Ultime da fuori Il Contratto a tutele crescenti in breve
Bollettino mensile | N. 11 |
Ultime da fuori | Il Contratto a tutele crescenti in breve |
Il decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 23 contenente disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, è uno dei decreti attuativi del cosiddetto Jobs Act (legge n. 183 del 2014 (c.d. Jobs Act).
Il nuovo contratto a tutele crescenti si applica ai lavoratori – con qualifica di operai, impiegati o quadri - assunti con contratto a tempo indeterminato dopo l’entrata in vigore del decreto (7 marzo 2015), per i quali stabilisce una nuova disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi mentre per i lavoratori assunti prima dell’entrata in vigore del decreto continuano a valere le norme precedenti.
Per i licenziamenti discriminatori e nulli intimati in forma orale – disciplinati dall’articolo 2 del decreto - resta la reintegrazione nel posto di lavoro così come previsto per tutti i lavoratori. Per i licenziamenti disciplinari la reintegrazione resta solo per quella in cui sia accertata “l’insussistenza del fatto materiale contestato”.
Nei casi di licenziamento ingiustificato, ovvero nei casi in cui si accerta che non ricorrano gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, viene introdotta una tutela risarcitoria commisurata all'anzianità di servizio sottratta alla discrezionalità del giudice. Ciò significa che il licenziamento senza giustificato motivo è possibile ma dietro indennizzo da parte dell’azienda. Tale indennizzo cresce proporzionalmente agli anni di servizio. Il licenziamento senza motivo del dipendente con contratto a tutele crescenti, è quindi possibile dietro il pagamento da parte dell'azienda di un'indennità crescente in funzione agli anni di servizio. Il risarcimento è pari a due mensilità per ogni anno di anzianità di servizio, con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mesi. Le regole sono un po’ diverse per le piccole imprese per cui la reintegra vale solo per i casi di licenziamenti nulli e discriminatori. Negli altri casi di licenziamenti ingiustificati è prevista un'indennità che può variare tra i due e i sei mesi.
Facendo ricorso alla nuova conciliazione facoltativa incentivata si eviterà di andare in giudizio. In questo caso il lavoratore rinuncia alla causa se accetta la somma offerta dal datore di lavoro; codesta somma è pari ad un mese per ogni anno di servizio, non inferiore a due e sino ad un massimo di diciotto mensilità ed è esente da imposizione fiscale e contributiva.
Per maggiori approfondimenti rinviamo alla circolare della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxx/XXX/0000/XX/xxxxxxxxxXX_x0_0000_XxxxxxXxxxxxxxx.xxx
Ultime da fuori | L’andamento dei rapporti di lavoro nel IV Trimestre 2014 |
A cura della redazione su dati del Ministero del Lavoro
A marzo il Ministero del Lavoro ha diffuso il rapporto trimestrale sui rapporti di lavoro basato sui dati del sistema delle Comunicazioni Obbligatorie (CO) riferiti al IV trimestre 2014. Nel IV trimestre il sistema ha registrato 2.318.424 avviamenti di nuovi contratti di lavoro dipendente e parasubordinato registrando un aumento del 1,2% rispetto al IV trimestre del 2013.
Registrano un aumento i rapporti di lavoro a tempo determinato (+ 2,3% in più rispetto al IV trimestre 2013) e
le collaborazioni (+ 5%). Si è registrata però, a livello nazionale, una riduzione del numero di contratti in apprendistato (- 3,3% rispetto al IV trimestre del 2013) e a tempo indeterminato (- 2,4% in meno). Per quanto riguarda le cessazioni di rapporti di lavoro risulta in aumento del 3%, tuttavia va notato l’alto numero di cessazioni rispetto alle attivazioni dal momento che a fine dicembre si concentrano le cessazioni dei contratti a tempo determinato e dei contratti di collaborazione. I lavoratori interessati da cessazioni nel IV trimestre 2014 sono stati quasi 2,4 milioni, in aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente.
Guardando alla distribuzione regionale delle assunzioni nell’ultimo semestre del 2014 la maggior parte (64%) dei rapporti di lavoro attivati si sono registrati in Lombardia, Lazio, Puglia, Campania, Xxxxxx Xxxxxxx.
In Basilicata sono stati attivati quasi 25 mila rapporti di lavoro e hanno interessato quasi 19 mila lavoratori. In termini di numero medio di contratti attivati, il dato rappresenta un aumento del 2,1% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.
Per quanto riguarda i rapporti di lavoro cessati, mentre alcune regioni hanno registrato una diminuzione (Valle D’Aosta, Liguria, Calabria, Provincia Autonoma di Trento) la Basilicata ha registrato un aumento del 2,8%.
Link al Rapporto del Ministero del Lavoro: xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xxx.xx/Xxxxxxxxx-Xxx- Lavoro/Documents/Rapporto_CO/2014/CO_IV_trim_2014.pdf
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Monitoraggio Garanzia Giovani in Basilicata1
A cura della redazione sui dati di monitoraggio della Xxxxxxxx Xxxxxxx
Registrazioni* effettuate e organizzate per REGIONE di RESIDENZA
REGIONE DI RESIDENZA | TOTALE | |
Valore Assoluto | Percentuale | |
17-BASILICATA | 13.365 | 2,8 |
TOTALE | 476.191 | 100,0 |
* Le registrazioni rappresentano il numero di giovani che aderiscono al programma garanzia giovani
Adesioni* effettuate per REGIONE di ADESIONE divise fra quelle effettuate da giovani che risiedono in quella stessa regione (adesioni "interne") e quelle effettuate da giovani che risiedono in una regione diversa (adesioni "esterne")
REGIONE SCELTA PER L'ADESIONE | INTERNE | ESTERNE | TOTALE |
Valore Assoluto | Valore Assoluto | Valore Assoluto | |
17-BASILICATA | 12.647 | 2.484 | 15.131 |
TOTALE | 456.280 | 102.165 | 558.445 |
*Dato che ciascun giovane può scegliere di “aderire” indicando anche più di una regione, il dato delle adesioni illustra dunque il totale delle scelte effettuate dai giovani per ricevere il portafoglio di servizi tra quelli previsti dal programma. Il numero di adesioni permette di conteggiare le adesioni multiple ovvero effettuate dallo stesso giovane su più regioni.
Adesioni effettuate organizzate per REGIONE SCELTA e CLASSE DI ETA'
REGIONE DI PRESA IN CARICO | 00-00 | 00-00 | 25-29 | TOTALE | |||
REGIONE | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto |
17-BASILICATA | 669 | 4% | 7.789 | 51% | 6.643 | 44% | 15.131 |
Nazionale | 40.108 | 7% | 282.802 | 51% | 235.535 | 42% | 558.445 |
Presi in carico con profilazione ripartiti per CLASSE DI ETA'
REGIONE DI PRESA IN CARICO | 00-00 | 00-00 | 25-29 | TOTALE | |||
REGIONE | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto |
17-BASILICATA | 310 | 5% | 3.491 | 54% | 2.630 | 41% | 6.431 |
Nazionale | 22.082 | 9% | 123.524 | 53% | 88.301 | 38% | 233.907 |
1 Aggiornamento al 25 marzo 2015.
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Presi in carico con profilazione per regione di presa in carico ed indice di profiling2
REGIONE DI PRESA IN CARICO | Basso | Medio- basso | Medio- alto | Alto | Totale | ||||
REGIONE | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto | Valore Percentuale | Valore Assoluto |
17- BASILICATA | 206 | 3% | 38 | 1% | 1.697 | 26% | 4.490 | 70% | 6.431 |
Nazionale | 25.151 | 11% | 17.552 | 8% | 97.438 | 42% | 94.776 | 41% | 233.907 |
In Basilicata i giovani presi in carico con profilazione sono 6.431 su un totale di 15.131 aderenti al programma (43%) in linea con la media nazionale (42%). La ripartizione per età dei giovani presi in carico rispecchia in generale quella dei giovani aderenti al programma. I giovani aderenti al programma e presi in carico si concentrano nelle fascia d’età 19-24, anche questo in linea con la media nazionale.
Guardando all’indice di profiling dei soggetti presi in carico in Basilicata si registra una concentrazione sui profili di difficoltà medio-alti (26%) e alti (70%). Questa proporzione, come mostra l’ultima tabella, è di gran lunga superiore alla media nazionale: in Basilicata più di due aderenti su tre mostra un alto grado di difficoltà nella ricerca dell’occupazione.
CONTATTI
Segreteria del progetto E-mail: xxx.xxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxx.xxx Cell: 333.4932116 Tel: 00.0000000 Web: xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx/xxx/xxxxxxx.xxx?xxxx000000 Ismeri Europa s.r.l. Xxx X. X. Xxxxx, 00 00000 Xxxx - Xxxxxx Tel: x00 (00) 0000000 Fax: x00 (00) 0000000 | Gruppo di lavoro Coordinatore scientifico Xxxxxx Xxxxxxx Staff Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx |
2 Al giovane Xxxx che viene “preso in carico” verrà attribuito un indice, detto classe di profilazione, che sulla base delle informazioni fornite (genere, età, titolo di studio, condizione occupazionale dell’anno precedente, presenza in Italia e provincia di presa in carico) stima il grado di difficoltà nella ricerca di un’occupazione. Sono previste 4 classi: classe di profilazione 1 – difficoltà BASSA; classe di profilazione 2 – difficoltà MEDIA; classe di profilazione 3- difficoltà MEDIO-ALTA; classe di profilazione
4 – difficoltà ALTA. Il risultato del calcolo fornisce un valore, importante per la determinazione dell’importo del bonus occupazionale e del riconoscimento a risultato dell’attività di accompagnamento.
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