Principio del metodo Clausole campione

Principio del metodo. La verifica della migrazione dell'acrilonitrile viene effettuata nella soluzione proveniente dalla prova di cessione a seguito di contatto dell'oggetto finito o di un provino rappresentativo con acqua distillata nelle condizioni sotto indicate. La soluzione è esaminata mediante gascromatografo corredato di rivelatore specifico per l'azoto, munito di accessorio a spazio di testa, in confronto con un campione in banco costituito da acqua distillata condizionata in modo identico. Se presente, l'acrilonitrile è rivelato ed eventualmente determinato mediante una curva di riferimento ottenuta da quantità note di acrilonitrile in soluzione acquosa. Tenuto conto del rapporto superficie/volume, reale o convenzionale, dell'oggetto in esame secondo le condizioni di impiego, la migrazione deve risultare nulla assumendo come zero analitico il limite di rivelabilità del metodo.
Principio del metodo. Il campione in esame, di peso e superficie noti, viene posto in contatto con il liquido simulante, adottando le condizioni operative (durata e temperatura) specificate nell'allegato III del presente decreto, in relazione alle condizioni di contatto nell'impiego reale. Allo scadere del tempo di contatto, il campione è asciugato e pesato. Il liquido simulante eventualmente assorbito dal campione, estratto con n-pentano, evaporato e portato a peso costante, è pesato ed il suo peso è detratto da quello del campione da cui deriva, al fine di ottenere una prima valutazione dell'idoneità del campione in esame. Infatti, se in tali condizioni non viene superato il limite di migrazione globale, non occorre procedere alla determinazione gascromatografica del liquido simulante assorbito. Se, invece, tale limite viene superato, si procede alla determinazione gascromatografica, previa preparazione degli esteri metilici degli acidi grassi dell'olio costituente il liquido simulante. Il peso del simulante così determinato viene detratto dal peso del campione già esposto al contatto con il liquido simulante. La differenza tra il peso iniziale ed il peso finale corretto esprime la migrazione globale del campione esaminato.
Principio del metodo. Il liquido proveniente dalla prova di cessione è trattato con acido cromotropico, in soluzione concentrata di acido solforico. A caldo si sviluppa una colorazione violetta, la cui intensità è misurata per via spettrofotometrica a 565 nm.
Principio del metodo. II cloruro di vinile nei materiali e negli oggetti viene determinato mediante gascromatografia, secondo la tecnica detta "a spazio di testa" (head-space), previa dissoluzione o sospensione del campione in N,N-dimetilacetamide.
Principio del metodo. La prova di cessione viene eseguita ponendo in contatto l'oggetto finito o il provino rappresentativo con soluzione di acido acetico al 3 %, che in tal caso è il solvente simulante più severo Lo stagno viene determinato, nella soluzione proveniente dalla prova di cessione, mediante spettrofotometria ad assorbimento atomico con fornetto di grafite.
Principio del metodo. La soluzione proveniente dalla prova di cessione viene sottoposta a diazotazione e successiva copulazione in presenza di carbonato sodico. Viene successivamente determinata per via spettrofotometrica l'intensità di colorazione in confronto con una scala a concentrazione nota di anilina diazotata e copulata come sopra.
Principio del metodo. La soluzione proveniente dalle prove di cessione viene usata come agente coagulante di un sale di diazonio previamente preparato.
Principio del metodo. L'estratto acquoso delle carte e/o dei cartoni viene addizionato di un idoneo terreno di coltura e inoculato con un micete campione. Misurando, ad intervalli regolari di tempo e mediante registrazione automatica dei dati, la densità ottica della soluzione in esame, si costruisce la curva di crescita del micete campione (saggio campione). Si procede in parallelo: - ad una prova con il medesimo terreno di coltura e organismo campione, in assenza di conservativi (saggio controllo); - ad una prova con il medesimo terreno di coltura e organismo campione, in presenza di una concentrazione a titolo noto di sodio bisolfito (saggio limite).
Principio del metodo. La prova di cessione viene eseguita ponendo in contatto l'oggetto finito o il provino rappresentativo con acqua distillata. I fenoli ed i cresoli, espressi come fenolo, vengono determinati nella soluzione proveniente dalla prova di cessione per copulazione con una soluzione di cloruro di para-nitro-benzendiazonio e misura spettrofotometrica, a 490 nm, della intensità del colore sviluppatosi.

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  • Criteri generali I criteri generali, la cui descrizione analitica è distintamente riportata ai successivi punti 4.1.1 - 4.2.1 - 4.3.1 - 4.4.1 - 4.5.1.1 e 4.5.2.1 relativi a ciascuna tipologia di costo, sono ispirati al fine di adeguarli il più possibile alla realtà operativa.