DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
OBBLIGHI CONNESSI AI CONTRATTI D’APPALTO O D’OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
DITTA/FORNITORE
SEDE LEGALE
OGGETTO
INDICE
SEZIONE 1 - INFORMAZIONI RICHIESTE AL FORNITORE
1.1 DATI DEL FORNITORE (O CAPOGRUPPO R.T.I.)
1.2 COMUNICAZIONE EVENTO INFORTUNISTICO
1.3 RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI D’IMPRESA
1.4 SUBAPPALTO E SUBAFFIDAMENTO
1.5 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA PRESSO IL COMMITTENTE E MODALITA’ OPERATIVE
1.6 ATTIVITA’ CHE RICHIEDONO ULTERIORI AZIONI DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
1.7 ATTREZZATURE DI LAVORO DEL FORNITORE IMPIEGATE PRESSO IL COMMITTENTE
1.8 SOSTANZE E/O PREPARATI PERICOLOSI DEL FORNITORE UTILIZZATI PRESSO IL COMMITTENTE
1.9 RISCHI INDOTTI DAL FORNITORE NELL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE PRESSO IL COMMITTENTE
1.10 DPI DEL FORNITORE IN DOTAZIONE AI PROPRI LAVORATORI NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ PRESSO IL COMMITTENTE
1.11 ULTERIORI INFORMAZIONI CHE IL FORNITORE RITIENE OPPORTUNO FORNIRE AL COMMITTENTE
1.12 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI
SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE
2.1 DATI DEL COMMITTENTE
2.2 PERSONALE PRESENTE NELLE SEDI DELL’AUSL DI IMOLA
2.3 INFORMAZIONI SUI PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DEL COMMITTENTE
2.4 EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO
SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI COOPERAZIONE
3.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL FORNITORE
3.2 CONTENIMENTO INQUINAMENTO ACUSTICO/VIBRAZIONI
3.3 CONTENIMENTO INQUINAMENTO AMBIENTALE
3.4 PRECAUZIONI PER IL FORNITORE IN CASO DI LAVORI EDILI
3.5 CONTENIMENTO DISPERSIONE SOSTANZE PERICOLOSE
3.6 CORRETTO UTILIZZO DI MACCHINE E ATTREZZATURE
3.7 PRECAUZIONI PER LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
3.8 PRECAUZIONI IN CASO DI ALLACCIO ALLA RETE ELETTRICA FISSA ED USO DI APPARECCHIATURE/DISPOSITIVI DA PARTE DEL FORNITORE
3.9 PRECAUZIONI IN CASO DI OPERAZIONI DI FORATURA MURI
3.10 CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
3.11 MODALITA’ DI COORDINAMENTO E PERIODICITA’ DELLE RIUNIONI
SEZIONE 4 - DISPOSIZIONI SPECIFICHE ED OBBLIGHI PER LA GESTIONE DEI RISCHI INTERFERENTI NELLE ATTIVITA’ PRESSO I MAGAZZINI ED I PUNTI DI CARICO/SCARICO DEL COMMITTENTE
SEZIONE 5 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI
5.1 CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE
5.2 OGGETTO DEL CONTRATTO
5.2.1 ULTERIORI INTEGRAZIONI
5.3 RISCHI INTERFERENZIALI STANDARD
5.4 ANALISI COMPLESSIVA DEI RISCHI DA INTERFERENZA
5.5 GESTIONE DEL DUVRI
SEZIONE 6 - SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Attenzioni per la compilazione
1. Il presente documento si applica alle attività, ai luoghi ed alle strutture descritte nel contratto cui è associato.
2. Compilare compiutamente ed in tutte le sue parti la Sezione 1 di pertinenza e cura del Fornitore, spuntando sempre ogni “presa visione/dichiarazione” prevista. La compilazione/spunta non completa o non corretta potrebbe comportare il ritorno della documentazione producendo ritardi nel perfezionamento degli atti e dell’avvio della fornitura medesima.
3. Nel caso in cui il Fornitore ritenga non applicabili alle proprie attività le specifiche voci contenute nei paragrafi da compilarsi a sua cura, è comunque richiesto l’inserimento della dizione N.A. (Non Applicabile) anziché barrare lo spazio corrispondente, al fine di dare evidenza dell’analisi effettuata.
4. Se ritenuto utile il Fornitore può integrare le informazioni richieste allegando documentazione aggiuntiva. Più precisamente non devono essere allegati Documenti di Valutazione del Rischio “DVR” relativi alla propria impresa che non forniscano elementi utili alla eliminazione dei prevedibili rischi da interferenza.
Condizioni vincolanti per l’accesso del personale del Fornitore nei luoghi di lavoro del Committente
Il personale del Fornitore (ivi compresi dei Subappaltatori, dei Subaffidatari e comunque di Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto o dei Corrieri) che svolge attività presso le strutture, gli ambienti o le aree di pertinenza del Committente, deve:
1. essere riconoscibile mediante apposita tessera di riconoscimento (art. 26, comma 8 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.), corredata di fotografia e contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del Datore di Lavoro;
2. aver ricevuto idonea informazione e formazione sui rischi specifici della propria attività lavorativa (ai sensi degli artt. 36-37 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.);
3. comprendere la lingua italiana, anche se di nazionalità straniera, e conoscere la segnaletica di sicurezza e di emergenza come da normativa vigente;
4. essere informato sui contenuti del presente documento, ai fini della cooperazione e del coordinamento utili alla eliminazione e/o riduzione dei rischi da interferenze, e attenersi ai comportamenti e misure di prevenzione/protezione individuate nel medesimo;
5. informare immediatamente il Committente in caso di infortunio/incidente occorso presso gli ambienti di pertinenza dell’AUSL di Imola e di ottemperare, in tali evenienze, a tutte le incombenze prescritte dalla legge.
SEZIONE 1 - INFORMAZIONI RICHIESTE AL FORNITORE
1.1 DATI DEL FORNITORE (o Capogruppo R.T.I.)
Ragione Sociale
Sede Legale
Via N. CAP
Tel. Fax
P.IVA C.F.
Iscrizione C.C.I.A.A. Posizione INAIL
DATORE DI LAVORO (Cognome e Nome)
Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione
Medico Competente
Medico Autorizzato (se dovuto)
Xxxxxxx Qualificato (se dovuto)
Rappresentante/i dei Lavoratori o dichiarazione di adesione all’Organismo Territoriale Specifico
Numero di lavoratori che svolgeranno l’attività presso le sedi del Committente:
Il personale del Fornitore (ivi compresi dei Subappaltatori, dei Subaffidatari e comunque di Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto, nonché di Specialist e Consulenti di prodotto) che svolge l’attività presso il Committente è classificato per il rischio radiologico di cui al D.Lgs. 230/95?
no [ ]
si [ ] classificato cat. A n. operatori classificato cat. B n. operatori
→ In caso di personale esposto a rischio radiologico classificato in cat. A, il Fornitore garantisce:
a di disporre di un proprio Xxxxxxx Qualificato per la tutela da rischio radiologico ai sensi del D.Lgs. 230/95 e che lo stesso si coordinerà, prima dell’inizio dell’attività oggetto del contratto, con l’Esperto Qualificato del Committente;
b che, tale personale è dotato di Libretto Personale di Radioprotezione ai sensi dell’art. 62, comma 2, lettera e) del D.Lgs. 230/95.
1.2 COMUNICAZIONE EVENTO INFORTUNISTICO
In caso di infortunio occorso ai lavoratori del Fornitore (o Subappaltatori, Subaffidatari o comunque Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto), verificatosi durante l’espletamento del contratto in oggetto svolto presso i luoghi del Committente, il Fornitore dovrà segnalarlo immediatamente con modalità scritta e con contenuti adeguati al Committente.
Scopo di tale comunicazione è la conoscenza da parte del Committente dell’evento infortunistico al fine di individuare eventuali ulteriori misure di prevenzione e protezione.
1.3 RAGGRUPPAMENTI TEMPORANEI D’IMPRESA
Per l’esecuzione delle attività oggetto del contratto specifico sono presenti R.T.I. / A.T.I. o Consorzio?
Si [ ] No [ ]
Se si, indicare:
Impresa capogruppo:
Componenti del raggruppamento (mandanti): 1
2
3
Per ciascuna delle Imprese costituenti R.T.I./A.T.I. o Consorzio facenti capo all’Impresa capogruppo, occorre predisporre un allegato, contenente le informazioni richieste al paragrafo 1.1, da unirsi al presente documento.
Il presente documento deve essere sottoscritto, per conto del Fornitore, dall’Impresa capogruppo (mandatario a cui spetta la rappresentanza esclusiva per tutte le operazioni e gli atti di qualsiasi natura dipendenti dal contratto), alla quale è fatto obbligo di coordinare le altre imprese del raggruppamento.
Nell’inserimento delle informazioni ai paragrafi successivi, il Fornitore deve tenere conto dell’attività oggetto del contratto espletata dall’insieme delle Imprese costituenti l’R.T.I. /A.T.I. o Consorzio (le quali dovranno sottoscrivere il documento unitamente all’Impresa capogruppo).
1.4 SUBAPPALTO E SUBAFFIDAMENTO
E’ vietato il subappalto di tutto o parte dell’attività, salvo specifica autorizzazione del Committente.
Se necessario ed autorizzato, il Fornitore deve stipulare il subappalto in forma scritta, facendo assumere alla subappaltatrice gli obblighi e gli oneri previsti dal Fornitore nel presente contratto; resta inteso che il Fornitore è il solo responsabile dell’attività nei confronti del Committente.
Il Fornitore deve applicare nei confronti di Subappaltatori, Subaffidatari o comunque Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti), le procedure previste dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. con specifico riguardo dovrà essere data tempestiva e formale comunicazione al Committente.
Per il contratto specifico vi è la presenza di Subappaltatori, Subaffidatari o comunque Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti)? Si [ ] No [ ]
Se si, predisporre un allegato contenente le informazioni richieste al paragrafo 1.1 relativamente ad ogni Subappaltatore, Subaffidatario o comunque a Terzi cui vengano affidate attività, specificando le attività subappaltate.
Detto allegato costituirà parte integrante del presente documento.
1.5 DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’ SVOLTA PRESSO IL COMMITTENTE E MODALITA’ OPERATIVE
Lo svolgimento del presente contratto, prevede, da parte del Fornitore, l’esecuzione delle seguenti attività presso l’AUSL di Imola (spuntare le voci corrispondenti e di interesse):
1. Fornitura di:
[ ] beni [ ] arredi [ ] materiali [ ] dispositivi [ ] attrezzature [ ] altro
[ ] in colli di piccole dimensioni, movimentabili a mano;
[ ] in colli di medie dimensioni, movimentabili a mano o mediante ausili per il trasporto (ad es. carrelli);
[ ] in colli di grandi dimensioni ed elevato peso, movimentabili mediante ausili per il sollevamento (ad es. carrelli elevatori, transpallets, sponde caricatrici, ecc..);
2. Consegna:
[ ] Consegna presso i Magazzini dell’ AUSL di Imola;
[ ] Consegna presso sedi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione, specificamente indicati a contratto;
[ ] Consegna non prevista.
Per lo svolgimento delle eventuali attività di consegna di materiali e/o di attrezzature il Fornitore prevede l’utilizzo di: [ ] Automezzi e personale propri;
[ ] Automezzi e personale di Xxxxxxxx.
Il Fornitore che per le attività di consegna materiali e/o attrezzature al Committente, fa ricorso all’utilizzo di Corrieri, deve obbligatoriamente mettere a conoscenza gli stessi dei contenuti del presente documento (anche ed eventualmente consegnandone copia integrale), al fine di garantirne il rispetto da parte di tutti i soggetti coinvolti.
3. Installazione, attivazione, posa in opera e messa in funzione di beni, arredi, materiali, attrezzature, Dispositivi Medici (DM):
[ ] Attivazione e messa in funzione presso gli ambienti (es. Laboratori) dell’U.O. Ingegneria Clinica;
[ ] Installazione presso i luoghi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione specificamente indicati a contratto. Attività per le quali è previsto:
[ ] Assemblaggio;
[ ] Montaggio, posa in opera e messa in uso: CON fissaggio a pareti/pavimento;
[ ] Montaggio, posa in opera e messa in uso: SENZA fissaggio a pareti/pavimento; [ ] Installazione e messa in uso: CON allaccio a impianto elettrico;
[ ] Installazione e messa in uso: SENZA allaccio a impianto elettrico; [ ] Installazione, posa in opera e messa in funzione non prevista.
4. Manutenzione (preventiva, periodica, su guasto) di beni, attrezzature, Dispositivi Medici (DM):
[ ] Manutenzione presso gli ambienti (es. Laboratori) dell’U.O. Ingegneria Clinica;
[ ] Manutenzione in loco, presso i luoghi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione (specificamente indicati a contratto);
[ ] Manutenzione di attrezzature (inviate dal Committente) effettuata esclusivamente presso le sedi del Fornitore; [ ] Manutenzione non prevista.
5. Formazione e/o addestramento del personale utilizzatore:
[ ] Personale amministrativo (personale di front-office, uffici, portineria, ecc..) del Committente; [ ] Personale sanitario (infermieri, tecnici sanitari, medici, OSS, ecc..) del Committente;
[ ] Operatori dei Servizi Tecnici (U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche, U.O. Ingegneria Clinica, ecc.) del Committente.
6. Affiancamento operativo all’attività svolta dall’Equipe Sanitaria del Committente:
[ ] Affiancamento di Specialist e/o Consulenti di prodotto per le seguenti prestazioni:
[ ] Affiancamento non previsto.
7. Altro (compilare lo spazio sottostante):
Per lo svolgimento dell’attività oggetto del presente contratto il Fornitore prevede, per il proprio personale, l’applicazione di procedure di sicurezza che descrivono le modalità operative di esecuzione dell’intervento da svolgersi presso i luoghi di lavoro del Committente? Si [ ] No [ ]
Se si, riportare tali documenti in allegato.
Allegato (procedura sicurezza)
Allegato (procedura sicurezza)
1.6 ATTIVITA’ CHE RICHIEDONO ULTERIORI AZIONI DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
Sono previste ulteriori attività (servizio e/o lavori), in aggiunta alle prestazioni di cui sopra, per le quali il Fornitore ritiene siano necessarie integrazioni per la gestione dei rischi da interferenze?
Si [ ] No [ ]
Se si, indicare:
[ ] svolgimento di attività in ambiente confinato, esposizione ad amianto, in presenza di atmosfere esplosive, in presenza di altri rischi particolari tra cui: caduta dall’alto da altezza superiore a 2 metri, radiazioni ionizzanti (es. Medicina Nucleare) e non (es. RM, laser), farmaci antiblastici, attività di crioconservazione (azoto liquido), lavori in prossimità di linee elettriche;
[ ] installazione e posa in opera di impianti presso i luoghi e/o ambienti di Reparto/Unità Operativa AUSL di destinazione specificamente indicati a contratto;
[ ] affidamento di lavori e/o servizi;
[ ] altro
In tal caso la valutazione dei rischi interferenti dovrà essere rielaborata attraverso azioni di cooperazione e coordinamento tra le parti (Committente e Fornitore).
1.7 ATTREZZATURE DI LAVORO DEL FORNITORE IMPIEGATE PRESSO IL COMMITTENTE
1. Le attrezzature/dispositivi medici di proprietà e di uso esclusivo del Fornitore, sono:
Il Fornitore garantisce che le attrezzature fornite ai propri lavoratori sono conformi alle vigenti disposizioni legislative, così come previsto dal Capo I, artt. 70-71 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
1.8 SOSTANZE E/O PREPARATI PERICOLOSI DEL FORNITORE UTILIZZATI PRESSO IL COMMITTENTE
Lo svolgimento dell’attività di cui al presente contratto prevede per il Fornitore l’utilizzo di sostanze chimiche e/o preparati classificati come pericolosi (ai sensi del Regolamento 19007/2006 REACH e Regolamento 1272/2008 CLP)?
Si [ ] No [ ]
Se si, elencare le sostanze e/o preparati pericolosi utilizzati presso i luoghi di lavoro del Committente per lo svolgimento delle attività oggetto del contratto. Di ogni prodotto dovrà essere allegata la scheda di sicurezza ed eventuali istruzioni operative rispettate dai lavoratori del Fornitore al fine di eliminare e/o ridurre i rischi nell’utilizzo.
Nome commerciale | Produttore | Scheda di sicurezza |
Allegato n. | ||
Allegato n. | ||
Allegato n. |
1.9 RISCHI INDOTTI DAL FORNITORE NELL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE PRESSO IL COMMITTENTE
Rischio INDOTTO | Indice di Rischio* | Misure di prevenzione e/o protezione attuate |
* Legenda: Alto=A; Medio=M; Basso=B
1.10 DPI DEL FORNITORE IN DOTAZIONE AI PROPRI LAVORATORI NELLO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ PRESSO IL COMMITTENTE
Protezione | DPI/caratteristiche | Lavorazioni/Fasi d’impiego |
[ ] Protezione occhi e viso (es. occhiali, visiere) | ||
[ ] Protezione udito (es. otoprotettori) | ||
[ ] Protezione vie respiratorie (es. semimaschera, facciale filtrante) | ||
[ ] Protezione mani (es. guanti) | ||
[ ] Protezioni piedi (es. calzature di sicurezza) | ||
[ ] Protezione del corpo (es. indumenti antifreddo, indumenti ad alta visibilità) | ||
[ ] Protezione RX (es. guanti, collare, camice) | ||
Il Fornitore garantisce che i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) forniti ai propri lavoratori per le attività da svolgersi presso il Committente, sono conformi alle vigenti disposizioni legislative, così come previsto dal Capo II artt. 74-75-76- 77-78-79 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
1.11 ULTERIORI INFORMAZIONI CHE IL FORNITORE RITIENE OPPORTUNO FORNIRE AL COMMITTENTE (barrare anche in caso negativo)
1.12 ELENCO DOCUMENTI ALLEGATI
[ ]
[ ]
SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE
2.1 DATI DEL COMMITTENTE
Ragione Sociale/Denominazione AZIENDA USL XXXXX Xxxx Xxxxxx XXXXX XXXXXXXX, 0 – 40026 IMOLA (BO) Tel. 0000 000000 Fax 0000 000000
Partita IVA e Cod. Fisc. 00705271203 Settore attività: Sanità
DATI GENERALI
ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA
DATORE DI LAVORO | Xxxx. XXXXXX XXXXX |
RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE | Dott.ssa XXXXXXXXX XXXXX |
MEDICO COMPETENTE/MEDICO AUTORIZZATO | Dott.ssa XXXXXXXXX XXXXX |
ESPERTO QUALIFICATO | Xxxx. XXXXXXXX XXXXX |
ESPERTO RESPONSABILE SICUREZZA RM | Dott.ssa EMMA FABBRI |
COORDINATORE RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA | Sig. XXXXX XXXXX |
2.2 PERSONALE PRESENTE NELLE SEDI DELL’AUSL DI IMOLA
Nelle sedi sanitarie ospedaliere e territoriali dell’AUSL di Imola, in generale è presente personale del Committente che ricopre tutte le figure professionali quali infermieri, operatori socio sanitari, medici, amministrativi, tecnici, ecc. (informazioni aggiuntive presso Dirigenti/Coordinatori delle singole Unità Operative).
Possono inoltre essere presenti (identificabili tramite cartellino di riconoscimento e/o divisa):
• personale delle imprese appaltate, addetto alle pulizie interne, ai trasporti interni di persone o cose, alla consegna di materiale di consumo, ai traslochi interni, alla consegna di biancheria, allo smaltimento rifiuti, etc..;
• personale delle ditte/imprese addette alle manutenzioni delle attrezzature ed alle manutenzioni impiantistiche e strutturali di tutte le sedi del Committente;
• personale di appalti terzi;
• personale/Corriere in attività di consegna presso i magazzini aziendali.
In ultimo, nelle sedi aziendali possono essere presenti un numero rilevante e variabile di pazienti, utenti, cittadini, studenti, specialist di prodotto, informatori farmaceutici, visitatori ed accompagnatori.
2.3 INFORMAZIONI SUI PERICOLI PRESENTI IN MANIERA DIFFUSA NELLE AREE DEL COMMITTENTE
In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 26 comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., con la presente si forniscono le informazioni sui pericoli normalmente presenti e caratteristici delle strutture sanitarie, la cui attività lavorativa è principalmente relativa alla diagnosi e cura delle malattie dei pazienti, nei luoghi di degenza e negli ambulatori. Alcuni dei rischi evidenziati nel seguito sono presenti soprattutto quando le lavorazioni oggetto dell’appalto avvengono in concomitanza o vicino alle normali attività di diagnosi e cura; in tale caso occorre sempre avvisare il reparto/servizio del proprio accesso.
Pericolo | Informazioni e note |
AGENTI BIOLOGICI | E’ un rischio ubiquitario nelle strutture sanitarie. Gli ambienti ad alto e medio rischio, per le maggiori probabilità di entrare in contatto con agenti infettanti a causa delle attività svolte sono: Sale Operatorie, Dialisi, Rianimazione, Pronto Soccorso, Reparti Chirurgici, Reparti Medici, Laboratorio Analisi, Anatomia Patologica. Le occasioni di esposizione sono legate alla contaminazione di superfici, alla puntura accidentale con taglienti contaminati, all’imbrattamento della cute non protetta con liquidi biologici contaminati. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio biologico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati; sono collocati nei reparti e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. E’ possibile che nelle aree esterne (es. aree verdi) si trovino siringhe oppure oggetti contaminati, abbandonati in modo negligente, come tamponi, garze o similari. Il rischio derivante da agenti biologici negli ambienti interni è segnalato con idonea e specifica cartellonistica. Il personale che opera in queste aree dovrà utilizzare i Dispositivi di Protezione Individuale idonei: guanti, camice/tuta monouso, occhiali di protezione o visiere, maschere protettive. |
RADIAZIONI IONIZZANTI | All’interno dell’Azienda Sanitaria sono presenti aree classificate in relazione alla presenza di rischi da radiazioni ionizzanti. Le sorgenti di radiazioni ionizzanti possono essere differenti, in particolare si può essere in presenza di rischio da irradiazione (apparecchi RX e sorgenti sigillate), oppure in presenza di rischio anche (o solo) da contaminazione (sorgenti non sigillate). L’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti in ambito ospedaliero (macchine RX, sorgenti rappresentate da radioisotopi, in forma sigillata e non) avviene nelle seguenti unità operative: Radiologia, Medicina Nucleare, Emodinamica, UTIC, Radioterapia, Sale Operatorie, Pronto Soccorso, Ambulatori Odontoiatrici, Endoscopie, Pneumologia e con apparecchiature portatili nelle varie degenze. |
Le aree dove è presente il rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti sono comprese nei reparti di: Radiologia OCN e CSPT, Pronto Soccorso ortopedico, UTIC, Analgesia, Sala Operatoria, Ambulatori odontoiatrici, Presidio di Medicina, Ambulatorio Veterinario CSPT. L’accesso a questi locali deve essere espressamente autorizzato dal Responsabile del Servizio di Radiologia e del Servizio Veterinario. Tali zone sono contrassegnate da specifici cartelli indicatori. Occorre rispettare le procedure di accesso a tali zone al fine di evitare l’esposizione a radiazioni ionizzanti: in particolare è fatto divieto di assoluto accesso durante il funzionamento delle apparecchiature. | |
RADIAZIONI NON IONIZZANTI CAMPO MAGNETICO | All’interno delle strutture sono presenti aree classificate in relazione alla presenza di rischi da radiazioni non ionizzanti. Le aree dove è presente il rischio da esposizione a radiazioni non ionizzanti sono comprese nei reparti di Laboratorio (UV) e Risonanza Magnetica (RM). Nell’accesso alla Risonanza Magnetica Nucleare porre la massima attenzione ai seguenti rischi da radiazioni non ionizzanti: • Campo magnetico statico dell’apparecchiatura a magnete superconduttivo poiché esso è SEMPRE ATTIVO: nella zona ad accesso controllato (area di intensità del campo di induzione magnetica disperso ≥ 0,5 mT equivalente a ≥5 Gauss), infatti, possono entrare solo persone autorizzate dichiarate idonee fisicamente all’esposizione al campo magnetico statico e/o ai fattori di rischio presenti. Tale idoneità deve essere certificata dal proprio Datore di Lavoro. Introdurre elementi metallici nelle stanze in cui è presente il magnete può condurre a seri danni alle apparecchiature e agli operatori. • Campi elettromagnetici lentamente variabili nel tempo (gradienti di campo) e campi magnetici a radiofrequenza (RF) generati durante l’esame. L’esposizione a questo tipo di campi è prevalentemente limitata alla parte del corpo esaminata e interessa soprattutto i pazienti; si raccomanda di mantenere la massima distanza possibile dai pazienti all’interno della zona calda della RM. Le aree dove è presente il rischio da esposizione a radiazioni non ionizzanti sono segnalate da specifici cartelli indicatori. Occorre rispettare le procedure di accesso a tali zone al fine di evitare l’esposizione a radiazioni, in particolare è fatto divieto di assoluto accesso durante il funzionamento delle apparecchiature. |
RADIAZIONI LASER | In alcuni ambienti quali ORL, Urologia, Sala Operatoria OCN è previsto l’impiego di apparecchi laser a rischio medio (Classe 3R/IIIa) o a rischio alto (Classe 4, 4/IV) presso Sala Operatoria OCN, ORL, Urologia, Chirurgia Generale B, Sala Operatoria CSPT, Oculistica CSPT. Emettono un particolare tipo di luce, monocromatica e coerente, in una sola direzione, concentrando grandi quantità di energia in breve tempo e in un punto preciso (di conseguenza l’esposizione è pericolosa per l’occhio in caso di osservazione diretta, riflessione speculare, diffusione e in alcuni casi anche per la pelle). L’accesso alle Zone Controllate in cui sono presenti sorgenti laser è segnalato e regolamentato mediante apposita cartellonistica ed è subordinato ad esplicita autorizzazione del personale sanitario presente in loco. Gli operatori del Committente sono stati formati ed addestrati per interventi in caso di emergenza nei locali dove si utilizzano Radiazioni Laser. Ulteriori informazioni tecniche sulle radiazioni laser, possono essere fornite dall’U.O. Ingegneria Clinica del Committente, il cui numero telefonico è nella rubrica telefonica del Committente. |
AGENTI CHIMICI E CANCEROGENI | Rischio dovuto a presenza/uso di reagenti di laboratorio, disinfettanti, decontaminanti, gas anestetici e medicinali (soprattutto farmaci chemioterapici antiblastici). E’ costituito dalla possibilità di esposizione (per inalazione e/o contatto) a sostanze chimiche, sotto forma di solidi, liquidi, aerosol, vapori. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio chimico sono raccolti in contenitori opportunamente segnalati, collocati nei reparti e stoccati provvisoriamente in locali dedicati. Nell’Azienda vengono utilizzate sostanze chimiche (es. detergenti, disinfettanti, ortoftaladeide, acido peracetico) in quasi tutte le sedi operative e in particolari aree (Laboratori, Anatomia Patologica) altri prodotti come, formaldeide, toluene, xilolo, coloranti, ecc… Nell’intervenire in tali aree è necessario attenersi alle istruzioni operative presenti nelle stesse adottando i Dispositivi di Protezione Individuale specifici per il rischio chimico |
(guanti, camice monouso, occhiali, maschera protettiva) in modo particolare in caso di manutenzione cappe nei seguenti ambiti: Laboratorio analisi, Laboratorio genetica, Anatomia Patologica, Ambulatori chirurgici. I locali di preparazione dei farmaci chemioterapici antiblastici sono aree a rischio specifico, ma dal 2015 ciò avviene c/o l’UFA dell’Ospedale Bellaria afferente alla AUSL di Bologna vedi specifica convenzione attivata con la ASL di Imola. I locali dove avviene la somministrazione e lo smaltimento sono presso il DSA monouso, occhiali, maschera protettiva. | |
SOSTANZE CRIOGENICHE | Le principali sostanze presenti sono ossigeno, azoto ed elio, i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • bassa temperatura, che può comportare gravi ustioni da contatto o alterazione delle proprietà fisiche di alcuni materiali (materiali flessibili possono diventare rigidi e fragili in caso di contatto); • saturazione dovuta all’evaporazione in ambienti chiusi che può provocare stati di asfissia (per azoto: nei casi di concentrazione superiore al 78 %). Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei; • lo stoccaggio, che deve avvenire in ambienti ben aerati e controllati; • la manipolazione, che deve avvenire con l’utilizzo da parte degli operatori di appositi DPI antifreddo e di visiere. Tali sostanze sono maggiormente presenti in Dermatologia e ambulatori dermatologici. Inoltre, per le installazioni di risonanza magnetica superconduttiva (tipicamente > 0.5 Tesla), vi è presenza di elio liquido come refrigerante del magnete. Perdite o avarie del sistema potrebbero comportare ipo-ossigenazione in aree interne ai locali di risonanza magnetica e ustioni da freddo in aree esterne, in caso di quench del sistema. |
GAS MEDICALI E TECNICI (in impianti e/o in bombole) | Le principali sostanze impiegate sono ossigeno, CO2, miscele di gas, acetilene, protossido, ecc. i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • rottura di componenti di impianto e/o di bombole, che può determinare rischi infortunistici e/o rischi di incendio; • esposizione alla sostanza, che può determinare rischi per la salute in base alle proprietà della stessa. Gli impianti, le bombole ed i loro componenti vengono installati e periodicamente manutentati da personale abilitato, in ottemperanza alle normative vigenti. Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto di bombole, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei e le stesse sono sempre dotate di dispositivo di protezione del riduttore; • lo stoccaggio dei gas a servizio degli impianti fissi, che deve essere effettuato attraverso depositi esterni opportunamente confinati e segnalati; • il deposito delle bombole, che deve avvenire in modo che le stesse siano assicurate contro il rischio di cadute accidentali; • la manipolazione, che deve avvenire esclusivamente da personale addestrato. Tali sostanze e le bombole di gas medicali sono presenti in maniera diffusa all’interno delle strutture aziendali. |
AMIANTO | In base a quanto riportato nel Capo III del D.Lgs. 81/2008 “Protezioni dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”, la presenza di materiali integri contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute dei lavoratori. Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è poco probabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. Se invece il materiale viene danneggiato per rottura dei pannelli/lastre o interventi di manutenzione, si può verificare un rilascio di fibre che può costituire un rischio potenziale. Per quanto sopra detto, è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo” ai materiali contenenti amianto (in particolare durante interventi di |
manutenzione) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. | |
AMBIENTI CONFINATI | All’interno delle strutture del Committente sono presenti alcuni ambienti confinati, ai quali possono accedere esclusivamente operatori di ditte specializzate, nel rispetto di quanto previsto dal DPR 177/2011. I rischi ai quali possono andare incontro i lavoratori negli ambienti confinati o con spazio ridotto sono: spazio ridotto per ingresso ed uscita, intrappolamento, inciampo, urti, caduta dall’alto, difficoltà di comunicazione, asfissia, ecc. In alcuni di questi ambienti non può essere esclusa la presenza di ratti e/o infestanti. Le attività che devono essere svolte in questi ambiti, devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche ed esclusivamente da personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI idonei. Gli ambienti confinati e a spazio ridotto sono presenti presso la Casa della Salute Ospedale di Comunità di Castel San Xxxxxx Terme: intercapedine sotto blocco operatorio e cunicolo impianti |
ELETTRICO | In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi a specifiche norme, verificati e gestiti da personale qualificato. E’ vietato intervenire o utilizzare energia senza precisa autorizzazione e accordi con l’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche. |
MOVIMENTAZIONE CARICHI | Le movimentazioni delle merci all’interno delle strutture Ospedaliere e Territoriali avvengono sia manualmente che con mezzi meccanici. I magazzini sono dotati di trans pallet manuali e carrelli elevatori. I reparti sono dotati di carrelli e roller. L’utilizzo di queste attrezzature di proprietà del Committente è precluso al Fornitore, salvo autorizzazioni specifiche da valutare volta per volta. |
CADUTE E SCIVOLAMENTI | Possono occasionalmente essere presenti zone o ambiti con pavimenti bagnati, ostacoli sui percorsi, pozzetti aperti, segnalati adeguatamente dal Committente o da Fornitori terzi autorizzati dal Committente. Per lavori in altezza come ad es. attività di pulizia, di manutenzione e di ispezione che vengono svolte a soffitto, per infissi alti, in copertura, è possibile la caduta di oggetti. Queste attività vengono sempre concordate e valutate con l’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche. |
INCENDIO | Nei luoghi di lavoro dell’AUSL di Imola sono presenti lavoratori specificamente formati alla lotta antincendio e alla gestione dell’emergenza, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione in caso di incendio. Le imprese esterne sono comunque invitate ad osservare quanto previsto dal D.M. 10/03/1998, in particolare le misure di tipo organizzativo e gestionale quali: • rispetto dell’ordine e della pulizia; • informazione e formazione dei rispettivi lavoratori sull’utilizzo dell’estintore e sulla conoscenza dei piani di emergenza; • controllo delle misure e delle procedure di sicurezza. |
2.4 EMERGENZA ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO
Nei luoghi di lavoro dell’AUSL di Imola sono presenti lavoratori specificamente formati alla lotta antincendio, che agiscono conformemente a piani di emergenza ed evacuazione.
INDICAZIONI IN PRESENZA DI INCENDIO
A) Qualora il personale del Fornitore venga informato di una situazione di emergenza in atto (ad es. incendio, fumo, allagamento, fuga di gas, ecc.),
• da allarme incendio segnalato dall’attivazione di targhe ottico-acustiche;
• da segnalazione a voce dell’emergenza in corso a cura del personale AUSL;
DEVE:
1. mettersi a disposizione del personale del Committente;
2. seguire le indicazioni ricevute;
3. solo se formato ed autorizzato, utilizzare i presidi antincendio a disposizione;
4. rispettare le norme comportamentali derivanti dalla segnaletica presente sul posto (planimetrie con indicazioni di esodo, numeri utili in caso di emergenza, ecc.) e seguire le indicazioni di esodo per raggiungere un luogo sicuro (all’aperto);
5. rispettare le indicazioni impartire dal personale del Committente e non eseguire manovre che possano mettere in pericolo sé stessi o terzi.
B) Nel caso in cui il personale del Fornitore riscontri direttamente una situazione di emergenza (ad es. incendio, fumo, allagamento, ecc.), che non sia già stata segnalata,
DEVE:
1. avvisare immediatamente il personale del Committente presente sul posto;
2. rispettare le norme comportamentali derivanti dalla segnaletica presente sul posto (planimetrie con indicazioni di esodo, numeri utili in caso di emergenza, ecc.) e seguire le indicazioni di esodo per raggiungere un luogo sicuro (all’aperto).
Nell’eventualità in cui NON vi sia personale del Committente presente sul posto:
1. informa il Committente componendo i seguenti numeri telefonici (sempre presidiati) in funzione della struttura e/o territorio in cui si riscontra l’emergenza:
numero telefonico breve 2700 oppure 2710
da telefono fisso o cellulare 0542 – 602700 oppure 0542 - 602710
2. fornisce le seguenti indicazioni:
- proprie generalità, ditta di appartenenza e numero di telefono chiamante;
- luogo di accadimento (sede, indirizzo, piano nella struttura, ec.);
- tipo di emergenza in corso (ad es. incendio, allagamento, ecc.);
- persone coinvolte, eventuali feriti;
- stadio dell’evento (in fase di sviluppo, stabilizzato, ecc.).
3. se ritenuto necessario, attiva direttamente i servizi di soccorso esterni.
Vigili del Fuoco Carabinieri
Emergenza Sanitaria Pubblica Sicurezza
4. In casi di appalti in ambiti specifici, verrà allegato al DUVRI Standard il Piano di Emergenza dell’ambito dove verrà effettuata la lavorazione. Il Piano di Emergenza verrà consegnato al Fornitore, con firma al Committente per ricevuta.
In caso di infortunio o incidente con conseguenti danni a persone, nel caso in cui gli addetti al primo soccorso del Fornitore non siano in grado di gestire l’evento potrà essere richiesto il supporto da parte del personale sanitario del Committente.
SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI COOPERAZIONE
Il Committente, nel rispetto della piena autonomia organizzativa e gestionale del Fornitore, dispone quanto segue, al fine di promuovere le azioni di cooperazione finalizzate alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Il Fornitore s’impegna ad attuare le disposizioni di seguito riportate, nonché ad impartire al personale addetto agli interventi aggiudicati, precise istruzioni ed adeguate informazione/formazione per l’accesso ai diversi ambiti e settori di attività.
3.1 DISPOSIZIONI GENERALI PER IL PERSONALE DEL FORNITORE
Il personale del Fornitore per poter accedere ed operare negli edifici ed aree di pertinenza del Committente:
• deve essere individuato nominativamente, mediante apposizione sull’indumento da lavoro della tessera di riconoscimento;
• deve programmare preventivamente le attività oggetto del contratto in termini spazio temporali (es: giorni ed orari di accesso ai locali del Committente con i riferimenti Aziendali forniti in sede di aggiudicazione, luoghi di consegna materiali) onde evitare eventuali contemporaneità ed interferenze con le attività del Committente e/o di Ditte terze;
• deve visionare le planimetrie di evacuazione rapida in caso di emergenza apposte in prossimità dei luoghi in cui verranno svolti i lavori e deve prendere fisicamente visione delle vie di esodo prima dell’inizio della propria attività;
• deve accedere alle aree aziendali seguendo scrupolosamente i dettami comunicatigli dal Committente onde evitare eventuali interferenze con percorsi pedonali e/o dedicati alle emergenze;
• prima dell’inizio dei lavori devono essere disposte ed attuate tutte le necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla tutela della sicurezza dei lavoratori durante il lavoro (opere provvisionali, delimitazioni, recinzioni, segnaletica, dispositivi di protezione individuale, ecc.) sia per i rischi propri, sia per quelli specificatamente individuati dal Committente ai fini dell’eliminazione dei rischi interferenti;
• deve scaricare il proprio materiale, se necessario, nel luogo indicato all’atto dell’aggiudicazione;
• non deve ingombrare con mezzi, materiali e/o attrezzature i percorsi di esodo e le uscite di emergenza;
• non deve abbandonare materiali e/o attrezzature che possono costituire fonte potenziale di pericolo in luoghi di transito e di lavoro se non autorizzati e in condizioni di sicurezza;
• non deve abbandonare materiali e/o attrezzature in posizione di equilibrio instabile o, qualora ciò fosse indispensabile, deve segnalarne la presenza;
• la movimentazione di materiale deve essere effettuata in sicurezza e, se necessario, con l’ausilio di appositi carrelli o ausili del Fornitore;
• non deve usare senza autorizzazione i materiali e/o attrezzature di proprietà del Committente;
• per interventi su impianti/attrezzature e/o macchinari consultare sempre i libretti di istruzione tecnica e/o i referenti tecnici di competenza del Committente prima dell’inizio dei lavori ed accertarsi che il fermo macchina/impianto di tale attrezzatura non possa essere di pregiudizio dell’incolumità fisica del personale, dei pazienti e dei visitatori e non vada ad inficiare nell’organizzazione dei singoli settori del Committente. In caso di necessario fermo macchina/impianto, programmare l’intervento con i referenti tecnici e sanitari del Committente;
• attenersi e rispettare le indicazioni riportate dall’apposita segnaletica e cartellonistica specifica (deposito infiammabili, zona protetta, contaminazione biologica, pericolo carichi sospesi, ecc.) sia all’esterno
che all’interno delle strutture del Committente;
• in caso di evento pericoloso per persone o cose (ad esempio, incendio, scoppio, allagamento, emergenza terremoto, ecc.) e in caso di evacuazione, il personale del Fornitore dovrà seguire le istruzioni del personale in servizio del Committente.
• E’ vietato fumare all’interno degli ambienti del Committente e tale divieto è esteso anche per l’utilizzo della sigaretta elettronica.
• E’ vietato abbandonare mozziconi e sigarette accese e gettare materiale infiammabile in prossimità delle aree del Committente.
• È vietato a qualsiasi lavoratore, del Committente e del Fornitore, assumere sostanze alcooliche in qualsiasi quantità durante l’orario di lavoro nonché sostanze stupefacenti.
Inoltre si comunica che:
• i servizi igienici utilizzabili dal personale del Fornitore sono quelli riservati agli utenti, opportunamente segnalati e facilmente identificabili;
• nelle Unità Operative e nei singoli settori lavorativi è disponibile un telefono sia per l’emergenza che per le comunicazioni aziendali, previo permesso del personale del Committente;
• per problematiche tecniche sono reperibili gli operatori tecnici del Committente chiedendo al personale presente in loco.
Il personale del Fornitore, ai fini della prevenzione incendi e di una corretta gestione delle emergenze, deve:
• mantenere gli ambienti del Committente puliti e non ostruire le vie d’esodo;
• richiedere autorizzazione specifica per l’eventuale necessario accumulo di materiali combustibili od infiammabili;
• evitare l’accumulo di materiali combustibili od infiammabili;
• evitare l’ostruzione delle vie d’esodo e abbandono del materiale lungo il percorso che porta al luogo sicuro;
• evitare l’uso di sorgenti di innesco (saldature od uso di fiamme libere) o la realizzazione di aperture su componenti resistenti al fuoco;
• evitare di depositare rifiuti o materiale di scarto, nemmeno in modo temporaneo nello sbarco degli ascensori;
• evitare di bloccare le porte tagliafuoco dei compartimenti antincendio (ad es. degli ascensori, montacarichi, dei locali tecnici, dei corridoi) con cunei o altri mezzi che ne impediscano la chiusura, con ciò vanificandone la funzione protettiva nei confronti di un’estensione dell’incendio.
3.2 CONTENIMENTO INQUINAMENTO ACUSTICO/VIBRAZIONI
Stante l’inserimento dell’area di lavoro all’interno di strutture sanitarie, il Fornitore ha l’obbligo di contenere l’emissione di rumori nei limiti compatibili con l’attività sanitaria; pertanto dovrà prevedere l’utilizzo di macchinari e attrezzature rispondenti alle normative per il controllo delle emissioni rumorose in vigore al momento dello svolgimento dei lavori anche evitando di mantenere acceso il motore dell’automezzo dal quale deve essere scaricata la merce.
Nel caso di lavorazioni rumorose circoscrivere gli ambienti frapponendo schermature, chiusure di porte, o adottare tutti quei provvedimenti idonei a limitare la propagazione di onde sonore nei locali utilizzati per attività sanitarie.
Le eventuali attività di lavori edili dovranno essere condotte con le modalità che prevedono il minore impatto in termini di vibrazioni; qualora sia inevitabile l’utilizzo di mezzi o attrezzature che determinano importanti vibrazioni, è necessario concordare preventivamente con i Servizi Tecnici (U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche, U.O. Ingegneria Clinica) e la Direzione di Presidio Ospedaliero strategie di trasferimento e/o riduzione dell’attività sanitaria circostante per la durata dei lavori.
Le tempistiche e gli orari di intervento delle eventuali lavorazioni andranno concordate preventivamente con i Servizi Tecnici.
3.3 CONTENIMENTO INQUINAMENTO AMBIENTALE
Il Fornitore è obbligato al rispetto di tutte le cautele che evitino inquinamento ambientale di qualsiasi tipo, ovvero:
• obbligo di contenimento di aerosol, polveri e areodispersi;
• in caso di attività con produzione di polveri e/o areodispersi, il Fornitore deve realizzare una idonea barriera antipolvere perimetrale o utilizzare attrezzature aspiranti e comunque deve preventivamente circoscrivere l’area e realizzare l’intervento in orari di minor affluenza di utenti/pazienti (es. al mattino presto) e comunque accompagnati da personale AUSL referente di contratto;
• mantenere sempre una condizione idonea ad evitare la dispersione di polveri e/o inquinanti;
• pulire a fondo le zone interessate dagli interventi prima che i pazienti/utenti vengano riammessi nell’area o vengano riprese le attività sanitarie ovvero l’utilizzo delle attrezzature;
• nel trasporto di materiali esausti (es. filtri), gli stessi devono essere posti all’interno di contenitori chiusi per prevenire contaminazioni indebite.
3.4 PRECAUZIONI PER IL FORNITORE IN CASO DI LAVORI EDILI
È necessario che siano prese le seguenti precauzioni in caso di attività manutentive che comportino anche lavori edili per i quali non è prevista la redazione dello specifico PSC o altri piani di sicurezza:
• durante i lavori, devono essere pianificate con il Committente, se necessario, lo spegnimento/sezionamento degli impianti di condizionamento, rilevazione incendi, gas medicali etc. e i condotti devono essere opportunamente protetti;
• l’area di intervento deve essere completamente isolata e circoscritta;
• deve essere garantita la tutela degli ambienti sanitari limitrofi rispetto ai rischi presenti nelle attività di manutenzione svolte;
• devono essere individuate zone precise per il deposito delle attrezzature utilizzate;
• apposita segnaletica dovrà essere predisposta per i visitatori ed il personale atta a tutelare, e ove possibile, a segregare i percorsi riservati al pubblico;
• gli orari e la tempistica dell’attività deve essere stabilita con precisione e comunicata ai responsabili e/o referenti delle attività sanitarie;
• il materiale di risulta deve essere allontanato immediatamente secondo un percorso ben definito, evitando la dispersione di polvere, mediante contenitori o sacchi chiusi;
• la zona di lavoro deve essere adeguatamente pulita al termine delle attività manutentive.
3.5 CONTENIMENTO DISPERSIONE SOSTANZE PERICOLOSE
Se per effettuare la propria attività, il Fornitore introduce e/o utilizza sostanze chimiche, è obbligatorio per il Fornitore:
• fornire al Committente le schede di sicurezza dei prodotti chimici pericolosi utilizzati;
• rispettare quanto contenuto nelle schede di sicurezza che accompagnano i prodotti, indossare i dispositivi di protezione individuale ivi specificati, seguire i consigli di prudenza indicati sulle etichette e nelle schede, ed in particolare evitare la dispersione nell’ambiente (atmosfera, terra o acqua) di sostanze pericolose per l’uomo e/o per l’ambiente, come riportato nelle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati riguardante le informazioni ecologiche;
• non utilizzare mai contenitori non etichettati e nel caso si dovesse riscontrarne la presenza non aprire e maneggiarne il contenuto;
• non mescolare sostanze tra loro incompatibili;
• utilizzare sostanze infiammabili o combustibili, se previsto ed autorizzato, nelle quantità minime necessarie informando il personale del Committente sui relativi rischi e sulle cautele da adottare;
• in caso di necessità e/o emergenza (es. sversamento accidentale ambientale) mettere in atto le misure di contenimento previste nella scheda di sicurezza e contattare il Committente per il seguito di competenza.
3.6 CORRETTO UTILIZZO DI MACCHINE E ATTREZZATURE
Salvo accordi presi tra le parti, previsti in contratto e valutati nel DUVRI specifico, è fatto assoluto divieto:
• al personale del Fornitore di usare e/o manomettere attrezzature del Committente, per il quale è vietato cedere, a qualsiasi titolo, macchine, impianti, attrezzi, strumenti e opere provvisionali proprie a terzi;
• al personale del Committente di utilizzare e/o manomettere attrezzature del Fornitore.
Tuttavia, eccezionalmente, qualora quanto previsto nei punti precedenti debba essere derogato per imprescindibili ragioni produttive concordate preventivamente tra il Fornitore e il Committente, qualsiasi cessione potrà avvenire solo su espressa e motivata autorizzazione scritta di quest’ultimo. In tal caso, per ambo i contraenti, all’atto della presa in consegna delle attrezzature, macchine e/o altro eventualmente ceduto (entrambi conformi a specifiche disposizioni legislative e di sicurezza ed idoneamente manutentati e verificati dal proprietario e corredati da apposite istruzioni di uso), l’utilizzatore finale deve ricevere adeguata formazione all’uso e deve attenersi ai disposti dell’art. 20 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii., assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa all’uso stesso.
L’utilizzatore finale ha l’obbligo di adoperare correttamente quanto affidatogli e segnalare immediatamente le deficienze delle protezioni alle macchine o alle attrezzature utilizzate, nonché qualsiasi condizione di pericolo al proprio Datore di Lavoro, Dirigente e Preposto.
Ambo i contraenti, ciascuno per propria competenza ed in merito agli accordi contrattuali presi, provvedono, collaborando e coordinandosi, a manutentare la macchina o l’attrezzatura al fine di mantenere perfette le condizioni di sicurezza iniziali.
Qualora, nel presente contratto si ravvisino attrezzature di proprietà del Committente, concesse in uso esclusivo al Fornitore o in uso promiscuo tra il Committente e il Fornitore/RTI, sarà cura dell’U.O. titolare della gestione delle attrezzature medesime predisporre gli atti conseguenti. La documentazione verrà in seguito allegata al presente DUVRI.
3.7 PRECAUZIONI PER LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
Durante le operazioni di rifacimento impiantistico, anche in base alle specifiche tecniche per l’introduzione di nuove tecnologie, il Fornitore deve essere dotato di appositi dispositivi di protezione nonché di apparecchiature idonee al rilevamento di cavi in tensione anche sotto traccia. Inoltre tali operazioni potranno essere effettuate esclusivamente da operatori elettricisti (PES) idoneamente formati nel rispetto della normativa vigente (con particolare riferimento alle specifiche norme CEI).
Nel caso in cui accada che il Fornitore intercetti e/o danneggi accidentalmente parti impiantistiche del Committente, questo deve contattare immediatamente i tecnici del Committente, i quali provvederanno alle operazione preventive e/o protettive del caso (in particolare la disattivazione/intercettazione e sezionamento dell’alimentazione degli impianti del Committente).
Stante la possibilità di attività sanitarie in corso, potrebbe non essere possibile disattivare generalmente tutti gli impianti elettrici per cui è probabile che nelle zone interessate dai lavori ci siano dei conduttori in tensione: pertanto i tecnici del Fornitore, con formazione specifica, dovranno adottare tutte le cautele del caso.
3.8 PRECAUZIONI IN CASO DI ALLACCIO ALLA RETE ELETTRICA FISSA ED USO DI APPARECCHIATURE/DISPOSITIVI DA PARTE DEL FORNITORE
Per l’allaccio alla rete elettrica del Committente da parte del Fornitore, quest’ultimo deve utilizzare apparecchi elettrici, componenti (cavi, spine, adattatori etc.) ed attrezzature elettriche rispondenti alla regola dell’arte.
E’ assolutamente vietato l’utilizzo di cavi giuntati o che presentino lesioni o abrasioni anche in situazioni provvisorie.
Nella fasi di allaccio di apparecchiature alla rete elettrica e nelle fasi di installazione, l’uso di prolunghe, prese multiple o simili deve essere ridotto al minimo, concordato preventivamente con il Committente.
Qualora si impieghino prolunghe elettriche autorizzate dal Committente, le si dovrà posizionare e fissare in modo che le stesse non siano motivo di inciampo, e possibilmente protette in apposite canaline che proteggano da sollecitazioni meccaniche.
3.9 PRECAUZIONI IN CASO DI OPERAZIONI DI FORATURA MURI
Prima di procedere all’esecuzione di processi di foratura delle componenti in muratura e/o cartongesso del Committente, il Fornitore deve:
• richiedere al Responsabile del Procedimento/ Direttore dell’Esecuzione/ ai Servizi Tecnici (U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche, U.O. Ingegneria Clinica, ecc.) afferenti al Committente, autorizzazione specifica, concordandone tempistiche e modalità di intervento;
• accertare preventivamente l’eventuale presenza di tubazioni o impianti elettrici incassati tramite adeguata strumentazione;
• utilizzare strumentazione propria, di cui il Fornitore garantisce qualità e rispondenza alle specifiche norme, sanificata prima di entrare negli ambienti sanitari;
• utilizzare apparecchi di aspirazione delle polveri prodotte durante la foratura dei muri;
• al termine delle lavorazioni, il personale del Fornitore è tenuto a ripristinare l’ambiente, eliminando i residui ed i rifiuti prodotti.
3.10 CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI
E’ obbligo del Fornitore contenere l’impatto ambientale dei rifiuti dalle lavorazioni, dalle demolizioni e forniture di materiali (imballaggi, ecc.).
Eventuali rifiuti a matrice biologica, compresi aghi e taglienti, devono essere idoneamente raccolti e smaltiti a cura del Fornitore.
Anche eventuali rifiuti di materiale plastico devono essere idoneamente raccolti e smaltiti a cura del Fornitore.
Lo smaltimento di occasionali ed eventuali rifiuti prodotti dal Fornitore dovrà seguire la logica di raccolta differenziata di seguito rappresentata a titolo esemplificativo:
Fax simile contenitore | Xxxx può contenere | Xxxx non deve contenere |
Carta e Cartoncino | • Imballaggi in carta e cartoncino ridotti in volume (es. buste, scatole vuote dei reagenti e dei farmaci), salviette delle mani anche bagnate ma pulite, libri e giornali • Fogli di carta, parte in carta delle confezioni, tetrapak per bevande risciacquati • Documenti in cui i dati sensibili presenti sono stati resi irrecuperabili (es. stracciando in più parti il foglio) | • Carta sporca, carta unta carta chimica o plastificata • Carta contaminata da liquidi biologici |
Plastica e Alluminio | • Imballaggi in plastica VUOTI (es. bottiglie, flaconi, reti, sacchetti, cellophane, polistirolo, reggette per legatura di pacchi, parti in plastica delle confezioni, tappi) • Imballaggi in alluminio e acciaio VUOTI (es. lattine, barattoli, tappi a corona) | • MATERIALE SANITARIO • Floppy disk, CD, • Contenitori VUOTI che presentano un simbolo di rischio |
Vetro | • Contenitori VUOTI in vetro bianco, es. fleboclisi • Contenitori VUOTI in vetro colorato (bottiglie di acqua e bevande, sciroppi, ecc) | • Ceramica, lampadine, neon o termometri rotti |
Xxxxxx non differenziato | • TUTTO ciò che NON è oggetto di raccolta differenziata (es. fazzoletti usati, spazzatura); • TUTTO IL MATERIALE SANITARIO CHE NON E’ CONTAMINATO DA LIQUIDI POTENZIALMENTE INFETTI • CD, DVD, Floppy disk (se resi inutilizzabili) | • Liquidi anche se all'interno ad un contenitore (es. sacca) • Presidi taglienti e pungenti o a rischio infettivo |
• CONTENITORI e FLACCONI VUOTI che presentano uno dei seguenti simboli | • FLACCONI E | |
Contenitori che | CONTENITORI VUOTI | |
riportano etichette | CON IL SIMBOLO DI | |
di rischio |
IRRITANTE MA SENZA ALTRO SIMBOLO DI RISCHIO | |
• REAGENTI SCADUTI | ||
Rifiuti a rischio infettivo | • Tutti i presidi proveniente da ambiente di isolamento infettivo • Tutti i presidi contaminati da sangue e dai seguenti liquidi biologici: siero, liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebrospinale, liquido sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, liquido pericardico, liquido amniotico | •MATERIALE SANITARIO NON CONTAMINATO |
Fax simile contenitore | Xxxx può contenere | Xxxx non deve contenere |
• Tutti i presidi contaminati da feci e urine nel caso sia ravvisata dal medico una patologia trasmissibile attraverso questi secreti • Piastre, terreni di colture ed altri presidi contaminati da agenti patogeni (es. puntali) | ||
Rifiuti taglienti e pungenti | • Presidi taglienti e pungenti contaminati da liquidi biologici • Presidi taglienti e pungenti ANCHE NON CONTAMINATI es. aghi, fialette, siringhe, bisturi monouso, lame, VETRINI, anche i puntali ad uso manuale possono essere raccolti in questi contenitori | |
Rifiuti liquidi pericolosi a rischio chimico | REFLUI LIQUIDI PERICOLOSI: • Rifiuti liquidi provenienti dalle apparecchiature dei laboratori (es. coloranti) |
3.11 MODALITA’ DI COORDINAMENTO E PERIODICITA’ DELLE RIUNIONI
Il coordinamento svolto dai soggetti contraenti il presente contratto, avviene tramite la predisposizione di regole e indicazioni nel momento di stesura e formulazione del contratto, nella valutazione tecnica e di sicurezza delle opere/interventi da eseguire e con la trasmissione del presente documento per la illustrazione generale dei rischi propri e delle modalità organizzative interne.
Il Responsabile del Procedimento/ Direttore dell’Esecuzione/ l’U.O. Servizio di Prevenzione e Protezione possono prevedere incontri specifici per la messa a punto di particolari interventi organizzativi quali:
• sopralluoghi periodici e/o straordinari per la verifica dei problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti;
• sopralluoghi in caso di lavori straordinari per la verifica e l’organizzazione del da farsi;
• riunioni periodiche per la verifica di eventuali problemi inerenti la sicurezza nelle attività interferenti;
• riunioni convocate in caso di insorgenza di problemi (es. modifiche o cambiamenti in corso d’opera, infortuni, danneggiamenti di varia origine e gestione delle emergenze relative);
• comunicazioni inerenti modifiche organizzative e gestionali dei luoghi di lavoro o delle emergenze, anche in caso di temporanee variazioni dell’organizzazione del Committente e del Fornitore.
• incontri di formazione del personale dei contraenti in relazione ad aree a rischio specifico e di informazione riguardo ad eventuali risultati di campionamenti ambientali.
SEZIONE 4 - DISPOSIZIONI SPECIFICHE ED OBBLIGHI PER LA GESTIONE DEI RISCHI INTERFERENTI NELLE ATTIVITA’ PRESSO I MAGAZZINI ED I PUNTI DI CARICO/SCARICO DEL COMMITTENTE
Presso i magazzini e i punti di carico/scarico dell’AUSL di Imola sono presenti carrelli elevatori, muletti e transpallet manuali dotati di sistemi di sicurezza a norma di legge e movimentati da personale appositamente formato ed addestrato.
L’attività lavorativa di accettazione della merce in consegna e di gestione magazzino è svolta per tutto l’orario lavorativo dei magazzini e comunque secondo quanto specificato nel buono di ordine o negli accordi eventualmente intercorsi.
Nei magazzini è presente personale dipendente dell’AUSL, ed eventualmente personale di ditte terze in appalto addetto alle attività di gestione magazzino e trasporto interno di merci (in tal caso identificabili mediante il cartellino di riconoscimento).
L’operatore del Fornitore o suo Corriere deve rispettare le seguenti norme comportamentali:
• nelle fasi di carico-scarico che prevedono l’uso del carrello elevatore, il personale del Fornitore deve rimanere fuori dal raggio di manovra dello stesso e non interferire in alcun modo con il personale incaricato di tali operazioni;
• posizionare la merce a terra o sulla banchina di carico-scarico (mediante l’ausilio esclusivamente di propri mezzi e propri operatori);
• nel caso di mezzi senza l’ausilio di sponda idraulica o che non prevedono la possibilità di raccordo con la banchina, la merce deve essere posizionata (a cura del personale del Fornitore) sul pianale del camion in posizione che permetta agevolmente la successiva presa con il carrello elevatore (a cura del personale del Committente);
• è fatto obbligo di spegnere i motori in fase di carico-scarico da parte del Fornitore o del suo Corriere, compatibilmente con il funzionamento di ausili coinvolti nel carico/scarico (es. sponde idrauliche);
• i mezzi dei Fornitori dovranno avanzare o essere spostati o effettuare manovre, nelle zone di scarico, spostandosi sempre “a passo d’uomo “;
• scrupolosa osservanza e divieto di invasione dei percorsi pedonali istituiti nelle aree di passaggio;
• i trasporti all’interno degli ambienti AUSL di merci/materiale/attrezzature da parte del Fornitore, devono essere effettuati utilizzando ausili adeguati di proprietà del Fornitore medesimo e prestando massima attenzione lungo i percorsi comuni: se del caso effettuando l’operazione sotto il controllo di più operatori. Il trasporto con l’ausilio di carrelli elevatori e/o transpallets manuali deve essere effettuato a velocità ridotte e con tutte le cautele utili ad impedire urti verso persone o cose, in particolare quando si è in corrispondenza di percorsi a curve cieche ed in prossimità di accessi ad altri locali;
• gli operatori del Fornitore e/o Corriere devono effettuare autonomamente le attività di consegna ed assicurarsi di eseguire le manovre di carico/scarico a distanza di sicurezza rispetto a terzi per non coinvolgere/travolgere questi in caso di sbilanciamenti o di cadute di materiale;
• nel caso che durante il trasporto, carico o scarico cadano accidentalmente sul percorso materiali, il Fornitore dovrà provvedere al recupero immediato, alla pulizia e ripristino dell’area;
• adozione sui mezzi dedicati alla consegna di avvisatore acustico di retromarcia;
• in presenza di più automezzi in fase di carico/scarico merci, ogni Fornitore deve attendere il proprio turno in funzione dell’ordine di arrivo, senza interferire con le attività di carico/scarico già in fase di espletamento.
Nelle fasi di posizionamento della merce non è previsto l’utilizzo di ausili (transpallet, carrelli, ecc.) di proprietà del Committente e nemmeno la collaborazione di operatori dell’Azienda stessa.
In via del tutto eccezionale, qualora quanto previsto debba essere derogato (per imprescindibili ragioni produttive concordate con il Committente) qualsiasi utilizzo di attrezzature del Committente potrà avvenire solo a seguito di richiesta e autorizzazione dello stesso.
In tal caso, all’atto della presa in consegna delle attrezzature, i lavoratori del Fornitore devono attenersi ai disposti dell’art. 20 del D.Lgs. 81/2008, assumendosi, da quel momento, ogni responsabilità connessa all’uso.
Al personale del Committente è fatto assoluto divieto di salire sul mezzo del Fornitore o suo Corriere.
Il personale del Fornitore non deve in alcun modo interagire con le attrezzature, le apparecchiature, gli impianti fissi e mobili e i dispositivi presenti negli ambienti dell’AUSL di Imola, ad eccezione di quelli per cui il medesimo è specificamente autorizzato alla effettuazione di eventuali interventi.
Per la consegna di colli di piccole dimensioni è possibile che i Fornitori raggiungano direttamente le U.O./Servizi di destinazione all’interno delle strutture. In tal caso il personale del Fornitore deve raggiungere il luogo di consegna attraverso percorsi aperti al pubblico (o preventivamente concordati con il referente per la fornitura specifica) al fine di non esporre i propri lavoratori a rischi specifici del Committente.
SEZIONE 5 - VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ATTESI
5.1 CRITERI DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE1
Probabilità (P)
Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Probabilità:
• concomitanza di più anomalie che concorrono a determinare la stessa tipologia di rischio;
• possibile influenza di fattori ambientali o di altri fattori esterni difficilmente controllabili;
• necessità del mantenimento di misure di sicurezza per l’eliminazione delle interferenze e loro affidabilità (in ordine di affidabilità: adozione e mantenimento di sistemi tecnici e/o organizzativi, necessità di utilizzo di specifici DPI, necessità di specifica informazione, formazione, addestramento dei lavoratori);
• tipologia e durata delle attività;
• confronto con dati bibliografici o situazioni analoghe.
Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Probabilità:
Valore P | Livello | Definizione |
1 | Improbabile | Un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in un’area confinata o transennata. In quell’area non sono previste altre attività oltre a quelle in corso. Non sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio. |
2 | Poco probabile | Un’unica impresa o un singolo lavoratore autonomo svolgono le lavorazioni in una propria area osservando una distanza di sicurezza da un’altra area occupata da terzi. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto delle misure di sicurezza predisposte. |
3 | Probabile | Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni intervenendo sequenzialmente (quindi in tempi diversi) nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio per lo più nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte e nel caso di influenza di fattori esterni difficilmente controllabili. |
4 | Molto probabile | Più imprese o lavoratori autonomi svolgono le lavorazioni contemporaneamente nella stessa area per portare a termine un’opera nel suo complesso. Sono ipotizzabili infortuni correlabili al fattore di rischio nel caso di mancato rispetto di una delle misure predisposte. |
Gravità (D)
Elementi principali che concorrono all’incremento del livello di Gravità:
• tipologia di rischio (analisi dell’anomalia riscontrata e determinazione della possibilità di causare un’esposizione a uno o più agenti materiali);
• caratteristiche degli agenti materiali, loro effetti in termini di entità della manifestazione del rischio e conseguenze dell’esposizione (danno);
• caratteristiche degli esposti al rischio (esame del tipo di esposizione e delle caratteristiche dei soggetti esposti al rischio);
• confronto con dati bibliografici e situazioni analoghe.
1 Riferimento utilizzato: “L’ELABORAZIONE DEL DUVRI, Valutazione dei rischi da interferenze”; INAIL; Settembre 2013
Sulla base di tali elementi sono definite le seguenti categorie di Gravità (Danno):
Valore D | Livello | Definizione |
1 | Lieve | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando a livello piano di calpestio; lesioni con prognosi di pochi giorni. |
2 | Medio | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo utilizzano unicamente attrezzature manuali operando in quota (modeste opere provvisionali, trabattelli, scale a pioli, ecc.); lesioni con prognosi fino a 40 giorni. |
3 | Grave | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a utilizzare DPI; lesioni con prognosi oltre 40 giorni. |
4 | Molto Grave | Un'Impresa o un singolo lavoratore autonomo introducono rischi tali da obbligare terzi a predisporre misure di protezione collettiva (DPC); lesioni con inabilità permanente o morte. |
La significatività del rischio da interferenze R Int. sarà classificata tenendo conto che i rischi che possono provocare i danni più gravi occupano nella matrice le caselle in alto a destra (probabilità elevata, danno molto grave) mentre quelli minori, le posizioni più vicine all’origine degli assi (probabilità trascurabile, danno lieve), con tutta la serie di posizioni intermedie conseguenti.
In ogni caso, ove necessario, la determinazione del livello di rischio potrà avvenire anche a seguito di approfondimenti specifici (indagini ambientali, indagini fonometriche, altre indagini tecniche, ecc.).
Per ciascun rischio saranno quindi definite, in seguito, le ulteriori misure di prevenzione e protezione idonee alla sua eliminazione: tali misure debbono essere attuate dal Committente e dalle Imprese appaltatrici o lavoratori autonomi, preliminarmente allo svolgimento dell’attività lavorativa oggetto del contratto.
R Int.= P x D
P | |||||
Improbabile | Poco Probabile | Probabile | Molto Probabile | ||
D | Molto Grave | 4 | 8 | 12 | 16 |
Grave | 3 | 6 | 9 | 12 | |
Medio | 2 | 4 | 6 | 8 | |
Lieve | 1* | 2 | 3 | 4 |
(*) Si ritiene possibile considerare trascurabili (e di poter quindi interrompere a questo punto la relativa procedura di valutazione) quei rischi la cui stima fornisce un livello finale pari ad 1.
Conseguentemente a quanto sopra, la valutazione delle interferenze è riconducibile a tre fasce di rischio come sotto riportato.
Valore | Livello | Categorie di azioni previste |
1 | Assente o Trascurabile | Nessuna prevista. |
2 - 3 | Basso (B) | Rischi potenziali sufficientemente sotto controllo. Possibili azioni migliorative da valutare in fase di programmazione. |
4 - 8 | Medio (M) | Verificare che i rischi potenziali siano sotto controllo. Promuovere azioni migliorative e/o correttive da programmare nel tempo. |
9 - 16 | Alto (A) | Effettuare miglioramenti su P o su D. Promuovere azioni migliorative e/o correttive da programmare immediatamente o nel medio termine in funzione della P o del D dell’attività. |
5.2 OGGETTO DEL CONTRATTO
Si considera che, effettuando di prassi la propria specifica attività in ambienti sanitari ed ospedalieri, per il Fornitore i rischi del contesto lavorativo in cui effettuerà la fornitura rientrino nei rischi propri e specifici del Fornitore medesimo.
Nell’apposita “SEZIONE 2 - INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE” del presente documento, sono state fornite in proposito le informazioni di cui all’art. 26 comma 1, lettera b, e comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.
Inoltre nella “SEZIONE 3 - DISPOSIZIONI GENERALI ED OBBLIGHI PER L’ATTUAZIONE DELLE AZIONI DI
COOPERAZIONE” sono riportate le norme comportamentali e le disposizioni che devono essere rispettate dai lavoratori del Fornitore durante qualsiasi accesso (comprese le attività di mera fornitura di materiali e/o attrezzature) presso gli ambienti del Committente.
Per la consegna di materiale ed attrezzature sono definiti specifici punti di consegna nel presente documento. Nel caso in cui la consegna avvenga presso i punti di carico/scarico definiti, rispettare le specifiche presenti; diversamente concordare con il referente dell’appalto del Committente il luogo e il punto di consegna e/o i percorsi utili al raggiungimento dei luoghi oggetto dell’attività, anche al fine della rivalutazione di eventuali rischi da interferenze.
5.2.1 ULTERIORI INTEGRAZIONI
Nei casi in cui si renda necessaria un’ulteriore integrazione di quanto già descritto, potranno essere predisposti appositi documenti, utili ad implementare e contestualizzare le interferenze presso le sedi dell’AUSL di Imola nelle quali si esplica il contratto in oggetto.
Gli stessi potranno essere dinamicamente revisionati (secondo le modalità descritte al successivo paragrafo 5.5 “Gestione del DUVRI”):
1. a seguito di specifici incontri di cooperazione e coordinamento;
2. sulla base dei rischi reali, derivanti dalla somma dei rischi specifici presenti negli ambienti di lavoro oggetto del contratto e dei rischi indotti effettivamente dal Fornitore nello svolgimento delle proprie attività.
5.3 RISCHI INTERFERENZIALI STANDARD
La valutazione effettuata secondo i criteri precedentemente esplicitati ha portato ad individuare i seguenti potenziali rischi generici da interferenza e le relative misure di prevenzione/protezione (organizzative e/o tecniche) da adottare.
I rischi da interferenza non menzionati devono essere considerati come assenti o trascurabili.
In caso di sopravvenienze impreviste rispetto ai contenuti della presente valutazione dei rischi per le quali si individuino pericoli di qualsivoglia tipo qui non contemplati, le attività devono essere immediatamente arrestate e devono essere discusse tra le parti le più idonee modalità per il superamento di dette sopravvenienze delle quali è obbligatorio dare conto nella specifica integrazione del DUVRI che potrà essere contestualmente redatto anche in forma di verbale firmato tra le parti.
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze da uso promiscuo di percorsi interni ed esterni comuni e locali comuni legati alla compresenza di operatori del Committente, del Fornitore del contratto, di Fornitori di altri lavori concomitanti | B | Tutte le aree interne ed esterne di tutte le sedi del Committente | Il Direttore di Esecuzione del contratto e/o il Responsabile di U.O. del Committente, deve concordare con il Fornitore, anticipatamente rispetto all’effettuazione, i punti di esecuzione dei lavori/servizi, ed individuare anticipatamente anche i percorsi più brevi ed opportuni al raggiungimento di tali aree. | Il Fornitore deve: • concordare con il Committente, anticipatamente rispetto all’esecuzione dell’attività in oggetto, i punti di svolgimento, i punti di carico e scarico temporanei e i percorsi più brevi ed opportuni al raggiungimento delle aree di intervento; • effettuare il trasporto di beni, materiali, attrezzature/ apparecchiature utilizzando ausili |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
nonché di pazienti- utenti e/o visitatori/fruitori dei servizi dell’AUSL | di proprietà del Fornitore (carrelli elevatori e/o transpallet) adeguati all’ingombro ed al peso per evitare cadute e/o ribaltamenti, eventualmente effettuando le manovre in presenza di più operatori; • prestare sempre la massima attenzione in particolare lungo i percorsi comuni per evitare rovesciamenti verso terzi/utenti/pubblico; • trasportare beni, materiali, attrezzature/apparecchiature a velocità ridotta e con le cautele che impediscano urti con persone o cose, in particolare nelle curve cieche ed in prossimità degli accessi ai locali; • non intralciare le vie di accesso e di esodo con i propri mezzi/ausili di trasporto e/o con i carichi; • non abbandonare mai, neppure temporaneamente, i propri mezzi di trasporto, attrezzature e/o materiali di lavoro e carichi. | |||
Interferenze dovute alla presenza di personale del Committente e Fornitori terzi | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Evitare il più possibile l’effettuazione contemporanea di attività tra diversi Fornitori. Il Committente programma preventivamente con il Fornitore i termini spazio- temporali di effettuazione delle attività in modo da evitare contemporaneità indesiderate. | Programmare preventivamente, tra Fornitore e Referente del Committente per il contratto specifico, i termini spazio-temporali di effettuazione delle attività in modo da evitare contemporaneità indesiderate. |
Interferenze dovute all’utilizzo di attrezzature e dispositivi di proprietà del Fornitore durante l’effettuazione del suo servizio | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il personale del Committente deve controllare che il Fornitore nell’effettuazione del servizio utilizzi ausili, attrezzature e/o dispositivi adeguati all’intervento e di sua proprietà. | Tutti gli ausili, le attrezzature o apparecchiature utilizzate dal Fornitore durante l’esecuzione delle attività, devono essere certificati e marcati CE e/o disporre di un marchio di qualità (ove applicabile). I medesimi devono essere perfettamente funzionanti, adeguati in termini di calibratura/taratura o di revisione/manutenzione. L’utilizzo di ausili, attrezzature o apparecchiature deve essere coerente con quanto indicato nei manuali di istruzione e nei libretti d’uso degli stessi. Il Fornitore, in relazione all’esecuzione del servizio in oggetto, deve: |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
• prediligere l’utilizzo di attrezzature e/o apparecchiature a batteria anziché apparecchiature da collegarsi alla rete elettrica fissa. In quest’ultima evenienza, l’allaccio alla rete deve essere preceduto da autorizzazione del Direttore di Esecuzione AUSL e/o dal Responsabile della U.O. di destinazione. L’attività deve essere effettuata solo da personale idoneamente formato con l’ausilio del personale dei Servizi Tecnici del Committente; • eliminare la presenza di prolunghe e cavi di alimentazione delle attrezzature di lavoro posati nelle zone di passaggio; • scegliere attrezzature di lavoro che emettano il minor rumore possibile e che producano il minor livello possibile di vibrazioni, tenuto conto del lavoro da svolgere. | ||||
Interferenze dovute ad una possibile presenza di agenti biologici. Eventuale esposizione del personale del Fornitore in caso di interventi in aree sanitarie. | B | Tutte le aree aziendali di diagnosi e cura pazienti, i percorsi e i depositi di raccolta rifiuti a rischio infettivo, i depositi dedicati allo “sporco” e le attrezzature e apparecchiature che possono essere venute a contatto con materiali biologici | Qualora, per motivi di sterilità/igiene, in aggiunta ai DPI utilizzati dal personale del Fornitore, sia necessario l’utilizzo di dispositivi barriera, questi potranno essere forniti dall’U.O. presso la quale deve svolgersi l’attività in oggetto. Quest’ultima, compatibilmente con l’organizzazione e l’attività sanitaria in corso, deve garantire, per quanto possibile, la corretta pulizia/detersione degli ambienti e/o delle apparecchiature/attrezzature già presenti e prima dell’effettuazione degli interventi a carico del Fornitore. | Il Fornitore, in base alla propria valutazione dei rischi ed all’attività che deve eseguire presso l’AUSL, deve munire il proprio personale di DPI idonei all’attività da svolgersi. Per accedere a locali con esigenze di sterilità (e/o con esigenze sanitarie particolari), gli operatori del Fornitore dovranno indossare dispositivi barriera (camice, calzari, copricapo, mascherina, guanti, protezioni di occhi e viso) in conformità alle vigenti procedure dell’AUSL di Imola. Gli operatori del Fornitore che dovranno operare nei settori sanitari, per la propria salute e per la salute dei terzi, dovranno comunque: • proteggere preventivamente ed adeguatamente eventuali proprie ferite, lesioni o graffi cutanei; • evitare di portarsi le mani alla bocca o agli occhi ed evitare di consumare cibi e bevande; • lavarsi frequentemente le mani e comunque al termine degli interventi di cui trattasi. |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Quando e se possibile, il Fornitore deve effettuare le operazioni in oggetto, al di fuori dell'orario di presenza di pazienti e/o utenti. In caso di puntura, taglio o contaminazioni rispettare le disposizioni preventivamente impartite dal Medico Competente del proprio Datore di Lavoro e informare il Preposto/Dirigente dell’U.O. del Committente presso la quale viene svolta l’attività. In ogni caso, deve recarsi o farsi accompagnare al più vicino Pronto Soccorso per le conseguenti assistenze e segnalare con modalità scritta e con contenuti adeguati al Committente la dinamica dell’infortunio a matrice biologica. | ||||
Interferenze dovute ad una possibile presenza di agenti chimici. Eventuale esposizione del personale del Fornitore durante i propri interventi in aree sanitarie con presenza di sostanze e/o preparati chimici. | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Negli ambienti (in particolare Laboratori, Sale Operatorie, aree decontaminazione strumentario chirurgico) possono essere utilizzate sostanze e preparati chimici pericolosi. L’utilizzo di sistemi di protezione collettiva e i continui monitoraggi ambientali effettuati in detti ambienti, portano a mantenere sotto controllo il rischio per la salute e la sicurezza degli operatori. | Il Fornitore deve attenersi strettamente alle istruzioni e tempistiche concordate con il personale del Committente. Deve essere preventivamente comunicato al Preposto del Committente l’utilizzo di agenti chimici pericolosi unitamente alle specifiche di prevenzione e protezione adottate dal personale del Fornitore. In caso di emergenza chimica (es. sversamento accidentale ambientale) attenersi alle indicazioni del Committente. |
Interferenze derivanti dalle operazioni di installazione, collaudo, assistenza tecnica e manutenzione | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il Referente Aziendale del Committente coopera con il personale del Fornitore al fine di limitare o inibire l’accesso al sito oggetto delle attività eventualmente mettendo a disposizione un ambiente non interessato da contemporanee attività sanitarie, in particolare per gli interventi immediati e/o in urgenza. Il personale del Committente, la cui presenza non è richiesta per l’esecuzione delle attività in programma, se presente, deve tenersi a debita distanza durante le operazioni a carico del Fornitore. | L’effettuazione delle manutenzioni su guasto e/o programmate delle verifiche di sicurezza e dei controlli di qualità da parte del Fornitore deve avvenire sulla base di una pianificazione concordata con il Direttore dell’Esecuzione. Il Fornitore, al momento dell’arrivo programmato o in urgenza, deve qualificarsi al Direttore di Esecuzione del contratto o presso il Responsabile di U.O. per ricevere l’autorizzazione all’accesso al sito, al fine dello svolgimento dell’attività di cui al contratto. Tale autorizzazione deve escludere l’eventuale presenza di situazioni di emergenza tecnico/sanitaria in atto. In caso di necessità di intercettazione o chiusura temporanea di impianti di reparto, il |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Fornitore, prima dell’esecuzione, deve contattare gli operatori dei Servizi Tecnici del Committente ed attendere autorizzazione. Il Fornitore, se necessario, in cooperazione con il Direttore di Esecuzione del contratto o il Responsabile di U.O., provvede a limitare o inibire l’accesso al sito oggetto dell’attività a parti terze. Il Fornitore deve ridurre il più possibile la presenza di rifiuti e di cavi di alimentazione delle proprie attrezzature di lavoro nelle zone di passaggio, al fine di evitare pericoli di inciampo. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. Prima di provvedere ad interventi su apparecchiature di proprietà del Committente, gli operatori del Fornitore devono aver visionato e devono poter consultare il manuale di uso e di service dell’apparecchio medesimo, confrontandosi, se necessario, con il Referente Aziendale del Committente. | ||||
Interferenze da disturbo di procedure sanitarie e non | M | Tutte le aree interne. Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Qualora risulti al personale del Committente che le attività del Fornitore da eseguirsi siano incompatibili con il normale svolgimento delle attività sanitarie, queste dovranno essere sospese per il tempo necessario all’esecuzione ed al ripristino delle normali condizioni di operatività. | Qualora le attività da eseguirsi siano incompatibili con il normale svolgimento delle attività sanitarie, le attività del Fornitore dovranno essere sospese per il tempo necessario al completamento e al ripristino delle normali condizioni di operatività. L’intervento dovrà comunque realizzarsi nei tempi e nei modi più opportuni ed utili alla minimizzazione dell’interferenza organizzativa. |
Interferenze dovute alla produzione di rumore e/o di vibrazione | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Gli orari e le modalità di intervento del Fornitore ed in particolare per le attività che producono rumore e/o vibrazioni, devono essere preventivamente concordate in loco con il Direttore di Esecuzione del contratto e con il Responsabile di U.O. coinvolta, organizzando l’effettuazione dell’intervento | Il personale del Fornitore dovrà essere provvisto, formato ed addestrato all’uso dei DPI (otoprotettori) previsti per la minimizzazione dell’esposizione al rischio. Le attrezzature di proprietà del Fornitore utilizzate dal proprio personale, dovranno garantire livelli di rumorosità e di vibrazioni riconosciuti non lesivi di organi ed |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
in orari di minor presenza di pazienti, utenti, operatori AUSL, ed eventualmente richiedendo l’utilizzo di accessori fonoassorbenti. | apparati e dovranno opportunamente essere certificati in relazione al rischio specifico. Sarà ulteriore premura del Fornitore dotarsi, se del caso, di sistemi ed ausili barriera e/o fonoassorbenti. | |||
Interferenze dovute alla presenza o alla produzione di polvere | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Effettuazione di sopralluoghi preventivi e attivazione, da parte del Direttore di Esecuzione del contratto o del Responsabile di U.O. Committente di interventi di pulizia preventivi rispetto alla esecuzione delle attività relative al presente contratto, in ambienti a rischio di polverosità ambientale eccessiva. | Il Fornitore deve predisporre modalità di lavoro per il proprio personale, atte a minimizzare la produzione, il sollevamento e la diffusione di polvere, facendo uso di attrezzature con aspirazione (non soffiante). Il Fornitore deve comunque eseguire interventi mirati all’eliminazione delle eventuali polveri prodotte al termine delle attività proprie del contratto. |
Interferenze da erronea esecuzione di compiti, da errato o incompleto setup dell’area di lavoro, da incompleto svolgimento delle attività. | M | Xxxx di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Richiedere, se del caso, la delimitazione delle aree di lavoro, condividendo le modalità di allontanamento delle persone terze. Al termine della sessione di lavoro del Fornitore, acquisire informazioni sullo stato di avanzamento delle attività in contratto (se terminate o non terminate). | Il Fornitore deve garantire il rispetto delle procedure tecniche di intervento da parte del proprio personale. Tra le parti devono essere concordate preventivamente le specifiche generali per eseguire l’intervento e per definire la delimitazione fisica dell’area. Se l’intervento non è stato risolutivo o non è terminato, è fatto obbligo al personale del Fornitore di segnalare formalmente al Preposto del Committente il mancato termine dell’intervento e quindi il non funzionamento/utilizzo di eventuali ambienti e/o beni e/o apparecchiature/attrezzature e/o dispositivi con emissione di conseguente divieto temporaneo d’uso. |
Interferenze dovute ad eventuale produzione di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore in cui sono presenti fonti di emissioni di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti | I locali del Committente in cui è previsto l’uso di apparecchi elettromedicali, che per la loro funzione emettono radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, sono ad accesso controllato e sono dotati di segnaletica di sicurezza. I locali in cui si usano sorgenti di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti sono segnalati all’esterno. | È fatto divieto al personale del Fornitore di accedere a tali aree privi di autorizzazione specifica. Per procedere con l’attività in tali aree, solo ed esclusivamente in momenti in cui l’attività del Committente non è prevista, è necessario che il Fornitore chieda autorizzazione all’accesso al Coordinatore Sanitario in loco. Rigoroso rispetto delle istruzioni operative concordate con l’Esperto Qualificato e della segnaletica di sicurezza presente sul posto. |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
Interferenze dovute ad eventuale produzione di radiazioni laser | B | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore in cui sono presenti fonti di emissioni di Radiazione Laser | I locali del Committente in cui è previsto l’uso di apparecchi elettromedicali che per la loro funzione emettono radiazioni laser sono ad accesso controllato e sono dotati di segnaletica di sicurezza. I locali in cui si usano sorgenti di radiazione laser sono segnalati all’esterno. | È fatto divieto al personale del Fornitore di accedere a tali aree privi di autorizzazione specifica. Per procedere con l’attività in tali aree, solo ed esclusivamente in momenti in cui l’attività del Committente non è prevista, è necessario che il Fornitore chieda autorizzazione all’accesso al Coordinatore Sanitario in loco. È richiesto il rigoroso rispetto delle istruzioni operative concordate con l’AUSL e della segnaletica di sicurezza presente sul posto. |
Interferenze derivanti da possibili elettrocuzioni da contatti diretti o indiretti su parti elettriche e/o impianti elettrici | B | Parti in tensione dell’impianto elettrico | Il Direttore di Esecuzione del contratto d’appalto o il Responsabile di U.O. Committente deve impedire che vengano autonomamente effettuati interventi su parti in tensione di impianti elettrici, da parte del personale del Fornitore, senza la preventiva autorizzazione ed assistenza degli operatori dei Servizi Tecnici del Committente. | In caso sia necessario un intervento su parti in tensione dell’impianto elettrico fisso e/o parti mobili, il personale del Fornitore deve richiedere l’intervento dei tecnici elettricisti dei Servizi Tecnici del Committente. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. |
Interferenze connesse all’accesso in locali/vani tecnici | B | Locali/vani tecnici, cavedi, coperture, interessate dall’attività specifica del Fornitore | Tali ambienti, a rischio specifico, sono ad accesso controllato e normalmente chiusi a chiave. | Il Fornitore, in caso di necessità, deve contattare il personale dei Servizi Tecnici del Committente ed eventualmente il Direttore di Esecuzione del contratto, per concordare i tempi, modi e gli spazi occorrenti all’effettuazione degli interventi da eseguire, precisando le ulteriori specifiche misure di sicurezza da attuare. Il Fornitore deve garantire che il proprio personale addetto abbia il livello di formazione adeguato e coerente con quanto previsto dalle norme tecniche di settore. |
Interferenze dovute al Rischio Incendio e nella Gestione delle Emergenze | M | Aree di lavoro interessate dall’attività specifica del Fornitore | Il personale del Committente è autorizzato a richiedere al personale del Fornitore o suoi Corrieri, comportamenti corretti che evitino ogni possibile pericolo di innesco o propagazione di incendio. Il personale del Committente di tutti gli ambiti lavorativi è a conoscenza di tutti i Piani di Emergenza degli ambiti territoriali dell’AUSL di Imola. | Le imprese esterne sono tenute ad osservare quanto previsto dal D.M. 10/03/98, in particolare le misure di tipo organizzativo e gestionale quali: • rispetto dell’ordine e della pulizia; • informazione/formazione dei rispettivi lavoratori; • controllo delle misure e procedure di sicurezza. In particolare il Fornitore è tenuto al rispetto di quanto indicato al paragrafo 2.4 “EMERGENZA |
Interferenze Riscontrate | Indice di Rischio (B, M, A*) | Aree e contesto di interesse | Misure di prevenzione/protezione a carico del Committente | Misure di prevenzione/protezione a carico del Fornitore |
ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO” . In casi specifici che verranno indicati, conoscere il Piano di Emergenza dell’ambito dove verrà effettuata la lavorazione. Il Piano di Emergenza verrà consegnato, con firma al Committente per ricevuta. |
Per quanto di competenza, si ritiene che il rispetto delle “Disposizioni generali ed obblighi per l’attuazione delle azioni di cooperazione” e l’adozione delle “Misure di prevenzione e protezione dai rischi interferenti” fin qui descritte non generino al momento Costi per la Sicurezza.
5.4 ANALISI COMPLESSIVA DEI RISCHI DA INTERFERENZA
RSPP del Committente
Dopo l’aggiudicazione definitiva e prima della sottoscrizione del contratto viene effettuata l’analisi complessiva dei rischi da interferenza. Detta analisi eseguita sulla base delle informazioni fornite alla Sezione I dal Fornitore in merito ai rischi indotti e sulla base di quanto stimato al Paragrafo 5.3 “Rischi generici da interferenza” e, se del caso, “Specificità di singole aree organizzative”, non rende necessaria l’integrazione delle misure di prevenzione e protezione a carico del Committente e/o del Fornitore.
Luogo e Data
Firma/timbro del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’AUSL di Imola
5.5 GESTIONE DEL DUVRI
Il DUVRI contiene informazioni sui rischi descritti nel documento di valutazione dei rischi aziendale e considerazioni sulle interferenze che possono realizzarsi nei contesti e nelle attività descritte nel disciplinare/capitolato tecnico e negli eventuali allegati. È tuttavia possibile che precisazioni e maggiori dettagli delle informazioni disponibili acquisite successivamente all’atto dell’individuazione del Fornitore prefigurino nuovi elementi generatori di diverse possibili interferenze.
Ai fini dell’adempimento dei contenuti del vigente Codice degli Appalti, si ritiene che RUP e/o DEC, preventivamente all’avvio delle forniture previste, provvedano alla verifica della validità e della completezza della valutazione qui contenuta, ovvero ne sia discussa la eventuale necessità di aggiornamento/adeguamento ed i relativi contenuti, dandone specifica evidenza.
Il Direttore dell’Esecuzione e/o l’U.O. Incaricata del Procedimento possono indire riunioni di cooperazione e coordinamento, anche su richiesta dell’U.O. Servizio di Prevenzione e Protezione, con la partecipazione del/i Fornitore/i e dei soggetti coinvolti nel singolo contratto al fine di concordare eventuali interventi di prevenzione e protezione da mettere in atto; di tali riunioni andrà redatto apposito verbale.
Tutti gli incontri inerenti l’esecuzione e la gestione dello specifico contratto, se coinvolgenti problematiche interferenziali, andranno a costituire attestazioni di avvenuta cooperazione e coordinamento; di tali incontri andrà tenuta traccia documentale che diventerà parte integrante del contratto.
Tenuto anche conto delle esigenze di dinamicità del DUVRI stesso, nel prosieguo del contratto, il Committente ed il Fornitore si devono ritenere impegnati a comunicare reciprocamente eventuali variazioni che potrebbero insorgere rispetto allo stesso documento. Nel caso fossero ravvisate criticità o interferenze non preventivamente considerate, sia dal Committente sia dal Fornitore, il DUVRI dovrà essere riformulato con le specifiche integrazioni di valutazione, di prevenzione/protezione ed eventualmente stimati nuovi costi per la sicurezza da interferenze sopraggiunte.
Il DUVRI e tutta la documentazione integrativa allo stesso, prodotta durante l’esecuzione della fornitura, dovranno essere allegati al contratto.
SEZIONE 6 - SOTTOSCRIZIONE DEL DOCUMENTO
Firma/timbro del Committente
(soggetto titolare del potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dello specifico appalto)
Luogo e Data
COMMITTENTE
Qualora il Committente o il Fornitore ritengano di presentare proposte integrative, allo scopo di migliorare la sicurezza, si provvederà all’integrazione del presente DUVRI.
Terzi a cui vengano affidate attività per conto del Fornitore | In caso di Subappaltatori, Subaffidatari o comunque Terzi a cui vengano affidate attività sotto qualsiasi forma di contratto (secondo le regole stabilite nel contratto tra le parti), fermo restando quanto specificato ai paragrafi precedenti, ai fini della cooperazione e del coordinamento tra tutti i Datori di Xxxxxx, il Committente chiede la sottoscrizione per condivisione integrale del presente DUVRI da parte dei soggetti terzi che svolgano attività per conto del Fornitore, (all’atto dell’affidamento degli stessi). | ||
Ditta/Azienda | Data | Timbro e Firma | |
Ditta/Azienda | Data | Timbro e Firma | |
COMPONENTI R.T.I. (Mandanti) | Fornitore Luogo e Data Timbro e Firma leggibile (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) | ||
Fornitore Luogo e Data Timbro e Firma leggibile (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) | |||
FORNITORE (Mandataria/Capogruppo R.T.I.) | Fornitore Luogo e Data [ ] Sottoscritto e condiviso integralmente senza modifiche [ ] Sottoscritto e condiviso integralmente con modifiche riportate in allegato n. Il Fornitore conferma che, essendo le attività sopra descritte parte integrate delle proprie attività professionali, costantemente eseguite in ambiente sanitario ed ospedaliero, i rischi propri del contesto relativo rientrano nei propri rischi specifici. Timbro e Firma leggibile (datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.) |