Megale chiude congresso lombardo: ‘Non arrendersi a divisioni, ritroviamo unità interna’
Bancari: Fisac Cgil, rinnovo contratto per difesa occupazione, no a blocco salari
Megale chiude congresso lombardo: ‘Non arrendersi a divisioni, ritroviamo unità interna’
Roma, 11 marzo – “La Fisac Cgil si sta preparando al rinnovo contrattuale con una consultazione che si svolgerà entro la metà di aprile per dire all’Abi che non accetteremo alcun blocco salariale e alcuna contrapposizione tra occupazione e salari, questi ultimi andranno aumentati per rilanciare la domanda interna e l’occupazione andrà difesa per tutelare il lavoro”. E’ quanto affermato dal segretario generale della Fisac, Xxxxxxxx Xxxxxx, chiudendo il congresso lombardo della categoria dei lavoratori del credito della Cgil.
Nel corso del suo intervento il leader della Fisac ha inoltre ricordato come il congresso della Cgil sia partito come “un momento unitario per poter così ascoltare i nostri iscritti e le nostre iscritte e per porre al centro di una Cgil unita e forte i problemi del lavoro, dell’equità fiscale, dell’eguaglianza. Il mondo del lavoro e i pensionati perdono potere d’acquisto, i giovani sono senza una speranza per il loro futuro e il 10% delle famiglie più ricche vede di crescere di un punto, cioè di 60 miliardi, la propria ricchezza negli ultimi due anni”. Per questo Xxxxxx ha sostenuto che “anche di fronte alle divisioni intervenute con il Testo unico del 10 gennaio sulla rappresentanza, continuo a ritenere quell’intesa una svolta storica che può consentire di superare definitivamente la stagione dei contratti separati e dei sindacati che firmano accordi senza aver la legittimazione del voto sui contratti. Da qui in avanti si vota, si vota per tutti i contratti nazionali, realizzando così quell’obiettivo della democrazia universale di cui parlava Trentin”.
Inoltre, ha aggiunto Megale, “non dobbiamo arrenderci alle divisioni e testardamente va ricostruita quella prospettiva di unità della Cgil che è la vera condizione per rendere più forte il sindacato anche nei confronti del governo. Il quale, a partire dal presidente del Consiglio, la deve smettere di provare a scegliersi interlocutori in casa Cgil poiché l’unico e il solo è la Cgil stessa. E alla sua domanda su cosa abbiamo fatto in questi vent’anni, Xxxxx dovrebbe studiare un po’ di relazioni industriali per capire che il sindacato è sempre stata una risorsa, un valore aggiunto per il paese e la democrazia, non il contrario”, ha concluso.