Carta dei Servizi Presentazione
Commissione di Certificazione
Carta dei Servizi
Presentazione
La Commissione di Certificazione della Fondazione Universitaria Xxxxx Xxxxx, istituita con Decreto Direttoriale del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali del 7 ottobre 2010, attraverso l’impiego e la valorizzazione delle competenze scientifiche di cui l’Università di Modena e Reggio istituzionalmente dispone, svolge i seguenti servizi:
- consulenza ed assistenza delle parti: ai fini della certificazione dei contratti di lavoro, e ciò sia in relazione alla stipulazione del contratto stesso, sia in relazione alle modifiche del programma negoziale concordate in sede di attuazione del rapporto di lavoro, con particolare riferimento alla disponibilità dei diritti e alla esatta qualificazione dei contratti di lavoro (art. 81 del d.lgs. n. 276 del 2003);
- certificazione dei contratti in cui sia dedotta direttamente o indirettamente una prestazione di lavoro (d.lgs. n. 276 del 2003, così come modificato dalla legge n. 183 del 2010), anche in riferimento alle causali giustificative del licenziamento (art. 30, comma 3, della legge n. 183 del 2010), nonché in riferimento alle clausole compromissorie (art. 31, comma 10, legge n. 183 del 2010);
- certificazione ai fini della distinzione tra appalti leciti, somministrazione di lavoro ed interposizione vietata (art. 84 del d.lgs. n. 276 del 2003);
- certificazione dei regolamenti interni di società cooperative (art. 83 del d.lgs. n. 276 del 2003);
- validazione delle rinunzie e delle transazioni ai sensi dell’art. 2113 cod. civ;
- composizione delle controversie, segnatamente attraverso gli strumenti della
conciliazione e dell’arbitrato, anche ai sensi della legge n. 183 del 2010;
- certificazione volontaria delle buone prassi e dei percorsi formativi obbligatori e no, ai fini della qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 81 del 2008;
- certificazione volontaria in materia di modelli di Organizzazione e di gestione (D.Lgs. n. 231 del 2001) e dei sistemi di gestione della sicurezza del lavoro (SGSL) (art. 30, D.Lgs n. 81 del 2008).
La Commissione di Certificazione è costituita da docenti universitari e da professionisti caratterizzati dall’assoluta indipendenza, che alla luce dei criteri della trasparenza e
dell’equidistanza, mettono le proprie competenze a disposizione degli imprenditori e delle loro associazioni di categoria, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, nonché degli operatori giuridici (avvocati e consulenti del lavoro).
Inoltre, attraverso una struttura snella e flessibile, la Commissione di Certificazione offre i propri servizi con la massima efficienza operativa e con tempistiche estremamente contenute, così da rispondere alle esigenze di tempestività degli utenti.
Consulenza ed assistenza alle parti
Nella prospettiva della certificazione del contratto di lavoro, le parti possono chiedere di essere assistite dalla Commissione, sia nella fase della stipulazione del contratto, che nella fase successiva, anche a rapporto di lavoro già iniziato.
In tal modo, le parti fruiscono della consulenza di esperti in grado di consigliare, sulla base delle circostanze concrete, il modello contrattuale che meglio si attaglia alle esigenze del caso.
Certificazione dei contratti
Le parti di un contratto in cui sia dedotta, direttamente od indirettamente, una prestazione di lavoro, possono proporre alla Commissione la certificazione del contratto medesimo.
La certificazione ha per le parti il seguente vantaggio: gli effetti dell’accertamento fatto dalla Commissione di certificazione permangono, anche verso i terzi (per esempio INPS o INAIL), fino a che non vi sia un’eventuale sentenza del giudice, fatti peraltro salvi i provvedimenti cautelari (art. 79 del d.lgs. n. 276 del 2003). Ciò significa che non potranno essere emanati atti amministrativi immediatamente esecutivi – quali provvedimenti di natura ingiuntiva in materia previdenziale o fiscale – volti al recupero di pretesi crediti sulla base della non corrispondenza tra quanto pattuito nel contratto certificato e l’effettivo svolgimento del rapporto; i terzi potranno solo ricorrere al giudice e attendere l’esito del processo.
Inoltre la procedura di certificazione è estesa:
- alle clausole compromissorie di cui all’art. 808 c.p.c., in relazione alle materie di cui all’art. 409 c.p.c. (art. 31, comma 10, della legge n. 183 del 2010)
I tempi medi stimati per l’ottenimento della certificazione sono di 25 giorni.
Certificazione ai fini della distinzione tra appalti leciti, somministrazione di lavoro ed interposizione vietata.
Le parti di un contratto di appalto possono chiedere la certificazione, al fine di validare la liceità dell’appalto stesso, anche con riguardo alla distinzione con il diverso istituto della somministrazione di lavoro.
La certificazione del contratto di appalto può essere richiesta sia al momento della stipulazione che successivamente, nella fase di attuazione di un contratto già stipulato.
I tempi medi stimati per l’ottenimento della certificazione sono di 25 giorni.
Certificazione dei regolamenti interni di società cooperative.
Le società cooperative possono ottenere la certificazione del regolamento interno delle cooperative, riguardante la tipologia dei rapporti di lavoro attuati o che si intendono attuare, in forma alternativa, con i soci lavoratori.
Per la cooperativa si acquisisce il vantaggio di ottenere la validazione da parte dell’organo certificatore relativamente al contenuto del regolamento interno, anche in questo caso nei confronti sia dei soci che dei terzi (tra cui le autorità pubbliche).
I tempi medi stimati per l’ottenimento della certificazione sono di 25 giorni.
Validazione delle rinunzie e delle transazioni ai sensi dell’art. 2113 cod. civ.
L’art. 2113 cod. civ. stabilisce che le eventuali rinunzie e transazioni fatte dal lavoratore non sono valide e che pertanto sono impugnabili.
Tali rinunzie e transazioni, invece, sono valide e pertanto divengono inoppugnabili, se fatte innanzi ad un soggetto terzo, individuato nell’ambito di quelli indicati dal legislatore, tra cui le Commissioni di certificazione.
Il vantaggio conseguibile dalle parti, dunque, è innanzi tutto quello di ottenere in tempi estremamente contenuti la validazione della rinunzia o della transazione e quindi la loro definitiva inoppugnabilità.
I tempi medi stimati per l’ottenimento della validazione sono di 5 giorni.
Conciliazione ed arbitrato
Presso la Commissione di Certificazione è possibile esperire per le parti del contratto di lavoro il tentativo di conciliazione di cui all'articolo 410 del codice di procedura civile (art. 30, comma 13, della legge n. 183 del 2010).
Attraverso tale tentativo facoltativo di conciliazione, le parti possono pervenire, grazie alle competenze della Commissione, alla composizione extragiudiziale della controversia. Le parti, così, conseguono l’indubbio vantaggio di risparmiare sui tempi e sui costi di un processo giudiziale. L’accordo che definisce la controversia è inoppugnabile.
I tempi medi stimati per l’ottenimento della conciliazione sono di 25 giorni.
La Commissione di Certificazione della Fondazione Xxxxx Xxxxx definisce, tramite propria Camera arbitrale, ai sensi dell'articolo 808-ter del codice di procedura civile, le controversie nelle materie di cui all'articolo 409 del medesimo codice e all'articolo 63, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
A fronte, dunque, della previsione nel contratto di lavoro di apposita clausola, il datore di lavoro e il lavoratore possono rimettere ad arbitri le eventuali controversie che dovessero insorgere, contando sull’emanazione di un lodo arbitrale in tempi estremamente contenuti.
I tempi medi stimati per l’ottenimento del lodo arbitrale sono di 90 giorni.
Certificazione volontaria delle buone prassi e dei percorsi formativi obbligatori e non
La certificazione consiste in un’attività di audit e verifica sia documentale che empirica de:
• l’adeguatezza delle iniziative di formazione in relazione alla valutazione dei rischi del DVR e a quanto stabilito obbligatoriamente dall’accordo Stato Regioni, nella funzionalità dell’assetto organizzativo dell’attività di formazione tra gli attori organizzativi coinvolti (RSPP, Direzione delle Risorse Umane, Servizio di Formazione);
• la coerenza tra gli obiettivi ed i contenuti formativi (conoscenze, abilità ed atteggiamenti) e le modalità didattiche utilizzate (espositive, sperimentali, esperienziali);
• l’efficienza dell’organizzazione dell’attività formativa (rilevazione del gradimento e dell’apprendimento concreto dei corsi di formazione erogati, adeguatezza del sistema informativo e del libretto formativo per rilevare il curriculum formativo individuale ed i costi dell’attività formativa).
La certificazione consente all’impresa di verificare la correttezza e l’efficienza della propria attività formativa sia rispetto alla normativa (ad esempio evitando omissioni o carenze di interventi formativi in relazione anche al proprio DVR), sia rispetto agli obiettivi della stessa (durata, coerenza didattica, completezza contenuti, valutazione dell’apprendimento).
I tempi medi sono di difficile quantificazione.
Certificazione volontaria in materia di modelli di Organizzazione e di gestione (D.Lgs. n. 231) e dei sistemi di gestione della sicurezza del lavoro (SGSL) (art. 30, D.Lgs. n. 81).
Per quanto riguarda la certificazione dei modelli di organizzazione e di gestione si tratta di un’attività di audit e di verifica (documentale ed empirica), del sistema aziendale CIRCA riguardante:
• l’esistenza e l’adeguatezza degli strumenti previsti dalla legge per il funzionamento del modello;
• l’adeguatezza della composizione dei componenti l’organo di vigilanza, delle competenze presenti e dell’organizzazione aziendale rispetto alla prevenzione delle categorie specifiche di rischio previste dalla normativa.
Per quanto riguarda il Sistema di Gestione della Sicurezza del Lavoro (SGSL) si tratta di certificare l’adozione del modello europeo (HQES) che unisce organizzativamente il presidio dei rischi dell’Igiene (Health), della Qualità (Quality), dell’Ambiente (Environment) degli Infortuni (Safety) e dei relativi sistemi di gestione, assicurando notevoli economie amministrative di scopo. Il servizio sarà offerto sulla base dell’esperienza acquisita al riguardo grazie alla ricerca empirica condotta nell’ambito del Centro Interdiparimentale sulla Sicurezza dellAtene6.
La validazione offre tutti gli elementi di progettazione organizzativa per l’impostazione sia di un SGSL semplificato ed integrato (con notevoli risparmi ed economie per l’integrazione tra il sistema di qualità e il sistema di prevenzione grazie ad un’originale metodologia sviluppata dai docenti) sia di un Modello di organizzazione e di gestione che esoneri l’impresa dalla responsabilità di cui al decreto legislativo n. 231 del 2001. La validazione della Commissione non produce gli effetti certificativi di cui al titolo VIII del decreto legislativo n. 276 del 2003.
I tempi medi sono di difficile quantificazione.