DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
C O M U N E D I B A R I |
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
SEDUTA DEL 12 DICEMBRE 2016
O G G E T T O
L’ANNO DUEMILASEDICI IL GIORNO DODICI DEL MESE DI DICEMBRE,ALLE ORE 14,30 CON CONTINUAZIONE IN BARI, NELLA SALA DELLE ADUNANZE "E. DALFINO" APERTA AL PUBBLICO SITA AL CORSO X.XXXXXXXX, SI È RIUNITO
IL CONSIGLIO COMUNALE
SOTTO LA PRESIDENZA DEL SIG. DI RELLA SIG. XXXXXXXX - PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E CON L’ASSISTENZA DEL XXXX. XXXXXX XXXXX - SEGRETARIO GENERALE
COGNOME E NOME | Pres | N | COGNOME E NOME | Pres | ||
XXXXXXXX Xxx. Xxxxxx | NO | INTRONA Avv. Xxxxxxxxx | XX | |||
2 | XXXXXXXXX Rag. Xxxxxxxxxx | SI | 20 | LACOPPOLA Avv. Xxxx | XX | |
3 | BRONZINI Ing. Xxxxx | SI | 21 | XXXXXXXX Dott. Xxxxxx | XX | |
4 | CAMPANELLI Avv. Xxxxxxxxx | SI | 22 | MAIORANO Sig. Xxxxxxx | XX | |
5 | XXXXXXXXX Dott. Xxxxxxx | NO | 23 | XXXXXXX Geom. Sabino | SI | |
6 | XXXXXXXX Avv. Xxxxxxxx | SI | 24 | XXXXXXX Xxxx. Xxxxxxx | XX | |
7 | CASCELLA Dott. Xxxxxxxx | SI | 25 | MAURODINOIA Dott.ssa Xxxx | SI | |
8 | CAVONE Dott. Xxxxxxxxxxxx | XX | 00 | XXXXXXXXXX Xxxx. Xxxxxxx | XX | |
0 | XXXXXXX Xxx. Xxxxxxxxx | XX | 27 | MELINI Dott.ssa Xxxx | SI | |
10 | CONTURSI Dott.ssa Xxxxxxxxx | SI | 28 | XXXXX Xxx. Xxxxxxxx | XX | |
11 | D'AMORE Sig. Xxxxxxx | SI | 29 | NEVIERA Geom. Xxxxxxxx | NO | |
12 | DE XXXXXXXX Xxxx.ssa Xxxxxx | SI | 30 | PICARO Dott. Xxxxxxx | XX | |
13 | DELLE FOGLIE Xxxx. Xxxxxxxxx | SI | 31 | PISICCHIO Prof. Alfonsino | SI | |
14 | DI XXXXXXX Xxx. Xxxxxxxx | NO | 32 | XXXXXXX Xxx. Xxxxx | NO | |
15 | DI XXXXX Xxx. Xxxxxxxx | SI | 33 | ROMITO Xxxx. Xxxxx Xxxxxxx | NO | |
16 | DI RELLA Sig. Xxxxxxxx | SI | 34 | SCIACOVELLI Dott. Xxxxxx | XX | |
17 | FINOCCHIO Sig. Xxxxxxxx | SI | 35 | XXXXX Xxx. Livio | SI | |
18 | XXXXXXXXX Xxx. Xxxxxxxxx | SI | 36 | SMALDONE Avv. Xxxxxxxx Xxxxx | XX |
APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO: LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI IN FAVORE DI ENTI OPERANTI NEL SETTORE SOCIALE.
L'ASSESSORA AL WELFARE, DR.SSA XXXXXXXXX XXXXXXXXX, SULLA BASE DELL’ISTRUTTORIA CONDOTTA DALLA RIPARTIZIONE SERVIZI ALLA PERSONA, RIFERISCE – REGOLAMENTO: LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI IN FAVORE DI ENTI OPERANTI NEL SETTORE SOCIALE.
Lo Statuto del Comune di Bari, conformemente alle disposizioni del TUEL, all’articolo 36 dispone che” Il Comune, al fine di assicurare la partecipazione dei cittadini all'amministrazione dell'Ente, favorisce e promuove le forme associative che, senza fini di lucro, operano sul territorio nei vari settori di rilevanza sociale.”
Numerosi, infatti, sono gli enti presenti sul territorio del Comune di Bari che operano nel settore sociale e che costituiscono “strumenti di democrazia partecipativa” consentendo al cittadino di intervenire, quale membro di organismi o associazioni, nell’attività dei pubblici poteri per favorirne un adeguamento alle esigenze manifestate dalla collettività.
Al fine di adeguare la disciplina per la concessione di contributi e vantaggi economici in favore di enti operanti nel settore sociale ( D.C.C. 122 del 22/04/1991 e ss.mm.ii) alla normativa sopravvenuta sulla Spending Review di cui all'art 6 comma 9 DL 78/2010 e art. 4 comma 6 DL95/2012, alle pronunce della Corte dei Conti (da ultime Sez. Xxx. Xxxxxxxxx/000/0000/XXX del 21.05.2013, Sez. Reg. Piemonte/379/2013 del 7.11.2013 ex multis) ed ai principi del nostro ordinamento nella materia de qua, si ritiene necessario procedere -nel rispetto anche della circolare normativa del Segretario Generale prot.n.48487 del 25.02.2011- all’approvazione del Regolamento: linee guida per la concessione di contributi e vantaggi economici in favore di enti operanti nel settore sociale.
Il Segretario Generale con parere prot.n.130717/VII/12 del 1/06/2016, inoltre, ha ritenuto abrogato il precedente regolamento “omnibus” avente ad oggetto la “concessione di contributi, finanziamenti e benefici economici ad enti pubblici e soggetti privati nei settori della solidarietà sociale, della cultura, dello sport, del turismo, dello spettacolo e del tempo libero ” approvato dal Consiglio Comunale con Delibera 122/1991, per effetto dell’adozione del successivo Regolamento “dei criteri per l’erogazione di interventi di
natura economica o aventi riflessi economici” approvato con Delibera C.C. 213 del 1.12.2003 (modificato con D.C.C. 130 del 10.12.2007)
Si evidenzia, quindi, la necessità di adottare una nuova disciplina regolamentare che indichi tassativamente i soggetti destinatari dei contributi e dei vantaggi economici e attui una procedimentalizzazione per l’individuazione dei beneficiari, anche in applicazione dei principi di trasparenza ed efficienza della Pubblica Amministrazione.
La nuova disciplina per l’erogazione dei benefici economici è in linea con la crescente richiesta di partecipazione dei cittadini alle scelte ed alle attività che riguardano la cura di interessi aventi rilevanza sociale, presenti nella nostra realtà e trova oggi la sua legittimazione nella Costituzione ed in particolare nell’articolo 118 comma 4 che sancisce il principio di sussidiarietà orizzontale secondo il quale “Stato, Regioni, Province, Comuni favoriscono le autonome iniziative dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà"
La Carta Fondamentale prevede, tra l’altro, dopo la riforma del Titolo V della Costituzione resa effettiva dalla legge costituzionale 3/2001, anche il dovere da parte delle Amministrazioni Pubbliche di favorire tale partecipazione nella consapevolezza delle conseguenze positive che ne possano derivare per i singoli e per la collettività in termini di benessere sociale e materiale.
L’applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, inoltre, congiuntamente a quello di solidarietà, ha un rilevante impatto sociale e giuridico sulle Pubbliche amministrazioni in quanto la partecipazione dei cittadini alla vita collettiva può concorrere a migliorare la capacità delle Istituzioni di dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone.
In tale panorama normativo assume rilevanza la disciplina regionale ed in particolare la legge regionale 10 luglio 2006, n. 19 ‘Disciplina del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia’ che all’art. 16 ‘Competenze dei Comuni’ attribuisce agli Enti Locali l’esercizio delle attività relative alla programmazione, progettazione, realizzazione del sistema locale dei servizi sociali a rete, con l’indicazione delle priorità e dei settori d’innovazione attraverso la concertazione delle risorse umane e finanziarie locali.
La stessa legge regionale 19/2006 all’art. 19 ‘Concorso del terzo settore’ dispone che i Comuni riconoscano il ruolo e la rilevanza sociale ed economica dei soggetti del terzo settore e valorizzino l’apporto delle organizzazioni di volontariato, delle cooperative sociali e delle associazioni di promozione sociale attraverso azioni per il sostegno e la qualificazione dei soggetti operanti.
Il regolamento regionale 18 gennaio 2007, n. 4, di attuazione della legge regionale 19/2006, inoltre, all’art.16 ‘Partecipazione e cittadinanza attiva’ prescrive che l’ambito territoriale assicuri, attraverso l’adozione di idonee procedure e strumenti, la partecipazione attiva dei cittadini singoli e associati alla realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali.
Il Piano regionale delle politiche sociali (DGR 2 agosto 2013, n. 1534), infine, prevede al paragrafo 2.5.1 che nelle comunità locali si aprano dei veri e propri Cantieri dell’innovazione sociale, luoghi di sperimentazione condivisa delle pratiche comunitarie di welfare, nei quali si possano elaborare modelli innovativi di produzione di servizi, capaci di coniugare sostenibilità e valore sociale, partecipazione civica e rafforzamento istituzionale. Per quanto tutto innanzi
IL CONSIGLIO COMUNALE
UDITA la relazione dell’Assessora al Welfare sulla base dell’istruttoria condotta dalla Ripartizione Servizi alla Persona,
VISTI
• L’articolo 118 della Costituzione;
• Il D.Lgs. 267/2000 e s.m.i.;
• La Legge Regionale 19/06 e il Regolamento regionale n. 4/07 e s.m.i.;
• Il Piano regionale delle politiche sociali (DGR 2 agosto 2013, n. 1534)
PRESO ATTO che sulla proposta di deliberazione di che trattasi sono stati formulati i pareri prescritti dall’art. 49 co.1 del D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche:
1. Parere favorevole di regolarità tecnica in atti espresso dal Direttore della Ripartizione Servizi alla Persona;
2. Parere di regolarità contabile omesso non comportando il presente provvedimento impegni di spesa.
VISTA, altresì, la scheda tecnica di consulenza del Segretario Generale che forma parte integrante al presente atto;
VISTI i pareri favorevoli resi dai Municipi 1° (nota prot.n.179096 del 28/07/2016) e 3° (nota prot.n.178830 del 28/07/2016) ed acquisiti agli atti della Ripartizione Servizi alla Persona e decorso il termine prescritto dall’articolo 55 del Regolamento sul decentramento amministrativo ( 30 giorni dalla richiesta ai Municipi con nota prot.n. 154613 del 30.06.2016 della Ripartizione Servizi alla Persona);
VISTO che la Giunta Comunale, nella seduta del 29/09/2016, ha adottato la seguente decisione: “Sì al Consiglio Comunale”;
VISTO il parere espresso della Commissione Consiliare competente;
Tenuto conto che durante la trattazione dell’argomento sono stati presentati n. 3 emendamenti – che si allegano quale parte integrante – che, sottoposti a votazione, hanno riportato il seguente esito:
1°Emendamento (I° CCP) N. 31 voti favorevoli (Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Campanelli, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Contursi, D’Amore, Delle Foglie, Xx Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Introna, Lacoppola, Xxxxxxxx, Maiorano, Xxxxxxx, Mariani, Maurodinoia, Xxxxxx, Muolo, Picaro, Pisicchio, Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxx)- Approvato;
2°Emendamento (Melini ed altri) N. 30 voti favorevoli (Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Contursi, D’Amore, Delle Foglie, Xx Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx, Picaro, Pisicchio, Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxx) e n. 1 astenuto (Introna)- Approvato
3°Emendamento (Giannuzzi) N. 31 voti favorevoli (Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Contursi, D’Amore, Delle Foglie, Xx Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Melini, Xxxxx, Xxxxxx, Pisicchio, Xxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxx)- Approvato;
Preso atto che il Presidente ha sottoposto a votazione la proposta di deliberazione così come emendata;
Con n. 31 Consiglieri presenti, di cui:
N. 27 voti favorevoli (Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxx, D’Amore, Delle Foglie, Xx Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx, Xxxxxx, Pisicchio, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxx)-
N. 4 astenuti (Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Romito);
DELIBERA
DI PRENDERE ATTO di quanto in narrativa esposto che qui si intende integralmente riportato;
DI APPROVARE il Regolamento –come emendato-: linee guida per la concessione di contributi e vantaggi economici in favore di enti operanti nel settore sociale;
Indi il Presidente propone l’immediata eseguibilità del presente provvedimento, stante l’urgenza;
IL CONSIGLIO
Aderendo alla suddetta proposta;
Con n. 29 voti favorevoli (Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxxxx, Contursi, D'Amore, Delle Foglie, Xx Xxxxxxxx, Xx Xxxxx, Xx Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxx, Xxxxxxxxxxx, Xxxxxx, Xxxxx, Xxxxxx, Pisicchio, Xxxxxxxxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxx) e n. 1 astenuto (Finocchio);
DELIBERA
RENDERE immediatamente eseguibile il presente provvedimento ai sensi dell’art. 134 comma 4 T.U.E.L. 18 agosto 2000, n.267.
1) PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA:
---
2) VISTO RESPONSABILE PROCEDIMENTO RAGIONERIA:
3) PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE:
CITTA’ DI BARI
CONSIGLIO COMUNALE
MINUTA DI DELIBERAZIONE
SCHEDA TECNICA
TIPO PROPOSTA G.M. X C.C. PARERE TECNICO: Positivo ---
VISTO RESPONSABILE PROCEDIMENTO RAGIONERIA:
COLLABORAZIONE ED ASSISTENZA GIURIDICA-AMMINISTRATIVA DEL SEGRETARIO GENERALE AI SENSI DELL’ART. 97 DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 18.8.2000.
ANNOTAZIONI :
REGOLAMENTO: LINEE GUIDA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI E VANTAGGI ECONOMICI IN FAVORE DI ENTI OPERANTI NEL SETTORE SOCIALE
Art. 1 Principi e finalità
I. Il Comune di Bari, coerentemente con il principio costituzionale di sussidiarietà e con i propri principi statutari, riconosce e promuove il valore culturale, di solidarietà, economico e di promozione sociale di tutti gli enti senza scopo di lucro operanti sul proprio territorio. Promuove, inoltre, il pluralismo associativo quale espressione e fattore di libertà, di solidarietà, di progresso civile ed economico.
II. Il presente regolamento specifica, ai sensi dell'articolo 12 della legge 7 agosto 1990 n.
241 e ss.mm.ii. e nel rispetto dei principi di cui al Regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali e alle vigenti previsioni del Piano Sociale di Zona, le modalità esecutive per la concessione di contributi nonché l’attribuzione di vantaggi economici ai soggetti indicati nell'articolo 3, assicurando la massima trasparenza all'azione amministrativa ed il conseguimento delle utilità sociali alle quali saranno finalizzate le risorse pubbliche impiegate, fermi restando i principi di economicità, ragionevolezza ed imparzialità fissati dalla Costituzione.
III. Le attività, le iniziative ed i progetti per i quali vengono concessi benefici economici di cui all’articolo 2 devono attenere ai seguenti settori: minori, famiglie, disabili, povertà, anziani ed immigrazione e devono essere rivolti alla comunità locale della città di Bari.
Art. 2 Benefici economici
I. L’Amministrazione Comunale interviene per sostenere le attività, le iniziative ed i progetti di cui al presente regolamento mediante le seguenti tipologie di intervento (d’ora in poi “benefici economici”):
- Contributo: l’erogazione di una somma di denaro a sostegno di attività, iniziative, progetti attivati a favore della comunità locale in settori rientranti nella competenza
istituzionale dell’amministrazione comunale, in virtù del principio di sussidiarietà ex art 118 Cost.;
-Vantaggio economico: l’attribuzione di benefici diversi dalla erogazione di denaro, sotto forma di prestazioni di servizi e/o concessione temporanea di strutture e beni di proprietà o nella disponibilità dell’Amministrazione, funzionali allo svolgimento dell’iniziativa.
II. Le tipologie di intervento sopra descritte possono essere erogate anche cumulativamente.
Art. 3 Destinatari dei benefici
I destinatari dei benefici sono:
- Organizzazioni di Volontariato, di cui alla Legge 266/1991, iscritte nel Registro della Regione Puglia istituito con L.R. n.11/94 e ss.mm.ii;
- Enti di Promozione Sociale di cui alla legge 383/2000 iscritti nel relativo Registro Regionale, ovvero riconosciuti tali ex lege;
- Enti iscritti all’anagrafe Onlus ai sensi del D.lgs 460/1997;
- Enti ecclesiastici cattolici di cui alla L.222/85 e ss.mm.ii ovvero altri enti di confessioni religiose diverse dalla cattolica riconosciute dallo stato italiano ai sensi dell’art 8 Costituzione;
aventi i seguenti requisiti:
a) che abbiano sede legale o sede operativa –risultante da attività precedente documentata- nel Comune di Bari (requisito della territorialità);
b) che non abbiano finalità di lucro;
c) che operino prevalentemente nei seguenti settori: minori, famiglie, disabili, povertà, anziani ed immigrazione.
Art. 4 Richiesta e concessione dei benefici
I.Ogni anno e, qualora vi siano risorse disponibili, la Ripartizione Servizi alla Persona, sulla base degli indirizzi della Giunta ed in conformità a quanto disposto dal Piano Regionale delle Politiche Sociali e dal Piano Sociale di Zona, predispone e pubblica sul sito del Comune uno o più avvisi pubblici per l’erogazione dei benefici di cui al presente regolamento.
II. L’Avviso pubblico, inoltre, in relazione alle risorse disponibili può fissare un limite massimo al contributo concedibile o ripartire le risorse tra le aree di intervento.
III. Le istanze per partecipare agli avvisi di cui al comma I devono essere formulate e consegnate esclusivamente secondo le modalità previste dall’avviso.
IV. Per le iniziative in cui vi è un ricavato, deve essere previsto che lo stesso venga devoluto in beneficenza e nell’istanza deve essere indicato il soggetto destinatario.
V. L’Avviso stabilisce anche le modalità di erogazione dei benefici in relazione alla particolarità delle attività da svolgere.
VI. La valutazione delle domande e il loro accoglimento avviene con valutazione pubblica a mezzo di un'apposita commissione di esperti composta da due esperti interni, qualora ci fossero, o esterni a titolo gratuito, e un esperto interno o esterno a titolo gratuito, indicato da ciascuno dei cinque Municipi.
VII. Qualora a seguito delle procedure di cui ai commi precedenti residuino somme non utilizzate, le stesse potranno essere erogate “a sportello”, ferma restando la valutazione circa l’idoneità dei progetti successivamente presentati e le modalità di erogazione di cui all’art 6.
VIII. Non può, comunque, essere erogato più di un contributo all'anno allo stesso ente.
Art. 5 Criteri per la concessione dei benefici
X.Xx concessione dei benefici di cui all’art.2 è effettuata sulla base dei seguenti criteri:
a) conformità del progetto, dell’iniziativa o dell’attività rispetto alla specifica finalità richiesta dall’avviso pubblico,
b) qualità progettuale valutata sulla base:
1. della chiarezza nella definizione del programma delle attività e degli obiettivi;
2. del grado di innovazione sociale e “generatività” (presenza di fattori che facilitano la produzione di capitale sociale per la comunità di riferimento in termini di valore culturale, rafforzamento della coesione territoriale e rafforzamento istituzionale) delle proposte presentate;
3. del numero di operatori coinvolti e qualifiche,
4. della durata delle attività,
5. della economicità ed efficacia dell’azione,
6. del follow up (indicazione chiara e fattibile delle prospettive di consolidamento, continuità e sviluppo del programma locale dopo la conclusione delle attività e delle strategie che saranno messe in atto per facilitare la sua prosecuzione),
7. della presentazione del un progetto congiunto tra più enti;
c) rilevanza sociale valutata anche sulla base del numero dei destinatari dell’attività, dell’impatto dell’intervento rispetto alle esigenze della collettività locale e dell’interesse pubblico perseguito;
d) affidabilità del richiedente valutata anche sulla base del positivo esito di precedenti attività, dell’anzianità di iscrizione al rispettivo albo o registro ovvero sulla base di comprovata esperienza nei settori di intervento;
e) risorse proprie investite in percentuale sull’importo complessivo del progetto da rendicontare;
f) realizzazione del progetto “in rete” mediante: comprovata collaborazione con le Istituzioni Territoriali, confessioni religiose e Servizi socio-territoriali, coinvolgimento della rete di cittadinanza attiva nello svolgimento dell’attività progettuale e qualità del progetto di partenariato;
II. L’Avviso pubblico, in relazione all’attività da svolgere, seleziona o specifica in concreto i suddetti criteri, ovvero può prevedere eventuali ed ulteriori criteri di cui l’Amministrazione terrà conto nella valutazione delle attività, iniziative e progetti e nella conseguente attribuzione dei benefici.
Art. 6 Modalità di erogazione dei benefici
I. L’erogazione dei benefici concessi avviene con determinazione dirigenziale, su presentazione da parte del beneficiario, entro 90 giorni dalla conclusione dell’attività o dell’iniziativa, della seguente documentazione:
- sintetica relazione illustrativa sull’esito dell’iniziativa o dell’attività realizzata;
- rendicontazione delle spese sostenute e delle relative entrate;
-documentazione attestante l’eventuale devoluzione delle somme in beneficenza.
II. Se previsto dall’avviso, può essere prevista un’anticipazione nella misura massima del 40% del beneficio ammissibile.
Art. 7 Accertamenti e controlli
I. La Ripartizione Servizi alla Persona provvede d’ufficio ad effettuare controlli ed accertamenti in merito alla veridicità delle istanze, delle autocertificazioni, della documentazione e della rendicontazione presentata.
II. In caso di riscontrata non veridicità dei documenti di cui al comma I, l’erogazione del beneficio viene sospesa/revocata/non erogata ed il Dirigente dell’Ufficio provvede a segnalare i fatti alla competente Autorità Giudiziaria.
III. La Ripartizione Servizi alla Persona si riserva la facoltà di effettuare i controlli sull’attività svolta al fine di verificare anche la conformità al progetto presentato.
Art. 8 Obblighi del beneficiario
I. E' fatto obbligo ai soggetti ammessi ai benefici di inserire nei depliants, manifesti, comunicati stampa e, comunque, in tutto il materiale pubblicitario, un'apposita dicitura con la quale si rende noto che l'iniziativa si svolge con il sostegno del Comune di Bari (Assessorato al Welfare).
II. La concessione del contributo avviene a condizione che l’iniziativa o l’attività si svolga in conformità al programma e al preventivo di spesa presentato.
III. Qualsiasi modifica della progettualità presentata deve essere previamente comunicata ed autorizzata dalla Ripartizione Servizi alla Persona.
Art. 9 Responsabilità dei soggetti beneficiari
I. I soggetti beneficiari svolgeranno sotto la propria ed esclusiva responsabilità le attività
nel pieno rispetto del progetto presentato e di quanto eventualmente concordato con il Comune di Bari, assumendone tutte le conseguenze. Tale responsabilità opera sia nei confronti dei propri addetti che nei confronti del Comune di Bari e dei terzi.
II. E’ fatto carico ai soggetti organizzatori delle attività ed iniziative ammesse ai benefici di acquisire le autorizzazioni ed i permessi di legge.
III. Sono del pari a carico del soggetto beneficiario del contributo tutti gli oneri diretti o indiretti che l’attività o l’iniziativa beneficiaria del contributo possa comportare in base alle vigenti disposizioni di legge.
Art. 10 Revoca dei benefici
I. La concessione dei benefici di cui all’articolo 2 comporta per i soggetti richiedenti, l’obbligo di realizzare le iniziative, attività o manifestazioni programmate.
II. Nel caso che l’attività o l’iniziativa non venga realizzata o venga realizzata in maniera sostanzialmente difforme dal programma presentato al Comune, la Ripartizione Servizi alla Persona procede alla revoca dei benefici ed all’eventuale risarcimento dei danni derivanti dal legittimo affidamento dello svolgimento dell’attività.
III. Parimenti il beneficio è revocato qualora:
- la rendicontazione non venga trasmessa, ovvero venga presentata in forma incompleta;
- vengano accertate irregolarità nella contabilizzazione delle spese;
- siano state presentate dichiarazioni e documentazione mendaci;
- il venir meno di uno dei requisiti di cui all’articolo 3.
Art. 11 Obblighi di trasparenza
I.Gli atti di concessione di contributi e vantaggi economici di cui al presente Regolamento vengono pubblicati sul sito del Comune alla sezione “Amministrazione trasparente” in conformità all’art. 26 c. 2 del D.Lgs. 14 marzo 2013 n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.
Art. 12 Trattamento dei dati
I.I dati ed ogni informazione acquisiti ai fini dell’espletamento delle procedure di cui al presente regolamento saranno trattati nel rispetto del D.Lgs. n. 196/2003 e successive eventuali modifiche intervenute.
Art. 13 Entrata in vigore, disciplina transitoria e abrogazioni
X.Xx presente regolamento entra in vigore a seguito dell’esecutività della Delibera che ne dispone l’approvazione.
II.E’ fatta salva l’attuazione dei progetti già in corso di realizzazione ovvero delle attività in prosecuzione di convenzioni già sottoscritte.
III. Si dà atto dell’intervenuto superamento della disciplina istitutiva di Registri, Albi o
Anagrafi comunali delle organizzazioni no profit di cui alla Delibera GM 6658/1991 e ss.mm.ii. e, pertanto, le iscrizioni di cui all’art.3 del presente Regolamento costituiscono requisito necessario e sufficiente per l’accesso ai benefici economici.
IV. E’, altresì, abrogato il “Regolamento Comunale per la concessione di contributi, finanziamenti e benefici economici ad enti pubblici e soggetti privati nei settori della solidarietà sociale, della cultura, dello sport, del turismo, dello spettacolo e del tempo libero ” (D.C.C.122/1991) per la parte relativa alla Ripartizione Servizi alla Persona.
V. Le disposizioni del presente regolamento non si applicano ai benefici economici di cui al suindicato art.2 in favore di fondazioni, organismi ed enti costituiti o partecipati dal Comune di Bari.
DELIBERAZIONE N.153 DEL 12/12/2016 DIBATTITO
PRESIDENTE: Xxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx.
CONSIGLIERE XXXXXXX: Grazie Presidente. Chiedo l’anticipazione della delibera sull’approvazione del regolamento: Linee guide per la concessione dei contributi e vantaggi economici in favore di enti operanti nel settore sociale.
È una delibera importante perché sappiamo quanto sia importante il Welfare per tutti i cittadini che ne hanno bisogno. Grazie.
PRESIDENTE: C’è una richiesta di anticipazione. È consentito un intervento a favore e uno contro. Chi interviene?
Prego.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Solo una cosa di pochi secondi per organizzare i nostri lavori visto che il Sindaco ha un impegno prioritario rispetto ai lavori.
Volevo capire, Presidente, per me va benissimo quest’anticipazione perché è un regolati importante e che sarebbe il caso che noi esaminassimo, però se potessimo sapere il Sindaco quando ci potrà raggiungere in modo da organizzare anche i nostri lavori in funzione di tante cose. Quindi se potesse farci sapere, al di là di quest’anticipazione, poi in funzione degli impegni del Sindaco come organizziamo i lavori. Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxx vuole intervenire?
SINDACO DE CARO: Consigliere affronterò i temi che troveremo all’ordine del giorno, anche eventuali anticipazioni e aspetterò in attesa di capire se posso raggiungere, altrimenti dovrò anticipare e poi tornare.
PRESIDENTE: Ulteriori interventi? Nessuno. Votiamo sull’anticipazione e quindi Consigliere le chiedo conferma della proposta di deliberazione 2016 – 252 il punto 14.
Votazione elettronica.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: Dichiaro chiusa la votazione. 22 favorevoli, nessun contrario, 2 astenuti. Il Consiglio approva. Prego Assessore.
ASSESSORE BOTTALICO: Xxxxxxxxx il Presidente, il Consigliere Xxxxxxx che ha chiesto l’anticipazione e il Consiglio per l’attenzione che vorrete riservarci alla richiesta che portiamo come ripartizione per l’approvazione del regolamento per le linee guida per la concessione di contributi e vantaggi economici in favore di enti operanti nel settore sociale.
Questo è in linea con quanto prevede lo Statuto del Comune di Bari che prevede che il Comune, al fine di assicurare la partecipazione dei cittadini all’amministrazione dell’ente favorisca e promuova le forme associative, che senza fine di lucro operano nel territorio e nei vari settori di rilevanza sociale. Noi tutti sappiamo, anche perché molti dei Consiglieri sono attivi nelle associazioni di volontariato, per cui spesso ci incontriamo sul territorio, numerosi sono gli enti che sulla città di Bari e sul Comune operano nel settore sociale e che costituiscono dei veri e propri strumenti di democrazia partecipativa.
Approfitto anche di questa occasione veramente per ringraziare tutte le associazioni, oggi ma per il lavoro quotidiano che fanno in rete con l’Amministrazione, proprio a vantaggio delle persone più fragili. Con questa proposta di regolamento chiediamo di adeguare la disciplina per la concessione di contributi e vantaggi economici in favore degli enti del settore sociale, sia rispetto alla normativa sopravvenuta della spending review, sia le pronunce della Corte dei Conti ma sia ai principi del nostro ordinamento in termini di trasparenza. Pertanto questo regolamento, che oggi portiamo avanti, definisce una serie di requisiti per l’accesso appunto di sia contributi in termini economici, sia contributi in termini più generali.
In particolar modo nel regolamento, che è allegato alla delibera, l’Amministrazione Comunale interverrebbe per sostenere le attività, le iniziative e i progetti mediante le seguenti tipologie di intervento, come si è detto dei contributi, pertanto l’erogazione di una somma di denaro a sostegno di attività, iniziative e progetti attivati a favore della comunità locale, nei settori chiaramente rientranti nelle finalità sociali, ma anche interventi in termini di vantaggio economico, pensiamo ad esempio all’attribuzione di benefici, diversi dall’erogazione di denaro, sotto forma di prestazione di servizio o concessione temporanea di strutture, nella disponibilità dell’Amministrazione, quando vengono appunto dati a disposizione degli immobili che poi possono essere utilizzati per produrre nuove strutture e nuovi servizi in funzione della collettività.
I destinatari dei benefici pertanto rientrano tutti gli enti, le organizzazioni di volontariato previsti dal regolamento della Regione Puglia, gli enti di promozione sociale iscritti al registro regionale, gli enti iscritti all’anagrafe Onlus, gli enti ecclesiastici e anche tutti gli enti di confessioni religiose diverse da quella cattolica. I requisiti che i vari enti devono avere per poter accedere ai contributi, che abbiano una sede legale o una sede operativa nel territorio, nel comune di Bari, pertanto requisito della territorialità, che non abbiano finalità di lucro, che operino prevalentemente nei settori dei minori, delle famiglie, dei disabili, delle povertà, degli anziani e delle immigrazioni. Chiaramente ogni anno, qualora… e noi speriamo che siano sempre più, ci siano delle risorse disponibili, la ripartizione servizi alla persona predisporrà e pubblicherà sul sito del Comune uno o più avvisi pubblici, pertanto questa è uno dei primi elementi determinanti che qualsiasi tipo di contributo verrà concesso soltanto a seguito di vincita di un avviso pubblico. Chiaramente l’avviso pubblico sarà elaborato anche in base alle risorse disponibili e può fissare il massimo dei contributi concedibili, pertanto saranno più contributi a più realtà.
Come si è detto, le realtà che potranno accedere non dovranno avere in alcun modo finalità di lucro, tanto che per le iniziative dove sia previsto un ricavato, pensiamo ad esempio alle vendite di beneficenza o altre iniziative, quanto ricavato dovrà sempre e comunque essere destinato in beneficenza e finalità sociali. Chiaramente ad arrivo delle varie domande verrà convocata una Commissione, nomina di una Commissione che valuterà le proposte costituendo una graduatoria, se il fondo sarà chiaramente superiore alle proposte arrivate, si procederà a valutazione mediante sportello.
La concessione dei benefici sarà effettuata su particolari criteri che noi abbiamo elencato in linea di massima e abbiamo previsto nel regolamento, e riguarderanno la conformità del progetto, dell’iniziativa e dell’attività rispetto alla finalità dell’avviso pubblico, la qualità progettuale misurata in termini di chiarezza, grado di innovazione sociale e generatività, pertanto il valore alla produzione del capitale sociale per la comunità e il numero degli operatori coinvolti e le qualifiche, la durata delle attività, l’economicità ed efficacia delle azioni, il follow-up, che consideriamo particolarmente importante, cioè la capacità di rendere sostenibile l’iniziativa anche dopo il finanziamento, la presentazione di un progetto congiunto tra più enti, la rilevanza sociale in termini di destinatari dell’attività, l’affidabilità del richiedente sulla base del positivo esito di precedenti attività, di anzianità di iscrizione rispetto all’albo o registro, le risorse proprio investite, pertanto prevedendo anche una compartecipazione dall’ente stesso, la realizzazione di un progetto in rete, cioè la capacità dell’associazione e della realtà comunque di connettersi con le agenzie territoriali, pensiamo ai servizi socio – sanitari piuttosto che alle parrocchie o altri enti in questo senso.
Chiaramente qualsiasi tipo di beneficio sarà revocato qualora la rendicontazione non venga trasmessa o sia incompleta entro i termini previsti dal bando, vengono accertate delle irregolarità nella contabilizzazione delle spese, siano state presentate dichiarazioni mendaci, il venir meno di uno dei requisiti previsti, pertanto il monitoraggio sarà sia in fase di ammissione del progetto stesso, con la verifica appunto di tutte le documentazioni, anche quelle in autocertificazione, sia un monitoraggio durante l’esecuzione dell’attività stessa. Credo che possa bastare.
PRESIDENTE: Grazie. Quello che vi ho distribuito o stanno per distribuirvi è un emendamento agli atti, presentato dalla I Commissione Consiliare permanente, firmato dal Vicepresidente Xxxxxxx, in più c’è la risoluzione urgente a firma del Consigliere Xxxxxxxx più altri. È aperta la discussione, chi si iscrive a parlare? Consigliera Melini prego.
XXXXXXXXXXX XXXXXX: Grazie Presidente, grazie Assessore per la relazione. Io avrei bisogno di qualche chiarimento in merito alla concessione temporanea di strutture, beni di proprietà o nella disponibilità
dell’Amministrazione. Questa è una cosa che l’Assessore Xxxxxx ricorderà, io sono convinta che un’amministrazione trasparente, e c’è una mia interrogazione in merito, di cui attendo risposta, proprio sulla concessione degli immobili alle associazioni, sono convinta che si debba partire da un elenco della disponibilità del patrimonio dell’Amministrazione.
Per quanto attiene il welfare, siccome la città di Bari è molto grande, le associazioni sono tante, la durata di una concessione di un immobile non è secondaria, io concedo temporaneamente un progetto ad un anno che viene prorogato sine die, o comunque io vorrei capire se in questo regolamento, visto che è proprio espressa menzione di concessione temporanea di strutture e beni di proprietà, se… ho visto che invece successivamente si continua, ma sarà sfuggito magari a me, a parlare di contributi, se invece è regolamentata in maniera chiara e trasparente per quanto attiene alle associazioni che fanno capo al welfare, quindi di cui dispone questo regolamento, una modalità trasparente, sia per chi ne vuole usufruire. Se quindi verrà messo a bando, anche se alcuni immobili dell’Amministrazione saranno messi a bando per attività di tipo sociale, quindi se rientrerà anche questa in un’evidenza pubblica, se esiste una temporaneità, visto che l’emendamento del Vicepresidente Xxxxxxx era proprio per evitare che più associazioni o che la stessa associazione potesse ricevere nell’arco di un anno più forme di contributo che ritengo derivi anche da quella che è la normativa nazionale e comunitaria, questa specificità. Che ben venga quindi, ma rispetto agli immobili, visto che questo regolamento ne fa menzione, credo che sia importante chiarire come, in applicazione di questo regolamento, Assessore Bottalico sto stressando questo principio perché oggi in Commissione trasparenza abbiamo applicato il regolamento della cultura sul fondo dello sport, e ci stiamo chiedendo se si può fare ancora. Io vorrei capire se il regolamento del welfare, che parla di immobili, quindi utilizzo di concessione, finalità, progetti, come disporrà del patrimonio dell’Amministrazione Comunale, le sarei grata di questa risposta precisa per tutti i fruitori.
Grazie.
PRESIDENTE: Assessore lei risponderà alla fine della discussione. Intanto ha chiesto di intervenire il Consigliere Cavone, ne ha facoltà.
CONSIGLIERE CAVONE: Grazie Presidente. Io rivolgo il mio plauso all’Assessore Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, per aver avuto la sensibilità di portare qui in Consiglio questo regolamento. Questo regolamento che è successivo al regolamento complessivo sui servizi sociali che abbiamo approvato nel mese, credo, di aprile, e che aveva bisogno chiaramente anche dei regolamenti attuativi. Io credo che oltre a questo regolamento ce ne saranno altri nei prossimi giorni che arriveranno in Consiglio, in particolare di uno abbiamo già iniziato a discutere, quello relativo ai contributi per i privati che volessero abbattere le barriere architettoniche all’interno delle loro proprietà, all’interno delle loro abitazioni. È chiaro quindi che noi stiamo cercando, in qualche maniera, di coprire un vuoto che si era creato all’interno dell’Amministrazione, soprattutto nel momento in cui si doveva pensare a concedere dei contributi, che spesso venivano concessi sulla base di principi o sulla base di riflessioni, di considerazioni che non erano oggettive, invece finalmente adesso abbiamo un regolamento che ci consentirà di creare quella trasparenza, nel momento in cui ci saranno dei contributi da erogare, che in qualche maniera garantiscono tutti. Garantiscono sia l’Amministrazione, ma garantiscono anche le associazioni, quindi non ci saranno associazioni che siccome conoscono bene e meglio delle altre la macchina amministrativa saranno pronte a battere sul tempo le altre, in realtà adesso probabilmente verrà fatto un ragionamento in base ai meriti, in base alle proposte, quindi si scenderà nel dettaglio, nel valutare quali sono le proposte che meritano di essere sostenute dall’Amministrazione e quelle che non lo saranno. È chiaro che poi noi lì in quel momento chiederemo all’Amministrazione di valutare e verificare l’efficienza dell’intervento proposto dalle singole associazioni, perché è chiaro che noi dobbiamo erogare dei contributi, ma ci dobbiamo aspettare anche dei riscontri, che sono fondamentali.
In questa fase, in questo momento con questo regolamento secondo me noi andiamo in questa direzione, percorriamo la strada giusta. È chiaro che però ci sono anche delle valutazioni da fare, e che noi come Commissione abbiamo voluto fare presentando anche un emendamento a firma del Consigliere Xxxxxxx, ma vedo anche il Consigliere Xxxxxxxx, perché all’interno della Commissione abbiamo discusso molto di questo regolamento, e ci siamo posti il problema anche di evitare, chiaramente saluto e ringrazio anche gli altri componenti, la dottoressa Xxxxxxxxxxx e l’avvocato Xxxx Xxxxxxxxx. Noi abbiamo anche deciso di intervenire per sottolineare un altro aspetto che abbiamo ritenuto fondamentale, e cioè per evitare che
delle associazioni, che una stessa associazione potesse avere più contributi nel corso dello stesso anno, quindi abbiamo voluto garantire il cosiddetto principio della rotazione. Non sempre le stesse associazioni devono godere di questi benefici, ma dobbiamo cercare anche – nella valutazione del merito – di aiutare, sostenere, dare la nostra fiducia ad altre associazioni, e sappiamo quanto sia importante il ruolo delle associazioni, soprattutto nella lotta e nel contrasto alle povertà. In questi giorni abbiamo discusso anche in Commissione Pari Opportunità, e c’è il Consigliere Xxxxxxxxx molto attivo da questo punto di vista, con la Presidente Xxxxxxxxx, che abbiamo discusso del contributo e del ruolo importante che hanno le associazioni, soprattutto in questa fase, con l’emergenza freddo, con l’emergenza immigrati. Ritengo quindi che sia importante aver sottolineato la necessità che ci sia e ci possa essere un solo contributo all’anno.
Non ci sfugge neanche l’importanza però che questi contributi, oltre ad essere assegnati e affidati con trasparenza, vengano in qualche maniera previsti dall’Amministrazione. In questo regolamento si dice chiaramente che in base alle disponibilità e alle risorse che l’Amministrazione metterà in bilancio, poi faremo dei bandi pubblici per l’assegnazione di questi contributi. Io ritengo che sia importante che l’Amministrazione lo faccia e quindi io rivolgo un appello alla Giunta perché preveda questi contributi all’interno di un capitolo specifico, perché noi abbiamo anche il diritto, come Amministrazione Comunale, come Consiglio Comunale, di sapere quali sono i fondi che verranno destinati alle associazioni. Vogliamo che in tempo, quindi subito dopo l’approvazione del bilancio, vengano pubblicati i bandi per l’assegnazione di questi contributi, perché dobbiamo cercare di essere efficienti anche in questo, non possiamo spendere dei soldi alla fine dell’anno, poi magari lo facciamo male, dobbiamo cercare di avere una programmazione completa di quelle che devono essere le attività svolte da queste associazioni.
Io chiudo il mio intervento facendo i miei complimenti all’Amministrazione, in particolare all’Assessore. Adesso però dobbiamo cercare di andare avanti in questa direzione, aspettiamo gli altri regolamenti, gli altri cinque regolamenti che sono necessari per chiudere il cerchio della regolamentazione nell’ottica di una maggiore trasparenza che noi abbiamo il dovere di percorrere come Amministrazione. Quindi l’invito è a fare presto, perché le associazioni, le persone hanno bisogno di questi strumenti per cercare di porre sollievo a tutti i problemi che quotidianamente noi come Amministrazione siamo costretti ad affrontare.
Chiaramente Presidente io ho illustrato velocemente l’emendamento, quindi se non ci dovessero essere ulteriori richieste di approfondimento io lo avrei dato già per illustrato a nome della Commissione. Grazie.
PRESIDENTE: Consigliere Xxxxxxxx.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Io sono entusiasta per… però come il Consigliere Xxxxxx no, soprattutto riguardo questo regolamento e ora spiegherà il perché. Prima purtroppo sempre le cose burocratiche, questo emendamento esiste? Tutto a posto? È stato presentato? È tutto a posto?
PRESIDENTE: Sì, nel momento in cui ne ho dato notizia ho spiegato che era stato depositato precedentemente agli atti e già in on the web, vi è stato distribuito, è come se fosse stato presentato in Aula nel momento in cui vi è stato distribuito, per la verità è agli atti già da parecchie settimane.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Perfetto. Ciò detto volevo precisare che anche io pensavo che questo regolamento fosse, come tanti altri, una novità, ma mi pare che… l’Assessore poi ce lo ricorderà, non sia così, perché fino ad oggi questi contributi venivano dati in forza di una delibera del Consiglio, la 122 del 1991, che dà appunto i contributi ai settori della solidarietà, della cultura, dello sport, del turismo, del spettacolo e del tempo libero, e in forza poi di una successiva delibera di Consiglio Comunale 213 del primo dicembre del 2003, lo riporta peraltro proprio il corpo della deliberazione, quindi è un aggiornamento rispetto a degli atti che esistevano. Mi sarei meravigliato se non fosse stato così, anzi no perché in questo Comune succede di tutto, anche che dei contributi vengono dati senza un regolamento o senza dei criteri predeterminati, ma in questo caso qua non c’era questo problema perché sino ad oggi governava la materia, se non ho capito male, se non ho letto male la delibera, due precedenti delibere del Consiglio Comunale.
Ciò detto, nel merito io vorrei dire innanzitutto questo, ovviamente Assessore partiamo dai dettagli per arrivare alle cose più corpose. Il dettaglio non può sfuggire, soprattutto quando è un dettaglio che richiama la carta costituzionale che costituisce, come voi dite… è il titolo fondante di tutta la normativa, è la carta fondamentale. Se noi richiamiamo l’Articolo 118 comma quattro dobbiamo avere almeno l’attenzione di
richiamare l’Articolo come è previsto ora nella Costituzione modificata nel 2001, cioè quindici anni fa, e sicuramente l’Articolo 118 è diverso da quello che voi avete scritto, perché l’Articolo 118 ora dice che lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e le Città Metropolitane favoriscono non le autonome iniziative ma l’autonomia iniziativa dei cittadini, che è una cosa molto diversa, ecco perché il legislatore costituente mise anche la parola singolare. Se richiamiamo la carta costituzionale, quattro righe scriviamo, almeno cerchiamo di scriverle bene, il vostro richiamo è un richiamo errato, e questo abbiamo detto per quanto riguarda i dettagli, che però fanno sempre la differenza.
Invece io richiamandomi anche un po’ all’intervento del Consigliere Xxxxxx, vorrei dirle qualcosa sull’Articolo 4 di questo regolamento. Xxxxxxxx che io a differenza di altre volte non ho fatto questa volta degli emendamenti, perché non conosco assolutamente la materia di cui parliamo, e non conoscendo la materia di cui parliamo ho difficoltà ad addentrarmi in un territorio che non è mio. Darò soltanto dei contributi, sperando di avere delle risposte, però non ho fatto emendamenti perché – ribadisco – era un azzardo troppo grande per me. L’Articolo 4 dice come questi contributi debbono essere richiesti e concessi, e al comma 1 al primo capoverso dice che ogni anno, e qualora vi siano risorse disponibili, la ripartizione sulla base… della Giunta predispone e pubblica sul sito del il comune uno o più avvisi pubblici. Direi che la formulazione mi appare un po’ generica, anche alla luce di quello che diceva il Consigliere Cavone, il regolamento di solito è fatto per dare certezza ai nostri interlocutori, non viene fatto per chi… scusate così è impossibile. Già viene fatto per i non addetti ai lavori, se poi non ci mettiamo dei dati certi di riferimento secondo me non facciamo un buon lavoro.
Ogni anno che viene predisposto e pubblicato sul sito del Comune un avviso pubblico è una cosa troppo nebulosa e troppo generica, almeno scriviamo che viene pubblicato il primo febbraio e poi un aggiornamento facciamolo il primo settembre, così tutti sanno quando possono depositare questa istanza di accesso ai contributi, altrimenti dalla mattina alla sera uno deve stare là sul sito del Comune a vedere, vediamo quando pubblicato l’avviso così io posso fare la domanda? Xxxxxx, chiederei di capire la ratio per cui non è stata messa una data certa e se eventualmente ritenete di mettere una data certa, Articolo 4 comma 1.
Sempre all’Articolo 4 poi, al comma 6, spiega come le domande che arrivano dagli enti, dalle associazioni devono essere valutate, e qui entriamo in un’altra questione che mi ha lasciato profondamente perplesso, e cioè, diversamente da tutti gli altri regolamenti, che prevedevano alcune cose che non sto qui a ripetere, commissioni esterne piuttosto che soggetti preparati e competenti che analizzano le domande, in questo caso qua si è prevista che la valutazione delle domande di accesso ai contributi avviene con un atto del dirigente previa istruttoria della ripartizione servizi alla persona. Già la valutazione di un dirigente io la ritengo abbastanza arbitraria e abbisognevole di ulteriori implementazioni, ma poi quando passiamo accade addirittura che il dirigente fa solo l’atto perché l’istruttoria è condotta dalla ripartizione, entriamo proprio non territorio che per me è conosciuto, cioè arriva una domanda, non c’è nessuna commissione, c’è la ripartizione che fa l’istruttoria e la porta al dirigente che mette una firma? Se è così il nostro Articolo 4 comma 6, mi sembra un attimo discrezionale come valutazione di tutta una serie di richieste di contributi che ci arriveranno. Avrei preferito se ci fosse una Commissione un po’ come l’altra volta con la cultura, membri interni, membri esterni, istituzioni… non lo so, quello che volete voi, ma lasciare così a me sembra generico e arbitrario.
Pessimo dal mio punto di vista questo richiamo dell’Articolo 5 comma 6 al follow-up, cioè noi dobbiamo utilizzare termini accessibili, io già non so cos’è il follow-up, poi voi lo avete anche spiegato tra parentesi e non si capisce niente. Ripeto, noi dobbiamo andare sul livello normale delle persone, noi siamo persone normali, se scriviamo follow-up sui regolamenti secondo me facciamo più comunicati stampa che un regolamento comunale che… termini che non significano niente, se uno legge poi che significa il follow-up, qual è il criterio per la concessione del beneficio? Il follow-up, io sfido chiunque di voi ad andare in giro per le strade e dire senti un criterio per la concessione del contributo è il follow-up, e cos’è? Assessore ci rivolgiamo a persone medie, quindi secondo me questo riferimento sarebbe un attimo da far capire meglio a chi come me ha una media preparazione.
Ripeto, vorrei che l’Assessore ci dicesse, ci spiegasse puntualmente, perché io vorrei votare in maniera favorevole a questo provvedimento, come questi contributi verranno erogati effettivamente, perché per quello che ho detto prima in questo momento questa valutazione rilasciata non già al dirigente ma alla ripartizione, mi lascia molto, ma molto perplesso. Peraltro stiamo parlando di soldi pubblici, quindi che
vengono erogati a terzi che fanno un’attività sociale, quindi non è anche un’attività istituzionale dell’Ente, si tratta proprio del trasferimento di risorse dal pubblico a soggetti in qualche modo che sono esterni alla sfera pubblica e noi dobbiamo essere puntuali e precisi nei regolamenti a far capire esattamente come questi soldi verranno destinati, a chi, in che tempi e con quali valutazioni. Scrivere i criteri secondo me serve a poco se poi non sappiamo chi valuterà esattamente quei criteri.
Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx prego.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Grazie signor Presidente. Non è un intervento ma solo un chiarimento in modo che eventualmente l’Assessore nella replica conclusiva possa dare una risposta. Nella presentazione ho sentito dire che a valle della presentazione delle domande, delle istanze, a seconda del bando etc. etc., si provvederà di fatto, verificata da un punto di vista amministrativo etc. etc. etc. l’idoneità all’attribuzione del possibile riconoscimento richiesto. Mi è sembrato di ascoltare: sarà valutato da apposita Commissione, in realtà leggo l’Articolo 4 comma 6: la valutazione delle domande e il loro accoglimento avviene con atto dirigenziale sulla base di un’istruttoria condotta dalla ripartizione servizi alla persona, che mi fa intendere che sia una Commissione interna, del tutto interna. Forse sarebbe opportuno chiarirlo, perché già in altri casi anche di recente abbiamo potuto verificare che talvolta le commissioni sono fatte in modo non sempre rispettoso di peculiarità e attinenze professionali. Quindi, una cosa è all'interno della ripartizione e una cosa meno generica è individuare quali possono essere i requisiti che devono avere i componenti di questa commissione. Commissione che xxxxxxxx, come compito di tutte le commissioni, faccia una proposta di risultato che, fatta propria, a valle della prima istruttoria propedeutica, che l'assegnazione avvenga mediante istruttoria della ripartizione. Ma qualche chiarimento in più sui requisiti e le caratteristiche che potrà avere questa commissione, così come un po' genericamente è riportato, come dicevo, al comma 6 dell'articolo 4. Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxx.
CONSIGLIERE MUOLO: Grazie, Presidente. Xxxx'io vorrei esprimere il mio apprezzamento e il plauso per l'assessore Bottalico per avere avuto la sensibilità di portare in aula questa delibera. Finalmente anche il welfare potrà avere un proprio regolamento e soprattutto le associazioni, gli enti, il terzo settore in genere che opera a Bari potranno avere uno strumento chiaro e trasparente, programmando le proprie attività e sapendo, più o meno con anticipo, su quali basi e su quale budget potranno contare per poter svolgere le proprie attività.
Io direi che finalmente il Comune di Bari si dota di un regolamento degno di essere chiamato tale, al passo con i tempi. Anche il Welfare deve andare incontro alle novità.
È un regolamento che si pone in linea con tutto l'evolvere delle normative specifiche di questo settore. Da ultimo si muove in linea con quanto la legge regionale stabilisce con riferimento ai servizi alla persona. Il regolamento regionale è preceduto dalla legge regionale promulgata ad hoc.
Nell'esprimere il mio apprezzamento, sono anche convinto che la Ripartizione Servizi alla Persona sarà molto attenta nella valutazione dei progetti che andranno presentati e soprattutto ad opera di chi andranno presentati. Penso e parlo di tutto quella sfera del sociale che opera nel territorio di Bari, e soprattutto a quelle associazioni che devono essere in regola con i propri requisiti. Perché sappiamo benissimo che ci sono delle norme stringenti per potere iscriversi e mantenere la propria iscrizione nei vari regolamenti delle organizzazioni di volontariato, delle associazioni di promozione sociale, di tutti gli enti che si dotano del carattere di ONLUS.
Quindi, la raccomandazione da parte mia è di programmare con molta attenzione, ma soprattutto di verificare sia anteriormente sia posteriormente come questi soldi vanno utilizzati.
Sono convinto, altresì, che è importante, prima di pubblicare gli avvisi, fare una programmazione, che l'Ente deve fare non soltanto all'interno della Ripartizione, ma che deve avviare con chi opera nel sociale.
A questo punto, Assessore, le chiedo di riattivare con convinzione e con forza le consulte, le consulte che ci sono, che sono istituite nel Comune di Bari, le consulte dell'handicap e tutte quelle consulte che possono dare il loro contributo per quanto riguarda la programmazione dei servizi che devono essere attivati.
Io sono stato promotore vent'anni fa della Consulta dell'Handicap in questa Amministrazione comunale, ma devo anche dire che sono anni che questa Consulta non si riunisce e non si attiva. Quindi, chiederei all'Amministrazione di fare in modo che queste consulte che sono istituite secondo lo Statuto del Comune di Bari vengano veramente ascoltate e vengano messe nelle condizioni di poter funzionare.
Ovviamente, allorquando si offrono contributi, bisogna anche sapere quali sono i bisogni per i quali questi contributi vanno erogati. Bisogna avere un contatto reale e diretto con la gente, con le persone che esprimono un bisogno.
Ora, sono convinto che i criteri di ammissione debbano essere espressi, ovviamente, nell'avviso pubblico. Mi ricollego a quanto il consigliere Xxxxxxxx ha testé dichiarato, affermando che si dà troppo potere, troppa discrezionalità al direttore o quant'altri.
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERE MUOLO: Al funzionario, sì. È chiaro che non è che diamo le chiavi della cassaforte in mano al funzionario. È ovvio che il funzionario, nella valutazione dei progetti, deve rifarsi ai criteri di ammissione. Quindi, chiediamo che siano ben specificati e ben precisi i criteri di ammissibilità. Così come chiediamo che non si dia troppo spazio e troppa discrezionalità al funzionario, che deve dire di sì o di no. Che ci siano dei criteri che devono essere osservati e applicati rigidamente.
Assessore, io volevo anche chiedere alcune cose. Per quanto riguarda la previsione di fondi da stabilire e da erogare, l'articolo 4 parla di fondi che devono essere previsti in conformità con quanto disposto dal Piano regionale delle politiche sociali e dal Piano sociale di zona, che sarà predisposto e pubblicato sul sito del Comune di Bari. Io chiedo: questi fondi sono altro rispetto ai fondi che vengono annualmente destinati e suddivisi per i Municipi? Sono fondi diversi che il Comune destina alle associazioni? Quindi, contemporaneamente i Municipi hanno la possibilità di gestire i propri fondi? Oppure bisognerà integrare, bisognerà valutare di volta in volta? Secondo: se sono fondi essenzialmente comunali e non di competenza municipale, è previsto che anche i Municipi si debbano adeguare, qualora con i loro fondi volessero destinare, contribuire, finanziare progetti nel settore del welfare? Sarà previsto o sarà auspicabile che simile regolamento per l’erogazione dei contributi venga adottato anche dai vari Municipi?
A questa domanda vorrei una risposta.
Detto questo, un altro rilievo, un altro suggerimento, che chiedo, ma probabilmente, anzi sicuramente non ci sarà bisogno, nell’erogazione dei contributi, io consiglio di dare importanza, ma sicuramente l'assessore Bottalico ci avrà già pensato, alla qualità dei servizi e ai destinatari di questi servizi, non tanto alle associazioni che devono poi realizzare, devono mettere in atto i servizi. Mi spiego meglio: nella destinazione di questi contributi non pensiamo alle associazioni, secondo la tipica logica del “quest'anno a te, l'anno prossimo a quell'altro”, ma pensiamo soprattutto alla tipologia dei servizi che l'associazione è in grado di fornire, e soprattutto se quel servizio dà veramente beneficio alla gente. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei. Vi sono ulteriori interventi?
La parola alla consigliera Xxxxxx per il secondo intervento.
XXXXXXXXXXX XXXXXX: Grazie, Presidente. Vorrei stigmatizzare l'intervento del consigliere Xxxxxx. Il mio intervento di apertura non era per niente polemico nei confronti del welfare, ma ascoltando il consigliere Xxxxxx, come me tanti cittadini si staranno chiedendo fino ad oggi come sono stati concessi i contributi al welfare, perché sembra che da oggi si inizi a parlare di trasparenza, si possano spendere i soldi senza la fretta del fine anno, senza conoscere esattamente la posta a bilancio sul welfare, che tutti noi possiamo essere sollevati dai problemi che affrontiamo.
Pertanto, assessore Xxxxxxxxx, mi chiedo se lei – se come me ha preso appunti rispetto agli interventi dei colleghi – intenda dare risposte su come fino a oggi ha gestito il capitolo del welfare. Se anche lei è arrivata a fine anno, come mi ha suggerito il consigliere Xxxxxx.
Lo dico perché quando parliamo in quest’aula, dobbiamo stare attenti, oltre a farle i complimenti. Siamo a metà del suo mandato, lei è assessore da due anni e mezzo e io non le ho chiesto in apertura come mai stia portando a fine anno 2016 il regolamento, però mi chiedo fino a questo momento come sono stati gestiti i contributi e se veramente lei sia arrivata in affanno e in urgenza nella gestione dei fondi.
Inoltre, vorrei un chiarimento e, nel caso, la disponibilità ad emendare, sempre nell'ottica della trasparenza, per quanto posto in rilievo del consigliere Xxxxxxxx, ovvero l'articolo 4, comma sesto, laddove dovesse passare l'emendamento, rimane immutato il comma sesto, la valutazione e l’accoglimento con atto dirigenziale se fa riferimento anche agli avvisi pubblici o soltanto sui residuali a sportello, perché? Se è solatanto sui residuali a sportello, è di facile comprensione che parliamo di un'istruttoria condotta in base a quelli che sono i criteri – immaginiamo – derivanti dagli avvisi pubblici, che quindi la dirigente si assume le sue responsabilità, laddove dovessero esserci dei residui e andare a sportello.
Ma se invece si parla di una discrezionalità del dirigente o, meglio, di un’eccessiva responsabilità dello stesso, perché non vedo per quale motivo si debba assumere così tanta responsabilità rispetto a un avviso, vorrei capire se, quindi se è generico il quarto comma rispetto all'articolo 4, se è generico, vorrei capire perché non c'è una commissione che, in totale trasparenza, in base a quelli che sono gli avvisi, disponga la graduatoria e quindi accolga le domande, ma non a sportello, in base ai requisiti corrispondenti all'avviso.
Se può chiarire questo e laddove – non ricordo mai i tempi, Presidente Xx Xxxxx – la richiesta delle opposizione è perlomeno quella eventualmente, laddove è generico il comma 4, la disponibilità di questa Amministrazione a emendare per dare maggiore trasparenza a questo passaggio, se è necessario. Grazie.
PRESIDENTE: Vi è solo un piccolo inconveniente regolamentare, nel senso che l'emendamento va presentato prima dell'intervento dell'Assessore, cioè prima che io dichiari chiusa la discussione. Chi ha intenzione di presentare l'emendamento lo presenti, poi al limite sarà ritirato laddove l'Assessore dovesse chiarire gli aspetti critici, ove ve ne siano.
Ha chiesto di intervenire il consigliere Xxxxxxxxx. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE XXXXXXXXX: Grazie, Presidente. Io ho ascoltato con molta attenzione chi mi ha preceduto ed effettivamente articolo e il comma che sono stati abbastanza gettonati sono proprio l’articolo 4, comma 6. Volevo dire all'Assessore che proprio stamattina in Commissione Pari Opportunità, quando ci ha descritto il regolamento, io le ho fatto una domanda, le ho chiesto come queste domande saranno poi aggiudicate e qual è l'organo che valuterà e che poi predisporrà questa graduatoria. Lei mi ha detto che ci sarà una commissione ad hoc e che a questa commissione parteciperanno anche i Xxxxxxxx.
Sinceramente, a meno che non abbia visto male, se è soltanto questo comma di questo articolo che regolamenta il tutto, uno, non vedo l’indicazione dei rappresentanti del Municipio; secondo, lo ritengo abbastanza povero, in quanto fa ricadere la responsabilità esclusivamente sul personale della stessa Ripartizione, che poi è quella che predispone il bando.
E proprio per cercare di rispettare sempre di più i principi di trasparenza, mi aspetterei in questo comma – ripeto: a meno che non abbia visto male e c'è un altro comma, e in tal caso mi scuso anticipatamente – ci fosse un’elencazione dei componenti di quest'eventuale commissione. Altrimenti rimane tutto molto generico. In questo campo, quando si elargiscono contributi – e non a Bari, ma in Italia è chiacchierata l'elargizione dei contributi al welfare – io ci andrei un po' più cauto e sarei un po' più preciso.
PRESIDENTE: Grazie. Vi sono ulteriori interventi?
Ha chiesto di parlare il consigliere Xxxxxx. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE ROMITO: Grazie, Presidente. Il regolamento di cui oggi stiamo parlando e che ci sta occupando verte su materia e cerca di dirimere una materia importantissima, qual è quella del terzo settore, che, come abbiamo ricordato tutti in quest’aula, destra, sinistra, centro, 5 Stelle, su questo, per fortuna, concordiamo tutti quanti, oggi più che mai, date le ristrettezze economiche che le amministrazioni pubbliche stanno accusando e che oramai osservano da diverso tempo, in un momento del genere, quindi in un momento in cui l'intervento del pubblico è assolutamente limitato rispetto a quelle che sono le esigenze dei cittadini, della gente, della nostra gente, è quanto mai fondamentale. Quindi, è quanto mai importante dirimere e regolamentare in maniera precisa, in maniera trasparente – questo è il termine che mi sta più a cuore nella conversazione di oggi – e in maniera legittima, gli interventi che i cittadini tutti decidono di porre in essere, sacrificando molto spesso il loro tempo, sacrificando i loro denari, sacrificando la loro vita familiare. Tutto questo è quello che noi chiamiamo volontariato, è quello che noi chiamiamo terzo settore ed è un ambito della vita sociale e umana delle nostre comunità ormai – ripeto –
tremendamente importante, non soltanto per una questione etica, per una questione morale, ma anche per una questione pratica, per una questione tangibile, perché sono molto spesso i nostri volontari, i volontari che abbiamo tutti quanti in casa (sono certo che abbiamo tutti quanti dei parenti che prestano la loro attenzione e svolgono la propria attività nell'ambito del volontariato), ebbene, tutti questi interventi che i cittadini decidono di porre in essere e di mettere in campo senza avere l'aiuto di nessuno, è giusto che vengano valorizzati dal pubblico, cioè da quello stesso pubblico che molto spesso è l'illustre assente nelle vite soprattutto degli ultimi, di coloro che sono rimasti indietro, dei cittadini, in questo caso baresi, che versano in condizioni di difficoltà, difficoltà che non devono per forza ed esclusivamente essere economiche, ma che oggi più che mai rivestono anche gli ambiti della sfera affettiva, della sfera familiare, della sfera sociale, di tutti i cittadini baresi.
Ebbene, finalmente nell'Anno Domini 2016, che sta volgendo al termine, siamo prossimi al 2017, l'Amministrazione comunale di Bari decide di dotarsi di uno strumento che possa, in qualche modo, garantire trasparenza, terzietà e oggettività rispetto all'elargizione di utilità di qualsivoglia tenore, contributi economici e quant'altro, proprio a questi soggetti, a questi soggetti straordinari, che io penso noi dovremmo ringraziare quotidianamente, ogni santo giorno della nostra vita, perché danno delle risposte che noi, istituzioni, o non riusciamo a dare o non vogliamo dare o non possiamo dare.
In primo luogo, a tutte queste persone, a tutte queste associazioni, a tutti questi cittadini baresi e cittadini italiani che si sacrificano e mettono a disposizione parte del proprio tempo e della propria vita per gli altri, noi dobbiamo dire semplicemente un grandissimo “grazie”. Questo lo dovremmo fare ogni giorno. Se questo “grazie” istituzionale poi può tradursi anche in un “grazie” pratico, quindi in un riconoscimento fattuale del lavoro e della qualità del lavoro che questi cittadini svolgono, tanto meglio.
Questo regolamento è indubbio che va in questa direzione, assessore Xxxxxxxxx, e noi glielo riconosciamo senza alcun problema.
Quando si scrivono le regole, è importante scriverle insieme. Quando si mettono in campo le professionalità, le intelligenze, le caratteristiche di ciascuno per arrivare a un risultato positivo per la comunità, questo è il momento vero della democrazia e della partecipazione alla vita di una città. È il momento per cui tutti noi abbiamo deciso di fare i consiglieri comunali. Questi sono i momenti per i quali noi abbiamo deciso di fare i consiglieri comunali, non quelli delle schermaglie, quelli dei tafferugli, quelli delle diatribe o delle dialettiche spicciole.
Questi sono i momenti, quelli in cui insieme si può provare a mettere una parola diversa, a scrivere una parola diversa nella vita della nostra città.
Ho fatto questa digressione, Assessore, per riconoscerle uno sforzo e una volontà di intraprendere questo percorso, che però, a nostro avviso, proprio perché muove da presupposti assolutamente legittimi, giusti e meritevoli, va affinato, a mio modesto modo di vedere. E questo è stato fatto con l'emendamento che le verrà sottoposto fra poco. Perché è giusto ed è necessario che, proprio perché noi stiamo decidendo di incidere in maniera positiva sulla vita associativa di tanti cittadini baresi, dobbiamo farlo scrivendo delle regole che possano essere quanto più chiare, comprensibili, trasparenti e oggettive possibile. Questo perché? Perché noi dobbiamo dare un messaggio ai cittadini che ci stanno ascoltando. Il messaggio è che l'Amministrazione comunale di Bari è al fianco di tutti i cittadini volenterosi della città, indipendentemente dall’ideologia, indipendentemente dalle appartenenze politiche, indipendentemente dalla vicinanza a uno o all'altro. Noi dobbiamo dare un messaggio chiaro: qui dentro tutti i cittadini di buona volontà hanno diritto di cittadinanza e hanno uguale diritto di vedere riconosciuto il proprio lavoro.
Questo, Assessore, l'abbiamo detto tante volte in quest'aula. L'abbiamo detto quando abbiamo chiesto – io l’ho fatto personalmente – di dedicare degli spazi comuni a delle associazioni che svolgono dei compiti importantissimi. Probabilmente lei si è stancata di ascoltarmi, perché lo dico ogni volta e lei mi ha dato anche delle risposte, però ancora dei risultati fattivi non li abbiamo visti. Io mi sto riferendo in particolare a tutte quelle associazioni di Bari, e sono tantissime, che quotidianamente mettono a disposizione i propri spazi, il proprio tempo e la propria passione per organizzare la mensa dei poveri, quella mensa che dà da mangiare a tanti cittadini e non meno fortunati, che hanno difficoltà anche a mettere sul proprio tavolo un piatto di pasta.
Queste associazioni, purtroppo, continuano a svolgere questo lodevole e straordinario compito, che si sono auto-assegnati, perché non gliel'ha assegnato nessuno, in mezzo a una strada, in un modo che non fa onore a una città come quella di Bari, una città che deve ambire a essere moderna, a essere appetibile, a essere
internazionale, a essere degna. Uso una parola forte, quella della dignità, che non possiamo non legare alla capacità di ciascuno di noi di mettersi a disposizione degli altri, ma in maniera dignitosa, in maniera piena. Io penso che far distribuire pasti caldi ai più bisognosi, quindi ai meno fortunati, in mezzo a una strada, davanti alla stazione, sotto le intemperie e sotto gli occhi indiscreti di tutti, non sia una cosa che ci fa onore. Non ci fa onore come città, non soltanto nei confronti dei cittadini che vanno lì a provare a mettere un piatto caldo in tavola, ma anche nei confronti di tutti quei volontari che, ripeto, spesso si trovano in condizioni di estremo disagio e talvolta anche di pericolo.
Se questo regolamento può essere un ulteriore passo verso la regolamentazione e verso la implementazione dei servizi che l'Amministrazione comunale intende offrire a tutte le realtà del terzo settore, questo è un buon passo, un passo che noi dobbiamo compiere insieme, cercando di mettere da parte la titubanza, la sfiducia, anche la diversità ideologica, che su un campo come quello del volontariato non possono trovare alcun tipo di dimora.
È il momento, quindi, di scrivere le regole e di farlo insieme. Motivo per cui le abbiamo sottoposto un emendamento. I Colleghi del Movimento 5 Stelle hanno valutato positivamente questo lavoro in Commissione. Le opposizioni tutte hanno ascoltato quanto lei ci ha raccontato nelle commissioni preposte. L’ha fatto con umiltà e noi anche di questo le diamo atto.
Però, Assessore, è bene fugare ogni tipo di dubbio, sgombrare il campo da qualsiasi tipo di possibile retropensiero, e quindi approvare l'emendamento che noi vi sottoporremo.
Bisogna dire ai cittadini di Bari che con questo regolamento, con i criteri che abbiamo scritto, tutti avranno le stesse possibilità di avere dall'Amministrazione comunale una mano, di avere dall'Amministrazione comunale un aiuto, e tutti avranno la stessa possibilità in relazione ai compiti che svolgono, senza nessun altro criterio e senza alcun altro tipo di condizionamento.
Se questo sarà fatto, Assessore, noi oggi avremo fatto una buona opera e avremo reso onore al mandato che i cittadini ci hanno conferito nelle ultime elezioni comunali.
Questo approccio sistemico allo sviluppo di una delibera, che non è soltanto una delibera, ma è un metodo di lavoro, è un approccio che noi sposiamo, è un approccio che noi vorremmo vedere consolidato in un'Amministrazione che non deve vedere contrapposizioni sterili, ma deve vedere esclusivamente l'interesse della città perseguito da tutti, indipendentemente da questi o quei banchi. Non sempre questo è accaduto, anzi è accaduto ben di rado in questa Amministrazione.
Se nel periodo natalizio siamo tutti più buoni – almeno così si dice solitamente – e questo può essere un motivo, può essere un passo verso questo metodo diverso di approccio ai problemi e alle risoluzione dei problemi della nostra città, che ben venga.
Dalla nostra parte, come avete potuto notare nella discussione di oggi, non ci sono posizioni preconcette, vi è solo l'interesse a fare il bene della nostra città.
Spero che l'emendamento possa essere accolto e spero che la città di Bari possa godere al più presto di un regolamento che metta la parola fine a tutti i dubbi, a tutte le incertezze, che anche i cittadini baresi hanno avuto e continuano ad avere rispetto all’elargizione di contributi dall’Amministrazione comunale verso i privati.
Sgomberiamo questo campo e togliamo ogni dubbio. Noi siamo qui per questo. Grazie.
PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare il consigliere Xxxxxxxx per il secondo intervento. Ne ha facoltà.
CONSIGLIERE BRONZINI: Grazie, Presidente. È sintomatico che numerosi degli interventi che si sono susseguiti sottolineano uno dei passaggi più delicati, quello che poi darà forza alla possibilità che questo regolamento, e qui non ripeto le parole dei consiglieri Cavone e Xxxxx, che hanno sottolineato l'importanza di questo regolamento.
In particolare credo che il regolamento sia un qualcosa che, come dice la parola stessa, detta delle regole, e le regole sono elemento di garanzia per tutti, sia per chi poi potrà operare con il riconoscimento della validità del progetto presentato, sia per l'Amministrazione che supporta queste iniziative e attività.
Mi è sembrato anche di capire, ascoltando gli interventi dei Colleghi e non solo quelli, come si suole dire, al microfono, che questo è un regolamento che avrà un impatto fortemente positivo su tutto il territorio cittadino, territorio cittadino che sicuramente noi rivendichiamo in tutt'uno, ma non possiamo neppure dimenticare i municipi. E qui mi rivolgo al Presidente della Commissione Decentramento, che tanto
egregiamente, assieme al resto della Commissione sta operando sul fronte delle prerogative dei municipi che abbiamo voluto istituire.
Credo che uno dei temi più forti che abbiamo potuto riscontrare in questi mesi è proprio il tema del welfare, suddiviso, sicuramente con peculiarità specifiche, nei diversi territori.
Quindi, probabilmente potrebbe essere opportuno che, nel momento in cui ci sarà una commissione che dovrà valutare questi progetti presentati, indipendentemente se i componenti siano interni, qualora si riscontrino professionalità adeguate allo specifico progetto, o esterni, naturalmente detto con beneficio legato alla gratuità, cioè anche in questo caso con una forma di volontariato che sarà apprezzata, di soggetti esperti che vogliano dare il proprio contributo, assieme all'Amministrazione, potrebbe essere interessante che la Commissione stessa abbia al proprio interno soggetti individuati dai singoli municipi, sempre con lo stesso criterio: se ci sono professionalità interne, è bene; se le professionalità interne non ci fossero, ciascun municipio si farà carico, sul tema specifico, di indicare un esperto, ovviamente a titolo gratuito, che possa far parte della Commissione stessa.
Credo che questo possa essere un percorso da intraprendere in modo da dare anche forte dignità ai Municipi, che attraverso una loro indicazione possano immaginare di avere un riscontro in un momento di valutazione delle progettualità presentate e da parte dell’amministrazione, che conserva il ruolo di soggetto unificante che tira le fila e coordina un’attività che sul territorio avrà un impatto considerevole.
Credo che a questo punto sia stato anche immaginato e condivisibile un preciso emendamento che ovviamente, se fatto proprio dalla nostra amministrazione, cioè dall’Assessore, potrà essere anche non esplicitamente votato in termini precisi dopo il parere espresso, altrimenti procederemo alla diffusione dell’emendamento stesso, che credo sia stato già consegnato.
Questo è un tema che, com’è stato notato, ha interessato molti Consiglieri e se questo può essere un punto di arrivo per meglio dettagliare il sesto comma dell’articolo 4 credo che probabilmente l’Aula potrà accoglierlo positivamente.
PRESIDENTE: Ci sono ulteriori interventi? No, per cui chiudo la discussione. Assessore, la parola a lei per la replica.
ASSESSORE BOTTALICO: Grazie Presidente. Ringrazio tutti per gli interventi perché mettere al centro il welfare e questo livello di discussione non fa che onorare tutto il lavoro del Consiglio e di chi quotidianamente lavora su quei temi.
Anche gli stessi emendamenti sono degli emendamenti che, anche se impliciti (dirò nelle varie risposte), in realtà possono essere degli emendamenti che tendono a chiarire forse cose che a noi sembrano chiare, perché siamo una ripartizione tecnica. Pertanto tanti passaggi per noi sono quasi scontati.
Andiamo sulle varie questione. Consigliera Melini, condivido appieno quanto ha detto in specifico che i beni a cui fa riferimento questo regolamento sono i beni in concessione al welfare, che sono stati fino ad ora, e ora anche definiti dal regolamento, dati sempre con bando pubblico. I bandi che noi realizziamo non sono bandi chiaramente legati alla struttura, ma legati al servizio, pertanto prevedono sia la gestione di un servizio sia l’utilizzo di un bene finalizzato a quello stesso servizio che viene completato nel momento in cui scade il bando stesso.
Chiaramente c’è l’Assessore Xxxxxx, che invece lavora sull’affidamento dei beni alle associazioni dirette, però è un discorso diverso.
Consigliere Xxxxxx, chiaramente ringrazio perché nel suo discorso ha centrato uno degli elementi basi del regolamento e anche l’emendamento specifica quali sono i principi base dell’intero regolamento, che sono la trasparenza, la rotazione tra gli enti, la pari accessibilità, il controllo e la valutazione. Questo emendamento è anche un emendamento che ci aiuta a chiarire meglio alcuni passaggi che in questo caso per noi erano chiari, ma avevano evidentemente bisogno di maggior definizione.
Ci tengo a precisare, dato che ha fatto riferimento nel suo intervento, che quanto stiamo elaborando in Ripartizione non sono dei nuovi regolamenti, ma dei disciplinari, che mi rendo disponibile a condividere nelle Commissioni, però fanno sempre parte di quel regolamento approvato. Sono dieci disciplinari che stiamo elaborando e che definiscono l’accesso a ogni tipo di servizio (in questo senso sono nuovi perché non sono stati mai definiti) e ora sono ancora in fase di definizione con l’ASL sevizio di igiene mentale,
pertanto diventeranno patrimonio di tutti e possiamo condividerli insieme nel momento in cui vengono definiti.
La rassicuro anche sottolineando che fino a questo momento i vari contributi del welfare erano molto frammentati nelle voci di bilancio, pertanto, oltre a prevedere il regolamento, abbiamo fatto una sorta di riequilibrio grazie alla collaborazione del funzionario della Ragioneria per raccogliere tutte queste voci frammentate nel bilancio e far sì che si facesse un fondo unico e potesse essere più consistente nella valutazione. Anche perché fino a questo momento alcuni dei fondi destinati ai contributi avevano già un’indicazione precisa, pertanto così nella rotazione permetteremo a tutti la pari accessibilità.
Consigliere Xxxxxxxx, è vero che esisteva un regolamento, ma era un regolamento chiaramente generale, pertanto era lo stesso sia per la cultura sia per lo sport sia per il welfare. Non specificava i beneficiari che potevano accedere tassativamente, come in questo regolamento, ai contributi e soprattutto non era rimodulato secondo la normativa sopravvenuta che definiva il concetto di enti. Con questo regolamento chiaramente noi cerchiamo di individuare indicatori ed elementi che possano valorizzare il welfare, che chiaramente prevede degli interventi molto specifici.
Sempre rispetto a quanto richiedeva il consigliere Xxxxxxxx, quanto previsto dall’articolo 4, abbiamo individuato uno o più avvisi perché il welfare ha questa particolare caratteristica: i fondi che vengono destinati al welfare non sempre sono certi all’inizio dell’anno, ma sono fondi per la maggior parte che derivano da trasferimenti ministeriali o regionali. Pertanto può accadere che i fondi che possono essere investiti a gennaio possano non essere quelli successivi che poi possono derivare da eventuali integrazioni. Si veda ad esempio una sponsorizzazione privata che siamo riusciti a ottenere con un bando di sponsorizzazione che ci ha permesso di avviare un nuovo progetto.
Relativamente a quanto definiva rispetto all’articolo 6, quando si parla di istruttoria, l’istruttoria non esclude che ci sia una commissione. Sicuramente ci sarà la commissione – diceva il consigliere Xxxxxxxxx – perché oggi ne abbiamo anche parlato in Commissione, una commissione chiaramente a composizione mista, così come tutte le commissioni che ormai da due anni sono attive nel welfare, costituita sia da tecnici della Ripartizione centrale sia da tecnici della Ripartizione dei vari Municipi. È costituita da amministrativi e tecnici che sono a rotazione e vengono convocati di volta in volta sui vari bandi e che vengono anche organizzati in base della specificità del bando stesso. Se ad esempio ci sono dei contributi – facciamo un esempio – sull’area migrazione è anche bene che ci siano dei tecnici che possano avere anche questo tipo di competenza.
È vero che abbiamo utilizzato il termine follow-up, però nel regolamento è ben specificato in parentesi, dopo follow-up, che chiaramente questi contributi vanno verso associazioni che chiaramente hanno un patrimonio linguistico e non sono diretti ai cittadini, però comunque nel regolamento è anche specificato follow-up come indicazione chiara e fattibile delle prospettive di consolidamento, continuità e sviluppo del programma locale dopo la conclusione delle attività e delle strategie che saranno messe in atto per facilitare la prosecuzione.
Consigliere Xxxxxxxx, rispetto alle commissioni ho già detto qualcosa in precedenza. Le commissioni sono costituite, così come tutte le commissioni del welfare, da componenti sia della Ripartizione sia a rotazione dei vari Municipi con competenze sia tecniche (parliamo di assistenti sociali) sia di tipo amministrativo prevedendo componenti anche in base ai profili nel rispetto delle tipologie del progetto.
Prendendo anche una richiesta del consigliere Xxxxxxxx, giusto per non ritornare sullo stesso concetto, si possono sicuramente individuare degli esperti tecnici per la completezza delle commissioni, che chiaramente possono dare il loro contributo in maniera gratuita. In questo momento siamo molto pochi rispetto a un bisogno crescente.
Consigliere Muolo, fondamentale è la programmazione e non per altro abbiamo individuato varie aree in maniera tale che ogni anno si possa anche cambiare la programmazione tanto che da poche settimane abbiamo avviato la formazione di un osservatorio delle politiche sociali che non sia solo cittadino, ma di area metropolitana, un po’ perché l’area metropolitana deve essere la visione di tutti, ma a maggior ragione per il welfare ci sono molti temi che sono specificatamente di area metropolitana. Questo osservatorio che è in fase di definizione, a differenza delle consulte, che non avevano degli strumenti di programmazione, prevedrà la costituzione di tavoli permanenti tematici, la creazione di banche dati a livello metropolitano e il coinvolgimento di tutta l’area metropolitana. Questo anche ascoltando alcuni componenti che facevano parte delle consulte passate, dove c’erano fortemente delle criticità.
Sempre rispetto al consigliere Xxxxx, sul tema dei fondi, i fondi del welfare tutti sappiamo – ce lo diciamo quotidianamente – che sono assolutamente insufficienti rispetto a un bisogno che viene triplicato quasi giornalmente. Questo perché i trasferimenti ministeriali sono sempre meno. Sono fondi extra, pertanto non quelli previsti dal Municipio, però questo regolamento permetterà non soltanto di creare trasparenza ed equità nei bandi che presenterà la Ripartizione, ma diventerà regolamento anche per tutti i Municipi. Questo permetterà di avere uno strumento che, e così anche il famoso regolamento dei servizi sociali, inizia a rendere equi tutti gli interventi che i vari Municipi fanno a livello municipale perché chiaramente nella piena autonomia spesso accade che ogni Municipio segua una propria strada creando anche dei cittadini di tipo B e cittadini di tipo A.
Questo fermo restando che la qualità, se i Municipi la portano avanti, è una qualità superiore, però sicuramente c’è una difformità in base a dove c’è la residenza. In questo senso quel regolamento, questo regolamento e i disciplinari renderanno regole certe per tutti e uno strumento di cui sicuramente faranno tesoro anche i Municipi stessi.
Rispetto al target è fondamentale sia la tutela dei volontari, come diceva il consigliere Xxxxxx, sia la tutela degli utenti. Non peraltro tra i vari punteggi al punto c) dell’articolo 5 si fa riferimento alla rilevanza sociale valutata anche sulla base del numero dei destinatari dell’impatto dell’intervento, pertanto la valutazione anche dopo che l’intervento è finito, rispetto alle esigenze della collettività locale e dell’interesse pubblico perseguito.
Approfitto anche per dire che stiamo anche introducendo nella valutazione dei servizi non solo la valutazione diretta per chi eroga un servizio, ma anche una valutazione che parte dagli stessi fruitori dei cittadini attraverso questionari, focus e addirittura delle schede online anonime che i cittadini possono inviare sul sito del Comune di Bari.
Consigliera Xxxxxx, da due anni i contributi del welfare, un po’ perché è stato azzerato il fondo, non sono stati erogati, nel senso che abbiamo comunque sempre fatto bandi pubblici. C’era questa frammentazione delle quote, perciò in realtà c’era un solo contributo storico del bilancio che era destinato all’Unione Italiana Ciechi, che però, nonostante fosse definito, dall’anno scorso abbiamo fatto comunque un bando pubblico, pertanto è l'unico contributo che è stato dato. L'importanza di farlo ora è proprio per permetterci da gennaio, con l'inizio dell'anno, di fare, appunto, un bando nuovo. Pertanto riprendo quello che era stato detto, che l'atto dirigenziale non esclude la commissione. Sì a bando, sì a sportello, che è la cosa che mi aveva chiesto.
Consigliere Xxxxxxxxx, non possiamo fare, chiaramente, relativamente alle commissioni, non possiamo fare l'elenco dei componenti, ma sicuramente possiamo sottolineare la formazione delle commissioni, che, come si è detto prima, è in percentuale di tecnici amministrativi della Ripartizione e in parte dei Municipi, a rotazione, con eventuale valorizzazione di esperti che i Municipi vorranno fornire.
Il consigliere Xxxxxx in realtà non aveva fatto un'esposizione se non dell'emendamento che abbiamo già condiviso.
Approfitto dell'occasione anche per dire che l'assessore Xxxxxx sta completando le procedure per l'affidamento alle varie associazioni della stazione, che sono state bloccate perché nel frattempo è subentrato anche un contributo da parte dell'Ikea anche per allestire la parte esterna.
Spero di avere risposto a tutti.
PRESIDENTE: Grazie.
Siamo alla fase degli emendamenti. Il consigliere Xxxxxx ha già illustrato quello formulato dalla Commissione, che è l'emendamento n. 1, che porta la firma, nel testo rivisto e corretto, del vicepresidente della I Commissione Xxxxxxx. Il punto di vista dell'Amministrazione o della Ripartizione, comunque, su questo emendamento formulato dalla I Commissione? Assessore...
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE: Sì, in sintesi.
ASSESSORE BOTTALICO: Ho già detto, è sicuramente acquisito, il parere è favorevole.
PRESIDENTE: Grazie.
Vi sono interventi su questo emendamento? Nessuno.
Per cortesia, richiamiamo l'attenzione dei colleghi, stiamo per votare sull'emendamento all'articolo 4 del regolamento e precisamente all'ottavo comma di detto articolo, dove vanno aggiunte le seguenti parole: "non può comunque essere erogato più di un contributo all'anno allo stesso ente".
E' aperta la votazione elettronica.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: 31 favorevoli su 31 presenti e votanti. Il Consiglio approva all'unanimità.
Il secondo e il terzo emendamento hanno formulazioni diverse, ma il terzo emendamento appare più una specificazione, un'integrazione del secondo. Ora io mi rivolgo ai proponenti il terzo per intanto chiedere conferma se va posto ai voti; nel qual caso il testo va leggermente modificato e reso compatibile con la norma regolamentare. Però andiamo con ordine, procediamo innanzitutto alla votazione del secondo. Il secondo è il caso che lo illustri la consigliera Xxxxxx.
XXXXXXXXXXX XXXXXX: Grazie, Presidente. Sono simili ma non uguali, perché, non so per quale motivo, se qualcuno lo vuole esporre in questa fase, questo emendamento, che è a firma delle opposizioni, cassa e sostituisce... Assessore, se lei vuole dare un contributo anche su questo per capirci, tanto la volontà è di tutti ed è comune ed è quella di dare trasparenza alla fase di valutazione dei contributi. Quindi, tecnicamente, visto che ha i dirigenti a fianco, se ci vuole dare un aiuto nel comprendere, perché noi stiamo cassando la parte "con atto dirigenziale sulla base dell'istruttoria condotta" a favore della "valutazione pubblica a mezzo di apposita commissione di esperti". Lei ha anche chiarito nella fase delle risposte che stiamo trattando di... che era sfuggita la precisazione nella redazione del regolamento, ma che abitualmente le commissioni sono miste e, in più, se abitualmente ci sono i componenti del Municipio a me non è chiaro perché, diversamente, l'emendamento successivo, che comprende anche esplicita menzione, sarebbe una cosa ottimale, però l'emendamento successivo non cassa la prima parte, quindi non rende uguali i due emendamenti dal punto di vista tecnico. Allora se tecnicamente ci date un contributo per comprendere se dobbiamo... non lo so... cioè, se va modificata la parte dell'istruttoria...
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERA MELINI: ...o possiamo fonderli. Presidente, se vuole anche lei contribuire al dibattito...
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxx, volentieri, ma purtroppo mi tocca presiedere e quindi...
CONSIGLIERA MELINI: E lo so. La domanda è: siccome mi sembra di comprendere che c'è la volontà anche della maggioranza e che gli emendamenti sono differenti per quanto attiene al comma... perché noi lo modifichiamo non integrandolo soltanto, noi modifichiamo, diciamo, cassando una parte che è quella non chiara del regolamento. Ora, è possibile fondere i due emendamenti? E' possibile farne uno?
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERA MELINI: No, possiamo solo... per modificare, possiamo solo votare uno dei due?
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERA XXXXXX: Xxxxxx possiamo sapere se tecnicamente il secondo emendamento si sposa con... cioè, perché tecnicamente è sufficiente aggiungere o andava comunque cassata la parte dell'istruttoria in capo al dirigente del...?
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxx, era proprio quello di cui io e il Segretario generale ci stavamo occupando...
CONSIGLIERA MELINI: Perché è singolare che non abbiano cassato la parte oggetto del chiarimento...
PRESIDENTE: Io l'unica cosa che allo stato posso dire, confortato dal parere del Segretario generale, è che gli emendamenti restano questi salvo le correzioni, diciamo, più volte richiamate, quelle in capo al Segretario generale, che servono o possono servire esclusivamente per rendere compatibile il testo dell'emendamento al testo della norma regolamentare, cioè non siamo nella fase in cui è possibile modificare il testo degli emendamenti in modo sostanziale.
CONSIGLIERA XXXXXX: Xxxx, allora, Presidente, proprio per quello che sta dicendo lei, che è quello che sto sollevando io, se il Segretario generale vuole dare conferma che è compatibile il secondo emendamento, a firma Xxxxxxxxx, con il testo che stiamo emendando...
(Intervento fuori microfono)
CONSIGLIERA MELINI: Per la parte che non è cassata.
PRESIDENTE: Intervenga prima la Ripartizione e poi il Segretario generale, sul secondo degli emendamenti.
DIRIGENTE RIPARTIZIONE: Xxxxxxx che il secondo emendamento può essere aggiunto a seguito del primo con una correzione di carattere letterale aggiungendo un altro comma, cioè scrivendo: "tale commissione all'uopo nominata sarà composta da due esperti eccetera eccetera", quindi diciamo che il testo del regolamento dovrebbe essere formulato in questo modo: "La valutazione delle domande e il loro accoglimento avviene... sulla base... con atto dirigenziale..." no, allora: "La valutazione delle domande e il loro accoglimento avviene con valutazione pubblica a mezzo di un'apposita commissione di esperti". Seguendo: "Tale commissione all'uopo nominata sarà composta da due esperti interni, qualora ci fossero, o esterni, a titolo gratuito, e un esperto interno o esterno, a titolo gratuito, indicato da ciascuno dei cinque Municipi". Questo è...
PRESIDENTE: Sì. Le chiedo scusa. Lei, diciamo, si è portato avanti con il lavoro, ora facciamo un rewind, per cui il testo prodotto nel secondo emendamento e illustrato dalla consigliera Xxxxxx è assolutamente compatibile, quindi non c'è alcun problema. Chiedo al Segretario generale di confermarlo.
SEGRETARIO GENERALE: Sì sì, confermo, è compatibile.
PRESIDENTE: Compatibile ovviamente nel testo, non c'è un valore politico in quello che sto dicendo.
SEGRETARIO GENERALE: Xxxxx, è compatibile nel testo.
PRESIDENTE: Prego.
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE: Sì, non azzeriamo continuamente il tempo però...
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE: E ho capito... aveva due minuti la consigliera Xxxxxx.
XXXXXXXXXXX XXXXXX: Presidente, io sarò telegrafica. Grazie al dirigente che ha precisato perché la chiarezza era... io mi sono espressa male, il secondo emendamento per me era il loro, invece si trattava del secondo e del terzo, però il dirigente si è portato avanti e ha fatto chiarezza anche per noi. Per quanto attiene noi, noi auspichiamo che possa passare questo emendamento che cassa la prima parte e che
integriamo all'unanimità con il secondo, perché così è chiaro che c'è un lavoro non politico, ma di squadra del Consiglio tutto. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie.
Vi sono interventi sull'emendamento n. 2, quello illustrato dalla consigliera Xxxxxx? Consigliere Bronzini.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Chiedo scusa, Presidente, ma alla luce di quanto abbiamo ascoltato prima quando lei ha detto che è stato anticipato il lavoro, l'emendamento della consigliera Xxxxxx andrebbe a sostituire la prima parte del comma 6 dell'articolo 4, a cui potrebbe poi legarsi, si diceva, l'emendamento n. 3. In tal caso, va beh, è chiaro.
PRESIDENTE: Era un po' quello che avevo detto nel mio intervento iniziale, che mi sembrava, l'emendamento n. 3, una sorta di integrazione del n. 2 e vi ho chiesto se eravate d'accordo. Se siete d'accordo, andrebbe votato prima... o comunque purché resti a verbale che il n. 3 è un completamento del
n. 2, perché se è così, va votato prima il n. 3 e poi il n. 2 perché diventa una sorta di subemendamento. Però non staremo a formalizzarci, purché sia chiaro come diventa poi il testo finale. Chiedo al consigliere Xxxxxxxxx, primo firmatario, di darmi un cenno di assenso.
CONSIGLIERE XXXXXXXXX: Assolutamente sì, Presidente, infatti proponevo anche se era possibile armonizzare i due emendamenti e votarne uno soltanto, appunto i due emendamenti armonizzati.
PRESIDENTE: Se non c'è nessun dissenso, superiamo il formalismo e arriviamo ad una formulazione che poi non crei problemi a chi dovrà interpretarlo, quindi mi permetto di leggere quello che sarebbe. Chiedendo sia all'Assessore che ai funzionari presenti di dedicarmi la loro attenzione. Ipoteticamente, laddove dovessero essere approvati entrambi gli emendamenti o l'emendamento e il subemendamento, il testo del comma sesto dell'articolo 4 diverrebbe: "La valutazione delle domande e il loro accoglimento avviene con valutazione pubblica a mezzo di un'apposita commissione di esperti". L'altro emendamento serve a specificare esclusivamente la composizione di questa commissione e quindi andrebbe, di fatto, dal Segretario generale, ove sia d'accordo, cassato il primo rigo e si partirebbe dal secondo e cioè questa commissione di esperti sarebbe composta "da due esperti interni, qualora ci fossero, o esterni a titolo gratuito, e un esperto interno o esterno, a titolo gratuito, indicato da ciascuno dei cinque Municipi". Io chiedo se quello che io ho pronunciato va bene al Segretario generale. Per cortesia, lo dica. Prima lo chiedo alla Ripartizione. Può cortesemente esprimersi, funzionario, se così come formulato per voi va bene dal punto di vista della regolarità tecnica? Lo può dire al microfono, cortesemente?
(Intervento fuori microfono)
PRESIDENTE: Sì, faremo due votazioni distinte, però stiamo armonizzando i testi.
DIRIGENTE RIPARTIZIONE: Io direi che va bene, almeno sotto l'aspetto tecnico sono compatibili.
PRESIDENTE: Grazie.
Segretario generale, prego.
SEGRETARIO GENERALE: Presidente, anche sotto il profilo della legittimità va bene.
PRESIDENTE: Grazie.
Vi sono ulteriori interventi a questo punto, io mi permetto di dire, sia sul secondo che sul terzo? No. La discussione è chiusa.
Procederemo comunque a due votazioni distinte.
Vista l'intesa di massima raggiunta, votiamo prima il n. 2 e poi il n. 3 nell'ordine di presentazione. Colleghe e colleghi, in aula.
E' aperta la votazione elettronica.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: 30 favorevoli, nessun contrario, 1 astenuto. Il Consiglio approva.
Apriamo ancora la votazione elettronica sull'emendamento n. 3, presentato dal consigliere Xxxxxxxxx. Colleghe e colleghi, in aula.
È aperta la votazione elettronica.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: 31 favorevoli su 31 presenti e votanti. Il Consiglio approva all'unanimità. Passiamo alle dichiarazioni di voto. Ve ne sono? Consigliere Xxxxxxxx.
CONSIGLIERE XXXXXXXX: Assessore, intervengo solo per confermarle il mio orientamento iniziale. Io mi asterrò su questo emendamento perché nonostante siamo riusciti ad aggiustare la questione delle Commissioni, non mi convincono alcune cose che le riepilogo.
Innanzitutto io penso che noi avremo dei problemi sull'articolo 4 che non dà un tempo determinato nel quale le onlus sanno che possono godere di questi contributi e di questi benefici. Lei ha risposto a questa mia osservazione dicendo che siccome spesso sono trasferimenti del Ministero o della Regioni, non possiamo predeterminare il periodo, ma bastava scrivere all'articolo 4: ogni anno, il primo febbraio o il primo settembre, la Ripartizione pubblica l'avviso, virgola, fatti salvi eventuali successivi finanziamenti dei Ministeri o regionali, di modo che noi avevamo la certezza di dire alle onlus, alle associazioni: ci sono due periodi nei quali io farò l'avviso e poi ovviamente dovete state attenti perché potranno esserci ulteriori finanziamenti e dovete valutare se siete interessati a partecipare all'avviso pubblico. Non mi convince questa cosa. Come al solito, probabilmente, a novembre verrà fatto l'avviso pubblico e in cinque giorni bisognerà depositare le domande. Non mi piace.
La seconda cosa che non mi piace è quello che lei ha detto, che sul follow-up ci rivolgiamo ad associazioni che hanno dimestichezza delle cose di cui stiamo parlando. Questo, devo dire la verità, mi preoccupa un po' perché io pensavo che fosse un regolamento che fosse rivolto a tutte le onlus, a tutte le associazioni che in qualche modo operano o opereranno nel sociale indipendentemente se sono dei professionisti o meno del settore. Il termine follow-up, poi - ho visto anche su Internet - non mi pare sia molto centrato nell'espressione che avete utilizzato voi tra parentesi. Io non sono un esperto, però in marketing il follow- up è una cosa diversa, o in ingegneria o nel campo medico, è una cosa diversa rispetto a quello che avete detto voi. Però diciamo che saranno problemi di chi, tra i criteri per la concessione dei benefici, dovrà anche utilizzare il famoso follow-up, e più le cose sono oscure e non chiare e non limpide... In provvedimenti che sbagliano a citare la Costituzione, ci mettiamo anche termini inglesi. Sono degli ossimori che... vorrei che qualcuno facesse delle valutazioni su questi ossimori. Da una parte sbagliamo la Costituzione, dall'altra parte mettiamo termini inglesi che secondo me sono inappropriati e confondano soltanto le acque, peraltro in un articolo che è importante perché dà i criteri per l'erogazione dei benefici, e ci mettiamo, ripeto, questo follow-up che mi è oscuro.
In più, l'ultima cosa, anzi, le ultime due cose che non mi convincono. Una è il fatto che mentre - questo è più, diciamo, un tema per il Sindaco che per lei, forse - mentre quando facciamo il regolamento per la cultura, l'Amministrazione dà una linea politica e dice che le valutazioni vengono fatte dalle commissioni, poi, quando passiamo ai contributi sul sociale, deve essere il Consiglio che, in continuità, in trasparenza, in obbiettività, deve introdurre un emendamento per dire: lo facciamo fare a una commissione questo lavoro. Allora politicamente non capisco qual è la linea. Per la cultura facciamo una commissione e per il sociale invece facciamo che lo fanno gli uffici attraverso degli organismi interni. Anche questo non mi convince.
L'ultima cosa che non mi convince - e che, ripeto, mi costringerà ad astenermi su questo regolamento - è quest'altra cosa che mi era sfuggita all'inizio della lettura al di fuori di quest'aula; l'ho riletto nell'aula, il regolamento, e non mi convince: è quello che lei ha previsto, che gli uffici hanno previsto all'articolo 5, comma 2, nel quale voi, dopo che avete detto quali sono i criteri per la concessione dei benefici, ad un certo punto avete dato una norma di chiusura e derogatoria che mi preoccupa un po' e che spero non provocherà in futuro dei problemi. Voi dite che "l'avviso pubblico, in relazione all'attività da svolgere,
seleziona in specifico e in concreto i suddetti criteri" cioè i criteri in base ai quali dare i contributi "ovvero può prevedere eventuali e ulteriori criteri di cui l'amministrazione terrà conto nella valutazione delle attività, delle iniziative e dei progetti nella conseguente attribuzione dei benefici". Questo significa che noi abbiamo fatto questo bel regolamento in cui io ti dico che nell'avviso pubblico i criteri su cui sarai valutato saranno questi, però poi io amministrazione mi riservo, quando farò l'avviso pubblico, di mettere altri criteri e altri benefici. Il che è un po' in contraddizione con un regolamento che regolamenta, appunto, come devono presentare la domanda (scusi, Presidente, prendo dieci secondi), chi ha diritto ad avere i benefici, quali sono i criteri per l'erogazione. Se do una norma di chiusura, però io, quando farò l'avviso pubblico, potrò prevedere altri criteri in base ai quali darò i benefici, usciamo fuori dal regolamento che deve regolamentare esattamente la materia.
Per questi motivi io mi asterrò. Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx.
XXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXX: Grazie, Presidente. Il voto del movimento che rappresento, Sud al Centro- Iniziativa democratica, ovviamente sarà favorevole, volevo però ringraziare l'assessore Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx per l'impegno profuso sia nella stesura di questo regolamento, ma anche per la disponibilità che ha mostrato sin dall'inizio a recepire i suggerimenti in sede di Commissione, in particolare in sede di I Commissione, la Commissione Welfare della quale io sono componente. La ringrazio per aver accolto i miei suggerimenti, quelli relativi all'articolo 3, cioè di ampliare i soggetti destinatari dei benefici così come previsto dalla legge regionale, e sia per quanto riguarda l'articolo 4, con il quale abbiamo deciso di assegnare un contributo all'anno a ogni singola associazione, un suggerimento che poi è diventato emendamento condiviso dall'intera Commissione che ovviamente ringrazio.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxx.
XXXXXXXXXXX XXXXXX: Grazie, Presidente. Io annuncio il mio voto favorevole con una precisazione: mi fa piacere e ovviamente monitorerò, per quello che è di mia competenza come consigliere comunale, che tutto sia fatto in perfetta trasparenza e linearità per i fruitori finali, quindi anche rispetto alle criticità comunque emerse in questa sede.
Ma soprattutto voglio stigmatizzare una differenza che è emersa oggi, cioè che l'assessorato al welfare fino ad oggi ha concesso gli immobili in sua disponibilità attraverso un avviso pubblico, mentre l'assessorato al patrimonio lo fa con affidamento diretto. Io su questo ho un'interrogazione su cui attendo risposta, che mi auguro arrivi quanto prima, che non si aspetti il 31 dicembre per essere trasmessa al consigliere che ne ha diritto.
Però, caro assessore Xxxxxxxxx, non è poco. La politica permette tanti strumenti per agire sul territorio, usarli in trasparenza credo che sia doveroso perché aumenta sempre di più il terzo settore e aumenta perché le amministrazioni hanno sempre meno risorse, quindi anche avere un immobile è una cosa importante perché è un luogo dove potersi incontrare e dare accoglienza a chi ne ha bisogno. E' tanto vero
- non so se dipende da lei - che gli immobili dati in piazza Balenzano ad Incontra meriterebbero maggiore dignità, perché dare - però mi fa piacere dirlo su un regolamento del welfare - concedere degli immobili comunali per evitare, davanti all'indifferenza di continue amministrazioni, che le persone meno fortunate ricevano del cibo in piazza Xxxx Xxxx, al freddo e al gelo, penso che anche troppo tardi stia arrivando questa amministrazione rispetto al lavoro che fa l'associazione Incontra, ma che poi gli immobili dati all'associazione Incontra debbano stare in un luogo che è veramente indecoroso... Io invito i consiglieri comunali a recarsi nella piazza del mercato, in uno dei mercati peggiori di questa città, e non solo per responsabilità dei mercatali, dove c'è un parcheggio e dove sicuramente quattro paletti non danno dignità e decoro a luoghi che sono del Comune di Bari e penso che debbano essere messi perlomeno nelle condizioni di una maggiore dignità e accoglienza per chi si metterà in fila per ricevere un pasto caldo. Se vogliamo fare delle cose, bisogna farle fino in fondo. Per questo motivo sono ben contenta che gli immobili dell'amministrazione comunale in disponibilità del welfare siano dati sempre con avviso pubblico e per questa interrogazione che ho fatto, siccome è diretta al Sindaco, il Sindaco disporrà le risposte agli assessori competenti, quindi immagino che anche lei sarà messa in condizioni di rispondere e sarà doveroso, per i
consiglieri comunali che riceve, dare pubblicità di come avvengono queste cose, così come auspicare che si possa regolamentare anche per quanto attiene al patrimonio l'utilizzo degli immobili di proprietà del Comune di Bari.
Approfitto, Presidente - è fuori tema, però credo che sia anche questo un dovere perché c'è il Sindaco in aula - per segnalare a chi ci sta ascoltando che come l'anno scorso sempre più donne vengono aggredite per togliere, sottrarre con violenza gli orecchioni dai lobi delle orecchie. Sono tre gli episodi che mi sono stati segnalati nelle ultime quarantotto ore, sono di nota conoscenza alle Forze dell'ordine. Penso che in questo periodo di feste, le donne - lo dico per me perché è una violenza fisica e scusatemi se colgo questa occasione - dovrebbero o non portare gli orecchi, se siamo arrivati a questo punto, o mettere quelle con le clip, perché se stanno girando bande di ragazzi a cui noi non possiamo, come amministrazione, ovviamente far fronte, se non stare più attenti come Polizia municipale e Carabinieri; però, se c'è questo fenomeno che si sta riproducendo (in quarantotto ore, per quelle sono le mie conoscenze, siamo già a tre episodi) credo che evidentemente dobbiamo segnalare - lo dico anche agli Assessori che hanno magari maggiori opportunità, ma al Sindaco stesso - segnalare ai nostri concittadini e alle nostre concittadine di stare più attente. Sono le donne anziane vittime di questo fenomeno e credo che forse bisognerebbe essere più attenti perché si sta creando tensione sociale a livelli ormai massimi. E' un fenomeno che anche l'anno scorso in questo periodo è stato registrato. E' un invito a tutte quante ad essere più accorte o addirittura a non portare gli orecchioni con il buco ai lobi. Scusate e grazie.
PRESIDENTE: Ci sono ulteriori dichiarazioni di voto? Consigliere Xxxxxxxxx.
CONSIGLIERE XXXXXXXXX: Grazie, Presidente. Prendo la parola con l'occasione di esprimere la nostra dichiarazione di voto, ma solo per aggiungere qualcosa a quello che ha detto la consigliera Xxxxxx, ma più che altro non per difendere l'Amministrazione, ma quantomeno dare un aggiornamento un po' più compiuto di quella che è la tematica.
La consigliera Xxxxxx ha citato la consegna dei pasti che viene fatta in stazione, la sera, ai senza- fissa- dimora ed effettivamente da tantissimo tempo si era chiesta la possibilità di utilizzare un immobile per consentire, a questi nostri amici che vivono un disagio notevole, di poter mangiare, avere un pasto caldo. Pensavamo effettivamente in questa stagione invernale che ormai è iniziata di non registrare più degli appuntamenti ancora all'aperto, ma di poterlo fare già in un luogo coperto. Perciò io da un lato dico grazie all'amministrazione che effettivamente, dopo tanti sforzi, ha individuato l'immobile da consegnare, ha avuto anche un finanziamento privato da chi effettivamente si è accollato l'onere di ristrutturare l'immobile. Adesso, però, stiamo al momento conclusivo, ma questo momento conclusivo... è da qualche mese già che diciamo che la settimana successiva sarebbe stata ultimata con la consegna all'associazione Incontra, che è l'associazione capofila a cui fanno capo diverse associazioni per l'erogazione di questi pasti, perciò con questa occasione cerco di invitare chi ha in questo momento il pallino in mano per la consegna di questo immobile a farlo veramente nel più breve tempo possibile perché ogni giornata, con il clima che stiamo vivendo, è veramente da evitare se vogliamo garantire un pasto caldo a questi sfortunati amici. Grazie.
PRESIDENTE: Ci sono ulteriori dichiarazioni di voto? Nessuna.
Richiamiamo l'attenzione delle colleghe e dei colleghi, stiamo per procedere alla votazione sulla proposta di deliberazione n. 2016/200/52 così come risulta emendata.
E' aperta la votazione elettronica.
Ricordo che trattasi di regolamento e che per l'approvazione necessita di almeno 19 voti favorevoli.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: 27 favorevoli, nessun contrario, 4 astenuti. Il Consiglio approva. Si propone l'immediata eseguibilità.
E' aperta la votazione elettronica.
VOTAZIONE
PRESIDENTE: 29 voti favorevoli, nessun contrario, 1 astenuto. Il Consiglio approva anche l'immediata eseguibilità.
Il presente verbale viene sottoscritto nei modi di legge:
IL PRESIDENTE Xxxxxxxx Xx Xxxxx | IL SEGRETARIO GENERALE Xxxxxx Xxxxx |
Si certifica che la presente deliberazione è stata pubblicata all'Albo Pretorio on line del Comune dal 22/12/2016 e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi.
Bari, 22/12/2016 | Responsabile dell'Albo Pretorio Xxxxxxxx Xxxxxxxxx |
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Su relazione dell'incaricato si certifica che la presente delibera è stata pubblicata all'Albo Pretorio on line del Comune di Bari dal 22/12/2016 al 05/01/2017. |
L'incaricato Bari, 10/01/2017 |
CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' Si certifica che la presente deliberazione è divenuta esecutiva per decorrenza dei termini di pubblicazione di cui all'art. 134 TUEL. |
Responsabile dell'Albo Pretorio--- Xxxxxxxx Xxxxxxxxx |
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del d.lgs n. 82/2005, del t.u. n. 445/2000 e norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico è memorizzato digitalmente ed è rintracciabile sul sito internet xxxx://xxxx.xxxxxx.xxxx.xx