PROTOCOLLO DI INTESA PER L'ISTITUZIONE E LA GESTIONE CONDIVISA DELL'OSSERVATORIO DELLA PROVINCIA DI RIMINI SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
PROTOCOLLO DI INTESA PER L'ISTITUZIONE E LA GESTIONE CONDIVISA DELL'OSSERVATORIO DELLA PROVINCIA DI RIMINI SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
tra i Comuni di Rimini, Riccione, Bellaria Igea Marina, Cattolica, Misano Adriatico, Santarcangelo di Romagna
- con la legge regionale 28 ottobre 2016, n.18 “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili”, la Regione Xxxxxx
- Romagna concorre allo sviluppo dell'ordinata e civile convivenza della comunità regionale, della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
A tal fine promuove iniziative e progetti volti ad attuare un sistema integrato di sicurezza territoriale attraverso gli interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria;
- in relazione alla prevenzione del crimine organizzato e mafioso e alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, la legge prevede:
a) interventi di prevenzione primaria, diretti a prevenire i rischi d'infiltrazione criminale nel territorio regionale sul piano economico e sociale;
b) interventi di prevenzione secondaria, diretti a contrastare
i segnali di espansione o di radicamento nel territorio regionale;
c) interventi di prevenzione terziaria, diretti a ridurre i danni provocati dall'insediamento dei fenomeni criminosi;
- il testo unico della Regione Xxxxxx Xxxxxxx promuove una presenza istituzionale efficace nel contrasto del crimine organizzato e mafioso e nella promozione della cultura della legalità in una prospettiva di cooperazione del sistema delle autonomie locali, con l’associazionismo ed il volontariato, con le associazioni imprenditoriali, il sindacato, con il sistema scolastico, con gli organi che hanno competenza in materia di contrasto e repressione del fenomeno;
- detta legge prevede interventi diretti a prevenire rischi di infiltrazione criminale nel territorio regionale sul piano economico e sociale, a contrastare segnali di espansione o di radicamento nel territorio regionale di fenomeni criminali, a ridurre i danni provocati dall’insediamento dei fenomeni criminosi;
- la Regione promuove e stipula accordi di programma e altri accordi di collaborazione con enti pubblici, che possono prevedere la concessione di contributi per realizzare iniziative e progetti volti a:
a) rafforzare la prevenzione primaria e secondaria in relazione ad aree o nei confronti di categorie o gruppi sociali soggetti a rischio d'infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo organizzato e mafioso e di attività
corruttive;
b) promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani;
c) sostenere gli osservatori locali, anche intercomunali, per il monitoraggio e l'analisi dei fenomeni d'illegalità collegati alla criminalità organizzata di tipo mafioso nelle sue diverse articolazioni e alle forme collegate alla corruzione;
d) favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e sulla loro incidenza sul territori
VISTO CHE
- la Legge n. 24 del 4/12/2003 della Regione Xxxxxx Xxxxxxx recante “disciplina della polizia amministrativa locale e promozione di un sistema integrato di sicurezza” all’art. 2 definisce come politiche per la promozione di un sistema integrato di sicurezza le azioni volte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza nelle città e nel territorio regionale, anche con riferimento alla riduzione dei fenomeni di illegalità e inciviltà diffusa;
- l’art. 4 della L.R. 24/2003 stabilisce che la Regione Xxxxxx
- Romagna:
a) promuove e stipula intese istituzionali di programma, accordi di programma e altri accordi di collaborazione per realizzare specifiche iniziative di rilievo regionale nel
campo della sicurezza;
b) realizza attività di ricerca, documentazione, comunicazione e informazione;
c) fornisce supporto e consulenza tecnica nei confronti degli enti pubblici e delle associazioni ed organizzazioni operanti nelle materie della sicurezza urbana;
- la Regione Xxxxxx - Romagna promuove, d'intesa con le Province, i Comuni e le Unioni di Comuni, la realizzazione di progetti di rilievo regionale, volti al miglioramento di rilevanti problemi di sicurezza o di disordine urbano diffuso, o alla qualificazione dei corpi di polizia locale, caratterizzati da una pluralità di interventi e da un adeguato sistema di valutazione dei risultati.
- la crescente domanda sociale di sicurezza dalla criminalità, come prodotto di insicurezze di tipo soggettivo ed oggettivo, richiede uno sforzo maggiore da parte del governo istituzionale della sicurezza;
- la domanda di maggior sicurezza da parte dei cittadini, delle categorie economiche e del mondo del lavoro devono trovare risposte che non possono venire esclusivamente da parte delle Forze di Polizia, bensì richiedono un impegno che veda lo stretto coinvolgimento delle Amministrazioni Locali in sinergia con l' intero tessuto socio-economico di riferimento;
- le problematiche sicuritarie del territorio riminese
divengono più complesse durante il periodo turistico, soprattutto alla luce di un oggettivo incremento dei residenti effettivi;
- queste problematiche sono ancora più rilevanti in quanto in grado di incidere sulla tranquillità e sicurezza dei cittadini e dei turisti e sulla stessa economia fondata sul turismo;
- la domanda di sicurezza fa parte dell’insieme delle aspettative di benessere che la comunità avanza coinvolgendo sia chi la amministra sia tutte le componenti economiche, professionali e sociali;
- la sicurezza dei cittadini va considerata come un diritto primario, che deve essere garantito non in astratto, ma sul territorio dove si lavora e si vive, creando una strategia di prevenzione che deve vedere coinvolti e responsabilizzati i vari attori in campo, a partire dalle stesse istituzioni pubbliche, ma comprendendo la società civile, le associazioni, i comitati di cittadini, il tessuto economico;
- il campo di intervento delle Amministrazioni Locali è quello della prevenzione integrata, intesa come insieme di strategie orientate a diminuire il verificarsi di azioni criminose, di infiltrazioni criminali o di disturbo;
- in un’ottica di costante miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza, la Provincia di Rimini, già dall'anno 2012,
ai sensi della legge n. 3/2011 della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, ha attivato l’Osservatorio sulla criminalità organizzata, così da monitorare l’andamento della questione sicurezza sul territorio provinciale e promuovere e coordinare tutte quelle attività tese a ridurre i fenomeni di insicurezza soggettiva ed oggettiva, con particolare riferimento all’analisi ed al monitoraggio degli atti illeciti legati alla criminalità organizzata di stampo mafioso;
- l'Osservatorio della Provincia di Rimini, in questi anni, ha realizzato ricerche e studi, organizzato corsi di formazione per amministratori, dipendenti dei Comuni della Provincia di Rimini, promosso il festival Anticorpi, dall'anno 2015, monitorato la situazione dei beni confiscati, raccolto la documentazione in tema di criminalità organizzata, per la Riviera di Rimini;
- la sinergia fra la Provincia di Rimini ed i Comuni della Riviera ha contribuito all’attivazione di politiche integrate in materia di sicurezza urbana e di attività congiunte sul territorio dell’area riminese;
- l’ elaborazione ed attuazione di azioni in forma congiunta fra i Comuni assicura un interscambio operativo ed informativo, così da rafforzare il valore preventivo e l’efficacia delle iniziative nel contrasto degli episodi di microcriminalità e di infiltrazioni della criminalità organizzata;
- risulta necessario elaborare delle strategie comuni di
rafforzamento della prevenzione primaria e secondaria nell’area riminese a rischio di infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo mafioso e organizzato;
- ai sensi della legge regionale 18/2016, i Comuni di Rimini, Riccione, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo di Romagna, Cattolica e Misano Adriatico intendono confermare e sviluppare le azioni ed i progetti dell'Osservatorio sulla criminalità organizzata, così da organizzare in maniera permanente una collaborazione istituzionale fra i Comuni, la Prefettura di Rimini, le Forze dell'ordine e le associazioni, di categoria e del volontariato presenti sul territorio, per garantire le finalità del Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili;
- l'Osservatorio della Provincia di Rimini ha promosso in questi anni iniziative e ricerche, grazie al costante supporto e finanziamento della Regione Xxxxxx Xxxxxxx (Mappatura dei beni confiscati e buone pratiche di riutilizzo, il volume I Confini delle mafie – il crimine organizzato nella provincia di Rimini, l'Analisi sulla questione criminale e cambiamento sociale nella provincia di Rimini, Approfondimenti e buone pratiche sulla sicurezza urbana e la legalità nelle città);
TUTTO CIÒ PREMESSO, SI CONVIENE QUANTO SEGUE
I Comuni sottoscrittori partecipano al progetto dell’Osservatorio della Provincia di Rimini sulla criminalità organizzata, ai sensi della legge 18/2016 della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, contribuiscono alle iniziative di promozione e diffusione della cultura della legalità e sicurezza urbana nel territorio;
ART. 2
Il presente Protocollo ha lo scopo di favorire lo svolgimento coordinato delle funzioni, dei servizi e delle azioni, volte alla realizzazione ed alla gestione del progetto integrato di promozione e diffusione della cultura della legalità, del sostegno all’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata ed alla promozione dell'interscambio di conoscenze, informazioni ed esperienze sui fenomeni criminosi, in una prospettiva di cooperazione interistituzionale e intersettoriale con le associazioni di volontariato, del turismo, del commercio e dei servizi, con il sindacato, con il sistema scolastico del territorio;
Il presente protocollo si propone di:
1. garantire l’efficacia delle azioni del progetto proposto;
2. assicurare un interscambio operativo ed informativo, anche per quanto riguarda lo studio e l’analisi degli episodi criminosi così da realizzare una più efficace risposta sia alla microcriminalità sia al crimine organizzato;
3. garantire la conoscenza approfondita dei fenomeni e delle problematiche del litorale, soprattutto nel periodo della stagione estiva, nonché la tempestiva informazione sugli eventi, con le altre agenzie che hanno il compito della sicurezza urbana;
Art. 3
Le Amministrazioni comunali si impegnano nell'affrontare la richiesta di maggior tutela sociale implementando azioni diversificate di prevenzione primaria, secondaria e terziaria, in modo che i modelli di sicurezza urbana prevedano sia i normali interventi per garantire l' ordine pubblico, sia le iniziative per favorire la vivibilità del territorio e della qualità della vita, coniugando prevenzione e repressione, affermando insieme il valore della legalità e quello della solidarietà.
Verranno adottate strategie che possano concorrere alla riduzione dei fenomeni dal punto di vista del loro oggettivo verificarsi, ma anche all'attenzione a quelli che, pur non incidendo direttamente sugli eventi oggettivi, incidono sulle percezioni e sulle rappresentazioni dei cittadini.
ART. 4
Le Amministrazioni Comunali possono concorrere, anche con risorse proprie, allo svolgimento delle iniziative e dei progetti dell’Osservatorio della provincia di Rimini sulla criminalità organizzata.
ART. 5
Per l’assolvimento dei compiti demandati dal presente protocollo, è costituito presso il Comune di Bellaria Igea Marina la Segreteria Tecnica ed Amministrativa per la gestione ordinaria ed amministrativa delle iniziative. Viene individuato quale referente il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx.
Art. 6
E' istituito il comitato scientifico dell'osservatorio provinciale, nelle persone di Xxxxxxx Xxxx, magistrato, Xxxxxxxxxx Xxxxx, professore universitario di diritto penale, Xxxx Xxxxxxxx, dirigente comunale, Xxxx Xxxxxxxxx, segretario comunale. Il comitato è presieduto da Xxxx Xxxxxxxx.
ART. 7
Il presente protocollo impegna le parti contraenti per un periodo di due anni ed è soggetto a tacito rinnovo per un analogo periodo, salva diversa manifestazione di volontà. Esso è aperto alla sottoscrizione di altri Enti locali.
Il Sindaco del Comune di Bellaria Igea Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Il Sindaco del Comune di Rimini Xxxxxx Xxxxxx
Il Sindaco del Comune di Cattolica Xxxxxxx Xxxxxxx
Il Sindaco del Comune di Riccione Xxxxxx Xxxx
Il Sindaco di Misano Adriatico Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Il Sindaco di Santarcangelo di Romagna Xxxxx Xxxxx