Descrizione operatività
CONSULENZA CORPORATE FINANCE
Descrizione operatività
3)
Studi professionali
Studio Consulente Finanziario
1)
consulenza
Azienda cliente
Banche
2)
predisposizione istruttoria
Fasi operative:
1) Contratto tra lo Studio di consulenza/consulente e l’azienda cliente per l’erogazione dei seguenti servizi:
- consulenza;
- assistenza nelle operazioni societarie.
2) Predisposizione dell’istruttoria da presentare alle banche, da parte del consulente, per l’ottenimento di Prestiti (o altre linee di fido) o rinegoziazione di quelli esistenti.
3) Contratto annuale tra lo Studio e l’azienda cliente, con una verifica ogni tre mesi/sei mesi.
4) Eventuale ottenimento di contributi regionali.
Specifiche tecniche:
Istruttoria Bancaria:
Tale parte raccoglie tutte le informazioni afferenti l’azienda, ovvero:
- informazioni legali ed anagrafiche;
- management aziendale e specifiche responsabilità;
- dati sulla dimensione dell’azienda (fatturato annuo, totale attivo patrimoniale, n. dipendenti, ripartizione capitale sociale, etc);
- notizie generali sulla società (l’impresa e i suoi protagonisti, attività svolta, mercato, etc.);
- sintesi degli stati patrimoniali e dei conti economici degli ultimi due/tre esercizi, con relativi commenti ai valori riportati;
- informazioni afferenti il nuovo ordinamento societario (modello di corporate governance prescelto, eventuali emissioni di strumenti finanziari, emissioni di azioni atipiche, di prestiti obbligazionari, esistenza di patrimoni dedicati e/o finanziamenti destinati, esistenza di prestiti infragruppo, etc.);
- informazioni relative a nuovi investimenti e sviluppo temporale degli stessi;
- richiesta di eventuali affidamenti bancari e tipologia degli stessi (prestiti capitalizzativi, mutui, scoperto di conto, anticipazioni su fatture,etc.);
- conto economico di previsione e relativo commento;
- affidamenti bancari in essere;
- piano finanziario.
La parte descrittiva è quindi di fatto un’istruttoria bancaria contenente tutte le informazioni di cui l’Istituto di Credito necessita per valutare l’impresa richiedente un affidamento bancario e raccoglie in modo sintetico anche tutte le informazioni numeriche che derivano dall’applicazione delle altre due parti del processo di Basilea 2.
Allo stesso tempo rappresenta per l’Istituto di Credito il modo più immediato e semplice per poter ottenere tutte le informazioni necessarie per poter predisporre al proprio interno il modello di rating.
Descrizione delle procedure operative:
- Statico-finanziario;
- Correttivi (Consulenza economico-finanziaria);
- Dinamico.
1) Statico-finanziario si esaminano gli ultimi tre bilanci depositati della società, si riclassifica: conto economico per valore aggiunto e stato patrimoniale per pertinenza gestionale e per esigibilità e liquidità.
Si elaborano gli indici ed i commenti descrittivi sulla situazione economico-finanziaria della società.
La collaborazione con gli Istituti di Credito rappresenta il modo migliore di valutare una azienda dalla prospettiva bancaria.
Di fatto la consulenza è il punto di partenza per evidenziare all’imprenditore come sarebbe stata valutata la propria azienda se si fosse presentato in un Istituto di Credito per la richiesta di un affidamento bancario.
2) Una volta evidenziate le criticità peculiari che hanno di fatto classificato la società nella classe di scoring corrispondente, inizia l’attività di consulenza economico-finanziaria che deve individuare i correttivi da apportare per migliore la situazione aziendale.
Nel lavoro di raccordo denominato “correttivo” si riportano le modifiche accettate e condivise dall’imprenditore, gli importi e la tempistica di realizzazione.
In tal modo si verifica in quale classe di scoring si troverà l’azienda, una volta apportati tutti i correttivi. Questa analisi risulta estremamente utile perché in questo modo e’ possibile valutare le priorità dei correttivi da apportare.
3) Il terzo compito applicativo, denominato Dinamico, si basa sul sistema del “What if”, ovvero l’analisi delle conseguenze economico-finanziarie di ogni singola scelta imprenditoriale.
E’ strutturato secondo le classiche domande che ogni imprenditore rivolge ai propri consulenti d’impresa:
- mi conviene espandere la mia attività?
- mi conviene o meno sostituire un determinato macchinario?
- mi conviene esternalizzare la produzione di un determinato bene o farla internamente?
- mi conviene acquistare un macchinario in leasing o con un mutuo?
- quanto costa riscattare anticipatamente un bene dal leasing (o dal mutuo)?
Consulenza:
La singola consulenza, da svolgersi direttamente presso le aziende, verterà sui diversi fabbisogni richiesti dall’imprenditore.
Collaborazione continuata:
La collaborazione, consisterà nelle verifiche periodiche, con cadenza trimestrale/semestrale, volte a verificare:
- l’esistenza delle procedure finanziarie appropriate;
- la continuità dell’attività di pianificazione economico-finanziaria ed il grado di affidabilità delle informazioni fornite al sistema creditizio (monitoraggio trimestrale/semestrale).
Elementi conclusivi:
Si ricorda che il rating di Basilea 2 è frutto di un complesso di informazioni che l’Istituto di Credito deve acquisire dalle aziende clienti ed è composto da informazioni a consuntivo (bilanci storici), informazioni di carattere qualitativo sulla azienda e da informazioni a preventivo (previsioni economico-finanziarie). Tali informazioni verranno trasformate dal sistema informatico della banca in punteggio e all’azienda cliente verrà assegnata una classe di rischio (rating).
Più l’azienda produrrà informazioni attendibili all’istituto di credito e più diminuirà il rischio per la banca, che assegnerà così una classe di rischio migliore all’azienda virtuosa.
I fattori chiave per l’accesso al credito da parte delle PMI saranno, quindi, sempre più legati ai seguenti elementi:
- trasparenza informativa;
- attendibilità dei dati;
- standing creditizio.
1) Vantaggi per le aziende:
Le aziende che aderiscono all’iniziativa ottengono i seguenti vantaggi:
- diminuzione degli oneri finanziari che fanno comunque recuperare nel breve periodo l’investimento effettuato, oltre a generare un risparmio nel futuro;
- facilitazioni nell’accesso al credito bancario (prestiti capitalizzativi, ampliamenti di fido, etc);
- realizzazione/miglioramento all’interno dell’azienda dell’area finanza, con il conseguente vantaggio di una miglior gestione finanziaria ed un maggior controllo dei costi aziendali (maggiore efficienza);
- eventuale ottenimento di contributi regionali, in quanto il rispetto dei parametri di Basilea 2 sono necessari e richiesti.
2) Xxxxxxxx nei confronti delle banche:
- risparmio di tempo e di costi nella predisposizione delle istruttorie, in quanto gli Istituti di Credito otterranno, direttamente e senza alcun costo, informazioni attendibili da parte delle aziende richiedenti i finanziamenti, aumentandone il merito creditizio ed il rating complessivo.
- vantaggio economico futuro in quanto gli Istituti di Credito in ragione del contatto continuo e del continuo afflusso di informazioni potranno meglio rapportarsi nei confronti delle imprese.