ACCORDO DI PROGRAMMA
REGIONE
ABRUZZO
ACCORDO DI PROGRAMMA
TRA
REGIONE ABRUZZO
E
CONSORZIO C.I.V.E.T.A.
PROGRAMMAZIONE ATTIVITA’ DEL CONSORZIO C.I.V.E.T.A. E FUNZIONI DEL POLO TECNOLOGICO NEL
CICLO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI
X.Xxx. 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. - art. 206
D.Lgs. 18.02.2005, n. 59 - D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 - art. 34
L.R. 19.12.2007, n. 45 e s.m.i.
VISTA la DGR n. del …… avente per oggetto: “D.Lgs 03.04.2006, n. 152 e s.m.i. - L.R. 19.12.2007,
n. 45 e s.m.i. - Accordo di programma tra la Regione Abruzzo ed il Consorzio C.I.V.E.T.A. di Cupello (CH), avente per oggetto: “Programmazione attività del consorzio CIVETA e funzioni del polo tecnologico nel ciclo regionale di gestione dei rifiuti”. Approvazione”;
VISTA la nota prot.n. 5187 del 12.11.2009 del Consorzio C.I.V.E.T.A., avente per oggetto: “Trasmissione bozza dell’Accordo di programma”, agli atti del Servizio Gestione Rifiuti con nota prot.n. DR4/20307 del 12.11.2009., con la quale lo stesso Xxxxxxxxx ha proposto alla Regione Abruzzo, la sottoscrizione di uno specifico accordo finalizzato ad una reciproca collaborazione tra le parti necessaria per il superamento delle attuali criticità gestionali ed ambientali;
VISTO l’art. 206, comma 1, lett. f) del DLgs. 152/06 “Norme in materia ambientale” – Parte Quarta “Accordi, contratti di programma, incentivi”, che prevede la possibilità di stipulare da parte degli Enti appositi accordi e contratti di programma con imprese di settore per “la sperimentazione, la promozione e l’attuazione di attività di riutilizzo, riciclaggio e recupero di rifiuti”;
CONSIDERATO che il medesimo comma 4 dell’art. 206, stabilisce altresì che, nel rispetto dei principi e dei criteri previsti dalle norme comunitarie e dalle norme nazionali di recepimento, detti accordi e contratti di programma attuano le disposizioni previste dalla parte quarta del D.Lgs 3.04.2006, n. 152 e s.m.i., oltre a stabilire semplificazioni in materia di adempimenti amministrativi, nel rispetto delle norme comunitarie e con l’eventuale ricorso a strumenti economici;
VISTA la Direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento così come modificata dalle direttive 2003/35/Ce e 2003/87/Ce;
VISTO il D.Lgs. 18.02.2005, n. 59 recante “Attuazione integrale della Direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento”, che disciplina il rilascio, il rinnovo e il riesame della Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), ai sensi dell’art.1, comma 2;
VISTO il D.Lgs 13.01.03, n. 36, avente per oggetto “Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti” e s.m.i.;
VISTO il D.M. 03.08.2005 “Criteri ammissibilità dei rifiuti in discarica”, pubblicato sulla G.U. del 30.08.2005, n. 201 Serie Generale ed in particolare le disposizioni inerenti i criteri di ammissibilità dei rifiuti in discariche classificate ai sensi del D.Lgs. 36/03 e s.m.i. per “rifiuti non pericolosi”;
VISTO la L.R. 19.12.2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti” e s.m.i., pubblicata nel
B.U.R.A. n. 10 Straordinario del 21.12.2007, con la quale è stato approvato il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR) ed in particolare:
• l’art. 4 “Competenze della Regione”, comma 1, lett. v);
• l’art. 28 “Accordi e contratti di programma, protocolli d’intesa”;
PRESO ATTO che il C.I.V.E.T.A. attraversa da tempo una propria rilevante criticità riferita a problematiche di carattere finanziario ed ambientale, che ha determinato il mancato conseguimento dell’ autorizzazione integrata ambientale (AIA), per tutto il polo impiantistico. Detta situazione si è ulteriormente aggravata con la saturazione della discarica di servizio e con l’attuale indisponibilità dell’attuale “nuova” discarica;
CONSIDERATO che la Regione Abruzzo, ha provveduto, peraltro, a finanziare diversi interventi di potenziamento del polo impiantistico esistente, in relazione ai seguenti programmi:
▪ DOCUP 2000 – 2006;
▪ PRTTRA 2006 – 2008.
che attualmente sono oggetto di procedimenti di potenziale revoca per le somme già assegnate dalla Regione Abruzzo, a causa del mancato rispetto di termini e condizioni previsti dalle norme di attuazione, con riguardo all’assenza di regolare autorizzazione regionale, carenze progettuali nonché il mancato rispetto sulla
normativa sugli appalti pubblici, e che, pertanto, non hanno prodotto positive ricadute sulla gestione complessiva del polo tecnologico (segmenti impiantistica complessa e discarica di servizio);
CONSIDERATO che, alla luce delle criticità sopra richiamate, è stata approvata la DGR n. 213 del 4.05.2009 inerente “Applicazione dei poteri sostitutivi da parte della Regione Abruzzo. Nomina commissario “ad acta” e con DPGR n. 29 del 5.05.2009 il Presidente della Giunta Regionale ha decretato la nomina di un commissario “ad acta”, nella persona del responsabile dell’Ufficio Attività Amministrative del Servizio Gestione Rifiuti della Regione, con la finalità di provvedere all’esecuzione di tutti gli adempimenti riguardanti la gestione del polo tecnologico secondo i poteri elencati al punto 2) dello stesso Decreto, che qui si intendono interamente richiamati;
CONSIDERATO che l’ATO n. 3 non è dotato di un’impiantistica complessa sufficiente per soddisfare i requisiti di ammissibilità di cui al D.M. 3.08.2005;
EVIDENZIATO, a tal proposito, che è presente nell’ATO n. 3 un unico impianto di trattamento del flusso indifferenziato, identificato nell’impianto mobile di proprietà del Consorzio Comprensoriale Smaltimento Rifiuti di Lanciano, di cui alla D.D. n. 82/2005, ubicato in località “Cerratina” a bocca della discarica consortile;
EVIDENZIATO che, in esito all’accoglimento della richiesta di Accordo avanzata dal C.I.V.E.T.A. è, tuttavia, necessario sottolineare come la diversa utilizzazione dell’impianto in parola, per il periodo previsto di validità dell’Accordo, possa incidere sull’attuazione dei vigenti strumenti di pianificazione in materia sia regionale che provinciale nonché sull’applicazione del “Programma regionale per la gestione di rifiuti urbani biodegradabili (RUB)”; non di meno le diverse modalità gestionali previste nell’Accordo, andranno,altresì, ad influire sulla pianificazione futura da parte della costituente AdA dell’ATO n. 3. A tal fine risulta necessario che il C.I.V.E.T.A. e l’Amministrazione Provinciale di Chieti assicurino e coordinino i sistemi di raccolta differenziata, con l’impegno di implementarli, secondo modelli domiciliari previsti dal PRGR, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalle normative vigenti, prevedendo la realizzazione di un idoneo sistema di gestione delle frazioni organiche (umido e verde), con il conferimento delle stesse in altri impianti di compostaggio autorizzati;
CONSIDERATO che la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza, nel rispetto dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario;
RITENUTO il Consorzio C.I.V.E.T.A., unico consorzio regionale interamente pubblico e gestito da soli Comuni senza forme di partenariato con privati e che rappresenta un importante riferimento per il sistema regionale di gestione dei rifiuti urbani, assolvendo il medesimo al servizio pubblico essenziale affidatogli senza finalità di lucro, ma nel perseguimento esclusivo dell’interesse pubblico;
PRESO ATTO che proprio su tali basi, l’impianto C.I.V.E.T.A. è stato utilizzato anche per il conferimento di rifiuti urbani extra-consortili;
CONSIDERATA da parte della Regione Abruzzo, come altresì evidenziato in vari incontri, l’opportunità di erogare un contributo economico, mediante l’utilizzo di fondi disponibili nella programmazione regionale, per l’attuazione di interventi finalizzati al superamento delle criticità gestionali e di potenziamento impiantistico;
PRESO ATTO che l’attuale mancanza di una discarica di servizio regolarmente autorizzata e gestita, ha determinato l’aggravarsi della situazione gestionale ed economica dell’impianto (aumento dei costi per lo smaltimento in impianti autorizzati esterni);
RITENUTO necessario per tutte le motivazioni sopra riportate, che di seguito si elencano sinteticamente:
▪ difficoltà economiche/gestionali del C.I.V.E.T.A. per il rispetto delle prescrizioni di cui all’A.I.A. n. 125/112 del 30.06.2009;
▪ rimozione delle criticità che caratterizzano il complesso impiantistico;
▪ basse percentuali di raccolte differenziate (RD) raggiunte da molti Comuni;
▪ bassa qualità merceologica della FORSU raccolta;
▪ entrata in vigore delle disposizione del D.M. 3.08.2005 a partire dal 1.01.2010 per lo smaltimento dei rifiuti in discarica;
▪ necessità di riorganizzare il sistema di gestione e smaltimento del RU indifferenziato nell’ATO n. 3, a fronte di un’ impiantistica di smaltimento non idonea a soddisfare le attuali esigenze normative in materia;
individuare un percorso tecnico/amministrativo ed economico tra le parti che consenta:
▪ al Consorzio C.I.V.E.T.A. di:
1. superare, anche tramite appositi finanziamenti regionali, la criticità in atto presso il complesso impiantistico;
2. svolgere l’attività, per un periodo limitato, di gestione del flusso indifferenziato dei RU;
3. organizzare un’adeguata gestione integrata, in particolare delle frazioni organiche dei rifiuti urbani, tramite un puntuale revamping impiantistico che renda il complesso in argomento un polo di eccellenza per la produzione di compost con marchio di qualità “Compost Abruzzo”, la valorizzazione della frazione secca riciclabile ed il trattamento dei fanghi, anche in riferimento agli indirizzi dell’AIA n. 125/112 del 30.06.2009 e delle normative nazionali e regionali in materia di compost;
▪ alla Regione Abruzzo di:
1. superare l’attuale difficoltà del sistema di gestione dei rifiuti nei territori interessati;
2. delineare definitivamente un sistema di trattamento e gestione dei rifiuti provenienti dalla RD, finalizzato alla produzione di compost di qualità attraverso la capillare diffusione delle raccolte differenziate ed il potenziamento delle capacità impiantistiche per il trattamento della FORSU;
3. organizzare un adeguato sistema di trattamento del rifiuto urbano indifferenziato secondo le disposizioni regionali e nazionali in materia;
4. preservare nel territorio identificato nell’ATO n. 3 l’autosufficienza territoriale relativamente al trattamento/smaltimento del RU indifferenziato, nelle more del completamento dell’impiantistica dedicata in conformità delle disposizioni di cui al Piano Provinciale di Gestione Rifiuti (PPGR) della Provincia di Chieti.
CONSIDERATO che per conseguire i suddetti obiettivi e finalità, gli Enti interessati possono adottare ogni opportuna azione ed avvalendosi, ove opportuno, di soggetti pubblici e privati, mediante accordi, contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali;
EVIDENZIATO che l’impianto di trattamento meccanico - biologico (TMB) in argomento è dotato di un’unica linea di lavorazione tale da consentire il trattamento di un unico flusso di rifiuti chiaramente individuato;
RITENUTO inoltre necessario, al fine di un celere ripristino di un’adeguata gestione dell’impianto che:
a) il C.I.V.E.T.A. provveda ad eliminare le criticità gestionali degli impianto di TMB, causa di una non puntuale attuazione delle disposizioni di cui all’AIA n. 125/112 del 30.06.2009;
b) l’Assemblea del C.I.V.E.T.A. provveda ad approvare il bilancio di previsione del Consorzio cosi come deliberato dal CdA, con impegno formale al ripiano dei debiti assunti nei confronti degli altri gestori;
c) l’Assemblea del C.I.V.E.T.A. provveda all’adeguamento delle tariffe, secondo criteri di economicità, efficienza ed efficacia ed eventuali disposizioni regionali in materia;
d) rimuovere le criticità ambientali evidenziate dall’ARTA nel parere di cui alla nota prot.n. 1570 del 21.10.2009, relativamente alla “nuova” discarica di servizio;
e) trasmettere un apposito progetto di revamping del complesso impiantistico che preveda:
• il raddoppio della linea di trattamento della FORSU ai fini della produzione del compost di qualità a 60.000 t/a;
• l’esercizio della linea trattamento fanghi..
RITENUTO necessario che, alla luce di tutte le criticità sopra evidenziate, per un periodo congruo, quantificabile in n. 3 anni, l’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) del C.I.V.E.T.A. sia utilizzato per il trattamento del solo flusso indifferenziato dei RU;
CONSIDERATO che nelle more del ripristino del corretto funzionamento dell’impianto TMB per la produzione di compost di qualità nella tempistica suddetta (n. 3 anni), il SGR della Regione provvederà ad una riformulazione dell’AIA n. 125/112 del 30.06.2009, prevedendo, altresì, una sospensione, alla luce delle motivazioni sopra espresse, del processo sanzionatorio, compatibilmente con le disposizioni normative vigenti, avviato a carico del C.I.V.E.T.A. ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 59/2005 e s.m.i esclusivamente per le inadempienze di cui all’art. 4 di detta autorizzazione integrata ambientale;
VISTA la relazione acquisita al SGR con nota prot.n. DR4/21369 del 25.11.2009, resa per gli effetti del punto 3b) del Decreto del Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo n. 29 del 05.05.2009, dal Commissario ad “ acta ”, relativa ai semestri 21.05.2009 – 21.08.2009 / 21.08.2009 – 21.11.2009, dal quale si evince in particolare:
“…omissis…la cosiddetta terza fase può delinearsi intorno alle ulteriori e gravi conseguenze derivanti dalla gestione, quasi senza regole, di un impianto pubblico di tale importanza e strategicità territoriale; a tal fine sia considerata attentamente la presenza di un numero cospicuo di maestranze e di dipendenti del Consorzio ( circa settanta ) e il peso degli effetti su tali posizioni lavorative che possono avere eventuali ed ulteriori provvedimenti a carico del CIVETA; inoltre sembra concretizzarsi un effetto boomerang assolutamente incontrollabile derivante dai suddetti effetti gestionali negativi sui servizi comunali di raccolta differenziata; essi infatti, gia attivati o da implementare, affetti da problematiche economiche non sempre sostenibili da parte di ogni singolo comune, diversificati per tipologia ed organizzazione proprio a causa dell’isolamento in cui spesso agiscono i Comuni stessi, possono essere gravati dell’ulteriore difficoltà di avere in zona un impianto di conferimento; sia per gli ulteriori costi derivanti da tale gravame che per l’effetto diseducativo presso le utenze domestiche ed è prevedibile che nelle aree interessate si verifichino pericolose inversioni di tendenza rispetto al tema della raccolta differenziata, in particolare dell’organico domestico.
La presente relazione non descrive dettagliatamente ogni singola fase della vertenza relativa al CIVETA, in quanto annosa e costellata di continui mancati appuntamenti dal parte del Consorzio interessato; per tutta risposta, recentemente, emerge una tesi secondo la quale i provvedimenti regionali sin qui assunti risulterebbero addirittura difformi rispetto al dettato pianificatorio, provinciale e regionale; risulta pertanto opportuno far risultare come l’impianto di Cupello sia stato sopravvalutato dalle autorità competenti la necessità di valutare l’adozione di provvedimenti ad hoc per dare luogo ai necessari ed indifferibili interventi di risanamento; gli eventuali atti di sospensione delle attività, peraltro annunciati dalla Amministrazione regionale nell’ambito dei procedimenti sanzionatori a suo tempo avviati ex lege, potrebbero apparire come non più procrastinabili, con il risultato di dover gestire, di contro, una grave emergenza nella gestione dei rifiuti urbani.”.
tutto quanto sopra premesso e richiamato, le parti convengono di addivenire alla sottoscrizione dell’ “Accordo di Programma”, che segue:
Art. 1
Oggetto
1. Le premesse ed i richiami avanti esposti fanno parte integrante del presente Accordo di Programma (di seguito denominato: “Accordo”).
2. Il presente Accordo prevede una collaborazione programmatica e vincolante tra la Regione Abruzzo ed il Consorzio intercomunale C.I.V.E.T.A. per addivenire:
a) ad una riconfigurazione e progettazione per il potenziamento del polo tecnologico, secondo le finalità individuate nell’AIA n. 125/112 del 30.06.2009, che affronti secondo criteri di razionalità, economicità ed efficienza la gestione integrata del ciclo dei rifiuti urbani nel comprensorio,
b) al superamento dell’attuale situazione di criticità gestionale ed economica, tramite la riconversione temporanea del trattamento dell’impianto di TMB, che sarà dedicato al solo flusso della frazione indifferenziata dei RU prodotti dai Comuni consorziati, salvo eventuali diverse disposizioni gestionali valutate e concordate nell’ambito del gruppo di lavoro di cui al successivo art. 3, al fine dell’ottimizzazione della gestione dei flussi di rifiuti.
1. La Regione Abruzzo si impegna a:
Art. 2
Impegni tra le parti
a) previa presentazione di apposita richiesta da parte del Consorzio C.I.V.E.TA., correlata da apposita relazione tecnica che individui gli interventi necessari per adeguare l’impianto alle migliori tecniche disponibili di settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. 59/2005 e s.m.i., ad esaminare ed approvare una rimodulazione temporanea dell’ all’AIA n. 125/2009, prevedendo il complesso impiantistico costituito dalle seguenti linee di trattamento:
▪ impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) per il trattamento del solo flusso indifferenziato dei RU;
▪ piattaforma ecologica per il trattamento e la valorizzazione delle sostanze recuperabili raccolte con il sistema differenziato;
▪ post gestione della discarica esaurita;
b) sospendere la procedura sanzionatoria, compatibilmente al quadro normativo vigente, avviata ai sensi dell’art. 11 del D.Lgs. 59/2005 e s.m.i., esclusivamente per le inadempienze di cui all’art. 4 dell’AIA n. 125/112 del 30.06.2009;
c) valutare la rassegnazione da parte del Servizio regionale e degli organi competenti del contributo finanziario (Euro 315.000,00), già concesso nell’ambito dei fondi del PRTTRA 2006-2008, per la realizzazione della “linea trattamento fanghi” con linea essiccazione, attualmente in fase di procedura di revoca;
d) erogare al Consorzio C.I.V.E.T.A. un contributo di almeno Euro 1.000.000,00, previa adozione degli atti amministrativi necessari da parte degli organi competenti, nell’ambito dei programmi finanziari regionali di cui al PRTTRA 2006-2008 e s.m.i., al fine di:
• realizzare gli interventi urgenti ed impiantistici funzionali al ripristino della corretta gestione delle attività del complesso impiantistico;
e) convocare celermente, alla conclusione del procedimento di V.I.A. in sanatoria, l’apposita conferenza dei servizi, ai sensi del D.Lgs. 59/05 e s.m.i., per l’approvazione della nuova discarica di servizio all’impianto di TMB;
f) coinvolgere la Provincia di Chieti, affinché si impegni, in collaborazione del C.I.V.E.T.A., a:
▪ assicurare il corretto smaltimento degli scarti e sovvalli prodotti dall’attività di trattamento e valorizzazione del complesso impiantistico presso impianti di smaltimento autorizzati nell’ATO n. 3 e/o altra soluzione percorribile;
inoltre, a richiedere alla Provincia di Chieti perché provveda a:
▪ svolgere le funzioni di controllo e vigilanza ai sensi dell’art. 5 della L.R. 45/2007 e s.m.i.;
▪ monitorare costantemente, in collaborazione dell’ORR, i dati sulle raccolte differenziate dei Comuni facenti parte del C.I.V.E.T.A., al fine di verificare, il raggiungimento degli obiettivi di legge ed il rispetto del cronoprogramma di cui al seguente punto 2).
2. Gli Organi del Consorzio C.I.V.E.T.A. provvedono, rispettivamente:
a) il CdA ad eliminare gradualmente e comunque non oltre il 31.03.2010, le criticità gestionali relative all’impianto di TMB con la rimozione dei rifiuti stoccati nelle aia di stabilizzazione/maturazione, causa di una non puntuale attuazione delle disposizioni di cui all’AIA n. 125/112 del 30.06.2009;
b) l’Assemblea ad approvare il bilancio di previsione del Consorzio cosi come deliberato dal CdA, con impegno formale al ripiano dei debiti assunti nei confronti di altri operatori del settore;
c) l’Assemblea alla rimodulazione delle tariffe, secondo criteri di trasparenza e congruità delle stesse e/o secondo eventuali disposizioni regionali;
d) superare entro il 31.12.2009, relativamente alla “nuova” discarica di servizio le criticità ambientali evidenziate dall’ARTA nel parere di cui alla nota prot.n. 1570 del 21.10.2009 e successive note rimesse al SGR, al fine di poter procedere da parte del competente Comitato regionale VIA, all’esame del progetto della nuova discarica per l’approvazione di una VIA a sanatoria;
e) trasmettere entro il 31.03.2010, ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 59/05 e s.m.i. un apposito progetto di revamping del complesso impiantistico che preveda:
▪ il raddoppio della linea di trattamento della FORSU, ai fini della produzione del “compost di qualità”, dagli attuali potenzialità di 30.000 t/a a 60.000 t/a;
▪ l’esercizio della linea trattamento fanghi di depurazione.
f) prevedere l’eventuale realizzazione, sentiti i Comuni interessati, di un “centro di trasferenza” della FORSU prodotta dai Comuni del consorzio, organizzando il recupero della stessa presso impianti di compostaggio autorizzati, anche al fine di aderire al programma di cui ai seguenti atti amministrativi: DGR n. 1528/06, DGR n. 604/2009 e DD
n. 203/2009, con i quali la Regione Abruzzo ha istituito il marchio di qualità “Compost Abruzzo” (CA);
g) presentare entro il 31.01.2010 un “cronoprogramma”, che preveda il potenziamento e la diffusione delle raccolte differenziate dei Comuni, secondo sistemi di raccolta domiciliari “porta a porta”, per i servizi che sono direttamente gestiti da parte del Consorzio, anche per aderire alle disposizioni di cui all’art. 23 della L.R. 45/2007 e s.m.i. Il cronoprogramma previa valutazione tecnica, sarà approvato dal competente SGR della Regione Abruzzo.
Art. 3
Monitoraggio dell’Accordo e ulteriori provvedimenti
1. La Regione Abruzzo, previa rettifica degli atti riferiti alla nomina del commissario “ad acta”, provvede a istituire un apposito gruppo di lavoro costituito dal Commissario “ad acta” e da rappresentanti della Provincia di Chieti e dell’ARTA, designati dai rispettivi Enti con il compito di:
▪ verificare e controllare l’utilizzazione delle somme messe a disposizione del C.I.V.E.T.A
▪ verificare e controllare l’esecuzione delle eventuali procedure di appalto, forniture, gare e quanto altro necessario alla realizzazione degli interventi;
▪ verificare e controllare la corretta esecuzione dei lavori di adeguamento impiantistico previsti dal presente Accordo;
▪ valutare l’eventuale rimodulazione del cronoprogramma in relazione agli obiettivi che saranno raggiunti, anche al fine di prevedere la conclusione del presente Accordo;
▪ individuare tutte le ulteriori attività in relazione al raggiungimento delle finalità del presente Accordo;
▪ valutare il coinvolgimento dei rappresentanti del C.I.V.E.T.A. (CdA, Direttore amministrativo, direttore tecnico, .. etc.), nelle attività di vigilanza e controllo degli interventi connessi all’attuazione del presente Accordo;
▪ relazionare trimestralmente al Presidente della Giunta Regionale, al componente della Giunta regionale ed alla Direzione regionale Protezione Civile – Ambiente.
2. In caso di gravi inadempienze la Regione Abruzzo provvederà a determinarsi secondo legge.
Art. 4
Durata
1. La durata del presente Accordo è fissata in 3 anni, dalla sottoscrizione dello stesso.
Art. 5
Norme finali
1. Il presente Accordo è trasmesso a tutti gli Enti interessati ed agli Organi preposti al controllo delle attività di smaltimento e/o recupero ed è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A.) e sul sito web della Regione Abruzzo - Gestione rifiuti e bonifiche.