PATTO PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA
PATTO PER L’ATTUAZIONE DELLA SICUREZZA URBANA
Citta' di Cantu' Prot.0037905 del11-09-2020 arrivo Cat.9 Cl.4
PREMESSO CHE:
▪ in data 22.11.2016, protocollo 49595 la Prefettura di Como, ai sensi della circolare prefettizia prot. 3345 del 07.03.2012, ha espresso parere favorevole alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza e lettura targhe collegato al Servizio Centrale Targhe e Transiti di presso il Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato;
▪ in data 17 marzo 2018, protocollo 12508, è stato sottoscritto tra Questura di Como e Comando di Polizia Locale di Cantù, <<L’accordo di servizio per l’utilizzo del sistema integrato di videosorveglianza e “lpr” del Comune di Cantù per i profili di interesse operativo delle Forze di Polizia territoriali >>;
▪ in data 26.03.2018, protocollo 13883, la Prefettura di Como, ai sensi della circolare prefettizia prot. 3345 del 07.03.2012, ha espresso parere favorevole all’ampliamento dell’impianto di videosorveglianza e lettura targhe collegato al Servizio Centrale Targhe e Transiti di presso il Centro Elettronico Nazionale della Polizia di Stato;
▪ con delibera del Consiglio Comunale n° 26 del 27.07.2018, è stato approvato il Regolamento istitutivo della Consulta Permanente sulla Sicurezza Urbana e Legalità denominata "Osservatorio", tra le cui finalità si annovera il processo d'integrazione delle politiche sulla Sicurezza e della Legalità con le altre Politiche settoriali, anche con l'attivazione di una serie virtuosa di intese tra attori locali, con l'intento di programmare interventi di contrasto all'illegalità e seguendo una logica integrata che pone tali azioni come punto di raccordo tra politiche di prevenzione e politiche di contrasto a fenomeni di esclusione sociale;
▪ con delibera del Consiglio Comunale n° 25 del 27.07.2018 è stato approvato il nuovo regolamento di Polizia Urbana Sicurezza urbana in linea con quanto disciplinato dal decreto legge 14/2017, convertito nella legge 48/2017;
▪ con delibera di Giunta 74 del 16.04.2019 sono state approvate specifiche iniziative per il supporto ai <<Gruppi di Controllo di Vicinato>>, al fine di rafforzare e qualificare il flusso di informazioni tra cittadini, Forze di Polizia e Polizia Locale;
PREMESSO ALTRESI’ CHE:
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▪ il Comune di Cantù intende irrobustire le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità presenti nel territorio con particolare attenzione ai parchi cittadini ed alle zone di aggregazione quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, xxxxxx Xxxxxxxxx, xxxxxxxx XXX, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx dove vengono segnalate situazioni di pregiudizio al decoro e di rilevante limitazione alla fruibilità degli spazi pubblici, nonché fenomeni di criminalità che generano insicurezza nei frequentatori in particolare di anziani e famiglie con bambini;
▪ nel quadro della collaborazione tra le Forze di Polizia e la Polizia locale, il Comune intende, tra l'altro, avvalersi di risorse previste ai fini della realizzazione di sistemi di videosorveglianza eventualmente messe a disposizione a livello nazionale analogamente a quanto già decreto legge 20 febbraio 2017 n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48, ovvero regionale;
CONSIDERATO CHE:
▪ la prevenzione riveste fondamentale importanza soprattutto in un territorio come quello canturino ad alta intensità produttiva, particolarmente attivo sotto il profilo socio/culturale e non indenne in passato dal radicamento della criminalità organizzata;
▪ dai dati statistici relativi ai reati denunciati e dall’analisi del contesto cittadino emergono, quali fenomeni delittuosi fonte di principale preoccupazione per la popolazione, i furti nelle abitazioni, gli atti di danneggiamento al patrimonio pubblico e di vandalismo sugli arredi urbani;
▪ la percezione della sicurezza risulta altresì influenzata da situazioni di degrado urbano e comportamenti perturbatori della civile convivenza e della quiete pubblica;
▪ la collaborazione con le Polizie locali conferisce un valore aggiunto all’attività delle Forze di Polizia, accrescendone l’incisività e l’aderenza alle peculiarità territoriali, e, pertanto, deve essere sviluppata, con il rispetto delle competenze istituzionali, nei diversi ambiti di intervento inerenti la sicurezza pubblica, oltre che nei settori della polizia amministrativa e stradale, anche in relazione a operazioni di controllo complesse;
VISTI:
▪ gli artt. 117, lett. h) e 118 della Costituzione;
▪ il regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 “Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza”;
▪ la legge 1 aprile 1981, n. 121 “Nuovo ordinamento dell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza e successive modificazioni e integrazioni”;
▪ la legge 7 marzo 1986. n. 65 ‘‘Legge quadro sull'ordinamento della Polizia Municipale”;
▪ l’art. 1, comma 439, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 che conferisce al Ministro dell'Interno e, per sua delega, ai Prefetti la facoltà di promuovere forme di collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione degli obiettivi del Patto e di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini;
▪ il decreto legislativo 18 agosto 2000. n.267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
▪ il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, così come modificato dal d.lgs. n° 101/2018;
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▪ il decreto legge del 20 febbraio 2017 n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48 recante "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”, con particolare riguardo all’art. 5 del citato testo, che regolamenta i «patti per l'attuazione della sicurezza urbana», sottoscritti tra il Prefetto ed il Sindaco «in relazione alla specificità dei contesti», e indica espressamente gli «obiettivi» (comma 2 lett. a) di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria, attraverso servizi e interventi di prossimità, nonché attraverso l'installazione di sistemi di videosorveglianza;
▪ il regolamento (UE) 2016/679 del parlamento europeo e del consiglio del 27 aprile 2016 regolamento generale sulla protezione dei dati;
▪ il decreti del Presidente della Repubblica 15 gennaio 2018, n° 15, modalità di attuazione dei principi del codice della privacy relativamente al trattamento dei dati effettuato, per finalità di Polizia, da organi, uffici e Comandi di Polizia;
▪ il d.lgs 51 del 18 maggio 2018: “Attuazione della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio”;
▪ il d.lgs. 10 agosto 2018 n° 101, recante “disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento U.E. 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)”;
▪ il decreto-legge 14.06.2019 n° 53, convertito con modificazioni dalla legge 08.08.2019 n°77 e, segnatamente, l’articolo 16 bis;
▪ il Decreto legge 14.12.2018 n° 135, segnatamente l’articolo 11 bis, comma 19, convertito in legge 12/2019, secondo cui saranno avviate nuove procedure per gli anni 2020, 2021 e 2022 in tema di finanziamento statali per la realizzazione di impianti di videosorveglianza;
▪ l’Accordo-quadro con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), prevista dalla direttiva del Ministro dell’Interno del 15.08.2017, sottoscritto in data 09.01.2020 e trasmesso alle Prefetture con circolare del Gabinetto del Ministro n° 1001/123/1 11 (2) Uff. II – Ord. E Sic. Pub Prot. 0001253 del 10.01.2020, concernente la definizione delle modalità del coinvolgimento dei Corpi e Servizi di Polizia locale nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana;
▪ il “Patto per la sicurezza tra il Ministero dell'Interno e ANCI”, sottoscritto il 20 marzo 2007;
▪ la circolare del Ministero dell’Interno 558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012;
recante “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva”, e gli atti ivi richiamati;
▪ la circolare del Ministero dell’Interno del 29 novembre 2013, recante “Sistemi di videosorveglianza. Trattamento dei dati personali”;
▪ la Direttiva del Ministro dell’Interno 30 aprile 2015 “Nuove linee strategiche per il controllo coordinato del territorio”;
▪ il Decreto del Ministro dell'Interno 15 agosto 2017 “Direttiva sui comparti di specialità delle Forze di polizia e sulla razionalizzazione dei presidi di polizia”;
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▪ la circolare del Ministro dell’Interno prot. 0023850 del 10.04.2020 avente ad oggetto “Emergenza Covid-19. Monitoraggio del disagio sociale ed economico e attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi e di ogni forma di illegalità”;
▪ l’articolo 11 bis, comma 19, del decreto 14.12.2018 n° 135, convertito in legge n°12/2019, secondo cui, per gli anni 2020, 2021 e 2022, saranno avviate nuove procedure per il finanziamento per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza;
▪ le Linee generali delle politiche pubbliche per la sicurezza integrata, adottate in sede di Conferenza Unificata Stato Città ed Autonomie Locali il 24 gennaio 2018;
▪ Le linee guida per l’attuazione della Sicurezza Urbana, adottate in sede di Conferenza Unificata Stato Città ed Autonomie Locali il 26 luglio 2018 2018;
TUTTO CIO’ PREMESSO
nella condivisione delle considerazioni espresse nelle premesse e secondo le rispettive attribuzioni e competenze, la Prefettura di Como ed il Comune di Cantù
CONVENGONO
di stipulare il presente
PATTO PER LA SICUREZZA URBANA
Art. 1
Finalità
La Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo e il Comune di Cantù (di seguito Parti), nel rispetto delle reciproche competenze, adottano strategie congiunte, volte a migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini e a contrastare ogni forma di illegalità e favorendo così l’impiego delle Forze di Polizia per far fronte ad esigenze straordinarie del territorio.
A tale scopo, le Parti riconoscono che occorre intervenire in materia di sicurezza urbana attraverso azioni volte alla:
▪ prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria;
▪ promozione del rispetto del decoro urbano.
Le Parti, nel quadro dei principi di leale collaborazione, richiamano il ruolo di centralità del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, quale sede privilegiata di esame e di coordinamento delle iniziative in materia di politiche di sicurezza urbana.
Le Parti si impegnano a perseguire i seguenti obiettivi:
▪ ottimizzazione del controllo del territorio, anche attraverso l’intensificazione delle possibili sinergie tra Forze di Polizia e Polizie Locali, realizzando, previa valutazione in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, progetti integrati in materia di sicurezza urbana, con riguardo ad aree di intervento ritenute prioritarie per la vivibilità, la convivenza civile, la coesione sociale;
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▪ implementazione e ammodernamento dei sistemi di videosorveglianza, anche al fine di costituire una rete tecnologicamente compatibile per lo scambio e la condivisione di informazioni e immagini che tenendo conto delle possibili criticità derivanti dall’integrazione tra i diversi sistemi informatici evitino la proliferazione di “postazioni di sala”;
▪ intensificazione della collaborazione, anche attraverso appositi protocolli d’intesa, con le categorie sociali ed economiche maggiormente esposte al rischio criminale, per una sempre più partecipata azione di tutela;
▪ prevenzione e contrasto dei tentativi di infiltrazioni e condizionamenti della criminalità organizzata negli appalti pubblici e nelle attività d’impresa, anche mediante l’acquisizione di informazioni su episodi specifici di distorsione del mercato e alterazione del sistema economico, che possano richiedere interventi particolari da parte degli organi competenti e dei soggetti interessati;
▪ attuazione di azioni sistematiche per il contrasto all’occupazione abusiva di immobili abbandonati con adozione di misure per la rigenerazione urbana;
▪ prevenzione e contrasto della diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti, soprattutto tra i giovani e nei luoghi privilegiati di aggregazione giovanile, anche nell’ambito dell’iniziativa <<Scuole Sicure>> varata dal Ministero dell’Interno;
▪ potenziamento della rete interistituzionale per accrescere la coesione sociale, promuovendo:
o analisi dei contesti territoriali che, oltre alla rilevazione dell’entità numerica dei reati, consentano una interpretazione approfondita e completa dei fenomeni sociali ed economici, al fine di prevenire e rimuovere forme di disagio, degrado, emarginazione;
o la prevenzione degli abusi e delle violenze in danno delle componenti più deboli della società e, in particolare, degli anziani, delle donne in difficoltà, dei minori con particolare riguardo al bullismo ed al cyberbullismo, anche attraverso iniziative di informazione e sensibilizzazione, in raccordo con organizzazioni di solidarietà e volontariato sociale e con le istituzioni scolastiche;
o iniziative congiunte per l’assistenza alle vittime dei reati, con particolare riguardo a quelle dei reati di usura ed estorsione;
▪ favorire, nell'ambito delle rispettive competenze, lo scambio informativo tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale anche attraverso specifici protocolli, il coinvolgimento degli Ufficiali e degli Agenti della Polizia Locale di Cantù all’iniziative formative, per quanto compatibili, organizzate dalla Questura di Como.
Art. 2
Sistema di Videosorveglianza
Al fine del perseguimento delle finalità di cui all'art. 1 e, in particolare, per la prevenzione e il contrasto della criminalità diffusa e predatoria, le Parti individuano quale prioritario obiettivo
l'installazione e/o il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza comunali, nelle seguenti aree del territorio comunale maggiormente interessate da situazioni di degrado e di illegalità in larga parte già ricomprese nella <<mappa del rischio>> presentata in data 05.06.2019, protocollo 27883, nonché delle successive esigenze rappresentate dalla cittadinanza:
1. sagrato Chiesa S. Paolo (via Annoni);
2. interno Parco Villa Calvi (in aggiunta a quella presente in via Roma);
3. interno Parco via Colombo;
4. interno Parco Villa Argenti (in aggiunta a quella che si si sta sostituendo)
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5. interno Parco via California;
6. piazzale CAI (capolinea BUS);
7. area ingresso stazione di Cantù Cermenate;
8. parcheggio esterno Centro Sportivo, lato via Xxxxxxxx XXXXX;
9. parcheggio Esterno centro Sportivo, lato corso Europa;
10. area esterna stazione xxx Xxxxxxxx Xxxxxx;
00. xxx Xxxxx Xxxxx – via Tonale;
12. Xxx Xxxxxxxxxx – Xxx Xxxxxxx
00. Xxxxxx Xxxxxxxxx;
00. xxxxxxxx xxxxx Xxxxxx (Xxxxx Xxxxx x'Xxxxxx, 00);
15. parcheggio antistante cimitero centrale (viale Madonna/via Brighi);
16. parcheggio antistante cimitero di Vighizzolo, vicinanze Santa Marta;
17. interno parco Comunale X.xx Amata;
18. parcheggi ospedale (Via Mentana);
19. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (xxx Xxxxxxxx)
00. piazza Orombelli;
21. Parcheggio retro stazione Cantù Asnago (denominazione linea Cantù - Cermenate);
22. via San Xxxxxxxx, prossimità Cassa rurale;
23. via Murazzo (balze, retro stazione dei Carabinieri);
24. parcheggio xxx Xxxxxxx xxxxxxxxx xxx xxx Xxxxxxxxx;
00. parcheggio xxx Xxxxxxxx XXXX (xxxxxxxxx bus);
26. Rotonda xxxxx Xxxxxx – Xxx Xxxxxxxx;
00. Piazza delle Stelle;
28. Parchetto via Belvedere.
Le parti si impegnano a promuovere progetti di videosorveglianza integrata attraverso un partnerariato pubblico-privato, finalizzato all’interoperabilità dei sistemi privati con quelli in uso alle Forze di Polizia ed alla Polizia locale, anche alla luce di quanto previsto dal “Protocollo Quadro per i sistemi di video allarme in anteprima”, sottoscritto in data 12.12.2019 e trasmesso alle Prefetture con circolare del Capo di Gabinetto del Ministro n° 1001/128/1 (2) Uff. II – Ord e Sic. Pub prot. 0001952 del 14.01.2020.
I progetti dei sistemi di videosorveglianza, elaborati nel rispetto delle disposizioni dell'Autorità Garante per il trattamento dei dati personali, saranno oggetto di valutazione da parte del comitato
provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per le modalità di impiego e ogni aspetto tecnico operativo, in coerenza con le direttive ministeriali emanate in materia, con particolare riferimento alla circolare del Ministero dell’Interno 558/SICPART/421.2/70/224632 del marzo 2012, recante “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva" e agli atti ivi richiamati.
Art. 3
Contrasto ai fenomeni di degrado e insicurezza collegati alla movida
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La Prefettura di Como ed il Comune di Cantù convengono, anche sulla base delle esperienze già maturate negli anni passati, di adottare le seguenti linee di intervento:
▪ condivisione con le associazioni di categoria delle azioni volte a contenere i fenomeni di degrado e inciviltà;
▪ ottimizzazione della collaborazione tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale, per prevenire e reprimere reati e illeciti amministrativi, anche in occasione di forti assembramenti di persone;
▪ prosecuzione e rafforzamento della presenza in orario notturno di assistenti civici”, per sensibilizzare i giovani dai rischi collegati all’abuso di alcolici e sostanze stupefacenti, del rispetto sia per il patrimonio artistico che per la tranquillità e il riposo dei residenti. Richiamate le linee guida per l’attuazione della Sicurezza Urbana adottate il 20.07.2018 in sede di conferenza Stato-Città e Autonomie locali, il Comune di Cantù stipulerà apposita convenzione, trasmettendone copia alla Prefettura, con una o più associazioni, preferibilmente formata da già appartenenti alle Forze Armate o di Polizia, nella quale saranno indicati la selezione degli stessi, le modalità d’impiego, i meccanismi di raccordo con la Polizia locale;
▪ contrasto alla vendita di bevande in contenitori di vetro ovvero di abbandono di tali contenitori nonché della somministrazione di alcool ai minorenni;
▪ verifica del rispetto della normativa circa le emissioni sonore anche con l’aiuto di A.R.P.A. – Lombardia;
▪ proseguire nei controlli amministrativi coordinati presso gli esercizi commerciali, con il coinvolgimento dei soggetti istituzionali titolari di specifiche competenze, unitamente alla Questura di Como, N.A.S. e N.I.L. dell’Arma dei Carabinieri, Direzione Provinciale del Lavoro, AT.S. – Insubria;
▪ valorizzare la collaborazione tra le Forze di polizia e la Polizia locale per rafforzare i servizi di vigilanza nei locali, nelle aree circostanti e lungo le direttrici di afflusso e di deflusso dei frequentatori finalizzate al contrasto della guida in stato d’ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti;
▪ sensibilizzare gli esercenti, tramite le associazioni di categoria, ad una responsabile somministrazione di bevande alcoliche con l’eventuale utilizzo anche di addetti ai servizi di controllo esterno, nonché ad aderire a campagne informative rivolte alla clientela soprattutto giovanile;
▪ valutare l’adozione di provvedimenti volti a limitare l’orario di vendita degli esercizi pubblici, in particolare di quelli autorizzati alla vendita e alla somministrazione di alimenti e di bevande alcoliche ed in contenitori in vetro, ovvero che arrecano disturbo alla quiete pubblica nei termini consentiti dalle leggi nazionali e regionali.
Art. 4
Insediamenti abusivi, occupazioni abusive di aree e di edifici dismessi
Per contenere e ridurre gli insediamenti abusivi, le occupazioni irregolari di aree e di edifici dismessi, le parti si impegnano a realizzare ogni intervento utile a superare detti fenomeni, anche attraverso un continuo monitoraggio di quelli esistenti sulla scorta delle efficaci modalità d’intervento attuate negli ultimi anni anche attraverso l’adozione di appositi provvedimenti sindacali a tutela della sicurezza urbana ai sensi dell’articolo 54 del d.lgs. 18 agosto 2000, n° 267, del Testo Unico degli Enti Locali.
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Art. 5
Educazione alla legalità
Le parti si impegnano alla definizione di progetti volti alla realizzazione di percorsi di educazione alla legalità con condivisione di risorse umane.
Le Parti si impegnano a:
Art. 6
Illegalità e criminalità economica e organizzata
✓ ricercare azioni integrate in materia di prevenzione, controllo e accertamento dei fenomeni di illegalità e criminalità economica e organizzata attraverso la condivisione e/o l'integrazione, anagrafe comunale, rilascio delle autorizzazioni, ovvero delle segnalazioni certificate di inizio attività afferenti al settore del commercio e dell’edilizia;
✓ individuare e monitorare indicatori di rischio attraverso il confronto ed il coinvolgimento di associazioni economiche, sindacati, Enti ed Istituzioni (Magistratura, Camera di commercio, INAIL, Agenzia delle Entrate, Istituti Scolastici, ecc.).
Le Parti convengono altresì sulla necessità dello scambio informativo costante degli indici di delittuosità del territorio cittadino.
Art. 7
Cabina di regia
È istituita presso la Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo una Cabina di regia, composta dai rappresentanti delle Forze di Polizia, della locale zona Telecomunicazioni della Polizia di Stato per tutti gli aspetti connessi all’integrazione dei sistemi di videosorveglianza ed alle nuove tecnologie, e della Polizia locale, con il compito di monitorare lo stato di attuazione del Patto, con cadenza semestrale, anche ai fini della predisposizione, da parte del Prefetto, della relazione informativa all’Ufficio per il coordinamento e pianificazione della Forze di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, individuato quale punto di snodo delle iniziative in materia di sicurezza urbana.
Art. 8
Risorse finanziarie
Gli Enti firmatari si impegnano, secondo le proprie competenze, ad attivare le procedure necessarie al conseguimento di finanziamenti che dovessero rendersi disponibili nelle materie
disciplinate. Le risorse del fondo verranno utilizzate secondo le priorità concordate in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Eventuali contributi del Comune di Cantù in favore del Ministero dell’Interno saranno regolati, per gli aspetti amministrativi e contabili, da un’apposita convenzione. I costi di manutenzione dei beni acquistati con le risorse finanziarie in parola, ovvero messi a disposizione dal Comune di Cantù a titolo gratuito resteranno a carico del medesimo Ente.
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Art. 9
Durata e verifiche
Il presente Patto ha durata triennale è potrà essere rinnovato a scadenza. Como, 10 settembre 2020
Il Prefetto di Como Il Sindaco di Cantù
(Xxxxxxx Xxxxxx) (Xxxxx Xxxxxxxx)