IN FORMA ABBREVIATA EUROFUNDLUX - SOCIETÀ D’INVESTIMENTO
IN FORMA ABBREVIATA EUROFUNDLUX - SOCIETÀ D’INVESTIMENTO
A CAPITALE VARIABILE DI DIRITTO LUSSEMBURGHESE MULTICOMPARTO.
Prospetto
Le sottoscrizioni possono essere accettate esclusivamente sulla base del presente Prospetto, obbligatoriamente accompagnato dall’ultimo Rapporto Finanziario annuale disponibile e dall’ultimo Rapporto Finanziario semestrale, qualora quest’ultimo sia stato pubblicato successivamente all’ultimo Rapporto annuale.
Detti Rapporti Finanziari costituiscono parte integrante del presente Prospetto. In relazione all’offerta ivi contenuta, non possono essere fornite informazioni diverse da quelle contenute in codesto Prospetto, nel Documento d’Informazioni Chiave, nei Rapporti Finanziari periodici nonché nei documenti citati nel Prospetto stesso e consultabili dal pubblico.
Oltre al Prospetto, la Società ha emesso un Documento d’Informazioni Chiave contenente informazioni essenziali relative a un investimento in un comparto della Società, in particolare per quanto riguarda la natura e le caratteristiche del prodotto, il suo profilo di costo e di rischio, il profilo dell'investitore tipo, nonché informazioni pertinenti sulle sue performance e altre informazioni specifiche. Il Documento d’informazioni chiave deve essere offerto gratuitamente ad ogni sottoscrittore prima della sottoscrizione. Esso può essere ottenuto gratuitamente presso la sede legale della Società, presso l’Agente Amministrativo, presso la Società di Gestione e presso gli Agenti Collocatori.
Le azioni della Società non saranno ammesse alla
quotazione ufficiale della Borsa del Lussemburgo. All’emissione, al rimborso e alla conversione delle azioni della Sicav EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND
si applicano le disposizioni in vigore nei vari paesi di commercializzazione.
Le azioni dei Comparti oggetto del presente Prospetto non possono essere sottoscritte o detenute, direttamente o indirettamente, da investitori residenti o aventi cittadinanza negli Stati Uniti d’America o di uno dei loro Stati Sovrani che abbiano la qualità di “US PERSON”. Da ultimo non è consentito il trasferimento di azioni a tali categorie di persone.
La Società richiama l’attenzione degli investitori sul fatto che potranno esercitare pienamente e in modo diretto i propri diritti nei confronti della Società, in particolare il diritto di partecipare alle assemblee generali degli azionisti della Società, solo nel caso in cui il nome dell’investitore figuri nel registro degli azionisti. Nel caso in cui l’investitore investa nella Società per il tramite di un intermediario che agisce in nome proprio ma per conto dell’investitore, l’investitore non potrà esercitare, direttamente nei confronti della Società, certi diritti connessi alla qualità di azionista. Si raccomanda all’investitore di informarsi in merito ai propri diritti.
MAGGIO 2023
Il presente Prospetto è la traduzione fedele dell’ultimo Prospetto approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier del Granducato del Lussemburgo ed è conforme al modello depositato presso la Consob.
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND SICAV
INDICE
A | PROSPETTO | pag. | 4 |
Organizzazione della Società | pag. | 4 | |
1. | INTRODUZIONE | pag. | 5 |
2. | LA SOCIETÀ | pag. | 7 |
3. | CAPITALE | pag. | 8 |
4. | OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO | pag. | 10 |
5. | LIMITI DI INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI | pag. | 11 |
6. | FATTORI DI RISCHIO | pag. | 22 |
7. | POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI | pag. | 29 |
8. | VALORE PATRIMONIALE NETTO | pag. | 30 |
9. | EMISSIONE DI AZIONI E PROCEDURA DI SOTTOSCRIZIONE E DI PAGAMENTO | pag. | 33 |
10. | RIMBORSO DI AZIONI | pag. | 34 |
11. | ATTRIBUZIONE E CONVERSIONE DI AZIONI | pag. | 35 |
12. | IMPOSTE | pag. | 36 |
13. | SPESE | pag. | 38 |
14. | SOCIETÀ DI GESTIONE | pag. | 39 |
15. | GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI | pag. | 40 |
16. | BANCA DEPOSITARIA | pag. | 41 |
17. | AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO | pag. | 43 |
18. | AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE E AGENTI COLLOCATORI | pag. | 43 |
19. | INFORMAZIONI DESTINATE AGLI AZIONISTI | pag. | 44 |
20. | LIQUIDAZIONE E FUSIONE | pag. | 44 |
21. | DOCUMENTI DISPONIBILI | pag. | 45 |
B | ALLEGATO I | pag. | 46 |
Particolarità e condizioni relative ai diversi paesi di commercializzazione | pag. | 46 | |
C | ALLEGATO II | pag. | 47 |
Schede tecniche relative ai vari Comparti di Eurofundlux | pag. | 47 | |
1. | EUROFUNDLUX - EMERGING MARKETS EQUITY | pag. | 47 |
2. | EUROFUNDLUX - EUROPEAN EQUITY ESG | pag. | 50 |
3. | EUROFUNDLUX - EQUITY RETURNS ABSOLUTE | pag. | 53 |
4. | EUROFUNDLUX - EURO DEFENSIVE | pag. | 56 |
5. | EUROFUNDLUX - EURO SUSTAINABLE CORPORATE BOND ESG | pag. | 58 |
6. | EUROFUNDLUX - FLOATING RATE | pag. | 61 |
7. | EUROFUNDLUX - AZIONARIO GLOBALE ESG | pag. | 64 |
8. | EUROFUNDLUX - EQUITY INCOME ESG | pag. | 67 |
9. | EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2026 | pag. | 70 |
10. | EUROFUNDLUX - CLIMATE CHANGE ESG | pag. | 72 |
11. | EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2025 | pag. | 75 |
12. | EUROFUNDLUX - BOND INCOME | pag. | 77 |
13. | EUROFUNDLUX - EURO GOVERNMENT BOND | pag. | 80 |
14. | EUROFUNDLUX - BALANCED INCOME | pag. | 82 |
15. | EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2024 | pag. | 85 |
D | ALLEGATO III | pag. | 87 |
INFORMAZIONI PRECONTRATTUALI PER I COMPARTI 8 O 9 DEL REGOLAMENTO (UE) 2019/2088 RELATIVO ALL’INFORMATIVA SULLA SOSTENIBILITÀ NEL SETTORE DEI SERVIZI FINANZIARI (“SFDR”) | pag. | 87 |
Il Prospetto può essere diffuso solo se corredato da tutti gli Allegati, che ne costituiscono parte integrante.
A
PROSPETTO
Organizzazione della società
SOCIETÀ DI GESTIONE
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Xxxxx Xxxxxxxx, 00 - X-00000 Xxxxxx
Agendo per conto proprio e attraverso la succursale in Lussemburgo
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Luxembourg Branch - Succursale di Lussemburgo
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ DI GESTIONE
1. Xxxxxxx Xxxx, Presidente
Professore di Economia degli Intermediari Finanziari – Università X. Xxxxxxx di Milano, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Avvera S.p.A., Membro del Consiglio di Amministrazione di Credem Private Equity SGR S.p.A.
2. Xxxxx Xxxxxxx, Vicepresidente
Presidente del Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare International Fund SICAV, Direttore Centrale di Credito Xxxxxxxx X.x.X., Vice Presidente di Credemvita S.p.A., Euromobiliare Advisory SIM S.p.A., Euromobiliare Fiduciaria S.p.A., Consigliere di Credemassicurazioni S.p.A. e di Credem Private Equity S.p.A.
3. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Consigliere
Membro del Consiglio di Amministrazione di Credem Factor S.p.A.
4. Xxxxx Xxxxxxxxxx, Consigliere
Amministratore Delegato di Petrolifera Xxxxx Xxxxxx S.p.A., Ex-Presidente di Fidindustria Ravenna e Presidente di Confindustria Ravenna
5. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx, Consigliere Indipendente
Consigliere indipendente di Credito Xxxxxxxx X.x.X.
6. Xxxxxxx Xxxxxx, Consigliere Indipendente
Membro del Consiglio di Amministrazione di Avvera S.p.A., Membro del Consiglio di Amministrazione di Credem Private Equity SGR S.p.A.
DIREZIONE DELLA SUCCURSALE
1. Xxxxxxx XXXXXXXXX
Direttore di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Luxembourg Branch - Succursale di Xxxxxxxxxxx - 00-00, Xxxxxx Xxxxxxx - X - 0000 Xxxxxxxxxxx
SEDE SOCIALE
00-00, Xxxxxx Xxxxxxx - X - 0000 Xxxxxxxxxxx
AGENTE DOMICILIATARIO
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A.
Agendo attraverso la succursale in Lussemburgo
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Luxembourg Branch - Succursale di Xxxxxxxxxxx - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ
1. Xxxxx XXXXXXX
Vice Direttore Centrale del Credito Xxxxxxxx XxX, Vice Presidente di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A., Euromobiliare Advisory SIM SpA e Euromobiliare Fiduciaria S.p.A., Milano, Consigliere di Credemassicurazioni S.p.A. e di Credem, Private Equity S.p.A., Italia - Presidente Consiglio di Amministrazione
2. Xxxxxxxxx XXXXXXX
Direttore Generale di Euromobiliare Advisory SIM S.p.A. - Amministratore
3. Xxxxxxx XXXXXXXXX
Direttore di Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A.- Luxembourg Branch, Succursale di Lussemburgo, 00-00 Xxxxxx Xxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx - Amministratore
4. Xxxxx XXXXXXX
Consigliere di Credito Xxxxxxxx X.x.X., Membro del Consiglio di Amministrazione di Euromobiliare Advisory SIM S.p.A. - Amministratore
AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A.
Agendo attraverso la succursale in Lussemburgo
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Luxembourg Branch - Succursale di Lussemburgo - 00-00, xxxxxx Xxxxxxx - X-0000 Xxxxxxxxxxx
AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Xxxxx Xxxxxxxx, 00 - X-00000 Xxxxxx
AGENTI COLLOCATORI
Ogni Agente designato e autorizzato dall’Agente Collocatore Principale a collocare le azioni nei paesi di commercializzazione citati nell’Allegato I
BANCA DEPOSITARIA
BNP Paribas Securities Services (succursale di Lussemburgo) - 00, Xxxxxx X.X. Xxxxxxx, X-0000 Xxxxxxxxxxx
GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI
Alkimis SGR S.p.A. – 4, Xxx Xxx Xxxxx, 00000 Xxxxxx, Xxxxxx Per il seguente comparto:
■ EUROFUNDLUX – EQUITY RETURNS ABSOLUTE
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited
Xxxxxx Xxxxx, 00 Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxxx, XX0X 0XX, Xxxxx Xxxxx Per il seguente comparto:
■ EUROFUNDLUX – BOND INCOME
Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD
0 Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx, XX0 0XX, Xxxxx Xxxxx Per il seguente comparto:
■ EUROFUNDLUX – EMERGING MARKETS EQUITY
CONSULENTE LEGALE
Xxxxxx & Xxxxxxxxx S.A. - 00, Xxxxxx Xxxx X. Xxxxxxx X-0000 Xxxxxxxxxxx
SOCIETÀ DI REVISIONE DELLA SOCIETÀ
Xxxxx & Xxxxx S.A. - 35E, Avenue Xxxx X. Xxxxxxx - L-1855 Lussemburgo
1. INTRODUZIONE
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND, in forma abbreviata “Eurofundlux” (di seguito indicata come “la Società”) è stata costituita nel Gran Ducato del Lussemburgo come Società d’Investimento a Capitale Variabile a Comparti Multipli (“SICAV”) di diritto lussemburghese per iniziativa del Credito Xxxxxxxx XxX.
Il 1 febbraio 2018 la Società ha designato una società di gestione sulla base della libera prestazione dei servizi in conformità ad un contratto di società di gestione come previsto dalla legge del 17 dicembre 2010.
La Società è conforme alle disposizioni della parte I della legge del 17 dicembre 2010 relativa agli Organismi di Investimento Collettivo.
L’obiettivo della Società è quello di permettere agli investitori di beneficiare della gestione professionale di Comparti distinti, investendo in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi menzionati all’articolo 41,
paragrafo 1 della legge del 17 dicembre 2010 in vista della realizzazione di redditi elevati, tenendo conto della salvaguardia del capitale, della stabilità del valore e di un alto coefficiente di liquidità delle attività, nel rispetto del principio della diversificazione dei rischi d’investimento offrendo agli investitori la scelta di più Comparti e la facoltà di passare da un comparto all’altro. I Comparti esistenti in un dato momento sono citati nell’Allegato II del presente Prospetto.
Il Consiglio di Amministrazione della Società si riserva il diritto di emettere una o più classi di azioni per ciascun comparto in base a criteri specifici da determinarsi.
Parimenti, il Consiglio di Amministrazione della Società si riserva il diritto di suddividere ciascuna di queste classi di azioni in due o più sottoclassi.
Il Consiglio di Amministrazione della Società può in ogni momento creare nuovi Comparti che investano in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi menzionati all’articolo 41, paragrafo 1 della legge del 17 dicembre 2010. Qualora venissero istituiti nuovi Comparti, verrà pubblicato un nuovo Prospetto ed un Documento d’Informazioni Chiave modificato contenenti tutte le informazioni utili agli investitori.
Protezione dei dati
Conformemente alle disposizioni normative sulla protezione dei dati di carattere personale (il «Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati» o «RGPD», entrato in vigore il 25 maggio 2018, la legge lussemburghese del 1˚ agosto 2018 che attua e completa il RGDP nonché tutte le normative applicabili in Lussemburgo), gli investitori sono informati che la Società agendo come titolare del trattamento dei dati, raccoglie, utilizza, memorizza e tratta i dati personali come segue.
Categorie dei dati trattati
I dati trattati comprendono le informazioni fornite da ciascun investitore, nel rigoroso quadro della gestione della Società descritta di seguito, come nome, indirizzo, numero di telefono, indirizzo e-mail, numero di conto, conti bancari, numero di azioni e importo dell’investimento (i “Dati Personali”).
Scopo della raccolta, dell’utilizzo e del trattamento dei Dati Personali
I Dati Personali sono trattati allo scopo di: (i) mantenere il registro degli azionisti;(ii) trattare le domande di sottoscrizione, rimborso e conversione di azioni e qualsiasi pagamento connesso;(iii) gestire i conti potenziali degli investitori;(iv) inviare comunicazioni agli investitori;(v) effettuare controlli, compresi quelli sulle pratiche di late trading e market timing;(vi) rispettare le norme applicabili in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, FATCA, CRS e qualsiasi altro obbligazione legale e / o regolamentare;(vii) qualsiasi monitoraggio e resoconto alla Società;(viii) distribuzione ed elaborazione necessari per la gestione della Società;(ix) difendere i diritti della Società.
Un investitore può, a sua discrezione, rifiutarsi di comunicare i Dati Personali alla Società o ai suoi delegati, impedendo così alla Società e/o al delegato, a seconda dei casi, di utilizzare tali dati. Tuttavia, tale rifiuto costituirà un ostacolo alla sottoscrizione o alla detenzione di azioni della Società da parte dell’investitore.
Condivisione e raccolta dei Dati Personali
I Dati Personali possono essere raccolti direttamente dalla Società, o da uno o più dei suoi delegati (i “Responsabili del Trattamento”).
I Dati Personali possono essere condivisi tra la Società e/o i suoi delegati, le entità appartenenti al gruppo della Società e ai loro dipendenti, i consigli di amministrazione, la Società di gestione, i revisori della Società e della Società di Gestione, i distributori, l’agente di collocamento, il Depositario, l’agente pagatore, l’amministrazione centrale e i rispettivi consulenti legali.
Accesso ai Dati Personali
La Società e i suoi Responsabili del Trattamento assicurano che gli investitori possano esercitare i loro diritti in qualsiasi momento.
Gli investitori hanno il diritto di accedere, rivedere, rettificare, limitare il trattamento o cancellare i propri Dati Personali raccolti e trattati dalla Società e/o dai suoi Responsabili del Trattamento e opporsi all’uso dei loro Dati Personali per scopi di marketing. Se gli investitori desiderano esercitare questo diritto, devono utilizzare le informazioni di contatto fornite al termine della presente informativa.
Qualsiasi richiesta verrà trattata nei limiti dei mezzi tecnici e organizzativi.
Nel caso in cui l’esercizio dei propri diritti di cancellazione, restrizione del trattamento o opposizione da parte di un investitore possa costituire un ostacolo alla continuità del rapporto contrattuale con la Società o di uno dei Soggetti Responsabili del Trattamento, l’investitore sarà obbligato a risolvere il suddetto rapporto contrattuale in conformità con le specifiche disposizioni contrattuali relative alla risoluzione. Ciò può includere il riscatto delle sue azioni nella Società.
Diritto di presentare un reclamo all’autorità nazionale per la protezione dei dati
Gli investitori hanno il diritto di presentare reclamo presso l’autorità di vigilanza lussemburghese, la Commissione nazionale per la protezione dei dati al seguente indirizzo 1, Rock’n’Xxxx Xxxxxx, X-0000 Xxxx-xxx- Alzette o qualsiasi autorità nazionale competente per la protezione dei Dati Personali, nel caso in cui ritengano che i loro Dati Personali siano trattati in modo non conforme alle disposizioni del RGPD.
Periodo di conservazione
La Società e i suoi Responsabili del Trattamento dei dati conserveranno i Dati Personali solo per un periodo non superiore a dieci (10) anni dalla conclusione del rapporto contrattuale con un investitore.
Contatti
Eventuali domande, richieste o ulteriori informazioni sull’utilizzo dei Dati Personali da parte della Società devono essere inviate per e-mail a: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxx.xx, o per iscritto a: Euromobiliare International Fund Sicav, 00-00 Xxxxxxx Xxxxxx - X - 0000 Xxxxxxxxxxx, Granducato del Lussemburgo.
Fattori di sostenibilità
I fattori di sostenibilità comprendono le problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva (i “fattori di sostenibilità”).
In conformità al regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (c.d. “SFDR”), Eurofundlux deve descrivere in che modo i rischi di sostenibilità (come descritti a seguire) sono integrati nelle decisioni d’investimento e i risultati della valutazione dei probabili impatti dei rischi di sostenibilità sui rendimenti di Eurofundlux.
Ad eccezione dei comparti che prevedono espressamente l’integrazione dei criteri ESG (o dei fattori di sostenibilità) nella loro politica d’investimento, Eurofundlux non promuove attivamente caratteristiche ambientali o sociali e non integra il processo di investimento con i criteri ESG, restando così esposta ai rischi di sostenibilità. Questi rischi di sostenibilità vengono integrati nelle decisioni d’investimento e nel processo di controllo dei rischi nella misura in cui rappresentano rischi effettivi o potenzialmente rilevanti a lungo termine con conseguente impatto sui rendimenti.
Gli impatti derivanti dall’insorgenza di un rischio di sostenibilità possono essere numerosi e variare in funzione del rischio specifico, del settore industriale, dell’area geografica e della classe di attivi. In generale, quando si verifica un rischio di sostenibilità per un attivo, l’attivo subisce un impatto negativo o perde interamente il suo valore.
La valutazione dei probabili impatti deve pertanto essere effettuata a livello del portafoglio: informazioni più dettagliate e specifiche sono fornite nella scheda tecnica di ogni comparto interessato.
Ad eccezione dei comparti che prevedono espressamente l’integrazione delle caratteristiche ESG (o fattori di sostenibilità) nella loro politica d’investimento, Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A., in qualità di società di gestione di Eurofundlux, non tiene conto degli effetti negativi delle proprie decisioni di investimento relative ai fattori di sostenibilità a causa dell’assenza di valutazioni extra finanziarie qualitative e quantitative finalizzate a valutare correttamente il potenziale impatto negativo della propria decisione d’investimento.
2. LA SOCIETÀ
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND (in forma abbreviata “Eurofundlux”) è stata costituita in data 13 giugno 2001 conformemente alla legge del 30 marzo 1988 con atto acquisito dal Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx, notaio in Lussemburgo, per una durata illimitata. La sede sociale è stabilita in Lussemburgo, 10-12 Avenue Pasteur.
EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND è una società di investimento a capitale variabile soggetta alla legge del 10 agosto 1915 sulle società commerciali (la "Legge del 1915") e alla legge del 17 dicembre 2010 sugli organismi di investimento collettivo, e successive modifiche. Lo Statuto iniziale della Società è stato pubblicato sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations” in data 13 luglio 2001. Lo Statuto è stato modificato in data 25 aprile 2005, 30 marzo 2010, 17 agosto 2011 e 27 novembre 2014 e le modifiche precedenti sono state pubblicate sul “Mémorial, Recueil des Sociétés et Association” in data 28 maggio 2005, 14 aprile 2010, 8 settembre 2011 e del 31 dicembre 2014. L'ultima modifica dello statuto risale al 1° luglio 2022 ed è in corso di pubblicazione sul registro elettronico delle imprese e delle associazioni (Recueil électronique des sociétés et associations "RESA", già Mémorial, Recueil des Sociétés et Associations). Lo Statuto e la nota legale sono depositati presso la Cancelleria del Tribunale di Circoscrizione in Lussemburgo, dove chiunque può prenderne visione e richiederne copia.
L’esercizio sociale della Società ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. L'assemblea generale annuale degli azionisti si terrà, in conformità alla legge lussemburghese, entro quattro (4) mesi dalla fine di ogni esercizio presso la sede legale della Società nel Granducato di Lussemburgo o in un altro luogo del Granducato di Lussemburgo specificato nell'avviso di convocazione dell'assemblea stessa.
La convocazione di un'assemblea generale degli azionisti può essere effettuata mediante annunci depositati presso il Registro del commercio e delle società del Lussemburgo e pubblicati almeno quindici (15) giorni prima dell'assemblea su RESA e su un quotidiano lussemburghese, e inviati a tutti gli azionisti registrati per posta ordinaria (lettera).
In alternativa, gli avvisi di convocazione delle assemblee generali possono essere inviati per lettera raccomandata agli azionisti registrati almeno 8 (otto) giorni prima della data dell'assemblea, o con diversi mezzi di comunicazione che garantiscano l'accesso alle informazioni, a condizione che i destinatari abbiano accettato individualmente di ricevere gli avvisi con tali diversi mezzi di comunicazione. Nelle altre giurisdizioni in cui le azioni sono distribuite, gli avvisi di convocazione delle assemblee saranno inoltre pubblicati e/o comunicati in conformità alle norme applicabili. Gli avvisi saranno pubblicati anche sul sito web della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx). Nell’avviso sarà inserito l'ordine del giorno e specificherà l'ora e il luogo dell'assemblea generale, i requisiti di ammissione e i requisiti di quorum e di voto.
Le decisioni riguardanti gli interessi degli azionisti della Società saranno prese in sede di Assemblea generale, mentre le decisioni riguardanti i diritti specifici degli azionisti di un determinato comparto in sede di Assemblea generale del comparto corrispondente.
In conformità all’art. 6 dello Statuto della Società, ogni azionista potrà partecipare alle assemblee degli azionisti sia personalmente sia delegando un rappresentante dell’Agente Domiciliatario come mandatario. La procura deve essere comunicata al delegato per iscritto o tramite fax, e-mail o mezzi analoghi, direttamente in Lussemburgo all'Agente domiciliatario o tramite degli Agenti di collocamento di cui alla successiva Appendice I. Gli azionisti che volessero partecipare personalmente all’Assemblea dovranno attenersi alle seguenti disposizioni. Verranno ammessi ad ogni Assemblea, generale o straordinaria, tutti i titolari di azioni iscritti nel Registro degli Azionisti alle ore 24.00 (mezzanotte) ora di Lussemburgo cinque (5) giorni (la data d’iscrizione), prima della tenuta della predetta Assemblea. I titolari di azioni dovranno dare avviso al Consiglio di Amministrazione della Società per iscritto, cinque (5) giorni prima di ogni Assemblea, della loro intenzione di partecipare all’Assemblea personalmente o per procura.
Tale procura dovrà essere depositata cinque (5) giorni prima dell’Assemblea, nel luogo specificato dal Consiglio di Amministrazione della Società nell’avviso di convocazione.
Gli azionisti che partecipano a un'assemblea generale per audioconferenza, videoconferenza o qualunque altro strumento di comunicazione che consente di identificarli, e che consente a tutti i partecipanti all'assemblea generale di sentirsi reciprocamente in modo continuativo, e che consente la partecipazione effettiva di tutte queste persone all'assemblea generale, sono considerati presenti ai fini del calcolo del quorum e dei voti, a condizione che tali strumenti di comunicazione siano disponibili nel luogo di svolgimento dell'assemblea.
Il Consiglio di amministrazione può sospendere il diritto di voto degli azionisti che non rispettano gli obblighi descritti nel presente Prospetto, nel modulo di sottoscrizione o nello statuto della Società.
Come descritto più dettagliatamente nello statuto della Società, nel caso in cui, a causa di un conflitto di interessi, non si raggiunga il numero di amministratori necessario affinché il Consiglio di amministrazione possa validamente deliberare, il Consiglio di amministrazione può decidere di sottoporre la decisione sullo specifico punto in questione all'assemblea generale degli azionisti.
3. CAPITALE
Il capitale della Società sarà in ogni momento corrispondente al Valore Netto delle attività totali della Società. Il capitale minimo della Società è di EUR 1.250.000,00 (unmilioneduecentocinquantamila). Al momento della costituzione della Società, il capitale sottoscritto era di EUR 1.240.000,00 (unmilioneduecentoquarantamila) rappresentato da 124.000 (centoventiquattromila) azioni della classe B interamente liberate, senza valore nominale, di EUROMOBILIARE INTERNATIONAL FUND - BOND INCOME.
Il Consiglio di Amministrazione della Società è autorizzato a emettere senza limite e in ogni momento altre azioni al corrispondente Valore Patrimoniale Netto per azione, determinato conformemente allo Statuto della Società, senza riservare agli azionisti esistenti un diritto d’opzione sulle azioni di nuova emissione. Il Consiglio di Amministrazione della Società si riserva comunque il diritto di rifiutare discrezionalmente una richiesta di acquisto di azioni, in conformità a quanto è più ampiamente descritto nel paragrafo 9.
Il Consiglio di Amministrazione della Società può decidere di emettere una o più classi di azioni per ogni comparto, secondo criteri specifici da determinarsi quali: la riserva di certe classi a categorie di investitori
specifiche, indicazioni di importi minimi di investimento, strutture di commissioni, oneri, remunerazioni specifiche, politica di distribuzione o altri criteri.
Il Consiglio di Amministrazione della Società può ugualmente decidere di emettere per ogni classe di azioni due o più sottoclassi il cui patrimonio verrà comunque investito secondo la politica di investimento specifica che le comprende, ma con specifiche strutture di commissioni o con la riserva di certe sottoclassi a determinate categorie di investitori.
Le attuali modalità di emissione delle classi di azioni sono specificate nell’Allegato II riportato di seguito.
Il Consiglio di Amministrazione della Società può ugualmente decidere di diminuire o aumentare la soglia di sottoscrizione minima attribuita a determinate classi di azioni.
Attualmente non vi sono sottoclassi di azioni.
Tutte le azioni emesse sono interamente liberate e prive di valore nominale. Ogni azione dà diritto a un voto indipendentemente dal suo valore e dal comparto al quale appartiene. All’interno di ciascun comparto saranno presenti, varie classi di azioni.
Le azioni della classe A o AH (azioni con copertura del rischio di cambio) sono sottoscritte da clientela privata, le azioni della classe B o BH (azioni con copertura del rischio di cambio) da clientela istituzionale (per
«clientela istituzionale» si intende quella qualificata tale secondo le pratiche di mercato in Lussemburgo) e le azioni della classe D sono sottoscritte da una clientela privata che privilegi azioni suscettibili di dare luogo a distribuzioni di capitale o di altri utili, in base alle condizioni e alle modalità previste dal Capitolo 7 seguente intitolato POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI. Le azioni della classe I saranno sottoscritte da una clientela istituzionale come sopra menzionata e la sottoscrizione iniziale dovrà essere pari ad almeno un milione di euro (1.000.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. Le azioni della classe P saranno sottoscritte da una clientela privata che effettuerà una sottoscrizione iniziale pari ad un importo minimo (“soglia minima”) di cinquecento mila euro (500.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. Le azioni della classe Q sono sottoscritte da una clientela privata che privilegi azioni suscettibili di dare luogo a distribuzioni di capitale o di altri utili, in base alle condizioni e alle modalità previste dal Capitolo 7 seguente intitolato POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI. Le azioni della classe Q saranno sottoscritte da una clientela privata che effettuerà una sottoscrizione iniziale pari ad un importo minimo (“soglia minima”) di cinquecento mila euro (500.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. Le azioni della classe G saranno sottoscritte da una clientela privata che effettuerà una sottoscrizione iniziale pari ad un importo minimo (“soglia minima”) di un milione di euro (1.000.000 euro) e tutte le sottoscrizioni successive dovranno essere di almeno 500 euro. La società si riserva il diritto di trasformare le azioni di una classe G in azioni di classe P o A, le azioni di una classe P in azioni della classe A e le azioni di una classe I in azioni di classe B e le azioni della classe Q in azioni della classe D se l’ammontare delle sottoscrizioni dovesse ricadere al di sotto della soglia minima a seguito del riscatto delle azioni. Le azioni delle classi A, AH e D possono essere sottoscritte anche via Internet solamente nei paesi e per mezzo degli Agenti previsti nell’Allegato I e nell’Allegato II. Gli investitori istituzionali non possono sottoscrivere tramite Internet.
Tutte le azioni emesse dalla Società saranno in forma nominativa.
La cointestazione delle azioni è ammessa. I dati relativi ai cointestatari di azioni sono indicati nel Modulo di Sottoscrizione. Per quanto riguarda la Società, il primo sottoscrittore è designato quale titolare delle azioni e abilitato all’esercizio dei diritti afferenti dette azioni.
La qualità di titolare delle azioni nominative della Società è riconosciuta dall’iscrizione nominativa nel Registro degli Azionisti.
L’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo registra le azioni nominative intestandole a nome dell’azionista o a nome dell’Agente Collocatore Principale, oppure a nome di un Agente Collocatore citato nell’Allegato I di seguito riportato quando questi ultimi agiscono in qualità di “nominee” o di mandatario con rappresentanza come esplicitato nell’Allegato I. I dati dei singoli azionisti sono tenuti presso gli agenti incaricati dei pagamenti e che curano l’offerta - designati nei diversi paesi di commercializzazione delle azioni della Società di cui si tratta nell’Allegato I; questi ultimi consegnano all’investitore una conferma scritta dell’avvenuta emissione. Non verrà effettuata emissione di certificati azionari ma semplice conferma scritta della proprietà delle azioni nominative sarà inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società. Si potranno emettere frazioni di azioni nominative fino al millesimo di azione. Le frazioni di azioni non beneficeranno del diritto di voto ma parteciperanno alla ripartizione dell’utile così come al ricavato della liquidazione. Se la somma delle frazioni di azioni detenute dallo stesso azionista nella stessa classe di azioni rappresenta una o più azioni intere, l'azionista in questione beneficerà del corrispondente diritto di voto.
In caso di emissione di diverse classi o sottoclassi di azioni, ogni azionista ha il diritto di richiedere, in ogni
momento e a sue spese, la conversione delle sue azioni di una classe o di una sottoclasse in azioni di un’altra classe o sottoclasse, in base al corrispondente Valore Patrimoniale Netto delle azioni da convertire, purché le condizioni di accesso all’altra classe o sottoclasse di azioni vengano rispettate (cfr. paragrafo 11).
Nei confronti degli azionisti, ogni comparto costituisce un’entità indivisibile con i suoi propri apporti, profitti da capitale, perdite, oneri e spese, tutto ciò a titolo esemplificativo e non esaustivo.
Nel caso in cui il capitale della Società fosse inferiore ai due terzi del capitale minimo, gli amministratori dovranno sottoporre l’eventualità dello scioglimento della Società all’Assemblea generale, che delibererà senza quorum costitutivo e deciderà con la maggioranza semplice delle azioni rappresentate all’Assemblea. Nel caso in cui il capitale sociale della Società fosse inferiore ad un quarto del capitale minimo, gli amministratori dovranno sottoporre l’eventualità dello scioglimento della Società all’Assemblea generale che delibererà senza quorum costitutivo; lo scioglimento potrà essere deciso dagli azionisti che detengano un quarto delle azioni rappresentate all’Assemblea.
L’Assemblea generale deve essere convocata entro quaranta giorni dalla constatazione che il capitale è sceso al di sotto rispettivamente dei due terzi o un quarto del capitale minimo.
4. OBIETTIVI E POLITICA DI INVESTIMENTO
A. OBIETTIVO D’INVESTIMENTO DELLA SICAV
L’obiettivo della Società è di offrire agli investitori una selezione di Comparti che hanno come obiettivo l’investimento in valori mobiliari e/o in altri attivi finanziari liquidi indicati nell’articolo 41, paragrafo (1) della legge 17 dicembre 2010 che riguarda gli Organismi d’Investimento Collettivo, secondo categorie specifiche al fine di ottenere rendimenti competitivi, rispettando il principio della diversificazione dei rischi di investimento. Per ciascun comparto i limiti di investimento applicabili, le tecniche e gli strumenti che i Comparti sono autorizzati ad utilizzare sono descritti nel successivo paragrafo 5, con riserva di specificare le particolarità dei singoli Comparti nella relativa descrizione degli stessi.
I Comparti offerti dalla Società, in un certo momento, sono riportati nell’Allegato II.
B. POLITICA D’INVESTIMENTO DEI COMPARTI
Ogni comparto si compone di un portafoglio distinto, che persegue una politica d’investimento descritta in modo più ampio e dettagliato nelle schede tecniche citate nell’Allegato II del presente Prospetto.
RATING:
Il rating è una classificazione della qualità creditizia assegnata ai valori, generalmente obbligazionari, ed esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi secondo le modalità e le scadenze previste. Le tre principali agenzie di rating internazionali indipendenti sono Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch, che prevedono diversi livelli di rischio. Il rating più elevato è assegnato ai debitori eccellenti (ai quali Moody’s assegna un rating pari ad “Aaa”, mentre Standard & Poor’s e Fitch assegnano un rating pari ad “AAA”). Il rating più basso, invece, è assegnato ai debitori con un livello di rischio molto alto (ossia il rating “C” per le tre agenzie summenzionate).
Nell’ambito delle politiche d’investimento il rating è espresso secondo la scala seguente:
- Rating elevato: rating da “Aaa” o “AAA” a “Baa3” o “BBB-”.
- Rating basso: rating pari o inferiore a “Ba1” o “BB+”.
POLITICA DI MONITORAGGIO DEL RATING:
La Società di Gestione ed eventualmente i Gestori Delegati agli Investimenti utilizzano una metodologia di rating interna che permette di monitorare la qualità dei titoli di tipo obbligazionario, sulla base di elementi quantitativi. Tale metodologia utilizza, ma non dipende in maniera principale dalle valutazioni delle agenzie di rating summenzionate e potrà eventualmente includere i titoli di tipo obbligazionario privi di rating («unrated bonds»).
A secondo delle rispettive politiche di investimento, i comparti possono o meno, e secondo determinati limiti, investire in strumenti aventi un determinato rating o in titoli classificati come “distressed” o “default”.
La Società di Gestione ed eventualmente i Gestori Delegati agli Investimenti monitorano la qualità creditizia degli investimenti in conformità con le rispettive politiche di rating. In caso di downgrade del rating di uno strumento, la Società di Gestione ed eventualmente i Gestori Delegati agli Investimenti riallineano il portafoglio nei limiti definiti dalla politica di investimento e nell’interesse degli investitori.
Gli investimenti in strumenti finanziari a rating basso comportano un livello di rischio più alto rispetto a quelli con rating elevato in quanto associati ad una qualità del credito inferiore.
Comparti e parametri di riferimento
I parametri di riferimento di ogni comparto e la loro definizione sono riportati nell’Allegato II al presente Prospetto. Per i comparti che seguono un benchmark o che sono gestiti facendo riferimento ad un benchmark o che, laddove appropriato, utilizzano un parametro di riferimento per calcolare una commissione di performance, alla data del presente Prospetto, si rappresenta che nessun amministratore degli indici di riferimento, sotto riportati, relativi a tali comparti è registrato ai sensi degli articoli 32 e 34 del Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo agli indici utilizzati come valori di riferimento (il “Regolamento Benchmark”).
Gli amministratori degli indici di riferimento non situati nell'UE non ancora registrati, hanno confermato che intendono uniformarsi al Regolamento Benchmark entro il 31 dicembre 2023, in conformità con il periodo di transizione esteso, come previsto dal Regolamento (UE) 2019/2089 del Parlamento Europeo stesso (il “Periodo di transizione esteso”):
- FTSE International Limited
- ICE Benchmark Administration Limited
- MSCI Limited
- J.P. Morgan Securities LLC.
Durante il Periodo di transizione esteso, gli amministratori degli indici di riferimento non situati nell’UE intendono registrarsi nel registro ESMA e uniformarsi rispettivamente ai regimi di equivalenza, di riconoscimento o di avallo.
La Società di Gestione farà in modo che gli amministratori dei relativi indici di riferimento confermino la loro registrazione entro il Periodo di transizione esteso e la stessa aggiornerà di conseguenza il presente Prospetto.
In conformità con il Regolamento Benchmark, la Società di Gestione ha predisposto un piano che definisce le azioni da intraprendere nel caso in cui un indice di riferimento sia materialmente modificato o cessi di essere fornito (“Piano di continuità”).
Il Piano di continuità sarà fornito agli azionisti su richiesta e senza alcun costo.
5. LIMITI DI INVESTIMENTO - TECNICHE E STRUMENTI
A. LIMITI ALL’INVESTIMENTO
Ciascun comparto potrebbe soggiacere a restrizioni più vincolanti rispetto a quelle di seguito descritte, pertanto è opportuno fare riferimento agli obiettivi e alla politica di investimento descritti nelle schede tecniche di ogni singolo comparto citate nell’Allegato II del presente Prospetto.
I seguenti criteri e i vincoli devono essere rispettati per ogni comparto della Società.
Gli investimenti della Società possono essere rappresentati esclusivamente da:
a) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati o negoziati in un mercato regolamentato;
b) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario negoziati in un altro mercato di uno stato membro dell’Unione europea, regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico;
c) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di una borsa valori di uno stato che non sia membro dell’Unione europea o negoziati in un altro mercato regolamentato, attivo, riconosciuto e aperto al pubblico in uno stato che non sia membro dell’Unione europea: vale a dire una borsa valori o un altro mercato regolamentato di qualsiasi paese d’America, d’Europa, d’Africa, d’Asia e d’Oceania;
d) valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di nuova emissione compresi i valori mobiliari del tipo 144 A come descritti nel “US Code of Federal regulations” Titolo 177, § 230, 144 A, purché:
■ le condizioni di emissione comportino l’impegno che sia presentata la domanda di ammissione alla quotazione ufficiale di una borsa o di un altro mercato regolamentato, attivo, riconosciuto e aperto al pubblico, vale a dire una borsa valori o un altro mercato regolamentato di qualsiasi paese d’America, d’Europa, d’Africa, d’Asia e d’Oceania e, per quanto riguarda i valori mobiliari di tipo 144 A, che essi contemplino la promessa di registrazione secondo il “Securities Act del 1933” che prevede il diritto di scambiare questi
1.
valori mobiliari con altri valori mobiliari similari registrati negoziati sull’OTC fixed income market americano;
■ l’ammissione sia ottenuta al più tardi entro il periodo di un anno dall’emissione e per quanto riguarda i valori mobiliari di tipo 144 A, nel caso in cui lo scambio non si realizzi nell’anno successivo all’acquisizione di questi valori mobiliari, essi siano assoggettati al limite previsto dall’articolo 41 (2) a) della Legge del 17 dicembre 2010, citata al successivo paragrafo 2;
e) parti di OICVM autorizzati conformemente alla direttiva 2009/65/CEE e/o di altri OICR ai sensi dell’articolo 1, paragrafo (2), prima e seconda lettera, della direttiva 2009/65/CEE, che siano o non siano situati in uno stato membro dell’Unione europea, a condizione che:
■ questi altri OICR siano autorizzati conformemente ad una legislazione che preveda che questi Organismi siano sottoposti ad una sorveglianza che la Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) consideri come equivalente a quella prevista dalla legislazione comunitaria e che la cooperazione fra le autorità sia sufficientemente garantita;
■ il livello di protezione garantita ai detentori di parti di questi altri OICR sia equivalente a quello previsto per i detentori di parti di OICVM e, in particolare, che le regole relative alla composizione degli attivi, all’indebitamento, ai prestiti, alle vendite allo scoperto di valori mobiliari e di strumenti del mercato monetario siano equivalenti alle esigenze della direttiva 2009/65/CEE;
■ le attività di questi altri OICR siano oggetto di relazione semestrale ed annuale che permettano una valutazione dell’attivo e del passivo, dei benefici e delle operazioni del periodo considerato;
■ la proporzione di attivi dell’OICVM o di questi altri OICR, la cui acquisizione è considerata da ciascun comparto che, conformemente ai propri documenti costitutivi, può essere investita in parti di altri OICVM o di altri OICR, non superi il 10%;
f) depositi presso un istituto di credito rimborsabili a richiesta o che possano essere ritirati e aventi una scadenza inferiore o uguale a dodici mesi, a condizione che l’istituto di credito abbia la sede legale in uno stato membro dell’Unione europea, se la sede legale dell’istituto di credito è situata in un paese terzo, esso sia sottoposto a regole prudenziali considerate dalla CSSF equivalenti a quelle previste dalla legislazione comunitaria;
g) strumenti finanziari derivati, compresi gli strumenti assimilabili che diano luogo a regolamento per contanti, che sono negoziati in un mercato regolamentato del tipo indicato ai punti a) b) e c) qui sopra; e/o strumenti finanziari derivati negoziati “gré à gré” (trattativa privata) (strumenti derivati “gré à gré”) a condizione che:
■ il sottostante consista in strumenti che rilevano dal paragrafo 1) punti da a) fino a f) qui sopra, in indici finanziari, in tassi d’interesse, ed in tassi di cambio o in divisa, nei quali ogni comparto possa effettuare investimenti, conformemente ai propri obiettivi d’investimento come risultano dalle loro schede tecniche citate in precedenza;
■ le controparti delle operazioni in strumenti derivati “gré à gré” (trattativa privata) siano istituti sottoposti ad una sorveglianza prudenziale ed appartengano a categorie autorizzate dalla CSSF e
■ gli strumenti derivati “gré à gré” siano oggetto di una valutazione affidabile e verificabile su base giornaliera e possano, all’iniziativa della Società, essere venduti, liquidati o chiusi con una transazione simmetrica, in ogni momento ed al loro giusto valore;
h) strumenti del mercato monetario diversi da quelli negoziati in un mercato regolamentato ed indicati all’articolo 1 della legge 17 dicembre 2010 riguardante gli Organismi d’Investimento Collettivo, a condizione che l’emissione o l’emittente di questi strumenti siano sottoposti ad una regolamentazione mirata a proteggere gli investitori ed il risparmio e che questi strumenti siano:
■ emessi o garantiti da un’amministrazione centrale, regionale o locale, da una banca centrale di uno stato membro, dalla Banca Centrale Europea, dall’Unione europea o dalla Banca Europea degli Investimenti, da uno stato terzo, nel caso di uno stato federale, da uno dei membri che compongono la federazione, o da un organismo pubblico internazionale di cui fanno parte uno o più stati membri o
■ emessi da un’impresa i cui titoli siano negoziati in un mercato regolamentato indicato al paragrafo 1 punti a) b) o c) qui sopra,
■ emessi o garantiti da un istituto sottoposto ad una sorveglianza prudenziale secondo i criteri definiti dal diritto comunitario, o da un istituto che sia sottoposto e che sia conforme a regole prudenziali considerate dalla CSSF almeno stringenti quanto quelle previste dalla legislazione comunitaria o
■ da altri soggetti appartenenti alle categorie approvate dalla CSSF, a condizione che gli investimenti in questi strumenti siano soggetti a norme di protezione degli investitori equivalenti a quelle previste dal primo, secondo o terzo trattino che precede, e che l'emittente sia una società il cui capitale e le cui riserve ammontino ad almeno dieci milioni di euro (10.000.000 euro), che presenta e pubblica il proprio bilancio in conformità alla direttiva 2013/34/UE, o un soggetto che, all'interno di un gruppo di società comprendente una o più società quotate, si dedica al finanziamento del gruppo o un soggetto che si dedica al finanziamento di veicoli di cartolarizzazione che beneficiano di una linea di finanziamento bancario; i) 144 for life a condizione che: ■ questi titoli siano ammessi alla quotazione ufficiale su una borsa valori o altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico, e; ■ rispettino il punto 17 delle linee guida del CESR del marzo 2017 in materia di eleggibilità degli investimenti OICVM; | |
2. | Tuttavia la Società può: investire l’attivo netto di ciascun comparto per un massimo del 10% in valori mobiliari o in strumenti del mercato monetario, diversi da quelli specificati al paragrafo 1. |
3. | La Società può acquistare solo beni mobili e immobili indispensabili all’esercizio diretto della sua attività. |
4. | La Società non può acquistare metalli preziosi né certificati rappresentativi di questi ultimi. |
5. | Ogni comparto della Società può detenere liquidità (ossia depositi bancari a vista), a titolo accessorio, fino al 20% del proprio patrimonio netto. Nell’interesse degli investitori, questo limite può essere temporaneamente superato se necessario alla luce delle circostanze, a fronte di condizioni di mercato eccezionalmente avverse. |
6. | a) la Società non può investire più del 10% dell’attivo netto di ciascun comparto in valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di uno stesso emittente. Un comparto non può investire più del 20% dei propri attivi in depositi piazzati presso la medesima entità. Il rischio di controparte della Società in una transazione in strumenti derivati “gré a gré” (trattativa privata) o in un’operazione di prestito titoli non può eccedere rispettivamente il 10% dei propri attivi, quando la controparte sia un istituto di credito indicato al paragrafo 1 punto f) qui sopra, o il 5% dei propri attivi negli altri casi; b) in aggiunta al limite fissato al punto a) qui sopra, il valore totale dei valori mobiliari e degli strumenti del mercato monetario, detenuti dal comparto, di emittenti nei quali questo comparto investe più del 5% del suo attivo netto, non può superare il 40% del valore dell’attivo netto di detto comparto. Questo limite non si applica ai depositi presso istituti finanziari che siano oggetto di sorveglianza prudenziale e, rispettivamente, alle transazioni in strumenti derivati “gré a gré” (trattativa privata) o alle operazioni di prestito titoli con questi istituti. Nonostante il limite individuale fissato al punto a) qui sopra, nessun comparto può combinare: ■ investimenti in valori mobiliari o in strumenti del mercato monetario emessi da una sola entità ■ depositi presso una sola entità ■ rischi derivanti rispettivamente da transazioni in strumenti derivati “gré à gré” (trattativa privata) e da operazioni di prestito titoli con una sola entità; che siano superiori al 20% dei propri attivi netti; c) Il limite del 10% previsto al punto a) prima frase, può essere esteso ad un massimo del 35% qualora i valori mobiliari o gli strumenti del mercato monetario siano emessi o garantiti da uno Stato membro dell’Unione europea, dalle sue istituzioni pubbliche territoriali o da uno Stato che non sia membro dell’Unione europea o da un organismo pubblico internazionale di cui facciano parte uno o più Stati membri dell’Unione europea; d) il limite del 10% previsto al punto a) prima frase, può estendersi ad un massimo del 25% per certe obbligazioni qualora queste siano emesse da un istituto di credito con sede legale in uno Stato membro dell’Unione europea sottoposto per legge, ad un controllo pubblico finalizzato a tutelare i possessori di tali obbligazioni. In particolare, i proventi derivanti dall’emissione di tali obbligazioni devono essere investiti, per legge, in attività che, durante tutto il periodo di validità delle obbligazioni, possano coprire i crediti che risultano dalle obbligazioni e che, in caso di |
fallimento dell’emittente, sarebbero utilizzati prioritariamente per il rimborso del debito principale ed il pagamento degli interessi maturati. Se la Società investe un importo superiore al 5% dell’attivo netto di ciascun comparto in obbligazioni di cui all’inizio del presente punto d), emesse da uno stesso emittente, il valore totale di questi investimenti non potrà superare l’80% del valore dell’attivo netto del singolo comparto della Società. e) I valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario evocati nei paragrafi c) e d) qui sopra non possono essere presi in considerazione per l’applicazione del limite del 40% menzionato al paragrafo b) qui sopra. I limiti previsti ai punti a) b) c) e d) non possono essere cumulati; pertanto gli investimenti in valori mobiliari o in strumenti del mercato monetario di un medesimo emittente, in depositi o in strumenti derivati effettuati con questo emittente conformemente ai punti a), b), c) e d) qui sopra non possono, in ogni caso, superare in totale il limite del 35% dell’attivo netto di ogni comparto. Le Società che sono raggruppate ai fini del consolidamento dei conti, ai sensi della direttiva 83/349/CEE o conformemente alle regole contabili internazionali riconosciute, sono considerate come una sola entità per il calcolo dei limiti previsti nel presente paragrafo 6. Ciascun comparto può investire cumulativamente fino al 20% dei propri attivi netti in valori mobiliari e strumenti del mercato monetario di un medesimo gruppo. INOLTRE, E CONFORMEMENTE ALL’ARTICOLO 45 DELLA LEGGE DEL 17 DICEMBRE 2010 RELATIVA AGLI ORGANISMI DI INVESTIMENTO COLLETTIVO, NONOSTANTE I LIMITI MENZIONATI IN PRECEDENZA, LA SOCIETÀ È AUTORIZZATA AD INVESTIRE FINO AL 100% DELLE ATTIVITÀ NETTE DI CIASCUN COMPARTO IN DIVERSE EMISSIONI DI VALORI MOBILIARI E DI STRUMENTI DEL MERCATO MONETARIO EMESSI O GARANTITI DA UNO STATO MEMBRO DELL’UNIONE EUROPEA (UE), DA SUOI ENTI PUBBLICI TERRITORIALI O DA ORGANISMI INTERNAZIONALI DI CARATTERE PUBBLICO DI CUI FACCIANO PARTE UNO O PIÙ STATI MEMBRI DELL’UNIONE EUROPEA, O DA UNO STATO MEMBRO DELL’OCSE, SINGAPORE, BRASILE NONCHE’ OGNI ALTRO STATO NON MEMBRO DELL’UE PREVISTO DAL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ E MENZIONATO NELLA SCHEDA TECNICA DEI COMPARTI INTERESSATI A CONDIZIONE CHE OGNI COMPARTO DETENGA VALORI APPARTENENTI AD ALMENO SEI EMISSIONI DISTINTE E CHE I VALORI APPARTENENTI AD UNA STESSA EMISSIONE NON SUPERINO IL 30% DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO TOTALE DEL COMPARTO IN QUESTIONE. QUESTE POSSIBILITÀ SARANNO UTILIZZATE SOLO NELLA MISURA IN CUI LE STESSE SIANO CONFORMI ALLA POLITICA D’INVESTIMENTO DEI DIVERSI COMPARTI. | |
7. | a) La Società può acquistare parti di OICVM e/o di altri OICR indicati al paragrafo 1 punto e) qui sopra, a condizione che ogni comparto non investa più del 20% delle proprie attività nette in un medesimo OICVM o altro OICR. Per le necessità di applicazione di detto limite d’investimento, ogni comparto di un OICR a Comparti multipli è da considerare come un emittente distinto, a condizione che il principio della segregazione degli impegni dei diversi Comparti verso i terzi sia assicurato. b) Gli investimenti in parti di OICR diversi dagli OICVM non possono superare, in totale, il 30% delle attività nette di un comparto. Quando la Società investe in parti di OICVM e/o di altri OICR le attività nette di questi OICVM o di altri OICR non sono combinate ai fini dei limiti previsti al paragrafo 6 qui sopra. c) Quando la Società investe in un OICVM e/o in altri OICR che siano gestiti, in modo diretto o mediante delega dalla stessa Società di gestione, o da altra Società di gestione, alla quale la Società di gestione è legata, nel quadro di una comunione di gestione o di controllo o mediante una significativa partecipazione diretta o indiretta, nessun diritto di sottoscrizione o di riscatto sarà caricato alla Società nel quadro dei propri investimenti in altri OICVM e/o altri OICR. Nel quadro d’investimenti di un comparto che investe una parte significativa dei propri attivi in altri OICVM e/o altri OICR, il livello massimo di commissioni di gestione cumulate (ad esclusione delle commissioni di performance) a carico di ogni comparto della Società e/o degli OICVM e/o altri OICR nei quali investe, non può eccedere il 6% delle attività nette di ogni comparto. La Società indicherà nel rapporto annuale la percentuale massima di spese di gestione sopportate sia a livello di ogni comparto che a quello degli OICVM e/o altri OICR nei quali ogni comparto ha investito durante l’esercizio di riferimento. |
8. | a) La Società non può acquistare azioni con diritto di voto e che le consentano di esercitare una notevole influenza sulla gestione di un emittente; |
b) inoltre la Società non può acquistare più del: ■ 10% delle azioni senza diritto di voto di uno stesso emittente; ■ 10% delle obbligazioni di uno stesso emittente; ■ 25% delle quote rilasciate da uno stesso OICVM e/o altro OICR; ■ 10% di strumenti del mercato monetario emessi da uno stesso emittente. I limiti previsti ai punti secondo, terzo e quarto potrebbero non essere rispettati qualora, al momento dell’acquisto, l’ammontare lordo delle obbligazioni o degli strumenti del mercato monetario, o l’importo netto dei titoli emessi non possa essere calcolato. c) I paragrafi a) e b) non si applicano per quanto riguarda: ■ i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi o garantiti da uno Stato membro dell’Unione europea o da suoi enti pubblici territoriali; ■ i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario emessi da organismi internazionali a carattere pubblico di cui facciano parte uno o più stati membri dell’Unione europea; ■ le azioni detenute dalla Società nel capitale di una Società avente sede in uno Stato non facente parte dell’Unione europea, che investa il suo attivo soprattutto in titoli di emittenti di quello stesso Stato quando, in virtù della legislazione vigente nel detto Stato, tale partecipazione costituisce per la Società la sola possibilità di investire in titoli di emittenti di questo Stato. Questa deroga è tuttavia applicabile solo nel caso in cui la Società avente sede in uno Stato non facente parte dell’Unione europea rispetti, nella sua politica di investimento, i limiti previsti nella presente sezione; ■ le azioni detenute dalla Società nel capitale di Società filiali che esercitano unicamente a profitto esclusivo della Società, delle attività di gestione, consulenza o di commercializzazione della Società nei paesi dove è situata la filiale, per quanto riguarda il riscatto di azioni su domanda degli azionisti. | |
9. | La Società non è tenuta al rispetto: a) dei limiti precedenti, in caso di esercizio di diritti di opzione relativi a valori mobiliari o di strumenti del mercato monetario che rientrino nel proprio attivo; b) dei paragrafi 6 e 7, per una durata di sei mesi a decorrere dalla data della sua autorizzazione a condizione che venga rispettato il principio della ripartizione dei rischi; c) i limiti d’investimento menzionati ai paragrafi 6, 7 e 8 si applicano al momento dell’acquisto dei valori mobiliari o degli strumenti del mercato monetario; qualora si verifichi un superamento dei limiti prescritti nel presente paragrafo indipendentemente dalla volontà della Società o in seguito all’esercizio dei diritti di opzione, quest’ultima deve, nel corso delle operazioni di vendita, perseguire la scopo prioritario di regolarizzare tale situazione tenendo conto degli interessi degli azionisti; d) nella misura in cui un emittente è un’entità giuridica a Comparti multipli o le attività di ciascun comparto rispondono esclusivamente dei diritti degli azionisti di tale comparto e di quelli dei creditori, il cui credito sia nato in occasione della costituzione, del funzionamento o della liquidazione di tale comparto; ciascun comparto è da considerare come un emittente distinto relativamente all’applicazione delle regole di ripartizione dei rischi menzionate ai paragrafi 6 e 7 qui sopra. |
10. | La Società non può contrarre prestiti, per nessuno dei Comparti, a eccezione di: a) prestiti per acquisizione di valute attraverso un tipo di finanziamento parallelo di garanzia (“back-to-back loan”); b) prestiti fino alla concorrenza del 10% delle attività nette di ciascun comparto, purché si tratti di prestiti temporanei; c) prestiti fino al 10% dell’attivo netto del comparto, purché si tratti di prestiti che permettano l’acquisto di beni immobiliari indispensabili al perseguimento diretto delle sue attività; in tal caso, questi prestiti e quelli specificati al punto b) del presente paragrafo non possono, in ogni caso, superare - considerati nel loro insieme - il 15% dell’attivo netto per ciascun comparto della Società. |
11. | La Società non può concedere prestiti né rilasciare garanzie per conto terzi. Questa restrizione non è un ostacolo per l’acquisto da parte della Società di valori mobiliari, di strumenti del mercato monetario, o di altri strumenti finanziari indicati al paragrafo 1 punti e), g) e h), non interamente liberati. |
12. | La Società non può effettuare vendite allo scoperto su valori mobiliari, strumenti del mercato monetario o altri strumenti finanziari indicati al paragrafo 1 punti e) g) h). |
13. | La Società non può impegnare né ipotecare in alcuna forma il proprio attivo, né trasferirlo o destinarlo alla garanzia di un debito, tranne nei casi seguenti: ■ finanziamenti paralleli di garanzia (“back-to-back loan”); ■ prestiti quali quelli previsti al punto sub-10 di cui sopra; ■ contratti che prevedono la compensazione o la costituzione di garanzie, conclusi nell’ambito delle operazioni d’investimento, di copertura o di deposito titoli o nel caso di ricorso a tecniche e strumenti menzionati al successivo punto B. “TECNICHE E STRUMENTI”. Il deposito di titoli o di altri elementi dell’attivo su di un conto separato in relazione a opzioni od operazioni su contratti a termine, futures o altri strumenti finanziari, non sarà considerato come un pegno, un’ipoteca, un trasferimento, o una cessione allo scopo di garantire un debito. |
14. | Il Consiglio di Amministrazione della Società potrà decidere di limitare al 10% delle proprie attività nette la possibilità per un comparto d’investire in altri OICVM o OICR. In tal caso saranno aggiornate le schede tecniche relative dell’Allegato II. |
15. | Sottoscrizioni di azioni di un altro comparto della Società Il Consiglio di Amministrazione della Società può decidere che ogni comparto della Società può sottoscrivere e detenere Azioni di un altro comparto della Società (investimento incrociato) a condizione che: ■ il comparto obiettivo dell’investimento non investa a sua volta nel comparto che investe in esso; e ■ la proporzione di attività nette che i Comparti obiettivo dei quali sia ipotizzata l’acquisizione, possano investire globalmente in parti di altri comparti obiettivo di altri fondi non superi il 10%; e ■ il diritto di voto eventualmente legato ai titoli interessati sarà sospeso per tutto il tempo che saranno detenuti dal comparto in questione e senza pregiudizio di un adeguato trattamento nella contabilità e nei rapporti periodici; e ■ in ogni ipotesi, il valore dei titoli non sarà computato ai fini del calcolo delle attività nette della Società al fine di verificare la soglia minima delle attività nette imposta dalla Legge per tutto il tempo che i titoli saranno detenuti dalla Società; e ■ non vi sia sdoppiamento delle commissioni di gestione/sottoscrizione o di rimborso fra il comparto della Società che investe nel comparto obiettivo e quest’ultimo. |
16. | Conformemente alle condizioni definite dalla Legge e dalle altre regolamentazioni lussemburghesi applicabili, Il Consiglio di Amministrazione della Società potrà (i) creare nuovi comparti della Società che si qualificano come OICVM alimentatore (cioè un comparto che investa almeno l’85% delle proprie attività nette in un altro OICVM o comparto di un OICVM) o che si qualificano come OICVM maestro (cioè un comparto che costituisce il fondo madre di un altro OICVM o comparto di OICVM); (ii) convertire qualsiasi comparto esistente in un OICVM alimentatore o in un OICVM maestro secondo i termini della Legge, (iii) convertire un comparto che si qualifica come OICVM alimentatore o OICVM maestro in un comparto di un OICVM standard che non è né un OICVM alimentatore né un OICVM maestro, o (iv) sostituire l’OICVM maestro di qualunque dei propri comparti che si qualifica come OICVM alimentatore con un altro OICVM maestro. In tal caso il Prospetto sarà aggiornato per riflettere la decisione del Consiglio di Amministrazione della Società. |
B. TECNICHE E STRUMENTI
La Società è autorizzata a ricorrere a tecniche e strumenti aventi per oggetto valori mobiliari e strumenti del mercato monetario o altri tipi di sottostante, purché il ricorso a dette tecniche e strumenti sia effettuato ai fini di una buona gestione del portafoglio. L’uso di strumenti derivati è soggetto al rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti nel capitolo 5.A.
A titolo esemplificativo, la Società potrà concludere delle operazioni di prestito titoli e delle operazioni sui mercati dei futures, sul mercato delle opzioni nonché qualsiasi operazione sui mercati degli swap compreso il ricorso ai total return swaps o altri strumenti finanziari che presentino delle caratteristiche simili a condizione di rispettare i limiti di diversificazione oggetto delle disposizioni menzionate ai punti 6), 7) e 8) del capitolo 5 A sopracitato e di assicurare che gli attivi sottostanti a questo tipo di strumenti finanziari siano presi in conto nel calcolo dei limiti fissati al punto 6) del suddetto capitolo 5 A.
Nessuno dei comparti investirà in (i) transazioni buy-sell back o sell-buy back o in (ii) transazioni di margin lending, (iii) in operazioni con diritto di riscatto e di pronto contro termini. In caso di investimento in transazioni sopracitate, il prospetto verrà aggiornato.
1. Gestione delle garanzie per gli strumenti derivati “gré à gré” e le operazioni di prestito titoli
La selezione delle controparti delle convenzioni relative, rispettivamente, all’utilizzo di strumenti derivati “gré à gré” (trattativa privata) e di operazioni di prestito titoli è effettuata in base alla politica della Società in materia di esecuzione degli ordini sugli strumenti finanziari (“best execution policy”). Tutti i costi e le commissioni che devono essere corrisposti alle rispettive controparti (o altre parti) saranno negoziati conformemente alle pratiche di mercato. In via di principio, le controparti della Società non sono legate a quest’ultima o al gruppo del suo promotore. Tuttavia, ove tali operazioni venissero effettuate tra la Società e una società appartenente al gruppo del promotore, le medesime ottempereranno al principio di piena concorrenza e saranno eseguite a condizioni commerciali ordinarie.
Nel rapporto annuale della Società figureranno le informazioni che seguono:
■ Elenco delle controparti menzionate sopra;
■ Indicazione dell’eventuale superamento, da parte della garanzia collaterale ricevuta da un emittente, del 20% del Valore Patrimoniale Netto di un comparto;
■ Eventuale garanzia completa del comparto tramite valori mobiliari emessi o garantiti da uno Stato membro.
A titolo di garanzia per gli strumenti derivati “gré à gré” e per le operazioni di prestito titoli, rispettivamente, il comparto interessato otterrà, in base alle modalità descritte di seguito, una garanzia sotto forma di attivi (elencati poco oltre) il cui valore di mercato sarà sempre pari ad almeno il 100% del valore di mercato dello strumento finanziario oggetto dell’operazione in questione:
a. attivi liquidi: sono accettate unicamente le valute di prim’ordine Haircut minimo del 2%;
b. obbligazioni emesse o garantite da uno Stato membro dell’Unione europea Haircut minimo del 2%;
c. azioni o quote emesse da un OICR di tipo monetario Haircut minimo del 2%;
d. azioni o quote emesse da un OICVM che investe principalmente in obbligazioni Haircut minimo del 3%;
e. obbligazioni emesse o garantite da emittenti di primo livello che offrano una liquidità adeguata Haircut minimo del 2,5%;
f. azioni ammesse o negoziate su un mercato regolamentato dell’Unione europea o dell’OCSE Haircut minimo del 5%.
La politica in materia di haircut tiene conto delle caratteristiche delle diverse classi di attivi, includendovi il livello di rischio di credito di ciascun emittente, la volatilità delle garanzie finanziarie e i risultati degli “stress test”. Gli haircut menzionati sopra sono richiesti per coprire eventuali diminuzioni del valore di mercato degli attivi che sono parte integrante delle garanzie finanziarie, in funzione del grado di rischio generato dalla diminuzione.
Le garanzie finanziarie in tal modo ricevute dovranno sempre rispettare i criteri che seguono:
a) Liquidità: qualsiasi garanzia finanziaria ricevuta non in contanti deve avere un livello di liquidità sufficiente ed essere negoziata su un mercato regolamentato ovvero in un sistema di negoziazione multilaterale a prezzi trasparenti, in modo tale che possa essere venduta rapidamente a un prezzo prossimo alla valutazione effettuata prima della vendita.
b) Valutazione: le garanzie finanziarie ricevute devono essere soggette a una valutazione perlomeno quotidiana e debbono essere valutate ogni giorno al prezzo di mercato con un margine di variazione giornaliera.
c) Qualità creditizia degli emittenti: le garanzie finanziarie ricevute devono essere di elevata qualità, preferibilmente cash, obbligazioni emesse o garantite da uno Stato membro dell’Unione europea e/o obbligazioni emesse o garantite da uno Stato membro del G7.
d) Correlazione: le garanzie finanziarie ricevute dalla Società devono essere emesse da un ente indipendente dalla controparte ed essere considerate come non fortemente correlate alla performance della controparte stessa.
e) Diversificazione delle garanzie finanziarie (concentrazione degli attivi): le garanzie finanziarie devono essere sufficientemente diversificate in termini di paesi, mercati ed emittenti. Il criterio di diversificazione sufficiente in materia di concentrazione degli emittenti è considerato rispettato se il comparto riceve da una controparte, nell’ambito di strumenti derivati “gré à gré” e di operazioni di
prestito titoli, rispettivamente, un paniere di garanzie finanziarie che presentino un’esposizione a un determinato emittente per un massimo del 20% del proprio Valore Patrimoniale Netto. Se il comparto è esposto a più controparti, i vari panieri di garanzie finanziarie dovranno essere sommati al fine di determinare il limite di esposizione del 20% a un solo emittente.
f) I rischi legati alla gestione delle garanzie finanziarie, come ad esempio i rischi operativi e i rischi giuridici, devono essere identificati, gestiti e attenuati attraverso il processo di gestione dei rischi.
g) Le garanzie finanziarie ricevute in trasferimento di proprietà devono essere detenute dal Depositario della Società.
h) La piena esecuzione da parte della Società delle garanzie finanziarie ricevute deve poter avvenire in qualsiasi momento e senza la preliminare consultazione o approvazione della controparte.
i) Le garanzie finanziarie (i) non devono essere vendute, reinvestite o costituite in pegno; (ii) devono essere emesse da un ente indipendente dalla controparte; e (iii) devono essere diversificate onde evitare rischi di concentrazione in uno stesso emittente, settore o paese.
j) Le garanzie finanziarie ricevute in contanti devono unicamente essere:
■ collocate in deposito presso gli enti di cui all’articolo 41, punto f), della Legge;
■ investite in obbligazioni di Stato di elevata qualità;
■ investite in OICVM monetari a breve termine come definito nelle linee-guida emanate dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (“ESMA Guidelines”) concernenti la definizione comune dei fondi monetari.
Il reinvestimento delle liquidità espone i comparti a determinati rischi, fra cui quello di inadempimento o di insolvenza dell’emittente degli strumenti finanziari nei quali le garanzie finanziarie sono state investite.
Il reinvestimento delle liquidità deve essere diversificato conformemente alle regole di diversificazione applicabili alle garanzie finanziarie illiquide.
Ciascun comparto deve accertarsi di poter far valere i propri diritti sulle garanzie finanziarie nel caso in cui sopravvenga un evento di inadempienza o insolvenza che ponga in essere l’esecuzione della garanzia finanziaria. È per questo motivo che le garanzie finanziarie devono essere sempre disponibili, direttamente oppure attraverso un istituto di prim’ordine o una filiale al 100% di quest’ultimo, in modo tale che il comparto possa realizzare immediatamente gli attivi ricevuti in garanzia laddove la controparte non dovesse adempiere ai propri obblighi di restituzione dei valori mobiliari.
Per tutta la durata della convenzione, le garanzie finanziarie non possono essere vendute, date in garanzia in qualsivoglia forma o date in pegno.
Quando la Società riceve garanzie finanziarie pari ad almeno il 30% delle attività nette di un comparto deve applicare un’adeguata politica in materia di “stress test” per accertarsi che vengano condotti regolarmente stress test in condizioni di liquidità sia ordinarie che straordinarie, consentendo in tal modo di gestire i rischi di liquidità legati alle garanzie stesse.
La politica di stress test sul rischio di liquidità deve almeno prevedere quanto segue:
a. analisi degli scenari di stress test comprendenti la calibrazione, la certificazione e l’analisi della sensibilità;
b. un approccio empirico che contribuisca alle analisi dell’impatto, compresi controlli di “back testing” per la valutazione del rischio di liquidità;
c. frequenza delle relazioni e limiti/soglie di tolleranza alle perdite;
d. misure di attenuazione volte a ridurre le perdite, comprese le politiche in materia di haircut e protezione dai rischi di gap.
2. Utilizzo di Strumenti Derivati
L’uso di strumenti derivati è soggetto al rispetto delle condizioni e dei limiti stabiliti come segue:
■ la Società può effettuare operazioni sui prodotti derivati, sia nell’ambito della normale gestione di portafoglio, sia in quello della copertura dei rischi. In nessun caso, queste operazioni dovranno portare un comparto al mancato rispetto dei suoi obiettivi d’investimento.
■ L’uso di prodotti derivati potrà sia fare aumentare (visto un incremento dell’esposizione) sia fare diminuire (da una riduzione dell’esposizione) la volatilità della Società.
Tutte le operazioni su strumenti derivati e specialmente quelle che sono citate ai punti a), b) e c) sottostanti, sono sottoposte tra l’altro al rispetto della Circolare CSSF 14/592 riguardante le linee di condotta dell’Autorità Europea dei Mercati Finanziari (AEMF-ESMA) relativa ai fondi quotati e altre questioni legate agli OICVM (la “Circolare 14/592” e successive modifiche). I Total Return Swaps (TRS) e strumenti similari sono analogamente assoggettati al regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2015, relativo alla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli e del riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (il “Regolamento SFT”). Di fatto, la Società sorveglia il mantenimento di liquidità sufficienti al momento dell’utilizzo di tecniche d’investimento e strumenti finanziari particolari (soprattutto
al momento dell’utilizzo di strumenti finanziari derivati e di prodotti strutturati) associati ad un comparto. Durante i periodi nei quali la Società porterà a termine dei contratti swap, il comparto di riferimento non beneficerà dei ricavi generati dalle liquidità.
a) Limiti e metodo di determinazione del rischio globale
Gli investimenti in strumenti derivati potranno essere realizzati se il rischio globale legato a strumenti finanziari non supera il totale del Valore Patrimoniale Netto del comparto.
In questo contesto, “il rischio globale legato a strumenti finanziari derivati non supera il totale del Valore Patrimoniale Netto del portafoglio”, significa che il rischio globale legato a strumenti finanziari derivati non può superare 100% del Valore Patrimoniale Netto e che il rischio globale assunto da un comparto non può superare costantemente il 200% del Valore Patrimoniale Netto. Il rischio assunto dalla Società, tramite un indebitamento temporaneo, non può superare il 10%, in modo che il rischio globale non possa mai superare il 210% del Valore Patrimoniale Netto.
Il rischio globale legato a strumenti finanziari è rappresentato dall’impegno, cioè il risultato della conversione delle posizioni su strumenti finanziari in posizioni equivalenti agli attivi sottostanti, eventualmente in funzione della loro rispettiva sensibilità oppure seguendo il metodo VAR assoluto come determinato dal Consiglio di Amministrazione della Società. Quando il metodo di determinazione del rischio globale di un comparto non è basato sull’approccio degli impegni ne è fatta espressa menzione nelle schede tecniche nell’Allegato II al presente Prospetto.
Le posizioni in acquisto e in vendita su uno stesso attivo sottostante o su attivi che presentano una correlazione storicamente importante possono essere compensate.
Quando un valore mobiliare o uno strumento del mercato monetario esprime un prodotto derivato, quest’ultimo deve essere considerato per l’applicazione delle disposizioni del presente capitolo.
Quando un comparto ricorre a strumenti derivati fondati su un indice, questi investimenti non sono combinati ai limiti fissati al capitolo 5.A.
b) Limiti specifici per i derivati di credito
La Società può trattare delle operazioni di derivati di credito:
■ con controparte di primo ordine specializzate in questo tipo d’operazione,
■ i cui sottostanti corrispondono agli obiettivi ed alla politica d’investimento del comparto,
■ liquidabili in qualsiasi momento al loro valore di valutazione,
■ la cui valutazione, effettuata in maniera indipendente, deve essere affidabile e verificabile quotidianamente,
■ sia a titolo di copertura che non di copertura.
Se i derivati di credito sono conclusi ad uno scopo diverso da quello di copertura le condizioni seguenti devono essere soddisfatte:
■ i derivati di credito devono essere utilizzati nell’interesse esclusivo degli investitori lasciando supporre un rendimento interessante rispetto ai rischi incorsi dalla Società e nel rispetto degli obiettivi d’investimento,
■ le restrizioni d’investimento riprese al capitolo 5.A. si applicano all’emittente del Crédit Default Swap (CDS) del rischio debitore finale del derivato di credito (sottostante), eccetto il caso che il derivato di credito sia fondato su un indice,
■ i Compartiti devono vigilare per garantire una copertura adeguata permanente degli impegni legati alle CDS, in modo da potere in qualsiasi momento onorare le domande di riscatto degli investitori.
Le strategie rivendicate sui derivati di credito sono in particolare le seguenti (che potrebbero, se necessario, essere combinate):
■ investire rapidamente gli importi recentemente sottoscritti in un OICR sul mercato creditizio attraverso la vendita di derivati di credito,
■ in caso di previsione positiva sull’evoluzione di spreads, prendere un’esposizione creditizia (globale o determinata) grazie alla vendita di derivati di credito,
■ in caso di previsione negativa sull’evoluzione di spreads, proteggersi o prendere posizione (globalmente o in modo determinato) con l’acquisto di derivati di credito.
c) Limiti speciali riguardanti (i) i “total return swaps” e altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche, e (ii) e le operazioni di prestito titoli
(i) i “total return swap" e altri strumenti finanziari derivati con le medesime caratteristiche
I TRS implicano lo scambio di un flusso di tassi contro l’esposizione economica ad un’azione, un paniere di azioni o un indice, con una performance che può essere positiva o negativa.
La Società può concludere dei TRS e/o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche conformi ai limiti di diversificazione descritti dagli articoli 43, 44, 45, 46 e 48 della legge del 17 dicembre 2010. I sottostanti dei TRS o degli altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche saranno strumenti finanziari eleggibili o degli indici finanziari. Ciascun indice rientrerà
nella classificazione di Financial index in conformità all’articolo 9 del Regolamento gran-ducale dell’8 febbraio 2008 relativo ad alcune definizioni della legge del 17 dicembre 2010 e alla Circolare CSSF 14/592. Un comparto può concludere un TRS o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche a fini di copertura o d’investimento e in conformità all’obiettivo e alla politica di investimento del medesimo comparto.
Uno swap sui tassi (IRS) è un contratto attraverso il quale due controparti si impegnano a scambiarsi reciprocamente flussi finanziari (le gambe dello swap) calcolati su un capitale nozionale, su un periodo di tempo predefinito, secondo una frequenza predefinita, e su un calcolo basato sul calendario solare.
Cosi, l’acquirente dello swap a tasso fisso, si obbliga a pagare un tasso fisso in cambio di un tasso variabile. Al contrario, il venditore, si obbliga a pagare un tasso variabile in cambio di un tasso fisso. Quando un comparto utilizza swap su tassi di interesse o TRS su base netta, i flussi di pagamento relativi sono compensati fra di loro, ogni comparto, riceve o paga, a seconda dei casi, unicamente il differenziale fra i due pagamenti.
Gli swap su tassi d’interesse o TRS su base netta non comprendono la consegna/scambio fisica degli investimenti, altre attività sottostanti o principale. Di conseguenza, il rischio di perdite su swap su tassi d’interesse è limitato all’importo netto degli interessi che il comparto è contrattualmente obbligato (o, nel caso di TRS, l’importo netto della differenza tra il tasso totale di ritorno di un investimento di riferimento, indice o paniere di investimenti e pagamenti fissi o variabili). Se la controparte di uno swap di tasso di interesse o un TRS risulta insolvente, in circostanze normali il rischio di perdita del comparto corrisponde all’ammontare netto dei flussi di interesse o al rendimento totale che il comparto è tenuto contrattualmente a ricevere. Viceversa, gli swap su divise comportano la consegna del valore principale della valuta designata in cambio di altre valute predefinite. Così, l’intero valore del capitale di uno swap su divise è soggetto al rischio che la controparte dello swap possa non rispettare gli obblighi contrattuali.
Le controparti devono essere di prim’ordine, specializzate in questo tipo di transazioni e sottoposte al controllo prudenziale considerato dalla CSSF equivalente a quello previsto dall’Unione europea. Le controparti selezionate devono aver ottenuto un rating uguale o superiore a BBB- (“investment grade”) (tale rating dovrà essere il più basso fra tutti quelli attribuiti dalle tre principali agenzie di rating), dovranno essere autorizzati dalle loro autorità nazionali competenti e dovranno, in ogni momento, conformarsi all’articolo 3 del Regolamento SFTR. La forma giuridica non è tuttavia un criterio decisivo nella selezione della controparte.
Ogni comparto che conclude un TRS o altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche può essere oggetto di un rischio di default o di insolvenza delle controparti. Tale evento può influire sugli attivi del comparto e il profilo di rischio dello stesso potrà aumentare.
Salvo disposizioni contrarie o espressamente specificato nella scheda tecnica del comparto, le controparti di un TRS o di altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche non hanno alcun potere decisionale sulla composizione o sulla gestione degli investimenti della Società o dei sottostanti degli strumenti finanziari derivati.
Se le controparti dispongono di un potere decisionale per un preciso comparto in merito alla composizione o alla gestione degli investimenti della Società o sui sottostanti degli strumenti finanziari derivati, l’accordo tra la Società e le controparti verrà considerato come una delega di gestione del portafoglio e sarà soggetto ai requisiti della Società in materia di delega.
(ii) le operazioni di prestito titoli
Le operazioni di prestito titoli consistono in operazioni per mezzo delle quali un prestatore trasferisce dei titoli o degli strumenti a un mutuatario, dietro un impegno del mutuatario a restituire i titoli o strumenti equivalenti a una data successiva o su richiesta del prestatore, poiché tale operazione è considerata come una concessione di titoli in prestito per il soggetto che trasferisce i titoli o gli strumenti e invece un'operazione di assunzione di titoli in prestito per la controparte alla quale sono trasferiti.
Se specificato nel supplemento, un comparto può concludere operazioni di prestito titoli in veste di prestatore di titoli o strumenti. Un comparto può concludere un'operazione di prestito titoli a scopo di copertura o di investimento, e in conformità all'obiettivo e alla politica di investimento del comparto interessato. A tale scopo sono selezionate primarie controparti, specializzate in questo tipo di operazioni e sottoposte a controllo di vigilanza ritenuto dalla CSSF equivalente a quello previsto dall'Unione europea. Le controparti selezionate dovranno aver ottenuto un rating del credito pubblico pari o superiore a BBB- (“investment grade”) (questo rating è il più basso tra tutti quelli assegnati dalle tre principali agenzie di rating), dovranno essere correttamente abilitati dalle rispettive autorità nazionali competenti e dovranno in qualunque momento rispettare l'articolo 3 del regolamento SFT. La forma giuridica non è invece un criterio decisivo nella selezione della controparte.
L'elenco delle controparti autorizzate è esaminato e approvato almeno una volta l'anno dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Qualunque comparto che conclude un'operazione di prestito titoli può essere esposto a un rischio di default o di insolvenza delle controparti. Un evento di questo genere può influenzare l'attivo del comparto e far salire il profilo di rischio del comparto.
Ripartizione dei ricavi provenienti da (i) TRS e strumenti simili e (ii) da operazioni di prestito titoli: Tutti i flussi di rendimenti netti (corrispondenti ai proventi lordi meno le spese operative dirette e indirette e le commissioni) derivanti da tecniche di TRS e operazioni di prestito titoli dovranno essere
integralmente restituite alla Società e confluiranno nell'attivo netto del comparto interessato affinché siano reinvestiti secondo la politica di investimento del comparto, e peseranno quindi di conseguenza positivamente sulle performance del comparto.
Il 75% dei ricavi lordi derivanti da tecniche di TRS e operazioni di prestito titoli sarà attribuito al comparto. Nessun provento derivante da tecniche di TRS e operazioni di prestito titoli sarà attribuito alla Società di gestione, né alla Società. Il 25% dei ricavi lordi residui sarà attribuito a BNP Paribas S.A. per il suo ruolo di agente di prestito titoli.
Il rapporto annuale della Società prevedrà informazioni riguardanti i rendimenti generati dall’utilizzo di TRS per conto dei Comparti della Società per tutto la durata dell’esercizio sociale, con il dettaglio dei costi e commissioni operative dirette (commissione di transazione, etc.) e indirette (costi generali legati alla consulenza legale) di ciascun comparto, nella misura in cui sono legati alla gestione del relativo comparto. Il rapporto annuale della Società conterrà, in dettaglio, i dati societari delle società che operano con la Società di Gestione e o la Banca Depositaria, a condizione che le stesse ricevano costi e commissioni operativi diretti e indiretti.
d) Limiti speciali riguardanti gli equity swaps e gli index swaps
La Società può concludere dei contratti di equity swaps e degli index swaps in conformità alle restrizioni d’investimento della Società, nel rispetto delle condizioni seguenti:
■ con controparti di prim’ordine specializzate in questo tipo di transazioni e sottoposte a controllo prudenziale considerato dalla CSSF equivalente a quello previsto dall’Unione europea;
■ gli averi sottostanti sono conformi alla politica e all’obiettivo di investimento del comparto;
■ devono poter essere liquidati in ogni momento al loro valore di valutazione;
■ valutazione effettuata in maniera indipendente, deve essere affidabile e verificabile su base giornaliera;
■ a fini di copertura o meno.
Ciascun indice rientrerà nella classificazione di indice finanziario in conformità all’articolo 9 del Regolamento gran-ducale dell’8 febbraio 2008 relativo ad alcune definizioni della legge del 17 dicembre 2010, e alla Circolare CSSF 14/592.
e) Intervento sui mercati delle valute
Un comparto può concludere operazioni di cambio a termine allo scopo di copertura o destinato a prendere rischi di cambio nel quadro della politica d’investimento del comparto senza tuttavia portare quest’ultimo ad allontanarsi dai suoi obiettivi d’investimento.
f) Rischio di controparte relativo ai derivati a “gré à gré” (a trattativa privata), ai “total return swap” e altri strumenti finanziari derivati con le medesime caratteristiche e alle operazioni di prestito titoli (come definite di seguito)
Il rischio di controparte della Società in un’operazione su strumenti derivati a “gré à gré”, in un “total return swap” e altri strumenti finanziari derivati con le medesime caratteristiche o in un'operazione di prestito titoli non può superare essere maggiore del 10% del suo attivo se la controparte è un istituto di credito di cui al capitolo 5.A.1) f) o il 5% del suo attivo negli altri casi. Il ricorso a collaterale può permettere di diminuire il rischio a concorrenza dovuta.
Gli investimenti in strumenti derivati, in un “total return swap” e altri strumenti finanziari derivati aventi le medesime caratteristiche o in operazioni di prestito titoli possono essere realizzati purché, complessivamente, i rischi ai quali è esposto l'attivo sottostante non superino i limiti di investimento fissati nel capitolo 5.A.
Quando un valore mobiliare o uno strumento del mercato monetario comporta uno strumento derivato, quest’ultimo deve essere preso in considerazione in occasione dell’applicazione delle disposizioni citate al capitolo 5.A., come per la valutazione dei rischi associati alle transazioni su strumenti derivati, tanto che il rischio globalizzato agli strumenti derivati non ecceda il Valore Netto totale degli attivi così come descritto sopra.
g) Xxxxxx legati alle operazioni di prestito su titoli
Le operazioni di prestito titoli comportano taluni rischi e non vi sono garanzie che venga raggiunto l'obiettivo previsto in caso di ricorso a queste tecniche.
Il principale rischio legato all'impegno in operazioni di prestito titoli è il rischio di default di una
controparte divenuta insolvente o che, per altri motivi, non è in grado o si rifiuta di onorare i suoi obblighi di restituzione dei titoli o della liquidità al comparto come previsto dalle condizioni dell'operazione. Il rischio di controparte viene solitamente mitigato con il trasferimento o il pegno di garanzie a favore del comparto. Ciononostante, sussistono alcuni rischi associati alla gestione delle garanzie, in particolare la difficoltà di vendere le garanzie e/o le perdite sostenute in caso di realizzo delle garanzie, come illustrato di seguito.
Le operazioni di prestito titoli comportano anche rischi di liquidità dovuti, tra l'altro, al blocco delle posizioni in contanti o in titoli in operazioni di entità o durata eccessiva rispetto al profilo di liquidità del comparto o a ritardi nel recupero della liquidità o dei titoli pagati alla controparte. Queste circostanze possono ritardare o limitare la capacità del comparto di rispondere alle richieste di rimborso. Il comparto può inoltre essere esposto a rischi operativi quali, ad esempio, il mancato o tardivo regolamento delle istruzioni, l'incapacità o il ritardo nell’osservanza degli obblighi di consegna nell’ambito di vendite di titoli, e i rischi legali legati alla documentazione utilizzata nell'ambito di queste operazioni.
6. FATTORI DI RISCHIO
L’acquisizione di una partecipazione in un comparto comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore delle azioni per effetto delle variazioni del valore degli strumenti finanziari nei quali sono investite le risorse del comparto.
A tale proposito, è necessario distinguere tra i rischi connessi agli investimenti in titoli di capitale (azioni) e i rischi connessi agli investimenti in titoli di debito (prestiti pubblici e obbligazioni).
In linea di principio, gli investimenti in titoli di capitale presentano maggiori fattori di rischio rispetto agli investimenti in titoli di debito. Il maggiore rischio al quale si espone il detentore di titoli di capitale si spiega per il fatto che quest’ultimo diventa, acquistando la partecipazione, socio della Società; pertanto egli partecipa direttamente al rischio economico di quest’ultima; in particolare l’azionista incorre nel rischio di non essere remunerato in proporzione alla sua partecipazione. La situazione è diversa per i possessori di titoli di debito, i quali finanziano la Società emittente percependo gli interessi ed il rimborso del capitale investito, alla scadenza del contratto. In questo caso il rischio maggiore è costituito dalla solvibilità dell’emittente.
Qualunque sia la categoria dei titoli considerati, devono essere valutati i seguenti rischi:
1. | Rischi relativi alla variazione del valore dei titoli: la variazione del valore dei titoli è strettamente legata alle caratteristiche proprie della Società emittente (andamento finanziario, prospettive economiche nell’ambito del settore in cui opera), e alla tendenza dei mercati di riferimento. Per i titoli di capitale la variazione di valore è dettata dall’evoluzione dei mercati di valori mobiliari di riferimento; per i titoli a reddito fisso, la variazione del valore è influenzata dall’evoluzione dei tassi d’interesse sui mercati monetari e finanziari. |
2. | Rischi relativi alla liquidità dei titoli: la liquidità dei titoli, intesa come attitudine di un titolo a trasformarsi rapidamente in contanti senza perdere valore, dipende dalle caratteristiche del mercato nel quale hanno corso. In generale, i titoli aventi corso su mercati regolamentati sono più liquidi e comportano pertanto meno rischi in quanto sono più facilmente smobilizzabili. Inoltre, va rilevato che l’assenza eventuale di quotazione di un titolo in una borsa rende la valutazione del valore del titolo più difficile, in quanto tale valutazione è discrezionale. |
3. | Rischi relativi alla divisa nella quale è denominato il titolo: l’investimento in strumenti finanziari denominati in divise diverse dall’Euro comporta maggiori rischi, rispetto agli investimenti espressi in Euro, date le fluttuazioni di cambio sostanziali tra l’Euro e le altre divise. |
4. | Altri fattori di rischio - Mercati emergenti: le operazioni effettuate sui mercati emergenti espongono l’investitore a ulteriori rischi da non sottovalutare, dato che la regolamentazione di questi mercati non offre agli investitori lo stesso grado di garanzie. Si devono ugualmente valutare i rischi relativi alla situazione politico - economica del paese di origine della Società emittente. In certi paesi si presenta un rischio di espropriazione patrimoniale, di tassa di confisca, di instabilità politica o sociale o di sviluppi diplomatici che potrebbe ricadere sugli investimenti effettuati in questi paesi. Le informazioni su certi valori mobiliari, certi strumenti del mercato monetario e strumenti finanziari potrebbero essere meno accessibili al pubblico e gli enti potrebbero non essere sottoposti ad esigenze di revisione contabile, di contabilità o di registrazione paragonabili a quelli ai quali certi investitori sono abituati. Alcuni mercati finanziari, benché generalmente stiano |
aumentando in volume, hanno per lo più sostanzialmente un volume inferiore a quello della maggior parte dei mercati sviluppati e i titoli di molte Società sono meno liquidi e il loro valore è più volatile rispetto a quello dei titoli emessi da Società analoghe su mercati di volume maggiore. In molti di questi paesi vi sono altresì livelli molto diversi di supervisione e di regolamentazione dei mercati, delle istituzioni finanziarie e degli emittenti rispetto ai paesi sviluppati. Inoltre, le modalità e i limiti imposti in certi paesi agli investimenti effettuati da stranieri possono ripercuotersi sulle operazioni di certi Comparti. Eventuali modifiche legislative o misure di controllo dei cambi successive ad un investimento possono rendere problematico il rimpatrio dei fondi. Potrebbero altresì sopravvenire dei rischi di perdita dovuti all’assenza di adeguati sistemi di trasferimento, di calcolo dei valori, di contabilità e di custodia dei titoli. Non sono da sottovalutarsi neppure i rischi di frode relativi alla corruzione e al crimine organizzato.
Rispetto ai paesi sviluppati, i sistemi di regolamento delle transazioni nei paesi emergenti possono essere più carenti sul piano organizzativo. Esiste, pertanto, il rischio concreto che il regolamento delle transazioni possa essere ritardato e le liquidità o i titoli dei Comparti possano essere minacciati da tali carenze dei sistemi. In particolare, l’esercizio su tali mercati potrebbe esigere che il pagamento sia effettuato prima della conferma dei titoli acquistati o che la consegna di un titolo debba essere effettuata prima che il prezzo sia stato corrisposto. In tali casi, l’inadempimento di un broker o di una banca tramite i quali debba essere effettuata una transazione comporterà una perdita per i Comparti che investono su titoli di paesi emergenti.
La Società cercherà, ogni qual volta sia possibile, di fare ricorso a controparti il cui Statuto finanziario riduca al minimo questi rischi. Tuttavia, non vi è alcuna certezza che la Società riesca ad eliminare con successo questo rischio, soprattutto perché le controparti che operano sui mercati emergenti mancano spesso di strutture finanziarie paragonabili a quelle delle controparti operanti sui mercati sviluppati.
Cina. Gli investimenti in Cina sono sensibili a qualsiasi sviluppo politico, sociale e diplomatico che possa verificarsi in Cina o in relazione alla Cina. Qualsiasi cambiamento nelle politiche cinesi può avere un impatto negativo sui mercati dei valori mobiliari in Cina e sulla performance di un comparto con esposizione alla Cina.
L'economia cinese differisce da quella della maggior parte dei Paesi sviluppati per molti aspetti, tra cui l'intervento del Governo nell'economia, il livello di sviluppo, il tasso di crescita e il controllo dei cambi. In Cina il quadro normativo e giuridico dei mercati dei capitali e delle società è meno sviluppato rispetto ai Paesi sviluppati.
L'economia cinese è cresciuta rapidamente negli ultimi anni. Tuttavia, non è scontato che questa crescita prosegua, e inoltre potrebbe non interessare uniformemente i vari settori dell'economia cinese. Tutti questi fattori possono avere un impatto negativo sulla performance di un comparto con esposizione verso la Cina.
Il sistema giuridico cinese si basa su leggi e normative scritte. Tuttavia, molte di queste leggi e normative non sono ancora state verificare e la loro applicabilità rimane incerta. In particolare, le norme che regolano il cambio delle valute in Cina sono relativamente nuove e la loro applicazione è incerta. Queste normative consentono inoltre alle autorità cinesi di esercitare una propria discrezionalità nell'interpretazione delle normative stesse, con possibile conseguente maggiore incertezza nella loro applicazione.
Stock Connect. Alcuni Comparti possono investire in Cina tramite lo Shanghai-Hong Kong Stock Connect e/o lo Shenzhen-Hong Kong Stock Connect ("Stock Connect"). Stock Connect è uno strumento di accesso al mercato reciproco attraverso il quale gli investitori esteri, come i Comparti, possono operare su titoli selezionati quotati alla Borsa di Shanghai (Shanghai Stock Exchange – "SSE") e alla Borsa di Shenzhen (Shenzhen Stock Exchange – "SZSE") attraverso la borsa di Hong Kong (Stock Exchange of Hong Kong – "SEHK") e la camera di compensazione di Hong Kong.
Alla data del Prospetto, i titoli a cui si può accedere tramite Stock Connect sono costituiti da tutte le azioni che compongono l'Indice SSE 180 Index, l'Indice SSE 380 Index e tutte le azioni A cinesi ("China A-shares") quotate alla Borsa SSE, e alcuni altri titoli nonché una selezione di titoli quotati alla Borsa SZSE, comprese le azioni costitutive dell'Indice SZSE Component Index e dell'Indice SZSE Small/Mid Cap Innovation Index con una capitalizzazione di mercato pari o superiore a 6 miliardi di renminbi ("RMB"), nonché tutte le azioni quotate alla Bora SZSE di società che hanno emesso sia China A- shares sia azioni H cinesi ("Azioni Stock Connect"). Si prevede che nel tempo crescerà l'elenco dei titoli idonei a cui è possibile accedere tramite Stock Connect. Oltre alle Azioni Stock Connect descritte nel presente paragrafo, nel rispetto della propria politica di investimento, un comparto può investire in qualsiasi altro titolo quotato alla Borsa SSE o SZSE che in futuro sia disponibile tramite Stock Connect.
Attualmente Stock Connect comprende un "collegamento verso nord" (northbound), attraverso il quale gli investitori di Hong Kong e d'oltremare, come la Società, possono acquistare e detenere Azioni Stock Connect, e un "collegamento verso sud" (southbound), attraverso il quale gli investitori della Cina continentale possono acquistare e detenere azioni quotate alla Borsa SEHK.
Rischi associati alla negoziazione di titoli in Cina tramite Stock Connect. La negoziazione degli investimenti di un comparto in Cina tramite Stock Connect determina l'esposizione a ulteriori fattori di rischio. In particolare, gli investitori devono tenere presente che Stock Connect è uno strumento di negoziazione relativamente nuovo. Le normative applicabili potrebbero essere modificate. Stock Connect è soggetto a limitazioni delle quote in grado di limitare la capacità di un comparto di negoziare tramite Stock Connect nei tempi desiderati. Questo può influire sulla capacità del comparto di mettere efficacemente in atto la propria strategia d'investimento.
Gli investitori devono inoltre tenere presente che, secondo le regolamentazioni pertinenti, è possibile che un titolo esca dal perimetro dello Stock Connect. Tale uscita potrebbe influenzare negativamente la capacità del comparto di raggiungere il proprio obiettivo d'investimento, ad esempio nel caso in cui la Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti desideri acquistare un titolo che non rientra nel perimetro dello Stock Connect.
Controllo pre-negoziazione. La legge della Repubblica Popolare Cinese ("RPC") prevede che un ordine di vendita possa essere respinto se un investitore non dispone di un numero sufficiente di China A-shares sul proprio conto. Per tutti gli ordini di vendita di Azioni Stock Connect nel collegamento verso nord, la SEHK eseguirà una verifica analoga sugli operatori registrati alla Borsa SEHK ("Operatori di borsa") per evitare la vendita allo scoperto da parte di un singolo Operatore ("Verifica pre-negoziazione"). Inoltre, gli investitori in Stock Connect sono tenuti a rispettare tutti i requisiti relativi alla Verifica pre-negoziazione imposti dall'autorità di regolamentazione, dall'agenzia o dall'autorità che dispone della giurisdizione, dell'autorità o della responsabilità su Stock Connect ("Autorità Stock Connect").
Questo obbligo di Verifica pre-negoziazione può imporre la consegna prima dell'operazione di negoziazione, da parte del depositario o sub-depositario nazionale di un investitore Stock Connect, di Azioni Stock Connect all'Operatore di Borsa, il quale deterrà e conserverà tali titoli per garantirne la possibilità di scambio in un determinato giorno di negoziazione. Sussiste il rischio che i creditori dell’Operatore di Borsa pretendano che questi titoli appartengano all'Operatore di Borsa, e non all'investitore Stock Connect, qualora non sia chiaro che l'Operatore di Borsa agisce come depositario di questi titoli a favore dell'investitore Stock Connect.
Quando un comparto negozia delle Azioni Stock Connect tramite un intermediario affiliato al sub- depositario della Società, che è un Operatore di Borsa e un agente di compensazione del suo intermediario affiliato, non è richiesta una consegna dei titoli prima della negoziazione, riducendo così il rischio sopra descritto.
Titolare effettivo delle Azioni Stock Connect. Dopo il regolamento le Azioni Stock Connect saranno detenute da intermediari o depositari, in qualità di partecipanti alla compensazione, su conti all'interno dell'Hong Kong Central Clearing and Settlement System ("CCASS") gestito da Hong Kong Securities and Clearing Corporation Limited ("HKSCC"), che agisce in qualità di depositario centrale di titoli a Hong Kong e di intestatario. A sua volta HKSCC detiene le Azioni Stock Connect di tutti i suoi partecipanti per mezzo di un unico conto titoli omnibus intestato a un singolo soggetto (single nominee omnibus securities account), intestato a suo nome, presso ChinaClear, il depositario centrale di titoli della Cina continentale.
Poiché HKSCC è solo l'intestatario e non il titolare effettivo di queste Azioni Stock Connect, nell'improbabile caso in cui HKSCC sia soggetta a procedure di liquidazione a Hong Kong, si informano gli investitori che le Azioni Stock Connect in questione non saranno considerate parte del patrimonio generale di HKSCC disponibile per la distribuzione ai creditori, anche ai sensi della legislazione vigente nella Cina continentale. Tuttavia, HKSCC non sarà tenuta ad avviare alcuna azione o procedura legale per far valere eventuali diritti per conto degli investitori nelle Azioni Stock Connect nella Cina continentale. Gli investitori esteri, come ad esempio un comparto che investe tramite Stock Connect e che detiene Azioni Stock Connect tramite HKSCC, sono i titolari effettivi degli asset, e possono quindi esercitare i propri diritti unicamente tramite il rappresentante (nominee).
Assenza di protezione per gli investitori da parte del Fondo di indennizzo degli investitori. Gli investitori sono informati che le operazioni effettuate tramite il collegamento verso nord o verso sud nel perimetro dello Stock Connect non saranno coperte dal Fondo di compensazione degli investitori di Hong Kong (Hong Kong’s Investor Compensation Fund) né dal Fondo di protezione degli investitori in valori mobiliari in Cina (China Securities Investor Protection Fund). Gli investitori non riceveranno pertanto alcun indennizzo da questi sistemi. Il Fondo di indennizzo degli investitori di Hong Kong è stato istituito per dare un indennizzo agli investitori di qualsiasi
nazionalità che subiscono perdite finanziarie a causa dell'inadempimento di un intermediario autorizzato o di un istituto finanziario autorizzato in relazione a prodotti quotati a Hong Kong. Esempi di rischi di inadempimento sono l'insolvenza, il fallimento o la liquidazione, la violazione dell'obbligo fiduciario, l'appropriazione indebita, la frode o l'abuso di potere.
Restrizioni in materia di day trading. Con alcune eccezioni, normalmente il day trading (acquisto e successiva vendita) non è consentito nel mercato delle China A-shares. Se un comparto acquista Azioni Stock Connect in un Giorno di negoziazione (G), è possibile che il comparto non possa rivenderle fino al successivo Giorno di negoziazione (G+1) o anche oltre.
Esaurimento delle quote. Stock Connect prevede delle quote giornaliere. Una volta esaurita la quota giornaliera, anche l'accettazione degli ordini di acquisto sarà immediatamente sospesa, e per il resto della giornata non saranno accettati altri ordini di acquisto. Gli ordini di acquisto accettati non saranno interessati dall'esaurimento della quota giornaliera, mentre continueranno a essere accettati gli ordini di vendita. A seconda della situazione della quota accumulata, i servizi di acquisto riapriranno il giorno di negoziazione seguente.
Differenza nei giorni e negli orari di negoziazione. A causa delle differenze tra le festività osservate a Hong Kong e nella Cina continentale, e per altri motivi, come ad esempio condizioni meteorologiche avverse, potrebbero esserci differenze nei giorni e negli orari di negoziazione sui mercati accessibili tramite Stock Connect. Stock Connect è operativo solo nei giorni in cui i mercati sono aperti per la negoziazione sui mercati interessati, e quando le banche sono aperte sugli stessi mercati nei relativi giorni di regolamento.
Possono quindi verificarsi situazioni in cui, in un normale giorno di negoziazione per il mercato della Cina continentale, non sia possibile eseguire alcuna operazione di compravendita di Azioni Stock Connect a Hong Kong. La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti deve tenere in considerazione i giorni e gli orari di apertura di Stock Connect per decidere, in base alla propria tolleranza al rischio, se assumere o meno il rischio di fluttuazioni del prezzo delle Azioni Stock Connect durante il periodo di non operatività di Stock Connect.
Ritiro dei titoli idonei e restrizioni alla negoziazione. Un titolo può essere rimosso per vari motivi dal perimetro dei titoli ammessi alla negoziazione tramite Stock Connect: in questo caso il titolo può essere solo venduto, senza possibilità invece di acquistarlo. Questo può influire sul portafoglio d'investimento o sulle strategie d'investimento della Società di gestione o, eventualmente, del Gestore Delegato agli Investimenti. La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti devono quindi prestare molta attenzione all'elenco dei titoli ammessi fornito e aggiornato nel tempo dalle autorità della RPC e di Hong Kong.
Nell'ambito di Stock Connect, la Società di Gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti potrà vendere Azioni Stock Connect ma non potrà acquistare nuove Azioni Stock Connect se: (i) l'Azione Stock Connect cessa successivamente di far parte degli indici interessati; (ii) l'Azione Stock Connect diventa successivamente oggetto di un "allarme"; e/o (iii) la corrispondente azione H dell'Azione Stock Connect cessa successivamente di essere negoziata alla Borsa SEHK. La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti deve inoltre tenere conto dei limiti di fluttuazione dei prezzi eventualmente applicabili alle Azioni Stock Connect.
Costi delle operazioni. Oltre al pagamento delle commissioni di transazione e dell'imposta di bollo relativamente alla negoziazione di Azioni Stock Connect, un comparto che effettua operazioni tramite Stock Connect deve anche essere a conoscenza di eventuali commissioni di portafoglio, imposte sui dividendi e imposte sul reddito conseguenti al trasferimento di titoli eventualmente imposto dalle autorità competenti.
Regole locali del mercato, restrizioni alla partecipazione estera e obblighi di comunicazione. Nel perimetro dello Stock Connect, le China A-shares delle società quotate e la negoziazione delle China
A-shares sono soggette alle regole di mercato e agli obblighi di comunicazione del mercato delle China A-shares. Eventuali modifiche alle leggi, alle normative e alle politiche del mercato delle China A-shares o alle norme relative a Stock Connect possono influenzare il prezzo delle azioni. La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti deve essere a informato delle restrizioni previste alla proprietà estera e degli obblighi di comunicazione previsti per le China A-shares.
La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti sarà soggetto alle restrizioni alla negoziazione (eventualmente anche restrizioni alla conservazione dei proventi delle operazioni) di China A-shares associate alla sua partecipazione in azioni di questo tipo. La Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti è responsabile in via esclusiva dell'osservanza di tutti gli avvisi, le relazioni e i requisiti pertinenti relativi alla propria detenzione di China A-shares.
Secondo le norme in vigore nella Cina continentale, quando un investitore detiene fino al 5% delle azioni di una società quotata in borsa nella Cina continentale, è tenuto a dichiarare la propria
partecipazione entro tre giorni lavorativi, durante i quali non può negoziare le azioni di quella società. L'investitore è inoltre tenuto a comunicare qualsiasi variazione della propria partecipazione azionaria e a rispettare le restrizioni alla negoziazione previste dalle norme della Cina continentale.
In conformità alla prassi in vigore nella Cina continentale, il comparto, in quanto titolare effettivo delle China A-shares negoziate tramite Stock Connect, non può nominare un delegato affinché partecipi alle assemblee generali degli azionisti per suo conto.
Rischi legati alla compensazione, al regolamento e alla custodia. HKSCC e ChinaClear hanno stabilito legami di compensazione tra i mercati borsistici interessati, prevedendo una partecipazione reciproca al mercato dell'altra al fine di facilitare la compensazione e il regolamento delle operazioni transfrontaliere. Per le operazioni transfrontaliere avviate su un mercato, la stanza di compensazione di quel mercato effettuerà, da un lato, la compensazione e il regolamento con i propri partecipanti alla compensazione e, dall'altro, si impegnerà a soddisfare gli obblighi di compensazione e regolamento dei propri partecipanti alla compensazione con la stanza di compensazione della controparte.
Gli investitori di Hong Kong e gli investitori esteri che hanno acquistato Azioni Stock Connect attraverso il collegamento verso nord devono detenere tali titoli nei conti titoli dei loro intermediari o depositari attraverso il CCASS (gestito da HKSCC).
Assenza di ordini manuali o di operazioni in blocco. Attualmente non esiste un'infrastruttura per l'inserimento manuale di ordini o di operazioni in blocco per le transazioni aventi a oggetto Azioni Stock Connect nell'ambito del collegamento verso nord. Questo potrebbe quindi limitare le opzioni di investimento di un comparto.
Priorità degli ordini. Gli ordini di compravendita vengono acquisiti nel sistema China Stock Connect ("CSC") nell'ordine di arrivo. Gli ordini di compravendita non possono essere modificati, ma possono essere cancellati e inseriti nuovamente nel sistema CSC come nuovi ordini, riposizionati alla fine della coda di attesa. Per effetto delle quote o di altri interventi sul mercato, non è possibile garantire che le operazioni eseguite tramite un intermediario saranno finalizzate.
Problemi di esecuzione. Secondo il regolamento Stock Connect, le operazioni Stock Connect possono essere eseguite tramite uno o più intermediari eventualmente nominati dalla Società ai fini della negoziazione di operazioni attraverso il collegamento verso nord. A causa degli obblighi di Verifica pre-negoziazione e quindi della consegna prima dell'operazione di Azioni Stock Connect a un Operatore di Borsa, la Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti può stabilire che sia nel miglior interesse di un comparto eseguire le operazioni Stock Connect esclusivamente tramite un intermediario affiliato del sub-depositario della Società che è un Operatore di Borsa. In queste circostanze, benché la Società di gestione o, eventualmente, il Gestore Delegato agli Investimenti sia consapevole dei propri obblighi di esecuzione alle condizioni migliori ("best execution"), non avrà la possibilità di negoziare attraverso più intermediari e non potrà passare a un nuovo intermediario senza modificare opportunamente i contratti di sub-deposito della Società. Assenza di operazioni e trasferimenti over-the-counter. Gli operatori di mercato devono abbinare, eseguire o far eseguire tutti gli ordini di vendita e di acquisto o le istruzioni di trasferimento degli investitori in relazione a qualsiasi Azione Stock Connect nel rispetto del Regolamento Stock Connect. Questo regolamento, che esclude le operazioni e i trasferimenti over-the-counter di Azioni Stock Connect attraverso il collegamento verso nord, può ritardare o interferire con l'abbinamento degli ordini da parte degli operatori di mercato. Tuttavia, al fine di facilitare le operazioni degli operatori di mercato attraverso il collegamento verso nord e il normale svolgimento delle operazioni, è stato specificamente consentito il trasferimento over-the-counter o il trasferimento "fuori negoziazione" di Azioni Stock Connect da parte dei gestori di fondi ai fini dell'attribuzione post-negoziazione a diversi fondi/comparti.
Rischio di cambio. Gli investimenti di un comparto in Azioni Stock Connect attraverso il collegamento verso nord sono negoziati e regolati in RMB. Se un comparto detiene una classe di azioni denominata in una valuta locale diversa dal RMB, sarà esposto al rischio di cambio se investe in un prodotto in RMB, a causa della necessità di convertire la valuta locale in RMB. Nell'ambito della conversione, il comparto dovrà sostenere anche delle spese di conversione valutaria. Anche se il prezzo dell'asset in RMB rimane invariato tra il momento in cui un comparto acquista e presenta l'asset per il riscatto/vendita, nell'eventualità in cui il RMB si sia deprezzato, il comparto subirà comunque una perdita al momento della conversione dei proventi del riscatto/della vendita in valuta locale.
Rischio di insolvenza di ChinaClear. ChinaClear ha stabilito un quadro di gestione del rischio e misure approvate e vigilate dalla China Securities Regulatory Commission ("CSRC"). In conformità alle regole generali del CCASS, qualora ChinaClear (in qualità di controparte centrale) risulti inadempiente, HKSCC cercherà, in buona fede, di recuperare le Azioni Stock Connect in circolazione
e i fondi da ChinaClear attraverso i canali legali disponibili e attraverso l'eventuale procedura di liquidazione di ChinaClear. La HKSCC distribuirà quindi proporzionalmente le Azioni Stock Connect e/o i fondi recuperati ai partecipanti alla compensazione, come prescritto dalle autorità Stock Connect competenti. Sebbene un'inadempienza da parte di ChinaClear sia considerata improbabile in un orizzonte a breve termine, gli investitori nei Comparti interessati devono comunque essere consapevoli di questo accordo e della relativa potenziale esposizione. Rischio di inadempienza da parte di HKSCC. L'omesso o tardivo adempimento degli obblighi da parte di HKSCC può comportare il mancato regolamento o la perdita di Azioni Stock Connect e/o di fondi in relazione a questi titoli, causando perdite a un comparto e ai suoi investitori. La Società, la Società di gestione e l'eventuale Gestore Delegato agli Investimenti non saranno responsabili di queste perdite. Proprietà delle azioni Stock Connect. Le Azioni Stock Connect sono dematerializzate e sono detenute da HKSCC per conto dei suoi titolari di conto. Attualmente non è possibile procedere al deposito fisico e al ritiro di Azioni Stock Connect tramite il collegamento verso nord per un comparto. Il titolo di proprietà o gli interessi di un comparto sulle Azioni Stock Connect e i relativi diritti (legali, equitativi o di altro tipo) saranno soggetti ai requisiti applicabili, tra cui le leggi relative a qualunque obbligo di dichiarazione di interesse o di restrizione alla proprietà da parte di soggetti esteri. Non è chiaro se i tribunali cinesi riconosceranno la partecipazione degli investitori in modo da consentire loro di essere legittimati ad agire in giudizio contro le entità cinesi in caso di controversia. Si tratta di un settore giuridico complesso e si consiglia agli investitori di rivolgersi a un professionista. Si segnala che questa sezione potrebbe non esporre tutti i rischi associati al meccanismo Stock Connect e che tutte le leggi, le norme e le regolamentazioni sopra menzionate sono soggette a modifiche. | |
5. | Rischi relativi ad investimenti in altri OICVM/OICR: l’investimento in altri OICVM o OICR può comportare una duplicazione di certi costi e spese a carico della Società e tali investimenti possono generare uno sdoppiamento delle spese e commissioni prelevate a livello della Società e a livello dell’OICVM e/o OICR nel quale essa investe. L’esame della politica d’investimento propria di ciascun comparto, citato nell’Allegato II, consente di evidenziare l’esistenza di eventuali rischi connessi agli investimenti realizzati dalla Società. La presenza di tali rischi potrebbe comportare, alla scadenza, il mancato rimborso del capitale investito. |
6. | Rischi inerenti i valori mobiliari di tipo 144A: i valori mobiliari di tipo 144A non sono registrati presso la “US Securities and Exchange Commission (SEC)” conformemente alle disposizioni del “Code of Federal Regulations” Titolo 177, § 230, 144 A. Questi valori sono da considerare quali valori mobiliari di nuova emissione (Capitolo 5.A.d) e possono essere acquistati solo da investitori professionali qualificati. |
7. | Rischio di controparte: gli strumenti derivati OTC e le operazioni di prestito titoli comportano il rischio che la controparte non possa soddisfare i propri obblighi e/o che un contratto sia annullato, per esempio in caso di fallimento della controparte, d’illegalità della transazione o di un cambiamento delle regole contabili o fiscali. Il rischio di controparte legato alle operazioni in strumenti finanziari derivati OTC e alle operazioni di prestito titoli è attenuato per mezzo dell’impiego della Società, ovvero dalla Società di Gestione o dei Gestori Delegati agli Investimenti sotto il suo controllo, di criteri quantitativi e qualitativi relativi alle garanzie finanziarie da ricevere da parte delle controparti all’interno delle operazioni in strumenti derivati. |
8. | Rischi inerenti agli strumenti derivati: gli strumenti derivati possono non solo essere utilizzati a fini di copertura. L’uso di strumenti derivati non presenta alcuna garanzia quanto al raggiungimento dello scopo prefissato tramite il ricorso a tali strumenti, e può intaccare la performance del comparto interessato. I rischi inerenti agli strumenti derivati sono notoriamente legati alla correlazione imperfetta tra prezzo dei derivati e i movimenti dei prezzi dei sottostanti e la possibilità per la Società di Gestione o il Gestore agli Investimenti Delegato di anticipare correttamente i movimenti dei tassi d’interesse, dei prezzi dei titoli e dei mercati monetari. Il ricorso a dei contratti di swap comporta allo stesso modo un rischio di controparte. |
9. | Rischi legati agli investimenti in warrants: i warrants conferiscono ai loro investitori il diritto di sottoscrivere un numero determinato di azioni di una certa società ad un prezzo predeterminato e per un periodo di tempo specifico. Il prezzo di questo diritto è notevolmente inferiore al prezzo dell’azione stessa. Pertanto, le fluttuazioni del titolo sottostante al warrant si riflettono in maniera particolarmente moltiplicata sulle fluttuazioni del prezzo del warrant. Questo moltiplicatore viene chiamato leva o effetto leva. Più l’effetto leva è significativo, più il warrant diviene attrattivo. Il livello di premio pagato per il warrant e l’effetto leva possono aumentare o diminuire in funzione delle reazioni degli investitori. I warrants sono quindi, più volatili e speculativi delle azioni convenzionali. Gli azionisti devono essere consapevoli dell’estrema volatilità dei prezzi dei warrants e che, inoltre, non sempre è possibile disporne. L’effetto leva associato ai warrants può portare alla perdita dell’intero prezzo o del premio legato al warrant stesso. |
10. | Rischi legati agli investimenti in convertible contingent bonds (“CoCo”): i CoCos sono un tipo di obbligazioni ibride contingenti, solitamente subordinate, che vengono convertite in azioni in base a meccanismi di assorbimento delle perdite per deprezzamento (“writedown”) (totale o parziale, permanente o temporanea) al verificarsi di un particolare evento (“trigger event”). Rischi legati agli investimenti in convertible contingent bonds (“CoCo”). L’investimento in CoCo può esporre il comparto a differenti tipologie di rischi, in modo particolare (i) i CoCo sono dei prodotti innovativi (ii) il rischio di conversione in azioni (iii) l’attivazione del “trigger event” (come definito nel documento di offerta di ciascun CoCo) potrà scaturire una perdita totale o parziale del capitale per i possessori di CoCo (iv) l’emittente di CoCo può annullare il pagamento del coupon (v) rischio di estensione: alcuni CoCo sono emessi come obbligazioni perpetue per le quali l’emittente può esercitare l’opzione di rimborso anticipato in determinate date indicate nel prospetto di emissione e in conformità con la legislazione applicabile (vi) l’investimento in CoCo può far scaturire perdite maggiori dell’investimento in azioni (vii) il rendimento attrattivo dei CoCo può essere considerato come un premio di complessità (viii) il rischio di svalutazione (“write down”) (ix) il rischio di concentrazione: essendo i CoCo emessi da un numero limitato di emittenti, tali investimenti possono essere soggetti ad un rischio di concentrazione (x) l’investimento in CoCo espone ad un rischio di liquidità. |
11. | Rischi legati agli investimenti in ABS/MBS Asset-backed securities (“ABS”) e mortgage-backed securities (“MBS”): gli ABS/MBS sono degli strumenti finanziari generalmente suddivisi in diverse tranches di emissione, aventi caratteristiche che variano a seconda del rischio di credito delle attività sottostanti e della loro durata, possono essere a tasso fisso o variabile. La vita media di ogni titolo può essere influenzata da diversi fattori, tra cui l’esistenza di un’opzione di riscatto anticipato e di conseguenza la frequenza dell’esercizio della stessa nonché da clausole di rimborso anticipato obbligatorio, dai tassi di interesse prevalenti, dalla probabilità di default reale delle attività sottostanti, dai tempi di recupero e dal livello di rotazione nelle attività sottostanti. Rischi legati agli ABS/MBS: gli ABS/MBS sono spesso esposti a due tipi di rischio principali che sono (i) il rischio di estensione (“extension risk”): il rischio di allungare la data di scadenza dello strumento a causa del rallentamento dei rimborsi. Il rischio di estensione è dovuto principalmente al rialzo dei tassi d’interesse; (ii) il rischio di rimborso anticipato (“prepayment risk”): il rischio associato al rimborso anticipato del capitale su uno titolo a reddito fisso. Per un ABS/MBS, più il tasso di interesse è elevato rispetto ai tassi di interesse correnti, più elevata è la probabilità che le ipoteche sottostanti vengano rifinanziate. Anche il rischio di credito, di liquidità e di tasso di cambio, possono risultare più elevati in virtù dell’acquisto di ABS/MBS. |
12. | Rischi giuridici: esiste il rischio di porre fine ai contratti e alle tecniche derivate a causa, tra gli altri, il fallimento, l’impossibilità di eseguire la transazione se è diventato illegale o modifiche alle leggi fiscali o contabili applicabili ai contratti o operazioni quando sono stati avviati. In queste circostanze, sarebbe necessario che un comparto compre tutte le perdite eventuali. Alcune transazioni sono eseguite sulla base di una documentazione giuridica complessa. Questa documentazione potrà essere difficilmente applicabile o soggetta a contestazione o interpretazione in determinate circostanze. Anche se i diritti e gli obblighi delle parti, sono regolati ai sensi della legge lussemburghese, in determinate circostanze (ad esempio una procedura di insolvenza) potrebbero, in via prioritaria, trovare applicazione altri sistemi giuridici, che, a sua volta, potrebbero inficiare l’efficacia delle operazioni esistenti. |
13. | Rischi operazionali: le operazioni della Società (la gestione di investimento inclusa) è effettuata dai fornitori del servizio menzionato nel presente Prospetto. Nel caso di fallimento o di insolvibilità del fornitore del servizio, gli investitori potranno incombere in ritardi (ad esempio, ritardi nell’esecuzione di ordini di sottoscrizioni, conversioni e riscatto di quote) o altri inconvenienti/disagi. |
14. | Rischi di conservazione: gli attivi sottoposti a TRS e le garanzie ricevute saranno detenute e conservate dalla Banca Depositaria, che espone la Società al rischio di conservazione. Ciò significa che la Società è esposta al rischio di perdita di beni messi in conservazione in caso di insolvibilità, di negligenza o di operazioni fraudolenti effettuate dalla Banca Depositaria. |
15. | Rischi di leva: l’elevata esposizione netta di alcuni comparti relativa ad alcuni investimenti potrebbe rendere il suo andamento più volatile. Nella misura in cui i comparti fanno ricorso a strumenti derivati o al prestito di titoli per aumentare la loro esposizione netta verso un mercato, un tasso, un paniere di titoli o qualsiasi altro strumento finanziario, una fluttuazione relativamente piccola del valore del sottostante può comportare un guadagno o una perdita significativa di capitale investito nel derivato. |
16. | Rischi di sostenibilità: il “rischio di sostenibilità” è un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance che, se si verifica, potrebbe provocare un significativo impatto negativo, effettivo o potenziale, sul valore degli investimenti realizzati da Eurofundlux. Questo rischio è legato principalmente a eventi fisici potenziali derivanti dal cambiamento climatico (c.d. rischi fisici), ad esempio il rischio di danni importanti dovuti all’intensificarsi di fenomeni metereologici irregolari e potenzialmente catastrofici quali siccità, inondazioni e forti precipitazioni, ondate di calore/freddo e cambi di temperatura o tempeste. Più aumenta la frequenza di questi fenomeni metereologici estremi, più cresce l’esposizione degli attivi di Eurofundlux a questi eventi. Il rischio di sostenibilità è legato anche, direttamente o indirettamente, alla risposta della società al cambiamento climatico (c.d. rischi di transizione), in particolare attraverso il processo di transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sul piano ambientale, che può determinare perdite impreviste suscettibili di incidere sugli investimenti e la situazione finanziaria o sugli attivi di Eurofundlux. La perdita finanziaria può essere dovuta, ad esempio, a cambiamenti intervenuti nel quadro normativo, come meccanismi di tariffazione del carbone, norme più rigorose in materia di efficacia energetica o rischi politici e giuridici legati a controversie. La transizione energetica può anch’essa avere un impatto negativo sulle organizzazioni in ragione di sviluppi tecnologici od opinioni pubbliche che determinano la sostituzione di prodotti e servizi esistenti con opzioni a minori emissioni. Gli eventi sociali (ad esempio, la disuguaglianza, l’integrazione, i rapporti di lavoro, l’investimento nel capitale umano, la prevenzione degli infortuni, il cambio di comportamento dei clienti, ecc.) o le lacune in materia di governance (ad esempio la violazione significativa e ricorrente di accordi internazionali, i problemi di corruzione, la qualità e la sicurezza dei prodotti, le pratiche di vendita, ecc.) possono a loro volta tradursi in rischi di sostenibilità. |
7. POLITICA DI DISTRIBUZIONE E NATURA DEI COMPARTI
In linea di principio, i proventi di ciascun comparto saranno automaticamente reinvestiti. Tuttavia l’Assemblea generale degli azionisti o il Consiglio di Amministrazione della Società debitamente da essa autorizzato potrà procedere periodicamente alla distribuzione del capitale o di altri proventi per tutti i comparti, o per una classe di azioni determinata, commercializzate dalla Società, senza restrizioni a condizione che il capitale minimo della Società non scenda al di sotto di EUR 1.250.000 o di qualsivoglia altro importo minimo previsto dalla legge e fatti salvi i potenziali impatti della Regolamentazione FATCA.
I dividendi da distribuire saranno messi a disposizione degli azionisti sotto forma di azioni gratuite o in contanti, ad una determinata data di pagamento, secondo le modalità e condizioni determinate dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Tali modalità e condizioni possono espressamente prevedere che i dividendi siano liquidati agli investitori che abbiano manifestato l’intenzione di ricevere l’importo per contanti e che in caso contrario l’importo da distribuire sia automaticamente reinvestito. I dividendi saranno liquidati entro 5 giorni lavorativi bancari dalla data di pagamento determinata dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Nel caso in cui il dividendo fosse inferiore a 50 euro od importo equivalente non si liquiderà alcun importo che sarà automaticamente reinvestito.
La Società si riserva il diritto di creare comparti e/o classi di azioni a distribuzione secondo le modalità descritte nelle schede tecniche dei comparti o delle classi di azioni interessate.
8. VALORE PATRIMONIALE NETTO
Il Valore Patrimoniale Netto delle azioni di ciascuna classe/sottoclasse di ogni comparto denominato nella divisa di ciascuna classe/sottoclasse del comparto in questione, è rappresentato da un valore per azione. Il Valore Patrimoniale Netto è determinato dall’Agente Amministrativo, e/o dal suo agente delegato in Lussemburgo, ogni giorno bancario lavorativo in Lussemburgo (“il Giorno di Valorizzazione”), dividendo il valore del patrimonio netto del comparto attribuibile a questa classe/sottoclasse di azioni del comparto, per il numero di azioni della classe/sottoclasse del comparto in questione, che si trovano in circolazione il Giorno della Valorizzazione arrotondando per eccesso o per difetto al terzo decimale dell’unità più vicina nella divisa di riferimento del comparto. Il Valore Patrimoniale Netto è equivalente al valore del patrimonio di questa classe/sottoclasse di azioni detratte le sue passività da calcolare nel periodo stabilito dal Consiglio di Amministrazione della Società o da un mandatario debitamente autorizzato nel Giorno della Valorizzazione. Il Consiglio di Amministrazione della Società stabilirà per ciascun comparto un distinto quantitativo di attività nette. Nelle relazioni intercorrenti tra gli azionisti, questo quantitativo verrà attribuito alle sole azioni emesse dal singolo comparto tenendo conto, se del caso, della ripartizione di questo quantitativo tra le classi di azioni. Il valore dell’attivo netto totale della Società è espresso in Euro e il consolidamento dei diversi Comparti si ottiene tramite la conversione degli attivi netti dei diversi Comparti in Euro e sommandoli tra loro. Qualora il Giorno della Valorizzazione coincida con un giorno festivo di una borsa o di un mercato costituenti il mercato principale, per una percentuale significativa degli investimenti di un dato comparto della Società, o sia un giorno festivo in Lussemburgo, il Giorno della Valorizzazione potrà essere rinviato al giorno lavorativo bancario successivo in Lussemburgo. Tuttavia l’Agente Amministrativo, e/o il suo agente delegato in Lussemburgo, determinerà il Valore Patrimoniale Netto l’ultimo giorno del semestre e l’ultimo giorno dell’esercizio sociale, anche qualora questi ultimi coincidessero con dei giorni festivi in Lussemburgo, ma esclusivamente ai fini contabili.
A. SOSPENSIONE DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO
La Società potrà sospendere temporaneamente il calcolo del Valore Patrimoniale Netto di uno o più Comparti nonché le emissioni, le conversioni e i rimborsi di azioni corrispondenti nelle circostanze seguenti, oltre a quelle previste dalla legge:
■ durante tutto il periodo nel corso del quale il mercato o la borsa, nei quali viene negoziata una parte sostanziale degli investimenti di uno o più Comparti della Società, sono chiusi per ragioni che non siano di normale festività, o quando le operazioni siano limitate o sospese; o
■ qualora il sopravvenire di eventualità che costituiscano una situazione di urgenza tale che uno o più Comparti della Società non possano disporre liberamente di una parte considerevole del proprio patrimonio, o non si possa determinare il valore in modo normale e ragionevole, o non si possa procedere alla realizzazione d’investimenti o al trasferimento di fondi impiegati in una tale operazione a prezzi e tassi di cambio normali; o
■ qualora i mezzi di comunicazione normalmente impiegati nella determinazione del prezzo o del valore degli investimenti di uno o più Comparti, o i prezzi o valori in corso in un mercato o borsa, siano fuori servizio; o
■ qualora, per qualunque ragione, il valore dell’investimento di uno o più Comparti della Società non possa essere ragionevolmente determinato con la rapidità e la precisione consueti; o
■ qualora restrizioni cambiarie o del movimento dei capitali impediscano l’esecuzione delle transazioni per conto della Società o le operazioni di acquisto o di vendita dell’attivo della Società non possano essere effettuate con tassi di cambio normali; o
■ su delibera del Consiglio d’Amministrazione della Società, nel rispetto del principio dell’uguaglianza tra gli azionisti e delle leggi e regolamentazioni vigenti, (i) dal momento della convocazione di un’Assemblea di azionisti che deliberi sulla liquidazione/scioglimento della Società o (ii) dalla decisione del Consiglio d’Amministrazione della Società di liquidare un comparto (iii). durante tutto il periodo nel corso del quale un comparto sarà incorporato in un altro comparto o in un altro OICVM (o in un altro comparto di quest’altro OICVM), se tale sospensione si giustifichi a protezione degli azionisti.
In circostanze eccezionali che possano ripercuotersi negativamente sugli interessi degli azionisti, o in caso di eccesso di richieste di rimborso così come descritto nel capitolo 10 Rimborso di azioni, il Consiglio d’Amministrazione della Società si riserva il diritto di fissare il valore di una azione soltanto dopo aver effettuato, il prima possibile, le vendite necessarie dei valori mobiliari e strumenti del mercato monetario nell’ambito del comparto.
In tal caso, le sottoscrizioni, richieste di rimborso e di conversione in attesa di essere eseguite verranno considerate in base al Valore Netto così calcolato.
I sottoscrittori e azionisti che chiedano il rimborso o la conversione delle loro azioni verranno avvisati della sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto al momento della ricezione della domanda di sottoscrizione, di rimborso o di conversione.
Le sottoscrizioni e le domande di rimborso e di conversione in sospeso potranno essere annullate per notifica scritta, purché quest’ultima pervenga alla Società prima della fine della sospensione.
Le sottoscrizioni, i rimborsi e le conversioni in sospeso verranno presi in considerazione dal primo Giorno di Valorizzazione successivo al termine della sospensione.
Qualsiasi decisione di sospendere il calcolo e la pubblicazione del valore patrimoniale netto per azione sarà pubblicata e/o comunicata agli azionisti in conformità con le leggi e i regolamenti in vigore in Lussemburgo ed eventualmente nelle altre giurisdizioni in cui le azioni sono distribuite, sarà disponibile presso la sede sociale della Società e sarà pubblicata sul sito internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
B. L’ATTIVO DELLA SOCIETÀ COMPRENDERÀ IN PARTICOLARE:
1. | tutti i contanti in cassa o in deposito ivi compresi gli interessi scaduti non ancora percepiti e gli interessi maturati su tali depositi fino al Giorno della Valorizzazione; |
2. | tutti gli effetti e le cambiali al portatore nonché i crediti (compresi i proventi della vendita di titoli il cui premio non sia ancora stato incassato); |
3. | tutti i titoli, quote, azioni, obbligazioni, diritti di opzione o di sottoscrizione e altri investimenti e valori mobiliari e strumenti del mercato monetario che costituiscano il patrimonio della Società; |
4. | tutti i dividendi e le distribuzioni da ricevere dalla Società in contanti o in titoli nella misura in cui la Società ne sia a conoscenza; |
5. | tutti gli interessi scaduti non ancora percepiti e tutti gli interessi su titoli appartenenti alla Società, maturati fino al Giorno della Valorizzazione, salvo che questi interessi siano compresi nel principale di questi valori; |
6. | le spese di costituzione della Società, nella misura in cui le stesse non siano ammortizzate; |
7. | tutti gli altri attivi di altra natura, comprese le spese pagate in anticipo. |
Il valore dell’attivo di ogni classe/sottoclasse di azioni di ogni comparto della Società è stabilito come segue:
1. | quello dei valori mobiliari e strumenti del mercato monetario ammessi alla quotazione ufficiale di una borsa valori o negoziati su un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno Stato che non sia membro dell’Unione europea è basato sull’ultimo corso noto in Lussemburgo. Qualora lo stesso valore mobiliare o lo stesso strumento del mercato monetario sia ammesso alla quotazione ufficiale di più mercati, il corso di riferimento sarà quello del mercato principale per questi titoli; |
2. | i valori mobiliari e gli strumenti del mercato monetario contenuti in portafoglio il Giorno della Valorizzazione e che non siano quotati in una borsa o in un altro mercato regolamentato, regolarmente funzionante, riconosciuto e aperto al pubblico come specificato sub 1., o i valori mobiliari e strumenti del mercato monetario quotati in modo tale che il prezzo determinato in base al punto 1. non è rappresentativo del loro valore reale, saranno valutati con prudenza e buona fede dal Consiglio di Amministrazione della Società o da un suo delegato in base al loro valore probabile di realizzo; |
3. | per i contanti in cassa o in deposito, gli effetti e le cambiali al portatore, i crediti, le spese pagabili in anticipo e i dividendi e per gli interessi annunciati o maturati ma non ancora incassati, il valore preso in considerazione sarà il valore nominale di questi beni, salvo che risulti improbabile incassare questo valore; in quest’ultimo caso, il valore sarà determinato detraendo l’ammontare che il Consiglio di Amministrazione della Società riterrà opportuno per esprimere il valore reale di questi beni; |
4. | i contratti a termine e le opzioni sono valutati in base ai corsi di chiusura del giorno precedente nel mercato in questione. I corsi di riferimento sono i corsi di liquidazione nei mercati a termine; |
5. | le quote degli Organismi di Investimento Collettivo sono valutate in base al loro ultimo Valore Patrimoniale Netto disponibile; |
6. | gli swaps sono valutati secondo il loro giusto valore basato sull’ultimo corso di chiusura conosciuto del valore del sottostante. |
Per le attività che non siano denominate nella divisa di riferimento del comparto in questione, la conversione avverrà sulla base del tasso di cambio medio della divisa relativa (fonte WM REUTER’S).
Inoltre verranno costituite delle provvigioni appropriate per tenere conto dei costi, delle spese e degli oneri a carico della Società come dei redditi che derivano dagli investimenti.
Per quanto concerne la determinazione del valore dell’attivo della Società, l’Agente Amministrativo si basa sulle informazioni ricevute da diverse fonti di quotazione (quali gli agenti amministrativi dei fondi e gli intermediari) e sulle direttive ricevute dal Consiglio di Amministrazione della Società. In caso di assenza di errori manifesti e salvo proprie negligenze, l’Agente Amministrativo non è responsabile delle valutazioni fornite dalle fonti di quotazione né degli errori nel calcolo del Valore Netto che ne derivino.
Qualora una o più fonti di quotazione non siano in grado di fornire le valutazioni previste all’Agente Amministrativo, questi è autorizzato a non calcolare il Valore Patrimoniale Netto e di conseguenza a non determinare i prezzi di sottoscrizione e di rimborso. Il Consiglio di Amministrazione della Società dovrà essere immediatamente informato dall’Agente Amministrativo qualora si verifichi una situazione simile.
All’occorrenza, il Consiglio di Amministrazione della Società potrebbe decidere di sospendere il calcolo del Valore Patrimoniale Netto in conformità alle procedure descritte riguardanti la sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto, dell’emissione, del rimborso e della conversione delle azioni.
Qualora in seguito a circostanze speciali, quali ad esempio rischi di credito occulti, o qualora una valutazione sulla base delle regole sopra indicate si rivelasse impraticabile o inesatta, il Consiglio di Amministrazione della Società ha facoltà di applicare altri criteri di valutazione generalmente ammessi e verificabili dall’incaricato della revisione contabile della Società, al fine di ottenere una valutazione equa dell’attivo della Società.
C. LE PASSIVITÀ DELLA SOCIETÀ COMPRENDERANNO IN PARTICOLARE:
1. | tutti i prestiti, gli effetti scaduti e i conti esigibili; |
2. | tutte le obbligazioni conosciute, scadute o meno, xxx comprese tutte le obbligazioni contrattuali venute a termine che abbiano per oggetto pagamenti in contanti o in natura (compreso l’ammontare dei dividendi annunciati dalla Società ma non ancora pagati); |
3. | tutte le riserve, autorizzate o approvate dal Consiglio di Amministrazione della Società, specialmente quelle costituite al fine di far fronte a una minusvalenza potenziale di certi investimenti della Società; |
4. | ogni altra passività della Società, di qualsiasi natura, salvo quelle rappresentate da mezzi propri della Società. Per la valutazione dell’ammontare di queste altre passività, la Società valuterà tutte le spese di cui dovrà farsi carico, ivi comprese, senza limiti, le spese di costituzione e di ulteriore modifica dello Statuto, le commissioni e le spese pagabili alla Società di Gestione, a consulenti di investimento, gestori delegati, contabili, depositari e agenti corrispondenti, agenti domiciliatari, agenti amministrativi, agenti di trasferimento, agenti pagatori o altri mandatari e impiegati della Società, ai rappresentanti permanenti della Società nei paesi in cui sia sottoposta a registrazione, le spese di assistenza giuridica e di revisione dei conti annuali della Società, le spese di promozione, le spese di stampa e di pubblicazione dei documenti di vendita delle azioni, le spese di stampa dei rapporti finanziari annuali e periodici, le spese delle sedute delle Assemblee degli azionisti e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Società, le spese di viaggio ragionevoli degli amministratori e direttori, i gettoni di presenza, le spese delle dichiarazioni di registrazione, tutte le imposte e i diritti prelevati dalle autorità governative e dalle borse valori, le spese di pubblicazione dei prezzi di emissione e di rimborso e tutte le altre spese di gestione, ivi comprese le spese finanziarie, bancarie o di mediazione sopravvenute nel corso dell’acquisto o della vendita di beni o altro e tutte le altre spese amministrative. |
Per la valutazione dell’ammontare dei suoi impegni, la Società terrà conto pro rata temporis delle spese amministrative o altro, che abbiano un carattere regolare o periodico.
Nei confronti degli azionisti e dei terzi, ogni comparto sarà trattato come un’entità separata, che genera proprie attività, passività, oneri e spese. Le passività saranno addebitabili solo ai Comparti ai quali sono riferiti. Le attività, le passività, gli oneri e le spese non attribuibili ad un comparto specifico saranno addebitati ai differenti Comparti in proporzione ai loro rispettivi attivi netti.
Ogni azione della Società in via di rimborso sarà considerata come un’azione emessa ed in corso fino alla chiusura del Giorno di Valorizzazione relativo al rimborso di questa azione e il suo prezzo sarà considerato come un impegno della Società dal momento della chiusura del Giorno di Valorizzazione fino al pagamento. Ogni azione che la Società dovrà emettere in conformità alle domande di sottoscrizione ricevute sarà considerata come emessa dalla chiusura del Giorno di Valorizzazione nel quale si determina il prezzo della sua emissione e il suo prezzo costituirà un ammontare dovuto alla Società finché non sarà ricevuto dalla stessa.
Nei limiti del possibile, si terrà conto di ogni investimento o disinvestimento decisi dalla Società fino al Giorno della Valorizzazione.
9. EMISSIONE DI AZIONI E PROCEDURA DI SOTTOSCRIZIONE E PAGAMENTO
Il Consiglio d’Amministrazione della Società è autorizzato ad emettere azioni in ogni momento e senza limitazioni.
A. SOTTOSCRIZIONE CORRENTE E SOTTOSCRIZIONE IN UN PERIODO DEFINITO
Dopo ogni periodo iniziale di sottoscrizione, le azioni di ogni comparto sono emesse ad un prezzo corrispondente al Valore Patrimoniale Netto, senza che sia riservato agli azionisti già esistenti un diritto di preferenza di sottoscrizione per le azioni da emettere. Il prezzo di sottoscrizione sarà aumentato di una commissione di sottoscrizione, calcolata sul Valore Patrimoniale Netto per azione di ogni classe per ciascun comparto, spettante rispettivamente all’Agente Collocatore Principale o all’Agente Collocatore attraverso il quale saranno stati ricevuti gli ordini di sottoscrizione, secondo le specifiche indicate nelle schede tecniche nell’Allegato II al presente Prospetto.
L’attribuzione delle azioni si realizzerà conformemente al capitolo 11 seguente.
Per quanto riguarda i Comparti con periodi di sottoscrizione definiti può essere applicata una commissione di avviamento o di costituzione destinata a remunerare l’attività di distribuzione durante il periodo di sottoscrizione. Essa sarà calcolata e pagata secondo le modalità menzionate nelle schede tecniche dei Comparti interessati nell’Allegato II.
B. PROCEDURE
Le domande di sottoscrizione ricevute dalla Società saranno trattate nel modo seguente:
■ il Valore Patrimoniale Netto del comparto in questione e della classe/sottoclasse di azioni a cui fare riferimento sarà il Valore Patrimoniale Netto di questo comparto determinato nel Giorno della Valorizzazione immediatamente successivo al giorno della ricezione della domanda di sottoscrizione, purché le domande di sottoscrizione siano pervenute all’Agente Amministrativo e/o al suo agente delegato in Lussemburgo, in caso di sottoscrizione diretta, o da parte di tutti gli Agenti Collocatori nei paesi di commercializzazione, il giorno precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00, ora locale. Qualora la domanda di sottoscrizione pervenga oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel successivo Giorno di Valorizzazione. In ogni caso, il pagamento dovrà essere effettuato entro il secondo giorno lavorativo bancario successivo al Giorno di Valorizzazione preso in considerazione.
Le sottoscrizioni iniziali e successive saranno descritte al capitolo 3 del presente Prospetto e nella scheda tecnica del relativo comparto. In tal caso gli importi delle sottoscrizioni iniziali e successive si intendono al lordo della commissione di sottoscrizione. Per le sottoscrizioni effettuate mediante adesione a Piani di Accumulo, nessun minimo è imposto.
L’investitore dispone in ogni momento del diritto di sottoscrivere, chiedere il rimborso e convertire direttamente le azioni presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o presso l’Agente Collocatore.
La domanda di sottoscrizione - anche se redatta su modulo a stampa - deve contenere tutte le informazioni indicate nel Modulo allegato al presente Prospetto. Per quanto riguarda la sottoscrizione di azioni per il tramite di un “nominee”, si fa riferimento al capitolo 17.
Non verrà effettuata emissione di certificati azionari ma semplice conferma scritta della proprietà delle azioni
nominative sarà inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società.
La Società ha il diritto:
■ di rifiutare a propria discrezione una domanda di acquisto di azioni;
■ di rimborsare in ogni momento, in base al loro Valore Patrimoniale Netto, le azioni detenute da investitori che non siano ammessi all’acquisto o al possesso di azioni della Società.
La Società ha facoltà di detenere in ogni paese di commercializzazione uno o più conti a proprio nome al fine di accreditare o di addebitare le somme sottoscritte o rimborsate nel paese in questione.
C. PIANI DI ACCUMULO
Nei rispettivi paesi di commercializzazione, su autorizzazione dell’Agente Collocatore Principale, gli Agenti Collocatori hanno la facoltà di offrire la possibilità di sottoscrivere azioni della Società mediante adesione a Piani di Accumulo che consentono al sottoscrittore di ripartire nel tempo l’investimento nella Società.
Le specifiche modalità di adesione a tali Piani di Accumulo, nonché gli eventuali costi a carico del sottoscrittore, sono descritti in dettaglio nella documentazione d’offerta e nel Modulo di Sottoscrizione in vigore nel paese in cui l’Agente Collocatore autorizzato svolge la propria attività di distribuzione di azioni della Società in conformità alle leggi e ai regolamenti vigenti.
In deroga a quanto indicato nel paragrafo che precede, per le sottoscrizioni realizzate nell’ambito di Piani di Accumulo può essere previsto un importo minimo di sottoscrizione iniziale. Tale importo sarà menzionato all’interno della Scheda Tecnica di ciascun comparto.
Attualmente la possibilità di accedere a sottoscrizioni di azioni della Società sulla base di Piani di Accumulo è riservata in via esclusiva agli investitori che sottoscrivono azioni della Società tramite un Agente Collocatore in Italia.
10. RIMBORSO DI AZIONI
Gli azionisti di ciascuna classe hanno facoltà di richiedere in ogni momento il rimborso di parte o di tutte le proprie azioni. Gli azionisti delle classi A, AH, D, P e G ad esclusione di quelli della classe B, BH, I possono domandare il rimborso via Internet. Ogni richiesta irrevocabile di rimborso delle azioni sarà fatta per iscritto sia direttamente presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo sia tramite l’Agente Collocatore Principale o l’Agente Collocatore nel paese di commercializzazione che ha ricevuto la domanda di sottoscrizione.
Fatti salvi i potenziali impatti della Regolamentazione FATCA, le azioni saranno rimborsate al loro corrispondente Valore Patrimoniale Netto relativo alla classe/sottoclasse di azioni del comparto considerato, nel primo giorno successivo al giorno della ricezione della domanda di rimborso, purché le domande di rimborso siano pervenute all’Agente Amministrativo, e/o al suo agente delegato in Lussemburgo in caso di domanda di rimborso diretta, o tramite l’Agente Collocatore in Lussemburgo, o ancora tramite ogni altro Agente Collocatore nei paesi di commercializzazione, il giorno precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00 ora locale. Qualora la domanda di rimborso giunga oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel Giorno di Valorizzazione successivo. Non è prevista alcuna commissione di rimborso ad eccezione dei Comparti descritti nell’Allegato II, per i quali essa potrà essere prelevata ad un tasso di commissione decrescente calcolato sul prezzo di rimborso o sul prezzo di acquisto iniziale.
Tutte le domande di rimborso verranno soddisfatte rigorosamente in base all’ordine di ricezione delle stesse. Il rimborso sarà corrisposto tramite bonifico denominato nella divisa di sottoscrizione entro il quinto giorno lavorativo bancario successivo al Giorno della Valorizzazione ed al ricevimento della documentazione prevista. In alternativa al bonifico, l’azionista potrà richiedere che il controvalore del rimborso venga messo a disposizione tramite assegno postale presso l’Agente Collocatore Principale o presso altro Agente Collocatore che abbia ricevuto la domanda.
Gli azionisti sono a conoscenza che ogni rimborso di azioni sarà effettuato dalla Società ad un prezzo che potrà essere superiore o inferiore al costo d’acquisto delle azioni, in base al valore del patrimonio della Società al momento del rimborso.
Il rimborso delle azioni sarà sospeso in caso di sospensione del Valore Patrimoniale Netto.
Ogni eventuale sospensione del diritto di rimborso è notificata, nei modi e con i mezzi dovuti, agli azionisti che abbiano inviato richieste la cui esecuzione sia differita o sospesa.
Ogni eventuale sospensione del diritto di rimborso, come previsto nel capitolo 8, sarà pubblicata e/o
comunicata agli azionisti in conformità con le leggi e i regolamenti in vigore in Lussemburgo ed eventualmente nelle altre giurisdizioni in cui le azioni sono distribuite, sarà disponibile presso la sede sociale della Società e sarà pubblicata sul sito internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Né il Consiglio di Amministrazione della Società, né il Depositario potranno essere ritenuti responsabili del mancato pagamento conseguente a restrizioni alle transazioni sui cambi o ad altre circostanze che esulano dalle loro volontà che limitino o rendano impossibile il trasferimento all’estero dei proventi del rimborso delle azioni.
Qualora gli ordini di rimborso di uno stesso giorno superino il 10% delle azioni emesse di un comparto, la Società può ridurre proporzionalmente queste domande in modo tale che sia rimborsato fino a un massimo del 10%. La parte rimanente sarà rimborsata il successivo Giorno di Valorizzazione con priorità rispetto ad altri successivi ordini di rimborso.
La conferma scritta dell’avvenuta operazione di rimborso può essere inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società.
Per quanto riguarda i documenti e le formalità specifiche di riscatto delle azioni della Società ai sensi della legislazione applicabile nei rispettivi paesi di commercializzazione, gli azionisti sono pregati di fare riferimento alla documentazione specifica consegnata in sede di sottoscrizione delle stesse.
11. ATTRIBUZIONE E CONVERSIONE DI AZIONI
a) Attribuzione e conversione della classe di azioni all’interno dello stesso comparto.
Le azioni delle classi B, BH, I sono riservate agli investitori istituzionali. Gli investitori istituzionali non possono sottoscrivere via Internet.
A meno che gli investitori istituzionali detengano azioni in una o più di queste classi per assenza di quote riservate loro al momento della sottoscrizione (o per qualsiasi altro motivo), non ci sarà passaggio dalle classi A o AH, D, G, P o Q alle classi B, BH o I e viceversa.
Fatte salve le condizioni di cui all’articolo 3 (Capitale), gli azionisti delle classi B o BH possono chiedere la conversione delle loro azioni in azioni delle classi B, BH o I a seconda del caso.
b) Conversione di azioni da un comparto ad altro comparto.
Ogni azionista potrà chiedere per iscritto la conversione totale o parziale delle proprie azioni di una determinata classe e comparto - con un numero minimo di azioni di questa classe - in azioni della stessa o di un’altra classe di un altro comparto.
Tuttavia, il passaggio da un comparto a un altro non si può fare se non alle seguenti condizioni:
la conversione si farà da una classe di azioni di un comparto in azioni della stessa classe di un altro comparto o, fatte salve le condizioni seguenti, in azioni di un’altra classe di un altro comparto:
■ fatte salve le condizioni di cui all’articolo 3 (Capitale), gli azionisti delle classi B o BH di un comparto possono chiedere la conversione delle loro azioni in azioni della classe I, B o BH, ove del caso, di un altro comparto;
■ a meno che gli investitori istituzionali detengano azioni in una o più di queste classi per assenza di quote riservate loro al momento della sottoscrizione (o per qualsiasi altro motivo), non ci sarà passaggio dalle classi A o AH, D, G, P e o Q di un comparto alle classi B, BH e o I di un altro comparto, e viceversa.
Salvo che vi sia una sospensione del calcolo del Valore Patrimoniale Netto di uno dei Comparti, la conversione verrà effettuata secondo il Valore Patrimoniale Netto di ciascun comparto calcolato il giorno immediatamente successivo a quello di ricezione della domanda di conversione a condizione che le domande di conversione pervengano all’Agente Amministrativo e/o a suo agente delegato in Lussemburgo, in caso di domanda di conversione diretta, o dall’Agente Collocatore in Lussemburgo o da ogni altro Agente Collocatore nei paesi di commercializzazione, il giorno precedente il Giorno della Valorizzazione prima delle ore 14:00 (ora locale). Qualora le domande di conversione siano pervenute oltre questo limite orario, il Valore Patrimoniale Netto preso in considerazione sarà quello determinato nel successivo Giorno della Valorizzazione. La conversione delle azioni di una data classe di un comparto in azioni della stessa o di altra classe di un altro comparto è possibile soltanto qualora il Valore Patrimoniale Netto dei due Comparti venga calcolato nello stesso giorno. Il numero di azioni del nuovo comparto da attribuirsi all’azionista che ha chiesto la conversione è determinato secondo la formula di cui al seguente punto C).
1.
2. | Le frazioni di azioni (fino al millesimo) del nuovo comparto sono attribuite ai soli azionisti che registrano nominativamente le loro azioni del nuovo comparto. |
3. | La conversione delle classi di azioni emesse da taluni comparti, quali i Comparti che abbiano periodi di sottoscrizione definiti, verso un altro comparto, può non essere consentita e viceversa. Tale restrizione sarà menzionata nelle schede tecniche dei Comparti interessati nell’Allegato II. |
4. | Commissioni: ■ gli azionisti non sono tenuti al pagamento della differenza di commissione di sottoscrizione tra i Comparti di provenienza e quelli di destinazione, qualora la commissione di sottoscrizione dei Comparti di destinazione sia superiore a quella dei Comparti di provenienza; ■ tuttavia, per le domande di conversione, è applicabile e pagabile dall’investitore una commissione di conversione, destinata a coprire le spese amministrative, fino a un massimo dello 0,50% del Valore Patrimoniale Netto delle azioni da convertire; ■ detta commissione viene riconosciuta all’Agente Collocatore Principale o rispettivamente all’Agente Collocatore per mezzo del quale la conversione è stata richiesta; ■ non è applicata alcuna commissione nel caso di investitori istituzionali che convertano azioni delle classi B, BH o I di un comparto in azioni delle classi B, BH o I di altro comparto. |
5. | Ogni azionista avrà il diritto di chiedere la conversione delle azioni detenute all’interno di un medesimo comparto. Al contempo, in caso di domanda di conversione di una parte delle azioni detenute da un azionista all’interno di un medesimo comparto, questa dovrà essere di un importo minimo di 500 Euro, in modo che il valore delle azioni del nuovo comparto o classe da attribuire raggiunga la soglia sopra citata. La conversione di azioni tra Comparti della Società non costituisce un rimborso e pertanto non dà luogo a plusvalenze o a proventi. |
c) Formula sulla base della quale si effettua la conversione tra Comparti:
Il rapporto in base al quale tutte o parte delle azioni di un comparto (“il comparto”) sono convertite in azioni di un altro comparto (il “nuovo comparto”) è determinato conformemente ed esattamente secondo la seguente formula:
( ( B x C) - E) x F
A =
D
A = è il numero di azioni del nuovo comparto o classe da attribuirsi;
B = è il numero di azioni del precedente comparto o classe da convertire;
C = è il valore dell’attivo netto per azione del comparto o classe di provenienza determinato un dato giorno; D = è il valore dell’attivo netto per azione del nuovo comparto o classe determinato un dato giorno;
E = è la commissione di conversione (fino al massimo dello 0,50% del Valore Patrimoniale Netto delle azioni da convertire);
F = è il tasso di cambio nel giorno determinato tra la divisa del comparto da convertire e la divisa del comparto da attribuire (il fattore F si applicherà solo quando un comparto sarà espresso in una divisa diversa dall’Euro).
d) Le sottoscrizioni, i riscatti e le conversioni si effettueranno sempre al Valore Netto d’Inventario sconosciuto. La Società non autorizza le attività associate al “Market Timing” e si riserva il diritto di rifiutare gli ordini di sottoscrizione, riscatto e conversione provenienti da investitori per i quali la Società sospetta l’utilizzo di tali attività e di prendere le misure necessarie a protezione degli altri investitori.
La conferma scritta dell’avvenuta operazione di conversione può essere inviata ai sottoscrittori in formato cartaceo o in formato elettronico, nella misura in cui questo mezzo di comunicazione sia stato autorizzato nel paese di commercializzazione delle azioni emesse dalla Società.
12. IMPOSTE
La Società è soggetta a un’imposta di abbonamento annuale dello 0,05% pagata con cadenza trimestrale e la cui base imponibile è costituita dal totale dell’attivo netto della Società, risultante alla scadenza di ogni
trimestre. Resta inteso che per le azioni delle classi B, BH o I riservate agli investitori istituzionali, questa tassa è ridotta allo 0,01% per anno del patrimonio netto imponibile di queste classi di azioni.
Ai sensi della legislazione vigente, gli azionisti non sono soggetti ad alcuna imposta sul reddito, sulle donazioni, sull’eredità o ad alcuna altra tassa nel Lussemburgo, salvo che non abbiano il loro domicilio nel Lussemburgo. La legge del 25 novembre 2014 abolisce il principio della ritenuta d’imposta del 35% in vigore fino al 31 dicembre 2014 - applicata in Lussemburgo nel quadro della Direttiva 2003/48/CE del 3 giugno 2003 relativa alla fiscalità dei redditi da risparmio sotto forma di pagamento d’interessi - e introduce uno scambio automatico di informazioni riguardanti il pagamento degli interessi o di entrate analoghe, a seguito della modifica della suddetta Direttiva. Questa riforma legge è entrata in vigore il 1° gennaio 2015.
Inoltre, il 24 marzo 2014 il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una Direttiva modificando ed ampliando le esigenze della Direttiva sul Risparmio (la “Direttiva Modificativa”). Gli Stati membri devono applicare queste nuove regole a partire dal 1 gennaio 2017. I cambiamenti riguardano le categorie di pagamenti coperti dalla Direttiva sul Risparmio includendo altre tipologie di ricavi su valori mobiliari così come i casi di reporting di pagamenti destinati indirettamente alle persone residenti in uno degli Stati membri. Questo si applicherà ai pagamenti fatti o garantiti alle persone fisiche o morali o a trusts quando certe condizioni sono verificate e possono eventualmente essere applicate nel momento in cui queste persone fisiche o morali o altre entità siano situate o effettivamente gestite fuori dall’Unione europea.
Il 10 novembre 2015, la Direttiva sul Risparmio è stata rimpiazzata dalla Direttiva 2015/2060/EU ma continua ad applicarsi fino a quando tutti gli obblighi di reporting siano stati osservati.
La Direttiva 2011/16/EU modificata dalla Direttiva 2014/107/EU inerente allo scambio automatico obbligatorio delle informazioni in materia fiscale (la “Direttiva CRS”) tende a fornire agli Stati membri una base legale appropriata a livello europeo affinché venga stabilito uno standard globale riguardo allo scambio automatico delle informazioni previsto dall’OCSE.
La Direttiva CRS è stata trasposta nella legislazione lussemburghese dalla legge del 18 dicembre 2015 ed è applicabile dal 1 gennaio 2016 per un primo reporting nel 2017 (la “Legge CRS”).
In virtù della Legge CRS, le istituzioni finanziarie lussemburghesi (e.g. banche, fondi, etc.) devono identificare i residenti delle giurisdizioni “CRS partners” raccogliendo le informazioni riguardanti lo statuto di residenza fiscale di ogni titolare del conto o del beneficiario economico di certe entità e fornendo questa informazione alle autorità fiscali lussemburghesi. Questa informazione sarà automaticamente trasmessa annualmente alle autorità fiscali competenti delle giurisdizioni “CRS partners”.
Lussemburgo ha anche firmato un accordo plurilaterale con altri Stati per lo scambio automatico delle informazioni finanziarie. A partire dal 2017, Lussemburgo comincerà a condividere tali informazioni su certi investitori transfrontalieri di questi Paesi (giurisdizioni “CRS partners”) sotto riserva che certe esigenze legali siano rispettate.
Lo scambio automatico delle informazioni con i Paesi terzi esige un accordo specifico Paese per Paese. I fondi lussemburghesi devono applicare la Legge CRS.
È dovere dei potenziali azionisti informarsi sulle leggi e sulle disposizioni vigenti, così come sul potenziale impatto della normativa FATCA (in particolare in riferimento a quanto riportato di seguito), ricorrendo eventualmente ad una consulenza sulla sottoscrizione, l’acquisto, il possesso e la vendita delle azioni nei paesi di cui risultino cittadini, residenti o domiciliati.
FATCA:
In aggiunta, la Società potrà essere soggetta a delle normative emanate da autorità di controllo estere, in particolare la legge Hiring Incentives to Restore Employment Act (“Hire Act”), promulgata negli Stati Uniti nel marzo del 2010. L’Hire Act contiene alcune disposizioni specifiche, fra cui il Foreign Account Tax Compliance Act (“FATCA”), e sue successive modifiche. L’obiettivo di FATCA è di prevenire l’evasione fiscale di alcuni soggetti statunitensi (“US Persons”) imponendo alle istituzioni finanziarie straniere (“Foreign Financial Institutions” o “FFIs”) di fornire alle autorità fiscali americane (il Ministero del Tesoro americano o “U.S. Internal Revenue Service” o “IRS”) informazioni concernenti i conti e i beni finanziari detenuti direttamente o indirettamente al di fuori degli Stati Uniti da tali investitori al fine di essere esentati dalla ritenuta alla fonte del 30% alla quale sarebbero soggetti i proventi derivanti da tali conti o beni.
Il 28 marzo 2014, il Lussemburgo ha sottoscritto un “Intergovernmental Agreement”, Modello 1, con gli Stati Uniti (“IGA”). Di conseguenza, le FFIs lussemburghesi sono tenute a rispettare gli obblighi e i requisiti FATCA conformemente alle clausole dell’IGA e, in particolare, le misure di attuazione in Lussemburgo e loro relative modifiche (la “Regolamentazione FATCA”).
Sostanzialmente, a partire dal 1° luglio 2014, le FFIs lussemburghesi dovranno, in funzione del loro status FATCA e conformemente alle clausole dell’IGA sottoscritto, dichiarare all’IRS, attraverso le autorità fiscali
lussemburghesi, gli attivi detenuti e i pagamenti effettuati a: (i) soggetti statunitensi specificati (“Specified
U.S. Persons”); (ii) alcune entità estere non finanziarie (“Non Foreign Financial Entities” o “NFFEs”) nelle quali le Specified US Persons posseggono delle partecipazioni in capitale oppure diritti di voto significativi (“Substantial U.S. owners”); (iii) FFIs che non rispettano la regolamentazione FATCA loro applicabile; (iv) qualsiasi altra persona fisica o giuridica secondo quanto richiesto dalla normativa FATCA (collettivamente e individualmente le “Restricted FATCA Entity(ies)”).
In quanto fondo di investimento lussemburghese soggetto alla supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier (“CSSF”), conformemente alla Legge, la Società è considerata una FFI ai sensi del FATCA o, più precisamente, un’istituzione finanziaria lussemburghese (“Luxembourg Financial Institution”) ai sensi dell’IGA.
Laddove un’istituzione finanziaria lussemburghese decidesse di non ottemperare alla normativa FATCA, a partire dal 1° luglio 2014 sarà applicato un prelievo alla fonte del 30% su alcuni pagamenti derivati da redditi e ricavi lordi da cessioni provenienti da attivi americani.
Di conseguenza, per essere esentata da tale prelievo del 30%, la Società deve, se del caso, iscriversi nel registro dell’IRS e ottemperare agli obblighi FATCA conformemente alle condizioni dell’IGA, il che la obbliga, fra le altre cose, a:
■ ottenere e verificare le informazioni concernenti tutti i titolari di interessi, nella fattispecie gli azionisti della Società, per stabilire quali siano considerati delle Restricted FATCA Entities.
■ dichiarare annualmente all’IRS, attraverso l’autorità fiscale lussemburghese, talune informazioni sulle Restricted FATCA Entities.
Non è possibile fornire alcuna garanzia circa l’esenzione della Società da tale ritenuta alla fonte del 30%. Laddove la Società non dovesse riuscire a ottenere le informazioni richieste o la documentazione giustificativa da parte dei propri azionisti, la medesima sarà autorizzata, a propria esclusiva discrezione e salvo disposizioni contrarie nella normativa FATCA, ad adottare provvedimenti di propria scelta per ottemperare agli obblighi legati al proprio status FATCA. Questi provvedimenti possono includere la segnalazione alle autorità fiscali lussemburghesi del nome, indirizzo e numero di codice fiscale (se disponibile) del titolare delle azioni della Società, così come altre informazioni, fra cui saldi di conti, redditi e plusvalenze. La Società potrà altresì, a propria esclusiva discrezione, imporre il riacquisto forzato delle proprie azioni o procedere al rifiuto degli ordini di sottoscrizione di qualsiasi investitore che reputi compromettere il proprio status FATCA.
In aggiunta, qualsiasi persona che ometta di presentare le informazioni richieste oppure che sia un’istituzione finanziaria estera nel senso più ampio del termine la quale, se del caso, non sottoscriva alcun accordo FFI con l’IRS o in altro modo non ottemperi ai requisiti FATCA, potrà essere soggetta a una ritenuta del 30% su una parte di tutti i pagamenti di rimborsi o dividendi della Società in relazione a questo comparto. Inoltre, qualora detta persona non fornisca le informazioni o la documentazione giustificativa richieste dalla Società per consentire a quest’ultima di rispettare i propri obblighi FATCA, potrà essere soggetta al prelievo dell’imposta applicata alla Società per non aver fornito tali informazioni o documentazione giustificativa.
Qualsiasi azionista che dovesse perdere il proprio status di investitore autorizzato a causa della propria non conformità alla regolamentazione FATCA è tenuto a informare immediatamente la Società per iscritto.
Nel caso in cui la Società fosse obbligata a versare un’imposta, a redigere delle relazioni o subisse altri danni a causa della non conformità di un azionista alla regolamentazione FATCA, la medesima si riserva il diritto, fatti salvi altri diritti, di richiedere un risarcimento danni all’investitore in questione.
Si raccomanda a tutti i potenziali investitori di rivolgersi al loro consulente fiscale per conoscere le incidenze fiscali sul loro investimento nella Società derivanti dall’applicazione della normativa FATCA.
13. SPESE
Le seguenti spese sono a carico della Società:
■ ogni imposta imputabile all’attivo, ai redditi e alle spese a carico della Società;
■ le commissioni di intermediazione (ivi compresi i costi di ricerca) e bancarie abituali dovute per le operazioni della Società;
■ i diritti di custodia usuali;
■ il compenso del Revisore Contabile e dei Consulenti legali;
■ la commissione di gestione descritta nelle schede tecniche annesse all’Allegato II del presente Prospetto;
■ la commissione di performance descritta nelle schede tecniche annesse all’Allegato II del presente Prospetto;
■ il compenso dell’Agente Domiciliatario che consiste in una commissione fissa di 42.00 Euro;
■ il compenso del Depositario, che consiste in una commissione massima dello 0,032%;
■ il compenso dell’Agente Amministrativo che consiste in una commissione massima dello 0,1225%;
■ il compenso dell’Agente Pagatore in ogni Paese di commercializzazione;
■ le spese di pubblicazione e di informazione degli azionisti, quali la stampa di tutti i documenti riguardanti la Società, comprese le dichiarazioni sulla registrazione, i prospetti, il Documento d’Informazioni Chiave, le spiegazioni per iscritto rivolte a tutte le amministrazioni governative e borse (comprese le associazioni locali degli agenti di cambio), che dovranno essere effettuate in relazione alla Società o all’emissione di azioni della Società; il costo della stampa e dell’invio agli investitori dei rapporti annuali e semestrali nelle diverse lingue richieste e infine il costo della stampa e della distribuzione di tutti gli altri rapporti e documenti necessari in conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili;
■ ogni spesa di esercizio e di amministrazione della Società, comprendenti in particolare, e solo a titolo esemplificativo, le spese di contabilità e del calcolo del Valore Patrimoniale Netto.
Ogni comparto provvederà all’ammortamento delle proprie spese di costituzione entro cinque (5) anni dall’atto della propria costituzione. Le spese di costituzione saranno esclusivamente a carico dei Comparti istituiti all’atto della costituzione della Società.
Tutte le spese periodiche saranno dedotte dai proventi delle operazioni su titoli e infine dall’attivo investito. Tutte le spese imputabili, direttamente ed esclusivamente, a un dato comparto della Società, saranno sostenute da quest’ultimo. Nel caso in cui non potesse essere stabilito che alcune spese siano direttamente ed esclusivamente da imputare ad un dato comparto, esse saranno sostenute in modo proporzionale da ogni comparto.
14. SOCIETÀ DI GESTIONE
Euromobiliare Asset Management SGR società di gestione italiana, costituita il 29 marzo 1984, con sede legale in Xxxxx Xxxxxxxx, 00 X-00000 Xxxxxx, è stata designata come società di gestione per la Società, tramite la libera prestazione diretta dei servizi e attraverso la succursale Euromobiliare Asset Management - Luxembourg Branch, in conformità alla Direttiva 2009/65/CE, come modificata di volta in volta. Lo statuto è stato modificato l’ultima volta in data 10 gennaio 2017.
In data 30 giugno 2020, il capitale della Società di Gestione ammontava a 6.456.250 Euro, l’azionista della Società di Gestione è Credito Xxxxxxxx X.x.X.
La Società di gestione può anche agire come società di gestione per altri fondi di investimento. I nomi di questi fondi di investimento sono disponibili su richiesta degli investitori.
La Società di gestione ai sensi di un accordo di società di gestione, è stata designata dalla Società, il 1° febbraio 2018 come società di gestione. La Società di Gestione e la succursale saranno responsabili per:
■ Il coordinamento generale della politica di investimento dei comparti della Società, la gestione del portafoglio e la supervisione giornaliera dei comparti (la Società di gestione con la possibilità di delegare);
■ Amministrazione centrale, incluso in particolare il calcolo del valore patrimoniale netto, la tenuta del registro della società, la procedura per la sottoscrizione, la conversione e il riacquisto delle azioni della Società e l’amministrazione generale della Società (la Succursale della Società di gestione con possibilità di delegare);
■ Il collocamento, la distribuzione e la commercializzazione delle azioni della Società (la succursale lussemburghese e la società di gestione per altri paesi, con possibilità di delegare).
Il Contratto della Società di gestione ha una durata indeterminata e può essere risolto (i) dando preavviso di tre (3) mesi o (ii) immediatamente, a determinate condizioni stabilite nel Contratto di Società di Gestione.
Su approvazione del Consiglio di amministrazione della Società, la Società di Gestione è autorizzata a delegare, sotto la propria responsabilità e controllo, tutti o parte dei propri obblighi a qualsiasi persona o società accettata sulla base della due diligence da parte della Società di Gestione. Il Prospetto sarà modificato per riflettere tale delega.
Alla data del presente Prospetto, la Società di gestione ha delegato la funzione di amministrazione centrale. Inoltre, la Società di gestione ha delegato la funzione di gestione degli investimenti di alcuni comparti come indicato nella sezione del presente documento «GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI».
La Società di Gestione ha messo in atto, applicandole, sia una politica remunerazione che delle pratiche di remunerazione, in conformità con la Direttiva 2014/91/EU – modificante la Direttiva 2009/65/EC. Tale Direttiva coordina le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative riguardanti certi organismi d’investimento collettivo e che sono compatibili con una gestione sana ed efficace dei rischi, la favoriscono senza incoraggiare una presa di rischio incompatibile con i profili di rischio definiti dallo statuto della Società.
La politica di remunerazione stabilisce i principi applicabili alla remunerazione di certe categorie del personale quali la Direzione Generale, i soggetti che assumono i rischi, le persone che esercitano una funzione di controllo ed ogni impiegato che, data la sua remunerazione globale, si trova nella stessa fascia di remunerazione della Direzione Generale ed infine, i soggetti che assumono i rischi con attività professionali che hanno un’incidenza sostanziale sui profili di rischio della Società.
La politica di remunerazione è in linea con la strategia aziendale, gli obiettivi, i valori e gli interessi della Società e dei suoi investitori e comprende misure intese ad evitare conflitti d’interesse.
In particolare, la politica di remunerazione assicura che:
a) la valutazione dei risultati è eseguita in un quadro pluriennale appropriato al periodo di detenzione raccomandato agli investitori della Società, in modo da assicurare che il processo di valutazione sia basato sui risultati a più lungo termine della Società e sui relativi rischi di investimento e che il pagamento effettivo delle componenti della remunerazione basate sui risultati sia ripartito sullo stesso periodo;
b) le componenti fisse e variabili della remunerazione complessiva sono adeguatamente bilanciate, la componente fissa rappresenta una parte sufficientemente elevata della remunerazione globale per consentire l’attuazione di una politica pienamente flessibile in materia di componenti variabili della remunerazione, tra cui la possibilità di non pagare alcuna componente variabile.
I dettagli della politica di remunerazione (comprese le persone responsabili della determinazione delle retribuzioni fisse e variabili del personale, una descrizione degli elementi chiave della retribuzione e una panoramica di come la remunerazione viene determinata) sono disponibili gratuitamente presso la sede sociale della Società e della Società di Gestione o sul sito di quest’ultima: xxxxx://xxx.xxxxxxx.xx/Xxxxxxx/xx/Xxxxxx_Xxxxxxxxx/Xxxxxx_x_xxxxxxxxx_xxxxxxxxxxx/Xxxxxxxxxxxxxx/xxxxx gr-politiche-di-remunerazione-ex-ante-2022-ex-post-2021.pdf
Alla Società di Gestione verrà corrisposta, a decorrere dalla fine del periodo iniziale di sottoscrizione, quale corrispettivo dei servizi prestati, una commissione di gestione definita in base al Valore Patrimoniale Netto per azione di ogni classe e di ogni comparto in base ai criteri indicati nelle schede tecniche facenti parte dell’Allegato II del presente Prospetto. Inoltre, ai comparti e alle classi indicati nelle schede tecniche dell’Allegato II si applicherà una commissione di performance.
15. GESTORI DELEGATI AGLI INVESTIMENTI
La politica di investimento della Società è decisa dal Consiglio di Amministrazione della Società. La Società di Gestione è responsabile dell’attuazione della politica di investimento dei comparti.
Il Società di Gestione potrà fare ricorso puntualmente a specialisti esterni per farsi assistere nel proprio mandato di gestione.
La Società di Gestione avrà altresì facoltà di delegare in modo totale o parziale le funzioni, i poteri, le prerogative, i privilegi e i doveri che gli sono propri a un’altra Società approvata dagli amministratori della Società (Gestore Delegato degli Investimenti) mediante una delega di gestione degli investimenti, conferita sotto la propria responsabilità, il proprio controllo e a proprie spese.
a - Alkimis SGR S.p.A.
Inoltre, la Società di Gestione, in forza di una convenzione di sub-delega ha delegato Alkimis SGR S.p.A., quale Gestore Delegato agli Investimenti del comparto citato nella parte del presente Prospetto denominata “Organizzazione della Società”. Questa convenzione ha una durata indeterminata, ciascuna delle due parti potrà porvi fine tramite preavviso scritto di tre (3) mesi.
La società Alkimis SGR S.p.A. è stata costituita secondo il diritto italiano. La sede sociale e gli uffici amministrativi sono situati presso Xxx Xxx Xxxxx, 0, 00000 Xxxxxx.
La Società Alkimis SGR S.p.A. è specializzata nella gestione dei portafogli per investitori istituzionali e clienti professionali. In virtù della convenzione con la quale le è stata conferita una delega di gestione, Alkimis SGR
S.p.A. si impegna a gestire l’investimento e il reinvestimento delle attività dei Comparti citati nelle schede tecniche dell’Allegato II al Prospetto, sotto il controllo e la responsabilità della Società di Gestione. A titolo di corrispettivo per i servizi prestati, il Gestore Delegato degli Investimenti riceverà una commissione che gli sarà retrocessa dalla Società di Gestione.
b - Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited
Inoltre, in forza di una convenzione di sub-delega, la Società di gestione ha nominato Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited quale Gestore Delegato agli Investimenti per i comparti indicati nella sezione del presente Prospetto intitolata "ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ".
Il contratto prevede una durata indeterminata. Ciascuna parte può recedere dal contratto con un preavviso scritto di tre (3) mesi.
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited è una società di diritto inglese. La sede legale è in Xxxxxx Xxxxx, 00 Xxxxxx Xx., Xxxxxx XX0X 0XX, Xxxxx Xxxxx.
Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited è specializzata nella gestione di portafogli per clienti istituzionali e professionali.
Ai sensi della convenzione di sub-delega, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx Investment Management Limited si impegna a gestire l'investimento e il reinvestimento degli asset dei comparti indicati nelle schede tecniche dell'Allegato II del Prospetto della Società, sotto il controllo e la responsabilità della Società di gestione. In cambio dei suoi servizi, il Gestore Delegato agli Investimenti percepisce una commissione retrocessa dalla Società di Gestione.
c - Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD
Inoltre, in forza di una convenzione di sub-delega, la Società di gestione ha nominato Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD quale Gestore Delegato agli Investimenti per i comparti indicati nella sezione del presente Prospetto intitolata "ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ".
Il contratto prevede una durata indeterminata. Ciascuna parte può recedere dal contratto con un preavviso scritto di tre (3) mesi.
Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD è una società di diritto inglese. La sede legale è in 0 Xxxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxxx XX0 0XX, Xxxxx Xxxxx.
Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD è specializzata nella gestione di portafogli per clienti istituzionali e professionali.
Ai sensi della convenzione di sub-delega, Xxxxxx Xxxxxx Investment Management LTD si impegna a gestire l'investimento e il reinvestimento degli asset dei comparti indicati nelle schede tecniche dell'Allegato II del Prospetto della Società, sotto il controllo e la responsabilità della Società di gestione. In cambio dei suoi servizi, il Gestore Delegato agli Investimenti percepisce una commissione retrocessa dalla Società di Gestione.
16. BANCA DEPOSITARIA
BNP Paribas, succursale di Lussemburgo è stata designata quale depositario (il "Depositario") in virtù di una convenzione sottoscritta in data 1° settembre 2022 tra BNP Paribas, succursale di Lussemburgo e la Società. BNP Paribas, succursale di Lussemburgo è una succursale di BNP PARIBAS S.A. BNP PARIBAS S.A. è una banca autorizzata, costituita sotto forma di société anonyme iscritta presso il Registro del commercio e delle società di parigi con il numero 662 042 449, autorizzata dall’Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution (ACPR) e soggetta al controllo dell’Autorité des Marchés Financiers (AMF), con sede al n° 00, Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx, 00000 Xxxxxx, che agisce tramite la propria succursale lussemburghese avente sede al n. 60 di xxxxxx X.X. Xxxxxxx,
X-0000 Xxxxxxxxxxx e sotto la supervisione della Commission de Surveillance du Secteur Financier ("CSSF").
Il Depositario esercita tre tipi di funzioni: (i) attività di sorveglianza (come definito nell’articolo 34 (1) della legge del 17 dicembre 2010), (ii) monitoraggio dei flussi di cassa della Società (come definito nell’articolo 34 (2) della legge del 17 dicembre 2010) e (iii) custodia del patrimonio della Società (come definito nell’articolo 34 (3) della legge del 17 dicembre 2010).
Nell’ambito dei propri obblighi di sorveglianza, il Depositario è tenuto a:
■ assicurarsi che la vendita, l’emissione, il rimborso, la conversione e l’annullamento delle azioni effettuati per conto della Società siano svolti in conformità alla legge del 17 dicembre 2010 e allo Statuto della Società;
■ assicurarsi che il valore delle azioni della Società sia calcolato conformemente alla legge del 17 dicembre 2010 e allo Statuto della Società;
■ eseguire le istruzioni della Società che agisce per conto della Società, salvo qualora siano in contrasto con la legge del 17 dicembre 2010 o lo Statuto della Società;
■ assicurarsi che nelle operazioni relative al patrimonio della Società, il corrispettivo sia rimesso alla stessa nei termini d’uso;
■ assicurarsi che i prodotti della Società ricevano una destinazione conforme alla legge del 17 dicembre 2010 e allo Statuto della Società.
L’obiettivo principale del Depositario è tutelare gli interessi degli Azionisti della Società, che dovranno sempre prevalere sugli interessi commerciali.
Potenziali conflitti di interessi potrebbero sorgere nel caso in cui la Società dovesse intrattenere relazioni commerciali con BNP Paribas, succursale di Lussemburgo, parallelamente alla propria designazione di Depositario. Tali situazioni possono presentarsi nell’ambito dei servizi proposti, in particolare quelli riguardanti:
■ L’esternalizzazione delle funzioni di middle o back office (esecuzione degli ordini, tenuta delle posizioni, sorveglianza post trade della politica d’investimento della Società, gestione del collaterale, valutazione OTC, esercizio delle funzioni amministrative ivi incluso il calcolo del valore patrimoniale netto, transfer agent, servizi di dealing) quando BNP Paribas o le sue filiali intervengono in qualità di agenti per la Società, oppure
■ Quando BNP Paribas o le sue filiali agiscono in qualità di controparte o fornitore di servizi accessori riguardanti, in particolare, l’esecuzione di operazioni su valute, concessione/prestito di titoli e bridge financing.
Il Depositario è tenuto ad assicurarsi che ogni transazione legata a queste relazioni commerciali tra il Depositario e un’altra entità appartenente al suo stesso gruppo, sia gestita secondo il principio di piena
concorrenza (arm’s length basis) e nel miglior interesse degli Azionisti.
Per gestire queste situazioni di conflitti di interessi, il Depositario ha introdotto e aggiorna una politica per la gestione del conflitto di interessi i cui obiettivi sono:
■ L’identificazione e l’analisi delle situazioni di potenziale conflitto di interessi;
■ La registrazione, la gestione e il monitoraggio delle situazioni di conflitto di interessi:
■ Basandosi sulle misure permanenti implementate per gestire i conflitti di interesse, come la separazione delle funzioni, la separazione dei rapporti gerarchici e il monitoraggio dei registri delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate interne;
■ Implementando:
■ misure preventive e appropriate quali la creazione di appositi elenchi di monitoraggio, "muraglie cinesi" (in particolare la separazione operativa e gerarchica dei servizi di Depositario dalle altre attività) o verificando che le operazioni siano trattate in maniera appropriata e/o informando gli Azionisti interessati della Società;
■ oppure rifiutando di gestire attività suscettibili di creare conflitti di interessi;
■ norme deontologiche;
■ la mappatura delle situazioni di conflitto di interesse identificate attraverso la predisposizione di un inventario delle misure permanenti adottate per garantire in maniera continua la tutela degli interessi della Società; oppure
■ procedure interne riguardanti in particolare (i) la designazione di fornitori di servizi (ii) nuovi prodotti e nuove attività legati al Depositario allo scopo di individuare le situazioni suscettibili di far sorgere dei conflitti di interesse.
In caso di conflitto di interesse, il Depositario compirà ogni ragionevole sforzo diretto a risolvere con imparzialità la situazione che ha fatto sorgere il conflitto di interesse (tenendo conto dei propri obblighi e doveri) e assicurarsi che la Società e i suoi Azionisti vengano trattati con imparzialità.
Il Depositario ha la facoltà di delegare a terzi la custodia degli attivi della Società, fermo restando il rispetto delle condizioni stabilite dalle vigenti leggi e regolamentazioni nonché dalla convenzione di banca depositaria. Il processo di designazione e supervisione dei soggetti delegati ottempera ai più elevati standard qualitativi, incluso per quanto attiene alla gestione dei potenziali conflitti di interesse che potrebbero sorgere in sede di designazione. Tali soggetti delegati devono essere oggetto di misure di vigilanza prudenziale (compreso in tema di requisiti patrimoniali minimi, vigilanza nella giurisdizione competente e audit periodici esterni) per la custodia degli strumenti finanziari. Le eventuali deleghe attribuite non esonereranno il Depositario dalle responsabilità a suo carico.
Un rischio di potenziale conflitto di interessi può presentarsi nella situazione in cui i soggetti delegati possono entrare in relazione o avere delle relazioni commerciali con il Depositario parallelamente alla relazione risultante dalla delega della funzione di custodia del patrimonio.
Al fine di evitare che potenziali conflitti di interessi possano presentarsi, il Depositario ha messo in piedi, e mantiene aggiornata un’organizzazione interna nella quale le relazioni commerciale e d’affari distinte non hanno alcuna influenza sulla scelta dei soggetti delegati.
L’elenco di queste entità è consultabile nel sito Internet: xxxxx://xxxxxxxxxx.xxx.xxxxxxxxxx/xxx/xxxxxxx/xxxxx/0/0000/00/xxxxxx-xxx-xxxxx-xxxxxxxxxxxx-xxxx-xxxxxxxxxxxx.xxx L’elenco è oggetto di aggiornamenti periodici.
Informazioni aggiornate concernenti le funzioni di custodia delegate dal Depositario, l’elenco dei soggetti delegati e subdelegati e gli eventuali conflitti di interesse che potrebbero derivare dalla delega possono essere ottenute a titolo gratuito facendone richiesta al Depositario. Le informazioni aggiornate sulle attività del Depositario e sui conflitti di interesse che possono verificarsi sono disponibili per gli investitori su espressa richiesta.
BNP Paribas, succursale di Lussemburgo, facente parte di un gruppo che offre ai propri clienti una rete globale che abbraccia i diversi fusi orari, può affidare una parte dei propri processi operativi ad altre entità del Gruppo BNP Paribas e/o a terzi, pur continuando a restare il soggetto responsabile in Lussemburgo. Le entità coinvolte nelle attività di supporto dell’organizzazione interna, dei servizi bancari, dell’amministrazione centrale e dei servizi di transfer agent sono elencate nel sito xxxxx://xxxxxxxxxx.xxx.xxxxxxxxxx/xxxxxxxxxx/.
Ulteriori informazioni sul modello operativo internazionale di BNP Paribas, succursale di Lussemburgo per quanto riguarda la Società possono essere fornite su richiesta dalla Società e/o dalla Società di gestione.
La Società potrà revocare le funzioni del Depositario con preavviso scritto di novanta (90) giorni; il Depositario avrà altresì facoltà di rinunciare al proprio mandato con preavviso scritto di novanta (90) giorni inviato alla Società. In tal caso, si dovrà designare una nuova banca depositaria che assuma le funzioni e le responsabilità di Depositario come definito dalla convenzione di banca depositaria a tal fine stipulata. La sostituzione del Depositario deve avvenire entro due mesi.
Il Depositario riceverà, quale compenso per i servizi prestati, una commissione annuale massima dello 0,032%. Tale commissione verrà pagata mensilmente e sarà calcolata in base alla media degli averi netti totali della Società calcolata a ciascun giorno di Valorizzazione.
17. AGENTE AMMINISTRATIVO, DI REGISTRO E DI TRASFERIMENTO
Le funzioni dell’Agente amministrativo, di registro e di trasferimento sono affidati alla Società di Gestione agendo attraverso la succursale di Lussemburgo (“l’Agente Amministrativo”).
Le relazioni tra la Società e l’Agente amministrativo sono definite da un contratto della Società di Gestione. In virtù di questo accordo la Società di Gestione operando attraverso la succursale in Lussemburgo, fornirà alla Società i servizi di agente amministrativo e di pagamento necessari al suo buon funzionamento.
L’Agente Amministrativo ha delegato a BNP Paribas, succursale di Lussemburgo, con l’accordo preliminare della Società, ma sotto il proprio controllo e sotto la propria responsabilità, alcune mansioni amministrative e contabili, quali il calcolo del Valore Netto d’inventario, l’esecuzione di emissione, riscatto e conversione delle azioni così come la registrazione e il trasferimento delle azioni.
BNP Paribas, succursale di Lussemburgo, facente parte di un gruppo che offre ai propri clienti una rete internazionale che abbraccia i diversi fusi orari, può affidare una parte dei propri processi operativi ad altre entità del Gruppo BNP Paribas e/o a terzi, pur continuando a restare il soggetto responsabile in Lussemburgo. Le entità situate in Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Polonia, Stati Uniti, Canada, Singapore, Jersey, Inghilterra, Lussemburgo, Germania, Irlanda e India sono coinvolte nel supporto relativo all’organizzazione interna e nelle attività di amministrazione centrale nonché nelle attività di agente di trasferimento. Ulteriori informazioni sul modello operativo internazionale di BNP Paribas, succursale di Lussemburgo, possono essere trasmesse, su richiesta, dalla Società e/o dalla Società di Gestione.
Ciascun comparto pagherà, su base annuale, all’Agente Amministrativo di registro e di trasferimento una remunerazione che consiste in una commissione massima di 0,1225%.
18. AGENTE COLLOCATORE PRINCIPALE E AGENTI COLLOCATORI
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. - Xxxxx Xxxxxxxx, 00 - X-00000 Xxxxxx
Le azioni della Società possono essere sottoscritte presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo, tramite della Società di Gestione come Agente Collocatore Principale o presso intermediari finanziari nominati dalla Società di Gestione in qualità di agenti autorizzati alla vendita delle azioni (di seguito, gli “Agenti Collocatori”) nei paesi in cui le azioni della Società sono distribuite.
La Società affida a istituti bancari e ad altri intermediari autorizzati, indicati alla pagina “Organizzazione della Società di Gestione”, con rimando all’Allegato I, l’incarico di collocare le azioni della Società. L’incarico ha inizio dal momento dell’accettazione dello stesso da parte degli agenti sopra indicati.
L’Agente Collocatore Principale ha facoltà di nominare degli Agenti incaricati del collocamento delle azioni della Società sia in Lussemburgo sia all’Estero.
L’Agente Collocatore Principale o gli Agenti potranno ricevere presso i propri uffici gli ordini di sottoscrizione, di conversione e di rimborso.
L’Agente Collocatore Principale s’impegna a:
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo consenso espresso dell’investitore, i dati contenuti nel modulo di sottoscrizione e ad accreditare l’importo destinato all’acquisto delle azioni della Società;
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo consenso espresso dell’investitore, le domande di rimborso delle azioni della Società il giorno stesso della loro ricezione;
■ comunicare all’Agente Amministrativo, anche tramite agenti terzi che avranno ricevuto una delega specifica e previo consenso espresso dell’investitore, le domande di conversione delle azioni della Società il giorno stesso della loro ricezione;
■ distribuire agli investitori, eventualmente attraverso gli Agenti Collocatori:
- i rapporti annuali e i rapporti semestrali della Società (rispettivamente entro quattro (4) mesi dalla chiusura dell’esercizio ed entro due (2) mesi dalla fine del primo semestre);
- copia degli Statuti della Società e del Prospetto, e il Documento d’Informazioni Chiave;
■ conservare, presso specifici archivi, per conto della Società, gli ordini di sottoscrizione, di conversione e di rimborso.
L’Agente Collocatore Principale e gli Agenti Collocatori potranno operare nella qualità di nominee. In qualità di nominee, l’Agente Collocatore Principale e gli agenti Collocatori richiederanno la sottoscrizione, la conversione o il rimborso delle azioni a loro nome ma in qualità di nominee per gli investitori e richiederanno di iscrivere a loro nome queste operazioni nel registro delle azioni.
Tuttavia l’investitore:
1. | può investire in ogni momento nella Società direttamente presso l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo; |
2. | ha un diritto diretto di rivendicazione delle azioni sottoscritte dai diversi Agenti Collocatori e registrate a nome del nominee; |
3. | può rimettere il mandato in ogni momento tramite preavviso scritto di xxxx (8) giorni lavorativi bancari in Lussemburgo. |
Queste condizioni non sono applicabili agli investitori di paesi nei quali il ricorso a tale servizio risulti indispensabile o obbligatorio per ragioni legali, regolamentari ovvero legate a usi vincolanti.
L’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo e l’Agente Collocatore Principale rispetteranno le leggi e i regolamenti antiriciclaggio vigenti in Lussemburgo. Così, l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o l’Agente Collocatore Principale in Lussemburgo procederanno all’identificazione dell’investitore in caso di sottoscrizione diretta in Lussemburgo e in caso di sottoscrizione tramite un Agente non vincolato a una procedura di identificazione equivalente a quella richiesta in Lussemburgo. Ciascun investitore sarà debitamente identificato al momento della sottoscrizione delle azioni della Società dall’Agente collocatore che raccoglie la sottoscrizione all’estero allorché tale Agente collocatore sia vincolato a una procedura di identificazione equivalente a quella imposta in Lussemburgo.
In ciascun caso dovrà essere fornita prova dell’identità dell’investitore (copia certificata conforme del suo passaporto o carta d’identità se persona fisica; documenti societari - Statuto, estratto del registro di commercio - per le persone giuridiche).
Parimenti l’Agente Amministrativo e/o il suo agente delegato in Lussemburgo o l’Agente Collocatore Principale in Lussemburgo sono responsabili dell’identificazione dell’origine dei fondi trasferiti da banche non soggette a un obbligo di identificazione identico a quello imposto dalla legislazione lussemburghese.
È possibile che professionisti del settore finanziario con sede in uno stato membro del GAFI siano tenuti a una procedura di identificazione identica a quella richiesta dalla legislazione lussemburghese. Tuttavia, l’Agente Amministrativo o l’Agente Collocatore Principale in Lussemburgo possono domandare in ogni momento un supplemento di documenti in relazione alla sottoscrizione di azioni.
L’Agente Collocatore Principale non riceverà alcuna remunerazione.
19. INFORMAZIONI DESTINATE AGLI AZIONISTI
Gli avvisi destinati agli azionisti saranno disponibili in ogni momento presso le sedi sociali della Società e dell’Agente Amministrativo e sul sito internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Saranno inviati agli azionisti quando la legge lussemburghese, i regolamenti o le pratiche CSSF, nonché la legge e i regolamenti in vigore nelle altre giurisdizioni in cui sono distribuite le azioni, lo richiedono.
Tali avvisi saranno inoltre pubblicati nel RESA, in uno o più quotidiani lussemburghesi e/o eventualmente esteri, laddove tale formalità sia richiesta dalla legge e dai regolamenti in vigore in Lussemburgo o nelle altre giurisdizioni in cui le azioni sono distribuite.
Il Prospetto, il Documento d’informazioni chiave o, a seconda del caso, il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (“Documento d’Informazioni Chiave”) e i rapporti periodici sono a disposizione degli azionisti presso le sedi sociali della Società e dell’Agente Amministrativo. I rapporti annuali certificati contenenti, tra l’altro, una dichiarazione relativa alla situazione della Società, il numero delle azioni in circolazione e quello delle azioni emesse dalla data del rapporto precedente, saranno disponibili entro quattro (4) mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale. Entro i due (2) mesi successivi al termine del periodo di riferimento saranno predisposti rapporti semestrali non certificati.
Ai fini del bilancio, che sarà espresso in Euro, si procederà alla conversione in Euro del patrimonio dei Comparti denominati in una diversa divisa.
Altre informazioni sulla Società o sul Valore Patrimoniale Netto delle azioni, sul loro prezzo di emissione, di conversione e di rimborso per ciascun comparto si possono avere nei giorni bancari lavorativi presso le sedi sociali della Società, dell’Agente Amministrativo e degli Agenti Collocatori. Il Valore Patrimoniale Netto sarà altresì pubblicato sul sito internet della Società ed eventualmente su uno o più quotidiani lussemburghesi e/o eventualmente stranieri e sarà disponibile presso la sede sociale della Società.
20. LIQUIDAZIONE E FUSIONE
In caso di scioglimento della Società, al procedimento di liquidazione sovrintendono uno o più liquidatori
(persone fisiche o giuridiche) nominati dall’assemblea generale degli azionisti che delibera tale scioglimento e che provvede anche in ordine alla determinazione dei loro poteri e del loro compenso.
In caso di liquidazione della Società, sarà sospesa ogni emissione, conversione o rimborso di azioni dopo la pubblicazione del primo avviso di convocazione dell’assemblea straordinaria degli azionisti finalizzata alla liquidazione della Società. Tutte le azioni in circolazione al momento di tale pubblicazione parteciperanno alla distribuzione dei proventi di liquidazione della Società.
Un comparto potrebbe essere liquidato per decisione del Consiglio di Amministrazione della Società qualora il valore patrimoniale netto del comparto sia inferiore a un ammontare fissato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione della Società, in caso di sopravvenienza di eventi speciali al di fuori del suo controllo quali eventi politici, economici e militari o nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione della Società giunga alla conclusione che il comparto debba essere liquidato a causa delle condizioni del mercato dominante o di altra natura ivi comprese eventuali condizioni suscettibili di influire negativamente sulla possibilità di un comparto di operare in modo economicamente efficiente e tenendo conto del migliore interesse per gli azionisti. In questo caso, il patrimonio del comparto verrà liquidato, i debiti pagati, e i proventi netti della liquidazione saranno distribuiti agli azionisti in proporzione alle azioni detenute in tale comparto. In questo caso l’avviso di liquidazione del comparto verrà dato per iscritto ai detentori di azioni nominative e verrà pubblicato su RESA, sul Luxemburger Wort ed eventualmente su uno o più quotidiani a maggior diffusione da definirsi da parte del Consiglio d’Amministrazione della Società. Non verrà rimborsata o convertita alcuna azione dal momento della decisione di liquidare un comparto. Qualunque somma non reclamata da un azionista alla chiusura delle operazioni di liquidazione sarà depositata presso la Caisse de Consignation, a favore della quale si prescrive allo scadere del termine di legge, in conformità alle disposizioni legali e regolamentari in vigore.
Un comparto potrà fondersi con un altro comparto della Società o con un altro comparto di un altro OICVM per decisione del Consiglio di Amministrazione della Società qualora il valore dell’attivo netto del comparto scenda al di sotto di un ammontare minimo fissato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione della Società, in caso di sopravvenienza di circostanze speciali al di fuori del suo controllo quali eventi politici, economici e militari o nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione della Società giunga alla conclusione che il comparto debba essere fuso a causa delle condizioni del mercato dominante o di altra natura ivi comprese eventuali condizioni suscettibili di influire negativamente sulla possibilità di un comparto di operare in modo economicamente efficiente e tenendo conto del migliore interesse per gli azionisti in conformità con il capitolo 8 della Legge.
Gli avvisi di fusione saranno pubblicati e/o comunicati agli azionisti in conformità alle leggi e regolamenti lussemburghesi, ed eventualmente alle leggi e regolamenti in vigore nelle altre giurisdizioni in cui le azioni sono distribuite.
Il Consiglio di Amministrazione della Società delibererà la data effettiva di fusione della Società con un altro OICVM in conformità con l’articolo 66 (4) della Legge.
21. DOCUMENTI DISPONIBILI
I seguenti documenti possono essere consultati (e ottenuti gratuitamente i primi tre) presso la sede sociale della Società, dell’Agente Amministrativo, della Società di Gestione e degli Agenti Collocatori:
■ lo Statuto della Società e il Documento d’Informazioni Chiave;
■ i rapporti finanziari periodici;
■ la Convenzione del 7 giugno 2016 tra la Società e il Depositario con eventuali successive modifiche;
■ la Convenzione tra la Società e la Società di Gestione, efficace a partire dal 1° febbraio 2018, con eventuali successive modifiche;
■ le Convenzioni di Xxxxxxx delegati;
■ le Convenzioni di Agenti Collocatori;
■ la “Convenzione per la nomina di soggetto incaricato dei pagamenti e che cura i rapporti tra gli investitori stabiliti in Italia e la sede statutaria e amministrativa della SICAV Eurofundlux” tra la Società, la Società di Gestione, il Soggetto Incaricato dei pagamenti e che cura i rapporti tra gli investitori stabiliti in Italia e la sede statutaria e amministrativa della Società e del Depositario, efficace a partire dal 1° febbraio 2018, con eventuali successive modifiche.
Chiunque desideri ricevere ulteriori informazioni sulla Società o presentare reclamo sul funzionamento della Società deve contattate la Società di gestione Euromobiliare Asset Management SGR in Italia, la succursale Euromobiliare Asset Management - Luxembourg Branch, in Lussemburgo, o i suoi rappresentanti designati nei diversi paesi di commercializzazione.
B
ALLEGATO I
Particolarità e condizioni relative ai diversi Paesi di commercializzazione. Il presente Allegato I costituisce parte integrante del Prospetto della Sicav Eurofundlux
CONDIZIONI DI DISTRIBUZIONE DELLE AZIONI IN ITALIA
Prima del perfezionamento della sottoscrizione è consegnata all’investitore copia del Documento d’Informazioni Chiave. In ogni momento il Prospetto ed i documenti in esso menzionati sono resi disponibili in copia gratuitamente all’investitore che ne faccia richiesta.
Per la distribuzione delle azioni delle classi A, AH, B, BH, D, G, I, P e Q in Italia, si applicano le seguenti condizioni:
SOGGETTO INCARICATO DEI PAGAMENTI E CHE CURA I RAPPORTI TRA GLI INVESTITORI STABILITI IN ITALIA E LA SEDE STATUTARIA E AMMINISTRATIVA DELLA SOCIETÀ
■ Allfunds Bank S.A.U. - Succursale di Milano - Xxx Xxxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
Gli investitori sono a conoscenza che in Italia gli Agenti trasmetteranno l’insieme degli ordini ricevuti al Soggetto Incaricato dei Pagamenti di cui sopra. Quest’ultimo invierà gli ordini all’Agente Amministrativo, e/o al suo agente delegato in Lussemburgo, vale a dire Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. che opera attraverso la succursale Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. Luxembourg Branch, (Succursale di Lussemburgo), e/o BNP PARIBAS, succursale di Lussemburgo, alla quale l’Agente Amministrativo ha delegato alcuni compiti amministrativi e contabili.
AGENTI COLLOCATORI IN ITALIA
■ Credito Xxxxxxxx XxX - Xxx Xxxxxx X. Xxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx Xxxxxx
■ Credem Euromobiliare Private Banking SpA - Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
Xxxxx istruzioni contrarie dell’investitore, conformemente ai diritti a loro riservati, ai sensi del capitolo 17 del Prospetto, il Credito Xxxxxxxx XxX e Credem Euromobiliare Private Banking S.p.A. agiranno, nella loro qualità di Agenti Collocatori in Italia, come mandatari con rappresentanza ai sensi della legge italiana.
DOCUMENTI DISPONIBILI
Lo Statuto, il Prospetto, il Documento d’Informazioni Chiave, il Rapporto Annuale e il Rapporto Semestrale della Società possono essere ottenuti gratuitamente presso:
■ Credito Xxxxxxxx XxX - Xxx Xxxxxx X. Xxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx Xxxxxx
■ Credem Euromobiliare Private Banking SpA - Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 - X-00000 Xxxxxx
I documenti saranno inoltre disponibili sul sito internet della Società “xxx.xxxxxxxxxxx.xx”.
PUBBLICAZIONE DEL VALORE PATRIMONIALE NETTO
Il Valore Patrimoniale Netto è pubblicato tutti i giorni feriali sul quotidiano IL SOLE 24 Ore.
COMMISSIONE RELATIVA AI SERVIZI DI PAGAMENTO IN FAVORE DI ALLFUNDS BANK S.A.U. - Filiale di Milano
Per quanto riguarda l’Italia, Allfunds Bank S.A.U. - Filiale di Milano, in qualità di agente pagatore percepirà una commissione massima su base annua pari a 0,056%, calcolata in base al Valore Patrimoniale Netto degli attivi netti totali per le azioni di classe A, AH, D, G, P e Q dei Comparti della Società.
C
ALLEGATO II
Schede tecniche relative ai diversi Comparti di Eurofundlux
1. EUROFUNDLUX - EMERGING MARKETS EQUITY
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto investe almeno l'80% del proprio patrimonio netto in valori mobiliari azionari di Paesi inclusi nell'indice MSCI Emerging Markets Index.
Fino al 20% del patrimonio netto del comparto può essere investito in valori mobiliari di tipo azionario di Paesi non inclusi nell’indice MSCI Emerging Markets Index.
I suddetti investimenti possono essere effettuati direttamente o indirettamente attraverso titoli legati ad azioni, quali American Depository Receipts (ADR), American Depositary Shares (ADS), Global Depository Receipts (GDR) o Global Depositary Shares (GDS). L'investimento in ADR, ADS, GDR e GDS non può superare il 15% del patrimonio netto del comparto.
Il comparto può investire fino al 10% del proprio patrimonio netto in China A-shares. Gli investimenti diretti in China A-shares saranno effettuati tramite Stock Connect.
Il comparto non investirà in obbligazioni convertibili e/o contingent convertible bond ("CoCo"), ABS, MBS, CMBS e/o in titoli di topo "distressed securities" o "defaulted securities".
Nei limiti del 10% del suo patrimonio netto, il comparto potrà altresì investire in quote di OICVM e/o di altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto, lettera A., intitolato "Limiti di investimento".
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto. Ai fini di investimento, di liquidità e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio. Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intitolato "Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti" della SICAV, l’uso di derivati e di operazioni prestito titoli avrà lo scopo di copertura e di investimento.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EMERGING MARKETS EQUITY.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EMERGING MARKETS EQUITY è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine, con l’obiettivo di ottenere una performance superiore a quella del benchmark.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
Il Benchmark del comparto è costituito per il 100% dall’indice “MSCI Emerging Markets” valorizzato in euro (“l’Indice di Riferimento”).
- “MSCI Emerging Markets”: indice azionario che rappresenta società a grande e media capitalizzazione dei Paesi Emergenti. L’indice, che comprende 24 Paesi, copre circa l’85% della capitalizzazione totale dei mercati emergenti e comprende 23 paesi, che devono soddisfare dei criteri minimi di liquidità. I titoli vengono pesati secondo la capitalizzazione, tenendo conto del flottante.
Il comparto è gestito attivamente rispetto all'Indice di riferimento, utilizzato dal Gestore Delegato agli Investimenti per definire l'universo d'investimento iniziale principale del comparto. Il comparto non segue l'Indice di riferimento, ma punta a realizzare una sovrapeformance.
Nell'ambito del processo di investimento, il Gestore Delegato agli Investimenti ha la facoltà di determinare i componenti dell'Indice di riferimento in cui il comparto investirà e le ponderazioni degli emittenti
selezionati all'interno del portafoglio del comparto. Non sono previste limitazioni allo scostamento tra il portafoglio e il rendimento del comparto rispetto all'Indice di riferimento. Il Gestore Delegato agli Investimenti può anche assumere un'esposizione verso società, Paesi o settori non inclusi nell'Indice di riferimento, fino a un massimo del 20% del patrimonio netto del comparto.
L’Indice di Riferimento è utilizzato come parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance (cfr. punto 11 “Commissione di performance”).
■ Rischi di sostenibilità
Il comparto è esposto a una serie di rischi di sostenibilità legati agli investimenti concentrati nei mercati emergenti, dove le normative legate allo sviluppo sostenibile trovano una minore attuazione e sono meno controllate. La minore diffusione di tutele in materia di diritti del lavoro e diritti umani, nonché sul lavoro minorile e la corruzione sono esempi di rischi di sostenibilità nei mercati emergenti, che potrebbero avere effetti negativi sulla reputazione e sulle prospettive di rendimento del comparto e delle società presenti nel portafoglio nonché di aumentare il rischio di controlli e di sanzioni regolamentari. Eventi di questa natura potrebbero avere un impatto negativo significativo sul rendimento e sulla valutazione del comparto e delle società presenti nel portafoglio.
I rischi di governance possono essere più pronunciati nei paesi emergenti. La governance immatura delle imprese, i minori livelli di trasparenza e le risorse limitate destinate alla sostenibilità delle imprese possono rappresentare una sfida ulteriore per Euromobiliare nell’identificare, gestire e attenuare i rischi di sostenibilità che minacciano le società in portafoglio.
Tra gli altri rischi vi sono la composizione e l’efficacia dei consigli di amministrazione e degli altri assetti proprietari, che comprendono, più comunemente, partecipazioni di controllo dello Stato o partecipazioni di controllo di privati o famiglie. Inoltre, gli assetti azionari possono essere più complessi. Le azioni senza diritto di voto offrono meno vie di ricorso alle quote di minoranza e le parti collegate possono introdurre rischi politici, con conseguenti implicazioni sulla valorizzazione delle società in portafoglio.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Emiliano
S.p.A. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno: 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 4%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A: massimo 2,1% annuo, azioni della classe B: massimo 0,6% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di Gestione percepirà una commissione di performance annuale per le classi d’azioni A e B pari al 20%, calcolata sulla differenza positiva tra la performance rispettiva di queste classi, al netto di tutti i costi ad eccezione della commissione di performance, e la performance del parametro di riferimento (‘benchmark’) sotto menzionato nel corso del periodo di riferimento. La commissione di performance verrà calcolata ogni giorno e rettificata in funzione dell’andamento della performance giornaliera (positiva o negativa), tenendo conto di tutte le eventuali distribuzioni di dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante il periodo di riferimento. Ai fini del calcolo della commissione di performance, si considera come periodo di riferimento il periodo intercorrente tra l’ultimo giorno solare dell’anno precedente quello di calcolo e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo. In via eccezionale, in caso di lancio di una nuova classe d’azioni, il periodo di riferimento intercorre tra la data di lancio della classe e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo seguente a quello in cui è stata lanciata la nuova classe di azioni.
In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata,
rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. La commissione di performance, ove applicabile, verrà liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% del valore patrimoniale netto giornaliero complessivo del comparto.
La Società di Gestione non percepirà alcuna commissione di performance se:
(i) nel periodo di riferimento, la performance della classe in questione è negativa; o
(ii) la sovraperformance non supera tutte le sottoperformance nei cinque anni precedenti su base mobile. Le performance passate rispetto a questo indice sono riportate sul sito Internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Parametro di riferimento per il calcolo della commissione di performance: indice “MSCI Emerging Markets Index”.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà la differenza tra il valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento e il valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento moltiplicato per la variazione del parametro di riferimento (“benchmark”).
La commissione di performance è pari al 20% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue:
Commissione di performance: CP
CP = 20% [NAV - NAVP *(1+VPR)]
NAV = valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento NAVP = valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento VPR = variazione in percentuale del parametro di riferimento
NAV - NAVP = è un valore positivo
CAP = importo massimo della commissione di performance (1,5% del NAV)
Esempio:
NAV 1.005.000
NAVP 1.000.000
VPR -2%
CAP = 15.075
Importo della commissione di performance = 20% [1.005.000 - 1.000.000 *(1-0,02)] = EUR 5.000;
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ
Fonte: MSCI. MSCI né alcuna altra parte coinvolta o legata alla compilazione, elaborazione o creazione dei dati MSCI rilascia alcuna garanzia o dichiarazione espressa o implicita in relazione a tali dati (o ai risultati ottenuti dall’uso di tali dati) e tutte le suddette parti con la presente declinano espressamente tutte le garanzie riguardo l’originalità, l’accuratezza, la completezza, la commerciabilità o l’idoneità per uno scopo particolare rispetto a tali dati. Fermo restando quanto precede, in nessun caso MSCI, nessuna delle sue affiliate o terze parti coinvolte o legate alla compilazione, elaborazione o creazione dei dati hanno alcuna responsabilità per qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, punitivo, conseguente o qualsiasi altro danno (compresi i profitti mancati) anche se informati della possibilità di tali danni. Nessuna ulteriore distribuzione o diffusione dei dati MSCI è consentita senza l’espresso consenso scritto di MSCI.
Versione originale in Inglese:
Source: MSCI. Neither MSCI nor any other party involved in or related to compiling, computing or creating the MSCI data makes any express or implied warranties or representations with respect to such data (or the results to be obtained by the use thereof), and all such parties hereby expressly disclaim all warranties of originality, accuracy, completeness, merchantability or fitness for a particular purpose with respect to any of such data. Without limiting any of the foregoing, in no event shall MSCI, any of its affiliates or any third party involved in or related to compiling, computing or creating the data have any liability for any direct, indirect, special, punitive, consequential or any other damages (including lost profits) even if notified of the possibility of such damages. No further distribution or dissemination of the MSCI data is permitted without MSCI’s express written consent.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | NAV/ azione iniziale | NAV/ azione finale | Performance annuale del subfondo | Performance cumulativa nel periodo di riferimento (5 anni consecutivi)* | Base del Bench- mark | Benchmark - MSCI Emerging Markets Index | Performance annuale del Benchmark | Performance annuale in %** | Condizioni soddisfatte per la distri- buzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance*** | Commissione di performance applicabile **** |
1 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 50,00 | 53,00 | 6,00% | 6% | 100,00 | 105,50 | 5,50% | 1% | SÌ | 0,80 | 0,05 |
2 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 53,00 | 49,00 | -7,55% | -2% | 105,50 | 111,00 | 5,21% | -13% | NO | 0,74 | – |
3 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 49,00 | 52,00 | 6,12% | 5% | 111,00 | 115,00 | 3,60% | 3% | SÌ | 0,78 | 0,25 |
4 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 52,00 | 53,00 | 1,92% | 6% | 115,00 | 120,00 | 4,35% | -2% | NO | 0,80 | – |
5 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 53,00 | 52,00 | -1,89% | 5% | 120,00 | 121,00 | 0,83% | -3% | NO | 0,78 | – |
6 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 52,00 | 48,00 | -7,69% | -9% | 121,00 | 123,00 | 1,65% | 9% | NO | 0,72 | – |
7 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 48,00 | 53,00 | 10,42% | 9% | 123,00 | 130,00 | 5,69% | 5% | SÌ | 0,80 | 0,45 |
* Le performance dal 1° al 5° anno sono basate sulle performance cumulative tra la data di lancio e l'ultima cristallizzazione.
** La performance annuale è calcolata come la differenza tra la performance del NAV del periodo contabile e la performance dell'indice.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** La commissione di performance è pari al 20% dell'aumento annuale del valore patrimoniale netto per azione rispetto alla performance annuale dell'indice MSCI Emerging Markets Index, limitato all'1,5% annuo del patrimonio netto.
2. EUROFUNDLUX - EUROPEAN EQUITY ESG
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Le e attività nette del comparto sono investite a concorrenza di almeno i due terzi in valori mobiliari di tipo azionario emessi da società aventi la loro sede o la loro attività principale in Paesi europei incluso il Regno Unito. Il comparto potrà ugualmente investire in valori mobiliari di tipo obbligazionario.
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR, identificando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazioni convertibili e/o in contingent convertible bonds ("CoCo").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in quote di OICVM e/o di altri OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto non investirà in valori mobiliari di tipo ABS/MBS/CMBS e/o in strumenti di tipo distressed defaults. Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti denominati in valute diverse dall’euro, il comparto potrà utilizzare le tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi di investimento propri del comparto in questione, e comunque entro i limiti previsti dal capitolo 5 intitolato "Limiti agli investimenti – Tecniche e strumenti", l’utilizzo di prodotti derivati non avverrà unicamente a scopo di copertura.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EUROPEAN EQUITY ESG è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine con l’obiettivo di ricercare una performance superiore a quella del benchmark.
Note esplicative
■ Parametro di riferimento (benchmark)
Il Benchmark del comparto è costituito per il 100% dall’indice “MSCI Europe ESG Leaders Index Price Return” valorizzato in euro (“l’Indice di Riferimento”).
- MSCI Europe ESG Leaders Index Price Return": indice che rappresenta la performance complessiva dei mercati azionari europei, Regno Unito incluso, valorizzato in euro, per le società con le migliori valutazioni MSCI in ambito ESG. Per maggiori informazioni sull'indice si rimanda al sito web
xxx.xxxx.xxx/xxxx-xxx-xxxxxxx-xxxxxxx.
Il comparto è gestito attivamente e utilizza l’Indice di Riferimento per cercare di superarne la performance. Tuttavia, l'universo d’investimento differisce dall'Indice di Riferimento. L’universo di investimento è infatti definito prendendo in considerazione l'indice di riferimento come parametro generale per la gestione del portafoglio, ma la selezione degli strumenti finanziari è basata sulla procedura di investimento ESG adottata dalla Società di Gestione Euromobiliare SGR.
Nell’ambito del processo d’investimento, la Società di Gestione ha piena discrezionalità nel determinare la composizione del portafoglio del comparto e può assumere esposizioni a società, paesi o settori non inclusi nell’Indice di Riferimento. Il portafoglio e la performance del comparto possono scostarsi, senza alcuna restrizione, dal portafoglio e dalla performance dell’Indice di Riferimento.
L’Indice di Riferimento è utilizzato come parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance (cfr. punto 11 “Commissione di performance”).
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto e ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia e noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classi A, B e I (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o
successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione).
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 4%, sottoscrizione via Internet: 0% azioni della classe B e I: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A: massimo 1,90% annuo; azioni delle classi B e I: massimo 0,75% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di Gestione percepirà una commissione di performance annuale per la classe d’azioni A pari al 20%, calcolata sulla differenza positiva tra la performance della classe, al netto di tutti i costi ad eccezione della commissione di performance, e la performance del parametro di riferimento (‘benchmark’) sotto menzionato nel corso del periodo di riferimento. La commissione di performance verrà calcolata ogni giorno e rettificata in funzione dell’andamento della performance giornaliera (positiva o negativa), tenendo conto di tutte le eventuali distribuzioni di dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante il periodo di riferimento. Ai fini del calcolo della commissione di performance, si considera come periodo di riferimento il periodo intercorrente tra l’ultimo giorno solare dell’anno precedente quello di calcolo e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo. In via eccezionale, in caso di lancio di una nuova classe d’azioni, il periodo di riferimento intercorre tra la data di lancio della classe e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo seguente a quello in cui è stata lanciata la nuova classe di azioni. In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata, rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance, se applicabile, sarà riconosciuta e versata alla Società di gestione in un unico pagamento entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% del valore patrimoniale netto giornaliero complessivo del comparto.
La Società di Gestione non percepirà alcuna commissione di performance se:
(i) nel periodo di riferimento, la performance della classe in questione è negativa; o
(ii) la sovraperformance non supera tutte le sottoperformance nei cinque anni precedenti su base mobile. Le performance passate rispetto a questo indice sono riportate sul sito Internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Parametro di riferimento per il calcolo della commissione di performance: indice “MSCI Europe ESG Leaders Index Price Return”.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà la differenza tra il valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento e il valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento moltiplicato per la variazione del parametro di riferimento (“benchmark”).
La commissione di performance è pari al 20% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue: Commissione di performance: CP
CP = 20% [NAV - NAVP *(1+VPR)]
NAV = valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento NAVP = valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento VPR = variazione in percentuale del parametro di riferimento
NAV - NAVP = è un valore positivo
CAP = importo massimo della commissione di performance (1,5% del NAV)
Esempio:
NAV 1.005.000
NAVP 1.000.000
VPR -2%
CAP = 15.075
Importo della commissione di performance = 20% [1.005.000 - 1.000.000 *(1-0,02)] = EUR 5.000;
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | NAV/ azione iniziale | NAV/ azione finale | Performance annuale del subfondo | Performance cumulativa nel periodo di riferimento (5 anni consecutivi)* | Base del Bench- mark | Benchmark - MSCI Emerging Markets Index | Performance annuale del Benchmark | Performance annuale in %** | Condizioni soddisfatte per la distri- buzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance*** | Commissione di performance applicabile **** |
1 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 50,00 | 53,00 | 6,00% | 6% | 100,00 | 105,50 | 5,50% | 1% | SÌ | 0,80 | 0,05 |
2 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 53,00 | 49,00 | -7,55% | -2% | 105,50 | 111,00 | 5,21% | -13% | NO | 0,74 | – |
3 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 49,00 | 52,00 | 6,12% | 5% | 111,00 | 115,00 | 3,60% | 3% | SÌ | 0,78 | 0,25 |
4 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 52,00 | 53,00 | 1,92% | 6% | 115,00 | 120,00 | 4,35% | -2% | NO | 0,80 | – |
5 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 53,00 | 52,00 | -1,89% | 5% | 120,00 | 121,00 | 0,83% | -3% | NO | 0,78 | – |
6 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 52,00 | 48,00 | -7,69% | -9% | 121,00 | 123,00 | 1,65% | -9% | NO | 0,72 | – |
7 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 48,00 | 53,00 | 10,42% | 9% | 123,00 | 130,00 | 5,69% | 5% | SÌ | 0,80 | 0,45 |
* Le performance dal 1° al 5° anno sono basate sulle performance cumulative tra la data di lancio e l'ultima cristallizzazione.
** La performance annuale è calcolata come la differenza tra la performance del NAV del periodo contabile e la performance dell'indice.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** La commissione di performance è pari al 20% dell'aumento annuale del valore patrimoniale netto per azione rispetto alla performance annuale dell'indice MSCI Emerging Markets Index, limitato all'1,5% annuo del patrimonio netto.
3. EUROFUNDLUX - EQUITY RETURNS ABSOLUTE
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo flessibile e mira al graduale accrescimento del valore del capitale investito nel lungo termine.
Le attività nette del comparto potranno essere investite fino a concorrenza del 100% in valori mobiliari di tipo azionario e altri titoli rappresentativi di capitale di rischio negoziabili sul mercato dei capitali.
Le attività nette non investite in valori mobiliari di tipo azionario potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario, aventi un rating uguale o superiore a BBB- (investment grade).
Il comparto può investire in tutte le aree geografiche.
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei paesi emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (definiti al capitolo 6 del Prospetto "Fattori di rischio" al punto 4 "Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti").
Il comparto non investirà in convertible bond, convertible contingent bonds ("CoCo"), ABS/MBS/CBS e/o in strumenti di tipo distressed o defaulted securities.
Nei limiti del 10% del suo patrimonio netto, il comparto potrà altresì investire in quote di OICVM e/o di altri OIC, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto, lettera A., intitolato "Limiti di investimento".
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intitolato "Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti", il comparto investe in maniera significativa in strumenti finanziari derivati quotati e non quotati (OTC) (es.Equity Swap, opzioni, ecc), e in operazioni di prestito titoli, non soltanto a scopo di copertura.
N.B. Le value degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EQUITY RETURNS ABSOLUTE.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EQUITY RETURNS ABSOLUTE è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
L’ACQUISIZIONE DI STRUMENTI DERIVATI IMPLICA DEI RISCHI CHE POTREBBERO INFLUIRE NEGATIVAMENTE SULLE RISULTANZE DEL COMPARTO.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B, P e G (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx XxX e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A e B saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione), fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe P saranno di almeno 500.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione). Le sottoscrizioni iniziali per la classe G saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, P e G: massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 1,65% annuo;
- azioni della classe B: massimo 0,80% annuo;
- azioni della classe G: massimo 0,80% annuo;
- azioni della classe P: massimo 0,95% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di Gestione percepirà una commissione di performance per le classi A, B, G e P, uguale al 20% della performance calcolata secondo High Water Mark Assoluto.
La commissione di performance sarà calcolata e accumulata per ogni azione e frazione di azione ogni giorno di valutazione sulla differenza – se positiva – tra (i) il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto al lordo della commissione di performance così calcolata e (ii) il più alto valore storico (high water mark) (“HWM”), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato, che ha dato luogo alla cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo e (ii) al netto di eventuali spese.
Gli importi maturati annualmente saranno cristallizzati e pagati entro 30 giorni dalla fine dell’esercizio sociale. In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata, rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura su base giornaliera in base al valore patrimoniale netto giornaliero tenendo in considerazione eventuali sottoscrizioni e rimborsi (dividendi) durante il medesimo periodo.
La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% annuo del valore netto totale del comparto. Nessun ammontare eccedente l’1,5% verrà pagato alla Società di Gestione.
Per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance, inizierà alla data di lancio della classe stessa e l’High Water Mark sarà il valore patrimoniale netto alla data di lancio.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di eventuali spese e (iii) al lordo della commissione di performance così calcolata rapportato al più alto valore storico (high water mark) (“HWM”), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato registrato in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 20% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue: Commissione di performance: CP
CP: ΣNtmin(PERFt , CAPt) dove t=giorni N=31 dicembre PERFt = max[0, (NAVt-HWAt)*20%]
CAPt =NAVt*1,5%
NAVt = il valore patrimoniale netto alla fine del periodo t HWAt = il più alto valore storico assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi=1.050.000 PERF3mesi=max[0,(1.050.000-1.030.000)*20%]=4.000 HWA3mesi=1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*1,5%=15.750 NAV8mesi=1.045.000 PERF8mesi=max[0,(1.045.000-1.050.000)*20%]=0 HWA8mesi=1.050.000 CAP8mesi=1.045.000*1,5%=15.675
NAV31 dic=1.060.000 PERF31 dic=max[0,(1.060.000-1.050.000)*20%]=2.000 HWA31 dic=1.050.000 CAP31 dic=1.060.000*1,5%=15.900
CP= min(4.000 , 15.750,)+ min(0,15.675)+ min(2.000,15.900)=4.000+0+2.000=6.000;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Fine anno | NAV/azioni all’inizio del periodo | NAV/azioni alla fine del periodo | *HWM applicabile ** | Apprezzamento in valore/ pagamento delle commissioni di performance | Performance | Tetto massimo delle commissioni di performance *** | Commissione di performance applicabile **** | Commissione di performance cristallizzata ***** |
2022 | Dicembre | 100 | 125 | 100 | SÌ | 25 | 1,88 | 1,88 | 1,88 |
2023 | Dicembre | 125 | 120 | 125 | NO | -5 | – | – | – |
2024 | Dicembre | 120 | 145 | 125 | SÌ | 20 | 2,18 | 2,18 | 2,18 |
2025 | Dicembre | 145 | 150 | 145 | SÌ | 5 | 2,25 | 1,00 | 1,00 |
2026 | Dicembre | 150 | 149 | 150 | NO | -1 | – | – | – |
2027 | Dicembre | 149 | 147 | 150 | NO | -3 | – | – | – |
* Du | rante il pr | imo periodo | di performa | nce, l'HWM | applicabile è il | prezzo di sott | oscrizione al mo | mento dell'emi | ssione di tale |
azione.
** Dopo il primo periodo di performance, l'HWM applicabile è il NAV storico più alto registrato in uno dei giorni precedenti il primo Giorno di valutazione.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** Corrisponde alla differenza tra il CAP e la commissione di performance (stimata al 20% della differenza (ove positiva) tra il NAV per azione (al lordo della deduzione della commissione di performance) e l'HWM applicabile).
***** La commissione di performance è cristallizzata e pagata 30 giorni dopo la fine dell'anno fiscale.
4. EUROFUNDLUX - EURO DEFENSIVE
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto ha l’obiettivo di mantenere il capitale investito. Il patrimonio netto del comparto viene investito, fino a concorrenza del 90% degli attivi netti, in beni di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato finanziario dal rating pari o superiore a BBB- (investment grade).
Il comparto non è da intendersi come fondo di tipo monetario, come definito ai sensi del Regolamento (UE) 2017/1131 riguardante i fondi monetari, investendo principalmente in posizioni con una duration superiore a quella di un fondo monetario.
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR, identificando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade") e/o in obbligazioni prive di rating ("unrated bonds").
Almeno i due terzi degli attivi netti saranno sempre denominati in euro.
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in quote di OICVM e/o di altri OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto non investirà in valori mobiliari di tipo obbligazionario convertibile, in convertible contingent bonds ("CoCo"), Asset-Backed Security (ABS), Mortage Backed Securities (MBS) e Commercial Mortage Backed Securities (CMBS) e/o in strumenti di tipo distressed o default.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio. L’investimento in valori mobiliari di tipo azionario è escluso.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intitolato “Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti”, l’uso di prodotti derivati e di operazioni di prestito titoli avrà scopo di copertura e di investimento.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EURO DEFENSIVE.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EURO DEFENSIVE è adatto agli investitori che si prefiggono obiettivi d’investimento di breve periodo finalizzati alla conservazione del capitale.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
Il Benchmark del comparto è costituito per il 30% dall’indice “ICE BofAML Italy Xxxxxxxx Xxxx Index” valorizzato in Euro e per il 70% dall’indice “ICE BofAML 1-3 Year Euro Government Index” valorizzato in Euro (congiuntamente, “l’Indice di Riferimento”).
- ICE BofAML Italy Xxxxxxxx Xxxx Index in Euro: indice rappresentativo degli strumenti finanziari ed obbligazioni, denominate in euro, emesse dal Governo Italiano aventi scadenza minore di un anno;
- ICE BofAML 1-3 Year Euro Government Index in Euro: indice rappresentativo dei titoli governativi dei Paesi dell’area Euro (EMU), con vita residua compresa tra 1 e 3 anni.
Il comparto è gestito attivamente e utilizza l’Indice di Riferimento esclusivamente a fini comparativi. La Società di Gestione ha piena discrezionalità nel determinare la composizione del portafoglio del comparto e può assumere esposizioni a società, paesi o settori non inclusi nell’Indice di Riferimento.
Il portafoglio e la performance del comparto possono scostarsi, senza alcuna restrizione, dal portafoglio e dalla performance dell’Indice di Riferimento.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro. Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Emiliano
S.p.A. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: 0% per le classi A e B;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A massimo 0,25% annuo, azioni delle classi B: massimo 0,15% annuo;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
5. EUROFUNDLUX - EURO SUSTAINABLE CORPORATE BOND ESG
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e ha come obiettivo una crescita graduale del capitale investito a medio termine.
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR identificando emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Le attività nette del comparto saranno principalmente investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario corporate denominati in euro e/o in strumenti del mercato monetario dal rating pari o superiore a BBB- ("Investment grade") fino ad un massimo del 100% del patrimonio netto.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade"). Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili, ivi inclusi titoli convertible contingent bonds ("CoCo").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
Il rating medio del portafoglio sarà investment grade.
Il comparto non investirà in valori mobiliari di tipo ABS/MBS/CMBS e/o in strumenti di tipo distressed defaults. Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in parti di OICVM e/o di altro OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti" al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5,"Limiti di investimento - Tecniche e strumenti", il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo Opzioni, Forward e Futures su tasso, CDS, CDX e IRS e operazioni di prestito su titoli sia con finalità di copertura sia con finalità di investimento.
Il comparto non ricorrerà all’uso di prodotti derivati del tipo TRS o di altri strumenti finanziari aventi caratteristiche simili.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EURO SUSTAINABLE CORPORATE BOND ESG.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EURO SUSTAINABLE CORPORATE BOND ESG è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbligazionari in Euro principalmente corporate nel medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
Il parametro di riferimento (benchmark) del comparto è costituito per il 100% dall’indice “ICE BofAML Euro Large Cap Corporate ESG Tilt Index” valorizzato in Euro (“l’Indice di Riferimento”).
- “ICE BofAML Euro Large Cap Corporate ESG Tilt Index”: indice che rappresenta il rendimento complessivo delle emissioni aziendali mondiali, valorizzato in Euro, per le imprese con i migliori rating Sustainalytics nel settore ESG).
Per maggiori informazioni sull'indice si rimanda al seguente sito web xxx.xxxxxx.xxx/xxxxxx- data/indices/sustainability-indices.
Il parametro di riferimento utilizzato non è di per sé ESG. Tuttavia, il parametro di rifermento è ampiamente diversificato, al punto che la Società di Gestione è in grado di selezionare titoli in maniera conforme al profilo ESG del comparto. La conformità al profilo ESG è soddisfatta dalla Società di Gestione attraverso le scelte attive di gestione prese nel rispetto della procedura di rating adottata dalla società di gestione.
Il comparto è gestito attivamente e utilizza l’Indice di Riferimento per cercare di superarne la performance. Tuttavia, l'universo d’investimento differisce dall'Indice di Riferimento. L’universo d’investimento è infatti definito prendendo in considerazione l'indice di riferimento come parametro generale per la gestione del portafoglio, ma la selezione degli strumenti finanziari è basata sulla procedura di investimento ESG adottata dalla Società di Gestione Euromobiliare SGR.
Le caratteristiche promosse dal comparto sono soddisfatte investendo nelle componenti dell’Indice. L’Indice è coerente con le caratteristiche ambientali o sociali, come descritto più dettagliatamente sopra. Nell’ambito del processo d’investimento, la Società di Gestione ha piena discrezionalità nel determinare la composizione del portafoglio del comparto e può assumere esposizioni a società, paesi o settori non inclusi nell’Indice di Riferimento. Il portafoglio e la performance del comparto possono scostarsi, senza alcuna restrizione, dal portafoglio e dalla performance dell’Indice di Riferimento.
L’Indice di Riferimento è utilizzato come parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance (cfr. punto 11 “Commissione di performance”).
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx XxX e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 2%, sottoscrizioni via Internet 0%, azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
azioni della classe A: massimo 1,00% annuo; azioni della classe B: massimo 0,60% annuo;
11. Commissione di performance: La Società di Gestione percepirà una commissione di performance annuale per la classe d’azioni A pari al 20%, calcolata sulla differenza positiva tra la performance della classe, al netto di tutti i costi ad eccezione della commissione di performance, e la performance del parametro di riferimento (‘benchmark’) sotto menzionato nel corso del periodo di riferimento.
La commissione di performance verrà calcolata ogni giorno e rettificata in funzione dell’andamento della performance giornaliera (positiva o negativa), tenendo conto di tutte le eventuali distribuzioni di dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante il periodo di riferimento.
Ai fini del calcolo della commissione di performance, si considera come periodo di riferimento il periodo intercorrente tra l’ultimo giorno solare dell’anno precedente quello di calcolo e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo.
In via eccezionale, in caso di lancio di una nuova classe d’azioni, il periodo di riferimento intercorre tra la data di lancio della classe e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo seguente a quello in cui è stata lanciata la nuova classe di azioni. In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata, rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in un’unica soluzione entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto. La commissione di performance verrà liquidata e corrisposta alla Società di Gestione, ove dovuta, in un’unica soluzione entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell’esercizio.
La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% del valore patrimoniale netto
giornaliero complessivo del comparto.
La Società di Gestione non percepirà alcuna commissione di performance se:
(i) nel periodo di riferimento, la performance della classe in questione è negativa; o
(ii) la sovraperformance non supera tutte le sottoperformance nei cinque anni precedenti su base mobile. Le performance passate rispetto a questo indice sono riportate sul sito Internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Parametro di riferimento per il calcolo della commissione di performance: indice ICE BofAML Euro Large Cap Corporate ESG Tilt Index.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà la differenza tra il valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento e il valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento moltiplicato per la variazione del parametro di riferimento (“benchmark”).
La commissione di performance è pari al 20% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue:
Commissione di performance: CP
CP = 20% * [NAV - NAVP *(1+VPR)]
NAV = valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento NAVP = valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento VPR = variazione in percentuale del parametro di riferimento
NAV - NAVP = è un valore positivo
CAP = importo massimo della commissione di performance (1,5% del NAV)
Esempio:
NAV 1.005.000
NAVP 1.000.000
VPR -2%
CAP = 15.075
Importo della commissione di performance = 20% [1.005.000 - 1.000.000 *(1-0,02)] = EUR 5.000;
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | NAV/ azione iniziale | NAV/ azione finale | Performance annuale del subfondo | Performance cumulativa nel periodo di riferimento (5 anni consecutivi)* | Base del Bench- mark | Benchmark - MSCI Emerging Markets Index | Performance annuale del Benchmark | Performance annuale in %** | Condizioni soddisfatte per la distri- buzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance*** | Commissione di performance applicabile **** |
1 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 50,00 | 53,00 | 6,00% | 6% | 100,00 | 105,50 | 5,50% | 1% | SÌ | 0,80 | 0,05 |
2 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 53,00 | 49,00 | -7,55% | -2% | 105,50 | 111,00 | 5,21% | -13% | NO | 0,74 | – |
3 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 49,00 | 52,00 | 6,12% | 5% | 111,00 | 115,00 | 3,60% | 3% | SÌ | 0,78 | 0,25 |
4 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 52,00 | 53,00 | 1,92% | 6% | 115,00 | 120,00 | 4,35% | -2% | NO | 0,80 | – |
5 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 53,00 | 52,00 | -1,89% | 5% | 120,00 | 121,00 | 0,83% | -3% | NO | 0,78 | – |
6 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 52,00 | 48,00 | -7,69% | -9% | 121,00 | 123,00 | 1,65% | -9% | NO | 0,72 | – |
7 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 48,00 | 53,00 | 10,42% | 9% | 123,00 | 130,00 | 5,69% | 5% | SÌ | 0,80 | 0,45 |
* Le performance dal 1° al 5° anno sono basate sulle performance cumulative tra la data di lancio e l'ultima cristallizzazione.
** La performance annuale è calcolata come la differenza tra la performance del NAV del periodo contabile e la performance dell'indice.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** La commissione di performance è pari al 20% dell'aumento annuale del valore patrimoniale netto per azione rispetto alla performance annuale dell'indice MSCI Emerging Markets Index, limitato all'1,5% annuo del patrimonio netto.
6. EUROFUNDLUX - FLOATING RATE
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto ha l’obiettivo di mantenere ed accrescere il capitale investito nel medio termine.
Il patrimonio netto del comparto potrebbe essere investito, fino a concorrenza del 100% degli attivi netti, in beni di tipo obbligazionario e strumenti del mercato finanziario dal rating pari o superiore a BBB- (investment grade).
Fino ad un massimo del 50% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazioni convertibili e/o in contingent convertible bonds ("CoCo").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
A titolo indicativo, il rating medio del portafoglio sarà almeno BB, potrà diminuire in funzione delle opportunità di investimento suscettibili di manifestarsi in seguito al cambiamento delle condizioni della volatilità dei mercati obbligazionari che potranno contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendimento del comparto.
Fino ad un massimo del 20% dell’attivo il comparto può acquistare strumenti finanziari Asset-Backed Security (ABS), Mortgage Backed Securities (MBS) e Commercial Mortgage Backed Securities (CMBS).
Sono esclusi gli investimenti in titoli in "default" e "distressed".
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in parti di OICVM e/o di altro OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti" al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emittente, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può
detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, "Limiti d’investimento - tecniche e strumenti", il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo Opzioni e Futures su tasso, CDS, CDX, IRS e di operazioni di prestito titoli sia con finalità di copertura sia con finalità di investimento.
Forward e Opzioni su valuta verranno utilizzati con la sola finalità di copertura.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto FLOATING RATE.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto FLOATING RATE è adatto agli investitori che si prefiggono obiettivi di investimento a medio termine.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A e B (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Emiliano S.p.A.e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 2%, sottoscrizioni via Internet 0%, azioni della classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A: massimo 0,50% annuo; azioni della classe B: massimo 0,20% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di gestione riceverà una commissione di performance, per la classe A, pari al 10% della performance calcolata sulla base di un High Water Mark assoluto.
La commissione di performance sarà calcolata e accumulata per ogni azione e frazione di azione in ogni Giorno di Valutazione sulla base della differenza - se positiva - tra (i) il valore patrimoniale lordo, ossia il Valore patrimoniale netto prima della deduzione della commissione di performance così calcolata, e (ii) il più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), ossia il Valore patrimoniale netto più alto che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti al calcolo, successivi al primo Giorno di Valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di qualsiasi dividendo pagato durante lo stesso periodo e (ii) al netto di ogni spesa.
Gli importi maturati annualmente saranno cristallizzati e pagati entro 30 giorni dalla fine dell’esercizio sociale. In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata, rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura su base giornaliera in base al valore patrimoniale netto giornaliero tenendo in considerazione eventuali sottoscrizioni e rimborsi (dividendi) durante il medesimo periodo.
La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% annuo del valore netto totale del comparto. Nessun ammontare eccedente l’1,5% verrà pagato alla Società di Gestione.
Per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance inizierà alla data di lancio della classe stessa e l’High Water Mark sarà il valore patrimoniale netto alla data di lancio;
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di eventuali spese e (iii) al lordo della commissione di performance così calcolata rapportato al più alto valore storico (high water mark) (“HWM”), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato che ha dato luogo alla cristallizzazione della commissione di performance in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 10% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue:
Commissione di performance: CP
CP: ΣNtmin(PERFt , CAPt) dove t=giorni N=31 dicembre PERFt = max[0, (NAVt-HWAt)*10%]
CAPt =NAVt*1,5%
NAVt = il valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento t HWAt = il più alto valore storico assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi=1.050.000 PERF3mesi = max[0,(1.050.000-1.030.000)*10%]=2.000 HWA3mesi=1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*1,5%=15.750
NAV8mesi=1.045.000 PERF8mesi = max[0,(1.045.000-1.050.000)*10%]=0 HWA8mesi=1.050.000 CAP8mesi = 1.045.000*1,5%=15.675
NAV31 dic=1.060.000 PERF31 dic = max[0,(1.060.000-1.050.000)*10%]=1.000 HWA31 dic=1.050.000 CAP31 dic = 1.060.000*1,5%=15.900
CP= min(4.000 , 15.750,)+ min(0,15.675)+ min(2.000,15.900)=2.000+0+1.000=3.000;
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Fine anno | NAV/azioni all’inizio del periodo | NAV/azioni alla fine del periodo | *HWM applicabile ** | Apprezzamento in valore/ pagamento delle commissioni di performance | Performance | Tetto massimo delle commissioni di performance *** | Commissione di performance applicabile **** | Commissione di performance cristallizzata ***** |
2022 | Dicembre | 100 | 125 | 100 | SÌ | 25 | 1,88 | 1,88 | 1,88 |
2023 | Dicembre | 125 | 120 | 125 | NO | -5 | – | – | – |
2024 | Dicembre | 120 | 145 | 125 | SÌ | 20 | 2,18 | 2,00 | 2,00 |
2025 | Dicembre | 145 | 150 | 145 | SÌ | 5 | 2,25 | 0,50 | 0,50 |
2026 | Dicembre | 150 | 149 | 150 | NO | -1 | – | – | – |
2027 | Dicembre | 149 | 147 | 150 | NO | -3 | – | – | – |
* Ne | l primo pe | riodo di perf | ormance, l’H | WM è il pr | ezzo di sottoscri | zione al mom | ento dell’emissi | one dell’azione. |
** Dopo il primo periodo di performance, l’HWM applicabile è il Valore Patrimoniale Netto storico più elevato registrato in uno dei giorni precedenti il primo giorno di valutazione.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** Corrisponde alla differenza tra il CAP e la commissione di performance (stimata al 10% della differenza (ove positiva) tra il NAV per azione (al lordo della deduzione della commissione di performance) e l'HWM applicabile).
***** La commissione di performance è cristallizzata e pagata 30 giorni dopo la fine dell'anno fiscale.
7. EUROFUNDLUX - AZIONARIO GLOBALE ESG
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo azionario e ha come obiettivo la crescita del capitale investito nel lungo termine.
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR, identificando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Le attività nette del comparto saranno principalmente investite in valori mobiliari di tipo azionario emessi da società aventi la loro sede o la loro attività principale in Paesi sviluppati, fino ad un massimo del 100% le attività nette del comparto. Il comparto potrà ugualmente investire in valori mobiliari di tipo obbligazionario fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto.
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario emessi da Società situate in Paesi emergenti o che esercitano la loro attività principale in uno di questi paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti) nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti".
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in parti di OICVM e/o di altro OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti" al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto non investirà in convertible bond, convertible contingent bonds ("CoCo"), ABS/MBS/CBS e/o in strumenti di tipo distressed o defaulted securities.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5,"Limiti di investimento - Tecniche e strumenti", il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo Opzioni e Futures e operazioni di prestito su titoli sia con finalità di copertura sia con finalità di investimento.
Le divise degli investimenti possono essere diverse rispetto alla divisa di riferimento del comparto Azionario Globale ESG.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto AZIONARIO GLOBALE ESG è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a lungo termine.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
Il parametro di riferimento (benchmark) del comparto è costituito per il 100% dall’indice “MSCI World ESG Leaders Index Price Return” valorizzato in Euro (“l’Indice di Riferimento”).
“MSCI World ESG Leaders Index Price Return”: indice che rappresenta il rendimento complessivo dei mercati azionari globali valorizzati in euro per le aziende con i rating MSCI più elevati in ambito ESG. Ulteriori informazioni sull'indice sono disponibili sul sito web: xxx.xxxx.xxx/xxxx-xxx-xxxxxxx-xxxxxxx.
Il parametro di riferimento utilizzato non è di per sé ESG. Tuttavia, il parametro di rifermento è ampiamente diversificato, al punto che la Società di Gestione è in grado di selezionare titoli in maniera conforme al profilo ESG del comparto. La conformità al profilo ESG è soddisfatta dalla Società di Gestione attraverso le scelte attive di gestione prese nel rispetto della procedura di rating adottata dalla società di gestione.
Il comparto è gestito attivamente e utilizza l’Indice di Riferimento per cercare di superarne la performance. Tuttavia, l'universo d’investimento differisce dall'indice di Riferimento. L’universo di investimento è infatti definito prendendo in considerazione l'indice di riferimento come parametro generale per la gestione del portafoglio, ma la selezione degli strumenti finanziari è basata sulla procedura di investimento ESG adottata dalla Società di Gestione Euromobiliare SGR.
Le caratteristiche promosse dal comparto sono soddisfatte investendo nelle componenti dell’Indice. L’Indice è coerente con le caratteristiche ambientali o sociali, come descritto più dettagliatamente sopra. Nell’ambito del processo d’investimento, la Società di Gestione ha piena discrezionalità nel determinare la composizione del portafoglio del comparto e può assumere esposizioni a società, paesi o settori non inclusi nell’Indice di Riferimento. Il portafoglio e la performance del comparto possono scostarsi, senza alcuna restrizione, dal portafoglio e dalla performance dell’Indice di Riferimento.
L’Indice di Riferimento è utilizzato come parametro di riferimento per il calcolo della Commissione di performance (cfr. punto 11 “Commissione di performance”).
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, classe B, classe I (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx XxX e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno: 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione), fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 4%; sottoscrizione via internet: 0%, azioni delle classi B e I: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 1,90% annuo;
- azioni della classe B: massimo 0,75% annuo;
- azioni della classe I: massimo 0,35% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di Gestione percepirà una commissione di performance annuale per la classe d’azioni A pari al 20%, calcolata sulla differenza positiva tra la performance della classe, al netto di tutti i costi ad eccezione della commissione di performance, e la performance del parametro di riferimento (‘benchmark’) sotto menzionato nel corso del periodo di riferimento.
La commissione di performance verrà calcolata ogni giorno e rettificata in funzione dell’andamento della performance giornaliera (positiva o negativa), tenendo conto di tutte le eventuali distribuzioni di dividendi, di tutte le sottoscrizioni e di tutti i rimborsi effettuati durante il periodo di riferimento.
Ai fini del calcolo della commissione di performance, si considera come periodo di riferimento il periodo intercorrente tra l’ultimo giorno solare dell’anno precedente quello di calcolo e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo. In via eccezionale, in caso di lancio di una nuova classe d’azioni, il periodo di riferimento intercorre tra la data di lancio della classe e l’ultimo giorno solare dell’anno di calcolo seguente a quello in cui è stata lanciata la nuova classe di azioni.
In caso di rimborsi durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance, ove applicabile, verrà liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% del valore patrimoniale netto giornaliero complessivo del comparto.
La Società di Gestione non percepirà alcuna commissione di performance se:
(i) nel periodo di riferimento, la performance della classe in questione è negativa; o
(ii) la sovraperformance non supera tutte le sottoperformance nei cinque anni precedenti su base mobile. Le performance passate rispetto a questo indice sono riportate sul sito Internet della Società (xxx.xxxxxxxxxxx.xx).
Parametro di riferimento per il calcolo della commissione di performance: indice “100% MSCI World ESG Leaders Index Price Return” in euro.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà la differenza tra il valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento e il valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento moltiplicato per la variazione del parametro di riferimento (“benchmark”).
La commissione di performance è pari al 20% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue:
Commissione di performance: CP
CP = 20% * [NAV - NAVP *(1+VPR)]
NAV = valore patrimoniale netto alla fine del periodo di riferimento NAVP = valore patrimoniale netto all’inizio del periodo di riferimento VPR = variazione in percentuale del parametro di riferimento
NAV - NAVP = è un valore positivo
CAP = importo massimo della commissione di performance (1,5% del NAV)
Esempio:
NAV 1.005.000
NAVP 1.000.000
VPR -2%
CAP = 15.075
Importo della commissione di performance = 20% [1.005.000 - 1.000.000 *(1-0,02)] = EUR 5.000;
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
DICHIARAZIONE DI NON RESPONSABILITÀ
Fonte: MSCI. MSCI né alcuna altra parte coinvolta o legata alla compilazione, elaborazione o creazione dei dati MSCI rilascia alcuna garanzia o dichiarazione espressa o implicita in relazione a tali dati (o ai risultati ottenuti dall’uso di tali dati) e tutte le suddette parti con la presente declinano espressamente tutte le garanzie riguardo l’originalità, l’accuratezza, la completezza, la commerciabilità o l’idoneità per uno scopo particolare rispetto a tali dati. Fermo restando quanto precede, in nessun caso MSCI, nessuna delle sue affiliate o terze parti coinvolte o legate alla compilazione, elaborazione o creazione dei dati hanno alcuna responsabilità per qualsiasi danno diretto, indiretto, speciale, punitivo, conseguente o qualsiasi altro danno (compresi i profitti mancati) anche se informati della possibilità di tali danni. Nessuna ulteriore distribuzione o diffusione dei dati MSCI è consentita senza l’espresso consenso scritto di MSCI.
Versione originale in Inglese:
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Esempio di calcolo della commissione di performance
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | NAV/ azione iniziale | NAV/ azione finale | Performance annuale del subfondo | Performance cumulativa nel periodo di riferimento (5 anni consecutivi)* | Base del Bench- mark | Benchmark - MSCI Emerging Markets Index | Performance annuale del Benchmark | Performance annuale in %** | Condizioni soddisfatte per la distri- buzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance*** | Commissione di performance applicabile **** |
1 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 50,00 | 53,00 | 6,00% | 6% | 100,00 | 105,50 | 5,50% | 1% | SÌ | 0,80 | 0,05 |
2 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 53,00 | 49,00 | -7,55% | -2% | 105,50 | 111,00 | 5,21% | -13% | NO | 0,74 | – |
3 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 49,00 | 52,00 | 6,12% | 5% | 111,00 | 115,00 | 3,60% | 3% | SÌ | 0,78 | 0,25 |
4 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 52,00 | 53,00 | 1,92% | 6% | 115,00 | 120,00 | 4,35% | -2% | NO | 0,80 | – |
5 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 53,00 | 52,00 | -1,89% | 5% | 120,00 | 121,00 | 0,83% | -3% | NO | 0,78 | – |
6 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 52,00 | 48,00 | -7,69% | -9% | 121,00 | 123,00 | 1,65% | -9% | NO | 0,72 | – |
7 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 48,00 | 53,00 | 10,42% | 9% | 123,00 | 130,00 | 5,69% | 5% | SÌ | 0,80 | 0,45 |
* Le performance dal 1° al 5° anno sono basate sulle performance cumulative tra la data di lancio e l'ultima cristallizzazione.
** La performance annuale è calcolata come la differenza tra la performance del NAV del periodo contabile e la performance dell'indice.
*** Il tetto massimo della commissione di performance è pari all'1,5% del NAV/azione alla fine del periodo.
**** La commissione di performance è pari al 20% dell'aumento annuale del valore patrimoniale netto per azione rispetto alla performance annuale dell'indice MSCI Emerging Markets Index, limitato all'1,5% annuo del patrimonio netto.
8. EUROFUNDLUX - EQUITY INCOME ESG
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo bilanciato azionario e si prefigge l’obiettivo di investire in titoli che diano luogo alla distribuzione di dividendi e consentano una crescita a lungo termine.
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR, identificando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Le attività nette del comparto sono investite per almeno il 60% in valori mobiliari di tipo azionario, in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano prevalentemente in azioni, compresi i valori mobiliari di tipo"equity- linked" (warrant, certificati di deposito, index/participation notes e altri diritti di partecipazione).
Le attività nette non investite in valori mobiliari di tipo azionario potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o in strumenti del mercato monetario.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo azionario, di tipo obbligazionario e in strumenti di mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei Paesi Emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario convertibile.
Inoltre il comparto potrà investire complessivamente, fino a concorrenza del 10% degli attivi netti, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade") e in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
Il comparto non investirà in convertible contingent bonds ("CoCo"), ABS/MBS/CMBS e/o in strumenti di tipo distressed o default.
Fino ad un massimo del 40% dei suoi attivi, il comparto potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o altri OICR, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto"Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti" al punto a "Limiti d’investimento", le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto concerne gli investimenti in divise diverse dalla valuta di denominazione della classe di azione, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5,"Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti", il comparto investe in maniera significativa in strumenti finanziari derivati quotati e non quotati (OTC) (es. Equity Swap, opzioni, ecc) e in operazioni di prestito su titoli allo scopo di copertura e di investimento.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EQUITY INCOME ESG.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EQUITY INCOME ESG è adatto agli investitori che privilegiano gli investimenti orientati verso la crescita del capitale a medio/lungo termine.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale ("FMI") nel gruppo dei Paesi denominati "Advanced Economies" e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione "World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro. Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore.
Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B, D, I, Q (le classi A, D sono disponibili anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A, B e D saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni delle classi A e D mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione). Le sottoscrizioni iniziali per la classe Q saranno di almeno 500.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione;.
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A, D e Q: massimo 4%, sottoscrizione via Internet: 0% azioni della classe B e I: massimo 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni classi A e D: massimo 1,70% annuo, azioni della classe Q: massimo 1,20% annuo; azioni delle classi B e I: massimo 0,80 annuo.
Come previsto dal punto 7) c) del capitolo 5.A del Prospetto, il livello massimo di commissioni di gestione aggregate (escludendo le commissioni legate al risultato) a carico del comparto e/o di altri OICR nei quali investe non può essere maggiore del 6% dell’attivo netto del comparto.
11. Commissione di performance: la Società di gestione riceverà una commissione di performance per le classi A, D e Q pari al 15% della performance calcolata sulla base di un High Water Mark Absolute.
La commissione di performance sarà calcolata e accumulata per ogni azione e frazione di azione in ogni Giorno di Valutazione sulla base della differenza - se positiva - tra (i) il valore patrimoniale lordo, ossia il Valore patrimoniale netto prima della deduzione della commissione di performance così calcolata, e (ii) il più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), ossia il Valore patrimoniale netto più alto che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti al calcolo, successivi al primo Giorno di Valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di qualsiasi dividendo pagato durante lo stesso periodo e (ii) al netto di ogni spesa.
Gli importi maturati annualmente saranno cristallizzati e pagati entro 30 giorni dalla fine dell’esercizio sociale. In caso di rimborso di azioni, o di fusione o chiusura di un comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, se applicabile, sarà (i) cristallizzata alla data rispettivamente del rimborso delle azioni, o della fusione o della chiusura del comparto e (ii) riconosciuta e versata alla Società di gestione in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura giornalmente sulla base del Valore Patrimoniale Netto giornaliero ed è quindi considerata in ogni sottoscrizione e rimborso (dividendi) nel medesimo periodo. La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto. Alla Società di gestione non verrà corrisposto alcun importo superiore all’1,5%.
Per le classi già emesse al 2 gennaio 2023, l’HWM sarà il Valore patrimoniale netto calcolato al 30 dicembre 2022.
A partire dal 2 gennaio 2023, per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance decorre dalla data del lancio della classe e l’HWM sarà il Valore Patrimoniale Netto al lancio.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di eventuali spese e (iii) al lordo della commissione di performance così calcolata rapportato al più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato che ha dato luogo alla cristallizzazione della commissione di performance in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 15% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue: Commissione di performance: CP
CP:∑Ntmin(PERFt , CAPt) o t=giorni N=31 dicembre PERFt=max[ 0, (NAVt-HWAt)*15´%] CAPt=NAVt*1,5%
NAVt= il NAV alla fine del periodo di riferimento t
HWAt= il valore storico più alto assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi=1.050.000 PERF3mesi=max[ 0, (1.050.000-1.030.000)*15´%]=3.000 HWA3mesi=1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*1,5%=15.750
NAV8mesi=1.045.000 PERF8mesi=max[ 0, (1.045.000-1.050.000)*15´%]=0 HWA8mesi=1.050.000 CAP8mesi=1.045.000*1,5%=15.675
NAV31 dic=1.060.000 PERF31 dic=max[ 0, (1.060.000-1.050.000)*15´%]=1.500 HWA31 dic=1.050.000 CAP31 dic=1.060.000*1,5%=15.900
CP= min(3.000 , 15.750,)+ min(0,15.675)+ min(1.500,15.900)=3.000+0+1.500=4.500
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Percentuali delle commissioni di performance: 15% Giorni di cristallizzazione: 365
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | N. giorni | Valore Patrimoniale Netto/azioni all’inizio | Valore Patrimoniale Netto corretto per le commissioni | NAV finale | *HWM applicabile ** | Condizioni soddisfatte per la distribuzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance *** | Commissione di performance applicabile **** | Commissione di performance soggetta al limite cristallizzata ***** |
2023 | 02-gen-23 | 31-dic-23 | 363,00 | 100,00 | 100,00 | 150,00 | 100,00 | SÌ | 2,25 | 7,50 | 2,25 |
2024 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 366,00 | 150,00 | 147,75 | 170,00 | 150,00 | SÌ | 2,55 | 3,00 | 2,55 |
2025 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 365,00 | 170,00 | 167,45 | 200,00 | 170,00 | SÌ | 3,00 | 4,50 | 3,00 |
2026 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 365,00 | 200,00 | 197,00 | 180,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2027 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 365,00 | 180,00 | 180,00 | 190,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2028 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 366,00 | 190,00 | 190,00 | 210,00 | 200,00 | SÌ | 3,15 | 1,50 | 1,50 |
2029 | 31-dic-28 | 31-dic-29 | 365,00 | 210,00 | 208,50 | 200,00 | 210,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
* Nel primo periodo di performance, l’HWM è il prezzo di sottoscrizione al momento dell’emissione dell’azione.
** Dopo il primo periodo di performance, l’HWM applicabile è il Valore Patrimoniale Netto storico più elevato registrato in uno dei giorni precedenti il primo giorno di valutazione.
*** Il tetto della commissione di performance è pari all'1,5% su base annuale delvalore netto totale del comparto.
**** La commissione di performance è pari al 15% della differenza (se positiva) tra il Valore Patrimoniale Netto finale (prima di dedurre la commissione di performance) e l’HWTVI applicabile.
***** La Commissione di performance cristallizata si calcola prendendo il valore minimo tra il Tetto massimo della commissione di performance e la Commissione di performance applicabile.
9. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2026
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafoglio diversificato con un orizzonte temporale al 31 dicembre 2026 ("Orizzonte temporale ").
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali in linea con l’articolo 8 del SFDR, identificando gli emittenti in grado di generare risultati societari sostenibili nel tempo, rispettando al contempo le buone pratiche di governance (fattori ESG). Le informazioni relative alle caratteristiche ambientali e sociali del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, a concorrenza del 100%, in beni di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato finanziario dal rating pari o inferiore a BBB- (investment grade).
Fino ad un massimo del 100% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade").
Fino ad un massimo del 30% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che esercitano la loro principale attività o con sede nei paesi emergenti, o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. paragrafo 6 del Prospetto, Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati Emergenti).
Fino ad un massimo del 20% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazioni convertibili e/o in contingent convertible bonds ("CoCo").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili.
Tutti gli investimenti in ABS/MBS, titoli in "default" e "distressed securities" saranno esclusi.
Fino al 10% dell’attivo netto, il comparto potrà ugualmente investire in quote di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto "Limiti di investimento".
A titolo indicativo, il rating medio del portafoglio sarà BB-, potrà diminuire in funzione delle opportunità di investimento suscettibili di manifestarsi in seguito al cambiamento delle condizioni della volatilità dei mercati obbligazionari che potranno contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendimento del comparto. In caso di declassamento del rating di uno strumento investito, il portafoglio sarà riallineato nei limiti definiti nella politica d‘investimento, nell’interesse degli azionisti in conformità alla politica di monitoraggio del rating prevista dal capitolo 4.B) del Prospetto.
Il comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emittente, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi dell’Orizzonte Temporale, senza che ciò renda il comporto un fondo di tipo monetario.
La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di cinque anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente progressivamente all’avvicinarsi dell’Orizzonte temporale, senza però rendere il comparto un fondo monetario secondo la definizione di cui al regolamento (UE) 2017/1131 sui fondi monetari, né durante la durata del comparto né durante il Periodo di transizione definito più avanti.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intitolato "Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti", l’uso di derivati e di operazioni prestito titoli avrà lo scopo di copertura e di investimento.
Durante il periodo che inizierà il 30 giugno 2026 e terminerà il 30 dicembre 2026 (`Periodo di Transizione’), la Società di gestione adeguerà gradualmente la struttura del portafoglio per consentire al Consiglio di Amministrazione della Società di decidere, entro la fine del Periodo di Transizione, di trasformare, di fondere il comparto in un altro comparto simile o di liquidarlo e non verranno accettate sottoscrizioni all’inizio del Periodo di Transizione. In ogni caso, la Scheda Tecnica del comparto verrà aggiornata di conseguenza e gli investitori saranno informati in conformità con le disposizioni applicabili.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto OBIETTIVO 2026.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto OBIETTIVO 2026 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a breve/medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale ("FMI") nel gruppo dei Paesi denominati "Advanced Economies" e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione "World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo"obbligazionario" e strumenti del mercato monetario.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B e I (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: e sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A e B saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della classe B e I 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
Azioni della classe A:
- massimo 1,20% annuo dal 1° ottobre 2021 al 31 dicembre 2024;
- massimo 1,00% annuo dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025; Azioni della classe B: massimo 0,40% annuo;
Azioni della classe I:
- massimo 0,50% annuo dal 1° aprile 2022 al 31 dicembre 2024;
- massimo 0,40% annuo dal 1° gennaio 2025;
Come previsto dal punto 7) c) del capitolo 5.A del Prospetto, il livello massimo di commissioni di gestione aggregate (escludendo le commissioni legate al risultato) a carico del comparto e/o di altri OICR nei quali investe non può essere maggiore del 6% dell’attivo netto del comparto.
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
10. EUROFUNDLUX - CLIMATE CHANGE ESG
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo flessibile e si pone come obiettivo la crescita graduale del capitale investito a medio/lungo termine, contribuendo all’obiettivo ambientale di contenimento del cambiamento climatico attraverso la realizzazione di investimenti sostenibili.
Il comparto si pone come obiettivo quello dell’investimento sostenibile, coerentemente con l’articolo 9 del SFDR. Le informazioni relative agli obiettivi di investimento sostenibili del comparto sono disponibili nell’Allegato III.
Il comparto investirà, direttamente o indirettamente, almeno il 90% del suo patrimonio invalori mobiliari di
tipo azionari e/o obbligazionari emessi da società e/o in obbligazioni tematiche emesse da Stati, società e/o istituti sovranazionali in linea con questi obiettivi.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, fino a concorrenza del 10% delle sue attività nette, in linea con le disposizioni del presente Prospetto e del rispettivo Allegato III. Per le ragioni sopra menzionate, il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 10% dello stesso, in beni di tipo azionario od obbligazionario, nonché in strumenti del mercato finanziario emessi da operatori che abbiano sede (o esercitino la loro principale attività) in un Paese in via di sviluppo o da un emittente sovrano riconducibile a un tale Paese (consultare il capitolo 6 del Prospetto, intitolato Fattori di rischio, al punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati emergenti).
Inoltre, il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 10% cumulativamente considerato, in beni di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato finanziario dal rating inferiore a BBB- (non investment grade) e in beni di tipo obbligazionario privi di rating (unrated bonds).
Nei limiti del 30% del suo patrimonio netto, il comparto potrà altresì investire in parti di OPCVM e/o di altre OPC, nei limiti di cui al capitolo 5 - punto 15, intitolato"Limiti di investimento – Sottoscrizioni di azioni di un altro comparto della Società".
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi di investimento propri del comparto in questione, e comunque entro i limiti previsti dal capitolo 5 intitolato "Limiti agli investimenti – Tecniche e strumenti", l’utilizzo di prodotti derivati non avverrà unicamente a scopo di copertura.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto CLIMATE CHANGE ESG.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto CLIMATE CHANGE ESG è adatto agli investitori che si prefiggono un graduale accrescimento del valore del capitale investito a medio/lungo termine.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale ("FMI") nel gruppo dei Paesi denominati "Advanced Economies" e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione "World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro. Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore.
Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B, P e G (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A e B saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione), fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe G saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione). Le sottoscrizioni iniziali per la classe P saranno di almeno 500.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni delle classi A, G e P massimo 2%; azioni della classe B 0%; sottoscrizione via Internet 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
- azioni della classe A: massimo 1,80% annuo;
- azioni della classe B: massimo 0,80% annuo;
- azioni della classe G: massimo 0,80% annuo;
- azioni della classe P: massimo 1,00% annuo.
Come previsto dal punto 7) c) del capitolo 5.A del Prospetto, il livello massimo di commissioni di gestione aggregate (escludendo le commissioni legate al risultato) a carico del comparto e/o di altri OICR nei quali investe non può essere maggiore del 6% dell’attivo netto del comparto.
11. Commissione di performance: la Società di gestione riceverà una commissione di performance per le classi A e P pari al 15% della performance calcolata sulla base di un High Water Mark Absolute.
La commissione di performance sarà calcolata per ogni azione e frazione di azione ogni Giorno di valutazione sulla base della differenza, se positiva, tra (i) il valore lordo di inventario, ovvero il Valore Patrimoniale Netto prima di detrarre la commissione di performance così calcolata e (ii) il valore più alto storico (high water mark) (“HWM”), pari al Valore Patrimoniale Netto più elevato che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti dopo il primo Giorno di valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di qualunque dividendo eventualmente versato nel corso del medesimo periodo e (ii) al netto di tutte le spese.
Le somme accumulate annualmente saranno cristallizzate e pagate entro 30 giorni dalla fine dell'esercizio sociale. In via eccezionale, la cristallizzazione e il pagamento avverranno per la prima volta entro i trenta giorni successivi alla fine dell'esercizio sociale 2021. In caso rispettivamente di rimborso di azioni o di fusione o di chiusura del comparto nel periodo di riferimento, la commissione di performance, se applicabile, sarà (i) cristallizzata alla data rispettivamente del rimborso di azioni o della fusione o della chiusura del comparto e (ii) riconosciuta e versata alla Società di gestione in un’unica soluzione entro i 30 giorni successivi alla chiusura dell'esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura giornalmente sulla base del Valore Patrimoniale Netto giornaliero ed è quindi considerata in ogni sottoscrizione e rimborso (dividendi) nel medesimo periodo. La commissione di performance non potrà essere superiore all'1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto. Alla Società di gestione non verrà corrisposto alcun importo superiore all'1,5%.
Per le classi emesse fino al 30 settembre 2021, compreso, l’HWM sarà il Valore Patrimoniale Netto calcolato al 1° ottobre 2021.
Per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance decorre dalla data del lancio della classe e l’HWM sarà il Valore Patrimoniale Netto al lancio.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizza il valore lordo di inventario, pari al Valore Patrimoniale netto di inventario (i) al lordo di tutti i dividendi eventualmente versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di tutte le spese e (iii) prima di detrarre la commissione di performance così calcolata, confrontata con il più alto valore storico (high water mark) (“HWM”), pari al Valore Patrimoniale Netto più elevato che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti dopo il primo Giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 15% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue: Commissione di performance: CP
CP ∑Ntmin(PERFt , CAPt) o t=giorni N = 31 dicembre
PERFt = max[ 0, (NAVt-HWAt)*15’%] CAPt = NAVt*1.5%
NAVt = Valore Patrimoniale Netto alla fine del periodo di riferimento t HWAt = il valore storico più elevato assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi = 1.050.000 PERF3mesi=max[ 0, (1.050.000-1.030.000) *15’%]=3.000) HWA3mesi = 1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*,5%=15.750
NAV8mesi = 1.045.000 PERF8mesi=max[ 0, (1.045.000-1.050.000)*15’%]=0 HWA8mesi = 1.050.000 CAP8mesi=1.045.000*1,5%=15.675
NAV31dic = 1.060.000 PERF31dic=max[ 0, (1.060.000-1.050.000)*15’%]=1.500 HWA31dic = 1.050.000 CAP31dic=1.060.000*1,5%=15.900
CP = min(3.000, 15.750)+ min(0, 15.675)+ min(1.5000, 15.900)=3.000+0+1.500=4.500
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Percentuali delle commissioni di performance: 15% Giorni di cristallizzazione: 365
Anno | Data di lancio | Data di cristalliz- zazione | N. giorni | Valore Patrimoniale Netto/azioni all’inizio | Valore Patrimoniale Netto corretto per le commissioni di performance | Valore Patrimoniale Netto finale | **HWM applicabile | Apprezzamento in valore/ pagamento delle commissioni di performance | ***Commissione di performance/ azione |
2021 | 01-ott-21 | 31-dic-21 | 91,00 | 100,00 | 100,00 | 150,00 | 100,00 | SÌ | 7,50 |
2022 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 365,00 | 150,00 | 142,50 | 170,00 | 150,00 | SÌ | 3,00 |
2023 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 365,00 | 170,00 | 167,00 | 200,00 | 170,00 | SÌ | 4,50 |
2024 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 366,00 | 200,00 | 195,50 | 180,00 | 200,00 | NO | 0 |
2025 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 365,00 | 180,00 | 180,00 | 190,00 | 200,00 | NO | 0 |
2026 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 365,00 | 190,00 | 190,00 | 210,00 | 200,00 | SÌ | 1,50 |
2027 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 365,00 | 210,00 | 208,50 | 200,00 | 210,00 | NO | 0 |
* Nel primo periodo di performance, l’HWM è il prezzo di sottoscrizione al momento dell'emissione dell'azione.
** Dopo il primo periodo di performance, l’HWM applicabile è il Valore Patrimoniale Netto storico più elevato registrato in uno dei giorni precedenti il primo giorno di valutazione.
***La commissione di performance è pari al 15% della differenza (se positiva) tra il Valore Patrimoniale Netto finale (prima di dedurre la commissione di performance) e l’HWM applicabile.
11. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2025
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafoglio diversificato con un orizzonte temporale al 30 giugno 2025 (‘Orizzonte Temporale’).
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, a concorrenza del 100%, in beni di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato finanziario dal rating pari o inferiore a BBB- (investment grade). Fino ad un massimo del 100% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade").
Fino ad un massimo del 20% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario quali le obbligazioni convertibili inclusi titoli convertible contingent bonds ("CoCo").
Fino ad un massimo del 20% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a un massimo del 30%, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che hanno la loro sede o svolgono la loro attività principale in Paesi emergenti o da emittenti sovrani di tali Paesi (cfr. capitolo 6 del Prospetto - Fattori di rischio, punto 4 Altri fattori di rischio - Mercati emergenti).
A titolo indicativo, il rating medio del portafoglio sarà BB+, potrà diminuire in funzione delle opportunità di
investimento suscettibili di manifestarsi in seguito al cambiamento delle condizioni della volatilità dei mercati obbligazionari che potranno contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendimento del comparto. Fino ad un massimo del 20% le attività nette del comparto potranno essere investite in ABS/MBS e CMBS. Tutti gli investimenti in titoli in"default" e "distressed securities" saranno esclusi.
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà investire in parti di OICVM e/o di altro OICR come definiti nel capitolo 5 del Prospetto "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti" al punto a "Limiti d’investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quella del comparto.
Il comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emittente, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito.
La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi dell’Orizzonte Temporale, senza che ciò renda il comporto un fondo di tipo monetario.
La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di 6 anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi dell’Orizzonte Temporale, senza che ciò renda il comparto un fondo di tipo monetario, come definito ai sensi del Regolamento (UE) 2017/1131 riguardante i fondi monetari, né durante la durata del comparto né durante il Periodo di Transizione come definito qui di seguito.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5,"Limiti d’investimento - tecniche e strumenti", il comparto ha la facoltà di ricorrere all’uso di prodotti derivati del tipo Opzioni e Futures su tasso, CDS, CDX, IRS e di operazioni di prestito titoli sia con finalità di copertura sia con finalità di investimento.
Forward e Opzioni su valuta verranno utilizzati con la sola finalità di copertura.
Durante il periodo che inizierà il 31 dicembre 2024 e terminerà il 30 giugno 2025 (`Periodo di Transizione’), la Società di gestione adeguerà gradualmente la struttura del portafoglio per consentire al Consiglio di Amministrazione della Società di decidere, entro la fine del Periodo di Transizione, di trasformare, di fondere il comparto in un altro comparto simile o di liquidarlo e non verranno accettate sottoscrizioni all’inizio del Periodo di Transizione. In ogni caso, la Scheda Tecnica del comparto verrà aggiornata di conseguenza e gli investitori saranno informati in conformità con le disposizioni applicabili.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto OBIETTIVO 2025.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto OBIETTIVO 2025 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a breve/medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo"obbligazionario" e strumenti del mercato monetario.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B e I (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A e B saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%, azioni della classe B e I 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
Azioni della classe A:
- fino al 30 giugno 2024: massimo 1,20% annuo;
- dal 1 luglio 2024 al 30 giugno 2025: massimo 0,80% annuo;
- dal 1 luglio 2025: massimo 0,60% annuo; Azioni della classe B: massimo 0,40% annuo; Azioni della classe I:
- dal 1 aprile 2022 al 31 dicembre 2023: massimo 0,50% annuo;
- dal 1 gennaio 2024: massimo 0,40% annuo;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima degli attivi in gestione: 30%;
- quota prevista degli attivi in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modo continuativo e subordinato a tutte le condizioni di mercato.
12. EUROFUNDLUX - BOND INCOME
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e si prefigge l’obiettivo di investire in titoli che danno luogo alla distribuzione di dividendi e consentono una crescita graduale a medio termine.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 70% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato monetario emessi da governi e/o società con un rating inferiore a BBB- (non investment grade).
Il patrimonio netto del comparto non investito in valori mobiliari o strumenti del mercato monetario di tipo"non investment grade" potrà essere investito, fino a concorrenza del 100% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato monetario emessi da governi o società con un rating pari o superiore a BBB- (investment grade).
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 30% dello stesso, in valori mobiliari convertibili di tipo obbligazionario.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 30% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario, nonché in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che abbiano sede o esercitino la loro principale attività in un Paese emergente o da emittenti sovrani di un Paese emergente
(consultare il capitolo 6 del Prospetto – Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati emergenti). Fino al 10% del patrimonio netto del comparto può essere investito in valori mobiliari di tipo obbligazionario di categoria 144 A su un mercato regolamentato.
Nei limiti delle suddette percentuali, il comparto potrà altresì investire in quote di OICVM e/o di altri OIC che investono in titoli a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto, lettera A., intitolato"Limiti di investimento".
Il comparto potrà investire in obbligazioni convertibili ("CoCo") fino a un massimo del 20% del suo patrimonio netto e in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds") fino al 20% del suo patrimonio netto.
Il comparto non investirà in ABS, MBS, CMBS e/o in titoli di tipo "distressed securities" o "defaulted securities". Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’euro, la società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi di investimento propri del comparto in questione e nei limiti previsti nel capitolo 5 intitolato"Limiti di investimento - Tecniche e strumenti", il comparto ha facoltà di fare ricorso a prodotti derivati di tipo CDS per la copertura del rischio di credito e ad altri prodotti derivati e operazioni di prestito titoli, il cui utilizzo non sarà quindi limitato unicamente a scopo di copertura.
N.B. Le valute utilizzate per gli investimenti possono differire da quelle di riferimento del comparto BOND INCOME.
Il comparto è gestito attivamente senza essere collegato a un indice di riferimento.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto BOND INCOME è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere, in un arco temporale di
5 anni, rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo "obbligazionario" e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale ("FMI") nel gruppo dei Paesi denominati "Advanced Economies" e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione "World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B e D (le classi A e D sono disponibili anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni delle classi A e D mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A e D: massimo 2%, sottoscrizione via Internet: 0% azioni di classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: azioni della classe A e D: massimo 1,5% annuo, azioni di classe B massimo 0,8% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di gestione riceverà una commissione di performance, per le classi A, B e D, pari al 10% della performance calcolata sulla base di un High Water Mark assoluto.
La commissione di performance sarà calcolata e accumulata per ogni azione e frazione di azione in ogni Giorno di Valutazione sulla base della differenza - se positiva - tra (i) il valore patrimoniale lordo, ossia il Valore patrimoniale netto prima della deduzione della commissione di performance così calcolata, e (ii) il più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), ossia il Valore patrimoniale netto più alto che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti al calcolo, successivi al primo Giorno di Valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di qualsiasi dividendo pagato durante lo stesso periodo e (ii) al netto di ogni spesa.
Gli importi maturati annualmente saranno cristallizzati e pagati entro 30 giorni dalla fine dell’esercizio sociale. In caso, rispettivamente, di rimborsi di azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, ove applicabile, verrà (i) cristallizzata, rispettivamente, alla data di rimborso delle azioni ovvero della fusione o della chiusura del comparto e (ii) liquidata e corrisposta alla Società di Gestione in unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura su base giornaliera in base al valore patrimoniale netto giornaliero tenendo in considerazione eventuali sottoscrizioni e rimborsi (dividendi) durante il medesimo periodo.
La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto. Alla Società di gestione non verrà corrisposto alcun importo superiore all’1,5%.
Per le classi già emesse al 2 gennaio 2023, l’HWM sarà il Valore patrimoniale netto calcolato al 30 dicembre 2022.
A partire dal 2 gennaio 2023, per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance decorre dalla data del lancio della classe e l’HWM sarà il Valore Patrimoniale Netto al lancio.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di eventuali spese e (iii) al lordo della commissione di performance così calcolata rapportato al più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato che ha dato luogo alla cristallizzazione della commissione di performance in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 10% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue: Commissione di performance: CP
Commissione di performance: CP CP:∑Ntmin(PERFt , CAPt) o t=giorni N=31 dicembre PERFt=max[ 0, (NAVt-HWAt)*10´%] CAPt=NAVt*1,5%
NAVt= il NAV alla fine del periodo di riferimento t
HWAt= il valore storico più alto assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi=1.050.000 PERF3mesi=max[ 0, (1.050.000-1.030.000)*10´%]=2.000 HWA3mesi=1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*1,5%=15.750
NAV8mesi=1.045.000 PERF8mesi=max[ 0, (1.045.000-1.050.000)*10´%]=0 HWA8mesi=1.050.000 CAP8mesi=1.045.000*1,5%=15.675
NAV31 dic=1.060.000 PERF31 dic=max[ 0, (1.060.000-1.050.000)*10´%]=1.000 HWA31 dic=1.050.000 CAP31 dic=1.060.000*1,5%=15.900
CP= min(2.000 , 15.750,)+ min(0,15.675)+ min(1.000,15.900)=2.000+0+1.000=3.000
Esempio di calcolo della commissione di performance: nella pagina seguente è riportato un esempio di calcolo della commissione di performance su diversi anni.
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima di patrimonio in gestione: 30%;
- quota attesa di patrimonio in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modalità continua e sotto qualsiasi condizione di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Percentuali delle commissioni di performance: 10% Giorni di cristallizzazione: 365
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | N. giorni | Valore Patrimoniale Netto/azioni all’inizio | Valore Patrimoniale Netto corretto per le commissioni | NAV finale | *HWM applicabile ** | Condizioni soddisfatte per la distribuzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance *** | Commissione di performance applicabile **** | Commissione di performance soggetta al limite cristallizzata ***** |
2023 | 02-gen-23 | 31-dic-23 | 363,00 | 100,00 | 100,00 | 150,00 | 100,00 | SÌ | 2,25 | 5,00 | 2,25 |
2024 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 366,00 | 150,00 | 147,75 | 170,00 | 150,00 | SÌ | 2,55 | 2,00 | 2,00 |
2025 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 365,00 | 170,00 | 168,00 | 200,00 | 170,00 | SÌ | 3,00 | 3,00 | 3,00 |
2026 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 365,00 | 200,00 | 197,00 | 180,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2027 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 365,00 | 180,00 | 180,00 | 190,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2028 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 366,00 | 190,00 | 190,00 | 210,00 | 200,00 | SÌ | 3,15 | 1,00 | 1,00 |
2029 | 31-dic-28 | 31-dic-29 | 365,00 | 210,00 | 209,00 | 200,00 | 210,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
* Nel primo periodo di performance, l’HWTVI è il prezzo di sottoscrizione al momento della remissione dell’azione.
** Dopo il primo periodo di performance, l’HWTVI applicabile è il Valore Patrimoniale Netto storico più elevato registrato in uno dei giorni precedenti il primo giorno di valutazione.
*** Il della commissione di performance è pari all’1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto.
**** La commissione di performance è pari al 10% della differenza (se positiva) tra il Valore Patrimoniale Netto finale (prima di dedurre la commissione di performance) e l’HWTVI applicabile.
***** La Commissione di performance cristallizata si calcola prendendo il valore minimo tra il Tetto massimo della commissione di performance e la Commissione di performance applicabile.
13. EUROFUNDLUX - EURO GOVERNMENT BOND
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e ha come obiettivo una crescita graduale del capitale investito a medio termine.
Le attività nette del comparto sono investite principalmente in parti di OICVM e/o di altro OICR che investono prevalentemente in valori a reddito fisso emessi da uno Stato membro dell’UE nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti".
In aggiunta, una parte minima dell’esposizione potrà ugualmente essere ottenuta attraverso investimenti diretti nei titoli sopra menzionati.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in divise diverse dall’euro, la società ha la facoltà di ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5 "Limiti di investimento - Tecniche e strumenti", il comparto potrà ricorrere all’uso di prodotti derivati, il suddetto utilizzo non avrà il solo scopo di copertura.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto EURO GOVERNMENT BOND.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto EURO GOVERNMENT BOND è adatto agli investitori alla ricerca di un rendimento in linea con quello dei prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine.
Note esplicative
■ Parametri di riferimento (benchmark)
Il benchmark del comparto è costituito per il 100% dall’indice “ICE BofAML Euro Government Bond Index” (“l’Indice di Riferimento”).
1) “ICE BofAML Euro Government Bond Index”: Indice rappresentativo del mercato dei titoli governativi della zona Euro con una durata di vita residuale superiore ad 1 anno.
Il comparto è gestito attivamente e utilizza l’Indice di Riferimento esclusivamente a fini comparativi. La Società di Gestione ha piena discrezionalità nel determinare la composizione del portafoglio del comparto e può assumere esposizioni a società, paesi o settori non inclusi nell’Indice di Riferimento.
Il portafoglio e la performance del comparto possono scostarsi, senza alcuna restrizione, dal portafoglio e dalla performance dell’Indice di Riferimento.
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo “obbligazionario” e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe B;
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro per la classe B (al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: massimo 1,00% annuo;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
14. EUROFUNDLUX - BALANCED INCOME
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo bilanciato e si prefigge l’obiettivo di investire in titoli che danno luogo alla distribuzione di dividendi e consentono una crescita graduale a lungo termine.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 50% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato monetario emessi da governi e/o società con un rating inferiore a BBB- (non investment grade).
Il patrimonio netto del comparto non investito in valori mobiliari e/o strumenti del mercato monetario di tipo "non investment grade" potrà essere investito, fino a concorrenza del 100% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato monetario emessi da governi o società con un rating pari o superiore a BBB- (investment grade).
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 30% dello stesso, in valori mobiliari convertibili di tipo obbligazionario.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, fino a concorrenza del 30% dello stesso, in valori mobiliari di tipo obbligazionario, nonché in strumenti del mercato monetario emessi da emittenti che abbiano sede o esercitino la loro principale attività in un Paese emergente o da emittenti sovrani di un Paese emergente (consultare il capitolo 6 del Prospetto – Fattori di rischio, punto 4, Altri fattori di rischio - Mercati emergenti).
Fino al 30% del patrimonio netto del comparto può essere investito in valori mobiliari di tipo obbligazionario di categoria 144 A su un mercato regolamentato.
Fino al 50% del patrimonio netto del comparto può essere investito in valori mobiliari di tipo azionario e/o in quote di OICVM e/o altri OIC idonei che investono in azioni.
Nella misura delle percentuali summenzionate, il comparto potrà altresì investire in quote di OICVM e/o di altri OICR compatibili investiti in titoli a reddito fisso come definiti nel capitolo 5 del Prospetto al punto a "Limiti d’investimento".
Il comparto potrà investire in obbligazioni convertibili ("CoCo") fino a un massimo del 20% del suo patrimonio netto e in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds") fino al 10% del suo patrimonio netto.
Il comparto non investirà in ABS, MBS, CMBS e/o in titoli di tipo "distressed securities" o "defaulted securities". Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
In caso di investimenti in valute diverse dall’euro, la società potrà ricorrere a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi di investimento propri del comparto in questione e nei limiti previsti nel capitolo 5 intitolato"Limiti di investimento - Tecniche e strumenti", il comparto ha facoltà di fare ricorso a prodotti derivati di tipo CDS per la copertura del rischio di credito e ad altri prodotti derivati e operazioni di prestito titoli, il cui utilizzo non sarà quindi limitato unicamente a scopo di copertura.
N.B. Le valute utilizzate per gli investimenti possono differire da quelle di riferimento del comparto BALANCED INCOME.
Il comparto è gestito attivamente senza essere collegato a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto BALANCED INCOME è adatto agli investitori orientati verso la crescita del capitale a lungo termine.
Note esplicative
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo “obbligazionario” e strumenti del mercato monetario.
■ Paesi emergenti
Qualsiasi Paese non classificato dal Fondo Monetario Internazionale (“FMI”) nel gruppo dei Paesi
denominati “Advanced Economies” e la cui lista è pubblicata due volte all’anno sul sito del FMI, alla sezione “World Economic Outlook - Database–WEO Groups and Aggregates Information”.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, D e B (le classi A e D sono disponibili anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni delle classi A e D mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva;
7. Commissione di sottoscrizione: azioni delle classi A e D: massimo 3%, sottoscrizione via Internet: 0%; azioni di classe B: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione: classi A e D massimo 1,70% annuo, classe B massimo 0,90% annuo;
11. Commissione di performance: la Società di gestione riceverà una commissione di performance, per le classi A e D, pari al 15% della performance calcolata sulla base di un High Water Mark assoluto.
La commissione di performance sarà calcolata e accumulata per ogni azione e frazione di azione in ogni Giorno di Valutazione sulla base della differenza - se positiva - tra (i) il valore patrimoniale lordo, ossia il Valore patrimoniale netto prima della deduzione della commissione di performance così calcolata, e (ii) il più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), ossia il Valore patrimoniale netto più alto che ha dato luogo a una cristallizzazione della commissione di performance, in uno qualunque dei giorni precedenti al calcolo, successivi al primo Giorno di Valutazione. Questa differenza è considerata (i) al lordo di qualsiasi dividendo pagato durante lo stesso periodo e (ii) al netto di ogni spesa.
Gli importi maturati annualmente saranno cristallizzati e pagati entro 30 giorni dalla fine dell’esercizio sociale. In caso di rimborso di azioni, o di fusione o chiusura di un comparto durante il periodo di riferimento, la commissione di performance, se applicabile, sarà (i) cristallizzata alla data rispettivamente del rimborso delle azioni, o della fusione o della chiusura del comparto e (ii) riconosciuta e versata alla Società di gestione in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla chiusura dell’esercizio. In via eccezionale, la commissione di performance, ove applicabile, non sarà cristallizzata laddove il fondo ricevente sia un fondo creato ex novo, senza alcuno storico delle performance e con una politica di investimento sostanzialmente simile a quella del comparto.
La commissione di performance matura giornalmente sulla base del Valore Patrimoniale Netto giornaliero ed è quindi considerata in ogni sottoscrizione e rimborso (dividendi) nel medesimo periodo. La commissione di performance non potrà essere superiore all’1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto. Alla Società di gestione non verrà corrisposto alcun importo superiore all’1,5%.
Per le classi già emesse al 2 gennaio 2023, l’HWM sarà il Valore patrimoniale netto calcolato al 30 dicembre 2022.
A partire dal 2 gennaio 2023, per ogni nuova classe emessa, il periodo di riferimento ai fini del calcolo della commissione di performance decorre dalla data del lancio della classe e l’HWM sarà il Valore Patrimoniale Netto al lancio.
Metodo di calcolo della commissione di performance: per calcolare la commissione di performance si utilizzerà il valore patrimoniale lordo, inteso come il valore patrimoniale netto (i) al lordo di eventuali dividendi versati nel corso del medesimo periodo, (ii) al netto di eventuali spese e (iii) al lordo della commissione di performance così calcolata rapportato al più alto valore storico (high water mark) ("HWM"), inteso come il valore patrimoniale netto più elevato che ha dato luogo alla cristallizzazione della commissione di performance in uno qualsiasi dei giorni precedenti dopo il primo giorno di valutazione.
La commissione di performance è pari al 15% del risultato calcolato. La commissione di performance è calcolata come segue:
Commissione di performance: CP
CP:∑Ntmin(PERFt , CAPt) o t=giorni N=31 dicembre PERFt=max[ 0, (NAVt-HWAt)*15´%] CAPt=NAVt*1,5%
NAVt= il NAV alla fine del periodo di riferimento t
HWAt= il valore storico più alto assoluto fino al momento t
Esempio:
NAV3mesi=1.050.000 PERF3mesi=max[ 0, (1.050.000-1.030.000)*15´%]=3.000 HWA3mesi=1.030.000 CAP3mesi=1.050.000*1,5%=15.750
NAV8mesi=1.045.000 PERF8mesi=max[ 0, (1.045.000-1.050.000)*15´%]=0 HWA8mesi=1.050.000 CAP8mesi=1.045.000*1,5%=15.675
NAV31 dic=1.060.000 PERF31 dic=max[ 0, (1.060.000-1.050.000)*15´%]=1.500 HWA31 dic=1.050.000 CAP31 dic=1.060.000*1,5%=15.900
CP= min(3.000 , 15.750,)+ min(0,15.675)+ min(1.500,15.900)=3.000+0+1.500=4.500
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima di patrimonio in gestione: 30%;
- quota attesa di patrimonio in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modalità continua e sotto qualsiasi condizione di mercato.
Esempio di calcolo della commissione di performance
Percentuali delle commissioni di performance: 15% Giorni di cristallizzazione: 365
Anno | Data di lancio | Data di cristal- lizzazione | N. giorni | Valore Patrimoniale Netto/azioni all’inizio | Valore Patrimoniale Netto corretto per le commissioni | NAV finale | *HWM applicabile ** | Condizioni soddisfatte per la distribuzione della commissione di performance | Tetto massimo della commissione di performance *** | Commissione di performance applicabile **** | Commissione di performance soggetta al limite cristallizzata ***** |
2023 | 02-gen-23 | 31-dic-23 | 363,00 | 100,00 | 100,00 | 150,00 | 100,00 | SÌ | 2,25 | 7,50 | 2,25 |
2024 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 366,00 | 150,00 | 147,75 | 170,00 | 150,00 | SÌ | 2,55 | 3,00 | 2,55 |
2025 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 365,00 | 170,00 | 167,45 | 200,00 | 170,00 | SÌ | 3,00 | 4,50 | 3,00 |
2026 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 365,00 | 200,00 | 197,00 | 180,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2027 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | 365,00 | 180,00 | 180,00 | 190,00 | 200,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
2028 | 31-dic-27 | 31-dic-28 | 366,00 | 190,00 | 190,00 | 210,00 | 200,00 | SÌ | 3,15 | 1,50 | 1,50 |
2029 | 31-dic-28 | 31-dic-29 | 365,00 | 210,00 | 208,50 | 200,00 | 210,00 | NO | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
* Nel primo periodo di performance, l’HWTVI è il prezzo di sottoscrizione al momento della remissione dell’azione.
** Dopo il primo periodo di performance, l’HWTVI applicabile è il Valore Patrimoniale Netto storico più elevato registrato in uno dei giorni precedenti il primo giorno di valutazione.
*** Il tetto della commissione di performance è pari all’1,5% su base annuale del valore netto totale del comparto.
**** La commissione di performance è pari al 15% della differenza (se positiva) tra il Valore Patrimoniale Netto finale (prima di dedurre la commissione di performance) e l’HWTVI applicabile.
***** La Commissione di performance cristallizata si calcola prendendo il valore minimo tra il Tetto massimo della commissione di performance e la Commissione di performance applicabile.
15. EUROFUNDLUX - OBIETTIVO 2024
Scheda Tecnica
1. POLITICA D’INVESTIMENTO
Il comparto è di tipo obbligazionario e mira a massimizzare il rendimento totale degli investimenti mediante un portafoglio diversificato con un orizzonte temporale al 31 dicembre 2024.
Il patrimonio netto del comparto potrà essere investito, a concorrenza del 100%, in beni di tipo obbligazionario e/o strumenti del mercato finanziario dal rating pari o inferiore a BBB- (investment grade). Fino ad un massimo del 100% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario e in strumenti del mercato monetario aventi un rating inferiore a BBB- ("non investment grade").
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazionario privi di rating ("unrated bonds").
A titolo indicativo, il rating medio del portafoglio sarà BB-, potrà diminuire in funzione delle opportunità di investimento suscettibili di manifestarsi in seguito al cambiamento delle condizioni della volatilità dei mercati obbligazionari che potranno contribuire a raggiungere l’obiettivo di rendimento del comparto.
Fino ad un massimo del 10% le attività nette del comparto potranno essere investite in valori mobiliari di tipo obbligazioni convertibili e/o in contingent convertible bonds ("CoCo").
Tutti gli investimenti in ABS/MBS e in titoli in"default" e "distressed securities" saranno esclusi.
Il comparto, fino ad un massimo del 10% dell’attivo, potrà ugualmente investire in parti di OICVM e/o di altro OICR che investano in valori a reddito fisso, come definiti nel capitolo 5 del Prospetto"Limiti di investimento" le cui politiche di investimento sono compatibili con quelle del comparto.
Il comparto mirerà a ridurre i rischi associati ai titoli a basso rating diversificando le proprie posizioni in base ad emittente, settore economico, mercato di riferimento e qualità del credito. La durata residua delle componenti obbligazionarie varierà nel tempo in funzione dell’obiettivo di investimento e degli sviluppi dei singoli mercati all’approssimarsi del 31 dicembre 2024. La duration del portafoglio sarà compresa tra un valore di cinque anni e un valore inferiore ad un anno e sarà decrescente all’avvicinarsi della data del 31 dicembre 2024. A partire dal 31 dicembre 2024 il comparto sarà investito esclusivamente in valori mobiliari di tipo obbligazionario, in strumenti del mercato monetario e in liquidità costituite in particolare da depositi bancari presso istituti di credito e la duration del portafoglio sarà normalmente inferiore a un anno.
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Per quanto riguarda gli investimenti in valute diverse dall’euro, la Società ricorrerà normalmente a tecniche di copertura del rischio di cambio.
Per la realizzazione degli obiettivi d’investimento descritti in precedenza e nei limiti previsti dal Prospetto, capitolo 5, intitolato “Limiti d’investimento - Tecniche e strumenti”, l’uso di prodotti derivati e di operazioni di prestito titoli avrà scopo di copertura e di investimento.
N.B. Le valute degli investimenti possono essere diverse rispetto alla valuta di riferimento del comparto OBIETTIVO 2024.
Il comparto è gestito attivamente senza fare riferimento a un benchmark.
2. PROFILO DI RISCHIO DELL’INVESTITORE TIPO
Il comparto OBIETTIVO 2024 è adatto agli investitori che si prefiggono di ottenere rendimenti superiori a prodotti obbligazionari prevalentemente governativi a medio termine in Euro.
Note esplicative
■ Duration (espressa in anni)
La duration è l’esposizione al rischio di tasso in rapporto ai mercati di riferimento del patrimonio del comparto investito in valori mobiliari di tipo “obbligazionario” e strumenti del mercato monetario.
■ Rischi di sostenibilità
Il portafoglio del comparto è ampiamente diversificato e di conseguenza la Società di Gestione ritiene che il comparto sarà esposto a un ampio ventaglio di rischi di sostenibilità, che varieranno da un emittente all’altro.
Alcuni mercati e settori saranno esposti più di altri ai rischi di sostenibilità. Ad esempio, il settore dell’energia è noto per essere un importante produttore di gas a effetto serra e può subire una pressione normativa o pubblica maggiore rispetto ad altri settori e quindi essere soggetto a un rischio maggiore. Tuttavia, non si prevede che un singolo rischio di sostenibilità possa avere di per sé un impatto finanziario negativo significativo sul valore e sul rendimento del comparto.
Nonostante quanto sopra, gli investimenti sottostanti questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili stabiliti dal regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020 relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili, e successive modificazioni. Inoltre, al momento dell’attuazione della politica di investimento del presente comparto, la Società di Gestione non prende in considerazione l’impatto negativo delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità.
3. Divisa del comparto: EURO;
4. Tipologia delle azioni: azioni nominative;
5. Classi di azioni: classe A, B e I (la classe A è disponibile anche via Internet in Italia attraverso Credito Xxxxxxxx X.x.X. e Credem Euromobiliare Private Banking SpA);
6. Sottoscrizione minima: le sottoscrizioni iniziali e successive delle classi A e B saranno di almeno 500 euro (al lordo della commissione di sottoscrizione) fatta eccezione per le sottoscrizioni della classe A mediante adesione a Piani di Accumulo, caso in cui un minimo di 50 euro è necessario in caso di sottoscrizione iniziale o successiva. Le sottoscrizioni iniziali per la classe I saranno di almeno 1.000.000 euro e, per le sottoscrizioni successive, pari ad almeno 500 euro (entrambe al lordo della commissione di sottoscrizione);
7. Commissione di sottoscrizione: azioni della classe A: massimo 2%, sottoscrizione via Internet 0%; azioni della classe B e I: 0%;
8. Commissione di rimborso: 0%;
9. Commissione di conversione: massimo 0,5%;
10. Commissione di gestione:
Azioni della classe A:
- dal 1° aprile 2023 al 31 marzo 2024: massimo 1,00% annuo;
- dal 1° aprile 2024: massimo 0,80% annuo;
Azioni della classe B e della classe I: massimo 0,40% annuo;
11. Commissione di performance: non prevista;
12. Frequenza del calcolo del Valore Patrimoniale Netto: ogni giorno lavorativo in Lussemburgo.
13. Operazioni di prestito titoli:
- quota massima di patrimonio in gestione: 30%;
- quota attesa di patrimonio in gestione: 15%;
- condizioni di utilizzo: in modalità continua e sotto qualsiasi condizione di mercato.
D
ALLEGATO III
Informazioni precontrattuali per i comparti ex articolo 8 o 9
del regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari ("SFDR")
Modello delle informazioni precontrattuali per i prodotti finanziari indicate all’articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis del regolamento (UE) 2019/2088 e all’articolo 6, prima riga, del regolamento (UE) 2020/852
Denominazione del prodotto: ID entità giuridica:
European Equity ESG (il “Comparto”) 5493007Y6IORAGE96D53
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Promuovere caratteristiche ambientali e sociali (A/S) e, sebbene non abbia come obiettivo un investimento sostenibile, conterrà una proporzione minima pari al % di investimenti sostenibili
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche non considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuovere caratteristiche (A/S), ma non realizzerà investimenti sostenibili
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo sociale del: %
nelle attività economiche considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
nelle attività economiche non considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo ambientale del: %
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
SI NO
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali attraverso l’integrazione di una valutazione ESG basata su un metodo di "punteggio ESG" specifico per Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la "Società di gestione"). Questo punteggio si applica a tre tipi di emittenti: le società, gli emittenti sovrani e le obbligazioni tematiche e si basa su una strategia "Best-In-Class" in cui la Società di gestione intende evidenziare prima di tutto la selezione positiva in termini di ESG, concentrando il portafoglio su società che presentano rating elevati ed evitando d’investire in società che presentano rating più bassi. Inoltre, la Società di gestione si vede applicare una politica di esclusione al fine di non investire in emittenti giudicati come non "socialmente responsabili", tra le altre cose, a causa delle loro implicazioni in determinati settori di attività.
•
Non è stato designato nessun indice allo scopo di raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali promossi dal comparto.
Quali sono gli indicatori di sostenibilità utilizzati per misurare la realizzazione di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la "Società di gestione") prende in considerazione i seguenti indicatori di sostenibilità al fine di misurare la soddisfazione delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal comparto:
- La percentuale d’investimenti in singole emissioni che rientrano nel campo di applicazione del criterio di esclusione;
- La percentuale d’investimento nelle singole emissioni con rating ESG inferiore a C;
- La percentuale d’investimento nelle singole emissioni che si sono viste attribuire un"Red Flag" da parte della Società di gestione;
•
- La percentuale d’investimento priva di rating ESG.
Quali sono gli obiettivi di investimento sostenibili che il prodotto finanziario intende realizzare parzialmente e in che modo questo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi?
•
N/D.
In che misura gli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende realizzare parzialmente non arrecano un danno significativo a un obiettivo d’investimento sostenibile sul piano ambientale o sociale?
N/D.
Qualsiasi altro investimento sostenibile non deve arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali o sociali.
Il principio “non arrecare un danno significativo” si applica solo agli investimenti sottostanti il prodotto finanziario che tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili. Gli investimenti sottostanti la parte restante del prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili.
La tassonomia dell’UE stabilisce un principio che consiste nel “non arrecare un danno significativo” in virtù del quale gli investimenti allineati sulla tassonomia non debbano causare danni significativi agli obiettivi della tassonomia dell’UE e che si accompagna a criteri specifici dell’UE.
Questo prodotto finanziario prende in considerazione i principali impatti negativi sui fattori di sostenibilità?
☒ Sì,
I principali impatti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità devono essere identificati, monitorati e gestiti per tutti gli strumenti finanziari dell'universo di investimento, siano essi investimenti diretti o indiretti (come OICVM/OICR).
Su base trimestrale, la Società di gestione segue i dati relativi ai principali impatti negativi dell’attività di ogni emittente sui seguenti parametri di sostenibilità:
a) Emissione di gas a effetto serra;
b) Impronta di carbonio;
c) Intensità dei gas a effetto serra delle società destinatarie degli investimenti;
d) Violazione dei principi del patto mondiale delle Nazioni Unite e dei principi guida dell’OCSE per le società multinazionali;
e) Esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, bombe a grappolo, armi chimiche o armi biologiche).
Il metodo di monitoraggio dei principali impatti negativi (PAI) della Società di gestione valuta la performance rispetto agli indicatori PAI dell’emittente. Gli emittenti vengono quindi classificati in funzione della loro performance rispetto agli indicatori PAI, a livello dei singoli indicatori e in modo globale.
La valutazione e la classificazione permettono d’indicare la performance di ogni emittente. Gli emittenti con una cattiva performance, globale o a livello dei singoli indicatori, sono soggetti a investigazioni e analisi supplementari.
Si analizzeranno gli emittenti meno performanti, portando a due possibili risultati: (i) ridurre o escludere gli investimenti del comparto in questi emittenti, (ii) non intraprendere nessuna azione: il livello degli indicatori PAI dell’emittente viene giudicato accettabile o non indicativo della performance attuale reale della società e non si ritiene necessario intraprendere nessun’altra azione. L’emittente continuerà a essere valutato su base continua.
Per ulteriori informazioni riguardanti la considerazione dei principali impatti negativi sui fattori di sostenibilità è possibile consultare il rapporto annuale.
☐ No
Quale strategia d’investimento segue questo prodotto finanziario?
La Società di gestione filtra l’universo d’investimento del comparto attraverso l’integrazione della valutazione di diversi tipi di emittenti sulla base dei criteri ambientali, sociali e di governance (Score ESG). Inoltre, la Società di gestione applica un elenco di esclusione al fine di non investire in emittenti definiti come non "socialmente responsabili" a causa delle loro implicazioni in determinati settori di attività o delle loro pratiche in materia di governance e rispetto delle norme internazionali.
Score ESG
Il punto di partenza della politica d’integrazione ESG è lo score ESG e il rating ESG. Lo score ESG della Società di gestione è un punteggio ESG distribuito su una scala da 0 a 100, in cui lo 0 rappresenta il peggiore in termini di ESG e 100 il migliore.
L’universo d’investimento è quindi diviso in cinque quintili in funzione dello score ESG: il primo quintile è quello delle migliori singole emissioni in termini di corrispondenza con i criteri di sostenibilità, ossia i fattori di sostenibilità sono al centro del modello di business (score ESG compreso tra 81 e 100); Il quinto quintile (Score ESG compreso tra 0 e 20) corrisponde alle singole emissioni coinvolte nelle controverse di vasta portata. Il rating ESG associa lo score ESG a una nota del momentum, e cioè dell’evoluzione dello score ESG nel corso dell’anno trascorso, al fine di condurre alla valutazione del titolo stesso (che terrà conto del momentum ESG positivo, stabile o negativo).
La Società di gestione integra i fattori ESG in ragione dello score con l’approccio "ESG Best-In-Class" che intende evidenziare prima di tutto la selezione positiva in termini di ESG, concentrando il portafoglio su società che presentano rating elevati ed evitando d’investire in società che presentano rating più bassi. L’universo d’investimento viene dunque ristretto solamente alle singole emissioni con rating superiore a C. Un rating ESG superiore a C corrisponde a uno score ESG che va da 41/100 con un momentum ESG positivo (e cioè un rating ESG di C+) a uno score ESG di 100/100 con un momentum ESG positivo (e cioè rating ESG di A+).
La selezione degli OICVM/OPC target si basa su una procedura di targeting e due diligence fondata sui seguenti 3 pilastri: Analisi del portafoglio, Gestione degli attivi, Strategia, e sulla base dei quali viene assegnato un punteggio agli OICVM/OICR target. Saranno ammessi solo gli OICVM/OICR con un punteggio superiore a C.
Per ragioni legate all’efficacia operativa, fino al 5% del controvalore del comparto può essere investito in singole emissioni prive di rating.
Esclusioni generali
Questo elemento intende escludere gli emittenti che operano nei settori giudicati non "socialmente responsabili". A tale scopo, si applicheranno le seguenti esclusioni:
1) " Hard exclusion "
– Armi non convenzionali: armi con effetti indiscriminati che causano danni indotti e non sono capaci di distinguere tra obiettivi civili e militari. Diverse armi controverse sono soggette alla legislazione di convenzioni internazionali volte a limitarne la proliferazione. Le armi non convenzionali comprendono, tra le altre, le mine terrestri, l’uranio impoverito, le armi biologiche e chimiche, le armi nucleari, le bombe a grappolo, i laser accecanti, il fosforo bianco, i frammenti non rilevabili, le armi incendiarie e le armi di distruzione di massa. Si prevede l’esclusione dei soli fabbricanti di armi di primo grado ma non la sua estensione alle società della catena di produzione (armamenti);
– Prodotti derivati speculativi sulle materie prime alimentari: si fa riferimento agli strumenti finanziari di questa natura, poiché sono una funzione della speculazione finanziaria che influenza il prezzo degli alimenti e delle derrate alimentari, generando impatti negativi diretti per milioni di persone nei paesi in via di sviluppo. Ciò non include l’utilizzo di derivati sulle materie prime alimentari al fine di copertura legata all’attività principale del settore. Le esclusioni riguardano le posizioni prese direttamente sulle soft commodities, comprese quelle tramite indici diversificati che includono anche almeno una delle commodities sopracitate, sia tramite prodotti derivati che di altri strumenti come ad esempio gli ETF, organismi di investimento collettivo, ETN o ETC. In questo senso, questi strumenti finanziari non possono essere inclusi nei prodotti stabiliti e/o gestiti dalla società.
2) "Soft exclusion"
– Comportamenti controversi: comportamenti che implicano violazioni molto gravi dei diritti dell’uomo e delle violazioni molto gravi dei diritti del bambino. La società di gestione definisce un elenco di
comportamenti controversi, verificato periodicamente in connessione con i potenziali investimenti. Ciò è applicabile anche alle posizioni adottate dal comparto.
Questo elemento intende escludere gli emittenti che operano nei settori giudicati non "socialmente responsabili". Le esclusioni si applicano agli investimenti diretti nei titoli finanziari quali azioni, obbligazioni o obbligazioni convertibili emesse da entità, come anche alle obbligazioni emesse da veicoli finanziari collegati; si applicano anche ai titoli di partecipazione e ai prodotti derivati emessi da terzi su questi titoli. Tuttavia, non si applicano ai derivati su indici di borsa e/o obbligazionari, né agli investimenti in OICVM, per i quali si fa riferimento alla politica di investimento ESG. Se un comparto detiene posizioni in un titolo divenuto soggetto all’esclusione, l’investimento viene liquidato secondo le condizioni del mercato, ma entro e non oltre 30 giorni lavorativi dopo l’entrata in vigore della nuova esclusione.
Politica delle controversie ("Red Flag")
•
Il consulente attribuisce un"Red Flag" a una società implicata in una controversia giudicata sufficientemente pertinente per giustificare l’esclusione dall’investimento da parte di Euromobiliare SGR, il che significa che rappresenta una minaccia significativa per la società e per le sue performance future.
Quali sono gli elementi vincolanti della strategia d’investimento utilizzati per selezionare gli investimenti al fine di rispettare ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse da questo prodotto finanziario?
Gli elementi vincolanti della strategia d’investimento sostenibile applicati durante il processo di selezione dei titoli finanziari del comparto sono i seguenti:
- Il comparto non investirà in singole emissioni che rientrano nel campo di applicazione del criterio di esclusione;
- Il comparto non investirà nelle singole emissioni con rating ESG inferiore a C;
- Il comparto non investirà più del 5% dei suoi attivi totali nelle singole emissioni prive di rating ESG
•
- Il comparto non investirà in emittenti a cui è stato attribuita una "Red Flag" dalla Società di gestione.
Qual è la percentuale minima di passività per ridurre la portata degli investimenti proposti prima dell’applicazione di questa strategia d’investimento?
•
N/D.
Qual è la politica seguita per valutare le buone pratiche di governance delle società destinatarie degli investimenti?
Le buone pratiche di governance degli emittenti che appartengono all’universo di investimento vengono valutate attraverso la considerazione di più criteri diversi. La Società di gestione attesterà la pratica di buona governance degli emittenti tenendo conto della struttura "corporate governance". Inoltre, la Società di gestione analizzerà anche le relazioni che intrattengono gli emittenti con gli investitori, il personale e la sua remunerazione. Infine, le pratiche di buona governance vengono studiate attraverso la piramide dell’etica aziendale e della trasparenza dei principi contabili e del rispetto degli obblighi fiscali.
Qual è l’allocazione degli attivi prevista per questo prodotto finanziario?
Il comparto consente almeno il 80% del patrimonio totale in investimenti allineati sulle caratteristiche ambientali e sociali promosse. Di conseguenza, il restante 20% massimo del patrimonio totale del comparto ricadrà nella categoria "#2 Altri".
La categoria #1 Allineati alle caratteristiche A/S comprende gli investimenti del prodotto finanziario utilizzati per rispettare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
La categoria #2 Altri include gli investimenti rimanenti del prodotto finanziario che non sono né allineati alle caratteristiche ambientali o sociali né considerati come investimenti sostenibili.
#2 Altri
Investimenti
#1 Allineati alle caratteristiche A/S
•
In che modo l’utilizzo di prodotti derivati rispetta le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
In che misura minima gli investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale sono in linea con la tassonomia dell’UE?
•
Il comparto non si impegna a effettuare investimenti sostenibili come definito nella tassonomia dell’UE.
Il prodotto finanziario investe in attività legate al gas fossile e/o all'energia nucleare conformi alla tassonomia dell'UE1?
Sì:
Nel gas fossile
No
Nell’energia nucleare
I due grafici indicano in verde la percentuale minima d’investimento allineata sulla
tassonomia dell’UE. Dato che non esiste un metodo appropriato per determinare l’allineamento degli obblighi sovrani* sulla tassonomia, il primo grafico mostra l’allineamento sulla tassonomia rispetto a tutti gli investimenti del prodotto finanziario, comprese le obbligazioni sovrane, mentre il secondo grafico rappresenta l’allineamento sulla tassonomia esclusivamente rispetto agli investimenti del prodotto finanziario diversi dalle obbligazioni sovrane.
* Per le finalità del presente grafico, le “obbligazioni sovrane” comprendono tutte le esposizioni sovrane.
2. Allineamento in base alla tassonomia degli investimenti escluse le obbligazioni sovrane*
0%
Allineamento effettuato
Altri investimenti
100%
Questo grafico rappresenta fino al 100% degli investimenti totali
1. Allineamento in base alla tassonomia degli investimenti
comprese le obbligazioni sovrane*
0%
Allineamento effettuato
Altri investimenti
100%
•Qual è la parte minima di investimenti nelle attività transitorie e abilitanti?
Dal momento in cui il comparto non si impegna a effettuare investimenti sostenibili come definito nella tassonomia dell’UE, la parte minima di investimenti in attività qualificate come transitorie o abilitanti ai sensi del regolamento stesso equivale allo 0%.
Qual è la parte minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non sono in linea con la tassonomia dell’UE?
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali, ma non si impegna a effettuare investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale non in linea con la tassonomia dell’UE.
Qual è la parte minima d’investimenti sostenibili sul piano sociale?
N/D.
1 Le attività legate al gas fossile e/o al nucleare sono conformi con la tassonomia dell'UE solo se contribuiscono a limitare i cambiamenti climatici ("mitigazione dei cambiamenti climatici") e non causano un pregiudizio importante a nessuno degli obiettivi della tassonomia dell'UE: si veda la nota esplicativa sul margine sinistro. Tutti i criteri per le attività economiche nei settori del gas fossile e dell'energia nucleare che sono conformi con la tassonomia dell'UE sono definiti nel regolamento delegato (UE) 2022/1214 della Commissione.
Quali investimenti sono inclusi nella categoria "#2 Altri" e qual è la loro finalità? Esistono delle garanzie ambientali o sociali minime?
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Il comparto può anche detenere, nella categoria "#2 Altro", strumenti di copertura, investimenti per i quali mancano dati e, a fini di diversificazione, altri investimenti che non contribuiscono alle caratteristiche ambientali o sociali promosse.
Questi asset non tengono conto delle caratteristiche di sostenibilità promosse dal prodotto finanziario sottostante.
Questi investimenti non hanno garanzie ambientali o sociali minime.
È stato designato un indice specifico come indice di riferimento per determinare se questo prodotto finanziario è in linea con le caratteristiche ambientali e/o sociali che promuove?
N/D.
Dove posso trovare in rete informazioni specifiche sul prodotto?
Maggiori informazioni sul prodotto sono accessibili sul sito internet: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxxxx-xxxxxxxx-xxxxxx-xxx-x#xxxxxxxxxxxxxx
Modello delle informazioni precontrattuali per i prodotti finanziari indicate all’articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis del regolamento (UE) 2019/2088 e all’articolo 6, prima riga, del regolamento (UE) 2020/852
Denominazione del prodotto: ID entità giuridica:
Equity Income ESG (il “Comparto”) 549300JDR1QWWDOZB269
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Promuovere caratteristiche ambientali e sociali (A/S) e, sebbene non abbia come obiettivo un investimento sostenibile, conterrà una proporzione minima pari al % di investimenti sostenibili
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche non considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuovere caratteristiche (A/S), ma non realizzerà investimenti sostenibili
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo sociale del: %
nelle attività economiche considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
nelle attività economiche non considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo ambientale del: %
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
SI NO
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali attraverso l’integrazione di una valutazione ESG basata su un metodo di "punteggio ESG" specifico per Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la "Società di gestione"). Questo punteggio si applica a tre tipi di emittenti: le società, gli emittenti sovrani e le obbligazioni tematiche e si basa su una strategia denominata "Positive tilt" in cui l’universo di riferimento della Società di gestione si riduce in modo da favorire le società/gli emittenti che presentano caratteristiche sostenibili e a limitare gli investimenti in strumenti che non sono particolarmente sostenibili (approccio di selezione positiva). Inoltre, la Società di gestione si vede applicare una politica di esclusione al fine di non investire in emittenti giudicati come non "socialmente responsabili", tra le altre cose, a causa delle loro implicazioni in determinati settori di attività.
•
Non è stato designato nessun indice allo scopo di raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali promossi dal comparto.
Quali sono gli indicatori di sostenibilità utilizzati per misurare la realizzazione di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la "Società di gestione") prende in considerazione i seguenti indicatori di sostenibilità al fine di misurare la soddisfazione delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal comparto:
- La percentuale d’investimenti in singole emissioni che rientrano nel campo di applicazione del criterio di esclusione;
- La percentuale d’investimento nelle singole emissioni con rating ESG inferiore a D-;
- La percentuale d’investimento nelle singole emissioni con rating ESG inferiore a C-;
- Il numero di azioni che rappresentano più del 3% del patrimonio totale del comparto realizzato da una singola emissione con rating ESG inferiore a C- o priva di rating ESG;
- Il numero di obbligazioni che rappresentano più del 5% dell’attivo totale del comparto realizzato da una singola emissione con rating ESG inferiore a C- o priva di rating ESG;
- La percentuale d’investimento priva di rating ESG.
•
Quali sono gli obiettivi di investimento sostenibili che il prodotto finanziario intende realizzare parzialmente e in che modo questo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi?
•
N/D.
In che misura gli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende realizzare parzialmente non arrecano un danno significativo a un obiettivo d’investimento sostenibile sul piano ambientale o sociale?
N/D.
Qualsiasi altro investimento sostenibile non deve arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali o sociali.
Il principio “non arrecare un danno significativo” si applica solo agli investimenti sottostanti il prodotto finanziario che tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili. Gli investimenti sottostanti la parte restante del prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’Unione europea relativi alle attività economiche ecosostenibili.
La tassonomia dell’UE stabilisce un principio che consiste nel “non arrecare un danno significativo” in virtù del quale gli investimenti allineati sulla tassonomia non debbano causare danni significativi agli obiettivi della tassonomia dell’UE e che si accompagna a criteri specifici dell’UE.
Questo prodotto finanziario prende in considerazione i principali impatti negativi sui fattori di sostenibilità?
☒ Sì,
I principali impatti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità devono essere identificati, monitorati e gestiti per tutti gli strumenti finanziari dell'universo di investimento, siano essi investimenti diretti o indiretti (come OICVM/OICR).
Su base trimestrale, la Società di gestione segue i dati relativi ai principali impatti negativi dell’attività di ogni emittente sui seguenti parametri di sostenibilità:
a) Emissione di gas a effetto serra;
b) Impronta di carbonio;
c) Intensità dei gas a effetto serra delle società destinatarie degli investimenti;
d) Violazione dei principi del patto mondiale delle Nazioni Unite e dei principi guida dell’OCSE per le società multinazionali;
e) Esposizione ad armi controverse (mine antiuomo, bombe a grappolo, armi chimiche o armi biologiche).
Il metodo di monitoraggio dei principali impatti negativi (PAI) della Società di gestione valuta la performance rispetto agli indicatori PAI dell’emittente. Gli emittenti vengono quindi classificati in funzione della loro performance rispetto agli indicatori PAI, a livello dei singoli indicatori e in modo globale.
La valutazione e la classificazione permettono d’indicare la performance di ogni emittente. Gli emittenti con una cattiva performance, globale o a livello dei singoli indicatori, sono soggetti a investigazioni e analisi supplementari.
Si analizzeranno gli emittenti meno performanti, portando a due possibili risultati: (i) ridurre o escludere gli investimenti del comparto in questi emittenti, (ii) non intraprendere nessuna azione: il livello degli indicatori PAI dell’emittente viene giudicato accettabile o non indicativo della performance attuale reale della società e non si ritiene necessario intraprendere nessun’altra azione. L’emittente continuerà a essere valutato su base continua. Per ulteriori informazioni riguardanti la considerazione dei principali impatti negativi sui fattori di sostenibilità è possibile consultare il rapporto annuale.
☐ No
Quale strategia d’investimento segue questo prodotto finanziario?
La Società di gestione filtra l’universo d’investimento del comparto attraverso l’integrazione della valutazione di diversi tipi di emittenti sulla base dei criteri ambientali, sociali e di governance (Score ESG). Inoltre, la
Società di gestione applica un elenco di esclusione al fine di non investire in emittenti definiti come non "socialmente responsabili" a causa delle loro implicazioni in determinati settori di attività o delle loro pratiche in materia di governance e rispetto delle norme internazionali.
Score ESG
Il punto di partenza della politica d’integrazione ESG è lo score ESG e il rating ESG. Lo score ESG della Società di gestione è un punteggio ESG distribuito su una scala da 0 a 100, in cui lo 0 rappresenta il peggiore in termini di ESG e 100 il migliore.
L’universo d’investimento è quindi diviso in cinque quintili in funzione dello score ESG: il primo quintile è quello delle migliori singole emissioni in termini di corrispondenza con i criteri di sostenibilità, ossia i fattori di sostenibilità sono al centro del modello di business (score ESG compreso tra 81 e 100); Il quinto quintile (Score ESG compreso tra 0 e 20) corrisponde alle singole emissioni coinvolte nelle controverse di vasta portata. Il rating ESG associa lo score ESG a una nota del momentum, e cioè dell’evoluzione dello score ESG nel corso dell’anno trascorso, al fine di condurre alla valutazione del titolo stesso (che terrà conto del momentum ESG positivo, stabile o negativo).
La Società di gestione integra i fattori ESG in ragione dello score con l’approccio ESG Positive Tilt, che favorisce le caratteristiche ambientali e sociali e si concretizza tramite l’integrazione attiva del rating ESG nel processo di investimento del comparto. La selezione degli OICVM/OPC target si basa su una procedura di targeting e due diligence fondata sui seguenti 3 pilastri: Analisi del portafoglio, Gestione degli attivi, Strategia, e sulla base dei quali viene assegnato un punteggio agli OICVM/OICR target. Saranno ammessi solo gli OICVM/OICR con un punteggio superiore a D-. L’universo di riferimento del comparto si riduce in modo da favorire le società/gli emittenti che presentano caratteristiche sostenibili e a limitare gli investimenti in strumenti che non sono particolarmente sostenibili (approccio di selezione positiva).
L’universo d’investimento viene dunque ristretto solamente alle singole emissioni con rating superiore a C. I limiti d’investimento sono definiti a livello di portafoglio nonché a livello di ciascuna singola emissione.
È possibile trovare maggiori dettagli su questi limiti nella sezione legata agli elementi vincolanti.
Esclusioni generali
Questo elemento intende escludere gli emittenti che operano nei settori giudicati non "socialmente responsabili". A tale scopo, si applicheranno le seguenti esclusioni:
1) " Hard exclusion "
– Armi non convenzionali: armi con effetti indiscriminati che causano danni indotti e non sono capaci di distinguere tra obiettivi civili e militari. Diverse armi controverse sono soggette alla legislazione di convenzioni internazionali volte a limitarne la proliferazione. Le armi non convenzionali comprendono, tra le altre, le mine terrestri, l’uranio impoverito, le armi biologiche e chimiche, le armi nucleari, le bombe a grappolo, i laser accecanti, il fosforo bianco, i frammenti non rilevabili, le armi incendiarie e le armi di distruzione di massa. Si prevede l’esclusione dei soli fabbricanti di armi di primo grado ma non la sua estensione alle società della catena di produzione (armamenti);
– Prodotti derivati speculativi sulle materie prime alimentari: si fa riferimento agli strumenti finanziari di questa natura, poiché sono una funzione della speculazione finanziaria che influenza il prezzo degli alimenti e delle derrate alimentari, generando impatti negativi diretti per milioni di persone nei paesi in via di sviluppo. Ciò non include l’utilizzo di derivati sulle materie prime alimentari al fine di copertura legata all’attività principale del settore. Le esclusioni riguardano le posizioni prese direttamente sulle soft commodities, comprese quelle tramite indici diversificati che includono anche almeno una delle commodities sopracitate, sia tramite prodotti derivati che di altri strumenti come ad esempio gli ETF, organismi di investimento collettivo, ETN o ETC. In questo senso, questi strumenti finanziari non possono essere inclusi nei prodotti stabiliti e/o gestiti dalla società.
2) "Soft exclusion"
– Comportamenti controversi: comportamenti che implicano violazioni molto gravi dei diritti dell’uomo e delle violazioni molto gravi dei diritti del bambino. La società di gestione definisce un elenco di comportamenti controversi, verificato periodicamente in connessione con i potenziali investimenti. Ciò è applicabile anche alle posizioni adottate dal comparto.
Le esclusioni si applicano agli investimenti diretti nei titoli finanziari quali azioni, obbligazioni o obbligazioni
•
convertibili emesse da entità, come anche alle obbligazioni emesse da veicoli finanziari collegati; si applicano anche ai titoli di partecipazione e ai prodotti derivati emessi da terzi su questi titoli. Tuttavia, non si applicano ai derivati su indici di borsa e/o obbligazionari, né agli investimenti in OICVM, per i quali si fa riferimento alla politica di investimento ESG. Se un comparto detiene posizioni in un titolo divenuto soggetto all’esclusione, l’investimento viene liquidato secondo le condizioni del mercato, ma entro e non oltre 30 giorni lavorativi dopo l’entrata in vigore della nuova esclusione.
Quali sono gli elementi vincolanti della strategia d’investimento utilizzati per selezionare gli investimenti al fine di rispettare ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse da questo prodotto finanziario?
Gli elementi vincolanti della strategia d’investimento sostenibile applicati durante il processo di selezione dei titoli finanziari del comparto sono i seguenti:
- Il comparto non investirà in singole emissioni che rientrano nel campo di applicazione del criterio di esclusione;
- A livello di portafoglio, si devono rispettare i seguenti limiti:
• Investimento massimo del 3% dell’attivo totale per le singole emissioni con un rating inferiore a D-;
• Investimento massimo del 20% dell’attivo totale per le singole emissioni con un rating inferiore a C- e/o prive di rating;
• Il comparto non è limitato in termini di percentuale dell’attivo totale da allocare in singole emissioni il cui rating ESG è compreso tra A+ e C-.
- A livello delle singole emissioni, si definisce un limite di concentrazione per le singole emissioni prive di rating o con un rating inferiore a C-:
• Massimo 3% dell’attivo totale per azione;
•
• Massimo 5% dell’attivo per obbligazione.
Qual è la percentuale minima di passività per ridurre la portata degli investimenti proposti prima dell’applicazione di questa strategia d’investimento?
•
N/D.
Qual è la politica seguita per valutare le buone pratiche di governance delle società destinatarie degli investimenti?
Le buone pratiche di governance degli emittenti che appartengono all’universo di investimento vengono valutate attraverso la considerazione di più criteri diversi. La Società di gestione attesterà la pratica di buona governance degli emittenti tenendo conto della struttura "corporate governance". Inoltre, la Società di gestione analizzerà anche le relazioni che intrattengono gli emittenti con gli investitori, il personale e la sua remunerazione. Infine, le pratiche di buona governance vengono studiate attraverso la piramide dell’etica aziendale e della trasparenza dei principi contabili e del rispetto degli obblighi fiscali.
Qual è l’allocazione degli attivi prevista per questo prodotto finanziario?
Il comparto consente almeno il 80% del patrimonio totale in investimenti allineati sulle caratteristiche ambientali e sociali promosse. Di conseguenza, il restante 20% massimo del patrimonio totale del comparto ricadrà nella categoria "#2 Altri".
La categoria #1 Allineati alle caratteristiche A/S comprende gli investimenti del prodotto finanziario utilizzati per rispettare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
La categoria #2 Altri include gli investimenti rimanenti del prodotto finanziario che non sono né allineati alle caratteristiche ambientali o sociali né considerati come investimenti sostenibili.
#2 Altri
Investimenti
#1 Allineati alle caratteristiche A/S
•
In che modo l’utilizzo di prodotti derivati rispetta le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
GLI INVESTIMENTI IN PAESI EMERGENTI SONO ESPOSTI A RISCHI PARTICOLARI COME SOPRA DESCRITTO E NEL CAPITOLO 6 DEL PROSPETTO - FATTORI DI RISCHIO - PUNTO 4 ALTRI FATTORI DI RISCHIO - MERCATI EMERGENTI.
In che misura minima gli investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale sono in linea con la tassonomia dell’UE?
•
Il comparto non si impegna a effettuare investimenti sostenibili come definito nella tassonomia dell’UE.
Il prodotto finanziario investe in attività legate al gas fossile e/o all'energia nucleare conformi alla tassonomia dell'UE2?
Sì:
Nel gas fossile
No
Nell’energia nucleare
I due grafici indicano in verde la percentuale minima d’investimento allineata sulla
tassonomia dell’UE. Dato che non esiste un metodo appropriato per determinare l’allineamento degli obblighi sovrani* sulla tassonomia, il primo grafico mostra l’allineamento sulla tassonomia rispetto a tutti gli investimenti del prodotto finanziario, comprese le obbligazioni sovrane, mentre il secondo grafico rappresenta l’allineamento sulla tassonomia esclusivamente rispetto agli investimenti del prodotto finanziario diversi dalle obbligazioni sovrane.
2. Allineamento in base alla tassonomia degli investimenti escluse le obbligazioni sovrane*
0%
Allineamento effettuato
Altri investimenti
100%
Questo grafico rappresenta fino al 90% degli investimenti totali
1. Allineamento in base alla tassonomia degli investimenti
comprese le obbligazioni sovrane*
0%
Allineamento effettuato
Altri investimenti
100%
•Qual è la parte minima di investimenti nelle attività transitorie e abilitanti?
Dal momento in cui il comparto non si impegna a effettuare investimenti sostenibili come definito nella tassonomia dell’UE, la parte minima di investimenti in attività qualificate come transitorie o abilitanti ai sensi del regolamento stesso equivale allo 0%.
Qual è la parte minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non sono in linea con la tassonomia dell’UE?
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali, ma non si impegna a effettuare investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale non in linea con la tassonomia dell’UE.
Qual è la parte minima d’investimenti sostenibili sul piano sociale?
N/D.
2 Le attività legate al gas fossile e/o al nucleare sono conformi con la tassonomia dell'UE solo se contribuiscono a limitare i cambiamenti climatici ("mitigazione dei cambiamenti climatici") e non causano un pregiudizio importante a nessuno degli obiettivi della tassonomia dell'UE: si veda la nota esplicativa sul margine sinistro. Tutti i criteri per le attività economiche nei settori del gas fossile e dell'energia nucleare che sono conformi con la tassonomia dell'UE sono definiti nel regolamento delegato (UE) 2022/1214 della Commissione.
Quali investimenti sono inclusi nella categoria "#2 Altri" e qual è la loro finalità? Esistono delle garanzie ambientali o sociali minime?
Il comparto può, in via accessoria, detenere liquidità nelle modalità previste nella sezione 5.A.5) del presente Prospetto.
Ai fini di investimento, dei flussi di cassa e/o in caso di condizioni di mercato sfavorevoli, il comparto può detenere strumenti equivalenti alla liquidità, come depositi e strumenti del mercato monetario con una scadenza residua inferiore a 12 mesi, nel rispetto delle limitazioni all'investimento indicate nella presente scheda tecnica e/o, eventualmente, nella parte generale del presente Prospetto.
Il comparto può anche detenere, nella categoria "#2 Altro", strumenti di copertura, investimenti per i quali mancano dati e, a fini di diversificazione, altri investimenti che non contribuiscono alle caratteristiche ambientali o sociali promosse.
Questi asset non tengono conto delle caratteristiche di sostenibilità promosse dal prodotto finanziario sottostante.
Questi investimenti non hanno garanzie ambientali o sociali minime.
È stato designato un indice specifico come indice di riferimento per determinare se questo prodotto finanziario è in linea con le caratteristiche ambientali e/o sociali che promuove?
N/D.
Dove posso trovare in rete informazioni specifiche sul prodotto?
Maggiori informazioni sul prodotto sono accessibili sul sito internet: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xx/xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxxxx-xxxxxx-xxxxxx-xxx-x#xxxxxxxxxxxxxx
Modello delle informazioni precontrattuali per i prodotti finanziari indicate all’articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis del regolamento (UE) 2019/2088 e all’articolo 6, prima riga, del regolamento (UE) 2020/852
Denominazione del prodotto: ID entità giuridica:
Euro Sustainable Corporate Bond ESG (il “Comparto”) XZHTW2X4KL74379RSP67
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Promuovere caratteristiche ambientali e sociali (A/S) e, sebbene non abbia come obiettivo un investimento sostenibile, conterrà una proporzione minima pari al 20 % di investimenti sostenibili
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale nelle attività economiche non considerate sostenibili sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuovere caratteristiche (A/S), ma non realizzerà investimenti sostenibili
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo sociale del: %
nelle attività economiche considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
nelle attività economiche non considerate sostenibili
sul piano ambientale secondo la tassonomia dell’UE
Realizzerà un minimo di
investimento sostenibile con un obiettivo ambientale del: %
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
SI NO
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il comparto promuove caratteristiche ambientali e sociali attraverso l’integrazione di una valutazione ESG basata su un metodo di "punteggio ESG" specifico per Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la " Società di gestione"). Questo punteggio si applica a tre tipi di emittenti: le società, gli emittenti sovrani e le obbligazioni tematiche e si basa su una strategia denominata "Positive tilt" in cui l’universo di riferimento della Società di gestione si riduce in modo da favorire le società/gli emittenti che presentano caratteristiche sostenibili e a limitare gli investimenti in strumenti che non sono particolarmente sostenibili (approccio di selezione positiva). Inoltre, la Società di gestione applica una politica di esclusione al fine di non investire in emittenti giudicati come non "socialmente responsabili", tra le altre cose, a causa delle loro implicazioni in determinati settori di attività.
Inoltre, il comparto si impegna a realizzare, in parte, investimenti sostenibili rappresentati da green e sustainability bond emessi da società con l'impegno di destinare i proventi al finanziamento di attività o progetti secondo determinati criteri, stabiliti con l’obiettivo di generare un impatto ambientale in linea con la protezione dell’ambiente, ossia: gestione efficiente dell’acqua e dei servizi igienici (SDG 6), produzione e trasmissione di energia pulita (SDG 7),promozione dell’innovazione e di un’industrializzazione equa e responsabile (SDG 9), sviluppo di città e comunità più sostenibili (SDG 11), produzione e consumo responsabili (SDG 12), lotta al cambiamento climatico e alle sue conseguenze (SDG 13).
•
Non è stato designato nessun indice allo scopo di raggiungere gli obiettivi ambientali e sociali promossi dal comparto.
Quali sono gli indicatori di sostenibilità utilizzati per misurare la realizzazione di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Euromobiliare Asset Management SGR S.p.A. (la "Società di gestione") prende in considerazione i seguenti indicatori di sostenibilità al fine di misurare la soddisfazione delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal comparto:
- La percentuale d’investimenti in singole emissioni che rientrano nel campo di applicazione del criterio di esclusione;