CAPITOLATO INFORMATIVO
CAPITOLATO INFORMATIVO
(Employers Information Requirements)
SPECIFICHE TECNICHE DI GESTIONE INFORMATIVA
PROCEDURA APERTA - AI SENSI DELL’ART. 60 DEL D.Lgs. n. 50/2016 - PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE ED ARCHITETTONICA FINALIZZATO ALL’ACQUISIZIONE DELL’AUTORIZZAZIONE
SISMICA, COMPRENSIVO DELLE ATTIVITÀ DI GESTIONE INFORMATIVA (B.I.M. - BUILDING INFORMATION MODELING), PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DI UN EDIFICIO DESTINATO AD OSPITARE UN LUOGO DI CULTO (MOSCHEA) UNITAMENTE A CIVILI ABITAZIONI, SITO NEL COMUNE DI NAPOLI (NA), IN VIA FORIA.
Il presente documento contiene i contenuti minimi di specifiche informative richieste e costituisce il documento propedeutico all’Offerta di Gestione Informativa
(Pre Contract BIM Execution Plan)1 che si consoliderà nel Piano di Gestione Informativa dell’opera (BIM Execution Plan) dell’aggiudicatario del servizio in oggetto.
1 Tutti i riferimenti in parentesi alle PAS 1192-2:2013 fanno capo alle normative britanniche. Come riferimento normativo si rimanda alle UNI.
1. IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO 3
2. SCOPO DEL DOCUMENTO E PRIORITÀ STRATEGICHE GENERALI E DI PROGETTO
.............................................................................................................................................4
2.1 Priorità strategiche generali 4
2.2 Obiettivi di progetto 4
2.3 Livello di prevalenza contrattuale 5
3. RIFERIMENTI NORMATIVI 5
4. SEZIONE TECNICA 5
4.1Caratteristiche tecniche e prestazionali dell'infrastruttura hardware, software ed archiviazione dati 5
4.1.1Hardware 6
4.1.2 Software 6
4.1.3 Archiviazione dati 7
4.2 Fornitura e scambio dei dati 8
4.2.1 Formati da utilizzare 8
4.2.2 Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento 8
4.3 Competenze ed esperienze dell’Aggiudicatario 9
5. SEZIONE GESTIONALE 9
5.1Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo 9
5.1.1 Elaborato grafico digitale 10
5.1.2 Definizione degli elaborati informativi 10
5.2 Livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative 11
5.3 Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi 11
5.3.1 Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera 12
5.4 Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale 13
5.4.1 Strutturazione dei modelli disciplinari 13
5.5 Coordinamento dei modelli 13
5.6 Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo 14
5.7 Modalità di condivisione dei dati, dei modelli, dei documenti e degli elaborati. 14
5.8 Caratteristiche infrastruttura di condivisione e archiviazione, consegna finale di modelli 15
5.9 Modalità di gestione informativa economica (5D-computi, estimi e valutazioni) 16
1. IDENTIFICAZIONE DEL PROGETTO
Nella presente sezione sono riportate le informazioni necessarie per l’identificazione del committente e le informazioni di carattere generale per identificare le prestazioni di cui il capitolato informativo è parte.
La sezione individua:
− Leggi, Norme tecniche e Regolamenti che dovranno essere rispettate per la realizzazione dell’opera. Nello specifico:
1. Regolamento Edilizio del Comune di Napoli con adozione a partire dalla delibera del Consiglio Comunale n°104 del 28/04/1998;
2. Norme Tecniche per le costruzioni D.M. 14 Gennaio 2008;
3. Norme in materia di edilizia, urbanistica, ambiente e sicurezza.
− Denominazione del committente: Comune di Napoli, di seguito indicato come “Committenza”;
− Denominazione del progetto: Palazzo Nuovo in via Foria;
− Tipologia: Edificio Multipiano;
− Descrizione sintetica del progetto: Edificio Multipiano che riflette la tipologia tradizionale di un classico palazzo napoletano. L’edificio si sviluppa intorno ad una corte centrale il cui sviluppo verticale è variabile ad ogni livello in altezza. Essa è costituita da 7 piani. Il primo piano accoglie una moschea promiscua la cui forma caratteristica è un ovale con aggiunta di nicchie laterali oltre ad alcuni locali a destinazione d’uso commerciale. I successivi piani seguono lo sviluppo in pianta del primo e sono destinati, invece, ad uso residenziale ad eccezione dell’ultimo piano che segue uno sviluppo in pianta diverso rispetto ai precedenti;
− Localizzazione geografica dell’intervento: via Foria sita nel comune di Napoli;
− Indicazioni spaziali di massima delle opere e/o delle sue parti: l’opera è costituita da un'unica struttura portante in c.a. E’ stata collocata nel lotto di appartenenza ed è caratterizzata da un area complessiva in pianta di 388.76 m2 con un perimetro di
81.74 m.
2. SCOPO DEL DOCUMENTO E PRIORITÀ STRATEGICHE GENERALI E DI PROGETTO
Il presente documento denominato Capitolato Informativo - CI (Employers Information Requirements - EIR - PAS 1192-2:2013), fornisce una descrizione generale minima in merito alle specifiche informative richieste dalla committenza e finalizzate alla razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso l’uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture (art.23, comma 13, D.lgs. n.50/2016). Il Capitolato Informativo costituisce l’atto propedeutico ed indispensabile alla redazione di una Offerta per la Gestione informativa in fase di gara (pre contract BIM Execution Plan- pre contract BEP - PAS 1192-2:2013) ove rispondendo ad ogni specifica sezione del CI, si descrive come si intende garantire la rispondenza a quanto richiesto dalla committenza. In tale offerta il Concorrente può ampliare ed approfondire quanto proposto, fatto salvo il soddisfacimento dei requisiti minimi del CI.
In caso di aggiudicazione, l’Affidatario, revisionerà, consoliderà e renderà esecutivo quanto offerto in fase di gara in un Piano di Gestione Informativa - PdGI (BIM Execution Plan - BEP- PAS 1192-2:2013) concordato con la committenza che diverrà parte integrante del contratto.
Il documento è redatto in accordo alla norma UNI 11337 cui si può fare riferimento per ulteriori approfondimenti e definizioni. Inoltre esso è finalizzato al perseguimento degli obiettivi progettuali ritenuti strategici dalla committenza.
2.1 Priorità strategiche generali
La committenza ha individuato le seguenti priorità strategiche per la realizzazione dei propri compiti istituzionali nel presente progetto:
− maggiore coordinamento delle progettazioni multidisciplinari;
− ottimizzazione delle fasi di progettazione e di successiva esecuzione nel rispetto dei tempi contrattuali;
− processi decisionali maggiormente supportati da informazioni tempestive, aggiornate ed attendibili lungo tutto il ciclo di vita dell’opera.
− disponibilità di informazioni attendibili ed utili per la gestione dell’opera nella successiva fase di esercizio;
2.2 Obiettivi di progetto
La committenza ha individuato i seguenti obiettivi di progetto:
− individuazione dei lavori da realizzare nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti dal Comune;
− rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici nonché degli altri vincoli esistenti;
− definizione degli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni, nonché la quantificazione definitiva del limite di spesa per la realizzazione attraverso l'utilizzo dei prezzari regionali;
− livello di definizione ,per la parte strutturale, tale che ogni elemento del progetto esecutivo sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo;
− coordinamento della progettazione multidisciplinare (architettura/struttura);
− razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture.
2.3 Livello di prevalenza contrattuale
Per la gestione del processo informativo dell’opera in esame si decide di adottare un livello di maturità digitale del processo “avanzato”. Questo è caratterizzato da diverse finalità e caratteristiche:
− Al fine di favorire la relazionalità dei dati tra modelli informativi grafici ed elaborati informativi (grafici, documentali, multimediali) possono essere impiegate apposite schede informative digitali di prodotto e di processo. Le schede informative digitali possono dialogare direttamente con i modelli grafici (ambientali e tecnici).
− La prevalenza contrattuale è relativa alla riproduzione su supporto digitale dei contenuti informativi.
La produzione, il trasferimento e la condivisione dei contenuti del progetto avverrà attraverso supporti informativi digitali in un ambiente di condivisione dei Dati - ACDat (common data environment - CDE - PAS 1192-2:2013), non permanendo la prevalenza contrattuale della riproduzione su supporto cartaceo di tutti gli elaborati oggetto dell’incarico.
3. RIFERIMENTI NORMATIVI
Oltre all’identificazione di specifiche e vigenti norme in materia di edilizia e altro come già definito nell’ “Identificazione del progetto”, si indicano come riferimento, in questa sezione, anche le norme in tema di digitalizzazione, gestione informativa, ecc.:
− norme UNI 11337;
− norme UNI EN ISO 16739;
− decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 - Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture (G.U. n. 91 del 19 aprile 2016).
4. SEZIONE TECNICA
Questa sezione stabilisce i requisiti tecnici delle informazioni in termini di hardware, software, infrastrutture tecnologiche, protocollo di scambio dei dati, sistemi di coordinate, livelli di sviluppo e competenze richieste per i servizi di cui all’oggetto.
4.1Caratteristiche tecniche e prestazionali dell'infrastruttura hardware, software ed archiviazione dati
4.1.1Hardware
L'Aggiudicatario dovrà dotare il proprio staff di hardware, con caratteristiche e requisiti minimi, idoneo alle attività di gestione digitale dei processi informativi della progettazione esecutiva offerta in sede di gara.
Le caratteristiche hardware minime indicative sono:
− processore a partire da 2.0 GHz;
− sistema Operativo da 32 o 64 bit;
− memoria RAM istallata 4GB o superiore;
− scheda Grafica con memoria non inferiore a 2GB;
−
Si chiede pertanto, all’affidatario, che venga dichiarata nella propria oGI, e successivamente nel proprio pGI, l’infrastruttura hardware attualmente in suo possesso e che intende mettere a disposizione per l’esecuzione della prestazione richiesta. Al fine di una più efficiente ed efficace lettura e comparazione delle informazioni si fornisce un modello di report esemplificativo dei dati d’interesse e della modalità di loro restituzione, cercando di privilegiare una strutturazione definita per obiettivi informativi in funzione di ciascuna disciplina interessata.
HARDWARE | |||
OBIETTIVO | SPECIFICHE | ||
Processazione dati | Processore | ||
Archiviazione Temporanea Dati | Memoria di Archiviazione | ||
Archiviazione di Backup Dati | Memoria di Archiviazione | ||
Trasmissione Dati | Rete | ||
Visualizzazione Dati | Monitor | ||
Visualizzazione Grafica | Scheda | ||
Processazione dati | Processore |
4.1.2 Software
I software utilizzati dall'Aggiudicatario dovranno essere basati su piattaforme interoperabili a mezzo di formati aperti non proprietari, in grado di leggere, scrivere e gestire, oltre al formato proprietario, anche i file in formato aperto *.ifc.
L'Aggiudicatario è tenuto ad utilizzare i software, dotati di regolare contratti di licenza d’uso, proposti nell'Offerta di Gestione Informativa (Pre Contract BIM Execution Plan) che in caso di aggiudicazione consoliderà nel Piano di Gestione Informativa. (BIM Execution Plan). Qualsiasi aggiornamento o cambiamento di versioni del software da parte dell'Aggiudicatario dovrà essere concordato ed autorizzato preventivamente con la committenza sopra specificata.
Si chiede pertanto, all’affidatario, che venga dichiarata nella propria oGI, e successivamente nel proprio pGI, la tipologia software attualmente in suo possesso e che intende mettere a
disposizione per l’esecuzione della prestazione richiesta. Al fine di una più efficiente ed efficace lettura e comparazione delle informazioni si fornisce un modello di report esemplificativo dei dati d’interesse e della modalità di loro restituzione, cercando di privilegiare una strutturazione definita per obiettivi informativi in funzione di ciascuna disciplina interessata.
SOFTWARE | |||
AMBITO | DISCIPLINA | SOFTWARE | COMPATIBILITA' CON FORMATI APERTI |
Progettazione Architettonica | Modellazione BIM | Specificare la tipologia e versione di Software disponibile | Specificare il formato aperto di file |
Computo Metrico | |||
Progettazione Strutturale | Analisi e Calcolo | Specificare la tipologia e versione di Software disponibile | Specificare il formato aperto di file |
Modellazione BIM | |||
Model e Code checking | Aggregazione dei modelli in IFC,secondo le UNI EN ISO 16739 | Specificare la tipologia e versione di Software disponibile | Specificare il formato aperto di file |
Controllo Interferenze | |||
Controllo Incoerenze |
4.1.3 Archiviazione dati
Per l’esecuzione della prestazione richiesta, si deve definire inoltre, l’infrastruttura di archiviazione e gestione dei dati che si intende mettere a disposizione o in condivisione da parte dell’affidatario. Tali disponibilità e predisposizioni devono essere dichiarate successivamente dall’affidatario nella propria oGI, e successivamente nel proprio pGI.
o Predisposizione e utilizzo di un ambiente di condivisione dati (ACDat) collegato ad internet e quindi accessibile dal committente tramite internet in cui un soggetto appartenente al team di progetto con i propri ruoli e competenze, in funzione dell’accessibilità eventuale ad una i-esima sezione, può solo visionare e/o modificare i file in una sezione del ACDat;
o Creazione di un archivio di condivisione documenti non digitali (ACDoc), presso cui verranno conservate le copie cartacee di tutto il materiale informativo acquisito/occorso/prodotto dall’affidatario per una specifica commessa, che sia accessibile alla committenza previo appuntamento.
Si richiede pertanto una schematizzazione dell’ambiente ACDoc esaustiva.
4.2 Fornitura e scambio dei dati
4.2.1 Formati da utilizzare
Nella presente sezione si specifica quali sono i formati di file da utilizzare nelle comunicazioni/trasmissioni dei dati da e verso l’affidatario. La specifica è definita attraverso un modulo, come segue:
FORMATO DI DATI DI SCAMBIO DA UTILIZZARE | |
Obiettivo | Formato Aperto non Proprietario |
Modellazione BIM | UNI EN ISO 16739 (*ifc) |
Modelli di calcolo | sdk,ecc |
Rappresentazione Grafica 2D | dxf,ecc |
Revisione Modelli e Analisi Interferenze | …. |
Documenti di testo | rtf,ecc |
Computo metrico | … |
Presentazioni | pdf,ecc |
Per supportare l'accesso e l'uso agevole dell'informazione è necessario che i modelli messi in condivisione tra le parti non superino i 150 Mb.
4.2.2 Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento
Al fine di ottenere dei modelli con un sistema di coordinate coerente, gli stessi devono essere programmati con i medesimi settaggi e condividere lo stesso Punto di Origine. La localizzazione dell’edificio e/o del sito sul modello architettonico devono essere fissati alla corretta longitudine e latitudine o altro punto di riferimento definito. II Nord effettivo della localizzazione dell’edificio e/o del sito sul modello architettonico deve inoltre essere impostato correttamente. Tutti i modelli prodotti devono utilizzare un sistema “coordinate condivise” o sistemi analoghi.
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti, oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
Le informazioni possono essere raccolte secondo lo schema che segue:
Sistema di Riferimento | |
Oggetto | Specifica |
Intersezione griglia XX e YY | |
Altimetria | |
Unità di misura |
4.3 Competenze ed esperienze dell’Aggiudicatario
L'Aggiudicatario è responsabile del soddisfacimento dei requisiti di formazione specifica in ambito di gestione informativa BIM all'interno della propria organizzazione, ed è tenuto a intraprendere una formazione sufficiente per soddisfare in modo efficace i requisiti del progetto. I livelli di esperienza, conoscenza e competenza dell'Aggiudicatario devono essere idonei a soddisfare i requisiti minimi necessari per attuare una gestione digitale dei processi informativi del progetto. Le informazioni richieste possono essere raccolte in forma tabellare secondo la tabella seguente:
ESPERIENZE PREGRESSE AFFIDATARIO | |
PROGETTO n° | |
Denominazione Progetto | |
Tipo Intervento | |
Attività Professionale svolta | |
Descrizione sintetica del progetto | |
Localizzazione Geografica del Progetto | |
Costo Opera | |
Onorario Prestazione | |
Altro |
In mancanza di esperienze pregresse, il committente dovrebbe richiedere all’affidatario di esplicitare come intenda procedere con la formazione del proprio personale in termini di gestione informativa
5. SEZIONE GESTIONALE
5.1Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo
La committenza, fermi i contenuti e gli obiettivi delle attività di progettazione ha individuato i seguenti obiettivi ed usi del modello:
Obiettivo per la fase autorizzativa è quello di ottenere permessi e pareri di enti e/o di terzi ecc. con il fine di acquisire l’autorizzazione sismica. Successivamente si perviene alla quantificazione definitiva del limite di spesa.
Nello specifico relativamente agli obiettivi e all’uso dei modelli si precisa:
o Obiettivo del/i Modello/i: Valutazione ed analisi delle soluzioni progettuali finalizzate all’ottenimento dell’autorizzazione sismica;
▪ Uso del/i Modello/i: Generazione della documentazione di progetto e quantificazione economica definitiva.
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione, oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie in termini di obiettivi ed usi aggiuntivi rifacendosi allo schema riportato di seguito:
FASE | OBIETTIVO | MODELLO | OBIETTIVO |
Autorizzativa | Definizione degli spazi, definizione della soluzione strutturale, definizione delle prestazioni e ottenimento di autorizzazioni e pareri | ARCH | Autorizzazione sismica |
STRUTT | Autorizzazione sismica |
5.1.1 Elaborato grafico digitale
Nella presente sezione, si definiscono gli elaborati che l’affidatario dovrà produrre. I contenuti sono raccolti in forma tabellare:
ELABORATI RICHIESTI | ||
ELABORATO | NOTA | ORIGINE |
Piante | Per ogni piano fuori terra | da modello |
Piano copertura | ||
Sezioni | Significative | da modello |
Prospetti | Tutti | da modello |
Permesso di costruire | Copia completa | esterno |
Elaborati documentali | Tutti | da modello |
Altro | Altro |
5.1.2 Definizione degli elaborati informativi
Nella presente sezione, si definiscono gli elaborati informativi minimi richiesti per la prestazione, differenziati in termini di approfondimento informativo per la fase di progetto
autorizzativa in esame che l’affidatario è tenuto a fornire. Sono fatti salvi quelli vincolanti e/o necessari all’ottenimento di permessi, autorizzazioni, o altro, che possono non essere riportati in modo esplicito. I contenuti di cui sopra devono riguardare:
o Rappresentazione grafica;
o Relazione illustrativa;
o Relazione sismica e di calcolo strutturale;
o Relazione geotecnica.
5.2 Livelli di sviluppo degli oggetti e delle schede informative
II livello di sviluppo degli oggetti che compongono i modelli grafici (LOD) definisce quantità e qualità del loro contenuto informativo ed è funzionale al raggiungimento degli obiettivi delle fasi a cui il modello si riferisce. Il livello di sviluppo di un oggetto va considerato come risultante della sommatoria delle informazioni di tipo geometrico e non-geometrico, (normativo, economico ecc.) che possono essere rappresentate in forma grafica 2D e 3D ed in forma alfanumerica (4D tempo, 5D costi, 6D sostenibilità, 7D gestione ecc.).
La Scala di riferimento dei livelli di sviluppo degli oggetti è definita nelle UNI 11337-4. Tale Scala va considerata come riferimento e pertanto il concorrente nella consapevolezza della specificità dell'intervento, inteso nella sua globalità, potrà proporre contenuti informativi aggiuntivi e specifici del progetto.
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti, oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
Stadio di programmazion e strategica | Stadio di progettazione | Stadio di produzione | Stadio di esercizio | |||||
Fase esigen ziale | Fase di fattibilit à e sosteni bilità | Fase funzio nale e spazia le | Fase autorizza tiva | Fase tecnol ogica | Fase di esecuz ione | Fase di collau do e conse gna | Fase di gestione e manuten zione | |
OGGETTI DEL MODELLO | LOD | |||||||
Architettonico GEN | B/C | |||||||
Architettonico Esterni | B/C | |||||||
Strutture | E |
5.3 Ruoli, responsabilità e autorità ai fini informativi
L’Affidatario è tenuto a svolgere l’attività di gestione informativa con soggetti in possesso delle necessarie esperienze e competenze anche in relazione a responsabilità e ruoli come specificherà poi nell’Offerta per la Gestione Informativa e nel Piano di Gestione Informativa (BIM Execution Plan).
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a identificare e specificare i l’articolazione dell’organizzazione in riferimento alle figure interessate al processo di gestione digitale dei processi informativi, dettagliandone ruolo, nome e cognome, titolo, esperienza maturata in ambito BIM e disciplina di riferimento (architettura-struttura), come di seguito specificato.
Le informazioni possono essere raccolte in modo tabellare, come proposto nella tabella seguente:
FIGURE | ||||
RUOLO | NOME E COGNOME | AZIENDA | TELEFONO | |
GENERALE/DISCIPLINARE | ||||
GESTORE DELLE INFORMAZIONI | ||||
COORDINATORE DELLE INFORMAZIONI | ||||
altri |
5.3.1 Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera
L’affidatario è chiamato a dichiarare, nella propria oGI e successivamente nel proprio pGI, il flusso di ruoli e relazioni dei soggetti interessati, come illustrato indicativamente e schematicamente, nelle figure seguenti. Nel caso di sub-affidatari con responsabilità informative, questi devono essere identificati.
5.4 Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
5.4.1 Strutturazione dei modelli disciplinari
L’organizzazione dei modelli e degli elaborati del progetto esecutivo dovranno essere identificabili almeno per disciplina e tipologia. I modelli e gli oggetti costituenti l’edificio saranno parametrizzati secondo classi di unità tecnologiche, unità tecnologiche, classi di elementi tecnici ed elementi tecnici.
Ad esempio, si riporta l’elenco delle informazioni di identificazione generale di modelli ed elaborati:
− codice commessa;
− disciplina;
− fase del progetto;
− tipologia veicolo: modello o elaborato;
− edificio/piano;
− paternità ovvero specialista o consulente responsabile.
Si riporta, inoltre, un esempio di tipo di organizzazione definibile per i modelli da inserire nel capitolato informativo:
− modello architettonico generale: comprende al suo interno gli oggetti relativi agli elementi edilizi architettonici e costruttivi (ad esempio: partizioni interne, chiusure esterne, serramenti, porte interne, ecc.);
− modello strutturale: comprende al suo interno gli oggetti relativi agli elementi edilizi strutturali (ad esempio: pilastri, travi, ecc.).
5.5 Coordinamento dei modelli
L’Affidatario è tenuto ad effettuare nelle diverse fasi della progettazione una periodica attività di coordinamento di modelli ed elaborati e a darne evidenza anche documentale al Committente.
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione, oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorative.
5.6 Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo
Tutte le informazioni di progetto dovranno essere trattate con riserbo e sicurezza e non possono essere rese pubbliche senza uno specifico consenso della committenza. Tutta la catena di fornitura dovrà adottare tali politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo. Tutte le informazioni saranno conservate e scambiate in un ambiente di condivisione dei dati (CDE). Le eventuali modifiche alla denominazione o la struttura dell’area di lavoro dell’ambiente condiviso di dati devono essere esplicitamente concordate con la committenza. Si riporta l’elenco dei riferimenti normativi che possono essere adottati. L’elenco non è esaustivo e in continuo aggiornamento.
Per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni:
− ISO/IEC 27000:2016 Information technology - Security techniques – Information security management systems - Overview and vocabulary
− ISO/IEC 27001:2013 Information technology - Security techniques – Information security management systems - Requirements
− ISO/IEC 27002:2013 Information technology - Security techniques - Code of practice for information security controls1
− ISO/IEC 27005:2011 Information technology - Security techniques – Information security risk management
− ISO/IEC 27007:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for information security management systems auditing
− ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques – Guidelines for auditors on information security controls
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorie.
5.7 Modalità di condivisione dei dati, dei modelli, dei documenti e degli elaborati.
Ai fini delle gestione digitalizzata delle informazioni del progetto deve essere definito, come già anticipato nei paragrafi precedenti, un ambiente di condivisione dei dati (ACDat - CDE) caratterizzato da alcune prerogative, elencate al paragrafo successivo, in cui tutti i soggetti accreditati possano condividere le informazioni prodotte secondo prestabilite regole. Come stabilito già precedentemente sarà onere dell’Affidatario predisporre un ambiente di condivisione dei dati con le caratteristiche sopra riportate. Lo stesso sarà anche responsabile della conservazione e mantenimento della copia di tutte le informazioni di progetto in una risorsa sicura e stabile all’interno della propria organizzazione e che renderà disponibile all’evenienza entro tre giorni lavorativi dalla richiesta da parte della committenza. La committenza avrà accesso ai file, nei formati specificati, nelle cartelle definite dall’affidatario in cui saranno archiviati file relativi alle forniture, allo scambio dei dati e ad
ogni altro documento od elaborato definitivo presente nella cartella di pubblicazione dell’ambiente di condivisione.
L’ambiente di condivisione dei dati per il presente progetto, la denominazione dei file, i criteri di accesso e la struttura di localizzazione saranno indicati nell’Offerta di Gestione Informativa.
Tutti i file devono essere condivisi secondo il seguente schema di denominazione: CONTENUTO_ DISCIPLINA_ TIPO_ AAMMGG_ VER
Dove:
− CONTENUTO identifica il contenuto del documento. Per esempio stima, quadro economico, progetto, ecc.;
− DISCIPLINA identifica a quale specifica disciplina il documento fa riferimento. Per esempio arredo, strutture, vigili del fuoco, ecc. (questo punto può riferirsi direttamente alla suddivisione identificata al punto 5.4.6.1);
− TIPO identifica se il documento è un elaborato un modello, ecc.;
− AAMMGG identifica la data scritta a partire dall’anno;
− VER identifica la versione del giorno.
5.8 Caratteristiche infrastruttura di condivisione e archiviazione, consegna finale di modelli
Tutti i file consegnati ed archiviati saranno contenuti in una specifica directory dell’Ambiente di Condivisione dei Dati, garantendone l’accessibilità alla committenza, almeno sino al all’ottenimento dell’autorizzazione sismica, momento in cui l’Affidatario è tenuto a consegnarne al Committente una copia su supporto digitale.
Si riportano di seguito le caratteristiche definite dal committente per l’ambiente di condivisione dati (ACDat) messo a disposizione dell’intervento dall’affidatario:
− accessibilità a tutti gli attori coinvolti nel processo, compreso il committente, tramite connessione di rete utilizzando credenziali proprie, possibilità di consultazione ed estrazione copia dei documenti, degli elaborati, nonché dei modelli ivi presenti nello stato di pubblicazione;
− aggiornamento continuo da parte dell’affidatario, durante gli stadi e le fasi del processo, dell’archivio di condivisione dati (ACDat), in relazione al continuo sviluppo degli elaborati/modelli/documenti digitali contenuti;
− possibilità di archiviare i file secondo i formati già specificati ;
− tracciabilità dei dati contenuti all’interno di tale archivio, con successione storica delle revisioni apportate a tali dati;
− garanzia di sicurezza e riservatezza dell’archivio (ACDat), in riferimento alle modalità di gestione dei dati in esso contenuti;
− caratterizzazione dei modelli, oggetti e/o elaborati rispetto al proprio stato di definizione e approvazione del contenuto informativo secondo la seguente classificazione prevista dalla UNI 11337;
− capacità di gestire svariati formati dati tra i quali in maniera specifica quello relativo secondo la UNI EN ISO 16739 (IFC).
Il Concorrente specificherà nella OdGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorative.
5.9 Modalità di gestione informativa economica (5D-computi, estimi e valutazioni)
Nella presente sezione l’affidatario deve dichiarare, nella propria oGI e successivamente nel proprio pGI, la metodologia che intende utilizzare per la redazione e gestione dei dati di costo dell’intervento ed il loro collegamento ai modelli grafici.
Ad esempio si riportano alcune modalità adottate, in cui l’affidatario definisce:
− il sistema di collegamento tra codifica, relativa ai costi, e WBS;
− la natura e la tipologia dei prezzari di riferimento;
− il sistema di estrazione e collegamento dei dati tra modelli e prezzari.
Nel caso ad esempio che non sia stato precedentemente specificato, si può aggiungere:
− definizione delle figure responsabili di tale aspetto, e loro relativa interconnessione con tutte le altre figure coinvolte;
− definizione della metodologia di scambio e coordinamento delle informazioni e la gestione di dati all’interno dell’ACDat (Ambiente di Condivisione Dati) dell’ACDoc (Archivio di Condivisione Documenti);
− definizione dei software responsabili dell’elaborazione e dell’estrazione delle informazioni.
Indice delle abbreviazioni
● BIM - Building Information Modeling
● CI - Capitolato Informativo
● EIR - Employe’rs Information Requirements
● OdGI - Offerta di Gestione Informativa
● PdGI - Piano di Gestione Informativa
● BEP - BIM Execution Plan
● ACDat - Ambiente di Condivisione dei dati
● CDE - Common Data Envorinment
● IFC - Industry Foundation Classes
● LOD - Level of Delevopment
Termini e definizioni
● PAS 1192-2:2013. Specification for information management for the capital/delivery phase of construction using building information modeling.