Common use of PARTE SPECIALE Clause in Contracts

PARTE SPECIALE. La Parte Speciale è suddivisa in diverse Sezioni per ciascuna famiglia di reato considerata rilevante per la Società. I reati previsti dal Decreto e ritenuti potenzialmente rilevanti per la Società sono stati individuati sulla base dell’attività di Risk Self Assessment tenendo anche in considerazione il settore di operatività, l’organizzazione aziendale e i processi che caratterizzano la Società. A tal fine, ciascuna Sezione della Parte Speciale contiene: • l’analisi normativa dei singoli reati richiamati dal Decreto; • l’individuazione delle attività sensibili nell’ambito delle quali potrebbero essere commessi i reati oggetto della Sezione (con indicazione specifica delle Branch) nonché alcuni esempi delle relative modalità di commissione degli stessi; • i principi generali di comportamento ai quali i Destinatari del Modello dovranno ispirarsi; • i presidi specifici di controllo (cd. “controlli preventivi”) associati alle funzioni aziendali coinvolte per ciascuna delle attività sensibili ed eventuali ulteriori presidi di controllo applicabili al fine di contribuire alla prevenzione nella commissione dei reati identificati. • i presidi normativi interni adottati dalle Branch in relazione alle singole attività sensibili. Nel dettaglio, le Sezioni della Parte Speciale sono: • Sezione A, relativa ai reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25 del Decreto), ai reati di Corruzione tra Privati (art. 25-ter del Decreto), nonché alla fattispecie di frode in competizioni sportive sportiva (art. 25-quaterdecies del Decreto); • Sezione B, relativa ai delitti informatici (art. 24-bis del Decreto) e ai delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti (art. 25-octies.1 del Decreto); • Sezione C, relativa ai delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter del Decreto) e ai reati transnazionali (art. 10 della Legge 16 marzo 2006 n. 146); • Sezione D, relativa ai reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis del Decreto); • Sezione E, relativa ai reati societari (art. 25-ter del Decreto); • Sezione F, relativa agli abusi di mercato (art. 25-sexies del Decreto); • Sezione G, relativa ai reati di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (art. 25-septies del Decreto); • Sezione H, relativa ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (art. 25-octies del Decreto) e i delitti con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater del Decreto); • Sezione I, relativa ai delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies del Decreto); • Sezione J, relativa ai reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-decies del Decreto); • Sezione K, relativa ai reati ambientali (art. 25-undecies del Decreto); • Sezione L, relativa all’impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies del Decreto), nonché ai delitti contro la personalità individuale, compreso il reato di cui all’art. 603-bis c.p.: “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 25-quinquies del Decreto); • Sezione M, relativa ai reati tributari (art. 25-quinquiesdecies del Decreto); • Sezione N, relativa ai delitti contro il patrimonio culturale (art. 25-septiesdecies del Decreto). In relazione alle singole fattispecie di reato sopra evidenziate, trovano applicazione i principi generali di controllo descritti nella Parte Generale, nonché i principi generali di condotta e i presidi di controllo preventivo descritti nella Parte Speciale. Per quanto riguarda i delitti contro l’industria ed il commercio (art. 25-bis1 del Decreto), le pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25-quater 1), i reati di razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies), i reati di contrabbando (art. 25-sexiesdecies), nonché il reato di devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici (art. 25-duodevicies), si è ritenuto che, alla luce dell’attività principale svolta dalla Società, del contesto socio-economico in cui opera e dei rapporti e delle relazioni giuridiche ed economiche che usualmente la stessa instaura con soggetti terzi, non siano presenti profili di rischio tali da rendere ragionevolmente fondata la possibilità della loro commissione nell’interesse o a vantaggio della Società. Al riguardo, si è comunque provveduto a presidiare i rischi correlati ai suddetti reati inserendo idonei principi di comportamento nel Codice di Condotta che vincolano in ogni caso i destinatari al rispetto dei valori essenziali quali solidarietà, rispetto della persona umana, moralità, correttezza e legalità.

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PARTE SPECIALE. La Parte Speciale è suddivisa prevede specifiche sezioni strutturate per processo e aree di rischio in diverse Sezioni per ciascuna famiglia relazione alle famiglie di reato considerata rilevante per la Società. I reati previsti dal Decreto e ritenuti potenzialmente ritenute rilevanti per la Società sono stati individuati sulla base dell’attività di Risk Self Assessment tenendo anche in considerazione il settore di operatività, l’organizzazione aziendale e i processi che caratterizzano la Società. A tal fine, ciascuna Sezione della la Parte Speciale contiene: • contiene l’analisi normativa dei singoli reati richiamati dal Decreto; • l’individuazione delle Decreto ed i principi generali di condotta ai quali dovranno ispirarsi i comportamenti in tutte le aree potenzialmente “a rischio reato”. All’interno di ciascuna area “a rischio” vengono individuate le principali funzioni aziendali coinvolte, le “attività sensibili nell’ambito delle quali potrebbero essere commessi i sensibili”, gli specifici reati oggetto della Sezione (con indicazione specifica delle Branch) nonché alcuni esempi delle astrattamente ipotizzabili, le relative modalità di commissione o le condotte strumentali alla commissione degli stessi; • , nonché i principi generali di comportamento ai quali i Destinatari del Modello dovranno ispirarsi; • i presidi specifici di controllo (cd. “controlli preventivi”) associati alle funzioni aziendali coinvolte per ciascuna delle attività sensibili ed eventuali ulteriori presidi i compiti dell’Organismo di controllo applicabili al fine di contribuire alla prevenzione nella commissione dei reati identificatiVigilanza in materia. • i presidi normativi interni adottati dalle Branch Inoltre, in relazione alle singole famiglie di reato, ritenute a rischio remoto (come di seguito illustrato), sono state predisposte specifiche regole di condotta. Di seguito sono indicate le famiglie di reato del Decreto che, all’esito delle attività sensibili. Nel dettagliodi risk assessment, le Sezioni della Parte Speciale sonosono state ritenute maggiormente rilevanti in ragione del settore di operatività, dell’organizzazione e dei processi che caratterizzano la Società: • Sezione A, relativa ai - reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25 del Decreto24-25), ai ; - reati di Corruzione tra Privati societari (art. 25-ter del Decreto25 ter); - reati di abuso di mercato (arti 25 sexies); - reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché alla fattispecie di frode in competizioni sportive sportiva autoriciclaggio (art. 25-quaterdecies del Decreto); • Sezione B, relativa ai delitti informatici 25 octies) e xxxxxxx con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (art. 24-bis del Decreto) e ai delitti 25 quater); - reati in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-octies.1 del Decreto25 septies); • Sezione C- reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all'autorità giudiziaria (art. 25 decies); - reati tributari (art. 25 quinquiesdecies). Di seguito sono indicate le famiglie di reato del Decreto che, relativa ai all’esito delle attività di risk assessment, sono state ritenute astrattamente applicabili ma a rischio meno rilevante in ragione del settore di operatività, dell’organizzazione e dei processi che caratterizzano la Società: - delitti informatici e trattamento illecito di dati (art.24 bis); - delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter del Decreto) e ai reati transnazionali 24 ter); - delitti contro la personalità individuale (art. 10 della Legge 16 marzo 2006 n. 14625 quinquies); • Sezione D- reati in materia di strumenti di pagamenti diversi dal contante (art. 25-octies.1); - delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25 novies); - reati ambientali (art. 25 undecies); - reati transnazionali L.146/2006; - impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art 25 duodecies). Di seguito sono indicate le famiglie di reato del Decreto che, relativa ai reati all’esito delle attività di risk assessment, sono state ritenute astrattamente non applicabili in ragione del settore di operatività, dell’organizzazione e dei processi che caratterizzano la Società: - falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis del Decreto25 bis); • Sezione E- delitti contro l’industria e il commercio (art. 25 bis 1); - pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25 quater.1); - reati di razzismo e xenofobia (art. 25 terdecies); - reati di frode in competizioni sportive, relativa ai esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi d’azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati (art. 25- quaterdecies); - reati societari di contrabbando (art. 25-ter del Decreto)sexiesdecies)16; • Sezione F, relativa agli abusi di mercato (art. 25-sexies del Decreto); • Sezione G, relativa ai reati di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (art. 25-septies del Decreto); • Sezione H, relativa ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (art. 25-octies del Decreto) e i delitti con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater del Decreto); • Sezione I, relativa ai delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies del Decreto); • Sezione J, relativa ai reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-decies del Decreto); • Sezione K, relativa ai reati ambientali (art. 25-undecies del Decreto); • Sezione L, relativa all’impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies del Decreto), nonché ai delitti contro la personalità individuale, compreso il reato di cui all’art. 603-bis c.p.: “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 25-quinquies del Decreto); • Sezione M, relativa ai reati tributari (art. 25-quinquiesdecies del Decreto); • Sezione N, relativa ai - delitti contro il patrimonio culturale (art. 25-septiesdecies del Decretoseptiesdecies). In relazione alle singole fattispecie ; - riciclaggio di reato sopra evidenziate, trovano applicazione i principi generali di controllo descritti nella Parte Generale, nonché i principi generali di condotta beni culturali e i presidi di controllo preventivo descritti nella Parte Speciale. Per quanto riguarda i delitti contro l’industria ed il commercio (art. 25-bis1 del Decreto), le pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25-quater 1), i reati di razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies), i reati di contrabbando (art. 25-sexiesdecies), nonché il reato di devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici (art. 25-25 duodevicies), si è ritenuto che, alla luce dell’attività principale svolta dalla Società, del contesto socio-economico in cui opera e dei rapporti e delle relazioni giuridiche ed economiche che usualmente la stessa instaura con soggetti terzi, non siano presenti profili di rischio tali da rendere ragionevolmente fondata la possibilità della loro commissione nell’interesse o a vantaggio della Società. Al riguardo, si è comunque provveduto a presidiare i rischi correlati ai suddetti reati inserendo idonei principi di comportamento nel Codice di Condotta che vincolano in ogni caso i destinatari al rispetto dei valori essenziali quali solidarietà, rispetto della persona umana, moralità, correttezza e legalità.;

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PARTE SPECIALE. La Parte Speciale è suddivisa in diverse Sezioni sezioni per ciascuna famiglia di reato considerata rilevante per la Società. I reati previsti dal Decreto e ritenuti potenzialmente rilevanti per la Società sono stati individuati sulla base dell’attività di Risk Self Assessment tenendo anche in considerazione il settore di operatività, l’organizzazione aziendale e i processi che caratterizzano la Società. A tal fine, ciascuna Sezione sezione della Parte Speciale contiene: l’analisi normativa dei singoli reati richiamati dal Decreto; l’individuazione delle attività sensibili nell’ambito delle quali potrebbero essere commessi i reati oggetto della Sezione (con indicazione specifica delle Branch) sezione nonché alcuni esempi delle relative modalità di commissione degli stessi; i principi generali di comportamento ai quali i Destinatari del Modello dovranno ispirarsi; i presidi principi specifici di controllo (cd. “controlli preventivi”) associati alle funzioni aziendali coinvolte per ciascuna delle attività sensibili ed eventuali ulteriori presidi di controllo applicabili al fine di contribuire alla prevenzione nella commissione dei reati identificati. • i presidi normativi interni adottati dalle Branch in relazione alle singole attività sensibili. Nel dettaglio, le Sezioni sezioni della Parte Speciale sono: Sezione A, relativa ai reati contro la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25 del Decreto), ai ) e reati di Corruzione tra Privati (art. 25-ter del Decreto), nonché alla fattispecie di frode in competizioni sportive sportiva (art. 25-quaterdecies del Decreto); Sezione B, relativa ai delitti informatici (art. 24-bis del Decreto) e ai delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti (art. 25-octies.1 del Decreto); Sezione C, relativa ai delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter del Decreto) e ai reati transnazionali (art. 10 della Legge 16 marzo Marzo 2006 n. 146); Sezione D, relativa ai reati di falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis del Decreto); Sezione E, relativa ai reati societari (art. 25-ter del Decreto); Sezione F, relativa agli abusi di mercato (art. 25-sexies del Decreto); Sezione G, relativa ai reati di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (art. 25-septies del Decreto); Sezione H, relativa ai reati di ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio (art. 25-octies del Decreto) e i delitti con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater del Decreto); Sezione I, relativa ai delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies del Decreto); Sezione J, relativa ai reati di induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-decies del Decreto); Sezione K, relativa ai reati ambientali (art. 25-undecies del Decreto); Sezione L, relativa all’impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (art. 25-duodecies del Decreto), nonché ai delitti contro la personalità individuale, compreso il reato di cui all’art. 603-bis c.p.: “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (art. 25-quinquies del Decreto); • Sezione M, relativa ai reati tributari (art. 25-quinquiesdecies del Decreto); • Sezione N, relativa ai delitti contro il patrimonio culturale (art. 25-septiesdecies del Decreto). In relazione alle singole fattispecie di reato sopra evidenziate, trovano applicazione i principi generali di controllo descritti nella Parte Generale, nonché i principi generali di condotta e i presidi principi di controllo preventivo descritti nella Parte Speciale. Per quanto riguarda i delitti contro l’industria ed il commercio (art. 25-bis1 del Decreto), ) e le pratiche di mutilazione degli organi genitali femminili (art. 25-quater 1), i reati di razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies), i reati di contrabbando (art. 25-sexiesdecies), nonché il reato di devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici (art. 25-duodevicies), ) si è ritenuto che, alla luce dell’attività principale svolta dalla Società, del contesto socio-economico in cui opera e dei rapporti e delle relazioni giuridiche ed economiche che usualmente la stessa instaura con soggetti terzi, non siano presenti profili di rischio tali da rendere ragionevolmente fondata la possibilità della loro commissione nell’interesse o a vantaggio della Società. Al riguardo, si è comunque provveduto a presidiare i rischi correlati ai suddetti reati inserendo idonei principi di comportamento nel Codice di Condotta che vincolano in ogni caso i destinatari al rispetto dei valori essenziali quali solidarietà, rispetto della persona umana, moralità, correttezza e legalità.

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