TRA
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA ‐ a.s. 2018/2019
(art. 3 D.P.R. n. 235/2007)
TRA
L’ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER I SERVIZI ALBERGHIERI “DEA PERSEFONE”, con sede in Locri (RC),
rappresentato dal DIRIGENTE SCOLASTICO
E
I GENITORI (O CHI NE FA LE VECI) DEGLI ALUNNI MINORENNI DELLA CLASSE SEZIONE , meglio
identificati nell’ELENCO ALLEGATO A) al presente documento, in nome e per conto proprio e degli stessi studenti
NONCHE’
GLI STUDENTI MAGGIORENNI FREQUENTANTI LA CLASSE
nell’ELENCO ALLEGATO A) al presente documento
SEZIONE , meglio identificati
PREMESSO CHE:
‐ tra SCUOLA e FAMIGLIA vi è la necessità di instaurare una forte ALLEANZA EDUCATIVA in quanto ad esse è affidato il delicato compito di istruire e formare le giovani generazioni: tale alleanza non si esaurisce in una semplice collaborazione ma deve tradursi in una profonda CONDIVISIONE DEI VALORI posti alla base della CONVIVENZA CIVILE E DEMOCRATICA, primo tra tutti il RISPETTO DELLA PERSONA;
‐ l’art. 3 del D.P.R. n. 235/2007, che ha modificato l’art. 5 del D.P.R. n. 249/1998, inserendo l’art.5‐bis, dispone al comma 1: “… contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un <<Patto educativo di corresponsabilità>>, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”;
‐ pertanto, si rende indispensabile la stipula di un patto di corresponsabilità educativa con lo scopo di definire le RESPONSABILITA’ che la SCUOLA e la FAMIGLIA assumono consapevolmente, ciascuna nel rispetto dei reciproci e diversi ruoli istituzionali e sociali,
VISTI:
‐ la Legge 27 dicembre 2006, n. 296, art. 1 comma 622 che stabilisce che: “… l'istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età";
‐ il Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76, art. 1 che stabilisce che: “… dopo i 16 anni sussiste ancora l'obbligo formativo, come "diritto‐dovere all'istruzione e alla formazione sino al conseguimento di una qualifica di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età";
‐ il D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 ‐ "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" e le successive modifiche ed integrazioni di cui al D.P.R. n. 235 del 21/11/2007;
‐ il D.M. n. 5843/A3 del 16/10/2006 ‐ "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità";
‐ la Direttiva Ministeriale n. 16 del 05/02/2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo";
‐ il D.M. n. 30 del 15/03/2007 ‐ "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti", che pone il divieto di utilizzo del cellulare durante le ore di lezione e che prevede la possibilità per gli istituti scolastici di irrogare sanzioni disciplinari in caso di violazione di tale divieto;
‐ la Direttiva MIUR del 30/11/2007, la quale specifica che chiunque acquisisca e/o diffonda immagini con dati personali altrui senza la preventiva autorizzazione dell'interessato, è soggetto alle sanzioni amministrative dell’Autorità Garante della Privacy che vanno da un importo minimo di 3.000,00 euro sino ad un massimo di 18.000,00 euro ovvero, in caso di dati sensibili o di trattamenti che comportino
situazioni di pregiudizio anche con eventuale danno, da un minimo di 5.000,00 euro sino ad un massimo di 30.000,00 euro;
‐ il D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 recante Regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni;
‐ le Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyber bullismo emanate dal MIUR ad Aprile 2015;
‐ la Legge n. 71 del 18/06/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”;
‐ la nota MIUR 27/10/2017, prot. n. 5515 relativa al Piano nazionale per l'educazione al rispetto, Linee Guida Nazionali (art. 1 comma 16 L. 107/2015) e Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole (art. 4 L. 71/2017);
‐ la Legge n. 107 del 13/07/2015 e i successivi decreti attuativi, in particolare il D.Lgs. n. 61/2017 contenente
Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale;
‐ il D.Lgs. n. 62/2017 che sancisce che: “La valutazione del comportamento si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza. Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche ne costituiscono i riferimenti essenziali”;
‐ gli articoli del codice penale e delle leggi speciali che disciplinano i reati in materia di violazione della normativa sulla privacy:
‐ la giurisprudenza in materia di reati commessi dai privati contro i pubblici ufficiali (violenza, minaccia, oltraggio a pubblico ufficiale) e, in particolare, la sentenza della Corte di Cassazione V Sez. penale n. 15367/2014, che ha ribadito la qualità di pubblico ufficiale per gli insegnanti nell’esercizio delle loro funzioni, qualità non circoscritta alla sola tenuta delle lezioni ma estesa “alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri dei genitori degli allievi”;
‐ il D.Lgs. n. 101 del 2018, in vigore dal 19 settembre 2018, contenente norme di armonizzazione del Codice della Privacy (D.Lgs. n. 196/2003) e delle altre leggi nazionali al Regolamento europeo (GDPR) n. 679/2016 sulla protezione dei dati personali;
‐ il Regolamento d’Istituto dell’IPSSA “Dea Persefone” pubblicato sul sito istituzionale della Scuola;
SOTTOSCRIVONO IL SEGUENTE PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
OFFERTA FORMATIVA:
• Garantire un piano formativo volto a promuovere il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona e la sua piena inclusione nell’ambiente scolastico
• Comunicare ed illustrare agli studenti e ai genitori, in modi e forme adeguati, gli obiettivi didattici ed educativi della propria offerta formativa
AZIONE DIDATTICA:
• Garantire un servizio didattico di qualità
• Rendere l'alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi
• Promuovere il talento e l'eccellenza
• Attivare strategie di recupero e di sostegno, al fine di limitare gli insuccessi
• Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità
• Rispettare i tempi e i ritmi dell'apprendimento
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
• Programmare per tempo le verifiche scritte nel numero indicato sul piano di lavoro
• Esplicitare i criteri e gli elementi che concorrono alla valutazione delle verifiche orali e scritte
• Correggere e consegnare le verifiche scritte in tempi ragionevolmente brevi
• Comunicare tempestivamente i risultati delle verifiche orali
COMPORTAMENTO:
• Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo, sul rispetto e sulla tolleranza reciproca
• Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare differenze e soggettività
• Illustrare in classe, ad inizio anno, le regole condivise a cui tutti devono attenersi
• Far rispettare i regolamenti ed i divieti, in particolare relativamente all'utilizzo di telefonini
• Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo promuovendo la conoscenza e la diffusione delle regole relative alla comunicazione e al comportamento sul web
• Stabilire interventi disciplinari adeguati per sanzionare comportamenti scorretti
• Far rispettare gli orari di ingresso ed uscita
COMUNICAZIONI SCUOLA‐FAMIGLIA:
• Comunicare con le famiglie, informandole sulle attività della scuola e sull'andamento didattico
• Organizzare i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro per come indicato nell'art.1 commi 33‐44 della Legge 107 /2015 e successivi decreti legislativi attuativi
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
OFFERTA FORMATIVA:
• Conoscere l'offerta formativa del PTOF e condividere con gli insegnanti linee educative consentendo alla scuola di dare continuità ed efficacia alla propria azione educativa
AZIONE DIDATTICA:
• Collaborare al perseguimento delle finalità educative, formative e culturali In particolare:
‐ motivare costantemente i propri figli allo studio
‐ informarsi con regolarità sull'andamento scolastico del figlio
‐ controllare che i compiti assegnati per casa vengano eseguiti
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
• Consultare regolarmente il registro elettronico
• Tenersi informati sugli impegni di verifica dei figli
• Controllare l'esito delle verifiche
• Chiedere eventuali chiarimenti ai docenti
COMPORTAMENTO:
• Conoscere il Regolamento di istituto e collaborare affinché i loro figli ne rispettino le norme che riguardano:
‐ il divieto di usare il cellulare
‐ il divieto di fumare negli ambienti scolastici
‐ la puntualità e la assiduità alle lezioni
‐ la possibilità di sanzioni risarcitorie di danni causati
‐ l'osservanza di un abbigliamento consono all' ambiente scolastico
• Acquisire un'adeguata informazione sul fenomeno e sui rischi del bullismo e del cyberbullismo impegnandosi in un'azione educativa volta a promuovere la conoscenza e la diffusione delle regole relative alla comunicazione e al comportamento sul web
• Xxxxxxx i propri figli a comprendere la relazione tra comportamento inadeguato e possibile sanzione
• Impegnarsi nel garantire che i propri figli rispettino l'orario scolastico
• Controllare sul libretto le giustificazioni, le assenze e i ritardi, contattando anche la scuola per eventuali verifiche
• Motivare debitamente le richieste di entrata ed uscita fuori orario
COMUNICAZIONI SCUOLA‐FAMIGLIA:
• Prendere visione sul sito della Scuola circa tutte le comunicazioni che riguardano gli utenti e riconsegnare debitamente firmate tutte le comunicazioni provenienti dalla Scuola
• Far partecipare il proprio figlio alle attività inerenti ai percorsi di Alternanza Scuola Lavoro
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
OFFERTA FORMATIVA:
• Condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo, discutendo con loro ogni aspetto di responsabilità
AZIONE DIDATTICA:
• Partecipare con impegno e serietà al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo
• Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente
• Svolgere e organizzare regolarmente il lavoro assegnato a casa
VERIFICHE E VALUTAZIONE:
• Prepararsi seriamente alle verifiche
• Essere presenti alle verifiche concordate
• Comprendere la valutazione e domandare chiarimenti in caso di dubbio
COMPORTAMENTO:
• Rispettare il ruolo dei docenti, riconoscendo la loro professionalità ed autorevolezza
• Mantenere un comportamento corretto e controllato nei confronti di persone ed ambienti
• Conoscere e rispettare le norme del regolamento di Istituto e in particolare quelle riguardanti:
‐ il divieto di usare il cellulare
‐ il divieto di fumare negli ambienti scolastici
‐ il comportamento da tenersi durante l'intervallo
‐ l'utilizzo di un abbigliamento consono all'ambiente scolastico
• Rispettare i coetanei nella loro individualità e contrastare l'intolleranza e il bullismo
• Conoscere e rispettare le regole relative alla comunicazione e al comportamento sul web al fine di contrastare il fenomeno del cyberbullismo
• Essere puntuali alle lezioni
• Documentare debitamente i ritardi e le uscite anticipate che devono avere comunque carattere di eccezionalità
COMUNICAZIONI SCUOLA‐FAMIGLIA:
• Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola
• Frequentare i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro con impegno e serietà
CLAUSOLA SPECIFICA SULL’USO A SCUOLA DEI TELEFONI CELLULARI E/O DEGLI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DA PARTE DEGLI STUDENTI
I genitori (o chi ne fa le veci) degli alunni minorenni frequentanti l’IPSSA “Dea Persefone” e gli studenti maggiorenni frequentanti l’IPSSA “Dea Persefone”, vista la normativa citata in premessa riguardo al divieto di uso del telefono cellulare e/o di altri dispositivi elettronici negli ambienti scolastici e relative pertinenze, autorizzano l’Istituto, in caso di violazione del relativo divieto, a prendere in consegna l’apparecchiatura elettronica per riconsegnarla agli stessi studenti o ai genitori al termine dell’orario delle lezioni della giornata.
Dichiarano, altresì, di essere consapevoli delle conseguenze di natura civile (risarcimento danni), penale (reati in materia di violazione della privacy), disciplinare (sanzioni di cui al Regolamento d’Istituto della Scuola) ed amministrativa (sanzioni amministrative dell’Autorità garante della Privacy) in caso di violazione della normativa in materia di privacy commessa con l’uso di apparecchiature elettroniche.
La firma apposta nell’Elenco Allegato A al presente documento, vale sia quale sottoscrizione del patto di corresponsabilità educativa sia quale specifica approvazione della presente clausola.
CLAUSOLA SPECIFICA SULLA RIPARAZIONE DEI DANNI PROVOCATI A BENI ED ATTREZZATURE SCOLASTICHE
I genitori (o chi ne fa le veci) degli alunni minorenni frequentanti l’IPSSA “Dea Persefone” e gli studenti maggiorenni frequentanti l’IPSSA “Dea Persefone”, dichiarano di essere consapevoli delle conseguenze di natura civile (risarcimento danni), penale (reato di danneggiamento) e disciplinare (sanzioni di cui al Regolamento d’Istituto della Scuola) in caso di danni arrecati a beni ed attrezzature scolastiche.
In caso di danno cagionato dal proprio figlio o in caso di danni cagionato dallo studente maggiorenne, i genitori o lo studente maggiorenne si impegnano a corrispondere alla Scuola, con le modalità che verranno loro comunicate, la somma corrispondente al risarcimento del danno provocato.
Nel caso in cui non fosse possibile accertare la responsabilità dei singoli alunni nella produzione del danno, i genitori o gli studenti maggiorenni, si impegnano espressamente a sopportare i costi di riparazione, concorrendo in parti uguali alla relativa spesa. Al risarcimento contribuiranno anche i docenti nel caso di omessa vigilanza.
La firma apposta nell’Elenco Allegato A al presente documento, vale sia quale sottoscrizione del patto di corresponsabilità educativa sia quale specifica approvazione della presente clausola.
NORME DI DISCIPLINA
(D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235)
‐ Compito preminente della Scuola è quello di educare e formare, non di punire; a questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare.
‐ I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
‐ La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
‐ La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.
‐ Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza dell’errore commesso e dall’impegno a non ripeterlo.
‐ Xxxx'individuazione della sanzione disciplinare occorre sempre tener conto della personalità e della situazione dello studente.
‐ Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e crescita per tutto il gruppo classe, il quale va sensibilizzato alla collaborazione con il singolo studente sanzionato.
‐ La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da applicare.
‐ La reiterazione di un comportamento che ha già determinato l’applicazione di una sanzione disciplinare comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare maggiore o di grado superiore.
‐ Nel caso di danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta la riparazione e/o la refusione totale del danno.
‐ Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità scolastica, in orario extra scolastico o negli intervalli, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e con la sorveglianza dei docenti.
‐ La convocazione dei genitori, legata ad alcune sanzioni disciplinari, si deve configurare come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero.
ESEMPI DI COMPORTAMENTI DA SANZIONARE
N.B.: Il seguente elenco è puramente indicativo e non esaustivo della descrizione dei comportamenti scorretti e delle sanzioni da applicare, che sono contenuti nel Regolamento d’Istituto.
Assenze o ritardi ripetuti; Assenze o ritardi non giustificati; Mancanza del materiale didattico; Mancato rispetto delle consegne a casa o a scuola; Disturbo alle attività didattiche; Utilizzo del cellulare a scuola; Mancanza di rispetto degli ambienti scolastici; Danni ai locali, agli arredi e al materiale della scuola; Furti, danneggiamenti e lesione del diritto di proprietà altrui; Mancanza di rispetto, linguaggio e gesti irriguardosi e offensivi; Violenze psicologiche e/o minacce; Aggressione verbale, violenze fisiche; Pericolo e compromissione dell’incolumità delle persone; Fumo nei locali della scuola.
Fermo restando quanto previsto dal DPR 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, pure in relazione alla partecipazione ad attività e ad interventi educativi realizzati dall’Istituto anche fuori della propria sede (stages, viaggi d'istruzione, uscite didattiche, visite guidate, attività integrative, cineforum ecc.).
La valutazione del comportamento, nella scuola secondaria di 2° grado, è espressa in decimi.
La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
RINVIO ALLE NORME DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO
QUANTO AI COMPORTAMENTI CHE INTEGRANO LE FATTISPECIE DA SANZIONARE, AI TIPI DI SANZIONE, ALLE PROCEDURE DA APPLICARE, AGLI ORGANI COMPETENTI ED ALLE IMPUGNAZIONI DELLE SANZIONI, LE PARTI RINVIANO ALLE NORME DEL REGOLAMENTO D’ISTITUTO ADOTTATO DALLA SCUOLA.
LOCRI, 30/10/2018
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
I GENITORI (O CHI NE FA LE VECI) DEGLI STUDENTI MINORENNI
V. firme di cui all’Elenco All. A
GLI STUDENTI MAGGIORENNI
V. firme di cui all’Elenco All. A