MOBILITA’ STUDENTESCA INDIVIDUALE
PROTOCOLLO I.S.S. “B. Varchi”
MOBILITA’ STUDENTESCA INDIVIDUALE
Approvato dal Consiglio d’Istituto con delibera n. del
INDICE
1. QUADRO NORMATIVO | pg. | 2 |
2. CARATTERISTICHE DELLA MOBILITA’ | pg. | 4 |
3. FINALITA’ DEL PROTOCOLLO | pg. | 4 |
4. FIGURE COINVOLTE | pg. | 5 |
5. PROCEDURA MOBILITA’ IN USCITA | pg. | 7 |
5.1 Prima della partenza | pg. | 7 |
5.2 Durante il soggiorno | pg. | 8 |
5.3 Al Rientro | pg. | 9 |
6. PROCEDURA MOBILITA’ IN ENTRATA | pg. | 10 |
6.1 Prima dell’arrivo | pg. | 10 |
6.2 Durante il soggiorno | pg. | 11 |
7. ALLEGATI 7.1 Allegato 1 – Modulo richiesta mobilità | pg. | 13 |
7.2 Allegato 2 – Modulo dichiarazione mobilità per Associazione/Ente | pg. | 14 |
7.3 Allegato 3 – Contratto Formativo e P.A.P. studente in uscita | pg. | 15 |
7.4 Allegato 4 – Modello Relazione dello studente | pg. | 19 |
7.5 Allegato 5 – Contratto Formativo e P.A.P. studente in entrata | pg. | 20 |
1. QUADRO NORMATIVO
La mobilità dei giovani per l’apprendimento è già da tempo promossa ed incoraggiata sia a livello nazionale che europeo: l’Unione Europea ha infatti sistematicamente promosso la mobilità degli studenti in Europa attraverso l'European Region Action Scheme for the Mobility of University Students (Schema di Azione Europea per la Mobilità degli Studenti Universitari - ERASMUS), il più grande programma di scambio studentesco in Europa.
Ma gli scambi internazionali si sono estesi sia geograficamente, coinvolgendo tutti i continenti, che per livello di studio, interessando anche gli studenti che frequentano le scuole secondarie di secondo grado.
Di seguito sono riportate le fonti normative più importanti sotto l’aspetto del ruolo che riveste l’esperienza interculturale nella società contemporanea, soprattutto per i giovani, e le modalità con cui le scuole italiane sono invitate a organizzare e sostenere i percorsi di studio all’estero individuali.
LIBRO VERDE - Commissione europea 2009 “Promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento”1
Definisce le strategie con cui incrementare la possibilità di partecipazione dei giovani a programmi di mobilità transnazionale, uno strumento per l’acquisizione di competenze ritenute fondamentali e attraverso il quale una persona, soprattutto se giovane, può incrementare le proprie possibilità di occupazione e potenziare lo sviluppo personale: la mobilità per l'apprendimento accresce il capitale umano, poiché gli studenti acquisiscono e sviluppano nuove competenze linguistiche e interculturali. Inoltre, i datori di lavoro riconoscono e apprezzano tali vantaggi.
LIBRO BIANCO - Consiglio d’Europa 2008 “Vivere insieme in pari dignità” sul dialogo interculturale2
Il dialogo interculturale non è un vezzo ma è una necessità del nostro tempo. In un mondo sempre più diversificato e insicuro, ogni persona e/o cittadino ha bisogno di superare i confini etnici, religiosi, linguistici e nazionali per poter garantire coesione sociale e prevenire conflitti.
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006
relativa alla mobilità transnazionale: Carta europea di qualità per la mobilità3
I vantaggi della mobilità dipendono in larga misura dalla qualità delle disposizioni pratiche: informazione, preparazione, sostegno e riconoscimento dell'esperienza e delle qualifiche che i partecipanti hanno acquisito durante i periodi di studio e di formazione. Le persone e le organizzazioni coinvolte possono migliorarne sensibilmente il valore attraverso un’attenta pianificazione e un’adeguata valutazione.
1 Documento xxxxx://xxx-xxx.xxxxxx.xx/XxxXxxXxxx/XxxXxxXxxx.xx?xxxxXXX:0000:0000:XXX:XX:XXX
2 Documento xxxxx://xxx.xxx.xxx/x/xx0/xxxxxxxxxxxxx/Xxxxxx/Xxx_Xxxxx_Xxxxx/XxxxxXxxxx_XX_XxxxxxxXxxxxxx.xxx
3 Documento xxxxx://xxx-xxx.xxxxxx.xx/xxxxx-xxxxxxx/XX/XXX/?xxxxXXXXX:00000X0000
Decreto Legislativo n. 297 del 16.4.1994, art. 192, Comma 3°
“Subordinatamente al requisito dell'età, che non può essere inferiore a quella di chi abbia seguito normalmente gli studi negli istituti e scuole statali del territorio nazionale a partire dai dieci anni, il consiglio di classe può consentire l'iscrizione di giovani provenienti dall'estero, i quali provino, anche mediante l'eventuale esperimento nelle materie e prove indicate nello stesso consiglio di classe, sulla base dei titoli di studio conseguiti in scuole estere aventi riconoscimento legale, di possedere adeguata preparazione sull'intero programma prescritto per l'idoneità alla classe cui aspirano”.
Nota Ministeriale n. 843/2013 Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale4.
Partendo dall’affermazione che, a livello ordinamentale, le esperienze di studio e formazione all’estero degli studenti debbano essere considerate parte integrante dei percorsi di formazione e istruzione, le Linee forniscono alle scuole alcune indicazioni:
• regolamentare le esperienze di studio all’estero inserendo nel POF le modalità di promozione, sostegno e le procedure relative alla mobilità studentesca individuale che permettano una coerenza di comportamento fra i diversi consigli di classe dell’istituto;
• facilitare le esperienze di scambi concordando un piano di apprendimento centrato sullo studente esplicitato da un contratto formativo;
• riammettere gli studenti al loro rientro in classe, senza sottoporli ad esami di idoneità, valutandoli in base alle conoscenze disciplinari (sviluppate in Italia e all’estero), ma soprattutto allo sviluppo di nuove competenze, capacità trasversali e atteggiamenti sviluppati con apprendimenti formali, non formali ed informali;
• in caso di sospensione di giudizio, definire procedure idonee per fare lo scrutinio finale prima della partenza per il soggiorno di studio all'estero;
• identificare solo i contenuti fondamentali necessari per svolgere serenamente l'anno successivo e permettere allo studente di vivere l'esperienza di full immersion nella scuola estera;
• esprimere una valutazione globale che prenda in considerazione la "documentazione rilasciata dall'Istituto straniero" e l'accertamento delle competenze acquisite rispetto alle attese esplicitate nel contratto formativo fatto prima della partenza e, solo se necessario, procedere alla realizzazione di prove integrative in itinere.
4 Documento xxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/xxxx000_00.xxx
2. CARATTERISTICHE DELLA MOBILITA’
Con il termine “Mobilità Studentesca Individuale” si intende un periodo di studi, compreso tra un minimo di due mesi fino ad un massimo di un anno scolastico, che ogni singolo studente decide di trascorrere in una Istituzione scolastica di pari grado in un Paese straniero.
Il suggerimento di favorire la mobilità studentesca, già contenuto nella C.M. 181/1997, è ribadito nelle Linee di indirizzo ministeriali del 2013 dove tale opportunità viene definita come strumento chiave per l’educazione alla cittadinanza interculturale, in ambito sia europeo che internazionale.
Il soggiorno di studio in un altro Paese rappresenta, oltre ad una modalità di acquisizione delle competenze disciplinari-culturali, un’esperienza altamente formativa per la crescita personale dello studente, intesa come sviluppo delle cosiddette soft skill quali autonomia, capacità organizzative, essere in grado di prendere decisioni ed agire con responsabilità senza contare sull’aiuto della famiglia o delle altre persone con cui si è sempre interagito, inserirsi in un contesto completamente nuovo nel quale occorre utilizzare “le mappe” di un’altra cultura, sapendo interagire, comunicare e costruire relazioni interpersonali positive; significa, quindi, prendersi un impegno che va ben oltre quello richiesto dalla frequenza di un normale anno di studio.
Pertanto, in quest’ottica, ogni Istituto secondario di secondo grado dovrebbe promuovere e valorizzare il percorso all’estero di uno studente, in quanto le competenze interculturali acquisite durante l’esperienza di mobilità sono coerenti con la maggior parte delle nuove competenze chiave per l’apprendimento permanente stabilite dal Consiglio UE (22 maggio 2018)5 e con le competenze chiave per la cittadinanza previste dall’ordinamento scolastico italiano6.
3. FINALITA’ DEL PROTOCOLLO
Partendo dall’osservazione contenuta nella nota del MIUR n. 843/2013, laddove sottolinea che: “Nuovi programmi e proposte hanno fatto crescere il numero degli studenti
italiani che effettuano esperienze di studio o formazione di pochi mesi o dell’intero anno scolastico all’estero sia in Europa sia in altri Paesi, ove frequentano scuole di varia tipologia con contenuti formativi molto diversi da quelli delle scuole italiane. Nel contempo sono cresciuti quantitativamente anche gli studenti stranieri che effettuano esperienze di studio nel nostro Paese”
5Documento xxxxx://xxx-xxx.xxxxxx.xx/xxxxx-xxxxxxx/XX/XXX/XXX/?xxxxXXXXX:00000X0000(00)&xxxxxXX
6 Documento xxxx://xxxxxxxx.xxxxxxxx.xxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxx/0000/xxxxxxxx/xxx0_xx000xxx.xxx
l’Istituto “X. Xxxxxx, con il presente protocollo intende sostenere e, nel contempo, regolamentare l’esperienza di mobilità studentesca internazionale individuale e fornire indicazioni generali e di processo che permettano di:
1. assicurare trasparenza e coerenza di comportamento fra i diversi Consigli di classe;
2. valorizzare l’esperienza della mobilità studentesca;
3. individuare le figure di riferimento indispensabili a gestire il percorso (ex ante, in itinere, ex post) con le relative funzioni e responsabilità;
4. fornire il necessario orientamento e informazione alla famiglia;
5. precisare i modelli di documentazione necessaria
I programmi di mobilità individuale possono essere organizzati in forma autonoma dalle famiglie attraverso alcune modalità:
• bandi di concorso di enti pubblici e privati;
• organismi specializzati, associazioni o agenzie di supporto;
• organizzazione personale (contatti e conoscenze personali); in questi casi è di competenza delle famiglie la scelta dell’ente o dell’agenzia di supporto, così come la scelta del paese straniero.
Tutte le tipologie di mobilità studentesca internazionale (da due mesi ad un anno scolastico) sono previste per la classe quarta.
4. FIGURE COINVOLTE
1. Il Dirigente Scolastico
2. Il Referente per la mobilità internazionale
3. Il Consiglio di Classe
4. Il Tutor o il Mentor
5. Lo studente/la studentessa
6. La famiglia o il tutore legale
Il Dirigente Scolastico
Garantisce la promozione, la realizzazione e l’efficacia della mobilità studentesca in uscita ed in entrata:
• nomina un docente referente per la mobilità internazionale studentesca;
• nomina un tutor per lo studente dell’Istituto che svolge un periodo di studio all’estero;
• nomina un mentor per lo studente straniero che svolge un periodo di studio nell’Istituto;
• assicura la linea di comportamento unitaria nei confronti degli allievi in mobilità delineata nel presente protocollo, soprattutto verificando che i Consigli di Classe esprimano richieste e forniscano indicazioni omogenee sui contenuti e sulle competenze da acquisire e garantisce che non vi siano disparità di trattamento.
Il Referente per la mobilità
• predispone il Contratto Formativo tra scuola, famiglia e studente, documento che chiarisce le responsabilità specifiche di tutti i soggetti coinvolti; ciascuna delle parti si impegnerà a rispettare gli accordi in esso precisati.;
• supporta i Consigli di classe ai fini di una linea di comportamento omogenea;
• converte in decimi le valutazioni estere per calcolare la fascia di livello per media ai fini di una corretta attribuzione del credito scolastico;
• promuove all’interno del Collegio dei docenti attenzione e sensibilità verso le tematiche dell’educazione all’interculturalità e si fa promotore di iniziative per la conoscenza, la valorizzazione e la diffusione delle esperienze di mobilità
• cura i contatti con i Tutor, i Mentor, i docenti coinvolti, le associazioni che si occupano del programma di scambio e le famiglie; fornisce materiale di supporto e aggiorna il Dirigente scolastico sull’andamento dei singoli percorsi di mobilità;
• si aggiorna partecipando a corsi di formazione, seminari, conferenze, webinar ed incontri, riguardanti gli scambi giovanili internazionali e il dialogo tra culture, organizzati da Associazioni ed Enti accreditati per la formazione del personale.
Il Consiglio di classe
• si rapporta con lo studente in mobilità e la sua famiglia (o famiglia ospite) per il tramite del
Tutor/Mentor;
• elabora assieme al tutor la sezione del Contratto Formativo indicando gli obiettivi e i contenuti essenziali riferiti al periodo scolastico che lo studente trascorrerà all’estero, Piano di Apprendimento Personalizzato e ne fornisce copia allo studente prima della sua partenza;
• riconosce e valuta le competenze acquisite durante l’esperienza di studio all’estero considerandole nella sua globalità valorizzandone i punti di forza anche ai fini dell’attribuzione del credito per l’esame di Stato.
Il Tutor
• si informa, anche attraverso lo studente, sui programmi di studio e sui sistemi di valutazione della scuola ospitante;
• aggiorna il Consiglio di classe sulle esperienze formative, didattiche e culturali dello studente in mobilità;
• cura che la classe e lo studente in mobilità si scambino informazioni significative;
• al termine dell’esperienza all’estero, trasmette al Consiglio di classe, nella prima riunione utile, i risultati conseguiti dallo studente, raccoglie le certificazioni di competenze e di titoli acquisiti e li propone al Consiglio di classe affinché vengano valutati;
• comunica allo studente gli argomenti del programma italiano che saranno oggetto di eventuale accertamento, nonché i tempi e le modalità di recupero e le date di eventuali verifiche successive previste dal Consiglio di classe;
• cura il reinserimento dello studente nella classe di appartenenza attraverso attività di disseminazione delle esperienze maturate all’estero.
La Famiglia
• si impegna a rispettare e far rispettare il protocollo della scuola che regolamenta la mobilità internazionale individuale il patto di corresponsabilità sottoscritto;
• sostiene il proprio figlio/a negli adempimenti necessari alla riammissione;
• mantiene un contatto con il docente tutor;
• segnala eventuali problemi connessi con la frequenza della scuola estera;
• fornisce tutta la documentazione necessaria prima della partenza e al rientro, avendo la responsabilità della traduzione in italiano o in lingua inglese, dei certificati di frequenza e valutazione (o qualsiasi altro documento in possesso) provenienti dalla scuola straniera.
Lo Studente / La Studentessa
• si impegna a rispettare il protocollo della scuola che regolamenta la mobilità internazionale individuale, il contratto Formativo e il Piano di Apprendimento Personalizzato sottoscritto;
• si impegna a mantenere contatti regolari con la scuola di origine, soprattutto attraverso il docente tutor affidatogli e a fornire la documentazione necessaria alla valutazione della propria esperienza;
• trasmette, non appena disponibile, la documentazione conseguita nella scuola straniera, preferibilmente in inglese, le programmazioni svolte nelle singole discipline, la descrizione di eventuali altre attività realizzate e una relazione sull’esperienza di mobilità.
5. PROCEDURA MOBILITA’ IN USCITA
A) PRIMA DELLA PARTENZA
Studente/Famiglia comunica l’intenzione di mobilità all’estero al coordinatore di classe che informa il consiglio di classe per avere un parere e alla segreteria didattica che fornisce un modulo di richiesta (Allegato 1) da compilare; tempistica:
a. per mobilità annuale: entro il 30 aprile dell’a.s. di frequenza classe terza;
b. per mobilità breve: entro il 30 settembre dell’a.s. di frequenza classe quarta;
Dirigente: convoca il Consiglio di classe per l’espressione del parere sulla richiesta di mobilità da parte dello studente;
Consiglio di Classe: valuta la richiesta di mobilità dello studente ed esprimere un parere motivato, ma non vincolante e indica il nominativo del docente tutor;
Dirigente: nomina il docente tutor e predispone il colloquio tra famiglia, studente e Referente per la mobilità; a seguito dell’incontro stila apposito documento per l’Associazione/Ente intermediario (Allegato 2).
Famiglia: comunica al docente tutor e agli uffici della Segreteria didattica, per gli aspetti amministrativi, informazioni relative ai piani e programmi di studio ad altre attività previste ed al sistema di valutazione seguito presso la scuola straniera.
Referente mobilità e Tutor: prendono visione del materiale riguardante la scuola straniera dove lo studente svolgerà la propria esperienza di studio in mobilità e predispongono il Contratto Formativo tra scuola, famiglia e studente (Allegato 3), contenente anche il Piano di Apprendimento Personalizzato, predisposto dal Consiglio di classe (necessario soprattutto per la mobilità semestrale e annuale); detto Piano dovrà contenere esclusivamente i nuclei fondanti che costituiscono le conoscenze imprescindibili che lo studente che trascorre un periodo all’estero dovrà dimostrare di possedere al suo rientro a scuola. Il Piano deve essere basato sulla centralità dello studente, quindi tenere presente lo sviluppo di conoscenze disciplinari (in Italia e all’estero), e soprattutto lo sviluppo di nuove competenze, capacità trasversali e atteggiamenti.
Dirigente, docente tutor, famiglia e studente: firmano il Contratto formativo (una copia viene consegnata alla famiglia).
Studente: si iscrive regolarmente alla classe successiva, quarta; accanto al suo nome comparirà negli elenchi e in tutti gli atti ufficiali la dicitura “in mobilità individuale all’estero ai sensi della CM 181/97, comma 1”
IMPORTANTE: Per poter accedere al periodo di studio all’estero lo studente, a conclusione della classe terza, deve essere ammesso alla classe successiva, la quarta, senza debiti scolastici.7
B) DURANTE IL SOGGIORNO (in itinere) Studente:
a. si impegna a portare avanti, durante il soggiorno all’estero e, nel caso di mobilità annuale o nel secondo quadrimestre, anche durante le vacanze estive, il percorso di studio autonomo riferito ai programmi delle discipline non comprese nel curricolo della scuola ospite o contenuti nel P.A.P.;
b. si impegna a mantenere contatti via mail con il docente tutor attraverso il quale potrà tenersi aggiornato sui programmi e fare esercitazioni sugli argomenti oggetto del P.A.P.
Tutor: definisce, in accordo con il Consiglio di classe, un monitoraggio a distanza e fissa scadenze per l’aggiornamento delle informazioni (anche delle decisioni assunte dal Consiglio di classe), in segno di un impegno reciproco e per contribuire alla crescita dello studente attraverso il sostegno all’assunzione della responsabilità individuale;
Segreteria: raccoglie le eventuali comunicazioni fornite dalla scuola ospitante, o dalla famiglia ne consegna copia al docente tutor e una copia l’archivia nella cartella personale dello studente.
Famiglia: informa e garantisce un’attiva collaborazione per quanto riguarda la raccolta della documentazione di frequenza della scuola estera (atti burocratici) ed eventuali lavori svolti, mantiene contatti regolari con il docente tutor e comunica alla segreteria la data del rientro del proprio figlio/a.
7 In caso di sospensione di giudizio la scuola può, se la tempistica lo consente, proporre allo studente “procedure idonee a pervenire allo scrutinio finale prima della partenza per il soggiorno di studio o formazione all’estero” (da Linee di indirizzo sulla mobilità internazionale individuale 2013).
C) AL RIENTRO
Studente/Famiglia
a) contatto il docente tutor per definire un incontro assieme al Referente per la mobilità e, possibilmente, con il Dirigente scolastico, in vista del reinserimento;
b) consegna alla Segreteria didattica tutta la documentazione fornita dalla scuola straniera e/o dall’Associazione/Ente di supporto.
Studente: presenta una relazione scritta (Allegato n. 4) (inviata al Consiglio di classe in formato digitale) sull'esperienza svolta, sugli apprendimenti formali, non formali e le competenze acquisite all’estero, riferimenti all’organizzazione della scuola, alla motivazione della scelta dei corsi di studio, al tipo di lezioni e alle modalità di verifica, alle esperienze extra-scolastiche, possibilmente con elementi di confronto tra i sistemi educativi.
Tutor: ove possibile, traduce in decimi, con il supporto del Referente per la mobilità, le valutazioni estere per calcolare, in sede di scrutinio del primo periodo scolastico, la fascia di livello per media conseguita, ad uso di una corretta attribuzione del credito scolastico riferito alla classe quarta.
Consiglio di classe e tutor: valuta il percorso formativo partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e presentata dallo studente per arrivare ad una verifica delle competenze acquisite rispetto a quelle attese, come indicato nel Contratto formativo. In particolare, poiché “Oltre alle conoscenze e competenze disciplinari, gli Istituti dovrebbero... valutare e valorizzare gli apprendimenti non formali e informali nonché le competenze trasversali acquisite” (cfr. nota MIUR n. 843/2013), il Consiglio di classe potrà considerare le acquisizioni coerenti con le competenze chiave stabilite dall’Unione Europea e con le competenze di cittadinanza e interculturali, ossia quelle relative a:
• spirito di iniziativa, autonomia e responsabilità
• efficacia comunicativa, anche utilizzando lingue diverse
• capacità organizzative, adattative, proattive, decisionali e di gestione di positive relazioni interpersonali
• capacità di relativizzare le proprie conoscenze, abitudini e valori
• capacità di riconoscere i modelli cognitivi, valoriali, linguistici e comportamentali che differenziano le culture e di adattarvisi
Sulla base della valutazione del percorso, del colloquio con lo studente durante il quale il returnee illustra e commenta la relazione sull’esperienza svolta, il CdC verbalizza il rientro dello studente e definisce:
a) nel caso di rientro durante l’anno scolastico, periodo di allineamento: le attività di recupero che mettano lo studente in condizione di affrontare nella maniera più proficua la seconda parte dell’anno scolastico e, nello scrutinio intermedio, può inserire le valutazioni attinenti alle materie e programmi comuni con la scuola estera di provenienza e attribuire N.C. negli altri casi; nello scrutinio finale lo studente è valutato in base ai risultati del secondo periodo didattico, comprese le verifiche sui competenze, conoscenze e abilità non acquisite nel periodo di mobilità;
b) nel caso di rientro a conclusione del secondo periodo didattico (mobilità nel secondo quadrimestre o mobilità annuale):
• il CdC conferma le discipline o parti di esse da integrare e la settimana per la verifica orale (eventualmente preceduta da verifiche scritte o grafiche), che possano svolgere entro tempi ragionevoli per la frequenza proficua del 5° anno, di ai primi di ottobre e comunque non oltre la fine di novembre8.
• indica le modalità di svolgimento delle verifiche integrative e definisce, in base alle valutazioni riportate, la banda di oscillazione per il credito secondo la normativa vigente, assegnando il punteggio che, sommato agli eventuali crediti formativi, va a costituire il credito scolastico del quarto anno;
• attribuisce il credito scolastico nello scrutinio del 1° quadrimestre, dopo l’accertamento delle competenze in quelle discipline se lo studente non è riuscito ad allinearsi del tutto al percorso di studio coerente con la classe quinta entro il mese di novembre.
Studente:
a) impegno a reintegrarsi nella realtà formativa ed educativa della propria classe e a studiare per allineare le proprie competenze scolastiche;
b) sostiene il colloquio e le eventuali prove di verifica predisposte dal Consiglio di classe;
c) impegno a far partecipi i propri compagni di classe dell’esperienza di mobilità sperimentata nel periodo di studio all’estero.
6. PROCEDURA MOBILITA’ IN ENTRATA
La presenza di studenti stranieri nelle classi del nostro Istituto favorisce la crescita partecipata di tutte le componenti scolastiche e rappresenta un’occasione di sviluppo delle competenze interculturali.
La mobilità in entrata riveste un importante funzione nell’ottica di internazionalizzazione della scuola e di spirito multiculturale dell’azione didattica che desidera essere sempre attenta alle sollecitazioni che provengono dalla società.
L’inserimento dello studente straniero può offrire all’Istituto l’occasione di stabilire relazioni con la scuola di provenienza, essere fonte di futuri progetti comuni, nonché occasione di consolidamento dei rapporti di collaborazione già istituiti.
A tale scopo l’Istituto si impegna a valorizzare la presenza degli studenti stranieri, ospiti nell’ambito di programmi di mobilità studentesca internazionale, a favorirne il migliore inserimento e il massimo risultato reciproco in termini di scambio interculturale; inoltre si impegna ad organizzate attività rivolte alla sensibilizzazione delle famiglie e degli studenti dell’Istituto per candidarsi ad ospitare uno studente straniero che desideri studiare in Italia e aspiri a conoscere la nostra cultura e il nostro territorio.
8 Se ci sono i presupposti temporali e in base alla quantità dei contenuti da integrare, lo studente può sostenere la verifica orale entro l’inizio dell’anno scolastico.
L’accoglienza di singoli alunni provenienti dall’estero da parte degli istituti secondari di secondo grado per un periodo non superiore ad un anno scolastico e non finalizzato al conseguimento di un titolo di studio, non è soggetta alle norme di cui all’art. 192 comma 3 del D. L.vo n.297/1994.
A) PRIMA DELL’ARRIVO
Ente/Scuola straniera invia la richiesta di soggiorno e studio all’Istituto, all’attenzione del Dirigente scolastico; tempistica:
a. per la mobilità annuale: entro il 31 agosto dell’a.s. conclusivo della classe terza (corrispondente per età e/o livello di studio di scuola di provenienza);
b. per la mobilità breve: due mesi precedenti l’inserimento per la frequenza della classe quarta;
Dirigente:
a) assieme al Referente per la mobilità verifica la richiesta con la documentazione allegata e decide in merito all’accettazione dell’istanza;
b) sulla base dell'età, del profilo culturale, dell’eventuale conoscenza della lingua italiana individuerà la classe d’inserimento, sentito il parere del relativo coordinatore di classe;
c) nomina il docente mentor indicato dal consiglio di classe.
Consiglio di Classe: valuta la proposta d’inserimento, individua un Tutor ed, eventualmente, uno o più studenti peer-tutor;
Mentor: in collaborazione con il Consiglio di Classe e il Referente per la mobilità, presa visione della documentazione della scuola straniera di provenienza dello studente ospite, predispone un Contratto Formativo tra scuola, la famiglia ospitante e lo studente, contenente uno specifico Piano di apprendimento personalizzato (Allegato 5) adeguato alle competenze e calibrato sugli interessi ed abilità dello studente straniero e alle eventuali specifiche richieste della scuola di provenienza. Famiglia ospitante/Associazione di supporto: assolvimento del pagamento della quota assicurativa prevista per uno studente.
B) DURANTE IL SOGGIORNO (in itinere)
Dirigente: predispone un colloquio tra famiglia ospitante, studente, Referente per la mobilità e docente mentor; a conclusione dell’incontro viene firmato il Contratto formativo contenente il Piano di apprendimento personalizzato, una copia del quale viene consegnata allo studente e una alla famiglia ospitante.
Studente ospite:
a) si attiene scrupolosamente al Regolamento di Istituto, in ogni sua voce;
b) ha cura di seguire con regolarità le lezioni, secondo il Piano di Studi Personalizzato predisposto, non oltrepassando il limite di ore di assenza previste dalla normativa vigente e indicato nel P.S.P.
c) sfrutta tutte le opportunità offerte dalla scuola ospite, in quanto prezioso strumento di integrazione e conoscenza di una realtà nuova;
Famiglia ospitante:
a) si interessa ai progressi scolastici dello studente straniero utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla scuola, come ore di ricevimento, schede, rapporti intermedi ecc.;
b) per qualsiasi esigenza, chiarimento o difficoltà contatta il mentor o il coordinatore di classe;
c) giustifica le assenze dello studente straniero e comunica con anticipo eventuali assenze programmate.
Consiglio di classe:
a) nella prima riunione utile formalizza l’inserimento dello studente;
b) rilascia, al termine del periodo di studio dello studente ospite, un attestato di frequenza e una valutazione globale sull’esperienza;
c) valuta, in funzione della durata della permanenza, il profitto disciplinare dello studente;
d) valuta con la classe la ricaduta dell’esperienza interculturale.
e) i docenti del consiglio coinvolgono gradualmente lo studente nelle attività della classe, lo aiutano a presentare il suo paese e la sua cultura, man mano che cresce la padronanza dell’italiano lo valorizzano coinvolgendolo in brevi e mirate lezioni di lingua madre o veicolare, valorizzano l’esperienza di studio svolta nel paese di origine laddove possano esserci complementarità utili per le diverse discipline
Referente mobilità:
a) esamina il fascicolo personale e la documentazione scolastica estera (normalmente in lingua inglese) inoltrati alla scuola al momento dell’iscrizione dello studente straniero;
b) supporta il Consiglio di classe ai fini di una linea di comportamento unitaria e fornisce materiale di supporto al mentor;
c) aiuta il mentor a predisporre la certificazione finale, possibilmente in lingua inglese, da consegnare alla fine del percorso scolastico allo studente straniero
d) si occupa della ricaduta e valorizzazione della presenza dello studente straniero all’interno dell’Istituto incoraggiando una crescita interculturale partecipata di tutta la scuola
Mentor
a) prepara e sensibilizza la classe all’accoglienza;
b) predispone un orario e un piano di lavoro personalizzato in base: alle competenze linguistiche, alle aspettative, al profilo della scuola di provenienza dello studente;
c) suggerisce attività di peer tutoring ai compagni di classe in particolare nei primi mesi, per facilitare la comunicazione e l'inserimento veloce nelle attività didattiche;
d) mantiene, ove possibile, i contatti con la scuola di provenienza, cura i rapporti e informa tempestivamente la famiglia ospitante su ogni problema o difficoltà che dovesse insorgere con lo studente ospitato.
ALLEGATO 1 – MODULO RICHIESTA MOBILITA’ INDIVIDUALE
(mobilità annuale: consegnare entro il 30 aprile dell'a.s. classe terza) AL DIRIGENTE SCOLASTICO
(mobilità breve: consegnare entro il 30 settembre dell'a.s. classe quarta) I.I.S. “B. VARCHI” MONTEVARCHI
Il/la sottoscritto/a genitore dell’alunno/a
iscritto/a, per l’anno scolastico
alla classe
sezione
indirizzo
COMUNICA
che il proprio/a figlio/a ha intenzione di compiere un soggiorno di studio all’estero di durata:
□ ANNUALE
□ SEMESTRALE spuntare:
□ 1° semestre
□ 2° semestre
□ ALTRO PERIODO, indicare con destinazione (specificare nazione): Nome della scuola Sito scuola: www. Piano di studi che intende seguire:
DISCIPLINA | ore | DISCIPLINA | ore |
1. | 6. | ||
2. | 7. | ||
3. | 8. | ||
4. | 9. | ||
5. | 10. |
L’organizzazione del soggiorno avviene attraverso una delle seguenti modalità:
□ ente o agenzia autorizzata:
□ bando di concorso di ente pubblico/privato
□ tramite contatti personali (produrre documentazione richiesta in segreteria)
□ altro (specificare
Si riserva di confermare, non appena possibile, quanto sopra dichiarato.
Montevarchi, Firma dei genitori
Firma studente/studentessa
ALLEGATO 2 – MODULO DICHIARAZIONE MOBILITA’ INDIVIDUALE
Dichiarazione dell’Istituto dello studente
che ha richiesto di effettuare un periodo di studio all’estero.
Ai/Alla
In merito alla richiesta, pervenuta presso questo istituto in data , prot. n. si accorda la possibilità che il/la studente/studentessa , frequentante la classe sez. Xxxxxxxxx , possa aderire al
progetto di mobilità internazionale nell’anno scolastico per il periodo
, con reinserimento nella classe ad .
Al fine di garantire la serietà di un impegno reciproco e operare “per la crescita dello studente attraverso l’assunzione della responsabilità individuale”, come previsto dalla nota del M.I.U.R. prot. 843 del 10 aprile 2013 “Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale” nota che, “sostituisce a tutti gli effetti le precedenti circolari in materia”, si richiamano alcuni elementi essenziali contenuti nella normativa sopra citata:
1. le esperienze di studio o formazione compiute all’estero dagli studenti italiani, per periodi non superiori ad un anno scolastico, sono valide per la riammissione nell’istituto di provenienza e sono valutate ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dalle Indicazioni Nazionali e delle Linee Guida ministeriali;
2. prima della partenza lo studente deve fornire alla propria scuola un’ampia informativa sull’istituto scolastico o formativo che intende frequentare all’estero e sui relativi programmi, in maniera tale che l’istituto italiano sia messo in grado di conoscere il percorso di studio/formazione che sarà effettuato dallo studente all’estero;
3. il Dirigente scolastico, assieme con lo studente, la famiglia e il tutor assegnato, firmeranno il Patto formativo che chiarisce le responsabilità specifiche di tutti i soggetti coinvolti e che ciascuna delle parti si impegnerà a rispettare, oltre a contenere il Piano di Apprendimento Personalizzato (P.A.P.) contenente i nuclei fondanti che costituiscono le conoscenze imprescindibili che lo studente che trascorre un periodo all’estero dovrà dimostrare di possedere al suo rientro a scuola.
4. al termine dell’esperienza all’estero è compito del Consiglio di classe valutare il percorso formativo partendo da un esame della documentazione rilasciata dall’istituto straniero e della relazione presentata dall’alunno, per arrivare alla verifica delle competenze acquisite o in fase di sviluppo, attraverso le modalità definite nel P.A.P. redatto dal tutor con il Consiglio di Classe;
5. ai fini della valutazione intermedia, i Consigli di classe possono definire i voti per le materie comuni sulla base di quanto certificato dalla scuola straniera, mentre per le materie non presenti nel curricolo si procederà ad assegnare il voto sulla base della verifica dell’apprendimento dei contenuti essenziali. Al termine dell’attività didattica annuale, gli studenti verranno regolarmente ammessi alla valutazione finale.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Xxxxxx Xxxxxxx
Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del D. Lgs. 82/2005 e norme collegate
ALLEGATO 3 – CONTRATTO FORMATIVO
E PIANO DI APPRENDIMENTO PERSONALIZZATO
DESTINATARI: Dirigente scolastico, Consiglio di Classe, tutor, studente, famiglia
Accordo formativo per le esperienze di mobilità studentesca individuale
ANNO SCOLASTICO 20 / 20
Nominativo STUDENTE/STUDENTESSA | |
Classe/Sezione/Indirizzo Studi | |
e-mail studente e identificativo Skype | |
Periodo di mobilità | da a |
Totale mesi | |
Paese di destinazione | |
Nominativo DOCENTE TUTOR | |
e-mail tutor e identificativo Skype | |
e-mail padre o madre studente | |
Nome e dati della scuola straniera ospitante Indirizzo, recapiti tel, e-mail, sito |
Il Contratto formativo per i soggiorni all’estero è sottoscritto dai/dalle docenti del Consiglio della classe, dallo studente, dai suoi genitori/tutori e dal Dirigente scolastico.
Esso regola I diritti e i doveri di ciascuna delle parti coinvolte e le impegna al rispetto degli accordi sottoscritti.
La finalità del presente contratto sottoscritto tra le parti consente di concordare un iter formativo personalizzato, trasparente e vincolante e volto a valorizzare l’esperienza all’estero nelle procedure di riammissione nella classe di origine, in particolare:
• chiarire gli obiettivi formativi disciplinari e trasversali relativi al soggiorno di studio all’estero, le modalità e i criteri per la valutazione;
• promuovere un clima sereno e fiducioso, di reciproco rispetto e collaborazione;
• valorizzare le potenzialità di tali esperienze ai fini di una ricaduta nell’intera comunità scolastica e nel territorio.
Ruolo e/o Disciplina | Nome e Cognome | Firma |
Dirigente Scolastico | Xxxxxx Xxxxxxx | |
Docente Tutor: | ||
Il Dirigente scolastico
• garantisce la realizzazione e l’efficacia dell’esperienza di mobilità individuale dello studente;
• assicura che il Consiglio di Classe fornisca indicazioni omogenee sui contenuti e sulle competenze da acquisire e garantisce che le procedure di reinserimento siano rispettose della normativa vigente, coerenti con il protocollo d’Istituto che regola la mobilità studentesca e che non vi siano disparità di trattamento.
Il Tutor e il Consiglio di classe si impegnano a:
• mantenere, tramite il tutor, i contatti con lo studente;
• indicare alcuni contenuti irrinunciabili di apprendimento per le discipline del programma italiano che non verranno seguite durante il soggiorno all’estero;
• valutare le competenze dell’alunno in partenza e indicare quali sono quelle attese per il rientro nella classe di origine a conclusione dell’esperienza di studio all’estero;
• concordare con lo studente le modalità ed i tempi per l’accertamento, per l’eventuale attività di recupero e per la verifica finale;
• esprimere una valutazione globale che tenga conto del percorso di studio compiuto all’estero, dell’accertamento sui contenuti disciplinari irrinunciabili e dell’acquisizione delle competenze di cittadinanza e interculturali (le soft skills) apprezzando la trasferibilità delle competenze stesse;
• curare la valorizzazione dell’esperienza nella classe attraverso attività di disseminazione del percorso scolastico realizzato all’estero e nel documento di presentazione all’esame di Stato
Lo studente si impegna a:
• immediatamente dopo l’arrivo nella scuola ospitante, attivarsi per concordare il piano di studi da seguire durante il soggiorno dandone comunicazione tempestiva al tutor;
• frequentare regolarmente, con interesse e partecipazione, la scuola ospitante all’estero;
• informare con cadenza il Consiglio di Classe, tramite il tutor,
dell’andamento scolastico nella scuola ospitante sulle materie che sta seguendo, i progetti,
i laboratori, gli apprendimenti linguistici, le competenze acquisite (linguistiche, tecnologiche, sociali, disciplinari, etc.);
• seguire il Piano di Apprendimento Personalizzato sotto-indicato;
• avere piena consapevolezza che, dopo il rientro dall’esperienza all’estero, dovrà recuperare in itinere o in estate i contenuti irrinunciabili delle materie non frequentate, secondo le indicazioni del Consiglio di classe;
• presentare una relazione scritta al Consiglio di classe relativa al percorso formale e non formale e le competenze trasversali maturate durante il periodo di studio all’estero;
• trasmettere alla segreteria didattica un certificato di frequenza ed eventuali valutazioni rilasciate dalla scuola estera nel corso dell’anno (es. scheda di valutazione periodica, certificazioni, report, etc.) con specifica legenda per la conversione in voti italiani, almeno in lingua inglese (oppure convalida da parte del Consolato italiano nello stato estero);
• richiedere alla scuola ospitante e trasmettere tempestivamente, a conclusione della sua esperienza, la documentazione utile al riconoscimento, la valutazione e la valorizzazione degli studi compiuti in mobilità;
• per gli studenti che rientrano alla fine dell’A.S., sostenere eventuali verifiche integrative nel periodo di per la determinazione della media dei voti e del credito scolastico;
• per gli studenti che rientrano durante l’anno scolastico, eventuali verifiche orali o scritte sugli argomenti da reintegrare.
La famiglia si impegna a:
• curare con particolare attenzione gli atti burocratici (iscrizione, comunicazioni, etc.);
• mantenere contatti con cadenza
sull’andamento dell’esperienza all’estero del proprio figlio
con il tutor per aggiornarlo
• sostenere e sollecitare, se necessario, il passaggio di informazioni fra lo studente all’estero, la scuola e Associazione/Ente
COMPETENZE ATTESE
A CONCLUSIONE DEL SOGGIORNO DI STUDIO ALL’ESTERO
Ai fini della valutazione il Consiglio di Classe terrà conto anche di quanto verrà dichiarato dalla scuola ospitante all’estero e da quanto contenuto nella relazione dello studente.
COMPETENZA | INDICATORI |
CONTENUTI IRRINUNCIABILI DI APPRENDIMENTO
DISCIPLINA | CONTENUTI |
Montevarchi
Firma Studente/Studentessa
Firma dei genitori dello Studente
I sottoscritti sono consapevoli che, a fronte di una mancata documentazione e/o di un esito insufficiente delle eventuali verifiche e/o prove integrative, il Consiglio di Classe potrà esprimere parere non favorevole all’ammissione all'anno successivo.