vescovana è stata accertata l’inefficienza al deflusso delle acque meteoriche lungo Viale Europa in corrispondenza all'affossatura che costeggia il tracciato ferroviario della linea Padova-Bologna e lungo Via Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, comma 11in prossimità del viadotto autostradale A13, a motivo della precitata legge 56/2014 prevede carenza delle affossature minori presenti; CONSIDERATO, altresì, che lo Statuto il Consorzio ed il Comune, al fine di garantire la corretta funzionalità allo scolo e l'allontanamento delle acque piovane, hanno messo a punto l'allegata bozza di accordo di programma, con cui concordano di analizzare il tracciato della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione rete minore interessata e di esercizio redigere uno studio per verificare la possibile risoluzione idraulica al regolare deflusso delle funzioni metropolitane acque e comunalidi eseguire, prevedendo anche forme successivamente, previo benestare delle parti, le relative lavorazioni; DATA LETTURA dell'allegata bozza di organizzazione condivise accordo di programma con il Comune di Vescovana, dal quale distintamente risultano gli impegni gravanti sull'Amministrazione Comunale e che mediante convenzioneConsorziale, che regola le modalità con un contributo economico forfetizzato a favore del Consorzio di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio € 400,00 a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per ristoro delle pure spese vive; APERTA la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariodiscussione, nel contesto normativocorso della quale il Dirigente Tecnico, amministrativo ed operativo Ing.Xxxx, su invito del Presidente ha chiarito la portata del presente e dei prossimi accordi di riferimentoprogramma, Xxxxxx e Xxxxxxx hanno voluto chiarire la portata di questi interventi, convenendo con il raggiungimento Presidente, sulla opportunità di possibili accordi investire l'Assemblea nella definizione del relativo atto di indirizzo; RITENUTO di approvare l'accordo di programma con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, il Comune di Roma Capitale Vescovana, allegato in bozza, dal quale distintamente risultano gli impegni gravanti sull'Amministrazione Comunale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanoConsorziale, con la finalità un contributo economico forfetizzato a favore del Consorzio di realizzare una struttura € 400,00 a ristoro delle pure spese vive, affidando al Presidente l'incarico di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeprocedere alla relativa stipula;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Programma
CONSIDERATO. − che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede l’Ente camerale aveva già sottoscritto nel 2016 analogo accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino; − che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tale accordo aveva dato rilevanti risultati ed ha accresciuto la collaborazione tra gli enti coinvolti oltre ad aver aggiornato le politiche turistiche locali; − che rispetto al contesto in cui si collocava il precedente accordo si sono verificati nuovi e significativi mutamenti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte quali: − la nascita della Città metropolitana e Destinazione Turistica Emilia (DTE), Ente pubblico strumentale degli Enti locali aderenti, con scopi di promo-commercializzazione turistica su Area Vasta; − la Città metropolitana in ordine alle grave crisi pandemica che a partire dal 2020 ha radicalmente influito sulle modalità di organizzazione e fruizione dei vari sistemi turistici; − che gli obiettivi dell’Accordo interistituzionale riportato nell’Allegato A) alla presente determinazione di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalicui costituisce parte integrante sono: − mettere in campo azioni per diminuire il divario tra il potenziale attrattivo dell’Appennino reggiano, prevedendo anche forme emerso negli ultimi due anni a causa della pandemia di organizzazione condivise e che mediante convenzioneCoronavirus, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi capacità differenti dei soggetti pubblici, privati ed associativi di strutture della Città metropolitana comprenderlo, conoscerlo e viceversametterlo efficacemente a valore; − far crescere il dialogo, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni il coordinamento, la programmazione e le loro Unioni possono delegare sinergie tra soggetti pubblici e privati per diventare un sistema coerente e competitivo, espressione di un territorio con una propria identità distintiva ed in grado di trasmetterla all’esterno; − creare e condividere una visione del turismo in Appennino reggiano che sia coerente con la legge regionale sul Turismo dell’Xxxxxx Xxxxxxx, con le linee guida del MIBACT, gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e la Carta Europea del turismo sostenibile; − monitorare i cambiamenti in corso per quanto riguarda il predetto esercizio turismo in Appennino reggiano, sia a strutture della Città metropolitana livello di movimento che di contesto e viceversa senza nuovi o maggiori oneri percezione del territorio, al fine di mettere a fuoco gli scenari del presente in funzione di politiche ed azioni efficaci per la finanza pubblicail futuro; − favorire il coordinamento delle azioni di promozione turistica dei diversi Enti pubblici coinvolti nel tavolo; − che in data 7 giugno 2022 - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella su convocazione dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano - si è svolto un primo incontro dei soggetti chiamati a sottoscrivere l’“Accordo interistituzionale per un sistema turistico locale e d’Appennino”, sono state condivise le finalità di tale accordo e ne è stata presentata la bozza di testo. − che il D. Lgs. n. 219/2016 di riforma del suo territorio sistema camerale ha attribuito alle Camere in conformità al principio modo esplicito funzioni in materia di sussidiarietà, turismo e tenda di supporto alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche digitalizzazione del sistema imprenditoriale; − che il settore turistico è stato uno dei più colpiti dalla crisi economica innescata dall’emergenza Covid 19; − che con le sopracitate determinazioni n. 20/2022 e culturali delle comunità territoriali n. 78/2022 la Camera ha deciso di promuovere un percorso di accompagnamento ad hoc per le imprese e gli operatori del turismo presenti nell’Area della Riserva MaB Unesco Appennino Tosco-emiliano e supportare lo sviluppo del turismo nell’area attraverso azioni sinergiche e complementari in una logica di sistema; − che la compongono mentre, nella Relazione Previsionale Programmatica dell’Ente 2022 approvata con determinazione del Commissario Straordinario n. 125/2021 si specifica che “…strategico sarà il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità tema del dialogo e dello sviluppo di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e progetti in collaborazione con gli organismi del enti ed organizzazioni che si occupano di turismo sul territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana provinciale (Comune, Altri Enti, Associazioni di Categoria, Consorzi, etc.) e degli altri organismi del territorio metropolitano; regionale (DTE Emilia, Unioncamere Xxxxxx- Romagna, Regione Xxxxxx - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritarioRomagna, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale APT Servizi) e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturateattori pubblici e privati, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa nella piena consapevolezza il turismo è un sistema e ha bisogno di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato azioni sinergiche e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogeneecomplementari….”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Interistituzionale Per Un Sistema Turistico Locale E D’appennino
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni la proposta presentata dal Xxxxxxxx attuatore è in grado di soddisfare un rilevante interesse pubblico per la comunità locale in quanto contribuisce al raggiungimento di uno degli obiettivi prioritari dell’Amministrazione Comunale così come indicato nel PSC vigente e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana cioè il recupero e la Città metropolitana in ordine alle modalità valorizzazione di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicaparti degradate del territorio urbanizzato; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 l’attuazione dell’intervento oggetto del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni presente Accordo comporterà l’incremento del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, patrimonio pubblico senza alcun onere finanziario per il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economicheComune; - che, inoltrepertanto, sussistono i presupposti che giustificano la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa conclusione di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativiun Accordo ai sensi dell’art. 18 della sopra citata legge; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione al fine di raggiungere l’equilibrio tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale le obbligazioni reciprocamente assunte è necessario che le previsioni urbanistiche convenute siano contemplate negli strumenti urbanistici comunali e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaleprovinciale in quanto in variante ai medesimi; - che a tal proposito, successivamente all’approvazione del presente Accordo, sarà proposta la suddetta deliberazione sottoscrizione con tutti i soggetti/Enti interessati alla variante agli strumenti urbanistici di livello comunale e sovracomunale, di un Accordo di Programma al fine di armonizzare la proposta del Soggetto attuatore con i contenuti dei medesimi; - che l’efficacia del presente Accordo sarà quindi subordinata alla ratifica ed approvazione del successivo Accordo di Programma; - l’art. 1322 del Codice Civile, in virtù del quale le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge ovvero concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico; - l’atto …………… n. ………. del ……… 2019 che ha aggiornato il presente Accordo, modificativo integrativo dell'Accordo con i privati sub-conditione, contratto repertoriato al n° 14.531 del Repertorio comunale e registrato all'Agenzia delle Entrate di Piacenza il 14 novembre 0000, xxxxx 0X, x° 00.000, xxxxxxxxxxxxxx xx xxxxxxx. Tra le seguenti parti: - COMUNE DI PIACENZA con sede in Xxxxxxxx xx xxxxxx Xxxxxxx x. 0. cod. fisc/P.IVA n.00229080338 nella persona di …………………. nato a ………… il …………. domiciliato per le finalità suindicate disciplina la collaborazione carica presso la sede del Comune di Piacenza, xxxxxx Xxxxxxx 0, il quale interviene al presente atto nella sua qualità di direttore della Città metropolitana Direzione Operativa Riqualificazione e Sviluppo del Territorio del Comune di Roma Capitale Piacenza e, come tale, legale rappresentante del Comune di Piacenza in forza dell’art. 107 del D.Lgs. N° 267/2000, il quale agisce in ques to atto in nome e dei Comuni per conto e nell’interesse dell’Ente che rappresenta, giusto atto di nomina emesso dal Sindaco di Piacenza in data …………………….., di seguito nominato Comune e - CONSORZIO AGRARIO TERRE PADANE SCRL con sede in Xxxxxxxx xx xxx Xxxxxxx x. 00, cod. fisc/P.IVA n. 00105680334, nella persona del territorio Presidente, ………………, nato a il ………… ……………….., in qualità di legale rappresentante e domiciliato per l’esercizio la carica presso la sede del Consorzio stesso, il quale agisce in questo atto in nome e per conto e nell’interesse dell’Ente che rappresenta, autorizzato alla firma in forza del verbale della riunione del Consiglio di funzioni amministrativeAmministrazione del ………………… del Consorzio Agrario Terre Padane di seguito nominato Soggetto attuatore, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività si conviene e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;stipula quanto segue:
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Modificativo E Integrativo
CONSIDERATO. che l’artla complessità delle attività rende opportuna l’integrazione delle competenze professionali disponibili nell’Agenzia con quelle altamente specialistiche del DBA - Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; RITENUTO di approvare lo schema di Convenzione Operativa allegato al presente atto, del quale costituisce parte integrante e sostanziale, con il quale, a valle del richiamato Accordo Quadro approvato con Xxxxxxxxxxxxx xxx XxX xx Xxxxxx x. 00/XX del 24 marzo 2022, vengono definiti termini e condizioni per la realizzazione della proposta progettuale, schema di Convenzione che reca evidenza della compartecipazione finanziaria di ARSIAL a copertura parziale dei costi, con un importo di € 30.000,00# da riconoscere esclusivamente a titolo di rimborso per le spese effettivamente sostenute per lo svolgimento delle attività tecnico- scientifiche previste in capo al DBA - Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza; SU PROPOSTA dell’Area Tutela Risorse e Vigilanza sulle Produzioni di Qualità; In conformità con le premesse che formano parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente determinazione, Di APPROVARE la proposta progettuale “Indagine sulla biodiversità microbica di produzioni tipiche alimentari della regione Lazio” presentata dal Prof. Xxxxx Xxxxxxx del DBA, allegata alla Convenzione Operativa e parte integrante del presente atto; DI APPROVARE la Convenzione Operativa, in allegato al presente atto, da stipulare tra ARSIAL e DBA - Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” per la realizzazione del progetto “Il Patrimonio Fitoalimurgico del Lazio. 1Conoscenza, comma 11recupero e valorizzazione delle specie alimentari selvatiche”; DI IMPEGNARE in favore del DBA - Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” CF 80209930587 e X. XXX 00000000000, con sede Xxxxxxxx Xxxx Xxxx, 5 – 00185 Roma; la somma complessiva di € 30.000,00# IVA esente, secondo la seguente ripartizione pluriennale: • quanto a € 9.000,00# valere sul capitolo U 1.03.02.11.999– CRAM DG.004 - OB. Funzione B01E86, esercizio finanziario 2022; • quanto a € 21.000,00# valere sul capitolo U 1.03.02.11.999– CRAM DG.004 - OB. Funzione B01E86, esercizio finanziario 2023; DI COMUNICARE al DBA, a cura del Responsabile del Procedimento, l’obbligo di indicare all’atto dell’emissione della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto nota di debito il riferimento dell’atto amministrativo autorizzativo (determinazione ARSIAL) a pena rifiuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni nota di debito, senza ulteriori verifiche e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità nel campo "RiferimentoAmministrazione" il Centro di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversaResponsabilità Amministrativa (CRAM), per l’esercizio facilitare lo smistamento della nota di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;debito all’Area competente.
Appears in 1 contract
Samples: Convenzione Operativa
CONSIDERATO. che l’art. 1questa Amministrazione effettua notifiche di atti giudiziari in genere (non solo di sanzioni al codice della strada) su tutto il territorio nazionale, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana necessitando pertanto di appaltare il servizio ad un operatore postale in ordine alle modalità possesso di organizzazione e licenza di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri tipo “A1” per la finanza pubblica; - che lo Statuto notificazione a mezzo posta degli atti giudiziari e delle violazioni del codice della Città metropolitanastrada in ambito nazionale. CONSTATATO che, approvato con deliberazione alla data odierna, come risulta dal sito ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, sono state rilasciate due licenze individuali speciale di tipo A1, a favore delle ditte Citypost spa di Vecchiano (PI) e Nexive spa di Milano. ESAMINATO in tale ottica l'Allegato A della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014Delibera AGCOM 77/18/CONS, all’artrecante il Regolamento in materia di rilascio delle licenze per svolgere il servizio di notificazione a mezzo posta di atti giudiziari, che, all'art. 19, comma 3commi 1c e 2, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio subordina l'effettiva operatività degli operatori postali titolari di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro licenza individuale speciale per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana notificazione postale di Roma Capitale atti giudiziari a corsi di formazione di 40 ore, di cui 20 d'aula e 20 di affiancamento ed al superamento di esame finale per tutti i Comuni propri addetti all'accettazione ed al recapito sulla base di linee guida elaborate dal Ministero della Giustizia. RICHIAMATE le richieste protocollo n. 28724 del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario3/5/2019 e n. 37775 del 7/6/2019 formulate dal Responsabile del procedimento via PEC alle suddette aziende per sapere se hanno adempiuto a tale obbligo alle quali, nel contesto normativoad oggi, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economichenon è stato dato riscontro; - DATO DUNQUE ATTO che, inoltread oggi, nonostante la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale liberalizzazione del mercato, soltanto Poste Italiane spa possiede le caratteristiche sopra descritte per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intendegestire un servizio postale universale su tutto il territorio nazionale, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione caratteristica ovviamente essenziale per le finalità suindicate disciplina la collaborazione di questa Amministrazione. RITENUTO illogico ed antieconomico differenziare l'affidamento in ragione della Città metropolitana presenza di Roma Capitale e dei Comuni operatori in concorrenza di mercato ma capacità operativa limitata solo ad alcune Province del territorio nazionale. RILEVATA, per l’esercizio le ragioni di funzioni amministrativedettaglio fin qui esplicitate, l’erogazione l'assenza di serviziconcorrenza sul mercato per il servizio di notificazione postale di atti giudiziari. RITENUTO quindi di interagire direttamente con Poste Italiane spa, lo svolgimento quale concessionario del servizio postale universale, per il servizio di attività e la realizzazione notificazione postale di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;atti giudiziari.
Appears in 1 contract
CONSIDERATO. PERTANTO CHE la richiesta dell’Associazione Corpo Regionale Volontari del Fuoco Quartucciu si ritiene accoglibile in quanto le attività che l’art. 1gli stessi svolgono attualmente e che andranno a svolgere, comma 11in particolare in relazione al Piano di Emergenza Comunale, rientrano tra quelle di interesse pubblico, a vantaggio e a beneficio della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa collettività; RITENUTO pertanto: • dover disciplinare i rapporti tra di collaborazione con l’Associazione di Volontariato in modo da contestualizzare e definire con maggiore puntualità i Comuni ruoli e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunaliprocedure da attuare nelle diverse fasi operative, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che secondo lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro allegato 1; • di voler concedere ad uso gratuito il locale, sito in Via Quartu snc (ex casa custode) distinto in Catasto Urbano al Fg. 9 Mapp. 5278 Sub. 2 Cat. A03 Classe 03 Consistenza 5,5 vani della superficie catastale di 117 mq. e area cortilizia pavimentata in comune con altro immobile dell’Ente (ex edificio scolastico) utilizzabile per la collaborazione istituzionale sosta dei mezzi di Protezione Civile dell’Associazione Corpo Regionale Volontari del Fuoco Quartucciu nonchè quale sede dell’Associazione, punto di riferimento del sistema di protezione civile comunale e per ricoverare le numerose ed ingombranti attrezzature di soccorso necessarie all’espletamento delle proprie funzioni per un periodo di anni 6 eventualmente rinnovabile; • di autorizzare il Responsabile del Settore Lavori Pubblici Manutenzioni e Ambiente dell’Ente alla concessione di un rimborso spese forfettario all’Associazione Corpo Regionale Volontari del Fuoco Quartucciu, solo in seguito all’approvazione del Bilancio pluriennale 2017/2019, dando atto che nello Schema di Bilancio pluriennale 2017/2019 già approvato dalla Giunta Comunale risulta stanziata per tale finalità la somma di € 5.000/annua; • di incaricare il Responsabile del Settore Lavori Pubblici Manutenzioni e Ambiente dell’Ente anche nella sua qualità di Responsabile della Protezione Civile e Coordinatore del C.O.C., alla sottoscrizione di apposita Convenzione/Contratto di comodato d’uso e eventuali ulteriori protocolli operativi disciplinanti i rapporti tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni questa Amministrazione e l’Associazione Corpo Regionale Volontari del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeFuoco Quartucciu;
Appears in 1 contract
Samples: Convenzione E Concessione
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale; Roma Capitale attua, da oltre un secolo, attraverso le Scuole d'Arte e dei Mestieri, una particolare forma di intervento a contenuto educativo e socio-culturale, finalizzata a fornire le cognizioni essenziali - di base, di aggiornamento e perfezionamento - di un'arte, una tecnica o un mestiere a quei cittadini che ne facciano richiesta, purché abbiano superato il limite di età previsto per il completamento della scuola dell'obbligo; Roma Capitale attraverso le Scuole d’Arte e dei Mestieri promuove l’istruzione in favore degli adulti e l’apprendimento permanente quali strumenti per il miglioramento della coesione sociale, per lo sviluppo della cittadinanza attiva, per la realizzazione personale e professionale e per il potenziamento delle possibilità di occupazione dei cittadini e per l’invecchiamento attivo; le Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale sono parte attiva della complessiva strategia posta in essere per il trasferimento delle competenze relative ad un’Arte o ad un Mestiere, anche allo scopo di preservarne la tradizione e di tramandarne i fondamenti, ponendosi l'obiettivo di trasferire conoscenze e competenze fondamentali per l'inserimento professionale nel settore dell'artigianato artistico e tradizionale, al fine di assicurare la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio di professionalità e competenze distintive dell'artigianato; le quattro storiche Scuole d’Arte e dei Mestieri attualmente operanti nel territorio di Roma Capitale sono un realtà consolidata di formazione ed aggiornamento per le arti decorative ed ornamentali, per la conservazione dei mestieri artigiani, per lo sviluppo delle competenze tecniche e culturali e sono: - Scuola “Arti Ornamentali” ad indirizzo prevalentemente artistico-artigianale; - Scuola “Xxxxxx Xxxxxxxx” ad indirizzo prevalentemente artistico-artigianale; - Scuola “Xxxxxx Xxxxx” ad indirizzo prevalentemente tecnico-artigianale; - Scuola “Scienza e Tecnica” ad indirizzo prevalentemente tecnico-scientifico. i servizi e attività culturali sono previsti, dai principi programmatici dello Statuto di Roma Capitale, che all’art. 2 comma 5 recita: “Roma Capitale promuove lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, il diritto al lavoro e l'accrescimento delle capacità professionali, con particolare riferimento alla condizione giovanile e femminile, sviluppando ed esercitando politiche attive per l’occupazione, attività di formazione professionale e favorendo iniziative a tutela della sicurezza e dei diritti del lavoro”; dette funzione sono condivise con la Città metropolitana di Roma Capitale che, tra i principi statutari generali e programmatici, individua nelle politiche attive per il lavoro e nel sistema integrato educativo scolastico il fattore fondamentale di sviluppo sociale, culturale e professionale dei cittadini; nella programmazione finanziaria e gestionale per il triennio 2017-2019 relativa alla Direzione Formazione Professionale e Lavoro tra gli obiettivi strategici ed operativi è stata posta, tra l’altro, la riorganizzazione e riqualificazione delle Scuole d’Arte e dei Mestieri promuovendo la collaborazione con la Città metropolitana di Roma Capitale per l'attivazione di nuovi modelli organizzativi ed informativi dei servizi; per le attività didattiche delle quattro Scuole d'Arte e dei Mestieri, Roma Capitale si è avvalsa sia di personale dipendente con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, costituito da n. 11 unità di cui 3 part time, sia di docenti incaricati con rapporto di lavoro a carattere libero-professionale con i quali si è fatto fronte all’attivazione del 73% dei corsi; la vigente normativa prevede che i contratti di lavoro autonomo possono essere conferiti soltanto ad esperti di particolare e comprovata specializzazione, e la prestazione deve essere di natura temporanea, e non è ammesso il rinnovo ed il ricorso ai contratti per lo svolgimento di funzioni ordinarie o l’utilizzo dei soggetti incaricati come lavoratori subordinati è causa di responsabilità amministrativa per il dirigente che ha stipulato i contratti; è necessario rispondere alle esigenze organizzative del corrente anno formativo 2017/2018, per assicurare in via di urgenza il regolare svolgimento del servizio, nelle more dell’attivazione di nuovi strumenti, è indispensabile reperire personale docente esterno in assenza del quale Roma Capitale, sarebbe costretta a sospendere un servizio di rilievo pubblico; con deliberazione di Giunta Capitolina n. 238 in data 06/11/2017 è stato approvato lo schema di Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e la Città Metropolitana di Roma Capitale per l’attivazione di rapporti di collaborazione interistituzionali finalizzati tra l’altro alla realizzazione di azioni in materia di servizi e attività culturali, all’individuazione di modelli organizzativi utili a promuovere lo sviluppo economico, sociale e culturale della comunità locale, l'accrescimento delle capacità professionali, mediante l’implementazione delle azioni volte a favorire l’occupazione, l’attività di formazione professionale e lo sviluppo dell’Offerta Formativa pubblica, dell’Orientamento al Lavoro, degli Incubatori di impresa e delle Scuole d’Arte e dei Mestieri che la Città metropolitana di Roma Capitale gestisce attività di formazione volte all'accrescimento delle capacità professionali con indirizzi e finalità simili a quelli gestiti da Roma Capitale anche con formatori esperti selezionati e contrattualizzati annualmente sulla base di una procedura di evidenza pubblica; che la Città metropolitana di Roma Capitale, per le procedure di selezione e contrattualizzazione si avvale da alcuni anni della propria società in house Capitale Lavoro S.p.A. che opera in regime di delegazione interorganica ed è sottoposta a controllo analogo e che annualmente pubblica un bando per la presentazione delle candidature su piattaforma informatica tra le quali individua e contrattualizza i formatori e gli esperti necessari alla realizzazione dei corsi; che, in conformità a quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) approvato con X.Xxx. n. 82/2005 (come aggiornato dal d.lgs. n. 235 del 30 dicembre 2010 e, da ultimo, dal D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla L. 11 agosto 2014, n. 114 e dalla L. 23 dicembre 2014, n. 190) in tema di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione, si prevede l’implementazione da parte della Città metropolitana, per il tramite dell’Ente strumentale in house providing Capitale Lavoro S.p.A, di apposita piattaforma software per la candidatura on line degli esperti formatori interessati, nell’ottica dell’interoperabilità e della cooperazione applicativa; che, al fine di rispondere in via di urgenza all’esigenza di reperire esperti formatori da impiegare nelle attività didattiche delle Scuole d’Arte e dei Mestieri, Roma Capitale intende avvalersi, per l’anno formativo 2017/2018, di formatori ed esperti contrattualizzati per il tramite di Capitale Lavoro S.p.A. società in house di Città metropolitana, pianificando in un progetto generale le necessità riguardo le tipologie di discipline, il numero dei docenti, la durata e la spesa da sostenere; che laddove nelle graduatorie gestite da Capitale Lavoro S.p.A. non fossero presenti le professionalità necessarie all’attivazione di corsi previsti dal piano dell’offerta formativa 2017 -2018 delle Scuole d’Arte e dei Mestieri potrà utilizzare l’Albo degli Insegnanti delle Scuole d'Arte e dei Mestieri di Roma Capitale approvato con determinazione dirigenziale n. RN/525 del 04.11.2016 e valido fino al 2018; che le collaborazioni e le sinergie create attorno al predetto accordo di collaborazione potranno, altresì, garantire un sistema educativo comune in ambito metropolitano superando le criticità determinate dalle difficoltà operative di reperimento e contrattualizzazione;
Appears in 1 contract
Samples: Collaborative Agreement
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, CHE si rende necessario rettificare la deliberazione in Oggetto modificando lo schema di contratto approvato con la Delibera n. 382 del 31.03.2022 con un nuovo schema d contratto al fine di recepire la sostituzione della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione firma digitale con quella autografa; segue deliberazione n. del RITENUTO pertanto, di dover rettificare la Delibera in Oggetto ed approvare il nuovo schema di contratto, qui allegato in copia al presente atto per farne parte integrante e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzionesostanziale, che regola prevede l’apposizione della firma autografa da parte dei rappresentanti legali delle parti; con il parere favorevole del Direttore Amministrativo e del Direttore Sanitario Per le modalità motivazioni espresse in premessa: - di utilizzo di risorse umane, strumentali rettificare la Delibera n. 382 del 31.03.2022 avente ad oggetto: “Autorizzazione allo studio dal titolo: “Valutazione globale post-commercializzazione sulle protesi endovascolari aortiche Terumo”. Codice Protocollo: TiGER-001. Sperimentatore Responsabile: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx. Promotore/Sponsor: Vascutek Limited (Terumo Aortic). U.O.: S.C. Chirurgia Vascolare. Responsabile S.C.: Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx. P.O.: “San Xxxxxxx” e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione Approvazione dello schema di convenzione quadro contratto; - di approvare lo schema di contratto con la Vascutek Limited che opera sotto il nome di Xxxxxx Xxxxxx (Promotore), qui allegato in copia al presente atto per farne parte integrante e sostanziale, che prevede l’apposizione della firma autografa da parte dei rappresentanti legali delle parti; - di provvedere con successivo atto deliberativo alla presa d’atto della stipula del contratto firmato dai rappresentanti legali; - di dare atto che la presente Deliberazione non comporta ulteriori costi a valere sul bilancio aziendale; XXXXXX XXXXXX Firmato digitalmente da XXXXXX XXXXXX Il Direttore Amministrativo Il Direttore Sanitario Xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx Data: 2022.08.02 12:37:23 +02'00' PINNA XXXXXXXXXX XXXXX Xxxxxxx digitalmente da XXXXXXXXXX XXXXX Firmato digitalmente da XXXXX XXXXXXXX Data: 2022.08.02 16:58:17 +02'00' XXXX CAPPAI SARA Il Direttore della S.C. Direzione Sanitaria di Presidio San Xxxxxxx, Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxx Ass. Amm. (UR&S), Dott. ssa Xxxx Xxxxxx Firmato digitalmente da CAPPAI Data: 2022.08.01 11:47:44 +02'00' SPISSU Firmato digitalmente da XXXXXX XXXXXXXXX Data: 2022.08.02 MARINELLA 11:07:54 +02'00' TRA BETWEEN L’Azienda di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione (ARNAS) X. Xxxxxx (d'ora innanzi denominata “Ente"), con sede legale in Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxx n. 1, Cagliari C.F. e P. IVA n. 02315520920, in persona del Legale Rappresentante, il Direttore Generale Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxx. Azienda di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione (ARNAS) X. Xxxxxx (hereinafter the “Entity"), headquartered in Cagliari, Piazzale Xxxxxxxxxx Xxxxxx n. 1, tax code and VAT no. 02315520920, through its Legal Representative, the General Manager Dr. Xxxxxx Xxxxxx. Vascutek Limited che opera sotto il nome di Terumo Aortic , con sede legale in Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, XX0 0XX Scozia e con P. IVA n GB806391432 iscrizione alle imprese SC079773 (d'ora innanzi denominata "Promotore"), in persona del Legale Rappresentante Xxxxx Xxxxxx, in qualità di Vice Presidente Globale di Finance. Vascutek Limited, trading under the name of Terumo Aortic, with registered xxxxxx xx Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, XX0 0XX, Xxxxxxxx, and with VAT GB806391432 and registered company No. SC079773, (hereinafter the “Sponsor”) and this Agreement is signed on behalf of the Sponsor by the Legal Representative Xxxxx Xxxxxx, as the Global Vice President of Finance. di seguito per brevità denominati singolarmente come “la Parte” e collettivamente come " le Parti" hereinafter referred to individually as a “Party” and collectively as “the Parties” Premesso che: Whereas: - è interesse del Promotore effettuare uno studio osservazionale su dispositivo medico dal titolo: " Valutazione globale post- commercializzazione sulle protesi endovascolari aortiche Terumo (definito di seguito "lo Studio"), avente ad oggetto il Protocollo versione n. 2.0 del 4 settembre 2019_e suoi successivi emendamenti debitamente approvati (in seguito il "Protocollo"), codice n. TIGER 001, presso P.O. San Xxxxxxx dell'Ente, sotto la responsabilità del Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Responsabile scientifico dello Studio oggetto del presente Contratto (di - the Sponsor is interested in conducting the observational medical device study entitled: “A Global Post-Market Evaluation of Terumo Aortic Endovascular Grafts – TiGER-001"(the "Study"), relating to the Protocol version no. 2.0 of 04 September 2019 and following duly approved amendments (hereinafter the “Protocol”) protocol Code n. TiGER- 001, at the Hospital S. Xxxxxxx of the Entity under the responsibility of Dr. Xxxxxxx Xxxxxxxxx, as the Scientific Director of the Study covered by this seguito lo “Sperimentatore principale”), presso la S.C. Chirurgia Vascolare (di seguito il “Centro di sperimentazione”); Agreement (the “Principal Investigator”), at the Vascular Surgery Unit (the “Study Centre”); - il Promotore individua quale proprio referente scientifico per la collaborazione istituzionale tra parte di propria competenza il Professor Xxxxxxx Xxxxxxx. Il Promotore può modificare il referente scientifico per la Città metropolitana parte di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi propria competenza con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economichenotifica scritta all’Ente; - chethe Sponsor has appointed Professor Xxxxxxx Xxxxxxx as the scientific and technical contact for the part under its responsibility. The Sponsor may change the scientific and technical contact by giving written notice to the Entity; - Xxxxxx Medical Inc, inoltreè un’affiliata del Promotore (Vascutek Ltd.). Xxxxxx Medical Inc. è il produttore di alcuni o tutti i dispositivi medici correlati allo Studio. Vascutek Limited è stata individuata da Xxxxxx Medical Inc per svolgere la funzione di Promotore per il presente Studio sui dispositivi medici Xxxxxx Medical e per gestire lo Studio per suo conto, la medesima Delibera pone la concertazione compreso il Contratto con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa Centri dello Studio. Xxxxxx Medical Inc e Vascutek Ltd. operano congiuntamente sotto il nome di Città metropolitana di Roma Capitale Xxxxxx Xxxxxx. - Xxxxxx Medical, Inc. is a group entity of the Sponsor (Vascutek Ltd.). Xxxxxx Medical, Inc. is the manufacturer of some or all of the medical devices related to the Study. Vascutek Limited has been identified by Xxxxxx Medical, Inc. to act as the sponsor for the Study xx Xxxxxx Medical devices, and to manage the Study on its behalf, including contracting with the Study centres. Xxxxxx Medical Inc and Vascutek Ltd. trade under the name of Xxxxxx Xxxxxx jointly. - il Centro Sperimentale possiede le competenze tecniche e scientifiche per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativilo Studio ed è struttura adeguata alla conduzione dello Studio nel rispetto della normativa vigente; - The Study Centre has the technical and scientific know-how to carry out the Study and is a suitable facility for the Study to be conducted in accordance with the applicable laws; - lo Sperimentatore principale e i collaboratori che si intendesvolgono qualsiasi parte dello Studio sotto la supervisione dello Sperimentatore principale (di seguito “Co- sperimentatori”) sono idonei alla conduzione dello Studio in conformità alla normativa applicabile, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – conoscono il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali Protocollo e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanonorme di buona pratica clinica e possiedono i requisiti normativi e regolamentari necessari, con la finalità compreso il rispetto della normativa vigente riguardante il conflitto di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitaleinteressi; - che la suddetta deliberazione the Principal Investigator and the healthcare staff playing any part in the Study under the supervision of the Principal Investigator (the “Co-investigators”) are qualified to conduct the Study in accordance with the applicable regulations, are familiar with the Protocol and the standards of good clinical practice and possess the necessary regulatory and legal requirements including compliance with current legislation regarding the conflict of interest; - salvo quanto eventualmente, successivamente, diversamente concordato per iscritto dalle Parti, l’Ente dovrà condurre lo Studio esclusivamente presso le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana proprie strutture. - except where agreed otherwise in writing by the Parties, the Entity shall only conduct the Study on its own facilities. - l’Ente è dotato di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrativeapparecchiature idonee, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere necessarie all'esecuzione dello Studio secondo quanto indicato nel Protocollo; - the Entity has the equipment necessary to execute the Study in specifici ambiti di materia accordance with the Protocol; - in data 21 luglio 2021 il Comitato Etico competente ha espresso parere favorevole alla conduzione dello studio; - on 21 July 2021the competent Ethics Committee expressed a rilevanza metropolitanafavourable opinion on the conduct of the study; Tutto ciò premesso, tra i quali le Parti si indicano prioritariamente i seguenticonviene e si stipula quanto segue: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;Now therefore, in consideration of the foregoing, it is hereby agreed as follows:
Appears in 1 contract
Samples: Contract Amendment
CONSIDERATO. che l’artsi è ritenuto opportuno aggiungere all’art 3 il comma 8 al fine di verificare lo stato di avanzamento del progetto e salvaguardare l’Università di Foggia, il Responsabile Scientifico del progetto dovrà quindi presentare una relazione Trimestrale al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia con la quale indicare il rendiconto delle spese e lo stato patrimoniale; PRESO ATTO che la formulazione del nuovo comma 8 dell’art 3 è il seguente: [Relazione Trimestrale al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia. 1Al fine di verificare lo stato di avanzamento del progetto, comma 11il Responsabile Scientifico del progetto dovrà presentare una relazione Trimestrale al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia con la quale indicare il rendiconto delle spese e lo stato patrimoniale], della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti − di autorizzare la stipula dell’accordo tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana l’Università di Foggia e la Città metropolitana in ordine alle modalità Ditta Pfizer Srl finalizzato all’erogazione di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri un contributo per la finanza pubblicaricerca dal titolo “First, southern Italy, multi-regional, carbapenemresistant Klebsiella pneumoniae (CRKP) surveillance study”, il cui testo si allega con il n. 9 al presente verbale; - che − di individuare nel dott. Xxxxx Xxxxx il responsabile scientifico del progetto allegato; − di prevedere la nuova seguente formulazione del comma 8 dell’art 3: [Relazione Trimestrale al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia. Al fine di verificare lo Statuto della Città metropolitanastato di avanzamento del progetto, il Responsabile Scientifico del progetto dovrà presentare una relazione Trimestrale al Consiglio di Amministrazione dell’Università di Foggia con la quale indicare il rendiconto delle spese e lo stato patrimoniale]; − di dare mandato al Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale di sottoscrivere l’accordo di cui trattasi. Il presente dispositivo è approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014seduta stante ed è immediatamente esecutivo, all’artai sensi dell’art. 160, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio Regolamento Generale di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;Ateneo. ******************************************************************************************************
Appears in 1 contract
Samples: Research and Development
CONSIDERATO. che l’artconseguentemente il Responsabile dell'Area Tecnica in data 02.10.2014 ha provveduto, previa quantificazione economica delle opere di urbanizzazione ancora da realizzare sulla base della perizia tecnica redatta dall'Ing. 1Vittorino Dal Cin dell'Ordine degli Ingegneri di Treviso, comma 11appositamente incaricato dalla Amministrazione Comunale, della precitata legge 56/2014 prevede alla escussione dell'intero importo garantito dalla citata polizza fidejussoria; PREMESSO che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni conseguentemente a quanto sopra, l'Istituto di Credito sopra nominato ha provveduto alla erogazione a favore dell’Amministrazione Comunale dell'importo oggetto di fidejussione; PREMESSO che successivamente il medesimo Istituto di Credito ha ottenuto presso il Tribunale di Belluno il decreto ingiuntivo n. 224/2015, con il quale si è ingiunto alla Ditta URBIS srl, e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e gli altri componenti la Città metropolitana in ordine alle modalità Ditta Lottizzante di organizzazione e pagare a favore dell’Istituto di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme Credito la somma di organizzazione condivise e Euro 96.004,85; PREMESSO che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare avverso il predetto esercizio decreto ingiuntivo i Signori Xxx Xxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx Romana, Xxx Xxxx hanno proposto atto di citazione in opposizione con la contestuale chiamata in causa del Comune di Vodo di Cadore notificato all’Ente in data 14/07/2015; con il predetto atto i ricorrenti contestano nei confronti del Comune la nullità della convenzione urbanistica stipulata il 10.10.2006, la liberazione dei ricorrenti da ogni obbligo nei confronti del Comune per successivo accollo liberatorio, PREMESSO che il Sig. Dal Pan ha proposto atto di citazione in opposizione al decreto con istanza al Giudice di chiamata in causa del Comune di Vodo di Cadore lamentando anch’esso tra l’altro che il valore delle opere ancora da realizzare è di molto inferiore al valore delle fidejussione escussa; PREMESSO che in data 12 Gennaio 2016 si è tenuta la prima udienza a strutture cui ha partecipato anche l’Ente, regolarmente costituito con il patrocinio dell’Avv. Xxxxx Xxxx nel processo instaurato dai Signori Gei, Xxxxxxxxx e Giacin; PREMESSO che successivamente alla prima udienza l’Istituto di Credito ha citato il Comune di Vodo di Cadore con atti notificati in data 20.01.2016 e 01.02.2016 chiedendo la condanna dell’Ente Comunale alla restituzione della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicasomma che in corso di causa dovesse risultare abusivamente escussa; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali PREMESSO che la compongono mentreprossima udienza è fissata per il giorno 24 maggio 2016; PREMESSO che nel frattempo l’Amministrazione Comunale per l’esecuzione delle relative opere ha provveduto ad incaricare l'Ing. Xxxxxxxxx Xxx Xxx di integrare la citata relazione con la progettazione esecutiva delle opere di urbanizzazione richieste e mai completate, il precitato articolo 32sulla base di quanto previsto dal progetto posto a base della originaria Convenzione Urbanistica e delle normative attualmente vigenti nel campo; PREMESSO che l'Amministrazione Comunale, prevede con riferimento chiamata in causa nella vicenda in virtù della sua posizione, è stata contattata in diverse occasioni in merito alla possibilità di stipulare accordiaddivenire ad un accordo transattivo tramite il quale individuare la possibilità di rivedere l’entità delle opere di urbanizzazione computate nel progetto redatto dall'Ing. Dal Cin, convenzioni sulla base di quanto stabilito nella Convenzione originaria, individuando nel limite del possibile le opere strettamente necessarie alla collaudabilità dell'opera; CHE sulla base di quanto sopra espresso, e altre forme con l'intento di cooperazione addivenire ad un accordo transattivo, si è provveduto ad incaricare l'Avv. Xxxxx Xxxx del Foro di Belluno a rappresentare l’Amministrazione Comunale in merito alla sostenibilità di un accordo transattivo con le parti in causa; CHE concordemente a quanto sopra si è provveduto a rivedere il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione nel senso di mantenere all'interno dello stesso le sole opere strettamente necessarie e collaborazione sufficienti a definire la corretta urbanizzazione delle aree, riducendo in tale modo l'importo delle opere a 73.000,00.- Euro al lordo degli oneri fiscali; ACQUISITO con gli organismi la nota nr. 1108 di prot. del territorio metropolitano valga 16/03/2016 il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx parere dell’Avv. Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimentoXxxx, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire quale esprime il proprio convincimento in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento merito alla bontà della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeproposta transattiva avanzata dalle parti;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Transattivo
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità il cessato Consorzio di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, Bonifica Ledra Tagliamento: ha approvato con deliberazione provvedimento della Conferenza metropolitana propria Deputazione amministrativa n. 1 14/d/01 dd. 16.10.2001 un “progetto preliminare relativo alla sistemazione idrogeologica del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede bacino del Torrente Cormor” che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e prevedeva la realizzazione di opere un unico bacino di laminazione nella zona “dei prati” nei comuni di Pagnacco e Tavagnacco; ha registrato a fronte della soluzione progettuale sopra descritta una serie di perplessità e di contrarietà proveniente da più parti fra cui dai Comuni nel cui territorio avrebbe dovuto sorgere il bacino di laminazione; PREMESSO che: il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana intende completare in specifici ambiti tempi brevi, l’iter progettuale dei lavori di materia “Realizzazione di un canale scolmatore in galleria delle portate di piena che dal torrente Cormor, in comune di Tricesimo, garantisca il trasferimento nel torrente Torre a rilevanza metropolitanavalle del ponte di Salt di Povoletto” al fine di addivenire al finanziamento dell’opera con i fondi statali del PNRR; è stato redatto il progetto definitivo che ha ottenuto, tra i ad oggi, l’esito positivo di non assoggettabilità a VIA ed è stata rilasciata dagli uffici regionali competenti, previo parere della Soprintendenza, l’autorizzazione paesaggistica; RITENUTO necessario al fine di concludere l’iter autorizzativo riguardante il progetto definitivo si rende necessario al fine di acquisire l’autorizzazione idraulica, previo parere positivo dell’Autorità di bacino distrettuale della Alpi Orientali, che deve certificare la compatibilità del diversivo Cormor-Torre rispetto al regime idrometrico del torrente Torre; RITENUTO, altresì, necessario con riguardo al parere che dovrà rilasciare l’Autorità di Xxxxxx va ricordato cheche: il progetto dello scolmatore del torrente Cormor è un’opera prevista dal Progetto di Piano stralcio per la sicurezza idraulica del torrente Cormor che è stato adottato dal competente Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino regionale del Friuli Venezia Giulia in data 28.04.2006 con nota del 17.10.2006, l’allora Autorità di bacino regionale del FVG aveva comunicato all’Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione l’avvenuta adozione del Progetto di piano stralcio, e contestualmente richiedeva l’espressione del parere di competenza; l’Autorità di bacino Alto Adriatico (ora Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali) si era espressa favorevolmente nei riguardi del Progetto di piano stralcio con parere n. 19/2007, subordinandolo però ad una serie di prescrizioni vincolanti. Tra di queste, vi era “un’attenta analisi idrologica ed idrodinamica, fondata sulla modellazione dei processi di trasformazione afflussi-deflussi e di propagazione delle acque di piena, fondandola su una aggiornata base conoscitiva pluviometrica, idrometrica e topografica”. La stessa Autorità di bacino prescriveva che la realizzazione del manufatto scolmatore sarebbe dovuta risultare coerente con l’auspicata necessità di riqualificazione fluviale ed ecologica del Torre, che la stessa Autorità aveva già ribadito con il parere n. 3/2006, nella quale espressamente richiedeva che gli interventi avrebbero dovuto essere “funzionali al recupero delle aree attualmente non utilizzabili dal corso d’acqua, quali zone di espansione e di attività fluviali”. nel redigere il parere n. 19/2007, l’Autorità di bacino, se da un lato aveva evidenziato come “la realizzazione dell’opera di diversione Cormor-Torre parrebbe avere effetti non significativi nei riguardi del regime idrometrico di piena”, dall’altro aveva però richiamato il delicato equilibrio morfologico del torrente Torre, ponendo in risalto gli effetti dei significativi interventi di carattere antropico nel medio corso, “che hanno gradualmente favorito il passaggio da un andamento pluricursale intrecciato (braided) a un andamento sinuoso meandriforme”; PRESO ATTO che è necessario predisporre un’idonea modellistica numerica al fine di approfondire le dinamiche evolutive nel tratto di torrente Torre compreso fra Zompitta e il ponte di Chiopris-Viscone, attraverso l’implementazione di modellistica di simulazione idro-morfodinamica in grado di analizzare scenari morfologici evolutivi sia a scala di evento, sia sul medio-lungo periodo, con ciò intendendo l’orizzonte temporale al 2100. In tal modo, sarà possibile effettuare proiezioni indicative sulle possibili evoluzioni morfologiche attive e passive del corso d’acqua in un’ottica di riqualificazione fluviale, sotto diverse ipotesi e condizioni al contorno, prima fra tutte la variabilità dell’input di portate liquide e solide da monte e l’immissione delle portate di piena dello scolmatore del Cormor; PRESO ATTO, altresì, che il Consorzio si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali riserva la facoltà, nei limiti di cui all’art. 63, comma 5 del D.Lgs. 50/2016, l’opzione di affidare all’aggiudicatario la redazione del “Progetto di fattibilità tecnica ed innovazione – Personale – Bilanci economica degli interventi ritenuti necessari ai fini dell’invarianza del regime idrometrico del torrente Torre a seguito dell’immissione delle portate di piena del Cormor”, sulla base dei risultati ottenuti con la modellistica numerica; ACCERTATO che l’attività sopra descritta non può essere esplicata da personale dipendente del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, in quanto non ci sono nella organizzazione consortile professionalità in grado di realizzarla e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico che pertanto appare necessario rivolgersi a professionisti esterni; ATTESO che l’importo a base d’offerta per l’esecuzione del servizi di attività modellistiche è stato stimato in € 70.000,00 (settantamila/00) oltre a eventuali oneri previdenziali e socialeIVA di legge;
Appears in 1 contract
Samples: Affidamento Incarichi Per Lavori, Forniture E Servizi
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato Che con deliberazione n° 1809 del 06 dicembre 2005 la Giunta Regionale ha adottato gli indirizzi pro- grammatici per l’elaborazione del documento strategico regionale preliminare della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini politica di coesione 2007/13; * Che nella definizione di tali indirizzi la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio Giunta Regionale ha indicato le principali direttrici di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici sviluppo della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitanoRegione Campania lungo le quali concentrare l’azione programmatica regionale nel periodo 2007 - 2013; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, * Che la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitanaha previsto, tra i quali precorsi innovativi di raccordo tra i diversi strumenti di sviluppo locale insistenti sullo stesso territorio, la stipula di “Accordi di reciprocità” per massimizzare l’utilizzo delle risorse finanziarie provenienti da differenti fonti di finanziamento; * Che l’Articolo 5 Comma 1 della Legge Regionale n° 24 del 29 dicembre 2005 “Disposizioni per la forma- zione del Bilancio Annuale e Pluriennale della Regione Campania - Legge Finanziaria 2006" stabilisce che le ri- sorse del bilancio regionale destinate al perseguimento delle finalità proprie della politica di sviluppo regionale attraverso investimenti pubblici in infrastrutture materiali ed immateriali, studi di fattibilità e progettazione ed azioni di sistema, che implicano decisioni istituzionali di una molteplicità di soggetti pubblici e privati, sono pro- grammate dalla Giunta regionale con modalità atte a garantire il massimo livello di integrazione e di coerenza programmatica con le risorse, comunitarie e nazionali, della politica regionale di coesione; * Che con deliberazione n° 1243 del 30 settembre 2005 la Giunta regionale ha stabilito che l’AGC Pro- grammazione, Piani e Programmi, al fine di garantire un adeguato raccordo funzionale con le attività attribuite al Nucleo di Valutazione e Verifica degli investimenti pubblici della Regione Campania dalla delibera CIPE n° 35/2005, si indicano prioritariamente avvarrà del suddetto Nucleo per la definizione di adeguati processi, metodologie e strumenti di sup- porto alle attività ricognitive, programmatiche e istruttorie, per il disegno di schemi di premi e sanzioni, per le attività di valutazione della coerenza programmatica, di analisi della fattibilità tecnico-procedurale ed economi- ca finanziaria, anche in riferimento alle indicazioni, fornite dai soggetti proponenti e attuatori, circa le modalità e i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci costi della gestione, nonché la sostenibilità dei relativi oneri finanziari; Ritenuto * Che al fine di assicurare la migliore integrazione tra la Programmazione del “FAS 2005 - Programmazio- ne strategica e tributi – Eriparto settoriale programmatico 2005-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – 2008" e gli indirizzi programmatici adottati dalla Giunta regionale con delibera n° 1809 del 6 dicembre 2005 per la definizione della politica di coesione 2007/13 è oppor- tuno provvedere alla definizione di ulteriori priorità e modalità per la selezione degli interventi da finanziare con il FAS 2005-2008"; * Che tali ulteriori criteri e modalità per l’individuazione degli interventi da finanziare con il FAS 2005-2008" dovranno consentire l’avvio della realizzazione degli “Accordi di reciprocità” tra strumenti che già operano sullo stesso territorio ciò allo scopo di sostenere la Strategia di Sviluppo economico Regionale che tra i vari indiriz- zi si propone di rafforzare la “coesione” regionale attraverso la lettura attenta e sociale;la messa a capitale delle diversi- tà insite nelle realtà locali che dovranno fare “rete” a partire dalla realizzazione di una positiva integrazione dei PIT con tutti gli altri strumenti di programmazione negoziata già presenti sul territorio regionale; * Che per favorire l’interconnessione, compatibilmente alle scadenze di programmazione, tra i sistemi di programmazione in corso Nazionali e Comunitari e quelli in fase di definizione per il 2007/13 risulta opportuno, anche in sede di programmazione dei vari strumenti operativi approvati, valorizzare in ambito regionale, coe- rentemente agli indirizzi programmatici adottati con delibera di Giunta regionale n° 1809 del 06 dicembre 2005, tutti i progetti già istruiti per effetto dell’attività di programmazione svolta ma non finanziati; Preso atto * Che con proprie note indirizzate ai Presidenti delle Province di Napoli, Salerno, Benevento, Avellino e Caserta il Presidente della Giunta Regionale ha già avviato la procedura negoziale per la selezione degli inter- venti riguardante il settore “Sistemi Urbani - Città”del “FAS 2005 - Programmazione strategica e riparto setto- riale programmatico 2005-2008"; Tutto ciò premesso, considerato e ritenuto la G.R., a voti unanimi
Appears in 1 contract
Samples: Deliberazione N. 389
CONSIDERATO. che l’artle parti firmatarie della presente convenzione condividono le premesse del succitato allegato A alla delibera di Giunta Regionale n. 1074 del 14 luglio 2014 avente ad oggetto “Criteri, termini e modalità di presentazione per l’annualità 2014 dei progetti sperimentali di valorizzazione e gestione condivisa dei centri storici dei Comuni individuati dalla Regione a seguito di concertazione territoriale condivisa (L. R. 41/97 – Art. 110) che di seguito vengono ripresi come concetto ed approfonditi; che il commercio in forma tradizionale nei centri storici delle città vive da alcuni anni una situazione critica legata a diversi fattori, comma 11tra cui anche la concorrenza sempre più forte delle nuove forme di distribuzione organizzata che, in momenti come questi di consistente contrazione dei consumi, sono la causa principale della precitata legge 56/2014 prevede chiusura di molte attività commerciali di vicinato, svilendo quella funzione sociale che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti le piccole strutture di vendita ricoprono nei piccoli centri; • che l’intreccio tra i Comuni evoluzione dei settori commercio, turismo, artigianato di servizio e vita cittadina sono sempre più evidenti e necessitano pertanto di una programmazione unitaria e condivisa, in cui tutte le componenti che la animano siano percepite in modo unitario ed integrato; • che l’evoluzione del contesto concorrenziale e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana ridotte capacità di spesa delle pubbliche amministrazioni rendono necessari interventi motivati dall’esigenza, o meglio dalla consapevolezza che “fare sistema” risulta oggi più che mai indispensabile e non più rinviabile, questo anche per migliorare la gestione dei processi di promozione del territorio aumentandone l’efficienza, la continuità di intervento e la Città metropolitana professionalità • che le parti firmatarie della presente convenzione condividono il progetto tra Comune di Coriano e le Associazioni di Categoria indicate in ordine alle modalità atti, denominato “Coriano Rinascita Centro Storico Naturale”, progetto di organizzazione recupero e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalirilancio del centro storico di Xxxxxxx Xxxxxxxxx, prevedendo anche forme con il contributo della Regione Xxxxxx Xxxxxxx ai sensi della Legge Regionale Xxxxxx Xxxxxxx n. 41/1997 ; • che è intenzione dell’Amministrazione Comunale di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità Coriano avviare un nuovo iter di utilizzo valorizzazione del centro storico di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture Coriano al fine della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio valorizzazione dello stesso a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietàlivello culturale, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità socialidi un nuovo sviluppo commerciale; nello stesso previsti, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariocontenuti, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo e recepiscono integralmente la Deliberazione di riferimento, Giunta Regionale – Regione Xxxxxx Xxxxxxx n. 1074/2014; Le parti firmatarie della presente convenzione aderiscono all'idea dalla quale nasce il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli progetto denominato “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogeneeXxxxxxx Xxxxxxxxx Centro Storico Naturale”, Comune ed approvano lo stesso nella fase normativa di Roma Capitale competenza, sostenendo tutti gli obiettivi e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzionirisultati attesi, le Aziende speciali concordando sullo studio e le Società partecipate realizzazione degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanointerventi I firmatari, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrativedunque, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra si pongono i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;seguenti obiettivi:
Appears in 1 contract
Samples: Convenzione
CONSIDERATO. che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e con Determina Dirigenziale n. 1844 del 20.11.2020 l’ASST Spedali Civili di Brescia ha aggiudicato la Città metropolitana in ordine alle modalità procedura aperta finalizzata alla conclusione di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione un accordo quadro per la collaborazione istituzionale tra fornitura di materiale di consumo e ricambio per apparecchiature per intervento terapeutico, valutazione funzionale e da laboratorio per un periodo di 72 mesi, approvando l’elenco degli operatori economici facenti parte dell’accordo quadro per il periodo dal 01/01/2021 sino al 31/12/2026, e prevedendo la Città metropolitana possibilità per le ASST aderenti all’accordo interaziendale, di Roma Capitale ed cui anche questa ASST fa parte, di avvalersi, per tutta la durata contrattuale, della clausola di adesione successiva alle medesime condizioni di aggiudicazione; ATTESO che in riferimento ai lotti 29 e 30 dell’accordo quadro in argomento risultano disponibili i Comuni dispositivi oggetto del territorio metropolitano considera presente provvedimento, offerti dalla società Conmed Italia srl, che ha manifestato, come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltreda comunicazione in atti, la medesima Delibera pone la concertazione propria disponibilità ad estendere a questa ASST le condizioni di fornitura previste dall'aggiudicazione in argomento; ATTESO inoltre che l’Xxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, Direttore del Servizio Ingegneria Clinica aziendale, ha segnalato l’opportunità di procedere all’acquisizione a titolo di noleggio, previsto e quotato nell’ambito del lotto 29, di una centralina xxxxxx con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa relativi manipoli in sostituzione di Città metropolitana analoghe attrezzature attualmente in dotazione alla sala di Roma Capitale per definire Ortopedia dell’Ospedale di Desenzano, fornite a titolo di comodato nell’ambito del contratto in modo coordinato scadenza, nonché di un pedale ed alcuni manipoli a completamento della dotazione della centralina xxxxxx di proprietà in dotazione alla sala di Ortopedia dell’Ospedale di Manerbio; ATTESO inoltre che le quotazioni offerte risultano significativamente migliorative delle condizioni economiche sin’ora riservate alla nostra ASST, e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuniseguito dell’adesione successiva all’accordo quadro in argomento, Unioni si viene a configurare un risparmio annuo, calcolato in riferimento ai fabbisogni storici delle UU.OO. utilizzatrici, in circa € 14.700,00 (IVA esclusa); DATO ATTO che i lotti, i prodotti, i prezzi unitari, i fabbisogni e l’importo complessivo di Comunifornitura sono puntualmente riepilogati nella tabella Allegato 1 al presente provvedimento, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale a formarne parte integrante e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialesostanziale;
Appears in 1 contract
Samples: Adesione Alla Procedura Per La Fornitura Di Materiale Di Consumo Per Chirurgia Ortopedica
CONSIDERATO. che l’art. 1CHE il Committente (Unione Terre d’Argine) avendo verificato la carenza, comma 11al proprio interno, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni di personale competente e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione disponibile per l’espletamento delle seguenti attività: - rafforzamento del team del personale esecutore professionale e di esercizio delle funzioni metropolitane cucina in dotazione all’Unione Terre d’Argine con specifica attività sulla struttura che serve in modo integrato una scuola d’infanzia comunale (a 4 sezioni) e comunaliuna statale (a 3 sezioni) ed in generale come ruolo guida rispetto all’adempimento di nuove normative di settore, prevedendo anche forme di organizzazione condivise formazione interna e che mediante convenzionescambio di buone pratiche, che regola nonché di sostegno operativo e supporto in tutte le modalità strutture scolastiche con cucina a gestione interna site nei comuni di utilizzo di risorse umane, strumentali Carpi e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicaSoliera; - che lo Statuto sperimentazione/qualificazione delle proprie competenze in particolare di analisi e controlli interni (anche attraverso visite ispettive), gestione degli approvvigionamenti, formazione ed aggiornamento del personale di cucina, gestione delle diete “speciali” e delle relazioni con specifiche tipologie di utenti con particolare riferimento all’inclusione e alla risposta a prescrizioni socio-sanitarie, etc.; intende avvalersi delle competenze citate in possesso della Città metropolitanadipendente di ASP Terre d’Argine sig.a Castaldelli Morena, approvato anche nell’ottica di un futuro re-impiego della stessa presso l’Azienda; PRESO ATTO CHE ASP Terre d’Argine, attraverso la professionalità della sua dipendente sig.ra Castaldelli Morena, dipendente a tempo indeterminato di ASP Terre d’Argine con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014profilo professionale di Cuoca – cat.B5, all’art. 1si impegna a svolgere le seguenti attività presso Unione Terre d’Argine: ⮚ sostegno/supporto al personale di cucina ed al personale esecutore professionale impiegato per svolgere il proprio servizio di produzione pasti presso le scuole di infanzia “Xxxxx Xxx” e “Albertario” di Carpi (complessivamente 7 sezioni per oltre 180 bambini e oltre 30 adulti); ⮚ supporto operativo in caso di esigenze specifiche e di emergenze presso le cucine delle scuole “Muratori” di Soliera e “Zigo Zago” di Carpi, comma 3con particolare riferimento agli adeguamenti normativi, prevede che questa coordini la propria attività alle innovazioni organizzative ed alla gestione delle diete speciali; ⮚ formazione interna ed “in situazione”, scambio di buone pratiche presso le strutture pubbliche di produzione pasti dell’Unione Terre d’Argine, con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietàparticolare riferimento agli adeguamenti normativi, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità socialialle innovazioni organizzative, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione alle relazioni con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento utenti ed alla gestione degli uffici della Città metropolitana approvvigionamenti; ⮚ analisi e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 reportistica operativa delle non conformità gestionali rilevate in tutte le strutture di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritariocucina in gestione diretta ad Unione Terre d’Argine e, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione previo accordo con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire gestori, anche affidate in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeappalto esterno;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Tra Unione Terre d'Argine Ed Asp Terre d'Argine
CONSIDERATO. INOLTRE: • che l’art. 1, comma 11, della precitata la legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni regionale 34/02 promuove un atteggiamento di disponibilità e flessibilità fra le associazioni di promozione sociale e le loro unioni facenti parte Istituzioni, per un rapporto che, accanto alla collaborazione operativa, crei spazi di stimolo reciproco per avvicinare ed adeguare l'azione pubblica e quella volontaria ai bisogni e alle attese della Città metropolitana popolazione • gli articoli 60 e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione 63 dello Statuto Comunale stabiliscono che il Comune valorizzi le autonome forme associative e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunalicooperazione dei cittadini, prevedendo anche sia con forme di organizzazione condivise incentivazione di natura finanziaria patrimoniale che tecnico professionale e organizzativo. VALUTATO: • che l'Amministrazione considera rilevante e inconfutabile l'attività svolta dalle Associazioni di volontariato, impegnate a organizzare sul territorio attività ed eventi in ambito culturale, sociale e ricreativo; • che l'Amministrazione Comunale ha da sempre appoggiato e promosso le iniziative che abbiano l'obiettivo di richiamare l'attenzione sul tessuto economico di Traversatolo e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica; - che lo Statuto della Città metropolitanatale politica è culminata nell'istituzione del Centro Commerciale Naturale, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 delibera di Consiglio Comunale n.88/07 • che si ritiene opportuno partecipare alla realizzazione di una manifestazione che richiami l'attenzione al tessuto economico del 22/12/2014territorio, all’artdi promozione dei negozi e delle attività del paese, attraverso un argomento che riunisce specialità dei diversi settori, che gli organizzatori di questa manifestazione condividono tali intenti che si concretizzano con azioni immediate e dirette, tese alla promozione delle attività economiche locali; • che per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse umane e strumentali di proprietà comunale (quantificabili per la manifestazione del 7/9 in €. 1510.00: 15 “pacchetti gazebo” (comprensivi di 30 tavoli e 90 sedie) 60 sedie e n.15 moduli palco, comma 3, prevede che questa coordini si conviene con l' associazione per la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e loro collaborazione con gli organismi i gestori del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici luna park nell'organizzazione della Città metropolitana serata conclusiva della fiera di settembre e degli altri organismi del territorio metropolitanodello spettacolo pirotecnico, tradizionale appuntamento di forte richiamo di pubblico; - • che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - l'impegno economico che l'Associazione si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, assumerà con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialedisponibilità sopra richiamata è sicuramente superiore al benefit accordato dalla Amministrazione comunale con il presente atto;
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Di Collaborazione
CONSIDERATO. che l’artil medesimo decreto ministeriale prevede che gli enti dei servizi sanitari regionali ai fini della determinazione del fatturato di ciascuna azienda fornitrice procedono alla ricognizione delle fatture correlate ai costi iscritti alla voce "BA0210 - Dispositivi medici" del modello CE del consuntivo dell'anno di riferimento al superamento del tetto di spesa e che i medesimi enti calcolano il fatturato annuo di ciascuna azienda fornitrice di dispositivi medici al lordo dell'IVA, come somma degli importi delle fatture riferite ai dispositivi medici contabilizzati nel menzionato modello CE consuntivo dell'anno di riferimento e infine che i direttori generali dei medesimi enti con propria deliberazione, qualora gli enti non vi abbiano ancora provveduto, effettuano la validazione e la certificazione del fatturato relativo all'anno di riferimento per singola azienda fornitrice di dispositivi medici, calcolato secondo le disposizioni di cui al decreto ministeriale, trasmettendo contestualmente la deliberazione alla Regione; ATTESO che il menzionato decreto del Ministero della salute 6 ottobre 2022, prevedendo il calcolo del fatturato annuo di ciascuna azienda fornitrice di dispositivi medici al lordo dell'IVA, come somma degli importi delle fatture riferite ai dispositivi medici contabilizzati nel menzionato modello CE consuntivo ha introdotto il calcolo in centesimi, richiedendo pertanto un aggiornamento delle certificazioni della spesa per l'acquisto di dispositivi medici per gli anni da 2015 a 2018 già sottoscritte dai Direttori generali degli Enti del servizio sanitario regionale ai sensi della richiamata circolare del Ministero della Salute del 29 luglio 2019 prot. 1n. 22413; PRESO ATTO che l'Area Sanità e Sociale con nota prot. regionale n. 544830 del 24 novembre 2022 ha fornito agli Enti del Servizio sanitario regionale le indicazioni per l'aggiornamento delle certificazioni della spesa per l'acquisto di dispositivi medici per gli anni dal 2015 al 2018 già sottoscritte dai Direttori generali nel 2019, da effettuarsi sulla base delle fatture espresse in centesimi, con separata evidenza della natura pubblica e privata del fornitore, enucleando altresì - a quadratura con i dati di conto economico schema regionale in centesimi dei singoli esercizi - eventuali somme cumulate dovute alle seguenti fattispecie: • errate classificazioni; • acquisti cassa economale registrati con prime; • costi per iva in autoconsumo; • fatture da ricevere e note di credito da ricevere erratamente stimate; ATTESO che i criteri individuati nella nota prot. n. 544830/2022 per l'aggiornamento delle certificazioni permettono di individuare il fatturato dei fornitori privati, distintamente da quello dei fornitori pubblici e da eventuali somme dovute a fattispecie non riconducibili a fatturazione (errate classificazioni, acquisti cassa economale, ecc...), consentendo in tal modo di effettuare una quantificazione degli oneri di ripiano dovuti da ciascuna azienda fornitrice privata in misura pari all'incidenza percentuale del relativo fatturato sul totale della spesa per l'acquisto di dispositivi medici a carico del Servizio sanitario regionale e, quindi, in piena aderenza a quanto disposto al comma 9, dell'articolo 9-ter del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 125; PRESO ATTO, coerentemente con l'art. 9-ter, comma 119, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzionedel D.L. 78/2015, che regola le modalità la presenza di utilizzo fatture per acquisti da soggetti pubblici e/o fattispecie non riconducibili a fatturazione all'interno del totale della spesa per l'acquisto di risorse umanedispositivi medici, strumentali e finanziariedetermina conseguentemente un minor ammontare di ripiano rispetto a quanto individuato nel succitato DM del 6 luglio 2022, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi pari all'incidenza percentuale del relativo valore sul totale della spesa per l'acquisto di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio dispositivi medici a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblicacarico del SSR; - che lo Statuto della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini la propria attività con quella PRESO ATTO delle deliberazioni dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, e tenda alla valorizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate Direttori Generali degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitanodel Servizio sanitario regionale, agli atti delle strutture competenti dell'Area Sanità e Sociale, con la finalità cui è stato validato e certificato il fatturato relativo all'anno di realizzare una struttura riferimento per singola azienda di governance a presidio dispositivi medici, calcolato secondo le disposizioni di processi di coordinamento nell’amministrazione cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 3 del Ministero della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e socialeSalute 6 ottobre 2022;
Appears in 1 contract
Samples: Decreto
CONSIDERATO. CHE conformemente alle finalità ed agli obiettivi che l’art. 1, comma 11, della precitata legge 56/2014 prevede che lo Statuto della Città metropolitana possa disciplinare i rapporti tra i Comuni e le loro unioni facenti parte della Città metropolitana e la Città metropolitana in ordine alle modalità il Piano Settoriale di organizzazione e di esercizio delle funzioni metropolitane e comunali, prevedendo anche forme di organizzazione condivise e che mediante convenzione, che regola le modalità di utilizzo di risorse umane, strumentali e finanziarie, i Comuni e le loro Unioni possono avvalersi di strutture della Città metropolitana e viceversa, per l’esercizio di specifiche funzioni ovvero i comuni e le loro Unioni possono delegare il predetto esercizio a strutture della Città metropolitana e viceversa senza nuovi o maggiori oneri intervento per la finanza pubblicatutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario, di cui alla LR 15/2000, ovvero il perseguimento di finalità più generali direttamente correlate con l’interesse dell’intera comunità, il presente Accordo stabilisce che i risultati della ricerca non possono formare oggetto di alcun diritto di uso esclusivo o prioritario, né di alcun vincolo di segreto o riservatezza; - ATTESO CHE gli oneri finanziari che deriveranno dalle previste convenzioni o accordi di collaborazione non possono figurarsi quali pagamento di un corrispettivo ma rappresentano un contributo alle spese effettivamente sostenute dal XXXXX nell’ottica della reale condivisione di compiti e responsabilità; CONSIDERANDO CHE l’Accordo-Quadro, allegato e parte integrante della presente deliberazione, richiama norme a carattere generale cui le parti dovranno fare riferimento in sede di stipula di future Convenzioni operative o Accordi di collaborazione ed ulteriormente attuative. Per quanto non espressamente disposto da futuri Accordi o Convenzioni si riterranno applicabili gli articoli di cui al presente Accordo-Quadro; SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Tutela Risorse e Vigilanza sulle Produzioni di Qualità, Dott. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxxxxxx, previa istruttoria del RUP d.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx; CON VOTO Unanime; In conformità con le premesse che formano parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente deliberazione, DI APPROVARE lo Statuto schema di Accordo-Quadro tra ARSIAL e DAFNE_ Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università degli Studi della Città metropolitana, approvato con deliberazione della Conferenza metropolitana n. 1 del 22/12/2014, all’art. 1, comma 3, prevede che questa coordini Tuscia per la propria attività con quella dei Comuni del suo territorio in conformità al principio di sussidiarietà, ricerca scientifica finalizzata alla tutela e tenda alla valorizzazione della biodiversità autoctona di interesse agrario del Lazio di cui alla L.R. 15/2000 e per studi da realizzarsi nell’ambito degli obiettivi della programmazione comunitaria. DI DEMANDARE al Direttore Generale l’adozione degli atti necessari alla realizzazione delle peculiarità sociali, economiche e culturali delle comunità territoriali che la compongono mentre, il precitato articolo 32, prevede Convenzioni Operative/Accordi di Collaborazione con riferimento alla possibilità di stipulare accordi, convenzioni e altre forme di cooperazione e collaborazione con gli organismi del territorio metropolitano valga il principio del reciproco avvalimento degli uffici della Città metropolitana e degli altri organismi del territorio metropolitano; - che la Xxxxxxxxxxxxx xx Xxxxx xxxxxxxxxxxxx xx Xxxx Xxxxxxxx x. 00 del 30.09.2015 di approvazione dello le finalità previste nello schema di convenzione quadro per la collaborazione istituzionale tra la Città metropolitana di Roma Capitale ed i Comuni del territorio metropolitano considera come obiettivo prioritario, nel contesto normativo, amministrativo ed operativo di riferimento, il raggiungimento di possibili accordi con Roma Capitale Accordo Quadro approvato e con gli altri Comuni del territorio metropolitano per condividere specifiche esperienze tecniche ed amministrative maturate, risorse umane, strumentali ed economiche; - che, inoltre, la medesima Delibera pone la concertazione con i Comuni come elemento fondante dell’azione amministrativa di Città metropolitana di Roma Capitale per definire in modo coordinato e congiunto interventi in particolari e rilevanti ambiti operativi; - che si intende, pertanto, avviare una cooperazione interistituzionale tesa a favorire l’integrazione tra gli “organismi amministrativi” – Comuni, Unioni di Comuni, Comunità montane, “zone omogenee”, Comune di Roma Capitale e suoi Municipi – il rafforzamento della sinergia operativa fra le Istituzioni, le Aziende speciali e le Società partecipate degli Enti Locali compresi nel territorio metropolitano, con la finalità di realizzare una struttura di governance a presidio di processi di coordinamento nell’amministrazione della Città metropolitana di Roma Capitale; - che la suddetta deliberazione per le finalità suindicate disciplina la collaborazione della Città metropolitana di Roma Capitale e dei Comuni del territorio per l’esercizio di funzioni amministrative, l’erogazione di servizi, lo svolgimento di attività e la realizzazione di opere in specifici ambiti di materia a rilevanza metropolitana, tra i quali si indicano prioritariamente i seguenti: Servizi generali ed innovazione – Personale – Bilanci e tributi – E-governament metropolitano – Lavori pubblici Territorio ambiente – Sviluppo economico e sociale;allegato al presente atto.
Appears in 1 contract
Samples: Accordo Quadro