CITTA’ DI ASTI SETTORE LAVORI PUBBLICI ed EDILIZIA PUBBLICA SERVIZIO SUOLO URBANO
CITTA’ DI ASTI
SETTORE LAVORI PUBBLICI ed EDILIZIA PUBBLICA SERVIZIO SUOLO URBANO
ACCORDO QUADRO AI SENSI DELL'ART. 54 DEL DECRETO LGS 50/2016 E S.M. ED I.
- AFFIDAMENTO SERVIZIO DI POTATURA ALBERI DI MEDIO E ALTO FUSTO, SPOLLONATURA E POTATURA / MANUTENZIONE SIEPI DELIMITANTI STRADE, PIAZZE, PARCHI, GIARDINI, AIUOLE SPARTITRAFFICO, ROTONDE, VIE, VIALI E GIARDINI SCOLASTICI DELL’AREA CITTADINA URBANA DEL COMUNE DI ASTI - PERIODO DAL 01/01/2021 AL 31/12/2024
PROGETTO
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
Asti, Ottobre 2020 | ||
IL PROGETTISTA e DIRETTORE DELL’ASECUZIONE: geom. Xxxxxxx Xxxxxxx | IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO xxx. Xxxxx Xxxxxxxxx | |
RELAZIONE ILLUSTRATIVA
PREMESSA
L’affidamento in oggetto consiste in tutte quelle che sono le attività necessarie per il servizio di potatura alberi di medio e alto fusto, spollonatura e potatura / manutenzione siepi delimitanti strade, piazze, parchi, giardini, aiuole spartitraffico, rotonde, vie, viali e giardini scolastici dell’area cittadina urbana del Comune di Asti – periodo dal 01/01/2021 al 31/12/2024.
Per la gestione di tale patrimonio il comune di Asti utilizza le risorse strumentali ed economiche del Servizio Suolo Urbano e del Servizio Operativo del Settore LL.PP. ed Edilizia Pubblica.
Allo stato attuale i mezzi ed il personale di cui sono dotati tali Servizi non sono adeguati a soddisfare le esigenze della comunità provvedendo ad una adeguata manutenzione, che infatti è garantita attraverso tale canale solo in minima parte; inoltre la limitata disponibilità di risorse finanziarie non consente una vera e propria attività di programmazione degli interventi manutentivi, ma finisce col ridursi sostanzialmente all’esecuzione di quelle operazioni necessarie ad intervenire per la sistemazione di criticità che si vengono a presentare nel corso dell’anno con eliminazione di situazioni di pericolo o potenziale pericolo e, ove e quando possibile, con interventi di sistemazione puntuali dove maggiormente è necessario.
POTATURA ALBERI DI MEDIO E ALTO FUSTO
Gli alberi in città forniscono benefici importanti: mitigano gli estremi termici fornendo ombra e fresco in estate e riparo dai venti in inverno, contribuiscono ad arredare la città formando viali alberati, piazze, giardini e parchi. Forniscono riparo e cibo per molti animali, facendo aumentare la biodiversità, contribuiscono ad elevare la funzione ricreativa di parchi e giardini, valorizzano il paesaggio urbano altrimenti banale, con il loro valore ornamentale sono in grado di apprezzare considerevolmente un immobile, sono utilizzati per commemorare persone importanti o eventi storici, ispirano sentimenti positivi, migliorano la qualità della vita e così via.
L’ambiente urbano però, sottopone gli alberi a condizione di stress particolarmente rilevanti a causa dell’estrema artificialità e modificazione del sito di vegetazione e delle condizioni spesso particolarmente ostili per la vita degli organismi viventi che in tale ambiente si vengono a determinare.
Le principali fonti di stress cui sono sottoposti gli alberi in ambiente urbano sono:
• stress climatici e inquinamento dell’aria;
• stress nutrizionale;
• stress idrici (scarsità o eccesso d’acqua, qualità dell’acqua);
• scarsa quantità e qualità del terreno, inquinamento del suolo;
• stress da compattamento del terreno, riporto o asporto del suolo;
• mancanza di spazio per poter crescere ed espandere la chioma;
• danni meccanici alle radici, al fusto, alla chioma;
• cure colturali errate;
• xxxxxx e agenti di danno al sistema vascolare (tracheomicosi), agenti di degradazione del legno (carie), agenti di marciumi radicali, agenti di cancri, agenti di danno alle foglie;
• insetti defogliatori, insetti che si nutrono di linfa, insetti silofagi; nematodi, virosi, batteriosi, danni da animali superiori.
Attualmente il patrimonio arboreo del Comune di Asti, nelle more di un censimento di aggiornamento previsto nei prossimi mesi, risulta costituito da oltre n. 11.000 e di questo numero fanno parte anche gli alberi che delimitano vie e piazza cittadine la cui espansione della chioma arborea crea problematiche ai fabbricati prospicienti, comporta una riduzione dei flussi luminosi della rete di illuminazione pubblica e costituisce un potenziale pericolo per gli utilizzatori della strada limitando in qualche misura la visibilità; inoltre la mancata attività di riduzione della chioma espone la pianta a pericolo di indebolimento e riduzione della vita biologica.
Per ovviare a tale problematiche è prevista la continuazione di un piano, già intrapreso le scorse stagioni, di potature ovvero di dissecamento con rimozione dei rami e riconformazione della chioma che individua prioritariamente e indicativamente interventi sulle piante che verranno di volta in volta indicate dal Responsabile dell’Esecuzione del Servizio.
Per ogni singolo viale/via/piazza/etc., ovvero tipologia di albero, si eseguirà prioritariamente una potatura a tipo di pianta verificata e approvata e si replicarà la procedura per l’intera alberata, differenziata per essenza arborea.
E’ prevista la possibilità di intervenire con abbattimento di alberi secchi o ritenuti potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica (compresa l'estirpazione della ceppaia, il riempimento della buca con terra agraria, la costipazione del terreno).
Le attività lavorative dovranno essere svolte da personale specializzato in possesso delle abilitazioni previste ai sensi delle normative vigenti per ogni tipo di attrezzatura con l’utilizzo di idonee piattaforme aeree e autocarri a vasca per la raccolta del materiale di risulta.
La contabilizzazione del servizio verrà eseguita a misura sulla base dell’effettivo numero di esemplari trattati secondo la diversa casistica.
L’aggiudicatario dell’servizio è tenuto a:
• evitare di intralciare la circolazione degli automezzi privati e pubblici;
• collocare, se necessario, cartelli e segnalazioni varie atte a garantire la pubblica incolumità e che queste siano in regola con le vigenti normative in materia;
• evitare ingombro di suolo pubblico non strettamente necessario per l’esecuzione della prestazione;
• lasciare libero e perfettamente pulito lo spazio pubblico occupato;
• adottare tutte le iniziative previste dall’attuale normativa in materia di sicurezza ed in particolare relativamente alla formazione ed informazione dei lavoratori ed alla cura di tutte le attrezzature.
Il materiale di risulta verrà trattato come consentito dalla normativa vigente.
In particolare per eventuali interventi su platani si fa presente che CON D.D. N. 26 DEL 03.02.2020 IL COMUNE DI ASTI E' STATO INSERITO NELL'ELENCO DELLE ZONE FOCOLAIO SOGGETTO A MISURE DI EMERGENZA PER LA PREVENZIONE E L'ERADICAZIONE DEL CANCRO COLORATO DEL PLATANO CAUSATO DA
CERATOCYSTIS FIMBRIATA prevedendo misure specifiche obbligatorie per la salvaguardia del platano dal “cancro colorato” e demandano ai Servizi Fitosanitari regionali i compiti di definire lo stato fitosanitario del territorio, imporre le misure di lotta e decidere gli interventi da adottare.
Pertanto prima di ogni qualsiasi intervento su platani presenti sul territorio comunale sara' necessario attendere la necessaria autorizzazione che il Comune di Asti provvedera' a richiedere al Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte.
Nel 1987 fu emesso il primo decreto di lotta obbligatoria (DM n. 412 del 3 settembre 1987) a cui ha fatto seguito il DM 17 aprile 1998, quest’ultimo sostituito dal DM 29 febbraio 2012 attualmente in vigore. Con la D.D. 35 del 24 gennaio 2014 la Regione Piemonte ha recepito tale decreto, dettagliandolo dal punto di vista tecnico ed amministrativo. Dai suddetti atti legislativi si evince che le uniche strade percorribili per il controllo del patogeno sono l'eradicazione e la prevenzione.
L'eradicazione prevede:
• il monitoraggio del territorio;
• il celere abbattimento delle piante infette e delle adiacenti;
• l'esecuzione degli abbattimenti e il successivo smaltimento seguendo precise norme precauzionali al fine di contenere la diffusione dell'inoculo.
La prevenzione comporta:
• il procedimento autorizzativo per l'esecuzione di interventi manutentivi di qualsiasi genere nelle zone focolaio;
• il divieto di potatura nelle aree infette prima del completamento degli abbattimenti eradicativi;
• l'esecuzione delle potature, nelle aree non infette, nel periodo più freddo ed asciutto dell'anno, riducendo al minimo il diametro dei tagli, disinfettando i tagli più grandi e le attrezzature utilizzate;
• la massima limitazione degli scavi in prossimità dei platani e delle ferite conseguenti (in caso di recisione delle radici: refilare e disinfettare le ferite);
• la sostituzione delle piante ammalate con specie diverse oppure con varietà/cloni resistenti.
SPOLLONATURE E POTATURA / MANUTENZIONE SIEPI
Gli interventi di spollonature e potature/manutenzioni delle siepi dovranno interessare tutte le aree verdi collocate in territorio urbano meglio indicate nell’elenco di progetto.
Le aree oggetto di manutenzione si possono poi raggruppare, e meglio precisare, nelle seguenti categorie:
• aree verdi non attrezzate;
• giardini attrezzati con aree di sosta e strutture ludiche;
• aiuole, spartitraffico e rotatorie;
• Vie, Viali, Strade e Piazze cittadine;
• aree destinate alla ricreazione dei cani;
• giardini di pertinenza della scuole materne, elementari, medie asili nido ed edifici comunali.
Le spollonature e potature delle siepi si rendono necessarie, in aree verdi poste in contesto urbano di qualsiasi estensione, per mantenere nel tempo caratteristiche di sicurezza, omogeneità e bell’aspetto dell’ambiente.
In alcuni casi tali interventi si rendono necessari per rendere fruibili gli spazi verdi attraverso il contenimento della vegetazione per motivi di sicurezza ed in alcuni casi migliorando il decoro e l’aspetto estetico, anche garantendo la sopravvivenza delle essenze.
L’obiettivo è la manutenzione mirata e programmata, nell’ambito dei dettami tecnico- agronomici, del patrimonio destinato a verde.
Il materiale di risulta dovrà essere allontanato completamente ed essere conferito nelle strutture autorizzate.
A termine dei lavori di potatura e spollonatura le pertinenze delle aree interessate dagli interventi dovranno essere ripulite dai residui di taglio ma anche da eventuali rifiuti.
In nessun caso dovranno essere utilizzati diserbanti e, in ottemperanza al decreto 13/12/2013, tutti i macchinari dovranno essere in regola con le vigenti norme in materia di “vivibilità ed inquinamento ambientale”.
A) SPOLLONATURE
Per spollonatura deve intendersi l'eliminazione delle giovani vegetazioni sviluppatesi al piede e sul tronco degli esemplari arborei non a portamento piramidale; va praticata durante il periodo vegetativo, eliminando i polloni sia pedali che fustali, avendo cura di mantenere il tronco pulito.
L’intervento, da effettuarsi sulle piante che verranno indicate prevede:
− spollonatura al piede con taglio al colletto di polloni e ricacci, sia su esemplari arborei adulti che di recente impianto;
− pulizia del tronco di alberi con eliminazione di ricacci sul fusto.
Gli interventi si intendono comprensivi di ogni onere per dare l’opera finita.
L’intervento, di qualunque dei due tipi esso si tratti, dovrà essere effettuato con idonei mezzi da taglio, avendo cura di non danneggiare in nessun modo i tessuti corticali del tronco.
A) POTATURA E MANUTNZIONE DELLE SIEPI
La manutenzione delle siepi prevede:
- opere di potatura sui tre lati in forma obbligata o in forma libera. L’impresa potrà, a sua cura e spese, usare i mezzi che riterrà opportuno (forbici, forbicioni, tosasiepi, ecc.) purché ciò permetta una regolare e perfetta esecuzione dei lavori provocando il minimo necessario di lesioni e ferite alle piante. Ciò significa che per specie ad ampio lembo fogliare (es. Prunus Laurus cerasus), l’uso di tosasiepi a pettine non è ammesso per i danni che esso provoca ai lembi fogliari. E’ sconsigliato l’impiego di macchine idrauliche con battitori dentati, martelletti ruotanti e similari onde evitare gravi danni alle piantagioni, sfilacciamento di tessuti, scosciatura di rami, lesioni alla corteccia ed eventuali gravi lacerazioni alle parti colpite;
- zappatura manuale di siepi e aiuole al fine di rimuovere le erbe e piante infestanti; compresa la raccolta ed il trasporto alle discariche dei materiali di risulta.
Gli interventi si intendono comprensivi di ogni onere per dare l’opera finita.
SERVIZIO DI POTATURA ALBERI DI MEDIO E ALTO FUSTO , SPOLLONATURE E POTATURA / MANUTENZIONE SIEPI - ATTREZZATURE MINIME NECESSARIE:
⮚ decespugliatore per finiture n. 2;
⮚ tosasiepi min n. 3;
⮚ soffiatori min n. 2 ;
⮚ attrezzatura manuale forbici, forbicioni, rastrelli, pale, scopa foglie;
⮚ motosega a catena specifica da potatura cm 25-30 - n.2
⮚ motosega a catena con lama non inferiore a cm 45 – n.2
⮚ sramatore a catena con asta telescopica non inferiore a 2,5 m – n. 1
⮚ cestello portaoperatore, con braccio a snodi con movimento idraulico e sollevamento della navicella fino a m 20-22 – n. 1
⮚ camion con ribaltabile - n. 1;
⮚ autocarro portata oltre ql 35 con cassone ribaltabile e sovrasponde, dotato di gru idraulica - n. 1
E' prevista la realizzazione di opere su diversi cantieri, ad indiscutibile richiesta della D.d.E., fino a 2 contemporaneamente, in distinte ubicazioni e sedi afferenti alla Amministrazione. La squadra di operai impiegata in ogni cantiere dovrà essere composta da un minimo di 3 unità per ogni cantiere.
RISPETTO DEI CRITERI AMBIENTALI MINIMI (CAM)
Gli aggiudicatari del contratto dovranno impegnarsi a rispettare i criteri ambientali minimi (CAM), relativi al servizio, adottati dal Ministero dell’Ambiente con DM n. 63 del 10 marzo 2020 (in G.U. n.90 del 4 aprile 2020)recante "Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde".
Nello specifico la conformità ai CAM in relazione ai pertinenti requisiti tecnici di base e alle condizioni di esecuzione/clausole contrattuali riguarda in particolare modo:
•Gestione e controllo dei parassiti: le principali malattie dovranno essere trattate attraverso l’applicazione di tecniche (ad esempio, trattamenti termici, meccanici o biologici) che consentano la riduzione al minimo dell’impiego di prodotti fitosanitari, specie quelli di origine chimica.
•Caratteristiche di ammendanti e fertilizzanti.
•Introduzione di nuove piante ornamentali.
•Pratiche di irrigazione e adozione di dispositivi di risparmio idrico per quel che riguarda gli impianti di irrigazione (es. sensori di pioggia, temporizzatori regolabili, igrometri), valutando la possibilità di realizzare sistemi di raccolta delle acque meteoriche e/o delle acque grigie filtrate in modo che possano essere utilizzate nell’impianto di irrigazione.
•Formazione del personale in tema di pratiche di giardinaggio ecocompatibili e relativa applicazione nell’esecuzione del servizio.
•Segnalazione tempestiva di presenza di piante ed animali infestanti per dare la possibilità al soggetto aggiudicante di adottare gli opportuni miglioramenti.
•Elaborazione di una relazione annuale che fornisca le informazioni sulle pratiche di gestione e controllo dei parassiti utilizzate; sulla tipologia e quantità di fertilizzanti, fitofarmaci e lubrificanti utilizzati; sulla potatura e sulle soluzioni per migliorare la qualità del suolo e dell’ambiente suggerite.
•Gestione dei rifiuti: i rifiuti prodotti durante l'esecuzione del servizio devono essere raccolti in modo differenziato, come specificato di seguito:
- rifiuti organici (foglie secche, residui di potatura, erba, ecc.) devono essere compostati o finemente triturati in loco o, se non tecnicamente possibile, in impianti autorizzati ai sensi
di legge allo scopo di riutilizzarli in situ o in altre aree verdi pubbliche. Il compost derivato da tali operazioni di recupero deve possedere i requisiti tecnici di base previsti dei Criteri Ambientali Minimi (CAM;
- rifiuti organici lignei derivanti da ramaglie, ecc. devono essere sminuzzati in situ o in strutture del fornitore e utilizzati come pacciame nelle aree precedentemente concordate. Se in eccesso e ove abbiano le caratteristiche fisiche adeguate, tali residui organici lignei possono essere utilizzati come biomassa per esigenze termiche del soggetto aggiudicatore, o di enti limitrofi, laddove in possesso di impianti autorizzati;
- contenitori/imballaggi, riutilizzabili e/o riciclati, che preferibilmente supportino la qualità e la crescita dei sistemi radicali, dovranno essere restituiti al fornitore delle piante insieme agli altri imballaggi secondari eventualmente utilizzati;
- rifiuti da imballaggi prodotti dal fornitore, se non riutilizzabili, devono essere separati nelle frazioni già previste dal sistema di raccolta urbano;
- rifiuti degli imballaggi di sostanze pericolose (ad esempio: fitofarmaci) devono essere smaltiti in maniera sicura in luoghi di raccolta autorizzati o affidati a un gestore di rifiuti autorizzato per essere trattati;
- oli di motori devono essere raccolti e trattati da un'impresa di gestione dei rifiuti in possesso dell’autorizzazione pertinente.
Dovrà essere effettuata con particolare cura la raccolta delle risulte, anche preesistenti, e degli scarti di lavorazione, il loro carico, il loro trasporto a discarica o presso altro centro di conferimento autorizzato, pagandogli eventuali oneri di discarica o conferimento.
La rimozione delle risulte e degli scarti di lavorazione dovrà essere condotta secondo i criteri della raccolta differenziata ai fini del riciclaggio, nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale.
Dovranno essere utilizzati prevalentemente fertilizzanti di origine organica e non dovranno contenere le seguenti sostanze:
− composti sintetici promotori della crescita, attivatori e inoculanti; composti sintetici o pesticidi sintetici;
− fumiganti sintetici o sterilizzatori;
− regolatori della crescita sintetici;
− agenti umidificatori sintetici quali ossido dietilene e poliacrilamide;
− resine sintetiche o altri prodotti volti a migliorare la penetrazione e la ritenzione idri- ca o l’aggregazione del suolo;
− prodotti fortificati, preparati o conservati con composti sintetici ad eccezione di e- mulsione di pesce che sono state stabilizzate con acido fosforico;
− veleni naturali quali arsenico e sali di piombo.
I prodotti ammendanti devono rispettare i requisiti tecnici di base previsti dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) relativi all’Affidamento del servizio di gestione del verde pubblico, all’acquisto di ammendanti e all’acquisto di piante ornamentali ed impianti di irrigazione sopra indicati.
Le principali malattie dovranno essere trattate attraverso l’applicazione di tecniche (trattamenti termici,meccanici o biologici) che consentano di ridurre l’impiego di prodotti fitosanitari che, anche dove applicati,devono essere di origine naturale.
Tutti i materiali di risulta quali ramaglie, erba tagliata e raccolta, malerbe, radici, foglie, sassi, carte, rifiuti in genere ecc. derivanti dall’esecuzione dei lavori del presente capitolato dovranno essere asportati e trasportati inidonei impianti conformemente alla normativa vigente a cura e spese dell’Affidatario in quanto sono da considerarsi oneri già inclusi nelle singole voci di spesa.
La stazione appaltante, ai sensi dell’art. 34, commi 1 e 3 del decreto legislativo n. 50/2016 le clausole contrattuali come specificate nel Capitolato che dovranno essere rispettate dall’affidatario del servizio.
INDICAZIONI GENERALI RELATIVE AL SERVIZIO
Naturalmente resta salva la possibilità di questa Amministrazione di poter procedere ad interventi di manutenzione in amministrazione diretta mediante proprio personale quando le condizioni possano consentirlo nonché l’attivazione di tutte le opere di manutenzione che questa Amministrazione ha dato in gestione con specifici contratti di servizio con la propria Azienda Municipalizzata ASP S.p.A.
Si tratti di un affidamento che dovrà coprire il periodo dalla firma del contratto al 31/12/2023.
L’importo del progetto in affidamento ammonta ad un massimo di €. 200.000,00 oltre oneri della sicurezza €. 12.827,31 e IVA al 22% €. 46.822,01 per un totale di €. 259.649,32 IVA inclusa.
L’aggiudicazione ad unica ditta o ATI avverrà con offerta al massimo ribasso sui prezzi compresi nell’elenco prezzi, facente parte del presente progetto, ovvero sui prezzi unitari contenuti nel Prezziario Regionale 2020.
La normativa vigente richiede l’attuazione di politiche, procedure e metodologie volte a gestire l’intero processo dei rifiuti dalla loro produzione fino alla loro destinazione finale. Alla luce di quanto sopra si intende favorire la possibilità di
reimpiego e/o recupero dei materiali di risulta non considerando lo smaltimento dei rifiuti in discarica. Pertanto nelle voci di retribuzione verrà riconosciuto il costo relativo al carico e trasporto del materiale come previsto dal Prezziario Regionale vigente, disincentivando in questo modo l'operatore economico al conferimento in discarica dei prodotti di risulta in quanto il relativo onere non verrà riconosciuto dalla stazione appaltante.
Per lavori non compresi nell’elenco prezzi ovvero nel Prezzario Regionale dei Lavori Pubblici del Piemonte in vigore alla data della stipula dell’AQ verranno definiti “nuovi prezzi” mediante analisi prezzi, previo verbale di concordamento.
Per il costo orario della manodopera si utilizza il costo orario indicato nella Sezione tematica 23 “Gestione del territorio rurale e delle foreste” relativo al Prezziario della Regione Piemonte 2020. nota 1
Gli operai agro-forestali sono suddivisi, ai fini previdenziali, in due categorie distinte: operai a tempo indeterminato (OTI) e operai a tempo determinato (OTD). Il riconosci- mento retributivo del lavoratore corrisponde ai minimi tabellari previsti dal CCNL, inte- grati con le quote derivati dalle contrattazioni di secondo livello (CIR, aziendali, territo- riali ecc.) variabili in funzione dell’inquadramento e dalle mansioni svolte. Sono stati in- dividuati 5 livelli:
- 5° livello/Specializzati super: si intendono quegli operai che, in possesso di specifici titoli professionali e delle patenti necessarie, svolgono, con conoscenze tecnico- pratiche e competenza professionale acquisita anche con esperienza aziendale, attivi- tà complesse e di rilevante specializzazione;
- 4° livello/Operai specializzati: si intendono quegli operai che, in possesso o non di ti- toli rilasciati da scuole professionali, svolgono con conoscenze tecnico-pratiche e ca- pacità, lavori complessi che richiedono esperienza e professionalità;
- 3° livello/Operai qualificati super: si intendono quegli operai in possesso delle cono- scenze e capacità professionali dell’operaio qualificato che, in possesso o non di titoli rilasciati da scuole professionali, siano in grado di svolgere mansioni polivalenti e tali da permettere loro di gestire singoli processi produttivi e/o di lavorazione;
- 2° livello/Operai qualificati: si intendono quegli operai che, in possesso o non di titoli rilasciati da scuole professionali, svolgono, con un certo grado di conoscenze tecnico- pratiche e di capacità professionali, compiti esecutivi variabili;
- 1° livello/Operai comuni: si intendono quegli operai che, non in possesso di particolari conoscenze o requisiti tecnico-operativi, svolgono lavori generici e semplici nonché tut- te le altre attività che non possono essere ricomprese nei livelli superiori.
L’edizione 2020 del Prezziario Regionale della Rregione Piemonte ha dunque recepito i nuovi valori definiti dalla contrattazione collettiva nazionale e regionale, introducendo anche un ulteriore profilo tra le previsioni di operaio specializzato super: il 5° livello “Tree climbing”, ruolo sempre più ricercato e specializzato nel contesto di attività forestali in esame.
Tutte le lavorazioni, con relative forniture, saranno liquidate a misura.
Il progetto non contempla elaborati grafici di riferimento o elenchi degli interventi in quanto si tratta, più genericamente, di tutto il territorio comunale in zona urbana rappresentato da aree verdi delimitanti strade, piazze, parchi, giardini, aiuole spartitraffico, rotonde, vie, viali e giardini scolastici.
nota 1 In generale il rapporto di lavoro in ambito agro-forestale si caratterizza per la frammentazione della contrattazione nazionale, articolata in vari CCNL principali a cui si aggiungono una pluralità di Contratti Integrativi Territoriali, stipulati principalmente a livello pro- vinciale. Alla contrattazione nazionale è affidata la regolamentazione delle relazioni sindacali, dei principali aspetti normativi del rapporto di lavoro, la definizione delle aree professionali e dei relativi minimi salariali; alla contrattazione a livello territoriale è affidata invece la disciplina dei singoli istituti di dettaglio, la classificazione del personale, le retribuzioni integrative, le indennità, le erogazioni legate alla produttività e le altre specificità legate al territorio.Per lo svolgimento delle indagini è stato preso in considerazione il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) 1 gennaio 2010-31 dicembre 2012 per operai e impiegati addetti ai lavori di sistemazione idraulico forestale e idraulico agrari, recepito dalla Regione Piemonte con D.G.R. n. 91-1936 del 21 aprile 2011, Contratto nazionale di natura privatistica che disciplina i rapporti di lavoro fra i lavoratori dipendenti e le Comunità Montane, gli Enti pubblici, i Consorzi forestali, le Aziende spe- ciali ed altri Enti, nonché il Contratto Integrativo Regionale di lavoro recepito con Deliberazione della Giunta Regionale 12 aprile 2019,
n. 47-8772 (si vedano Appendici C e D). Attraverso l’esame degli elementi ivi previsti sono stati individuati i parametri necessari al cal- colo del costo orario (lordo effettivo), dato dalla somma della Retribuzione diretta lorda mensile, Retribuzione indiretta (13^e 14^), Retri- buzione differita (TFR), oneri contributivi (INPS e INAIL) e indennità variabili (contrattazione integrativa) diviso per le ore lavorabili in un mese. Per quanto riguarda la contrattazione regionale, si è fatto riferimento al Contratto Integrativo Regionale (CIR) 1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2020 per i lavoratori addetti alle attività di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria (recepito dalla Regione Pie- monte con D.G.R. n. 47-8772 del 12 aprile 2019 – si veda Appendice D).