Contract
SLC | - CGIL | Sindacato Lavoratori Comunicazione |
FISTel | - CISL | Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni |
UILCOM | - UIL | Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione |
IPOTESI DI PIATTAFORMA SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL
per il rinnovo del
C.C.N.L.
per i dipendenti delle AZIENDE GRAFICHE ED AFFINI E DELLE AZIENDE EDITORIALI
ANCHE MULTIMEDIALI
Il settore dei Grafici Editoriali sta attraversando uno dei periodi più difficili degli ultimi 40 anni, la crisi colpisce pesantemente una azienda su tre quasi in modo irreversibile. Le nostre valutazioni politiche che hanno costituito le premesse alle ultime due piattaforme contrattuali sono presenti anche in questa. Il mondo della comunicazione è attraversato da un profondo cambiamento che non è soltanto congiunturale. La crisi ha modificato i comportamenti dei consumatori della comunicazione: le tecnologie e la penetrazione dei nuovi media stanno frammentando il modo tradizionale di comunicare e di informarsi e, la carta stampata perde sempre di più il suo peso. Il fatturato della pubblicità è in costante calo dal 2008, penalizzando gli investimenti sulla carta (anche se è l’unica piattaforma che consente ricavi consistenti comunque in continua flessione) e orienta i propri budget sui nuovi media (i quali non garantiscono ricavi importanti). Finita la crisi e assestata l'evoluzione del settore, il mercato della comunicazione non sarà più quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Il calo strutturale dell'attuale mercato evidenzia la necessità di nuovi modelli di business, ma l'incertezza sulla direzione che prenderà l'evoluzione del settore non permette ancora di conoscere quale sarà il modello di sviluppo del prossimo futuro. Nella produzione dei contenuti, l'innovazione tecnologica sarà una leva competitiva chiave.
In questi anni si sono definitivamente consumati i processi di separazione della parte industriale da quella editoriale; il calo delle foliazioni e delle tirature mette in difficoltà settori tradizionalmente ricchi di marginalità come la rotocalco; si sostiene con difficoltà la stampa e la confezione del libro in quanto comparto caratterizzato da un andamento più costante fino al 2011, cercando di limitare la china di fatturato che ha avuto nel 2012. L'incertezza e la crisi economica limitano gli investimenti e focalizzano gli interventi sul controllo dei costi di produzione e sulle ristrutturazioni. Nel contempo riusciamo ad avere una ripresa timida sul mercato estero, che non risolve i problemi più generali del settore. Il quadro che abbiamo delineato è spesso aggravato da provvedimenti legislativi inadeguati e controproducenti, come ad esempio le iniziative sui libri di testo per la scuola che hanno creato non pochi problemi di orientamento produttivo agli Editori. Quindi si fa più pressante la necessità di
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disegnare una politica della filiera della comunicazione che, dal confronto con le Controparti e con le Istituzioni, si possa tradurre in interventi di politica industriale in grado di accompagnare la trasformazione dei nostri settori. Tali trasformazioni rendono inoltre sempre più cogente la necessità di un nuovo contratto di filiera. Pertanto chiediamo di attivare il tavolo di confronto permanente, già previsto dal vigente C.c.n.l., che possa anche accompagnare il percorso di unificazione contrattuale di tutta la filiera della Comunicazione e dell’Informazione.
Le trasformazioni della filiera che tutti condividono, debbono essere sostenute anche in ambito politico-governativo, utilizzando degli studi da effettuarsi nei vari settori sui prodotti, sulle innovazioni tecnologiche, sul mercato e le sue evoluzioni. Le dichiarazioni del sottosegretario Xxxxxxx con delega sull’Editoria possono essere utili e stimolare una discussione sul Piano Industriale Nazionale del mondo dell’Editoria.
In una fase di profonda evoluzione, il “capitale umano” diventa una risorsa fondamentale da difendere, preservare e valorizzare: questo è possibile in un contesto di relazioni sindacali più avanzato, dove si possano utilizzare in pieno tutti gli strumenti esistenti insieme a metodi più innovativi, necessari e funzionali. Il rinnovo contrattuale resta fondamentale per gli obiettivi di evoluzione del settore come la difesa del potere d'acquisto dei Lavoratori che rappresentiamo.
1 - Decorrenza, durata e recupero
In relazione ai temi più specifici relativi alla rinnovazione contrattuale, il CCNL avrà una durata triennale (1 Aprile 2013 – 31 Marzo 2016) sia per la parte economica che per la parte normativa. Il recupero degli eventuali scostamenti tra l'inflazione prevista e quella reale, sarà effettuato entro la vigenza del CCNL in termini di variazione dei minimi tabellari.
2 - Classificazione
Nel biennio precedente abbiamo svolto un importante lavoro sulla classificazione professionale unica e riteniamo utile continuare a svolgere un lavoro di manutenzione, di aggiornamento e di inserimento di novità professionali. In tal senso chiediamo:
Migliorare la definizione dell’Articolo 4, parte sesta del CCNL in relazione a:
- allargamento dell’applicazione dell’articolo dalle figure professionali della redazione del periodico a quelle delle nuove tecnologie e piattaforme;
- introduzione di figure professionali legate alle nuove tecnologie relative al mondo internet e alle sue applicazioni (portali, e-book, siti on line, testate on line, mobile). Inserire l’articolo 4 nell’articolo uno parte quinta del CCNL.
Intervenire sul lavoro autorale per i contenuti e per le immagini.
Prevedere un livello di inquadramento minimo per i responsabili della sicurezza.
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3 - Fondo di previdenza complementare Byblos
Si richiede di prevedere la possibilità di iscrizione al Fondo di tutti i lavoratori a tempo determinato. Contestualmente, anche sulla base del percorso intrapreso con Byblos, la possibilità di ricomprendere nell’alveo del Fondo anche categorie di lavoratori atipici e/o discontinui.
4 - Contrattazione di secondo livello
Ridefinizione e rivalutazione dell’elemento di garanzia previsto per i Lavoratori delle aziende in cui non si negozia un secondo livello né aziendale né territoriale.
5 - Richieste normative
A titolo esemplificativo: formazione, aspettativa, permessi, malattia , apprendistato, maternità, allargamento al secondo anno del contributo aziendale per il fondo di assistenza sanitaria contrattuale; tali temi verranno esplicitati al tavolo di trattativa.
6 - Lavoratori “ESTERNI”
Nell’ambito delle attività editoriali si è notevolmente allargato il ricorso a diverse forme di rapporto di lavoro. Le collaborazioni “esterne” hanno sempre caratterizzato il mondo dell’editoria e non vi è dubbio che una quota di lavoro “autonomo” sia fisiologico in relazione alla tipologia dei prodotti. Tuttavia, negli ultimi anni, anche per effetto della crisi, si è ristretta la base occupazionale “stabile” e si è estesa considerevolmente l’occupazione cosiddetta “flessibile”, attraverso i contratti a progetto, i contratti più propriamente di lavoro autonomo, contratti realizzati attraverso la cessione del diritto d’autore, qualche contratto a termine.
Queste tipologie di lavoratori sono caratterizzati da retribuzioni più basse, scarsa garanzia occupazionale e poche o nessuna tutela per quanto riguarda ammortizzatori sociali, malattia, infortunio e maternità. (Si consideri che larga parte di questa occupazione è costituita da giovani donne).
E’ necessario, anche a fronte delle modifiche normative introdotte dalla legge 92/12, distinguere tra ruoli professionali ascrivibili al tipico lavoro subordinato e ruoli professionali con caratteristiche di maggiore autonomia. In questo quadro anche le attività svolte da società “service” andranno regolamentate nel rispetto dell’art.49 del vigente Ccnl e delle normative introdotte dalla legge 92/12.
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7 - Aumenti retributivi
Relativamente alla parte economica, tale voce è quantificata in una percentuale del 8% - calcolata sul livello B3 – comprensiva delle valorizzazioni contrattuali derivanti dall’insieme delle richieste contenute in piattaforma.
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