PROGETTO PER L’ATTUAZIONE DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART. 6 DELLA L.R. 11/2004 APP. 01 – Area Marini – ZTO C2/18b – Fc/2b
COMUNE DI SILEA PROVINCIA DI TREVISO
PROGETTO PER L’ATTUAZIONE DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL’ART. 6 DELLA L.R. 11/2004
APP. 01 – Area Marini – ZTO C2/18b – Fc/2b
Committente: MARFE SRL
VALUTAZIONE COMPATIBILITA’ IDRAULICA
Paese 20/12/2018 arch. Xxxxxx Xxxx
xx x X x x x x 0 – 31038 P aes e ( TV ) – te l. 0 4 2 2 4 5 0 5 4 8
e - ma i l : i n f o @ s t u d i o t b a s s o c i a t i . i t - C. F . - P. I VA 0 4 6 9 8 3 3 0 2 6 5
1 INTRODUZIONE
Oggetto del presente studio è la valutazione della risposta idraulica, agli eventi meteorici, di un’area in Comune di Silea località capoluogo, inserita in contesto completamente urbanizzato ai margini del Fiume Melma, classificata nel vigente strumento urbanistico generale come ZTO C2/18b, sulla quale si prevede un intervento per l’attuazione di un Piano Attuativo finalizzato alla realizzazione edifici residenziali. Con la maggiore impermeabilizzazione dell’area, diminuisce il tempo di risposta del bacino, aumenta la portata defluente nella rete esistente, con il conseguente rischio di aumentare la frequenza degli eventi critici su tutta l’area, a meno di interventi compensativi di tipo idraulico.
Scopo di questo studio è quindi di dimensionare gli invasi compensativi, in modo che la portata defluente nella rete di scarico delle acque meteoriche possa essere pari a quella massima riscontrabile attualmente, prevedendo non solo le opere di urbanizzazione oggetto della presente istanza ma ipotizzando la risposta del bacino ad edifici ultimati.
Alla fine si cercherà di individuare quali saranno i volumi, diffusi e concentrati nell’area edificata, che sopperiscono al volume d’invaso distribuito considerando lo stato attuale completamente agricolo. Il calcolo del volume di invaso sarà quindi quello derivante dal compimento dell’intero intervento previsto.
Si deve sottolineare che i valori risultanti da tale studio, si riferiscono al comprensorio di progetto, secondo le caratteristiche delle superfici drenanti senza considerare le attuali aree destinate a fossato e sede stradale esistenti. Qualora si dovessero avere delle variazioni, ad esempio aumentando la percentuale di superficie impermeabilizzata, risulta chiaro che i valori di seguito riportati necessiteranno di un ulteriore volume di invaso per sopperire alla diminuzione di superficie a verde.
Va inoltre ribadito che questo studio si limita al bacino costituito dalla superficie del comprensorio di progetto ed è quindi volto a non peggiorare la situazione attuale, e non a migliorare eventuali carenze idrauliche delle superfici esterne.
2 DATI AREA DI INTERVENTO
Ai fini della valutazione si ribadisce che sebbene l’area in proprietà risulti con una superficie più vasta di quella effettivamente destinata all’intervento le considerazioni per le verifiche oggetto della presente relazione riguardano esclusivamente la porzione sulla quale è consentita la trasformazione edilizia.
L’area oggetto di trasformazione è pari a mq 16.944,00 di cui:
DI PROGETTO (mq 16.944,00)
mq 3.164 strada pubblica e marciapiedi
mq 640 Parcheggi in autobloccante semi impermeabile
mq 13.140 area pertinenza fabbricati - 60% impermeabile mq 7.880
- 40% verde di pertinenza mq 5.260
Le caratteristiche geometriche ed idrauliche di progetto del bacino sono così definite:
DI PROGETTO sup. strada e marciapiedi (mq): | 3.164,00 | coefficiente di deflusso | 0,900 |
sup. parcheggi semi impermeabile (mq): | 640,00 | “ “ “ | 0,600 |
sup. pertinenza fab. impermeabile (mq): | 7.880,00 | “ “ “ | 0,900 |
sup. pertinenza a verde (mq): 5.260,00 “ “ “ 0,200 sup. totale (mq): 16.944,00 “ “ “ 0,670
3 DATI PLUVIOMETRICI DELLA ZONA
Per quanto riguarda gli eventi meteorici, si è fatto riferimento all’analisi regionale delle precipitazioni per l’individuazione di curve segnalatrici di possibilità pluviometrica di riferimento distribuite dal “Consorzio di Bonifica Piave”.
In relazione alla zona “Medio Sile, Vallio, Meolo” corrispondente al Comune di Silea è stata adottata la formula segnaletica di possibilità pluviometrica:
a • t
dove:
h =
(t + b) c
h (mm) è l’altezza delle precipitazioni t (min) è il tempo
Il tempo di ritorno dell’evento meteorologico di progetto considerato è pari a 50 anni.
I coefficienti a, b e c risultano quindi: a = 30,0 (mm • minc-1)
b = 10,4 (min) c = 0,787
Il Consorzio di Bonifica Piave ha individuato come parametro di riferimento per la portata massima di scarico di 10 l/s•ha, e per il caso specifico corrisponde a:
ha 1,6944 • 10 l/s •ha = 16,944 l/s
4 VOLUME DI INVASO NECESSARIO PER VARIE PRECIPITAZIONI
Il calcolo del volume di invaso necessario a garantire dopo l’intervento la medesima portata uscente attualmente risultante, è stato effettuato con i sistemi di calcolo forniti dal consorzio.
Per calcolare il volume d’invaso di progetto, si applica un semplice bilancio tra la portata entrante, al variare della durata dell’evento meteorico, e quella uscente, pari alla massima consentita, come sopra valutata.
Di seguito si riportano i risultati ottenuti con l’introduzione dei parametri relativi all’area:
Volume di invaso calcolato sullo STATO DI PROGETTO
Per le considerazioni sopra riportate il volume che dovrà costituire l’invaso all’interno dell’area sarà 814,875 mc.
5 CONCLUSIONI
Gli invasi richiesti, per non gravare sulla fognatura comunale esistente, in maniera più consistente dello stato attuale, può essere ricavato in due maniere: con un sovradimensionamento della rete fognaria e quindi con volumi d’invaso in modo diffuso oppure con la creazione di volumi d’invaso in area verde, in modo concentrato.
Il metodo adottato sarà quello dell’invaso concentrato con la realizzazione di una depressione di nell’ampia area a verde con una profondità media di 50 – 60 cm, in modo che, quando la portata
entrante supera quella uscente , si abbia un progressivo riempimento della dell’area che funge da serbatoio. Resta inteso che l’adozione della soluzione degli invasi concentrati sarebbero da ritenersi equivalenti e non cambiano i principi espressi nella presente relazione.
Nelle tavole di progetto sono indicati i profili con le quote di invaso tali da garantire un volume di laminazione complessivo da realizzare pari a mc. 815,00 > 814,90 mc calcolati.
6 DIMENSIONAMENTO DELLO SFIORO DI SICUREZZA
Per la verifica e il dimensionamento della soglia di sicurezza si applica la seguente formula relativa alla bocca a stramazzo a parete sottile considerando una portata massima di scarico pari a quella massima calcolata con intervento realizzato che risulta pari a 10,85 lt/s (815 x 1000 / 270 x 60).
Il carico idraulico massimo sul ciglio di sfioro di sicurezza risulta dalla seguente formula: Q =µ l h √(2gh)
dove:
Q = portata massima in (mc/s)
µ = coeff. di efflusso => 0,40
l = larghezza del ciglio sfiorante (2,00 m.) h = carico idraulico in metri
che dà come risultato h = 0,065 m. In progetto viene riservato uno spazio minimo di 20 cm. oltre la soglia di sfioro.
7 DIMENSIONAMENTO DELLA BOCCA TASSATA
In relazione alla portata massima consentita allo scarico definita in precedenza pari a 16,944 l/s si calcola di seguito la dimensione della bocca tassata in corrispondenza della paratia con la seguente formula:
dove:
Q =µ r2 π √(2gh)
Q = portata massima in (mc/s)
r = raggio del foro di uscita h = carico idraulico in metri
che dà come risultato r = 0,078 m. In progetto viene realizzato un foro di ø 10 cm. come previsto nelle disposizioni impartite dal Consorzio di Bonifica Piave.
8 INDICAZIONE PER IL PROGETTO DELLE FOGNATURE BIANCHE
Qui di seguito sono elencati i requisiti che devono essere soddisfatti nella stesura del progetto esecutivo della rete fognaria bianca della lottizzazione:
1. l’invaso nella depressione su area a verde pubblico, dovrà essere pari a quello indicato, calcolato a partire dalla quota del setto all’interno del pozzetto di laminazione delle piene;
2. prima della realizzazione della rete dovrà essere verificata l’esatta quota di scarico;
3. deve essere garantito il deflusso della portata minima mediante opportuna pulizia del pozzetto di laminazione delle piene;
4. tutto il sistema della rete fognaria deve avere pendenza minima del 1 per mille verso lo sbocco al fine di garantire il completo svuotamento dell’invaso dopo gli eventi meteorici e, di conseguenza, avere l’invaso pronto per il successivo evento meteorico;
5. allo sbocco dovrà essere costruita una luce tarata che faccia defluire al massimo la portata prescritta, con troppo pieno di emergenza;
6. qualunque variazione dei parametri relativi alla permeabilità ovvero delle diverse destinazioni d’uso dell’area lottizzata, deve trovare corrispondenza in un corrispettivo volume di invaso.
IL TECNICO
arch. Xxxxxx Xxxx