Sindacati e mobilitazioni in Francia Clausole campione

Sindacati e mobilitazioni in Francia. Molteplici riforme pensionistiche hanno costellato la storia sociale francese, provocan- do grandi mobilitazioni sindacali. La nuova riforma delle pensioni è entrata in vigore il primo settembre 2023, mentre le precedenti riforme del 1993 (sul periodo di contribu- zione, sul tasso di sostituzione, sulla cessazione dell’indicizzazione dei salari), del 2003 (sull’età pensionabile legale, su bonus, malus e fattori di rischio), del 2010 (sull’età pensionabile legale, sul periodo di contribuzione) e del 2014 (sui fattori di rischio, sul periodo di contribuzione, sui contributi sociali) non sono ancora pienamente in vigore. In sintesi, gli elementi principali di questa nuova riforma pensionistica sono: (i) l’esten- sione dell’età pensionabile legale da 62 a 64 anni (67 anni con il sistema premiale) (ii) l’aumento dell’anzianità contributiva a 43,5 anni (iii) l’eliminazione della maggior parte dei regimi pensionistici speciali, in particolare per i lavoratori di prima occupazione (iv) l’istituzione di un indice degli anziani. Un primo tentativo di riforma prima della pandemia Covid-19 è stato vanificato dai sindacati. Le organizzazioni sindacali hanno avviato un movimento sociale a partire da settembre 2019 contro la riforma attraverso una prima intersindacale composta da CGT, FO, FSU, Solidaires e dalle principali organizzazioni studentesche e liceali (UNEF, FIDL, MNL, UNL) con un conflitto sociale che si è cristallizzato nel trasporto pubblico particolarmente colpito dall’abolizione dei regimi speciali negoziati in passato. Questa intersindacale è cresciuta con l’annuncio di diverse mobilitazioni e scioperi a partire da dicembre 2019, con l’adesione della CFE-CGC e di alcuni sindacati della CFDT e dell’UN- SA. Diverse forti giornate di mobilitazione punteggiano il mese di dicembre, unendosi alle cifre della mobilitazione del 2010 contro un’altra riforma delle pensioni e oltre le cifre del movimento sociale contro la riforma del diritto del lavoro del 2016 e del 2017. Verranno inoltre battuti record storici di sciopero, in particolare nel trasporto ferrovia- rio. Il governo annuncia una “sospensione” della riforma a causa della pandemia di Co- vid-19, tornerà con un disegno di legge completamente diverso a partire dal 10 gen- naio 2023. Riprende così la mobilitazione sindacale, sulle ceneri della protesta sociale iniziata nel 2019, e saranno in tutto 14 le giornate di mobilitazione nazionale e interpro- fessionale che si terranno tra il 19 gennaio e il 6 giugno ...