PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
PER LA DEFINIZIONE DI PROPOSTE OPERATIVE PER L’ATTUAZIONE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE NELL’EDILIZIA
TRA REGIONE DEL VENETO
E
ANCE VENETO (Associazione Nazionale Costruttori Edili), ANPAR (Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati),
ARPAV (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto), CONFINDUSTRIA VENETO,
LEGAMBIENTE VENETO, UNIVERSITA’ IUAV DI VENEZIA,
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA
di seguito, congiuntamente definite “le Parti”;
PREMESSO CHE:
- ai sensi dell’art. 8, comma 1, dello Statuto, il Veneto nel rispetto del principio di responsabilità nei confronti delle generazioni future, opera per assicurare la conservazione e il risanamento dell’ambiente, attraverso un governo del territorio volto a tutelare l’aria, la terra, l’acqua, la flora e la fauna quali beni e risorse comuni;
- la L.R. 9 marzo 2007, n. 4 “Iniziative ed interventi regionali a favore dell’edilizia sostenibile”, al fine di tutelare la qualità della vita, dell’ambiente e del territorio, attribuisce alla Regione del Veneto il compito di promuovere e incentivare la sostenibilità energetico - ambientale nella realizzazione di opere di edilizia pubblica e privata;
- l’art. 11, comma 2, lettera b, della Direttiva UE 2008/98/CE, emendato dalla Direttiva UE 2018/851, prevede che “entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce 17 05 04 dell’elenco dei rifiuti, sarà aumentata almeno al 70 % in termini di peso”;
- la medesima Direttiva, (facente parte del cosiddetto “Pacchetto per l’economia circolare”) è stata recepita nella normativa italiana con il D.Lgs. 116/2021;
- con D.G.R. n. 988 del 09/08/2022 si è provveduto all’“Approvazione dell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali a seguito della conclusione delle procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d'Incidenza Ambientale (VINCA). D.G.R. n. 69/CR del 5/07/2022”;
- in particolare l’Allegato A alla succitata delibera contiene, tra l’altro, il paragrafo “Focus di approfondimento n. 1 – Risorse circolari per il comparto produttivo: incentivazione del sottoprodotti e end of waste” e il paragrafo “Focus di approfondimento n. 2: Valorizzazione rifiuti da c&d e gestione dei rifiuti contenenti amianto (RCA)”, i cui contenuti mirano ad attivare tavoli di confronto e adottare strumenti
regolatori, al fine di individuare ambiti di miglioramento e meccanismi di correzione di eventuali criticità nella gestione di tali rifiuti speciali;
- il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), approvato con D.M. 24 giugno 2022, n.257 e redatto ai sensi dell’art. 198-bis del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dispone che per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione (C&D) occorre “implementare misure di demolizione selettiva secondo la prassi UNI/PdR 75:2020 e sviluppare tecnologie di riciclaggio per reimmettere la materia nei cicli produttivi”;
- la Regione del Veneto, per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, riconosce tra gli obiettivi da conseguire un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto delle esigenze di protezione ambientale, di uso efficiente delle risorse e di riduzione della produzione dei rifiuti;
- al fine di porre in essere azioni concrete per perseguire le finalità di tutela dell’ambiente e di sostenibilità, occorre prendere atto che l’economia circolare sta diventando una realtà concreta a livello globale, in uno scenario contraddistinto dall’allarmante aumento del consumo di materie prime, e dalle drammatiche tensioni internazionali dell’ultimo periodo;
- in tale modello è possibile riconoscere un beneficio sociale e un valore economico per la collettività;
- tra gli obiettivi di sostenibilità e compatibilità ambientale, oggetto di una rafforzata attenzione da parte dei soggetti pubblici e privati, vi è quello di promuovere anche nel settore edilizio l’economia circolare volta a ridurre la produzione di rifiuti (evitandone gli effetti negativi legati alla gestione), e contestualmente a ridurre l’uso di materie prime non rinnovabili il cui utilizzo rappresenta un costo sotto il profilo ambientale;
- la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) costituisce un tassello indispensabile per la valorizzazione dei rifiuti in modo che possano essere reintrodotti nel mercato e competere (tecnicamente ed economicamente) con le materie prime vergini;
- la valutazione Life-Cycle Assessment (LCA) consente di acquisire, anche per gli edifici, la consapevolezza del danno e/o delle potenzialità ambientali dovute a ciò che avviene in ognuna delle fasi del ciclo di vita, e pertanto di comprendere come ogni scelta fatta in fase di progettazione e produzione, abbia poi delle ricadute nelle fasi successive fino alla dismissione-demolizione dell’edificio stesso;
- il metodo Building Information Modeling (BIM) può svolgere un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di circolarità in quanto strumento per una rappresentazione-gestione digitale di un edificio durante tutto il suo ciclo di vita;
- il menzionato Piano di gestione dei Rifiuti della Regione del Veneto, prevede l’istituzione di un Coordinamento Regionale per l’Economia e lo Sviluppo Circolare (CRESC), ovvero di un tavolo di confronto istituzionale per la condivisione e la diffusione degli obiettivi strategici delle politiche regionali connesse all’economia circolare, anche con l’obiettivo di superare i limiti dovuti a un contesto normativo non completamente chiaro e la conseguente estesa applicazione del principio di precauzione;
- il succitato Coordinamento Regionale lavorerà attraverso tavoli tecnici che tratteranno ed approfondiranno le singole tematiche, in particolare per i sottoprodotti e per la cessazione della qualifica di rifiuto (EoW);
RILEVATO:
- che il 20 ottobre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto 27 settembre 2022, n.152 del MITE recante il “Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152”;
CONSIDERATO:
- il ruolo fondamentale che possono svolgere, ai fini della promozione e dell’applicazione dei principi dell’economia circolare nell’ambito dell’edilizia, la Regione del Veneto, le università, le associazioni di categoria, quali portatori d’interesse nella condivisione di strategie unitarie e nell’attuazione di azioni finalizzate al superamento di ostacoli tecnici, normativi per il riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione e dei sottoprodotti;
- che tra le azioni del Piano di gestione dei Rifiuti, approvato con D.G.R. n. 988 del 09/08/2022, sono da segnalare:
• la promozione della collaborazione tra soggetti pubblici e privati ed istituti di ricerca, per lo sviluppo di attività di ricerca e la diffusione di sistemi innovativi e virtuosi di gestione dei rifiuti in linea con i principi dell’economia circolare, del Green Deal e del PNRR;
• l’attivazione di tavoli di confronto e di progetti sperimentali con il mondo produttivo, finalizzati al
sostegno e all’introduzione di modelli di produzione e di prodotti sostenibili e circolari;
- che la Regione del Veneto con la X.X.X. x. 0000/0000 xxxxxxx “Modalità operative per la gestione dei rifiuti da costruzione e demolizioni” ha già approcciato la tematica oggetto del presente Protocollo d’Intesa, in particolare la demolizione selettiva con la finalità di ottenere materiali selezionati di qualità da avviare nelle filiere del recupero;
VISTA la D.G.R. n. 148 del 24 febbraio 2023 con la quale la Giunta regionale ha autorizzato la sottoscrizione del presente Protocollo d’Intesa;
CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art. 1 - Obiettivi
L’obiettivo del presente Protocollo è quello di attivare strategie condivise e complementari che favoriscano l’applicazione dell’economia circolare nel settore dell’edilizia, in particolare promuovendo:
- la riduzione del consumo di risorse naturali attraverso l’utilizzo di aggregati di recupero e altri materiali in sostituzione degli analoghi materiali vergini;
- l’utilizzo di risorse naturali rinnovabili;
- lo sviluppo di un’industria del recupero di alta qualità e concorrenziale che orienti il mercato verso una maggiore ed assestata fiducia nella qualità del materiale recuperato;
- la lettura analitica dell’attuale quadro normativo vigente individuando le relative criticità e le possibili iniziative volte al superamento delle stesse;
- l’analisi del processo progettuale e realizzativo di una costruzione edilizia, quali espressioni del principio che tutte le attività, a partire dall’estrazione e produzione dei materiali/componenti edilizi, debbano essere organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun altro, in una visione strategica fondata sull’ottimizzazione dei processi e di economia circolare;
- la promozione dell’utilizzo del BIM attraverso azioni di supporto alla diffusione della conoscenza dello stesso, quale strumento fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di circolarità, attraverso la rappresentazione e la gestione digitale degli edifici, permettendo una efficace valutazione Life-Cycle Assessment che dia consapevolezza del danno o delle potenzialità ambientali dovute a ciò che avviene in ognuna delle fasi del ciclo di vita di un edificio;
- la possibilità di sviluppare una piattaforma web, finalizzata alla raccolta e alla condivisione delle attività svolte dai singoli sottoscrittori, da rendere eventualmente disponibile agli operatori del settore.
Art. 2 - Modalità operative
Al fine di raggiungere gli obiettivi di cui all’art. 1, è istituito il “Tavolo per l’edilizia sostenibile-circolare”, d’ora in poi “Tavolo” al quale parteciperanno i referenti designati di ogni singola Parte.
Il “Tavolo” costituisce momento di confronto, di condivisione e di concertazione per tutte le azioni che ciascuna Parte si impegna a realizzare.
Il “Tavolo” è coordinato dalla Regione del Veneto e si riunisce con cadenza almeno semestrale.
Ognuna delle Parti può richiedere la convocazione del Tavolo anche per la trattazione di argomenti specifici. Il “Tavolo” verifica periodicamente lo stato di attuazione del Protocollo d’Intesa e i risultati raggiunti.
Ove ritenuto opportuno, in considerazione di specifiche tematiche da trattare, la partecipazione al “Tavolo” potrà essere aperta ad ulteriori organizzazioni del mondo imprenditoriale, professionale, accademico- scientifico e delle associazioni iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore operanti nel territorio, salvo quanto previsto dal successivo art. 4.
Art. 3 - Impegni delle Parti
Le Parti si impegnano a mettere a disposizione le proprie competenze al fine di perseguire gli obiettivi di cui all’art. 1. In particolare:
La Regione del Veneto si impegna a:
• coordinare le attività del “Tavolo”;
• pubblicizzare mediante i propri canali informativi le iniziative sviluppate nell’ambito del Tavolo;
• coordinare l’attività ricognitiva sulle possibilità di accesso ad eventuali Fondi Europei;
• individuare eventuali iniziative normative e/o regolamentari utili ai fini dell’applicabilità della disciplina in materia;
• articolare il lavoro del presente “Tavolo” in modo che possa eventualmente fornire proposte da discutere nei tavoli istituiti per i Sottoprodotti, e per la cessazione della qualifica di rifiuto (EoW) nell’ambito del Coordinamento Regionale per l’Economia e lo Sviluppo Circolare.
ANCE Veneto e Confindustria Veneto si impegnano a:
• mettere a disposizione attività già svolte in particolare:
⮚ documenti e case history relativi anche alle criticità emergenti e non risolte in questo ambito;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ ricercare nelle esperienze esistenti nuove opportunità di sviluppo imprenditoriale nel settore;
⮚ ricercare singole “buone pratiche” da diffondere su scala più ampia e individuare punti di forza, in termini di crescita della competitività e di risultati sul piano della sostenibilità, e di debolezza dal punto di vista dell’attuale impianto normativo regionale in materia;
⮚ evidenziare le criticità della filiera nel riutilizzo dei materiali da costruzione e demolizione al fine di definire un equilibrio e una sinergia tra gli obiettivi di sostenibilità e di competitività (sotto il profilo economico e prestazionale) e una razionalizzazione dei costi;
• eventuale attività ricognitiva di risorse messe a disposizione dai fondi europei:
⮚ ricerca e successivo sviluppo, attraverso strutture specializzate, di fondi europei dedicati a progetti di economia circolare e buone pratiche.
ANPAR
si impegna a:
• mettere a disposizione attività già svolte e in particolare:
⮚ il proprio dossier dal titolo: “Valutazione dell’impatto dell’entrata in vigore del nuovo regolamento di End of Waste sui rifiuti da C&D sulla filiera delle costruzioni” nel quale vengono evidenziate le criticità ed i limiti del nuovo Decreto;
⮚ il proprio Position Paper sull’End of Waste dei rifiuti inerti;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ individuare idonei strumenti per stimolare il mercato degli aggregati riciclati ed artificiali;
⮚ valutare la possibilità di implementare nei capitolati pubblici le indicazioni relative all’impiego degli aggregati riciclati ed artificiali;
⮚ contribuire alla maggior diffusione dei CAM nell’edilizia;
⮚ collaborare alla realizzazione di eventi informativi organizzati dal Tavolo e/o dalla Regione, rivolti ai funzionari della Pubblica Amministrazione.
ARPAV Veneto si impegna a:
• mettere a disposizione attività già svolte e in particolare:
⮚ fornire il quadro di riferimento rispetto la produzione di rifiuti da C&D e il relativo comparto impiantistico regionale;
⮚ rendere fruibile una specifica sezione del portale di ARPAV che possa fornire le informazioni utili nell’adozione di misure atte a promuovere modelli circolari nell’ambito dei rifiuti da C&D;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ valutare la fattibilità dell’implementazione di un applicativo (anche in collaborazione con altre Agenzie Regionali per la protezione dell’Ambiente) che agevoli l’incontro tra domanda e offerta di materiali riciclati;
⮚ sviluppare delle procedure specifiche per i rifiuti da C&D al fine di standardizzare il riconoscimento di materiali che hanno cessato la qualifica di rifiuto.
Legambiente si impegna a:
• mettere a disposizione attività già svolte in particolare:
⮚ condividere l’esperienza maturata ed i materiali prodotti inerenti i temi del tavolo e utili al raggiungimento degli obiettivi del presente Protocollo;
⮚ condividere l’esperienza del Tavolo Tecnico Economia Circolare Infrastrutture (TT-ECI) istituito nel 2017 nell’ambito di “Ecoforum Veneto”;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ pubblicizzare mediante i propri canali informativi le iniziative sviluppate nell’ambito del Tavolo;
⮚ partecipare e contribuire all'organizzazione di iniziative di comunicazione per la promozione dell’edilizia sostenibile promosse dal Tavolo;
⮚ attivazione del proprio comitato scientifico per la valutazione delle soluzioni proposte (es. impatto ambientale dei materiali, LCA, etc.);
⮚ promuovere i risultati del Protocollo nell’ambito delle attività istituzionali dell’associazione.
Università IUAV di Venezia si impegna a:
• mettere a disposizione attività già svolte in particolare:
⮚ analisi dell’impatto ambientale del poliuretano espanso;
⮚ analisi cost-optimal di soluzioni di riqualificazione di edifici residenziali;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ analisi dei risultati di sperimentazione sui materiali in termini di performance e sostenibilità attraverso la rappresentazione e la gestione digitale degli edifici, e attraverso la valutazione di ciascuna fase del ciclo di vita che dia consapevolezza delle ricadute ambientali ad esse connessi;
⮚ analisi di eventuali problematiche relative alle certificazioni, ai parametri e alla metodologia di esecuzione dei test con l’obiettivo di fissare un criterio uniforme affidabile e ripetibile;
⮚ prefigurazione e applicazione di metodi di valutazione life-cycle del progetto per garantire una visione a lungo termine e sostenere il processo decisionale dei proprietari di edifici guidando le scelte di intervento.
Università degli Studi di Padova si impegna a:
• mettere a disposizione attività già svolte in particolare:
⮚ ricerca e sviluppo sulle tematiche dell’analisi LCA, sostenibilità energetica e ambientale, protocolli di misura, gestione dei rifiuti, modelli di gestione ambientale territoriali, protocolli di stabilizzazione e solidificazione (S/S), separazione dei rifiuti da demolizione, recupero e valorizzazione di residui industriali (scorie di fonderia, rottami di vetro, etc...) ed altri materiali inorganici (rifiuti da demolizione, scarti dalla lavorazione di pietre naturali, etc...) per l’edilizia tramite processi di schiumatura, geopolimerizzazione, consolidamento a temperatura ambiente e stampa 3D di grandi dimensioni, ottimizzazione del processo produttivo edilizio (BIM, digital twins, prefabbricazione off site, automazione) monitoraggio energetico e ambientale;
• attuare nello specifico per il “Tavolo” le seguenti attività:
⮚ attività di supporto sia in ambito di gestione dei rifiuti e del loro riutilizzo, di End of Waste per l’effettivo recupero dei rifiuti da demolizione, di caratterizzazione del livello di pericolosità dei rifiuti, di proposta di adozione di sistemi informatici di gestione integrata del progetto e del cantiere. Attività relative alla sicurezza e verifica dei criteri di sostenibilità ambientale con eventuali criteri di marcatura e certificazione;
• eventuale attività ricognitiva di risorse messe a disposizione dai fondi europei:
⮚ verifica nelle diverse linee di finanziamento della potenziale proposta progettuale sia su linee di coordinamento fondi Coordination and Support Actions (CSA), che su linee di ricerca e sviluppo
quali le Innovation Actions (IA) e le Research Innovation Acions (RIA), con diversi gradi di Technical Readiness Level (TRL), e proposta di partecipazione con alcuni dei partner del tavolo a consorzi di ricerca.
Art. 4 - Ulteriori successive adesioni
Le Parti convengono che al presente Protocollo potranno aderire successivamente alla sottoscrizione anche ulteriori organizzazioni del mondo imprenditoriale, professionale, accademico-scientifico e delle associazioni del Terzo Settore iscritte al R.U.N.T.S (Registro Unico del Terzo Settore), e operanti nel territorio, qualora l’apporto specifico si riveli concorrente alle finalità di cui all’art.1.
Art. 5 - Durata
Il presente Protocollo che le Parti contraenti sottoscrivono, ciascuna per quanto di competenza in relazione agli impegni espressamente indicati, avrà efficacia dalla data di sottoscrizione e durata di tre anni.
Le Parti convengono che qualora necessario, alla scadenza del presente Protocollo ne verrà istituito uno successivo per il completamento e lo sviluppo degli obiettivi e delle azioni intraprese.
Art. 6 – Oneri economici
Il presente Protocollo non genera oneri economici tra le Parti.
Art.7 – Proprietà e riservatezza dei dati
I risultati ottenuti nell’ambito del Protocollo in oggetto sono di proprietà delle Parti, che li possono utilizzare in conformità alla vigente normativa in materia di divulgazione dei dati ambientali.
Ciascuna Parte si impegna a:
• fornire alle altre tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento delle attività previste nel presente Protocollo, che saranno ritenute utili per una migliore collaborazione;
• a non impiegare senza il preventivo consenso delle altre Parti, le informazioni ed i materiali acquisiti che siano identificati espressamente come confidenziali/riservati e a non comunicarli a terzi, tranne che ai soli soggetti i quali, all’interno della propria organizzazione, ne debbano venire a conoscenza in ragione della natura del loro incarico.
Art. 8 – Privacy
Ai sensi del Regolamento UE 679/2016 e del D. Lgs. n. 196/2003 così come modificato dal D.Lgs. 101/2018, le Parti si danno reciproca informazione che i dati sono utilizzati esclusivamente ai fini del presente Protocollo e degli atti connessi e conseguenti; con la sottoscrizione del presente atto, le Parti danno contestuale consenso al trattamento dei dati medesimi secondo le vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
Art. 9 – Foro competente
Tutte le controversie che dovessero eventualmente sorgere durante e in dipendenza dal presente Protocollo e che non trovino composizione in via bonaria, sono devolute in via esclusiva al Tribunale Amministrativo del Veneto.
Il presente Protocollo viene sottoscritto digitalmente dalle Parti ai sensi del D.Lgs 7 marzo 2005, n. 82 e ss.mm.ii.
Per Regione del Veneto
Xxxx Xxxx
XXXX XXXX 12.07.2023
14:22:28
GMT+01:00
Per Ance Veneto
Xxxxx Xxxxxxx
Per Anpar
Xxxxx Xxxxxxx
Per Arpav Veneto
Xxxxx Xxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxx 07.06.2023
06:52:58
UTC
Firmato digitalmente da: XXXXXXX XXXXX
Firmato il 06/06/2023 09:15
Seriale Certificato: 20358508
Valido dal 09/10/2020 al 09/10/2023 InfoCert Firma Qualificata 2
Xxxxx Xxxxxxx 06.06.2023 16:50:15 GMT+01:00
Per Confindustria Veneto
Xxxxxx Xxxxxxx
Per Legambiente Veneto
Xxxxx Xxxxxxx
Firmato digitalmente da: XXXXXXX XXXXXX Data: 31/05/2023 14:41:11
Firmato digitalmente da: XXXXXXX XXXXX
Firmato il 20/06/2023 12:01
Seriale Certificato: 131780
Valido dal 08/02/2021 al 08/02/2024 InfoCamere Qualified Electronic Signature CA
Per Università degli Studi di Padova
Xxxxxxx Xxxxxxx
Firmato digitalmente da: Xxxxxxx Xxxxxxx
Organizzazione: UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PADOVA/00742430283
Limitazioni d'uso: Explicit Text: I titolari fanno uso del certificato solo per le finalità di lavoro per le quali esso è rilasciato. The certificate holder must use the certificate only for the purposes for which it is issued.
Data: 20/06/2023 13:13:38
Per Università IUAV di Venezia
Xxxxx Xxxxxxxx
Firmato digitalmente da: Xxxxx Xxxxxxxx
Organizzazione: UNIVERSITA' IUAV DI VENEZIA/80009280274
Limitazioni d'uso: Explicit Text: Il titolare fa uso del presente certificato solo per le finalità di lavoro per le quali esso è rilasciato. The certificate holder must use the certificate only for the purposes for which it is issued.
Data: 20/06/2023 14:27:14