Contract
C O M U N E D I G H I L A R Z A
PROVINCIA DI ORISTANO
SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA
UFFICIO DI PIANO DEL DISTRETTO GHILARZA-BOSA
CAPITOLATO SPECIALE D’ACCORDO QUADRO
PROCEDURA APERTA PER LA CONCLUSIONE DI UN ACCORDO QUADRO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI RELATIVI ALL’AREA MINORI E FAMIGLIE PER I COMUNI DEL PLUS DEL DISTRETTO GHILARZA-BOSA
Lotto 1, Servizio Educativo Territoriale - Servizio di Ludoteca, Interventi educativi relativi al Progetto Pippi, Assistenza Scolastica Specialistica – CIG 716348352D;
Lotto 2 - Piani Educativi Individualizzati L. 162/1998 – CIG 71635371BE;
Lotto 3 – Interventi Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione”, proposte di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA) Assistenza Educativa - CIG 7163550C75 - CUP E99J17000580006.
Articolo 1 – Oggetto
La gara ha per oggetto la conclusione di un accordo quadro per l’affidamento dell’incarico per la gestione di servizi mirati allo sviluppo delle relazioni educative in ambito familiare e comunitario e, come meglio specificato all'articolo 5 del presente capitolato.
I servizi sono ripartiti nei seguenti 3 lotti all’interno dei quali sono ricomprese le tipologie di servizi come meglio specificato nei successivi articoli:
lotto 1 -Servizio Educativo Territoriale e servizio di ludoteca, Interventi educativi relativi al progetto “P.I.P.P.I.- Assistenza Scolastica Specialistica CIG 716348352D;
lotto 2- Piani Educativi Individualizzati relativi alla L. 162/98 - CIG 71635371BE;
lotto 3 - Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione”, proposte di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva Assistenza Educativa (SIA)” CIG 7163550C75 CUP E99J17000580006.
Per garantire l'esecuzione del servizio, il Comune di Ghilarza, capofila del Plus del Distretto Ghilarza-Bosa, agisce in qualità di Stazione Appaltante per avviare una procedura ad evidenza pubblica finalizzata alla sottoscrizione di un accordo quadro cui potranno aderire, con specifici contratti attuativi, oltre allo stesso Ufficio di Piano (Comune di Ghilarza) per i lotti 1 e 3, i Comuni dell'ambito PLUS per il lotto 2, aderenti alla presente procedura come elencati al successivo art. 4.
L'indizione della gara per la stipula dell’accordo quadro, suddivisa in tre distinti lotti, avverrà mediante procedura aperta con aggiudicazione all'offerta economicamente più vantaggiosa. L'accordo verrà sottoscritto con un solo operatore economico per ogni lotto, fatta salva la possibilità di aggiudicare più lotti ad un unico operatore.
I Comuni potranno procedere ad affidare alla ditta aggiudicataria interventi di potenziamento dei servizi oggetto della gara o di altri servizi complementari (es. servizi di animazione, educativa di strada ecc.) nei limiti previsti dalla normativa in materia di appalti.
Art. 2 – Definizioni
Nell’ambito del presente capitolato si intende per accordo quadro, un accordo tra la stazione appaltante e un operatore economico risultato aggiudicatario del lotto di riferimento individuato con la presente procedura di gara - in cui si definiscono le condizioni e le clausole relative ai contratti attuativi che saranno stipulati per tutta la durata dell’accordo.
Art. 3 – Durata dell’accordo quadro
La validità dell’accordo quadro è di 4 anni. Presumibilmente dal 01 novembre 2017 e fino al
31 ottobre 2021 potranno essere attivati i singoli contratti di appalto per l’avvio dei servizi compresi in ciascun lotto.
Per “periodo di validità” s’intende il limite di tempo entro il quale il Comune di Ghilarza o i Comuni aderenti alla presente procedura potranno stipulare singoli contratti derivanti da ciascun accordo quadro; tali contratti avranno la durata ritenuta opportuna, non superiore al termine di validità di ciascun accordo quadro:
LOTTO 1: la ditta stipulerà con il PLUS i contratti attuativi per la gestione dei Servizi Educativi, di Ludoteca e del servizio di assistenza scolastica specialistica.
La ditta stipulerà inoltre con il PLUS un contratto attuativo in coincidenza con le tempistiche progettuali (n. 18 mesi) previste dal programma “P.I.P.P.I.”.
LOTTO 2: la ditta stipulerà i contratti direttamente con i Comuni interessati al presente lotto, sulla base dei singoli finanziamenti annuali assegnati dalla Regione o delle proprie disponibilità finanziarie.
LOTTO 3: la ditta stipulerà con il PLUS un contratto attuativo in coincidenza con le tempistiche progettuali (36 mesi) finanziate dal PON sul programma “SIA”.
Articolo 4 – Ambito territoriale di riferimento
L’attività dovrà interessare i territori dei Comuni afferenti al Distretto Ghilarza-Bosa. Trattandosi di un territorio vasto, il servizio verrà organizzato in poli di attività, in riferimento alle quattro regioni storiche territoriali del sub-ambito:
- Guilcer
- Barigadu
- Montiferru
- Planargia.
Articolo 5 – Prestazioni, destinatari, luogo di esecuzione
LOTTO 1 - SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE, LUDOTECA,
EDUCATIVI RELATIVI SPECIALISTICA
AL
INTERVENTI PROGETTO PIPPI, ASSISTENZA SCOLASTICA
A) Servizio Educativo Territoriale
Descrizione del servizio
Si intende attivare una serie di interventi che rispondano alle esigenze dei minori, delle famiglie e della comunità intesa come opportunità educativa.
L’intervento dovrà garantire una gamma di azioni rivolte al singolo o al gruppo, partendo dalla prevenzione primaria - attraverso la promozione e il sostegno delle reti comunitarie - e arrivando alla presa in carico e all’intervento specialistico in presenza di difficoltà educative, cognitive, emotive, relazionali. A tal fine, il servizio dovrà integrarsi con il territorio per utilizzarne le potenzialità e le risorse, in un'ottica di lavoro multidimensionale comunque rispettosa delle realtà locali.
L’intento sarà quello di avviare un intervento che si declina in relazione ai diversi livelli di sviluppo/potenzialità o difficoltà/disagio dei minori, delle loro famiglie e delle comunità in cui sono inseriti.
L'offerta e il modello di servizio educativo dovranno quindi essere flessibili, articolati e aperti al territorio, sia per quanto riguarda il target dei destinatari che rispetto al lavoro di rete territoriale. Il processo dovrebbe portare alla strutturazione di centri di azione educativa diffusi sul territorio, con un modello di intervento omogeneo, supportato da azioni di
accompagnamento tecnico e formativo da parte dei soggetti coinvolti in relazione alle diverse agenzie educative, con la finalità di condividere metodologie e strumenti di lavoro.
Sarà importante garantire la mappatura, la promozione dell'integrazione e interazione delle forme di associazionismo, attraverso lo sviluppo di eventi aggregativi intercomunali.
Nell'azione verrà data priorità all'inclusione di minori in condizione di carenza o deprivazione sociale e/o stranieri.
Il servizio si inserisce in una gamma di azioni avviate a favore dei minori e delle famiglie dal PLUS che, in ottemperanza al proprio mandato, persegue la finalità di garantire modelli di intervento e livelli di prestazioni omogenee per tutto il territorio.
A tal proposito il PLUS e/o i singoli comuni, hanno provveduto a:
− attivare l'equipe psico-pedagogica, composta da psicologo e pedagogista, con funzioni di consulenza e coordinamento, supervisione e monitoraggio degli educatori per i Comuni del sub-ambito 1;
− formulare e adottare nel Distretto il "Protocollo di Intesa per la presa in carico dell'intervento a favore di minori in difficoltà", siglato dai Comuni, dalla Scuola, dalla ASL e dai soggetti del Terzo Settore;
− attivare l’equipe del servizio di spazio famiglia e spazio neutro, composta da figure professionali specialistiche (assistente sociale coordinatore, psicologo, mediatore familiare, consulente legale, operatore di spazio neutro) e finalizzata alla presa in carico globale e complessa della famiglia, con particolare attenzione a problematiche attinenti alla conflittualità di coppia;
− aderire alla sperimentazione del programma PIPPI (Programma per la Prevenzione dell’istituzionalizzazione).
All’interno del Servizio educativo territoriale una parte del monte ore è rivolto alle famiglie incluse nella sperimentazione del programma PIPPI.
Obiettivi
L'obiettivo generale del servizio è promuovere nei soggetti beneficiari e nelle loro famiglie interventi atti a sviluppare e/o a far emergere capacità e potenzialità temporaneamente inespresse e inutilizzate sia a causa di eventi esterni sia per l'incapacità, del sistema o del singolo, di riconoscerle e utilizzarle in modo adeguato.
Pertanto, gli interventi sono volti a :
• Sostenere le famiglie nello svolgimento delle funzioni educative, in particolar modo in presenza di eventi critici;
• favorire nei minori la partecipazione attiva nella vita comunitaria attraverso la condivisione di regole e obiettivi comuni all'interno di spazi aggregativi;
• promuovere e valorizzare l'idea di “comunita' educante”;
• potenziare il lavoro di rete tra le agenzie educative;
• fornire ai bambini e ai ragazzi occasioni di crescita positiva nel loro contesto di vita (la scuola, lo sport, il vicinato, la parrocchia, le associazioni, la strada...);
• promuovere la sperimentazione di attività creative e propositive unificando la modalità di svolgimento dei servizi sul territorio;
• supportare e potenziare le capacità genitoriali e promuovere le capacità progettuali del minore e della famiglia;
• favorire la spontaneità, lo sviluppo della creatività, la libera iniziativa e la scoperta del singolo e del gruppo;
• favorire il senso di appartenenza dei bambini al gruppo attraverso un confronto costruttivo volto a sviluppare capacità relazionali e di negoziazione.
Prestazioni
a) Sostegno alla genitorialità, presa in carico e intervento in presenza di momenti critici della famiglia, in collaborazione con l'equipe psico-pedagogica, i servizi sociali comunali, i servizi sanitari, l'equipe di potenziamento del consultorio del PLUS e altri soggetti istituzionali e non presenti nel territorio;
b) Prestazioni educative con la stesura di un piano individualizzato, verifica e monitoraggio dello stesso, attraverso il recupero e lo sviluppo delle potenzialità dell’individuo, formulato nell’ambito dell’equipe multidisciplinare (equipe psico-pedagogica del PLUS, servizi sociali
comunali), con particolare attenzione a:
- minori in condizione di carenza o deprivazione sociale;
- minori con disturbi di apprendimento, o in generale con difficoltà cognitive;
- minori stranieri;
c) Prestazioni educative rivolte a gruppi di minori, gruppi classe e/o gruppi di genitori in relazione a bisogni educativi generalizzati individuati nel territorio comunale di riferimento, in collaborazione con l'equipe psico-pedagogica, i servizi sociali comunali, i servizi sanitari, l'equipe di potenziamento del consultorio del PLUS e altri soggetti istituzionali e non presenti nel territorio;
d) Servizio “Gruppi studio”;
e) Servizio di supporto psicologico per il Comune di Bosa e eventuali altri Comuni che non aderiscono all’equipe psico-pedagogica del Plus.
I rapporti con la Scuola sono regolati dal protocollo di intesa interistituzionale Comune-Scuola- Asl-Cooperative Sociali, in uso nel PLUS Ghilarza-Bosa in seguito ad approvazione della Conferenza dei servizi del Distretto.
Sarà compito degli educatori redigere report e stendere relazioni sull'andamento generale del servizio a cadenza trimestrale.
Per meglio definire la tipologia delle prestazioni si farà riferimento a diversi ambiti di intervento, da attuarsi nel contesto extra-scolastico ed eventualmente scolastico:
• interventi rivolti alle famiglie che si trovino in difficoltà, anche temporanea, a garantire un corretto esercizio del ruolo educativo, con lo scopo di arginare situazioni di disagio socio-emotivo-relazionale;
• intervento specialistico, rivolto a minori che presentano difficoltà ascrivibili a disturbi specifici dell’apprendimento, ritardo nell’apprendimento scolastico, situazioni di disabilità, ecc., mediante la predisposizione di percorsi mirati;
• intervento educativo, con lo scopo di arginare le situazioni di disagio socio-emotivo- relazionale
• il servizio Gruppi Studio pensato come specifica azione di sostegno e come strumento di prevenzione per i minori che manifestano difficoltà a svolgere in autonomia i compiti scolastici, che non si applicano autonomamente nello studio e che i genitori non riescono a supportare perché a loro volta portatori di disagio sociale o carenze educative. Gli educatori impegnati nell’attività agiscono da facilitatori e stimolano il minore ad attivarsi in autonomia, non svolgono il ruolo di insegnanti, né si sostituiscono in alcun modo ad essi. Tale intervento rappresenta inoltre un osservatorio privilegiato per monitorare le situazioni di disagio scolastico e/o comportamentale segnalate dalla scuola o dalla famiglia con la previsione della eventuale attivazione di altri servizi a favore del minore e del suo nucleo familiare. Un'altra finalità è quella di prevenire la devianza minorile, attraverso l’accoglienza dei minori in un ambiente protetto e disciplinato da regole ben definite.
Parallelamente è prevista una specifica attività destinata ai ragazzi fuoriusciti dal circuito scolastico senza aver conseguito la licenza media, al fine dell’ammissione all’esame in qualità di privatisti: la finalità è quella di offrire ai giovani un’opportunità formativa “di base”, corrispondente al conseguimento di un concreto titolo di studio, favorendo il reinserimento sociale.
Destinatari
I destinatari del Servizio Educativo Territoriale sono i minori compresi nella fascia di età che va dai 0 ai 17 anni e i rispettivi sistemi familiari.
Sono destinatari del servizio, prioritariamente, i seguenti soggetti, residenti nei Comuni afferenti al Plus:
• minori le cui famiglie si trovino in difficoltà temporanea a garantire cure adeguate e ad esercitare la funzione educativa o che richiedano un intervento di sostegno alla genitorialità; minori le cui famiglie siano portatrici di problemi strutturali che comportano emarginazione e disadattamento;
• nuclei con grave conflittualità genitoriale e/o contenziosi relativi all’affidamento dei figli
in regime di separazione;
• situazioni di devianza;
• minori con certificazione di disabilità, D.S.A. ecc.;
• minori in situazioni di sospetto e/o accertato abuso e maltrattamento;
• minori interessati da un decreto della Magistratura Minorile;
• minori inseriti presso Istituti e Comunità interessati a processi di reinserimento familiare o che comunque vivono fuori dalla famiglia di origine.
• minori e famiglie inserite nel programma sperimentale P.I.P.P.I..
Il servizio potrà essere erogato, previa valutazione e sulla base delle indicazioni del servizio sociale del Comune, anche ad integrazione del servizio affidi e adozioni.
Potranno beneficiare del servizio anche i maggiorenni che presentano ritardo cognitivo o difficoltà nel raggiungimento dell'autonomia personale.
I dati relativi al fabbisogno sono riportati all’art. 7 del bando di gara; si evidenzia che tali dati hanno una funzione puramente orientativa per consentire all’appaltatore di verificare la disponibilità di personale adeguatamente formato, ma gli interventi possono essere progettati a livello comunale a seconda delle specifiche esigenze mano a mano riscontrate.
Luogo di esecuzione
L’attività sarà svolta nel territorio, così come definito all'art. 4, presso:
− domicilio degli utenti;
− centri di aggregazione, ludoteche, biblioteche, altre sedi individuate dalle amministrazioni coinvolte;
− altre sedi scelte dalle amministrazioni per la realizzazione di interventi a favore di gruppi di minori e genitori, quali occasioni di incontro e confronto su particolari tematiche inerenti la psico-pedagogia dello sviluppo.
Servizio di consulenza e supporto psicologico
E’ previsto inoltre, in particolare per il Comune di Bosa che non usufruisce dell’attività di coordinamento psico-pedagogica rivolta ai Comuni del sub-ambito 1, ma anche per altri Comuni che possono farne richiesta, il servizio di consulenza e supporto psicologico su minori e famiglie da realizzare in stretta collaborazione con i Servizi Sociali Comunali che mantengono il coordinamento generale.
Le azioni specifiche richieste sono:
• consulenza psicologica a favore di minori, famiglie e/o coppie genitoriali
• supervisione consulenza SET con operatore pedagogista, attraverso incontri periodici con gli educatori e/o con le famiglie; supervisione progetti L. 162/98 e/o L.R. 20/92 se attuati
• lavoro in equipe su casi segnalati dal Tribunale Civile, del Tribunale per i Minorenni e Procura della Repubblica per i Minorenni
• percorsi di sostegno alla genitorialità
• indicazioni operative rivolte a educatori e insegnanti, interventi di supporto per difficoltà di apprendimento mediante osservazione partecipata
• tecniche e modalità di comunicazione e relazione
• attivazione "Sportello di Ascolto e di consulenza psicologica" presso le scuole, se richiesto
• eventuali interventi in classe per la discussione di specifiche tematiche.
Sono compiti dello psicologo:
• concorrere a promuovere lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e relazionale del minore e dei componenti il nucleo familiare di appartenenza in collaborazione con gli altri operatori dell’équipe;
• valutare la situazione del minore e del nucleo dal punto di vista psicologico e delle dinamiche affettivo-relazionali;
• attivare consulenze per insegnanti che ne facciano richiesta;
• formulare ipotesi sulle cause del disagio e delineare possibili strategie d’intervento;
• effettuare attività di sostegno rivolte ai minori che manifestano gravi situazioni di disagio;
• collaborare con le altre figure professionali dell’équipe alla elaborazione di percorsi educativi individuali;
• valutare l'opportunità di interventi psico-terapeutici e l’invio degli utenti presso altri servizi specialistici.
Oltre alla predisposizione di relazioni in equipe relative alle situazioni in carico è prevista la partecipazione a riunioni di verifica previo contatto con il coordinatore comunale o su sua richiesta.
Le schede e la modulistica che la ditta utilizzerà per la documentazione dovranno essere preventivamente consegnate all’Ufficio Sevizio Sociale, al fine della corrispondenza alle prestazioni richieste.
Modalità di accesso al servizio
Il Servizio Sociale Comunale, in base alla situazione individuale e familiare, definisce tempi e modalità dell’eventuale supporto psicologico individuale, svolto successivamente con autonomia professionale. Le attività in equipe verranno definite in relazione alle specifiche esigenze e situazioni in carico al servizio. Nell’attività dello Sportello d’ascolto presso la Scuola, se attivato l’accesso al servizio è libero e gratuito, secondo le modalità appositamente definite.
B) Servizio Ludoteca Descrizione del servizio
Il servizio rappresenta uno spazio socio-educativo-relazionale, nel quale le istanze e i bisogni dei bambini vengono osservate, lette e rielaborate dagli operatori preposti.
Si configura come intervento di promozione della cultura del gioco e articola la propria azione in momenti di pura espressione ludica, finalizzata alla socializzazione, prevedendo attività laboratoriali strutturate, capaci di far emergere le singole espressività.
Rappresenta dunque il luogo privilegiato di osservazione delle dinamiche relazionali dei minori, promuove momenti di scambio e di sano confronto. Consente al bambino di essere attore protagonista del processo attraverso cui esplora, conosce, realizza.
Gli operatori della ludoteca lavorano in stretta connessione con gli educatori del SET, i quali, all'interno del contesto ludico, possono attuare degli interventi mirati.
Obiettivi
• Offrire uno spazio di gioco e di crescita attraverso cui tutelare il diritto al gioco di tutti i bambini (convenzione ONU, art. 31);
• restituire importanza e valore al gioco in quanto evento fondante per la crescita armonica dell'individuo;
• promuovere sul territorio la diffusione della cultura ludica quale esercizio di libertà, creatività e opportunità di crescita individuale e sociale;
• offrire un luogo di incontro e di aggregazione in cui siano possibili l'interazione, lo scambio e la conoscenza tra bambini provenienti da esperienze e vissuti differenti.
Prestazioni
• Predisporre attività diversificate e spazi di ascolto, finalizzati alla promozione dei diritti e pratiche partecipative, attraverso la sollecitazione del protagonismo attivo;
• attuare laboratori teatrali, musicali, creativi, espressivi, di manualità finalizzati alla sensibilizzazione di uno sviluppo eco-compatibile, nel rispetto del proprio paese, della natura, dell'ambiente e dell'altro;
• organizzare momenti di aggregazione tra bambini e adulti, anche in occasioni di particolare interesse;
• creare un collegamento con il territorio, con le istituzioni e i servizi presenti per programmare e svolgere insieme attività di carattere ludico-ricreativo;
• condividere con gli operatori del servizio educativo interventi e obiettivi contenuti all'interno dei Piano Educativo Individualizzato (PEI);
• redigere report e stendere relazioni sull'andamento generale del servizio a cadenza trimestrale.
Nell'azione verrà riservata particolare attenzione all'inclusione di minori in condizione di carenza o deprivazione sociale e/o stranieri.
Per le caratteristiche del territorio, il servizio sarà organizzato per piccole aggregazioni di
Comuni, la partecipazione sarà garantita attraverso il coinvolgimento delle famiglie, che verranno opportunamente stimolate a delle forme di partecipazione e autogestione (es. car- sharing) per il trasporto dei minori e per le altre attività proposte.
Destinatari
Destinatari del servizio ludoteca sono i bambini frequentanti le scuole dell’infanzia e primarie nei Comuni indicati all’art. 7 del bando di gara. Su richiesta del servizio sociale, il servizio può essere esteso anche ad altre fasce di età.
Luogo di esecuzione
Ludoteche, centri di aggregazione, altre sedi (ad es. spazi esterni) individuate dalle Amministrazioni coinvolte.
C) Programma P.I.P.P.I.
Descrizione del servizio
Il programma denominato P.I.P.P.I è un programma sperimentale di ricerca elaborato da un gruppo scientifico dell’Università di Padova in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le Regioni e le Provincie Autonome a cui il PLUS Ghilarza Bosa ha aderito.
Il programma persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette “negligenti” al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni. Esso propone linee d’azione innovative nel campo dell’accompagnamento della genitorialità vulnerabile.
Nel territorio del PLUS sono state individuate N. 10 famiglie rientranti nella ricerca.
Obiettivi
La finalità primaria è quella di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo, permettendo una risposta sociale che sia alternativa all’inserimento in comunità (ove possibile), attraverso:
• la focalizzazione sulla centralità dei i bisogni di sviluppo dei bambini (e non solo dei problemi e dei rischi) ossia la loro comprensione globale e integrata;
• l’organizzazione degli interventi in maniera pertinente unitaria e coerente a tali bisogni: capace cioè di tenere conto degli ostacoli e delle risorse presenti nella famiglia e nell’ambiente;
• una logica progettuale centrata sull’azione e la partecipazione di bambini e genitori all’intervento stesso;
• l’opportuna temporizzazione dell’intervento, che si collochi in un momento della vita della famiglia a cui davvero serve e che sia quindi tempestiva e soprattutto intensiva, quindi con una durata nel tempo definita.
Gli obiettivi sono così distinti:
esito finale:
• garantire la sicurezza dei bambini, incoraggiare il loro sviluppo ottimale, contribuire a migliorare il loro futuro evitando il collocamento esterno dalla famiglia;
• migliorare il funzionamento psicosociale e cognitivo dei bambini all’interno dei diversi contesti di vita.
esito intermedio:
• permettere ai genitori l’esercizio positivo del loro ruolo parentale e delle loro responsabilità;
• fare in modo che i genitori apprendano a dare risposte adeguate ai bisogni di sviluppo fisici, psicologici, educativi dei loro figli;
• la disponibilità psicologica delle figure parentali e i comportamenti responsabili e sensibili ai bisogni dei bambini migliorano.
esito prossimale:
• incoraggiare la partecipazione dei genitori e la collaborazione attraverso il processo della presa in carico, soprattutto nelle decisioni che riguardano la famiglia;
• i genitori dispongono del sostegno necessario all’esercizio della loro responsabilità verso i figli
(in maniera sufficientemente intensa, coerente e continua);
• promuovere un clima di collaborazione tra tutti i professionisti coinvolti nel progetto quadro e tutti gli adulti che costituiscono l’entourage dei bambini per permettere una reale integrazione degli interventi che assicuri il ben essere e lo sviluppo ottimale dei bambini.
Il risultato atteso specifico rispetto agli operatori e al sistema dei servizi è quello di individuare, sperimentare, monitorare, valutare e codificare un approccio intensivo, continuo, flessibile, ma allo stesso tempo strutturato, di presa in carico del nucleo familiare, capace di ridurre significativamente i rischi di allontanamento del bambino.
Prestazioni
Nel programma sono individuati gli interventi chiamati anche “dispositivi d’azione” i quali fanno riferimento alla necessità di garantire sia sostegno individuale e di gruppo, rivolto sia ai bambini che ai genitori, sia sostegno professionale e paraprofessionale.
Specificatamente sono 4:
1. l’educativa domiciliare; è un servizio analogo al servizio educativo territoriale sopra- descritto, ma che utilizza una metodologia e strumenti specifici del programma P.I.P.P.I.;
2. i gruppi per genitori e bambini su specifiche tematiche e incentrati sul confronto e l’aiuto reciproci. Spetta agli operatori dei servizi educativi territoriali il compito di facilitarne la partecipazione da parte di genitori e bambini, indipendentemente dalle modalità di gestione scelte;
3. le attività di raccordo fra scuola e servizi;
4. la famiglia d’appoggio.
In realtà, questi quattro dispositivi si incardinano su un quinto dispositivo che li connette e ne consente l’efficacia e la misurabilità, ossia il dispositivo della valutazione partecipativa e trasformativa dei bisogni di ogni famiglia.
Ogni dispositivo utilizza una metodologia codificata e strumenti propri che sono a disposizione dei Comuni rientranti nella ricerca attraverso gli operatori a tal fine già formati come operatori dell’equipe multidisciplinare e come coach.
I dispositivi sono attivati in relazione alle reali necessità riscontrate
Le prestazioni oggetto del presente lotto riguardano esclusivamente l’attivazione del servizio di educativa domiciliare.
Destinatari
L’intervento è rivolto prioritariamente alle 10 famiglie individuate nell’ambito territoriale e inserite nella ricerca.
I dispositivi gruppi per genitori e bambini, sono per loro natura rivolti a un target più ampio. In modo più specifico il target del programma P.I.P.P.I. è composto da:
• bambini da 0 a 11 e figure parentali di riferimento (i fratelli maggiori di questi bambini e quindi le famiglie con figli pre-adolescenti e adolescenti possono costituire mediamente il 20% elle famiglie incluse);
• bambini il cui sviluppo e la cui sicurezza sono considerati dagli operatori di riferimento come “preoccupanti” a ragione del fatto che vivono in famiglie all’interno delle quali le figure parentali sperimentano difficoltà consistenti e concrete a soddisfare i bisogni dei bambini sul piano fisico, educativo, affettivo, psicologico, ecc;
• genitori che risultano negligenti a partire dall’analisi fornita dallo strumento di preassessment utilizzato nella fase preliminare al fine di identificare le famiglie da includere nel programma;
• famiglie per cui l’accesso all’insieme di servizi forniti fino all’avvio di P.I.P.P.I. non ha permesso di migliorare la situazione e ciononostante l’orientamento generale per questi bambini è di mantenerli in famiglia attraverso una forma di sostegno intensivo e globale rivolto ai bambini stessi, alle famiglie, alle reti sociali informali in cui vivono;
• famiglie che sono già state separate, ma per le quali si intende avviare un programma di riunificazione familiare stabile al fine di ridurre i tempi di allontanamento esterno alla famiglia dei bambini (queste famiglie possono costituire mediamente il 20% delle famiglie incluse).
Nella ricerca P.I.P.P.I. sono attualmente inseriti n. 10 familiari residenti nei seguenti Comuni del Distretto:
Comune | N. nuclei familiari |
Bosa | 2 |
Ghilarza | 2 |
Sedilo | 1 |
Norbello | 1 |
Tadasuni | 1 |
Aidomaggiore | 1 |
Santulussurgiu | 1 |
Suni | 1 |
PROGRAMMA XXXXX | X. nuclei familiari | n. medio ore mensili educatori con titolo | n. ore educatore con titolo |
Comuni di Bosa, Ghilarza, Sedilo, Norbello, Tadasuni, Aidomaggiore, Santu Lussurgiu, Suni | 10 | 148 | 2222 |
Luogo di esecuzione
L’attività sarà svolta nel territorio, così come definito all'art. 4, presso:
• domicilio degli utenti;
• centri di aggregazione, ludoteche, biblioteche, altre sedi individuate dalle amministrazioni coinvolte;
• altre sedi scelte dalle amministrazioni per la realizzazione di interventi a favore di gruppi di minori e genitori, quali occasioni di incontro e confronto su particolari tematiche inerenti la psicopedagogia dello sviluppo.
D) Servizi di Assistenza Specialistica Scolastica per l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio
Descrizione del servizio
L’assistenza specialistica viene fornita al singolo studente per favorire l’inclusione nell’ambito scolastico e si inserisce nelle prestazioni di supporto al minore con disabilità, con Bisogni Educativi Speciali, difficoltà di integrazione o con disturbi specifici d’apprendimento.
Obiettivi
L’obiettivo del servizio è promuovere e potenziare le capacità individuali, favorire lo sviluppo dell'autonomia, facilitare l'inserimento nel gruppo classe e appianare eventuali ostacoli alla crescita del minore.
Prestazioni
• Garantire l’assistenza specialistica a tutti gli studenti con disabilità fisica, psichica o sensoriale, la cui gravità o limitazione di autonomia, determina la necessità di assistenza per un regolare apprendimento delle nozioni scolastiche;
• Assolvere alle funzioni specifiche del minore in sinergia con i docenti curriculari e l’insegnante di sostegno, con cui deve cooperare, secondo gli obiettivi del PEI (Piano Educativo Individualizzato);
• Garantire l’integrazione scolastica dell’alunno disabile per le competenze specifiche dei diversi organi chiamati ad intervenire;
• Interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione ed integrazione scolastica dell'alunno in situazione di handicap;
• Interventi mirati all'acquisizione e potenziamento di abilità che consentono l'autonomia nella vita scolastica.
Destinatari
Destinatari del servizio sono i bambini/ragazzi in età scolare tra 6 e 13/15 anni (in alcuni casi anche nella scuola dell’infanzia con risorse comunali), domiciliati o residenti nei Comuni indicati all’art. 7 del bando di gara.
Luogo di esecuzione
Istituti della scuola dell’obbligo presso le sedi dei rispettivi comuni interessati dal Servizio.
LOTTO 2 - PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI L. 162/1998
Descrizione del servizio
Il servizio è rivolto a minori e adulti in situazione di disabilità grave, con certificazione ai sensi della L. 104/1992, che richiedono un intervento educativo; il servizio è finalizzato a migliorarne la qualità di vita, attraverso l'azione di operatori che intervengono secondo un piano individualizzato, affiancando la persona nei propri contesti di vita (domicilio, contesti aggregativi, attività sportive, ecc.).
Obiettivi
L’obiettivo del servizio è promuovere e potenziare le capacità individuali, favorire lo sviluppo dell'autonomia, facilitare l'inserimento sociale, alleggerire il carico familiare.
Prestazioni
• Sostegno educativo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI), definiti in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti (neuropsichiatria infantile, centro di salute mentale, servizio sociale comunale, scuola e famiglia);
• interventi mirati all'acquisizione e potenziamento di abilità che consentono l'autonomia nella vita quotidiana;
• affiancamento nei contesti di vita della persona e facilitazione dell'accesso ad attività ricreative, sportive, culturali, ecc., per favorire la partecipazione e la piena integrazione nel contesto sociale;
• supporto alle responsabilità familiari, attraverso l'affiancamento nel lavoro di cura.
Destinatari
Destinatari del servizio sono i minori e gli adulti beneficiari dei progetti personalizzati ai sensi della L. 162/1998, domiciliati o residenti nei Comuni indicati all’art. 7 del bando di gara.
Luogo di esecuzione
Domicilio dell’utente e ogni altra struttura pubblica disponibile per il servizio.
LOTTO 3 – INTERVENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) “INCLUSIONE”, RAFFORZAMENTO SERVIZI EDUCATIVI
Descrizione del servizio
Il servizio oggetto del presente lotto è ricompreso all’interno del programma “PON Inclusione Asse 2, proposte di intervento per l’attuazione del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA)“ per il quale il Plus del Distretto Xxxxxxxx Xxxx ha ricevuto un finanziamento per il triennio 2017- 2020.
Il PON “Inclusione” prevede azioni finalizzate a supportare la sperimentazione nei territori di una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, basata sull’integrazione di un sostegno economico (sostenuto con fondi nazionali) con servizi di accompagnamento ed interventi rivolti ai beneficiari del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA).
In particolare le azioni oggetto del presente lotto sono da ricondursi all’interno dell’”Azione B” della proposta progettuale e prevedono
- Servizio di sostegno educativo scolastico ed extra scolastico
- Servizi educativi e di cura per i bambini di età prescolare
Attraverso il potenziamento del servizio di segretariato sociale dei 32 Comuni del Distretto Ghilarza-Bosa (a cura del PLUS) e il rafforzamento dell'equipe multidisciplinare (azione prevista dal presente lotto) saranno successivamente presi in carico dalla stessa equipe, a seguito di un’attività di pre-assessment, 30 nuclei familiari residenti nel territorio del Distretto Ghilarza-
Bosa per l'elaborazione del percorso personalizzato in coerenza con i bisogni e le risorse degli stessi.
Ogni percorso avrà l'obiettivo prioritario di favorire il processo di sviluppo dell'autonomia della famiglia. Xxxxxxx concordati, di concerto con l'equipe multidisciplinare gli impegni che il nucleo familiare beneficiario dell'intervento è tenuto ad assumere e vincolanti per usufruire del beneficio. Si stima inoltre di avviare attività di sostegno sociale ed educativo a favore di 25 nuclei familiari.
All’interno delle azioni progettuali (azione B) si realizzeranno servizi di sostegno educativo che andranno a supportare e potenziare i servizi educativi e di supporto familiare già avviati all’interno del Plus.
Per la realizzazione di tali attività saranno inserite n. 3 figure professionali: educatore, pedagogista e un mediatore familiare che si occuperà delle attività di mediazione a favore dei destinatari del SIA.
Attraverso l'inserimento delle tre figure professionali facenti parte dell’equipe multidisciplinare, integrata dall’operatore sociale del Comune di residenza, da un operatore del Centro per l’impiego e da eventuali altri operatori delle istituzioni o del privato (scuola, servizi sanitari, associazioni, aziende ecc), sarà possibile realizzare interventi personalizzati a favore di 25 nuclei familiari.
Obiettivi
• Sostenere le famiglie nello svolgimento delle funzioni educative, in particolar modo in presenza di eventi critici;
• facilitare la relazione parentale;
• recuperare le figure parentali e i loro ruoli all’interno della famiglia;
• favorire nei minori la partecipazione attiva nella vita comunitaria attraverso la condivisione di regole e obiettivi comuni all'interno di spazi aggregativi;
• potenziare il lavoro di rete tra le agenzie educative;
• fornire ai bambini e ai ragazzi occasioni di crescita positiva nel loro contesto di vita (la scuola, lo sport, il vicinato, la parrocchia, le associazioni, la strada...);
• supportare e potenziare le capacità genitoriali;
• favorire il senso di appartenenza dei bambini al gruppo attraverso un confronto costruttivo volto a sviluppare capacità relazionali e di negoziazione.
Prestazioni
Gli interventi previsti si caratterizzano in:
• Servizio di sostegno educativo scolastico ed extra scolastico
• Servizi educativi e di cura per i bambini di età prescolare
• Sostegno alla genitorialità, presa in carico e intervento in presenza di momenti critici della famiglia,
• Iniziative d’inserimento sociale;
• Interventi rivolti al superamento dei problemi scolastici;
• Interventi tesi ad orientare, informare e sostenere la famiglia circa la positiva fruizione delle risorse territoriali;
• Attivazione di reti informali e formali di sostegno al nucleo familiare;
• Mediazione delle relazioni familiari, scolastiche e lavorative.
Le prestazioni educative prevedono la stesura di un piano individualizzato, la verifica e il monitoraggio dello stesso, formulato nell’ambito dell’equipe multidisciplinare e in stretta relazione con gli operatori dei servizi territoriali (Comuni, equipe socio-pedagogica, equipe Spazio famiglia, Scuola, operatori del Centro per l’impiego, operatori dei servizi educativi territoriali qualora il minore fosse già inserito in attività).
Sarà compito degli operatori redigere report e stendere relazioni sull'andamento generale del servizio a cadenza trimestrale.
Destinatari
I destinatari di tali attività sono n. 25 famiglie residenti nei 32 Comuni del Distretto, inserite nel progetto SIA, per le quali sia necessario un rafforzamento degli interventi di Servizio Educativo attraverso l’azione dei professionisti richiesti o di uno di essi.
Luogo di esecuzione
L’attività sarà svolta nel territorio dei 32 Comuni del Distretto Ghilarza-Bosa, presso:
− domicilio degli utenti;
− centri di aggregazione, ludoteche, biblioteche, altre sedi individuate dalle amministrazioni coinvolte;
− altre sedi scelte dalle amministrazioni.
Articolo 6 – Locali, arredi e attrezzature
I locali, le attrezzature e gli arredi dei servizi oggetto dell’appalto, di proprietà di ciascun Comune, saranno utilizzati dall’appaltatore che ne garantirà il buon uso e l’efficienza.
I locali anzidetti dovranno essere adibiti dall’appaltatore allo scopo del presente capitolato o a quelli consentiti o autorizzati dalle Amministrazioni comunali; ogni diversa utilizzazione è vietata.
La ditta appaltatrice dovrà provvedere, per i servizi di cui al lotto 1 e al lotto 3, qualora richiesto, all’acquisto di eventuale materiale e di strumenti necessari per l’esercizio delle attività, previa autorizzazione del responsabile del PLUS o suo delegato. La ditta dovrà presentare per iscritto una descrizione sintetica e dettagliata del materiale oggetto dell’acquisto, nonché la precisa indicazione dei relativi costi i quali, a parità di condizioni, dovranno risultare quelli economicamente più vantaggiosi.
Resta inteso che tutto il materiale di consumo acquistato e/o eventualmente donato ai Servizi oggetto dell’appalto, seppure in carico alla ditta, è di esclusiva proprietà del PLUS. Al termine del contratto il materiale residuo acquistato rimarrà di proprietà del PLUS.
Articolo 7 – Calendario dei servizi
I servizi si intendono espletati su sei giornate lavorative settimanali, con orari e cadenze da concordare con i responsabili del servizio sociale o loro delegati di ciascun Comune, prevedendo eventuali attività anche in giorni festivi.
Articolo 8 – Personale
Per lo svolgimento dei servizi la ditta appaltatrice si obbliga a fornire esclusivamente le figure professionali con titoli previsti dalla normativa vigente, dal presente capitolato e per il numero delle ore indicato nelle schede analitiche indicate per ciascun lotto.
Gli operatori sono tenuti a documentare il lavoro svolto esplicitando le modalità operative adottate e predisponendo schede operative con tempi di attuazione, obiettivi e verifica della programmazione svolta secondo le modalità definite nelle schede.
È fatto assoluto divieto al personale impiegato di richiedere compensi agli utenti per le prestazioni effettuate in nome e per conto dei Comuni e del Plus.
In ottemperanza al D. Lgs. 196/2003, che regola il trattamento dei dati personali, il personale impegnato nei servizi è incaricato di trattare i dati personali, sensibili e giudiziari necessari per l’espletamento delle diverse fasi procedimentali di competenza. Il PLUS e/o i Comuni interessati potranno esigere l’allontanamento immediato dal servizio degli operatori inadempienti o il cui comportamento sia stato contrario ai fini e alle regole del servizio.
In caso di sostituzioni brevi o definitive degli operatori dovrà essere data immediata comunicazione e la relativa sostituzione del personale dovrà essere tempestiva in modo da evitare l’interruzione del servizio.
L’appaltatore si impegna a sostituirli con altri di pari o superiore qualifica ed esperienza, in accordo con il responsabile del PLUS o suo delegato, per i lotti 1 e 3, in accordo con il responsabile dei servizi dei Comuni interessati o suo delegato, per il lotto 2. In casi imprevedibili e urgenti il responsabile del PLUS (lotto 1) o il responsabile dei servizi dei Comuni interessati (lotto2) dovrà essere informato per iscritto successivamente alla sostituzione, con le dovute motivazioni. In caso di assenze brevi (fino a 10 giorni lavorativi annuali per ciascun operatore) i sostituti dovranno possedere almeno pari qualifica.
Le sostituzioni programmate e definitive devono prevedere un adeguato periodo di affiancamento tra l’operatore uscente e l’operatore sostituito.
La ditta aggiudicataria, dietro autorizzazione dei responsabili dei Servizi sociali comunali e con modalità da concordare con questi ultimi, potrà inserire nei servizi tirocinanti e volontari, che comunque non potranno essere sostitutivi del personale richiesto.
Tutto il personale in servizio è tenuto a mantenere il segreto d’ufficio e un comportamento corretto che in nessun caso sia di pregiudizio all’Ente di riferimento o agli utenti assistiti. Lo stesso, svolgendo un servizio pubblico, oltre a seguire un’adeguata etica professionale, è tenuto all’osservanza di tutte le regole di condotta e di comportamento idonei a salvaguardare i diritti e il benessere degli utenti.
La ditta dovrà osservare nei riguardi dei propri dipendenti le leggi, i regolamenti e le disposizioni previste dai contratti collettivi nazionali di settore e dagli accordi sindacali integrativi.
8.a - Titoli e qualifiche richieste
La cooperativa dovrà garantire personale in possesso dei seguenti requisiti specifici:
SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE, LUDOTECA, INTERVENTI EDUCATIVI RELATIVI AL PROGETTO PIPPI, ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA | |||||||
Figura professionale | Requisiti | ||||||
Educatore con titolo | Laurea quadriennale in pedagogia oppure laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento oppure laurea di I livello triennale oppure laurea specialistica biennale) con esperienza documentata in qualità di educatore professionale nei servizi oggetto della gara di almeno 400 ore; | ||||||
Educatore titolo | con | altro | Diploma Universitario di Educatore Professionale riconosciuto con Decreto Ministeriale della Sanità del 10.02.1984 con esperienza documentata di almeno 3 anni in qualità di educatore professionale nel servizio oggetto della gara, con un monte ore minimo complessivo, nel triennio, di 600; Oppure Laurea specialistica in psicologia o triennale in Scienze e tecniche psicologiche con esperienza lavorativa (anche non continuativa) nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore, con un monte ore minimo complessivo di 600; Oppure Diploma di scuola secondaria superiore, anche ad indirizzo non educativo, con almeno 5 anni di esperienza lavorativa nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di Educatore nel settore sociale (maturata al momento dell'entrata in vigore della L.R. 7 agosto 2009 n. 3) e con un monte ore minimo complessivo di 900 maturato a seguito dell’entrata in vigore della legge citata; | ||||
Educatore specializzato con DSA | Educatore con titolo o senza titolo (con i titoli di studio previsti nella tabella precedente) e in possesso di attestato di formazione sui disturbi specifici dell’apprendimento di almeno 20 ore | ||||||
Ludotecario - Animatore | Qualifica di animatore/ludotecario con attestato regionale riconosciuto di almeno 600 ore, con esperienza documentata di almeno 2 anni, in qualità di ludotecario e/o animatore con un monte ore minimo complessivo di 400; Oppure qualifica di tecnico delle attività di animazione sociale e di sviluppo delle potenzialità individuali, gruppi, comunità territoriali con esperienza documentata, in qualità di ludotecario e/o animatore con un monte ore minimo complessivo di 400; Oppure laurea ad indirizzo educativo o diploma di scuola secondaria superiore ad indirizzo magistrale o istituto magistrale, con esperienza certificata in attività di ludoteca o centro di aggregazione o attività di animazione rivolte ai minori, con un monte ore minimo complessivo di 400; Oppure diploma di assistente o dirigente di Comunità infantili con esperienza documentata di almeno 2 anni, in qualità di ludotecario e/o animatore con un monte ore minimo complessivo di 400. | ||||||
Psicologo | Laurea | specialistica | in | psicologia | o | vecchio | ordinamento, |
specializzazione in psicoterapia con esperienza lavorativa (anche non continuativa) nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati in qualità di psicologo, con un monte ore minimo complessivo di 400 |
LOTTO 2 - PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI L. 162/98 | |
Figura professionale | Requisiti |
Educatore con titolo | Laurea quadriennale in pedagogia oppure laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento oppure laurea di I livello triennale oppure laurea specialistica biennale) con esperienza documentata in qualità di educatore professionale nei servizi oggetto della gara di almeno 400 ore; |
Educatore con altro titolo | Diploma Universitario di Educatore Professionale riconosciuto con Decreto Ministeriale della Sanità del 10.02.1984 con esperienza documentata di almeno 3 anni in qualità di educatore professionale nel servizio oggetto della gara, con un monte ore minimo complessivo, nel triennio, di 600; Oppure Laurea specialistica in psicologia o triennale in Scienze e tecniche psicologiche con esperienza lavorativa (anche non continuativa) nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore, con un monte ore minimo complessivo di 600; Oppure Diploma di scuola secondaria superiore, anche ad indirizzo non educativo, con almeno 5 anni di esperienza lavorativa nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di Educatore nel settore sociale (maturata al momento dell'entrata in vigore della L.R. 7 agosto 2009 n. 3) e con un monte ore minimo complessivo di 900 maturato a seguito dell’entrata in vigore della legge citata; |
Educatore specializzato con DSA | Educatore con titolo o senza titolo (con i titoli di studio previsti nella tabella precedente) e in possesso di attestato di formazione sui disturbi specifici dell’apprendimento per almeno 20 ore |
LOTTO 3 – INTERVENTI PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) “INCLUSIONE”, RAFFORZAMENTO SERVIZI EDUCATIVI | |
Figura professionale | Requisiti |
Educatore con titolo | Laurea quadriennale in pedagogia oppure laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento oppure laurea di I livello triennale oppure laurea specialistica biennale) con esperienza documentata in qualità di pedagogista nel servizio oggetto della gara, con un monte minimo di 400 ore. |
Educatore con altro titolo | Diploma Universitario di Educatore Professionale riconosciuto con Decreto Ministeriale della Sanità del 10.02.1984 con esperienza documentata di almeno 3 anni in qualità di educatore professionale nel servizio oggetto della gara, con un monte ore minimo complessivo, nel triennio, di 600; Oppure Laurea specialistica in psicologia o triennale in Scienze e tecniche psicologiche con esperienza lavorativa (anche non |
continuativa) nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore, con un monte ore minimo complessivo di 600; Oppure Diploma di scuola secondaria superiore, anche ad indirizzo non educativo, con almeno 5 anni di esperienza lavorativa nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore nel settore sociale (maturata al momento dell'entrata in vigore della L.R. 7 agosto 2009 n. 3) e con un monte ore minimo complessivo di 900 maturato a seguito dell’entrata in vigore della legge citata; | |
Pedagogista | Laurea quadriennale in pedagogia oppure laurea in Scienze dell’Educazione (vecchio ordinamento oppure laurea di I livello triennale oppure laurea specialistica biennale) con esperienza documentata in qualità di pedagogista nei servizi educativi o servizi oggetto del presente lotto di almeno 600 ore espletata in un periodo massimo di un triennio anche non continuativo; |
Mediatore familiare | Laurea in giurisprudenza, servizio sociale, psicologia, pedagogia, sociologia o equipollenti, medicina e corso di perfezionamento o master in mediazione familiare con esame finale. Almeno 3 anni di esperienza in qualità di mediatore familiare presso servizi pubblici o privati con un monte ore minimo complessivo di 150; l’esperienza dovrà essere maturata a seguito del conseguimento del titolo di mediatore familiare. |
Le professionalità descritte collaboreranno per la realizzazione delle azioni proposte in sinergia con gli interventi avviati dal PLUS per l'area Minori e Famiglie e degli altri progetti specifici attuati dal PLUS.
Per situazione temporanee ed eccezionali può essere valutato in accordo con il servizio sociale o con l’Ufficio di Piano la possibilità di inserire educatori con titolo o con titolo diverso senza l’esperienza richiesta.
L'assegnazione dei casi agli educatori verrà effettuata in riferimento alla predisposizione del piano individualizzato, con prevalente impiego degli educatori senza titolo o con altro titolo nelle attività di motivazione allo studio e potenziamento delle competenze didattiche.
L'aggiudicatario dovrà garantire:
- la disponibilità di personale adeguatamente formato per la specifica casistica descritta all’art. 5;
- un referente per gli operatori dell'Ufficio di Piano, dei servizi sociali comunali e per il coordinamento organizzativo delle azioni previste.
Al referente sono attribuite le seguenti funzioni:
- riferimento per il personale;
- definizione dell'avvio e organizzazione delle attività previste dai servizi;
- raccordo del servizio con le risorse formali e informali del territorio;
- raccordo con l’ufficio di Piano e con l’equipe psico-pedagogica del PLUS per la programmazione e gestione delle attività.
All'equipe psico-pedagogica del PLUS o dei Comuni sono attribuite le funzioni di consulenza e coordinamento, pianificazione, valutazione, monitoraggio delle attività e la supervisione degli operatori.
8.b - Monte ore
Il monte ore individuato per i servizi, come previsto all’art. 7 del bando di gara, per ciascun lotto è presunto poiché potrà subire variazioni in relazione alle diverse esigenze di servizio o per variazioni inerenti i finanziamenti regionali dei piani individualizzati.
Il monte ore degli operatori è inoltre comprensivo delle ore di programmazione. Le stesse verranno concordate con gli operatori di ogni singolo Comune a seconda delle esigenze.
Le attività dovranno essere svolte in stretta collaborazione con l'equipe psico-pedagogica del PLUS o dei Comuni, e con gli operatori sociali dei Comuni.
Dovrà essere inoltre garantita l'interazione con gli operatori dell’ufficio di Piano, gli operatori scolastici, i soggetti del terzo settore e associazioni formali e informali del territorio (consulte giovanili, parrocchia, associazioni sportive e di volontariato, ecc.).
Articolo 9 – Modalità di svolgimento del servizio
LOTTO 1 - SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE, LUDOTECA, INTERVENTI EDUCATIVI RELATIVI AL PROGETTO PIPPI, ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA
Nella formulazione dell’offerta tecnica, il concorrente dovrà tener conto delle prassi di
intervento in uso agli enti, in relazione al protocollo di intesa interistituzionale (Comune, Scuola, Asl, terzo settore) per l’attivazione dei servizi educativi e alle funzioni di ciascun soggetto coinvolto, di seguito dettagliato.
Il SERVIZIO SOCIALE COMUNALE nella figura dell'operatore sociale del Comune di residenza del minore, è titolare del caso, in quanto tale, promuove l'intervento a vantaggio del minore e della famiglia, seguendone costantemente l'evoluzione.
L'EQUIPE PSICO-PEDAGOGICA, composta da psicologo e pedagogista convenzionati con il PLUS o direttamente con un Comune, svolge le seguenti funzioni:
- coordina i servizi educativi dei Comuni coinvolti;
- svolge attività di consulenza alle famiglie segnalate dai servizi sociali dei Comuni o che ne facciano direttamente richiesta;
- svolge attività di supervisione agli educatori dei servizi educativi dei Comuni e valuta l’abbinamento educatore-famiglia in base alla rosa di operatori offerta e alle specifiche esigenze riscontrate;
- promuove e organizza incontri con la comunità, inerenti tematiche educative;
- collabora con il servizio sociale comunale nella promozione dei rapporti con i servizi scolastici, sanitari e giudiziari del territorio;
- effettua la verifica e il monitoraggio dei servizi educativi coordinati.
L'equipe psico-pedagogica potrà essere integrata, quando opportuno e ove necessario, dall’equipe di potenziamento del consultorio, dal personale medico e/o tecnico professionale della ASL competente per territorio e ambito di intervento.
Il PLUS partecipa alla verifica dell’attività e delle prestazioni rese dal gestore.
Servizio Educativo Territoriale - Procedura di attivazione e svolgimento
Il servizio sociale comunale, in stretta collaborazione con l'equipe psico-pedagogica del PLUS o del Comune, effettua la valutazione dei nuovi casi e ne comunica la presa in carico al PLUS e alla ditta affidataria. Quest'ultima avvia il servizio predisponendo, in accordo con il servizio sociale e con l'equipe psico-pedagogica ed entro un tempo prestabilito, un piano dettagliato di intervento educativo che assume il valore di riferimento quanti-qualitativo rispetto alla successiva evoluzione del servizio e alla valutazione delle prestazioni rese.
L'affidatario è tenuto ad attivare gli interventi concordati entro un tempo compreso tra i due e i sette giorni lavorativi, secondo la gravità rappresentata. Urgenza e tempistica dovranno essere indicate in sede di affidamento del caso da parte del servizio sociale del Comune competente. L'affidatario dovrà garantire personale idoneo e disponibile in ogni fase di esecuzione del contratto.
Nei casi di nuovi inserimenti nel SET, per le prime fasi di avvio è richiesto un aggiornamento della situazione con frequenza indicata dal servizio sociale del Comune, che potrà interloquire direttamente con l'operatore assegnato al minore o alla famiglia, di cui avrà recapiti e disponibilità.
Per i casi già in carico è invece previsto un aggiornamento medio mensile, fatta salva la
possibilità di ricevere informazioni ogni qualvolta si renda necessario.
Salve le comunicazioni urgenti da attuarsi nella forma ritenuta maggiormente efficace, gli aggiornamenti sui casi in carico sono inviati al servizio sociale del Comune titolare del caso e per conoscenza al responsabile del PLUS. Il gestore avrà cura di segnalare al servizio sociale eventuali azioni da condurre con urgenza.
I servizi saranno svolti prevalentemente in orario pomeridiano, fatta eccezione per i minori in età prescolare non inseriti in altre attività educative, per le attività esclusivamente destinate ai genitori, per i periodi di vacanza scolastica e in ogni caso ogniqualvolta il piano individualizzato lo richieda. Per tutte le eccezioni elencate, il gestore concorda con il servizio sociale specifica proposta oraria.
La ditta aggiudicataria impegnerà i propri operatori in rispondenza alle modalità tecnico organizzative indicate nel progetto presentato, nei limiti e con le modalità previste dalla normativa nazionale e regionale; gli interventi verranno attuati secondo la programmazione individuale prevista dai servizi sociali dei Comuni e secondo i piani di lavoro con essi concordati.
La ditta aggiudicataria svolgerà le attività in oggetto, concordando preventivamente le modalità operative di attuazione con i referenti dell’Ufficio di Piano, con l'equipe psico- pedagogica del PLUS e con gli operatori dei servizi sociali comunali.
L’aggiudicataria dovrà inoltre coordinare e impostare le attività, fungendo da raccordo verso enti terzi eventualmente coinvolti.
La ditta dovrà inoltre rispettare il programma operativo concordato con il committente.
Servizio di Ludoteca - Procedura di attivazione e svolgimento
Le modalità organizzative verranno concordate con il PLUS tenendo conto di un modello distrettuale di intervento.
LOTTO 2 - PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI L. 162/1998
La ditta aggiudicataria svolgerà le attività, concordando preventivamente le modalità operative
di attuazione con i singoli operatori dei servizi sociali comunali e sulla base dei Piani individualizzati da attivare.
LOTTO 3 – INTERVENTO PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) “INCLUSIONE”, RAFFORZAMENTO SERVIZI EDUCATIVI
La ditta aggiudicataria svolgerà le attività in oggetto, concordando preventivamente le
modalità operative di attuazione con l’Ufficio di Piano, con gli operatori dei servizi sociali comunali e sanitari, con gli operatori del Centro per l’impiego (ASPAL) e con i referenti delle altre istituzioni e/o organismi privati coinvolti nel progetto.
Articolo 10 – Corrispettivi e modalità di pagamento
Il pagamento dei corrispettivi dovuti avverrà, previo accertamento delle prestazioni effettuate, in termini di quantità e qualità, rispetto alle prescrizioni previste nei documenti contrattuali e come meglio precisato nel seguito in merito ai singoli lotti.
I certificati di pagamento delle rate di acconto saranno emessi dal responsabile del procedimento incaricato sulla base dei documenti contabili indicanti la quantità, la qualità e l'importo delle prestazioni eseguite, con il decurtamento dello 0,5% come ritenuta di garanzia. I pagamenti saranno effettuati mediante mandati emessi dall'appaltante a favore dell’appaltatore, che assume espressamente gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari nei modi previsti dalle disposizioni vigenti ed in particolare dalla legge n.136/2010.
LOTTO 1 - SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE, LUDOTECA,
EDUCATIVI RELATIVI SPECIALISTICA
AL
INTERVENTI PROGETTO PIPPI, ASSISTENZA SCOLASTICA
a) La ditta aggiudicataria dovrà presentare mensilmente, ai responsabili dei servizi sociali dei
comuni sedi dei servizi, schede dettagliate relative alle prestazioni giornaliere effettuate dagli operatori per ciascun Comune.
b) I responsabili dei servizi sociali dei Comuni avranno cura di verificare la regolarità delle prestazioni, apporre il relativo visto sulle schede e trasmetterle entro il 10 del mese successivo
a quello di esecuzione del servizio, all’Ufficio di Piano che emetterà il certificato di pagamento che verrà trasmesso alla ditta aggiudicataria.
c) La ditta aggiudicataria dovrà emettere all’Ufficio di Piano apposita fattura.
Le spese sostenute per materiali di consumo verranno rimborsate a seguito di presentazione di apposite pezze giustificative. In carenza di tale documentazione non si procederà alla liquidazione delle relative fatture.
Saranno liquidate solo ed esclusivamente le ore effettivamente prestate dal personale in servizio.
La ditta aggiudicataria dovrà emettere un'unica fattura, sulla base dei servizi resi.
Sono a carico della ditta tutte le spese di gestione e le relative assicurazioni sociali nonché le spese di viaggio inerenti qualunque spostamento di servizio, comprese l’indagine sui preventivi relativi all’acquisto dei materiali previsti, l’ordine e la custodia dei locali adibiti al servizio.
Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l’importo delle eventuali spese per esecuzioni d’ufficio, quelle delle pene pecuniarie applicate per inadempienza a carico dell’appaltatore e quant’altro dallo stesso dovuto.
Con i corrispettivi di cui sopra si intendono interamente compensati dalla stazione appaltante tutti i servizi, le prestazioni, le spese accessorie e quant’altro necessario per la perfetta esecuzione dell’appalto, nonché qualsiasi onere, espresso e non, dal presente capitolato inerente e conseguente ai servizi di cui trattasi.
LOTTO 2 - PIANI EDUCATIVI INDIVIDUALIZZATI L. 162/98
a) La ditta aggiudicataria dovrà presentare mensilmente, ai responsabili dei servizi sociali dei
Comuni sede dei servizi, schede dettagliate relative alle prestazioni giornaliere effettuate dagli operatori.
b) I responsabili dei servizi sociali dei comuni avranno cura di verificare la regolarità delle prestazioni, ed emettere il certificato di pagamento.
c) La ditta aggiudicataria dovrà emettere al servizio sociale di competenza l’apposita fattura. Saranno liquidate solo ed esclusivamente le ore effettivamente prestate dal personale in servizio.
Sono a carico della ditta tutte le spese di gestione e le relative assicurazioni sociali nonché le spese di viaggio inerenti qualunque spostamento di servizio; l’ordine e la custodia dei locali eventualmente adibiti al servizio.
Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l’importo delle eventuali spese per esecuzioni d’ufficio, quelle delle pene pecuniarie applicate per inadempienza a carico dell’appaltatore e quant’altro dallo stesso dovuto.
Con i corrispettivi di cui sopra si intendono interamente compensati dalla Stazione appaltante tutti i servizi, le prestazioni, le spese accessorie e quant’altro necessario per la perfetta esecuzione dell’appalto, nonché qualsiasi onere, espresso e non, dal presente capitolato inerente e conseguente ai servizi di cui trattasi.
I Comuni aderenti potranno fare riferimento al contratto stipulato con la ditta aggiudicataria per affidare direttamente, nei limiti stabiliti dalla norma e dal presente appalto, ulteriori Piani educativi personalizzati relativi alla legge n°162/1998 o conseguenti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria competente e/o derivanti da altri finanziamenti della Regione Autonoma della Sardegna, dello Stato, Enti, Istituzioni, stipulando con la ditta aggiudicataria convenzioni apposite.
LOTTO 3 – INTERVENTI PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE (PON) “INCLUSIONE”, RAFFORZAMENTO SERVIZI EDUCATIVI
a) La ditta aggiudicataria dovrà presentare mensilmente, ai responsabili dei servizi sociali dei
comuni sede dei servizi, schede dettagliate relative alle prestazioni giornaliere effettuate dagli operatori per ciascun Comune.
b) I responsabili dei servizi sociali dei Comuni avranno cura di verificare la regolarità delle prestazioni, apporre il relativo visto sulle schede e trasmetterle entro il 10 del mese successivo a quello di esecuzione del servizio, all’Ufficio di Piano che emetterà il certificato di pagamento che verrà trasmesso alla ditta aggiudicataria.
c) La ditta aggiudicataria dovrà emettere all’Ufficio di Piano apposita fattura.
Saranno liquidate solo ed esclusivamente le ore effettivamente prestate dal personale in servizio.
La ditta aggiudicataria dovrà emettere un'unica fattura, sulla base dei servizi resi.
Sono a carico della ditta tutte le spese di gestione e le relative assicurazioni sociali nonché le spese di viaggio inerenti qualunque spostamento di servizio, comprese l’indagine sui preventivi relativi all’acquisto dei materiali previsti, l’ordine e la custodia dei locali adibiti al servizio.
Dal pagamento del corrispettivo sarà detratto l’importo delle eventuali spese per esecuzioni d’ufficio, quelle delle pene pecuniarie applicate per inadempienza a carico dell’appaltatore e quant’altro dallo stesso dovuto.
Con i corrispettivi di cui sopra si intendono interamente compensati dalla stazione appaltante tutti i servizi, le prestazioni, le spese accessorie e quant’altro necessario per la perfetta esecuzione dell’appalto, nonché qualsiasi onere, espresso e non, dal presente capitolato inerente e conseguente ai servizi di cui trattasi.
Articolo 11 – Vigilanza e penalità
Le funzioni di controllo e vigilanza di cui al presente articolo sono svolte dal Direttore dell’esecuzione del contratto nominato dal PLUS per il lotto 1 e 3 e dal Direttore dell’esecuzione del contratto/responsabile del servizio del Comune interessato per il lotto 2.
L’appaltatore è tenuto a fornire al committente tutta la collaborazione necessaria al fine dello svolgimento delle suddette funzioni.
Il committente, qualora accerti che le prestazioni oggetto del presente contratto, non vengano eseguite in conformità a quanto stabilito, dopo aver contestato a mezzo PEC l'inadempienza rilevata, potrà fare eseguire le prestazioni per le quali è stata formulata la contestazione, da altra ditta. Le spese e gli eventuali danni saranno a totale carico della ditta aggiudicataria.
Per la rifusione delle spese e dei danni di cui sopra, il committente provvederà ad effettuare apposita ritenuta sugli importi del corrispettivo dell’appalto o sulla cauzione definitiva; in tale ultimo caso la ditta aggiudicataria dovrà ricostituire entro 10 giorni la somma garantita quale cauzione.
L’attività oggetto dell’appalto dovrà essere svolta con le modalità previste dal presente capitolato, dall’offerta tecnica presentata in fase di gara e approvata dal committente e da quanto previsto e stabilito nei singoli contratti attuativi stipulati di volta in volta dal Committente.
Qualora l’appaltatore non assolva a tutti gli obblighi, ovvero violi comunque le disposizioni del presente capitolato, il committente decurterà il compenso dovuto, applicando una penale. Per altre violazioni del capitolato si procederà all’invio di un richiamo scritto. In caso di inadempienza si procederà all’applicazione della sanzione; in caso di ulteriore inadempienza si procederà all’applicazione della sanzione quintuplicata e infine alla rescissione del contratto.
L’applicazione della penale dovrà essere preceduta da regolare contestazione dell’inadempienza, rispetto alla quale l’appaltatore avrà facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 10 (dieci) giorni dalla notifica della contestazione stessa.
Si procede al recupero della penalità mediante ritenuta diretta sul corrispettivo. L’applicazione della penalità non pregiudica i diritti spettanti al committente per eventuali violazioni contrattuali verificatesi.
La penalità e ogni altro genere di provvedimenti da parte del committente sono notificate alla controparte per via amministrativa.
In relazione all’esecuzione del presente appalto, con riferimento agli obblighi specifici e generali in esso determinati per l’appaltatore, qualora lo stesso non li adempia in tutto o in parte e per gli stessi sia rilevata l’effettiva inadempienza in base alla procedura disciplinata dai successivi commi, il committente applica specifiche penali, come di seguito indicato:
1. ogni inadempienza riferita alle prestazioni di cui al precedente articolo 4: € 350,00;
2. negligenza degli operatori in conseguenza della quale si sia creata una situazione di pericolo per l’utente: € 300,00;
3. mancata sostituzione degli operatori assenti, ovvero ritardo nella sostituzione in conseguenza della quale si sia verificata una mancata copertura del servizio: € 150,00 per ogni operatore non sostituito per ogni giorno di mancata sostituzione;
4. incongrua o incompleta, a seguito di valutazione del servizio sociale e dall’equipe di supporto psico-pedagogico, attuazione dell’intervento sul piano tecnico-professionale e in riferimento al piano personalizzato di assistenza: € 150,00;
5. assenza ingiustificata da parte degli educatori presso la sede del servizio: € 200,00;
6. mancata consegna della relazione sul minore richiesta specificatamente dall’Ufficio servizio sociale: € 150,00;
7. inadempienze relative agli obblighi di comunicazione in materia di personale come indicato all'art. 7: € 200,00
8. per mancato rispetto del corretto trattamento dei dati personali € 500,00.
L’applicazione delle penali di cui al presente articolo avverrà secondo le seguenti modalità/iter procedurale:
1) il Committente contesta il fatto alla Ditta nel più breve tempo possibile, mediante posta elettronica certificata (PEC);
2) la Ditta, entro e non oltre 48 ore dalla ricezione della contestazione, dovrà fornire le proprie controdeduzioni mediante posta elettronica certificata (PEC);
3) il Committente valuterà le eventuali controdeduzioni fornite e adotterà le decisioni conseguenti entro 3 giorni, dandone comunicazione scritta alla ditta;
4) In caso di applicazione della penale contrattuale, il Committente provvederà a detrarre il relativo importo dalla prima fattura utile in liquidazione, anche se relativa a periodi di diversa competenza, fatta salva comunque la facoltà per il Committente di avvalersi dell’incameramento anche parziale della fidejussione; in tale ultimo caso, sarà onere della Ditta ricostituire l’importo complessivo oggetto della cauzione.
La rilevazione degli inadempimenti può aversi, oltre che nell’ambito delle attività di verifica e di controllo sulla regolare esecuzione dell’appalto, anche a seguito di verifiche specifiche, condotte sulla base di segnalazioni prodotte da soggetti fruitori dei servizi oggetto del presente appalto/contratto o a seguito di reclami circostanziati, formulati per iscritto da soggetti fruitori dei servizi oggetto del presente appalto/contratto.
Sono in ogni caso fatte salve le possibilità, per il committente, di accertare e chiedere ristoro, anche in via giudiziale, all’appaltatore per maggiori danni dallo stesso causati mediante inadempimenti, nonché di risolvere il contratto per accertata gravità degli inadempimenti, come previsto dal successivo articolo 17.
Qualora l’appaltatore ometta di eseguire, anche parzialmente, la prestazione oggetto dell’appalto con le modalità ed entro i termini previsti, il committente può incaricare un altro soggetto qualificato, individuato con specifico provvedimento, dell'esecuzione parziale o totale di quanto omesso dall’appaltatore stesso, al quale saranno addebitati i relativi costi ed i danni eventualmente derivati al Comune e/o al PLUS.
Per il risarcimento dei danni ed il pagamento di penali, il committente può rivalersi, mediante trattenute, sugli eventuali crediti dell’appaltatore ovvero, in mancanza, sul deposito cauzionale, che dovrà, in tal caso, essere immediatamente reintegrato.
Tutto quanto sopra indicato, comporterà la sospensione della liquidazione delle competenze maturate.
Articolo 12 – Responsabilità
La ditta aggiudicataria si obbliga a sollevare il committente da tutte le richieste di danni patrimoniali e non, conseguenti all’attività posta in essere nell’espletamento dei servizi oggetto del presente capitolato.
Ogni responsabilità in caso di infortuni e/o danni a persone o cose derivanti dall’esecuzione dell’incarico ricadrà sulla ditta aggiudicataria restando completamente sollevato il committente. Le spese che il committente dovesse eventualmente sostenere a tale titolo saranno dedotte dai crediti dell’appaltatore e in ogni caso da questo rimborsate.
Articolo 13 – Garanzie per l’esecuzione del contratto
A garanzia e per l’esatto adempimento degli obblighi contrattuali assunti, alla stipula di ogni contratto attuativo l’impresa aggiudicatrice dovrà presentare una cauzione per gli importi e con i contenuti prescritti dal D.Lgs 50/16.
La cauzione potrà essere costituita mediante polizza fidejussoria assicurativa, rilasciata da imprese di assicurazione regolarmente autorizzate, o con altro mezzo previsto dalla vigente normativa in materia.
Della prestata cauzione dovrà esserne consegnata prova alla firma del contratto attuativo con i singoli Enti contraenti.
La garanzia copre gli oneri per il mancato o inesatto adempimento del contratto e cessa di avere effetto solo dopo la conclusione del servizio.
La polizza sarà svincolata alla ditta alla scadenza del singolo contratto, dopo che sia intervenuto favorevolmente il controllo definitivo e previa risoluzione di eventuali controversie in atto.
L’aggiudicataria è obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’ente avesse dovuto avvalersi in tutto o in parte durante l’esecuzione del contratto.
La garanzia fidejussoria deve prevedere espressamente, a pena di esclusione, la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l’operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.
La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della garanzia provvisoria di cui al punto 16 del bando di gara, da parte della stazione appaltante, che aggiudicherà l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria.
La garanzia copre gli oneri per il mancato od inesatto adempimento e cessa di avere effetto solo a seguito di verifica sulla regolare esecuzione del servizio.
Art. 14 – Obblighi del committente e interazioni organizzative correlate all’esecuzione dell’appalto
Il PLUS mantiene le funzioni di indirizzo e coordinamento in relazione al presente appalto per garantire unitarietà e qualità degli interventi; i singoli Comuni, attraverso i servizi sociali, assicurano la presa in carico dei minori e delle loro famiglie, collaborando alla verifica degli interventi. Si indicano di seguito gli adempimenti a carico dei Servizi sociali comunali e del PLUS:
- PLUS
a) l'analisi della domanda riferita al servizio;
b) la proposta di programmazione dello stesso su base temporale prolungata;
c) la valutazione iniziale, periodica e finale del servizio;
e) la verifica degli interventi, sia in termini di corretta esecuzione del contratto, sia in termini di esito delle attività previste per i lotti 1 e 3;
f) i rapporti con altre Amministrazioni Pubbliche in relazione a profili programmatori e di garanzia per l’utenza (fatti salvi i profili operativi del servizio, comunque rientranti nelle competenze dell’aggiudicataria);
- Servizi comunali
a) l'analisi della domanda riferita al servizio;
b) la valutazione iniziale, periodica e finale dei casi assegnati al servizio;
c) la determinazione dei criteri e delle modalità di rapporto con l'utenza;
d) la verifica degli interventi, sia in termini di corretta esecuzione delle attività previste dal contratto (lotto 2), sia in termini di esito degli interventi individuali e/o familiari;
e) le determinazioni in ordine alle prestazioni con riferimento agli utenti/fruitori (eventuale cessazione, modifiche, ecc.).
Il PLUS per il lotto 1 e 3 i servizi sociali per il lotto 2 svolgono le attività di propria competenza in sinergia e collaborazione con gli operatori dell’affidatario e con il referente dello stesso.
Si impegnano altresì ad una continua collaborazione con i referenti del servizio all'interno dell’organizzazione dell’affidatario, al fine di un ottimale svolgimento delle attività e di un proficuo rapporto con i fruitori delle stesse.
Ulteriori competenze sono individuabili con riferimento alle interazioni organizzative specifiche con l’appaltatore desumibili dall’evoluzione effettiva delle attività inerenti il presente appalto.
L'affidatario può fornire al committente ulteriori elementi utili per la programmazione o per l’adeguamento, sotto il profilo operativo–progettuale, delle attività riferibili all’appalto, a fronte degli elementi acquisiti in relazione all’esecuzione dello stesso.
L’aggiudicatario si impegna inoltre a:
1. eseguire i servizi secondo le modalità richieste dal presente capitolato e dall’offerta tecnica che costituiranno parte integrante dei contratti;
2. avere, al momento dell’effettiva decorrenza dell’attività del presente capitolato, una sede operativa stabilmente funzionante a Ghilarza con responsabili abilitati ad assumere
decisioni immediate rispetto alla soluzione di questioni derivanti dallo svolgimento dei servizi;
3. impiegare personale professionalmente qualificato ed in possesso dei requisiti previsti dal presente capitolato;
4. riassorbire il personale utilizzato dall’appaltatore uscente;
5. applicare per i propri dipendenti integralmente tutte le norme contenute nei contratti nazionali e negli accordi integrativi territoriali ed aziendali per il settore di attività e per la località dove sono eseguite le prestazioni;
6. a rispettare tutte le norme in materia retributiva, contributiva, previdenziale, assistenziale, assicurativa, sanitaria, di solidarietà paritetica, previste per i dipendenti e assimilati dalla vigente normativa, con particolare riguardo a quanto previsto dalla legislazione vigente;
7. stipulare idonea garanzia assicurativa per responsabilità civile derivante da danni che nell’espletamento dei servizi potrebbero derivare al personale, agli utenti, ai terzi e alle cose in ogni modo coinvolte come richiesto al successivo art. 16;
8. rispettare la normativa prevista dal D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche, in materia di sicurezza e igiene del lavoro per la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e ad esigere dal proprio personale il rispetto di tale normativa;
9. trasmettere all’Ufficio di Piano (lotti 1 e 3) o ai servizi sociali Comunali (per il lotto 2) entro 30 giorni dalla data di inizio dei servizi, l’elenco nominativo del personale impiegato corredato da anagrafe, residenza, titoli professionali e/o requisiti richiesti, livello di inquadramento, orario di servizio. Aggiornare periodicamente l’elenco in caso di sostituzioni definitive e temporanee;
10. garantire la continuità nello svolgimento delle prestazioni, attraverso sostituzioni con operatori di pari qualifica professionale e un turn over di operatori dedicati al caso non superiore alle cinque unità nell’anno scolastico. In caso di assenza non preventivabile dell’operatore dedicato, lo stesso deve essere sostituito entro il secondo giorno di assenza; in caso di assenza programmata la sostituzione deve essere garantita fin dal primo giorno di assenza.
11. trasmettere all’Ufficio di Piano entro 90 giorni dalla data di inizio dei servizi, la pianificazione formativa annuale e supervisione, prevista a suo carico, per gli operatori in servizio;
12. garantire l’attività di aggiornamento e supervisione dei propri operatori nel corso dei servizi;
13. informare tempestivamente (in via preliminare telefonicamente ed in seguito con comunicazione scritta via PEC) l’Ufficio di Piano o i servizi sociali Comunali di ogni eventuale problema o difficoltà riguardante l’esecuzione dei servizi;
14. provvedere alla sostituzione immediata del personale, che a seguito di giudizio della stazione appaltante, sia ritenuto motivatamente non idoneo allo svolgimento del servizio;
15. manlevare il Plus o i Comuni o ai servizi sociali Comunali, comunque estranei ai rapporti tra impresa affidataria e personale dipendente, da ogni e qualsiasi responsabilità amministrativa giuridico/economica, igienico/sanitaria, organizzativo/gestionale, civile e penale che potesse insorgere tanto a carico proprio quanto a carico di terzi;
16. adottare come strumento di lavoro, se previsto, la modulistica fornita dall’Ufficio di Piano e garantirne la corretta compilazione;
17. rispettare quanto previsto dalla normativa in materia di trattamento dei dati personali e/o sensibili secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 196/03;
18. In caso di inserimenti/nuove assegnazioni in corso d’anno, l’impresa affidataria deve garantire l’avvio del/i servizio/i entro massimo tre giorni lavorativi dal ricevimento della nota formale di attribuzione e provvedere alla stesura del progetto entro 40 giorni consecutivi dall’avvio del servizio.
Articolo 15 – Adeguamento prezzi
Non è prevista la revisione prezzi. La ditta aggiudicataria dovrà eseguire i servizi oggetto del presente capitolato esclusivamente per il prezzo di aggiudicazione in sede di gara.
Art. 16 – Coperture assicurative
E’ fatto obbligo alla ditta procedere, per tutta la durata del contratto, alla stipula di polizza assicurativa di responsabilità civile per eventuali danni causati a persone o cose dal personale e dagli utenti dei servizi, danni per i quali la concessionaria subentrerà in tutti gli obblighi risarcitori e di responsabilità in cui potrebbero essere investiti direttamente o indirettamente il PLUS e i Comuni interessati per i quali il medesimo rimane esonerato.
La polizza assicurativa dovrà tenere conto specificatamente della responsabilità civile verso terzi, per tutti i rischi, nessuno escluso e per ogni danno anche se qui non menzionato; l’importo del massimale unico non potrà essere inferiore a € 2.500.000,00.
L’aggiudicatario dovrà inoltre stipulare una polizza infortuni per gli utenti dei servizi educativi territoriali, di ludoteca e o attività di animazione (circa 600 minori).
I massimali indicati per la polizza infortuni sono i seguenti:
- €. 100.000,00 in caso morte;
- €. 105.000,00 per invalidità permanente;
- diaria giornaliera di €. 40,00 per ricovero ospedaliero;
- rimborso spese mediche €. 2.500,00.
Copia di dette polizze dovranno essere consegnate al committente al momento della stipula del contratto.
È a carico dell’appaltatore ogni onere assicurativo e previdenziale riguardante gli operatori impegnati per l’esecuzione del presente contratto.
L'affidatario è responsabile dei danni che dovessero occorrere agli utenti del servizio, agli stessi operatori o a terzi nel corso dello svolgimento della attività e imputabile a colpa dei propri operatori o derivanti da gravi irregolarità o carenze nelle prestazioni.
Nel caso di incidenti o danni occorsi agli utenti, al personale, agli animali e alle cose nell'espletamento del servizio l'affidatario dovrà attivare le misure necessarie a tutela dei danneggiati e darne comunicazione scritta al committente relazionando sull'accaduto
In alternativa alla stipulazione della polizza di cui al precedente comma, l'affidatario potrà dimostrare l’esistenza di una polizza RCT/RCO, già attivata, avente le medesime caratteristiche indicate per quella specifica. In tal caso, deve produrre un’appendice alla stessa, nella quale si espliciti che la polizza in questione copre anche il servizio svolto per conto committente, precisando che non vi sono limiti al numero di sinistri, nonché limiti del massimale annuo per danni.
Resta inteso che la polizza non libera l’appaltatore dalle proprie responsabilità avendo essa esclusivo scopo di ulteriore garanzia, essendo il committente esonerato da qualsiasi tipo di responsabilità derivante dall’esecuzione del servizio.
Art. 17 – Verifiche in ordine all’esecuzione del contratto
Il committente effettua controlli specifici sui servizi appaltati, per verificarne la rispondenza operativa e la coerenza funzionale rispetto a quanto richiesto.
I controlli sono effettuati sul rispetto degli assetti organizzativi del servizio, delle prestazioni concordate e dei livelli di resa dei servizi.
L’appaltatore attiva un sistema di autocontrollo dei servizi gestiti, il quale deve comunque essere coordinato con i sistemi informativi e di controllo organizzati dal committente.
Il committente può effettuare anche verifiche sulla soddisfazione degli utenti dei servizi appaltati o affidati.
Il committente può realizzare, anche con la collaborazione dell’appaltatore, verifiche funzionali sui servizi appaltati, al fine di rilevarne l’effettivo impatto sul contesto socio-economico di riferimento, senza che questo comporti ulteriori costi a carico del committente.
Qualora, nell’ambito temporale di efficacia del/i contratto/i derivante/i dalla presente procedura, siano varate nuove e specifiche disposizioni volte a disciplinare le modalità di verifica della conformità delle prestazioni eseguite a quelle pattuite, il committente assume tale dato regolamentativo come riferimento per la propria attività di verifica sul servizio appaltato.
Art. 18 – Risoluzione anticipata del contratto
Il committente ha la facoltà di risolvere il contratto attuativo stipulato, previo esperimento, quando possibile e quando le circostanze ancora lo permettano, di diffida ad adempiere, nei seguenti casi ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile:
a) in qualunque momento dell'esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall'art. 1671 del Codice Civile e per qualsiasi motivo, tenendo indenne l'impresa delle spese sostenute, dei mancati guadagni;
b) per motivi di pubblico interesse;
c) in caso di frode, di gravi negligenze, di contravvenzione nell'esecuzione degli obblighi e condizioni contrattuali;
d) in caso di cessione d'azienda, di cessione dell'attività oppure in caso di concordato preventivo di fallimento o di stato di moratoria;
e) per l'applicazione di sanzioni in materia di tutela del lavoro da parte delle autorità competenti;
f) per la mancata applicazione dei contenuti del capitolato e del contratto;
g) reiterati comportamenti che giustifichino l’applicazione di una penale e che si verifichino più di n. 2 volte per la medesima ipotesi di inadempimento;
h) reiterati inadempimenti rispetto agli obblighi del contratto che si verifichino per più di n. 3 volte e siano preceduti da comunicazione scritta;
i) inosservanza, da parte dell’appaltatore, degli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di lavoro e di sicurezza nei confronti dei dipendenti impegnati nell’appalto.
Il recesso è esercitato per iscritto mediante invio di apposita comunicazione a mezzo PEC. Costituiscono cause determinanti l'immediata risoluzione del contratto anche:
a. il subappalto, se non preventivamente autorizzato;
b. accertati comportamenti dannosi, di potenziale rilevanza penale, da parte degli operatori o del personale incaricato dall'affidatario, verso l'utenza posta in carico al servizio, fatta salva per la committenza la facoltà di rivalersi sulla cauzione prestata a garanzia del servizio.
Con la risoluzione del contratto per i motivi indicati ai punti c)- d)- e)- f), sorge per il committente il diritto di affidare a terzi i servizi in danno della ditta aggiudicataria inadempiente. L'affidamento per il tempo necessario all'espletamento della nuova procedura di gara avviene con le modalità previste dalla legge, stante l'esigenza di limitare le conseguenze dei ritardi connessi con la risoluzione del contratto. L'affidamento a terzi viene notificato alla ditta inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione dei servizi affidati e degli importi relativi.
Alla ditta aggiudicataria inadempiente sono addebitate le spese sostenute in più dal committente rispetto a quelle previste dal contratto risolto. Qualora la ditta abbia eventuali crediti nei confronti del committente, si attingerà in primo luogo dai crediti di cui sopra, senza pregiudizio dei diritti del committente sui beni della stessa.
L'esecuzione in danno non esime la ditta aggiudicataria dalla responsabilità civile e penale in cui la stessa possa incorrere a norma di legge per i fatti che hanno motivato la risoluzione.
La risoluzione del contratto è comunicata dal committente all’appaltatore mediante lettera raccomandata/PEC e comporta con tutte le conseguenze di legge e di contratto, ivi compresa la possibilità di affidare a terzi gli interventi in sostituzione dell’appaltatore stesso.
Costituisce grave errore contrattuale, e quindi grave inadempimento con conseguente risoluzione del contratto, risarcimento del danno e incameramento della cauzione, il verificarsi di grave negligenza o malafede nell’esecuzione di lavori affidati, in caso di frode, gravi negligenze, contravvenzione nell'esecuzione degli obblighi e delle condizioni contrattuali.
Al verificarsi di una o più fattispecie su indicate, il Committente seguirà la procedura disciplinata negli artt. 108 e seguenti del Codice degli appalti.
In caso di risoluzione del contratto, all’Impresa spetterà il pagamento delle prestazioni regolarmente svolte fino al momento dello scioglimento del contratto, al netto delle eventuali penali e/o danni e/o maggiori oneri che il Committente dovrà sostenere in conseguenza della risoluzione.
In seguito alla risoluzione del contratto, il Committente potrà, a suo insindacabile giudizio, procedere all’affidamento delle prestazioni all’Impresa risultata seconda classificata nella graduatoria della procedura di gara e, in caso di rifiuto di quest’ultima, alle successive seguendo l’ordine di graduatoria.
Articolo 19 – Obblighi in materia di sicurezza
La Ditta aggiudicataria ha l'obbligo di osservare, oltre che le norme del presente capitolato, le
norme in vigore o emanate in corso d'opera e che disciplinano i contratti di servizio, la prevenzione e l'infortunistica, i contratti di lavoro, le assicurazioni sociali, le norme sanitarie, nonché le leggi antinquinamento e le norme della sicurezza sul lavoro e ogni altra disposizione normativa applicabile al servizio di cui trattasi. La ditta è responsabile della corretta applicazione del D.lgs. 81/08, come modificato dal D.lgs. 106/09, relativo alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.
La Ditta ha l’obbligo di dotare i lavoratori di idonei dispositivi di protezione individuale DPI individuati a seguito della valutazione dei rischi. Dall’esame dell’oggetto della gara si evidenziano costi dovuti alle interferenze per il solo servizio di assistenza scolastica specialistica (vedi lotto 1) come da DUVRI allegato.
La Ditta dovrà valutare se nell’espletamento della propria attività possano sussistere specifici rischi dovuti ad interferenze; se del caso tali rischi saranno valutati congiuntamente con gli enti proprietari dei siti nei quali si svolgono le attività oggetto dell’appalto e per conoscenza dovranno essere comunicati alla stazione appaltante. Resta a carico dell’aggiudicatario la predisposizione e la comunicazione di quegli adempimenti tipici in materia di legislazione della sicurezza del lavoro di cui al suddetto D.lgs.81/2008.
La Ditta dovrà comunicare, al momento della stipula del contratto, il nominativo del responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 31 del decreto sopra citato.
Articolo 20 – Controversie
Qualsiasi tipo di controversia, vertenza, contestazione tra le parti per l'interpretazione, l'applicazione o l'esecuzione del presente contratto, potrà essere risolta mediante ricorso al Giudice competente presso il Tribunale di Oristano.
Articolo 21 – Divieto di cessione e del subappalto
In ragione della natura dell’appalto, il subappalto di parti dei servizi previsti nel presente capitolato, è ammesso, secondo quanto previsto dal Dlgs n. 50/2016, solo previa autorizzazione dell'amministrazione appaltante.
Articolo 22 – Tutela dati personali
Titolare del trattamento dei dati è il Sindaco del Comune di Ghilarza. Responsabile del trattamento è il responsabile del settore servizi alla persona.
I dati forniti dalle ditte partecipanti sono utilizzati solo ed esclusivamente per le finalità strettamente connesse all’attività dell’ente locale e del PLUS distretto di Ghilarza-Bosa e, in particolare, per lo svolgimento della presente gara.
Per poter partecipare alla gara il conferimento dei dati è obbligatorio, la mancanza dei dati richiesti comporta l’esclusione della ditta.
La conservazione dei dati avviene tramite archivi cartacei e/o informatici.
I partecipanti alla presente gara possono esercitare i diritti previsti dagli articoli 7 e 8 del D.Lgs.n°196/2003, rivolgendosi al responsabile del settore servizi alla persona, in qualità di responsabile del trattamento.
Resta salva la normativa del diritto di accesso agli atti amministrativi di cui alla legge n. 241 del 7 agosto 1990 e successive modificazioni ed integrazioni.
Articolo 23 – Rinvio
Per quanto non espressamente previsto nel presente disciplinare le parti fanno riferimento alle norme vigenti sull’appalto dei servizi pubblici in quanto applicabili alla normativa regionale vigente che disciplina i servizi socio assistenziali.
Articolo 24 – Domicilio dell’appaltatore
Per tutti gli effetti del contratto la ditta aggiudicataria elegge domicilio nel Comune di Ghilarza.
Articolo 25 – Disposizioni finali
Per quanto non contemplato nel presente capitolato, si fa riferimento alle leggi e ai regolamenti vigenti.
Ghilarza, 28.08.2017 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
X.xx Xxxx M. Xxxxxx Xxxx