Contract
PROCEDURA SELETTIVA PER LA COPERTURA, MEDIANTE CHIAMATA AI SENSI DELL’ART. 18, COMMA 1, DELLA L. 240/2010, DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA, PRESSO L’UNIVERSITA’ DI FOGGIA – DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA PER IL SETTORE CONCORSUALE 12/E2 - SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS/02, BANDITA CON DECRETO RETTORALE N. 1223 DEL 2018 E PUBBLICATA SUL SITO WEB DI ATENEO, ALLA SEZIONE “BANDI PER DOCENTI”, IN DATA 09.11.2018.
VERBALE N. 4
Il giorno 11 febbraio 2019, alle ore 15,00 , si è riunita la commissione giudicatrice della procedura selettiva sopraindicata, nominata con D.R. n. 1490 del 2018, pubblicato sul sito web di Ateneo (xxx.xxxxx.xx), alla sezione “Bandi per docenti”, in data 20.12.2018, nelle persone di:
- Xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXX | Professore ordinario per il settore scientifico- disciplinare IUS/02 |
presso l’Università di PALERMO | |
- Xxxx. Xxxxxx XXXXX | Professore ordinario per il settore scientifico- disciplinare IUS/05 |
presso l’Università di FOGGIA | |
- Xxxx. Xxxxxxxx XXXXX | Professore ordinario per il settore scientifico- disciplinare IUS/02 |
presso l’Università di BRESCIA |
In apertura di seduta la commissione dà atto che partecipano alla presente procedura i seguenti candidati:
- Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX
- Xxxxx XXXXX
- Xxxxx XXXXXX
La commissione procede, quindi, all’esame della documentazione presentata dai suddetti candidati.
Sulla base dell’esame analitico del curriculum, dell’attività di ricerca, delle pubblicazioni scientifiche, dell’attività didattica (compresa quella integrativa e di servizio agli studenti) e dei compiti istituzionali, la commissione esprime per ciascun candidato i giudizi individuali e il giudizio collegiale (Allegati 1, 2 e 3), in conformità ai criteri stabiliti nella precedente seduta e a quelli stabiliti per l’impegno didattico e scientifico dal Dipartimento che ha richiesto il posto a concorso, e riassunti nella seguente tabella:
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX | Xxxxx XXXXX | Xxxxx XXXXXX | |
Curriculum e attività di ricerca | 10 | 8 | 12 |
Pubblicazioni scientifiche | 40 | 25 | 34 |
Didattica, didattica integrativa servizio agli studenti e compiti istituzionali | 5 | 2 | 4 |
TOTALI | 55 | 35 | 50 |
I predetti giudizi sono allegati al presente verbale e ne costituiscono parte integrante.
La seduta è tolta alle ore 21,00. La commissione si riunirà il giorno 12 febbraio, alle h 15,00 per via telematica (xxxxxx.xx/xxxxxxx), per la redazione della relazione finale.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Al termine della seduta, ciascun Commissario trasmette dalla propria sede all’indirizzo di posta elettronica xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xx del Responsabile del procedimento, per gli adempimenti di competenza, copia del presente verbale letto, approvato, sottoscritto e siglato in ogni foglio.
Il Presidente della Commissione è tenuto altresì a inviare, contestualmente, copia del presente verbale in formato word al medesimo indirizzo.
LA COMMISSIONE GIUDICATRICE
Xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXX, Presidente
Xxxx. Xxxxxx XXXXX, Componente
Xxxx. Xxxxxxxx XXXXX, Segretario
Allegato n. 1 al verbale n. 4
VALUTAZIONE DEL CURRICULUM, DELL’ATTIVITÀ DI RICERCA, DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE, DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E DEI COMPITI ISTITUZIONALI DELLA CANDIDATA XXXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXX
CURRICULUM | TITOLI VALUTABILI |
Laureata in Giurisprudenza nell’aprile 2002, con votazione di 110/110 con lode, ha ottenuto la qualifica di Dottore di ricerca in Dottrine generali nel diritto amministrativo e privato italiano, comunitario e comparato (curriculum diritto privato comparato - XVII Ciclo – Università di Foggia) nell’aprile 2006. Dal 22 dicembre 2008 è Ricercatore in Diritto privato comparato SSD-IUS02, presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia. Dal 22 dicembre 2011 ha ottenuto la conferma nel ruolo. Ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale nella tornata 2013 come Professore di seconda fascia – settore concorsuale E12 (SSD IUS02) - con voto unanime della Commissione Giudicatrice. Ha beneficiato di un assegno di ricerca biennale (ottobre 2006 – ottobre 2008) in Diritto privato comparato - SSD IUS 02 - presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia con un progetto di ricerca “First party insurance e Third party insurance nell’esperienza italiana e di common law”. Ha svolto attività di ricerca continuativa dal 2002 ad oggi, prediligendo la specializzazione in ambito comparatistico ed europeo nelle aree della responsabilità civile, contratto di assicurazione, no-fault insurance e alternative compensation systems; diritto privato europeo e tutela dei consumatori, armonizzazione dei servizi di pagamento e addebiti diretti; contratto di spedizione; rent to buy e contratti di godimento finalizzati all’acquisto della proprietà. Ha ottenuto due borse di studio e un premio di ricerca: Xxx Xxxxxx Institut für ausländisches und internationales Privatrecht di Amburgo, per il progetto di ricerca dal titolo “Legal Problems of No-Fault insurance” (2005); Xxx Xxxxxx Institut für ausländisches und internationales Privatrecht di Amburgo per il | Laurea e Dottorato di ricerca Abilitazione Scientifica Nazionale II fascia Riconoscimenti nazionali per attività di ricerca Conseguimento di premi e fellowship |
progetto di ricerca dal titolo “The protection of the insured party in the new Versicherungsvertragsgesetz: a model for Europe?” (2009); Premio di ricerca della DAAD (Deutscher Akademischer Austausch Dienst) per il progetto “Single Payments Market: the new uniform European rules (Directive 2007/64/EC) and the problem of its implementation in Germany and in Italy.” (2010). Ha, inoltre, beneficiato di borse di studio ERASMUS per mobilità docenti e Borsa di mobilità internazionale finanziata dalla Regione e Unione Europea negli anni 2008,2009, 2012, 2015. Dal 2009 ad oggi ha tenuto numerosi corsi di Laurea Magistrale afferenti al SSD IUS/02. Ha altresi svolto attività didattica integrativa. Dal 2013 ad oggi è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche (Università di Siena – Università di Foggia). Dal 2009 al 2013 è stata membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Dottrine Generali - Università degli Studi di Foggia (afferente alla Scuola Dottorale interateneo Cà Foscari - Venezia). E’ stata altresì membro del comitato scientifico della Summer School 2011 “Le operazioni transnazionali di ristrutturazione dei debiti”. Pugnochiuso, 18-29 luglio 2011. Dal 2018 è membro del Comitato di Redazione della Rivista “Comparazione e diritto civile” Lingue straniere: • Ottima conoscenza della lingua inglese. • Sufficiente conoscenza della lingua tedesca. • Buona conoscenza della lingua francese Dal 2006 è iscritta all’ Associazione Italiana di Diritto Comparato (AIDC); dal 2011 è membro dello European Law Institut (ELI). | Attività didattica, anche integrativa e di servizio agli studenti Partecipazione a comitato editoriale di rivista scientifica Appartenenza ad accademia scientifica di riconosciuto prestigio |
ATTIVITA’ DI RICERCA | TITOLI VALUTABILI |
Dal 2002 al 2006 ha partecipato a numerosi progetti di ricerca co-finanziati dal MIUR e dal PRA UNIfg. Nel 2011 è stata componente del gruppo di traduzione del Draft Common Frame of Reference in collaborazione con lo European Legal Studies Institute (ELSI), Prof. Dr. Xxxx | Partecipazione e organizzazione di gruppi di ricerca nazionali e internazionali |
Xxxxxxx-Xxxxx (traduzione della parte relativa a contratti di mandato e contratti di mutuo del Draft Common Frame of Reference). Ha svolto una significativa attività di ricerca all’estero come visiting scholar presso il Xxx Xxxxxx Institut für ausländisches und internationales Privatrecht di Amburgo in diversi periodi tra il 2004 e il 2013; presso la Boston University School of Law (Boston, MA) (agosto 2005); presso la New York Law School (agosto-settembre 2007); presso la Villanova University School of Law (agosto-novembre 2008). Dal 2009 ad oggi ha contributo all’organizzazione di numerosi seminari, convegni e summer schools. E’ autrice di quarantaquattro pubblicazioni: due monografie, quattordici saggi e articoli su rivista (di cui quattro in Fascia A), undici contributi in volume e in atti di convegno, sedici note a sentenza e una traduzione. Dal 2002 ad oggi è stata relatrice in undici convegni nazionali ed uno internazionale: • Guest lecture tenuta nell’ambito delle Hamburg Lectures in Law and Economics, Institut of Law and Econimcs, Faculty of Law – Hamburg University 29 aprile 2010 • Contratti on line e il mercato unico digitale: l’approccio minimalista del legislatore europeo in tema di clausole vessatorie (Relazione tenuta al Convegno Tutela del consumatore nei contratti telematici e nuove frontiere del diritto europeo della vendita” Università Xxxxx Xxxxx Xxxxx Roma 23 marzo 2017). • Intervento al Convegno la Formazione del civilista. Percorsi didattici, organizzata a Foggia, il 22 aprile 2015 – Dipartimento di Giurisprudenza - • Scienza del linguaggio e scienza giuridica. Il problema della traduzione. Siena 14 luglio 2014 (Relazione tenuta al Convegno organizzato nell’ambito del dottorato in Scienze Giuridiche). •“Dall’assicurazione obbligatoria r.c. auto alla no-fault insurance. (Mutazione, circolazione e (possibile) imitazione del modello no-fault). Università Europea di Roma, AIDC Younger | Rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione Partecipazione, in qualità di relatore, a congressi e convegni internazionali |
Scholars, 31 maggio 2014. •“Il passaggio del rischio nella Common European Sales Law”. 12 Aprile 2013 Università Roma Tre. •Relazione tenuta presso l’Università degli Studi di Venezia Cà Foscari sul tema “Il diritto comune europeo della vendita tra mercato e persona” Venezia 19 aprile 2012. •"Azione di classe risarcitoria: l'identità dei diritti oggetto di tutela", relazione tenuta al convegno “La Class Action risarcitoria tra teoria e pratica: un esperimento di clinica legale”, Foggia, 25 giugno 2010. •“Crisi dell’assicurazione obbligatoria r.c.a.: i possibili meccanismi correttivi tra risarcimento diretto e no – fault insurance” relazione tenuta al convegno “L’assicurazione tra codice civile e nuove esigenze: per un approccio precauzionale al governo dei rischi”, Scuola Superiore Sant’Xxxx, Pisa 21-22 settembre 2006. •“Assicurazione r.c.a. vs first party insurance” relazione tenuta al Convegno “Verso una disciplina europea del contratto di assicurazione?”, Facoltà di Giurisprudenza, Foggia 16-17 settembre 2005. •“Tutela dei singoli e responsabilità della pubblica amministrazione nell’esperienza francese” relazione tenuta al Convegno “La responsabilità civile della pubblica amministrazione”, Monte Sant’Angelo, 1 settembre 2003 -Sala Convegni Grand Hotel San Xxxxxxx. •“La responsabilità dello Stato per mancato recepimento del diritto comunitario” relazione tenuta al Convegno “La responsabilità civile della pubblica amministrazione in Italia e in Europa”, Facoltà di Giurisprudenza, Foggia 8 ottobre 2002. |
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE | TITOLI VALUTABILI |
• Monografie 1. Dall’assicurazione obbligatoria r.c. auto alla no-fault insurance. Uno studio comparativo dei sistemi di traffic accident compensation, Xxxxxxx, Milano, 2013, 1-278 2. Della Spedizione – Commentario Busnelli – Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxx, Milano, 2017, 1-218. • Articoli su Rivista 3. Passaggio del rischio e status dei contraenti: riflessioni sulla Common European Sales Law, in Contratto e Impresa/Europa, 2013, 817-841. (Rivista Fascia A) 4. Principi europei del contratto di assicurazione e circolazione dei modelli: la disciplina degli obblighi di informazione precontrattuale, in Diritto ed Economia dell’ Assicurazione, 2011, 1347-1373. 5. Brevi note sulla direttiva comunitaria relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e sulla sua attuazione in Germania, in Contratto e Impresa/Europa, 2006, 349-365 (Rivista Fascia A). 6. Fallimento del contraente nell’assicurazione della responsabilità civile e protezione del terzo danneggiato: un itinerario comparativo sull’azione diretta alla luce di principi generali e nuove tendenze, in Resp. civ. prev., 2011, 718- 735. (Rivista Fascia A). 7. La riforma della legge sul contratto di assicurazione in Germania: novità, problemi e prospettive, in Danno e resp., 2008, 706-713. • Contributi in volume: 8. Fornitura di contenuti digitali e controprestazione non pecuniaria: luci e ombre sulla tutela del consumatore nella prospettiva del diritto contrattuale europeo, in Giurisprudenza e autorità indipendenti nell’epoca del diritto liquido, Studi in Onore di Xxxxxxx Xxxxxxxxx, (a cura di) F. Di Ciommo e X. Xxxxxxx, 2018, 269-282. 9. Direct debit e armonizzazione dei servizi di pagamento: regole e profili di responsabilità nelle operazioni di pagamento non autorizzate alla luce della direttiva 2007/64/Ce, in (a cura di) X. Xxxxxxx, X. Xxxxxxx, X. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, X. Xxxxxxx Farina, Armonizzazione europea dei servizi di pagamento e attuazione della direttiva 2007/64/Ce, Milano, 2009, 417 -448. 10. Crisi dell’assicurazione obbligatoria r.c.a.: i possibili meccanismi correttivi tra risarcimento diretto e no – fault insurance, in L’assicurazione tra codice civile e nuove esigenze: per un approccio precauzionale al governo dei rischi, (a cura di) X.X Xxxxxxxx, X.Xxxxxxx, Milano, 2009, 58-68. 11. Contratti online e il mercato unico digitale: l’approccio (minimalista) del legislatore europeo in tema di clausole abusive, in (a cura di) X. Xxxxxxx, Tutela del consumatore nei contratti telematici e nuove frontiere del diritto europeo della vendita, Padova, 2016, 73-100. Nota a sentenza: 12. La quantificazione del danno biologico per lesioni di lieve entità: | Tutti valutabili |
un dialogo tra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia, in Foro it., 2014, I, in Foro it., 2014, I 3351-3371. (Rivista Fascia A). |
ATTIVITA’ DIDATTICA | TITOLI VALUTABILI |
Dal 2009 a oggi ha ricoperto numerosi incarichi d’insegnamento per Laurea Magistrale e in Scienze Giuridiche afferenti al SSD IUS02 presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia. Corsi di: Diritto privato europeo, sistemi giuridici comparati, diritto europeo del consumo, diritto privato delle comunità europee, contratti internazionali d’impresa, analisi economica del diritto. Nell’A.A. 2008 ha tenuto una lezione (2h) al Corso “Gestione Stragiudiziale delle Controversie del Consumatore” organizzato dal Dipartimento di Diritto Privato della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari. Ha svolto la seguente attività didattica all’estero: Xxxx Xxxxx University - “Civil Trial under Italian Law”, Guest Lecture tenuta presso Xxxx Xxxxx University, Roma, 1 luglio 2011, nell’ambito della summer school organizzata da Villanova University School of Law. Università di Zagabria – School of Law (lezioni - 4 ore - nell’ambito del corso Consumer Protection) gennaio 2012. Ha svolto attività di tutorato e di supporto alla preparazione degli esami, alla redazione della tesi di laurea (ricerca bibliografica, ricerca delle fonti). Ha curato la predisposizione della linee guida per la redazione delle tesi nel settore SSDIUS02, la predisposizione e valutazione della Verifica di prova iniziale (VPI), l’organizzazione di seminari di approfondimento delle tematiche trattate a lezione. Ha partecipazione alle uscite di orientamento in rappresentanza del | Attività didattica afferente al SSD IUS/02, in Italia e all’estero Attività integrativa e di servizio agli studenti |
Dipartimento di Giurisprudenza. Ha curato l’organizzazioe del corso “Diritti e trasferimenti immobiliari” con il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Foggia e Lucera (corso dedicato agli studenti che intendono intraprendere dopo il conseguimento della laurea la carriera notarile). E’stata tutor degli studenti che anticipano la pratica forense (Convenzione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia per anticipare la pratica forense). |
ATTIVITA’ ISTITUZIONALI | TITOLI VALUTABILI |
Dal 2012 ha partecipato costantemente all’attività del Dipartimento anche rivestendo ruoli istituzionali: delegato del Dipartimento di Giurisprudenza all’orientamento e tutorato, componente della Commissione Didattica, componente commissione orientamento e tutorato, componente Commissione Assicurazione della Qualità e della commissione gruppo di riesame, componente della Commissione percorso di eccellenza, componente della Commissione per l’attuazione della Convezione Dual Degree con Villanova School of Law, componente della Commissione informatica della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia. Dal 2017 ad oggi è referente del Dipartimento di Giurisprudenza nella Commissione di Ateneo per i Pef24. E’ stata membro della Commissione Esami di Avvocato presso la Corte di Appello di Bari per le sessioni 2013-2014 e 2014 -2015 | Impegni assunti in organi collegiali e commissioni |
Profilo sintetico della candidata: Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX
La candidata è abilitata come professore di seconda fascia nella procedura di Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale 12/E2 (Diritto Comparato) con un giudizio unanime della commissione, dal 02.12.2014. Ha beneficiato di un assegno di ricerca biennale (ottobre 2006
– ottobre 2008) in Diritto privato comparato - SSD IUS 02 - presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Foggia. Ha svolto attività di ricerca continuativa dal 2002 ad oggi, prediligendo la specializzazione in ambito comparatistico ed europeo in diverse aeree del diritto patrimoniale. Ha ottenuto due borse di studio e un premio di ricerca. Ha, inoltre, beneficiato di borse di studio ERASMUS per mobilità docenti e di una borsa di mobilità internazionale finanziata dalla Regione e Unione Europea negli anni 2008, 2009, 2012, 2015. Dal 2009 ad oggi ha tenuto numerosi insegnamenti di Laurea Magistrale afferenti al SSD IUS/02. Ha altresì svolto attività di didattica integrativa e di servizio agli studenti. Dal 2013 ad oggi è membro del Collegio dei Docenti
del Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche (Università di Siena – Università di Foggia). Dal 2018 è membro del Comitato di Redazione della Rivista “Comparazione e diritto civile”. Dichiara un’ottima conoscenza della lingua inglese, sufficiente conoscenza della lingua tedesca e una buona conoscenza della lingua francese. Dal 2002 al 2006 ha partecipato a numerosi progetti di ricerca. Ha svolto una significativa attività di ricerca all’estero come visiting scholar. E’ autrice di quarantacinque pubblicazioni: due monografie, quattordici saggi e articoli su rivista, undici contributi in volume e in atti di convegno, sedici note a sentenza e una traduzione. Dal 2002 ad oggi è stata relatrice in undici convegni nazionali ed uno internazionale. Dal 2012 ha assunto numerosi impegni istituzionali in organi collegiali e commissioni di Dipartimento e di Ateneo. Dal 2006 è iscritta all’Associazione Italiana di Diritto Comparato (AIDC); dal 2011 è membro dello European Law Institute (ELI).
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXX:
La candidata Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX risulta in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale a professore di seconda fascia. La candidata nonostante la giovane età accademica mostra un curriculum di tutto rispetto. Essa infatti, oltre ad essere ricercatore confermato nel settore IUS/02, aveva ottenuto il titolo di dottore di ricerca ed è stata assegnista di ricerca sempre nell’ambito del diritto privato comparato. Ha svolto una interessante attività di ricerca all’estero come visiting scholar. Nonostante la relativamente giovane età accademica la candidata è autrice di numerose pubblicazioni tutte ampiamente coerenti con il settore del diritto privato comparato. L’attività pubblicistica della candidata appare variegata per interessi e per aree tematiche, per quanto la candidata prediliga gli aspetti del risarcimento del danno e dei contratti (in particolare di quello assicurativo) e più in generale anche del diritto privato europeo. Si tratta di pubblicazioni che dimostrano un’ottima conoscenza dei metodi della comparazione giuridica contemporanea, il rigore sistematico e una buona dose di intuito giuridico che si manifesta nella capacità di analisi, critica e proposta. Alla linearità e chiarezza dell’esposizione si aggiunge una solida conoscenza della dottrina e della giurisprudenza che consente alla candidata di presentare un impianto di note molto solido e preciso. La ricerca scientifica, l’attività di docenza e la partecipazione alle attività istituzionali documentate ne dimostrano l’appassionato e costante impegno professionale ed umano.
Scendendo nel particolare delle pubblicazioni:
Monografie:
- Pubblicazione n. 1: “Dall’assicurazione obbligatoria r.c. auto alla no-fault insurance. Uno studio comparativo dei sistemi di traffic accident compensation”, 2013. E’ una monografia incentrata sullo studio del risarcimento dei danni derivanti da sinistri stradali. Lo studio prende le mosse dalla distinzione e dal confronto tra third party insurance e first party-no fault. L’analisi è condotta con rigorosissimo impianto sistematico, inquadrando l’istituto studiato nel più generale problema della responsabilità civile. La candidata dimostra in questo scritto di conoscere molto bene il metodo comparativo e di saperlo applicare utilizzando anche gli insegnamenti della dottrina comparatistica e civilistica sia italiana che straniera. In particolare, viene utilizzata l’esperienza dei paesi con modelli di assicurazione no fault (Stati Uniti, Quebec Nuova Zelanda), per poi valutare la possibilità della circolazione di quei modelli nel sistema italiano e il loro impatto rispetto allo stato del diritto positivo. Interessante è anche l’uso dell’analisi di dati statistici e il riferimento molto corretto alla necessità di valutare “la densità di popolazione degli Stati, le condizioni delle strade, le condizioni meteorologiche, e il modo in cui è regolato il mercato assicurativo” per comprendere esattamente il fenomeno. La monografia è ricca di spunti originali e innovativi, rappresentando un importante avanzamento della conoscenza dell’istituto in
questione. Personalmente apprezzo moltissimo il risvolto “utilitaristico” e sistematico della comparazione effettuata che è concreta e ricca di risultati reali senza fermarsi a sterili elucubrazioni, come è nello stile della dottrina comparatistica contemporanea. Pertanto il giudizio, anche alla luce dei criteri indicati dal bando, è eccellente.
- Pubblicazione n. 2: “Della Spedizione”, 2017. E’ una monografia inserita nel noto commentario Xxxxxxxxxxx-Xxxxxxxx. La tipologia editoriale comporta un evidente sforzo ricostruttivo e sistematico dell’istituto del contratto di spedizione nell’ambito del diritto italiano, ma la candidata utilizza la comparazione in un campo in cui essa diventa fondamentale per comprendere non solo l’origine e l’evoluzione dell’istituto nel diritto interno ma anche per capirne gli intimi risvolti e le soluzioni accolte nel diritto internazionale. Il tema del contratto di spedizione tra l’altro è oggi particolarmente importante appunto in ambito sovranazionale costituendo uno dei “luoghi classici” del diritto privato comparato. La candidata in questa monografia ricostruisce e sistematizza il contratto di spedizione facendo anche tesoro delle prassi di impresa e del soft law internazionale e dei principi del diritto europeo, illustrando inoltre il rapporto tra il contratto di spedizione ed il contratto di mandato. Lo stile è chiaro ma non banale, i ragionamenti lucidi, l’analisi completa e rigorosa, i risultati sono originali, la bibliografia molto curata e completa. Il giudizio complessivo, anche alla luce dei criteri previsti dal bando, è buono.
Articoli su rivista:
- Pubblicazione n. 3: “Passaggio del rischio e status dei contraenti: riflessioni sulla Common European Sales Law”, 2013. E’ un articolo dedicato all’analisi comparativa del passaggio del rischio nel contratto di compravendita. Il lavoro analizza mettendoli attentamente a raffronto i principi ed i modelli adottati dai sistemi francese, tedesco, inglese ed italiano. Il saggio esamina anche la proposta di disciplina europea (Common European Sales Law) ricostruendone genesi, pregi e difetti. Come ho già detto in precedenza, apprezzo moltissimo che la comparazione non sia sterilmente teorica ma che conduca, come in questo caso, a risultati concreti di miglioramento del sistema interno e di maggiore comprensione dell’istituto studiato, indicando la via a possibili interpretazioni o scegliendo tra le interpretazioni già date puntualizzando quella che risulti maggiormente coerente tra i sistemi a raffronto. L’esposizione è chiara e lineare, l’impianto delle note molto accurato e completo. I risultati sono originali e contribuiscono notevolmente all’avanzamento della conoscenza dell’istituto studiato. Il giudizio, alla luce anche dei criteri indicati dal bando, è eccellente.
- Pubblicazione n. 4: “Principi europei del contratto di assicurazione e circolazione dei modelli: la disciplina degli obblighi di informazione precontrattuale”, 2011. E’ un articolo dedicato allo studio di alcuni aspetti complessi del contratto di assicurazione alla luce dell’armonizzazione/uniformazione europea. L’indagine, che si inserisce nell’alveo degli studi fatti dalla candidata poi sfociati nella monografia del 2013, è condotta con attenzione particolare alla disamina dei Principi del Diritto dei Contratti di Assicurazione e del problema relativo all’obbligo di informazione (peraltro tipico dei c.d. contratti uberrimae fidei). L’analisi si fa apprezzare per il rigoroso impianto logico e per l’uso di strumenti di analisi economica del diritto. La valutazione alla luce dei criteri indicati dal bando è buona.
- Pubblicazione n. 5: “Brevi note sulla direttiva comunitaria relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e sulla sua attuazione in Germania”, 2006. E’ un
articolo dedicato allo studio in chiave comparatistica della problematica relativa ai ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali in sede di adempimento delle obbligazioni pecuniarie. La Candidata analizza il modo in cui è stato recepita la Direttiva in materia all’interno dell’ordinamento tedesco. L’analisi viene condotta in chiave critica, tenendo in particolare considerazione il formante dottrinale. La riflessione chiara e completa dimostra ancora una volta la padronanza metodologica e l’accuratezza analitica che caratterizzano gli scritti della Cuocci. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati nel bando, è buono.
- Pubblicazione n. 6: “Fallimento del contraente nell’assicurazione della responsabilità civile e protezione del terzo danneggiato: un itinerario comparativo sull’azione diretta alla luce di principi generali e nuove tendenze”, 2011. E’ un articolo dedicato ad un particolare aspetto piuttosto problematico all’interno dei rapporti assicurativi, con riferimento alla protezione del danneggiato nel caso di fallimento del contraente assicurato. La Candidata ricostruisce con precisione e dovizia di informazioni l’evoluzione dell’assicurazione per responsabilità civile (un tema già studiato nella monografia del 2013 ma qui esaminato sotto un aspetto particolare), con particolare riferimento da un lato alla funzione indennitaria del patrimonio dell’assicurato, e dall’altro dalle esigenze di tutela del terzo danneggiato. L’analisi della giurisprudenza italiana e delle posizioni della dottrina nazionale si affianca alla disamina Dello stato dell’arte in materia nel sistema giuridico tedesco ed anglo- americano. Il lavoro dimostra sia la conoscenza approfondita della materia che la padronanza del metodo comparativo. L’impianto delle note è preciso e completo. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando, è eccellente.
- Pubblicazione n. 7: La riforma della legge sul contratto di assicurazione in Germania: novità, problemi e prospettive, 2008. E’ un saggio in cui si analizza la riforma del diritto delle assicurazioni nell’ordinamento tedesco, con particolare riguardo al tema della buona fede precontrattuale e alla tutela del terzo danneggiato. L’analisi è condotta in una prospettiva comparata con particolare attenzione al diritto europeo. Il tema rientra tra gli argomenti che la Candidata mostra di prediligere e difatti è poi in parte e con i necessari ampliamenti confluito nella monografia dedicata al contratto di assicurazione. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati nel bando è buono.
Contributi in volume:
- Pubblicazione n. 8: “Fornitura di contenuti digitali e controprestazione non pecuniaria: luci e ombre sulla tutela del consumatore nella prospettiva del diritto contrattuale europeo”, 2018. E’ un contributo in volume dedicato alla tutela dei dati personali nell’ambito dei contrati di fornitura di servizi digitali. Il tema di grandissima attualità riguarda anche l’ipotesi della “commodificazione” dei dati sensibili, e viene affrontato in chiave comparatistica con precisi e puntuali riferimenti al diritto statunitense. Il saggio analizza quindi la proposta di direttiva europea sulla fornitura di contenuti digitali. Il lavoro è condotto con la consueta precisione e chiarezza espositiva e presenta interessanti spunti originali di riflessione. Il giudizio complessivo, anche alla luce dei criteri previsti dal bando, è eccellente.
- Pubblicazione n. 9: “Direct debit e armonizzazione dei servizi di pagamento: regole e profili di responsabilità nelle operazioni di pagamento non autorizzate alla luce della direttiva 2007/64/CE”, 2009. E’ un articolo su libro incentrato sul tema dell’armonizzazione dei servizi di pagamento e in particolare degli addebiti diretti. L’A. ricostruisce in modo sistematico e coerente il quadro normativo interno e di diritto europeo esaminando ed analizzando criticamente i ben noti problemi spesso connessi con gli addebiti diretti. Il
lavoro è condotto con precisa metodologia comparatistica, dimostrando anche con spunti originali, di ben padroneggiare una materia delicata e con risvolti complessi. Il giudizio, anche alla luce dei parametri previsti dal bando, è eccellente.
- Pubblicazione n. 10: “Crisi dell’assicurazione obbligatoria r.c.a.: i possibili meccanismi correttivi tra risarcimento diretto e no – fault insurance, in L’assicurazione tra codice civile e nuove esigenze: per un approccio precauzionale al governo dei rischi”, 2009. E’ un contributo in volume nel quale l’Autrice riprende una tematica di sua preferenza affrontando tema dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile, questa volta partendo dalla crisi settoriale che, secondo l’Autorità Garante ha portato all’aumento dei premi producendo inoltre un aumento del contenzioso a fronte anche di difficoltà nella effettiva quantificazione del danno. La Candidata affronta il tema inquadrandolo sistematicamente e valutando le possibili soluzioni ai problemi verificatisi anche utilizzando l’esperienza del diritto statunitense per desumerne nuove letture del diritto interno in materia. L’esposizione è completa, chiara e con riflessioni originali. L’impianto bibliografico appare solido e completo. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando è eccellente.
- Pubblicazione n. 11: “Contratti online e il mercato unico digitale: l’approccio (minimalista) del legislatore europeo in tema di clausole abusive”, è un articolo su libro che riprende il tema delle clausole abusive ma affrontandolo nella specifica situazione dei contratti on-line nell’ambito del mercato unico digitale. Si tratta di un tema classico e di attualità proprio del diritto privato europeo e del diritto comparato. Lo studio, molto ben strutturato, ricostruisce sistematicamente la questione della tutela dei consumatori nella particolare “fattispecie” in esame anche alla luce dell’apporto della normativa europea. I numerosi riferimenti bibliografici completano una ricerca nella quale l’autrice dimostra una ottima conoscenza della materia, con una esposizione chiara e lineare con spunti di originalità. Il giudizio, alla luce anche dei criteri indicati dal bando, è buono.
Nota a sentenza:
- Pubblicazione n. 12: “La quantificazione del danno biologico per lesioni di lieve entità: un dialogo tra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia”, 2014. E’ una nota a sentenza molto ben articolata che ripercorre un tema classico della comparazione giuridica e cioè il risarcimento del danno biologico alla luce delle posizioni espresse dalla corte costituzionale italiana e dei principi esposti in materia dalla corte di giustizia europea. Il lavoro, nonostante la tipologia editoriale, è interessante e ricco di riferimenti e spunti comparatistici a conferma della buona conoscenza della materia da parte della candidata. Il giudizio, anche tenuto conto dei criteri indicati dal bando, è buono.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxx XXXXX:
La candidata Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX presenta un curriculum, dal quale emerge una formazione universitaria, prevalentemente nel SSD/IUS 02. In questo contesto, si segnalano il titolo di dottore di Ricerca e la partecipazione all’Associazione Scientifica AIDC, nonché, da ultimo, la valutazione positiva unanime dei commissari, in virtù della quale la Candidata ha conseguito l’abilitazione nazionale a professore associato. Ha partecipato a gruppi di ricerca.
Le dodici pubblicazioni sottoposte alla procedura valutativa risultano coerenti con le tematiche del settore concorsuale di cui alla presente procedura. Il giudizio sulle pubblicazioni è, nel complesso, ampiamente positivo con le precisazioni che seguono:
Monografie:
- Pubblicazione n. 1: “Dall’assicurazione obbligatoria r.c. auto alla no-fault insurance. Uno studio comparativo dei sistemi di traffic accident compensation”, Milano, Xxxxxxx, 2013, affronta, in una prospettiva comparatistica, i meccanismi di risarcimento dei danni derivanti da sinistri stradali, in particolare, distinguendo e ponendo a confronto i modelli
c.d. third party insurance e quelli c.d. first party-no fault. Nel primo modello, l’assicuratore si obbliga a tenere indenne l’assicurato per i danni che questi abbia cagionato a terzi; nel secondo, si realizza un’assicurazione diretta dei danni subìti dall’assicurato, con conseguente “scissione” fra indennizzo e responsabilità. Ne consegue un diverso approccio al problema del risarcimento del danno e dei valori giuridici protetti (giustizia correttiva vs. giustizia distributiva). L’analisi comparatistica prende le mosse dalla constatazione della diffusa insoddisfazione, che si registra nell’ordinamento italiano – ispirato al modello third party insurance –, rispetto al costante incremento dei premi assicurativi, conseguenti all’aumento dei sinistri, e all’opportunità di valutare meccanismi correttivi (cfr., in particolare, capitolo secondo). Nei capitoli III-IV, l’A. prende in esame l’esperienza dei paesi che hanno sperimentato modelli di assicurazione no fault (Stati Uniti, Quebec Nuova Zelanda), analizzando l’apporto dei diversi formanti all’elaborazione e all’applicazione del modello. Segue un capitolo (V) dedicato alla valutazione della possibile “circolazione” e “imitazione” del modello no fault nell’esperienza giuridica italiana, anche alla luce di possibili ostacoli di carattere normativo. La parte finale dell’opera è dedicata a una riflessione sul tema dei rapporti fra i due modelli, rispetto alla funzione di deterrenza.
L’opera merita particolare apprezzamento per la padronanza del metodo comparatistico e per il respiro sistematico, oltre che per l’ampia documentazione e la cura nella ricostruzione degli istituti giuridici. Numerosi e apprezzabili sono gli spunti di riflessione offerti dall’A., a riprova dell’apporto originale nella trattazione di un tema di sicuro impegno teorico. Valutazione: eccellente.
- Pubblicazione n. 2: Della spedizione, nel Commentario del codice civile, fondato da Xxxxxxxxxxx e diretto da Xxxxxxxx, Milano, Xxxxxxx, 2017, pur se collocata nell’ambito di un commentario al codice civile, merita anch’essa apprezzamento per la sicurezza e la linearità della trattazione, che non va a scapito dell’approfondimento delle problematiche connesse al contratto di spedizione. Il rilievo trova riscontro, in particolare, nell’attenzione dedicata alla evoluzione storica e alla tipizzazione del contratto di spedizione e nell’analisi dei rapporti con il contratto di mandato. L’opera in esame conferma il giudizio ampiamente positivo circa il rigore scientifico e la padronanza degli istituti giuridici, da parte della Candidata. Valutazione: buona.
Articoli su rivista:
- Pubblicazione n. 3: “Passaggio del rischio e status dei contraenti: riflessioni sulla Common European Sales Law”, pubblicato nella rivista di fascia A “Contratto e Impresa/Europa”, 2013, il saggio si colloca nel solco della riflessione sul diritto comune europeo dei contratti e, in particolare, della compravendita, approfondendo i profili attinenti alla disciplina del passaggio del rischio, nella proposta di regolamento della Commissione (“Common European Sales Law”). Il saggio analizza, in chiave comparativa, i princìpi e i modelli che regolano il problema del passaggio del rischio nei diversi ordinamenti europei (in particolare: francese, tedesco, inglese e italiano) e nella proposta di regolamento, che distingue sulla base dello “status” dei contraenti (professionista ovvero consumatore). Il saggio si segnala per l’accuratezza dell’analisi e l’originalità delle soluzioni prospettate. Valutazione: eccellente.
- Pubblicazione n. 4: “Principi europei del contratto di assicurazione e circolazione dei modelli: la disciplina degli obblighi precontrattuali di informazione”, il saggio, pubblicato nella rivista Diritto ed economia dell’assicurazione, 2011, affronta le problematiche inerenti al contratto di assicurazione, in una prospettiva di armonizzazione delle regole vigenti negli ordinamenti degli Stati membri dell’Unione Europea e della realizzazione di un mercato interno non limitato all’esercizio dell’attività, secondo l’impostazione originaria adottata dalle Istituzioni comunitarie. Particolare attenzione è dedicata all’analisi dei Principles of European Insurance Contract Law – e, in quel contesto, agli obblighi precontrattuali di informazione – presentati alla Commissione europea dal gruppo di studio sul Restatement of European Insurance Contract Law e costituenti un modello opzionale di regolazione del contratto, offerto all’autonomia privata. La riflessione è condotta con rigore metodologico, anche avvalendosi di un approccio gius-economico. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 5: “Brevi note sulla direttiva comunitaria relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e sulla sua attuazione in Germania”, il saggio, pubblicato nella rivista di fascia A Contratto e Impresa / Europa (2006) esamina la Direttiva europea 2000/35/CE, relativa ai ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali, sotto il profilo delle tecniche di tutela contro l’abuso della libertà contrattuale, in sede di adempimento delle obbligazioni pecuniarie. L’A. esamina il recepimento della Direttiva nell’ordinamento tedesco, che ha integrato e coordinato la disciplina comunitaria nel
B.G.B. innovando, in particolare, la disciplina della mora del debitore, così generalizzando una disciplina settoriale. Al riguardo, l’A. conduce un’analisi critica, anche alla luce del dibattito nella dottrina tedesca e con una costante attenzione al diritto europeo dei contratti. La riflessione è svolta con padronanza metodologica e accuratezza di analisi. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 6: Fallimento del contraente nell’assicurazione della responsabilità civile e protezione del terzo danneggiato: un itinerario comparativo sull’azione diretta alla luce di principi generali e nuove tendenze. Il saggio, pubblicato nella rivista di fascia A Responsabilità civile e previdenza (2011), affronta il tema della tutela del terzo danneggiato, nel caso di fallimento del contraente nell’assicurazione facoltativa della responsabilità civile. L’A. fornisce un’accurata sintesi – anche in una dimensione storica – della dialettica, nell’evoluzione dell’assicurazione r.c., fra funzione indennitaria del patrimonio dell’assicurato e tutela del terzo danneggiato. In questo contesto è analizzato il problema della tutela del danneggiato, nell’ipotesi di assoggettamento a procedure concorsuali del patrimonio dell’assicurato, successivamente al sinistro, in assenza di un’azione diretta del danneggiato verso l’assicuratore, come previsto per talune ipotesi di assicurazione obbligatoria. Dopo un breve excursus dedicato all’analisi della giurisprudenza domestica sul problema in esame, l’A. procede a una comparazione con le esperienze giuridiche tedesca, inglese e statunitense, analizzando il ruolo dei diversi formanti nell’ampliamento della tutela del terzo danneggiato. Il lavoro rivela una buona padronanza metodologica e una conoscenza approfondita delle problematiche evocate, nelle diverse esperienze giuridiche prese in considerazione. Valutazione: molto buono.
- Pubblicazione n. 7: La riforma della legge sul contratto di assicurazione in Germania: novità, problemi e prospettive, in Danno e responsabilità civile (2008). Il saggio esamina la riforma del diritto delle assicurazioni nell’ordinamento tedesco, dedicando particolare attenzione alle problematiche inerenti l’informazione precontrattuale e la tutela del terzo danneggiato. L’analisi è condotta in una prospettiva comparata con l’esperienza italiana e con costante attenzione al diritto europeo. Valutazione: buono.
Contributi in volume:
- Pubblicazione n. 8: “Fornitura di contenuti digitali e controprestazione non pecuniaria: luci e ombre sulla tutela del consumatore nella prospettiva del diritto contrattuale europeo” (2018) il contributo in volume affronta il tema dei contrati di fornitura di servizi digitali, con particolare attenzione ai profili attinenti alla tutela dei dati personali, rispetto a fenomeni di “monetizzazione occulta”, da parte dei c.d. social networks. In questo contesto è analizzata la proposta di direttiva sulla fornitura di contenuti digitali del Parlamento europeo e del Consiglio. Il saggio affronta in modo accurato e originale le problematiche di diritto contrattuale e la loro sovrapposizione con i profili attinenti alla disciplina dei dati personali, proponendo soluzioni equilibrate, che evidenziano spirito critico e padronanza della materia. Valutazione: molto buono.
- Pubblicazione n. 9: Direct debit e armonizzazione dei servizi di pagamento: regole e profili di responsabilità nelle operazioni di pagamento non autorizzate alla luce della direttiva 2007/64/CE (2009). Il contributo in volume affronta il tema dell’armonizzazione dei servizi di pagamento, nel mercato interno europeo, affrontando, in particolare, il tema degli addebiti diretti. Il contributo ricostruisce in modo accurato il quadro normativo e affronta con spirito critico le principali problematiche inerenti gli addebiti diretti (principalmente: addebiti non autorizzati, responsabilità e rimedi). L’A. affronta un argomento di sicuro impegno con padronanza metodologica, mostrando spunti di originalità. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 10: Crisi dell’assicurazione obbligatoria r.c.a.: i possibili meccanismi correttivi tra risarcimento diretto e no-fault insurance (2009) affronta il tema dell’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile, alla luce dell’indagine conoscitiva condotta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che ha evidenziato una “crisi del settore”, sotto molteplici aspetti (aumento dei premi, elevato contenzioso, difficoltà nella quantificazione del danno alla persona). L’A. riconduce i principali problemi emersi alla “struttura multidimensionale” dell’assicurazione obbligatoria r.c.a., che, a fronte di una formale bilateralità (assicurato/assicuratore), presenta una sostanziale trilateralità, essendo un terzo il beneficiario della prestazione a carico dell’impresa di assicurazione. Quest’ultima, pertanto, sarebbe esposta a rischi di moral hazard ex post, da parte del terzo, con conseguente incremento dei premi o previsioni di franchigie. L’A. esamina i possibili meccanismi correttivi al problema evidenziando, ponendo a confronto il modello no fault, emerso nell’esperienza statunitense, e la disciplina del risarcimento diretto, nell’esperienza italiana. La riflessione è condotta con equilibrio e presenta spunti di originalità, nelle soluzioni proposte. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 11: Contratti online e il mercato unico digitale: l’approccio (minimalista) del legislatore europeo in tema di clausole abusive (2016). Il contributo affronta il tema della tutela del consumatore nei contratti online, rispetto alle clausole vessatorie. L’A. analizza la disciplina interna e le proposte di direttive comunitarie. L’analisi è condotta con rigore e non è priva di spunti originali. Valutazione: buono.
Nota a sentenza:
- Pubblicazione n. 12: La quantificazione del danno biologico per lesioni di lieve entità: un dialogo tra la Corte Costituzionale e la Xxxxx xx Xxxxxxxxx, 0000. E’ una nota a sentenza sul tema della quantificazione del danno biologico di lieve entità, rimesso all’esame della Corte Costituzionale, a seguito dell’entrata in vigore del codice delle assicurazioni. Il contributo offre un’analisi accurata delle questioni evocate, in una prospettiva di comparazione con la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Valutazione: accettabile.
Le pubblicazioni sono tutte pertinenti, rispetto al SSD IUS/02 e, in particolare, rispetto al ruolo oggetto del bando e presentano rilevante collocazione editoriale scientifica. Il giudizio complessivo è ampiamente positivo.
Nel complesso, la produzione scientifica della Candidata è pienamente congruente con il ruolo da ricoprire, ha rilevante collocazione editoriale scientifica e diffusione nella comunità scientifica. La produzione scientifica complessiva della Candidata è intensa e caratterizzata da continuità nel tempo.
L’attività didattica è continua, intensa e coerente con il SSD IUS/02, avendo ad oggetto prevalentemente il diritto comparato, il diritto privato europeo e la contrattazione internazionale di impresa.
Apprezzabile risulta l’attività istituzionale, organizzativa e di servizio svolta a favore del Dipartimento di Giurisprudenza e dell’Ateneo foggiano. Il giudizio, sul punto, è ampiamente positivo.
Il profilo scientifico e l’attività didattica e istituzionale della Candidata si rivelano pienamente congrui, rispetto ai requisiti richiesti dal bando.
In conclusione, la Candidata è particolarmente qualificata a ricoprire il ruolo per il quale è stato bandito il posto.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxx XXXXX
La candidata Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX presenta una preparazione solida e costantemente dedicata all’impegno scientifico e didattico. La formazione e la crescita nell’ambito della ricerca e dell’insegnamento del diritto comparato ed europeo rendono ricco e completo il suo profilo professionale.
Le dodici pubblicazioni proposte (di cui quattro in classe A) definiscono il percorso di crescita della Candidata, improntato all’approfondimento e al rigore argomentativo: non solo quanto scrive è sempre ben documentato, ma copre un ambito di temi (all’interno del diritto patrimoniale europeo e comparato) assai variegato. Il giudizio sulle pubblicazioni, per genere e qualità, è complessivamente molto positivo, con le precisazioni che seguono:
Monografie:
- Pubblicazione n. 1, Dall’assicurazione obbligatoria r.c. auto alla no-fault insurance. Uno studio comparativo dei sistemi di traffic accident compensation, 2013. Il lavoro della Candidata affronta il tema prescelto con apprezzabile padronanza dei temi trattati e dei metodi adottati. L’impianto complessivo del lavoro si articola in un crescendo di argomenti, riflessioni e approfondimenti convincenti nei contenuti come nelle modalità di analisi. L’incipit dello studio (capitolo I) consiste in una tradizionale presentazione dei temi oggetto di indagine (i due modelli di assicurazione, first party e third party, un’introduzione alle varianti dei sistemi no-fault) e nella ricostruzione puntuale del diritto positivo in Italia e nelle direttive europee del regime dell’assicurazione obbligatoria (a partire dalla l. 69/990 fino al codice delle assicurazioni private). Già in questa prima parte introduttiva l’A. offre al lettore una ricostruzione – anche diacronica – puntuale, chiara e ricca del dibattito che animava Italia ed Europa in risposta alle sollecitazioni provenienti dal Nuovo Mondo. Su queste presentazioni si innestano le prime riflessioni sulle funzioni della responsabilità civile e sulla ratio dell’azione diretta (tema poi ulteriormente approfondito soprattutto nel cap. II). I primi approfondimenti e valutazioni critiche arrivano nel capitolo II, dove l’A. affronta e spiega le patologie del sistema italiano di third party insurance, dando mostra di conoscere i meccanismi correttivi proposti e studiati non solo in Italia. Le riflessioni comparatistiche vengono proposte in maniera complessa e approfondita nel capitolo III: qui l’A. esamina i modelli no fault nel settore
degli incidenti automobilistici (in Francia e Stati Uniti soprattutto) su diversi livelli di approfondimento: storico-ricostruttivo, compratistico (ruolo del formante dottrinario), di teoria generale. Temi ripresi ampiamente nel capitolo IV, dove si approfondiscono i sistemi no fault (e le loro inefficienze) nella r.c. automobilistica degli Stati Uniti, Quebec e Nuova Zelanda (nella variante pure no fault), per verificarne le ricadute sui costi e sui premi assicurativi. Chiudono e completano l’iter di ricerca gli ultimi due capitoli, dedicati alle riflessioni critiche sui sistemi no-fault (questioni di costituzionalità, di compatibilità con il sistema europeo della libera circolazione delle persone e merci, del principio di integrale riparazione), attraverso prospettive di indagine care alla metodologia comparatistica: vengono, cioè esaminate le ragioni della mancata circolazione (capitolo V), e il rapporto tra sistemi no-fault e la funzione di deterrenza della responsabilità civile. Valutazione: eccellente.
- Pubblicazione n. 2: Della Spedizione – Commentario Busnelli – Xxxxxxxxxxx, 2017. La monografia approfondisce con chiarezza tutte le problematiche giuridiche sollevate dal contratto di spedizione all’interno del sistema giuridico italiano. Coerentemente ad un lavoro destinato ad commentario, è apprezzabile la particolare attenzione dedicata ad una puntuale, quanto ragionata, evoluzione storica dell’istituto. Valutazione: buono.
Articoli in rivista:
- Pubblicazione n. 3: Passaggio del rischio e status dei contraenti: riflessioni sulla Common European Sales Law, in Contratto e Impresa/Europa, 2013. (Rivista Fascia A). L’articolo affronta questo specifico contenuto del CESL in modo completo e ben argomentato: a partire dal contesto costituzionale e politico, l’A. approfondisce il momento del passaggio del rischio nelle vendite europee di beni mobili sotto un profilo storico-sistematico, che non trascura il problema della compatibilità del nuovo regime con la prassi internazionale (clausole elaborate dalla camera di commercio internazionale- Incoterms), e giunge ad una ricostruzione in chiave europeistica che si spinge a proporre un’interpretazione complessa delle norme del CESL, diretta a differenziare il momento del passaggio a seconda delle caratteristiche soggettive del compratore (consumatore ovvero professionista). Valutazione: ottimo.
- Pubblicazione n. 4: Principi europei del contratto di assicurazione e circolazione dei modelli: la disciplina degli obblighi di informazione precontrattuale, in Diritto ed Economia dell’ Assicurazione, 2011. Il saggio propone un argomento specifico nell’ambito del contratto di assicurazione, ossia la disciplina degli obblighi di informazione precontrattuale: il tema centrale dell’articolo viene affrontato con particolare raffinatezza di metodo comparatistico, poiché l’A. riesce a tracciare le linee evolutive della disciplina del contratto di assicurazione a livello europeo attraverso una ragionata illustrazione della convergenza dei modelli di disclosure degli ordinamenti nazionali (come arricchiti al loro interno dai contributi dei diversi formanti). Senza trascurare, già nell’incipit, il contesto nel quale nasce e si sviluppa il problema dell’armonizzazione del contratto di assicurazione, e quindi lo strumento opzionale di regolamentazione del contratto offerto dai Principles of European Insurance Contract Law. Valutazione: ottimo.
- Pubblicazione n. 5: Brevi note sulla direttiva comunitaria relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e sulla sua attuazione in Germania, in Contratto e Impresa/Europa, 2006. L’articolo ripercorre e illustra, in modo chiaro ed esauriente, le regole di derivazione comunitaria a tutela del creditore (Dir. 2000/35) e la loro logica nel contesto di policy europea, per poi passare ad analizzare la disciplina di recepimento della normativa comunitaria nell’ordinamento tedesco, che ha recepito la direttiva comunitaria attraverso la Schuldrechtsmodernisierung, integrando e coordinando, all’interno del BGB, i principi di derivazione comunitaria con la disciplina generale della mora debitoris. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 6: Fallimento del contraente nell’assicurazione della responsabilità civile e protezione del terzo danneggiato: un itinerario comparativo sull’azione diretta alla luce di principi generali e nuove tendenze, in Resp. civ. prev., 2011. L’articolo analizza il problema della tutela del terzo danneggiato in caso di fallimento del contraente nell’assicurazione facoltativa r.c., ed evidenzia tentativi di modifica dell’assetto tradizionale dell’assicurazione r.c. ad opera dei diversi formanti—legislativo e giurisprudenziale e dottrinale. Di particolare interesse risultano essere le riflessioni comparatistiche sull’azione diretta a tutela del terzo danneggiato, nell’ipotesi di fallimento dell’assicurato, nei sistemi giuridici tedesco ed inglese. Valutazione: ottimo.
- Pubblicazione n. 7. La riforma della legge sul contratto di assicurazione in Germania: novità, problemi e prospettive, in Danno e resp., 2008. L’articolo illustra la nuova disciplina del contratto di assicurazione nel sistema giuridico tedesco, intercettando già da questo momento un aspetto di novità che si sarebbe rilevato determinante anche per l’ordinamento italiano: l’azione diretta (Direktanspruch) nei confronti dell’assicuratore nelle assicurazioni obbligatorie. La visione dell’A. è che, con questa riforma del contratto di assicurazione, particolarmente ambiziosa ed innovativa, il legislatore tedesco ha fatto proprie non solo le istanze della più autorevole dottrina, ma ha anche cristallizzato i principi enucleati dalla giurisprudenza, così proponendo il nuovo contratto di assicurazione quale modello per il diritto comunitario. Valutazione: ottimo.
Contributi in volume:
- Pubblicazione n. 8: Fornitura di contenuti digitali e controprestazione non pecuniaria: luci e ombre sulla tutela del consumatore nella prospettiva del diritto contrattuale europeo, in Giurisprudenza e autorità indipendenti nell’epoca del diritto liquido, Studi in Onore di Xxxxxxx Xxxxxxxxx, (a cura di) F. Di Ciommo e X. Xxxxxxx, 2018, 269-282. Il breve saggio affronta il delicato problema dello scambio dei propri dati come contro valore per particolari forniture, quali sono i beni digitali. Lo scritto dà all’A. l’opportunità di misurarsi con un tema tanto à la page quanto complesso e in continua evoluzione, che si inserisce nel panorama ampio e non del tutto esplorato della Digital Single Market Strategy curata dalla Commissione Europea. Seppure nella sua sinteticità, l’articolo è concepito in modo da affrontare due punti cruciali del problema (la questione del consenso del minore e la tipologia dei rimedi a disposizione dell’acquirente) avanzato ipotesi ricostruttive. Valutazione: ottimo
- Pubblicazione n. 9: Direct debit e armonizzazione dei servizi di pagamento: regole e profili di responsabilità nelle operazioni di pagamento non autorizzate alla luce della direttiva 2007/64/Ce, in (a cura di) X. Xxxxxxx, X. Xxxxxxx, X. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, X. Xxxxxxx Farina, Armonizzazione europea dei servizi di pagamento e attuazione della direttiva 2007/64/Ce, Milano, 2009. L’ostico tema dell’armonizzazione dei servizi di pagamento e degli addebiti diretti viene qui affrontato attraverso una presentazione chiara e puntuale del quadro normativo. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 10: Crisi dell’assicurazione obbligatoria r.c.a.: i possibili meccanismi correttivi tra risarcimento diretto e no – fault insurance, in L’assicurazione tra codice civile e nuove esigenze: per un approccio precauzionale al governo dei rischi, (a cura di) F.D Xxxxxxxx, X. Xxxxxxx, Xxxxxx, 0000. Il contributo anticipa quanto sarà poi meglio argomentato nella monografia del 2013 (pubblicazione n. 1), ossia l’azione diretta come possibile correttivo alla crisi dell’assicurazione
r.c.a. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 11: Contratti online e il mercato unico digitale: l’approccio (minimalista) del legislatore europeo in tema di clausole abusive, in (a cura di) X. Xxxxxxx, Tutela del consumatore nei contratti telematici, 2016. Nel macro-settore della Digital Single Market Strategy, l’A. individua qui un altro tema, ossia la scelta del legislatore europeo di non affrontare espressamente il problema del controllo delle clausole vessatorie nella proposta di direttiva sulla fornitura di beni digitali. Xxxxxx che porta l’interprete ad esaminare criticamente i risvolti applicativi della disciplina della Dir. 93/13 ai contratti di fornitura di contenuti digitali. I rilievi critici si spingono ad indagare
nella diversa scelta di soft law effettuata negli Stati Uniti dall’American Law Institute, che ha emanato i c.d. Principles of the Law Software Contracts in cui il problema dell’introduzione e controllo delle clausole vessatorie viene affrontato con regole esplicite di comportamento precontrattuale. Valutazione: ottimo.
Nota a sentenza:
- pubblicazione n. 12. La quantificazione del danno biologico per lesioni di lieve entità: un dialogo tra la Corte Costituzionale e la Corte di Giustizia, in Foro it., 2014, I. Con un intervento a metà tra il saggio breve e la nota a sentenza, l’A. illustra in modo chiaro ed esauriente l’intervento della Corte costituzionale che ha dichiarato non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 139
d. leg. 7 settembre 2005 n. 209. L’A. non perde l’occasione per descrivere, con riflessioni critiche, il dialogo tra Corte costituzionale e Corte di giustizia in tema di quantificazione del danno da microlesioni nell’assicurazione obbligatoria r.c. Valutazione: buono.
GIUDIZIO COLLEGIALE DELLA COMMISSIONE:
Curriculum e attività di ricerca:
Il curriculum della candidata Xxxxxxxxx Xxxxxxxx XXXXXX rivela una solida formazione nell’ambito del diritto comparato ed europeo. Dal momento del conseguimento della laurea e del dottorato, la Candidata ha seguito un ricco percorso formativo e di ricerca, costantemente volto al perfezionamento e approfondimento delle conoscenze e competenze coerenti con il ruolo di professore e di studiosa del diritto comparato.
Punteggio: 10
Pubblicazioni scientifiche:
Le pubblicazioni valutabili sono tutte pertinenti al SSD IUS/02 richiesto dal bando, e la commissione esprime un giudizio complessivamente molto positivo. Preso atto dei giudizi individuali espressi da ciascun commissario per ciascuna delle pubblicazioni prodotte dalla Candidata, all’unanimità la commissione assegna i seguenti punteggi per ciascuna pubblicazione:
n. 1: 10
n. 2: 8
n. 3: 3
n. 4: 2
n. 5: 2
n. 6: 3
n. 7: 2
n. 8: 3
n. 9: 2
n. 10: 2
n. 11: 2
n. 12: 1
Attività didattica e integrativa, servizio agli studenti e compiti istituzionali
La Candidata ha svolto costantemente un’intensa attività didattica dal 2009 ad oggi con insegnamenti di Laurea Magistrale afferenti al SSD IUS/02, svolgendo contestualmente attività di didattica integrativa e di servizio agli studenti. Anche in considerazione del suo ruolo di ricercatore, è particolarmente apprezzabile l’attività istituzionale svolta dalla Candidata, la quale
ha assunto ruoli di responsabilità all’interno del Dipartimento e dell’Ateneo senza con ciò ridurre l’impegno scientifico.
Punteggio: 5
Allegato n. 2 al verbale n. 4
VALUTAZIONE DEL CURRICULUM, DELL’ATTIVITÀ DI RICERCA, DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE, DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E DEI COMPITI ISTITUZIONALI DEL CANDIDATO XXXXX XXXXX
CURRICULUM | TITOLI VALUTABILI |
Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Bari nell’A.A. 1990-91. Abilitato come professore di seconda fascia nella procedura di Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale 12/E2 (Diritto Comparato) con un giudizio unanime della commissione, dal 20.11.2017. Dal 1999 ha avuto numerosi incarichi di docenza, sia sul SSD IUS/02 sia per Diritto Privato; ha anche svolto attività di docenza presso corsi di dottorato. Ha beneficiato di due assegni di ricerca presso l’Università LUISS di Roma: 1. 1999-2000: Studio in tema di concorrenza, antitrust e collusione nei mercati oligopolistici; 2. 2014-15: Danni punitivi, Law & Economics. E’ autore di numerose pubblicazioni (due monografie; quaranta scritti minori) distribuite con continuità temporale nel corso della sua carriera. Abilitato alla professione di avvocato dal 1995, svolge attività professionale. Dal 1996 partecipa al comitato editoriale di una rivista di classe A, il Foro italiano. Dal 2000 è membro dell’Associazione Italiana di Diritto Privato (AIDC). | Laurea Abilitazione Scientifica Nazionale II fascia Riconoscimenti nazionali per attività di ricerca Partecipazione al comitato editoriali di rivista scientifica (di classe A, il Foro italiano) |
ATTIVITA’ DI RICERCA | TITOLI VALUTABILI |
Nel 2011 ha preso parte, come relatore, al XXI Colloquio biennale dell’AIDC, 9-11 giugno 2011, Università Ca’ Foscari di Venezia | Partecipazione, in qualità di relatore, a congresso nazionale |
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE | TITOLI VALUTABILI |
1. Willful breach e inadempimento doloso, Torino, 2012 (monografia) 2. Obblighi di protezione, Padova, 2007 (monografia) 3. XXXXX XXXXX - XXXXXXX XXXXXXXXX Recesso, risoluzione e precedente | Non è valutabile la pubblicazione n. 3, in quanto non è possibile individuare con esattezza le parti ad opera del candidato (v. Verbale n. 1, criteri per la valutazione delle pubblicazioni scientifiche, lett. d)) |
tricolore, Foro it., 2018 (nota a sentenza) 4. La responsabilità del medico dipendente e il gioco dell’oca (obblighi di protezione c alterum non laedere), Foro it., 2017 (articolo in rivista) 5. I danni punitivi e l’intenzionalità dell’offesa, Foro it., 2017 (articolo in rivista) 6. Diritto europeo della vendita: tra efficienza e protezione dei consumatori, Foro it., 2014. 7. La disciplina sul trattamento dei dati personali: profili esegetici e comparatistici delle definizioni, 2003 (contributo in volume) 8. Parallelismo consapevole e collusione nei mercati oligopolistici, Foro it., 2001 (nota a sentenza) 9. Appunti sulla responsabilità della banca per il pagamento di assegno non trasferibile al falso legittimato, Foro it., 1999 (nota a sentenza) 10. Imitazione servile: forme funzionali e varianti innocue o esigibili, Foro it., 1998 11. Informazioni inesatte e responsabilità civile della banca, Foro it, 1998 (nota a sentenza) 12. Obbligo legale di contrarre: default e responsabilità (precontrattuale)? Danno e responsabilità, 1999 (nota a sentenza) | Non è valutabile la pubblicazione n. 10, in quanto non pervenuta. |
ATTIVITA’ DIDATTICA | TITOLI VALUTABILI |
Dal 1999 è docente a contratto presso l’Università LUISS di Roma sui temi del contratto di impresa, diritto della concorrenza e diritto internazionale privato. Ha avuto insegnamenti a contratto per la docenza integrativa nel corso di Diritto Privato presso l’Università LUISS di Roma dal 2001; durante l’A.A. 2004-2005 ha tenuto il corso di diritto Privato per la Link Campus University of Malta. Nel 2008 e 2003 ha svolto attività didattica per corsi di Dottorato. Per tre anni ha avuto contratti di docenza presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università LUISS di Roma | Attività didattica |
sul SSD IUS/02, Diritto Privato Comparato. Ha beneficiato di due assegni di ricerca presso l’Università LUISS di Roma (2014-15; 1999- 2000). |
ATTIVITA’ ISTITUZIONALI | TITOLI VALUTABILI |
Profilo sintetico del candidato: Xxxxx XXXXX
Il candidato è abilitato dal 20.11.2017 come professore di seconda fascia nella procedura di Abilitazione Scientifica Nazionale per il settore concorsuale 12/E2 (Diritto Comparato) con un giudizio unanime della commissione. Dal 1999 è docente a contratto presso l’Università LUISS di Roma sui temi del contratto di impresa, diritto della concorrenza e diritto internazionale privato, ma nel corso della sua carriera ha svolto attività di docenza anche per il SSD IUS/02 e per scuole di dottorato. Ha beneficiato di due assegni di ricerca presso l’Università LUISS di Roma (1999-2000; 2014-15) per lo studio rispettivamente del tema della concorrenza, antitrust e collusione nei mercati oligopolistici, e dei Danni punitivi, Law & Economics. E’ autore di numerose pubblicazioni (due monografie; quaranta scritti minori) distribuite con continuità temporale nel corso della sua carriera. Abilitato alla professione di avvocato dal 1995, svolge attività professionale dal 1991. Partecipa al comitato editoriale di una rivista di classe A, il Foro italiano. Dal 2000 è membro dell’Associazione Italiana di Diritto Privato (AIDC). Nel 2011 ha preso parte, come relatore, al XXI Colloquio biennale dell’AIDC.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXX:
Il Candidato mostra una formazione coerente con il settore scientifico disciplinare IUS/02. Nonostante l’impegno professionale, e nonostante non abbia avuto finora modo di ricoprire incarichi di insegnamento e di ricerca stabili, ha svolto attività didattica a contratto presso la LUISS insegnando materie riconducibili al settore scientifico disciplinare del diritto privato comparato. Ha ottenuto due assegni di ricerca sempre presso l’Università LUISS. Ha pubblicato un buon numero di studi e monografie, che tuttavia non sempre risultano coerenti con il SSD IUS/02 per assenza di elementi e riflessioni di carattere comparatistico. Il Candidato ha ottenuto l’abilitazione scientifica nazionale per la II fascia.
In particolare per quanto attiene alle pubblicazioni, si precisa quanto segue:
- Pubblicazione n. 1: “Willful breach e inadempimento doloso”, 2012. La monografia affronta in chiave comparatistica il tema dell’inadempimento intenzionale del contratto, ponendo a confronto il sistema del common law statunitense con quello italiano. Il volume si accentra in particolare sugli aspetti salienti del danno risarcibile. In chiave appunto comparatistica, la ricostruzione operata dal Candidato muove essenzialmente attorno ai c.d. punitive damages e al disgorgement of profits, per poi passare all’analisi dell’esperienza italiana ricostruendo l’evoluzione interpretativa del concetto di prevedibilità del danno. Lo studio in questione, pur non essendo particolarmente profondo quanto a ricostruzione storica, è però ben strutturato da un punto di vista sistematico e dell’uso della metodologia comparatistica. Il lavoro in questione, inoltre, si presenta con ipotesi e riflessioni originali (ad esempio circa l’opportunità di scoraggiare
l’inadempimento doloso) che tengono bene in conto l’apporto dei diversi formanti all’evoluzione dell’istituto analizzato. Il giudizio, alla luce dei criteri di cui al bando, è buono.
- Pubblicazione n. 2: “Obblighi di protezione”, 2007. La monografia ha ad oggetto l’analisi comparata, delle tecniche di superamento del principio di relatività degli effetti del contratto nella prospettiva di tutela del terzo. Si tratta di un argomento classico della comparatistica contemporanea che il Candidato affronta non solo tentando una ricostruzione sistematica delle norme in materia ma anche attraverso una buona ricostruzione delle fonti dottrinali e giurisprudenziali dei diversi sistemi messi a raffronto. Xxxxxxx critica si può sollevare circa l’esito, nel capitolo III, del raffronto tra modelli francese, inglese e nordamericano che non sembra essere particolarmente efficace e convincente. Il giudizio, anche alla luce dei criteri indicati dal bando, è buono.
- Pubblicazione n. 3: XXXXX XXXXX - XXXXXXX XXXXXXXXX Recesso, risoluzione e precedente tricolore, Foro it., 2018 (nota a sentenza): NON XXXXXXXXXX
- Xxxxxxxxxxxxx x. 0: “La responsabilità del medico dipendente e il gioco dell’oca (obblighi di protezione e alterum non laedere)”, 2017. E’ una lettura critico-ricostruttiva del tema della responsabilità del medico dipendente, alla luce della nuova disciplina introdotta dalla x.x Xxxxx Xxxxx-Xxxxxx. Il lavoro ovviamente è riconducibile agli argomenti studiati nella seconda monografia che però vengono affrontati appunto in riferimento alla “novità” legislativa individuandone anche profili di possibile incostituzionalità. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando, è limitato.
- Pubblicazione n. 5: “I danni punitivi e l’intenzionalità dell’offesa”, 2017. E’ un lavoro che affronta il problema dell’ammissibilità dei danni punitivi nell’esperienza giuridica italiana. Si tratta in buona sostanza di un breve studio limitato al diritto italiano ed in particolare del problema ingenerato dalla applicazione del criterio della contrarietà all’ordine pubblico ai fini del mancato riconoscimento di una sentenza straniera che ammetta il risarcimento dei punitive damages. Il tema, in particolare quello riferibile all’ordine pubblico, avrebbe a mio avviso meritato un maggiore approfondimento. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando è limitato.
- Pubblicazione n. 6: “Diritto europeo della vendita: tra efficienza e protezione dei consumatori”, 2014. L’A. analizza alcuni aspetti della proposta di regolamento comunitario relativo al diritto comune europeo della compravendita. Nonostante siano apprezzabili le osservazioni in tema di possibile uniformazione del diritto europeo della compravendita, il lavoro sembra essere decisamente più interessante per l’uso delle tecniche di analisi gius-economica. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando è sufficiente.
- Pubblicazione n. 7: “La disciplina sul trattamento dei dati personali: profili esegetici e comparatistici delle definizioni”, 2003. E’ un contributo in volume dedicato allo studio della disciplina del trattamento dei dati personali. Lo studio in questione è ampio e documentato e dimostra la conoscenza da parte dell’autore della materia trattata. Lo studio presenta alcuni spunti e riflessioni originali. Alla luce dei criteri indicati dal bando il giudizio è buono.
- Pubblicazione n. 8: “Parallelismo consapevole e collusione nei mercati oligopolistici”, 2001. E’ una interessante nota a sentenza in materia di accertamento dell’esistenza di intese restrittive della concorrenza vale a dire le cosiddette pratiche concordate. Gli aspetti comparatistici sono
evidenziati nell’analisi del contesto giurisprudenziale europeo. Il giudizio, anche alla luce dei criteri adottati dalla commissione ed indicati nel bando è sufficiente.
- Pubblicazione n. 9: “Appunti sulla responsabilità della banca per il pagamento di assegno non trasferibile al falso legittimato”, 1999. E’ una nota a sentenza circa il pagamento di assegno non trasferibile a persona diversa dal prenditore o dal banchiere giratario per l’incasso. Si tratta di una nota prevalentemente compilativa anche se è presente una corretta ricostruzione dell’apporto giurisprudenziale e dottrinale al tema in particolare in riferimento alla tesi della responsabilità oggettiva. Il giudizio, tenuto conto dei criteri indicati dal bando è sufficiente.
- Pubblicazione n. 10: La pubblicazione Imitazione servile: forme funzionali e varianti innocue o esigibili, non è pervenuta e pertanto non può essere oggetto di valutazione.
- Pubblicazione n. 11: “Informazioni inesatte e responsabilità civile della banca”, 1999. E’ una nota a sentenza sul tema della responsabilità della banca trattaria per informazioni inesatte rispetto alla situazione finanziaria del traente (c.d. xxxxxxxxx). Lo scritto, per se con lo spunto interessante della rilettura dell’evoluzione interpretativa dell’art. 2043 c.c., è prevalentemente compilativo. Il giudizio è, alla luce dei criteri indicati dal bando, limitato.
- Pubblicazione n. 12: “Obbligo legale di contrarre: default e responsabilità (precontrattuale?)”, 1999. E’ una nota a sentenza dedicata allo studio della responsabilità precontrattuale dell’impresa monopolista, nel caso di ritardata conclusione del promesso contratto. La nota, anche per la sua tipologia editoriale, nonostante ci siano anche spunti originali, ha taglio compilativo. Il giudizio, alla luce dei criteri indicati dal bando è sufficiente.
Il giudizio complessivo sulle pubblicazioni, con le precisazioni di cui sopra e ribadita la limitatezza (soprattutto nelle note a sentenza) di riflessioni comparatistiche e la congruenza non sempre del tutto evidente con il settore scientifico disciplinare, considerata la collocazione editoriale e la diffusione nella comunità scientifica di riferimento, è al limite della sufficienza.
L’attività didattica, sia pure come contratti di insegnamento, è congruente con il SSD IUS/02. Non appare invece apprezzabile perché non indicata l’attività istituzionale.
In conclusione, il Candidato, con le riserve fin qui espresse, può essere preso in considerazione ai fini della presente valutazione.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxx XXXXX:
Il candidato Xxxxx XXXXX presenta un curriculum dal quale emerge una formazione universitaria, prevalentemente nel SSD/IUS 02, pur non essendo inquadrato nei ruoli universitari. In questo contesto, si segnalano la partecipazione all’Associazione Scientifica AIDC, nonché, da ultimo, la valutazione positiva unanime dei commissari, in virtù della quale il Candidato ha conseguito l’abilitazione nazionale a professore associato. Ha svolto attività didattica a contratto, presso l’Università LUISS, impartendo corsi relativi alla contrattazione d’impresa, al diritto della concorrenza e al diritto comparato. Ha beneficiato di due assegni di ricerca presso l’Università LUISS. È autore di numerose pubblicazioni, prevalentemente riconducibili al settore disciplinare di cui alla presente procedura.
Le 12 pubblicazioni sottoposte alla procedura valutativa risultano, per lo più, coerenti con le tematiche del settore concorsuale di cui alla presente procedura. Il giudizio sulle pubblicazioni è, nel complesso, positivo, pur se con le precisazioni di seguito formulate.
- Pubblicazione n. 1: Willful breach e inadempimento doloso, 2012, affronta il tema dell’inadempimento intenzionale del contratto, ponendo a confronto l’esperienza giuridica statunitense e quella italiana, con particolare attenzione ai profili del danno risarcibile e della sua “prevedibilità”. L’analisi prende le mosse dalla constatazione della modesta
attenzione dedicata dalla dottrina giuridica italiana al tema dell’ “inadempimento doloso” (o intenzionale), che non avrebbe colto “le funzioni del giudizio di sfavore verso l’inadempienza intenzionale”. La prima parte del lavoro è dedicata alla ricostruzione dell’esperienza giuridica statunitense, ripercorrendo l’itinerario dottrinale e giurisprudenziale, con particolare attenzione al tema dei “rimedi” (punitive damages e disgorgement of profits). La seconda parte è dedicata all’analisi dell’esperienza italiana e, in particolare, alla ricostruzione critica della regola enunciata dall’art. 1225, cod. civ., sulla prevedibilità del danno risarcibile. L’ultima parte dell’opera è dedicata a rapide “conclusioni” di carattere comparatistico (pp. 185-193). Il lavoro è apprezzabile per la ricostruzione dei temi evocati e non è privo di spunti di originalità, pur se presentando i limiti propri di un’indagine condotta, prevalentemente, mediante la giustapposizione di due esperienze giuridiche, peraltro ricostruite senza un adeguato approfondimento della storia degli istituti giuridici. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 2: Obblighi di protezione, 2007, affronta un tema “classico” nella riflessione civilistica e comparatistica. L’ampia analisi è condotta mediante la comparazione, in diverse esperienze giuridiche, delle tecniche di superamento del principio di relatività degli effetti del contratto, nella prospettiva di tutela del terzo, in un’area che si colloca al confine fra responsabilità aquiliana e responsabilità contrattuale. Particolare attenzione è dedicata all’esperienza tedesca e a quella italiana e alla circolazione del modello incentrato sulla c.d. obbligazione senza obbligo primario di prestazione, con attenzione anche alle (vere o presunte) applicazioni giurisprudenziali alle fattispecie della responsabilità professionale e della pubblica amministrazione, in virtù della teorica del “contatto sociale qualificato”. Il lavoro si lascia apprezzare soprattutto per l’ampia e informata ricostruzione del quadro dottrinale e giurisprudenziale nelle esperienze giuridiche esaminate. Xxxx convincenti e, talora, eccessivamente “rapide” appaiono per contro, le riflessioni – pur se non prive di originalità – dedicate all’interazione fra regole di correttezza nell’adempimento delle obbligazioni e responsabilità civile (cfr., in particolare, pp. 96 ss.), per la non adeguata ricostruzione e considerazione del requisito dell’ingiustizia del danno, nell’art. 2043 cod. civ., a fronte dell’estensione del principio di correttezza, nella prospettiva “solidaristica”. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 3: Recesso, risoluzione e precedente tricolore, in Foro italiano, 2018, è una nota a sentenza, redatta a firma congiunta con altro Autore, senza attribuzione distinta del contributo di ciascuno; il che non consente di valutare la pubblicazione, ai fini della presente procedura.
- Pubblicazione n. 4: La responsabilità del medico dipendente e il gioco dell’oca (obblighi di protezione e alterum non laedere), 2017, affronta il tema della responsabilità del medico dipendente, alla luce della nuova disciplina introdotta dalla l. n. 24/17. Il lavoro ha il taglio (e i toni) di un primo, rapido, commento (critico) alla disciplina di nuova introduzione, pur rivelando il pregresso approfondimento del tema, da parte dell’A., che riprende la più ampia riflessione condotta nella monografia sugli obblighi di protezione. Valutazione: limitata.
- Pubblicazione n. 5: I danni punitivi e l’intenzionalità dell’offesa, 2017, affronta il problema dell’ammissibilità dei danni punitivi nell’esperienza giuridica italiana. Anche in questo caso, l’A. si avvale dei risultati già raggiunti in un precedente lavoro monografico, per svolgere rapide riflessioni sul problema dei rimedi nei confronti di condotte dolose. Valutazione: limitata.
- Pubblicazione n. 6: Diritto europeo della vendita: tra efficienza e protezione dei consumatori, 2014, è dedicata alla proposta di regolamento comunitario relativo al diritto
comune europeo della compravendita. L’A. svolge rapide, pur se puntuali, osservazioni sulle prospettive di uniformazione del diritto europeo della compravendita, anche alla luce di un’analisi gius-economica. Valutazione: limitata.
- Pubblicazione n. 7: La disciplina sul trattamento dei dati personali: profili esegetici e comparatistici delle definizioni (2003), è un contributo in volume, che affronta il tema delle definizioni presenti nella l. n. 75/1996, in materia di tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento di dati personali (“banca dati”, “trattamento”, “dati personali”, etc.). L’opera ha taglio prevalentemente esegetico, pur se non mancano spunti di originalità. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 8: Parallelismo consapevole e collusione nei mercati oligopolistici, 2001, è una nota a sentenza in materia di accertamento dell’esistenza di intese restrittive della concorrenza, nel caso di “parallelismo consapevole” nelle condotte di imprese operanti in un mercato oligopolistico. L’A. svolge brevi riflessioni sul problema dell’onere della prova dell’intesa vietata, alla luce della condotta delle imprese, senza condurre, peraltro, un adeguato approfondimento dei profili sostanziali e processuali. Valutazione: limitata.
- Pubblicazione n. 9: Appunti sulla responsabilità della banca per il pagamento di assegno non trasferibile al falso legittimato, 1999, è una nota a sentenza sul complesso problema del pagamento di assegno non trasferibile a persona diversa dal prenditore o dal banchiere giratario per l’incasso e, dunque, ai rapporti fra art. 1992, 2° co., cod. civ., e art. 43, 2° co.,
l.a. Il lavoro ha taglio prevalentemente compilativo, pur denotando un’accurata ricostruzione del dibattito dottrinale e giurisprudenziale. Valutazione: limitata.
- Pubblicazione n. 10: Imitazione servile: forme funzionali e varianti innocue o esigibili, in
Foro italiano, 1998: La pubblicazione non è pervenuta, pertanto non è valutabile.
- Pubblicazione n. 11: Informazioni inesatte e responsabilità civile della banca, in Foro italiano, 1999, è una nota a sentenza sul tema della responsabilità della banca trattaria per informazioni inesatte rispetto alla situazione finanziaria del traente (c.d. xxxxxxxxx). Lo scritto ha taglio prevalentemente compilativo. Valutazione: .
- Pubblicazione n. 12: Obbligo legale di contrarre: default e responsabilità (precontrattuale?), in Danno e responsabilità, 1999, è una nota a sentenza sul tema della responsabilità precontrattuale dell’impresa monopolista, che ritardi sensibilmente la conclusione del contratto. Lo scritto ha taglio prevalentemente compilativo, pur evidenziando un’accurata ricostruzione dei problemi evocati, con spunti di originalità. Valutazione: limitata.
Le pubblicazioni sono per lo più pertinenti, rispetto al SSD IUS/02 e presentano rilevante collocazione editoriale scientifica. Il giudizio complessivo è positivo, rispetto alle opere monografiche, pur se con i rilievi formulati, accettabile, rispetto al contributo in volume, limitato, rispetto alle note a sentenza, nelle quali carente e, talora, del tutto assente è la riflessione comparatistica, nonché, più in generale, la ricostruzione critica e sistematica dei problemi evocati. Nel complesso, la produzione scientifica del candidato è per lo più congruente con il ruolo da ricoprire, ha rilevante collocazione editoriale scientifica e diffusione nella comunità scientifica.
L’attività didattica è coerente con il SSD IUS/02, avendo ad oggetto prevalentemente il diritto comparato.
Non apprezzabile risulta l’attività istituzionale.
In conclusione, il candidato è sufficientemente qualificato a ricoprire il ruolo per il quale è stato bandito il posto, pur se con le riserve espresse.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxx XXXXX:
Il candidato Xxxxx XXXXX presenta un curriculum dal quale risulta un impegno didattico e di ricerca inquadrabile nel SSD di cui alla presente procedura comparativa, come dimostra l’appartenenza all’Associazione di Diritto Comparato (AIDC). L’attività di ricerca, oltre alle pubblicazioni, è limitata alla partecipazione al comitato editoriale di una prestigiosa rivista italiana di classe A.
Le dodici pubblicazioni proposte dal candidato Xxxxx XXXXX (di cui otto compaiono in riviste di classe A) coprono alcune aree del diritto patrimoniale (teoria generale delle obbligazioni, concorrenza, responsabilità medica e diritto europeo dei contratti). Non tutte risultano coerenti con il SSD di cui alla presente procedura, per assenza di informazioni e riflessioni di carattere comparatistico. Il giudizio sulle pubblicazioni è complessivamente positivo, con le precisazioni che seguono.
- Pubblicazione n. 1, 2012, Willful breach e inadempimento doloso: Si tratta di un buon contributo alla comprensione dell’inadempimento intenzionale, anche nelle sue ricadute sulla quantificazione del danno riparabile. Pur mancando, talora, di profondità storica (si allude, a mo’ di esempio alle mancate ragioni che spiegherebbero la netta prevalenza del rimedio risarcitorio rispetto al rimedio in forma specifica nei sistemi di common law), lo studio approfondisce il tema con adeguate ricerche di dottrina e giurisprudenza, nonché attraverso una corretta ricostruzione sistematica dei dati normativi (si fa riferimento soprattutto al cap. III, dedicato alla regola di prevedibilità del danno) o di soft law. Il lavoro giunge, perciò, ad una convincente e nuova argomentazione sull’opportunità di trattare diversamente, scoraggiandolo, l’inadempimento doloso perché opportunistico, dall’inadempimento efficiente, anche mediante un rimedio (la reversione, o retroversione del guadagno, o disgorgement) alternativo ai danni punitivi. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 2, 2007, Obblighi di protezione: il lavoro affronta il tema dell’inquadramento sistematico degli obblighi di protezione nell’ambito di una teoria generale delle obbligazioni come rapporto complesso. La tesi sostenuta, ossia la limitazione della fattispecie assoggettata agli obblighi di protezione alla sola ipotesi del contatto negoziale, viene affermata con chiarezza al termine di una ricca ricostruzione storico- sistematica, non sempre convincente sotto il profilo delle argomentazioni sostenute e delle conclusioni raggiunte (si allude, in particolare, al regime giuridico applicabile agli obblighi di protezione, di cui al cap. IV), e talvolta utilizzando un linguaggio quasi colloquiale. Ricca di interessanti spunti ed informazioni risulta l’analisi, nel cap. III, dei temi corrispondenti nei sistemi francese, inglese e nordamericano, benché non siano del tutto chiare le conclusioni comparative che se ne traggono. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 3: XXXXX XXXXX - XXXXXXX XXXXXXXXX Recesso, risoluzione e precedente tricolore, Foro it., 2018: non valutabile.
- Pubblicazione n. 4. La responsabilità del medico dipendente e il gioco dell’oca (obblighi di protezione c alterum non laedere, Foro it., 2017. L’articolo propone una lettura critica, breve ma efficace, dell’art. 7, c. 3, L. n. 24/2017 (c.d. legge ‘Gelli- Bianchi’), sul tema specifico della responsabilità del medico operante all’interno di una struttura sanitaria. Ritornando sulle tesi già ampiamente esposte nella monografia del 2007 (pubblicazione n. 2), l’intervento suggerisce aporie e persino profili di incostituzionalità della norma, frutto di documentate conoscenze della giurisprudenza e puntuali riflessioni anche sul pianto operativo della norma. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 5: I danni punitivi e l’intenzionalità dell’offesa, Foro it., 2017. L’articolo prende spunto da un’importante ordinanza della cassazione per l’eventuale
assegnazione alle sezioni unite della questione della non riconoscibilità, per contrarietà con l’ordine pubblico, della sentenza straniera che conceda danni punitivi. Riprendo in parte quanto già argomentato nella monografia del 2012 (pubblicazione n. 1), l’autore ripropone la sua tesi dell’opportunità di distinguere i casi di inadempimento doloso da quelli di inadempimento colposo, ammettendo il fondamento civilistico dei danni esemplari, nonché suggerendo i possibili criteri di quantificazione dei danni punitivi. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 6: Diritto europeo della vendita: tra efficienza e protezione dei consumatori, Foro it., 2014. L’articolo analizza taluni aspetti del CESL mettendone in rilievo alcune criticità, soprattutto di carattere generale (se uno strumento opzionale – peraltro ormai ritirato dall’agenda della Commissione Europea – possa essere in grado di assicurare uniformità, alta protezione del consumatore e abbattimento dei costi transattivi) alla luce di argomentazioni che dimostrano buona padronanza della metodologia gius-economica nord-americana. Le conclusioni si dimostrano coerenti con le premesse e con l’impostazione metodologia adottata. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 7: La disciplina sul trattamento dei dati personali: profili esegetici e comparatistici delle definizioni, 2003. L’articolo, corposo e di ampio respiro, analizza in maniera accurata le definizioni innovative adottate dall’abrogata l. n. 675/1996, e i loro possibili contenuti, dimostrando un’ottima conoscenza, nella materia trattata, della letteratura disponibile al tempo e dei risvolti applicativi. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 8: Parallelismo consapevole e collusione nei mercati oligopolistici, Foro it., 2001. Il candidato affronta in maniera approfondita e completa, pur nello spazio di una nota, il tema del divieto delle pratiche concordate nei mercati monopolistici. La nota è ben strutturata, poiché spiega in maniera chiara il peso della sentenza del Consiglio di Stato in commento nel contesto giurisprudenziale italiano ed europeo, consentendo altresì al lettore di comprendere appieno la portata applicativa della normativa. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 9: Appunti sulla responsabilità della banca per il pagamento di assegno non trasferibile al falso legittimato, Foro it., 1999. La nota affronta in modo esauriente il tema trattato, ripercorrendo i precedenti giurisprudenziali e ricostruendo gli orientamenti dottrinali inerenti la responsabilità ex art. 43 l.a. e i controversi significati del criterio della diligenza. Acquista, in tal modo, maggiore significato la pronuncia commentata che, riprendendo un vecchio orientamento, ripropone la tesi della responsabilità oggettiva. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 10: Imitazione servile: forme funzionali e varianti innocue o esigibili, Foro it., 1998: NON VALUTABILE.
- Pubblicazione n. 11: Informazioni inesatte e responsabilità civile della banca, 1998. La nota dà conto in modo esauriente dell’orientamento giurisprudenziale e del dibattito dottrinale intorno alle informazioni inesatte colposamente rilasciate da una banca (c.d. xxxxxxxxx), invitando comunque il lettore a riflettere sulle evoluzioni interpretative dell’art. 2043, che lentamente abbandonano i rigidi limiti del diritto soggettivo per muoversi verso l’interesse alla libera esplicazione dell’autonomia privata. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 12: Obbligo legale di contrarre: default e responsabilità (precontrattuale)? 1999. La nota illustra come la decisione della Corte Suprema di adeguarsi ai nuovi orientamenti giurisprudenziali che ritengono sussistente la responsabilità precontrattuale anche in caso di successiva stipulazione del contratto, sia condivisibile nel caso di specie, trattandosi di un obbligo legale di contrarre a carico di un ente pubblico economico che
opera in situazione di monopolio. Il candidato arricchisce il commento con ulteriori argomentazioni, spiegando perché alla stessa conclusione non si possa pervenire nelle fattispecie caratterizzate da impegni a contrarre di matrice convenzionale. Valutazione: accettabile.
L’attività didattica, sebbene costante nella carriera, non è di particolare rilievo e intensità per il SSD IUS/02, ed è prevalentemente consistente in docenza a contratto. Non risulta alcuna attività integrativa e/o di servizio agli studenti, né alcun compito istituzionale. Complessivamente, il giudizio sul Candidato è sufficiente.
GIUDIZIO COLLEGIALE DELLA COMMISSIONE:
Curriculum e attività di ricerca: 10
Il curriculum del candidato Xxxxx XXXXX rivela una buona formazione nell’ambito del diritto comparato. Il percorso formativo è limitato alla laurea in Giurisprudenza, e l’attività di ricerca si è concentrata su temi specifici del diritto patrimoniale comparato, risultanti in pubblicazioni di carattere scientifico e in una partecipazione a convegno scientifico nazionale.
Punteggio: 8
Le pubblicazioni valutabili sono tutte pertinenti al SSD IUS/02 richiesto dal bando, e la commissione esprime un giudizio complessivamente positivo. Preso atto dei giudizi individuali espressi da ciascun commissario per ciascuna delle pubblicazioni prodotte dal Candidato, all’unanimità la commissione assegna i seguenti punteggi per ciascuna pubblicazione:
n. 1: 8
n. 2: 7
n. 3: NON VALUTABILE n. 4: 2
n. 5: 1
n. 6: 1
n. 7: 2
n. 8: 1
n. 9: 1
n. 10: NON VALUTABILE n. 11: 1
n. 12: 1
Attività didattica e integrativa, servizio agli studenti e compiti istituzionali:
L’attività didattica del candidato Xxxxx XXXXX è limitata a docenza a contratto ed integrativa, seppure esercitata continuativamente dal 1999 ad oggi; non viene specificata l’attività di servizio agli studenti. Non dichiara di aver svolto attività istituzionale.
Punteggio: 2
Allegato n. 3 al verbale n. 4
VALUTAZIONE DEL CURRICULUM, DELL’ATTIVITÀ DI RICERCA, DELLE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE, DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA E DEI COMPITI ISTITUZIONALI DEL CANDIDATO XXXXX XXXXXX
CURRICULUM | TITOLI VALUTABILI |
Si laurea presso Università’ Cattolica di Milano nel 1989, con votazione 110/110 e lode. Nel 1998 ha conseguito il Dottorato presso lo European University Institute Ha conseguito l’abilitazione come Professore di I fascia nel 2017. Dal 1990 al 1998 ha beneficiato di borse di studio da Università italiane ed europee. È stato vincitore d una borsa di studio del MIUR (2013-14) “Messaggeri della conoscenza”. Nel 2018 ha conseguito un premio (Università Xxxxxx XXX, Madrid: “complementos retributivos”) per le pubblicazioni. Dal 1998 ad oggi ha svolto attività didattica con le seguenti posizioni estere: Università di Madrid (CIII), Spain, Research Professor/Investigador Distinguido (dal 2015 ad oggi); University of Exeter, UK - School of Law (2009-10/2015): Reader/Associate Professor E’ referee per numerose riviste straniere Abilità linguistiche: inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo | Laurea e dottorato di ricerca Abilitazione Scientifica Nazionale I fascia Conseguimento di premi e fellowship |
ATTIVITA’ DI RICERCA | TITOLI VALUTABILI |
Tra il 1995 e il 1996 è stato visiting researcher presso: Harvard Law School, Cambridge, Mass., (USA); London School of Economics, London, (UK); Universitat Xxxxxx Xxxxx, Barcelona, (Spain), Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx Scholarship - Spanish Government. Dal 1994 ha preso parte a numerosi gruppi di ricerca, in Italia e all’estero. E’ autore di sessantaquattro pubblicazioni, due monografie, articoli e contributi in volume, di cui diciotto in classe A, con una produzione scientifica continuativa sotto il profilo temporale. Sotto un profilo qualitativo, la qualità della produzione scientifica del candidato è attestata - sulla base della originalità, innovatività, rigore metodologico e rilevanza di ciascuna pubblicazione - non solo | Qualità della produzione scientifica, valutata all’interno del panorama nazionale ed internazionale della ricerca Rilevanza scientifica della collocazione editoriale di ciascuna pubblicazione e sua diffusione all'interno della comunità scientifica |
dalla collocazione editoriale (collane e riviste di prestigio con peer review), ma anche dalla sua diffusione all'interno della comunità scientifica, attestata dalle numerose citazioni e recensioni degli scritti. E’ stato relatore all’estero in quindici convegni di carattere scientifico: -HOBART, XXXXXXXXXX XX XXXXXXXX, XXX XXXXXX, XXXXXX, XXXXXXXXX, 00 APRIL 2001 (‘JUDGES, PROFESSORS AND LEGISLATORS OF CONTINENTAL LEGAL SYSTEMS AND THE EUROPEANISATION OF PRIVATE LAW’) -SYDNEY, XXXXXXX XXX LAW FIRM, SYDNEY, AUSTRALIA, 24 APRIL 2001 (‘INTERNATIONALISATION OF MARKETS AND THE EUROPEANISATION OF PRIVATE LAW’) -NICOSIA, CYPRUS, NOV 13-15 2002, WORKSHOP ON COMPETITION LAW ORGANISED BY THE BRITISH HIGH COMMISSION (‘THE ENFORCEMENT OF EU LAW AND THE ENLARGEMENT OF EUROPE’) -BUENOS AIRES, THE UNIVERSITY OF BUENOS AIRES, ARGENTINA, FACULTY OF LAW, (‘GLOBALISATION AND PRIVATE LAW’) 18.02.2004 -BUENOS AIRES, COLLEGIO DOS ABOCADOS, BUENOS AIRES, ARGENTINA (‘CONTRACT LAW AND EUROPEANISATION’), 19.02.2004 -DURHAM, UNIVERSITY OF DURHAM, SCHOOL OF LAW (‘PRIVATE LAW AND JUDGES IN EUROPE’) 2006 -LEICESTER, UNIVERSITY OF LEICESTER, SCHOOL OF LAW (‘PRIVATE LAW, EUROPEANISATION AND COMPARATIVE LAW’), 2007 -XXX XXXXX, USA, UNIVERSITY OF MICHIGAN, SCHOOL OF LAW, CENTRE FOR EUROPEAN UNION STUDIES, (‘EUROPEAN CONSTITUTIONALISM AND FEDERALISM’) Agosto 2007 -BRISBANE, AUSTRALIA, XXXXXXXX UNIVERSITY, SCHOOL OF LAW, (‘CONSUMER CONTRACT LAW AND GLOBALISATION’ ), Agosto 2008 -BRUSSELS, BELGIUM, FREIE UNIVERSITAT, 2010 (‘THE CHANGING MEANING OF THE RULE OF LAW IN EUROPE’) - SOUTHAMPTON, UNIVERSITY OF SOUTHAMPTON, SCHOOL OF LAW, 2011 (‘BEYOND SOVEREIGNTY---THE QUEST FOR | Partecipazione, in qualità di relatore, a congressi e convegni internazionali |
POLITICAL ETHICS IN EUROPEAN LAW’) -EXETER, UNIVERSITY OF EXETER, SCHOOL OF LAW, 2011 (‘BEYOND SOVEREIGNTY--- THE QUEST FOR POLITICAL ETHICS IN EUROPEAN LAW’) -DUSSERLDORFF, UNIVERSITY OF DUSSERLDORFF, FACULTY OF LAW (‘EUROPEAN UNION AND COMPARATIVE PRIVATE LAW’) gennaio 2013 -TALLIN UNIVERSITY, settembre 2016 -HAMBURG, MAX-PLANK-INSTITUTE OF COMPARATIVE LAW, febbraio 2017 Dal 1990 ad oggi ha organizzato numerosi convegni in diverse Università italiane, europee, nord-americane, australiane e della Nuova Zelanda. |
PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE | TITOLI VALUTABILI |
1. The Struggle for European Private Law, Oxford Xxxx Publishing, 2015 (monografia) 2. The Transformation of Contract in Europe, Kluwer Law International, 2003 (monografia) 3. Tra Europa e Diritto Privato. La Questione del Bilanciamento secondo il Diritto Civile Comparato, in Europa e Diritto Privato, 1/2018 (articolo in rivista) 4. On the ‘Rationalities’ of European Private Law – Between the Internal Market and Law’s Discourse, in European Law Journal, 2016 (articolo in rivista) 5. Taking Private Law Rights Seriously: Of Balancing and the Jurisprudence of the Court of Justice of the European Union, in The Cambridge Yearbook of European Studies, 2014 (articolo in rivista) 6. Of Constitutionality and Private Consumer Law in Europe, in Journal of European Consumer and Market Law, 2012 (articolo in rivista) 7. The Question Concerning the Common Frame of Reference, in European Law Journal, 2012, (articolo in rivista) 8. Of Harmonization and Fragmentation: | Tutti valutabili |
The Problem of Legal Transplants in the Europeanization of Private Law, in Masstricht Journal of European and Comparative Law, 2010 (articolo in rivista) 9. Beyond Enchantment—The Possibility of a New European Private Law, in Yearbook of European Law, 2009 (articolo in rivista) 10. Taking Comparative Law Seriously - Europe’s Private Law and the Poverty of the Orthodoxy, in American Journal of Comparative Law, 2006 (articolo in rivista) 11. THE “RULES” DILEMMA—THE COURT OF JUSTICE AND THE REGULATION OF STANDARD FORM CONSUMER CONTRACTS IN EUROPE, The Columbia Journal of European Law, 2006/7 (articolo in rivista) 12. A ‘European’ Tort Law? Comparative Thoughts on an ‘Essentially Contested’ Private Law Institution, in Research Handbook on European Tort Law, 2017 (contributo in volume) |
ATTIVITA’ DIDATTICA | TITOLI VALUTABILI |
Dal 2015 ad oggi ricopre il ruolo di Research Professor/Investigador Distinguido presso la Universidad de Madrid (CIII), in Spagna. I suoi insegnamenti includono seminari in Comparative Law e Derecho Comparado (LLM) Dal 1998 al 2015 ha svolto le seguenti attività accademiche di docenza e ricerca presso istituti universitari all’estero: 1998-1999, University of Cambridge, Faculty of Law (UK): Assistant Lecturer; 2000-2003 University of Sheffield, School of Law (UK) Lecturer; 2003-2010 University of Aberdeen, School of Law (UK) Senior Lecturer; 2010-2015, University of Exeter, School of Law (UK), Associate Professor/Reader. Durante questi anni di docenza nelle Università sopra citate ha tenuto corsi ufficiali undergraduate e master (LLM: (Comparative Law; English Private Contract Law; Italian Private and Constitutional Law; Scottish Private Contract Law; Introduction to French Private Law, Introduction to Spanish Private Law, European Private Law, European | Attività di docenza in Italia e all’estero |
Constitutionalism) ed ha altresì svolto attività didattica integrativa e di servizio agli studenti (Direttore/supervisor di tesi di dottorato e tesi di master). E’ stato Visiting Professor presso le Universita’ di Modena e Reggio Xxxxxx (2012-13) Universita’, l’Università degli studi di Salerno (2013-14), l’Università di Bolzano, Science Po (Parigi) Ha insegnato ed è stato membro del collegio dei docenti presso dottorati di ricerca. | Attività didattica integrativa e di servizio agli studenti |
ATTIVITA’ ISTITUZIONALI | TITOLI VALUTABILI |
Oltre all’attività istituzionale riconoscibile quale membro del Dipartimento o Facoltà nelle Università presso le quali ha insegnato, dal 2003 al 2010 è stato Direttore del Centro Ricerca presso la University of Exeter (UK) e Direttore di LLM presso la stessa Università (2010-2015). | Incarichi di gestione ed impegni assunti in organi collegiali e commissioni presso rilevanti enti pubblici o privati, organizzazioni scientifiche e culturali. |
Profilo sintetico del candidato: Xxxxx XXXXXX
Laureatosi presso l’Università’ Cattolica di Milano nel 1989, con votazione 110/110 e lode, ha conseguito nel 1998 il Dottorato presso lo European University Institute. Nel 2017 ha conseguito l’abilitazione a Professore di I fascia. Dal 1990 al 1998 ha beneficiato di borse di studio da Università italiane ed europee, e nel 2018 ha conseguito un premio dell’Università CIII di Madrid. E’ stato visiting researcher (1995- 1996) all’estero. Dal 1998 ad oggi ha svolto attività didattica con posizioni estere elencate nel curriculum. Dal 2015 ad oggi ricopre il ruolo di Research Professor/Investigador Distinguido presso la Universidad de Madrid (CIII), in Spagna. I suoi insegnamenti includono seminari in Comparative Law e Derecho Comparado (LLM). Dal 1998 al 2015 ha svolto numerose attività accademiche di docenza e ricerca presso istituti universitari all’estero. E’ stato Visiting Professor in Italia e all’estero. Ha, altresì, svolto attività didattica integrativa, di servizio agli studenti (Direttore/supervisor di tesi di dottorato e tesi di master), e istituzionale. Dal 1994 ha preso parte a numerosi gruppi di ricerca, in Italia e all’estero. E’ autore di sessantaquattro pubblicazioni, tra monografie, articoli e contributi in volume. E’ stato relatore all’estero in quindici convegni di carattere scientifico. Dal 1990 ad oggi ha organizzato molti convegni in diverse Università in Italia e all’estero. E’ referee per numerose riviste straniere. Dichiara plurime abilità linguistiche per inglese, francese, tedesco, portoghese e spagnolo.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxxx XXXXXXX:
Il Candidato è stato docente per molti anni presso Università e istituti del Regno Unito (in particolare presso l’università di Exeter) e attualmente dichiara di essere investigador distinguido presso l’università CIII di Madrid (Instituto de derecho humanos Xxxxxxxxx de Las Casas).
L’attività didattica, sebbene nutrita non appare centrata sullo specifico settore scientifico- disciplinare di cui alla presente procedura. Questo, per quanto in linea con la differente impostazione tipica delle istituzioni universitarie inglesi e in genere straniere, non consente di
riferire al settore scientifico tutta l’attività dichiarata che, in effetti, non si occupa esclusivamente ma solo in parte di diritto privato comparato né di diritto comparato nel senso al quale ci si riferisce in questa procedura di valutazione e anche nel senso previsto dalle declaratorie del settore. Ciò vale anche per quanto riguarda l’attività di ricerca e la produzione scientifica (a me ben nota da tempo) che, nonostante le declamazioni del candidato, è a mio avviso, piuttosto al “limite” del settore scientifico disciplinare e concorsuale. Difatti, più che scritti e ricerche di diritto privato comparato i lavori presentati dal candidato appaiono opere di carattere speculativo- filosofico modestamente conducenti a risultati originali, di rilievo e concreti. Dagli scritti del candidato, anche e soprattutto dalle opere maggiori, sembra che lo stesso non abbia piena contezza dei metodi e delle tecniche della comparazione giuridica moderna, scienza che in Italia ha trovato la massima espressione ed evoluzione. I lavori del candidato inoltre sembrano legati a una visione della comparazione giuridica diffusa, un tempo, nei college inglesi o americani, ignorando pressoché totalmente l’evoluzione degli studi comparatistici in Italia e oggi anche nel resto del mondo. Sembra quasi che il candidato sia fermo come dato innovativo all’individuazione delle c.d. “Tesi di Trento” del lontano 1987. E se questo può, al massimo, essere perdonabile nella monografia del 2003 lo è molto di meno nei lavori più recenti. Inoltre i lavori successivi alla monografia del 2003, e presentati per questa valutazione comparativa, riprendono molto spesso se non esclusivamente, a volte anche pedissequamente, temi e argomenti già trattati. In generale la produzione scientifica del candidato, presentata per la presente valutazione, non è particolarmente ampia per interessi né per qualità dei temi studiati (spesso solo in apparenza legati in concreto al diritto privato comparato, sia pure nel più ristretto ambito del diritto privato europeo) né per originalità di approccio e risultati. La produzione scientifica del candidato si è infatti essenzialmente concentrata su aspetti del diritto europeo condensati nella ricognizione più o meno critica del progetto di “codificazione” del diritto europeo dei contratti, di alcuni aspetti in materia di clausole abusive e sulla “costituzionalizzazione” del diritto privato europeo. Nonostante la gran mole di lavoro occorre però anche dire che lo sforzo ricostruttivo e l’analisi degli argomenti spesso è meramente speculativa senza che siano effettivamente approfonditi gli aspetti concreti dei fenomeni descritti e soprattutto senza che vi sia un adeguato impianto sistematico chiaro: non aiuta, ad esempio il dichiarato intento di esplorare, in poco più di 150 pagine, “the complexities, and interconnections, of the supposedly separate realms of comparative law, European Law, private law, legal history, constitutional law, sociology of law and, last but not least, legal theory and jurisprudence”; o l’affermazione secondo cui esisterebbe una “comparazione ortodossa” del diritto privato europeo basata o sulla “law in action” o sul “law in context” il cui insegnamento sarebbe fallace e fuorviante e da sostituire con la nuova comparazione che, al contrario della “vecchia” dalla natura astratta e dunque “unable to bring to light the elements at work in europeanization” sarebbe l’unica capace “of casting light on the developments that truly matter” (ma quali questi siano e come ciò si possa fare in concreto non è chiaro).
Lo stile espositivo, a mio avviso e soprattutto nel lavoro presentato in lingua italiana, è farraginoso e ridondante, spesso stucchevole nella ricerca dell’originalità di esposizione. La diffusione dei lavori del candidato è più conseguenza dell’uso della lingua inglese che della effettiva qualità intrinseca degli stessi che non sembra abbiano lasciato un particolare segno nell’accademia italiana di riferimento; come del resto non sembra che i migliori e noti studi italiani di diritto comparato e di diritto privato dell’U.E., nonostante la loro diffusione e rilievo anche internazionale, abbiano lasciato un particolare segno nella produzione scientifica del candidato.
Scendendo nel particolare:
Monografie:
- Pubblicazione n. 1: “The Struggle for European Private Law”, 2015 dall’ampolloso sottotitolo “A critique of codification”, riprende in larga misura argomenti già trattati dal
candidato in particolare negli articoli pubblicati dallo stesso candidato (e qui presentati per la valutazione). Anche in questo caso il titolo risulta quanto meno misleading in quanto sembra riferirsi allo sviluppo ed alla evoluzione del diritto privato europeo ma in realtà si limita a descrivere senza particolari spunti di originalità la “storia evolutiva” e la genesi del Draft Common Frame of Reference. L’opera è, nonostante le premesse e le promesse dell’autore, essenzialmente compilativa-ricostruttiva per larghissima parte. Ciò di per sé non sarebbe negativo ma lo diviene se si considera che il lavoro è datato 2015 e dunque avrebbe benissimo potuto fare tesoro di tutto l’apporto della comparatistica e della civilistica che dall’emanazione dello stesso Draft in poi si è via via accumulato. In realtà basta leggere il volume e controllarne le note bibliografiche per accorgersi che della comparatistica internazionale ed italiana c’è poca traccia. Capisco che per l’autore la “comparatistica tradizionale” approccerebbe il tema della “codificazione del diritto privato europeo” in modo appunto tradizionale e cioè guardando essenzialmente alla codificazione come “strumento” positivistico mentre egli, dichiarandosi paladino di un approccio dedicato addirittura ad “exploring the complexities, and interconnections, of the supposedly separate realms of comparative law, European law, private law, legal history, constitutional law, sociology of law and, last but not least, legal theory and jurisprudence”, sostiene che la “codificazione del diritto privato europeo” debba essere studiata guardando al ruolo della “jurisprudence” che nella sua accezione sta a significare dottrina e giurisprudenza. Ma proprio la dottrina comparatistica italiana dal dopoguerra sostiene e ha sviluppato la tecnica della scomposizione e dissociazione dei formanti e gli studi comparatistici in materia anche di diritto privato europeo partono sempre da questi presupposti. Peccato che nel libro qui in esame a parte qualche richiamo agli scritti di Xxxx o di Patti, o di Rodotà e Xxxxxxx (tutti indubitabilmente Maestri indiscussi) non vi sia traccia della pur vasta letteratura che si è sviluppata in materia. A parte le difficoltà di un preciso inquadramento in un settore scientifico di questo lavoro (filosofia del diritto, storia del diritto, diritto europeo….) non mi sembra, o almeno io non sono riuscito a rilevarlo, che si faccia uso del metodo comparatistico. Mi sembra particolarmente grave che non venga neppure accennata la differenza tra armonizzazione, unificazione e concorrenza dei modelli nel diritto europeo; o alle tesi sulla circolazione dei flussi giuridici. Mi sembra altrettanto grave che non si faccia mai riferimento, pur guardando all’armonizzazione/unificazione del diritto privato europeo, al metodo dell’analisi e ricostruzione bottom up seguito ad esempio nel caso del Common Core of European Law Project che l’autore non ha neppure preso in considerazione nonostante la sua grande importanza internazionale e gli ottimi risultati raggiunti.
Del resto il libro, come si diceva è difficilmente inquadrabile in un preciso settore disciplinare trattando essenzialmente della “storia” dei “principi Lando” più che del diritto privato europeo e della sua “codificazione” e della “filosofia” che può stare alla base della scelta (o meno) di “codificare” il diritto privato dei contratti.
Anche il riferimento alla “costituzionalizzazione” di ampie parti del diritto privato poteva essere affrontata con maggiore rigore scientifico e con metodo comparatistico. E lo stesso si può dire del concetto di “de-codificazione” che sarebbe stato più corretto considerare come ipotesi di apparente perdita della centralità del codice a causa del moltiplicarsi della “statutorification”.
L’opera, per quanto si sforzi di apparire doviziosa e ricca di informazioni, non presenta, a mio avviso, particolari spunti di originalità.
Nel complesso e tenuto conto dei limiti qui evidenziati e considerata anche la “rielaborazione” (spesso riproposizione) di temi ed argomentazioni già esposte in altri
scritti dell’autore, il giudizio, alla luce dei criteri previsti dal bando, non può che essere poco più che mediocre.
- Pubblicazione n. 2: “The Transformation of Contract in Europe”, 2003. E’ la evoluzione ponderata della tesi dottorale del candidato. E’ verosimilmente l’opera migliore del candidato nonostante sia stata scritta 16 anni fa e nonostante l’apparente ingannevolezza del titolo che lascerebbe pensare ad uno studio argomentato e sistematico sull’evoluzione del contratto in Europa. Difatti, (prescindendo dall’errore metodologico di voler accomunare i concetti di Contratto, Contract, Contrat e Vertrag ignorando bellamente la lezione di Gorla, se non quella di Xxxxx, Xxxxx, Xxxxxxxxx, Xxxxxxx, e via dicendo) la monografia in questione punterebbe in apparenza a ricostruire l’evoluzione del diritto contrattuale nel secolo scorso in Inghilterra, Francia, Germania e Italia e della sua “europeizzazione”. In realtà, il lavoro in questione è centrato su un aspetto molto settoriale del diritto dei contratti e cioè sulla regolamentazione degli “standard form contracts” che, a detta dell’autore, sarebbe il paradigma dell’intero diritto dei contratti, anzi coinciderebbe in pieno con il diritto dei contratti tanto da giustificare l’equiparazione tra i due fenomeni nel titolo (e nei titoli dei singoli capitoli) dato alla monografia. L’autore, infatti, ritiene che poiché sostanzialmente la stragrande quantità dei contratti è conclusa in base a “forme standard” lo studio di questi contratti rappresenta più che il core business del diritto contrattuale, il diritto dei contratti. Va da sé che questa impostazione non solo non è condivisibile ma è anche evidentemente smentita dalla realtà. Basta pensare agli innumerevoli contratti di trasferimento della proprietà immobiliare, ai contratti di locazione, ai contratti per la prestazione di servizi e più in generale a tutti quei contratti che legano due o più soggetti senza passare da uno “standard form”. Salvo che l’autore non intendesse riferirsi al rapporto tra forma e formalità studiato e ben esplicitato da Xxxxxxxx Xxxxxxxxx nei suoi scritti sul contratto (nel diritto inglese ed italiano); ma non mi sembra tuttavia che sia questo il caso.
Ciò posto e ricondotto il core business della monografia in esame al solo e più ristretto ambito degli “standard form contracts” si può apprezzare una ricostruzione in chiave storica dell’evoluzione di questa tipologia di contratti sia dall’inizio del secolo scorso che, soprattutto la sua evoluzione più recente anche a seguito dell’emanazione della direttiva sugli “unfair terms” nei contratti a tutela dei consumatori.
A seguire, una parte dedicata alla ricostruzione della “risposta” degli ordinamenti europei (Regno Unito, Italia, Francia, Germania) e la descrizione della “transformation from rules to market factors”.
L’originalità dello studio a detta dell’autore consisterebbe in un approccio “non ortodosso” alla comparazione e quindi non nell’analisi sistematica delle regole quanto nella ricerca e nell’individuazione delle ragioni socio-politiche che producono la scelta legislativa. Che questo sia un metodo comparativo è indubitabile. Sono però molto più dubbioso sull’originalità dell’approccio visto che questo “metodo” sta alla base di quasi tutti i lavori dei comparatisti moderni ed in particolare delle varie scuole di pensiero italiane; alle quali scuole, tuttavia l’autore non fa mai riferimento. Xxxx, proprio nella parte dedicata alla ricostruzione del background dottrinale mi sembra che le citazioni degli autori siano poco attinenti alla dottrina comparatistica e più (almeno per quanto riguarda gli italiani) a quella “civilistica”. Certo vengono citati anche Zweigert and Xxxx (come pure Xxxxx, Xxxx e Xxxxxxx, Xxxxx) ma non vedo traccia della comparatistica moderna, soprattutto italiana, che pure sul tema ha scritto e tanto. Tra l’altro per quanto si possa assolutamente condividere l’affermazione che il comparatista deve tenere conto non solo delle “regole legali” ma anche del contesto evolutivo socio- economico e storico, non si può condividere l’accomunare iniziative molto diverse tra loro
come quella della commissione Xxxxx ed il Common Core of European Law Project dove proprio quest’ultimo ha come scopo preciso e dichiarato lo studio bottom up di vari aspetti del diritto “europeo” facendo leva non solo sulle singole norme ma soprattutto sul background storico-evolutivo, sociale, economico che quelle norme hanno contribuito a creare.
Nel complesso, tenuto in conto le sopraesposte riserve, alla luce dei criteri previsti dal bando, il giudizio su questo lavoro è valutabile come sufficiente.
Articoli su riviste nazionali:
- Pubblicazione n. 3: “Tra Europa e Diritto Privato. La Questione del “Bilanciamento” secondo il Diritto Civile Comparato”, 2018, è in buona sostanza una riproposizione sintetica ed in lingua italiana di alcuni lavori precedenti. A parte la farraginosità dello stile, il lavoro in questione non mostra alcuna originalità ed anzi ripropone i difetti e le lacune metodologiche che si sono evidenziate negli altri scritti in lingua inglese. Vengono ripresi i temi del CFR, la tutela dei consumatori, il caso Xxxxxxxxxx, il caso Xxxx, e via dicendo. In realtà anche a giudicare dalla “complessità” del discorso mi sembra che questo lavoro provi a compattare una serie di argomentazioni ma in modo confuso e frettoloso. Come già detto per altri lavori il metodo comparatistico in realtà è poco o per nulla usato. I riferimenti alla dottrina italiana ed internazionale sono risalenti rispetto all’anno di pubblicazione e ciò è ancor più grave perché sembra che l’autore ignori gli studi classici dei comparatisti e dei civilisti e degli studiosi di diritto “sostanziale” europeo. Ad esempio mi sembra che l’autore faccia una certa confusione tra clausole vessatorie e clausole abusive che, piaccia o non piaccia, hanno origini, motivazioni e funzioni diverse. Come del resto appare piuttosto oscura l’affermazione secondo cui il lavoro procederà con “uno sguardo comparativo con particolare riguardo, da un canto, al diritto germanico ed a quello italiano delle clausole contrattuali abusive e del recesso da contratto e, d’altro canto, al diritto europeo quale momento centrale delle dinamiche di cui è discorso, all’interno di un contesto interpretativo civilistico che non più solo nazionale è, e nemmeno financo solo comparativo”; laddove non si riesce a capire che cosa intenda l’autore per contesto comparativo visto che poi nel lavoro in questione la dottrina comparatistica viene di fatto ignorata. Ciò detto, il giudizio, anche alla luce dei criteri previsti dal bando è, a mio avviso di insufficienza.
Articoli su riviste straniere:
- Pubblicazione n. 4: “On the Rationalities of European Private Law – Between the Internal Market and Law’s Discourse”, 2016, è un brevissimo articolo che, in risposta ad un lavoro di
X. Xxxxx, riprende in poche battute il tema già tante volte sviscerato dallo stesso Xxxxxx negli altri lavori. Trattandosi di un brevissimo lavoro ovviamente non ci sono spunti originali o novità di approccio, peraltro, come del resto è già apparso per gli altri scritti, non perfettamente in linea con la metodologia comparatistica qui del tutto assente. Il giudizio, alla luce dei criteri previsti dal bando, è sufficiente.
- La pubblicazione n. 5: “Taking Private Law Rights Seriously: of Balancing and the Jurisprudence of the Court of Justice of the European Union”, riprende per l’ennesima volta alcuni dei temi di fondo dell’ambito delle ricerche del candidato. Qui il richiamo è ancora una volta al caso Xxxxxxxxxx ed alle sue implicazioni. Vengono poi analizzati i casi Xxxxxxxxx e Xxxxxxxx nella prospettiva della protezione dei consumatori alla luce della teoria del “balancing”. Il lavoro presenta alcuni interessanti spunti ed è decisamente strutturato in modo migliore rispetto alle altre pubblicazioni. Pertanto, a mio avviso, alla luce dei criteri previsti dal bando, il giudizio è positivo.
- Pubblicazione n. 6: 2012 “Of Costitutionality and Private Consumer Law in Europe”, 2012, riprende in modo molto sintetico alcuni passaggi sul rapporto tra costituzionalismo e diritto europeo dei contratti relativamente al CFR. Il lavoro, anche per la sua brevità, scarsa novità e mancanza di approcci realmente comparatistici è da considerare a mio avviso, alla luce dei criteri previsti dal bando, mediocre.
- Pubblicazione n. 7: “The Question Concerning the Common Frame of Reference”, 2012, è con tutta evidenza una riproposizione del tema su cui il candidato ha concentrato i suoi sforzi. Il lavoro, anche per la tipologia editoriale, si dimostra decisamente meglio organizzato rispetto agli altri lavori. Il giudizio, alla luce dei criteri previsti dal bando, è pertanto positivo.
- Pubblicazione n. 8: “Of Harmonization and Fragmentation: the Problem of Legal Transplant in the Europeanization of Private Law”, 2010, utilizza la teoria del “legal transplant” per criticare alcune soluzioni di diritto europeo dei contratti. Si tratta del terzo lavoro della serie iniziata con gli articoli di cui ai punti 10 e 9. Il tema, in apparenza ricchissimo di sfumature, purtroppo viene affrontato con una limitatezza non solo dovuta alla collocazione editoriale. Ovviamente vengono ripresi temi già trattati nella monografia del 2003 ed in altri scritti. Qui però almeno c’è, come si diceva, un preciso riferimento ala teoria del legal transplant (anche se se ne cita solo marginalmente l’ideatore e cioè X. Xxxxxx) che il candidato mostra di conoscere e saper utilizzare. Anche in questo caso a mio avviso non c’è una particolare originalità di risultati. Il giudizio, alla luce dei criteri previsti dal bando, è pertanto buono.
- Pubblicazione n. 9: “Beyond Enchantment – The Possibility of a New European Private Law”, 2009, prosegue nella serie inaugurata con il lavoro di cui al punto 10. E, naturalmente, riproduce tesi già esposte nella monografia del 2003 e che saranno anche riprese in parte nella produzione successiva. Si gira sempre intorno all’approccio della “comparazione tradizionale” al diritto privato europeo con tutti i limiti già evidenziati in precedenza. L’approccio comparatistico, checché annunciato, è a mio avviso in realtà assente. Nel complesso il giudizio, alla luce dei criteri previsti dal bando, è mediocre.
- Pubblicazione n. 10: “Taking Comparative Law Seriously – Europe’s Private Law and Poverty of the Ortodoxy”, 2006, è un lavoro che riassume la singolare tesi sulla “ortodossia” dell’approccio comparatistico tradizionale al diritto privato europeo. Riprende quindi alcuni aspetti già evidenziati nella monografia del 2003 e anche dell’articolo di cui al punto 8 supra. Il lavoro soffre quindi delle stesse incongruenze e degli errori metodologici già evidenziati per la monografia del 2003. Il giudizio complessivo, alla luce dei criteri previsti dal bando, è sufficiente.
- Pubblicazione n. 11: “The Rules Dilemma – the Court of Justice and the Regulation of Standard Form Consumer Contracts in Europe”, del 2006 è un lavoro che riprende in buona sostanza alcuni dei temi già trattati nella monografia del 2003 concentrandosi nell’analisi del caso Xxxxxxxxxx (C-237/02). Non si notano particolari riferimenti comparatistici se non generici richiami a quanto scritto nella monografia del 2003. Il lavoro, anticipa come spunto di riflessione anche il tema del rapporto tra costituzionalismo e diritto privato che sarà poi spesso ripreso dall’autore ad esempio nella monografia del 2015. Il giudizio complessivo, alla luce dei criteri previsti dal bando, è sufficiente.
Contributi in volume:
- Pubblicazione n. 12: “A European Tort Law? Comparative Thoughts on an Essentially Contested Private Law Institution”, 2017, nonostante le premesse del titolo riprende ancora una volta alcuni dei temi già trattati dal candidato sia pure in riferimento al tema classico del tort law o meglio del law of torts. La tipologia della pubblicazione limita certamente lo spazio per l’espressione ma appare davvero poco sviluppato l’inquadramento generale della tematica del Tort Law che vien solo accennata. Xxxxxxx, a mio avviso, quanto meno i riferimenti alle impostazioni della dottrina italiana (se non a quella internazionale) che sul tema ha scritto moltissimo. In realtà il richiamo al Tort Law serve all’autore per riprendere l’argomento più volte affrontato del DCFR e dell’impostazione della giurisprudenza europea con le varie ipotesi di contorno come ad esempio l’applicazione dei principi “market-oriented”. Tutto considerato e visti i limiti intrinseci della tipologia editoriale, il giudizio anche alla luce dei criteri previsti dal bando, è appena sufficiente.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxx XXXXX:
Il candidato Xxxxx XXXXXX presenta un curriculum dal quale emerge una formazione universitaria, prevalentemente nel SSD/IUS 02. Pur non essendo inquadrato nei ruoli universitari, ha svolto attività di ricerca e di didattica inerente al settore disciplinare oggetto della presente procedura. In particolare, ha svolto attività didattica presso università e istituti del Regno Unito (in particolare presso l’università di Exeter) e, attualmente, è docente presso l’università CIII di Madrid. In questo contesto, si segnalano la partecipazione all’Associazione Scientifica AIDC, nonché, da ultimo, la valutazione positiva unanime dei commissari, in virtù della quale il Candidato ha conseguito l’abilitazione nazionale a professore associato e, successivamente, a professore ordinario.
La produzione scientifica del Candidato è ampia, pur se non variegata, essendo prevalentemente incentrata sulla ricostruzione e sulla valutazione critica dei progetti di “codificazione” del diritto privato europeo, sulla base di un approccio “ideologico”, che sovente trascura l’analisi più propriamente tecnico-giuridica. Pur con queste riserve di carattere generale e metodologico, il giudizio sulle pubblicazioni è, nel complesso, positivo, con le precisazioni di seguito formulate.
Monografie:
- Pubblicazione n. 1: The Struggle for European Private Law. A Critique of Codification, Oxford, Xxxx Publishing Co., 2015. La monografia affronta, in chiave storico-comparativa, il tema dei tentativi di “codificazione” del diritto privato europeo, avviati alla fine degli anni ’80 del secolo scorso e culminati nel “Draft Common Frame of Reference” (DCFR). La prospettiva adottata dall’A. è di più ampio respiro e, decisamente, ambiziosa, affrontando l’idea stessa di codificazione e, in questo contesto, il ruolo dei diversi formanti dell’ordinamento e della “ideologia” sottesa a qualsiasi progetto di codificazione, non riducibile a un mero atto di sovranità del legislatore. La posizione dell’A., sul punto, è resa esplicita sin dall’inizio della trattazione, là dove si osserva che la strategia sottesa al progetto di armonizzazione delle regole che governano il diritto privato patrimoniale europeo consiste nella “universalisation of market libertarianism”, così come le codificazioni del XIX secolo avevano inteso realizzare “the universalisation of the bourgeois ideal of a free market” (p. 36). Rispetto a questa strategia, si registrano, inevitabilmente, posizioni critiche, nei diversi formanti; il che renderebbe il progetto di codificazione occasione di confronto e scontro fra una componente maggioritaria – per così dire, “organica” al potere politico – e la minoranza dissenziente. Emblematica di questa contrapposizione è stata la “lotta per la codificazione” in Germania, impersonata dalle
posizioni diametralmente opposte di Savigny e Xxxxxxx. L’A. assume una posizione decisamente critica, nei confronti dei progetti di codificazione, nei quali ravvisa il tentativo di affermazione di un modello “artificiale” e “monistico” di diritto privato, che vorrebbe imporsi sul pluralismo del diritto vivente dei singoli ordinamenti europei. Dopo aver ripercorso la genesi e l’evoluzione dei progetti di codificazione europea, l’A. esamina il ruolo della dottrina e della giurisprudenza nell’elaborazione ed evoluzione del diritto privato, anche in termini dialettici, rispetto al diritto “imposto” dal legislatore (donde la contrapposizione fra nomos e thesis). Nel terzo capitolo è esaminata la variante (apparentemente) più moderata del processo di codificazione, rappresentata dall’Optional Sales Law Code, rispetto al quale sono esaminate le posizioni critiche assunte da parte della dottrina. Nel prosieguo, l’A. procede a un tentativo di inquadramento sistematico della contrapposizione fra le diverse posizioni ideologiche, rispetto alle diverse possibili tecniche di elaborazione e produzione normativa del diritto privato, contrapponendo l’ideologia della codificazione a quella della “de-codificazione”, fondamentalmente ricondotta alla storica contrapposizione fra positivismo-statalista e visioni “pluraliste” dell’esperienza giuridica.
Il lavoro si lascia apprezzare per lo sforzo di ricostruzione sistematica e per il tentativo di individuazione e di esplicitazione dell’ideologia sottesa all’elaborazione e all’interpretazione del diritto privato, in generale e nel contesto del processo di “codificazione” del diritto privato europeo. All’apprezzabile tentativo di inquadramento e di ricostruzione delle principali questioni evocate non sempre corrisponde altrettanto rigore di analisi, per la tendenza a esasperare la componente ideologica nell’elaborazione e nell’applicazione delle regole giuridiche, con inevitabile “semplificazione” del fenomeno indagato e degli istituti giuridici. Pressoché assente il “dialogo” con la dottrina comparatistica italiana, che pure ha apportato contributi non trascurabili al tema oggetto di indagine. Valutazione: buona.
- Pubblicazione n. 2: “The Transformation of Contract in Europe ”, The Hague-London, Kluwer Law International, 2003, a dispetto del titolo affronta il tema, più circoscritto, delle condizioni generali di contratto, in una prospettiva comparatistica, che considera il concorso della legislazione, della dottrina e della giurisprudenza, nell’elaborazione e nell’applicazione del diritto che, in concreto, regola la materia, nelle diverse esperienze giuridiche prese in considerazione (inglese, francese, tedesca e italiana). Particolare attenzione è dedicata alla disciplina comunitaria, la cui emanazione è vista come uno spartiacque, nell’evoluzione del diritto dei contratti in Europa (cfr. Parte II, p. 91 ss.). L’argomento è inquadrato in una più ampia prospettiva, che concerne la ricostruzione e l’esame dell’evoluzione del diritto dei contratti, rispetto al quale i “contratti standard” rivestono un ruolo fondamentale per la comprensione dei problemi e dei conflitti di interessi sottesi alle regole che governano gli accordi regolati dal diritto privato, incidendo sulla vita dei cittadini. La tematica oggetto di indagine è affrontata in una prospettiva che privilegia l’analisi dell’ideologia sottesa all’elaborazione e all’applicazione delle regole giuridiche, da parte dei diversi formanti dell’ordinamento. Il lavoro merita apprezzamento per l’ampia e informata analisi di un tema complesso, che ha formato oggetto di numerose trattazioni, da parte della dottrina civilistica e comparatistica. La visuale prescelta dall’A. è incentrata prevalentemente sulla considerazione dell’ideologia degli “artefici” del diritto, per la comprensione delle regole che governano il diritto dei contratti. Questa chiave di lettura costituisce il principale limite dell’indagine, che risulta eccessivamente “appiattita” sulla “storia delle idee” (e sulla contrapposizione ideologica), nella ricostruzione delle
regole giuridiche, sacrificando la componente tecnica, che fonda e giustifica, d’altronde, la stessa autonomia del ceto dei giuristi. Valutazione: buona.
Articoli su riviste nazionali:
- Pubblicazione n. 3: “Tra Europa e diritto privato. La questione del bilanciamento secondo il diritto civile comparato”, è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A “Europa e Diritto Privato”, 2018, avente a oggetto la peculiare tecnica di “bilanciamento” dei diritti delle parti del contratto, adottata dalla Corte europea di giustizia, peraltro già affrontata nella monografia del 2015. L’analisi è condotta prendendo in considerazione le problematiche concernenti le clausole abusive e il recesso dal contratto, in particolare, nell’esperienza tedesca e in quella italiana. L’A. esamina criticamente questo approccio, “orientato allo scopo dell’efficienza”, anche a scapito della considerazione puntuale della disciplina dei singoli ordinamenti, e incentrato sulla “razionalità economica”, senza considerare il dato della “razionalità protettiva”, proprio della giustizia sociale. Il saggio prende in esame talune decisioni della Corte, sottoponendole ad analisi critica, anche sulla scorta della riflessione dottrinale. Valutazione: accettabile.
Articoli su riviste straniere:
- Pubblicazione n. 4: “On the ‘Rationalities’ of European Private Law – Between Internal Market and Law’s Discourse” è un breve saggio, pubblicato nella rivista di fascia A European Law Journal, 2016, nel quale l’A. formula osservazioni critiche a un saggio in tema di diritto privato europeo. L’occasione dello scritto giustifica il limite dell’indagine, che ha natura di esplicazione e difesa di tesi altrove sostenute. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 5: “Taking Private Law Rights Seriously – Of Balancing and the Court of Justice of the European Union” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A The Cambridge Yearboof of European Legal Studies, 2014, che si colloca nel filone di ricerca dedicato al “disvelamento” della visione ideologica sottesa all’enunciazione delle regole giuridiche. Nel caso di specie, oggetto di indagine è la giurisprudenza della Corte europea di Giustizia e il suo approccio incentrato sul “bilanciamento” degli interessi. L’A. esamina criticamente questo metodo. Valutazione: buona.
- Pubblicazione n. 6: “Of Constitutionality and Private Consumer Law in Europe” è un breve saggio pubblicato nella rivista di fascia A Journal of European Consumer and Market Law, 2012, nel quale l’A. sottopone a esame critico il processo di armonizzazione del diritto del consumatore in Europa, che avrebbe trascurato la considerazione del principio di proporzionalità, rispetto al diritto degli Stati membri. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 7: “The Question Concerning the Common Frame of Reference” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A European Law Journal, 2012, dedicato al tema del diritto privato europeo e, in particolare, ai tentativi di armonizzazione, sub specie di “codificazione”, culminati nel “Draft Common Frame of Reference” (DCFR). L’A. esamina criticamente la visione sottesa a queste forme di codificazione, che celerebbero un approccio ideologico (“market oriented”) occultato dall’apparenza di una mera “recezione” e “armonizzazione” del diritto vigente nelle diverse esperienze giuridiche. Il lavoro presenta profili di originalità, pur se prestando il fianco alla censura di un approccio, a sua volta (e, se si vuole, diversamente) ideologico agli istituti del diritto privato. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 8: “Of Harmonisation and Fragmentation – The Problem of Legal Transplants and the Europeanisation of Private Law” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A “Maastricht Journal of European and Comparative Law”, 2010, sottopone ancora una volta a un esame critico il progetto di armonizzazione del diritto europeo mediante direttive, applicando i risultati della riflessione comparatistica sui c.d. “legal transplants” e, dunque, indagando i possibili fattori di “rigetto” di regole uniformi, in termini di persistente “disarmonia”. Valutazione: buona.
- Pubblicazione n. 9: ‘Beyond Enchantment’ – The Possibility of a New European Private Law” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A “Yearbook of European Law”, 2010, dedicato alla riflessione sul contributo della scienza del diritto comparato al processo di elaborazione del diritto privato europeo. L’A. critica l’approccio “tradizionale” dei comparatisti che si occupano di diritto privato europeo, sotto il profilo dell’astrattezza, suggerendo una prospettiva più “pragmatica”. Valutazione: buona.
- Pubblicazione n. 10: “Taking Comparative Law Seriously – Europe’s Private Law and the Poverty of the Orthodoxy” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A “American Journal of Comparative Law”, 2006, si colloca anch’essa nella prospettiva critica all’approccio dei comparatisti al diritto privato europeo, suggerendo una visione maggiormente orientata alla “law in action” e alla “law in context”. Valutazione: buona
- Pubblicazione n. 11: “The Rules Dilemma – The Court of Justice and the Regulation of Standard Form Contracts in Europe” è un saggio pubblicato nella rivista di fascia A Columbia Journal of European Law, 2006, nel quale l’A. esamina la giurisprudenza della Corte europea di giustizia, rispetto alla disciplina comunitaria delle clausole vessatorie nei contratti con i consumatori. Valutazione: buona.
Contributo in volume:
- Pubblicazione n. 12: “A ‘European’ Tort Law? Comparative Thoughts on an ‘Essentially Contested’ Private Law Institution” (2017) è un contributo in volume, che affronta il problema del diritto della responsabilità civile, nella prospettiva del diritto privato europeo. Pur se prevalentemente compilativo, non mancano spunti originali. Valutazione: accettabile.
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Le pubblicazioni dell’A. sono pertinenti, rispetto al SSD IUS/02 e presentano rilevante collocazione editoriale scientifica. Il giudizio complessivo è positivo, pur se con i rilievi formulati.
Nel complesso, la produzione scientifica del candidato è congruente con il ruolo da ricoprire, ha rilevante collocazione editoriale scientifica e diffusione nella comunità scientifica.
L’attività didattica è coerente con il SSD IUS/02, avendo ad oggetto prevalentemente il diritto comparato. L’attività istituzionale del Candidato è limitata.
In conclusione, il Candidato è sufficientemente qualificato a ricoprire il ruolo per il quale è stato bandito il posto.
Giudizio individuale del Commissario xxxx. Xxxxxxxx XXXXX:
La formazione e la crescita del candidato sono coerenti con l’ambito della ricerca e dell’insegnamento del diritto comparato ed europeo. Il suo curriculum, carico di esperienze di ricerca, di insegnamento, di partecipazione a convegni e a gruppi di lavoro, definisce un profilo professionale corredato da buone competenze, sebbene non completato da responsabilità istituzionali. L’attività didattica, prevalentemente svolta all’estero, tocca i principali settori del
diritto europeo, sebbene meno affrontati il profilo comparatistico e più orientati alla trattazione del diritto straniero.
Le dodici pubblicazioni proposte (di cui 18 in classe A) sono caratterizzate dalla familiarità con il diritto privato europeo limitata, tuttavia, ad alcuni temi ricorrenti, peraltro trattati con maggiore attenzione al contesto socio politico, piuttosto che ad approfondimenti di tipo tecnico-giuridico.
Il giudizio sulle pubblicazioni, per genere e qualità, è complessivamente positivo, con le precisazioni che seguono:
Monografie:
- Pubblicazione n. 1: The Struggle for European Private Law, Oxford Xxxx Publishing, 2015. Il lavoro monografico più recente si sviluppa intorno alla dimostrazione di una tesi principale esposta nel capitolo I, ossia le debolezze dimostrate dai progetti europei di codificazione (allargati, come il DCFR, sul quale l’A. si sofferma; oppure semplificati, CESL). Tali debolezze consisterebbero soprattutto nel fatto che la strategia della codificazione ha come obiettivo quello di ‘centralizzare’ nuovamente le fonti di produzione e interpretazione del diritto, sacrificando ingiustamente il pluralismo delle posizioni interpretative e applicative del diritto privato come emergono attualmente dall’impatto delle Direttive europee (soprattutto in tema di tutela del consumatore) sulle tradizioni giuridiche nazionali. La tesi principale è corredata da numerosi corollari: la critica all’argument for commonality, ad esempio, in virtù del quale i progetti di codificazione del diritto privato europeo ruoterebbero intorno alla dimostrazione che il diritto privato europeo consista essenzialmente di regole e i principi comuni, rispetto alle differenze, relegate a insignificanti variazioni regionali di una consistente eredità europea comune. Tale critica costituzionale alla codificazione viene sviluppata nel capitolo 2, ove la tesi principale viene meglio argomentata addentrandosi nelle basi ideologiche del pluralismo legislativo e interpretativo negli stati membri, alla luce delle reazioni complessive derivate dall’impatto delle direttive europee sul diritto e sulle codificazioni nazionali. Qui il respiro ampio del lavoro monografico lascia il campo ad una breve analisi dei risvolti interpretativi e applicativi delle Direttive europee negli stati membri attraverso l’apporto della dottrina e della giurisprudenza (entrambe riassunte nel termine jurisprudence), per poi ritornare alla tesi centrale nel capitolo 3 dove, attraverso un esame più dettagliato del rapporto tra CESL e jurisprudence (nazionale ed europea) , si ripropone l’esame critico della tesi sostenuta.
Complessivamente, dal lavoro monografico emerge la familiarità dell’A. con i temi del diritto privato europeo e del dibattito che intorno ad esso si è sviluppato in Europa. L’impianto complessivo dello studio non è, però, del tutto convincente, poiché la tesi principale viene continuamente reiterata, anche attraverso l’aggiunta di corollari; anche quando l’A. promette dimostrazioni puntuali, in realtà ripropone le affermazioni già enunciate. Lascia perplessi, infine, una sorta di frettolosità argomentativa, a causa della quale sono lasciati fuori molti temi (p.e.: l’acquis communautaire è oggetto di interesse specifico, ma non viene proposto un sia pur breve approfondimento sugli ambiti negoziali coperti dalle Direttive europee) e molte voci del dibattito europeo (soprattutto italiane), fino ad arrivare all’autoreferenzialità quando, alla nota 17, l’A. dichiara espressamente che quanto segue nel testo è frutto dell’adattamento di un suo articolo del 2003 (The Transformation of Contract in Europe). Valutazione: Buono.
- Pubblicazione n. 2: The Transformation of Contract in Europe, Kluwer Law International, 2003. Il lavoro si articola su due livelli: il primo più ristretto, nel corso del quale l’A. esamina l’evoluzione del diritto contrattuale europeo tra gli anni ’90 (del XX secolo) e i primi anni del terzo millennio attraverso un esempio specifico e particolarmente significativo di
intervento legislativo europeo, ossia la Direttiva 93/13 sul controllo delle clausole vessatorie nei contratti con i consumatori. Nella prima parte del lavoro, l’esame del problema viene condotto con perizia nel maneggiare il ricco e complesso materiale legislativo, giurisprudenziale e dottrinale dei quattro ordinamenti giuridici esaminati (Germania, Italia, Francia, Regno Unito). Prima dell’intervento europeo, le regole dello stato (il ‘diritto contrattuale delle regole’) vengono illustrate dando ampio conto del contesto politico ed economico, ed avvalendosi di un’attenta analisi comparata. Nella seconda parte, il passaggio dalle regole dello stato alle regole dell’Europa viene affrontato dall’A. sempre attraverso la lente speciale della contrattazione standardizzata e del controllo delle clausole vessatorie: l’intervento legislativo europeo (Direttiva 93/13) viene esaminato da vicino quale esempio emblematico, e momento di svolta della politica della Commissione europea orientata verso il corretto funzionamento del mercato competitivo. Anche questa seconda parte si apprezza per la ricchezza argomentativa e la conoscenza della letteratura europea sui temi trattati; anche in questo caso l’A. non trascura la prospettiva storico-politica nella cui cornice la Direttiva era nata. Il secondo livello di approccio al tema ha, invece, un respiro più ampio: nelle maglie del tema specifico trattato (il controllo delle clausole vessatorie nella contrattazione standardizzata) l’A. discute della proponibilità della neutralità e astrattezza delle regole giuridiche sul contratto, per dimostrarne, al contrario, la ricaduta su di esse delle scelte dell’ordinamento giuridico in termini di tutela del benessere e della sicurezza dei cittadini La trasformazione del ‘diritto contrattuale delle regole’ consisterebbe, allora, nell’abbandono di un approccio protettivo, adottato prima degli anni ’90 del secolo scorso per lo meno in taluni ordinamenti europei caratterizzati da politiche di stato non interventiste, in favore di un bilanciamento di interessi delle parti (incoraggiato dalla direttiva 93/13 sulle clausole vessatorie), consumatori v. professionisti. Valutazione: Ottimo.
Articolo su riviste nazionali:
- Pubblicazione n. 3: Tra Europa e Diritto Privato. La Questione del Bilanciamento secondo il Diritto Civile Comparato, in Europa e Diritto Privato, 1/2018: l’A. ritorna sulla tecnica del bilanciamento – già segnalata nella monografia del 2003 - nell’interpretazione delle direttive europee, a cura della corte di Giustizia Europea; tecnica questa volta riferita non solo alle clausole vessatorie (viene, infatti, esaminato il caso Xxxxxxxxxx), ma anche all’esercizio del diritto di recesso (caso Friz). La scelta di perseguire lo scopo dell’efficienza (e non, come nel diritto tedesco dal quale la dir. 93/13 trae molta ispirazione, lo scopo della protezione dell’aderente) viene criticata come tendente a creare un’insanabile discrasia tra giurisprudenza europea e discorso sistematico-civilistico improntato alla ragionevolezza. L’articolo riprende, sviluppandole ulteriormente, tesi già argomentate altrove (v. anche la monografia del 2015), utilizzando nuovamente gli stessi casi della Corte di Giustizia Europea. Valutazione: sufficiente.
Articoli su riviste straniere:
- Pubblicazione n. 4. On the ‘Rationalities’ of European Private Law – Between the Internal Market and Law’s Discourse, in European Law Journal, 2016. Si tratta di una replica in forma di commento ad un articolo di Bartl (‘Internal Market Rationality, Private Law and the Direction of the Union: Resuscitating the Market As the Object of the Political’, pubblicato nella stessa rivista). Poiché l’articolo commentato affronta temi già proposti dal
candidato (precisamente, la trasformazione del diritto privato europeo nella razionalità del mercato interno), la pubblicazione non presenta aspetti di originalità o di particolare rilievo critico. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 5: Taking Private Law Rights Seriously: Of Balancing and the Jurisprudence of the Court of Justice of the European Union, in The Cambridge Yearbook of European Studies, 2014. Il tema qui proposto è noto: se ed entro quali limiti la Corte di Giustizia Europea adotti la tecnica del bilanciamento nei casi di diritto dei consumatori. L’articolo analizza diversi gruppi di casi decisi dalla CGUE con la tecnica del bilanciamento; in particolare, un gruppo che non ottimizza i diritti dei consumatori e un gruppo che, al contrario, raggiunge il risultato sperato, per giungere alla conclusione per cui in ogni caso tali modalità interpretative sono da considerarsi pericolose per una Corte Europea, la cui vocazione nel diritto privato dovrebbe assestarsi nel senso della tutela dei diritti della parte contrattualmente più debole. Benché la tesi sostenuta sia nota, l’articolo risulta ricco di riferimenti casistici e di interventi di dottrina analizzati e riportati con attenzione critica. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 6: Of Constitutionality and Private Consumer Law in Europe, in Journal of European Consumer and Market Law, 2012. La pubblicazione affronta il tema del fondamento costituzionale, sotto il profilo del principio di proporzionalità, del disegno di un diritto privato europeo. La conclusione riporta ad un argomento proposto nella monografia del 2003: gli interventi della Commissione Europea mal si adattano al disegno costituzionale nel quale cresce il complesso diritto privato degli Stati Membri, toccando così il limite del rischio di over-harmonization. Di nuovo, a sostegno della tesi, vengono criticamente analizzati il DCFR e il CESL. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 7: The Question Concerning the Common Frame of Reference, in European Law Journal, 2012. L’articolo si concentra sul tema (ripreso nella monografia del 2015) del rapporto tra il progetto di codificazione inscritto nel DCFR e la ‘frammentazione giuridica’ (espressione comunque di pluralismo) verificatasi all’interno degli stati membri in fase di attuazione e interpretazione delle numerose Direttive. In questa sede, il tema è affrontato alla luce di due esempi eclatanti: il test di fairness (nella Direttiva sulle clausole abusive nei contratti dei consumatori) e la questione dei danni da sviluppo (per l’area della responsabilità civile). Il lavoro è apprezzabile in quanto l’analisi è ben argomentata e documentata. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 8: Of Harmonization and Fragmentation: The Problem of Legal Transplants in the Europeanization of Private Law, in Masstricht Journal of European and Comparative Law, 2010. Questo studio presenta un taglio tipicamente comparatistico, poiché affronta il problema dell’armonizzazione del diritto privato in termini di fattibilità del trapianto giuridico. Viene, infatti, testata la metodologia europea in materia di armonizzazione che sembra non approfondire il contesto nel quale si opera, e che spesso, invece, pone severi ostacoli al trapianto e quindi all’armonizzazione delle regole, come insegnava Xxxx Xxxxxx. Gli esempi considerati riguardano il test di fairness nella disciplina delle clausole vessatorie, il diritto di recesso nella direttiva sui contratti conclusi fuori dai locali commerciali e la disciplina dei danni da sviluppo nella responsabilità del produttore. Mentre l’impianto argomentativo dell’articolo è apprezzabile per la sua innovatività, la conclusione non è originale: alla luce delle difficoltà del trapianto, l’armonizzazione del diritto privato (dei consumatori) per mezzo delle direttive dovrebbe essere rivalutata rispetto ai progetti di codificazione, in quanto maggiormente rispettosa dei pluralismi e, pertanto, dell’autenticità dei contesti giuridici nazionali. Valutazione: buono.
- Pubblicazione n. 9: Beyond Enchantment—The Possibility of a New European Private Law, in Yearbook of European Law, 2009. Il saggio riprende il tema e le argomentazioni della pubblicazione n. 10, di qualche anno precedente. Rispetto a quest’ultima, viene qui esplicitata una prospettiva di taglio comparato, basata su un approccio fattuale: riportare la comparazione verso la soluzione di problemi pratici, testare la reattività delle soluzioni proposte dai diversi sistemi giuridici ai bisogni sociali e definire una lista di possibili soluzioni per arrivare, infine, alla regola migliore. Questa prospettiva viene ricordata per criticare l’approccio opposto di chi tenta, al contrario, di ricercare soluzioni giuridiche simili e ipotizzare una comune eredità storico-giuridica. Lo scopo di questa critica è che tale approccio distoglie il giurista dalla sua più gravosa responsabilità: ossia fornire risposte a un set di problemi più urgenti per chi prende decisioni politiche e giuridiche, quali chi fa cosa, e su quali basi; chi decide e come decide. Neanche lo scopo finale di queste indagini speculative è nuovo nel piano di ricerca del candidato. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 10: Taking Comparative Law Seriously - Europe’s Private Law and the Poverty of the Orthodoxy, in American Journal of Comparative Law, 2006- Il saggio si ripropone di indagare, in chiave critica, l’approccio prescelto dai comparatisti che si occupano di diritto privato europeo soffermandosi su quello che è solo un dettaglio, la prevalente analogia delle regole, peraltro neutre nei loro risvolti applicativi, tentando di minimizzarne le differenze. Dove, piuttosto, sarebbe opportuno andare alla ricerca delle radici del pensiero giuridico europeo. Tale indagine viene proposta nell’articolo attraverso le regole non scritte della law in action, oppure attraverso la rivalutazione delle non- conforming rules alle quali giudici e studiosi ricorrono per rivendicare un approccio pluralistico, e non formalistico, al diritto. L’approccio al tema (destinato a diventare un leit motiv del candidato) e la metodologia di lavoro sono aderenti all’indagine comparatistica, e l’impianto complessivo dell’articolo è ben strutturato. Valutazione: accettabile.
- Pubblicazione n. 11: The “Rules” Dilemma - The Court of Justice and the Regulation of Standard Form Consumer Contracts in Europe, in The Columbia Journal of European Law, 2006/7. L’articolo riprende il tema della monografia del 2003: la trasformazione del controllo delle clausole vessatorie nei contratti dei consumatori che, da un modelli nazionali improntati alla tutela dell’aderente, si è involuto verso un modello di bilanciamento di interessi, negoziabili dalla parte più debole del rapporto. Valutazione: accettabile.
Contributi in volume:
- Pubblicazione n. 12: A ‘European’ Tort Law? Comparative Thoughts on an ‘Essentially Contested’ Private Law Institution, in Research Handbook on European Tort Law, 2017: a valle di una sintetica ricognizione dei modelli di responsabilità civile europei, il contributo critica il DFCR nella parte in cui compare un riferimento alla responsabilità civile, del produttore in particolare (art. VI.- 3:204), in cui si rinuncia alla tutela del consumatore consentendo al produttore di imboccare la strada dell’esonero dalla responsabilità rappresentata dai danni da sviluppo. Ritorna il tema della discutibile strategia europea dell’efficienza orientata alla tutela del mercato, argomentato in modo non del tutto intellegibile. Valutazione: accettabile.
GIUDIZIO COLLEGIALE DELLA COMMISSIONE:
Curriculum e attività di ricerca:
Il curriculum del candidato Xxxxx XXXXXX rivela una buona formazione nell’ambito del diritto comparato ed europeo. Dal momento del conseguimento della laurea e del dottorato, il Candidato ha seguito un percorso formativo e di ricerca volto al perfezionamento e approfondimento delle conoscenze coerenti con il ruolo di studioso del diritto europeo.
Punteggio: 12
Pubblicazioni scientifiche:
Le pubblicazioni valutabili sono tutte pertinenti al SSD IUS/02 richiesto dal bando, e la commissione esprime un giudizio complessivamente positivo, seppure con le riserve espresse sul rigore metodologico, l’attenzione prestata al dato positivo e la ripetitività dei temi trattati. Preso atto dei giudizi individuali espressi da ciascun commissario per ciascuna delle pubblicazioni prodotte dal Candidato, all’unanimità la commissione assegna i seguenti punteggi per ciascuna pubblicazione:
n. 1: 6
n. 2: 8
n. 3: 1
n. 4: 2
n. 5: 3
n. 6: 1
n. 7: 3
n. 8: 3
n. 9: 2
n. 10: 2
n. 11: 2
n. 12: 1
Attività didattica e integrativa, servizio agli studenti e compiti istituzionali:
Il candidato Xxxxx XXXXXX ha svolto attività accademica di docenza all’estero continuativa dal 1998 ad oggi, tenendo corsi undergraduate e di master (LLM). E’ stato Visiting Professor in Italia, ha insegnato ed è stato membro del collegio dei docenti presso dottorati di ricerca. A fronte di un’apprezzabile esperienza didattica, non particolarmente significativa appare per contro l’attività istituzionale svolta.
Punteggio: 4