PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
tra
Ministero dell‘Istruzione, dell’Università e della Ricerca
(in seguito MIUR)
e
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
(di seguito denominato ANPI)
“Offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva”
VISTO
− il Decreto L.vo 16 aprile 1994, n. 297 concernente le disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado;
− il Decreto del Presidente della Repubblica n. 567 del 10 ottobre 1996 e successive modificazioni che disciplina le iniziative complementari e le attività integrative delle istituzioni scolastiche;
− l'art. 21 della Legge n. 59 del 15 marzo 1997, che riconosce personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche e ne stabilisce l'autonomia, quale garanzia di libertà di insegnamento e pluralismo culturale;
− il Decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24 giugno 1998 e successive modifiche concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti;
− le direttive 19 maggio 1998, n. 238 e 29 maggio 1998, n. 252 attuative della legge 440 del 18 dicembre 1998, determinanti gli interventi prioritari a favore dell’autonomia, da realizzarsi anche tra reti di scuole e con soggetti esterni per l’integrazioni della scuola con il territorio;
− le conclusioni della Presidenza del Consiglio Europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 sulla occupazione, le riforme economiche e la coesione sociale nel contesto di un’economia basata sulla conoscenza;
− la Risoluzione del Consiglio dell’Unione europea del 15 luglio 2003 riguardante il capitale sociale e umano;
− la legge 11 gennaio 2007, n. 1, ed in particolare l’articolo 2 che delega al Governo la definizione di percorsi di orientamento, di accesso all’istruzione post-secondaria e di valorizzazione di risultati e di eccellenze;
− il decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262 recante disposizioni per l’incentivazione degli studenti nei percorsi di istruzione;
− i documenti internazionali, le Raccomandazioni dell’UNESCO e le Direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali del contesto pedagogico e culturale di ogni Paese;
− la costituzione dello spazio europeo dell’istruzione superiore e lo sviluppo della società della conoscenza hanno attribuito una rilevanza cruciale e strategica al tema della dimensione sociale dell’istruzione superiore e in particolare della valorizzazione dell’accesso secondo il principio delle pari opportunità, grazie all’eliminazione o almeno alla riduzione degli ostacoli derivanti dalle condizioni sociali ed economiche;
− l’inclusività dei sistemi di istruzione superiore e quindi l’equità di accesso e di partecipazione si affermano non solo come fattori di equità sociale generale ma pre-condizioni per garantire lo sviluppo del capitale umano necessario alla crescita generale dell’economia e della società
della conoscenza e al rafforzamento delle capacità di competizione economica, politica, scientifica e culturale del Paese;
CONSIDERATO CHE IL MIUR
− è impegnato in un ampio e complessivo progetto di riforme che ha come finalità l’affermazione del ruolo di centralità dell’istruzione e della formazione nei processi di crescita delle nuove generazioni, la realizzazione di un’offerta formativa di alto e qualificato profilo, al passo con le esigenze dei tempi e in grado di essere competitiva e in linea con un contesto comunitario ed extracomunitario;
− sta attuando un ampio e complessivo programma di adeguamento e innovazione del sistema scolastico per la realizzazione di un'offerta formativa qualificata, flessibile, competitiva, in linea con il contesto comunitario, aperta ai rapporti e alle interazioni con il mondo delle istituzioni culturali;
− favorisce le autonomie scolastiche e la loro interazione con le autonomie locali gli enti pubblici, le associazioni culturali, le Università per la definizione e la realizzazione di un piano formativo integrato, rispondente ai bisogni dell'utenza e alle vocazioni degli allievi;
− ricerca le condizioni atte a realizzare nelle scuole, in attuazione dell’art. 21 della Legge n 59/97, la massima flessibilità organizzativa, la tempestività e l'efficacia degli d'interventi, anche attraverso l'apporto costruttivo di soggetti e risorse diverse, altamente qualificate sul piano scientifico;
− ritiene che l'investimento sul capitale umano e la valorizzazione degli apprendimenti degli studenti costituiscono la leva strategica per il miglioramento della qualità del sistema di istruzione;
CONSIDERATO CHE L’ANPI
− è statutariamente finalizzata: a “valorizzare il contributo effettivo portato alla causa della libertà dall’azione dei partigiani e degli antifascisti, glorificare i caduti e perpetuarne la memoria”, nonché a “promuovere studi intesi a mettere in rilievo l’importanza della guerra partigiana ai fini del riscatto del Paese dalla servitù tedesca e della riconquista della libertà”; a
“promuovere eventuali iniziative di lavoro, educazione e qualificazione professionale, che si propongano fini di progresso democratico della società”; a “battersi affinché i princìpi informatori della Guerra di liberazione divengano elementi essenziali nella formazione delle giovani generazioni”; a “concorrere alla piena attuazione, nelle leggi e nel costume, della Costituzione italiana, frutto della Guerra di liberazione, in assoluta fedeltà allo spirito che ne ha dettato gli articoli”;
− è fortemente impegnata ed interessata a valorizzare, soprattutto nelle scuole, la storia e le vicende della seconda guerra mondiale, la Resistenza e la Guerra di liberazione, a far conoscere a fondo la Costituzione, e contribuire alla formazione dei giovani non solo sul piano culturale, ma anche sotto il profilo del civismo e dei sentimenti concretamente democratici.
TUTTO CIÒ PREMESSO SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 (Premesse)
Le premesse formano parte integrante e sostanziale del presente atto.
Art. 2 (Oggetto)
Per le finalità indicate nelle premesse il MIUR e l’ANPI - di seguito denominati Parti - si impegnano a promuovere e sviluppare iniziative di collaborazione e di consultazione permanente al fine di realizzare attività programmatiche nelle scuole e per le scuole volte a divulgare i valori espressi nella Costituzione repubblicana e gli ideali di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale.
Le parti inoltre, si impegnano a realizzare iniziative inserite all’interno delle celebrazioni del 70° anniversario della Resistenza e della Guerra di Liberazione, promuovendo percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della memoria e la divulgazione dei valori fondanti la Costituzione Italiana.
Con questi intenti, le Parti, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli, ricercano e sperimentano modalità di raccordo, di interazione, di confronto permanente, al fine di promuovere e realizzare interventi idonei a diffondere nelle scuole una sempre maggiore attenzione ai processi di studio, di riflessione, di approfondimento.
Le Parti si impegnano in particolare nella realizzazione di un programma comune di attività articolato nei seguenti punti:
− fornire contenuti e materiali di qualità per l’apprendimento delle discipline storiche, assicurando opportunità di studio, ricerca e approfondimento con particolare riguardo ai temi inerenti al movimento di liberazione e all’età contemporanea;
− progettare strumenti didattici, di orientamento, mentoring e tutorato rivolti agli studenti al fine di rendere possibile l’utilizzo delle tecnologie internet e social;
− promuovere attività di scambio, formazione, seminari e conferenze su temi e metodi della didattica e pedagogia dell’insegnamento della storia;
− realizzare materiale informativo, anche di tipo multimediale e via internet, destinato agli studenti ed ai docenti
Art. 3 (Obblighi del MIUR)
Nella predisposizione e nella realizzazione dei comuni programmi e degli interventi relativi a quanto stabilito all’art.2 saranno coinvolti gli Uffici Scolastici Regionali, che contribuiranno ad offrire i supporti tecnici e logistici al progetto.
Il MIUR svolgerà azioni di impulso e di coordinamento tra i diversi interlocutori pubblici e governativi interessati dalle attività del progetto facendosi parte attiva nella diffusione ed implementazione delle azioni dirette a consolidare l’impegno pubblico nella promozione delle attività previste dal presente Protocollo.
Il MIUR stanzierà le risorse finanziare necessarie alla realizzazione del Piano annuale di attività approvato dal Comitato Tecnico-Scientifico, come specificato nel punto 8.
Art. 4 (Obblighi dell’ANPI)
L’ANPI, si impegna a mettere a disposizione delle iniziative oggetto del presente Protocollo d’intesa, il proprio patrimonio storico e culturale anche attraverso il lavoro degli associati delle sedi territoriali per una massima divulgazione delle iniziative conseguenti il presente Protocollo d’Intesa.
(Tecnologie informatiche)
Le Parti, consapevoli che lo sviluppo delle nuove tecnologie rappresenta un importante strumento di innovazione per la didattica e per il miglioramento dei processi di apprendimento, si impegnano a promuovere lo sviluppo di iniziative che utilizzino tali tecnologie. In particolare l’ANPI potrà avvalersi degli strumenti di comunicazione del MIUR nei rapporti con le scuole con riferimento al database ed ai contatti di riferimento.
Art. 6
(Comitato Tecnico – Scientifico)
Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel Protocollo di Intesa e per consentire la pianificazione strategica degli interventi programmati, è costituito un Comitato Tecnico-Scientifico paritetico, composto rispettivamente da tre rappresentanti del MIUR e da altrettanti dell’ANPI. Il Comitato Tecnico-Scientifico è presieduto dal Direttore Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione.
Per lo svolgimento delle attività programmate, potranno essere coinvolti, di volta in volta, esperti dell’Amministrazione, delle strutture scolastiche e universitarie, nonché esperti nazionali o stranieri.
Il Comitato approva, in relazione alle specifiche aree di intervento, il piano annuale delle attività, ed interagisce con l’ANPI, a cui è affidato un compito di approfondimento ed analisi delle attività realizzate annualmente, nonché la possibilità di proporre al Comitato modifiche, integrazioni o ulteriori interventi sulle iniziative messe in atto.
La relazione sulle attività realizzate viene pubblicizzata secondo le modalità stabilite dal Comitato.
Art. 7 (Comunicazione)
Le Parti si impegnano a dare la massima diffusione, presso le rispettive strutture centrali e periferiche, dei contenuti del presente protocollo con le modalità che saranno ritenute di maggiore efficacia comunicativa.
(Durata)
La presente intesa ha la validità di tre anni a decorrere dalla data di stipula.
Roma, 2014
Il Presidente Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Xxxxx Xxxxxxxxx
Il Ministro
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca