COMUNE DI PALERMO
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DISCIPLINARE DI ATTIVAZIONE DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
Sommario
REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 1
Capitolo II: Servizio Comunale di Protezione Civile 4
CAPITOLO III: GESTIONE DEL SERVIZIO COMUNALE DI P.C 14
Capitolo IV: Pianificazione Comunale 15
Capitolo V: Funzionamento del Servizio 18
Capitolo VI: Il gruppo Comunale Volontario di Protezione Civile 20
Capitolo X: Disposizioni Finali 20
Art. 1 – Finalità del disciplinare
Il presente disciplinare cura l’organizzazione e il funzionamento del servizio di protezione civile comunale allo scopo di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo derivante da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi, ai sensi della legge 8.12.1970, n. 996, del D.P.R. 6.2.1981, n. 66, della legge 24.2.1992, n. 225, del X.X.xx
31.3.1998, n. 112 del X.X.xx 18.08.2000 n. 267,del decreto legge n. 59 del 15 maggio 2012 convertito nella legge n. 100 del 12 luglio 2012, e infine gli articoli seguenti costituiscono il Regolamento Comunale ai sensi della legge n. 225/1992 e della L.R. n°11 del 1998 e ss.mm.ii.
Art. 2 – Obiettivi e funzioni di protezione civile.
Il servizio comunale di protezione civile utilizza le risorse umane e materiali disponibili nel territorio comunale per lo svolgimento delle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell’emergenza.
In particolare esso provvede ad espletare i sotto elencati compiti ed obiettivi precipui alla attività di protezione civile:
a) la predisposizione e l’aggiornamento del piano comunale di protezione civile in armonia con piani nazionali, regionali e provinciali;
b) l’elaborazione di piani di intervento per il soccorso alla popolazione e per il rapido ripristino dei servizi pubblici;
c) l’approntamento del centro operativo comunale (da questo momento in avanti denominato COC) per la raccolta delle informazioni e dei dati di rilevamento, dotato di adeguati sistemi informativi e apparati di telecomunicazioni;
d) l’acquisizione di attrezzature, mezzi e materiali di soccorso e di assistenza finalizzate alla logistica e al pronto intervento in fase di emergenza;
e) l’adozione di tutti i provvedimenti amministrativi per l’approntamento delle risorse per far fronte all’emergenza e assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale;
f) tutelare l'integrità della vita umana, dei beni, degli insediamenti, e dell'ambiente dai rischi derivanti dagli eventi calamitosi di origine naturale ed antropica;
g) attuare ogni opportuna misura di previsione e di prevenzione dei rischi naturali e di origine antropica;
h) attivare gli interventi di soccorso in caso di calamità secondo apposita pianificazione degli eventi attesi o di piani speditivi da attuare in caso di eventi non previsti o imprevedibili;
i) attuare gli interventi per favorire la ripresa delle normali condizioni di vita nelle aree colpite da calamità;
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j) promuovere campagne informative rivolte agli abitanti e, soprattutto, ai complessi scolastici al fine di informare gli abitanti sui rischi del territorio, sul livello di vulnerabilità delle strutture nelle quali ognuno svolge la propria vita quotidiana e sui comportamenti da adottare durante le emergenze;
k) l’utilizzo del volontariato di protezione civile a livello comunale, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali o di specifici accordi tra Enti;
l) la formazione di una moderna coscienza della protezione civile attraverso la promozione di programmi ed interventi educativi rivolti alla popolazione scolastica;
m) l’avvio di una efficace attività di formazione e addestramento per i volontari che prestano la loro opera nell’ambito del gruppo comunale volontario di protezione civile ove esistente e/o delle organizzazioni di volontariato operanti e riconosciute;
n) l’attivazione di iniziative di formazione e aggiornamento del personale comunale coinvolto a vario titolo nelle attività di protezione civile.
Le suddette attività e/o interventi di protezione civile si svolgono in ambito comunale secondo le modalità stabilite dal presente regolamento nel rispetto delle direttive degli Organi competenti in materia di protezione civile.
Art. 3 – Costituzione e modalità di attuazione delle attività di protezione civile.
Il Sindaco è autorità comunale di Protezione civile ai sensi dell'art. 15 comma 3° della Legge 225/1992, dell'art. 108 del D.L. 112/1998. Ai sensi dell'art. 4 della L.R. 14/1998, è costituito il Servizio di Protezione civile del Comune di Palermo al fine di gestire tutte le attività che perseguono finalità volte alla salvaguardia degli abitanti, all'integrità dei beni pubblici e privati, degli insediamenti e dell'ambiente, dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali o antropiche, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.
Il Servizio si avvale di tutta la struttura amministrativa del Comune, del volontariato, di tutte le Istituzioni, Enti Pubblici e privati presenti nel territorio, con le modalità previste dal PCPC. L'Amministrazione comunale, ai sensi del X.X.xx. 18.08.2000 n. 267 e successive modificazioni e/o integrazioni, può stipulare apposite convenzioni e/o promuovere forme associative e di cooperazione fra Enti locali per espletare in maniera coordinata le funzioni del servizio di protezione civile. È possibile inoltre, realizzare forme di cooperazione con organizzazioni private di volontariato che abbiano una specifica competenza in materia di protezione civile.
L’Ufficio comunale di protezione civile, nel rispetto di quanto previsto dai piani comunali, provinciali, regionali e nazionali di protezione civile, provvede all’esecuzione delle attività di protezione civile di cui al precedente art. 2 attraverso una struttura comunale permanente composta da:
a) il comitato comunale di protezione civile;
b) l’Ufficio Comunale di protezione civile;
c) il gruppo comunale volontario di protezione civile;
In particolare dette attività di protezione civile potranno essere svolte anche attraverso accordi o stipulazione di apposite convenzioni con altri Enti interessati. I protocolli serviranno a stabilire contenenti e modalità di attuazione, le forme di consultazione, i rapporti finanziari ed i reciproci obblighi e garanzie. Tali forme di cooperazione possono essere altresì realizzate anche con organizzazioni di volontariato presenti nel territorio che abbiano acquisito una specifica competenza in materia o siano titolari di risorse professionali e tecnologiche da costituire una risorsa ai fini della protezione civile.
L’utilizzo del Gruppo Comunale di P.C., al di fuori del territorio di competenza, dovrà avvenire in regime di sussidiarietà, sentito il Sindaco e informando le strutture provinciali e regionali di P.C., il Prefetto o ad altri Organi competenti.
Capitolo II: Servizio Comunale di Protezione Civile
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Art. 4 – Servizio Comunale di Protezione Civile
L’Ufficio comunale di Protezione civile è composto da tutte le strutture operative, gli organi, le funzioni di supporto e da tutto il personale comunale e dal volontariato che vengono mobilitati secondo le direttive previste dalle pianificazioni comunali in materia di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze e dalle necessità scaturenti dalla gestione delle emergenze.
Utilizza le risorse umane e materiali disponibili nel territorio comunale per lo svolgimento delle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza. Ai fini dell'attività di protezione civile gli eventi si distinguono:
• eventi naturali o antropici che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria (evento di tipo A);
• eventi naturali o antropici che per loro natura e dimensione comportano l'intervento coordinato di più Enti o Amministrazioni competenti in via ordinaria (evento di tipo B);
• calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione, devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari (evento di tipo C).
La Struttura Comunale di protezione civile svolge le attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza utilizzando le risorse umane e materiali disponibili nel territorio comunale. In particolare provvede all'espletamento delle seguenti mansioni:
a) attività di indagine e conoscenza specifica del proprio territorio finalizzata alla stesura e al periodico aggiornamento di mappe del rischio e attuazione di concreti interventi sul territorio e sulle infrastrutture miranti a ridurre l'impatto di rischio incidenti;
b) predisposizione e aggiornamento del piano comunale di protezione civile in armonia con piani nazionali, regionali e provinciali;
c) elaborazione dei piani di intervento per il soccorso alla popolazione e per il rapido ripristino dei servizi pubblici in collaborazione con i gestori di servizio;
d) approntamento del COC, da attivare durante le emergenze, dotato di adeguati sistemi informativi e apparati di telecomunicazioni;
e) acquisizione di attrezzature, mezzi e materiali di soccorso e di assistenza finalizzate alla logistica e al pronto intervento in fase di emergenza;
f) adozione di tutti i provvedimenti amministrativi per l'approntamento delle risorse per far fronte all'emergenza e assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale;
g) utilizzo del volontariato di protezione civile sulla base degli indirizzi nazionali e regionali o di specifici accordi tra Enti ;
h) formazione di una moderna coscienza della protezione civile attraverso la promozione di programmi informativi destinati alla popolazione ed interventi educativi rivolti alla popolazione scolastica;
i) informazione alla popolazione su situazioni di pericolo per calamità naturale e sui metodi di allertamento;
j) promozione di iniziative di formazione e aggiornamento del personale che svolge la propria attività (anche non continuativa) presso l’Ufficio Comunale di Protezione Civile.
L’Ufficio di P.C. ha una struttura logistico amministrativa autonoma incardinata all’interno della macchina comunale ed è coordinata da un dirigente nominato dal Sindaco. Secondo il Regolamento degli Uffici e dei Servizi è strutturata in cinque Unità Organizzative
• Ufficio del Dirigente
• Reparto Amministrativo
• Reparto Previsione e Prevenzione
• Reparto Edilizia Pericolante
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• Reparto logistico e tecnico
i compiti di ciascuna unità organizzativa saranno di volta in volta distribuiti e pianificati dal dirigente del servizio che dispone di una sua struttura di staff.
Il Dirigente, i responsabili delle U.O. ed il personale tecnico devono garantire una turnazione di reperibilità h 24 secondo le vigenti normative in materia di contratti di lavoro dipendente di categoria.
Nel caso di eventi o emergenze non direttamente affrontabili dal personale responsabile, il Dirigente dell’Ufficio di Protezione Civile o il suo vicario convocherà il personale dell’Ufficio la cui presenza sia ritenuta necessaria in relazione al tipo di emergenza.
Per tutto il personale dell’ufficio Comunale di protezione Civile la notizia di uno stato di calamità di tipo “B” o “C” che interessa il territorio comunale diffuso dai mass media, ha valore di preavviso di emergenza.
In caso di emergenza di eventi imprevedibili e non il Dirigente dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile, disporrà dell’importo che sarà assegnato al predetto Ufficio nell’ambito di Comitato di Direzione, con il presupposto che l’Ufficio Comunale di Protezione Civile riveste la stessa importanza degli uffici che espletano servizi a favore degli organi istituzionali (Polizia Municipale, Gabinetto Sindaco ed altri).
Art. 5 – Organi Comunali di Protezione Civile
Sono organi della Struttura Comunale di Protezione civile:
1. Il Sindaco o Assessore delegato, che lo presiede;
2. il Comitato comunale di protezione civile (CCPC);
3. l’Ufficio di Protezione Civile (SPC);
4. Il Dirigente dell’Ufficio Tecnico LL.PP;
5. Il Comandante della Polizia Municipale;
6. il Centro operativo comunale (COC);
7. il Nucleo operativo comunale (NOC);
8. i Servizi - Uffici comunali di volta in volta coinvolti ;
9. il Volontariato.
I membri del comitato, in caso di assenza/impedimenti, sono sostituiti da un loro delegato.
Le riunioni ordinarie del comitato hanno luogo di norma almeno una volta all'anno, nella Sede Municipale o in altra sede che sarà indicata negli avvisi di convocazione.
Il Sindaco può invitare alle sedute del comitato, esperti o rappresentanti di enti ed organizzazioni che abbiano una specifica competenza.
Art. 6 – Compiti del Servizio
Il Servizio Comunale di Protezione civile attuerà tutte le attività volte alla programmazione di tutte le ipotesi di rischio, pianificazione e gestione dell’emergenza comprendente il soccorso e il ripristino delle normali condizioni di vita ed assicurare la tutela degli abitanti, dei beni, degli insediamenti e dell'ambiente dai pericoli derivanti da quanto previsto dal precedente art. 4, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge in materia, e in particolare dovrà:
• assicurare il rispetto di tutte le norme del presente regolamento;
• favorire la formazione, l'aggiornamento costante e l'applicazione della pianificazione Comunale in materia di Protezione civile;
• coadiuvare il Sindaco, quale autorità Comunale di Protezione civile, nelle diverse attività legate alla prevenzione, previsione e gestione dell'emergenza;
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• recepire ed attuare nello spirito e nella lettera la normativa vigente regionale, nazionale e comunitaria relativa alla Protezione civile.
Art. 7 – Il Comitato Comunale di Protezione Civile
Il comitato comunale di protezione civile, di cui all’art.5 si compone come segue: dal Sindaco o Assessore delegato, che lo presiede;
dal Segretario comunale;
dal Dirigente dell’ufficio comunale di protezione civile; dal Comandante della polizia municipale;
dal Dirigente Coordinatore dell’Ufficio OO.PP;
dal Dirigente Coordinatore del settore manutenzioni;
dal Coordinatore del gruppo comunale volontario di protezione civile.
Fanno parte inoltre al comitato comunale, un funzionario delegato dalla Questura, il Comandante del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco o un suo rappresentante, il Direttore sanitario di aziende ospedaliere con servizio 118 e il Delegato comunale della Croce Rossa Italiana o loro rappresentanti. I membri del comitato, in caso di assenza o impedimento, sono sostituiti da chi ne esercita le funzioni vicarie.
Le riunioni del comitato avranno luogo nella Sede Municipale o in altra sede che sarà indicata negli avvisi di convocazione, almeno due volte all’anno.
Il Sindaco può, di volta in volta, convocare alla seduta del comitato esperti o rappresentanti di enti ed organizzazioni che abbiano una specifica competenza in materia di protezione civile.
Art. 8 – Il Sindaco
Il Sindaco è autorità comunale di Protezione civile ai sensi della Legge n°225/1992 art. 15 comma 3, ed esercita i poteri conferitegli dalla citata legge nonché quelli attribuiti dalle normative regionale, nazionale, comunitaria e dal presente regolamento.
È il responsabile di tutte le attività ed operazioni connesse, avvalendosi del Servizio comunale di Protezione civile, in particolare:
• promuove tutte le iniziative di prevenzione, previsione, soccorso e superamento dell'emergenza, per salvaguardia dei cittadini e del territorio;
• adotta mediante propria determina i Piani comunali di Protezione civile;
• recepisce ed attua la normativa inerente l'attività di Protezione civile;
• si avvale del volontariato e ne incentiva le attività di formazione ed intervento.
Il Sindaco al fine di assicurare la continuità del Servizio di Protezione civile, può avvalersi di un delegato per sostituirlo in tali attività.
All'insorgere di situazioni che comportino grave danno o pericolo all'incolumità delle persone e dei beni, attiva il Piano comunale di Protezione civile e dispone l'immediata convocazione del:
• Responsabile dell'Ufficio comunale di Protezione civile;
• Centro Operativo Comunale;
• Nucleo operativo comunale;
• Comitato comunale di Protezione civile.
Il sindaco, quale ufficiale del Governo, ai sensi dell’art. 38 della L. 142/90 sovrintende:
- all’emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica;
- adotta tutte le Ordinanze, anche con procedura d'urgenza, ai sensi della normativa vigente in materia, necessarie al fine di salvaguardare, assistere e tutelare gli abitanti del territorio in caso di emergenza.
previa comunicazione al Prefetto, può delegare l’esercizio delle funzioni ivi indicate ai presidenti dei consigli circoscrizionali;
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Art. 9 – L’Ufficio Comunale di Protezione Civile
Ai sensi della L.R. n. 14/1998 art. 14 è istituito l’Ufficio Comunale di Protezione Civile (UCPC) quale struttura organizzativa cui sono attribuiti i servizi ordinari e di emergenza di competenza comunale.
Detto ufficio cura tutti gli adempimenti necessari per assicurare un corretto funzionamento dei servizi di protezione civile, nel puntuale rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia.
L’ufficio è dotato di mezzi ed attrezzature idonee per la costituzione di una banca dati. A tal fine tutti gli uffici comunali sono tenuti a fornire tempestivamente i dati richiesti, ed ogni ulteriore collaborazione che si rendesse necessaria per fronteggiare l’emergenza o il rischio emergente.
Nei casi di emergenza il Dirigente del servizio dovrà assicurare il funzionamento dell’ufficio in via permanente, anche mediante la turnazione degli addetti, garantendo l’espletamento della necessaria attività amministrativa e di supporto organizzativo per fronteggiare l’emergenza. Dovrà inoltre curare i rapporti con le organizzazioni di volontariato presenti nel territorio comunale secondo le direttive degli organi competenti.
Il Sindaco, quale autorità comunale di protezione civile, sovrintende alle attività dell’ufficio e adotta al verificarsi dell’emergenza, tutti i provvedimenti che si rendono necessari per garantirne il funzionamento.
a) Compiti
L'Ufficio comunale di Protezione civile, nel rispetto delle norme vigenti, svolge le seguenti funzioni:
• cura la predisposizione e l’aggiornamento degli atti costituenti il piano comunale di protezione civile;
• cura i rapporti con il gruppo comunale volontario di protezione civile e con gli altri Enti ed organizzazioni che sono preposti al servizio di protezione civile;
• cura la raccolta e l’aggiornamento dei dati concernenti:
o le strutture sanitarie, assistenziali e ausiliarie, utilizzabili in caso d’emergenza
o gli edifici e le aree di raccolta della popolazione evacuata e l’installazione di attendamenti e strutture accessorie;
o le imprese assuntrici dei lavori edili stradali, con l’indicazione dei mezzi e dei materiali di cui dispongono;
o le ditte esercenti attività di produzione, lavorazione e/o commercio di ferramenta, materiale da cantiere e da campeggio, apparecchi o mezzi di illuminazione;
• cura la gestione della sala operativa, nonché della banca dei dati concernenti la protezione civile;
• cura le procedure amministrative per l’acquisto dei mezzi, dei materiali e delle attrezzature costituenti la dotazione del servizio comunale di protezione civile, anche mediante la collaborazione di altri uffici comunali1;
• cura le procedure amministrative per l’organizzazione e lo svolgimento delle attività di addestramento e formazione tecnico-operativa dei volontari di protezione civile, avvalendosi a tal fine degli organi tecnici a ciò preposti;
• cura le attività di formazione e aggiornamento del personale addetto ai servizi di protezione civile, attraverso la partecipazione a corsi, seminari, esercitazioni nonché la promozione di iniziative specifiche rivolte alla popolazione;
• individua le zone a rischio nel territorio e ne gestisce il monitoraggio;
• promuove e diffonde le norme di autoprotezione;
• gestisce la sala operativa e la modulistica.
In tutti i casi di emergenza l'UCPC, in collaborazione con tutti gli altri Uffici comunali ed in coordinamento con i componenti del CCPC, dovrà assicurare:
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• l'apertura continuativa dell'Ufficio durante le fasi d'emergenza, anche mediante turni;
• la pronta reperibilità di un proprio funzionario o di un funzionario del Settore diappartenenza;
• l'attivazione delle procedure contenute nel P. C.P. C. ;
• il coordinamento delle attività di soccorso agli abitanti;
• l'organizzazione dell'attività amministrativa ed organizzativa d'emergenza.
Dirigente dell’Ufficio di Protezione Civile
1 Secondo le procedure previste dalla legge 225/92
Il Dirigente oltre tutte le incombenze precipue connaturate alla figura dirigenziale avrà le funzioni:
• vicepresidente del COC
• vicepresidente del CCPC e dovrà curare i seguenti compiti:
• designare il funzionario che dovrà svolgere le mansioni di Segretario del COC;
• designare il funzionario che dovrà svolgere le mansioni di Segretario del Comitato Comunale di Protezione civile;
• assolvere alle funzioni amministrative del Servizio;
• ricevere le comunicazioni e le informazioni relative alle previsioni o al verificarsi di eventi, e darne immediata comunicazione al Sindaco, attivando le procedure previste dal PCPC e le disposizioni contenute nel presente regolamento;
• in emergenza coordinerà i rapporti tra il COC e i Servizi comunali;
• coordinerà le attività del NOC
Dotazioni dell'Ufficio di Protezione Civile
L'Ufficio dovrà essere dotato di tutte le apparecchiature e mezzi necessari per svolgere i compiti affidati ed in particolare dovranno essere previsti impianto radio ricetrasmittente, telefono, telefax, modem, attrezzature di monitoraggio e mezzi di locomozione e tecnici.
Il responsabile, i funzionari e gli operatori dell'UCPC saranno dotati di idoneo sistema di comunicazione.
Art. 10 – Il Comitato Comunale di Protezione Civile
a) Compiti
Per la promozione delle attività connesse alla pianificazione, alla prevenzione, alla gestione, nonché alle norme del presente regolamento, il Sindaco si avvale di un Comitato comunale di Protezione civile.
Questi è organo consultivo che sovrintende e coordina i servizi e le attività di Protezione civile, nell'ambito delle competenze assegnate al Comune dalla normativa vigente.
In particolare sovrintende:
• al puntuale rispetto delle norme contenute nel presente regolamento;
• all'acquisizione dei dati e delle informazioni per la formazione e/o aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile ed alla predisposizione della mappa dei rischi;
• alla formazione degli elenchi e/o inventari delle risorse disponibili, nonché al loro aggiornamento;
• alla gestione dell'Ufficio di Protezione civile ed alle attività di formazione e addestramento delle Associazioni di volontariato operanti nel territorio comunale;
• alla fornitura ed agli acquisti di mezzi e materiali di Protezione civile, esercitando il controllo periodico dei materiali e delle attrezzature costituenti la dotazione del Servizio.
Inoltre,
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• promuove ed incentiva le iniziative idonee alla formazione di una coscienza di protezione civile con particolare riguardo agli alunni della scuola dell'obbligo;
• elabora le procedure per allertare gli abitanti nelle situazioni di emergenza o di rischio emergente, nel rispetto delle disposizioni emanate dagli organismi di Protezione civile;
• vigila sul corretto adempimento dei servizi di emergenza da parte delle strutture comunali di Protezione civile;
• assicura consulenza sui diversi aspetti della gestione del territorio e della pubblica incolumità;
• fornisce consulenza al Sindaco in caso di emergenza.
b) Composizione del Comitato
Il Comitato comunale di Protezione civile (C.C.P.C.) è l'organismo motore della struttura comunale di Protezione civile: ne fanno parte elementi interni al Comune ed esterni così come previsto dall’art.7 comma 1.
c) Designazione e accettazione dei compiti
il Sindaco chiederà la designazione dei rappresentanti agli Enti interessati e alle associazioni, nominerà con proprio provvedimento gli esperti e costituirà il Comitato Comunale di Protezione civile notificandone la nomina ai componenti.
Il Comitato durerà in carica 5 anni ed i componenti possono essere rinominati; dovranno accettare l'incarico ed obbligarsi ad intervenire alle riunioni indette, alle convocazioni di emergenza e alle riunioni che il Sindaco riterrà opportuno convocare in via straordinaria.
La mancata partecipazione ingiustificata a 3 (tre) riunioni è motivo di decadenza previa notifica del provvedimento da parte del Sindaco.
d) Convocazione
Il Sindaco, presiede il Comitato Comunale di Protezione Civile e lo convoca almeno 2 (due) volte l'anno e in via straordinaria ogni qualvolta lo riterrà opportuno.
Il Comitato può, altresì, essere convocato su richiesta scritta da almeno un terzo dei componenti.
e) Segretario
Le funzioni di Segretario saranno svolte da un funzionario delegato dal dirigente dell’Ufficio Comunale Protezione Civile.
Art. 11 – Nucleo Operativo Comunale
Il Nucleo operativo comunale è la struttura operativa comunale di Protezione civile. Tale Nucleo è costituto mediante nomina dei componenti da parte del Sindaco, comprende funzionari ed operatori dell’Ufficio di Protezione Civile e/o dei vari Servizi comunali, di personale volontario e di cittadini volontari che ne fanno richiesta, in possesso di requisiti ed esperienza nel settore.
È compito del Nucleo comunale di Protezione civile entrare in azione quale unità operativa della struttura comunale di Protezione Civile ogni qualvolta che il Sindaco o il Dirigente dell'UCPC lo ritengono necessario.
Principi e compiti del Nucleo comunale di Protezione civile:
• diffondere la coscienza di prevenzione per tutto ciò che attiene gli eventi ordinari, eccezionali e calamitosi riguardanti la collettività;
• attenersi con stretta osservanza, alle direttive ed impulsi impartiti dal Servizio comunale di protezione civile;
• essere impiegato in condizioni operative al fine di:
o monitorare le zone a rischio;
o delimitare la zona dell'area colpita;
o provvedere al censimento delle persone colpite dall'evento calamitoso;
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o effettuare il censimento dei fabbricati danneggiati, e provvedere alla loro demolizione o puntellamento ed ogni altro servizio tecnico urgente;
o provvedere al ricovero provvisorio dei sinistrati e la loro conduzione verso le aree predisposte; assicurare l'assistenza ai minori, agli anziani, alle persone portatori di handicap o affette da gravi patologie;
o prestare i primi interventi operativi.
Art. 12 Volontariato
Il Sindaco riconosce la funzione del volontariato quale espressione di solidarietà sociale e ne incentiva, con opportune iniziative, le attività di formazione e partecipazione al servizio comunale di protezione civile
Al fine di costituire il volontariato comunale di P.C. appronterà il Regolamento per il "Gruppo comunale di Protezione civile".
Con deliberazione della G.M. sarà istituito un ruolo denominato "Registro dei volontari di Protezione civile" in cui saranno iscritti tutti i cittadini che presentano domanda al Sindaco per offrire volontariamente la loro opera al Servizio comunale di Protezione civile.
La G.M. stabilirà altresì i requisiti di idoneità per l'iscrizione al "Registro dei volontari di Protezione civile".
Detto registro conterrà oltre ai dati anagrafici, la disponibilità all'impiego, la specializzazione posseduta, l'attività espletata, la residenza abituale e la reperibilità.
L'iscrizione al Registro ha il riconoscimento di "Esercizio di un servizio di pubblica necessità" ai sensi dell'art. 359, comma 2, del Codice Penale.
Il Sindaco applica secondo le sue competenze, i benefici di legge previsti a favore del volontariato. In caso di utilizzo dei volontari in interventi di Protezione civile, il Sindaco ne richiede il distacco dal luogo di lavoro e provvede con propria certificazione a giustificarne l'assenza per il tempo strettamente necessario.
L'utilizzo di volontari nel Servizio comunale di Protezione civile, avviene a titolo gratuito, restano a carico del Comune gli oneri assicurativi relativi alla copertura dei rischi connessi agli interventi previsti dal presente Regolamento.
Il Comune provvede alla formazione e all'aggiornamento del personale registrato per avviarlo ad un successivo utilizzo nei diversi settori del Servizio, inoltre in occasione di eventi di ogni genere, provvede alla fornitura dell'attrezzatura individuale necessaria, alla copertura assicurativa, al sostentamento e al ristoro dei volontari.
Nelle emergenze, i volontari in possesso dei requisiti richiesti per l'uso, possono utilizzare i mezzi comunali.
E favorita la partecipazione alle attività di Protezione civile delle Associazioni di volontariato riconosciute ai sensi delle vigenti disposizioni nazionali e regionali ed il loro inserimento nel Servizio comunale di Protezione civile.
Art. 13 – Centro Operativo Comunale
Il Centro Operativo Comunale (COC) è un organismo straordinario costituito con apposito decreto sindacale, è attivato dal Sindaco in caso di eventi, per la gestione, direzione e coordinamento delle attività in emergenza.
Il COC è presieduto dal Sindaco o da un suo delegato e ne fanno parte:
I responsabili delle funzioni di supporto;
Il Dirigente del servizio di Protezione Civile;
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I responsabili delle U.O. del servizio d Protezione Civile altri soggetti designati dal Sindaco utili ai fini operativi.
Fanno parte del COC una Segreteria con funzioni di coordinamento tra le funzioni del COC, i Servizi comunali, Enti pubblici o privati necessari per la gestione dell'emergenza;
A coordinare la segreteria é un funzionario delegato dal Dirigente dell’Ufficio di PC
Il C.O.C. ha sede presso la sede del Servizio di Protezione Civile di Viale del Fante n. 9 e comprende il Centro Situazioni, la Sala Radio, la Sala Stampa e la Sala Operativa per l’attivazione delle Funzioni di Supporto.
Sarà dotato almeno delle seguenti documentazioni e attrezzature:
• piano comunale di Protezione civile, nonché dei Piani provinciali e regionali di emergenza;
• sistema di radiocomunicazioni;
• amplificatori di voce e relative dotazioni per essere prontamente installati su mezzi comunali atti alla diffusione di comunicati urgenti o di allarme o preallarme degli abitanti;
• gruppo elettrogeno;
• telefono, fax e supporti informatici per il collegamento in via telematica con i centri operativi degli organi di Protezione civile e con Uffici pubblici ed aziende erogatrici disservizi di pubblica utilità;
• cartografia del territorio e dati sugli abitanti;
e di quanto occorra per dare il COC, perfettamente funzionale per la gestione dell'emergenza.
Funzioni di supporto
Dette funzioni, pianificate secondo le direttive del metodo "Augustus" sono, nella Regione Siciliana, in numero di 10 e precisamente:
In accordo con quanto previsto dal metodo Augustus le funzioni sono nove:
1. Tecnica-scientifica e pianificazione - Il responsabile di tale funzione coordina un gruppo di dipendenti delle varie Ripartizioni tecniche dell’Amministrazione, scelti secondo criteri di esperienza e provata capacità per garantire l’adeguato supporto nelle varie discipline tecnico- scientifiche rilevanti in caso di emergenza. La funzione 1 valuterà i dati reperibili connessi al fenomeno in atto, per tracciare possibili scenari da sottoporre al Centro Situazioni;
2. Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria - Il responsabile di tale funzione si avvarrà di altre figure professionali presenti in seno all’Amministrazione, del volontariato che opera nel settore socio-sanitario e della Croce Rossa Italiana;
3. Volontariato - Il responsabile di tale funzione coordina le associazioni di volontariato convenzionate;
4. Materiali e mezzi - Il responsabile di tale funzione coordina l’utilizzo delle risorse reperibili presso la Ripartizione Cantiere Municipale, la Ripartizione Ville e Giardini, la Struttura ex D.L. 24/86 e altre strutture o enti pubblici e privati precedentemente convenzionati;
5. Servizi essenziali ed attività scolastiche - Il responsabile di tale funzione curerà i collegamenti con tutti gli enti che forniscono servizi essenziali erogati sul territorio e le strutture didattiche pubbliche e private di ogni ordine e grado per monitorarne l’efficienza e garantire una tempestiva ripresa dell’erogazione;
6. Censimento danni a persone e cose - Il responsabile di tale funzione coordina i tecnici del dell’Ufficio e di altre Ripartizioni tecniche dell’Amministrazione che, oltre ad effettuare verifiche di stabilità di manufatti interessati dall’evento calamitoso, provvederà al censimento ed alla valutazione dei danni al patrimonio pubblico e privato;
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7. Strutture operative locali - Il responsabile di tale funzione è il Comandante della Polizia Municipale, o funzionario dallo stesso delegato, che coordina le attività volte a garantire interventi connessi alla viabilità ed altri servizi a cura del Corpo di Polizia Municipale in collaborazione con operatori di protezione civile con specifica formazione prevista ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett. b del nuovo Codice della Strada.
8. Telecomunicazione - Il responsabile di tale funzione in raccordo con le organizzazioni dei radioamatori, le società di telecomunicazioni e l’Ente Poste Italiane, garantisce un sistema di telecomunicazioni affidabile.
9. Assistenza alla popolazione - Il responsabile di tale funzione individua il patrimonio abitativo e le aree di prima accoglienza, pubbliche e private, per assistere la popolazione colpita dalla calamità. Tale attività verrà svolta ottimizzando le risorse del patrimonio abitativo comunale e di
ogni altro patrimonio edilizio pubblico e privato, compreso le strutture turistico-alberghiere. Il responsabile coordina, inoltre, l’utilizzo delle aree di accoglienza preventivamente individuate nel piano di emergenza redatto per lo specifico evento calamitoso.
10. Beni culturali – non è prevista in ambito comunale la funzione relativa ai beni culturali essendo comunque Palermo Città d’arte sarà posta la massima attenzione nella tutela del patrimonio culturale e artistico della Città
E inoltre costituita una funzione segreteria con il compito di collegamento e coordinamento tra i Servizi comunali e le funzioni del COC
I responsabili delle funzioni saranno nominati dal Sindaco con propria determina, sentito il parere del responsabile dell'UCPC.
Detti responsabili di funzione dovranno essere designati tra il personale di ruoloo idonee figure esterne, che abbiano i titoli l'esperienza necessaria e le doti attitudinali atte per svolgere i compiti della funzione da coordinare.
I responsabili delle funzioni nominati tra il personale esterno saranno scelti fra coloro che presteranno la propria opera volontariamente.
Le spese relative ai viaggi, agli oneri accessori e assicurativi sono a carico del Comune e saranno liquidate in ottemperanza alle norme vigenti in materia di personale statale.
I compiti delle funzioni e dei responsabili delle funzioni sono quelli precedentemente descritti e che fanno parte integrale del presente Regolamento.
Art. 14 – Servizi e Uffici Comunali
I Servizi e gli Uffici comunali nell'ambito delle attività di Protezione civile collaborano nell’ambito della attività della protezione civile con il servizio di PC, divenendone parte integrante e svolgendo i seguenti compiti e funzioni:
GLI UFFICI TECNICI DEI SETTORI MANUTENZIONE E OO.PP. forniscono:
• il personale tecnico specialistico per i primi interventi;
• i dati e gli strumenti per la redazione del piano comunale di P.C.
• il personale tecnico per la valutazione e la stima dei danni in caso di evento e mette a disposizione i propri mezzi in dotazione
• servizi sociali, fornisce
• i dati relativi alle persone assistite all'UCPC per la redazione del piano comunale di P.C.;
• l'elenco aggiornato delle persone affette da handicap o da gravi patologie, degli anziani privi di supporto familiare, con tipo di handicap o patologia, la loro residenza abituale e la eventuale terapia utilizzata;
• il personale necessario per l'assistenza agli abitanti in caso di evento.
UFFICIO ANAGRAFE, fornisce
• i dati relativi agli abitanti;
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• i dati relativi alla anagrafe del bestiame;
• tutti i dati necessari all'UCPC per la redazione del piano comunale di P. C.
• segreteria
ECONOMATO, fornisce
• gli elenchi dei mezzi a disposizione del Comune e dei materiali disponibili;
• l'elenco delle ditte convenzionate con il Comune per le forniture e manutenzioni e mette a disposizione tutti i mezzi ed i materiali disponibili.
POLIZIA MUNICIPALE, fornisce
• predispone il piano di viabilità in emergenza da concordare con l'UCPC;
• fornisce il personale per la gestione dei cancelli;
• gestisce l'accesso al COC;
• presidia le aree di attesa e di ricovero e mette a disposizione i mezzi in dotazione.
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, fornisce
• gli elenchi delle attività commerciali, artigianali e produttive;
• il personale necessario per l'assistenza alle attività produttive in caso di evento;
• i dati all'UCPC per la redazione del Piano comunale di P.C.;
• I suddetti Servizi fanno parte integrante del Servizio di Protezione civile e pertanto forniranno quanto eventualmente necessario e non previsto dal presente Regolamento per il miglioramento e la funzionalità del Servizio PC.
I Dirigenti dei suddetti Servizi forniranno all'UCPC il tabulato con i domicili ed i recapiti telefonici del proprio personale.
Art. 15 – Personale Comunale
Tutto il personale comunale, è tenuto a collaborare con l'UCPC per quanto previsto dall'art.14 del presente regolamento, relativamente alle mansioni loro assegnate.
I dipendenti comunali devono comunicare al dirigente del Servizio il proprio domicilio e gli eventuali altri domicili temporanei o saltuari, oltre al recapito telefonico.
I dirigenti di Servizio devono avere cura di pianificare i periodi di congedo del personale in modo tale da assicurare in qualsiasi momento l'efficienza dello stesso.
servizi di P.C. sono considerati servizi indispensabili ed essenziali ai fini della regolamentazione del diritto di sciopero.
personale facente parte del Nucleo operativo comunale di P.C. dovrà assicurare la reperibilità, con le opportune turnazioni fra i componenti.
Eventuali compensi derivanti dalla prestazione di servizio di P.C., oltre l'orario di lavoro, ed eventuali incentivi saranno determinati con apposita contrattazione sindacale.
Tutti i dipendenti comunali, all'attivazione di uno dei "Livelli" di cui all'art. 4 del presente regolamento sono tenuti, per le proprie competenze, a svolgere i compiti previsti dal PCPC, anche al di fuori dell'orario di servizio.
Il personale ordinariamente incaricato presso altri uffici comunali in caso di necessità ed a seguito di motivata determina sindacale o atto deliberativo della Giunta comunale potrà temporaneamente integrare il personale dell'UCPC.
Capitolo III: Gestione del Servizio Comunale di P.C.
Art. 16 – Mezzi e Materiali
COMUNE DI PALERMO
Il SCPC utilizza materiali, mezzi, attrezzature ed equipaggiamenti del Comune oppure resi disponibili, previo accordo, da altri Enti, Istituzioni o altro. Restano a carico del Comune, se richieste, le spese relative a carburanti, premi assicurativi, manutenzione e riparazione conseguenti l'attività svolta.
Art. 17 – Gestione economia del Servizio Comunale di Protezione Civile
I’Ufficio Comunale di Protezione Civile per la propria attività e per la gestione dello stesso attinge da un apposito capitolo del bilancio di previsione annuale.
Per le spese relative alla salvaguardia della pubblica incolumità, per la gestione di urgenze di ogni genere, I’Ufficio Comunale di Protezione Civile attinge dagli appositi capitoli del bilancio di previsione annuale o in caso di ulteriori necessità sopravvenute dai fondi messi a disposizione in sede di Comitato di Direzione.
Oltre che con i fondi comunali si provvederà al finanziamento dell’Ufficio attraverso azioni progettuali di potenziamento e sostentamento a far carico su fondi specifici provenienti da stanziamenti regionali, statali e comunitari.
Le spese relative alla gestione dell’Ufficio Comunale di Protezione Civile verranno effettuate mediante la forma diretta, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia.
In particolare l’Ufficio Comunale di Protezione Civile provvederà alle seguenti spese:
gestione, manutenzione ordinaria, acquisto e/o potenziamento delle attrezzature e strumenti necessarie al perfetto funzionamento del Servizio, la manutenzione della sede e delle attrezzature e strumenti del C.O.C;
tutte le attività di gestione delle emergenze;
le spese assicurative, di equipaggiamento e di D.P.I. del personale dipendente e volontario del NOC in situazione di emergenza;
l'acquisto del vestiario per il personale dipendente e volontario del N.O.C.;
missioni, spese economato, rimborsi per gli oneri accessori relativo al personale dipendente e volontario per le attività di P.C.;
il Fondo incentivante la Protezione civile;
convenzioni, studi, consulenze, piani, progetti e collaborazioni inerenti la materia;
Per tutte le attività e finalità del presente Regolamento, la Giunta approva, annualmente, una perizia di spesa e di intervento denominata "Perizia di spesa per interventi di Protezione civile" finalizzata all'impegno di una somma per le spese relative al Servizio, da effettuarsi e liquidarsi, in economia, senza ulteriori atti deliberativi, con semplici ordinativi di spesa, per interventi, noli, opere, provviste, acquisti, manutenzioni, forniture di beni e servizi di ogni tipo per la gestione del N.O.C. in situazioni di emergenza.
La Giunta istituirà un apposito elenco di fornitori, relativamente a quanto previsto nella "perizia di spesa per interventi di Protezione civile", cui rivolgersi di norma per l'esecuzione degli interventi stessi. Le modalità di iscrizione all'elenco saranno stabilite dal Sindaco sentito il Responsabile dell'U.C.P.C..
Detto elenco sarà allegato alla delibera di approvazione della "perizia di spesa per interventi di Protezione civile".
Le spese per gli interventi operativi relativi a opere pubbliche che possono essere disposti ai sensi dell’art. 24 della legge 109/94 come coordinata dalla L.R. del 2/08/2002 n. 7 e ss.mm.ii. possono essere disposte a trattativa privata, e in ogni caso alle normative di settore vigenti.
Capitolo IV: Pianificazione Comunale
Art. 18 ruolo dell’Urbanistica nella pianificazione comunale
COMUNE DI PALERMO
Il Piano di Protezione Civile, diventa lo strumento trasversale che attraversa tutti i diversi livelli di pianificazione, in particolare gli strumenti urbanistici, pur non appartenendo intrinsecamente a nessuno di essi.
All’interno degli strumenti di pianificazione si dovrà dare spazio opportuno alla finalità della riduzione del rischio utilizzando e graduando strumenti attuativi e di settore, vincoli e localizzazioni, divieti e prescrizioni, finanziamenti e incentivi.
L’urbanistica, pertanto, con il suo complesso di strumenti d’indirizzo, generali e attuatori e con il complesso delle procedure disciplinari ed amministrative, ha tutte le possibilità di esplicarsi come una modalità per organizzare e gestire le trasformazioni di un territorio nella prospettiva della
valorizzazione delle risorse, della salvaguardia delle specificità, nella tutela sia degli insediati che dell’ambiente.
La mitigazione del rischio, in chiave urbanistica, è rivolta alla tutela del patrimonio, all’individuazione di sinergie intersettoriali (ad es. i Piani di recupero come momento di rivalutazione di ambiti urbani e di abbattimento dei livelli di vulnerabilità esistenti per l’edificato) ed a non incrementare il livello di rischio, localizzando e dimensionando opportunamente le espansioni urbane e gli insediamenti produttivi (micro zonazione, carte di rischio, studi di impatto ambientale). La redazione del Piano di Protezione Civile, deve essere recepita dallo strumento urbanistico per soddisfare le prime significative esigenze: garantire l’evacuazione e l’accessibilità dei soccorsi, individuare e infrastrutturare le aree per i ricoveri temporanei, assicurare livelli minimi di funzionamento delle infrastrutture primarie e dei servizi strategici.
Il piano di P.C., infatti, non ha la capacità operativa e vincolabile proprie, ma può solo individuare strategie e obiettivi che possano trasformarsi in vincoli solo attraverso gli altri strumenti di pianificazione e a cui il piano rimanda.
Sarà cura dell’Ufficio competente, predisporre la proposta di variante al P.R.G., da sottoporre alla successiva approvazione degli organi competenti, con le quali recepire le indicazioni del piano comunale di Protezione Civile.
Art. 19 – Strumenti pianificatori
Al fine di organizzare la propria attività il SCPC si dota di uno strumento di programmazione delle proprie attività di previsione e prevenzione (Programma Comunale di prevenzione) e di uno strumento di analisi e di studio volto all'ottimizzazione della gestione delle emergenze coinvolgenti gli abitanti (Piano Comunale di Protezione civile).
Il piano di emergenza e il connesso programma comunale di prevenzione dovranno integrarsi con gli analoghi e correlati documenti definiti a livello provinciale, regionale e nazionale.
Il piano d'emergenza e il connesso programma comunale di prevenzione potranno interessare il territorio di più Comuni, previo protocolli d'intesa ed accordi di programma inerenti il piano intercomunale
Art. 20 – Programma Comunale di Previsione e Prevenzione
Rappresenta lo strumento di riferimento per la programmazione delle attività di previsione e prevenzione dei fattori di rischio presenti sul territorio comunale alla sua stesura occorre fare riferimento all’attività del settore Urbanistica e OO.PP., e ove opportuno con le strutture extraterritoriali per le stesure di piani intercomunali, anche in considerazione degli utilizzi dello stesso previsti dal piano Regolatore Generale del Comune (vedi ad esempio il PAI).
Il piano d'emergenza e il programma comunale di previsione e prevenzione, o parti di esso, qualora predisposti con altri comuni, assumono il carattere di piani intercomunali.
Il programma comunale di previsione e prevenzione dovrà individuare:
• le fonti del rischio. Nella classificazione e la mappatura delle stesse occorre considerare anche quelle fonti che interessano il territorio comunale anche se residenti al di fuori di esso;
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• l'attività di prevenzione da porre in essere sul territorio comunale, dopo aver effettuato la valutazione dei rischi;
• i fenomeni precursori di evento;
• gli strumenti di monitoraggio ed i sistemi di preavviso in funzione degli indicatori individuati nelle fasi di studio;
• le priorità, in funzione dei costi previsti e dei benefici attesi, delle attività di prevenzione individuate;
• i mezzi e le modalità per informare gli abitanti dei rischi presenti sul territorio e le azioni da intraprendere in caso di emergenza.
Il programma è elaborato di concerto con gli uffici comunali interessati, dall'U.C.P.C., anche attraverso la collaborazione con altri Enti o professionisti, considerate pure le indicazioni provenienti dal CCPC.
L'accesso agli strumenti (piano d'emergenza e programma comunale di prevenzione e previsione) sarà consentito nelle forme previste dal disposto dell'art. 10 del D.Lgs n°267/00.
Art. 21 – Piano Comunale di Protezione Civile
Il PCPC è uno strumento di pianificazione che, sulla falsariga di scenari ipotizzabili in base ai fattori di rischio presenti sul territorio individua le diverse strategie finalizzate alla riduzione del danno ovvero al superamento dell'emergenza.
Sarà redatto dall'UCPC, anche attraverso la collaborazione di altri Enti o professionisti, secondo l'indirizzo metodologico dettato dalle linee guida del "Metodo Augustus" del DPC e tenendo conto degli indirizzi del DRPC per la pianificazione comunale della emergenze e quanto altro indicato nei programmi regionali di previsione e prevenzione, in collaborazione con i Servizi comunali interessati (U.T.C., Anagrafe, Servizi Sociali, Economato, etc.), e conterrà:
• le informazioni relative all'inquadramento del territorio comunale ed agli aspetti che lo caratterizzano (abitanti, orografia, climatologia, infrastrutture, attività produttive);
• l'individuazione,sulla base dei contenuti del Programma comunale di previsione e prevenzione, dei rischi presenti nel territorio e degli scenari di evento sulla base dei quali svolgere l'attività di pianificazione delle emergenze;
• le indicazioni riguardanti i programmi di previsione e prevenzione,
• gli obiettivi per fornire adeguate risposte al manifestarsi di un 'emergenza;
• le procedure per la gestione ed il superamento dell'emergenza;
• la localizzazione delle aree di emergenza, delle vie di fuga e dei cancelli;
• le norme comportamentali e quanto altro necessario al superamento dell 'evento;
• l'individuazione delle modalità di coinvolgimento della struttura amministrativa del Comune e la definizione delle relative competenze;
• la suddivisione funzionale delle problematiche di gestione delle emergenze secondo gli schemi per funzioni di supporto, previste dall'art. 12 di questo Regolamento, e dal piano generale di PC adottato con delibera di GM n. 97 del 04-06-2001 ed l’identificazione delle relative figure di responsabili e coordinatori;
Il Piano dovrà essere regolarmente posto a revisione anche attraverso le stesura di piani particolareggiati per rischi specifici. Sarà sottoposto al parere del CCPC. che potrà apportare le necessarie correzioni.
Il Piano e le ss.mm.ii., sarà quindi approvato dalla Giunta Comunale e trasmesso per conoscenza al Consiglio Comunale, al Prefetto, al Presidente della Provincia Regionale, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile ed al Presidente della Regione Siciliana.
In caso di accordo con i comuni interessati il piano assume carattere di piano intercomunale ai sensi di legge.
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Art. 22 – Convenzioni
Per attività inerenti la previsione, la prevenzione, la gestione delle emergenze e la pianificazione, il Sindaco può stipulare convenzioni e accordi con Enti pubblici e privati, Istituzioni, Società, Ordini professionali, Istituti, Università e Scuole, per l'erogazione di servizi, forniture, trasmissione dati, informazioni, consulenze e studi e quanto necessario per rendere efficiente, funzionale, tempestivo e aggiornato il S.C.P.C..
Il Sindaco può altresì stipulare convenzioni con Associazioni di volontariato riconosciute ai sensi delle Leggi vigenti per l'inserimento nel S.C.P.C..
Art. 23 – Contrassegni
Al fine di un facile riconoscimento, il personale che opererà per il S.C.P.C. sarà dotato di apposito pass rilasciato dal Sindaco e registrato in apposito registro a cura dell'U.C.P.C.; detto registro conterrà le indicazioni anagrafiche e la qualifica oltre al numero di un documento di identità.
Allo scopo di regolamentare l'accesso alle strutture di protezione civile e la circolazione nel territorio comunale i pass saranno di tre tipi riconoscibili per il colore diverso e precisamente:
Colore Blu per accedere a tutte le strutture di P. C.; Colore Rosso per accesso alle aree di P.C.;
Colore Giallo per il transito dai cancelli.
Il personale del NOC sarà dotato di apposita uniforme, al fine di essere facilmente riconoscibili, il tipo e il colore della uniforme sarà quello stabilito dal Sindaco sentito il parere dell'UCPC
Il logo da apporre alle divise, sui mezzi autorizzati etc… è quello stabilito dal D.D.G. 5 dicembre 2002 pubblicato sulla GURS n°3 del 17 gennaio 2003.
Art. 24 – Corsi di formazione
Il Sindaco in collaborazione con l'UCPC e con le istituzioni preposte, deve indire corsi di formazione per il personale dipendente e volontario sulle discipline proprie della Protezione civile ed a tal fine può convenzionarsi con Enti, Istituzioni o Associazioni preposte a tale compito.
Art. 25 – Esercitazioni
Per verificare l'efficacia e l'efficienza del SCPC e per verificare ed aggiornare il PCPC, sarà cura dell'UCPC predisporre idonee esercitazioni. Le esercitazioni che coinvolgono glia- bitanti saranno svolte prevalentemente con la collaborazione delle Circoscrizioni.
Al fine di integrare l'attività del proprio S.C.P.C. il comune prenderà tutte le iniziative necessarie per inserire l'intero servizio Comunale nelle esercitazioni programmate dagli organi provinciali, regionali e nazionali.
La copertura finanziaria necessaria per lo svolgimento di tali esercitazioni dovrà trovare riscontro in un apposito capitolo del bilancio comunale.
Capitolo V: Funzionamento del Servizio
Art. 26 – Attivazioni del Servizio
La struttura comunale di Protezione civile è attivata, nel caso di previsione, o di evento di tipo a), b) o c), attraverso i seguenti "livelli" a ciascuno dei quali corrispondono specifiche procedure da porre in essere:
1° Livello: attenzione
2° Livello: preallarme;
3° Livello: allarme;
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4° Livello: emergenza.
Le procedure previste nei "Livelli" secondo le specifiche azioni proposte nel piano di protezione civile saranno attivati dal Sindaco, sentito il Responsabile dell'Ufficio comunale di P.C., così come il passaggio al "Livello" successivo o al precedente in caso di evoluzione positivo dell'evento.
Art. 27 – Eventi calamitosi. Interventi di soccorso e assistenza
Al verificarsi dell’emergenza nell’ambito del territorio comunale dovuta all’insorgere di situazioni che comportino grave danno o pericolo per l’incolumità delle persone e dei beni, il Sindaco assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite e
provvede agli interventi necessari dandone immediata comunicazione al Prefetto e al Presidente della giunta regionale.
Qualora la calamità naturale o l’evento non possano essere fronteggiati con mezzi a disposizione del Comune, il Sindaco chiede l’intervento di altre forze e strutture al Prefetto, che adotta i provvedimenti di competenza.
Art. 28 – Fase di allertamento
Il Sindaco, quale autorità locale di protezione civile, provvede con tutti i mezzi a disposizione agli interventi immediati per fronteggiare l’emergenza e ad azionare il sistema d’allarme mediante:
• l’urgente convocazione del comitato comunale di protezione civile;
• la pronta mobilitazione del gruppo comunale volontario di protezione civile;
• la tempestiva attivazione dell’ufficio comunale di protezione civile e del centro operativo comunale;
• la immediata informazione agli organi di soccorso e alle strutture sanitarie per gli eventuali interventi di loro competenza;
• la pronta mobilitazione del corpo di polizia municipale, eventualmente coadiuvato dalle forze di polizia messe a disposizione dal Prefetto;
• la tempestiva informazione agli altri organi di protezione civile (Prefetto e Presidente della Giunta regionale);
• il tempestivo impiego delle strutture e mezzi comunali per l’approntamento della fase di emergenza e per i successivi interventi di soccorso e ripristino;
• l’immediato allertamento della popolazione interessata all’evento calamitoso e l’adozione dei necessari provvedimenti previsti dai piani di emergenza.
Art. 29 – Grandi Eventi
Il SCPC si attiverà altresì in occasione di manifestazioni che comportino notevole affluenza di pubblico, per garantire l'assistenza necessaria al regolare svolgimento delle manifestazioni, a tal fine verrà:
• redatto apposito piano di previsione e prevenzione;
• attivato il N.O.C. e le Funzioni 2 "sanità, assistenza sociale e veterinaria" Funzione 3 "volontariato " e Funzione 7 "strutture operative e viabilità ".
Art. 30 – Unità Comunali di emergenza
Il Sindaco, ove necessario, provvede, sentito il comitato comunale di protezione civile, alla costituzione delle seguenti unità comunali di emergenza:
1. per l’emergenza sanitaria e l’assistenza: per assicurare i primi interventi sanitari e assistenziali con particolare riguardo all’approvvigionamento idrico e alimentare;
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2. per l’emergenza tecnica ed ecologica: per coordinare gli interventi rivolti alla tutela della incolumità delle persone e prevenire o limitare l’insorgenza di danni alla popolazione e ai beni pubblici e privati;
3. per la circolazione ed il traffico: per presidiare e coordinare il traffico nelle zone a rischio facilitando, se necessario, l’esodo della popolazione verso località ritenute più sicure.
Dette unità comunali di emergenza provvederanno, in collaborazione con le unità assistenziali previste dal piano provinciale di emergenza, ad alloggiare i sinistrati e distribuire i soccorsi, nonché ad allestire le strutture di accoglienza.
Le unità di emergenza, sotto la direzione del Comitato comunale di protezione civile, provvederanno ad attuare gli interventi atti a limitare i danni alle persone e alle cose, nonché a fornire l’assistenza alle popolazioni colpite da calamità o catastrofi.
Esse sono costituite da dirigenti o funzionari comunali in base alle rispettive competenze, nonché da altri soggetti che presentino i necessari requisiti professionali in relazione all’unità in cui verranno inseriti.
Capitolo VI: Il gruppo Comunale Volontario di Protezione Civile
Art. 31 – Finalità del servizio comunale volontario di protezione civile
E’ costituito il gruppo comunale volontario di protezione civile cui possono aderire cittadini di ambo i sessi, in possesso dei requisiti psicofisici necessari, allo scopo di prestare la loro opera, senza fini di lucro o vantaggi personali, nell’ambito del servizio di protezione civile in attività di previsione, prevenzione, nonché di soccorso e di ripristino da calamità o catastrofi.
Il gruppo comunale volontario svolge la propria attività secondo le direttive del Sindaco e degli altri organi di protezione civile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in materia dal presente regolamento e dalle norme di attuazione previste nel regolamento del servizio comunale volontario di protezione civile.
Sarà cura del Sindaco, sentito il parere del Coordinatore, promuovere le iniziative di addestramento dei volontari che prestano la loro opera nell’ambito del servizio comunale volontario di protezione civile, attraverso l’utilizzo di professionisti ed esperti nelle tecniche di previsione, prevenzione e soccorso.
Il Sindaco promuove ed incentiva la partecipazione dei volontari alle esercitazioni programmate dagli organi comunali provinciali, regionali e nazionali di protezione civile, nonché alle manifestazioni addestrative organizzate da Enti, gruppi od associazioni operanti nel settore della protezione civile.
Art. 32 - Modalità di impiego dei volontari.
Le modalità di impiego del gruppo comunale volontario di protezione civile sono quelle previste dal presente regolamento e dal piano comunale di protezione civile, che dovrà prevedere il piano operativo d’impiego del Gruppo.
Il gruppo dovrà inoltre attenersi alle direttive del Sindaco e del Comitato comunale di protezione civile, osservando le indicazioni operative che verranno di volta in volta impartite dal Coordinatore del Gruppo.
Art. 33 - Interventi in ambito extra-comunale.
Il Sindaco autorizza, su richiesta dei competenti organi di protezione civile previsti dalla normativa vigente, il gruppo comunale volontario di protezione civile ad effettuare interventi addestrativi o di emergenza e soccorso in ambito locale, provinciale, regionale, nazionale o extra-nazionale, anche attraverso la partecipazione a colonne mobili eventualmente costituite da Prefettura, Provincia, e Regione.
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Capitolo X: Disposizioni Finali
Art. 34 - Pubblicità del Regolamento.
Il presente regolamento sarà tenuto a disposizione del pubblico presso il servizio comunale di protezione civile ed il centro operativo comunale di cui al precendente art. 8.
Copia del presente regolamento viene consegnata ai componenti del gruppo comunale volontario di protezione civile, nonché ai nuovi volontari all’atto dell’iscrizione al gruppo.
Copia del regolamento è inviata ai membri del comitato comunale di protezione civile e ai responsabili degli uffici e dei servizi del comune.
Art. 35 - Entrata in vigore ed abrogazioni.
Per quanto non espressamente previsto nel presente disciplinare si rinvia alle norme legislative e regolamentari vigenti in materia di protezione civile, nonché alle circolari e direttive emanate dagli organi comunali, provinciali, regionali e nazionali di protezione civile.
Copia del presente disciplinare, sarà inviato ai Responsabili dei Servizi comunali, alle Istituzioni presenti nel territorio, alla Prefettura, al Dipartimento nazionale P.C. al Dipartimento regionale P.C. all'Ufficio Provinciale di P.C., alle forze dell'Ordine presenti nel territorio, agli Enti, Aziende, Consorzi, Istituzioni. Società dipendenti con le quali il Comune partecipa.
Al fine di portarlo a conoscenza della cittadinanza sarà data ampia diffusione a livello comunale.
Il presente regolamento rimarrà in vigore a tempo indeterminato fino alla stesura di un nuovo regolamento che ne aggiorni i contenuti.
Tutto il Personale Comunale e i Responsabili dell'Amministrazione hanno l'obbligo di rispettarlo e di favorirne l'applicazione.
Con l'adozione del presente Regolamento, ogni norma regolamentare o comunque adottata da organi del Comune di Palermo che risulti in contrasto con le disposizioni disciplinate dal presente Regolamento, si deve considerare abrogata.
COMUNE DI PALERMO
Il presente regolamento diviene esecutivo nei termini previsti dal vigente Statuto comunale, previa pubblicazione all’Albo Pretorio.
GLOSSARIO
SCPC Servizio comunale di protezione civile PCPC. Piano comunale di protezione civile CCPC Comitato comunale di Protezione civile UCPC Ufficio comunale di Protezione civile COC Centro operativo comunale
NOC Nucleo operativo comunale
GCPC Gruppo comunale di Protezione civile
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