CAPITOLATO D’APPALTO PER IL SERVIZIO DI MENSA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI ILBONO ED ELINI, NELLA SCUOLA PRIMARIA DI ILBONO ED ELINI E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI ILBONO PER GLI ANNI SCOLASTICI 2007/2008 - 2008/2009.
CAPITOLATO D’APPALTO PER IL SERVIZIO DI MENSA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI ILBONO XX XXXXX, NELLA SCUOLA PRIMARIA DI ILBONO ED ELINI E NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO DI ILBONO PER GLI ANNI SCOLASTICI 2007/2008 - 2008/2009.
ART. 1 - OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la gestione del servizio di ristorazione, nelle diverse fasi di:
• acquisto e conservazione delle derrate alimentari,
• preparazione, trasporto, consegna e distribuzione dei pasti nelle mense scolastiche.
la gestione del servizio di refettorio presso le scuole interessate e quindi: l’allestimento dei tavoli dei refettori, il ricevimento dei pasti, la distribuzione degli stessi ai tavoli (compresa la sbucciatura della frutta per la scuola dell’infanzia), lo sbarazzo e la pulizia dei tavoli, il lavaggio del pentolame e dei contenitori sporchi, la gestione dei rifiuti e ogni altra operazione necessaria al corretto svolgimento del servizio, la pulizia quotidiana e l’igienizzazione dei locali utilizzati per la refezione e gli altri locali annessi (dispensa, bagno, cucina). Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato tenere nelle zone preparazione e cottura e nella cucina in generale, detersivi, scope e strofinacci di qualsiasi genere e tipo.
L’appalto dovrà prevedere la fornitura dei pasti agli alunni e adulti che frequentano o svolgono la loro attività presso la scuola stessa. Esso interessa le seguenti scuole:
SCUOLA DELL’INFANZIA: Ilbono, Elini
SCUOLA PRIMARIA: Ilbono, Elini
SCUOLE SECONDARIA DI 1°GRADO: Ilbono
Per i pasti da somministrare presso le scuole di Elini la preparazione e la cottura dei pasti dovrà essere fatta presso la cucina delle scuole di Elini.
ART. 2 - DURATA DEL CONTRATTO
Il servizio avrà la durata di due anni scolastici e precisamente per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 e sarà effettuato secondo il calendario scolastico degli istituti scolastici serviti, con l’esclusione dei giorni di sabato e dei giorni che, pur previsti nel calendario scolastico, vedranno le lezioni sospese per una qualsiasi ragione.
A titolo indicativo il servizio sarà attivato l’ultima settimana di settembre e terminerà la prima settimana di giugno per la scuola primaria e per la secondaria di primo grado, ed entro il 30 giugno per la scuola dell’infanzia.
Alla ditta sarà data comunicazione circa l’avvio del servizio, almeno una settimana prima dell’inizio dello stesso.
Il contratto d’appalto potrà essere rinnovato per altri annualità, se l’Amministrazione Comunale, previa Deliberazione motivata, lo riterrà opportuno e in accordo tra le parti. Pertanto il contratto non è tacitamente rinnovabile.
ART. 3 - MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
Spetta all’Impresa Aggiudicataria la fornitura di tutto quanto necessario alla preparazione, al trasporto, alla distribuzione e al consumo del pasto, ivi compresi:
1. il personale, tutti i mezzi per la produzione, il trasporto e la distribuzione dei pasti (le pentole devono essere in acciaio inox o in vetro pirex, non possono essere utilizzate pentole in alluminio);
2. i tavoli e le sedie per i refettori della scuola primaria di Ilbono e per la scuola primaria di Elini;
3. tutte le attrezzature idonee e conformi alle norme in vigore, in aggiunta o in sostituzione di attrezzature insufficienti o inidonee di proprietà comunale presenti nei locali cucina, mensa e dispensa;
4. i materiali per l’allestimento dei tavoli (che dovranno essere conformi alle vigenti prescrizioni sanitarie):
• xxxxxxxxxxx in carta monouso;
• xxxxxxxxxx in carta;
• piatti e bicchieri di plastica monouso;
• cestini per il pane;
5. i detersivi e gli attrezzi (scope, ramazze, spugne, stracci, strofinacci, guanti, sacchi per i rifiuti, etc.) per la pulizia e la sanificazione delle cucine e dei locali adibiti a refettori e il lavaggio del pentolame e quant’altro.
La preparazione dei pasti deve essere eseguita nella cucina della scuola dell’Infanzia di Ilbono, parzialmente attrezzata, pertanto saranno consegnate all’appaltatore con apposito verbale, tutte le attrezzature esistenti in tale locale il quale ne dovrà fare la riconsegna al termine del contratto.
Per quanto concerne i pasti da somministrare presso le scuole di Elini dovrà essere utilizzata la cucina sita presso la scuola dell’infanzia di Elini.
All’impresa spetta il trasporto dei pasti dal centro di cottura ai plessi scolastici, avvalendosi di contenitori termici appositi per i pasti, in conformità alla normativa vigente.
Per l’esecuzione del servizio l’impresa mette a disposizione mezzi sufficienti (per numero e capacità di trasporto) e il personale da impiegare per il servizio stesso.
I mezzi di trasporto devono essere idonei a norma di legge. E’ fatto obbligo all’Impresa Aggiudicataria di provvedere alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati.
Nel prezzo di aggiudicazione sono compresi tutti gli oneri, nessuno escluso, compresa la fornitura del carburante, gli oneri per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi, le spese di bollo e di assicurazione.
Dovrà inoltre essere prodotta all’Amministrazione Comunale, entro 15 giorni dalla stipulazione del contratto, attestazione d’idoneità igienico-sanitaria dei mezzi veicolari, rilasciata dall’Autorità Sanitaria competente, pena la decadenza del contratto.
Tale operazione deve essere conforme alle previsioni della normativa vigente.
Il tempo di percorrenza del mezzo di trasporto dal Centro Produzione Pasti all’ultimo punto di consumo raggiunto, non deve essere di norma superiore ai 15 (quindici) minuti.
In ogni caso l'Impresa Aggiudicataria dovrà presentare in sede di gara un piano di trasporto che dovrà prevedere:
• indicazione dei mezzi di trasporto e del personale utilizzato;
• descrizione della procedura di confezione dei pasti soggetti a trasporto;
• indicazione degli orari di partenza dal centro di cottura e di arrivo alle scuole.
I lavori dovranno essere eseguiti in orario compreso tra le 8.00 e le 16.00 circa, come appresso chiarito:
- Comune di Ilbono:
• n. 5 (cinque) giorni la settimana, escluso il sabato, nella scuola dell’infanzia;
• n. 2 (due) giorni presunti alla settimana nella scuola secondaria di primo grado;
• n.1 (uno) giorno alla settimana nella scuola primaria;
- Comune Elini:
• n. 5 (cinque) giorni la settimana, escluso il sabato, nella scuola dell’infanzia;
- n. 5 (cinque) giorni la settimana, escluso il sabato, nella scuola primaria;
Il Comune sulla base di particolari esigenze dell’ente o della scuola potrà richiedere variazioni degli orari sopra riportati.
L’orario del pranzo presso i vari plessi scolastici sarà fissato nel rispetto delle esigenze didattico - organizzative delle istituzioni scolastiche, concordando con l’Impresa Aggiudicataria le eventuali modifiche al piano di trasporto e al servizio proposto dalla stessa all’atto dell’aggiudicazione.
Art . 4 CANONE D’APPALTO
Il canone d’appalto è stabilito in Euro 209.100,00 esclusa IVA al netto del ribasso percentuale del effettuato sulla base d’asta di €. 4,10, per ogni pasto fornito ad alunni e insegnanti.
Con tale corrispettivo l’appaltatore s’intende compensato di ogni suo avere. Tale pagamento avverrà a rate mensili posticipate dietro presentazione dei rispettivi fatturati al Comune di Ilbono e di Elini, con allegati i buoni mensa ritirati nel mese di riferimento e/o dei tabulati delle presenze degli alunni e insegnanti.
I comuni di Ilbono ed Elini procederanno autonomamente al pagamento dei corrispettivi dovuti all’appaltatore per l’erogazione del servizio nelle proprie sedi scolastiche, pertanto la ditta aggiudicataria dovrà emettere due fatture separate.
Il ritardo del pagamento protratto oltre tre mesi da diritto all’appaltatore di applicare gli interessi correnti di legge, per tutto il periodo eccedente i tre mesi, salvo il diritto di sospendere il servizio in caso di mora superiore a mesi 4 (quattro).
Rappresenta condizione essenziale per la liquidazione delle fatture la presentazione mensile di una dichiarazione in cui l’appaltatore attesta sotto la propria responsabilità di essersi attenuto scrupolosamente a quanto prescritto dal presente capitolato e dalle allegate tabelle dietetiche, nonché attestazione rilasciata dal Dirigente scolastico circa il regolare svolgimento del servizio.
ART. 5 ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE
Sono a carico dell’appaltatore tutte le spese di fornitura del gas e di fornitura dei materiali occorrenti per il servizio dei locali adibiti a cucina, dispensa e refettorio, le spese per attrezzature antinfortunistiche, le spese di contratto, le spese per il pagamento di imposte o tasse o autorizzazioni varie senza diritto di rivalsa, nonchè la manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature in dotazione della cucina e della dispensa.
E’ inoltre dovuto al Comune un canone di €. 1.032,91 all’anno per l’utilizzazione della cucina ubicata nei locali della Scuola dell’Infanzia di Ilbono e per le attrezzature in dotazione alla medesima.
Il canone dovrà essere versato in un’unica rata entro il mese di giugno.
L’appaltatore s’impegna a sottoporsi egli stesso o i propri dipendenti a un colloquio da tenersi presso il Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, qualora l’ente appaltatore lo ritenga necessario al fine di verificare il possesso della professionalità inerente allo svolgimento del servizio.
ART. 6 - DIMENSIONE PRESUMIBILE DELL’UTENZA E MINIMO GARANTITO
NUMERO PASTI PRESUNTI ALUNNI (COMPRESI INSEGNANTI):
Scuola dell’Infanzia Ilbono pasti presunti per anno: 7.411,5.
Scuola Primaria Ilbono pasti presunti per anno: 3.030.
Scuola Secondaria di 1°grado Ilbono pasti presunti per anno: 3.150.
*******
Scuola dell’Infanzia Elini pasti presunti per anno: 2.810.
Scuola Primaria Elini pasti presunti per anno: 9.090.
Il numero medio presunto dei pasti per anno è di complessivi 25.500.
Tale dato ha valore indicativo ai soli fini della formulazione dell’offerta e non costituisce obbligo per il Comune.
Nel corso dell’esecuzione del contratto, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di richiedere, alle stesse condizioni contrattuali, aumenti o diminuzioni dei pasti, senza che l’assegnatario possa vantare diritti, avanzare riserve o chiedere compensi di sorta.
Il valore presunto dell’appalto complessivo è di €. 209.100,00, IVA esclusa, per il biennio di durata ordinaria del contratto.
Saranno pagati, in ogni caso, i pasti effettivamente ordinati e forniti, corrispondenti alle effettive presenze degli alunni e degli insegnanti, da richiedersi telefonicamente alle scuole a cura della ditta.
La ricezione e il conteggio dei buoni pasto saranno effettuati in collaborazione con il personale non docente delle scuole, pertanto il suddetto personale in servizio al turno pomeridiano dovrà usufruire del servizio mensa gratuitamente.
In caso di mancata effettuazione del servizio per cause di forza maggiore (esemplificativamente: maltempo, scioperi.) qualora la sospensione giornaliera del servizio non sia comunicata entro le ore 9.30 del mattino, l’appaltatore avrà diritto a un compenso minimo garantito della metà dei pasti previsti per il giorno.
Nessun compenso è previsto se la sospensione delle lezioni è comunicata entro le ore
9.30 del giorno di effettuazione della mensa.
Il Comune garantirà all’appaltatore la corresponsione di un minimo pranzi per tutti i giorni di frequenza compresi nel periodo di attività della mensa. Tale minimo è individuato come sotto:
COMUNE DI ILBONO:
per ogni giorno 10% del corrispettivo dei pasti dei bambini e degli insegnati iscritti alla mensa.
COMUNE DI ELINI:
100 pasti settimanali tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria dall’avvio del servizio per ogni anno scolastico al mese di maggio.
Per il mese di giugno saranno garantiti 100 pasti mensili complessivi.
ll Comune si riserva la facoltà di modificare il numero dei pasti, il calendario di erogazione del servizio e gli orari di ristorazione a seguito di intervenute nuove esigenze del Comune o della Scuola.
ART. 7 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE ALLA GARA
Il concorrente dovrà provare, a pena di esclusione dalla gara, attraverso le dichiarazioni o certificazioni sotto richieste, che la ditta partecipante alla gara, con riferimento all’ultimo biennio (2005-2006):
1) Ha prodotto un fatturato complessivo, pari almeno al valore netto presunto dell’appalto oggetto del presente capitolato (209.100,00 IVA esclusa);
2) L’Impresa dovrà essere iscritta al Registro Imprese comprendendo nell’oggetto sociale una categoria attinente l’appalto di cui trattasi;
3) L’impresa dovrà aver adottato una procedura di controllo secondo il sistema HACCP, ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 155/97;
4) dichiarazione di non trovarsi in alcuna delle condizioni di esclusione previste dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006;
5) dichiarazione di avere i requisiti d’idoneità morale, economica, finanziaria e tecnica, riguardanti il servizio ai sensi degli artt. 39, 41 e 42 del D.Lgs. 163/2006;
In caso di raggruppamento di imprese i requisiti richiesti al punto 1) s’intendono cumulabili, ma devono essere posseduti dall’impresa capogruppo nella misura di almeno pari al 60% e da ciascuna delle imprese mandanti nella misura di almeno pari al 20%, comunque in misura tale da coprire il 100% del requisito stesso. Le imprese mandanti e i rispettivi centri di cottura devono inoltre avere i requisiti di cui ai punti 2) - 3) - 4) - 5).
Sarà esclusa dalla gara l’impresa che negli ultimi tre anni (2004,2005,2006) abbia subito una risoluzione contrattuale per inadempienza.
E’ in ogni caso escluso dalla contrattazione chi ha giudizi pendenti con la stazione appaltante, ovvero, avendo eseguito altra prestazione o fornitura a favore della medesima, si sia reso colpevole di negligenza, inadempienza o malafede definitivamente accertata e/o documentata.
➢ Dichiarazione di avere una sede fisica nel territorio della ASL n. 4 di LANUSEI, cui poter ricorrere per le necessità inerenti al servizio di cui all’oggetto, con un Responsabile referente (oltre al personale referente per ogni sito scolastico) o impegnarsi ad averne la disponibilità in tempo utile per iniziare il servizio nei termini stabiliti;
➢ Attesti di disporre di un deposito per derrate alimentari ubicato nel territorio della ASL n. 4 di LANUSEI, ovvero, di impegnarsi, in caso di aggiudicazione, ad istituirlo in tempo utile per iniziare il servizio nei termini stabiliti;
➢ Dichiarazione di impegnarsi ad assumere il personale attualmente in forza alla ditta uscente in ottemperanza al CCNL di categoria in merito ai cambi di gestione (art. 301-308), fermo restando l’obbligo, a carico della ditta aggiudicataria, della sua formazione e idoneità e con le modalità di cui agli articoli citati.
➢ di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro ai disabili; per le imprese sottoposte alla disciplina di cui alla legge 12.3.1999 n. 68.
➢ Attesti di aver preso conoscenza dello stato di fatto dei locali e di tutte le circostanze generali e particolari che possano influire sullo svolgimento del servizio di ristorazione e di aver ritenuto le condizioni tali da consentire l’offerta presentata. A riprova di avvenuto sopralluogo sarà rilasciata dall’autorità scolastica un’attestazione dalla quale risulti che i concorrenti si sono recati sul posto dove deve eseguirsi il servizio e hanno preso visione della cucina e dei refettori scolastici. Per il sopralluogo ci si deve rivolgere all’Istituto Comprensivo scuola
dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado ILBONO – XXXXX Xxx. Bingia Manna 08040 ILBONO Tel. 0782/00000 xxxxxx appuntamento;
➢ Di aver tenuto conto, nella predisposizione della propria offerta, degli obblighi derivati dal C.C.N.L. di categoria e delle relative disposizioni in materia di sicurezza, di condizioni di lavoro e di previdenza e assistenza.
➢ Di impegnarsi, in caso di aggiudicazione, a iniziare il servizio entro 20 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di aggiudicazione e comunque di essere disponibile ad attivare il servizio dal 19.09.2007, anche nelle more della stipulazione del contratto.
➢ Di impegnarsi a provvedere, in caso di aggiudicazione, all’effettuazione dei corsi di formazione e aggiornamento del personale.
➢ Attesti di non trovarsi in una delle situazioni di controllo e/o collegamento diretto o come controllante o come controllato ai sensi dell’art. 2359 del C.C. con altro partecipante alla gara.
➢ Attesti l’insussistenza delle cause ostative di cui all’art. 10 della L. 31 maggio 1965,
n. 575 e successive modificazioni e integrazioni (antimafia);
➢ Attesti di non essersi avvalso di piani individuali di emersione di cui alla legge n. 383 del 2001 oppure di essersi avvalso di piani individuali di emersione di cui alla legge n. 383 del 2001, ma che il periodo di emersione si è concluso.
Per partecipare alla gara, i concorrenti dovranno presentare apposita domanda redatta in lingua italiana, secondo lo schema predisposto dal competente ufficio comunale, sottoscritta dal legale rappresentante, unitamente a copia fotostatica (fronte e retro), ancorché non autenticata ma chiaramente leggibile, di un documento d’identità del sottoscrittore in corso di validità.
ART. 8 - INDICAZIONI DEI PREZZI/OFFERTE
L’offerta dovrà comprendere i seguenti costi:
- Costo derrate alimentari;
- Costo manodopera (personale);
- Spese generali per il funzionamento dell’impresa;
- Spese per l’espletamento del servizio (Attrezzature a integrazione della cucina parzialmente attrezzata, tavoli sedie ove necessari a integrazione di quelli presenti, tovaglioli, tovagliette, piatti, bicchieri e posate a perdere ove previsti, trasporto e consegna, carburanti ecc.)
- investimenti vari e altri oneri a carico dell’appaltatore;
- Utile d’Impresa e ammortamenti;
Il prezzo delle diete speciali s’intende uguale al prezzo dei pasti ordinari, così pure per i pasti forniti agli insegnanti che assistono gli alunni durante il pranzo.
ART. 9 – CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI
Sono preferiti i prodotti con caratteristiche igienico – sanitarie migliorative, i prodotti di provenienza nazionale, prodotti D.O.P. (denominazione di origine protetta), I.G.P. (indicazione geografica protetta), a lotta biologica e integrata. Dovrà essere data
comunicazione sulla provenienza degli alimenti somministrati per comunicarli poi all'utenza.
In generale si fa riferimento alle seguenti indicazioni sulle caratteristiche degli alimenti: Formaggio: Si dovranno utilizzare formaggi D.O.P., e comunque esenti da polifosfati aggiunti e conservanti.
Pane e prodotti da forno: utilizzare pane fresco di giornata. E’ vietato l’uso del pane surgelato o riscaldato.
Xxxxx: utilizzare solo aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, cipolla, aglio, ecc. Non devono essere utilizzati pepe, peperoncino e salse piccanti.
Sale ed estratti per brodo: va utilizzato in quantità moderata.
L’uso di aromi consente di insaporire gli alimenti, riducendo la quantità di sale impiegato. Sono vietati gli estratti per brodo a base di glutammato monosodico.
Conserve e semiconserve alimentari (scatolame): i pomodori pelati dovranno essere senza aggiunta di concentrato.
Condimenti: sono da utilizzare:
▪ .Olio extra vergine di oliva;
▪ .Burro, solo in piccole quantità per le preparazioni che lo richiedono espressamente in ricetta ed esclusivamente crudo o scaldato a basse temperature;
▪ .Olio monoseme di arachide, di mais o di girasole.
ART. 10 - MENU’ E TABELLE DIETETICHE
I menù settimanali sono compilati sulla base delle tabelle dietetiche predisposte dalla
A.S.L. N. 4 di Xxxxxxx, che si allegano al presente capitolato per farne parte integrante e sostanziale.
Essi dovranno essere seguiti scrupolosamente dalla ditta aggiudicataria.
Le innovazioni e modifiche ai menù e/o tabelle dietetiche potranno essere apportate nel corso dell’anno scolastico sulla base delle indicazioni concordate tra la Ditta, il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’A.S.L. n. 4 di Lanusei e l’Ente appaltante.
ART. 11 - VARIAZIONI E DIETE SPECIALI
Il centro di cottura deve approntare le diete speciali per gli utenti portatori di allergie o intolleranze alimentari, nonché di particolari patologie incidenti sul regime alimentare.
Nell’ipotesi specifica di soggetti celiaci, l’appaltatore dovrà preparare menù alternativi a quello previsto per il giorno o previo accordi, tra ente appaltante, ditta appaltatrice e famiglie dei bambini, si predisporranno pasti con ingredienti privi di glutine con modalità stabilite negli stessi accordi; resta inteso che la ditta appaltatrice dovrà attenersi scrupolosamente a quanto prescritto dal Prontuario di celiachia.
La predisposizione delle diete speciali avverrà a cura del Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione, cui la ditta si dovrà conformare.
Le diete speciali dovranno essere fornite in singoli contenitori termici in monoporzione e recare indicazione dell’utente destinatario.
La ditta dovrà assicurare “diete speciali” cioè diverse da quella fornita comunemente alla refezione scolastica e che rispondono di volta in volta a particolari esigenze di alcuni utenti.
Deve essere sempre prevista la possibilità di richiedere, oltre al menù del giorno, un menù speciale fino a un massimo del 5% dei pasti per plesso, così composto:
- Primo piatto: pasta o riso in bianco, condito con olio di oliva extra vergine, o minestrina in brodo vegetale;
- Secondo piatto: formaggi (parmigiano reggiano, grana padano, mozzarella) o in alternativa carni bianche cotte a vapore con carote e patate lesse.
Il menù speciale può essere richiesto in caso d’indisposizione temporanea dell’utente per un massimo di tre giorni consecutivi.
Gli utenti affetti da allergie o da intolleranze alimentari o causate da malattie metaboliche, che necessitano a scopo terapeutico dell’esclusione di particolari alimenti, dovranno necessariamente esibire adeguata certificazione medica.
ART. 12– NORME E MODALITA’ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI
Per la preparazione dei pasti la ditta appaltatrice dovrà utilizzare tutte le misure previste dalla legislazione.
In particolare si richiede di:
- Cuocere le verdure al vapore o al forno;
- Aggiungere i condimenti a crudo;
- Preparare il purè, preferibilmente con patate fresche;
- Le verdure da consumare crude, dovranno essere perfettamente lavate pronte all’uso e condite al momento della distribuzione;
- Consegnare la frutta lavata e a temperatura ambiente;
- Somministrare la razione di carne o pesce possibilmente in unica porzione (per esempio una scaloppina, una coscia di pollo, una sogliola ecc.), ad eccezione delle scuole dell’infanzia per le quali, allo scopo di agevolare i piccoli utenti, la carne dovrà essere fornita già prodotta in pezzetti di piccole dimensioni da poter essere assunti tali quali.
- E’ vietata la precottura e l’eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta);
- Evitare, per limitare la perdita di nutrienti, l’eccessiva spezzettatura dei vegetali, limitare la quantità d’acqua utilizzata in cottura, contenere i tempi di cottura, ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno.
- Per evitare che la pasta s’impacchi durante il trasporto e in attesa del consumo aggiungere una piccola quantità d’olio nell’acqua di cottura mentre si deve evitare di aggiungere olio alla pasta già cotta. I sughi di condimento vanno messi sulla pasta solo al momento di servirla.
Non devono essere utilizzati:
- Le carni al sangue
- Cibi fritti
- Il dado da brodo contenente glutammato
- Conservanti e additivi chimici nella preparazione dei pasti
- Residui dei pasti dei giorni precedenti
- Verdure, carni e pesci semilavorati e precotti
- Prodotti derivanti da O.G.M. (Organismi Geneticamente Modificati) o che contengono O.G.M.
- Da escludere la soffrittura, da sostituire con la semplice tostatura in poca acqua o brodo.
ART. 13 – QUALITÀ DELLE DERRATE ALIMENTARI
L’articolo 59, comma 4, della legge 488/99 afferma che le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche devono prevedere nelle diete giornaliere l'utilizzazione di prodotti tipici, tradizionali e biologici, nonché di quelli a denominazione protetta.
La ditta sarà vincolata all’utilizzo dei seguenti prodotti freschi di produzione locale sarda con certificazione di provenienza: frutta e verdura, formaggio (escluso parmigiano reggiano), yogurt e olio extravergine di oliva.
Per tutti gli alimenti indicati nelle tabelle dietetiche e nel menù, si richiedono prodotti di qualità ottima o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti
disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico sanitarie in vigore. Le derrate alimentari e le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia che qui s’intendono tutte richiamate.
A richiesta dell’Amministrazione Comunale l’Impresa dovrà esibire la certificazione di provenienza dei prodotti e la dichiarazione che non contengono elementi geneticamente modificati. L’Impresa deve acquisire dai fornitori, e rendere disponibili a ogni richiesta dell’amministrazione appaltante, idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti normative in materia alimentare e alle Tabelle Merceologiche. Presso ciascun centro refezionale dovranno essere conservate le bolle di consegna delle derrate alimentari, da esibirsi su richiesta del personale incaricato dalla A.S.L. o dall'A. C. per l'effettuazione dei controlli. Una copia di dette bolle, unitamente alle etichette dei prodotti biologici relative alla consegna dovrà essere mantenuta presso il centro refezionale per almeno un mese.
Le derrate devono avere confezione ed etichettature conformi alle leggi vigenti.
Non sono ammesse etichettature incomplete o prive della traduzione in lingua italiana
ART. 14 - GARANZIE DI QUALITÀ’
Tutte le derrate, porzionate a cura dell’azienda aggiudicataria, devono essere opportunamente protette con materiale idoneo per alimenti.
I pasti preparati devono comunque rispondere al dettato dell’art. 5 della legge 283/1962 per quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati, e dell’art. 31 del D.P.R. 327/1980 per quanto concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi e il mantenimento della catena del freddo.
Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la presenza entro i limiti consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili (es.: metalli pesanti, aflatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi, additivi, ecc.).
Per quanto attiene i parametri microbiologici si fa riferimento alle circolari e normative ministeriali o regionali.
ART. 15 - NORME E MODALITA’ DEL TRASPORTO DEI PASTI
La ditta, sarà tenuta a recapitare, a propria cura e spese, i pasti e l’altro materiale presso i singoli plessi scolastici, depositandoli nei locali destinati a mensa.
I mezzi di trasporto dovranno essere adeguatamente predisposti per il trasporto di alimenti come stabilito dal D.Lgs. 26.5.97 n. 155.
Il trasporto dei pasti va eseguito in appositi contenitori termici forniti dalla ditta, e prodotti in materiali (di cui al D.Lgs. 26.5.1997, n. 155) adatti al trasporto di alimenti, in perfette condizioni, con chiusura ermetica, onde consentire il mantenimento della temperatura compresa fra 60°C e 65°C dei cibi caldi e dei cibi deperibili ad una temperatura inferiore a 10°C, fino all’atto della somministrazione.
L’Amministrazione Comunale o la A.S.L. potranno controllare senza alcun preavviso la temperatura dei cibi con l’utilizzo di appositi termometri.
I pasti multi porzione, dovranno essere trasportati in idonei contenitori (es. acciaio inox), nei quali i singoli componenti del pasto devono essere contenuti separatamente (contenitori diversi per la pasta, per il sugo, per i brodi, per la pietanza e per i contorni).
Detti contenitori chiusi dovranno essere a loro volta inseriti in idonei contenitori termici, dotati di sistemi di tenuta calore o con sistemi adatti a garantire la refrigerazione, così come sopra descritto.
Dovranno essere, inoltre, fornite le attrezzature per lo scodellamento (mestoli, ecc.). Dovranno essere fornite anche cuffie, grembiuli, ecc. per gli addetti alla distribuzione, in quantità sufficiente e tale da permettere il ricambio.
Dovrà altresì essere fornito, ad ogni scuola, un termometro per la misurazione della temperatura del cibo e relativo liquido disinfettante, garantendo la sostituzione in caso di cattivo funzionamento o impossibilità di utilizzo.
Le stoviglie ed i materiali a perdere dovranno essere forniti in quantità superiore al 5% del numero dei pasti richiesti.
I bicchieri dovranno essere, forniti in materiale idoneo a perdere. La posateria per la porzionatura dovrà essere in acciaio inox.
Il trasporto dei contenitori e del materiale a perdere dovrà avvenire a cura e spese della ditta aggiudicataria e dovrà essere sempre fatto separatamente dalla consegna delle derrate alimentari.
A refezione ultimata i contenitori termici ed ogni altro utensile utilizzato per il trasporto e somministrazione dei cibi dovranno essere prelevati a cura della ditta appaltatrice per provvedere alla pulizia e disinfezione (sanificazione) come previsto dal D.Lgs. 26.5.1997, n. 155.
ART. 16 - VARIAZIONE QUALITATIVA DEI PASTI
Il Responsabile del Servizio Amministrativo e Socio-Culturale, ha la facoltà di disporre modifiche alle tabelle dietetiche su conforme parere del competente X.X.X.X. xxxxx X.X.X.
X. 0 di Lanusei.
ART. 17- CONTROLLI DI QUALITÀ E VERIFICHE BATTERIOLOGICHE
Il Comune si riserva di far compiere controlli sugli alimenti, finalizzati a verificarne la qualità, la carica batterica o la presenza di residui chimici, avvalendosi di laboratori di analisi scelti allo scopo.
Qualora le verifiche batteriologiche e chimiche dovessero rilevare una situazione di carenza di norme igieniche e di sicurezza, che può diventare pericolosa per la salute del consumatore, il Comune si riserva il diritto di rivalsa nei confronti della ditta appaltatrice per tutti i danni che dovesse essere chiamato a risarcire, salva la facoltà di risoluzione del contratto.
Qualora invece dalle analisi risulti la non conformità qualitativa degli alimenti a quanto prescritto dall’art. 9 e seguenti (Menù e Tabelle dietetiche, ecc.) e dagli allegati al presente capitolato, saranno applicate le sanzioni di cui all’art. 26.
Le spese delle analisi sono a carico del Comune; solo in caso di esito positivo saranno accollate alla ditta appaltatrice.
ART. 18 – VISITE E VERIFICHE DEL SERVIZIO
Per quanto concerne le norme igienico sanitarie, si fa riferimento alla legge 283 del 30/04/1962 e suo regolamento di esecuzione n. 327 del 26/03/80 e successive modifiche e integrazioni, al D.Lgs. 155/97, nonché al Regolamento CE 852/2004 e a quanto espressamente previsto dal presente capitolato, e ad ogni successiva modifica e integrazione. Fatto salvo che i controlli igienico-sanitari e nutrizionali sono di competenza del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della A.S.L. di appartenenza e saranno esercitati nei modi previsti dalla normativa vigente, l’Ente appaltante si riserva la facoltà, prima e durante lo svolgimento del servizio, di visitare i locali adibiti alla produzione dei pasti e di controllare i mezzi e le modalità di trasporto, verificando anche la qualità delle prestazioni, avvalendosi anche di propri esperti e di rappresentanti delle commissioni controllo mensa. Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio dell’Ente, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l’intero servizio, la ditta sarà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza onere aggiuntivo per l’appaltante.
Se al contrario le carenze fossero gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio in modo pregiudizievole, l’Ente si riserverà la facoltà di risolvere il contratto.
La ditta dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti la produzione - preparazione, il confezionamento, la conservazione e il trasporto dei pasti da somministrare, ed essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria come previsto dalla Legge 283/62, dal DPR 327/80, nonché di quanto previsto dal D.Lgs. 155/97.
La ditta è tenuta a fornire al personale degli uffici incaricati della vigilanza tutta la collaborazione necessaria consentendo, in ogni momento, il libero accesso ai locali di produzione e al magazzino, fornendo altresì tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
L’Ente appaltante si riserva la facoltà di effettuare ogni controllo sulla buona esecuzione del servizio, anche avvalendosi di esperti esterni.
ART. 19 – MONITORAGGIO ED AUTOCONTROLLO DA PARTE DELLA DITTA
La ditta deve rispettare gli standard di prodotto, mantenere le caratteristiche dei prodotti offerti, in quanto conformi qualitativamente alle indicazioni previste dal presente capitolato. La ditta è sempre tenuta a fornire, su richiesta dell’Ente Appaltante, i certificati analitici e le bolle di accompagnamento in cui devono essere indicate le caratteristiche necessarie all’individuazione qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari al fine di poter determinare la conformità del prodotto utilizzato.
La ditta deve altresì redigere e implementare il piano di autocontrollo come previsto dal D. Lgs. 24 maggio 1997 n. 155.
ART. 20 - PERSONALE
Il numero degli addetti deve essere proporzionato al numero complessivo di pasti prodotti giornalmente ed alle modalità di produzione.
ART. 21 – FORMAZIONE DEL PERSONALE
Tutto il personale adibito alla preparazione e trasporto dei pasti oggetto del presente capitolato, per quanto di competenza, deve essere formato professionalmente e aggiornato dalla ditta appaltatrice sui vari aspetti della refezione collettiva ed in particolare:
- igiene degli alimenti;
- merceologia degli alimenti;
- tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale;
- controllo di qualità
- aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva;
- sicurezza ed antinfortunistica all’interno della struttura;
ART. 22 - RESPONSABILITÀ CIVILE DELL’APPALTATORE
La ditta dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti la preparazione, conservazione e trasporto dei pasti da somministrare e avere le prescritte autorizzazioni sanitarie.
La ditta appaltatrice si obbliga ad assumere ogni responsabilità per i casi di infortunio o di danni a cose e a persone arrecati a terzi ed all’Amministrazione Comunale stessa durante l’esecuzione della fornitura.
ART. 23 - CAUZIONI
A garanzia dell’adempimento del contratto, l’appaltatore è tenuto a versare una cauzione partecipativa (provvisoria) e, in caso di aggiudicazione del servizio, una cauzione definitiva, entrambe infruttifere.
1) La cauzione provvisoria, a garanzia dell’offerta, è stabilita nella misura del 5% dell’importo a base d’asta (€. 10.455,00) per il quale concorre, da corrispondersi in una delle seguenti modalità:
- Assegno circolare non trasferibile intestato al Comune di Ilbono;
- Fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa, rilasciata da azienda di credito o imprese di assicurazione debitamente autorizzate.
La cauzione provvisoria copre la mancata sottoscrizione del contratto per volontà dell’aggiudicatario e sarà svincolata al momento della sottoscrizione del contratto stesso. Ai non aggiudicatari la cauzione sarà restituita non appena avvenuta l’aggiudicazione definitiva.
2) La cauzione definitiva, a garanzia degli obblighi contrattuali, è stabilita nella misura del 10% dell’importo del contratto (I.V.A. esclusa). Detta cauzione potrà essere costituita mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa.
La garanzia deve contenere i seguenti elementi minimi:
a) Generalità anagrafiche complete, qualifica e poteri del soggetto che impegna il fideiussore;
b) Estremi della garanzia con indicazioni del tipo e dell’oggetto della garanzia prestata. La garanzia deve:
- Espressamente prevedere la rinuncia per il fideiussore ad avvalersi della condizione contenuta nel primo comma dell’art. 1957 del cod. civile;
- Espressamente escludere, ai sensi dell’art. 1944 cod. civ., il beneficio per il fideiussore della preventiva escussione del debitore principale;
- Espressamente prevedere, in deroga all’art. 1945 cod. civ., l’esclusione per il fideiussore di opporre all’Ente appaltante ogni e qualsiasi eccezione che spetta al debitore principale; La garanzia deve essere immediatamente reintegrata qualora, in corso del servizio, essa sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione. In caso di variazioni di chilometraggio o riduzioni/aumenti di percorso, l’importo della cauzione non viene modificato.
La cauzione definitiva resterà vincolata fino alla scadenza del contratto e comunque fino a che non sia stata definita ogni eventuale eccezione o controversia.
ART. 24- PAGAMENTO DEI CORRISPETTIVI
Il Comune s’impegna al pagamento dei corrispettivi dovuti all’appaltatore, dopo la stipulazione del contratto, calcolati sulla base dei prezzi contrattuali moltiplicati per il numero dei pasti forniti durante il mese.
La liquidazione avverrà con autorizzazione di pagamento del Responsabile del Servizio su presentazione di regolare fattura entro trenta giorni dalla data di presentazione della fattura stessa, salvo che l’Amministrazione Comunale disconosca la sua regolarità e proceda conseguentemente a contestazioni. In tal caso sarà eseguito nei termini solo il pagamento della somma non contestata.
Ogni fattura (emessa separatamente per i due Comuni associati: Ilbono ed Elini) riportante il totale dei pasti forniti, in ciascuno dei plessi serviti, distinti in pasti alunni Scuole dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1°grado (compresi i pasti insegnanti), dovrà fare riferimento ai buoni mensa ritirati nel mese di riferimento e/o ai tabulati delle presenze degli alunni e degli insegnanti.
Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l’importo delle eventuali pene pecuniarie applicate per inadempienza a carico della ditta appaltatrice e quant’altro dalla stessa dovuto.
Eventuali ritardi nel pagamento da parte dell’Ente appaltante non esonerano in alcun modo la ditta dagli obblighi ed oneri ad essa derivanti dal presente contratto.
Con i corrispettivi di cui sopra s’intendono interamente compensati dall’Amministrazione appaltante tutti i servizi, le prestazioni, le spese necessarie per la perfetta esecuzione dell’appalto, qualsiasi onere espresso e non, dal presente capitolato inerente e conseguente al servizio di cui trattasi.
ART. 25 – REVISIONE DEI PREZZI
La revisione del prezzo sarà applicata dall’anno scolastico 2008/2009 qualora la variazione dell’indice medio dei prezzi al consumo sia superiore al 5% e comunque a seguito di apposita richiesta scritta della ditta appaltatrice.
ART. 26 – PENALI
In conseguenza della primaria necessità che il presente servizio sia svolto con la massima professionalità, a prevenzione di ogni inefficienza causa potenziale di danni alla salute pubblica, s’individuano alcune circostanziate casistiche che danno luogo all’applicazione di penali, come di seguito indicato:
1 - mancato rispetto delle temperature di sicurezza;
2 - derrate non rispondenti per qualità merceologica e organolettica e non rispondenti per stato fisico batteriologico, bromatologico e parassitologico;
3 - quantità e tipologia dei cibi inferiore a quelle precisate negli allegati del presente capitolato;
4 - La violazione alle norme d’igiene e ritrovamento di corpi estranei nei cibi;
5 - interruzioni del servizio per cause imputabili alla ditta.
Le mancanze di cui ai precedenti punti n. 1-2-4 sono tollerate entro un massimo annuo di
n. 5 episodi.
Le mancanze di cui ai precedenti punti nn. 3 e 5 non ammettono tolleranza.
Superati detti limiti, per ogni inadempimento l’appaltatore sarà tenuto a corrispondere una penale pari al 100% della fornitura del giorno nel plesso dove viene accertato l’inadempimento.
Per reiterati inadempimenti - a giudizio insindacabile della stazione appaltante - il Comune avrà facoltà di chiedere la risoluzione del contratto in ogni momento e senza preavviso salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno.
ART. 27 - RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
Il Comune ha diritto, oltre che nei casi previsti dall’articolo precedente, di promuovere nel modo e nelle forme di legge la risoluzione del contratto - senza pregiudizio di ogni altra rivalsa di danni -, anche nei seguenti casi:
1. per abbandono dell’appalto, salvo che per forza maggiore;
2. per gravi violazioni degli obblighi contrattuali, non eliminati in seguito a diffida formale da parte di quest’ Amministrazione;
3. impiego di personale non sufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
4. per violazione di norme d’igiene, qualora tale violazione costituisca reato;
5. per fallimento della ditta;
6. la sospensione o comunque la mancata esecuzione, anche in parte, della fornitura affidata;
7. quando ceda ad altri, in tutto o in parte, sia direttamente che indirettamente per interposta persona, i diritti o gli obblighi inerenti al presente capitolato;
8. accertata tossinfezione alimentare determinata da condotta colposa e/o dolosa da parte della ditta appaltatrice, salvo ogni ulteriore responsabilità civile e penale;
9. riscontro di gravi irregolarità nello stabilimento e nei mezzi di trasporto;
10. Mancato rispetto del D.Lgs. n.163/2006;
11. ogni altra inadempienza qui non contemplata o per ogni fatto che renda impossibile la prosecuzione dell’appalto, ai sensi dell’art. 1453 del Codice Civile.
Il Comune comunicherà le suindicate inadempienze, a mezzo lettera raccomandata A/R, alla ditta appaltatrice; essa avrà cinque giorni di tempo per trasmettere eventuali controdeduzioni. Nel caso in cui non pervenga nessuna eccezione da parte dell’appaltatore o nel caso in cui queste non giustificano le inadempienze, il contratto sarà risolto di diritto a seguito della dichiarazione del Comune di volersi avvalere della clausola risolutiva.
Nel caso di risoluzione del contratto, l’Amministrazione incamererà la cauzione definitiva, e applicherà alla ditta le penali previste dall’art. 28.
ART. 28 - RISARCIMENTO DEI DANNI SUBITI DAL COMUNE IN CASO DI RISOLUZIONE PER INADEMPIMENTO
Nel caso di risoluzione unilaterale del contratto per inadempimento la ditta, e per essa il garante, corrisponderà al Comune i seguenti risarcimenti:
1) una somma pari alla differenza di prezzo tra quello offerto dall’aggiudicatario e quello che il Comune riuscirà ad ottenere per la gestione del servizio, nel periodo intercorrente tra la data della risoluzione e quella della scadenza naturale del contratto;
2) i costi di pubblicazione sui giornali e sulla gazzetta ufficiale aumentati del 10% per spese non dimostrabili, per l’indizione di una nuova gara d’appalto da parte del Comune.
ART. 29 - RISOLUZIONE CONTRATTUALE – NUOVO CONTRAENTE
L’Amministrazione si riserva la facoltà, in caso di fallimento o di risoluzione del contratto per grave inadempimento dell’originario appaltatore, di interpellare il secondo classificato al fine di stipulare un nuovo contratto per il completamento del servizio alle medesime condizioni economiche già proposte in sede di offerta.
ART. 30 - DIVIETO DI SUBAPPALTO E DI CESSIONE DEL CONTRATTO
È vietata alla ditta appaltatrice, pena la rescissione del contratto, ed incameramento del deposito cauzionale, la cessione del contratto e qualsiasi forma di subappalto, totale o parziale, del servizio in oggetto.
ART. 31 - CLAUSOLE RELATIVE ALL’OSSERVANZA DELLE CONDIZIONI NORMATIVE E CONTRIBUTIVE RISULTANTI DAI CONTRATTI COLLETTIVI DI LAVORO
La ditta aggiudicataria è tenuta all’esatta osservanza delle norme legislative e dei regolamenti vigenti in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro nonché delle assicurazioni sociali (invalidità, vecchiaia, disoccupazione ecc.).
La stessa è tenuta altresì al pagamento dei contributi posti a carico del datore di lavoro.
La ditta assegnataria s’impegna all’osservanza delle condizioni normative e contributive risultanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché all’osservanza delle vigenti disposizioni di legge e regolamenti in materia di tutela della libertà e della dignità dei lavoratori.
La ditta aggiudicataria fornirà all’Amministrazione Comunale una dichiarazione con la quale si attestano gli avvenuti versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi ecc.
La ditta è obbligata altresì ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle prestazioni oggetto del contratto, condizioni normative e retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data del contratto, alla categoria e nella località in cui si svolgono le prestazioni, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni e, in generale, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria e applicabile nella località. L’obbligo permane anche dopo la
scadenza dei suindicati contratti collettivi e fino alla loro sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci. I suddetti obblighi vincolano la ditta anche nel caso che non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse.
In caso di inottemperanza agli obblighi in precedenza precisati, accertata dall’Ente appaltante o a esso segnalata dall’Ispettorato del Lavoro, l’Ente appaltante medesimo comunicherà alla ditta e, se del caso, anche all’Ispettorato suddetto, l’inadempienza accertata e procederà a una detrazione del 20% sull’importo dei pagamenti mensili da eseguirsi, destinando le somme così accantonate a garanzia dell’adempimento degli obblighi di cui sopra.
Il pagamento alla ditta delle somme accantonate non sarà compiuto sino a quando dall’Ispettorato del Lavoro non sia stato accertato che gli obblighi predetti sono stati integralmente adempiuti.
Per le detrazioni dei pagamenti di cui sopra la ditta non può opporre eccezioni, né ha titolo a risarcimento danni.
ART. 32 - CONTENZIOSO
Per eventuali controversie sarà competente esclusivamente il Foro di Lanusei. Le spese di giudizio saranno a carico della parte soccombente.
ART. 33 – ADEGUAMENTO AL D.Lgs. 26.5.1997 N° 155
La ditta aggiudicataria dovrà garantire in ogni sua parte il rispetto di cui al D.Lgs. 26.5.1997 n° 155, “Attuazione delle direttive 93/43/CEE e 96/3/CE concernente l’igiene dei prodotti alimentari” e successive modifiche e integrazioni.
In mancanza il Comune provvederà alla risoluzione del contratto, incamererà la cauzione definitiva e applicherà alla ditta le penali previste dall’art. 28 del presente capitolato.
ART. 34 - SPESE, IMPOSTE E TASSE
Tutte le spese, imposte e tasse, conseguenti alla stipulazione e alla registrazione del contratto, saranno a carico della Ditta appaltatrice.
ART. 35 - RINVIO A DISPOSIZIONI DI LEGGE
Per tutto quanto non espressamente citato nel presente capitolato, sono applicabili le disposizioni contenute nelle normative vigenti in materia di gare di appalto, di igiene e sanità degli alimenti, di tutela del personale, di sicurezza degli impianti (legge 46/90 e s.m.i.), della legge e del regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato (regio decreto 18 novembre 1923 n.2440, e R.D. n.827/24 e successive modificazioni e integrazioni), nonché le norme del codice civile e a quelle che eventualmente interverranno a modifica e integrazione delle normative richiamate.
Per quanto non espressamente previsto dal presente Capitolato, si farà riferimento alle norme del Codice Civile e ad altre disposizioni che regolano la materia.
ART. 36– TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13, del D. Lgs. 30.6.2003 n. 196, s’informa che tutti i dati forniti dalla ditta saranno raccolti, registrati, organizzati e conservati, per le finalità di gestione della gara e saranno trattati sia mediante supporto cartaceo sia magnetico anche in seguito all’eventuale instaurazione del rapporto contrattuale per le finalità del rapporto medesimo. Il conferimento dei dati richiesti è un onere a pena l’esclusione dalla gara.
L’interessato gode dei diritti previsti dal citato decreto legislativo, tra i quali figura il diritto di accesso agli atti che lo riguardano e il diritto ad opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti dell’Ente appaltante.
Norme finali
L’Impresa aggiudicataria è tenuta all’applicazione e alla vigilanza sul rispetto delle disposizioni di cui alla L. 3/2003 concernente il divieto di fumo.
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Allegati
Sono parte integrante e sostanziale del presente Capitolato generale: All. 1 – Modello di domanda di ammissione
All. 2 – Modello di presentazione dell’offerta economica All. 3 - Tabelle dietetiche