Obblighi per i Responsabili Clausole campione

Obblighi per i Responsabili. Ogni responsabile ha l’obbligo di: • rappresentare con il proprio comportamento etico un esempio per i propri dipendenti; • indirizzare i dipendenti all’osservanza del Codice Etico e del Modello 231 e sollecitare gli stessi a sollevare problemi e questioni in merito all’eventuale infrazione delle norme etiche e/o delle procedure interne; • sollecitare i dipendenti a segnalare eventuali carenze o opportunità per il miglioramento del Codice Etico, del Modello 231 e delle procedure interne che sono strumenti dinamici, in continua evoluzione quindi sempre migliorabili; • adoperarsi affinché i dipendenti comprendano che il rispetto delle norme interne e del Codice Etico costituisce parte essenziale della qualità delle prestazioni di lavoro e che quindi tutte le operazioni e le negoziazioni compiute ed in genere i comportamenti posti in essere dai dipendenti nello svolgimento dell’attività lavorativa, devono essere realizzati, oltre che nel già dovuto rispetto della legge e delle normative vigenti, anche nel rispetto delle norme previste nel Codice Etico; • segnalare ai propri superiori comportamenti in violazioni delle regole aziendali del Codice Etico e del MOG 231/2001; • includere nelle proprie considerazioni finalizzate alla valutazione dei dipendenti, quanto fatto o detto dai medesimi per promuovere ed osservare le norme etiche e le procedure interne, cosicché i di pendenti stessi comprendano che Chea S.r.l. considera il rispetto delle norme etiche e delle procedure interne alla stregua del rendimento sul lavoro. I responsabili sono tenuti altresì a: • selezionare con particolare cura dipendenti e collaboratori esterni per impedire che siano assegnati incarichi a persone che non diano pieno affidamento circa l’osservanza del Codice Etico; • riferire tempestivamente ad un collaboratore dell’area legale o all’Organismo di Vigilanza o ad un diretto superiore rilievi o notizie riferite dai dipendenti circa possibili violazioni delle norme etiche e/o del Modello 231; • impedire qualunque tipo di ritorsione contro chiunque fornisca notizie in ordine alla violazione di norme etiche e/o di procedure interne o collabori nelle indagini svolte; • operare ponendo attenzione ai profili dello sviluppo sostenibile, impegnandosi a ridurre l’impatto delle attività associative sull’ambiente con particolare attenzione agli effetti sul cambiamento climatico, creando valore condiviso per il contesto sociale, economico e culturale in cui opera, promuovendo l’impegno per un’econ...

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  • VISTO l'art. 8, comma 3 della L.R. n. 20/2000, ove si prevede che, nell'ambito della formazione degli strumenti che incidono direttamente su situazioni giuridiche soggettive, deve essere garantita la partecipazione dei soggetti interessati al procedimento, attraverso la più ampia pubblicità degli atti e dei documenti comunque concernenti la pianificazione e assicurando il tempestivo ed adeguato esame delle deduzioni dei soggetti intervenuti e l’indicazione delle motivazioni in merito all'accoglimento o meno delle stesse; • l'art. 18 della L.R. n. 20/2000, che disciplina il procedimento di definizione di accordi tra il Comune ed i soggetti privati per assumere nella pianificazione proposte di progetti e iniziative di rilevante interesse per la comunità locale, al fine di determinare talune previsioni dal contenuto discrezionale degli atti di pianificazione territoriale e urbanistica, nel rispetto della legislazione e pianificazione sovraordinata vigente e senza pregiudizio dei diritti di terzi; • l'art. 11, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241, che dispone che "in accoglimento di osservazioni e proposte presentate a norma dell'articolo 10, l'amministrazione procedente può concludere, senza pregiudizio dei diritti dei terzi, e in ogni caso nel perseguimento del pubblico interesse, accordi con gli interessati al fine di determinare il contenuto discrezionale del provvedimento finale ovvero in sostituzione di questo"; • la delibera G.C. n. 4 del 12 gennaio 2017, che ha avviato il procedimento di Variante specifica agli strumenti urbanistici; • la lettera del 19 gennaio 2017 (prot. 443) del responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Xxxxxxxxx Xxx Tidone inviata al soggetto attuatore, avente ad oggetto l’incarico per la redazione della Variante specifica agli strumenti urbanistici e gli oneri a carico delle parti; • l'art. 34 della LR. 20/2000 e xx.xx. che disciplina la procedura di approvazione e variante al POC; • l'art. 1322 del Codice Civile, che disciplina il contratto atipico, in virtù del quale le parti possono liberamente determinare il contenuto del contratto nei limiti imposti dalla legge ovvero concludere contratti che non appartengano ai tipi aventi una disciplina particolare, purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l'ordinamento giuridico; • la delibera G.C. n. 50 del 07/04/2018 che ha approvato lo schema del presente accordo;

  • VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 18/08/1990 e s.m.i.;