CONVENZIONE
MN-ETRU|18/11/2020|CONVENZIONI ITALIA 8
CONVENZIONE
per un progetto di ricerca e valorizzazione relativo all’antico centro di Veio e al suo territorio, finalizzato alla realizzazione della mostra “Veio mai Vista”, allestita nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
e nel Museo dell’Agro Veientano - museo civico di Formello
tra
− L’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio nazionale delle Ricerche (di seguito ISPC-CNR), con sede legale a Xxxxxx (XX), xxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, 0, codice fiscale 80054330586, P.Iva 02118311006, iscrizione Anagrafe Nazionale delle Ricerche cod. F129003U,recapito di posta elettronica: xxxxxxxxxx.xxxxxxxxx@xxxx.xxx.xx, recapito di p.e.c.: xxxxxxxxxx.xxxx@xxx.xxx.xx, rappresentato dal Direttore Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx, autorizzato a sottoscrivere la presente Convenzione giusta provvedimento del Direttore del Dipartimento di Scienze Umane del Consiglio Nazionale delle Ricerche, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, prot. AMMCNT CNR n. 0070943/2020 del 10.11.2020;
− Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (di seguito ETRU), rappresentato dal Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxx, nato a Todi (PG) il 30.09.1975, codice fiscale XXXXXX00X00X000X, domiciliato per la carica in Xxxxxxxx xx Xxxxx Xxxxxx 0, 00000 Xxxx;
− Il Museo dell’Agro Veientano del Comune di Formello (di seguito MAV), rappresentato dal Dirigente del Dipartimento Amministrativo-Finanziario - Area Cultura e Finanza, Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, nato a Fiano Romano (RM) il 13.08.1957, codice fiscale XXXXXX00X00X000X, domiciliato per la carica a Formello, Xxxxxx Xxx Xxxxxxx 0, 00000 Xxxxxxxx (XX);
− L’Istituto Centrale dell’Archeologia (di seguito ICA), del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (di seguito MiBACT), C.F. 97912470586, rappresentato dal direttore ad interim Xxxxx Xxxxxxxx, domiciliata per la carica in Xxxx, xxx xx Xxx Xxxxxxx 00.
Tutte congiuntamente denominate anche le “Parti”,
VISTI
− il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e ss.mm.ii., recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
− la Legge 7 agosto 1990 n. 241, ai sensi del quale “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”, e in particolare l’articolo 15;
− il Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii., recante il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, e in particolare gli articoli 5 e 6;
− la Legge Regionale 15 novembre 2019, n. 24, recante“Disposizioni in materia di servizi regionali e di valorizzazione culturale”;
− il Decreto Legislativo 4 giugno 2003, n. 127 recante “Riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)” e lo Statuto del CNR, emanato con provvedimento del Presidente del CNR n. 93 prot. 0051080/2018 del 19/07/2018, di cui è stato dato l’avviso di pubblicazione sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 25 luglio 2018, entrato in vigore il 1° agosto 2018;
− il “Regolamento di Organizzazione e Funzionamento (ROF)” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, emanato con Provvedimento del Presidente del CNR n. 14 del 18 febbraio 2019, e in particolare l’art. 9 (Funzioni del Direttore di Istituto) e l’art. 12 (Struttura organizzativa degli Istituti);
− il Regolamento di Amministrazione, Contabilità e Finanza del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di cui al D.P.C.N.R. del 4 maggio 2005, prot. n. 0025034 in data 4 maggio 2005, e pubblicato nel supplemento ordinario n. 101 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana
n. 124 del 30 maggio 2005;
− il Regolamento del Personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di cui al D.P.C.N.R. del 4 maggio 2005, n. 0025035 e pubblicato nel supplemento ordinario n. 101 della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 124 del 30 maggio 2005;
− il decreto del Presidente della Repubblica n. 62 del 16.04.2013 con il quale veniva approvato il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del d.lgs. n. 165/2001 e del Codice di comportamento del CNR adottato con delibera del CdA n. 137/2017 del 17.10.2017;
− il Regolamento Europeo in materia di trattamento dati personali n. 2016/679;
− il Provvedimento del Direttore Generale del CNR, n. 119 del 13 settembre 2019, con cui è stato conferito alla dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx l’incarico di Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale, con durata di quattro anni a decorrere dal 1° ottobre 2019;
− l’Accordo quadro tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e il Consiglio Nazionale delle Ricerche prot. 697 del 28 maggio 2015;
− il Decreto Legge 14 dicembre 1974, n. 657, recante “Istituzione del Ministero per i beni culturali e per l’ambiente”, come convertito, con modificazioni, dalla Legge 29 gennaio 1975,
n. 5, recante “Istituzione del Ministero per i beni culturali e ambientali”;
− il Decreto Legislativo 20 ottobre 1998, n. 368 e ss.mm.ii. concernente l’istituzione del Ministero per i beni e attività culturali, a norma dell’articolo 11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59;
− il Decreto Legislativo 30 luglio 1999, n. 300 e ss.mm.ii., recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’art.11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
− il Decreto Legge 21 settembre 2019, n. 104, recante “Disposizioni urgenti per il trasferimento di funzioni e per la riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le attività culturali, delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (…)”, e in particolare l’art. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 18 novembre 2019, n. 132;
− il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx 0 dicembre 2019, n. 169, registrato alla Corte dei Conti il 10 gennaio 2020 n. 69, recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance”, e in particolare l’articolo 33, comma 2, lettera b), 9 e comma 3, lettera b), 16;
− il Decreto Ministeriale n. 23 dicembre 2014 recante “Organizzazione e funzionamento dei musei statali” e ss.mm.ii.;
− il Decreto Ministeriale n. 245 del 13 maggio 2016, recante “Istituzione dell’Istituto centrale per l’archeologia”;
− il Decreto Ministeriale n. 169 del 7 aprile 2017, recante “Organizzazione e funzionamento dell’Istituto centrale per l’archeologia”;
− il Decreto Ministeriale n. 189 del 5 aprile 2018 recante “Approvazione dello Statuto del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia”;
− il Protocollo Anti-Covid-19 del Comune di Formello, approvato con Xxx. xx X. X. x. 00 dell’11.06.2020;
− il Protocollo di prevenzione emergenza epidemiologica Covid-19 del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, in vigore dal 29 maggio 2020;
PREMESSO
CHE tra le attività di valorizzazione cui è preordinata la funzione di un museo rientrano quelle di cui agli artt. 118 e 119 del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio (D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii.), che promuovono la sottoscrizione di accordi e di iniziative funzionali alla promozione e al sostegno di ricerche, studi e altre attività conoscitive aventi a oggetto il patrimonio culturale del territorio e la sua diffusione;
CHE l’ISPC-CNR svolge: a) attività di ricerca multidisciplinare rivolta alla conoscenza, documentazione, diagnosi, conservazione, valorizzazione e fruizione del Patrimonio Culturale e che, in particolare, da un lato svolge programmi di ricerca sulla ricostruzione e lo studio filologico dei paesaggi storici e dall’altro possiede laboratori focalizzati sull’uso delle tecnologie digitali per l’archeologia (attività di rilievo tridimensionale e di implementazione di sistemi informativi geografici; ricostruzione virtuale di paesaggi, siti e manufatti tramite ambienti immersivi) e di metodologie per l’analisi materica non invasiva dei manufatti;
CHE nei programmi di ricerca dell’ISPC-CNR è inserito il progetto DUS.AD013.014 “Studi di protostoria: Territorio, dinamiche insediative, riti funerari, cultura materiale, rapporti e scambi nell’Italia medio-tirrenica” e il sottoprogetto DUS.AD013.014.001 “Veio tra protostoria e storia”, di cui è responsabile la Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, che hanno come focus centrale la città etrusca e le evidenze restituite da ricerche passate e recenti dal duplice osservatorio urbano e rurale;
CHE il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, per missione statutaria, “garantisce la tutela, l’arricchimento, la valorizzazione e l’accessibilità del patrimonio culturale di propria competenza, assicurando e sostenendo la sua conservazione, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica, favorendone la fruizione collettiva”;
CHE il Museo Nazionale Etrusco di Villa Xxxxxx riconosce nel suo Statuto (REP. 189 del 05 aprile 2018, art. 3.f) “l’organizzazione di mostre, eventi culturali e convegni, nonché di studi, ricerche, pubblicazioni, attività didattiche e divulgative, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali”fra i propri compiti istituzionali;
CHE, in base al suo Regolamento, adottato con Del. n. 35 del 10.07.1992 del Comune di Formello, il Museo dell’Agro Veientano“ è un museo destinato alla lettura del territorio … e che è scopo del Museo facilitare e sviluppare la conoscenza e la valorizzazione dei beni culturali in tutte le loro forme e manifestazioni, nonché documentare la storia di cui esso è espressione. (…) che il Museo rappresenta un punto di riferimento per ogni attività di ricerca scientifica nel settore dei beni culturali e ambientali, e che il Museo, oltre a costituire una fonte di documentazione, può farsi promotore di iniziative tendenti ad un arricchimento ed approfondimento della documentazione e che si pone come uno dei destinatari dei risultati delle ricerche svolte”.
CHE l’ICA“adotta ogni utile iniziativa al fine di consentire la definizione e l’applicazione di linee di indirizzo, standard e misure di coordinamento necessarie per assicurare lo sviluppo dello studio e della ricerca nel settore dell’archeologia, effettua, presso le Soprintendenze e i Parchi archeologici, nonché, eventualmente, presso soggetti, italiani o stranieri, a qualsiasi titolo proprietari, possessori o detentori di documentazione in materia di tutela dei beni archeologici in Italia, la ricognizione della documentazione medesima, delle banche dati e degli archivi esistenti, formula standard di qualità
per l’editoria archeologica, digitale e cartacea, promuove l’innovazione e la sperimentazione nelle metodologie e nelle tecnologie della ricerca territoriale nelle scienze applicate e nelle tecnologie informatiche di documentazione, e che nello svolgimento delle proprie attività di ricerca e documentazione (…) assicura il raccordo con gli altri uffici del Ministero e può sottoscrivere accordi con le università e gli altri centri di ricerca italiani e stranieri (…)” ai sensi dell’art. 1, c. 2, lett. a-b), e-f) e comma 3 del D.M. 169/21017;
CONSIDERATO
CHE le ricerche archeologiche condotte nel territorio di Veio (Comuni di Roma e Formello, RM) a partire dal secolo scorso a oggi hanno portato alla luce un cospicuo tessuto insediativo e funerario riferibile al centro etrusco e successivamente romano e al suo agro, e che tali dati consentono di ricostruire un articolato ed esaustivo quadro del popolamento antico;
CHE le suddette ricerche sono state promosse nel tempo dagli Uffici del Ministero della Pubblica Istruzione e successivamente del MiBACT, da enti di ricerca italiani e stranieri, dall’Università Sapienza di Roma e dal CNR;
CHE i risultati di tali ricerche hanno trovato in parte diffusione tramite pubblicazioni scientifiche e/o a carattere divulgativo e sono stati valorizzati tramite l’esposizione dei materiali e dei contesti nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nel Museo dell’Agro Veientano del Comune di Formello e nel Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, e tramite la musealizzazione all’aperto di alcune delle aree di maggiore interesse monumentale della città e del territorio circostante, sotto il controllo del MiBACT, affidando la gestione e valorizzazione di alcune di esse al Parco Naturale Regionale di Veio, istituito con Legge Regionale 6 ottobre 1997, n. 29;
CHE resta altresì ancora inedita una cospicua parte dei materiali e dei contesti di tali ricerche, conservati nei depositi dei suddetti musei, nonché di altri istituti museali e universitari;
CHE i materiali che si intende valorizzare nell’ambito del presente accordo si concentrano nell’ampio periodo di vita della città etrusca, dal X secolo a.C. fino alla conquista romana del 396 a.C.;
CHE è obiettivo comune fra le Parti promuovere la conoscenza di tali materiali e contesti, tramite un programma di studio, recupero, valorizzazione e divulgazione, che consenta di portare all’attenzione del pubblico e degli studiosi novità provenienti da Veio, in parte del tutto inedite, in parte conosciute dalla bibliografia specialistica ma mai esposte;
CHE è, infine, obiettivo delle Parti sperimentare anche nuove modalità di diffusione dei dati e di loro divulgazione nonché di fruizione da parte del pubblico, oltre a quelle più tradizionali;
CHE la presente emergenza COVID-19 ha ormai reso inderogabili le esigenze di rendere accessibile il patrimonio culturale (comprensivo delle sue valenze prettamente scientifiche e soprattutto degli aspetti legati alla sua valorizzazione e fruizione) anche attraverso forme innovative, supportate dal progresso nelle varie declinazioni delle tecnologie informatiche;
CHE con Delibera di Giunta Comunale n. 125 del 20.10.2020 del Comune di Formello è stata approvata la presente Convenzione;
tutto ciò premesso e considerato,
DISPOSITIVO
Articolo 1 – Premesse
Le considerazioni poste in premessa costituiscono parte integrante della presente Convenzione, che è sottoscritta ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 della L. 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii. Tale Convenzione richiama norme a carattere generale cui le Parti dovranno fare riferimento in sede di
stipula di futuri atti integrativi e/o ulteriormente attuativi. In particolare, qualunque modifica dei termini della presente Convenzione non potrà aver luogo e non potrà essere approvata, se non mediante atto sottoscritto da tutte le Parti.
Articolo 2 – Oggetto della Convenzione
La presente Convenzione stabilisce i principi generali che, sulla base della reciprocità e dell’interesse comune delle Parti, regolano la collaborazione per la realizzazione della mostra “Veio mai Vista”, di seguito “Mostra”, con relative pubblicazioni, cartacee e on-line, così come descritto nel progetto dell’allegato, al cui contenuto si rimanda.
Articolo 3 –Durata della Convenzione
Il periodo espositivo, salvo diversa decisione del Comitato promotore e Comitato scientifico, è previsto per l’autunno - inverno 2021.
La durata complessiva della presente Convenzione è comunque stabilita in 3 (tre) anni e potrà essere rinnovata sulla base di un accordo scritto approvato dagli organi competenti delle Parti.
Le parti potranno recedere dalla presente Convenzione mediante comunicazione scritta da inviarsi a mezzo PEC nel rispetto di un preavviso di almeno 3 (tre) mesi.
Articolo 4 –Forme della collaborazione e referenti incaricati
Per il raggiungimento degli obiettivi di questa Convenzione, le Parti si impegnano a costruire una collaborazione reciproca che si avvale del personale scientifico e tecnico in dotazione, volta all’organizzazione della Mostra, a partire dalle seguenti azioni:
- discussione fra le Parti per determinare nel dettaglio i reperti da esporre, in collaborazione con il Comitato Scientifico della Mostra, come definito nell’art. 6;
- ricerca dei necessari finanziamenti esterni e interni per la realizzazione della mostra, come definito all’art. 13;
Per la realizzazione della collaborazione le Parti designano come propri referenti rispettivamente:
- la Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, PhD, nella sua qualità di Ricercatore dell’ISPC-CNR;
- il Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxx, PhD, nella sua qualità di Direttore dell’ETRU;
- la Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxx xxx Xxxxxx, PhD, nella sua qualità di Direttore del MAV, di seguito Xxxxx xxx Xxxxxx;
- la Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx, PhD, nella sua qualità di funzionario archeologo in servizio presso l’ICA.
Articolo 5–Compiti delle Parti
Sulla base degli obiettivi istitutivi e delle rispettive competenze richiamati in premessa, si identificano di seguito i principali compiti delle Parti.
Per l’ISPC-CNR:
- elaborare, in accordo con le parti, il programma scientifico, gli obiettivi e le linee-guida sul percorso della mostra; individuare temi e sezioni in base a criteri di ordine cronologico e funzionale; selezionare i contesti attraverso una ricerca accurata presso musei e magazzini e attraverso l’indagine bibliografica; realizzare il dossier alla base del progetto sulle opere (contributo in kind 3 mesi uomo);
- predisporre, in collaborazione con l’ICA e in accordo con le altre Parti, un piano di documentazione dei materiali selezionati per l’esposizione, al fine di realizzare un percorso virtuale comprensivo dei contenuti scientifici e finalizzato ad accrescere il livello di
valorizzazione e fruizione sotto la guida del coordinatore individuato all’art. 3 (contributo in kind 1 mese uomo);
- realizzare un programma di rilievo e modellazione 3D ed analisi non invasive in situ di materiali selezionati, nonché di restituzione virtuale di specifici contesti tra quelli inseriti nel percorso di allestimento, che sarà implementato in una piattaforma on line (contributo in kind 2 mesi uomo);
Per l’ETRU:
- coordinare con il proprio personale le attività funzionali alla documentazione, al recupero e al restauro sui materiali selezionati per l’esposizione, consentendo a ricercatori, tecnici ed eventuali restauratori esterni al proprio personale l’accesso agli ambienti del Museo idonei allo scopo;
- mettere a disposizione di ricercatori ed eventuali restauratori esterni al proprio personale i laboratori di restauro ove saranno allocati i materiali selezionati per l’esposizione;
- mettere a disposizione del progetto il proprio personale specializzato, in particolare per le attività di restauro, documentazione e per l’allestimento;
- provvedere all’eventuale movimentazione delle opere della Mostra al fine di permetterne il restauro e l’esposizione;
- cooperare, durante l’esecuzione delle attività, con il personale del MAV;
- ricerca di fondi per la realizzazione della Mostra (si veda, l’art. 13);
Per il MAV:
- coordinare con il proprio personale le attività funzionali alla documentazione, al recupero e al restauro sui materiali selezionati per l’esposizione, consentendo l’accesso agli ambienti del Museo idonei allo scopo;
- mettere a disposizione di ricercatori ed eventuali restauratori esterni al proprio personale i laboratori di restauro ove saranno allocati i materiali selezionati per l’esposizione;
- provvedere all’eventuale movimentazione delle opere della Mostra al fine di permetterne il restauro e l’esposizione;
- mettere a disposizione del progetto il proprio personale specializzato, in particolare per le attività di restauro, documentazione e per l’allestimento;
- cooperare, durante l’esecuzione delle attività, con il personale dell’ETRU;
- ricerca di fondi per il finanziamento della Mostra (si veda, l’art. 13);
Per l’ICA:
- fornire linee-guida sul recupero e la normalizzazione della documentazione pregressa sulle ricerche che hanno condotto al rinvenimento dei materiali e dei contesti selezionati per l’esposizione;
- predisporre, in accordo con le Parti, un piano di censimento e sistematizzazione della suddetta documentazione, adeguando quanto difforme dai principali e più aggiornati standard nazionali e internazionali, prevedendone anche il riversamento nella piattaforma web-GIS Geoportale Nazionale per l’Archeologia;
- partecipare alla programmazione delle attività di ricerca e documentazione dei materiali selezionati per l’esposizione, predisponendo in accordo con le altre Parti protocolli operativi sulla base di una ricognizione delle principali e più aggiornate esperienze in materia;
- predisporre in collaborazione con l’ISPC-CNR e in accordo con le altre Parti, un piano di documentazione dei materiali selezionati per l’esposizione, al fine di realizzare un percorso
virtuale comprensivo dei contenuti scientifici e finalizzato ad accrescere il livello di valorizzazione e fruizione.
- mettere a disposizione del progetto eventuale altro personale specializzato, sotto la guida del coordinatore individuato all’art. 3.
Art. 6− Altri accordi e collaborazioni
Alla luce della complessità delle tematiche individuate e degli obiettivi di valorizzazione e fruizione, con l’accordo delle Parti potranno essere stipulati ulteriori accordi di collaborazione con altri Uffici del Ministero, altri Enti di ricerca o soggetti pubblici e privati, al fine di accrescere il palinsesto di materiali e contesti da destinare allo studio e all’esposizione, reperire fondi per le attività in programma e sviluppare gli obiettivi di ricerca e valorizzazione.
Art. 7−Curatela della mostra, Comitato scientifico, Comitato Promotore e Segreteria scientifica
La mostra sarà a cura di Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxx xxx Xxxxxx.
Si approva l’istituzione di un Comitato scientifico della Mostra, con componenti: Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx (ICA);
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx (Scuola Normale Superiore di Pisa); Prof.ssa Xxxxx Xxxxxxxxx (già “Sapienza” Università di Roma); Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx (già SAEM);
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx (ICA);
Dott. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxxxx (SSABAP-RM); Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx (già CNR);
Dott.ssa Xxxxx X’Xxxx (già ETRU); Dott.ssa Xxxx Xx Xxxxxx (SSABAP-RM); Xxxx. Xxxxxxx X. Xxxxx (SABAP-RM-MET);
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx (“Sapienza” Università di Roma); Dott.ssa Xxxxxxxx Xxxxxxx (ISPC-CNR);
Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxx (già Museo Civico di Bologna); Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxx (ETRU);
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx (ISPC-CNR); Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx (SSABAP-RM); Dott.ssa Xxxxx xxx Xxxxxx (MAV),
ai quali verrà chiesto di partecipare ai lavori a titolo gratuito come requisito per la partecipazione al Comitato Scientifico, senza oneri a carico delle Parti per spese di missione.
Si istituisce il Comitato Promotore della Mostra, con componenti: Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx;
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx; Dott.ssa Xxxxx xxx Xxxxxx,
i quali vengono riconosciuti come promotori dell’iniziativa e come curatori del catalogo.
Si istituisce altresì la segreteria scientifica, con componenti: Sig.ra Xxxxx Xxxxxxxx (ISPC-CNR);
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx (ISPC-CNR); Dott.ssa Xxxxxxx Xxx (ICA);
Dott.ssa Xxxxxxxxx Xxxxxxx (MAV); Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx (MAV);
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx (ETRU); Dott.ssa Vittoria Lecce (ETRU);
Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx (ETRU); Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx Xxxxx (MAV).
Art. 8−Logistica: spazi, vetrine e pannelli espositivi, periodo espositivo
Le sedi museali coinvolte nel progetto metteranno a disposizione i rispettivi spazi e arredi espositivi, e in particolare:
- ETRU: Sala di Venere e Sala dei Sette Colli per un totale di 95 mq ca., n. 9 vetrine, n. 16 strutture autoreggenti per pannelli esplicativi, di cui 12 bifacciali, n. 1 schermo per audiovisivi e possibilmente lo spazio della Manica Lunga a Villa Xxxxxxxxxxx, previa acquisizione dell’agibilità;
- MAV: Sala Xxxxxx, Sala Xxxx-Xxxxxxx per un totale di 195 mq, e eventuali altri spazi all’interno di Palazzo Chigi, n. 5 vetrine verticali, n. 5 bacheche orizzontali, n. 2 schermi per audiovisivi, n. 4 strutture autoreggenti per pannelli esplicativi, bifacciali.
Oltre agli spazi specifici per mostre temporanee è prevista l’inclusione di alcuni reperti in allestimento fisso nel percorso dell’esposizione nelle due sedi museali.
In base al progetto d’allestimento definitivo e relativo reperimento di fondi potrà essere previsto l’utilizzo di ulteriori vetrine e pannelli espositivi in entrambe le sedi.
Art. 9−Tematiche dell’esposizione
Salvo diversa decisione del Comitato promotore e Comitato scientifico, i temi della Mostra individuati, da trattare in entrambe le sedi museali, oppure in una sola sede in base a scelte logistiche o di contenuto, sono qui di seguito indicati.
1. Prima di Veio
2. Veio all’inizio della storia etrusca
3. Abitare in città
4. Abitare in campagna
5. Intorno a Veio
6. Veio dal culto aristocratico al culto poliadico
7. Xxxxx e rigore nel costume funerario
8. Veio e Roma, alter ego
9. Immigrati e maestri artigiani a Veio
10. Scrivere a Veio
11. La fortuna di Veio
12. Il percorso della mostra on line
Art. 10 −Materiali da destinare all’esposizione e suddivisione fra le sedi museali
I materiali e i contesti da destinare all’esposizione, in deposito e assegnati rispettivamente a ETRU e MAV sono di pertinenza principalmente delle
- Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma (SSABAP-RM);
- Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale (SABAP-RM-MET)
e dello stesso ETRU.
Ai fini dell’allestimento, si prevede l’attivazione di prestiti tra i suddetti istituti (si veda art. 11).
La suddivisione dei materiali espositivi, salvo diversa decisione del Comitato promotore e Comitato scientifico sulla base di considerazioni logistiche o di contenuto, prevede che i materiali provenienti dalla città di Veio siano esposti nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e i materiali provenienti dall’agro siano esposti nel Museo dell’Agro Veientano.
Art. 11−Modalità e condizioni di prestito
Sulla base della presente Convenzione, a cui si farà riferimento, per i prestiti dall’ETRU al MAV, si potrà avviare direttamente l’iter degli accordi per trasporto e assicurazione, avvalendosi eventualmente di quanto previsto all’art. 48, comma 5 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii;
Per i prestiti dalla SSABAP-RM e quelli dalla SSABAP-RM-MET a una delle sedi museali delle Parti, si rinvia a successivi accordi di cui all’art. 6, per determinare le condizioni di trasporto e assicurazione.
Art. 12−Restauri dei materiali
Il restauro dei reperti di pertinenza dell’ETRU ed eventuali altri materiali da individuare di comune accordo, per quanto riguarda gli interventi ordinari di pulitura e consolidamento, sarà preso in carico dal Servizio Restauro dell’ETRU, secondo la stima del Servizio stesso.
Tutti gli altri restauri saranno finanziati con i fondi messi eventualmente a disposizione dal bilancio interno dell’ETRU e del MAV e provenienti da finanziamenti esterni.
Art. 13−Grafica e allestimento
Il progetto di allestimento, completo di una grafica unitaria da utilizzare nella comunicazione della mostra e nell’elaborazione di pubblicazioni e pannellistica, è una delle voci di costo del progetto. La definizione dei contenuti, e l’elaborazione della pannellistica sono condivise dalle Parti.
Art. 14−Valore finanziario; fondi a disposizione e reperimento fondi
I costi vivi per la realizzazione della Mostra sono stimati in almeno 150.000,00 euro, senza vetrine costruite appositamente per l’esposizione, in 200.000,00 circa considerando l’utilizzo di vetrine costruite a misura.
Questi costi saranno coperti in parte da risorse finanziarie stanziate fin d’ora, come di seguito specificato,dalle sedi museali ETRU e MAV, secondo la disponibilità di fondi nelle voci di bilancio dedicate degli Istituti museali nel rispetto delle norme di contabilità, e in parte con ulteriori fonti di finanziamento esterne a seguito della partecipazione congiunta a bandi regionali, nazionali ed europei, o a finanziamenti erogati nella forma della liberalità da soggetti privati o tramite crowdfunding.
Al momento della stipula della presente Convenzione MAV mette a disposizione Euro 5.250,00 nell’anno 2020, Euro 10.000,00 nell’anno 2021 e ETRU Euro 10.000,00 nell’anno 2021;
Il CNR-ISPC non mette a disposizione budget per la copertura dei costi vivi di realizzazione della mostra ma contribuisce in kind con il proprio personale con un contributo stimato pari al costo di 6 mesi uomo.
L’ICA non mette a disposizione budget per la copertura dei costi vivi di realizzazione della mostra, ma contribuisce in kind con il proprio personale.
Gli introiti della mostra andranno alle due sedi museali d’esposizione.
Le parti, ISPC-CNR, ETRU, MAV e ICA, dichiarano di mettere a disposizione le persone/mese necessarie alla riuscita dell’iniziativa, come già meglio specificato nell’art. 5 e 7, ognuno per le proprie competenze.
Art. 15−Studio dei materiali e proprietà intellettuale
Lo studio dei materiali e dei contesti destinati all’esposizione sarà affidata, per quanto possibile, agli studiosi titolari delle attività di scavo e studio degli stessi, e ai membri del Comitato Scientifico e della Segreteria Scientifica, in base alla deliberazione del Comitato scientifico. La documentazione prodotta sarà utilizzata per le pubblicazioni previste per l’esposizione e per la comunicazione all’interno della Mostra e verso l’esterno. Tali contributi rimangono proprietà intellettuale dei singoli autori.
Art. 16−Pubblicazioni cartacee
Un ampio catalogo riporterà le schede dei materiali esposti con contributi su ogni contesto, insieme a una serie di saggi sulle tematiche individuate. Un ricco apparato illustrativo insieme a una attenta messa a punto della bibliografia completeranno il volume. Con il catalogo sarà prodotta anche una guida breve-brossure e un dépliant informativo.
Art. 17−Editoria on-line e percorsi multimediali
I contenuti scientifici della Mostra saranno resi disponibili anche tramite un percorso di editoria on line e open access, alla cui realizzazione, in accordo con le altre Parti, concorreranno l’ICA e il ISPC-CNR a seguito di una ricognizione delle più recenti esperienze nel campo.
ICA e ISPC-CNR procederanno pertanto a una ricognizione della documentazione disponibile, predisponendone la standardizzazione e il riordino. In accordo con le altre Parti, sarà pianificato un programma di rilievo e modellazione 3D di materiali selezionati, nonché di restituzione virtuale di specifici contesti tra quelli inseriti nel percorso di allestimento.
Il prodotto finale, da intendersi come piattaforma on line la cui ingegnerizzazione sarà gestita dal ISPC-CNR all’interno del gruppo di lavoro “OPEN DATA, OPEN KNOWLEDGE, OPEN SCIENCE”, sarà sviluppato nella prospettiva di:
- fornire vari livelli di conoscenza e approfondimento del tema dell’esposizione, liberamente accessibili;
- creare un percorso virtuale di visita, che possa in parte supplire alle attuali criticità legate alla corrente epidemia COVID-19, ancora di incerta risoluzione.
Art. 18−Studio dei contesti e inquadramento nel programma GNA
L’ICA, con il supporto del ISPC-CNR, provvederà a inserire i dati territoriali desumibili dallo studio dei contesti selezionati per l’esposizione, nell’ambito del progetto Geoportale Nazionale per l’Archeologia, condividendo con i referenti scientifici delle varie sezioni (si veda, l’art. 9) il template GIS ICCD-compliant elaborato appositamente per l’acquisizione dei dati delle ricerche condotte nel territorio nazionale.
Art. 19−Eventi collegati
Saranno promossi eventi promozionali e scientifici collegati alla Mostra, da prevedere principalmente all’ETRU nella Sala della Fortuna, nell’Emiciclo e nel Cortile centrale di Villa Giulia; presso CNR, sede centrale, Piazzale Xxxx Xxxx; presso l’ICA, Complesso Monumentale del
San Xxxxxxx; al MAV, Sala Grande di Palazzo Chigi. Sono previsti una conferenza stampa di lancio della Mostra, rassegne di conferenze, visite guidate dedicate e specifiche, oltre ad altri eventi da accordare anche con eventuali sponsor.
Articolo 20 − Sicurezza
Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.i., ciascuna delle Parti ospitate dai Musei garantisce la copertura assicurativa contro gli infortuni e per responsabilità civile verso terzi del proprio personale e dei propri collaboratori impegnati nelle attività oggetto della presente Convenzione; garantiscono altresì idonea copertura in ordine alle attrezzature all’uopo utilizzate per le indagini.
Le Parti garantiscono analoga copertura assicurativa per i propri dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo impegnati nello svolgimento delle suddette attività.
Le Parti promuovono azioni di coordinamento atte ad assicurare la piena attuazione di quanto disposto dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
In applicazione a quanto disposto dal D.lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii., i lavoratori dipendenti di entrambe le Parti o equiparati tali, ivi inclusi gli studenti, i dottorandi, gli assegnisti, i borsisti, i titolari di contratti di collaborazione continuativa, ecc., devono attenersi sempre alle norme vigenti e alle disposizioni regolamentari previste in materia di sicurezza e igiene del lavoro.
Ai dipendenti o equiparati tali di entrambe le Parti vengono forniti da parte dei rispettivi Datori di lavoro, i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) idonei e adeguati alle lavorazioni ed esperienze da svolgere insieme ai mezzi e le attrezzature da utilizzare per ogni altra incombenza connessa con l’igiene e la sicurezza sul luogo di lavoro.
Per consentire una adeguata protezione collettiva e individuale, le Parti si impegnano a consentire una adeguata informazione e formazione del medesimo personale in materia di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro.
La sorveglianza sanitaria del personale di entrambe le Parti è affidata al relativo medico competente.
Art. 21−Trattamento dati personali
Le Parti dichiarano di essere informate in merito all’utilizzo dei propri dati personali e ne autorizzano trattamento su supporti informatici e/o cartacei, al fine di adempiere a tutti gli obblighi di legge e comunque funzionali alla stipulazione e all’esecuzione del rapporto instaurato con la presente Convenzione nei modi e nei limiti necessari per perseguire tali finalità, anche in caso di comunicazione a terzi, laddove previsto per l’esecuzione della Convenzione stessa o in virtù di disposizioni normative, nel rispetto del Regolamento UE 679/2016 (di seguito RGPD) e del D.Lgs. 30 giugno 2003, n.196 e ss.mm.ii. Le Parti dichiarano inoltre di essere informate sui diritti sanciti dagli artt. 15 e ss. del Regolamento UE 679/2016.
Nell’ambito del trattamento dei dati personali connessi all’espletamento delle attività oggetto della presente Convenzione, le Parti, ciascuna per le rispettive competenze, opereranno in qualità di Titolari autonomi.
Le Parti si impegnano reciprocamente a operare nel pieno rispetto delle disposizioni dettate della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, mettendo in atto misure tecniche ed organizzative adeguate a garantire che il trattamento sia conforme al RGDP e a verificare ed aggiornare periodicamente le politiche di protezione dei dati ai sensi degli artt. 24 e 25 del RGPD, custodendo i dati personali trattati in modo tale da evitare rischi di distruzione degli stessi o di accessi a tali dati da parte di soggetti non autorizzati. Le Parti sono inoltre soggette a tutti gli obblighi propri dei Titolari del trattamento, in particolare quelli di informazione e accesso ai dati (artt. 13 e ss. del Regolamento UE 2016/679).
Art. 22−Controversie
Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere dalla interpretazione o esecuzione della presente Convenzione.
Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, le parti indicano il Foro di Roma quale Xxxx competente per qualunque controversia inerente alla validità, all’interpretazione, all’esecuzione o alla risoluzione della presente Convenzione.
Art. 23−Registrazione
La presente Convenzione è firmata digitalmente, in unico originale, ai sensi dell’art. 24, cc. 1 e 2 del C.A.D. – Codice Amministrazione Digitale – D.Lgs.7 marzo 2005 n. 82 e si perfeziona mediante invio a mezzo posta elettronica certificata ai seguenti indirizzi:
- CNR-ISPC: xxxxxxxxxx.xxxx@xxx.xxx.xx;
- ETRU:xxxx-xx-xxxx@xxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxx.xx;
- MAV: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@XXX.xx;
- ICA: xxxx-xx-xxxxxx@xxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxx.xx.
La presente Convenzione è esente dall’imposta di bollo ai sensi del punto 16 della Tabella Allegato B del D.P.R. 642 del 26 ottobre 1972 e sue successive modifiche e integrazioni e avrà piena efficacia a decorrere dalla data della sua sottoscrizione.
Trattandosi di atto privo di contenuto patrimoniale esso sarà registrato nel solo caso d’uso, a tassa fissa (art. 4 della Parte II della Tariffa allegata al D.P.R. 131/86) e le relative spese saranno assunte a carico della parte che ne richiederà la registrazione.
Data della sottoscrizione 17 novembre 2020
Il Direttore dell’ISPC-CNR
Il Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Il dirigente del Comune di Formello
Il Direttore dell’Istituto Centrale per l’Archeologia