PROGRAMMA DI RICERCA E SVILUPPO “APPROCCIO INTEGRATO PER LA GESTIONE AVANZATA DI SISTEMI
PROGRAMMA DI RICERCA E SVILUPPO “APPROCCIO INTEGRATO PER LA GESTIONE AVANZATA DI SISTEMI
IDRICI COMPLESSI”
GESTIONE AVANZATA DI SISTEMI FOGNARI COMPLESSI
2
codice elaborato
RISV10F_2
REV.
Capitolato d'oneri
data
00 04 Maggio 2021
Indice
CAPO I – CONTENUTI DEL SERVIZIO 6
6 MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE 10
7.1 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL'INFRASTRUTTURA PRESENTE 10
7.3 ATTIVITÀ PREVISTE PER IL SERVIZIO 11
7.3.1 RILIEVO RETE NERA E MISTA 13
RESTITUZIONE IN AMBIENTE GIS 15
STANDARD DI QUALITÀ PER IL RILIEVO 16
7.3.2 RILIEVO MANUFATTI: SCARICATORI DI PIENA E SOLLEVAMENTI 16
ELABORATI DA PRODURRE PER GLI SCARICATORI DI PIENA 17
7.3.2.2.1 TAVOLE GRAFICHE SCARICATORI DI PIENA 17
7.3.2.2.2 SCHEDE MONOGRAFICHE SCARICATORI DI PIENA 17
7.3.2.2.3 RELAZIONE DI CALCOLO SCARICATORI DI PIENA 18
ELABORATI DA PRODURRE PER I SOLLEVAMENTI 18
7.3.2.3.1 TAVOLE GRAFICHE SOLLEVAMENTO 18
7.3.2.3.2 SCHEDE MONOGRAFICHE SOLLEVAMENTO 18
7.3.2.3.3 RELAZIONE DI CALCOLO SOLLEVAMENTO 19
STANDARD DI QUALITÀ PER IL RILIEVO DI SCARICATORI DI PIENA E SOLLEVAMENTI 19
7.3.3 MONITORAGGIO TEMPORANEO PER CALIBRAZIONE/ACQUE PARASSITE 19
MODALITÀ DI MONITORAGGIO E STRUMENTAZIONE 19
7.3.3.1.1 MISURATORI DI PORTATA 20
7.3.3.1.2 MISURATORI DI LIVELLO 20
7.3.4 MONITORAGGIO PERMANENTE 22
MODALITÀ DI MONITORAGGIO E STRUMENTAZIONE 23
7.3.4.1.1 MISURATORI DI PORTATA 24
7.3.4.1.2 MISURATORI DI LIVELLO 24
7.3.5 MONITORAGGIO QUALITÀ REFLUI 24
7.3.6 MODELLAZIONE NUMERICA, MASTERPLAN FOGNATURA E MODULI SPERIMENTALI 29
COSTRUZIONE DEL MODELLO MATEMATICO 30
7.3.6.1.1 DEFINIZIONE CONTRIBUTI PARTE NERA E METEORICA 30
CALIBRAZIONE DEL MODELLO E STANDARD DI QUALITÀ 30
ANALISI FUNZIONALE DELLA RETE 31
7.3.6.5.1 INTEGRAZIONE CON MODELLAZIONE DEI PARAMETRI QUALITATIVI 32
7.3.7 PIATTAFORMA, GESTIONE DATO, SISTEMA ESPERTO PER RETE FOGNARIA 32
7.3.9 INTEGRAZIONE DEI SISTEMI 34
INTEGRAZIONE MODULI SPERIMENTALI E MODELLO NUMERICO 35
7.3.9.2.1 PIAVE SERVIZI S.P.A 36
7.3.9.2.2 LIVENZA TAGLIAMENTO ACQUE S.P.A 37
SQUADRA DI RILIEVO E SQUADRA INSTALLAZIONI 38
INTERFERENZE CON IL TRAFFICO 38
7.4 LAVORI E SERVIZI ACCESSORI ESCLUSI DALL’APPALTO 39
7.5 LAVORI E SERVIZI ACCESSORI COMPRESI NELL’APPALTO 39
7.6.1 OPZIONE 1: ESTENSIONE DEL MONITORAGGIO PERMANENTE 39
7.6.2 OPZIONE 2: RISCATTO DELLA STRUMENTAZIONE 40
CAPO II - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO 41
8 INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO 41
9 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO 41
10 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO 41
11 LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELL’APPALTATORE 42
12 NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L'ESECUZIONE 42
14 TERMINI UTILI PER L’ESECUZIONE E CRONOPROGRAMMA DELL’APPALTO 43
17 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO 45
19 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI 48
20 CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI 48
22 GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINITIVA 49
23 NORME DI SICUREZZA GENERALI 49
24 SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO 49
25 SUBAPPALTO E RELATIVE RESPONSABILITÀ 50
26 PAGAMENTO DEI SUBAPPALTATORI 50
28 DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE DEL SERVIZIO 50
28.1 ULTIMAZIONE DEL SERVIZIO 50
28.2 VERIFICA DI CONFORMITÀ 51
29 CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA 51
30 PROPRIETÀ E TRATTAMENTO DEI DATI 51
31 PROPRIETÀ DELLA DOCUMENTAZIONE 51
Indice figure
Figura 1: Schema tipo stazione monitoraggio reflui 29
Figura 2: Schema dell’integrazione dei sistemi nell’ambito del Programma 35
Indice tabelle
Tabella 1: Importo dell’appalto: parte certa, parte eventuale ed opzioni 7
Tabella 2: Attività previste dal progetto di ricerca e sviluppo “Gestione avanzata di sistemi fognari complessi” – Parte certa: fasi 1 e 2 9
Tabella 3: Attività previste dal progetto di ricerca e sviluppo “Gestione avanzata di sistemi fognari complessi” – Parte eventuale: fase 3 10
Tabella 4: Attività comprese nella fase 1 (parte certa) 12
Tabella 5: Attività comprese nella fase 2 (parte certa) 12
Tabella 6: Attività comprese nella fase 3 (parte eventuale) 13
Tabella 7: Costo base della strumentazione di monitoraggio 40
Tabella 8: Costo del riscatto per la strumentazione di monitoraggio 40
Tabella 9: Modalità di pagamento 46
1 PREMESSA
Le società Piave Servizi S.p.A., Livenza Tagliamento Acque S.p.A. e HydroGEA S.p.A. hanno sviluppato un programma comune che mira alla definizione di un sistema integrato e condiviso per la gestione delle reti idriche e fognarie denominato “Approccio integrato per la gestione avanzata di sistemi idrici complessi”.
All’interno del programma si inseriscono le attività di ricerca e sviluppo relative alle reti idriche (in corso di realizzazione) e alle reti fognarie oggetto del presente appalto e di seguito descritte.
Tra gli obiettivi proposti nel progetto di “Gestione avanzata dei sistemi fognari complessi” si inserisce la modalità di raccolta, controllo e aggiornamento dei dati provenienti dal campo che dovranno integrarsi e con le architetture informatiche già esistenti e in particolare con la piattaforma in via di sviluppo per il progetto sulle reti idriche. La visualizzazione e l’aggiornamento dei dati permetteranno quindi la possibilità di sviluppo e implementazione di strumenti predittivi e di supporto alle decisioni.
2 DEFINIZIONI
Nella terminologia del presente capitolato ed in tutta la documentazione di gara si intendono:
a) per Capitolato d’oneri: il presente documento;
b) per Stazione Appaltante: Piave Servizi S.p.A.;
c) per Committenti: Piave Servizi S.p.A., Livenza Tagliamento Acque S.p.A. o HydroGEA S.p.A. a seconda del bacino di riferimento.
d) per Società committenti: Piave Servizi S.p.A., Livenza Tagliamento Acque S.p.A. e HydroGEA S.p.A. partners di questo progetto;
e) per Concorrente/Operatore economico: le ditte o imprese singole o in raggruppamento, che presentano le proprie offerte in vista dell'affidamento dell'appalto;
f) per Appaltatore il soggetto cui sarà affidata l'esecuzione del servizio oggetto della presente gara;
CAPO I – CONTENUTI DEL SERVIZIO
3 OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto l’implementazione di approcci innovativi e condivisi tra i tre partners del progetto “Gestione avanzata di sistemi fognari complessi”, che porteranno all’ottimizzazione della gestione delle reti fognarie attraverso attività mirate all’aumento della conoscenza e della consapevolezza di criticità e potenzialità delle infrastrutture del SII, grazie a soluzioni innovative, tra le quali vi sarà lo sviluppo di una piattaforma digitale per la visualizzazione dei dati raccolti nell’ambito delle campagne di monitoraggio, di supporto alle decisioni e per la definizione di protocolli di management condivisi. La piattaforma dovrà integrarsi con quella già in fase di sviluppo per la parte acquedotto.
L’attività oggetto dell’appalto si qualifica come nevralgica per il perseguimento degli obiettivi del sopra citato progetto di Ricerca e Sviluppo, mediante il quale le tre Società mirano all’ormai imprescindibile ricerca di nuovi processi finalizzati a migliorare lo stato attuale della conoscenza e capacità gestionale delle reti idriche e fognarie, secondo i criteri generali di innovatività, creatività e riproducibilità.
L’attività, in relazione al carattere innovativo che riveste, consentirà un miglioramento apprezzabile, rispetto all’attuale situazione di gestione delle reti, perseguendo la creazione di nuove conoscenze e strumenti per le aziende partner del progetto, finalizzate al trasferimento di queste nuove conoscenze ai processi di gestione societari.
L’appaltatore, come del resto lo è la Stazione appaltante, deve essere conscio e pienamente edotto del fatto che l’attività proposta, proprio in virtù della sua peculiare specificità, deve essere svolta con la consapevolezza che l’elemento del rischio è connesso all’attività di R&S, ma ciò non toglie che il servizio debba comunque essere svolto con la massima diligenza e nel rispetto di tutte le migliori regole dell’arte e delle indicazioni che, anche in corso d’esecuzione del servizio, dovessero emergere per consentire il conseguimento dei risultati attesi, i quali dovranno essere raggiunti con rigore scientifico consentendone la riproducibilità, anche in situazioni diverse rispetto a quelle incontrate nella fase di test, che apportino benefici all’intero sistema.
Nello specifico le attività previste e meglio dettagliate ai paragrafi che seguono riguardano:
• rilievo delle reti fognarie e dei manufatti presenti in rete;
• creazione del modello numerico delle reti;
• monitoraggio temporaneo finalizzato alla implementazione e calibrazione del modello numerico ed
all’individuazione dei sottobacini più critici in termini di acque parassite;
• monitoraggio permanente per il controllo e l’implementazione di tecniche di intelligenza artificiale;
• monitoraggio qualitativo dei reflui;
• sviluppo e implementazione di modelli numerici delle reti;
• applicazione di tecniche di “ricezione/pre-analisi/validazione/ricostruzione” dati;
• applicazione del modulo “resilienza”;
• applicazione del modulo “analisi predittiva”;
• sviluppo della piattaforma informatica.
Per quanto riguarda il progetto che interessa la fognatura, è prevista una suddivisione delle attività così come di seguito descritto:
Fasi 1 e 2 – PARTE CERTA - PROGETTO PILOTA: che verranno avviate a seguito della sottoscrizione del contratto. Si tratta di una prima fase che prevede il rilievo delle reti, degli impianti di sollevamento e dei deviatori e la fase sperimentale di implementazione del progetto pilota su bacini sperimentali (vedi paragrafo 7.3).
Fase 3 – PARTE EVENTUALE: che prevede di adottare le medesime procedure metodologiche validate nelle Fasi 1 e 2, estendendo tali attività a tutto il comprensorio delle Committenti o a parte di esso. Tale fase verrà avviata solo nel caso in cui le Società committenti, nel termine massimo di 18 mesi dalla sottoscrizione del contratto, reperiscano le risorse finanziarie necessarie. In tal caso l’Appaltatore sarà tenuto all’esecuzione previa semplice comunicazione trasmessa a mezzo PEC prima dello spirare del predetto termine. Resta inteso che la fase eventuale potrà essere attivata anche da una sola Società committente, oppure da due o da tutte, in funzione del reperimento delle risorse finanziarie.
OPZIONE 1 – ESTENSIONE DEL MONITORAGGIO PERMANENTE: che prevede la possibilità di estendere per ulteriori 18 mesi il periodo di manutenzione e gestione attiva degli strumenti installati durante il monitoraggio permanente (vedi paragrafo 7.3.4).
OPZIONE 2 – RISCATTO DELLA STRUMENTAZIONE: che prevede la possibilità per ciascuna Società committente, al termine del servizio, di riscattare, anche solo in parte, gli strumenti installati durante il monitoraggio permanente (vedi paragrafo 7.3.4).
4 DURATA DELL’APPALTO
Il tempo utile per l’ultimazione del servizio è fissato in:
• per la Parte CERTA (Fase 1 + Fase 2), in mesi 36 (trentasei) decorrenti dalla data del verbale di
avvio dell’esecuzione;
• per la parte EVENTUALE, in mesi 30 (trenta) decorrenti dalla data del verbale di avvio
dell’esecuzione.
• Milestone 1: Entro 8 mesi dalla consegna del servizio deve essere completato il rilievo delle reti nel bacino pilota
• Milestone 2: Entro 15 mesi dalla consegna del servizio deve essere attivato il monitoraggio permanente nel bacino pilota
• Milestone 3: Entro 20 mesi dalla consegna del servizio deve essere completato il rilievo delle reti in tutto il territorio gestito.
• Milestone 4: Entro 20 mesi dalla consegna del servizio deve essere completata la validazione e consegnato il modello numerico dei tre bacini pilota.
Tali soglie sono, inoltre, evidenziate nel Cronoprogramma allegato al progetto.
5 IMPORTO DELL’APPALTO
Tabella 1: Importo dell’appalto: parte certa, parte eventuale ed opzioni
Piave Servizi S.p.A. | Livenza Tagliamento Acque S.p.A. | HydroGEA S.p.A. | Totale | ||
FASE 1: RILIEVI | Servizi | 1.101.062,00 € | 1.478.440,00 € | 455.780,00 € | 3.035.282,00 € |
Costi per la sicurezza | 11.200,00 € | 14.040,00 € | 11.200,00 € | 36.440,00 € | |
FASE 2: PROGETTO PILOTA | Servizi | 1.004.946,00 € | 444.480,00 € | 332.364,00 € | 1.781.790,00 € |
Costi per la sicurezza | 16.040,00 € | 9.360,00 € | 10.540,00 € | 35.940,00 € |
TOTALE PARTE CERTA | 2.133.248,00 € | 1.946.320,00 € | 809.884,00 € | 4.889.452,00 € | |
FASE 3: PARTE EVENTUALE CONDIZIONATA AL FINANZIAMENTO (ALTRI BACINI) | Servizi | 1.811.050,00 € | 2.786.320,00 € | 736.696,00 € | 5.334.066,00 € |
Costi per la sicurezza | 19.040,00 € | 32.560,00 € | 12.040,00 € | 63.640,00 € | |
TOTALE PARTE EVENTUALE | 1.830.090,00 € | 2.818.880,00 € | 748.736,00 € | 5.397.706,00 € | |
OPZIONE 1: ESTENSIONE MONITORAGGIO 18 MESI | - | 790.024,00 € | 1.154.130,00 € | 302.957,00 € | 2.247.111,00 € |
OPZIONE 2: RISCATTO STRUMENTI | - | 1.073.550,00 € | 1.550.625,00 € | 394.200,00 € | 3.018.375,00 € |
TOTALE OPZIONI | 1.863.574,00 € | 2.704.755,00 € | 697.157,00 € | 5.265.486,00 € |
Si evidenzia che le quantità utilizzate per stimare l’importo posto a base di gara non sono vincolanti ai fini contrattuali, ma sono desunte da dati non puntualmente verificati, mancando rilievi affidabili delle reti. Scopo del presente appalto è infatti giungere ad una definizione precisa delle reti esistenti; ne consegue che:
• per le attività di design delle reti e modellazione delle stesse gli importi indicati nell’elenco prezzi devono essere intesi omnicomprensivi e indipendenti dall’effettiva estensione delle reti;
• per la stima delle quantità delle voci a misura e per la redazione del computo metrico si è tenuto conto delle attuali conoscenze delle reti; tali quantità potrebbero quindi, in corso di esecuzione del contratto, essere riconsiderate in funzione del progressivo miglioramento del quadro conoscitivo.
Il presente progetto di “Gestione avanzata di sistemi fognari complessi” costituisce la seconda parte applicativa del programma comune sviluppato dalle tre Società denominato “Approccio integrato per la gestione avanzata di sistemi idrici complessi”.
L’unione delle tre Società committenti nel presente Programma trova diverse motivazioni:
• ad oggi sono già esistenti delle interconnessioni tra i servizi idrici;
• possibilità di eventuali altre potenziali connessioni in grado di migliorare il servizio idrico;
• condivisione del proprio know-how in merito alle varie problematiche (del tutto simili).
Il programma prevede una prima fase che interessa l’acquedotto, in corso di esecuzione, ed una seconda fase che interessa i sistemi fognari. I modelli ed i dati relativi a ciascuna delle due fasi confluiranno in due piatteforme informatiche di gestione, che a loro volta verranno incluse in un unico portale WEB sviluppato dalle tre Società.
Considerato, quindi, che l’appalto è finalizzato proprio all’ottenimento di una piattaforma informatica integrata di gestione, tale circostanza non consente di bandire una gara suddivisa in lotti (verosimilmente tre, coincidenti con l’area di ciascuna Società committente), considerando che una gara a lotti potrebbe concludersi con l’aggiudicazione a diversi operatori economici, frustrando, di fatto, lo scopo ultimo delle Società committenti.
I territori di competenza dei diversi committenti sono stati suddivisi in tre distinte Aree (Area Piave Servizi
S.p.A. – Area Livenza Tagliamento Acque S.p.A. e Area HydroGEA S.p.A.). A tal proposito si precisa che verrà sottoscritto un unico contratto tra le tre società committenti e la società affidataria del servizio ma che:
• ciascun Committente designerà uno specifico Direttore dell’esecuzione e un Responsabile del Procedimento nella fase di Esecuzione per il Bacino di propria competenza;
• la contabilità per l’esecuzione del servizio dovrà essere distinta per singolo Bacino e l’Appaltatore
dovrà fatturare a ciascun Committente la quota di propria competenza.
Il servizio viene compensato a misura. I prezzi offerti dovranno garantire, nell’insieme di voci e quindi per il servizio completo, che tutte le attività siano effettuate con le migliori ed usuali regole dell’arte ed in conformità alla normativa vigente. I prezzi offerti sono quindi invariabili e non dipendono da eventualità di qualsiasi natura che l’Impresa non abbia considerato all’atto dell’offerta.
Nei prezzi offerti, l’Impresa riconosce che si comprendono tutti gli oneri ed obblighi, tutte le spese inerenti e conseguenti all’espletamento del servizio secondo le prescrizioni del presente Capitolato d’Oneri e della normativa vigente in materia.
Gli importi risultanti dal ribasso presentato saranno fissi e vincolanti per l’Impresa per tutta la durata del
periodo contrattuale.
Le modalità di espletamento del servizio oggetto dell’affidamento e la loro contabilizzazione (a misura), con riferimento alle attività previse dal progetto di ricerca, si possono a loro volta distinguere in due parti: quelle relative ai tre bacini pilota (Tabella 2) e quelle relative al resto del territorio gestito (Tabella 3).
FASE 1 + FASE 2: RILIEVO E PROGETTO PILOTA (PARTE CERTA) |
Studio preliminare (Sviluppo Sperimentale) |
Analisi dello stato attuale dell'area, individuazione puntuale degli interventi e definizione dei requisiti di progetto |
Individuazione delle procedure e protocollo di gestione dati e infrastrutture |
Creazione dell'ambiente di sperimentazione. Ricerca delle tecnologie preposte al monitoraggio |
Creazione del modello numerico dell'area pilota (Sviluppo Sperimentale) |
Rilievo rete |
Analisi scolmatori |
Analisi sollevamenti |
Monitoraggio temporaneo |
Milestone: Inizio attività di monitoraggio permanente |
Monitoraggio permanente |
Messa a punto del modello numerico |
Validazione del modello numerico |
Deliverable: consegna e validazione modello numerico bacino pilota |
Studio delle soluzioni digitali (Ricerca Industriale) - Piave Servizi |
Ricerca di tecniche di intelligenza artificiale/deep learning |
Ricerca di algoritmi avanzati in ambito di sistemi complessi (resilienza) |
Ricerca di soluzioni di analisi predittiva mediante modelli evoluti di gestione |
Messa a punto della piattaforma digitale e sua sperimentazione (Sviluppo Sperimentale) |
Sviluppo modulo di “ricezione/pre-analisi/validazione/ricostruzione” dati |
Sviluppo modulo "resilienza" |
Sviluppo modulo "analisi predittiva" |
Validazione ed avviamento piattaforma |
Implementazione protocolli di gestione e supporto alle decisioni |
Messa a punto di una App dedicata ed interfaccia web per il coinvolgimento dell'utenza |
Raccolta e analisi dei risultati |
FASE 3: RIMANENTE TERRITORIO GESTITO (PARTE EVENTUALE) |
Studio preliminare (Sviluppo Sperimentale) |
Analisi dello stato attuale del territorio gestito, individuazione puntuale degli interventi e definizione dei requisiti di progetto |
Creazione del modello numerico territorio gestito (Sviluppo Sperimentale) |
Rilievo rete (solo Piave Servizi S.p.A.) |
Analisi scolmatori (solo Piave Servizi S.p.A.) |
Analisi sollevamenti (solo Piave Servizi S.p.A.) |
Monitoraggio temporaneo |
Monitoraggio permanente |
Messa a punto del modello numerico |
Validazione del modello numerico |
Messa a punto della piattaforma digitale e sua sperimentazione (Sviluppo Sperimentale) |
Applicazione modulo di “ricezione/pre-analisi/validazione/ricostruzione” dati |
Applicazione modulo "resilienza" |
Applicazione modulo "analisi predittiva" |
Validazione ed implementazione in piattaforma |
Implementazione protocolli di gestione e supporto alle decisioni |
Aggiornamento App dedicata ed interfaccia web per il coinvolgimento dell'utenza |
Raccolta e analisi dei risultati |
6 MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE
Il servizio sarà aggiudicato mediante offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 95 c.3 del
D. Lgs. n. 50/2016. I criteri di valutazione e la suddivisione dei punteggi sono esplicitati nell’apposito
disciplinare di gara.
7 DESCRIZIONE DEL SERVIZIO
Di seguito vengono riportate le fasi nelle quali si articola il servizio.
7.1 CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO E DELL'INFRASTRUTTURA PRESENTE
Il Committente, al fine di utilizzare integralmente le informazioni già esistenti e di ottimizzare l’attività di implementazione dei sistemi in uso, renderà disponibile (in fase di consegna del servizio) tutta la documentazione in suo possesso relativamente alla rete ed alle infrastrutture idrauliche presenti ed in particolare:
• topologia della rete di fognatura in formato shapefile, comprese legende e istruzioni
sull’organizzazione dei dati;
• dati caratteristici degli scaricatori di piena e dei sollevamenti;
• dati telecontrollo (ove presente);
• dati delle utenze: consumi e tipologia fornitura (residenziale, industriale, agricola, ecc.).
Nel caso in cui durante le fasi del servizio vengano rilevate anomalie rispetto ai dati forniti queste dovranno essere comunicate alle Società committenti.
I documenti digitali o cartacei consegnati all’Appaltatore sono di proprietà esclusiva del Committente. L’appaltatore, pertanto, non potrà fornire a terzi informazioni o documenti anche parziali, senza espressa autorizzazione scritta da parte del Committente stesso.
Ai fini delle valutazioni necessarie per la gara viene riportata una descrizione completa dei territori serviti
e dell’attuale infrastruttura delle reti negli allegati alla Relazione tecnica.
7.2 CONDIZIONI GENERALI
Gli articoli che seguono intendono fornire tutte le informazioni necessarie per l’esecuzione delle diverse attività oggetto dell’appalto.
I tecnici e le maestranze addetti all’effettuazione delle attività di campo dovranno attenersi scrupolosamente ai metodi di seguito descritti ed alle disposizioni che il Committente impartirà al fine di organizzare al meglio le attività di cui sopra in relazione alle esigenze di normale esercizio della rete fognaria.
L’Appaltatore provvederà alla completa ed autonoma effettuazione delle attività di campo, comprensive di montaggi, smontaggi, disponibilità di propri mezzi e strumenti, trasporti, assicurazioni, batterie e altri materiali di consumo e quant’altro necessario per il corretto espletamento del servizio richiesto.
Il Committente si riserva di affiancare in qualsiasi momento a ciascuna delle unità mobili dell’Appaltatore un suo rappresentante, senza che ciò limiti in alcun modo la piena responsabilità del soggetto aggiudicatario nell’espletamento del servizio.
L’Appaltatore prende atto che le operazioni di rilevazione e monitoraggio dovranno svolgersi su opere ed impianti in esercizio o in manutenzione e pertanto tutte le attività oggetto dell’appalto dovranno essere condotte con particolare cautela e mediante l’adozione di tutti gli accorgimenti e presidi tecnici idonei a garantire, con la sicurezza e l’igiene sul lavoro, l’integrità delle opere e degli impianti oggetto di intervento, oltre che la continuità del loro esercizio.
L’Appaltatore prende inoltre atto che le operazioni interessanti le reti ed i manufatti fognari si svolgono anche all’interno di centri urbani in cui auto in sosta, mercati rionali, ecc., possono rappresentare un ostacolo allo svolgimento delle attività oggetto dell’appalto. Pertanto l’Appaltatore dovrà tenerne conto senza per questo pretendere compensi maggiori o indennizzi di sorta.
Il corrispettivo per le attività previste nel Progetto deve intendersi comprensivo di tutti gli oneri necessari
per la consegna del servizio secondo la regola dell’arte e completo di tutte le richieste poste a base di gara.
In ogni operazione di campo dovranno essere rispettate le norme previste per la sicurezza degli addetti ai lavori e dei terzi secondo le prescrizioni di legge, con particolare riguardo alle operazioni di accesso a luoghi confinati o manufatti nei quali si possono determinare situazioni di pericolo per le persone.
Le operazioni di misurazione potranno eseguirsi, se necessario, anche in orario notturno o festivo. Tali prestazioni non daranno titolo all’Appaltatore di richiedere o pretendere riconoscimenti aggiuntivi od integrazioni del prezzo d’appalto.
Si precisa che il Committente non si assume la responsabilità derivanti dal danneggiamento (o furto) degli strumenti installati e dalle conseguenti difficoltà di acquisizione dei dati.
Le attività oggetto dell’appalto dovranno essere svolte con continuità e con l’impiego di personale
qualificato, con mezzi, attrezzature e strumentazioni idonee.
L’Appaltatore dovrà disporre di tecnici di adeguata qualifica ed esperienza e debitamente formato per quanto concerne i rischi correlati alle attività di rilevazione.
Durante lo svolgimento del servizio, il personale dell’appaltatore dovrà effettuare le verifiche ed i controlli sulle condotte in esercizio, nonché posizionare sensori e/o strumentazioni secondo quanto previsto dal presente Capitolato, senza però modificare o manovrare, se non esplicitamente autorizzati dal Committente, apparecchiature e strumenti esistenti.
Qualora si rendesse necessario accedere agli impianti e scolmatori di piena gestiti dal Committente, è INDISPENSABILE che venga preavvisato, con congruo anticipo, il Direttore dell’esecuzione dimodoché possa autorizzare, vigilare e coordinare le operazioni (nel rispetto degli Standard garantiti dalla “Carta dei Servizi”).
Qualora l’Appaltatore effettui manovre senza la preventiva autorizzazione del Committente sarà assoggettato al pagamento di una penale come indicato all’articolo 16 e sarà ritenuto responsabile di tutti gli eventuali danni generati alla rete e a terzi.
7.3 ATTIVITÀ PREVISTE PER IL SERVIZIO
Il presente appalto è suddiviso in:
a) una Parte Certa, la cui esecuzione prenderà avvio a seguito della firma del contratto, comprensiva delle seguenti fasi:
• Fase 1: dove saranno da svolgere le attività di rilievo rete, scolmatori di piena e sollevamenti non ancora rilevati dal Committente (vedi Tabella 4). Per quanto concerne le quantità indicate nella fase 1 per Piave Servizi S.p.A. il rilievo di rete, scolmatori e
sollevamenti si intende ad esclusione dei distretti situati nel Comune di Motta di Livenza in quanto non ancora gestito.
b) una Parte Eventuale la cui esecuzione è condizionata al reperimento delle risorse necessarie nel termine massimo di 18 mesi dalla sottoscrizione del contratto, che prevede l’esecuzione delle attività indicate nella cosiddetta fase 3:
• Fase 3: dove saranno svolte le attività del servizio di monitoraggio temporaneo, monitoraggio permanente e modellazione numerica per il rimanente territorio (vedi Tabella 6). L’attività di rilievo in fase 3 per il territorio Piave Servizi S.p.A. è condizionata
all’acquisizione della gestione della rete fognaria e degli impianti di sollevamento e di depurazione del Comune di Motta di Livenza.
Ogni singola Società committente, a suo insindacabile giudizio, potrà attivare integralmente o in quota parte (e quindi su tutto o su una parte dei territori gestiti) l’esecuzione della parte eventuale del progetto (Fase 3), relativamente al comprensorio di propria competenza, in funzione dell’entità del finanziamento reperito .
Tabella 4: Attività comprese nella fase 1 (parte certa)
FASE 1: RILIEVI | ||||||
Articolo | Attività | u.m. | PS | HG | LTA | TOT |
Cat. secondaria: Attività di rilievo | ||||||
1 | rilievo rete | km | 1.013,70 | 1.500,00 | 485,00 | 2.998,70 |
2 | rilievo scolmatori | n° | 102,00 | 91,00 | 27,00 | 220,00 |
3 | rilievo sollevamenti | n° | 359,00 | 280,00 | 40,00 | 679,00 |
Tabella 5: Attività comprese nella fase 2 (parte certa)
FASE 2: PROGETTO PILOTA | ||||||
Articolo | Attività | u.m. | PS | HG | LTA | TOT |
Cat. secondaria: Attività di monitoraggio | ||||||
4.1 | monitoraggio temporaneo portate lungo la rete fognaria (Q) | n° | 19,00 | 10,00 | 5,00 | 34,00 |
4.2 | monitoraggio temporaneo livelli lungo la rete fognaria (h) | n° | 6,00 | 6,00 | 2,00 | 14,00 |
4.3 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (2Q) | n° | 35,00 | 1,00 | 14,00 | 50,00 |
4.4 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (Q+h) | n° | 8,00 | 7,00 | 3,00 | 18,00 |
5.1 | monitoraggio permanente: pluviometri | n° | 2,00 | 3,00 | 1,00 | 6,00 |
5.2 | monitoraggio permanente portate lungo la rete fognaria (Q) | n° | 15,00 | 16,00 | 2,00 | 33,00 |
5.3 | monitoraggio permanente livelli lungo la rete fognaria (h) | n° | 5,00 | 6,00 | 1,00 | 12,00 |
5.4 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (2Q) | n° | 35,00 | 3,00 | 14,00 | 52,00 |
5.5 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (Q+h) | n° | 8,00 | 5,00 | 3,00 | 16,00 |
6 | monitoraggio qualitativo (stazioni di misura complete) | n° | 4,00 | 1,00 | 1,00 | 6,00 |
Cat. principale: Attività di ingegneria e modellazione | ||||||
7 | modellazione numerica e masterplan fognatura | km | 282,90 | 135,00 | 39,60 | 457,50 |
8 | piattaforma | n° | 0,40 | 0,40 | 0,20 | 1,00 |
Tabella 6: Attività comprese nella fase 3 (parte eventuale)
FASE 3: ALTRI BACINI | ||||||
Artico lo | Attività | u. m. | PS | HG | LTA | TOT |
Cat. secondaria: Attività di rilievo | ||||||
1 | rilievo rete | km | 40,20 | 40,20 | ||
2 | rilievo scolmatori | n° | 2,00 | 2,00 | ||
3 | rilievo sollevamenti | n° | 15,00 | 15,00 | ||
Cat. secondaria: Attività di monitoraggio | ||||||
4.1 | monitoraggio temporaneo portate lungo la rete fognaria (Q) | n° | 52,00 | 90,00 | 28,00 | 170,00 |
4.2 | monitoraggio temporaneo livelli lungo la rete fognaria (h) | n° | 18,00 | 27,00 | 9,00 | 54,00 |
4.3 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (2Q) | n° | 49,00 | 99,00 | 10,00 | 158,00 |
4.4 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (Q+h) | n° | 12,00 | 53,00 | 3,00 | 68,00 |
5.1 | monitoraggio permanente: pluviometri | n° | 5,00 | 7,00 | 2,00 | 14,00 |
5.2 | monitoraggio permanente portate lungo la rete fognaria (Q) | n° | 38,00 | 59,00 | 31,00 | 128,00 |
5.3 | monitoraggio permanente livelli lungo la rete fognaria (h) | n° | 13,00 | 19,00 | 10,00 | 42,00 |
5.4 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (2Q) | n° | 49,00 | 97,00 | 10,00 | 156,00 |
5.5 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (Q+h) | n° | 12,00 | 55,00 | 3,00 | 70,00 |
6 | monitoraggio qualitativo (stazioni di misura complete) | n° | 8,00 | 3,00 | 4,00 | 15,00 |
Cat. principale: Attività di ingegneria e modellazione | ||||||
7 | modellazione numerica e masterplan fognatura | km | 965,70 | 445,40 | 905,00 | 2.316,10 |
8 | piattaforma | n° | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 |
7.3.1 RILIEVO RETE NERA E MISTA
L’attività di rilevazione geometrica e georeferenziata della rete fognaria e dei relativi manufatti prevede:
− ispezione interna delle camerette di ispezione, rilievo strumentale delle quote di scorrimento di tutte le tubazioni di raccolta e deflusso (IN – OUT), nonché di allacciamento presenti nei pozzetti di ispezione stessi; verifica dei materiali e diametri delle medesime tubazioni, rilievo fotografico del pozzetto (in
direzione contraria al verso del flusso, ovvero cono visuale da valle verso monte del collettore principale);
− rilevazione degli eventuali accessori idraulici presenti nelle camerette;
− restituzione digitale e georeferenziata di tutti i rilievi eseguiti (compresa l’individuazione planimetrica
degli oggetti territoriali non ancora individuati/inseriti); i dati raccolti dovranno essere inseriti
direttamente negli shapefiles forniti dalle Società committenti per consentire l'aggiornamento delle tabelle dei sistemi informativi in uso;
− implementazione/completamento dei dati richiesti e contenuti nelle tabelle del database; i nuovi oggetti dovranno avere numerazione successiva e sequenziale di quelli già individuati e numerati;
− collegamento della documentazione fotografica al codice identificativo dei pozzetti di ispezione;
− restituzione della base informatica – shapefiles -aggiornata in formato digitale (vedi paragrafo 7.3.1.2).
Le quote di scorrimento delle tubazioni (di collettamento ed allacciamento) presenti nei manufatti oggetto di rilevazione, dovranno essere accuratamente misurate (sempre con idonei strumenti) in corrispondenza delle generatrici inferiore e superiore interne di ogni singola tubazione.
Con riguardo alle rilevazioni interne dei i manufatti di ispezione, dovranno essere altresì verificati ed annotati per ciascuno di essi:
− diametro nominale delle tubazioni;
− materiali costruttivi delle condotte;
− tipologia delle reti (nere o miste);
− regimi di flusso (gravità o pressione);
− anno di posa (xxx xxxx);
− proprietà (ove nota);
− impianti o manufatti (opere puntuali) lungo il tracciato;
− connessioni con altre condotte;
− direzioni di flusso delle reti.
Relativamente ai manufatti di ispezione non individuati negli shapefiles consegnati dalle Società committenti è necessario/opportuno che prima di procedere alle rilevazioni strumentali venga verificato, eventualmente con il Committente, l’uso effettivo delle tubazioni al fine di evitare la misurazione di condotte fognarie dedicate esclusivamente alla raccolta e deflusso delle acque meteoriche di dilavamento superficiale. Ogni onere di ispezione è compreso nel prezzo di rilievo dei manufatti di ispezione.
L’attività di rilevazione dell'intero tracciato della rete, dal pozzetto di testa del collettore fino al depuratore comprende:
• la ricerca di eventuali chiusini occultati da manto stradale, terra o altro materiale, da rimettere in quota o da sostituire, utilizzando dispositivi cercametalli o parimenti efficaci;
• il rilievo e/o segnalazione di situazioni non riconducibili alla tipologia standard tipo “cameretta d’ispezione”, ovvero non coincidenti con un nodo/punto (esempio manufatti di scarico in corso d’acqua);
• la rilevazione dei nodi (pozzetti ed altri manufatti di ispezione e manufatti speciali);
• la segnalazione di eventuali anomalie (pozzetti allagati, tubazioni otturate, scarichi ritenuti anomali, per portata o manifesto scarico inquinante, intrusione di radici, danni strutturali, etc.);
• materializzazione di almeno un caposaldo fisso ogni 5 km.
Si precisa che pozzetti e manufatti scaricatori di piena (compresi eventuali sfiori a braga) ad oggi non rivenuti o catalogati da parte delle Società committenti, individuati durante le campagne di rilievo dovranno essere segnalati ai gestori e rilevati come prescritto.
I dati raccolti durante la fase di ispezione, eventualmente integrati con opportune verifiche di connessione idraulica, dovranno consentire la corretta ricostruzione della rete. In altri termini, l’Appaltatore, dopo aver appurato che due pozzetti risultano effettivamente collegati, dovrà ricostruire, al meglio delle proprie possibilità, il tracciato planimetrico della corrispondente condotta.
L’Appaltatore dovrà acquisire un numero di fotografie digitali tale da garantire sempre una chiara e completa rappresentazione dei manufatti ispezionati; relativamente ai pozzetti in aree esterne alle sedi stradali, e/o occultabili, la documentazione fotografica (riportante la stessa codifica del pozzetto) dovrà consentire il riconoscimento “visivo” dei chiusini.
È possibile che le Società committenti realizzino dei filmati d’ispezione lungo gli elementi della rete. I relativi video verranno collegati alla banca dati GIS compilando il relativo campo (dell’elemento interessato) col nome del file video completo di estensione (es. .mov - .wmv - ecc.).
Si precisa che le fotografie digitali sono considerate a tutti gli effetti alla stregua di altri dati. Ne deriva quindi che eventuali fotogrammi sfuocati, mal inquadrati, non sufficientemente luminosi ovvero, in termini più generali, di difficile interpretazione, saranno valutati come inadatti al lavoro e quindi passibili di rifacimento.
Laddove oggettivamente necessario, previ accordi e autorizzazione formale del Direttore dell’Esecuzione del Contratto, l’Aggiudicatario è tenuto a segnalare la necessità di ricorrere all’ispezione televisiva e/o alla pulizia dei manufatti. In tal caso dovranno essere segnalati in cartografia anche la predisposizione per l’allacciamento prive di ispezione (cd allacciamenti a braga).
Inoltre, è compito dell’Aggiudicatario rilevare e/o segnalare eventuali elementi e/o situazioni che,
quantunque non previste in capitolato, possano risultare rilevanti ai fini idraulici o manutentivi.
RILIEVO TOPOGRAFICO
Il rilievo topografico ha lo scopo di determinare le coordinate (X, Y e Quote Assolute s.l.m.m.) che identificano, in uno specifico sistema di riferimento cartografico, la posizione dei punti scelti per rappresentare la rete stessa (georeferenziazione). Le quote di sommità (piani campagna, strada etc.) delle tratte di rete fognarie dovranno essere rilevate, con idonei strumenti topografici.
Il rilievo topografico è opportuno venga eseguito dopo la messa in quota di eventuali chiusini occultati.
Per maggiore chiarezza, si riassumono di seguito gli elementi della rete di cui è richiesto il rilievo topografico:
• centro di chiusini corrispondenti ai manufatti della rete fognaria (pozzetti);
• eventuali punti caratteristici di manufatti particolari (scaricatori di piena e sollevamenti).
Il rilievo topografico dovrà essere effettuato utilizzando strumentazioni in grado di garantire le precisioni
richieste. Sarà preferibile l’utilizzo di modalità operative che prevedano l’utilizzo di strumentazioni GPS.
Laddove le condizioni ambientali non consentissero una ricezione satellitare adeguata, sarà considerato l’utilizzo di stazioni totali. Nel caso specifico l’Aggiudicatario dovrà predisporre un’adeguata rete di appoggio (capisaldi) utilizzando strumentazioni GPS. Ogni vertice di riferimento dovrà essere materializzato con un chiodo topografico evidenziato con vernice e identificato in modo univoco mediante numerazione progressiva ed elaborazione di una monografia.
L’appaltatore dovrà restituire le misure effettuate con strumentazione GPS elaborate come da richieste
delle Società committenti ovvero:
1. estrazione dei dati con sistema di riferimento WGS84-UTM32;
2. trasformazione delle coordinate tramite l’apposita sezione disponibile sulla piattaforma “Geoportale Nazionale” da WGS84-UTM32 a Roma Monte Xxxxx 1 e Roma Monte Xxxxx 2 (a seconda delle indicazioni fornite dalle Società committenti;
3. restituzione quote altimetriche allineate con i capisaldi regionali.
Tutti i rilievi strumentali dovranno essere riferiti a capisaldi CTR nell'intorno di 500 m dai punti rilevati; i capisaldi di riferimento, di cui dovrà essere comunque accertata l’affidabilità dei dati altimetrici (rispetto ad esempio ad altri layer –della CTR- limitrofi) dovranno essere rappresentati in idonee monografie di individuazione e riconoscimento.
RESTITUZIONE IN AMBIENTE GIS
La restituzione digitale delle attività di rilievo in campo dei tracciati delle reti tecnologiche sarà eseguita attraverso banche dati concordate ed approvate dalle Società committenti che dovranno essere caricate nel database GIS esistente. Gli schemi e le indicazioni per l’inserimento all’interno del database informativo saranno forniti da ogni Società committente.
Nella restituzione dovranno essere rispettate alcune indicazioni topologiche:
• i pozzetti ed i manufatti saranno rappresentati da elementi puntuali;
• le condotte saranno rappresentate da elementi lineari;
• ogni tratta andrà disegnata nel verso del flusso;
• il punto iniziale e finale di ogni tratta dovrà essere coincidente con un elemento puntuale;
• la tratta andrà spezzata in corrispondenza di ogni elemento di ispezione;
Qualora si identificassero situazioni in cui vi sia la confluenza di più tratte senza la presenza di un pozzetto di ispezione sarà da inserire un pozzetto fittizio di tipo “virtuale” nel quale i relativi campi andranno lasciati vuoti ad eccezione di quelli relativi alla quota del piano campagna del punto in questione e alla profondità del pozzetto stimandola da interpolazione lineare.
ELABORATI DA PRODURRE
Per ciascuna rete andranno prodotti i seguenti elaborati:
• relazione tecnica illustrativa (formato *.docx, *.pdf);
• shape file o geodatabase - Tavole grafiche (formato *.dwg, *.pdf);
• planimetria generale della rete rilevata;
• planimetria di dettaglio della rete rilevata;
• monografie dei pozzetti e dei manufatti rilevati (formato *.dwg, *.pdf);
• schede monografiche vertici di dettaglio e caposaldi (formato *.docx, *.pdf).
STANDARD DI QUALITÀ PER IL RILIEVO
Gli standard qualitativi richiesti da assumere come riferimento per valutare il lavoro svolto dall’appaltatore
durante le fasi di rilievo della rete nera e mista sono stati così fissati:
• +/- 2 cm per le quote di sommità dei manufatti e individuazione planimetrica degli stessi;
• +/- 1 cm per le quote di scorrimento dei collettori principali e delle tubazioni presenti nei pozzetti di ispezione oggetto di rilievo (differenza di quota tra il piano di scorrimento di ogni singola
tubazione e il piano medio del chiusino);
• +/- 5% per le dimensioni interne delle camerette;
• +/- 2% per le dimensioni caratteristiche delle sezioni dei condotti (diametro per le sezioni circolari, altezza e larghezza massime per le altre tipologie di sezioni, 3 o più misure nei casi particolari).
In merito alla registrazione dei dati in campo – operazione che richiede l’utilizzo di schede di rilievo
(cartacee o digitali) - dovranno essere garantiti i seguenti standard di qualità:
− numerazione - la numerazione delle schede dovrà corrispondere a quanto indicato in planimetria.
− completezza – ogni scheda conterrà tutti i dati richiesti;
− correttezza - tutte le informazioni numeriche e testuali dovranno risultare corrette e veritiere;
La ricostruzione planimetrica della rete, ovvero delle connessioni esistenti a monte e a valle di ciascun pozzetto rilevato e dei versi di scorrimento, dovrà essere completa e fedele alla situazione reale.
Per il rilievo topografico l’appaltatore dovrà garantire, trattandosi prevalentemente di reti a gravità, precisione millimetrica (max 10 mm) sia in piano che in elevazione e dovrà essere coerente con sistema di riferimento e procedure utilizzate dalle Società committenti.
L’Aggiudicatario dovrà inoltre dimostrare che gli strumenti utilizzati siano stati recentemente sottoposti a verifica e siano coperti da un piano di manutenzione programmata che ne assicuri la piena operatività per tutta la durata dell’appalto.
A testimonianza di quanto sopra e prima dell’inizio delle attività, l’Appaltare dovrà consegnare al
Committente idonea documentazione tecnica.
Inoltre, per verificare in modo “diretto” la precisione della strumentazione GPS, il Committente si riserva la possibilità di testare la stessa su almeno uno dei capisaldi presenti nel territorio interessato dalle attività di appalto e appartenenti alle reti GPS di raffittimento regionale o provinciale.
7.3.2 RILIEVO MANUFATTI: SCARICATORI DI PIENA E SOLLEVAMENTI
L’attività prevede il rilievo e l’analisi della funzionalità idraulica dei manufatti scaricatori di piena e di sollevamento delle reti fognarie presenti su tutto il territorio delle Società committenti.
Nello specifico è richiesto lo svolgimento delle seguenti attività:
• rilievo delle caratteristiche geometriche ed idrauliche; rilievo delle apparecchiature installate;
• studio della funzionalità idraulica dei manufatti di sfioro estesa fino al corpo ricettore allo scopo di accertarne il corretto funzionamento (solo scarico) ed escludere, quindi, eventuali apporti di acque
parassite in rete, provenienti dai ricettori.
MODALITÀ DI RILIEVO
Lo studio dei manufatti scaricatori di piena e di sollevamento dovrà essere condotto con riferimento al bacino sotteso e tramite l’individuazione di tutte le caratteristiche idrologiche e idrauliche necessarie a definire il funzionamento idraulico dello stato di fatto, così come meglio descritto di seguito.
L’attività comprenderà il rilievo in campo delle caratteristiche degli scaricatori di piena di pubblica fognatura indicati delle Società committenti nonché, per ciascuno di essi, la redazione di elaborati grafici descrittivi e schede monografiche.
Per ogni sollevamento e sfioratore rilevato dovranno essere redatte relazioni di calcolo finalizzate a dedurne il funzionamento nonché a valutare se tale funzionamento sia aderente a quanto previsto dalla normativa vigente sia in termini di portata idraulica (di punta in tempo di pioggia e media in tempo di secco), che di qualità dello scarico (abbattimento dei solidi grossolani ed eventualmente dei solidi sospesi sedimentabili).
La prestazione si articolerà attraverso i seguenti passi operativi:
• reperimento ed analisi del materiale disponibile e messo a disposizione dalle Società committenti (cartografie, disegni, schede tecniche, dati);
• esecuzione di sopralluoghi e rilievi architettonici in campagna di tutti i manufatti scaricatori di piena e di sollevamento esistenti;
• esecuzione rilievo topografico per la georeferenziazione di tutti i manufatti;
• compilazione della scheda monografica riportante georeferenziazione, rappresentazione schematica e breve relazione descrittiva del principio di funzionamento e delle peculiarità del
manufatto rilevato;
• restituzione del disegno idraulico/architettonico;
• relazione di calcolo di verifica sulla funzionalità e sul dimensionamento degli scaricatori di piena finalizzata a dimostrare che il funzionamento del manufatto rispetta la normativa vigente;
• verifica delle portate sollevate dalle singole macchine installate nei manufatti di sollevamento.
Oltre ai manufatti dovranno essere rilevati elementi nell’intorno utili all’orientamento, all’individuazione planimetrica ed al funzionamento (es: spigoli di recinzioni/fabbricati, cordonate stradali, altri chiusini limitrofi, quote corpi idrici recettori).
L’Appaltatore dovrà acquisire un numero di fotografie digitali tale da garantire sempre una chiara e
completa “rappresentazione” dei manufatti ispezionati. In particolare l’Appaltatore dovrà prevedere:
• una o più foto di superficie in cui il pozzetto risulti chiaramente riconoscibile e ben localizzabile rispetto al suo intorno (nota: questi fotogrammi dovranno consentire il riconoscimento “visivo” del chiusino e l’eventuale ritrovamento in caso di occultamento);
• una foto specifica per il solo chiusino (veduta dall’alto rivolta verso monte rispetto al flusso
principale);
• foto specifiche interne al manufatto che consentano una chiara comprensione del funzionamento idraulico.
ELABORATI DA PRODURRE PER GLI SCARICATORI DI PIENA
Per ogni scaricatore di piena dovranno essere prodotti i seguenti elaborati:
• Tavole grafiche (formato *.dwg, *.pdf)
• Schede Monografiche Scolmatore (formato *.docx, *.pdf)
• Relazione di calcolo (formato *.docx, *.pdf)
7.3.2.2.1 TAVOLE GRAFICHE SCARICATORI DI PIENA
I disegni allegati alla relazione dovranno essere riprodotti in scala adeguata alla rappresentazione delle quote e delle misure rilevate, nonché per la comprensione funzionale del manufatto. Dovranno pertanto essere rilevate, rappresentate e quotate soglie, passaggi, paratoie, apparecchiature meccaniche di vario genere, grigliature etc. Sono in particolare richiesti:
• inquadramento territoriale (scala 1:5000 e 1:10.000);
• pianta del manufatto, scolmatore e delle sue interconnessioni (scala minima 1:50);
• tutte le sezioni longitudinali e trasversali del manufatto scolmatore necessarie alla sua completa descrizione nonché alla comprensione del suo funzionamento (scala minima 1:50);
• altri disegni legati alla particolarità del singolo scolmatore, necessari per la comprensione funzionale dello scolmatore stesso e per la sua verifica idraulica.
7.3.2.2.2 SCHEDE MONOGRAFICHE SCARICATORI DI PIENA
Le schede conoscitive dovranno riportare le seguenti indicazioni minime:
• localizzazione dello scaricatore di piena e dello scarico in corpo idrico recettore (comune, via, coordinate geografiche, quota assoluta chiusino, posizionamento planimetrico rispetto a punti fissi);
• dimensione dei manufatti (lunghezza, larghezza, profondità);
• caratteristiche tubazioni entranti/uscenti: forma, dimensioni, materiale, quota di scorrimento, stato manutentivo;
• condizioni di esercizio: stato manutentivo, livello di liquame, condizioni di accesso; fotografie: esterne finalizzate all’individuazione del posizionamento del manufatto e del punto di scarico in corpo idrico superficiale, interne finalizzate a illustrare il funzionamento del manufatto (condotte
entranti, condotte uscenti, soglia).
7.3.2.2.3 RELAZIONE DI CALCOLO SCARICATORI DI PIENA
La relazione di calcolo dovrà avere almeno i seguenti contenuti:
• normativa di riferimento per le considerazioni contenute nel documento;
• criteri e metodologie utilizzate nel calcolo idraulico e nella determinazione dei parametri idrologici ed idraulici;
• descrizione funzionale del manufatto;
• analisi idraulica per la verifica del funzionamento dello sfioratore sia in tempo di asciutto sia di pioggia nello stato di fatto e con riferimento ai carichi attuali;
• per la corretta analisi idraulica dei manufatti di sfioro risulta necessaria la determinazione dei seguenti dati e grandezze idrologiche ed idrauliche:
o popolazione residente/stabile A.E.;
o popolazione fluttuante A.E.;
o apporto industriale A.E. o carico idraulico Dotazione idrica civile; - Portata nera media giornaliera;
o portata nera di punta giornaliera;
o portata nera di punta nel giorno di massimo consumo;
o portata nera diluita da addurre a depurazione;
o bacino scolante;
o coefficiente d’afflusso;
o area scolante impermeabile;
o portata di attivazione dello scolmatore;
o curva portata/tirante caratteristica della rete fognaria in corrispondenza dello sfioratore.
Tutti i calcoli idraulici dovranno essere riportati in modo esaustivo nella relazione idraulica allegata al singolo sfioro. La relazione dovrà essere redatta e firmata da un professionista laureato in ingegneria, iscritto all’Albo professionale degli Ingegneri alla sezione A, abilitato in relazione alle opere idrauliche. I dati geometrici e tecnici presenti nelle singole schede dovranno anche essere raggruppati e forniti in forma tabellare (files) secondo modelli concordati con le Società committenti.
ELABORATI DA PRODURRE PER I SOLLEVAMENTI
Per ogni sollevamento dovranno essere prodotti i seguenti elaborati:
• Tavole grafiche (formato *.dwg, *.pdf)
• Schede Monografiche sollevamento (formato *.docx, *.pdf)
• Relazione di calcolo (formato *.docx, *.pdf)
7.3.2.3.1 TAVOLE GRAFICHE SOLLEVAMENTO
I disegni allegati alla relazione dovranno essere riprodotti in scala adeguata alla rappresentazione delle quote e delle misure rilevate, nonché per la comprensione funzionale dell’impianto di sollevamento. Dovranno pertanto riportare soglie, passaggi, paratoie e altre caratteristiche opportunamente quotate. In particolare sono necessari:
• inquadramento territoriale (scala 1:5000 e 1:10.000 );
• pianta del manufatto e delle sue interconnessioni (scala minima 1:50);
• tutte le sezioni longitudinali e trasversali del manufatto necessarie alla sua completa descrizione nonché alla comprensione del suo funzionamento (scala minima 1:50);
• altri disegni legati alla particolarità del singolo impianto, necessari per la comprensione funzionale del sollevamento stesso e per la sua verifica idraulica.
7.3.2.3.2 SCHEDE MONOGRAFICHE SOLLEVAMENTO
Le schede conoscitive dovranno riportare le seguenti indicazioni minime:
• localizzazione del manufatto (comune, via, coordinate geografiche, quota assoluta chiusino, posizionamento planimetrico rispetto a punti fissi);
• dimensione dei manufatti (lunghezza, larghezza, profondità);
• caratteristiche delle tubazioni entranti/uscenti: forma, dimensioni, materiali della cameretta, delle tubazioni e delle apparecchiature, quote di scorrimento di tutte le tubazioni in entrata ed uscita,
compresi eventuali condotti di allacciamento d’utenza, tubazioni di sfioro e scarichi di emergenza
con l’individuazione di eventuali clapet;
• condizioni di esercizio: stato manutentivo, livello di liquame, condizioni di accesso;
• fotografie: esterne finalizzate all’individuazione del posizionamento del manufatto e del punto di scarico degli eventuali scaricatori di piena in corpo idrico superficiale, interne finalizzate ad illustrare il funzionamento del manufatto (condotte entranti, condotte uscenti, soglie, etc.).
7.3.2.3.3 RELAZIONE DI CALCOLO SOLLEVAMENTO
La relazione di calcolo dovrà avere almeno i seguenti contenuti:
• descrizione funzionale del sollevamento;
• descrizione dei macchinari installati (targhe, curve di funzionamento)
• analisi idraulica per la verifica del funzionamento dell’impianto sia in tempo di asciutta sia di pioggia
nello stato di fatto e con riferimento ai carichi attuali;
• definizione delle portate effettivamente sollevate.
Tutti i calcoli idraulici dovranno essere riportati in modo esaustivo nella relazione idraulica allegata al singolo impianto. La relazione dovrà essere redatta e firmata da un professionista laureato in ingegneria, iscritto all’Albo professionale degli Ingegneri alla sezione A, abilitato in relazione alle opere idrauliche. I dati geometrici e tecnici presenti nelle singole schede dovranno anche essere raggruppati e forniti in forma tabellare (files) secondo modelli concordati con le Società committenti
STANDARD DI QUALITÀ PER IL RILIEVO DI SCARICATORI DI PIENA E SOLLEVAMENTI
7.3.3 MONITORAGGIO TEMPORANEO PER CALIBRAZIONE/ACQUE PARASSITE
Sulla base delle informazioni reperite durante le fasi di rilievo, l'Appaltatore dovrà progettare una campagna di misura temporanea di portate e livelli da eseguire in alcuni punti significativi della rete fognaria e presso tutti gli scaricatori di piena. L’attività di monitoraggio sarà finalizzata a:
• individuazione delle acque parassite;
• calibrazione dei modelli numerici di cui al paragrafo 7.3.6.
L’attività dovrà essere completata dall’utilizzo di pluviometri atti al rilievo degli eventi pluviometrici in
parallelo al monitoraggio di portate e livelli come di seguito meglio descritto.
Per ogni strumento installato dovrà essere prodotta la documentazione di produzione con particolare riferimento alla data di produzione, al certificato di taratura ed alla matricola.
MODALITÀ DI MONITORAGGIO E STRUMENTAZIONE
L'Appaltatore dovrà presentare alle Società committenti un progetto della campagna di misura con l'indicazione della posizione dei misuratori di portata, di livello e pluviometri, ottimale per il raggiungimento dell'obiettivo dello studio.
Solo dopo l'approvazione del progetto, da parte delle Società committenti, l’Appaltatore avvierà la campagna di monitoraggio con propria strumentazione ed impiegando squadre d’installazione adeguatamente formate sia dal punto di vista tecnico che in termini di sicurezza.
Con riferimento alla determinazione delle acque parassite, le sezioni e il posizionamento dei misuratori di portata e livello andranno scelti oculatamente con lo scopo di istituire una rete di monitoraggio in grado di individuare prontamente eventuali portate anomale e ridurre al minimo l'onere della ricerca del punto di infiltrazione.
Con riferimento ai singoli bacini afferenti a ciascun depuratore, a prescindere dalla loro estensione, le misure per il monitoraggio delle portate, dei livelli e delle precipitazioni dovranno essere eseguiti in contemporanea.
L'attività prevede, come sopra riportato, anche il monitoraggio delle precipitazioni da realizzarsi tramite pluviometri portatili, da dislocare sul territorio per tutta la durata del monitoraggio delle reti fognarie. Con riferimento al monitoraggio in tempo di pioggia per la registrazione di eventi con i quali calibrare la modellazione numerica delle reti, la durata del monitoraggio dovrà essere tale da registrare almeno due eventi meteorici significativi (intensità di pioggia oraria superiore a 15 mm/h oppure cumulata di almeno 40 mm sulle 24 ore).
La durata minima del monitoraggio per singolo bacino esaminato non potrà essere inferiore a 2 mesi e dovrà comunque garantire la registrazione di un periodo secco (con reti non invasate per effetto di eventi
meteorologici recenti) di almeno 7 giorni e due eventi meteorici significativi come precedentemente definito.
Nel caso in cui i dati del monitoraggio di eventi significativi o di tempo secco risultassero assenti a causa delle condizioni meteo, del malfunzionamento della strumentazione dovuto alla strumentazione stessa o a problemi di intasamento dei sensori e/o di mancata manutenzione, la durata del monitoraggio, con riferimento a tutti i punti di misura presenti del singolo bacino analizzato, non potrà essere sospesa fino al raggiungimento degli obiettivi richiesti.
Per l’esecuzione del monitoraggio l’Appaltatore dovrà utilizzare strumentazione del tipo riportato nei prossimi paragrafi. Si precisa inoltre che ogni strumento dovrà possedere un certificato di taratura in corso di validità rilasciato da soggetto certificato.
È facoltà dell’appaltatore proporre, a parità di prezzo, l’utilizzo di sensori di portata combinati radar/ultrasuoni o radar/radar, non a contatto con il fluido da misurare, esibendo la documentazione tecnica necessaria per il confronto con la tecnologia riportata nel presente Capitolato d’oneri e comunque tali da garantire le prestazioni richieste. Lo stesso dicasi per tutta la strumentazione di misura di seguito descritta.
L’Appaltatore dovrà provvedere all’ispezione periodica del punto di misura prevedendo le attività di lettura,
scarico dati, verifica di funzionalità dell’apparecchiatura.
L’ispezione periodica di verifica della funzionalità degli strumenti è prevista almeno una volta al mese; resta inteso che a seguito di eventi pluviometrici intensi o in caso di siti particolarmente critici, l’Appaltatore è tenuto a condurre le ispezioni o controllo dei dati registrati con maggior frequenza nonché ogni qualvolta si riscontri una discontinuità significativa nella trasmissione del segnale di misura.
Nell’attività di monitoraggio sono inclusi altresì:
• installazione della strumentazione, all’interno della rete fognaria oggetto di indagine a cura di squadre operative dell’Appaltatore;
• interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su ogni misuratore ed eventuale ripristino delle condizioni di funzionamento ottimale in seguito a disservizio;
• interventi di sostituzione della strumentazione installata a seguito di malfunzionamenti della stessa;
• recupero della strumentazione, a cura di una squadra operativa, al termine del periodo di monitoraggio previo controllo sul campo della bontà del segnale registrato in ogni punto di misura e verifica che i segnali di buona qualità abbiano estensione temporale pari o maggiore a quella
prescritta.
7.3.3.1.1 MISURATORI DI PORTATA
Per le misure di portata dovranno essere utilizzati misuratori del tipo “Area-Velocity” ad ultrasuoni basati
sia sul principio dell'effetto doppler, dotati di registratore (data logger), aventi le seguenti caratteristiche:
• sensibilità di almeno 1 l/s;
• autoalimentati;
• autonomia con campionamento ogni 15 minuti e trasmissione dati giornaliera superiore a sei mesi;
• protocollo di trasmissione JSON/MQTT;
• impostazione libera dell’intervallo di lettura/registrazione fino ad una frequenza massima di un minuto;
• modem di trasmissione dati tipo gsm/gprs.
• adeguata capacità di archiviazione dati, che dovranno essere salvati su apposita memory card il cui
contenuto sarà accessibile all’Appaltatore;
• acquisizione data, ora, livello, velocità, portata; in corrispondenza di particolari installazioni potrà essere richiesto il profilo verticale della velocità misurata al fine di valutare la bontà della misura effettuata;
• software di gestione in grado di trasferire i dati su PC portatile, visualizzarli, stamparli, esportarli
in formato ASCII o trasferirli per l’utilizzo con i più diffusi fogli elettronici;
• impostazione libera dell’intervallo di lettura/registrazione fino ad un minimo di un minuto;
• dotati di protezione IP68 per tutta l’apparecchiatura di misura.
7.3.3.1.2 MISURATORI DI LIVELLO
Per le misure di livello dovranno essere utilizzati misuratori del tipo a cella di pressione, autoalimentati, e collegati a un datalogger con sistema di trasmissione dati e aventi le seguenti caratteristiche minime:
• Autonomia con campionamento ogni 15 minuti e trasmissione dati giornaliera superiore a 1 anno.
• Protocollo di trasmissione JSON/MQTT
• impostazione libera dell’intervallo di lettura/registrazione fino ad una frequenza massima di un minuto;
• modem di trasmissione dati tipo gsm/gprs
7.3.3.1.3 PLUVIOMETRI
Per le misure di precipitazione dovranno essere utilizzati pluviometri del tipo “a vaschette basculanti” dotati
di registratore (data logger) avente le seguenti caratteristiche:
• autoalimentazione;
• adeguata capacità di archiviazione dati;
• acquisizione data, ora e altezza di pioggia;
• sensibilità di almeno 0.2 mm;
• software di gestione in grado di trasferire i dati su PC portatile, visualizzarli, stamparli, esportarli
in formato ASCII o trasferirli per l’utilizzo con i più diffusi fogli elettronici;
• impostazione libera dell’intervallo di lettura/registrazione fino ad un minimo di 1 minuto;
• dotati di protezione IP68 per tutta l’apparecchiatura di misura.
L’appaltatore dovrà fornire alle Società committenti, prima dell’installazione, la documentazione illustrativa dei pluviometri oltre a certificato valido di taratura, le Società committenti si riservano comunque il diritto di rifiutare lo strumento scelto qualora a suo giudizio non risultasse idoneo, pertanto l’Appaltatore dovrà provvederne la sostituzione senza oneri aggiuntivi.
7.3.3.1.4 DATALOGGER
I datalogger dovranno essere installati in pozzetti e camerette soggette al rischio di allagamento, realizzate in cemento armato e posizionate sotto il piano campagna il cui accesso è generalmente consentito da chiusini in ghisa sferoidale classe D400 con passo d’uomo minimo DN600. In detti siti nella maggior parte dei casi non c’è rete elettrica. Stante queste circostanze, suddetti strumenti dovranno avere le seguenti caratteristiche minime:
• IP68 certificato per almeno 30 giorni con 1 metro di colonna d’acqua (quindi perfettamente stagno);
• circuito di alimentazione a batteria che garantisca un’autonomia minima di 5 anni o ricaricabile e che permetta anche l’alimentazione da rete o da altri dispositivi;
• sistema di trasmissione dati dotato di un’antenna estremamente efficiente da utilizzare in luoghi interrati e in caso di necessità (segnale scadente) possibilità di installare un’antenna esterna “remotabile” (il vettore di comunicazione sarà quello proposto nell’offerta tecnica);
• 2 ingressi digitali (DI);
• 3 ingressi analogici (AI) 4-20mA;
• acquisizione di impulsi di contatori o misuratori di portata
• archiviazione dei conteggi e delle portate (con cadenza specifica per ogni ingresso adoperato)
• acquisizione di segnalazioni
• soglie su AI
• trasmissione giornaliera (almeno 3 volte al giorno) dei dati archiviati
• trasmissione su evento di eventuali allarmi
• configurazione, diagnostica e modifiche dei parametri tramite PC, tablet o cellulare (è preferibile la possibilità di parametrizzazione anche da remoto)
• compatibilità con i protocolli dell’attuale sistema di telecontrollo utilizzato da ciascun committente.
ANALISI DEI DATI
Gli studi delle reti fognarie, mediante modello numerico, prevedono la verifica della funzionalità del sistema sotto condizioni di carico note e statisticamente identificate, che sono, in questo caso, rappresentate dal contributo meteorico che va ad insistere sul sistema. Occorre quindi associare alla rete una “durata” o comunque evidenziare il periodo atteso di vita operativa. Si introduce così il concetto probabilistico di rischio. Tale rischio si può evidenziare sotto diverse forme e quindi anche come l’evento critico che, con tempo di ritorno T, crea il danno materiale calcolato.
Operativamente diventa necessario identificare, per periodi di ritorno noti, lo ietogramma che va ad insistere sul bacino oggetto dello studio.
Lo ietogramma dovrà essere costruito a partire da dati statistici rilevati nelle stazioni pluviometriche che insistono sul bacino o che risultano ad esso molto prossime.
L’approccio da utilizzare si può riassumere nella seguente metodologia operativa:
• verifica delle eventuali informazioni preesistenti;
• reperimento di dati pluviometrici disponibili relativi alla pluviometria della zona di studio;
• costruzione della curva di possibilità pluviometrica per periodi di ritorno consoni alla necessità di dover procedere alla verifica della rete fognaria (2, 5, 10 e 30 anni);
• creazione degli eventi di progetto di tipo Chicago a partire dalle curve di possibilità pluviometrica precedentemente citati;
• assegnazione del periodo di ritorno ad eventi pluviometrici di particolare interesse a disposizione, reperibili da stazioni pluviometriche locali;
• scrittura delle informazioni pluviometriche in un formato compatibile con il software di modellazione.
A seguito della campagna di misura l’Appaltatore procederà alla quantificazione dei volumi di pioggia convogliati nelle reti fognarie e delle portate in transito nel caso di eventi meteorici significativi. I dati saranno elaborati per la successiva fase di calibrazione dei modelli.
Particolare attenzione andrà posta in fase preliminare per:
− analisi idraulica dei segnali registrati in tempo di pioggia e correlazione con i dati di pioggia per gli eventi significativi registrati;
− analisi idraulica dei segnali registrati in tempo secco.
Si procederà, inoltre, con l'applicazione della metodologia del minimo di portata (per il periodo di tempo secco) al fine di quantificare e pre-localizzare le acque parassite con riferimento ad ogni rete comunale analizzata.
Le elaborazioni saranno accompagnate da relazioni e planimetrie che esporranno i risultati ottenuti. Si precisa che sono a carico dell'Appaltatore le seguenti attività:
• Misure di portata:
o noleggio, installazione e manutenzione della strumentazione
o acquisizione dati grezzi
o elaborazione e validazione dei dati;
o fornitura dei dati e di una relazione di sintesi.
• Pluviometri:
o noleggio, installazione e manutenzione della strumentazione
o acquisizione dei dati grezzi;
o elaborazione dati e ricostruzione delle curve h/t.
ELABORATI DA PRODURRE
Andranno prodotti i seguenti elaborati:
• Planimetria della rete e dei bacini (formato *.dwg, *.pdf)
• Scheda monografica dei punti di misura contenente foto, indicazioni geografiche di installazione e documentazione di produzione dello strumento installato (formato *.docx, *.pdf)
• Scheda monografica dei pluviometri contenente foto, indicazioni geografiche di installazione e documentazione di produzione dello strumento installato (formato *.docx, *.pdf)
• Relazione tecnico-idraulica con analisi delle portate di secco, delle portate di pioggia e dei tempi di corrivazione (formato *.docx, *.pdf)
• Misure registrate (formato *txt o *.csv)
7.3.4 MONITORAGGIO PERMANENTE
L’attività di monitoraggio permanente dovrà svolgersi, analogamente a quella temporanea, su alcuni punti strategici della rete fognaria e su tutti gli scaricatori di piena. La durata del monitoraggio permanente dovrà essere tale da garantire registrazioni valide della durata di almeno 18 mesi ed almeno 12 mesi di funzionamento in simultaneo su tutto il territorio gestito dalle tre Società committenti.
L’inizio dell’attività di monitoraggio permanente sarà certificato con apposito verbale. Nello specifico saranno monitorati in modo permanente:
− portate e livelli in tempo secco e di pioggia relative ad ogni manufatto scolmatore di piena;
− portate e livelli in tempo secco e di pioggia in alcune sezioni significative della rete;
− eventi pluviometrici.
Con riferimento agli scaricatori di piena l’obiettivo del monitoraggio è la creazione di un sistema che consenta di verificarne le attivazioni e i volumi scaricati nei corpi ricettori. Ulteriore risultato è la quantificazione delle portate anomale transitanti e la loro variabilità durante l’anno.
Per ogni strumento installato dovrà essere consegnata la documentazione di produzione con particolare riferimento alla data di produzione ed alla matricola.
MODALITÀ DI MONITORAGGIO E STRUMENTAZIONE
L’attività prevede la realizzazione di un sistema di monitoraggio permanente delle portate transitanti in rete, dei livelli. Il monitoraggio interesserà sia delle sezioni idrauliche strategiche della rete (misure in linea), sia gli scaricatori di pieni esistenti.
Il monitoraggio permanente di portate e livelli avrà lo scopo di:
• evidenziare l’andamento dei livelli nel tempo al fine di evidenziare eventuali anomalie relative alla
presenza delle acque parassite;
• monitorare i livelli in corrispondenza di zone potenzialmente soggette ad allagamento.
In questo caso l’attività è prevista come un servizio del tipo “chiavi in mano”; nel corrispettivo contrattuale da corrispondersi a misura per ogni misuratore dotato di datalogger, centralina di adattamento e trasmissione della strumentazione esistente sono ricomprese e non scomputabili le seguenti prestazioni, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
• sopralluoghi preliminari e adeguamento dei siti di misura;
• attività di progettazione e attività ad essa connesse, quali gestione e risoluzione interferenze, accessibilità dei manufatti, ottenimento autorizzazioni;
• fornitura della strumentazione per la misura di portata inclusiva di batterie, cavi, sensori, colletti, centraline, trasmettitori, invio dati verso software gestionale;
• installazione della strumentazione di misura;
• installazione e adeguamento della strumentazione di misura eventualmente già in possesso alle Società committenti;
• manutenzione, per tutta la durata dell’appalto della strumentazione installata;
• produzione di schede monografiche, inclusive di rilievo architettonico/geometrico del manufatto;
• connessione dati con il software gestione dati;
• reportistica delle misure su database connesso con la piattaforma.
Sono integralmente a carico dell’Appaltatore e sono da intendersi comprese nel corrispettivo contrattuale la configurazione della trasmissione dati, in ottemperanza alle richieste delle Società committenti, verso il software gestione dati.
Nell’attività di monitoraggio sono inclusi altresì:
• installazione della strumentazione, all’interno della rete fognaria oggetto di indagine a cura di squadre operative dell’Appaltatore;
• interventi di manutenzione ordinaria di verifica e pulizia strumentazione da eseguirsi con una cadenza trimestrale ed una manutenzione straordinaria da attivarsi ogni volta che si rendesse necessario in funzione delle anomalie dei segnali consultabili tramite la piattaforma implementata
per il ripristino delle condizioni di funzionamento ottimale in seguito a disservizio;
• interventi di sostituzione della strumentazione installata a seguito di malfunzionamenti della stessa;
• analisi dei dati di monitoraggio giornaliera al fine di individuare eventuali anomalie ed attivare gli interventi di manutenzione;
• fornitura materiale di consumo per la realizzazione delle installazioni.
• recupero della strumentazione, a cura di una squadra operativa, al termine del periodo di monitoraggio previo controllo sul campo della bontà del segnale registrato in ogni punto di misura
e verifica che i segnali di buona qualità abbiano estensione temporale pari o maggiore a quella prescritta.
L’obiettivo dell’attività è quello di garantire la continuità e correttezza dei segnali nel tempo, sarà quindi onere dell’Appaltatore monitorare con continuità i segnali provenienti dal campo e pianificare gli eventuali interventi necessari per il ripristino della funzionalità degli strumenti e garantire la continuità del dato.
Con riferimento a tutti i misuratori installati, è prevista la consegna di una relazione tecnica a cadenza quadrimestrale, da consegnarsi entro il mese successivo nella quale devono essere riportate tutte le informazioni idrauliche e di funzionamento verificatesi. L’attività deve inoltre prevedere, laddove necessario, la ricostruzione di eventuali dati mancanti; ciò sarà reso possibile in virtù dello sviluppo del modulo sperimentale 1.
Nello specifico i contenuti minimi previsti da rendicontare dovranno essere i seguenti:
− numero di attivazioni di ogni singolo sfioratore;
− volume scaricato dai singoli sfioratori nei corpi ricettori;
− portate medie, minime e massime registrate per ogni punto di misura presente nelle reti miste;
− livelli medi, minimi e massimi registrati per ogni punto di misura presente nelle reti ner;
− bilanci distrettuali al fine di quantificare l’apporto delle acque parassite;
− indicazione degli allagamenti verificatisi tramite il confronto tra il carico registrato e la quota del piano campagna.
In caso di malfunzionamento degli strumenti, l’Appaltatore avrà un tempo massimo d’intervento pari a 10 giorni lavorativi dal manifestarsi dello stesso. Superato tale periodo la Stazione Appaltante potrà procedere per proprio conto imputando all’Appaltatore i costi sostenuti. L’eventuale reiterarsi della mancanza d’intervento sarà causa di risoluzione contrattuale.
Restano a carico delle Società committenti le seguenti attività complementari:
− messa in quota di chiusini, realizzazione di camerette di alloggiamento, piccoli lavori in economia, solo ove ritenuto strettamente necessario e in ogni caso a insindacabile giudizio delle Società committenti;
− pulizia e/o videoispezioni mediante autospurgo dei manufatti e delle condotte interessate
dall’installazione, al bisogno e secondo uno scheduling condiviso e approvato;
− sfalcio straordinario del verde (limitato ad interventi straordinari con trinciatrici meccaniche e/o forestali, qualora i manufatti non fossero raggiungibili a causa di rovi/sottobosco/arbusti.
7.3.4.1.1 MISURATORI DI PORTATA
I misuratori di portata dovranno essere del tutto simili a quanto già descritto al paragrafo 7.3.3.1.1.
7.3.4.1.2 MISURATORI DI LIVELLO
I misuratori di livello dovranno essere del tutto simili a quanto già descritto al paragrafo 7.3.3.1.2.
7.3.4.1.3 PLUVIOMETRI
I pluviometri dovranno essere del tutto simili a quanto già descritto al paragrafo 7.3.3.1.3.
ELABORATI DA PRODURRE
Andranno prodotti i seguenti elaborati:
• Planimetria della rete e dei bacini (formato *.dwg, *.pdf)
• Scheda monografica dei punti di misura contenente foto, indicazioni geografiche di installazione e documentazione di produzione dello strumento installato (formato *.docx, *.pdf)
• Scheda monografica dei pluviometri contenente foto, indicazioni geografiche di installazione e documentazione di produzione dello strumento installato (formato *.docx, *.pdf)
• Relazione tecnico-idraulica con analisi delle portate di secco, delle portate di pioggia e dei tempi di corrivazione (formato *.docx, *.pdf)
• Misure registrate (formato *txt o *.csv)
7.3.5 MONITORAGGIO QUALITÀ REFLUI
Le stazioni di monitoraggio automatico delle acque reflue saranno realizzate per il monitoraggio in continuo (online) dei parametri di qualità nelle acque reflue e per il campionamento automatico dei reflui in caso insorgenza delle condizioni previste (es. superamento di alcune soglie di allarme impostate per i vari parametri rilevati).
Di seguito viene riportata una descrizione della stazione di monitoraggio; è facoltà dell’operatore economico proporre, in sede di presentazione dell’offerta tecnica (busta T3 “Monitoraggio”), eventuali proposte migliorative o integrative che verranno vagliate dalle Società.
La proposta progettuale prevede che stazioni saranno composte dalle seguenti parti:
a. sistema di prelievo dei reflui
b. cabina di monitoraggio
c. strumentazione di controllo
d. autocampionatore
e. sistema di trasmissione dei dati ed automazione
a. SISTEMA DI PRELIEVO DEI REFLUI
Un aspetto saliente per la realizzazione di queste stazioni di monitoraggio è il sistema di prelievo del refluo da analizzare. La rete fognaria lavora a gravità ed ha una specifica variabilità dei livelli nel tempo dipendenti sia da ragioni umane di consumo sia da ragioni legate a contesti esterni come ad esempio alla pioggia.
Si ritiene preferibile posizionare la strumentazione di controllo non direttamente in rete, sarebbe infatti decisamente più complicato provvedere alla manutenzione degli strumenti, ma piuttosto prelevare quota parte dei reflui della rete e farli transitare per la stazione di monitoraggio. Per poter realizzare questo si può operare in due differenti modi a seconda del contesto nel quale ci si trova ad operare.
i. Reti dotate di stazioni di sollevamento omogeneamente distribuite nel territorio
Nel caso in cui ci siano stazioni di sollevamento lungo la rete fognaria è possibile selezionare come punto di monitoraggio, se in posizione adeguata, una di queste stazioni.
In tal caso si procederà all’installazione all’interno del sollevamento di una elettropompa sommersa di tipo trituratrice dalle seguenti caratteristiche minime:
Prevalenza: 6-12 m
Portata: 2-8 m3/h Motore: trifase Girante: trituratrice
Installazione: con piede di accoppiamento in ghisa, pezzo intermedio dotato di guarnizione, carpenterie in acciaio inox AISI 304.
ii. Reti a gravità con poche stazioni di sollevamento
Nel caso in cui non ci siano stazioni di sollevamento disponibili o significative sarà necessario creare un volume di invaso per permettere l’installazione di una pompa sommersa sempre di tipo trituratrice avente le stesse caratteristiche di quella descritta al punto precedente.
b. CABINA DI MONITORAGGIO
La cabina di alloggiamento della strumentazione sarà così realizzata:
i. Basamento
Fornitura e la posa di platea mediante armatura con rete elettrosaldata diam. 8 20x20, getto della soletta di spessore almeno 20 cm con Cls rck 250, lavorazione a mano della superfice della soletta con stadia così da formare una superfice unica compresi il tracciamento, casseri formati da tavole alte almeno 20 cm.
Nel basamento dovranno essere predisposti, secondo lo schema seguente, i passaggi per:
• la tubazione di alimentazione reflui (arrivo dalla pompa trituratrice, IL nello schema), DN 50;
• la tubazione di scarico reflui DN 65;
• la tubazione di lavaggio (opzionale se disponibile un allacciamento dell’acquedotto;
• la tubazione di arrivo alimentazione elettrica (corrugato da 90 mm);
• la tubazione di alimentazione pompa (corrugato da 90 mm).
ii. Cabina prefabbricata
Cabina con base minima di 1500x600 mm ed altezza totale tale da consentire l’ingresso dell’operatore (minimo 200 mm) dalla forma simile a quella della figura sottostante.
STRUTTURA: La cabina sarà composta da una intelaiatura di base realizzata in tubolari di acciaio zincato a caldo e verniciati, previo sgrassaggio con solvente, con vernice a polvere termoindurente.
PAVIMENTO: il pavimento sarà costituito dal basamento in c.a.
PARETI: costituite da pannelli di tamponamento modulari tipo sandwich ad incastro spessore mm 50 costituiti da due elementi di lamiera di acciaio zincato preverniciate con interposto isolamento in poliuretano espanso ad alta densità.
COPERTURA: costituita da pannelli tipo sandwich grecati modulari ad incastro spessore 50 mm (90 fuori greca) costituiti da due elementi di lamiera di acciaio zincato preverniciate con interposto isolamento in poliuretano espanso ad alta densità. Profili d’angolo perimetrali realizzati con elementi pressopiegati in preverniciato del medesimo materiale usato per le pareti. I particolari (coprigiunto e battiporta) sono invece da realizzare in acciaio inox.
DOPPIA PORTA: serramenti in profili di alluminio estruso verniciato colore bianco RAL 9010 con il metodo a polveri termoindurenti, per la formazione dei telai e degli elementi apribili, completi di accessori (maniglie, guarnizioni, pannelli ciechi, serrature, cilindro Standard europeo e contatto anti intrusione). Le porte dovranno poter essere bloccate in posizione aperta per impedirne il richiudimento. Sul retro delle due porte dovranno essere posizionati:
- Nr.1 portadocumenti
- Nr.1 piano di appoggio richiudibile per poter sistemare documentazione e/o un pc portatile per la programmazione delle centraline.
iii. idraulica interna alla cabina (skid)
Realizzazione di uno skid per l’alloggiamento delle sonde di analisi ed il collegamento delle tubazioni. Il pannello sarà realizzato in PP e sarà sostenuto da un telaio in tubolari saldati in acciaio inox. Su tale pannello Xxxx realizzato il circuito idraulico di misura composto da:
• vasca a deflusso in PVC con fondo obliquo per l’installazione dei sensori chimico-fisici;
• tubazioni in PVC di mandata e di scarico;
• punto di alimentazione della vaschetta dotato di by-pass.
• troppo pieno per garantire la presenza di campione "fresco";
• valvola manuale per lo scarico della vasca da eventuali depositi sul fondo;
• valvola manuale di intercettazione della tubazione di carico;
• valvola automatica per il prelievo del campione da parte dell’autocampionatore;
• sensore di livello che in caso di alto livello blocca la pompa di alimentazione della vaschetta;
• sistema di verifica del flusso di acqua in ingresso alla vaschetta.
Nella parte alta del pannello verrà installata la centralina di comando per la visualizzazione
di tutti i parametri misurati. II pannello dovrà essere dotato di opportune targhette di materiale autoestinguente non asportabili e in posizione di facile lettura, identificative di ogni singolo componente. Lo schema dei collegamenti è riportato nell’immagine sottostante:
iv. Impianto elettrico
IMPIANTO ELETTRICO A NORME CEI
Realizzato secondo le norme CEI in conformità alla legge 37/08 ex 46/90, e costituito da cavidotti/canaline/scatole/raccordi in pvc di tipo autoestinguente. Conduttori antifiamma N07VK/FG7OR, sezioni calcolate in conformità ai carichi.
QUADRO ELETTRICO GENERALE
Quadro generale di alimentazione con:
• Centralino in materiale plastico con coperchio trasparente ad anta;
• interruttore generale differenziale;
• interruttori differenziali coordinati con il generale in taglia e tempo per: pompa di campionamento, linea illuminazione, linea strumenti;
• interruttori e/o fusibili di protezione per ogni utenza;
• comando e protezione pompa di campionamento;
• n°1 scaricatore modulare idoneo alla protezione da sovratensione di un impianto elettrico trifase con neutro, con sistema di distribuzione TT o TN-S. Composto da un
limitatore di sovratensioni ad elevata capacità di scarica, per mezzo di varistori all'ossido di zinco/spinterometri, con elementi di protezione intercambiabili. Lo scaricatore deve essere cablato sul differenziale generale del quadro di modo che in caso di guasto venga segnalato il guasto. Marca DHEN, tipo DEHNGUARD modello DG M TT 275 gli elementi di protezione per le linee di potenza modello DG MOD 275 e per il neutro modello DG MOD NPE;
• scaricatori modulare idonei alla protezione da sovratensione di linee segnale 4-20 mA, quali sonde di pH, redox, ecc.. Composto da uno scaricatore combinato per la
protezione da scariche dirette o sovratensioni bifilare, del tipo modulare, adatto per la protezione di linee di segnale 4-20 mA fino a 24 V DC, composto da elemento base e modulo di protezione. Marca DHEN, tipo BLITZDUCTOR XT, tipo BXT BAS – BXT ML2 BD S 24.
IMPIANTISTICA DI DISTRIBUZIONE:
• Una plafoniera interna 2x36W;
• Una luce di emergenza;
• Prese 220V, 10/16A di servizio;
• Interruttore accensione luce;
• 1 termostato bimetallico per eventuale segnalazione remota dello stato di alta temperatura all’interno della cabina;
• 1 scandiglia completa di termostato;
• 1 estrattore comandato da termostato;
• predisposizione per la messa a terra di tutta la struttura e posa in un pozzetto dedicato di puntazza per messa a terra m 1,50.
L’impianto dovrà essere completo di schema elettrico multifilari di potenza, dichiarazione di conformità e quanto dovuto per legge.
v. Fornitura energia elettrica
Nel caso non vi sia una fornitura elettrica nel punto selezionato: realizzazione delle opere necessarie alla predisposizione della nuova fornitura elettrica che comprende:
• colonnina in cls prefabbricata porta contatore Enel per 2 contatori, dimensioni utili interne 40x43x24; la colonnina sarà completa di tubi corrugati diametro 90 mm di raccordo e basamento;
• n. 1 pozzetto di raccordo dei tubi corrugati tra la colonnina portacontatori di base con coperchio pedonabile;
• interruttore generale differenziale con sistema di auto-ripristino in partenza linea posto nella nicchia contatore.
c. STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO
La strumentazione da installare per il controllo delle acque reflue sarà la seguente:
• Sonda digitale di conducibilità induttiva avente le seguenti caratteristiche:
o Campo di misura: da 250 μS a 2,5 S/cm
o Principio di misura: Induttivo
o Accuratezza: +/- 1% del valore letto o +/- 0,004 mS/cm
o Accuratezza temperatura: +/- 0,2° C
o Riproducibilitità: < 0.2%
o idoneo per montaggio incamera a deflusso o ad immersione.
• Sensore di misura pH di tipo differenziale avente le seguenti caratteristiche:
o Campo di misura:da 0 a 14 pH;
o Calibrazione: da processo e/o con soluzioni tampone std
o idoneo per montaggio incamera a deflusso o ad immersione.
• Sensore di misura Redox di tipo differenziale avente le seguenti caratteristiche:
o Campo di misura: -1500 to +1500 mV
o Calibrazione: da processo e/o con soluzioni tampone std
o idoneo per montaggio incamera a deflusso o ad immersione.
• Sonda da processo per la misura della torbidità e solidi sospesi avente le seguenti caratteristiche:
o Misura della torbidità in accordo alla DIN EN 27027
o Misura Solidi Sospesi equivalente alla DIN 38414
o Intervallo di misura:
▪ Torbidità: 0,001 – 4000 FNU
▪ Solidi totali: 0,001– 50,0 g/l
o Accuratezza:
▪ Torbidità 1,0%, ± 0,001 FNU
▪ Solidi totali: Coeff. Var del processo 1,0 % in accordo con DIN 38402
o indipendenza della misura dal colore del campione d’acqua;
o idoneo per montaggio incamera a deflusso o ad immersione;
o sistema di pulizia integrato.
• Sonda di temperatura (anche integrata in una delle sonde precedenti)
o Campo di misura: 0 to 40 °C
o Precisione: 0,5 °C
o idoneo per montaggio incamera a deflusso o ad immersione.
• Centralina multiparametrica in grado di gestire almeno 5 sensori.
o Alimentazione 100-240 VAC
o Display per la visualizzazione delle misure, la programmazione e taratura delle sonde e delle uscite/ingressi
o Scheda di comunicazione modbus
o 4 ingressi digitali
o 4 uscite digitali
o 2 uscite analogiche
d. AUTOCAMPIONATORE
Fornitura e collegamento ad una vaschetta di raccolta di un campionatore portatile così costituito:
• custodia in plastica
• sistema di prelievo campione con tecnologia sottovuoto;
• recipiente di misurazione in plastica per prelievo 20-350 ml;
• sensore per la gestione del mancato prelievo di campione;
• unità di programmazione a microprocessore per gestire il campionamento su base tempo, portata o evento completa di:
o ingresso 4-20 mA per campionamento su base portata
o ingresso digitale per campionamento ad evento
o uscita digitale per anomalia funzionamento del campionatore
• 1 contenitore in PE da almeno 10 litri;
• alimentatore per il collegamento a rete elettrica;
• tubo di aspirazione flessibile da 5 m.
e. DATALOGGIN, TRASMISSIONE DEI DATI ED AUTOMAZIONE
I dati misurati dalle sonde dovranno essere salvati su dei datalogger con un intervallo di campionamento definito dalle Società committenti e che deve poter essere modificato. L’intervallo di campionamento deve essere tale da permettere l’acquisizione di un dato ogni minuto (1440 dati al giorno).
Gli strumenti dovranno avere le seguenti caratteristiche minime:
• sistema di trasmissione dati dotato di un’antenna estremamente efficiente da utilizzare in luoghi con segnale scadente (il vettore di comunicazione sarà quello proposto nell’offerta tecnica);
• 4 ingressi digitali (DI);
• 6 ingressi analogici (AI) 4-20mA;
• 2 uscite digitali;
• archiviazione dei segnali (con cadenza specifica per ogni ingresso adoperato);
• acquisizione di segnalazioni;
• impostazione di soglie su AI;
• trasmissione giornaliera (almeno 3 volte al giorno) dei dati archiviati;
• trasmissione su evento di eventuali allarmi;
• configurazione, diagnostica e modifiche dei parametri tramite PC, tablet o cellulare (è preferibile la possibilità di parametrizzazione anche da remoto);
• compatibilità con i protocolli dell’attuale sistema di telecontrollo utilizzato da ciascun
committente.
Al superamento delle soglie impostate deve poter essere attivato l’autocampionatore. Su allarme dell’autocampionatore deve essere inviato un segnale di allarme.
Figura 1: Schema tipo stazione monitoraggio reflui
7.3.6 MODELLAZIONE NUMERICA, MASTERPLAN FOGNATURA E MODULI SPERIMENTALI
Lo scopo dell’attività di modellazione matematica della rete fognaria è di definire il modello matematico del comportamento idraulico della fognatura dei bacini oggetto della campagna di monitoraggio.
Tenuto in considerazione che le reti nere presenti sul territorio sono generalmente caratterizzate dall’ingresso di acque meteoriche durante il periodo di pioggia, a causa di inefficienze delle stesse, l’attività prevede che la modellazione di questi sistemi sia condotta con riferimento sia al tempo secco che al tempo di pioggia e quindi l’Appaltatore dovrà procedere alla loro calibrazione in entrambe le configurazioni.
Ciascun sistema fognario afferente ad un impianto di depurazione dovrà essere modellato in modo unitario.
L’attività deve comprendere le seguenti fasi elementari:
- costruzione del modello matematico, attraverso l’importazione dei dati acquisiti durante le fasi di
rilievo e monitoraggio;
- calibrazione del modello matematico, utilizzando i dati misurati di pioggia, portata e livello misurati in contemporanea per eventi significativi, sia in tempo secco che durante eventi pluviometrici;
- analisi pluviometrica attraverso la costruzione di ietogrammi associati a significativi tempi di ritorno utilizzando i dati pluviometrici misurati, quelli forniti dalle Società committenti e quelli forniti dalle stazioni ARPAV più vicine ai bacini considerati;
- analisi funzionale della rete per la determinazione di eventuali criticità;
- integrazione della modellazione quantitativa con la modellazione qualitativa, con modello di trasporto degli inquinanti e simulazione degli scenari di contaminazione;
- analisi generale dei bacini;
- definizione del piano degli interventi con indicazione priorità (Masterplan fognatura o Piano Fognario);
- computo metrico estimativo degli interventi;
- sviluppo, di concerto con i GdL delle società committenti, dei moduli sperimentali.
L’Appaltatore dovrà sviluppare tali attività seguendo le fasi descritte di seguito.
COSTRUZIONE DEL MODELLO MATEMATICO
I dati relativi al rilievo geometrico e topografico della rete, dovranno essere importati in automatico su idoneo software di calcolo per la simulazione della rete.
L’appaltatore dovrà comunicare, in sede di gara, il software che intende utilizzare e le Società committenti ne valuterà l’idoneità tecnica. Si richiede che il modello sia compatibile con il software di modellazione idraulica InfoWorks ICM.
In linea generale, il software dovrà avere le seguenti caratteristiche minime:
• effettuare il calcolo idrologico e idraulico in ambiente completamente integrato;
• diverse metodologie di calcolo idrologico disponibili;
• calcolo idraulico a moto vario, approccio indispensabile per simulare il vero comportamento dei sistemi di drenaggio;
• simulazione di manufatti complessi: scaricatori di piena, sifoni, sollevamenti, vasche di accumulo;
• capacità di calcolo anche per reti molto estese.
• nell’ambiente di calcolo, sul modello geometrico della rete, dovranno essere inseriti tutti i dati
necessari per la costruzione del modello;
• definizione delle aree scolanti ad ogni nodo;
• caratterizzazione di ogni area scolante, inserendo i dati caratteristici di geolitologia, uso suolo, numero e distribuzione degli abitanti, coefficienti di deflusso per tipologia di area (tetti, strade,
verde);
• definizione dei coefficienti di scabrezza dei collettori fognari;
• definizione di possibile presenza di sedimenti;
• definizione di un modello di trasporto di sostanze disciolte, implementato e tarato con i dati del monitoraggio qualitativo.
Dopo la ricostruzione del modello nell’ambiente di calcolo sarà di fondamentale importanza la verifica della bontà dei dati importati, ovvero la verifica dei collegamenti effettivi della rete, le situazioni anomale (contropendenze, salti di fondo, ecc.), le direzioni del flusso, ecc..
In caso di verifica negativa dei dati l’Appaltatore dovrà, a suo carico, esaminare il problema e procedere all’integrazione/correzione.
Nel modello idraulico dovranno essere inseriti tutti i manufatti particolari individuati durante il rilievo (con tutti i loro parametri geometrici e funzionali) oltre agli scaricatori di piena e ai sollevamenti, come ad esempio manufatti partitori, vasche volano, vasche di accumulo, sifoni, paratoie, nonché le pompe con le relative curve di funzionamento ed ogni altro manufatto/apparecchiatura che siano significativamente modellabili.
7.3.6.1.1 DEFINIZIONE CONTRIBUTI PARTE NERA E METEORICA
Grazie ai dati forniti dalle Società committenti sui consumi delle singole utenze dislocate nei territori gestiti ed alla conformazione delle reti dovranno essere individuati i bacini e relativi sottobacini afferenti ad ogni singolo pozzetto delle reti modellate.
Inoltre, grazie alla cartografia, alle ricognizioni aerofotogrammetriche ed eventuali altri documenti disponibili per i territori in oggetto dovranno essere definite le diverse aree e relative tipologie (tetti, strade, aree semipermeabili, aree verdi), tali aree saranno rappresentate da poligoni chiusi e caratterizzate dal relativo coefficiente d’uso del suolo e coefficiente di deflusso/permeabilità e dovranno essere fornite al Committente con tutte le relative caratteristiche associate.
Le aree saranno indispensabili per la modellazione nel caso in cui dovessero essere considerati apporti di acque meteoriche, condizione che dovrà essere prevista non solo per le fognature miste ma anche per tutte le reti in cui si evidenzi la presenza di acque parassite.
CALIBRAZIONE DEL MODELLO E STANDARD DI QUALITÀ
La fase di calibrazione prevede la traduzione dei dati dinamici raccolti sulla rete (sostanzialmente registrazioni contemporanee di portata e carico totale in rete e pioggia sul bacino) e l’imposizione che il modello, sotto determinate condizioni, fornisca come risultati quelli registrati direttamente su campo.
Il modello, prima del suo utilizzo per l’analisi funzionale, dovrà quindi essere calibrato, ossia si dovrà
verificare che lo stesso riproduca il funzionamento reale della rete, in tempo secco e in tempo di pioggia.
In particolare, nelle sezioni monitorate, le portate calcolate dal modello, sollecitato dalle piogge registrate o in assenza di pioggia, dovranno essere congruenti in termini quantitativi e qualitativi (sviluppo dell’idrogramma di piena) con quelle registrate dai misuratori di portata in corrispondenza degli stessi eventi pluviometrici o in assenza di pioggia a meno di una tolleranza pari al 15% con riferimento ai volumi e al 20% con riferimento ai picchi di portata in tempo di pioggia (si dovrà avere anche coerenza nello sviluppo della curva specifica dell’evento).
ANALISI FUNZIONALE DELLA RETE
Il modello calibrato dovrà essere sollecitato con eventi pluviometrici con tempo di ritorno significativi (5, 10, 20 anni) determinati mediante l’analisi pluviometrica nella configurazione attuale e in quella futura sulla base degli incrementi demografici previsti e in base ai piani di sviluppo urbanistico delle aree oggetto dello studio.
Per ogni ietogramma considerato, le simulazioni dovranno consentire di individuare la risposta del sistema e quindi gli eventuali punti di crisi.
La calibrazione del modello idraulico deve essere eseguita per un minimo di 5 eventi pluviometrici (di cui almeno due significativi) e successivamente il modello deve essere validato per almeno altri 5 eventi differenti da quelli utilizzati nella fase di calibrazione. La calibrazione deve essere effettuata in corrispondenza di ogni punto in cui è installato un misuratore di livello o di portata.
MASTERPLAN FOGNATURA
L’attività prevede, tramite l’applicazione del modello numerico e degli algoritmi che saranno sviluppati per la gestione ottimale dei sistemi fognari, l’individuazione degli interventi finalizzati alla razionalizzazione dei sistemi ed al superamento delle esistenti criticità.
L’idea è quella di arrivare alla stesura di un unico Piano Fognario Integrato (Masterplan Reti di Fognatura) delle reti in gestione in grado di fornire una visione globale sulle criticità presenti, oltre a consentire una corretta programmazione degli interventi di riabilitazione e delle nuove opere atte a sopperire le carenze esistenti. L’attuazione di questo nuovo strumento permetterà di programmare tutti quegli interventi necessari a ridurre le problematiche legate a insufficienza delle reti che spesso comportano sversamenti eccessivi impattando anche sui corpi idrici ricettori delle acque di troppo pieno scaricate dai numerosi scaricatori di piena presenti.
Il Masterplan prenderà in esame, in prima battuta, il territorio gestito da ciascuna società partner del progetto; dovrà poi spingersi a fare delle valutazioni generali sull’intero perimetro delle aree di pertinenza dei tre partners, per consentire una pianificazione generale che vada oltre i confini del singolo gestore e consenta di individuare quelle possibili soluzioni che consentano una più efficiente gestione e programmazione delle linee di sviluppo infrastrutturale futuro nel territorio.
Il Piano Fognario, redatto in funzione del modello numerico costruito, tarato e collaudato, dovrà:
• fornire ipotesi riabilitative definendo all’interno di esse la priorità di intervento;
• investigare le caratteristiche in termini quantitativi (soprattutto in funzione del tempo) di uno scaricatore di piena;
• progettare il migliore utilizzo/posizionamento di uno/più impianti di sollevamento;
• posizionare e progettare apparecchiature (vasche di laminazione, paratoie etc.) che consentano una gestione dei sottobacini atta a limitare la contemporaneità dell’onda di piena nei collettori di valle;
• definire politiche di controllo in tempo reale del sistema che garantiscano una gestione ottimale degli impianti esistenti e nel contempo una protezione della popolazione da eventi calamitosi di intensità prevista.
Il Masterplan dovrà inoltre comprendere:
− gli interventi atti a sopperire le insufficienze idrauliche esistenti;
− gli interventi per l’estensione della rete alle zone non servite o di futura espansione.
Tale strumento troverà poi sviluppo con l’applicazione del modulo sperimentale “resilienza”: esso si concretizzerà in un modello in grado di eseguire simulazioni in serie e, in base alla comparazione iterativa di scenari di progetto e indicatori di performance, permetterà il raggiungimento della miglior configurazione
di rete, minimizzando i costi d’investimento e di mantenimento e massimizzando i benefici in termini di
miglioramento delle performance di rete.
Ciò significa che ad ogni tronco verrà associato, oltre che un indice di criticità in caso di insufficienza idraulica o presenza di acque parassite, anche un indice di significatività di una sua eventuale sostituzione. La classificazione di tali indici porterà alla prioritarizzazione degli interventi.
Dal Masterplan ricavato dal modello numerico verranno poi dedotte le tipologie di intervento sulla base della configurazione di progetto che lo stesso ha consentito di prevedere.
Output dell’attività saranno, quindi, anche la:
⋅ definizione degli interventi manutentivi e di riabilitazione con indicazione priorità,
⋅ definizione del piano degli interventi con indicazione priorità,
⋅ computo metrico estimativo degli interventi.
In questo modo tutti gli interventi (relativi sia alla realizzazione di nuove opere, sia alla manutenzione) saranno pianificanti nel breve/medio periodo sulla base dei risultati ottenuti dall’applicazione di tale approccio, permettendo una corretta ed oculata allocazione degli investimenti.
MODULI SPERIMENTALI
Sono previsti nel Progetto la sperimentazione, valutazione ed implementazione di diversi moduli, meglio descritti nella Relazione Tecnica:
1. Modulo 1: “Continuità del dato” - Ricerca di tecniche di intelligenza artificiale in grado di ricostruire i dati in arrivo dai sensori; oltre alla loro validazione, si vuole riuscire mediante algoritmi evoluti a ricostruire serie di misure mancanti o errate a causa di strumenti soggetti ad avarie o malfunzionamenti. La continuità del dato è di fondamentale importanza per l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale e IOT, in modo da avere sempre serie di misure affidabili per i modelli numerici e assolutamente fondamentali per i modelli previsionali.
2. Modulo 2: “Resilienza” Ricerca di algoritmi avanzati per la pianificazione e gestione di sistemi complessi:
⋅ modelli di caratterizzazione delle reti ed ottimizzazione degli interventi di riparazione/sostituzione;
⋅ modelli di analisi dei sistemi complessi.
3. Modulo 3: “Analisi predittiva” mediante modelli evoluti di gestione. Scopo dell’attività è individuare quei modelli la cui applicazione nell’ambito di indagine (reti fognarie) possano portare a risultati solidi e replicabili. Finalità è l’implementare modelli evoluti di gestione con capacità di previsione di potenziali eventi di sversamento e di controllo dei deflussi verso i punti di sfioro ed i depuratori.
7.3.6.5.1 INTEGRAZIONE CON MODELLAZIONE DEI PARAMETRI QUALITATIVI
Tra le attività previste nel progetto vi è il monitoraggio in real time della qualità dei reflui presenti in rete fognaria, mediante la realizzazione delle stazioni di cui al paragrafo 7.3.5, al fine di identificare eventi inquinanti e preallertare il depuratore dei carichi in arrivo, nonché realizzare modelli predittivi sul breve periodo dell’andamento tendenziale dei valori monitorati con la finalità di efficientare la capacità depurativa ottimizzando il processo sulla base dei dati qualitativi previsionali. Anche tali modelli confluiranno nei moduli sperimentali.
7.3.7 PIATTAFORMA, GESTIONE DATO, SISTEMA ESPERTO PER RETE FOGNARIA
Tra gli obbiettivi che il Committente si propone ed oggetto dell’appalto vi è lo sviluppo di una piattaforma digitale per la visualizzazione dei dati raccolti nell’ambito delle campagne di monitoraggio e per il supporto alle decisioni, tramite interconnessione con i modelli sviluppati, la rete di sensori, lo Scada aziendale ed i modelli numerici.
L’accesso alla piattaforma fornita (che verrà denominata XX.XX.X.XX. – Reti Fognarie Sistemi Complessi) dovrà essere possibile anche tramite il software di gestione dedicato che le Società committenti provvederanno a realizzare per proprio conto e che permetterà anche l’accesso alla piattaforma dedicata alle reti idriche in corso di sviluppo, consentendo quindi alle Società di avere un unico ambiente da cui collegarsi alle due piattaforme. In pratica, le Società partners del programma svilupperanno un portale web
dal quale, previa autenticazione, sarà possibile accedere ai contenuti delle due piattaforme in funzione delle credenziali possedute.
La piattaforma XX.XX.X.XX. dovrà integrarsi con la struttura esistente e con il sistema di monitoraggio permanente a base d’appalto, dedicati al monitoraggio del sistema fognario, permettendo una perfetta interoperabilità con il sistema di supervisione e storage dei dati oltre che fornire i dati necessari per il software di modellazione idraulica.
La piattaforma così strutturata dovrà divenire un utile strumento di supporto sia alle fasi di pianificazione e programmazione degli interventi sia nella gestione ordinaria con particolare riferimento a:
• attività di ricerca acque parassite;
• monitoraggio attivazione degli scaricatori di piena comprensivo della quantificazione dei volumi scaricati e quantificazione delle portate/volume convogliate a depurazione;
• monitoraggio delle situazioni di allagamento del territorio a causa del refluo fognario.
• pianificazione interventi
• monitoraggio concentrazione e qualità dei reflui
I dati raccolti devono quindi essere salvati e catalogati all’interno di un database realizzato preferibilmente su database relazionale. Ad ogni modo dovrà essere fornito il disegno della struttura del database e la forma delle tabelle, rendendo possibile l’estrazione dei dati anche in forma massiva. Dovranno essere previsti dei sistemi automatici per il controllo dei dati al fine di verificarne la congruità, la continuità e la presenza di eventuali anomalie. Superata questa prima fase di controllo, i dati, in automatico, devono essere processati, sulla base di regole fissate di default o dall’operatore in base alle proprie esigenze.
Le informazioni gestite dalla piattaforma dovranno essere georiferite, quindi la stessa deve prevedere di relazionarsi con la base GIS del Committente per la visualizzazione delle informazioni. La piattaforma permetterà inoltre di visualizzare in modalità GIS mappe tematiche e i risultati delle analisi.
La piattaforma di supporto alle decisioni dovrà essere strutturata su opportuno database dotato della gestione delle autorizzazioni per gli accessi, che verrà regolato mediante l’applicativo sviluppato dalle Società committenti.
Nello specifico la piattaforma dovrà essere caratterizzata dalle seguenti caratteristiche funzionali minime:
• gestione autorizzazioni di accesso;
• gestione anagrafica delle stazioni di misura;
• validazione dati raccolti;
• visualizzazione grafica e tabellare delle misure provenienti da campo (la piattaforma deve poter gestire qualsiasi tipo di segnale inviato quali ad esempio: portata, pressione, temperatura,
diagnostica strumenti, parametri di qualità dell’acqua ecc…);
• definizione dei distretti fognari e calcolo del bilancio idrico;
• gestione allarmi ed emergenze tramite sistema di allertamento del personale tecnico preposto;
• supporto alla definizione degli indicatori e macro indicatori ARERA;
• gestione dell’attività di ricerca acque parassite;
• piattaforma GIS per la visualizzazione geo-riferita delle informazioni relative le stazioni di misura e le reti idriche; possibilità di caricare file in formato *.shp;
• dashboard rappresentativi dei principali parametri di gestione.
• integrazione con i modelli numerici quali-quantitativi delle reti (Q-Q)
La piattaforma dovrà inoltre prevedere il collegamento biunivoco (input/output) con i tre moduli integrativi
che le Società committenti, in collaborazione con il GdL messo a disposizione dall’ Appaltatore, intende sviluppare nell’ambito del progetto di ricerca e sviluppo e descritti nella Relazione tecnica.
1. continuità del dato: per la validazione delle misure e loro ricostruzione in punti/istanti non registrati;
2. analisi di resilienza ed affidabilità delle reti;
3. analisi predittiva mediante modelli evoluti di gestione.
La piattaforma integrata di gestione, sviluppata in sinergia con le Società committenti, rimarrà di esclusiva proprietà delle medesime, cui dovranno altresì essere forniti i codici sorgente degli applicativi in formato sviluppo completi di commenti e schemi funzionali.
7.3.8 NON CONFORMITÀ
La mancata rispondenza di uno solo dei requisiti richiamati nei paragrafi precedenti (standard di qualità),
determina una “Non conformità”.
Sono considerate “Non conformità principali” quelle riguardanti:
• rilievo topografico;
• profondità delle tubazioni;
• forma geometrica e dimensioni caratteristiche delle sezioni dei condotti;
• ricostruzione planimetrica della rete.
• calibrazione del modello idraulico.
Sono invece considerate “Non conformità secondarie” il non rispetto degli altri standard qualitativi.
L’accettazione del lavoro eseguito, sia in corso d’opera sia in sede di consegna definitiva, è subordinata al
riscontro del seguente standard minimo di qualità riferito ad un campione di 100 manufatti:
• massimo cinque (5) non conformità principali;
• massimo dieci (10) non conformità secondarie.
Qualora, sulla base delle verifiche sopra richiamate, un’attività non risultasse superare gli standard di qualità, il Direttore dell’Esecuzione del Contratto potrà rifiutare l’intera attività, mettendo in mora l’Appaltatore affinché provveda a ricontrollare il lavoro svolto, apportandovi le correzioni del caso.
Dell’avvenuto rifiuto sarà informata il Committente, che si riserva di addebitare all’Appaltatore eventuali danni conseguenti al protrarsi dell’attività, ovvero al ritardo sulla tempistica concordata.
In particolare il Committente potrà rivalersi sull’Appaltatore del maggior onere professionale che il Direttore dell’Esecuzione del Contratto è autorizzato ad esporre, per il maggior lavoro di controllo, analisi, ricostruzione, indirizzo e correzione, sostenuto per far fronte alle difficoltà insorgenti da un lavoro non conforme agli standard di qualità richiesti.
I rimborsi di cui sopra saranno trattenuti direttamente in sede di liquidazione del conto finale, ovvero incamerati dalla cauzione.
Qualora l’attività rifiutata dovesse essere riconsegnata oltre i termini contrattualmente stabiliti, troverà
applicazione la penale per ritardo.
7.3.9 INTEGRAZIONE DEI SISTEMI
Di fondamentale importanza per la buona riuscita delle attività in appalto sarà prevedere la perfetta
integrazione di tutti i sistemi, ovvero l’Appaltatore dovrà prendersi carico:
− dell’integrazione dei moduli sperimentali da sviluppare e del modello numerico con la piattaforma
di gestione dei sistemi fognari (paragrafo 7.3.9.1);
− dell’integrazione tra lo SCADA esistente e la piattaforma da sviluppare (paragrafo7.3.9.2);
− webservices che consentano non solo l’accesso ma anche la possibilità di interrogare l’applicativo
o avviarne delle routine secondo dei modelli predefiniti.
In Figura 2 è riportato lo schema logico dell’integrazione dei sistemi all’interno del Programma di ricerca e
sviluppo, la parte evidenziata in rosso è quella relativa al presente appalto.
Figura 2: Schema dell’integrazione dei sistemi nell’ambito del Programma
INTEGRAZIONE MODULI SPERIMENTALI E MODELLO NUMERICO
La piattaforma di gestione del sistema fognario oggetto del presente Appalto dovrà essere strutturata per
dialogare con i moduli sperimentali da sviluppare nell’ambito del progetto:
• modulo di “ricezione/pre-analisi/validazione/ricostruzione” dati;
• modulo "resilienza";
• modulo "analisi predittiva".
La piattaforma riceverà i dati dal primo modulo dopo la loro validazione, tramite gli stessi prenderanno avvio il modulo resilienza e il modulo analisi predittiva che, con le simulazioni idrauliche in parallelo, permetteranno la concretizzazione del progetto di gestione avanzata.
Per maggiori informazioni riguardanti i moduli sperimentali vedasi allegato “Relazione tecnica”.
INTEGRAZIONE SCADA
La volontà del Committente è che i datalogger scambino i dati di processo, di configurazione e/o di parametrizzazione con l’esistente sistema di supervisione in maniera bidirezionale e/o attraverso un altro server centrale di monitoraggio proposto dall’Appaltatore e valutato congiuntamente dai committenti. Pertanto, sia lo scambio dei dati salvati, che la configurazione o parametrizzazione dei dispositivi stessi richiederà la piena operatività e interazione con lo SCADA esistente già di proprietà de Committente e/o attraverso il server proposto dall’Appaltatore.
In particolare, i datalogger dovranno poter attivare lo scambio dei dati nel caso in cui vengano superate delle soglie di allarme precedentemente impostate.
I datalogger dovranno comunicare dal campo preferibilmente attraverso la rete internet garantendo una adeguata affidabilità. La comunicazione dovrà avvenire verso il server centrale del Committente secondo specifiche tecniche messe a disposizione dal Committente riferite al proprio sistema di telecontrollo e supervisione già in essere e/o anche verso il server di monitoraggio e gestione proposto dall’Appaltatore.
Le tecnologie software utilizzate per la comunicazione e lo scambio di dati potranno basarsi anche protocolli proprietari a condizione imprescindibile e solo se verrà rilasciata, sotto specifici accordi di riservatezza, la struttura completa del frame di comunicazione e decodifica del payload.
Nel caso in cui non sia necessario provvedere all’integrazione di protocolli proprietari, sopra citati, all’interno del sistema di supervisione e controllo WEB SCADA del Committente, si preferiranno soluzioni in cui il trasferimento dal campo delle variabili di processo e di stato della strumentazione provenienti dai datalogger verso il server centrale del Committente, avvenga tramite push dei dati in formato JSON, in modalità RESTful su protocollo HTTPS (A supporto verranno fornite le API RESTful e le specifiche della struttura dati JSON da inviare via HTTPS al server designato e le modalità di autenticazione).
In caso di utilizzo della struttura JSON ogni invio dati sarà protetto da autenticazione basata su utente e password o da token e la comunicazione tra server e datalogger dovrà avvenire tramite HTTPS TLS 1.2.
Si prediligeranno soluzioni che minimizzino i costi di trasmissione dei dati e assicurino un’efficace
trasmissione oltre che una maggior durata della batteria del datalogger.
È necessario che il datalogger possa richiedere al server lo scambio dati al fine di modificare i parametri sull’impianto e/o i parametri di riconfigurazione del datalogger stesso, oppure che alla trasmissione dei dati il datalogger verifichi se vi siano aggiornamenti sulla configurazione da dover scaricare ed implementare.
Le specifiche tecniche di dettaglio dell’architettura di sistema e delle modalità di trasmissione dei dati
verranno definite nell’ambito dell’attività WP3.1 di concerto tra le parti.
Ognuno dei committenti ha un sistema di telecontrollo differente e pertanto delle specifiche da dover rispettare per permettere una perfetta connettività.
7.3.9.2.1 PIAVE SERVIZI S.P.A.
Piave Servizi è dotata di una performante piattaforma di supervisione e controllo, WEB SCADA cloud based, in grado di armonizzare tutte le diverse soluzioni di telecontrollo realizzate nel corso degli anni precedenti e riferite a differenti impianti tecnologici in gestione alla Società.
Il sistema di supervisione è altresì in stressa sinergia funzionale con il GIS.
L’architettura della soluzione tecnologica adottata garantisce una consistente versatilità, permettendo quindi una molteplicità di collettori di dati da e verso il campo, sia per quanto concerne lo scambio dati in RealTime sia per l’acquisizione di dati storici, provenienti dagli impianti eterogenei distribuiti sul territorio. Tutti i dati collezionati vengono quindi opportunamente analizzati e storicizzati all’interno della propria struttura database e altresì esposti e resi disponibili verso altri server al fine di garantire l’interoperabilità.
Pertanto, l’infrastruttura in esercizio è in grado di supportare l’interazione con la totalità dei protocolli noti di campo e in grado gestire integralmente il costante aumento dei nodi IoT distribuiti, secondo i più moderni protocolli di scambio dati e facenti parte dell’era della trasformazione digitale in corso.
7.3.9.2.2 LIVENZA TAGLIAMENTO ACQUE S.P.A.
Il sistema di telecontrollo SCADA utilizzato da Livenza Tagliamento Acque S.p.A. ha come standard di riferimento il sistema operativo Windows di Microsoft ed è stato sviluppato su software WinCC OA di Siemens e collega, in vario modo, circa 250 siti su 350 previsti in totale. Il server del sistema di supervisione è in cloud (attualmente ARUBA).
L’architettura dello SCADA prevede una comunicazione centro-periferia solo a stella. Il protocollo di comunicazione che utilizza lo SCADA è il PROFINET, che però poi converte secondo le apparecchiature da cui deve acquisire i dati. Le tipologie di apparecchiature in campo con le quali, attualmente, vengono acquisiti i segnali digitali ed analogici sono PLC e RTU.
L’architettura delle periferiche in campo varia a seconda del tipo e delle dimensioni del sito; negli impianti più estesi i PLC raggiungono dei loro gateway presso i quali si concentrano i segnali locali (distribuzione a stella). I protocolli di comunicazione utilizzati dalle periferiche in campo sono principalmente MODBUS, ETHERCAT e PROFINET/PROFIBUS.
Lo SCADA acquisisce dati dai siti ad esso collegato e li rende disponibili a PC o cellulari ad un numero definito di utenti e non permette il controllo del sito, ma solo la supervisione di dati digitali acquisiti (ad esempio lo stato di elettropompe, la posizione di valvole, ecc.) e parametri analogici acquisiti (ad esempio pressioni, portate, ecc.).
Sullo SCADA i dati acquisiti vengono archiviati per un periodo indefinito, non sono previste cancellazioni di quanto storicizzato.
L’acquisizione dai dati da parte dello SCADA avviene ogni minuto per i siti maggiori, mentre i siti minori vengono interrogati meno frequentemente; vi è una sostanziale divisione in due classi, una con interrogazione prevista tre volte al giorno, l’altra con interrogazione settimanale per la verifica dello stato delle apparecchiature di invio allarmi.
La comunicazione fra il software centrale di acquisizione dati dello SCADA con le periferiche in campo avviene attraverso i sistemi di telefonia cellulare degli operatori nazionali.
I router ed i modem attualmente utilizzati sono sia per uso industriale sia “home”. Le antenne sono solitamente del costruttore dei modem e dei router, solamente nei siti in cui sono stati riscontrati problemi di comunicazione sono state sostituite da altre antenne della ditta SIRIO.
7.3.9.2.3 HYDROGEA S.P.A.
Attualmente i sistemi di supervisione SCADA esistenti nel SII di HydroGEA sono di 3 tipologie: un sistema principale e due sistemi secondari, che saranno eliminati nel tempo.
Il sistema principale adottato è quello della Società ISET;
Un sistema che controlla una decina di impianti e periferiche, della Wit (da abbandonare progressivamente);
Un sistema datato di telecontrollo di 3 centrali della Siemens, che sarà anch’esso sostituito.
Il sistema A, che sarà quello adottato da HydroGEA per tutti gli impianti, alla data odierna è costituito da
n. 1 centro operativo, n. 53 periferiche (RTU) di controllo impianti di acquedotto (centrali di pompaggio, valvole, filtri, ecc.) e n. 6 periferiche (RTU) di controllo impianti di depurazione e fognatura. La supervisione è formata da elaboratori in architettura Intel con sistema operativo Windows, costituenti sia i collegamenti del sistema verso le unità periferiche che l’unità di elaborazione e supervisione della rete di terminali PC client utente. La consistenza finale a regime prevede n. 177 periferiche RTU per il Settore Acquedotto e n.
68 periferiche RTU per il Settore Fognatura e Depurazione. Gli impianti “maggiori”, con automazioni complesse, gestiscono l’impianto ed il controllo dei processi con PLC e Monitor dedicati (tipo Siemens nuova generazione S7 1500), che si interfacciano alle RTU di supervisione e telecontrollo tramite tecnologia modbus. Tutte le unità periferiche (RTU) incorporano un modulo radio composto omologato nella banda di frequenza UHF. Le schede base delle unità periferiche incorporano un’interfaccia BELL 202A per l’apparato radio, poiché esse sono state progettate specificatamente per l’utilizzo con tale vettore. L’impianto di antenna è formato da un’antenna direttiva a tre elementi in alluminio, avente guadagno di circa 6 dB ed angolo di irradiazione orizzontale di circa 60 gradi, montata su palo in acciaio zincato. Attualmente esistono tre diversi moduli radio che coprono tre diverse aree di gestione. Le comunicazioni degli allarmi vengono
trasferite ai vari reperibili per il pronto intervento da alcuni sistemi primari e di riserva, tramite schede modem telefonici (SIM GSM). Le strumentazioni di misura dovranno avere l’uscita del valore di 4 – 20 mmA e collegamenti di set point “puliti”, privi di tensione, che rimarranno a disposizione del gestore per un eventuale interfacciamento al sistema di supervisione e telecontrollo esistente.
7.3.10 ASPETTI OPERATIVI
SICUREZZA
Le attività in appalto relativamente alle prestazioni secondarie potranno richiedere all’Appaltatore di accedere direttamente alle camerette, pertanto dovranno necessariamente essere eseguite da personale attrezzato, istruito ed abilitato ai lavori in ambienti confinati (come previsto dal D.P.R. 177/2011).
La rete fognaria in gestione è realizzata in parte anche da condotte in cemento amianto, pertanto, se sarà necessario accedere alle camerette d’ispezione, è necessario che gli addetti siano attrezzati, istruiti ed abilitati come previsto dalla Legge 257/1992.
Sono a carico dell’appaltatore, e ricompresi nel prezzo, la fornitura e posa della segnaletica necessaria a proteggere gli operatori e a gestire il traffico veicolare e pedonale (cavalletti, coni, movieri, cartelli di deviazione), l’utilizzo dei dispositivi di salvaguardia dell’incaricato di accedere al luogo confinato (treppiede, imbraghi, paranco di recupero, sensori gas nocivi, atmosfera esplosiva e presenza ossigeno, etc.).
Per i manufatti da rilevare posizionati in aree impiantistiche l’Appaltatore provvederà a pianificare le attività comunicando preventivamente alle Società committenti le date di accesso. Le Società committenti provvederà a sua volta ad attivare le procedure necessarie per il coordinamento finalizzato alla gestione del rischio da interferenze.
SQUADRA DI RILIEVO E SQUADRA INSTALLAZIONI
L’ispezione dei manufatti e l’installazione delle strumentazioni dovrà essere eseguita da personale attrezzato ed istruito a tale scopo.
Ogni squadra dovrà essere composta da almeno 2 persone, di cui una, con funzione di caposquadra, avente esperienza pluriennale nello svolgimento di servizi analoghi a quello in oggetto.
Le squadre saranno dotate di attrezzature idonee all’attività richiesta, con particolare attenzione ai mezzi e dispositivi di protezione individuali.
La squadra dovrà altresì essere munita almeno di:
• strumenti di misura idonei al rilievo di tutti i dati richiesti in scheda;
• macchina fotografica digitale;
• torce elettriche a bassa tensione;
• strumento di apertura forzata dei chiusini, del tipo “a leva” o simili;
• cavalletti, luci di avviso e cartellonistica da installare a protezione delle operazioni in corso;
• treppiede, xxxxxxx per recupero addetto/infortunato;
• sensore gas-alarm con certificato di taratura ottenuto da meno di 6 mesi.
Laddove necessario, al fine di accedere ai luoghi confinati, la squadra oltre ad esser composta da personale abilitato ai sensi del DPR 177/11, dovrà essere dotata di tutti i DPI necessari. Qualora le attività richiedano l’accesso a camerette con condotte in cemento amianto è necessario che il personale operativo sia attrezzato, istruito e abilitato come previsto da Legge 257/1992.
INTERFERENZE CON IL TRAFFICO
L’Appaltatore, prima di iniziare le attività di campo, provvederà ad avvisare ed ottenere eventuali autorizzazioni dai competenti uffici Comunali e dalla Polizia locale, concordando anche eventuali esigenze per la regolazione del traffico, con particolare riferimento alle strade maggiormente trafficate. Resta inteso che l’Appaltatore dovrà uniformarsi a qualsiasi richiesta espressa dalla Polizia locale.
Nel caso di strade statali e/o provinciali, l’Appaltatore è tenuto a seguire analoga procedura, contattando i
corrispondenti Enti di riferimento.
In linea di massima e salvo situazioni particolari, l’Appaltatore provvederà a pianificare le attività in modo da minimizzare i disagi alla viabilità cittadina. In particolare cercherà di programmare le ispezioni sulle strade maggiormente trafficate evitando gli orari di punta.
La segnaletica stradale dovrà essere posata da addetti formati secondo il D.I. del 04/03/2013. Per i chiusini ubicati in aree riservate a parcheggio, l’Appaltatore provvederà a richiedere provvedimento temporaneo di divieto di sosta, impegnandosi ad effettuare le attività nella data ed agli orari concordati.
L’Appaltatore è tenuto a sgomberare la strada al termine di ogni giornata di lavoro. Qualora circostanze particolari non consentissero la chiusura del cantiere, l’Appaltatore è obbligato a garantire la sicurezza del cantiere e, se necessario, la relativa custodia.
7.4 LAVORI E SERVIZI ACCESSORI ESCLUSI DALL’APPALTO
Durante le fasi di rilievo delle reti, degli scaricatori di piena e dei sollevamenti saranno da considerare delle attività accessorie quali ad esempio:
• messa in quota di xxxxxxxx non ispezionabili;
• spurgo tubazioni;
• by-pass delle tratte fognarie.
• sostituzione di chiusini lesionati.
In tutti questi casi l’Aggiudicatario dovrà dare comunicazione alle Società committenti che programmerà gli interventi a proprio carico; le Società committenti si impegnano a eseguire le lavorazioni richieste nel periodo dei 30 giorni successivi alla domanda, al netto dei tempi necessari per ottenere eventuali autorizzazioni da parte degli enti proprietari delle strade.
7.5 LAVORI E SERVIZI ACCESSORI COMPRESI NELL’APPALTO
I servizi richiesti nel presente appalto comprendono anche:
• richiesta autorizzazioni alla manomissione / occupazione suolo pubblico, ordinanze viabilistiche, ecc. agli uffici/enti preposti;
• richiesta di autorizzazioni ed il coordinamento con gli Enti proprietari / gestori / distributori delle infrastrutture a rete nonché la verifica preventiva che l’area non sia stata oggetto di eventi bellici, escludendo la presenza di ordigni inesplosi;
• allestimento dell’area di cantiere ed organizzazione del traffico;
• l’installazione di strumenti di misura per acquisizione dati (con particolare attenzione per eventuali interventi da eseguirsi in spazi confinati; in tal caso dovranno essere rispettate le vigenti normative per la tutela e la sicurezza dei lavoratori).
• coordinamento con ufficio gestione rete fognaria per interventi sulla rete stessa.
Oltre a quanto descritto sopra, rientrano tra gli obblighi dell'Appaltatore:
• la direzione tecnica e l'assistenza dei lavori con personale idoneo;
• l’assolvimento degli obblighi relativi al D.Lgs. 81/08
• l’assolvimento degli obblighi relativi alle operazioni da svolgere in spazi confinati D.P.R. 177/2011.
• l’assolvimento degli obblighi relativi alle operazioni da svolgere in presenza di cemento amianto
Legge 257/1992 e s.m.i..
7.6 SERVIZI OPZIONALI
Prima della conclusione delle attività di monitoraggio permanente, ogni singola Società committente, a suo insindacabile giudizio, potrà attivare le opzioni di seguito indicate, relativamente al comprensorio di propria competenza:
• opzione 1: estensione del periodo di manutenzione e gestione attiva degli strumenti installati durante il monitoraggio permanente per ulteriori 18 mesi;
• opzione 2: riscatto degli strumenti installati durante il monitoraggio permanente al termine del servizio.
Resta inteso che ciascuna Società committente potrà attivare una sola opzione, entrambe e nessuna.
7.6.1 OPZIONE 1: ESTENSIONE DEL MONITORAGGIO PERMANENTE
Ciascuna Società committente si riserva la possibilità di estendere il servizio di monitoraggio della rete fognaria alle medesime condizioni previste al punto 7.3.4, scegliendo il numero ed il tipo dei punti di misura da mantenere per ulteriori 18 mesi.
Tale opzione dovrà essere esercitata almeno tre mesi prima della conclusione del periodo di monitoraggio permanente (sia relativamente alla Fase 2 – Progetto pilota, sia relativamente alla Fase 3 – Estensione del servizio ad altri bacini), tramite comunicazione a mezzo PEC.
Al solo fine di determinare l’importo complessivo dell’appalto, l’ammontare stimato dell’opzione è pari a
2.247.111,00 €, considerando un numero complessivo stimato di punti di misura pari a:
- n. 20 pluviometri;
- n.161 misuratori di portata area velocity;
- n. 54 misuratori di livello;
- n. 208 punti di misura con due misuratori di portata area velocity;
- n. 86 punti di misura con un misuratore di portata e uno di livello.
7.6.2 OPZIONE 2: RISCATTO DELLA STRUMENTAZIONE
Ciascuna Società committente si riserva la possibilità di attivare l’opzione di riscatto di tutta o di parte della strumentazione utilizzata per il monitoraggio permanente.
L’opzione di riscatto dovrà essere esercitata almeno tre mesi prima della conclusione del periodo di monitoraggio permanente (sia relativamente alla Fase 2 – Progetto pilota, sia relativamente alla Fase 3 – Estensione del servizio ad altri bacini), tramite comunicazione a mezzo PEC.
A tal fine l’aggiudicatario, su richiesta scritta della Società committente, dovrà presentare un prospetto riepilogativo con l’elenco della strumentazione installata e con l’indicazione, per ciascuno strumento, della matricola e della data di produzione.
All’atto del riscatto dovrà essere prodotta garanzia legale di durata almeno biennale sugli strumenti riscattati, certificato di taratura degli stessi in corso di validità alla data del riscatto e dichiarazione di conformità della posa in opera.
Viene sin d’ora stabilito che il costo di riscatto degli strumenti verrà parametrato con legge di proporzionalità lineare in funzione di:
− età dello strumento 𝑡, calcolata come il tempo intercorso tra la data di produzione e la data di riscatto;
− costo base dello strumento 𝐶𝐵 (vedi );
− tempo di ammortamento dello strumento 𝑡𝑎 assunto pari a 6 anni.
secondo la formula di seguito indicata:
𝑦 = 𝐶𝐵 − (𝑡/𝑡𝑎) ∗ 𝐶𝐵
Tabella 7: Costo base della strumentazione di monitoraggio
Strumento | u.m. | Costo base |
Pluviometro, completo di datalogger | n° | 2'100.00 € |
Misuratore di portata area velocity, completo di datalogger | n° | 5'500.00 € |
Misuratore di livello, completo di datalogger | n° | 2'400.00 € |
Ai soli fini di determinare il valore dell’opzione è stata, in via prudenziale, ipotizzata un’età dello strumento
pari a 18 mesi (Tabella 8) e un numero di strumenti pari a:
- n. 20 pluviometri;
- n. 663 misuratori di portata area velocity;
- n. 140 misuratori di livello.
In tale ipotesi, l’ammontare stimato dell’opzione è pari a 3.018.375,00 €
Tabella 8: Costo del riscatto per la strumentazione di monitoraggio
Strumento | Età in anni | Costo base |
Pluviometro, completo di datalogger | 1.5 | 1'575.00 € |
Misuratore di portata area velocity, completo di datalogger | 1.5 | 4'125.00 € |
Misuratore di livello, completo di datalogger | 1.5 | 1'800.00 € |
CAPO II - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO
8 INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione che, ad insindacabile giudizio delle Società committenti, risulta più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella che, sempre ad insindacabile giudizio delle Società committenti, meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva.
Qualora nell’ambito della disciplina del presente Capitolato d’Xxxxx e dei suoi allegati si rinvengano norme tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, fermi gli ordinari criteri interpretativi relativamente al carattere speciale o eccezionale della singola norma, si dovrà dare prevalenza a quella maggiormente conforme alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all'ordinamento giuridico. Qualora, nonostante l’applicazione di detto criterio, il contrasto permanga, sarà onere dell’Appaltatore segnalare la problematica al Committente che indicherà regola cui dare preferenza, vincolando l’Appaltatore in tal senso.
L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del Capitolato d’Xxxxx, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati attesi con l'attuazione dello stesso e/o del progetto approvato qualora redatto. Per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1371 del codice civile.
9 DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO
Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
• il Bando di gara;
• il Disciplinare ed i suoi allegati;
• il presente Capitolato d’Oneri;
• tutti gli elaborati presentati con l’offerta tecnica;
• l’Elenco prezzi;
• il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza (DUVRI) e gli eventuali documenti previsti dal D.Lgs. 81/2008.
Ai sensi dell’art. 1346 del C.C. tali documenti, pur non formalmente allegati, ma depositati e custoditi in atti, concorrono a determinare il contenuto del contratto d’appalto. Le parti, con la sottoscrizione del contratto, attestano di conoscere il contenuto di tutti gli atti sopra descritti, confermando che i medesimi formano parte integrante dello stesso.
Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia applicate dai Committenti quali soggetto operante nei cosiddetti settori speciali di cui alla parte II° Titolo VI Capo I° del D.Lgs 50/2016 smi.
10 DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO
Oltre alle opere descritte nella documentazione di cui all’art.9, l’Appaltatore dovrà eseguire anche tutti quei servizi e lavori conseguenti o preparatori che dovessero essere ritenuti necessari ad insindacabile giudizio del Direttore dell’esecuzione.
Con riferimento alle dichiarazioni rese in sede di gara o di presentazione dell’offerta, l’Appaltatore non potrà eccepire, durante l’esecuzione del servizio, la mancata conoscenza di condizioni o la sopravvenienza di elementi ulteriori, a meno che tali nuovi elementi appartengano alla categoria delle cause di forza maggiore.
Durante l’esecuzione del servizio il Committente potrà effettuare operazioni di verifica volte a controllare
la piena rispondenza delle caratteristiche di quanto in corso di realizzazione risetto a quanto previsto negli
elaborati progettuali, nel Capitolato d’Oneri o nel Contratto. A tale scopo ciascuna Società committente designa un Tecnico Preposto con lo specifico compito di eseguire i sopralluoghi ritenuti necessari che verranno registrati sulle relative schede di monitoraggio.
Qualora nelle verifiche in cantiere si evidenzino delle difformità al progetto, alle prescrizioni, alle procedure aziendali, ai Piani di Sicurezza, all’utilizzo di attrezzature/strumenti ecc., verranno attuate, a seconda della gravità del difetto e quindi con accettazione o meno delle opere eseguite, diversi tipi di correzioni da eseguirsi direttamente in cantiere. Le richieste di risoluzione delle anomalie verranno comunicati all’Appaltatore.
A fronte di ciascuna contestazione verrà verificata la soluzione messa in atto e la sua efficacia oltre
all’eventuale applicazione delle penali previste.
L'Appaltatore prende nota della possibilità che altre Imprese Appaltatrici o il Società committenti stesso, debbano svolgere lavori negli stessi suoi cantieri o in cantieri adiacenti con le soggezioni che ne conseguono, e dichiara di accettare, in caso di divergenza con i predetti, quanto stabiliranno le Società nell'interesse del lavoro, rinunciando ad avanzare per questo motivo richieste di maggiori compensi o di proroghe dei termini contrattuali per l’ultimazione del servizio.
L'Appaltatore si impegna formalmente a non eseguire in cantiere, per nessuna ragione, per conto proprio o per conto di altri, lavori diversi da quelli affidati dal Committente senza preavviso al Direttore dell’esecuzione. In particolare il Committente si riserva la facoltà a suo giudizio, di fare eseguire da Ditte specializzate i lavori che richiedono particolare perizia e competenza.
È fatto divieto all’Appaltatore, ed ai suoi collaboratori, dipendenti e prestatori d’opera, di fare o autorizzare terzi ad esporre o diffondere riproduzioni fotografiche e disegni degli interventi appaltati, fatte salve quelle rientranti nell’ordinaria esecuzione dell’opera, e di divulgare, con qualsiasi mezzo, notizie e dati di cui egli sia venuto a conoscenza per effetto dei rapporti con il Committente, senza espressa autorizzazione dello stesso.
Il contratto e tutti i suoi allegati devono essere riservati tra le parti.
11 LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELL’APPALTATORE
In caso di liquidazione giudiziale dell’Appaltatore, ovvero di applicazione di altre procedure concorsuali, le Società committenti potranno avvalersi, salvo e senza pregiudizio per ogni altro diritto e/o azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista all’art. 110 del D.Lgs. 50/2016e s.m.i.
Qualora dalla liquidazione giudiziale dell’Appaltatore, o dall’applicazione di altre procedure concorsuali a suo carico, derivi, eventualmente anche ai sensi del comma 1, lo scioglimento del contratto d’appalto, il Committente sarà tenuto a corrispondere solo il corrispettivo per quanto regolarmente e correttamente eseguiti, al netto di eventuali posizioni creditorie e sempre salvo ogni diritto e/o azione eventualmente esercitabili.
La liquidazione giudiziale o l’ammissione ad altra procedura concorsuale non costituisce, di per sé stessa, fonte di responsabilità per l’Appaltatore/debitore. Resta inteso che eventuali inadempimenti saranno, invece, fonte di responsabilità contrattuale come regolata dal presente Capitolato d’Oneri e dunque con applicazione di tutte le sanzioni ivi previste, comprese le penali.
12 NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L'ESECUZIONE
I materiali ed i componenti devono corrispondere alle prescrizioni del presente Capitolato d’Oneri ed essere della migliore qualità e conformi alle norme vigenti in particolare rispondenti alle norme della direttiva 89/106/CEE sui “prodotti da costruzione” e al regolamento 305/2011/CE che ha rivisto la precedente direttiva (marchiatura CE e DOP dichiarazione di prestazione). Possono essere messi in opera solamente dopo l’accettazione da parte del Direttore dell’esecuzione e comunque nel rispetto di quanto richiesto e proposto.
I materiali occorrenti per l’esecuzione del servizio proverranno da quelle località che l’Appaltatore riterrà di sua convenienza, purché a giudizio insindacabile del Direttore dell’esecuzione, essi vengano riconosciuti della migliore qualità e specie e rispondano ai requisiti appresso indicati. Qualora il Direttore dell’esecuzione rifiutasse qualche provvista perché ritenuta non idonea, l'Appaltatore dovrà sostituirla con altra che
risponda ai voluti requisiti ed i materiali dovranno essere immediatamente allontanati dai cantieri di lavoro
a cura e spese dell’Appaltatore.
Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni e delle opere, nelle forniture e nei componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni imposte dalle vigenti norme di derivazione comunitaria (direttive e regolamenti U.E.), dalle leggi e dai regolamenti nazionali anche in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate nella documentazione contrattuale.
Qualora non fosse possibile rispettare quanto sopra, l’Appaltatore ha l’obbligo di contattare
immediatamente il personale del Committente per le opportune istruzioni.
13 CONSEGNA DELL’APPALTO
L’esecuzione del servizio avrà inizio dopo la stipula formale del contratto.
In caso d’urgenza, è facoltà del Committente procedere alla consegna in pendenza di stipula del contratto e comunque previa l’ottemperanza alle norme sulla sicurezza e previa la presentazione della documentazione necessaria per l’esecutività dell’affidamento.
La consegna avverrà tramite apposito verbale.
Alla consegna sarà allegata la documentazione di dettaglio (preventivi, schemi, elaborati tecnici) e quant’altro necessario per l’individuazione delle opere da eseguire quali autorizzazione e/o permessi degli Enti competenti, compresa la documentazione eventualmente necessaria ai sensi della vigente legislazione sulla sicurezza dei cantieri.
Se l’Appaltatore, senza giustificato motivo, non provvede all’avvio del servizio affidatogli, troverà applicazione l’art. 17, in tale evenienza resta intesa la facoltà del Committente di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta.
Qualora, a seguito di quanto sopra, il Committente sia costretto ad indire una nuova procedura per l’affidamento del completamento del servizio, l’Appaltatore inadempiente, oltre all’obbligo di provvedere al risarcimento di ogni eventuale danno, onere o maggiore spesa, è escluso dalla possibilità di partecipazione.
14 TERMINI UTILI PER L’ESECUZIONE E CRONOPROGRAMMA DELL’APPALTO
La durata del servizio sarà così suddivisa:
• per la Parte CERTA (Fase 1 + Fase 2), in mesi 36 (trentasei) decorrenti dalla data del verbale di
avvio dell’esecuzione;
• per la parte EVENTUALE, in mesi 30 (trenta) decorrenti dalla data del verbale di avvio
dell’esecuzione.
La durata si svilupperà secondo il cronoprogramma delle fasi lavorative (vedi Cronoprogramma).
L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza dello stesso.
Entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna, l'appaltatore predispone e consegna al Direttore dell’esecuzione un proprio programma esecutivo di dettaglio per lo svolgimento del servizio, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni fase, le previsioni circa il periodo di esecuzione e deve essere approvato dal Direttore dell’esecuzione, mediante apposizione di un visto.
Il programma esecutivo del servizio proposto dall'appaltatore può essere modificato o integrato dal Committente, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dello stesso ed in particolare:
• per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto;
• per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con quanto da eseguire;
• per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dal Committente, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal servizio.
Il Servizio sarà comunque eseguito nel rispetto del cronoprogramma approvato dal Committente ed integrante il progetto esecutivo.
15 SOSPENSIONI E PROROGHE
Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che Il servizio proceda utilmente a regola d’arte, il Direttore dell’esecuzione d’ufficio o su segnalazione dell’Appaltatore può ordinare la sospensione dei termini redigendo apposito verbale.
L’Appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare il servizio nei termini fissati, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dal Direttore dell’esecuzione, purché le domande pervengano prima della scadenza del termine anzidetto.
A giustificazione del ritardo nell’ultimazione del Servizio o nel rispetto delle scadenze fissate dal programma temporale l’Appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciato al Committente il ritardo imputabile a dette ditte, imprese o fornitori.
I verbali per la concessione di sospensioni o proroghe, redatti con adeguata motivazione a cura del Direttore dell’esecuzione, controfirmati dall’Appaltatore, devono pervenire al responsabile del procedimento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo delegato.
La sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale, accettato dal responsabile del procedimento. Non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del procedimento con annotazione sul verbale.
16 PENALI
Sono previste le seguenti penalità:
• nel caso di mancato rispetto del termine fissato per l’ultimazione del servizio viene applicata una penale, pari all’0,1% (uno per mille) dell’importo contrattuale, per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo; la penale, nella stessa misura percentuale, trova applicazione anche in caso di ritardo
nell’inizio del servizio rispetto alla data fissata dal Direttore dell’esecuzione per la consegna dello
stesso, sempreché il Committente non si avvalga della facoltà di rescindere/risolvere il contratto;
• nel caso di non rispetto delle soglie di cui al capitolo 4 viene applicata una penale pari a 500 € per
ogni giorno di ritardo rispetto alle tempistiche indicate;
• nel caso di interventi non autorizzati su impianti o scolmatori, come previsto al paragrafo 7.2, viene applicata una penale pari a 1.000 € per ogni violazione.
Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo. Le penali riferite al servizio di modellazione e implementazione della piattaforma, saranno applicate congiuntamente dalle Società committenti e verranno portate in detrazione delle fatture delle rispettive Società, in base all’incidenza percentuale che le prestazioni riferite al comprensorio di ciascuna ha sull’intero appalto.
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica, in ogni caso, il risarcimento di eventuali
ulteriori danni od oneri sostenuti dal Committente a causa dei ritardi di cui ai precedenti commi.
17 RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Oltre che nelle ipotesi previste dall’art. 108 del D.Lgs. n. 50/2016, il contratto si intenderà risolto di diritto ai sensi dell’art. 1456 Cod. Civ.:
• nel caso di due DURC negativi nel corso del contratto;
• quando, per qualsiasi causa, esclusi i casi di forza maggiore, l’Appaltatore sospenda, interrompa o
abbandoni il servizio;
• quando l’Appaltatore si renda colpevole di frode, in caso di insolvenza, di liquidazione giudiziale o altre procedure concorsuali;
• quando l’Appaltatore si dovesse rendere responsabile di più inadempimenti che, pur non gravi se singolarmente considerati, tali divengano in considerazione del loro ripetersi e/o protrarsi nel tempo;
• in caso di inosservanza e/o infrazioni contrattuali accertate e notificate, la cui frequenza e/o gravità non garantisca il regolare svolgimento e buon andamento del servizio;
• in caso di mancata assunzione del servizio da parte dell’Appaltatore nella data stabilita, previa costituzione in mora;
• in caso di gravi e/o ripetute violazioni del documento unico di valutazione dei rischi e/o dei piani di sicurezza;
• in caso di cessione totale o parziale del contratto, fuori dall’ipotesi di cui all’art. 106, comma 1, lettera d), del D.Lgs. n. 50/2016;
• in caso di subappalto non autorizzato del contratto;
• nel caso in cui l’Appaltatore non dia corso alle disposizioni del Direttore dell’esecuzione e/o non
provveda alle variazioni disposte dalla stessa Direzione e/o dalle Società committenti;
• quando l’Appaltatore non provveda al reintegro della garanzia fideiussoria in precedenza erosa in
tutto o in parte;
• negli altri casi espressamente previsti dal presente Capitolato o negli atti di gara.
Resta inteso che la risoluzione del contratto potrà essere disposta anche nel caso in cui l’Appaltatore si
renda responsabile di uno dei suddetti comportamenti nei confronti di una sola delle Società Committenti.
La risoluzione del contratto, fermo l’obbligo per l’Appaltatore di risarcire ogni ulteriore danno, onere e/o spesa che dir si voglia patita dal Committente in conseguenza dell’inadempimento, comporterà, in ogni caso:
• l’applicazione delle eventuali penali previste, da conteggiarsi sino alla data dell’avvenuta
risoluzione;
• l’incameramento dell’intera cauzione definitiva prestata ai sensi dell’art. 22.
Intervenuta la risoluzione, il Committente, per il completamento e/o l’esecuzione del servizio previsti nell’appalto, a suo insindacabile giudizio, potrà:
• proporre la stipula del contratto alle altre imprese che hanno partecipato alla gara, nell’ordine in
cui queste si sono classificate (sino al quinto migliore offerente escluso l’affidatario originale),
oppure
• bandire una nuova gara rispetto alla quale l’Appaltatore cui è stato risolto il contratto, non avrà
diritto di partecipare e sarà quindi escluso.
In conseguenza di quanto sopra, salvo ogni diritto ed ulteriore azione a favore del Committente, l’Appaltatore che ha dato causa alla risoluzione sarà tenuto a rifondere il medesimo Committente di ogni maggiore onere conseguente. Pertanto, i rapporti economici con il medesimo Appaltatore saranno regolati ponendo ad integrale suo carico:
• l’eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di aggiudicazione del nuovo appalto e l’importo netto risultante dall’aggiudicazione effettuata in origine all’Appaltatore inadempiente;
• gli eventuali maggiori costi conseguenti alla necessità di ripetere la gara di appalto in conseguenza del fatto che la precedente sia andata deserta (e dunque dell’esigenza di porre a base d’asta un importo maggiorato);
• gli eventuali maggiori costi conseguenti ad un affido diretto in tutti i casi in cui, ad insindacabile giudizio del Committente, le esigenze del caso concreto impongano di procedere in via d’urgenza in attesa del perfezionamento del nuovo contratto, o della nuova procedura di gara;
• tutti i maggiori oneri derivanti:
o dai ritardi nell’esecuzione;
o dalle maggiori spese sia tecniche che di direzione, assistenza, contabilità e collaudo;
o dalle spese di gara e/o di stipula del nuovo contratto;
o dagli eventuali maggiori costi e/o interessi per il finanziamento del servizio;
o da ogni diverso danno documentato, conseguente.
Eventuali danni e/o spese (dirette e indirette) derivanti al Committente per inadempimento, o comunque
colpa dell’Appaltatore, sono ad esclusivo carico di quest’ultimo.
In particolare, qualora il Committente lo riconoscesse necessario, provvederà d’ufficio alla riparazione di eventuali danni causati agli impianti e/o opere aziendali per colpa e/o incuria dell’Appaltatore; l’importo dei relativi lavori verrà trattenuto sull’importo della fattura immediatamente successiva alla sua applicazione o, in difetto di questo, dalla garanzia costituita.
Nessuna eccezione e/o riserva potrà essere sollevata dall’Appaltatore sull’entità e sul costo dei lavori/servizi/forniture eseguiti direttamente dal Committente a causa di mancata esecuzione di essi da parte dell’Appaltatore, e nessuna eccezione quindi sulle decurtazioni applicate.
18 MODALITÀ DI PAGAMENTO
I pagamenti saranno cadenzati secondo le modalità indicate in Tabella 9.
Tabella 9: Modalità di pagamento
Cod. | Attività | Pagamenti |
1 | rilievo rete | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento, al completamento della validazione e consegna del rilievo di tranche di estensione pari ad almeno il 25% della rete, con un importo minimo di 200.000 €; |
2 | rilievo scolmatori | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento, al completamento della validazione e consegna del rilievo di almeno metà degli scolmatori; |
3 | rilievo sollevamenti | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento, al completamento della validazione e consegna del rilievo di almeno metà dei sollevamenti; |
4.1 | monitoraggio temporaneo portate lungo la rete fognaria (Q) | Il corrispettivo verrà liquidato al completamento dell'attività |
4.2 | monitoraggio temporaneo livelli lungo la rete fognaria (h) | Il corrispettivo verrà liquidato al completamento dell'attività |
4.3 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (2Q) | Il corrispettivo verrà liquidato al completamento dell'attività |
4.4 | monitoraggio temporaneo presso gli scaricatori di piena (Q+h) | Il corrispettivo verrà liquidato al completamento dell'attività |
5.1 | monitoraggio permanente: pluviometri | Il corrispettivo verrà liquidato al completamento dell'attività |
5.2 | monitoraggio permanente portate lungo la rete fognaria (Q) | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 20% al completamento dell'attività di installazione, il secondo acconto pari al 30% al termine del primo anno di monitoraggio, il terzo acconto pari al 40 % al termine del periodo di monitoraggio, ciascuno con un importo minimo pari a 50.000,00 €. Il saldo verrà liquidato alla conclusione del servizio in appalto. |
5.3 | monitoraggio permanente livelli lungo la rete fognaria (h) | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 20% al completamento dell'attività di installazione, il secondo acconto pari al 30% al termine del primo anno di monitoraggio, il terzo acconto pari al 40 % al termine del periodo di monitoraggio, ciascuno con un importo minimo pari a 20.000,00 €. Il saldo verrà liquidato alla conclusione del servizio in appalto. |
5.4 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (2Q) | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 20% al completamento dell'attività di installazione, il secondo acconto pari al 30% al termine del primo anno di monitoraggio, il terzo acconto pari al 40 % al termine del periodo di monitoraggio, ciascuno con un importo minimo pari a 50.000,00 €. Il saldo verrà liquidato alla conclusione del servizio in appalto. |
5.5 | monitoraggio permanente presso gli scaricatori di piena (Q+h) | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 20% al completamento dell'attività di installazione, il secondo acconto pari al 30% al termine del primo anno di monitoraggio, il terzo acconto pari al 40 % al termine del periodo di monitoraggio, ciascuno con un importo minimo pari a 20.000,00 €. Il saldo verrà liquidato alla conclusione del servizio in appalto. |
6 | monitoraggio qualitativo (stazioni di misura complete) | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 30% al completamento dell'attività di installazione, il secondo acconto pari al 40% al termine del primo anno di monitoraggio, il saldo alla conclusione del servizio in appalto. |
7 | modellazione numerica, moduli sperimentali e masterplan fognatura | Il corrispettivo verrà liquidato per stati di avanzamento: il primo acconto pari al 40% al completamento dell'attività di validazione dei modelli numerici, il secondo acconto pari al 40% al completamento dei moduli sperimentali validati, il saldo alla conclusione del servizio in appalto. |
8 | piattaforma | Il corrispettivo verrà liquidato alla conclusione del servizio in appalto. |
Si precisa sin d’ora che la contabilità per l’esecuzione del servizio dovrà essere distinta per singolo Comprensorio e l’Appaltatore dovrà fatturare a ciascuna Società committente la quota di propria competenza.
Le Società committenti intendono beneficiare degli incentivi e sgravi fiscali previsti dalla normativa in merito alle attività di ricerca, sviluppo ed innovazione poste in essere e più precisamente normate dall’ Articolo 1, comma 184, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”, che “al fine di sostenere più efficacemente il processo di transizione digitale delle imprese, la spesa privata in ricerca e sviluppo e in innovazione tecnologica, anche nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale, e l’accrescimento delle competenze nelle materie connesse alle tecnologie abilitanti il processo di transizione tecnologica e digitale, nonché di razionalizzare e stabilizzare il quadro agevolativo di riferimento in un orizzonte temporale pluriennale, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica” prevede la ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali collegati al “Piano nazionale Impresa 4.0”, ed i successivi commi 198, 200 e 201, – Credito di imposta per attività di ricerca, sviluppo ed innovazione e come da successive modificazioni, pertanto, considerato che alcune delle attività indicate nel bando di gara rientrano tra quelle previste nella normativa sopracitata, l’appaltatore dovrà:
• rendicontare e fatturare tutte le attività e relativi costi secondo un piano dei conti del tipo (sulla base delle “Definizioni” contenute nel paragrafo 1.3, punto 15, della “Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione”, di cui alla Comunicazione della Commissione europea
n. 2014/C 198/01 del 27 giugno 2014) o comunque secondo le indicazioni del MISE per
l’individuazione delle attività di:
o ricerca fondamentale
o ricerca industriale
o sviluppo sperimentale.
• redigere annualmente le relazioni sulle attività di ricerca e sviluppo svolte nei modi e nei tempi previsti dalle Società committenti.
I pagamenti verranno eseguiti da ciascun Committente a 60 giorni data fattura fine mese, a seguito di presentazione della fattura relativa al Bacino di competenza. I pagamenti verranno eseguiti sui conti correnti dedicati dichiarati dall’Appaltatore e saranno subordinati:
• alla verifica della regolarità contributiva;
• alla verifica di cui all’articolo 48 bis del DPR 602/73;
• all’esibizione, da parte dell’appaltatore, di idonea autocertificazione in merito all’adempimento degli
obblighi di pagamento delle retribuzioni, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché
dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi, dovuti a dipendenti, lavoratori autonomi e parasubordinati impiegati nell’esecuzione dell’appalto oggetto del presente contratto, ai sensi dell’art. 29 del D.Lgs. 10.09.2003 n. 276, anche relativamente agli eventuali subappaltatori.
Si ricorda che fatture dovranno essere emesse in formato elettronico utilizzando il sistema di interscambio
(Sdl), secondo il formato previsto dall’Agenzia delle Entrate.
Nel caso in cui le fatture non vengano trasmesse in formato pdf in allegato al file “xml” del flusso elettronico,
dovranno essere inoltrate in tale formato ai seguenti indirizzi PEC:
• Piave Servizi Srl: xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx
• HydroGEA SpA: xxxxx@xxx.xxxxxxxx-xx.xx
• Livenza Tagliamento Acque SpA: xxxx@xxx.xxx.xx
Ai sensi dell’art. art. 17 ter, D.P.R. n. 633/1972, va applicato il meccanismo dello split payment, conseguentemente, le fatture dovranno riportare l’annotazione “Operazione con scissione dei pagamenti – Art. 17 ter DPR 633/1972” ed indicare il relativo CIG e CUP.
Ai sensi dell’articolo 30 comma 5 bis del D.Lgs. n. 50/2016, sull’importo netto progressivo delle prestazioni è operata una ritenuta dello 0,50 per cento; le ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione finale, dopo l’approvazione da parte Committente del certificato di collaudo o di verifica di conformità, previo rilascio del documento unico di regolarità contributiva.
Ai sensi dell’articolo 103 comma 6 del D.Lgs. 50/2016, il pagamento della rata di saldo è subordinato alla costituzione di una cauzione o di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa pari all’importo della medesima rata di saldo maggiorato del tasso di interesse legale applicato per il periodo intercorrente tra la data dell’atto di verifica della conformità del servizio e l’assunzione del carattere di definitività del medesimo.
La garanzia fideiussoria di cui al comma precedente deve avere validità ed efficacia non inferiore a due anni dalla data dell’atto di verifica della conformità del servizio e deve essere conforme allo schema tipo approvato con D.M. 19.01.18 n. 31.
Qualora il servizio rimanga sospeso per un periodo superiore a 45 giorni, per cause non dipendenti dall’Appaltatore, si provvede alla liquidazione della prestazione effettuata prescindendo dall’importo minimo.
19 TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
L'Appaltatore si assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari previsti dalla L. 136/2010 s.m.i.
ed in particolare dall'art. 3 “Tracciabilità dei flussi finanziari”.
Tutti i movimenti finanziari relativi al servizio devono essere effettuati, esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, sul conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, ai pagamenti relativi all’appalto di cui trattasi.
L'Appaltatore, prima della stipula del contratto, comunicherà al Committente gli estremi identificativi del conto corrente dedicato acceso presso un Istituto Bancario, o la società Poste Italiane S.p.A. Eventuali successive variazioni dovranno essere comunicate con la massima tempestività con lettera raccomandata a/r, o p.e.c., o fax. In assenza, al Committente non potrà essere imputato alcun onere, o costo, o spesa che dir si voglia conseguente.
Su ogni fattura emessa l’Appaltatore dovrà indicare il relativo codice CIG.
L'Appaltatore provvederà affinché nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti sia inserita una apposita clausola con la quale ciascuno di essi si assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla L. 136/2010.
L'Appaltatore che ha notizia dell'inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) degli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui all'art. 3 della L. 36/2010 procederà immediatamente alla risoluzione del rapporto contrattuale, informando contestualmente la Stazione Appaltante oltre alla Prefettura competente.
20 CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità, fatto salvo quanto previsto dall’art. 106, comma 1,
lettera d), del D.Lgs.50/2016.
21 CAUZIONE PROVVISORIA
Si rinvia a quanto prescritto del disciplinare.
22 GARANZIA FIDEIUSSORIA O CAUZIONE DEFINITIVA
Prima della sottoscrizione del contratto, a norma dell’art. 103 del D.Lgs. n. 50/2016, l’appaltatore deve costituire e depositare la garanzia definitiva relativamente alla Parte Certa, secondo le modalità ivi disciplinate. Nel caso in cui si verifichi la condizione per l’attivazione della Parte Eventuale, tale garanzia definitiva dovrà essere adeguatamente integrata
Per quanto qui non espressamente previsto, trova applicazione l’art. 103 del D.Lgs. n. 50/2016.
La Stazione appaltante può avvalersi della garanzia fideiussoria, nei limiti dell’importo massimo garantito, per l’eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento del servizio nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell’esecutore e hanno il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall’esecutore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere, addetti all’esecuzione dell’appalto. L’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale delle Società committenti, senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.
23 NORME DI SICUREZZA GENERALI
I servizi appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene.
L’Appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, nonché del Regolamento Locale di polizia Urbana, per quanto attiene la gestione del cantiere.
L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate. Detti piani dovranno essere contenuti nel piano operativo di valutazione proprio dell’Appaltatore.
L’Appaltatore dovrà comunicare, prima dell’inizio del servizio, il nominativo del proprio Referente Tecnico, che dovrà essere un tecnico qualificato; l’Appaltatore dovrà altresì assumere personale esperto ed idoneo per tutta la durata del servizio, in modo che lo stesso possa essere condotto con perizia, celerità ed in sicurezza.
L’Appaltatore non può iniziare o continuare il servizio qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto
stabilito nel presente Capo.
L’Appaltatore attesta l’avvenuto adempimento all’interno della propria azienda, degli obblighi di sicurezza
previsti dalla vigente normativa.
L’accertamento di gravi e ripetuti inadempimenti in materia di sicurezza, ravvisati dal Direttore dell’esecuzione o, se nominato, dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione, determina la risoluzione del contratto per grave inadempimento o grave irregolarità.
24 SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
L'Appaltatore è obbligato a fornire alla Stazione Appaltante, entro 30 giorni dall'aggiudicazione, e comunque
prima dell’inizio del servizio una dichiarazione contenente:
• l'indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti;
• il rispetto degli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalle leggi e dai contratti in vigore;
• l’organico medio annuo distinti per qualifica.
Relativamente alle prestazioni secondarie, per l’esecuzione di attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, le imprese concorrenti dovranno essere in possesso dei requisiti stabiliti dall’art. 2 del D.P.R. 14 settembre 2011 n. 177. Ai sensi dell’art. 2 comma 2 del D.P.R. 177/2011 per le attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, non è ammesso il ricorso a sub-appalti se non espressamente autorizzati e certificati ai sensi del titolo VIII, Capo I del D.Lgs. 10/09/2003 n. 276 e s.m.i.. Il tempo necessario all’ottenimento di detti certificati non può essere oggetto di riserva da parte dell’appaltatore né di richiesta di proroga dei termini contrattuali di ultimazione dei lavori.
25 SUBAPPALTO E RELATIVE RESPONSABILITÀ
È ammesso il subappalto nel rispetto della disciplina e dei limiti posti dall’art. 105 del D.Lgs. n. 50/216, il
quale trova applicazione per quanto qui non espressamente previsto.
Il contraente principale è responsabile in via esclusiva nei confronti delle Società committenti per l'esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevandole da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
Il direttore dell’esecuzione e il responsabile del procedimento nella fase di esecuzione provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità del subappalto.
Il subappalto non autorizzato comporta le sanzioni penali previste dall’art. 21 della L n. 646/1982.
26 PAGAMENTO DEI SUBAPPALTATORI
Ai sensi dell’art. 105, comma 13, del D.Lgs. 50/2016, le Società committenti provvederanno a corrispondere direttamente al subappaltatore o al cottimista l'importo dovuto per le prestazioni dagli stessi eseguite nei seguenti casi:
• quando il subappaltatore o il cottimista è una microimpresa o piccola impresa;
• in caso di inadempimento da parte dell'appaltatore;
• su richiesta del subappaltatore e se la natura del contratto lo consente.
L'Appaltatore dovrà pertanto comunicare alla Stazione Appaltante la parte delle prestazioni eseguite dal subappaltatore o dal cottimista, con la specificazione del relativo importo e con proposta motivata di pagamento. Tale documento dovrà essere sottoscritto dai subappaltatori e dai cottimisti interessati. Fuori dai suddetti casi, i pagamenti al subappaltatore o al cottimista verranno effettuati dall’ Appaltatore, che sarà obbligata a trasmettere alla Stazione Appaltante, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti effettuati dalla stessa appaltatrice al subappaltatore o al cottimista.
27 CONTROVERSIE
In merito alle controversie che dovessero insorgere sull’esecuzione del servizio e/o sull’applicazione del presente contratto, che non si siano potute definire con le procedure dell’accordo bonario e della transazione di cui agli artt. 205 e 208 del D.Lgs. n. 50/2016, saranno devolute alla competenza esclusiva dell’Autorità Giudiziaria del Foro di Treviso, rimanendo espressamente esclusa la competenza arbitrale.
Nelle more della risoluzione delle controversie la Società affidataria non potrà comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalle Società committenti.
Il contratto non prevede l’applicazione della clausola compromissoria di cui all’art. 209 del D.Lgs. 50/2016.
28 DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE DEL SERVIZIO
28.1 ULTIMAZIONE DEL SERVIZIO
A norma dell’art. 25 del D.M. 7 marzo 2018 n. 49, il Direttore dell’esecuzione, a fronte della comunicazione dell’esecutore di intervenuta ultimazione delle prestazioni, effettua, entro 5 giorni, i necessari accertamenti in contraddittorio con lo stesso e, nei successivi 5 giorni, elabora il certificato di ultimazione delle prestazioni e lo invia al Responsabile del procedimento nella fase di esecuzione, il quale ne rilascia copia conforme all’esecutore.
28.2 VERIFICA DI CONFORMITÀ
Per ciascun comprensorio, il Responsabile del procedimento nella fase di Esecuzione controlla l'esecuzione del contratto congiuntamente al Direttore dell’Esecuzione del contratto.
La verifica di conformità deve avere luogo non oltre sei mesi dall'ultimazione delle prestazioni. Il certificato di verifica di conformità ha carattere provvisorio e assume carattere definitivo decorsi due anni dalla sua emissione. Decorso tale termine, intende tacitamente approvato ancorché l'atto formale di approvazione non sia stato emesso entro due mesi dalla scadenza del medesimo termine.
29 CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI SULLA MANODOPERA
Nell’esecuzione del contratto l’Aggiudicataria, nonché gli eventuali sub-contraenti, hanno l’obbligo di osservare le norme e le prescrizioni dei CCNL di appartenenza, nonché ad assolvere scrupolosamente a tutti gli obblighi ed oneri inerenti alla prevenzione ed assistenza, assicurazioni sociali (ivi compresa quella contro gli infortuni) derivanti dalle disposizioni di legga o regolamentari in vigore.
L’Aggiudicatario sarà responsabile, nei riguardi delle Società committenti, della osservanza delle norme anzidette anche da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti e dei lavoratori autonomi.
Al fine della verifica dell’osservanza delle prescrizioni sopra indicate, le Società Appaltanti acquisiranno d’ufficio il DURC per l’Appaltatore e per gli eventuali subappaltatori ed è facoltà delle Società committenti richiedere, prima di ciascun pagamento, la documentazione attestante il regolare adempimento da parte dell’Aggiudicatario dei predetti obblighi (a titolo esemplificativo e non esaustivo: copia della documentazione bancaria e/o contabile attestante il regolare versamento delle retribuzioni; copia delle denunce mensili dei versamenti contributi previdenziali INPS – mod. DM 10/02 e dei relativi versamenti; copia del modulo di autoliquidazione del premio INAIL – mod. 10/sm – e dei relativi versamenti – mod. F24).
Ai sensi dell’art. 105 c. 10 del D. Lgs. 50/2016 in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell’Aggiudicatario o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, nonché in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva, si applicano le disposizioni di cui all’art. 30 c. 5 e 6 del succitato decreto.
Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Appaltatore non potrà opporre eccezioni alle Società committenti, né avrà titolo al risarcimento di danni.
Nel caso in cui, per due volte consecutive il DURC sia negativo, trova applicazione la risoluzione del contratto
di cui all’art. 18.
30 PROPRIETÀ E TRATTAMENTO DEI DATI
Tutti i dati inseriti e/o trattati tramite la piattaforma integrata sono di proprietà delle Società committenti. Per consentire la massima libertà di utilizzo dei dati da parte delle Committenti (estrazioni, elaborazioni, sviluppo autonomo di applicazioni a corredo della piattaforma integrata, ecc.), l’Appaltatore dovrà fornire idonea documentazione (manuali, schemi E/R, ecc.) in merito alla struttura dei database (tabelle e relative relazioni) e alla gestione degli stessi mediante idonei strumenti di amministrazione del DMBS (strumenti standard, tool di gestione, ecc.). L’Appaltatore dovrà inoltre garantire in ogni momento la possibilità di accesso, consultazione ed esportazione dei dati sia puntuali sia massivi e, in particolare, la possibilità di esportazione completa degli archivi secondo strutture dati concordate e documentate, nonché in formato testuale non proprietario (es. formati csv, txt).
All’Appaltatore è vietato qualunque trattamento dei dati aziendali che non rientri nelle normali attività di gestione e manutenzione della piattaforma integrata nonché di formazione e di assistenza agli Utilizzatori per le finalità e nei termini della fornitura. Tutte le attività eseguite direttamente dall’Appaltatore sui dati gestiti tramite la piattaforma integrata realizzata, a fini correttivi e/o manutentivi, dovranno essere concordate e/o comunicate al Committente.
31 PROPRIETÀ DELLA DOCUMENTAZIONE
Tutta la documentazione (relazioni, elaborati, cronoprogrammi, manuali, schemi, tabelle, ecc.) prodotta dall’Appaltatore nell’ambito dell’esecuzione delle attività previste, nonché fornita a corredo dei DBMS e dei software di base applicativi forniti, nonché della piattaforma integrata realizzata (parametrizzazione, configurazione, personalizzazione dei moduli software, transcodifiche di dati, impostazioni di report e grafici di stampa, ecc.) sarà considerata di proprietà del Committente e resterà tale anche alla cessazione del contratto e/o in caso di risoluzione dello stesso.
32 RISERVATEZZA
L’appaltatore assume l’obbligo di massima riservatezza per quanto riguarda dati, informazioni, notizie e documenti non pubblici relativi alle attività del Committente (ivi compresi tutti i dati trattati mediante la piattaforma integrata realizzata) di cui l’Appaltatore stesso venga a conoscenza e/o in possesso durante l’esecuzione della fornitura o, comunque, in relazione al medesimo. Si impegna a non divulgare a terzi tale materiale in alcun modo e in alcuna forma e di non farne uso se non per l’espletamento delle attività previste dal presente affidamento e da contratti di assistenza e manutenzione post-fornitura o per l’assolvimento di obblighi di legge. L’obbligo di riservatezza dovrà essere osservato anche in relazione al materiale predisposto, sviluppato o redatto nelle fasi di esecuzione della fornitura. L’Appaltatore è responsabile dell’osservanza dell’obbligo di riservatezza anche da parte dei propri dipendenti, consulenti e collaboratori, anche dopo la cessazione del contratto.
L’eventuale inosservanza dell’obbligo di riservatezza è causa di risoluzione del Contratto, a norma
dell’art.17.
33 PRIVACY
Le Società committenti, ai sensi e per gli effetti del Regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27.04.2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati o GDPR), e in osservanza alla vigente disciplina nazionale in materia (D. Lgs. 30.06.2003 n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e s.m.i.), informano l’Appaltatore che tratteranno con supporto cartaceo, informatico e/o telematico i dati personali relativi alla presente procedura e quelli che verranno raccolti per la gestione del relativo rapporto, esclusivamente per lo svolgimento delle attività contrattuali e per l’assolvimento degli obblighi previsti dalle leggi e dai regolamenti aziendali in materia. Il trattamento avverrà secondo principi di correttezza, liceità, trasparenza, in modo da tutelare in ogni momento la riservatezza dei dati stessi e i diritti dell’interessato, nel rispetto della citata normativa. Il conferimento di tali dati è obbligatorio per quanto attiene l'assolvimento degli obblighi di gestione del rapporto contrattuale e pertanto l'eventuale rifiuto al loro conferimento e/o successivo trattamento potrà comportare l'impossibilita all'instaurazione e/o prosecuzione del rapporto medesimo. I dati potranno essere comunicati in Italia e/o all’interno dell’Unione Europea esclusivamente per le finalità sopraindicate e, conseguentemente, trattati a tali fini dalla Direzione Generale e Amministrativa e dagli incaricati e responsabili delle Società committenti, nell’ambito delle attività di propria competenza; ferme restando le comunicazioni effettuate in esecuzione di obblighi di legge i dati potranno essere comunicati solo a tali fini ai seguenti altri soggetti quali: Istituti di credito e postali; Call Center; Società che effettuano servizi di spedizione e recapito della corrispondenza (solleciti, diffide, avvisi, etc.); Società che effettuano servizi di front office; Società partecipate; Pubbliche Amministrazioni (per lo svolgimento di attività istituzionali); società di recupero crediti; società di assicurazione del credito; società di assicurazione, Società di implementazione, assistenza e manutenzione sistemi informatici e/o telefonici aziendali (software, hardware, etc.); professionisti o consulenti in ambito amministrativo, contabile, commerciale, informatico, legale; Imprese terze incaricate di servizi di manutenzione delle reti, impianti e pertinenze opere del S.I.I.. I dati verranno trattati e conservati per tutta la durata del rapporto contrattuale instaurate e anche successivamente fino al perdurare di eventuali contenziosi, e/o laddove lo richiedano necessità tecnico- amministrative del servizio pubblico gestito, nonché per l’espletamento di tutti gli adempimenti di legge. Relativamente ai propri dati personali la Società, in qualità di interessato, potrà esercitare i diritti di cui agli articoli 15 (diritto all’accesso ai dati personali), 16 (diritto di rettifica), 17 (diritto alla cancellazione – “diritto all’oblio”), 18 (diritto alla limitazione di trattamento), 20 (diritto alla portabilità dei dati) e 21 (diritto di opposizione) del citato Regolamento Europeo e nei limiti indicati dallo stesso, inviando apposita comunicazione scritta al Titolare del trattamento. L’interessato può, qualora ne ricorrano i presupposti, presentare reclamo all’autorità nazionale di controllo competente in materia, Garante per la protezione dei dati personali. Titolare del trattamento dei dati sono:
• per Piave Servizi S.p.A.: Piave Servizi S.p.A., con sede legale in Xxxxxxx (XX), xxx X. Xxxxxxxx x. 0, tel. 0000 000000 – Fax 0000 000000; pec: xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx, e-mail:
xxxx@xxxxxxxxxxxx.xx. Il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) potrà essere contattato a mezzo e-mail: xxx@xxxxxxxxxxxx.xx o a mezzo posta presso la sede legale di 31013 Xxxxxxx (XX), xxx X. Xxxxxxxx x. 0;
• per Livenza Tagliamento Acque S.p.A.: Livenza Tagliamento Acque S.p.A., con sede legale in Xxxxxxxxxxx (XX), Xxxxxx xxxxx Xxxxxxxxxx x. 0. Il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) potrà essere contattato a mezzo Pec: xxxx@xxx.xxx.xx o a mezzo posta presso la sede legale di 00000
Xxxxxxxxxxx, Piazza della Repubblica, n. 1.;
• per HydroGEA S.p.A.: HydroGEA S.p.A., con sede legale in Pordenone, Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx x. 0. Il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) potrà essere contattato a mezzo Pec: xxxxx@xxx.xxxxxxxx-xx.xx o a mezzo posta presso la sede legale di 00000 Xxxxxxxxx, Piazzetta
del Portello n. 5.
34 RINVIO
Per tutto quanto non previsto specificamente dal presente Capitolato e dalla documentazione di gara, si fa espressamente rinvio a quanto previsto in materia, dalla vigente normativa, comunitaria e nazionale, in quanto compatibile.