REGIONE PIEMONTE BU9S1 02/03/2017
REGIONE PIEMONTE BU9S1 02/03/2017
Codice A11000
D.D. 30 dicembre 2016, n. 631
Approvazione schema Accordo con l'IRES Piemonte per la realizzazione dell'integrazione degli strumenti di programmazione regionale e delle metodologie di rendicontazione sociale con i dati del Progetto CPT. Accertamento di Euro 20.000,00 sul cap. 23878/2016 e impegno di Euro 20.000,00 sul cap. 168055/2017.
Il Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica - DPS (ora Agenzia per la Coesione Territoriale), nell’ambito delle funzioni di promozione e verifica dell’utilizzazione dei fondi strutturali comunitari, attribuitegli dall’art. 4 del DPR 20 febbraio 1998,
n. 38, ha introdotto Il Progetto Conti Pubblici Territoriali (CPT) con l’obiettivo di rispondere tempestivamente alle richieste dell’Unione Europea relativamente al principio di addizionalità di cui all’art. 11 del Regolamento CE 1260/99 e al fine di disporre di una Banca dati (CPT) a fini programmatici per l’assunzione di scelte allocative più razionali ed organiche;
L’art. 10 del Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla Legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante “Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”, nel quadro delle attribuzioni del Presidente del Consiglio dei ministri, al fine di assicurare il perseguimento delle finalità di cui all’articolo 119, quinto comma, della Costituzione e di rafforzare l’azione di programmazione, coordinamento, sorveglianza e sostegno della politica di coesione, ha istituito l’Agenzia per la Coesione Territoriale, nell’ambito della quale sono state trasferite le competenze del Progetto CPT;
Il D.P.C.M. 19 novembre 2014 “Riorganizzazione del Nucleo tecnico di valutazione e verifica degli investimenti pubblici – NUVEC” all’art. 5 attribuisce al NUVEC la direzione, il coordinamento, la gestione dei Conti Pubblici Territoriali, le attività della Rete dei nuclei regionali CPT e la produzione dei conti consolidati regionali;
Il Progetto CPT, inserito formalmente nel Sistema Statistico Nazionale SISTAN, si pone l’obiettivo di pervenire alla costruzione del Conto Consolidato delle Regioni e rappresenta la complessiva entità delle entrate, delle spese e del patrimonio degli Enti e Organismi di diritto pubblico e privato che concorrono a formare il Settore Pubblico Allargato a livello regionale;
Con DPGR n. 43 del 20 maggio 2016 è stato nominato il Nucleo Regionale CPT del Piemonte, nell’ambito del Settore Acquisizione e controllo delle risorse finanziarie, della Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio, per lo svolgimento delle attività richieste dal progetto CPT quali, la costruzione del conto consolidato annuale della Regione Piemonte e l’utilizzo dei dati per la policy, nel rispetto delle specifiche condizionalità, garantendo un elevato livello di competenza tecnica ed operativa e le condizioni necessarie all’espletamento dei compiti assegnati, in termini di risorse strumentali e professionali e di modalità organizzative;
Le Delibere CIPE n. 36/2002 (Prima Riserva premiale) e n 1/2006 (Seconda riserva premiale) hanno stabilito i meccanismi premiali a sostegno del Progetto CPT al fine di potenziare la struttura organizzativa e metodologica del progetto e di incentivare le Amministrazioni regionali a garantire, con tempestività, i flussi informativi rispondenti a specifici standard di qualità;
La Delibera CIPE n. 19/2008 ha stabilito la Terza Riserva premiale, destinata alla diffusione e all'accessibilità completa della Banca dati CPT, per consentire la ricostruzione di un quadro dettagliato dei flussi finanziari pubblici destinati alle singole regioni, a supporto della programmazione regionale e locale e per assicurare la predisposizione da parte delle singole
Regioni dei conti consolidati annuali, definitivi completi e certificati e l’utilizzo dei dati CPT a sostegno della policy;
La Delibera CIPE n. 19/2013 ha previsto, la rimodulazione delle quote premiali FSC – parte regionale, stabilendo le residue premialità a favore delle Regioni e delle Province autonome, articolate in tre tranche premiali, tra cui la sesta tranche premiale, da erogare sulla base del rispetto di specifiche condizionalità oggetto di dettaglio operativo e verifica da parte del Gruppo tecnico istituito presso il DPS (ora Agenzia per Coesione Territoriale);
In data 11/07/2016 l’Agenzia per la Coesione Territoriale ha attribuito alla Regione Piemonte la sesta tranche premiale della Terza Riserva premiale, pari ad Euro 180.698,00;
Le attività svolte nell’ambito del Progetto CPT prevedono l’utilizzo dei dati per analisi e a sostegno della policy regionale nel cui ambito particolare importanza assume l’elaborazione di analisi e l’adozione di strumenti di rendicontazione sociale volti a costruire un rapporto aperto e proficuo con cittadini ed utenti così come stabilito dalla legge 7.8.1990, n. 241 e s.m.i. e dalla legge 7.6.2000, n. 150;
La Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio è interessata a realizzare l’integrazione degli strumenti di programmazione regionale e delle metodologie di rendicontazione sociale, con i dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali al fine di migliorare la qualità dell’informazione sull’attività dell’amministrazione regionale, anche in linea con le recenti disposizioni normative di riforma degli ordinamenti contabili pubblici;
l’IRES Piemonte, ente strumentale della Regione Piemonte, istituzionalmente preposto all’attività di ricerca, di indagine in campo socio-economico e territoriale a supporto dell’azione di programmazione della Regione che ne ha disciplinato l’attività con L.R. n. 43/1991, recentemente rivista dalla L.R. 8 febbraio 2016 n. 3, ha maturato in questi anni notevole esperienza nell’ambito delle tematiche di rendicontazione sociale, dell’analisi di bilanci pubblici e della redazione di rapporti di analisi socio-economica del Piemonte, ed ha collaborato con la Regione nella redazione del “Bilancio sociale” della Regione Piemonte, dal 2007 al 2015, quale strumento di rendicontazione e di comunicazione sociale;
L’IRES Piemonte è interessato a svolgere lo studio e le analisi finalizzati all’integrazione degli strumenti di programmazione regionale, delle metodologie di rendicontazione sociale, con i dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali, esprimendo l’interesse all’accordo con mail del 29/12/2016.
Considerata la comune matrice dei fini istituzionali e l’interesse pubblico perseguito nella realizzazione delle suddette attività, la Regione intende promuovere l’Accordo, per la collaborazione con l’IRES Piemonte, oggetto del presente provvedimento, per realizzare congiuntamente il raccordo tra assi di governo del DEFR, i Settori di attività del Progetto CPT ed il collegamento con le Missioni e Programmi del dlgs 118/2011 s.m.i. al fine di completare in modo più dettagliato la presentazione dei dati finanziari anche in base ai principi di armonizzazione dei sistemi contabili, e nel percorso di miglioramento del processo di accountability intrapreso;
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” la quale stabilisce espressamente all’art. 15 che: “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
Vista la legge regionale n. 14 del 14 ottobre 2014 recante “Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione" che all’art. 22 stabilisce che l'amministrazione regionale può concludere accordi con altre amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, di attività di interesse comune;
Considerato che la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (oggi Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC) n. 7 del 21 ottobre 2010 su “Questioni interpretative concernenti la disciplina dell’articolo 34 del d.lgs. 163/2006 relativa ai soggetti a cui possono essere affidati i contratti pubblici”, conformemente a quanto in precedenza affermato dalla giurisprudenza comunitaria, ha ribadito la legittimità del ricorso a forme di cooperazione pubblico-pubblico attraverso cui più amministrazioni assumono impegni reciproci, realizzando congiuntamente le finalità istituzionali affidate loro, purché vengano rispettati i seguenti presupposti:
1. l’accordo deve regolare la realizzazione di un interesse pubblico, effettivamente comune ai partecipanti, che le parti hanno l’obbligo di perseguire come compito principale, da valutarsi alla luce delle finalità istituzionali degli Enti coinvolti;
2. i movimenti finanziari tra i soggetti che sottoscrivono l’accordo devono configurarsi solo come ristoro delle spese sostenute, essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno;
3. alla base dell’accordo deve esserci una reale divisione dei compiti e responsabilità anche se non necessariamente nella stessa misura e diversa dalla situazione che si avrebbe in presenza di un contratto a titolo oneroso in cui solo una parte svolge la prestazione pattuita, mentre l’altra assume l’impegno della remunerazione;
4. il ricorso all’accordo non può interferire con il perseguimento dell’obiettivo principale delle norme comunitarie in tema di appalti pubblici, ossia la libera circolazione dei servizi e l’apertura alla concorrenza non falsata negli Stati membri.
Verificato che:
a) l'accordo è indirizzato a una cooperazione tra gli enti pubblici interessati che ha alla base unicamente esigenze comuni connesse al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico;
b) le amministrazioni stipulanti sono in una posizione di equiparazione, rispetto alla quale l'accordo ha il solo fine di coordinare i rispettivi ambiti di intervento su attività e oggetti di interesse comune, su cui vi è una sinergica convergenza;
c) l'Accordo è stipulato unicamente tra enti pubblici senza la partecipazione di soggetti privati, e che nessun soggetto privato, in virtù di tale accordo, è conseguentemente posto in una posizione privilegiata rispetto ai suoi concorrenti, in quanto non si precostituisce una posizione di vantaggio a favore di determinati operatori privati;
d) l’accordo è finalizzato all'assolvimento di servizi pubblici di rispettiva competenza, collegati tra loro da un nesso di complementarietà;
e) i singoli enti possiedono il know how e le risorse anche materiali necessarie per lo svolgimento della relativa attività;
f) la stipulazione dell’Accordo non interferisce con le norme comunitarie in tema di appalti pubblici né viola i principi di libera concorrenza, in quanto in sua assenza non sarebbe stato possibile perseguire lo stesso scopo con l’affidamento ad un soggetto privato, in quanto l’attività svolta tratta dati contabili connessi all’indirizzo politico economico, la cui natura non sarebbe risultata esternalizzabile;
g) la Regione Piemonte esercita un controllo analogo nei confronti dell’Ires Piemonte, così come previsto nella DGR 14 novembre 2016, n. 1-4172.
Ritenuto pertanto di procedere alla stipula di un Accordo di collaborazione con l’IRES Piemonte, della durata di un anno, per la realizzazione dell’integrazione degli strumenti di programmazione
regionale e delle metodologie di rendicontazione sociale, con i dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali, secondo le modalità contenute nello schema di Accordo allegato alla presente determinazione, per farne parte integrante e sostanziale:
Considerato che il predetto Accordo prevede un rimborso spese forfettario all’IRES Piemonte previsto in Euro 20.000,00, non rilevanti ai fini IVA, per lo svolgimento delle attività dettagliate agli articoli 2 e 3 dello schema di Accordo;
Ritenuto quindi di accertare la somma complessiva di Euro 20.000,00 sul capitolo 23878/2016;
Rilevato che al rimborso spese derivante dall’Accordo, previsto in Euro 20.000,00, si farà fronte con le risorse della riserva premiale dei Conti pubblici territoriali, iscritte ed autorizzate ai fini della gestione sul capitolo di spesa 168055 dell’esercizio finanziario 2017 (assegnazione n. 100677);
Tenuto conto che nell’ambito del Progetto CPT è stato acquisito il Codice Unico di Progetto (CUP) di investimento pubblico n. J61I02000000007;
Tutto ciò premesso e considerato,
IL DIRETTORE REGIONALE
Vista la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
Vista la Legge 150/2000, recante “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”;
Visti gli artt. 4 e 16 del D.lgs. 165/2001, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
Visto il D.lgs. n. 118 del 23 giugno 2011 s.m.i. “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 s.m.i.;
Visto il D.lgs. 33/2013 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;
Vista la Direttiva del Ministro della Funzione pubblica sulla rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche del 16 marzo 2006;
Visti gli artt. 17 e 18 della l.r. 23/2008 “Disciplina dell’organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale”;
Vista la L.R. n. 43/1991 e s.m.i. “Nuova disciplina dell'Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte I.R.E.S.”, integrata e modificata dalla L.R. 8 febbraio 2016 n. 3;
Vista la L.R. 7/2001 “Ordinamento contabile della Regione Piemonte”, per le parti vigenti; Vista la legge regionale 6 aprile 2016 n. 6 “Bilancio di previsione finanziario 2016 – 2018”;
Vista la D.G.R. n.1-3185 del 26/4/2016 inerente le disposizioni di natura autorizzatoria sugli stanziamenti di bilancio ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del D.lgs. 118/2011 s.m.i.;
Vista la DGR n. 33-4239 del 21/11/2016 “Variazione al Bilancio di previsione finanziario 2016-2018. Rimodulazione dell'iscrizione di fondi, provenienti dallo Stato, per il consolidamento della rete dei Nuclei Regionali CPT;
Vista la DGR n. 1-4172 del 14/11/2016 “Prime linee guida relative all’esercizio del controllo analogo per gli affidamenti diretti in regime di “in house providing” all’Istituto di Ricerche economico e Sociali del Piemonte;
Vista la legge regionale 5 dicembre 2016 n. 24 “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 e disposizioni finanziarie”;
Vista la DGR n. 1 - 4364 del 15 dicembre 2016 “Legge regionale 5 dicembre 2016 n. 24 "Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 e disposizioni finanziarie". Rimodulazione delle disposizioni di natura autorizzatoria sugli stanziamenti di bilancio 2016-2018, ai sensi dell'articolo 10, comma 2, del D.lgs. 118/2011 s.m.i.;
Appurato che, in relazione al criterio della competenza cd. potenziata di cui al D.lgs. 118/2011, le somme accertate ed impegnate con la presente determinazione si ipotizzano esigibili secondo la seguente scansione temporale:
Impegno di Euro 20.000,00 sul capitolo 168055/2017 - importo esigibile nel corso dell’anno 2017; Attestata la regolarità amministrativa del presente atto;
determina
- Di accertare la somma complessiva di Euro 20.000,00 sul capitolo 23878 del bilancio 2016 in riferimento alla Sesta tranche premiale stabilita dalle Delibere CIPE 19/2008 e 19/2013 versata da:
Debitore: Ministero dell’Economia e Finanze – Codice 84657
Ragione e titolo giuridico del credito: Sesta Tranche del Fondo di premialità Conti Pubblici Territoriali di cui alle Delibere CIPE n. 19/2008 e n. 19/2013
Transazione elementare accertamento sul capitolo 23878/2016: Conto finanziario: E.2.01.01.01.001
Codice Transazione Unione Europea: 2 Codice ricorrente: 1
Codice perimetro sanitario: 1
- di impegnare la somma di Euro 20.000,00 (non rilevante ai fini IVA) sul capitolo 168055 dell’esercizio finanziario 2017 (assegnazione n. 100677), da corrispondere a titolo di rimborso spese all’IRES Piemonte – Xxx Xxxxx,00 Xxxxxx – codice beneficiario 59110, secondo le modalità riportate nello schema di Accordo allegato;
Transazione elementare impegno sul capitolo 168055/2017:
Conto finanziario: U.1.04.01.02.017 Cofog: 01.1
Codice Transazione Unione Europea: 8 Codice ricorrente: 4
Codice perimetro sanitario: 3
- di approvare lo schema di Accordo di collaborazione con l’IRES Piemonte, allegato alla presente determinazione, quale parte integrante e sostanziale.
Si dispone che la presente determinazione sia pubblicata sul sito della Regione Piemonte, sezione “Amministrazione trasparente” ai sensi dell’art. 23 comma 1 lett. d) del D.lgs. 33/2013.
La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 5 della L.R. 22/2010.
Il Direttore regionale Dr. Xxxxxxxx Xxxxx
Allegato
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SCHEMA DI ACCORDO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE AI SENSI DELL’ART. 15 DELLA LEGGE N. 241/1990 S.M.I. E ART. 22 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14/2014 TRA LA REGIONE PIEMONTE E L’ISTITUTO DI RICERCHE ECONOMICO E SOCIALI DEL PIEMONTE – IRES PER LA REALIZZAZIONE DELL’INTEGRAZIONE DEGLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE E DELLE METODOLOGIE DI RENDICONTAZIONE SOCIALE CON I DATI DEL PROGETTO CONTI PUBBLICI TERRITORIALI
PREMESSO CHE
la legge 7 agosto 1990 n. 241 e s.m.i. recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” stabilisce espressamente all’art. 15 che: “Anche al di fuori delle ipotesi previste dall’articolo 14, le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
la legge regionale n. 14 del 14 ottobre 2014 recante “Norme sul procedimento amministrativo e disposizioni in materia di semplificazione" all’art. 22 stabilisce che l'amministrazione regionale può concludere accordi con altre amministrazioni pubbliche per disciplinare lo svolgimento, in collaborazione, di attività di interesse comune;
la determinazione dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (oggi Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC) n. 7 del 21 ottobre 2010 su “Questioni interpretative concernenti la disciplina dell’articolo 34 del d.lgs. 163/2006 relativa ai soggetti a cui possono essere affidati i contratti pubblici”, conformemente a quanto in precedenza affermato dalla giurisprudenza comunitaria, ha ribadito la legittimità del ricorso a forme di cooperazione pubblico-pubblico attraverso cui più amministrazioni assumono impegni reciproci, realizzando congiuntamente le finalità istituzionali affidate loro, purché vengano rispettati i seguenti presupposti:
1. l’accordo deve regolare la realizzazione di un interesse pubblico, effettivamente comune ai partecipanti, che le parti hanno l’obbligo di perseguire come compito principale, da valutarsi alla luce delle finalità istituzionali degli Enti coinvolti;
2. i movimenti finanziari tra i soggetti che sottoscrivono l’accordo devono configurarsi solo come ristoro delle spese sostenute, essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno;
3. alla base dell’accordo deve esserci una reale divisione dei compiti e responsabilità anche se non necessariamente nella stessa misura e diversa dalla situazione che si avrebbe in presenza di un contratto a titolo oneroso in cui solo una parte svolge la prestazione pattuita, mentre l’altra assume l’impegno della remunerazione;
4. il ricorso all’accordo non può interferire con il perseguimento dell’obiettivo principale delle norme comunitarie in tema di
appalti pubblici, ossia la libera circolazione dei servizi e l’apertura alla concorrenza non falsata negli Stati membri.
Verificato che:
a) l'accordo è indirizzato a una cooperazione tra gli enti pubblici interessati che ha alla base unicamente esigenze comuni connesse al perseguimento di obiettivi di interesse pubblico;
b) le amministrazioni stipulanti sono in una posizione di equiparazione, rispetto alla quale l'accordo ha il solo fine di coordinare i rispettivi ambiti di intervento su attività e oggetti di interesse comune, su cui vi è una sinergica convergenza;
c) l'Accordo è stipulato unicamente tra enti pubblici senza la partecipazione di soggetti privati, e che nessun soggetto privato, in virtù di tale accordo, è conseguentemente posto in una posizione privilegiata rispetto ai suoi concorrenti, in quanto non si precostituisce una posizione di vantaggio a favore di determinati operatori privati;
d) l’accordo è finalizzato all'assolvimento di servizi pubblici di rispettiva competenza, collegati tra loro da un nesso di complementarietà;
e) i singoli enti possiedono il know how e le risorse anche materiali necessarie per lo svolgimento della relativa attività;
f) la stipulazione dell’Accordo non interferisce con le norme comunitarie in tema di appalti pubblici né viola i principi di libera concorrenza, in quanto in sua assenza non sarebbe stato possibile perseguire lo stesso scopo con l’affidamento ad un soggetto privato, in quanto l’attività svolta tratta dati contabili connessi all’indirizzo politico economico, la cui natura non sarebbe risultata esternalizzabile;
g) la Regione Piemonte esercita un controllo analogo nei confronti dell’Ires Piemonte, così come previsto nella DGR 14 novembre 2016, n. 1-4172.
l’IRES Piemonte, ente strumentale della Regione Piemonte, istituzionalmente preposto all’attività di ricerca, di indagine in campo socio-economico e territoriale a supporto dell’azione di programmazione della Regione che ne ha disciplinato l’attività con L.R.
n. 43/1991, recentemente rivista dalla L.R. 8 febbraio 2016 n. 3, ha maturato in questi anni notevole esperienza nell’ambito delle tematiche di rendicontazione sociale, dell’analisi di bilanci pubblici e della redazione di rapporti di analisi socio-economica del Piemonte, quali:
- la partecipazione al percorso di rendicontazione sociale della
Regione che ha portato alla realizzazione del Bilancio Sociale dal 2007 al 2015;
- la pubblicazione della ricerca “I bilanci sociali delle imprese
sociali piemontesi. Un’esplorazione”;
- la pubblicazione della ricerca “La rendicontazione sociale in Piemonte”;
- l’inserimento di un capitolo sulla rendicontazione sociale nella relazione annuale sulla situazione economica, sociale e territoriale del Piemonte;
- la realizzazione di quattro edizioni del Bilancio di Genere della Regione Piemonte;
- la partecipazione alla redazione del rendiconto semplificato per il cittadino, realizzato nel percorso del bilancio sociale e
predisposto secondo le indicazioni contenute nel Dlgs. 118/2011;
Considerato che attraverso i documenti di rendicontazione sociale gli amministratori regionali possono con maggior facilità rendere conto ai cittadini dell’attività dell’Ente, far conoscere e fornire una motivazione del perché, del quantum e del come delle scelte di governo.
Dopo l’esperienza del Bilancio sociale che – attraverso l’identificazione di adeguati indicatori – si pone l’obiettivo di misurare le ricadute economiche e sociali dell’azione di governo e di rappresentare un valido strumento di gestione e di comunicazione, l’intento del presente accordo di collaborazione è quello di migliorare la qualità dell’informazione attraverso la diffusione agli stakeholders di una nuova chiave di lettura dei flussi finanziari che hanno luogo sul territorio regionale, mediante l’integrazione degli strumenti di programmazione regionale, delle metodologie di rendicontazione sociale, con i dati del conto consolidato derivanti dal Progetto Conti Pubblici Territoriali dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. (di seguito Progetto CPT).
La Regione Piemonte partecipa con le altre Regioni e Province autonome, al Progetto CPT, che prevede la costruzione del conto consolidato dell’amministrazione regionale attraverso la rilevazione dei dati finanziari di entrata e di spesa degli enti e degli organismi pubblici e privati che compongono il settore pubblico allargato della Regione Piemonte.. Il Progetto rende disponibile la Banca dati CPT, uno
strumento informativo utile per le attività di programmazione e di valutazione delle politiche pubbliche intraprese sul territorio regionale.
Il Progetto CPT richiede l’utilizzo e la pubblicazione dei dati della Banca dati CPT da parte delle amministrazione regionali che aderiscono al Progetto e concorrono a produrre i conti consolidati a livello regionale, con la finalità di mettere a disposizioni della policy e degli utenti un patrimonio di dati disponibili per analisi socio- economiche dei territori regionali, e al fine di addivenire ad una più corretta e coerente attività di programmazione e di rendicontazione delle risorse pubbliche .
Con determinazione n. …. del …..…….. la Regione Piemonte ha approvato la sottoscrizione di questo Accordo finalizzato alla collaborazione tra la Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio e l’Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte – IRES per la realizzazione dell’integrazione degli strumenti di programmazione regionale, delle metodologie di rendicontazione sociale, con i dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali.
Quanto sopra premesso tra:
La REGIONE PIEMONTE (nel prosieguo denominata REGIONE),
C.F. 80087670016, con sede in Xxxxxx Xxxxxxxx 000, rappresentata dal Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx, nato a Verona il 18 marzo 1964 e domiciliato ai fini del presente Accordo presso la sede di Xxxxxx Xxxxxxxx, 000 - Xxxxxx
e
l’Istituto di Ricerche Economico e Sociali del Piemonte (nel prosieguo denominato IRES) - C.F. 80084650011 – P.IVA 04328830015, iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche, con codice n. B1290YU8, rappresentato dal suo Presidente Xxxxx Xxxxx, nato a Nole (TO) il 15/01/1950 e domiciliato ai fini del presente Accordo presso la sede dell’Ires Via Nizza, 18 – Torino;
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO
SEGUE:
Art. 1 - Premesse
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente accordo
2 - Oggetto
Le parti si impegnano ad avviare e sviluppare le attività necessarie alla realizzazione dell’ integrazione tra i dati e le informazioni derivanti dal Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR), gli strumenti adottati per la rendicontazione sociale quali: il “Rendiconto semplificato per il cittadino” il “Bilancio sociale” , il “Bilancio in Breve” e i dati del Progetto CPT .
Art. 3 – Finalità
Il Progetto CPT richiede l’elaborazione e l’analisi dei dati finanziari territoriali e l’utilizzo delle informazioni al servizio della policy regionale. In tale contesto la REGIONE intende elaborare, il raccordo tra i dati della Banca dati CPT per Settori di Attività, le Aree di governo
del DEFR, il Bilancio Sociale, e il Rendiconto semplificato per il cittadino.
La Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio si occuperà di mettere a disposizione dell’IRES i dati della Banca dati CPT per singolo ente rilevato e/in forma aggregata
L’IRES Piemonte dovrà elaborare la metodologia per la presentazione dei prospetti di raccordo che rappresentino i dati CPT ripartiti per Aree di governo, consentendo una migliore lettura degli stessi attraverso la loro collocazione all’interno delle aree utilizzate a fini programmatori e in cui si articolano gli strumenti di rendicontazione sociale sopra elencati.
L’IRES Piemonte si occuperà di produrre il raccordo tra assi di governo del DEFR e i Settori di attività del Progetto CPT in modo da collegarli alle Missioni e Programmi del dlgs 118/2011 s.m.i. al fine di completare in modo più dettagliato la presentazione dei dati finanziari anche in base ai principi di armonizzazione dei sistemi contabili.
La Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio assume la responsabilità della elaborazione e presentazione finale dalle analisi e degli elaborati da pubblicare; l’IRES Piemonte avrà la responsabilità dell’applicazione delle metodologie. Analizzate ed individuate per le finalità dell’Accordo.
I risultati delle analisi e delle metodologie individuate saranno oggetto di divulgazione mediante produzione e pubblicazione di elaborati e
presentazione nel corso di convegni dedicati al Progetto Conti Pubblici Territoriali
Art. 4 – Durata dell’Accordo
Il presente Accordo decorre a partire dalla data della sua stipulazione e avrà durata di un anno.
Art. 5 – Obbligo delle Parti
Per la realizzazione delle attività previste agli articoli. 2 e 3 dal presente Accordo La REGIONE si impegna a collaborare all’organizzazione e allo svolgimento delle attività oggetto del presente Accordo mettendo a disposizione il personale della Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio; l’IRES Piemonte mette a disposizione personale qualificato e in possesso di idonee qualificazioni professionali
L’IRES dovrà presentare alla REGIONE - Direzione Risorse Finanziarie e Patrimonio una relazione sull’ attività svolta e sui risultati raggiunti.. A mero titolo di rimborso delle spese sostenute per la realizzazione delle attività oggetto del presente Accordo di collaborazione, la REGIONE corrisponderà all’IRES, a titolo di rimborso spese forfettario, la somma di Euro 20.000,00.
Tale somma, non rilevante ai fini IVA, sarà liquidata a seguito della verifica da parte del Responsabile della Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio dello svolgimento delle attività previste dal presente Accordo, e a seguito della presentazione da parte dell’IRES della richiesta di pagamento in
forma di nota di debito, indicando in grassetto gli estremi della determinazione di impegno di spesa e dell’Accordo sottoscritto dalle Parti.
L’IRES si impegna ad osservare tutti gli obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro. Dovrà inoltre essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le leggi vigenti in materia di sicurezza. Il pagamento della somma pattuita è altresì subordinata alla regolarità contributiva dell’IRES attestata dagli Enti previdenziali e assicurativi, attraverso l’emissione del documento unico di regolarità contributiva (DURC). In presenza di un DURC irregolare (inadempienza contributiva) da parte dell’IRES, la REGIONE tratterrà l’importo corrispondente all’inadempienza e ne disporrà il pagamento direttamente agli enti previdenziali e assicurativi.
Ogni attività prevista nel presente accordo si esplicherà nel rispetto della normativa che disciplina il funzionamento della Regione Piemonte e dell’IRES Piemonte.
Art. 6 – Modifiche
Ogni modifica o revisione delle disposizioni contenute nel presente Accordo deve essere preventivamente concordata per iscritto tra le Parti, nel rispetto dalle reciproche competenze.
Art. 7 – Risoluzione dell’Accordo
Ciascuna dalle parti ha facoltà di recedere dal presente Accordo, in qualsiasi momento per motivi di interesse generale, previa comunicazione scritta. Il recesso avrà effetto decorsi 60 giorni dalla comunicazione.
Nell’ipotesi di recesso anticipato potranno essere rimborsate soltanto le spese sostenute e positivamente verificate.
Art. 8 – Obblighi di condotta
Le parti dichiarano di conoscere ed accettare gli obblighi di condotta definiti dal Codice di comportamento dei dipendenti del ruolo della Giunta della Regione Piemonte, di cui alla D.G.R. n. 1-1717 del 13 luglio 2015 richiamato nel paragrafo 8.1.2 del Piano di prevenzione della corruzione 2016 - 2018, approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1- 4209 del 21 novembre 2016, che ivi si richiama per farne parte integrante e sostanziale del presente Accordo, anche se non materialmente allegato alla stessa.
La violazione degli obblighi derivanti dal Codice è causa della risoluzione del presente Accordo, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità.
Art. 9 – Informativa trattamento dati
Ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e s.m.i., le parti attribuiscono alla sottoscrizione del presente Accordo il valore di attestazione di consenso per il trattamento e la comunicazione dei dati personali eventualmente presenti nelle attività espletate.
Art. 10 – Controversie
Per ogni controversia in qualsiasi modo inerente al presente Accordo di collaborazione, che non possa essere composta in via amichevole tra le Parti, e competente il Foro di Torino.
Letto, confermato e sottoscritto. Torino, lì ……………….
Il Presidente dell’IRES
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Il Direttore della Direzione Risorse finanziarie e Patrimonio
Dr. Xxxxxxxx Xxxxx
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