Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 1660
Allegato n. 1 alla Delibera di Giunta Provinciale IP n. 1660
PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA PROVINCIA DI BOLOGNA, L’ AZIENDA USL DI BOLOGNA, L’ AZIENDA USL DI IMOLA, L’ AZIENDA SOCIALE CONSORTILE INSIEME , L’ ASP SENECA E L’ASP CIRCONDARIO IMOLESE PER L’ ATTIVAZIONE E GESTIONE DI PERCORSI DI ORIENTAMENTO E TRANSIZIONE AL LAVORO RIVOLTI A PERSONE GIOVANI E ADULTE CON DISABILITA’ FISICA, INTELLETTIVA O PSICHICA IN CARICO AI SERVIZI TERRITORIALI
PREMESSA
Visto il Decreto Legislativo n. 469/97 con il quale sono state conferite alla Provincia funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro, nonché la L. R. 17/05 la quale prevede che le Province esercitano le funzioni di programmazione territoriale delle politiche attive del lavoro e dei servizi per il lavoro… e svolgono funzioni relative al collocamento delle persone con disabilità di cui alla L. 68/99;
Vista la L.68/99 ed in particolare l’art.6 nel quale è previsto che i servizi provinciali competenti nella programmazione, attuazione e verifica degli interventi volti a favorire l’inserimento mirato al lavoro dei soggetti beneficiari della L.68/99, si raccordino con i servizi sociali, sanitari, educative e formativi del territorio;
Richiamata la L. R. 17/05 ed in particolare l’art. 19 il quale istituisce il Fondo Regionale Disabili, alimentato dai “contributi versati dai datori di lavoro a fronte delle procedure di esonero e dagli importi derivanti dalle sanzioni amministrative di cui, rispettivamente, agli articoli 5 e 15 della
L. 68/99, nonché dal contributo di fondazioni, enti pubblici e privati e di soggetti comunque interessati”, e dispone che ”Le Province svolgono la programmazione delle risorse di cui al comma 4 previa concertazione con i competenti organismi locali di cui all'articolo 18, comma 4, valorizzando, in particolare, le misure di accompagnamento e tutoraggio”;
Richiamata altresì la L.R. 12/03 ed in particolare l'art.12 , nel quale si ribadisce l'impegno degli Enti Locali a sostenere e valorizzare l'istruzione e la formazione professionale per le persone in stato di disagio e in situazione di handicap;
Tenuto conto che l'Accordo fra Regione e Province dell'Xxxxxx-Romagna per il coordinamento della programmazione 2011/2013 per il sistema formativo e per il lavoro - (L.R. 12/2003 – L.R. 17/2005) afferma con forza il principio della programmazione integrata fra le risorse destinate alle politiche di istruzione, formazione e lavoro e quelle delle politiche sociali e sanitarie allo scopo di ampliare al massimo le occasioni di collaborazione in un momento di fortissima criticità economica e finanziaria che ha portato alla riduzione complessiva delle risorse disponibili a fronte di bisogni incrementali;
Considerato che la Deliberazione della Giunta Regionale dell’Xxxxxx Xxxxxxx n. 965/2011 assegna alla Provincia di Bologna le risorse del Fondo Regionale Disabili per il triennio 2011-2013, fissandone gli indirizzi di utilizzo e definendo i criteri di riferimento per la programmazione provinciale, e dispone, tra l’altro, che “le Province programmano l’impiego delle quote del Fondo assegnate con particolare attenzione alla effettiva e diffusa disponibilità di servizi diretti a garantire l’accessibilità, la permanenza e la qualificazione dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ivi comprese quelle già occupate, assunte ai sensi della legge 68/99, orientando in via prioritaria le risorse del Fondo ad iniziative improntate al sostegno integrato delle risorse disponibili a livello locale, attraverso la coprogettazione degli interventi dei diversi attori locali competenti (Servizi provinciali, Comuni, Ausl, ecc.), in un'ottica di pieno sviluppo degli strumenti a sostegno del collocamento mirato, anche per ambiti territoriali, in raccordo con i Piani
di Zona L. 328/00 e con la Deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 175 del 22/05/2008 recante “Piano sociale e sanitario 2008-2010”.;
Considerato altresì che le Deliberazioni della Giunta Provinciale di Bologna n. 439/2011 e 381/2012 di programmazione delle risorse assegnate, hanno previsto e definito il percorso di coprogettazione delle iniziative da finanziare con le risorse del Fondo in linea con le indicazioni regionali disegnando, per le annualità 2012 e 2013, un percorso di condivisione della programmazione con la Conferenza socio-sanitaria provinciale e, all'interno dei Distretti socio- sanitari, nei Piani di Zona, in modo da rendere sempre più integrata la programmazione delle diverse politiche rivolte alle persone con disabilità.
Rilevato che nel confronto con la Commissione Provinciale di Concertazione allargata alle rappresentanze delle persone con disabilità, e con i soggetti presenti all’interno dei tavoli territoriali di coprogettazione socio-sanitaria è stata condivisa:
🟃 la necessità di attivare e sostenere, con risorse del Fondo Regionale Disabili, progetti di transizione e supporto lavorativo per persone con disabilità iscritte negli elenchi della L. 68/99 nella provincia di Bologna e in carico ai servizi territoriali (DSM- DP, e Servizi socio- sanitari di sostengo all’Handicap Adulto);
🟃 la necessità di attivare e sostenere, con risorse del Fondo Regionale Disabili ed in continuità con le esperienze degli anni precedenti il Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte ad adolescenti e giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni” , certificati ai sensi della L.104//92, frequentanti le scuole secondarie di 2°grado o già nella fase di transizi one dalla scuola al lavoro (: Percorsi Integrati in Alternanza tra Formazione, Scuola e Territorio (PIAFST), e Percorsi di Formazione in situazione)
Atteso che, sulla base degli assetti gestionali in atto derivanti dagli Accordi di Programma sottoscritti a livello territoriale, le funzioni socio-assistenziali e di inserimento e reinserimento sociale di persone adulte con disabilità sono gestite:
a) dai Distretti di Committenza e Garanzia dell’Azienda USL di Bologna in riferimento agli ambiti territoriali di Bologna Città, San Xxxxxxx, Porretta e Pianura EST,
b) da ASP Seneca in riferimento all’ambito territoriale di Pianura OVEST,
c) da ASC Insieme, che agisce integrandosi con il Distretto di Committenza e Garanzia per quanto attiene alla rilevazione del bisogno e la programmazione degli interventi, in riferimento all’ambito territoriale di Casalecchio di Reno
d) Da ASP Circondario Imolese in riferimento all’ambito territoriale di Imola (Comuni di Imola, Castel del Rio, Fontanelice, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Mordano, Dozza, Castel San Xxxxxx T., Castel Guelfo, Medicina);
Atteso, inoltre, che:
• le funzioni socio-riabilitative di inserimento e reinserimento sociale di persone che presentano disagio psichico o sociale derivante da problematiche di dipendenza sono gestite dal Dipartimento di Salute Mentale delle Aziende USL di Bologna e Imola nell’ambito dei quali sono attivi i settori delle Dipendenze Patologiche e della Neuropsichiatria Infantile,
• le funzioni afferenti all'orientamento scolastico e formativo degli adolescenti giovani con disabilità sono svolte, a seguito del vigente Accordo di Programma Provinciale L. 104/1992 dalle articolazioni territoriali dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile in collaborazione, a seconda degli specifici accordi di valenza distrettuale, con i singoli Comuni di riferimento o con loro associazioni o espressioni gestionali,
Considerato altresì che la Giunta Provinciale di Bologna nella già citata Deliberazione n. 381/12 ha inserito l’iniziativa: “Progetti di transizione e supporto lavorativo per persone con disabilità iscritte negli elenchi della L. 68/99 nella provincia di Bologna e in carico ai servizi territoriali” nell’ambito delle attività da finanziare con parte delle risorse del Fondo Regionale Disabili assegnate per le annualità 2012 e 2013, per complessivi € 1.200.000,00 così suddivisi:
• € 300.000,00 per l'anno 2013 + € 300.000,00 per l'anno 2014 per progetti di tirocinio formativo realizzati in collaborazione con le U.S.S.I. DISABILI ADULTI dell’AUSL di Bologna, dell'ASC Insieme di Casalecchio di Reno e dell’ASP del Circondario Imolese e dell'ASP Seneca di Crevalcore.
• € 300.000,00 per l'anno 2013 + € 300.000,00 per l'anno 2014 per progetti di tirocinio formativo realizzati in collaborazione con DSM DP dell’AUSL di Bologna e il DSM DP dell’AUSL di Imola.
Considerato infine che la Giunta Provinciale di Bologna, nella Deliberazione n. 330/12 e successivamente nella già citata Deliberazione n. 381/12 ha inserito l’iniziativa “Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte ad adolescenti e giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni” nell’ambito delle attività da finanziare con parte delle risorse del Fondo Regionale Disabili assegnate per le annualità 2012 e 2013, per complessivi € 1.700.000 così suddivisi in € 850.000,00 per ciascuna annualità e finalizzati alla realizzazione, in collaborazione con enti di formazione accreditati, di Percorsi Integrati in Alternanza tra Formazione, Scuola e Territorio (PIAFST), e Percorsi di Formazione in situazione)
tutto ciò premesso TRA
La Provincia di Bologna con sede in via Zamboni n. 13 – Bologna - qui rappresentata dall’Assessore Xxxxxxxx De Xxxxx nato a _ il
E
l’Azienda USL di BOLOGNA con sede legale in xxx Xxxxxxxxxxx 00 – Bologna - qui rappresentata dal Direttore Generale Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxx di Meana nato a Roma il 02/05/1951
E
L’ Azienda USL di Imola con sede legale in xxxxx Xxxxxxxx 0 - Xxxxx qui rappresentata dal Direttore Generale Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx nata a il
E
L’ ASP Seneca con sede legale in xxx Xxxxxxxxx 000 - Xxxxxxxxxx, qui rappresentata dal Direttore Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx nata a _ il
E
L’ ASC Insieme con sede legale in xxx Xxxxxxxx 0/0 - Xxxxxxxxxxx qui rappresentata dal Direttore Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx nata a il _
E
L’ ASP Circondario Imolese con sede legale in xxx Xxxxxxxxx 00 – Xxxxxx Xxx Xxxxxx Xxxxx qui rappresentata dal Direttore Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx nata a il
E
(in quanto rappresentanti dei comuni dell’ambito territoriale di riferimento per le funzioni socio- assistenziali relative all’orientamento scolastico e formativo dei disabili adolescenti e giovani)
Il Comune di capofila per il Distretto di
Il Comune di capofila per il Distretto di
Il Comune di capofila per il Distretto di
Il Comune di capofila per il Distretto di
Il Comune di capofila per il Distretto di
Il Comune di capofila per il Distretto di
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
1. OGGETTO DEL PROTOCOLLO
Il presente Protocollo d’intesa definisce i criteri generali per l’ utilizzo di quota parte delle risorse del Fondo Regionale Disabili assegnate alla Provincia di Bologna per il biennio 2012-2013 e destinate, secondo quanto previsto dalla Delibera di Giunta Provinciale n. 381del 13/11/2012, ai seguenti progetti:
a) Progetto “Percorsi di transizione al Lavoro con i Servizi Sociali di supporto all’Handicap Adulto”;
b) Progetto “Percorsi di Transizione al Lavoro con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche”;
c) Progetto “Quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte ad adolescenti giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni”;
Per quanto attiene al “Progetto Percorsi di transizione al Lavoro con i Servizi Sociali” (a) e al “Progetto Percorsi di Transizione al Lavoro con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche” (b), le risorse, come quantificate in premessa in riferimento al biennio di competenza ed all’intero territorio provinciale, saranno destinate in modo esclusivo a sostenere i costi relativi alla corresponsione degli incentivi di sostegno alla persona (indennità di frequenza) e di assicurazione obbligatoria presso l’INAIL e Responsabilità Civile verso Terzi relativi all’avvio ed alla gestione di progetti di tirocinio formativo, così come definiti dalla normativa nazionale e regionale di riferimento (Dlgs. 196/97, art. 18 lett. a), L. R. 17/05 e successive modificazioni e integrazioni) in favore di utenti in carico ai Servizi Sociali Territoriali e dei Servizi Territoriali del DSM - DP che, sulla base delle deleghe di funzioni e degli assetti gestionali in atto sul territorio provinciale di Bologna, svolgono funzioni di integrazione socio-sanitaria per persone adulte in situazione di disabilità.
Sono esclusi dal finanziamento a carico del FRD rimborsi relativi a costi generali, di personale o di coordinamento tecnico/operativo sostenuti dagli enti firmatari il presente protocollo.
Il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione della Provincia, i Referenti individuati dai Servizi Sociali Territoriali ed i Referenti individuati dal DSM - DP definiranno in modo condiviso ed omogeneo per l’intero territorio provinciale le caratteristiche minime che dovranno essere
possedute dagli utenti per l’accesso ai percorsi di transizione al lavoro oggetto del presente accordo.
Per quanto attiene al “Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte a giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni” (c) , le risorse saranno assegnate dal Servizio Scuola e Formazione con procedure di evidenza pubblica secondo le modalità indicate dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx con propria Deliberazione n. 105/2010, ad Enti di formazione accreditati per l'Area " Obbligo Formativo" e "Utenze speciali", in continuità con quanto realizzato nel 2012.
2. Progetto “Percorsi di transizione al Lavoro con i Servizi Sociali di supporto all’Handicap Adulto” e Progetto “Percorsi di Transizione al Lavoro con il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche”
2.1 CRITERI E MODALITA’ DI RIPARTIZIONE DELLE RISORSE
Il riparto delle risorse che la Provincia di Bologna, nell’ambito della Programmazione provinciale delle risorse del Fondo Regionale Disabili (assegnazione 2012- 2013), rende disponibili annualmente per gli enti coinvolti, viene definito utilizzando i seguenti criteri:
• Risorse assegnate al “Progetto percorsi di transizione al lavoro con Servizi Sociali Territoriali: in analogia al dato utilizzato per il riparto del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) da parte della Regione, la suddivisione viene effettuata con riferimento alla popolazione residente in età 15/64 anni.
Sulla base di tale criterio, lo Staff tecnico della CTSS provinciale propone alle CTSS - che provvederanno a validarlo - lo schema di ripartizione delle risorse da assegnare ai Servizi Sociali territoriali aderenti al presente protocollo. La Giunta Provinciale annualmente procede all’assegnazione delle risorse sulla base degli schemi di ripartizione validati dalle CTSS.
• Risorse assegnate al “Progetto percorsi di transizione al lavoro con il DSM – DP (Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche): la suddivisione delle risorse annuali viene proposta alla Provincia di Bologna in modo congiunto dalle Direzioni dei due DSM - DP coinvolti, ed è basata su criteri di proporzionalità relativamente al numero degli utenti seguiti per attività e percorsi formativi e d’inserimento lavorativo. L’attività derivante dall’assegnazione delle risorse economiche destinate al DSM-DP è di natura prettamente sanitaria.
2.2 . IMPEGNI DELLA PROVINCIA
La Provincia di Bologna, attraverso il proprio Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione, assume i seguenti impegni:
1) Riceve dai Servizi Territoriali competenti (Azienda USL di Bologna, Azienda USL di Imola, ASC Insieme , ASP Seneca, ASP Circondario Imolese) che li hanno in carico, le segnalazioni degli utenti disabili iscritti negli elenchi della L.68/99, formulate attraverso la “Scheda di segnalazione utente” contenente i dati principali ed il profilo socio – lavorativo e funzionale.
2) Verifica e valuta, in modo condiviso con i Servizi Territoriali invianti, il bisogno formativo
– lavorativo e la potenziale occupabilità dell’utente disabile segnalato.
3) Definisce, in co-progettazione con i Servizi Territoriali invianti i contenuti, gli obiettivi e le caratteristiche della mansione/postazione lavorativa sulla quale formulare il progetto di tirocinio formativo (L.196/97, D.M. 142/98 e succ.), all’occorrenza collaborando all’individuazione e all’acquisizione della disponibilità della postazione aziendale.
4) Predispone la documentazione amministrativa necessaria all’attivazione del tirocinio, ed in particolare la Convenzione (allegato 1), che regola il rapporto tra il soggetto ospitante individuato ed i soggetti promotori (Provincia, Servizi Territoriali) e che indica le relative responsabilità; in particolare ne cura la sottoscrizione da parte di tutti i soggetti interessati (Provincia di Bologna, Servizio/ente territoriale competente, soggetto ospitante), provvedendo alla sua protocollazione ed al suo invio a tutti i sottoscrittori.
5) Predispone e compila, in collaborazione con il Servizio Territoriale inviante, il Progetto formativo (allegato 2, format Delibera Regionale ER n. 2175/2009) - allegato alla Convenzione - contenente i dati identificativi del tirocinante, del soggetto ospitante, il profilo formativo e la qualifica professionale di riferimento (se presente nel repertorio regionale), i riferimenti del tutor, gli estremi assicurativi di copertura INAIL e RCT, gli obiettivi e le modalità di svolgimento del tirocinio, provvedendo alla sua protocollazione ed al suo invio a tutti i sottoscrittori (Provincia di Bologna, Servizio Territoriale competente, soggetto ospitante, tirocinante)
6) Supporta gli operatori dei Servizi Territoriali invianti nello svolgimento dell’attività di monitoraggio e valutazione del percorso e degli esiti finali (ivi compresa la dichiarazione delle competenze)
7) Coordina incontri periodici e congiunti con i Servizi Territoriali competenti per il monitoraggio ed la verifica tecnica dell’andamento complessivo dei percorsi proponendo eventuali modifiche di bisogni ed obiettivi.
8) Effettua le verifiche sull’utilizzo delle risorse assegnate ai Servizi Territoriali competenti (Azienda USL di Bologna, Azienda USL di Imola, ASC Insieme, ASP Seneca, ASP Circondario Imolese) secondo le modalità e i tempi indicati ai successivi punti 5. e 6. proponendo eventuali compensazioni finalizzate a fornire risposta agli effettivi bisogni espressi a livello territoriale.
9) Predispone una relazione annuale di attività finalizzata a dare evidenza dei risultati raggiunti e dell’utilizzo effettivo delle assegnazioni. Nel caso di scostamenti delle risorse utilizzate rispetto a quelle assegnate ne sarà data informativa, previo confronto nell’ambito dello Staff Tecnico Provinciale, alla CTSS di Bologna ed alla CTSS di Imola.
10) Effettua la rendicontazione alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx delle risorse oggetto del presente protocollo secondo la tempistica definita dalla DGR 965/2011 come modificata dalla DGR 1152/2012.
2.3. IMPEGNI DEGLI ENTI TERRITORIALI SOTTOSCRITTORI
Gli Enti sottoscrittori attraverso i Servizi Territoriali titolari delle funzioni socio-assistenziali relative all’inserimento lavorativo di persone disabili ed i Servizi territoriali del DSM – DP assumono i seguenti impegni:
1) Individuano e segnalano l’utente disabile con la “Scheda di segnalazione utente” (allegato 1), al Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione, per un Tirocinio
formativo (L.196/97, D.M. 142/98 e succ.), tenuto conto del progetto personalizzato già elaborato dal Servizio inviante e del profilo socio-relazionale complessivo della persona con disabilità coinvolta.
2) Verifica e valuta, in modo condiviso con il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione, il bisogno formativo – lavorativo e la potenziale occupabilità dell’utente disabile segnalato.
3) Definiscono, in co-progettazione con il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione contenuti, obiettivi formativi e tipologia di mansione/postazione lavorativa del progetto di Tirocinio formativo;
4) Individuano la postazione di lavoro più idonea per il tirocinio, proponendo facilitazioni ed adattamenti, ed utilizzando di norma le postazioni aziendali già conosciute e/o disponibili, anche facendo ricorso a soggetti in convenzione; al bisogno per il reperimento di nuove risorse lavorative possono avvalersi del supporto e della collaborazione del Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione.
5) Sottoscrivono la Convenzione (allegato 2) e il progetto formativo (allegato 3) in qualità di soggetto co-promotore insieme alla Provincia - Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione, al soggetto ospitante ed al tirocinante.
6) Svolgono colloqui di supporto e di rinforzo nei confronti del tirocinante e di mediazione relazionale e negoziazione tra lui ed il contesto lavorativo, al fine di favorire l’inserimento e la permanenza in azienda.
7) Svolgono attività di valutazione e monitoraggio con tirocinante e soggetto ospitante, anche in collaborazione con il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione, al fine di sostenere il tirocinante nel suo percorso
8) Partecipano ad incontri periodici e congiunti con il Servizio Politiche Attive del Lavoro e Formazione - Provincia di Bologna, per il monitoraggio e la verifica tecnica dell’andamento complessivo dei tirocini e l’eventuale ridefinizione di bisogni e obiettivi.
9) Predispongono gli atti necessari per il pagamento delle coperture assicurative (INAIL e polizza RCT) e per la corresponsione dell’indennità di frequenza secondo la previsione delle direttive regionali (DGR 105/2010) e in ragione dell’effettiva partecipazione del tirocinante al percorso.
10) Effettuano la gestione amministrativa e contabile del tirocinio provvedendo alla liquidazione mensile dell’indennità di frequenza dovute al tirocinante ed al calcolo e al pagamento del premio assicurativo INAIL.
11) Effettuano la rendicontazione alla Provincia di Bologna delle risorse liquidate:
• entro il 31/3/2015 per le risorse assegnate con riferimento alla annualità 2013;
• entro il 31/3/2016 per le risorse assegnate con riferimento alla annualità 2014.
2.4 GESTIONE DEL BUDGET ANNUALE - AREA DELLE FUNZIONI SOCIO/ASSISTENZIALI DISABILI ADULTI
Dopo l'avvio del progetto e comunque entro 60 gg dalla sottoscrizione dell’Accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti, la Provincia di Bologna si impegna, previo parere favorevole della Ragioneria Provinciale, a trasferire agli enti sottoscrittori il 50% delle somme a ciascuno assegnate in riferimento alla prima annualità di programmazione. Il restante 50% dell’importo sarà trasferito entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo e previa verifica dell’effettivo utilizzo delle risorse assegnate.
Entro 12 mesi dalla prima assegnazione la Provincia di Bologna, previa analisi dell’effettivo utilizzo delle risorse assegnate, e successivamente ad un confronto con i Servizi Territoriali coinvolti, procederà all’assegnazione delle risorse relative alla seconda annualità trasferendo, previo parere della Ragioneria Provinciale, una quota pari al 50% entro 60 giorni dalla approvazione del riparto da parte della CTSS, e il restante 50% entro 6 mesi, proponendo eventuali compensazioni del budget a disposizione dei diversi territori/servizi. Tali compensazioni, finalizzate a garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili in modo coerente con i con i bisogni effettivi dei territori, saranno effettuate in caso si rappresentino situazioni di reali economie sull’utilizzo del budget. Le risorse che si evidenzieranno quali economie costituiranno acconti sulle successive assegnazioni in modo da ottimizzare il numero e l’entità dei trasferimenti di risorse dalla Provincia agli altri enti sottoscrittori del presente Accordo.
L’eventuale rimodulazione delle risorse a disposizione dei territori dovrà essere presentata e validata dallo Staff Tecnico permanente e, successivamente, ratificata dalla CTSS.
Gli enti sottoscrittori del presente Accordo, effettueranno la gestione contabile delle risorse loro assegnate provvedendo al pagamento delle indennità di frequenza dei tirocini formativi e dei premi di assicurazione INAIL e RCT, collaborando con il Servizio Politiche del Lavoro e Formazione ai fini della periodica verifica dell’effettivo utilizzo delle risorse assegnate e della rendicontazione alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx.
2.5. GESTIONE DEL BUDGET ANNUALE - AREA DSM-DP
Dopo l'avvio del progetto e comunque entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell’Accordo da parte di tutti i soggetti coinvolti la Provincia di Bologna si impegna, previo parere della Ragioneria Provinciale, a trasferire al DSM-DP dell’Azienda USL di Bologna il 50% delle somme complessivamente assegnate per l’Area della Salute Mentale-Dipendenze Patologiche in riferimento alla prima annualità di programmazione. Il restante 50% dell’importo relativo alla prima annualità di programmazione sarà trasferito entro 6 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo e previa verifica sull’utilizzo delle risorse già assegnate nell’anno di riferimento.
Entro 12 mesi dalla prima assegnazione la Provincia di Bologna, previa analisi dell’effettivo utilizzo delle risorse assegnate, e successivamente ad un confronto con il DSM-DP, provvederà all’assegnazione delle risorse relative alla seconda annualità trasferendo, previo parere della Ragioneria Provinciale, una quota pari al 50% entro 60 giorni dall’approvazione della proposta di Riparto ed il restante 50% entro 6 mesi.
Il DSM-DP di Bologna ottenuti i trasferimenti delle somme dovute dalla Provincia, provvederà a sua volta a trasferire al DSM-DP di Imola, a titolo di acconto, il 50% della somma concordata tra i due DSM-DP, corrispondente, per la prima annualità, ad € 40.000. Il restante 50% dell’importo sarà trasferito previa verifica dell’effettivo utilizzo delle somme assegnate. In sede di verifica tra i due DSM-DP, previa analisi dell’effettivo utilizzo delle risorse, saranno previste eventuali compensazioni del budget assegnato. Tali compensazioni, finalizzate a garantire il pieno utilizzo delle risorse disponibili in modo coerente con i bisogni effettivi dei territori, saranno effettuate solo in caso si rappresentino situazioni di reali economie sull’utilizzo del budget.
Il DSM-DP di Imola effettuerà la gestione contabile delle risorse assegnate provvedendo al pagamento degli incentivi di frequenza e dei premi di assicurazione INAIL e RCT in favore degli utenti. Entro il 30 settembre di ciascun anno, si provvederà ad una prima analitica rendicontazione al DSM-DP di Bologna ai fini della verifica sull’effettivo utilizzo delle risorse assegnate. Entro il 15 gennaio dell’anno successivo il DSM-DP di Imola produrrà al DSM-DP di Bologna un report finale relativo all’intero esercizio.
3. Progetto “Quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte a giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni”
3.1. CRITERI E MODALITA’ DI INDIVIDUAZIONE DELL'UTENZA E ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE
Il Progetto prevede l’attivazione di percorsi con finalità orientativo - formative rivolti ad adolescenti e a giovani con disabilità, nella fase delicata di transizione tra la scuola ed il lavoro: si conviene che il riferimento metodologico di intervento e le strumentazioni da attivare fanno riferimento alla consolidata esperienza presente nella Provincia di Bologna in materia, richiamata negli annuali Bandi emanati dal Servizio Scuola e Formazione (frutto di lavoro e confronto periodico con operatori, famiglie Enti) e al "Protocollo Operativo per garantire la continuità di cura alle persone con disabilità nel passaggio dall’età evolutiva a quella adulta" dell'AUSL di Bologna.
Le procedure indicate nel presente protocollo sono state individuate e consolidate nell'ambito di una decennale collaborazione interistituzionale tra la Provincia e i servizi di N.P.I.A delle ASL di Bologna e Imola, il sistema di Istruzione e Formazione, l'Università. In parte sono state anche formalizzate nel vigente Accordo di Programma Provinciale attuativo della L.104/92, all'art. 4.3 " Aziende Usl di Bologna e Imola" , e nello specifico art. 4.3.1 " Gruppo per l'Orientamento e il monitoraggio dei bambini e alunni disabili all'interno dei percorsi scolastici e formativi e Gruppo inter USL" .
Si conviene però che sia opportuno un monitoraggio e approfondimento delle stesse, costituendo un apposito sottogruppo dello Staff Tecnico della CTSS di Bologna rappresentativo dei diversi soggetti coinvolti, al fine di approfondire le tematiche relative al delicato passaggio tra età evolutiva ed età adulta degli adolescenti e giovani con disabilità, ed apportare al presente protocollo eventuali integrazioni e aggiornamenti.
IL Servizio Scuola e Formazione della Provincia di Bologna, nell’ambito della Programmazione provinciale delle risorse del Fondo Regionale Disabili (assegnazione 2012-2013), rende disponibili annualmente per il progetto indicato € 850.00,00. Nell’anno 2012 le risorse sono state bandite con l’Avviso Pubblico P.G. 151030 del 10/10/2012.
Tale importo corrisponde , sulla base dei costi storici medi per allievo delle programmazioni degli anni precedenti a max 150 allievi, indicativamente così suddivisi :
🟃 90 posti per giovani ancora iscritti alla Scuola Superiore per i quali il Gruppo Operativo ritiene proficuo un Percorso Integrato in Alternanza tra Formazione, Scuola e Territorio (PIAFST),
🟃 60 posti per giovani con disabilità nella fase di transizione dalla Scuola superiore al lavoro, per percorsi individuali di Formazione in situazione.
Tale suddivisione è indicativa, e potrà mutare sulla base del fabbisogno individuato con le modalità di cui ai punti seguenti fermo restando le risorse disponibili.
Trattandosi di attività orientativa - formativa le risorse saranno definite secondo le procedure previste dalle Disposizioni Regionali vigenti, e cioè con procedure di evidenza pubblica (Avviso Pubblico) aperta a Enti di Formazione accreditati dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx per l'area minori (Obbligo Formativo) e per l'area Utenze Speciali.
Gli Enti di Formazione coinvolti operano in maniera integrata con i Servizi territoriali firmatari del presente protocollo, con le Istituzioni scolastiche, con le famiglie.
IL Dirigente competente procede all’assegnazione delle risorse ai singoli Enti di Formazione, al termine dell’istruttoria tecnica condotta dal Servizio Scuola e Formazione, che verifica la qualità progettuale in riferimento agli standard normativi e didattico-formativi indicati nell'Avviso, la congruità con le disponibilità finanziarie e con il quadro complessivo dei fabbisogni segnalato (con le modalità indicate in seguito) dal Gruppo Inter-Usl.
Il Servizio Scuola e Formazione provvede, preliminarmente alla emanazione dell'Avviso, ad informare lo Staff tecnico della CTSS provinciale circa l'entità delle risorse disponibili e su eventuali problematiche nel fabbisogno segnalato con le modalità di cui ai punti seguenti.
Lo staff tecnico propone alle CTSS - che provvederanno a validarlo - lo schema di ripartizione del fabbisogno soddisfatto relativo a ciascun Distretto.
3.2. IMPEGNI DELLA PROVINCIA
La Provincia di Bologna, attraverso il proprio Servizio Scuola e Formazione, assume i seguenti impegni:
1. Individua, così come indicato all'articolo 4.3.1 del vigente Accordo di Programma L.104/92, il Gruppo per l'Orientamento ed Il Monitoraggio dei bambini e alunni disabili all'interno dei percorsi scolastici e formativi, presente nelle due ASL (Servizi di NPIA) del territorio e riunito nel Gruppo Inter Usl, quale referente per la individuazione e trasmissione alla Amministrazione Provinciale del fabbisogno provinciale annuale complessivo, sulla base del quale sarà definito il budget complessivo;
2. Riceve da un unico referente ASL ,individuato per le due ASL di Bologna ed Imola, per l' ASC Insieme , ASP Seneca, ASP Circondario Imolese le segnalazioni degli alunni e giovanissimi già certificati L.104/92 per i quali le famiglie e i Servizi abbiano individuato nel "Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte a giovani con disabilità di età’ compresa tra i 16 e i 22 anni” una opportunità importante per l'accrescimento delle competenze. Le richieste saranno formulate con modalità definite congiuntamente, ed in tempi utili per la predisposizione dell'Avviso e successivo svolgimento delle attività durante l'anno scolastico.
3. Emana l'Avviso pubblico entro settembre, e fornisce agli Enti di Formazione che lo richiedono il quadro complessivo dei fabbisogni articolati per tipologia di intervento (PIAFST e Formazione in Situazione - FIS) e Distretto di provenienza, il riferimento del Gruppo Asl per ciascun Distretto con il quale sarà possibile approfondire elementi conoscitivi della organizzazione distrettuale e dell'utenza potenziale.
4. Aggiorna, in co-progettazione con i Servizi Territoriali invianti, con gli Enti di Formazione e le Scuole e con l'Università e con il gruppo istituito presso lo Staff della CTSS di Bologna i contenuti, gli obiettivi e le caratteristiche della offerta formativa proposta per questa fascia d'età.
5. Supporta, se richiesto, i singoli gli operatori del Gruppo Orientamento delle Ausl e degli Enti sottoscrittori invianti, nello svolgimento dell’attività di orientamento, e di monitoraggio anche proponendo o accogliendo eventuali proposte di modifiche in itinere del percorso formativo ipotizzato
6. Coordina incontri periodici e congiunti con il Gruppo inter-Usl e Servizi Territoriali competenti per il monitoraggio ed la verifica tecnica dell’andamento complessivo dei percorsi, anche fornendo indicazioni per la necessari attività di monitoraggio. Partecipa al Gruppo istituito presso la CTSS di Bologna
7. Predispone una relazione annuale di attività finalizzata a dare evidenza dei risultati raggiunti e dell’utilizzo effettivo delle risorse e la presenta nell’ambito dello Staff Tecnico Provinciale, alla CTSS di Bologna ed alla CTSS di Imola.
8. Effettua la rendicontazione alla Regione Xxxxxx Xxxxxxx delle risorse oggetto del presente protocollo secondo la tempistica definita dalla DGR 965/2011 come modificata dalla DGR 1152/2012.
3.3. IMPEGNI DEGLI ENTI TERRITORIALI SOTTOSCRITTORI
Le AUSL di Bologna e di Imola attraverso i loro servizi di NPI e i Servizi Territoriali titolari delle funzioni socio-assistenziali ai minori con disabilità:
1) Riconoscono, così come indicato all'articolo 4.3.1 del vigente Accordo di Programma L.104/92, il Gruppo per l'Orientamento ed Il Monitoraggio dei bambini e alunni disabili all'interno dei percorsi scolastici e formativi, presente nelle due ASL del territorio (Servizi di NPI) e riunito nel Gruppo inter-Usl, quale referente per la individuazione e trasmissione alla Amministrazione Provinciale del fabbisogno orientativo-formativo provinciale riferito a adolescenti e giovani con disabilità, che possono trovare coerenti opportunità di crescita e consolidamento di competenze nel Progetto quadro provinciale: esperienze orientative e formative rivolte a giovani con disabilità di eta’ compresa tra i 16 e i 22 anni” In particolare convengono che i Gruppi, attraverso un unico coordinatore, rappresentano l'interfaccia operativo con il Servizio Scuola e Formazione, e riferimento per i fabbisogni espressi dalle diverse articolazioni dei Distretti che presidiano tale fascia di età (USSI Adulti, ASC; ASP );
2) Il Gruppo attraverso un coordinatore formalmente designato, nell'ambito delle relazioni con gli altri soggetti coinvolti, definisce il quadro complessivo dei fabbisogni per l'anno scolastico successivo, per tipologia e per Distretto di provenienza. Gli operatori del Gruppo Orientamento, sono il riferimento per i fabbisogni espressi dagli operatori degli Enti territoriali sottoscrittori. Il coordinatore entro giugno segnala al Servizio Scuola e Formazione, attraverso modalità che saranno definite congiuntamente, il quadro complessivo dei fabbisogni (n° di utenti per ciascuna tipologia di percorso). Il quadro complessivo definito non potrà essere superiore alle disponibilità del budget annuale definito in sede di programmazione provinciale
3) Collaborano, in co-progettazione con la Provincia, gli Enti di Formazione, Scuole e con l'Università all'aggiornamento dei contenuti, gli obiettivi e le caratteristiche della offerta formativa proposta per questa fascia d'età.
4) Assicurano il monitoraggio costante dell'andamento delle attività formative, con l'allievo, la famiglia, la scuola/ente di Formazione, segnalando tempestivamente al Servizio Scuola eventuali necessità di adeguamento della progettazione degli allievi, anche ai fini di un recupero delle risorse impegnate
5) Predispongono, al termine dell'anno scolastico e per ciascun allievo seguito una sintetica relazione finale (secondo modalità che saranno condivise con il Servizio Scuola e Formazione) finalizzata a dare evidenza dei risultati scolastico-formativi raggiunti e dell’efficacia dell'intervento ai fini del percorso successivo individuato. Tale relazione, accanto a quella dell'Ente di Formazione rappresenta la base su cui il Servizio Scuola e Formazione elaborerà la relazione di cui al precedente punto 7
4. DURATA DEL PROTOCOLLO
Il presente protocollo d’intesa, salvo il caso di recesso di cui al successivo paragrafo, è valido dal 2013 al giugno 2016.
La Provincia di Bologna si riserva la facoltà di recedere dal Protocollo di Intesa prima della sua scadenza in caso di interruzione dei trasferimenti regionali destinati al finanziamento dell'attività oppure di apportare variazioni alle condizioni in esso contenute in caso di sostanziali modifiche del quadro giuridico di riferimento relative alle competenze della Provincia in materia di Servizi per il Lavoro e in generale alle funzioni della Provincia di Bologna nella prospettiva della sua trasformazione in Città metropolitana. In tali casi nessun indennizzo o risarcimento sarà dovuto agli altri soggetti sottoscrittori del Protocollo di Intesa, fermo restando il trasferimento delle risorse necessarie alla copertura delle prestazioni eseguite fino alla comunicazione di disdetta anticipata da parte della Provincia, da effettuare a mezzo raccomandata A.R. o posta elettronica certificata (PEC) con preavviso di almeno trenta giorni.
L’eventuale rifinanziamento dei Progetti indicati al punto 1 nell’ambito della programmazione provinciale di successive assegnazioni regionali del FRD comporta la proroga dei contenuti del presente protocollo, fatto salvo il caso di recesso di cui sopra e la congruenza della realtà istituzionale e gestionale operante sul territorio.
CONVENZIONE DI TIROCINIO
DI FORMAZIONE E DI ORIENTAMENTO
La Provincia di Bologna, Servizio Politiche attive del Lavoro e Formazione, con sede in Xxx Xxxxxxx 0/X, codice fiscale 80022230371, rappresentata dalla dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxx;
e
L’AZIENDA (ragione sociale), con sede in codice fiscale/Partita IVA rappresentato da
d’ora in poi denominati “soggetti promotori”,
e
Ragione Sociale con sede legale in codice fiscale e/o Partita Iva , d’ora in poi denominato “soggetto ospitante”, rappresentato da
PREMESSO
che al fine di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi i soggetti richiamati all’art. 18, comma 1, lettera a), della Legge 24 Giugno 1997, n. 196, possono promuovere tirocini di formazione ed orientamento in impresa a beneficio di coloro che abbiano già assolto l’obbligo scolastico ai sensi della Legge 20.01.99, n. 9.
Si conviene quanto segue: Art. 1
Ai sensi dell’art. 18 della Legge 24 Giugno 1997, n. 196, Ragione Sociale si
impegna ad accogliere presso le sue strutture n. soggetti in tirocinio di formazione ed orientamento, ai sensi dell’art. 5 del decreto attuativo dell’art. 18 della legge n. 196 del 1997.
Art. 2
1. Il tirocinio formativo e di orientamento, ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera d), della Legge n. 196 del 1997, non costituisce rapporto di lavoro;
2. Durante lo svolgimento del tirocinio l’attività di formazione e di orientamento è seguita e verificata da un tutore designato dal soggetto promotore Provincia di Bologna in veste di responsabile didattico-organizzativo, e da un responsabile aziendale, indicato dal soggetto ospitante;
3. Per ciascun tirocinante inserito presso il soggetto ospitante in base alla presente Convenzione viene predisposto un progetto formativo e di orientamento contenente:
🟃 il nominativo del tirocinante;
🟃i nominativi del tutore e del responsabile aziendale;
🟃gli obiettivi e le modalità di svolgimento del tirocinio, con l’indicazione dei tempi di presenza in azienda;
🟃le strutture aziendali (stabilimenti, sedi, reparti, uffici) presso cui si svolge il tirocinio;
🟃gli estremi identificativi delle assicurazioni INAIL e per la responsabilità Civile.
Art. 3
1. Durante lo svolgimento del tirocinio formativo e di orientamento il tirocinante è tenuto a:
a) Svolgere le attività previste dal progetto formativo e di orientamento, partecipando anche agli incontri esterni all’impresa appositamente organizzati;
b) Rispettare le norme in materia di igiene, sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
c) Mantenere la necessaria riservatezza per quanto attiene ai dati, informazione o conoscenza in merito a processi produttivi e prodotti, acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio.
Art. 4
1. Il soggetto promotore Azienda assicura il/i tirocinante contro gli infortuni sul lavoro presso
l’INAIL, nonché per la responsabilità civile presso compagnie assicurative operanti nel settore. In caso di incidente durante lo svolgimento del tirocinio, il soggetto promotore Azienda……….
si impegna a segnalare l’evento, entro i termini previsti dalla normativa vigente, agli istituti assicurativi facendo riferimento al numero della polizza sottoscritta.
2. Il soggetto promotore Azienda ……. si impegna a corrispondere un’indennità di Euro 3,10 a ciascun tirocinante per ogni ora di effettiva frequenza.
3. Il soggetto ospitante assicura la collaborazione con il tutor indicato dal promotore e rilascia congiuntamente al promotore la dichiarazione di competenze secondo quanto previsto dal “sistema regionale delle qualifiche e altre certificazioni”.
Bologna,
La Dirigente del Servizio Politiche Per il soggetto ospitante Attive per il Lavoro e la Formazione
(dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxxx) per l’Azienda……………