Diritti
Diritti
Al via
il progetto Xxxxxx
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Integra
Iniziativa per la legalità
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Trasparenza
MC
tra i promotori di "Xxx Xxx Xxxx"
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Rubriche
Notizie, campagne, informazioni utili
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luglio 2016
Anno 00 X. 00
xxx Xxxxxxxx, 00/X 00000 Xxxx Tel. 000000000 Fax 000000000 xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
PACCHETTI TURISTICI
L
FONDO DI GARANZIA, ADDIO
a soppressione del Fondo nazionale di garanzia sui pacchetti turistici rappresenta un passo indietro nella
tutela dei consumatori.
Introdotto per la prima volta in adempimento alla Direttiva comunitaria del 1990 sui pacchetti turistici (Dir. UE 90/314/CE) rispondeva all’esigenza di fare fronte ai casi di fallimento o di insolvenza di tour operator e agenzie di viaggio assicurando il rimpatrio del viaggiatore e/o il rimborso delle somme corrisposte.
Poste Italiane SpA ˆ Spedizione in Abbonamento Postale ˆ DL 353/2003 (conv. In L..27/02/04 n..46 ) art. 1 comma 2 e 3 NE/VE
Era alimentato dal versamento di una quota del 2% dei premi assicurativi obbligatori versati dalle imprese turistiche ed era gestito de uffici governativi: originariamente dal Dipartimento per il turismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e successivamente dal MiBACT (Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo).
editoriale di Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx*
una buona notizia...
Internet. Nuove norme Ue su attacchi informatici
Il Parlamento europeo ha adottato la direttiva "Network and In- formation Security (Nis)". Questa direttiva, informa l'Ue, rappre- senta il primo pacchetto di "regole a livello di Unione europea sulla sicurezza informatica". Le società che forniscono servizi es- senziali in settori quali l'energia, i trasporti, la sanità e il settore bancario, dovranno migliorare le loro difese contro gli attacchi informatici.
...e una cattiva
Istat. Male i prodotti alimentari
Le vendite al dettaglio a maggio 2016 aumentano dello 0,3% in valore rispetto ad aprile, ma diminuiscono dell'1,3% rispetto al 2015. Lo rileva l'Istat nelle statistiche flash. Rispetto allo scor- so anno il calo maggiore colpisce i prodotti alimentari (-1,8%) ma sono in contrazione tutti i gruppi di prodotti tranne quelli farmaceutici (+2%) e gli altri prodotti (di gioiellerie, orologerie,
+0,2%).
Sì alla cannabis legale
dossier segue a pagina 2
Una nota di ASTOI CONFINDUSTRIA VIAGGI
n paio di anni fa, durante un direttivo nazionale dell’associazione, con un po’ di cautela, provai a sondare gli animi dei consiglieri rispetto
U
all’opportunità che Movimento Consumatori prendesse posizione e si impegnasse nel dibattito a favore della legalizzazione della cannabis. Ma, a smentita dei miei
I
n merito all'abolizione del Fondo di garanzia abbiamo pensato di sentire il parere del presidente di Astoi, Xxxxx Xxxxxxxxxx cui avevamo posto queste
domande:
il Fondo nazionale di garanzia a gestione pubblica sui pacchetti turistici, che assisteva i consumatori in caso di fallimento o insolvenza di imprese di turistiche, viene soppresso dopo 20 anni dalla sua istituzione.
Ritiene che questa scelta fosse inevitabile o che fosse possibile riformarlo salvaguardando il suo carattere pubblico e universalistico?
Astoi ha istituito un fondo privato con le stesse finalità del fondo pubblico soppresso.
Ritiene che la soluzione pensata dal governo, cioè la copertura assicurativa o bancaria sia impraticabile? E per quale motivo?
Il fondo Astoi è già operativo? Come funziona?
Come fa l’acquirente di un pacchetto turistico a sapere se il tour operator da cui intende acquistare un pacchetto vacanze ha aderito al fondo Astoi, o ad altro eventuale fondo privato, o se è o non è assistito da coperture assicurative o bancarie a favore dei clienti per il rischio di fallimento o insolvenza?
Astoi ha risposto con una nota che pubblichiamo:
Relativamente al Fondo di garanzia probabilmente si sarebbe potuto salvaguardare il “carattere pubblico e universalistico” del Fondo esistente, ma certamente sarebbe stata auspicabile una riforma complessiva, soprattutto relativamente alla gestione. Ricordiamo infatti che l’abrogato fondo aveva una gestione pubblica ma l’alimentazione dello stesso è sempre stata a carico delle imprese del comparto, che versavano attraverso uno storno del 4% dei premi RC, quindi economicamente ha sempre gravato su soggetti privati.
timori, emerse chiaramente, al netto delle opinioni di ciascuno, che non era un tema che rischiava di spaccare l’associazione, tra contrari e favorevoli.
Come mai? Se ancora negli anni ’90, su questo tema, l’Italia si divideva? Potrebbe essere la ‘prova provata’ del fatto che siamo ormai davvero una società post- ideologica in cui l’opinione dei cittadini sul merito delle singole leggi si fonda sul bilanciamento degli interessi in gioco e non su prese di posizione aprioristiche ideologiche?
Si pensi che solo 10 anni fa la famosa legge Fini- Giovanardi equiparò le droghe leggere a quelle pesanti! Senza ‘occhiali’ ideologici, il fallimento di decenni di politiche repressive è effettivamente visibile a tutti.
Volessimo un testimone imparziale, di questa prima motivazione, a favore di un cambio di rotta, lo troviamo, proprio a proposito delle droghe leggere, nella Direzione nazionale antimafia (DNA).
*segretario generale XX
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Xxxxxx i vantaggi di essere un consumatore informato su
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DOSSIER
Abolizione del Fondo, cosa succede ora?
proposte già presentate per assicurarne la capienza. Ad esempio, Movimento Consumatori, insieme ad altri, aveva ipotizzato un sovrapprezzo di 2 centesimi sui biglietti aerei: questo avrebbe fatto affluire 3 milioni di €/anno, che uniti al versamento proveniente dalle imprese, avrebbe consentito non solo una capienza adeguata, ma addirittura di estendere l’operatività del fondo anche al trasporto aereo non compreso nei pacchetti turistici.
Il governo Xxxxx ha preferito, invece, seguire una sorprendente scorciatoia, riesumando la proposta Brambilla, con l’abrogazione del fondo e il rinvio a forme private di copertura assicurativa o bancaria.
Nella evidente difficoltà per molte imprese di accedere a tali coperture, alcune associazioni di categoria, ad esempio Astoi e Fiavet, hanno provveduto alla creazione di fondi privati per le imprese associate, il cui funzionamento e le cui modalità di accesso non risultano definite, anche a causa della mancanza di indicazioni da parte del ministero.
Nel frattempo, il Fondo nazionale di garanzia gestito dal MiBACT, abrogato con effetto dal 1° luglio 2016, continua ad essere operativo soltanto per i contratti conclusi fino al 30 giugno (anche se la partenza è in data successiva).
Per chi invece ha acquistato o acquisterà un viaggio organizzato dal 1° luglio in poi sarà necessario verificare, prima dell’acquisto, che il tour operator e l’agenzia abbiano aderito a uno dei fondi privati istituiti o, in alternativa, che abbiano stipulato un’apposita polizza assicurativa o bancaria a favore dei clienti, a copertura del rischio di fallimento o insolvenza.
*responsabile settore Turismo MC
segue dalla prima
E
di Xxxxxxx Xxxxxxxx*
ra una risposta univoca al diritto dei consumatori che avevano acquistato la vacanza e dopo aver pagato il prezzo, a causa del fallimento o dell’insolvenza
del tour operator o dell’agenzia cui si erano affidati, non potevano partire o, una volta giunti sul posto, non riuscivano a rientrare, perché l’albergo o il volo non risultavano saldati.
La scelta del Governo di abolirlo appare dettata dall’esigenza di rincorrere e neutralizzare la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea, senza alcuna considerazione per la tutela dei consumatori né per le imprese.
E’ ovvio, infatti, che imprese già in difficoltà (e quindi proprio quelle a rischio di insolvenza) avranno serie difficoltà ad attenere fidejussioni bancarie o polizze assicurative.
Va ricordato che la Direttiva comunitaria non impone necessariamente un fondo di garanzia, limitandosi a prescrivere che gli Stati membri adottino norme che assicurino, in caso di insolvenza o di fallimento del tour operator o dell’agenzia, il rimborso delle somme pagate e il rimpatrio del consumatore.
Nel 1995, l’Italia aveva scelto lo strumento del Fondo a gestione pubblica, col pregio di un unico soggetto di riferimento per i consumatori, gestito da un soggetto per definizione terzo fra imprese e consumatori.
Bisogna riconoscere che il fondo, così realizzato, ha funzionato ben al di sotto delle aspettative e delle sue stesse potenzialità. Più volte, e in misura deleteria con
il ministro Xxxxxxxx, la dotazione del fondo è stata in parte dirottata ad altri capitoli di spesa pubblica per fare fronte ad altre emergenze.
Questa impropria sottrazione di disponibilità, unita ad alcuni fallimenti di grandi imprese turistiche, ha determinato una grave inadeguatezza del fondo stesso a svolgere compiutamente il proprio compito.
Nel 2011, in occasione dell’iter di approvazione del Codice del turismo, la ministra Xxxxxxxxx ne propose il superamento, introducendo nella bozza del codice l’abrogazione del fondo e la sua sostituzione con un sistema di polizze assicurative o bancarie a carico delle imprese.
Le aspre polemiche che accompagnarono l’introduzione del CdT spinsero il governo a soprassedere. Il Fondo rimase, ma non furono neppure accolte le proposte provenienti dalle associazioni dei consumatori e dalle rappresentanze del modo delle imprese, finalizzate a recuperarne il ruolo e la piena funzionalità.
Le contestazioni della Commissione, e sfociate nell’apertura di una procedura di infrazione, riguardavano sia l’inadeguatezza operativa del Fondo, sia un problema formale: la normativa europea non consente, infatti, che denaro privato per provenienza e destinazione, transiti sul bilancio dello Stato.
Entrambi i problemi potevano essere affrontati salvaguardando l’interesse dei consumatori ad avere un unico fondo pubblico di riferimento.
Da un lato di sarebbe potuto affidare la gestione del fondo ad un’agenzia pubblica esterna al bilancio dello Stato, come già ne esistono con altre funzioni, cosa che avrebbe anche messo al riparo da storni di bilancio. Dall’altro si sarebbe potuta considerare una delle
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DOSSIER
Fino alla sua chiusura, la storia del Fondo
A
nni ’80: con il boom dei viaggi organizzati “tutto compreso” (pacchetti turistici) cominciano a manifestarsi casi di inadempienza da parte di tour operator insolventi, con abbandono dei turisti prima della partenza o addirittura nel
corso di viaggi all’estero, con conseguente contenzioso e interventi estemporanei di xxxxxxxxx per via diplomatica.
1990: la Direttiva UE 90/314/CE in materia di pacchetti turistici impone agli stati membri di adottare, entro il 31/12/2002, norme che assicurino, in caso di insolvenza o di fallimento del tour operator o dell’agenzia, il rimborso delle somme pagate e il rimpatrio del consumatore.
1995: con X.Xxx. 17/3/1995 n. 111 l’Italia recepisce la Direttiva (con oltre 2 anni di ritardo) e istituisce un Fondo di garanzia a gestione pubblica, alimentato dallo 0,5% dei premi delle polizze obbligatorie versate dai tour operator e agenzie di viaggio; tale quota deve essere riassegnata annualmente dal Ministero dell’economia al Fondo di garanzia.
1999: il D.M. 349/99 fissa le modalità operative del fondo.
2005: a 10 anni dalla sua istituzione il fondo viene reso finalmente operativo.
2006: la norma sul fondo di garanzia viene trasferita nel Codice del Consumo (Art. 100)
2007: la quota per l’alimentazione del fondo viene portata dallo 0,5% al 2% dei premi delle polizze.
Luglio 2009: il tour operator Xxxxxxxxx fallisce lasciando senza vacanze migliaia di consumatori che avevano già pagato il viaggio. La ministra Xxxxxxxxx, appena insediata, dichiara che tutti saranno risarciti attraverso il Fondo di garanzia.
Settembre 2009: il Fondo non risponde ai cittadini: MC, Federconsumatori, Adiconsum e le associazioni di categoria Astoi, Assotravel, Assoviaggi e Fiavet, con lettera congiunta, chiedono informazioni alla ministra Xxxxxxxxx.
Marzo 2010: il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo risponde che il numero di domande, attestato in passato su una media annua di 250, è passato a 4400 nel 2009 per un importo di circa 7 milioni di euro; evidenzia l’insufficiente dotazione e informa che il Comitato di gestione non è ancora stato nominato.
Maggio 2010: con D.M. 28 maggio 2010, il Ministero dello Sviluppo economico assegna al Fondo un finanziamento straordinario di 3 milioni di euro derivanti dalle sanzioni irrogate dall’Antitrust.
Luglio 2010: al fallimento di Xxxxxxxxx si aggiunge quello di I Viaggi del Ventaglio
Settembre 2010: si insedia il Comitato di gestione del Fondo.
Novembre 2010: il Codice del turismo, proposto dal ministro Xxxxxxxxx, nella sua prima versione abolisce il Fondo di garanzia e lo sostituisce con polizze assicurative private, con la motivazione che il Fondo non ha funzionato.
Dicembre 2010: in risposta a un’interrogazione dell'onorevole Xxxxx Xxxxxxxxx presentata a luglio, il governo (ministro Xxxxxxxx) risponde che il Ministero dell’economia riassegna al Fondo solo una parte delle somme introitate; che i 3 milioni di euro previsti dal DM 28/5/2010 non risultano erogati; che fra il 2005 e il 2009 sono state accolte 251 domande per un totale di circa 750 mila euro; che altre 152 istanze sono state liquidate nel 2010 per circa 280 mila euro.
Febbraio 2011: MC, nel corso di audizioni parlamentari sul Codice del turismo, chiede che il Fondo rimanga e venga potenziato con una riforma del finanziamento e del raggio d’azione, da estendere anche al fallimento e insolvenza delle compagnie aeree.
Giugno 2011: il Codice del turismo è definitivamente approvato: il Fondo rimane (art. 51), ma viene lasciato inalterato, cioè non funzionante.
2012: l'Ue apre un procedimento di infrazione (2012/4094) nei confronti dell’Italia in quanto il Fondo non soddisfa le esigenze di tutela per cui è nato, e inoltre la gestione all’interno del bilancio dello Stato di un Fondo alimentato da denaro privato è in contrasto con la normativa comunitaria.
2012: durante il Governo Xxxxx, MC, insieme ad altre AACC, formalizza al ministro Gnudi la propria proposta di riforma: estendere l’operatività del Fondo al trasporto aereo oltre che ai pacchetti turistici, con l’applicazione di un sovrapprezzo di 2 centesimi su ogni biglietto aereo venduto; sul fondo confluirebbero 3 milioni di €/anno, che, aggiunti alla quota versata dalle imprese turistiche sarebbero abbondantemente sufficienti a coprire il fabbisogno, non solo per i pacchetti turistici come richiesto dalle direttive Ue, ma anche per il trasporto aereo indipendente dai pacchetti. La proposta non riceve alcuna risposta.
2013: la stessa proposta viene ripresentata durante il Governo Xxxxx, senza alcun esito.
2015: con legge 115/2015, il governo Xxxxx (ministro Xxxxxxxxxxxx), in risposta alla procedura di infrazione, riprende la proposta Xxxxxxxxx e abroga l’art. 51 del C.d.T., relativo al Fondo, con effetto al 1/1/2016, poi prorogato al 1/7/2016. Il fondo è sostituito dall’obbligo per le imprese turistiche di assistere i contratti con garanzie assicurative o bancarie che assicurino il rimborso del prezzo versato e il rimpatrio dei turisti, in caso di insolvenza o fallimento dell’organizzatore o dell’intermediario.
1° luglio 2016: il Fondo cessa la sua attività a regime e continua a garantire solo i contratti conclusi fino al 30 giugno (anche per i viaggi con partenza in data successiva). Nel frattempo, Astoi e Fiavet annunciano l’istituzione di Fondi di garanzia privati. Ai consumatori rimane l’onere di verificare ogni volta l’esistenza di copertura assicurativa, bancaria o tramite fondo privato.
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UNA NOTA DI ASTOI CONFINDUSTRIA VIAGGI
segue dalla prima
S
e il Fondo avesse continuato ad essere governativo, ad esempio, avrebbe potuto beneficiare di una importantissima leva della quale le imprese non godono: l’ottenimento delle garanzie bancarie o di altra natura da parte dello Stato a copertura del Fondo sarebbe stato enormemente agevolato rispetto a quanto non lo sia per i soggetti privati, con un innegabile vantaggio in termini di tutela per il consumatore finale. Il Governo, invece, ha preferito demandare ai singoli soggetti l’onere di adempiere all’obbligo di copertura per i casi di fallimento o insolvenza, senza fornire indicazioni ulteriori circa modalità e parametri di tale adempimento. Questa situazione ha ingenerato
confusione e incertezza, lasciando alle singole imprese ed alle associazioni di categoria tanti interrogativi ai quali, giorno dopo giorno, si è cercato di rispondere al meglio delle proprie possibilità. Oggi ci troviamo di fronte ad una scelta importante, che però non ha “istruzioni per l’uso” ed è per tale motivo che Astoi Confindustria Viaggi ha scelto di dare vita ad un Fondo rivolto esclusivamente ai Tour Operator associati, creandolo ad hoc per tale tipologia di imprese. Abbiamo dedicato molti mesi di studio e di lavoro alla creazione di una soluzione che potesse sollevare i Tour Operator soci dall'onere di andare a reperire sul mercato soluzioni assicurative o garanzie bancarie
costose, temporanee e di difficile ottenimento.
Lo strumento scelto da Astoi costituisce, infatti, l'unica modalità strutturata e durevole che permette di fatto un accantonamento progressivo e costante di somme, a differenza dei premi versati alle compagnie di assicurazione che sono, per loro natura, a fondo perduto ed anche delle garanzie bancarie, che sono revocabili a discrezione dell'istituito che le presta.
Il “Fondo Astoi a Tutela dei Viaggiatori” è un’associazione ex art. 14 C.C., costituita il 29 giugno 2016, quindi è una persona giuridica no profit con finalità pubblicistiche. Unico scopo è adempiere agli obblighi ex art. 50 Cod. Tur. (mod. art. 9 L. 115/2015) e l’adesione è riservata esclusivamente ai Tour Operator associati ad Astoi. In caso di insolvenza o fallimento del TO socio, il Fondo dovrà assicurare risorse per: 1) rimborsare le somme versate dai turisti per l’acquisto di un pacchetto turistico; 2) assicurare il rientro immediato dei turisti presso il luogo di partenza.
Il Fondo è alimentato da contributi mensili basati sulle prenotazioni di viaggio ricevute da ciascun Tour Operator a partire dal 1° luglio 2016. Il gettito annuale previsto è pari ad 1 milione di euro, a fronte di 290 mila euro che l’abrogato Fondo nazionale di garanzia aveva in dotazione da ultimo per il 2015 (dotazione con la quale avrebbe dovuto rispondere dei potenziali fallimenti di tutti gli operatori a livello nazionale).
Il Fondo Astoi è quindi caratterizzato da un’alimentazione costante e progressiva del patrimonio, anno dopo anno. La continua alimentazione mensile consentirà quindi di far fronte, nel tempo, ad ogni richiesta. Le somme versate dai Tour operator non potranno essere restituite agli stessi ed è previsto un impiego prudente e profittevole della liquidità che genererà rendimenti destinati anch’essi ad essere capitalizzati. Il consumatore potrà capire se un Tour Operator è aderente al Fondo Astoi in quanto, come già accade per la polizza R.C. e/o per la licenza di esercizio, nei cataloghi di ciascun Tour operator, sui siti web o nelle conferme di prenotazione/ estratti conto che vengono rilasciati ai viaggiatori quali documenti attestanti il perfezionamento del contratto di viaggio, ogni impresa indicherà gli estremi dell'adesione. Inoltre, Astoi sta dando vita ad un progetto relativo ad un “bollino di garanzia” per il comparto che riguarderà anche questo ulteriore plus per i consumatori.
editoriale di Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, segretario generale Movimento Consumatori
Sì alla cannabis legale
N
segue dalla prima
ella sua ultima relazione annuale, la DNA ha denunciato apertamente, a proposito dell'azione di contrasto della diffusione dei derivati della cannabis, "il totale fallimento dell'azione repressiva" e "la letterale impossibilità di aumentare
gli sforzi per reprimere meglio e di più la diffusione dei cannabinoidi". D'altra parte, aggiunge la DNA, dirottare ulteriori risorse su questo fronte ridurrebbe l'efficacia dell'azione repressiva su "emergenze criminali virulente, quali quelle rappresentate da criminalità di tipo mafioso, estorsioni, traffico di essere umani e di rifiuti, corruzione eccetera» e sul «contrasto al traffico delle (letali) droghe “pesanti".
Legiferare la coltivazione e la vendita potrebbe dare buoni risultati "in termini di deflazione del carico giudiziario, di liberazione di risorse disponibili delle forze dell'ordine e magistratura per il contrasto di altri fenomeni criminali e, infine, di prosciugamento di un mercato che, almeno in parte, è di appannaggio di associazioni criminali agguerrite".
Sottrarre in un colpo solo un mercato illegale italiano stimato tra i 15 e i 30 miliardi di euro alle mafie e trasformarlo in un mercato legale, costituirebbe una ‘rivoluzione’ senza precedenti che già da sola dovrebbe motivarci nel sostenere la proposta di legge di legalizzazione che il 25 luglio 2016 è stata presentata da un gruppo interparlamentare
di circa 300 parlamentari. Sul piano fiscale si ipotizzerebbe entrate tra i 10 e i 20 miliardi.
Però, come associazione di consumatori, come associazione che vuole promuovere anche benessere personale e sociale, è necessario insistere su ulteriori motivazioni.
Mi riferisco soprattutto agli effetti positivi sul piano sociale e sanitario grazie al controllo della qualità delle sostanze vendute. L’aspetto della salute e, in particolare quella dei giovanissimi, deve avere il massimo della nostra attenzione. Le analisi di laboratorio sui campioni sequestrati dimostrano infatti, rispetto in particolare alla marijuana, che la potenza di quella attualmente in commercio è fino a dieci volte superiore a quella che veniva consumata negli anni ’80 e ’90. Oggi i ragazzini la comprano per la strada da persone con cui forse sarebbe meglio non venissero in contatto e la consumano senza alcuna consapevolezza. Proprio perché non vogliamo liberalizzare, ma vogliamo disciplinare in dettaglio, scegliamo e sosteniamo la proposta di legalizzazione. Normare per separare i mercati di droghe leggere e pesanti, per vietare l’uso ai minori, perché vogliamo che sia visibile a tutti cosa avverrà agli angoli delle strade dopo la legalizzazione. E non ci dovranno essere minorenni coinvolti e non ci sarà lassismo verso chi sarà ancora lì a trafficare altro!
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DIRITTI
Dubbi o problemi su servizi pubblici locali, diritti dei passeggeri, acquisti online? Ti aiuta Xxxxxx
L’
iniziativa promossa da Cittadinanzattiva, Federazione Confconsumatori - ACP e Movimento Consumatori, realizzata grazie al finanziamento
del Ministero dello sviluppo economico, attraverso il personaggio di Xxxxxx, consumatore moderno, offre informazione, formazione, consulenza e assistenza ai cittadini su servizi pubblici locali, diritti dei passeggeri, e-commerce e piattaforme di economia collaborativa (sharing economy).
Xxxxxx incarna il consumatore medio dei nostri giorni che quotidianamente utilizza servizi, tradizionali o meno, tentando di districarsi tra difficoltà, inefficienze e burocrazia. Ma questo moderno “signor Xxxxx” è al tempo stesso co-produttore di alcuni dei servizi che
usa o che decide di condividere con altri. Acquista e vende online, utilizza le app correntemente, ma ignora le basi per la tutela dei suoi diritti. Xxxxxx siamo noi: consumatori del terzo millennio, mediamente informati, che definiamo in prima persona nuove forme e nuovi modi di fruizione dei servizi, ma che siamo ancora molto vulnerabili, perché poco consapevoli delle tutele cui abbiamo diritto.
Per rendere adeguata la conoscenza dei propri diritti sui temi trattati, il progetto mette in campo diversi strumenti e attività di informazione e di assistenza.
Per consulenze e informazioni è attivo il numero verde 800 744053 e sui siti delle associazioni si accede ad una landing page in cui è disponibile un form con cui inviare la propria richiesta di assistenza e dove è possibile scaricare guide informative, infografiche e consultare approfondimenti e link utili sulle tematiche oggetto dell’iniziativa.
13 sportelli itineranti offriranno “on the road” ai consumatori consulenza, materiali informativi e simpatici gadget sui temi del progetto. Il calendario degli sportelli è disponibile sulla landing page.
Grazie al finanziamento ministeriale sarà inoltre possibile lo sviluppo di uno strumento innovativo e completamente originale nelle sue funzionalità: l’app joinjohnny renderà possibile per i consumatori inoltrare segnalazioni e reclami sui trasporti (in ambito urbano, regionale e nazionale) e ricevere informazioni sui propri diritti e su cosa fare per farli rispettare.
Al lancio dell’app corrisponderà l’avvio di un applicativo web, ad essa collegato, xxx.xxxxxxxxxx.xx che, oltre a prevedere l’invio dei reclami e la ricezione di informazioni di approfondimento, consentirà agli utenti registrati di creare una vera e propria community,
scambiandosi commenti e opinioni sui propri disagi quotidiani e esprimendo una valutazione sulle linee e/o i mezzi usati quotidianamente.
Altre ancora sono le attività e le iniziative promosse e realizzate nell’ambito del progetto:
- attività di studio e ricerca su trasporti, servizi pubblici locali, sharing economy e e-commerce, al fine di produrre nuovi strumenti di approfondimento e tutela da mettere a disposizione dei consumatori che, a fronte di nuovi servizi necessitano anche di nuove tutele;
- la promozione di 12 giornate di formazione e informazione rivolte alla cittadinanza nelle piazze di 12 città italiane, a partire da settembre 2016;
- attività per target specifici:
per i ragazzi di scuola media superiore/inferiore attraverso laboratori e strumenti ad hoc per favorire lo sviluppo di una consapevolezza consumerista fin dalla giovane età;
per gli studenti universitari e neolaureati attraverso un'informazione dettagliata sui diritti dei viaggiatori così come sui nuovi modelli di consumo e sulla nuova economia di condivisione;
per gli anziani, grazie ad audio lezioni che potranno essere utilizzate nei centri di aggregazione sui temi dei servizi pubblici locali e sui nuovi modelli di consumo. Sono state attivate tre email per rispondere ai diversi temi del progetto. Si può scrivere a: xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx per info su servizi pubblici locali;
xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxx.xx per info su diritti dei passeggeri; xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx per info su acquisti online e sharing economy.
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PROGETTI TERRITORIALI
Fattoria "Integra", ritorno alla legalità
“S
olo la confisca non basta. I beni sottratti alla camorra devono diventare fonte di ricchezza per il territorio”. Riecheggia sulla stampa nazionale e locale il monito lanciato da Xxxxxxx Xxxxxxx, presidente dell’Autorità anticorruzione,
nel corso dell’inaugurazione della fattoria Integra, che ha avuto luogo il 4 luglio scorso, sorta sui terreni agricoli confiscati a Xxxxx Xxxxxxx e a Xxxxxxxxx “Xxxxxxxxxxxx” Xxxxxxxxx, entrambi cugini del più xxxx Xxxxxxxxx “Sandokan” nel comune di Santa Xxxxx la Fossa in provincia di Caserta ed affidati all’ATS Terra Verde di cui è socio fondatore il Movimento Consumatori Caserta.
Il complesso, situato in località “Abate”, è stato riqualificato con i fondi della Fondazione con il Sud grazie al progetto Integra, aggiudicatario del bando 2013 presentato dalla capofila MC Campania, in partnership con altre realtà del Terzo settore quali Arci Caserta, Nero e Non Solo Onlus, MC Torino, Fand, l’IPSSART di Teano e la Cooperativa sociale Nuovi Orizzonti.
E non ha voluto mancare l’evento il direttore generale di Fondazione con il Sud, Xxxxx Xxxxxxxxx che con il suo prezioso intervento alla manifestazione ha dato il segnale del forte interesse da parte di finanziatori, storicamente lontani dal territorio meridionale, a sostenere ulteriormente proposte di sviluppo come quella del progetto “Integra, la legalità in movimento” in grado di coniugare socialità e economia e rimarcando il valore e la specificità dell’esperienza Fondazione con il Sud.
Come è stato sottolineato da tutti i relatori questo sito era, nella geografia malavitosa del territorio, un punto di riferimento della famiglia Xxxxxxxxx sia per le attività economiche che qui si svolgevano, sia quale covo di summit e rifugio dei latitanti. Il presidente Xxxxxxx ha voluto rimarcare l’importanza del ripristino nel circuito “normale” del bene confiscato quale evidente segnale di vittoria della legalità contro la malavita organizzata che aveva fatto della fattoria Abate un simbolo della loro potenza criminale; ciò rappresenta a tutti gli effetti un’evidente ed incontrovertibile inversione di tendenza che le comunità locali hanno bisogno di avvertire come segnale.
Xxxxxxx non ha mancato di elogiare il modello di partenariato pubblico realizzato dal Consorzio Agrorinasce che rappresenta un’esperienza esclusiva e eccellente riconosciuta a livello europeo, ricordando le insidie che ha dovuto superare al suo l’esordio quando fu realizzata l’Università della legalità a Casal di Principe al centro dell’enclave mafiosa. E l’aria di festa dell’inaugurazione del 4 luglio rispetto a quella asfittica che si respirava in quel tempo è il segnale più evidente del cambio di passo di mentalità del territorio e della collettività di cui Agrorinasce, unitamente a tutte le realtà associative che si sono messe in gioco in progetti come quello INTEGRA, si è resa interprete.
Per chi conosce e ama questo territorio vedere terre fertili abbandonate alle sterpaglie a seguito delle confische rappresentava una sconfitta e non una vittoria dello Stato sulla malavita, “solo ridando loro dignità e vita si recupera anche la fiducia e la
collaborazione della popolazione locale”, questo altro punto nodale è stato oggetto di discussione al tavolo relatori.
La cerimonia ha avuto inizio con il rituale taglio del nastro da parte del sindaco di Santa Xxxxx la Fossa, Xxxxxxx Xxxx, che ha voluto ringraziare il presidente Cantone per la vicinanza istituzionale augurandosi che il bene inaugurato possa diventare un’ulteriore opportunità di sviluppo per il territorio e di coinvolgimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, seguito dal consueto rito di benedizione del casale da parte del parroco, Xxxxxxxx Xxxxxxxx.
Il presidente di MC Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, quale responsabile del progetto Integra, ha quindi condotto gli ospiti nel breve itinerario di presentazione degli ambienti ristrutturati tracciandone quella storia, finora maledetta, dove si mischiavano illegalità, malavita e ogni forma di violenza e sottolineando come simbolicamente il logo Integra, rappresentato da uno smile ammiccante, fosse stato posizionato proprio dove era posto il vecchio camino demolito che null’altro era che l’ingresso di una stanza che nascondeva i latitanti.
Alla cerimonia hanno partecipato con vivo interesse Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, procuratore capo del tribunale di Santa Xxxxx CV, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, presidente facente funzione del tribunale Santa Xxxxx CV, Xxxxxx Xx Xxxxxx, prefetto di Caserta e Xxxxxxx De Xxxxxx, presidente della Camera di Commercio di Caserta.
Xxxxxxxx Xxxxxxx, amministratore delegato di Agrorinasce, ha illustrato il modello di sviluppo attuato dal Consorzio sottolineando la positività di esperienze, quali quella del progetto Integra, che aiuta a valorizzare in maniera sana e concreta la tradizione agricola del territorio e allo stesso tempo contiene in sé delle novità in campo agricolo, ed i suoi valori. Ha insistito quindi sulla necessità che il recupero dei beni confiscati passi attraverso l’economia reale del territorio e non sia un mero esercizio, seppure lodevole, di un remoto modo di concepire il meridione.
Ed anche il viceprefettto Immacolata Xxxxxx, presidente del Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, ha voluto dare il segnale di quanto questo modello di sviluppo sia divenuto importante per la provincia di Caserta.
Il sindaco Xxxx ed il presidente Xxxxxxx, che hanno vissuto in prima persona gli eventi più cruenti che hanno caratterizzato la storia di questi luoghi, hanno ricostruito le circostanze del sequestro dei beni elogiando ancora una volta la perseveranza nel riuscire ad abbattere quel mostro sulle cui ceneri ricostruire un percorso virtuoso nella legalità e soprattutto rimettendo i beni nella disponibilità economica e sociale della comunità del piccolo centro casertano.
"Integra - ha affermato il presidente Marzaioli - è un progetto originale che incorpora le istanze prettamente consumeristiche come il km zero e la vendita diretta dei prodotti attraverso il sistema dei gruppi di acquisto, grazie alla consolidata esperienza degli amici di MC Torino, con istanze precipuamente sociali e etiche, come il recupero di terreni confiscati alla malavita e il reinserimento in un percorso virtuoso di forze negate all’economia sociale del territorio. Tutto ciò non può che far propendere verso una possibile replicabilità del progetto anche in territori diversi con specificità locali, ma sempre tenendo presente la valorizzazione delle esperienze consumeristiche aperte alle contaminazioni sociali sinora sconosciute a tale mondo. Sulla presenza di 'bufale abusive' è stato detto tanto, ma la verità è che il territorio era divenuto omertoso sulle attività economiche del clan Xxxxxxxxx nel casale ed anche questo è stato un segnale, la volontà di riportare nella legalità ogni frazione di economia. Pertanto, l’augurio è che nel futuro Integra possa diventare un polo culturale oltre che commerciale".
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INIZIATIVE
Nomine trasparenti, un diritto dei cittadini
M
ovimento Consumatori aderisce a "Sai Chi Voti", una campagna nata in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2016, per rispondere all’esigenza di avere una classe politica pulita e trasparente. Mai come in
questa tornata elettorale, i curricula e lo status giudiziario sono entrati nel dibattito politico. Ciò significa che i media e i cittadini sono sempre più attenti a scandagliare incarichi e competenze di chi intende amministrarli.
Si sente davvero il bisogno di rendere obbligatorio, per chiunque aspiri a esercitare un ruolo pubblico, far conoscere ai cittadini il suo curriculum, i potenziali conflitti d’interesse, le eventuali condanne.
La trasparenza è la precondizione dell’agire politico.
Dovrebbe essere chiaro a tutti. Quanto avviato con la campagna "Sai Chi Voti" per le elezioni amministrative da poco conclusa sarà replicato in occasione delle prossime, sia a livello locale sia nazionale.
L'idea che accomuna le diverse associazioni promotrici della campagna è che i cittadini devono poter scegliere chi amministra le loro città: corruzione, clientelismi, conflitti d’interessi e guai giudiziari devono rimanere fuori dall’urna elettorale.
Troppe volte si è scoperto tardi che il sindaco, assessore o consigliere comunale non aveva le giuste competenze per svolgere il ruolo che ricopriva o era portatore di equivoci conflitti d’interesse che ne pregiudicavano l’operato.
E troppo spesso si è assistito a nomine pubbliche fatte a porte chiuse, nate più da favoritismi e logiche di spartizione che dalle reali capacità di chi amministra e gestisce beni e servizi pubblici.
"Sai Chi Voti" è convinta che l’impegno alla trasparenza sia l’unico modo per contrastare il malaffare e ripristinare un legame di fiducia tra i cittadini e le istituzioni. Per questo la campagna ha chiesto un impegno volontario di trasparenza ai candidati, che di auspica diventi presto un obbligo già dalle prossime elezioni. In questo senso ci la campagna si è rivolta a tutte le forze politiche affinché sia approvata al più presto una legge nazionale che permetta agli elettori di conoscere chi aspira a governarli.
L'IMPEGNO RICHIESTO AI CANDIDATI
Ai candidati sindaco dei 30 principali comuni italiani al voto nelle amministrative 2016, i promotori della campagna hanno chiesto che fossero resi pubblici sul web il curriculum vitae, con competenze e incarichi espressamente indicati, lo status penale
e una dichiarazione sui potenziali conflitti d’interesse.
In più è stato chiesto di sottoscrivere un impegno: nel caso fossero stati eletti dovevano approvare entro i primi 100 giorni dalla designazione della giunta il metodo delle audizioni pubbliche per le nomine di competenza comunale ai vertici di società, enti o consorzi.
I RISULTATI
Sono 15 i sindaci eletti al ballottaggio che hanno aderito a "Sai Chi Voti": Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx.
Questo il primo bilancio post elezioni per la campagna: su 30 comuni italiani osservati (quelli con una popolazione superiore ai 50 mila abitanti) 15 dei nuovi sindaci hanno aderito a Sai Chi Voti, scegliendo di rendere trasparenti i propri dati. Tra questi 1 ha dichiarato sulla piattaforma del'iniziativa procedimenti pendenti, precedenti penali o amministrativi; 5 hanno dichiarato di essere in possesso di quote societarie o di essere coinvolti in possibili conflitti d’interesse e 12 si sono impegnati ad introdurre il meccanismo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali in enti, consorzi o società che spettano al comune, entro i primi 100 giorni di amministrazione mediante la modifica del Regolamento comunale.
QUELLO CHE FAREMO ORA
I promotori della campagna, tra cui Movimento Consumatori, monitoreranno come
– entro 100 giorni dall’insediamento della giunta – sia adottata la norma che prevede meccanismi di audizione pubblica per le nomine all’interno di municipalizzate o controllate dai diversi comuni interessati. "Sai Chi Voti" osserverà anomalie e incongruenze oltre che il mancato rispetto degli impegni presi.
Sai chi voti ha lanciato anche una petizione, firmata già da più di 25 mila cittadini, per chiedere trasparenza nelle nomine.
Per firmare e dare il proprio sostegno si può andare sul sito xxx.xxxxxxxxxx.xx.
I contratti a distanza e il diritto di recesso
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Risposta a cura di Xxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx Banche Sportello del Consumatore on line
Effettivamente nel 1986 il governo, avvalendosi di quanto prevedeva una precedente legge, ha emanato un decreto con il quale ha modificato, con effetto retroattivo, i rendimenti dei buoni po- stali già emessi. Questo significa che per tutti i buoni emessi prima della pubblicazione del de- creto ministeriale del governo i rendimenti che si possono ottenere non sono più quelli indicati nei buoni postali. Nel suo caso invece, così come per tutti i buoni postali emessi successivamente che, a causa di errori commessi dagli impiegati degli uffici postali, riportano ancora i rendimenti precedenti alla modifica intervenuta, le Sezioni Unite della Cassazione, con la sentenza del 15 giugno 2007, n. 13979, hanno affermato che bisogna dare la prevalenza a quanto risulta dalla tabella apposta nel retro dei buoni senza tener conto dei rendimenti previsti dal decreto ministeriale. Lei ha pertanto diritto a incassare quanto previsto nei suoi buoni e se Poste non glieli riconosce può aprire formale reclamo ri- volgendosi ad una associazione di consumatori.
Hai un problema e vuoi risolverlo on line? Rivolgiti ai nostri esperti: www. xxxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
milioni di lire ciascuno e nel retro degli stessi c’è una tabella con i rendimenti previsti per ogni anno e, dal 20° al 30° anno, l’indicazione della somma che sarebbe maturata ogni bimestre. Do- vendo comprare casa mi sono recato presso gli uffici di Poste Italiane per incassare i buoni frut- tiferi e in tale occasione gli impiegati presenti mi hanno comunicato che non mi avrebbero ricono- sciuto i rendimenti riportati sul retro dei buoni ma un importo notevolmente più basso. Dicono che una legge ha modificato gli interessi abbassan- doli e che non ho diritto a farmi pagare quanto scritto sui buoni. È giusto? Posso fare qualcosa?
Xxxxx Xxxxx, Fermo
el 1993 ho sottoscritto tre buoni postali di 2
N
Domande e risposte
PARLIAMONE
Risparmio tradito e banche poco trasparenti
N
di Xxxxxxx Xxxxxxx*
egli ultimi mesi le difficoltà di molti istituti di credito e le ingenti perdite subite da migliaia di risparmiatori hanno accesso per l’ennesima volta i riflettori sulle rego-
le che dovrebbero tutelare i cittadini e garantire la correttezza delle transazioni nei mercati finanziari. Proprio la mancata certezza e il mancato rispetto di queste regole sono i due pun- ti principali dell’odierna discussione politica. In particolare, si discute molto degli scenari probabilistici. Tali scenari rap- presentano una delle informazioni che un risparmiatore deve essere messo in grado di conoscere prima di valutare la bontà o meno di un investimento. In poche parole sono la rappre- sentazione grafica della “probabilità di ottenere un risultato fi- nanziario negativo ovvero positivo, e, in questo secondo caso, rispettivamente inferiore, in linea o superiore rispetto a quello di un investimento in attività finanziaria priva di rischio”.
Recenti inchieste giornalistiche hanno fatto emergere che l’eli- minazione di questo strumento di “controllo” sarebbe stata richiesta dalla Consob. La stessa autorità aveva invece poi af- fermato di agire in linea con le indicazioni europee in materia. Tale comportamento, in contrasto con il buon senso e anche
con la linea tenuta dalla stessa Consob negli anni precedenti ha scatenato una serie di dubbi che sono confluiti in numerose interrogazioni parlamentari e in dichiarazioni di diversi espo- nenti politici con le quali viene chiesto all’autorità di vigilanza le ragioni del proprio comportamento.
Ripetiamo spesso che le regole formali da sole non bastano a garantire l’effettiva tutela dei risparmiatori e, quindi, anche gli scenari probabilistici non sono certo la soluzione a tutti i problemi presenti e futuri. Rappresentano però uno strumen- to utile che non può certo essere accantonato.
Ci troviamo di fronte quindi all’ennesima dimostrazione di come, nel campo della trasparenza del mercato banca- rio e finanziario, in Italia siamo ancora lontani da una ef- fettiva tutela dei risparmiatori e anzi, invece di fare passi in avanti, continuiamo a fare enormi passi indietro sia sul- la tutela formale sia sostanziale. Crediamo sia imprescindi- bile una seria riflessione e speriamo che Camera e Senato, prendendo spunto magari proprio dalle recenti interroga- zioni parlamentari sia della maggioranza sia dell’opposizio- ne, dedichino tempo e energie per risolvere il problema.
*presidente onorario Movimento Consumatori
risultati delle ricerche. L'altra, sempre per presunto abuso di posizione dominante "limitando artificialmente la possibilità per i siti Internet di terzi di visualizzare i messaggi pubblicitari dei suoi concorrenti". Ad aprile scorso, l'Antitrust europeo aveva già accusato Google in merito ad addebiti sul sistema operativo per smartphone Android, per sospetto abuso di posizione dominante. Secondo Bruxelles Google avrebbe imposto restrizioni ai fabbricanti di dispositivi Android e agli operatori di reti mobili, mettendo in atto una strategia volta a preservare e rafforzare la propria posizione domi- nante nel settore della ricerca generica su Internet. Una prima conseguenza è il fatto che Google Search viene preinstallato e impostato come motore di ricerca predefinito nella grande maggioranza dei dispositivi Android venduti in Europa. Poi, recita un comunicato dell'Ue, tali pratiche sembrano impedire ad altri motori di ricerca, esistenti e potenziali, di accedere a questo mercato, mediante browser mobili e sistemi operativi. Inoltre, sembrano essere pregiudizievoli ai consumatori perché limitano la concorrenza e soffocano l'innovazione nell'universo più ampio delle reti mobili. Le riserve della Commissione sono descritte in una comunicazione degli addebiti inviata a Google e alla società madre Alphabet. Ora Google ha l'opportunità di rispondere alle riserve della Commissione.
Antitrust europeo ha lanciato nuove accuse a Google. L'esecutivo comunitario gli ha recapitato due "comunicazioni di addebiti", il primo passo
L'formale delle procedure sulla concorrenza. Una per sospetto abuso di posizione dominante sui servizi di acquisto comparativo nelle pagine dei
Dall'Europa
E' ancora "Energia diritti a viva voce"
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rosegue anche nel 2016 il progetto "Energia diritti a viva voce".
Grazie al finanziamento dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Servizio Idrico e alla collaborazione di 17 associazioni dei consumatori sono stati attivati 26 sportelli su tutto il territorio nazionale.
Già 3.182 consumatori si sono rivolti agli sportelli. e di questi 2.333 per informazioni o per assistenza in relazio- ne al mercato libero.
I problemi principali restano quelli legati alla fatturazio- ne con ben 1.299 utenti che hanno richiesto assistenza, poco meno del 50% dei contatti totali. Un dato signifi- cativo che sottolinea l'esigenza di una maggior traspa- renza da parte delle aziende e di una maggiore consape- volezza da parte dei cittadini.
Proprio attraverso l'attività di informazione e consulen- za, il progetto vuole rendere i consumatori sempre più informati e consapevoli in un mercato dell'energia e del gas sempre più competitivo, con l'obiettivo di realizzare risparmio in bolletta e tutela dell'ambiente.
Per informazioni: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
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Io Sono Originale: al via road show e flash mob
G
randi eventi in programma per Io Sono Originale.
La nuova campagna di comunicazione in due anni farà il giro dell'Italia: il road show e i flash mob sono già partiti con numerose tappe per animare piazze e luoghi di grande aggregazione sul territorio nazionale. Verranno inoltre realizzate due app con gioco a premi e indagini sul fenomeno.
A queste attività si affianca l’apertura a Roma di uno sportello dedicato in via di Santa Croce in Gerusalem- me, 83 che offre assistenza e informazione specifica in materia di contraffazione.
Ogni tappa del road show prevede l'allestimento di spazi espositivi in cui gli operatori danno informazioni e materiali sulla lotta alla contraffazione e il pubblico può assistere ad un divertente spettacolo teatrale, ci- mentarsi in un gioco memory e ricevere in omaggio gadget "Io Sono Originale".
I flash mob vedono l’alternarsi di musicisti, composito- ri, autori di testo e musica e coreografi che coordinano ballerini e cantanti che si esibiscono, attirando l’atten- zione dei passanti e distribuendo materiale informati- vo sulla lotta alla contraffazione.
Per ulteriori informazioni e per rimanere sempre ag- giornati sugli eventi in programma, si può visitare la sezione dedicata a Io Sono Originale sul sito Internet della Direzione Generale Lotta alla Contraffazione - Uf- ficio Italiano Brevetti e Xxxxxx o le pagine social Face- book, Twitter e Instagram dedicate all'iniziativa.
In evidenza
SHARING ECONOMY
A
Non basta la concorrenza, servono scelte chiare sulle tutele
seguito delle dichiarazioni del presidente Xxxxxxxxx, Pitruzzella sulla nuova disciplina sulla sharing economy (su cui in questi giorni sono in corso le consultazioni) Movimento Consumatori e Cittadinanzattiva - che hanno presentato le loro osservazioni alla proposta di legge - ritengono che se è vero come sostiene Xxxxxxxxxxx che lo scopo principale delle nuove regole è quello di “prevenire o evitare conflitti tra piattaforme come Uber e Airbnb, da una parte, e i tassisti e gli albergatori dall’altra” è altrettanto indispensabile disciplinare settorialmente le tutele per i consumatori e fare molta più luce tra le nuove
qualificazioni giuridiche dei singoli protagonisti delle nuove filiere.
“Non è accettabile - dicono le associazioni - che sulla base di una presumibile maggiore concorrenza e di un’ipotizzabile di- minuzione dei prezzi vi siano lacune in un sistema di individuazione delle responsabilità giuridiche e economiche. Riteniamo che la proposta, pur essendo un doveroso primo tentativo di disciplinare la materia, necessiti di un lavoro di approfondimento parlamentare più poderoso e approfondito che porti, anche dopo la definizione dei principi, alle specifiche discipline di ogni settore. Non dimentichiamo infatti che nell’economia della condivisione si mischiano spesso profit e non profit e si spazia per settori economici completamente diversi: trasporti, turismo, alimentare, lavoro e molti altri ancora".
Dalle sezioni
Roma Capitale
Interruzione del servizio elettrico
A
fine giugno scorso, centinaia di cittadini sono rimasti senza corrente nella Capitale e ciò perché i distributori e i vendi-
tori di energia hanno deciso di fare dei lavori per migliorare il servizio.
Movimento Consumatori ricorda che il Codice del consumo ri- conosce come diritti fondamentali degli utenti quello alla cor- rettezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali; nonché all’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.
Movimento Consumatori Roma Capitale ha promosso una peti- zione per raccogliere le lamentele di tutti i cittadini che hanno subito le sospensioni del servizio elettrico o riduzioni di potenza o disservizi, così da chiedere gli indennizzi previsti e i risarcimen- ti per danni documentati e dovuti ai disservizi nella somministra- zione di energia.
Bari
Alimentazione e difesa del made in Italy
I
l 7 luglio scorso, a Bari, Coldiretti e le AACC hanno dato vita all'evento ‘Pasta e pomodoro’ sulla spiaggia pubblica del centro
città.
Fare pasta esclusivamente con grano italiano si può e gli agricol- tori di Coldiretti hanno mostrato gli esempi positivi provenienti da ogni regione italiana per far conoscere ai consumatori quali- tà e sapore della vera pasta made in Italy. Con il supporto della Sezione Attività Economiche Consumatori della Regione Puglia, dell’Istituto Pugliese per il Consumo composto da 14 associazioni, tra cui MC, è stata allestita la mostra della pasta italiana fatta esclusivamente con grano ‘made in Italy’ e gli agricoltori di Col- diretti hanno messo in funzione un mini molino per trasformare il grano del ‘granaio d’Italia’ in farina e hanno offerto a tutti i consumatori un assaggio di sana pasta con la salsa di pomodoro delle aziende di Campagna Amica.
Puglia
I
Ricorsi notificati dalla Rete Gas Spa
l giudice del tribunale ordinario di Foggia ha respinto inte- gralmente il ricorso proposto da Rete Gas Spa condannando la società al pagamento delle spese legali in favore del consu- matore. MC Puglia ha affiancato nella sua battaglia un utente raggiunto della ricezione di ricorsi d’urgenza ex art. 700 c.p.c., notificati dalla Rete Gas S.p.A., mediante i quali la società di di- stribuzione chiedeva l’autorizzazione all’accesso all’immobile, di proprietà dell’utente, al fine di provvedere alla disalimentazione fisica del PDR. Purtroppo sono molti i consumatori che prendono sotto gamba tale provvedimento e preferiscono non costituirsi in udienza. Così senza contraddittorio e in tempi relativamente brevi la società riesce ad ottenere l'autorizzazione di accedere nelle abitazioni dei clienti e di cessare la fornitura del servizio.
Ciò comporta per il cliente notevoli disservizi, oltre che spese aggiuntive per il riallaccio.
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La raccolta differenziata
non va in vacanza
T
utti pronti ai blocchi di partenza? Vacanza sia, ma con un occhio alla raccolta differenziata, gesto sem-
plice per il bene di tutti che non deve mai andare in ferie.
Proprio questa estate Comieco lancia “La raccolta dif- ferenziata non va in vacanza”, il nuovo concorso per un'estate a impatto zero.
Si tratta di un’iniziativa che invita i cittadini a segnalare le località di villeggiatura italiane dove si fa meglio la raccolta differenziata e a diventare ambasciatori del riciclo.
Quante volte infatti può capitare di non fare una cor- retta raccolta differenziata di carta e cartone, perché non si hanno delle linee guida da seguire? Non solo, complici le temperature elevate e gli spostamenti più frequenti per le vacanze o i week end fuori porta, tanti italiani si trovano alle prese con alimenti scaduti o altri prodotti ormai da gettare perché non sono stati con- servati nel modo corretto.
Ecco alcune regole da mettere in pratica ogni giorno per un'estate sempre più "green", con l'aiuto degli imballaggi in carta e cartone:
1. Leggere sempre le etichette, in particolare la data di scadenza: ricordiamo ad esempio che per i prodotti fre- schi è la data di acquisto, mentre per le altre tipologie di alimenti vale la data riportata in etichetta. Altre in- formazioni da leggere con attenzione sono le istruzioni per la conservazione e l'utilizzo.
2. Imparare a conoscere le diciture sulle confezioni dei prodotti cosmetici, come ad esempio delle creme sola- ri: sul pack in cartone viene infatti sempre riportata una data di scadenza che non tutti conoscono.
3. Conferire correttamente gli imballaggi in carta e cartone nella raccolta differenziata: selezionare carta e cartone togliendo nastri adesivi, punti me- tallici e altri materiali non cellulosici (ad esempio, il sacchetto in cellophane che avvolge le riviste). Appiattire le scatole e comprimere gli scatoloni per ri- durre gli imballi grandi in piccoli pezzi.
4. Non buttare gli scontrini e i fazzoletti usati nella rac- colta della carta: i più comuni scontrini sono fatti con carte termiche i cui componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi di riciclo, mentre i più co- muni fazzoletti sono quasi tutti anti-spappolo e quindi difficili da riciclare.
Partecipare al concorso è semplicissimo e possono far- lo tutti: basta inviare una email all'indirizzo concorsi@ xxxxxxx.xxx fino al 31 agosto, allegando una fotogra- fia o una recensione in cui si segnalano i luoghi di vil- leggiatura italiani virtuosi nell'effettuare e promuovere una raccolta differenziata corretta e di qualità.
Il regolamento e i dettagli dell'iniziativa sono disponi- bili sul sito di Comieco.
Dire, fare, riciclare
CLASS ACTION
MC lancia petizione per approvazione della riforma
I
l 3 giugno 2015, la Camera dei deputati ha approvato quasi all’unanimità una proposta di legge di riforma della class action. Il provvedimento introduce un titolo nel Codice di procedura civile dedicato alla nuova class action, attualmente inserita nel Codice del
consumo.
Da allora, nonostante sia trascorso più di un anno, il Senato non ha fatto alcun passo verso la sua approvazione. Per questo motivo, 12 associazioni di consumatori - tra cui MC
- hanno inviato una lettera ai senatori per chiedere lo sblocco immediato del ddl.
Le associazioni ritengono che la riforma della class action sia urgente e improcrastinabile. Tutti i principali ordinamenti europei hanno già una disciplina delle azioni collettive
risarcitorie idonea per contrastare gli illeciti di massa e tutelare le vittime danneggiate.
La class action oggi vigente in Italia (art. 140bis del Codice del consumo) si è rivelata invece del tutto inefficace. Nel nostro Paese gli illeciti di massa non vengono mai risarciti e gli operatori onesti e i cittadini sono costretti a subire piccoli e grandi soprusi. Le associazioni di consumatori chiedono quindi una rapida e determinata apertura del dibattito sul disegno di legge della class action per arrivare ad una rapida approvazione della riforma. Movimento Consumatori ha lanciato sul proprio sito (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx) anche una petizione per chiedere che la riforma sia subito approvata.
FOCUS FAIRTRADE
Cinque consigli per un’estate fresca e… giusta
È
ufficiale: l’estate è arrivata! Ecco allora cinque consigli di Fairtrade Italia per affrontare al meglio
l’estate:
1. Bere tanto… tè e succhi! La raccomandazione vale sempre, ma d’estate dobbiamo bere tanto per reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Naturalmente l’acqua è perfetta, ma se vogliamo un po’ di gusto in più prepariamoci un buon tè freddo, o del rooibos, o del tè verde, naturalmente Fairtrade! Per chi preferisce i succhi di frutta, su xxx.xxxxxxxxx.xx trovate quelli che provengono da produttori certificati Fairtrade.
2. Gelato in compagnia. D’estate
nessuno sa rinunciare a un buon gelato, soprattutto se è supergoloso come quelli di Ben&Jerry’s, o biologico come i dessert di Xxxxxxxx. Ma per essere davvero equi, l’importante è che ci sia il marchio Fairtrade!
3. Un viaggio all’origine delle nostre bevande preferite. Sono diverse le organizzazioni di produttori Fairtrade dotate di strutture per l’ospitalità di turisti e viaggiatori. Qui vi segnaliamo due luoghi per andare all’origine di due bevande amatissime. Makaibari Tea Estate, nel Darjeeling (India), ha sviluppato un progetto di ecoturismo con ospitalità nelle case locali e un’esperienza incredibile e profonda nel
mondo del tè (xxx.xxxxxxxxx.xxx). Gli amanti dell’avventura potranno invece soggiornare tra le montagne del Nicaragua ospiti delle cooperative che produce caffè Fairtrade (www. xxxxxxxxxxx.xxx.xx).
CONSUMERS' MAGAZINE - Periodico mensile Registrazione del Tribunale di Roma n. 464 dell'8 ottobre 2007
MOVIMENTO CONSUMATORI - ASSOCIAZIONE
xxx Xxxxxxxx, 00/X - 00000 XXXX Direttore responsabile: Xxxx Xxxxxxxxxxx A cura di Xxxxxx Xxxxx e Xxxxx Xxxxxxxxx
Progetto grafico: GIPSI Soc. Coop. Sociale ONLUS xxx X. Xxxxxx, 00/0 - 00000 Xxxxxx Xxxxxxx
Stampa: CENTRO SERVIZI EDITORIALI S.r.l.
via del Lavoro, 18 - 36040 Grisignano di Xxxxx
4. Frutta sì, ma golosa. Ananas e banane certificati Fairtrade: tra i più comuni frutti tropicali, sono immancabili nelle macedonie estive.
5. Esotiche insalate. Avete mai provato a usare il riso basmati? È molto aromatico e sta benissimo con le verdure estive, con il pesce e il pollo. Inoltre si presta a ricette in abbinamento ad albicocche e mandorle (xxx.xxxxxxxxx.xx/xxxxxxx).
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Sezioni e sportelli | |||||
insieme per una società responsabile Iscriviti alla nostra Newsletter Consumers’news Riceverai ogni settinana aggiornamenti puntuali sulle attività e sulle iniziative del Movimento Consu- matori, le ultime news sui consumi e le promozioni, le convenzioni e i servizi offerti dalla nostra associazio- ne. Per iscriverti: xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx- xxxx.xx/xxxxxx.xxx. L'iscrizione è semplice e gratuita. E puoi decidere di cancellarti in ogni momento. TUTTI I CITTADINI SONO SOPRATTUTTO CONSUMATORI. TUTTI I CONSUMATORI HANNO DIRITTI Movimento Consumatori (MC) è un’associazione autonoma e della tutela ambientale, della tutela dei piccoli risparmiatori, indipendente, senza fini di lucro, nata a Milano nel 1985 dalla della finanza etica, del consumo critico, della lotta al gioco passione di alcuni intellettuali. d’azzardo, della tutela della salute dei cittadini) e realizza ini- MC ha come obiettivi la difesa dei diritti e degli interessi indi- ziative di informazione volte a fornire a tutti, anche ad alcune viduali e collettivi degli utenti nei confronti di enti pubblici e categorie sensibili quali giovani, anziani, immigrati e diversa- imprese, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e mente abili, gli strumenti conoscitivi adeguati per diventare o sviluppo di una cultura consumeristica responsabile ed eco- consumatori responsabili e attivi nel far valere i propri diritti. compatibile. Mconta più di 50 sezioni in tutta Italia che offrono quotidia- MC è iscritto al registro delle associazioni di promozione so- namente informazioni, consulenza e assistenza stragiudiziale su ciale (APS) e aderisce alla Federazione A.R.C.I. E’ membro del tutte le tematiche di consumo. Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), Recentemente, per rendere ancora più universale il servizio di costituito presso il Ministero dello Sviluppo economico, e col- tutela individuale, MC ha messo a disposizione dei suoi asso- abora con diverse realtà del terzo settore a sostegno di specifi- ciati anche un servizio innovativo di consulenza: lo Sportello che campagne sui diritti di cittadinanza e di consumo. del Consumatore è in grado di gestire le pratiche a distanza Movimento Consumatori monitora il rispetto delle normative grazie ad una ventina di esperti specializzati nelle tematiche di vigenti da parte dei fornitori di beni e servizi, promuove cam- consumo. pagne di sensibilizzazione (sui temi del risparmio energetico e | ABRUZZO | ||||
Pescara, tel. 000 000000 | |||||
BASILICATA | |||||
Potenza, tel. 0000 000000 | |||||
CALABRIA | |||||
Lamezia - Vibo, tel. 000 0000000 Reggio Calabria, tel. 0000 000000 | |||||
CAMPANIA | |||||
Benevento, tel. 0000 000000 | |||||
Caserta, tel. 0000 0000000 Napoli, tel. 000 0000000 | |||||
XXXXXX XXXXXXX | |||||
Bologna, tel. 000 000000 | |||||
Modena, tel. 000 0000000 | |||||
LAZIO | |||||
Roma Capitale, tel. 00 00000000 | |||||
Sede distaccata Roma Capitale, tel. 00 0000000 | |||||
Tivoli, tel. 0000 000000 | |||||
LIGURIA | |||||
Sanremo, tel. 0000 000000 | |||||
Savona, tel. 000 000000 | |||||
LOMBARDIA | |||||
Bergamo, tel. 000 0000000 | |||||
Lecco, tel. 0000 000000 | |||||
Milano, tel. 00 00000000 | |||||
Varese, tel. 0000 000000 | |||||
MARCHE | |||||
Macerata, tel. 0000 000000 | |||||
MOLISE | |||||
Campobasso, tel. 0000 000000 | |||||
PIEMONTE | |||||
Biella-Vercelli, tel. 000 0000000 Bra, tel. 000 0000000 Cuneo, tel. 0000 000000 | |||||
Torino, tel. 000 0000000 | |||||
XXXXXX | |||||
Xxxxxx, tel. 0000 000000 | |||||
Bari, tel. 000 0000000 | |||||
Brindisi, tel. 000 0000000 | |||||
Foggia e provincia, tel. 0000 000000 | |||||
Lecce, tel. 0000 000000 | |||||
Molfetta, tel. 000 0000000 | |||||
Taranto, tel. 000 0000000 | |||||
Trani, tel. 000 0000000 | |||||
SARDEGNA | |||||
Assemini, tel. 000 0000000 | |||||
SICILIA | |||||
Caltanissetta, tel. 000 0000000 | |||||
Mazara del Vallo, tel. 000 0000000 | |||||
Palermo, tel. 000 0000000 | |||||
TOSCANA | |||||
Arezzo, tel. 000 000000 | |||||
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