LE DONNE
Speciale CoachMag
LE DONNE
DEL COACHING
LE PIÙ GRANDI PROTAGONISTE ITALIANE DEL MONDO DEL COACHING E
DELLA FORMAZIONE AFFRONTANO I TEMI CALDI DELLA NOSTRA PROFESSIONE
Identikit del Coach
Come scegliere il Coach che fa per te Xxxx sai esattamente del Coaching? Il Personal Branding del Coach
Contratto di Coaching: sì, no, forse?
…e molto, molto altro, in questo numero di CoachMag tutto al femminile!
IN COPERTINA, IL NOSTRO DIRETTORE
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NATASCIA PANE
“NESSUNA LOTTA PUÒ CONCLUDERSI VITTORIOSAMENTE SE LE DONNE NON
VI PARTECIPANO A FIANCO DEGLI UOMINI. AL MONDO CI SONO DUE POTERI: QUELLO DELLA SPADA E QUELLO DELLA PENNA.
MA IN REALTÀ CE N’È UN TERZO, PIÙ FORTE DI ENTRAMBI, ED È QUELLO DELLE DONNE.”
2
MALALA Y OUS AFZAI
C R E D I T S
CoachMag, Il Magazine del Coaching Numero Speciale, 8 marzo 2020 Reg. Tribunale di Xxxxxx X.000
del 12.03.2010
xxx.xxxxxxxx.xx xxxx@xxxxxxxx.xx
CoachMag è un marchio di No Limits SRLS,
xxx Xxxxxxx 0, 00000, Xxxxxx Xxxxxx (XX).
Direttore responsabile: Xxxxxxxx Xxxx xxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx
tel. x00 000 0000000
Diffusione e periodicità
Periodico digitale bimestrale
Foto/illustrazioni:
Pexel., Unsplash, Pixabay.
I N R E D A Z I O N E
Ufficio Marketing
Ufficio Abbonamenti e Partnership
Grafica e Impaginazione
Xxxxxxx Xxxxx
Addetta spedizioni
Xxxxxx Xxxxx
Assistente Marketing:
Xxxxx Xxxxxxxxx
C O N T R I B U T O R S
Hanno collaborato a questo
numero (in ordine alfabetico):
Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx La Xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxx Xxxxxx
Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxx Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx
Xxxx Xxxxxx
A B B O N A M E N T I
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P U B B L I C I T À
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Io accetto la grande avventura di essere me stessa.
- Xxxxxx xx Xxxxxxxx -
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E D I T O R I A L E
Buongiorno lettori carissimi e preziosissime lettrici: ben arrivati in questo numero speciale di Coach- Mag nato in occasione della Festa della Donna dell’8 marzo!
Le pagine che seguono sono interamente al fem- minile: le più grandi protagoniste italiane del mondo del Coaching e della Formazione affron- tano alcuni temi caldi della nostra professione e, insieme a me, ve ne rendono omaggio.
Questo Speciale di CoachMag viene con gioia da noi divulgato gratuitamente, per festeggiare il lato femminile del Coaching e della Formazione e per metterlo in risalto.
Quelli che troverete sono alcuni degli articoli tra i più letti e apprezzati in questi anni di vita della ri- vista, tutti a firma delle Donne più interessanti, po- tenti, originali e - meritevolmente - con maggior seguito che calcano aule e palchi in Italia.
Sono poche le Donne che qui di seguito incon- trerete? Non sono tutte? Sicuramente.
Sono infatti ancora troppo poche le Donne Coach e Formatrici che arrivano a parlare oggi al largo pubblico, perché - diciamolo apertamente - il Co- aching e la Formazione italiani sono stati a lungo appannaggio quasi esclusivo del lato maschile del mondo.
Quante Donne salgono sul palco in Italia di fron- te a platee di più di 1000 persone? Si contano purtroppo sulle dita di una mano, e le abbiamo qui riunite, tutte o quasi, in questo Speciale.
Forse le Donne sono meno capaci? Forse meno originali o interessanti? Non sanno ammaliare il pubblico? Sono pronta a scommettere di no.
Forse non ci crediamo ancora abbastanza, forse ancora dobbiamo farci spazio e al contempo alle- nare la nostra autostima e tutte le altre qualità vin- centi che porteranno il nostro femminile al numero più alto di persone possibile.
Ne beneficeremmo tutti, di un maggior equi- librio tra maschile e femminile anche nelle nostre professioni: per valorizzare l’unicità che siamo, ricordarci la bellezza dell’essere simile ma
diverso, metterci al servizio dei nostri clienti con maggior completezza, con tutta la nostra umanità.
Innegabile è il dato per cui più della metà delle aule degli eventi e corsi di crescita personale e professionale sono affollati da corsiste Donne: il numero di professioniste Coach e Formatrici è in grande aumento, complice la naturale propensio- ne di noi Donne all’introspezione, allo studio, alla cura degli altri.
E che dire del mio stupore, quando anni addietro ho scoperto che esistono decine (decine!) di sfumature di genere diverse? Un ottimo spunto, ancora poco noto, che vi lancio e su cui riflettere.
Che meraviglia sarà quel mondo nel quale la Don- na riprenderà il suo posto: nel quale ci festeggere- mo l’un l’altra ogni giorno, e il maschile festeggerà con noi. Non vedo l’ora di viverlo, quel mondo: da Xxxxx, Xxxxx e Direttore insieme.
A proposito, una curiosità: perché mi firmo come
“direttore” e non “direttrice”?
Dopo tanti anni di lavoro, ho abbandonato ogni puntiglio linguistico che non mi rappresenti davve- ro: alle mie orecchie il termine “direttrice” è sempre suonato malissimo, richiamandomi figure austere e rigide con le quali non mi identifico affatto (è la mia mappa del mondo, ovviamente!). Quello del direttore inoltre è un ruolo per me che ha molti connotati maschili, quanto a Talenti da mettere in campo in questo lavoro, e mi piace valorizzarlo an- che nell’utilizzo del termine.
Mi sento molto Xxxxx, e molto Direttore insieme. Mi sento libera di essere qualunque cosa io decida di essere.
Buona Festa della Donna e buona lettura dal vostro direttore,
NA T A SCIA P ANE
È quello che mi auguro vi ispirino queste pagine: li- bertà, gioia, forza e dolcezza. Condividetele con chi vi sta a cuore e, se desiderate un giorno contribuire voi stesse a uno Speciale come questo, facciamolo accadere: vi aspetto!
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I
N D I C E
BENVENUTI
3 | Editoriale
5 | Redazione
RUBRICHE
10 |
Xxxx sai esattamente del Coaching?
di Xxxxx Xxxxxxxxxx
12 |
14 |
16 |
20 |
22 |
Come scegliere il Coach che fa per te
di Xxxxx Xxxxxxx
Identikit del coach. Chi è, da dove arriva, come riconoscerlo.
di Xxxxxxx Xxxxxxx
Le emozioni e la ISTDP
di Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxx
La Gigantessa: Xxxxxxxx Xx Xxxxx
La Gigantessa:
Xxxx Xxxxxx
di Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx
26 |
38 |
44 |
50 |
26
Speciale
Xxxxxx Xxx
54 |
58 |
60 |
Speciale Xxxxxx Xxx
Le domande che il tuo coachee non ti farà (ma tu dovrai cogliere) e quelle che tu potrai fargli,
per farlo lavorare sul suo (ma vale anche per il tuo) Personal Branding.
di Xxxxxxxxx Xxxxxx
Portatori Sani di Successo
di Xxxxx Xxxxxx
Il benessere, quando meno te lo aspetti
di Xxxxx Xxxxxxxxx
Contratto di Coaching: sì, no, forse?
di Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Sguardo al futuro: diventa regista della tua mente
di Xxxxxx Xxxxxx
ABBONAMENTI
La Gigantessa: Xxxxxxxx La Xxxxx
XXXXX XXXXXXX XXXXX
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Contratto
di Coaching: sì, no, forse?
XXXXXXXX
XXXXXXXX
54
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L A R E DA Z I O N E
NATA SCIA PANE
Direttore
xxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx xxx.xxxxxxxxxxxx.xxx
Talent Coach, Ipnotista e autrice di libri dedicati all’esplorazione e valorizzazione dei propri Talenti personali, tra i quali gli ultimi successi, “No Limits” e “È in tuo Potere”, Natascia tiene corsi e sessioni individuali per chi desidera realizzare i propri obiet- tivi professionali e di vita e segue i percorsi di cre- scita e sviluppo di liberi professionisti, imprenditori e aziende. Autrice di videocorsi per Mindvalley, dirige la più prestigiosa testata giornalistica ita- liana dedicata al mondo del Coaching: CoachMag, il Magazine del Coaching. È stata intervistata da Donna Moderna, Cosmopolitan, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Affari Italiani, Radio Capital, Radio Monte- carlo e molti altri. Le è stato conferito il Premio Internazionale Universum Donna per la Sezione Cultura e la nomina di Ambasciatrice di Pace della
International University of Peace, e recentemente il Premio Top Coach 2018 dall’Associazione Italiana Coach. Da più di 15 anni è specializzata in: tecniche avanzate di Coaching e Ipnosi per il raggiungimen- to degli obiettivi personali e professionali e la mi- gliore gestione della performance; anestesia del dolore (fisico ed emotivo) tramite l’Ipnosi,anche ma non solo per le donne in gravidanza e duran- te il parto; gestione dei conflitti, sul lavoro come nelle relazioni; creazione di strategie di successo per l’ottimizzazione del proprio business; time ma- nagement innovativo; scoperta ed espressione dei Talenti personali e professionali. È l’ideatrice del CoachMag Club: coordina la community e mode- ra gli interventi degli esperti che si alternano nelle rispettive aree di competenza.
ELIS A
SC A GNETTI
Assistente Marketing
Coach, personal stylist e studiosa di neuro- scienze, da anni curiosa esploratrice di tutto ciò che riguarda la comunicazione nelle sue diverse forme.
Xxxxx adora scoprire e testare tutte le novità in
ambito social e tecnologico.
L'attenzione in ogni suo lavoro è sempre rivolta alla cura del dettaglio e in CoachMag affianca la redazione nello studio delle migliori strategie di marketing e nella loro realizzazione per portare il Coaching verso l’infinito e oltre!
XXXXXXX X X GOL
Graphic Designer
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Grafica e fotografa dall’accogliente città di Trento, laureata in Graphic Design & Multi- media e lavoratrice da anni in questo campo. Amante della creatività in tutte le sue sfuma-
xxxx, alla costante ricerca della bellezza nei lavori da svolgere. È entusiasta di lavorare nel mondo del coaching!
“LA RIVOLUZIONE PIÙ GRANDE È, IN UN PAESE, QUELLA CHE CAMBIA LE DONNE E IL LORO SISTEMA DI VITA. NON SI PUÒ FARE LA RIVOLUZIONE SENZA LE DONNE.
FORSE LE DONNE SONO FISICAMENTE PIÙ DEBOLI MA MORALMENTE HANNO UNA
FORZA CENTO VOLTE PIÙ GRANDE.”
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XXXXXX XXXXX CI
L A N O S T R A D I F F U S I O N E
I nostri lettori
Oltre 900 lettori annuali, di cui il 50% nostri abbonati, in continuo aumento, su un pubblico complessivo di circa 5000 coach in attività in Italia.
Le nostre pagine
100 pagine di nuovi contenuti in ogni numero della rivista.
Più di 3600 follower attuali.
YouTube
Oltre 27.000 visualizzazioni dei nostri video.
Più di 1.800 follower attuali.
Più di 8800 fan sulla nostra pagina (+ 50 fan in aumento ogni settimana).
Videodirette con i nostri esperti
superano le 11.000
visualizzazioni
ciascuna.
IL NOSTRO SITO WEB:
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U T T A
N ' A LT R A I T A
di Xxxxx Xxxxxxxxxx
Quanto spesso i nostri clienti si sentono persi perché sono alla ricerca di un cam- biamento che tarda ad arrivare (un miglio- ramento personale o professionale, uno stile di vita, una condizione economica o sentimentale che vorrebbero diversa)?
O quanto spesso si trovano ad affrontare un cambiamento indesiderato (una malat- tia, la perdita di un lavoro o di una persona cara, la fine di una relazione)?
E quanto spesso ci troviamo noi stessi in una di queste situazioni?
In questi 25 anni di lavoro nel campo del Coaching ho compreso che alla base di tutti i problemi umani c’è un solo e unico tema: il cambiamento.
Come ritrovare noi stessi? Come creare il cambiamento desiderato e renderlo sta-
bile e duraturo? Come affrontare al meglio i cambiamenti difficili della nostra vita? Come dare avvio al vero cambiamento evolutivo, quello guidato dalla nostra ani- ma e non condizionato dalle pressioni del- la società o dall’ego? Come diventare veri e propri agenti del cambiamento e fare la differenza nel mondo?
Ecco di cosa si occupa il mio metodo Tutta Un’Altra Vita.
In questa rubrica troverai esercizi e idee per te e per i tuoi clienti che provengono da una particolare combinazione di psi- coantropologia, neurosemantica, neurosi- nergia applicata, metodo Xxxxxx Xxx, bre- athwork, e filosofia sciamanica.
Spero ti possano essere di aiuto.
Grazie per essere insieme in questo viag- gio e buona vita!
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T U V
RUBRIC A
TUTT A UN' ALTRA VIT A
Xxxxx Xxxxxxxxxx
È l’autrice di best seller che hanno aiutato migliaia di per- sone nel mondo a vivere me- glio e che sono stati tradotti in oltre 8 lingue. Tra le sue opere, Xxxxx un’altra vita, Mi merito il meglio, Il Xxxxx è servito, oltre che diversi cd formativi.
Da oltre 20 anni tiene corsi e conferenze, per privati e azien- de, in tutta Europa e Asia e nel 2008 ha fondato il metodo Tut- ta un’altra vita®.
È l‘insegnante degli insegnan- ti del metodo Xxxxxx Xxx per Italia ed è stata definita dai media la Xxxxxx Xxx italiana. Ha un Doctorate in Psycho- logy e Counselling, un Ba- chelor in PsychoAntropology ed è membro dell’American Psychological Association.
È Master Trainer di Firewalking e di Breathwork, Trainer di Programmazione Neuro-Lin- guistica e Neuro-Semantica,
responsabile europea del Movimento del Labirinto. Fon- datrice di BlessYou e co-di- rettrice della scuola di PNL, e Coaching LUCE® Libera Uni- versità di Crescita Evolutiva e dell’Istituto di Neuro-Sinergia applicata.
Vive nel sud est asiatico, tra Thailandia e Bali col marito Ni- cola e il cane Caligola.
C O SA SA I E S A T T A M E N T E D E L C O A C H I N G ?
DUE STR UMENTI CHIA VE PER SUPERARE LE RESISTENZE C ON SUC CESSO.
“A queste cose non ci credo”, Xxxx mi guarda dritto negli occhi.
Il suo tono secco e le mani sui fianchi fanno pensa- re ad una sfida.
“A cosa non credi esattamente?”, le chiedo cercando di rimanere neutra. Non voglio innescare nessuna lotta. Prima di tutto ho davvero bisogno di capire. “Non credo al Coaching”, risponde immediatamen- te. "È una illusione, un modo per spillare soldi alla gente, una stronzata New Age” risponde secca.
“Hai esperienza di Coaching?”, mi viene da chieder- le. “Hai fatto sessioni? Se sì, cosa è successo?”
“No, certo, non ne ho mai fatte. Il Coaching non è per me e non lo farò mai”, risponde perentoria.
“Ooook, e cosa sai esattamente del Coaching? Come lo conosci?”, ora sono davvero curiosa.
“In realtà non lo conosco… ne ho solo sentito parlare”. “Da chi, se posso chiederlo? Da qualcuno che ha fat- to sessioni di Coaching e magari si è trovato male?” “Dalla mia collega… no, lei in realtà non ha mai fatto sessioni”.
“E come conosce il Coaching?” “Ha letto delle cose”.
“Interessante, e cosa ha letto specificatamente? Qualche libro di Coaching o magari qualche articolo specifico?”
“Beh, non veramente. Lei ha letto due articoli su FB che parlavano male del Coaching”, si lascia sfuggire mordendosi le labbra.
Mentre mi chiedo se ridere o se preoccuparmi, mi rendo conto di quanto questa scena sia molto co- mune.
Come rispondere? Come spiegare alle persone cosa è davvero il Coaching e come aiutarle a su- perare le loro resistenze?
Ecco due chiavi molto utili. Da usare tenendo in mente che lo scopo non è “vendere i nostri servizi” ma piuttosto aiutare le persone a capire cosa sia davvero il Coaching e come li possa aiutare, e la- sciare poi che siano loro a decidere per se stessi e per la loro vita. Ma almeno facciamo sì che sia una decisione informata!
LA PRIMA CHIA VE È LA
NON PERSONALIZZAZIONE.
Siccome amiamo il Coaching così tanto, quando qualcuno ne parla male la nostra tendenza natu- rale può essere di sentirci incompresi, giudicati o, peggio ancora, attaccati o rifiutati.
Come se ci sentissimo chiamati in causa a livello personale.
Ecco allora che è basilare fare una distinzione.
Le persone che discreditano il Coaching non hanno necessariamente l’intenzione di discre- ditare noi. Ci sono mille motivi per cui potreb- bero non amare il Coaching.
Magari hanno avuto una brutta esperienza. O ma- gari, come per Xxxx, ne hanno solo sentito parlare male. O magari ne hanno paura perché hanno pau- ra che li porti a fare un cambiamento che l’anima vuole ma la personalità no.
In ogni caso, anche se il nostro interlocutore fosse davvero aggressivo, abbiamo sempre una scelta. Ognuna di queste scelte porterà a risultati diversi. Possiamo scegliere di respingere o di abbracciare le critiche.
Nel primo caso probabilmente daremo inizio ad una lotta, e più noi cercheremo di convincere l’altra persona della nostra verità, più lui si sentirà con-
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trollato, manipolato e, per il fenomeno di reattanza psicologica, si arroccherà sulle sue posizioni.
Nel secondo caso, se riusciremo ad aprirci per comprendere il suo punto di vista e da dove pro- viene, ecco che potremo dare vita ad una danza. Quale scelta preferiamo?
Come con Xxxx, lo stato d’animo migliore per dare vita alla danza è la curiosità sincera di esplorare la mappa mentale dell’altro.
Questo ci permetterà di aprirci a ricevere nuove informazioni e di potere così aiutare davvero le persone.
Ecco che con questa curiosità sincera siamo pron- ti per utilizzare LA SE C OND A CHIA VE: IL PO TERE DELLE DOMANDE, CHE GU ARD A C A SO , È L O S TRUMENT O B A SE DEL C O A CHING.
È lo strumento che differenzia il Coaching dalla te- rapia, dalla consulenza, dal mentoring.
È lo strumento che ci permette di fare emergere le potenzialità del Coachee.
È infatti attraverso le domande, sia quelle di precisione di metamodello, che vanno a indagare i dettagli per capire come è stata codificata l’espe- rienza (come nel caso di Xxxx), che le meta do- mande che esplorano le diverse dimensioni della coscienza: credenze, metafore, analogie ecc… che aiutiamo di volta in volta la persona a chiarirsi le idee, a ristrutturare vecchi condizionamenti, a trovare il coraggio di prendere decisioni e di fare nuove scelte.
Spesso ai corsi le persone mi chiedono: come pos- sono delle semplici domande portare la trasfor-
mazione? Come fanno ad innescare dei cambiamenti così profondi?
La curiosità sincera di esplorare la mappa mentale dell’altro
È molto semplice.
È attraverso le domande che fin dai primi anni di vita noi umani raccoglia- mo informazioni e scopriamo il mon- do.
Se osserviamo i maggiori leader, inno- vatori e creativi mondiali, persone che in qualche modo hanno cambiato la storia, possiamo notare che, al di là delle diffe- renze caratteriali, sociali e culturali, han- no tutti un tratto in comune: una capacità eccezionale di fare domande.
I cambiamenti e le innovazioni azien- dali e sociali che sono riusciti a creare sono nati dalle domande che questi personaggi hanno formulato. Ogni grande azienda, prodotto e persino in- dustria è nata da una o più domande.
Ecco allora che a qualsiasi obiezione possiamo rispondere con domande ben poste e sincera curiosità.
Alla meglio, avremo aiutato la persona a rivedere le sue idee preconcette; alla peggio, avremo raccolto noi informazioni e feedback preziosi.
E, come scrivo nel mio libro Mi merito il meglio, potremmo persino finire per chiedere “che tipo di figlio di xxxxxxx sarei specificatamente?”
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IL P ARERE DEI NO STRI ESPER TI
Xxxxx Xxxxxxx
Xxxxx Xxxxxxx è nata a Lima, in Perù, ed è cresciuta in di- verse città del mondo tra cui Roma, Città del Messico, Lima e San Xxxxxxxxx.
Dopo la laurea in Business
Administration, si è occupata di marketing, commerciale e formazione. È coach certifica- to in PNL (ha studiato diretta- mente con Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxx Xxxxxxx, Xxx Xxxxx e
Xxxxxxx Xxxxxxx) e counselor sistemica.
Dal 2001 vive in Italia, dove si è formata all’università Bocco- ni di Milano nel programma di sviluppo manageriale.
C OME
SCE GLIERE IL C O A CH CHE
F A PER TE
di Xxxxx Xxxxxxx
È la prima volta che scrivo in merito a questa domanda che sembra banale, ma
banale non lo è, anzi, è molto importante!
Mi piacerebbe iniziare definendo cosa intendo io per un o una Coach. Si tratta di una persona che ti aiuta a raggiungere i tuoi obiettivi, o, come piace dire a me, ti aiuta a essere più felice o sem- plicemente a stare meglio ed esprimere te stes- so il più possibile. Un Coach o una Coach si pre- sentano nella nostra vita durante un momento di decisione, di confronto, di dubbio nel mettersi in discussione. E per ogni fase della propria vita si può scegliere un Coach diverso. Ormai è una professione molto diffusa e non è tanto la tec- nica che scegli, quanto la persona che scegli di avere al tuo fianco. Mi viene in mente la metafora di un viaggio. Dipende quale tipo di viaggio vuoi fare, in quale momento della tua vita e, se desi- deri compagnia, con chi scegli di vivere quella esperienza.
Di fatto il Coaching lo praticano tutti i profes- sionisti che lavorano a contatto con le persone: medici, avvocati, agenti immobiliari, investment banker, insegnanti, massaggiatori, parrucchieri, ad esempio. Come base si dà per scontato che abilità come presenza, ascolto, empatia, valida- zione e reframing siano presenti. Queste abilità aiutano i professionisti a connettersi con i loro clienti e ad accelerare il loro successo, mentre approfondiscono il loro senso di connessione umana. Non è un caso se proviamo diversi par- rucchieri, fino a trovare quello che fa per noi, come facciamo anche per i medici, ecc.
Quindi, ecco il primo punto: SCEGLI TU! Non farti prendere dal successo di altri.
L’esperto di te stesso, sei tu. Parla con il possibi- le Coach per 15 minuti per valutare la chimica tra voi. Controlla come ti senti dopo la conversazione. Se senti dentro di te la voglia di iniziare, mescolata a un po’ di paura, allora potrebbe essere il Coach per te! Questo vuol dire che sei ispirato a crescere, pronto a impegnarti nel processo, che ti fidi, ma al contempo che una parte di te è "spaventata" per- ché sai che ci sarà un po’ di stretching. Bene! Se non vai un po’ oltre la tua confort zone, non si raf- forza il muscolo.
Parto da qui perché, come primissima cosa, ti deve piacere la persona e l’energia che quella persona ti dà. Informati facendo un giro in internet, i social, i referral. Ripeto, scegli TU!
L’ultimo aspetto di questo punto, che non so quan- to sia politically correct, ma per me è fondamenta- le, è questo: scegliere anche a livello di gender, età, provenienza. Per esempio, a me piace lavo- rare con persone che capiscano l’inglese e ideal- mente anche lo spagnolo, perché nel mio parlare uso le tre lingue e alcune cose le penso e sento in diverse lingue. A mia figlia di 14 anni, adesso, non consiglierei un Coach uomo di 50, per esempio, e così via. Qual è il tipo di persona in questo momen- to che mi possa aiutare e permettere di tirare fuori il meglio di me?
Per ogni fase della propria vita si può scegliere un coach diverso.
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Secondo punto: ho accennato prima che è come scegliere un o una compagna di viaggio. Quindi, capire se la persona che stai per scegliere ti può portare dove vuoi andare - so che spesso non si sa dove si vuole andare, di questo ne parlerò dopo
: ).
È importante che la persona con la quale lavori capisca un po’ del tuo background. Ci sono diver- se specializzazione del Coaching. Io credo nel Life Coaching, perché al centro c’è sempre la persona. Se ci si sente centrati e chiari sulla propria strada, il modo per arrivarci si trova. Detto questo, se l’am- bito sul quale vuoi lavorare è molto specifico, cerca qualcuno che s’intenda di quella tema- tica. Non necessariamente un esperto solo di quello, ma tale che possiate avere un linguag- gio comune.
Torno sul punto che capita spesso, e cioè sul fatto che tante volte non si sa specificatamente dove si vuole andare e scegliamo appunto un Coach per aiutarci a capirlo.
Credo molto nella multidisciplinarietà, cioè nel pro- fessionista che ha tanti attrezzi nella sua scatola e che non sai in quale momento tirerà fuori una cosa totalmente diversa e che ti farà pensare in modo diverso. Come diceva Xxxxxxxx: “follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. Quindi, chi ti può aiutare a fare le cose che sei abituato a fare e pensare, in modo diverso?
Il terzo e ultimo punto che vorrei condividere con te è lo stile riguardo ai tempi. Scegli un ritmo di “lavoro” che faccia per te. Lavorare a obiettivi è importante, così come fare un check ogni volta per capire se si sta andando nella direzione giusta. Io di solito faccio un ciclo di tre incontri (dove ogni incontro dura più o meno tre ore) e spesso que- sto basta. Poi, capita che ci si rivede dopo per un check. Tra un incontro e l’altro possono passare una, due settimane, un mese, l’importante è tener- si “on track”, sulla via giusta. Cioè che il lavoro fatto segua l’obiettivo tracciato.
Aggiungo che, se continuare o no, lo saprai tu. Un intervento di Coaching si fa quando serve, quando uno si vuole confrontare e crescere.
Capire se è il momento di iniziare con un percorso di Coaching è il primo passo: “voglio di più”, “non mi sento al 100%”, “va tutto bene, ma ho perso la moti- vazione”, “voglio capire cosa voglio fare da grande”, “è tutto qui?”, ecc.
Una cosa è certa: se scegli di iniziare un percorso di Coaching, il primo requisito è essere disposto a metterti in gioco, a pensare “outside of the box” e a fidarti del compagno di viaggio che scegli. Così come tu scegli il Coach che fa per te, nel mio caso almeno, anch’io scelgo con chi condivi- dere il mio lavoro. Perché il tuo successo sarà il mio successo!
Ti ringrazio e auguro tanta felicità!
Xxxxx
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I D E N T I K I T D E L C O A C H
CHI È, D A DO VE XXXXX A, C OME RIC ONOSCERL O .
Mi chiamo Xxxxxxx Xxxxxxx e sono una Mental Co- ach, una Trainer di PNL e una scrittrice. Da diversi anni opero come Coach in ambito Business, Life e Team, e oggi voglio fare un po’ di chiarezza in me- rito a questo termine ormai diffusissimo anche in Italia, e proprio per questo spesso soggetto a xxxxx- tendimenti.
Il vocabolo, mutuato dalla lingua anglosassone e diffuso anche grazie alla filmografia americana - come dimenticare lo straordinario Xx Xxxxxx, Coach di football americano in “Ogni maledetta domeni- ca”? – era relegato inizialmente all’ambito sportivo, e identificava la persona che affianca l’atleta per aiutarlo a migliorare le sue prestazioni. L’allenatore insomma.
Poi, grazie all’avvento di Xxxxxxx Xxxxxxx e del suo libro “Il gioco interiore del tennis”, il termine è pas- sato a connotare una figura professionale diversa, che si occupa sempre di allenamento, ma di alle- namento mentale questa volta.
Il Mental Coach è quindi un professionista che ha competenze specifiche per aiutare le perso- ne a:
• identificare con precisione gli obiettivi che queste persone vogliono raggiungere, in vari ambiti della loro vita;
• scoprire, tirare fuori e potenziare le risorse in- terne necessarie al raggiungimento di questi obiettivi;
• aiutare le persone a definire un piano d’azio- ne concreto per trasformare questi obiettivi in risultati.
A differenza del consulente, dell’allenatore o del tecnico, il Coach – o, meglio, il bravo Coach - non dice agli altri cosa fare, ma pone domande intelli- genti per far ragionare in modo diverso i suoi clien- ti, per far loro scoprire nuovi punti di vista, nuove opzioni e nuove risorse da utilizzare. Saranno poi i clienti stessi che prenderanno decisioni di con- seguenza, autonomamente. Successivamente, il coach aiuterà le persone a mantenere il focus sulla
direzione intrapresa, allenando i comportamenti e gli atteggiamenti più funzionali al raggiungimento dell’obiettivo.
Un bravo Coach deve quindi essere in possesso degli attrezzi del mestiere, e deve anche essere in grado di declinarli nel suo ambito di specializ- zazione; deve quindi conoscere i meccanismi che regolano il funzionamento di un’ azienda, di un am- biente sportivo, di un team.
Xx è qui la prima sfida per i giovani Coach. Que- sti meccanismi non si apprendono durante un corso, ma possono essere padroneggiati solo grazie all’esperienza maturata in quello specifi- co campo. È solo ”sporcandosi le mani” in un cam- po assieme agli atleti che si diventa efficaci Sport Coach, è solo padroneggiando i meccanismi che regolano la vita aziendale che si diventa credibili come Business Coach, è solo lavorando con diver- si team di persone che si comprendono a fondo le dinamiche che governano un team efficace.
Lo stesso principio vale per il settore Life Coaching, l’attività di personal coaching che lavora su obiettivi personali. In questo caso i risultati attesi non sono legati al lavoro o allo sport, ma al miglioramento della qualità della vita in generale, e questo a vol- te fa erroneamente credere che per fare il Life Coach non si debba acquisire esperienza speci- fica, e che chiunque possa farlo.
Errore gravissimo.
Personalmente ritengo che un Life Coach capace debba acquisire esperienza come - se non di più - nelle altre specializzazioni, lavorando con quante più persone possibile, stando in mezzo alla gente, studiando a fondo l’essere umano. E, soprattutto, debba dimostrare di saper ottenere risultati nella sua vita personale.
Perché altrimenti dovrei affidare la risoluzione di problematiche legate alla mia relazione sentimen- tale a una persona che non ne ha mai avuto una, o che ha nel suo palmarès una serie di relazioni falli- mentari? Perché dovrei chiedere aiuto per smette- re di fumare a un fumatore accanito? Come posso imparare a migliorare la mia comunicazione con gli altri da una persona solitaria, che ha appreso la co- municazione efficace solo sui libri, senza mai spe-
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rimentarla con altri esseri umani? E, infine, come posso imparare a rendere la mia vita straordinaria da una persona che ha un’esistenza disastrata?
Perdonatemi la severità, ma troppe volte ho visto sedicenti Coach proporsi come esperti nel ri- solvere le vite degli altri senza aver raggiunto risultato alcuno nella propria. Io sono convinta invece che non esista leadership più efficace di quella che si ottiene con l’esempio, e un bravo Coach deve dimostrare l’efficacia degli strumenti che propone ai suoi clienti, prima di tutto utilizzan- doli nella sua vita.
Ci sono quindi tre criteri per riconoscere un bra- vo coach:
1. Condizione necessaria ma non sufficiente è la preparazione: è utile conoscere dove la perso- na si è formata, quali corsi ha fatto, quanti giorni durano questi corsi, e di quali competenze è in possesso.
2. Bisogna considerare l’esperienza sul campo di questo professionista, valutando magari le referenze e i risultati che ha fatto conseguire alle persone, agli sportivi, alle aziende che ha seguito.
3. Ultimo punto, ma non ultimo per importanza, è fondamentale valutare la coerenza della per- sona. Il Coach a cui stai affidando la tua vita ha ottenuto nella sua quei risultati che dimostrano la sua efficacia come professionista?
Come Coach ho un motto: ti alleno all’eccellenza. Per permettermi di scrivere una frase del genere ho voluto prima rendere eccellente la mia vita. Solo dopo aver raggiunto risultati straordinari in diversi ambiti ho ritenuto di essere pronta per essere una Coach, e di essere all’altezza per rendere eccellen- te anche la vita degli altri.
Xxxxxxx Xxxxxxx
Xxxxxxx Xxxxxxx è una Trainer apprezzatissima in tutta Italia, una Mental Coach e una scrit- trice. Energica, ap-passionata e determinata, si occupa di comunicazione, di Program- mazione Neuro Linguistica e di sviluppo perso-nale, e at- traverso la formazione e il coa- ching aiuta perso-ne e aziende a raggiungere risultati di ec- cellenza in ogni ambito. La sua storia professionale e persona- le racconta di molti successi in sva-riati settori professionali e sportivi, ed è proprio grazie al suo esempio che allena all’at-
teggiamento vincente. Laurea- ta in informatica, ex consulente informatica, istruttrice di aero- bica e imprenditrice nel mon- do dell’organizza-zione eventi, è entrata nel mondo dello sviluppo personale nel 2009 e ha con-seguito a tempo di record certificazioni, abilità ed esperienza per cimentarsi con successo come formatrice e coach. Instancabile atleta di triathlon, si sta allenando per l’Ironman di Barcello-na del 2015. È anche orgogliosa ma- drina dell’associazione argen- xxxx senza scopo di lucro La
Fuerza del Corazón, che offre assistenza ai bambini delle zone disagiate della periferia di Buenos Aires. Nella primavera del 2012 le è stato diagnostica- to un cancro al seno in sta-dio avanzato che ha affrontato con determinazione e coraggio, trasformando questa avven- tura in un’importante opportu- nità di crescita personale e in un libro edito da Mondadori, “Perché io sogno forte” che ha riscosso uno stra-ordinario successo in tutta Italia.
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F OCUS - APPR OF ONDIMENTI
Il suo motto è “Ti alleno all’ec- cellenza”
L E E M O Z I O N I E L A I S T D P
(INTENSIVE SHOR T TERM D YNAMIC PS Y CHO THERAP Y ):
dialogare con l’inconscio attraverso il corpo
Le emozioni e il loro potere curativo al crocevia di psiche e soma sono il tema centrale della nuova medicina integrata. La conoscenza che le neuro- scienze ci hanno fornito su come le emozioni ab- biano substrati cerebrali specifici, correlati biochi- mici, ormonali e immunitari e su come si traducano nel corpo attraverso precise vie di scarico neurove- getativo, ha mutato completamente il paradigma della medicina e della psicoterapia.
In sostanza, come medici e terapeuti, ci siamo tro- vati di fronte ad una pletora di dati scientifici che testimoniano il ruolo della psiche, soprattutto della psiche inconscia, nella salute e nella malattia.
E sono le emozioni il ponte effettivo tra la di- mensione sottile della vita psichica subconscia e la dimensione materica del corpo: ogniqual- volta una emozione viene evocata nel nostro siste- ma, prima ancora che il cervello corticale ne elabo- ri un pensiero, il cervello limbico, cervello antico ed emotivo, si è già riverberato, in modo inconscio e involontario, sul corpo, con una cascata di ormoni, neurotrasmettitori, citochine che troveranno i loro target in altrettanti tessuti e organi, fino alle nostre cellule. Lo sapevano i medici cinesi, che ogni or- gano correla ad una emozione e ad una certa ti- pologia di energia. Lo sappiamo oggi con i dati più all’avanguardia che la scienza è in grado di offrirci. È così che la nostra biografia, e persino la biogra- fia di chi ci ha preceduto, si traducono nella nostra biologia.
Il corpo parla, oltre le parole, e ricorda, oltre le me- morie verbali.
Il corpo come depositario della nostra identità, ha da svelarci molto di noi, più di quanto possiamo im- maginare: il nostro sentire, la nostra intenzione, la nostra essenza che lo informano.
Va da sé dunque che quando le emozioni ven- gono represse esse si traducano in altrettanti sintomi somatici, oltre che psichici, coinvolgen- do potenzialmente qualsiasi organo e agendo persino sullo sviluppo di patologie neurodege- nerative e tumorali.
La malattia comincia ad apparire allora come un programma biologico ben preciso che si attiva in risposta ad uno stimolo emotivo bloccato, repres- so, non gestito.
Un concetto sempre più lontano dall’idea mecca- nicista di un semplice pezzo di una macchina che si rompe per qualche ragione che a volte si conosce e a volte no.
La malattia ha un senso, l’organo colpito ha un sen- so e quel senso è dentro di noi.
Si può persino vedere come in molti casi sia proprio la malattia a permettere il ritrovamento di questo senso altrimenti perduto.
Così in questi anni ho potuto osservare come l’a- nalisi emotiva ed energetica di centinaia di miei pazienti con patologie croniche ha mostrato sem- pre un comune denominatore: ciascuno di loro non aveva potuto accettare e lasciare andare un qual- cosa accaduto nel loro passato o nel passato di un loro antenato.
E in tutti questi casi la cura emotiva si è rivelata ri- solutiva o altamente migliorativa.
Tra i tanti strumenti che come medico integrato ho appreso e applico, non ho trovato una tecnica di cura emotiva più potente della ISTDP Psicoterapia Intensiva Dinamica Breve, per brevità, efficacia e profondità del trattamento.
Creata negli anni ‘70 dallo psichiatra Xxxxx Xx- xxxxxx, validata da centinaia di studi in USA, UK e soprattutto Canada, grazie allo psichiatra Xxxxx Ab- bass, la ISTDP rappresenta il più importante svilup- po della psicoterapia dalla scoperta dell’inconscio: se a Freud dobbiamo la scoperta dell’inconscio, a Xxxxxxxx dobbiamo la scoperta di una via per dia- logare direttamente con esso.
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E questo accade tramite una tecnica psicoterapi- ca validata scientificamente (ogni intervento viene videoregistrato e solo gli interventi efficaci vengo- no validati), fortemente basata sulla neurofisiologia delle emozioni, nella quale brevità e profonda effi- cacia si sposano grazie all’attenzione che viene data in primis al vissuto corporeo: grazie a pre- cisi interventi del terapeuta, tutte le emozioni conflittuali vengono esperite nel corpo, e dal corpo risalgono alla coscienza, aprendo lette- ralmente l’inconscio, mostrando alla persona in presa diretta come il sintomo fisico sia il frutto di uno specifico conflitto emotivo negato e re- presso.
Il rivivere nel qui e ora questa memoria corporea produce un vero e proprio salto quantico di con- sapevolezza che trasforma l’individuo, lo cambia persino nell’espressione degli occhi, nella mimica e nel sentire.
Quando le emozioni vengono represse esse si traducano
in altrettanti sintomi somatici, oltre che psichici, coinvolgendo potenzialmente qualsiasi organo e agendo persino
sullo sviluppo di patologie neurodegenerative e tumorali.
Qui il potere curativo delle emozioni appare in tutta la sua grandezza, umanamente toccante e al con- tempo così semplicemente radicata nella nostra biologia.
Autorevoli studi (xxx.xxxxxxxxx.xx; xxx.xxxxx.xx) dimostrano che la ISTDP è efficace in un ampio spettro di disturbi, depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi ossessivi, fobici, somatizzazioni nonché tutti i sintomi fisici collegati a patologie an- che croniche o inspiegabili (cefalee, ipertensione, colon irritabile, fibromialgia, patologie autoimmuni, neurologiche...). La ricerca evidenzia come la ISTDP sia in grado di attivare tanto il sistema limbico, sede delle risposte emotive, quanto la corteccia prefron- tale, responsabile dell’empatia, delle funzioni inte-
grative e intuitive, così come mobilitare i cervelli di cuore e intestino ed elicitare la risposta ansiolitica del nervo vago.
In molti casi si assiste ad una remissione o riduzio- ne dei sintomi fin dalla prima seduta e il percorso può essere davvero creato su misura per la perso- na che lo richiede.
In Canada, ad Halifax, dove esiste il Center for Emo- tions and Health, all’interno della clinica ospedalie- ra universitaria, l’introduzione della ISTDP in tutti i reparti medici e persino in pronto soccorso ha mu- tato le politiche sanitarie, ridotto la spesa per visite specialistiche e il consumo di farmaci.
Una rivoluzione copernicana che parte dalle emozioni e schiude davanti a noi la concreta possibilità di validare anche scientificamente il principio antico per il quale noi siamo un campo energetico emotivo, che si manifesta per mezzo di un corpo.
Lo stato energetico emotivo sempre più necessita di essere considerato per comprendere realmente chi siamo e come funzioniamo, come ci ammalia- mo e come guariamo.
Noi medici abbiamo dedicato finora il nostro impe- gno a studiare sistematicamente la materia di cui siamo fatti; ora giunge il tempo di studiare sistema- ticamente l’energia di cui siamo fatti e le vie di inte- grazione della nostra parte materiale con la nostra parte energetica.
La guarigione non è altro che questo, la possibilità di vivere come esseri senzienti e vibranti nello stato di libero flusso.
Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxx
Xxxxx Xxxxxxxxx Xxxx è medico psichiatra, psicoterapeuta e counselor. Membro di società scientifiche, tra cui IEDTA (Inter- national Experiential Dynamic Therapy Association), ISTDP Institute e OPIFER (Organizza- zione Psicoanalisti Italiani Fe- derazione e Registro), annovera un’approfondita ed eclettica formazione psicoterapeutica che le ha fornito la capacità di affrontare il mondo della psiche
fino alla spiritualità, sviluppan- do un personale metodo di lavoro interdisciplinare e psico- somatico. In continuo aggiorna- mento, attraverso la partecipa- zione attiva e l’organizzazione di corsi, congressi e pubblica- zioni scientifiche, si dedica allo sviluppo della medicina inte- grativa con l’implementazione della farmacopea tradizionale con fito e nutriceutici, e l’utiliz- zo di tecniche terapeutiche in-
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F OCUS - APPR OF ONDIMENTI
novative e fortemente radicate nelle nuove conoscenze neuro scientifiche sul funzionamen- to della unità psichesoma. È autrice dei libri Anatomia della Guarigione, I sette principi del- la Nuova Medicina Integrata, 2014, Anima Edizioni; Auto-ip- nosi – co-creare il cambiamen- to con 2CD, 2015, Anima Edi- zioni; Anatomia della coppia - i sette principi dell’amore, 2015, Anima Edizioni.
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RUBRIC A
S U L L E S P A L L E
D E I G I G A N T I
Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx
Come nasce e cosa troverai in “Sulle Spalle dei Giganti”?
Questa rubrica vuole essere uno spaccato del mondo del Coaching per come viene per- cepito, attraverso la voce dei leader più im- portanti provenienti da quasi ogni continente. Attraverso questo pagine, avrai accesso ad un osservatorio privilegiato su un mondo del Coaching decisamente diverso da come vie- ne presentato in Italia.
Attraverso la mia esperienza farò attenzione a portare in Italia e a metterti a disposizione il meglio del meglio delle conoscenze della formazione e del coaching a livello interna- zionale in maniera viva: interviste, opinioni, approfondimenti di alcuni dei top trainer e Coach al mondo. Alcuni saranno perso- naggi già molto famosi anche in Italia; altri, come spesso accade, potranno risultare un po’ meno famosi nel nostro paese, in quanto
fuori dai circuiti del grande marketing, ma veramente importanti nel loro campo nel loro paese.
Il titolo della rubrica, “Sulle Spalle dei Gigan- ti”, prende spunto da una frase attribuita a Xxx Xxxxx Xxxxxx, grandissimo fisico Inglese del 1600, il quale - rispondendo ai complimen- ti che gli venivano posti per le sue scoperte
- diceva: “Se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti”. In questa rubri- ca potrai ergerti, spingerti ancora più in alto sfruttando la conoscenza che può trasmet- tere un “gigante” del Coaching. Il gigante in questo caso sarà un collega, sarà qualcuno che ha fatto qualcosa in un paese diverso e probabilmente ha iniziato a farlo molto tem- po prima di te.
Buona lettura!
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L A G I G A N T E S S A : X X X X X X X X
X X X X X X X
Xxxxxxxx Xx Xxxxx è una Master Trainer autorizzata di NLP & DHE e conduce corsi di formazione e seminari di sviluppo da oltre 20 anni. Il suo stile umoristico e la sua passione arrivano al pubblico ogni volta che sale sul
palco. Xxxxxxxx ama insegnare i modelli linguistici nella PNL Ha sempre ricercato modi per rendere più semplice e ottimizzato ciò che è complesso in modo che i suoi studenti possano immediatamente usare le abilità
e ottenere risultati che xxxxxx. Xxxxxxxx ha anche una casa editrice di libri, CD / DVD. È direttrice del programma per NLP Seminars Group International.
Conosco Xxxxxxxx Xx Xxxxx da 13 anni e collaboro strettamente con lei da oltre 10, trascorrendo in- sieme più di un intero mese ogni anno. È a guida del Team degli assistenti del Dr. Xxxxxxx Xxxxxxx e sua co-trainer in molti corsi internazionali. Nel co- noscerla si ammira la sua esperienza e maestria, rimanendo sgomenti dalla sua dolcezza. Quanto leggerai fa capire il personaggio e soprattutto il suo stile brillante e diretto di pensiero.
Mi rende euforica
illuminarsi con una
vedere qualcuno
nuova idea.
Buona lettura!
>> Quali sono le caratteristiche di un trainer di PNL? Cosa permette a un bravo formatore di emergere?
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Ti posso dire che cosa lo impedisce: l’avere un grande ego. Ho visto Trainers che insegnano per- ché a loro piace stare sul palco ed essere una star o una celebrità. Potrebbero sembrare grandi sul palco, ma dov'è il loro focus? Probabilmente su loro stessi e non sugli studenti. Questo non si- gnifica che non dovresti amare il fatto di stare sul palco o non dovresti essere fiero di ciò che fai. Il mio segno zodiacale è leone, quindi amo essere sul palco, amo fare formazione. Ma, nel momen- to in cui salgo sul palco, tutto cambia per mettere al centro loro, i miei studenti. Osservo ciascuno di loro, sia che siano 20 o 300, non importa. Io trovo la mia gioia e la mia passione nel vedere i loro volti rimanere senza fiato a causa di una nuova com- prensione. Mi rende euforica vedere qualcuno illuminarsi con una nuova idea, una nuova libertà. Noi vogliamo Trainers appassionati che amano in- segnare e che possiamo formare perché siano ric- chi di fiducia e fermi se ne hanno la necessità. Noi vogliamo Trainers che lo fanno per la giusta ragione. Trainers che vogliono aiutare le persone, che voglio-
Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx esperto italiano in Motivazione Intrinseca, specia-
lista nell’applicare la PNL Ipno-
tica al Coaching, Licensed NLP Master Trainer.
Trainer internazionale in Ipnosi Clinica. Esperto di Leadership Militare.
È l’italiano che da più anni par- tecipa con continuità nel Top Team di assistenti del dr Xx- xxxxx Xxxxxxx.
Autore di "È tutto perfetto così com’è", coautore di 4 libri di cui 2 per il mercato internazionale, degli audio ipnotici con musica a 432hz Neuro Brain Optimi- zer, socio fondatore dell’Acca- demia dei Coach. Mentore di Coach e Trainers internazionali, in 20 anni di carriera sviluppa il Lifestyle Coaching che trasfe- risce a Professionisti Impren- ditori Atleti Trainer e Coach
SULLE SP ALLE DEI GIGANTI
insieme alle chiavi per attivare e ottimizzare processi e strate- gie di eccellenza personale e professionale grazie alla PNL Ipnotica. Punto di riferimento nel mondo per chi si occupa di crescita e sviluppo grazie alle abilità nel rendere fruibili con semplicità competenze, tecni- che e processi.
Il sito web di riferimento è xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx
Non smettere mai di essere uno studente. Xxx l2eterno studente che continua a diventare un Trainer migliore.
no condividere, guardare gli altri crescere e fiorire. L'altro aspetto è non smettere mai di essere uno studente. I migliori Master Trainer e Trainers che conosco hanno seguito molte volte la formazio- ne come Practitioner e Master Practitioner in PNL. Hanno fatto corsi di Coaching con la PNL e corsi di applicazione come il DHE® o l’NHR®. Più vai in profondità nei vari strati, più diventi un Trainer mi- gliore. Quando qualcuno mi chiama e mi chiede: con quanta velocità posso diventare un Trainer? Se faccio il tuo Practitioner questo mese e il Master il mese prossimo, posso fare il Trainer’s Training e aver finito, giusto? In maniera educata spiego che non è una corsa. Non si tratta di quanto veloce- mente riesci a collezionare certificati. Lo puoi fare in quel modo, ma diventerai un Trainer mediocre. Io non accetto la mediocrità nella mia vita.
>> Cosa suggerisci ai Trainers e ai Coach italiani che aspirano a crearsi una professione?
Una cosa che so sui Trainers italiani è che sono ap- passionati. Uso la cultura italiana come metafora in alcuni dei miei corsi. Se vuoi un esempio di come parlare in maniera ricca di passione, con tutto il corpo e una gestualità che permetta a qualcuno di avere la sensazione di ciò che stai dicendo e non solo di sentirlo, allora chiedi a un italiano di parlarti di uno dei suoi piatti preferiti: a quel punto vedrai un esempio di passione. La passione non riguar- da sempre l’amore. Puoi provare passione riguar- do a qualcosa che vuoi migliorare o interrompere. Puoi addirittura discutere in maniera appassionata. Quindi il mio messaggio ai nostri Trainers italiani è di ricordare quella passione e di imparare a usarla come basilico fresco. A volte è l'ingrediente princi- pale, altre volte appena una suggestione. Amo la cultura italiana e ne sono stata adottata sposan-
do Xxxx Xx Xxxxx. Ricordate di non smettere mai di essere studenti. Di continuare a insegnare. E di continuare a migliorare. Ci sono così tanti livelli nel- la PNL che non avevo mai neppure immaginato e sono riuscita a scoprire solo tuffandomi ancora più in profondità e grazie alla ripetizione. Da 35 anni sono sposata con Xxxx Xx Xxxxx. Lavoriamo ogni giorno insieme così abbiamo il vantaggio di man- tenerci reciprocamente onesti e veri. Xxxx spiega ai clienti delle aziende che l'isolamento è pericoloso. Chi siede nel suo ufficio e non sperimenta la realtà esterna cadrà in ciò che lui chiama “la sindrome di credere alle proprie cavolate”. Come Trainer, se non vai a studiare con altri Trainer, non continui a segui- re corsi come studente, a fare staff o l’assistente di persone migliori di te, inizi a girare nel tuo bozzolo e perdi di vista la qualità di ciò che stai effettivamen- te facendo. Quindi non smettere mai di imparare e migliorare. Sii l'eterno studente che continua a di- ventare un Trainer migliore.
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LA GIGANTESS A:
T I N A T AY L O R
Sulle Spalle dei Giganti è una rubrica che presenta ogni due mesi un nuovo personaggio che nell’am- bito del coaching internazionale è noto o in qual- che modo ha dato un impulso importante per la nostra professione.
La gigantessa di questo numero, Xxxx Xxxxxx, espri- me queste caratteristiche all’ennesima potenza. Ormai da sette anni ci incontriamo almeno tre volte all’anno, se non di più, e condividiamo una trentina di giornate di lavoro, confronto, riflessione e diverti- mento. Eh sì, perché Xxxx è un po’ come una mam- ma, ma di quelle divertenti e liberali con i propri figli, di quelle che in realtà li istigano a non seguire le regole, a divertirsi e a prendere la vita con mag- giore leggerezza… e qualche volta ne dà l’esempio in prima persona. Ma poi, quando sale sul palco, si trasforma in una professionista eccezionalmente efficace. Mantiene sempre quel suo stile che coin- volge e diverte mentre insegna, ma lo usa per af-
fascinarti e cambiarti nel profondo ogni volta che ti allena a diventare più di te stesso.
Ricevere una sessione di Coaching da Xxxx Xxxxxx è un’esperienza singolare per un misto di intensità e leggerezza allo stesso tempo. Sei cambiato, ti senti sulla strada per realizzare il tuo obiettivo, ma non ti sei neppure accorto di come sia successo, abbia- mo davvero fatto Coaching? Era tutto qui? Eppure tornando indietro con la memoria puoi ricostruire passo passo quel processo che con delicatezza e rispetto ti ha accompagnato ad attraversare e ap- plicare alla situazione su cui volevi lavorare.
In questa intervista ho avuto la fortuna di confron- tarmi su un tema che nei prossimi mesi avrà sicu- ramente un grande riscontro nel mondo del Coa- ching italiano, vista anche la contemporanea uscita nelle librerie del suo bellissimo libro “Il parto senza dolore”.
Buona lettura!
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Xxxx Xxxx, sei una Licensed NLP Master Trainer, una Trainer in Ipnosi Clinica, una Coach e lavori anche con le ostetriche insegnando loro il “Parto senza dolore”. In che modo colleghi queste disci- pline nella tua pratica professionale?
La mia attività professionale tende a variare in base al genere di situazioni che aiuto le persone a supe- rare. Per esempio apparentemente la formazione in campo aziendale, il Coaching e l’ipnosi clinica sono completamente diversi, tuttavia ci sono sche- mi comuni tra loro. Qualsiasi sia il problema, è la risposta naturale alla maniera in cui stai processan- do le informazioni nella tua mente. Secondo Mil- ton Xxxxxxxx il subconscio era un luogo in cui poter trovare soluzioni creative. Usando la PNL e l’Ipnosi posso lavorare direttamente per allenare la mente delle persone ad aiutarle nell’imparare ad essere più flessibili nelle loro risposte, arrestare i pensieri automatici indesiderati che hanno causato proble- mi nel passato.
Tu oggi sei all’avanguardia nelle applicazioni dell’Ipnosi, che cosa ti ha affascinato e ti ha avvi- cinato agli inizi della tua carriera?
Ho iniziato a formarmi in Programmazione Neuro Linguistica mentre lavoravo nelle Risorse Umane di una banca d’investimenti. All’inizio ero piuttosto scettica rispetto all’Ipnosi, ma durante lo svolgersi del corso iniziai a scoprire il fascino delle potenzia- lità del subconscio.
Ciò che mi meravigliava maggiormente era come in trance la percezione del tempo cambiasse com- pletamente, come il corpo si rilassasse completa- mente e a volte sembrasse di galleggiare nell’aria. Potevi avere accesso a cose che avevi dimenticato e creare nuove risposte.
Durante la mia formazione in Ipnoterapia Clinica, un giorno mi capitò di avere un forte mal di testa e andando in uno stato rilassato di trance il dolore scomparve completamente. Xxx figlia all’epoca era solita avere forti dolori di stomaco e iniziai a chie- dermi se in qualche modo questo potesse aiutarla e iniziai a ricercare come utilizzare l’Ipnosi per la gestione del dolore.
Il tuo libro “Il Parto senza Dolore” è appena stato pubblicato in italiano, a chi ne suggerisci la let- tura e perché?
Il mio libro è nato come libro di testo ed esercizi per le lezioni sul parto che normalmente condu- co. All’inizio era un insieme di tecniche e gradual- mente si è arricchito grazie alle domande che le future mamme mi rivolgevano e che per qualche ragione non sentivano di poter chiedere al loro me- dico o alla loro ostetrica. Quando decisi di pubbli- xxxxx pensai a quale sarebbe stato il mio pubblico.
Così lo strutturai come un libro di “self help” (au- to-aiuto, ndr), in maniera tale che chiunque possa imparare ad avere l’esperienza di un parto senza dolore, le future mamme sono la prima categoria ovviamente, così come, specialmente all’inizio, lo erano le ostetriche che tengono i corsi pre-parto negli ospedali inglesi. Allo stesso tempo oggi molti Coach lo utilizzano per imparare come supportare meglio le loro clienti.
Addirittura ho ricevuto alcuni messaggi da parte di persone che lavorano con chi soffre di dolori cronici e ha usato il materiale del libro per aiutare i pazienti a sentirsi meglio. Le tecniche contenute nel libro sono pensate per il parto e sono comun- que utilizzabili per qualsiasi forma di controllo del dolore.
In che modo ricevere Coaching con il supporto dell’Ipnosi può offrire un beneficio alle donne in gravidanza? In quale momento è preferibile ini- ziare?
Al di là del fatto che le donne imparano a sentir- si maggiormente a loro agio durante il travaglio, l’Ipnosi ha alcuni effetti collaterali grandiosi. Te ne elenco alcuni:
• Il bambino risulta più calmo e più felice
• Il bambino è sveglio e più pronto alla suzione
• Si presenta una riduzione o addirittura eliminazio- ne di paura e ansia
• Miglior controllo delle contrazioni
• La mamma ha un livello di energia più alto per la seconda fase
• Favorisce una ripresa più veloce
• Si ha un aumento delle emozioni positive durante la fase della nascita
• Aiuta nel legame prima della nascita
• Il padre acquisisce un ruolo nella nascita del suo bambino
• Le ostetriche si trovano di fronte ad una parto- riente più rilassata e calma, il che rende il parto più semplice
Inoltre uno studio inglese ha trovato una riduzione statisticamente rilevante nella durata del travaglio sia delle mamme al primo parto che per il secondo bambino:
• 70 pazienti che hanno usato l’ipnosi hanno avuto un travaglio medio della durata di 6h e 21’
• 70 pazienti che hanno usato tecniche di rilassa mento hanno avuto una durata del travaglio di 9h e 28’
• 70 pazienti del gruppo di controllo hanno avuto un travaglio della durata media di 9h e 45’
Il mio suggerimento è che la mamma inizi intorno alla 30 settimana di gravidanza per darle tempo sufficiente per imparare ad andare in trance facil-
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mente; durante i miei seminari ho scoperto che le mamme amano così tanto il senso di rilassamento che non vedono l’ora di fare pratica.
Dati interessantissimi. A questo punto ti chiedo, come si svolge una sessione?
Le lezioni insegnano alla mamma come rilassarsi facilmente e alcune in realtà trovano una maggiore facilità rispetto ad altre; inoltre insegnano al papà come può aiutare la sua partner a entrare in uno stato ipnotico per il parto. Questo si ottiene abitual- mente nell’arco di 4 sessioni con cadenza settima- nale che richiedono una pratica dell’ipnosi come “compito a casa”. Queste sessioni possono essere organizzate anche come un workshop di alcune giornate.
Quando xxxxx questi ultimi ho l’abitudine di scrive- re ai loro dottori e alle loro ostetriche per spiegare loro quello che sto insegnando. In più mi rendo di- sponibile a rispondere alle eventuali domande che possono avere, ho notato che i professionisti del settore medico sono molto curiosi su come questo funzioni.
Xxxxxxx che alcuni anni fa ci confrontammo sul fatto che molto spesso, a seguito di un profondo lavoro di Coaching, alcune donne con difficoltà nel rimanere incinte, improvvisamente scoprono di riuscirci facilmente. Ti va di riportarci la tua esperienza in questo campo?
Sì, effettivamente questo è stato qualcosa di ina- spettato per me. Parecchi anni fa una cugina di mio marito mi chiese di aiutarla a risolvere una paura che aveva. Aveva 40 anni e per diversi anni si era sottoposta a parecchi interventi medici per aiutarla a cercare di rimanere incinta. Le era appena stato consigliato di far ricorso all’inseminazione artificiale in quanto non sarebbe mai stata in grado di conce- pire in maniera naturale. Xxxxxxx con lei facendole da coach e aiutandola a liberarsi dalle sue paure. Dopo poco più di un mese mi chiamò per dirmi
che era rimasta incinta in maniera naturale. I suoi dottori erano stupefatti in quanto dicevano che non era possibile. In qualche modo la notizia arrivò ai giornali e all’improvviso fui inondata da una miriade di chiamate per aiutare donne in tutta l’Inghilterra. Nell’arco degli anni ho lavorato con migliaia di donne che vogliono diventare mamme. Alcune di loro avevano un’infertilità inspiegabile, mentre al- tre avevano una lunga lista di ragioni per cui non avrebbero potuto concepire in maniera naturale, ad alcune di loro viene addirittura detto che sono troppo vecchie!
Attraverso l’uso della PNL e dell’Ipnosi aiuto le don- ne a liberarsi dalle loro convinzioni negative sulla gravidanza, sul parto, sull’essere genitori e le aiu- to anche attraverso la regressione. Una delle cose che amo sull’ipnosi è che ti permette di accedere a risorse del passato. Supporto le mie clienti per la fertilità a tornare in trance a un momento in cui era- no fertili, parlo al loro subconscio sull’importanza di ricordare la programmazione con cui erano nate. Questo tipo di processo ha aiutato donne a con- cepire con successo sia utilizzando l’inseminazione artificiale sia naturalmente e più volte, grazie a que- sto, donne a cui è stato detto che non avrebbero mai concepito in maniera naturale lo hanno fatto e hanno figli in salute.
Molto presto sarai in Italia, a Roma, per un semi- nario meraviglioso. Quando questo articolo ve- drà la stampa sarà però ormai passato. Ci puoi dare qual-che anticipazione per coloro che non avranno avuto la possibilità di partecipare?
Sono veramente entusiasta di andare a Roma, i partecipanti in questa occasione saranno una combinazione di ostetriche che impareranno come aiutare le loro pazienti durante il travaglio grazie all’ipnosi, future mamme e Coach. Impareranno tecniche e abilità per aiutare nella gestione del dolore e come usare queste tecniche in altre aree della loro vita per ridurre lo stress e l’ansia.
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Xxxx Xxxxxx
Xxxx Xxxxxx, dopo oltre 20 anni di ricerche e dedizione nell’aiutare le mamme du- rante il parto, ha creato un metodo efficace per un parto senza dolore.
È formatrice in Programma- zione neurolinguistica (PNL) e ipnoterapista clinica. Ha un diploma in ipnosi clinica ed è allieva di Xxxxxxx Xxxxxxx, ideatore della PNL. Ha ap-
profondito il lavoro di Xxxxxx
SULLE SP ALLE DEI GIGANTI
X. Xxxxxxxx (il fondatore del- la moderna ipnoterapia) ap- plicandolo al parto naturale. Lavora con il famoso autore Xxxx XxXxxxx.
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È membro della Society of NLP e della British Society of Clinical Hypnosis ed è in- serita nell’elenco di terapisti di medicina complementare del NHS.
Il 30 agosto 2017 Xxxxxx Xxx, una delle più
importanti autrici di Self Help del nostro tempo, ha lasciato il corpo per tornare “a casa".
Xxxxxx Xxx
SPE CIALE
Xxxxxx X. Xxx (1926-2017). Ha scritto tantissimi libri sul self- help tra i quali il best seller “Puoi guarire la tua vita”; que- sto libro ha gettato le basi di quello che poi venne chiamato il “Pensiero Positivo”.
I suoi libri, tradotti in 24 lingue, sono venduti in milioni di copie nel mondo.
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Alla fine degli anni ‘70 le vie- ne diagnosticato un cancro
all’utero e, dopo un esame in- teriore, giunge alla conclusio- ne che questa malattia è una diretta conseguenza della sua incapacità di abbandonare il risentimento che aveva covato dentro di lei per le sofferen- ze provate nella sua infanzia. Xxxxxx rifiuta le cure mediche convenzionali e inizia un regi- me di cura basato sulle affer- mazioni positive per il perdono
e l’abbandono del risentimen- to, sulla nutrizione naturale, la riflessologia e i clisteri: quando viene visitata qualche mese dopo ogni traccia del tumore è scomparsa.
Dopo aver sconfitto il cancro grazie a questo processo di auto-guarigione stimolato dal- la forza del pensiero creativo, ha intrapreso con successo l’attività di divulgazione della
sua filosofia. Oggi è uno degli esponenti più autorevoli nel campo dell’identità psicoso- matica del panorama interna- zionale. Le idee, le tecniche e la filosofia che Xxxxxx X. Xxx ha avuto modo di sviluppare, hanno cambiato e continuano a cambiare la vita di moltissi- me persone in tutto il mondo.
La redazione di CoachMag desidera renderle omaggio con questo Speciale, perché il messag- gio e il Coaching di Xxxxxx parli direttamente al cuore dei nostri lettori e xx xxxxxx con la sua preziosa luce.
Condividiamo il comunicato di Hay House, la casa editrice fondata da Xxxxxx Xxx, diffuso al momento della sua dipartita:
"La nostra amata amica e fondatrice Xxxxxx Xxx ci ha lasciati il 30 agosto 2017 per cause naturali all'età di novant'anni. Se n'è andata serenamente nel sonno. Xxxxxx è stata un'incredibile visionaria e sostenitrice. Tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerla, sia personalmente che attraverso le sue parole, hanno sentito la passione con cui aiu- tava gli altri.
Xxxxxx ci ha affidato la compagnia che ha costru- ito per migliorare le vite delle persone interessate nell'autoguarigione e alla crescita personale. Por- teremo avanti la sua eredità e il suo spirito ispirerà tutto quello che faremo. Hay House continuerà a pubblicare prodotti e corsi di formazione online in sintonia con gli insegnamenti fondamentali di Loui- se.
Xxxxxxxx il suo ricordo e porteremo avanti la sua visione per molti anni a venire. So che siamo divina- mente guidati dalla sua mano amorevole. Le pro- prietà di Xxxxxx così come i suoi futuri diritti d'autore saranno donati alla Hay Foundation, un'organizza- zione no profit finanziata da Xxxxxx che sostiene diversi enti che forniscono cibo, riparo, consulenza, ospitalità e fondi a chi ne ha bisogno.
Xxxx Xxxxx, CEO e Presidente di Hay House"
LA BIOGRAFIA > p.28
3 INSE GNAMENTI SPE CIALI DI L OUISE HA Y > p.30
LE SUE OPERE > p.32
29
LE AFFERMAZIONI DI L OUISE HA Y > p.35
L A B I O G R A F I A
L OUISE L. HA Y È A UTRICE DI L ONG SELLER A LIVELL O INTERNAZIONALE,
I SUOI LIBRI HANNO VENDUT O PIÙ DI CINQU ANT A MILIONI DI X XXXX E SONO
S T A TI TR ADO TTI IN 35 LINGUE IN
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TUTT O IL MONDO .
Per oltre venticinque anni, ha aiutato persone di di- verse nazionalità a scoprire e potenziare le risorse personali per favorire la crescita personale.
Xxxxxx ha migliorato la vita di milioni di persone grazie ai suoi insegnamenti che si fondano sulla scoperta e il rafforzamento del potenziale in ognu- no di noi. È l’autrice di “Puoi guarire la tua vita”, pubblicato per la prima volta nel 1984 e oggi con- siderato uno dei testi fondamentali del pensiero positivo.
Viene affettuosamente definita dai fan “la madre della
formazione”, così come Xxxxx Xxxx, autore della sua casa editrice, viene definito “il padre motivazionale”. È stata ospite del programma “The Xxxxx Xxxxxxx Show” e di molte altre trasmissioni televisive e radiofoniche in tutto il mondo. Xxxxxx Xxx ha raccontato la sua vita in un’intervista al New York Times nel maggio del 2008.
L’adolescenza fu drammatica: stupro, abbandono, senza soldi.
Nel 1954 sposò l’uomo d’affari inglese Xxxxxx Xxx, ma il matrimonio finì 14 anni dopo, quando Xxxxxx la lasciò per un’altra donna. Fu in questo periodo che Xxxxxx intuì come il pensiero positivo pote- va cambiare la vita materiale delle persone oltre che guarire il corpo. Nel 1978 le diagnosticarono un cancro al collo dell’utero. Xxxxxx, però, non si abbandonò perché percepì quasi subito che la malattia era stata causata dal forte risentimento che ancora provava per lo stupro e gli abusi subiti durante l’infanzia. Questa profonda convinzione, la portò a rifiutare le medicine convenzionali e a ini- ziare un regime di perdono abbinato a riflessologia e tecniche di depurazione che le consentirono di sconfiggere la malattia. Ha raccontato quest’e- sperienza e le teorie che ne sono scaturite nel libro “Puoi guarire la tua vita”.
Xxxxxx Xxx ha fondato e diretto la casa edi- trice Hay House, punto di riferimento per i principali autori di self help mondiali.
Xxxxxx ci ha lasciati il 30 agosto 2017 per cause naturali all’età di novant’anni. Se n’è andata serenamente nel sonno.
Xxxxxx Xxx è stata
una incredibile visionaria e sostenitrice.
Tutti quelli che hanno avuto il privilegio di cono- scerla, sia personalmente che attraverso le sue parole, hanno sentito la passione con cui aiutava gli altri. Le proprietà di Xxxxxx così come i suoi fu- turi diritti d’autore saranno donati alla
Hay Foundation, un’organizza- zione non profit finanziata da Xxxxxx che sostiene diver-
si enti che forniscono cibo, riparo, consu- lenza, ospitalità e fondi a chi ne ha bisogno.
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I N S E G N A M E N T I S P E C I A L I D I
L O U I S E H AY
DI L UCIA GIO V ANNINI
Chi è nel campo del miglioramento personale non può non conoscere Xxxxxx X. Xxx.
Xxxxxx è la madre del pensiero creativo, l’icona della crescita personale per eccellenza, e forse l’autrice più letta al mondo in questo settore. Xxxxxx è stata definita in molti modi, “la madre della formazione”, “un angelo sceso sulla ter- ra”, un giornale australiano l’ha perfino descrit- ta come “l’essere umano più simile ad un santo vivente”.
Di fatto dopo una infanzia difficile, costellata di vio- lenze e xxxxxxxxx, Xxxxxx è approdata a New York dove ha trovato una carriera da modella e il matri- monio con Xxxxxx Xxx, un uomo di affari inglese. Per quei 14 anni Xxxxxx ha pensato di aver incontra- to la serenità. Ma questo periodo felice si è presto concluso con una brutta separazione (Xxxxxx l’ha lasciata per un’altra donna). Come spesso succede, la ferita ha creato un feritoia dove la luce è potuta finalmente passare e il dolore l’ha spinta alla ricerca interiore e alla metafisica. È stato allora che Xxxxxx ha iniziato a lavorare in una relazione di aiuto con le persone (quello che ora chiameremmo Coa- ching!). Ma ben presto le viene diagnosticato un tumore al collo dell’utero. Xxxxxx allora percepisce che la malattia ha in qualche modo a che fare con le esperienze non risolte dell’infanzia e decide di interpretarla come un segnale per approfondire ul- teriormente la relazione corpo-mente-spirito. Xx è cosi che mette insieme tutto ciò che ha appreso e sperimentato e crea un protocollo che serve dap- prima per la sua guarigione e in seguito dà spun- to ai suoi libri e al famoso corso Heal Your Life®, Puoi guarire la tua vita, che ha aiutato milioni di persone e che viene tuttora insegnato in tutto il mondo dagli insegnanti certificati.
Da grande visionaria quale è, nel 1987 Xxxxxx xxxxx una propria casa editrice, la Hay House, che presto apre 3 succursali in Usa e 4 sedi internazionali, con
la quale pubblica, oltre alle sue opere, anche libri di altri autori sul pensiero positivo, spiritualità e ar- gomenti affini (e anche, come unica autrice italiana, “A whole new life", la versione inglese del mio libro “Tutta un’altra vita”!)
Quando il 30 agosto scorso (stessa data in cui due anni prima era morto Xxxxx Xxxx, molto amico di Xxxxxx, curiosa coincidenza!) Xxxxxx ci ha lascia- ti andandosene serenamente nel sonno a pochi giorni dal suo novantunesimo compleanno, c’è stata un’onda di commozione e milioni di messaggi di amore hanno attraversato i 5 continenti. Giornali di tutto il mondo ne hanno dato la notizia. Infatti una caratteristica di Xxxxxx e del suo metodo è proprio di sorpassare ogni confine. Io personalmente ho più volte avuto l’onore di condurre dei suoi corsi ufficiali in Asia dove in aula avevo partecipanti di almeno quattro religioni ed etnie diverse, normal- mente in conflitto tra di loro, che grazie al corso hanno guarito la loro storia famigliare e di conse- guenza la loro vita.
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Com’è Xxxxxx Xxx di persona?
Mi sono spesso sentita fare questa domanda dai partecipanti ai miei corsi, allora voglio condividere con voi 3 insegnamenti davvero speciali, che ho ricevuto personalmente da Xxxxxx:
L’ET À È UNA QUE S TIONE DI CREDENZE
Nella sua ultima venuta in Italia qualche anno fa nell’evento organizzato da Mylife - la sua casa editrice in Italia, e dove io ho avuto l’onore di farle da assistente - certo spesso si stancava e doveva riposare, ma se dovessi usare 3 parole per descri- vere Xxxxxx direi: vitalità, innovazione, voglia di sco- prire.
Ho visto Xxxxxx passeggiare per Roma con tanta voglia di ridere e divertirsi, e l’ho sentita parlare di progetti per i prossimi 10 anni (!), l’ho vista su- per tecnologica col suo computer e con l’Iphone. Quante persone (devo dire oltre alla mia mamma) sono così? Xxxxxx aveva più di 85 anni.
E fino all’ultimo giorno, a 90 anni compiuti, è sem- pre stata vitale e vivace, curiosa della vita come sempre. Ecco cosa Xxxxxx mi ha detto a proposi- to dell’invecchiare : “Io credo che la vita abbia in serbo tante meravigliose sorprese per me. Tra dieci anni la mia vita sarà ancora migliore!” Questa sua condivisione mi ha dato lo spunto per fare la mia mappa della visione della mia terza età. Se la vo- lete anche voi, trovate tutte le indicazioni nel mio libro “Tutta un’altra vita”, in breve ecco cosa fare: prendete un foglio di carta, ritagliate e incollate foto, scrivete affermazioni, disegnate parole e im- magini di come volete essere a 90 anni!
Il terzo punto non è un consiglio diretto di Xxxxxx ma piuttosto un insegnamento che ho tratto io, ed è DIO È NEI DETT A GLI - Ho domanda- to a Xxxxxx di autografare un libro per una amica e le ho dato una biro che avevo nella borsa. “Ma que- sta non è una biro per fare autografi!” mi ha risposto Xxxxxx. “Eh?.. e che biro si usa per fare autografi?” le ho chiesto piuttosto confusa… “Un libro è un dono prezioso e possiamo renderlo ancora più bello”… xx ha risposto mostrandomi la sua collezione di pen- narelli colorati che usa per firmare i libri abbinandoli al colore della copertina. Il risultato? Una piccola opera d’arte piena di amore. Geniale! E intanto ho pensato a quante volte in tanti anni ho autografato i miei libri con una semplice bic…
Se da una parte è vero che il mondo ha perso una grande luce, dall’altra Xxxxxx stessa ha sempre so- stenuto che la morte non esiste, ma è solo un pas- saggio, un ritorno a casa. E a me piace pensare che Xxxxxx sia sempre qui con noi a sorriderci, magari invitandoci a fare insieme a lei la sua famosa medi- tazione allo specchio!
Xxxxx Xxxxxxxxxx
Insegnante degli insegnanti del metodo Xxxxxx Xxx per l’Italia, la Svizzera Italiana,
la Thailandia e Singapore.
xxx.xxxxxxxx.xx xxx.xx.xxx/Xxxxxx-Xxx-Xxxxxx
SE VUOI AIUTARE GLI ALTRI attraverso il metodo di Xxxxxx Xxx e diventare insegnante certificato, partecipa alla formazione 7-14 novembre 2017
per info xxxxxxxxx@xxxxxxxx.xx
SE VUOI QU AL C OS A, CHIEDILA!
(e sii aperto a ricevere)
Altre parole infatti che userei per descrivere Loui- se sono: determinazione, focus, energia, intelletto. Perché così spesso non riusciamo a chiedere ciò di cui abbiamo bisogno? E perché anche se lo chie- diamo poi non manteniamo il focus su ciò che vo- gliamo? Ecco cosa mi ha detto Xxxxxx a proposito: “Io so chiedere e sono profondamente grata per tutto ciò che mi viene dato”. E noi, siamo in grado di dire lo stesso?
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L E S U E O P E R E
1988
2009
2011
2011
2014
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2014
2015
2016
2015
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2016
2016
2016
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2017
L E A F F E R M A Z I O N I D I L O U I S E H AY
Abbiamo raccolto qui per voi alcune tra le più significative Affermazioni Positive che potrete trovare nelle opere di Xxxxxx Xxx
"La mia vita è una celebrazione da condividere con tutti quelli che conosco."
"Sono veramente grata per tutto quello di cui faccio esperienza. Tutto è un dono."
"Amo fare esperienza di ogni età. Io gioisco di ogni anno che passa.
Oggi è per me l’inizio di una svolta positiva. Sono grata e felice."
"Oggi, sono al comando. Mi riprendo il mio potere."
"Sono amore. Sono energia. Sono una luce lumino- sa."
"Io lascio andare ogni resistenza alla prosperità
economica. Mi merito un positivo flusso di denaro".
"Sono una persona potente perché scelgo di vivere nel momento presente."
"Oggi, non c’è persona, luogo o cosa che possano irritarmi o seccarmi. Scelgo di restare in pace."
"Io sono nel posto giusto al momento giusto, facen- do la cosa giusta."
"Ho dei guadagni eccellenti facendo quello che amo fare. Io so che posso avere successo se decido di averlo."
"È mio diritto di nascita condividere l’abbondanza e la prosperità di questo mondo."
"Ogni momento presenta una meravigliosa nuova opportunità per diventare di più chi io sono."
"Io ascolto con amore i messaggi del mio corpo. Il mio corpo è il ritratto della salute totale."
"Questa è una giornata piena di successo per me. Avrò successo in tutto quello che voglio fare."
"Mi sveglio ogni mattina sentendomi prospera e abbondantemente benedetta."
"Oggi sono disposta a vedere come e dove ho biso- gno di cambiare."
"Lavoro e tempo libero sono in gioiosa armonia nella mia vita."
"Più aiuto gli altri e più cresco e godo di abbondan- za. Nel mio mondo, tutti vincono."
"Io mi sento a mio agio nell’esercitare il mio potere sul posto di lavoro. Dato che il mio potere viene dal mio cuore è sempre amorevole, gentile e giusto."
"Oggi è un giorno meraviglioso perché scelgo di renderlo tale."
"Ho fiducia che il Potere che mi ha creato mi proteg- ge in ogni momento e in ogni circostanza."
"Attendo con gioiosa anticipazione ciò che mi porta questo giorno."
"Consento al mio reddito di aumentare in modo costante."
"Io vivo sempre con gioia e agio."
"Agisco con onore e integrità in tutto ciò che faccio."
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RUBRIC A
I L P E R S O N A L B R A N D I N G
D E L C O A C H
di Xxxxxxxxx Xxxxxx
Da cosa dipende se un coachee sce- glie di lavorare con te invece che con un altro Coach?
Come puoi definire una strategia chiara che ti consenta di allineare i tuoi valori, i tuoi punti di forza, ti per- metta di esprimere i tuoi tratti distin- tivi in modo da attrarre i giusti clienti, proprio quelli con cui vuoi lavorare, e che risuonano con la tua proposta di valore così unica e così rispettosa di chi sei?
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Quando selezioniamo una scuola di Coaching, costruiamo il nostro sito e decidiamo i canali Social da pre- sidiare, quando scegliamo come raccontarci, con quale tipologia di coachee lavorare o la specifica area da servire (Life, Corporate, Care-
er, Business, Sport, Wellness, etc), quando decidiamo se lavorare solo in presenza o anche online, quando costruiamo la nostra rete di networ- king, quando arrediamo l’ufficio o stabiliamo la fascia di prezzi da ap- plicare, ebbene, anche inconsape- volmente, stiamo lavorando sui tanti aspetti visibili e non visibili del nostro Personal Branding.
In questa rubrica esploreremo stru- menti, strategie, casi. Troverai ispira- zioni per aumentare la tua consape- volezza su come ti stai comunicando e su come puoi creare una relazione di fiducia duratura con i tuoi coa- chee, e come gestire la tua reputa- zione mantenendola sempre con- gruente con la tua evoluzione.
LE DOMANDE CHE IL TUO C O A CHEE
NON TI F ARÀ
(ma tu dovrai cogliere)
E QUELLE CHE TU PO TRAI F AR GLI,
PER F ARL X X X X ORARE SUL SUO
(ma vale anche per il tuo)
PERSONAL BRANDING.
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Xxxxxxxxx Xxxxxx Coach, Trainer e Specialista di Personal Branding, formata al
Corporate, Personal e Leader-
ship Coaching, ho focalizzato il mio percorso sulla transizione professionale. Prima Italiana membro di Career Directors International e Mentor Coach ICF, attraverso Xxxxxxxx.xx aiu- to executives, professionisti, Coach, allenandoli a focaliz- zare, sviluppare e raccontare
efficacemente la propria storia e visione professionale, offline e online. Speakers Coach al TEDxTrento, da 17 anni all’U- niversità degli Studi di Trento supporto giovani di oltre 40 nazionalità nella ricerca “del” lavoro. Appassionata di cre- scita personale, tecniche di Presenza e Mindfulness (for- mata al protocollo MBSR della University of Massachussets
IL PERSONAL BRANDING D E L C OAC H
Medical School), autrice di corsi online per Mindvalley, al- leno allo sviluppo professiona- le con un approccio che integri Benessere e una consapevole gestione delle proprie energie. Come mi ricarico io? Con la musica!
Puoi contattare Xxxxxxxxx su Twitter, LinkedIn e Facebook e sul sito xxxxxxxx.xx
IL LA V OR O SUL PERSONAL BRANDING È PRINCIP ALMENTE UN LA V OR O SULL’IDENTIT À. UN LA V OR O DISR UPTIVE CHE MERIT A PRESENZA, DOMANDE E STILE DI C O A CHING SFID ANTI.
La domanda sotterranea, che ogni cliente si sta fa- cendo quando arriva da te, è: “Chi sono io?” O me- glio “chi sono io oggi”? È animato dal dare risposta a una chiamata, che lo porta a offrire valore attra- verso il suo lavoro, business, Brand. Vuole offrire? Sì. Vuole servire? Pure. Xxxxx realizzarsi e realizza- re? Eccome. E per farlo, pensa di dover mettere a fuoco alcuni aspetti tra cui: cosa offrire, chi e come servire, come raggiungere l’obiettivo, e attraverso quali passi e strumenti. In tutto ciò, ha un’area di la- voro che non sta considerando appieno, che è più in ombra di quanto pensi: se stesso.
Quindi, a te-coach, spesso porrà domande e biso- gni più vaghi, o più tecnici, o semplicemente più esterni. Ti chiederà di aiutarlo ad aumentare il fat- turato usando i Social, oppure ti racconterà che è stufo di essere dipendente di un’azienda/società e che desidera emergere come individuo, che intende rendersi più visibile mantenendosi profes- sionale, che vuole capire quali sono gli strumenti
su cui puntare davvero, per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Xxx, seppur sempre più convinto, comunque ti chiederà con aria ancora sgomenta: “ok, ma tutti questi aspetti da presidiare, ma da dove si approcciano, e come si gestiscono nel tempo? Io non posso passare la mia vita a fare questo, mi occupo di altro”.
La verità? Il cliente che arriva da te - volendo lavorare sul Personal Branding - in realtà ti sta chiedendo potentemente di aiutarlo a ESSERE SE STESSO AL 100%. Quando arriva da te, è come un frutto maturo. Pronto a staccarsi e a offrire le sue delizie al mondo. La sua anima sta gridando sem- pre più forte che vuole uscire e comunicarsi. Che il tempo è giunto. Ha un’urgenza dentro. Sì, dentro, più che fuori. Spera che con te possa finalmente guardarsi allo specchio, riconoscersi cambiato ma pur sempre lui…e piacersi, o tornare a piacer- si, in modo da proporsi con confidenza agli altri in questa nuova versione. Viene da te immaginando
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di lavorare sull’esterno. Ma tu metti in conto che la vera domanda (spesso inespressa) è tutta rivolta all’interno.
Il cliente di Coaching ti sta chiedendo di aiutarlo a comporre quel puzzle in cui si sentirà integro, di unire i puntini di tutto ciò che ha fatto fino ad oggi, di prendere visione – e stupirsi piacevolmente – della (nuova) forma che emerge, trovando il modo di esporla pubblicamente che gli calzi al meglio.
Come potrai quindi guidarlo in tale entusiasmante esplorazione? Ponendogli tutti i grappoli di doman- de che si ricolleghino alla sua identità (al suo mon- do dell’ESSERE) anche se con lui lavorerai su quali colori scegliere per il suo logo, sulla frequenza con cui postare su LinkedIn, su come trovare la sua nic- chia etc (ovvero sul mondo del FARE). Lo guiderai a trovare risposte che lo portino a trovare pur sempre riscontro e risonanza con se stesso. Il tuo cliente ha bisogno di percepirsi, ritrovarsi, o incontrarsi per la prima volta.
In questo senso lavorerai con lui anche in termini di “sponsorship”, divenendo tu, per primo, lo sponsor del tuo cliente, e di quanto vedrai e riconoscerai in lui, ancora prima che lui stesso lo riconosca. E sa- rai lì per lui, accompagnandolo nel processo di costruzione del puzzle identitario che sotto i suoi stessi occhi, egli comporrà e convaliderà. L’esse- re il primo sponsor del tuo coachee sarà la condi- zione che lo vedrà fiorire, e gli consentirà di portare il suo messaggio nel mondo. Quindi ricorda: il tuo cliente ti sta domandando anche implicitamente di diventare il suo primo sponsor e fan!
Le tue domande potranno essere tutte quelle ri- volte ad aiutarlo a “vedersi”, “riconoscersi”, “piacer- si”, “sentirsi unico”. Sarà inoltre importante rinforzare lungo il processo ciò che emerge, facendolo senti- re supportato, visto, incoraggiato a donare o rinno- vare il suo contributo.
Alcune domande potenti che ti aiuteranno a gui- darlo a rimandare costantemente all’interno, pur esplorando l’esterno, sono:
“Come vuoi si sentano i tuoi clienti”?
“Quali benefici emozionali
avranno da te?”
"Come vuoi che gli altri
si sentano in tua presenza?"
“Per che cosa vuoi essere riconosciuto?”
“A quali domande/bisogni rispondi?”
“Cosa troveranno in te, che altrove non trovano?”
E ora ti chiedo: quali altre domande potresti fare, per essere un coach sfidante e per lavorare sull’i- dentità - tua e - del tuo cliente?
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OGGI È UN GIORNO
MER A VIGLIOSO PERCHÉ
SCEL GO DI RENDERL O T ALE.
- Xxxxxx Xxx -
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RUBRIC A
S P I R I T U A L I T À : I L C O A C H
M A E S T R O D I S E S T E S S O
di Xxxxx Xxxxxx
Sei disponibile a integrare speranze e delu- sioni nel tuo pacchetto di vita?
Sei disponibile ad aprirti alle circostanze del- la vita così come ti vengono presentate, ac- cettandole tutte come insegnamenti che va- lorizzano e ti conducono verso la conoscenza di te stessa/o?
La spiritualità implica l’accettare qualunque cosa - buona o cattiva, buio o luce - come parte del tutto, sapendo che ne possiamo fare l’uso che crediamo: affossare la tua vita gettandola nel lamento o innalzarla verso la comprensione e il successo.
La spiritualità non prevede sacrifici di alcun genere. Xxxxxx chiede una forte determina- zione a voler conoscere e diventare gli unici maestri di se stessi. Questo approccio attrae chiunque cerchi vere risposte e non semplici
ispirazioni, in un mondo che offre migliaia di attraenti cammini ed esperienze spirituali.
Il cammino spirituale, una volta intrapreso, non è nulla di speciale. Semplicemente si tratta di vedere la vita esattamente come ci viene mostrata, senza le molte strutture mentali alle quali abbiamo fatto riferimento: convinzioni, teorie, fantasie di salvezza.
Ciò che vediamo è ciò che siamo.
Se piace, lo possiamo rinforzare. Se non pia- ce, lo possiamo cambiare. E questo aspetto appartiene all’inizio: nel mezzo c’è tutto ciò che ci porta verso la conoscenza e la com- prensione di quanto siamo meravigliosamen- te straordinari.
La spiritualità in due parole? Accorgiti e Agi- sci!
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P O R T A T O R I S A N I D I
S U C C E S S O
Il Coaching funziona? Eccome se funziona!
Sempre più persone si affidano alle abili competenze dei Coach per ma- nifestare miglioramenti in ogni ambi- to della vita. Ma per capire bene quali sono i movimenti energetici che sot- tendono questa affermazione, bisogna partire dalle fondamenta.
Se segui questa rubrica da un po’ di tempo, avrai imparato certamente che ogni cosa comincia da noi: siamo responsabili della nostra vita al 100%. Niente di più vantaggioso per essere davvero delle persone libere, laddo- ve per libertà si intende la capacità di aumentare il proprio potere personale per rendere la nostra vita un capola- voro. E in questo il ruolo del Coach è fondamentale, poiché alla base di ogni Coaching c’è il benessere della persona.
L’antico principio socratico su cui si fonda il Coaching sostiene che «non è mai veramente possibile inse- gnare qualcosa a una persona: fondamentalmente lo deve imparare da sola». Il ruolo del Coach – o me- glio la sua missione – è quella di sostenere gli altri a divenire consapevoli del loro modo di mettere in atto le strategie e di come si approcciano alla vita in generale, per accrescerne sia la consapevolezza che la responsabilità.
Una o più sessioni di Coaching sono fondamentali per aiutare a far luce sulle potenzialità personali che, molto spesso, sono seppellite sotto montagne di convinzioni e credenze, tutte acquisite al momento della nascita e nei successivi tre-quattro anni di vita.
Nel libro “I livelli di pensiero” di Xxxxxx Xxxxx, l’auto- re scrive che «… le nostre convinzioni sono una forza potentissima che agisce sul nostro comportamento. È saggezza comunemente condivisa che se qualcuno crede veramente di essere in grado di fare qualcosa, certamente la realizzerà, mentre se crede che sia im- possibile, nessuno sforzo potrà convincerlo che tale cosa possa essere realizzata». Una considerazione che dimostra ampiamente la nostra libertà di poter scegliere tra Xxxxxxxx e Inferno qui, in terra!
Assumerne la consapevolezza apre un varco alle infinite possibilità di scelta. Ma non sempre abbia- mo le idee chiare: a volte il percorso non è xxxxxx- ato e abbiamo bisogno di trovare nuovi orizzonti da contemplare. Inoltre il giudizio, la critica, il lamento, la punizione e il premio di cui è permeata la nostra cultura diventano il metro che adottiamo per misu- rare i nostri risultati.
Noi non siamo i nostri risultati: siamo molto di più. Donne e Uomini portatori sani di successo, insito per eredità naturale in ogni essere, che at- tende il momento propizio per svelarsi. E il ruolo del Coach consiste proprio in questo: far emergere le soluzioni già presenti nell’individuo. Il Coach in- terviene sul Coachee attraverso una serie di do- mande, le cui fondamenta sono: cosa, quando, chi e quanto, senza mai toccare il perché, così da evitare il giudizio e provocare una difesa, a volte così dura da innalzare muri insostenibili.
Se potessimo tradurre in una sola parola il significato
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SPIRITU ALIT À
di Coaching, potremmo usare «positività». L’occhio
attento del Coach ti aiuta a vedere il lato buono e vantaggioso della situazione, anche quando è davvero critica, oscura, difficile.
Alcuni di voi potrebbero pensare che hanno miglio- rato la loro vita senza l’aiuto del Coaching. Certa- mente, è possibile. Talvolta naturalmente riusciamo a cambiare il nostro punto di vista aprendo la porta della mente senza un sostegno formale. Altre volte invece abbiamo bisogno di qualcuno che porti luce: un aiuto professionale per innescare il processo che cambia il modo di vedere la propria vita.
Inoltre facciamo leva su un aspetto fondamentale che, a parer mio, è il punto di partenza di un ottimo risultato: dal momento che solo la mente può essere malata, solo la mente può essere guarita. Purtroppo non sembra essere così, perché ciò che viviamo in questo mondo sembra dire l’esatto contrario. Indica che il problema è “là fuori”, nel mondo anziché den- tro di noi, nella mente. La capacità di mettere in dubbio la realtà è ciò che dobbiamo fare per po- ter esplorare a fondo la mente e trovare un pozzo infinito di possibilità. La limitazione che si genera con gli anni è un deterrente per la creatività, e il Coa- ch questo lo sa molto bene, avendolo sperimentato su se stesso.
Per questo il Coach non dà consigli, è trasparente sin dal primo incontro esplorativo e si rende conto di poter essere veramente d’aiuto per quelle che sono le sue competenze specifiche: far chiarezza circa l’obiettivo da raggiungere. Quando individua che il problema nasce da disturbi più radicati, si fa da parte e invita a rivolgersi al terapeuta più adatto.
Una sessione di Coaching può davvero cambiare la vita, non solo a chi la utilizza: anche al Coach che è alla guida. Alla fine, ciascuno è d’aiuto. Chi va da un Coach per migliorare la sua vita offre a quest’ultimo un’opportunità di migliorarsi.
È impossibile non credere a ciò che vedi, ma è ugualmente impossibile vedere ciò in cui non credi.
(Un Corso in Miracoli)
Xxxxx Xxxxxx
Sono tante le esperienze ac- quisite in oltre un quarto di se- colo dedicato alla Crescita Per- sonale e Spirituale, e spaziano dallo sciamanesimo alla PNL, dalle tecniche energetiche di tradizione Essena alla ricerca di sé attraverso il perdono. E poi il femminile declinabile al ma- schile, un libro: PROFESSIONE SPIRITUALCOACH Xxxx è più
xxxxxx quando viaggia in Por- sche, scritto con intensità e che racconta la mia storia, uguale a quella di molte donne e uomi- ni. E una missione: sostenere nella trasformazione chiunque desideri rendere la propria vita un capolavoro.
Ogni giorno, ogni attimo della mia vita è dedicato alla mis- sione che ho scelto e alla vi-
xxxxx che ispira e guida il mio cammino, le cui basi poggiano sulla volontà di generare un mondo fatto di persone che conoscono profondamente e consapevolmente se stesse e il proprio scopo di vita per un’evoluzione planetaria. Visio- ne ambiziosa? Certamente, ne sono consapevole, e ho tutte le intenzioni di realizzarla!
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C O A CHING NELLE SUE DIVERSE MOD ALITÀ
S O T T O S C R I V I I L T U O A B B O N A M E N T O
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RUBRIC A
I N D O S S A I L
T U O O B I E T T I V O
di Xxxxx Xxxxxxxxx
Creare un guardaroba al servizio dei tuoi obiettivi, ecco lo scopo di questa rubrica! Come lo faremo? Sbirciando negli armadi dei giganti del Coaching e delle persone di successo!
Che cosa indossano…e per?
Quale messaggio comunicano con la loro immagine offline e con quella online?
Li osserveremo e impareremo da loro, ne capiremo le scelte di stile e ci fare- mo ispirare.
Xxxxx Xxxxxxxxx, coach, consulen- te d’immagine e Xxxx Xxxx Fashion Stylist, ci accompagnerà in un viaggio
alla scoperta di ciò che i guru della crescita personale, e non solo, ama- no indossare, andremo a scoprire il perché delle loro scelte stilistiche e le guarderemo da una nuova pro- spettiva, quella del Feng Shui Fashion Styling.
Non solo interpreteremo la moda come forma d’espressione della per- sonalità, come ricerca dei dettagli per esprimere il nostro io, ma anche come un mezzo efficace e immediato che va a lavorare sulle nostre energie sottili e influenza il nostro stato d’animo e il nostro modo di comportarci.
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INDO SS A IL TUO OBIETTIV O
Xxxxx Xxxxxxxxx Happiness Coach e ideatrice del metodo “Xxxx Xxxx Fashion
Styling”.
Essere Coach mi ha fatto ca- pire la forte spinta emotiva e psicologica che l’aspetto este- riore può avere in un percorso di crescita interiore.
Dal 2009 supporto i miei clienti nel loro percorso di Coaching lavorando anche sulla loro
immagine esteriore andando ad armonizzarla con quella interiore al fine di ritrovare ed esprimere la versione migliore di loro stessi.
Il mio lavoro ha lo scopo di interpretare la moda come forma d’espressione della personalità, come la ricerca dei dettagli per esprimere il proprio io, un mezzo efficace
e immediato per i miei clienti di avere la consapevolezza di aver preso il controllo sulla loro immagine e, soprattutto, sulla loro esistenza.
Sono presente su Linkedin, Fa- cebook e Instagram. xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xxx
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I L B E N E S S E R E , Q U A N D O M E N O T E L O A S P E T T I
Come si fa a dare una misurazione calcolabile oggettivamente del ri- torno sull’investimento di una ses- sione individuale, un percorso di Co- aching o di un corso di Formazione?
Mi metto dall’altra parte: come faccio a valutare se quel corso o quell’aggiornamento, quella con- sulenza di Feng Shui Fashion Styling o quella ses- sione di Coaching (perché, ricordiamolo, un Coach ha sempre bisogno di un Coach), mi ha portato sul breve, medio o lungo termine un cambiamento decisivo, una nozione o una formazione che ha ef- fettivamente ripagato l’investimento fatto, qualsiasi esso sia: denaro, tempo, energia…?
Iniziamo dalla fine: se parliamo di una sessione di Coaching, il beneficio è abbastanza “misurabile”. Entri in sessione con un dubbio, blocco o magari già con un obiettivo, il Coach ti accompagna nel processo, crei un obiettivo ben strutturato, risorse, prossime azioni e, se il Coachee e il Coach si sono scelti, a pelle, anzi a cuore, se non sono risuonate nella testa del cliente frasi come “vabbè, non mi piace ma mi è stato consigliato” o del professionista “ma davvero devo lavorare con un cliente così?… ah già, l’affitto/il mutuo!” e se entrambi si assumono le proprie responsabilità, l’obiettivo si raggiunge, l’in- vestimento si ripaga e il ritorno sull’investimento si può osservare e misurare.
Seconda ipotesi, come posso misurare un ritorno sull’investimento di una sessione di Xxxx Xxxx Fa- shion Styling? Il fatto di avere un guardaroba su misura, in linea con personalità, obiettivi e con- testi, fa sentire il cliente più sicuro di sé, alza la sua autostima, lo fa sentire sempre “a posto”. Misurabile il benessere che ne deriva? Sì, sia in prima persona, perché “lo sente”, sia grazie a un
riscontro dall’esterno: infatti, praticamente sempre, amici e colleghi gli diranno frasi come: “Come stai bene! Hai fatto qualcosa?” o “Sei raggiante, cos’hai fatto?”
Ultima mia ipotesi: investo in un corso di Forma- zione, posso misurare il ritorno sull’investimento? Analizziamo tutte le variabili, premettendo che non credo esista un corso che a priori ti permetta di sapere se ne varrà la pena.
Mi sono trovata in tantissime aule sia come alunna che come formatrice.
Come formatrice, vedi quando stai facendo fare un salto di paradigma, un cambio di prospettiva, vedi lo sguardo della persona che è seduta davanti a te e sta acquisendo una nuova consapevolezza, sai che per quella persona il tuo corso sarà importante ed efficace sin da subito. Per gli altri, sai che hai im- piantato un’idea e che un giorno, quando meno il tuo cliente se lo aspetta, a distanza magari di un mese o un anno, il tuo contributo impatterà nella sua vita.
E quando l’alunno sei tu?
Vale la stessa cosa. Ci sono corsi dove la tua cresci- ta, dove il risultato che speravi di ottenere quando ti sei iscritto arriva subito.
Poi ci sono corsi a cui partecipi con un’idea e men- tre ascolti il formatore ti si accende una lampadi- na e inizi a collegare tutti i puntini di un progetto/ obiettivo/soluzione che il più delle volte non ha nulla a che vedere con quello che sta dicendo il docente, ma sai che devi focalizzarti sulla tua lam- padina che si è accesa e inizi a scrivere in flusso di coscienza, ben consapevole che se non ci fosse stata quella sequenza di parole dette dal formato- re, quei toni di voce, quei profumi, in quel preciso luogo e momento, quella tua nuova consapevo-
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Non esiste un corso che a priori ti permetta di sapere se ne varrà la pena
xxxxx non sarebbe emersa e concludi che, seppur non stia imparando mol- to del corso a cui stai prendendo par- te, è proprio quel corso che a modo suo ti sta dando tanto.
E infine c’è l’ipotesi in cui l’idea è a te che viene impiantata, esci dall’aula perplesso e un po’ deluso e poi, a di- stanza di un anno o forse di più, qual- cosa di sfocato riaffiora dal tuo incon- scio e tu fai la cosa giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e quasi sicuramente neanche riconducendo tutto questo a quel corso che ti era piaciuto poco o che forse, addirittura, avevi apostrofato come “soldi buttati!”
Concludendo:
il Coaching e la Formazione han- no un ritorno sull’investimento? Sì!
Sempre? Sì, anche quando non ce ne rendiamo conto.
Vale la pena cercare di misurarlo in modo oggettivo o ci basta sa- pere che un giorno, quando meno ce lo aspettiamo e in modi che non possiamo neanche immagi- nare, quell’idea ci permetterà di ottenere quel benessere tanto desiderato? A voi l’ardua senten- za!
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RUBRIC A
L E G A L
C O A C H I N G :
consulenze legali per i Coach
di Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Quando per la prima volta decisi di par- tecipare ad un corso di crescita perso- nale, alcuni amici si stupirono di questa scelta.
Eh sì, perché spesso un avvocato viene identificato come una persona un po’ rigida, con poca voglia di mettersi in di- scussione.
E a volte come dare torto a questo comune pensiero… la prima volta che lessi uno dei presupposti della PNL (la mappa non è il territorio), rimasi quasi sotto shock per diversi giorni, perché mi sembrava un’affermazione così distan- te dalla realtà (la mia…).
Uscii da quel corso di due giorni scon- volta, trasformata e forse non del tutto consapevole che quello fosse il primo seme di una pianta che sarebbe sboc- ciata qualche anno e tanti corsi dopo,
l’unione tra il mondo legale e quello del Coaching, che propongo in questa ru- brica dedicata proprio alle Consulenze Legali per i Coach.
GDPR, Cyber security, contratto, clau- sole vessatorie, recesso, etc... sono solo alcune delle parole che ci troviamo a leggere più o meno frequentemente, anche svolgendo la professione del Co- ach. Siamo immersi in tematiche legate al diritto e spesso risulta difficile inter- pretare alcuni termini senza avere una base di studio giuridica. In questa ru- brica tratterò temi rilevanti per i Coach e Formatori professionisti, per guidarvi all’interno delle implicazioni giuridiche in maniera semplice, fornendovi degli spunti di approfondimento per rendere più efficace la vostra professione.
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LE GAL C O A XXXXX
Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx è una professionista con 15 anni di esperienza la-
vorativa.
Ha una laurea in Giurispruden- za conseguita presso l’Univer- sità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, un master in Diritto del commercio internazionale conseguito presso la Boston University, ed è abilitata all’e- sercizio della professione fo- rense.
Dopo oltre 12 anni di esperien- za maturata tra Italia, Stati Uniti e Belgio come legale interno in aziende multinazionali, ha de- ciso di mettersi in proprio.
Fornisce consulenza in diversi ambiti del diritto, tra cui: con- trattualistica nazionale e inter- nazionale, privacy, complian- ce, diritto societario.
In aggiunta, grazie ad oltre 800 ore di formazione in Coaching,
PNL, neuro-semantica e al- tre discipline tra cui pensiero positivo, respiro consapevole e Yoga della Risata, supporta professionisti nella gestione dello stress, nel miglioramento delle loro performance e nella gestione efficiente delle risor- se. Oltre alle sessioni di Coa- ching, organizza vari corsi per privati e aziende.
C ONTR A TT O DI C O A CHING:
SÌ, NO , F ORSE?
Iniziamo con qualche premessa che ritengo sia fondamentale.
Il Libro IV del codice civile si occupa delle obbli- gazioni, all’interno delle quali, al Titolo II, si trova la disciplina dei contratti in generale.
La definizione di contratto è illustrata all’articolo 1321: “Il contratto è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”.
Leggendo tale definizione, si evince subito che la portata che il legislatore ha voluto dare è molto ampia, al fine di ricomprendere numerose fattispe- cie.
Nei Capi successivi sono indicate una serie di di- sposizioni applicabili in generale ai contratti e al Titolo III vengono identificate alcune tipologie di contratti disciplinate analiticamente perché merite- voli di particolare tutela (ad esempio vendita, loca- zione, trasporto, comodato, solo per citarne alcuni).
Ogni giorno concludiamo contratti, a volte sen- za rendercene conto.
Quando andiamo in edicola e acquistiamo un gior- nale abbiamo concluso un contratto, quando con- validiamo il biglietto della metropolitana ai tornelli e saliamo sul vagone, ne abbiamo stipulato un altro.
L’articolo 1326 c.c. al primo comma indica che:
“Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta
ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte”.
Questa locuzione evidenzia che ci sono due fasi distinte: la proposta e l’accettazione. Tra di esse possono intercorrere minuti, ore, giorni e le modali- tà di espressione possono essere molteplici.
Per quanto concerne la forma dei contratti, il nostro ordinamento prevede la forma scritta “ad substantiam” solo nei casi previsti dalla legge (art. 1350 c.c.).
Ciò significa che solo in limitati casi un contratto per essere valido debba essere stipulato in for- ma scritta e sono casi peculiari che il legislatore ha ritenuto meritevoli di una tutela suppletiva, in virtù di esigenze delle parti contraenti e dei terzi (ad esempio la compravendita di beni immobili).
Il contratto di Coaching, come facilmente intui- bile, non rientra tra quelli.
Se la forma non è richiesta ad substantiam, al- lora perché redigere un documento scritto?
Le ragioni possono essere numerose, ma in questa sede mi soffermerei sull’efficacia probatoria e la tra- sparenza nei confronti del Coachee.
Con efficacia probatoria si intende la capacità di di- mostrare qualcosa in sede di giudizio o comunque in una fase patologica del rapporto contrattuale.
L’onere della prova, ai sensi dell’articolo 2697 c.c. spetta a chi vuole far valere un diritto in giudizio.
Ipotizziamo di stipulare un accordo con un Co- achee solo in forma orale e ammettiamo di tra- scorrere 15/20 minuti a spiegare tutti i contorni del- la relazione di Coaching, trattando tutti i temi che riteniamo importanti.
Quali potrebbero essere i vantaggi e gli svantaggi di questo approccio?
Niente documenti da preparare, rivedere, aggior- nare, niente “scartoffie da firmare”, niente discussio- ni su clausole contrattuali.
Allo stesso tempo niente di certo, concreto, tangi- bile, su cui fondare la propria relazione di Coaching, niente di scritto e quindi dimostrabile nel caso di divergenti interpretazioni; niente che possa essere
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considerato come prova nel caso l’al- tra parte non adempia, per esempio.
Insomma una sorta di vuoto cosmi- co che viene colmato solo con le pa- role e i ricordi di entrambe le parti, che, come ben sappiamo, costituisco- no la realtà personale di ciascuno, la sua mappa.
Se utilizziamo lo strumento del con- tratto scritto in maniera trasparente, logica, puntuale, possiamo avere un efficace metodo di tutela per entram- be le parti. Infatti dal mio punto di vista questa è la logica che dovrebbe esse- re alla base di tale documento e non uno strumento utile solo al Coach.
Se sto per iniziare un rapporto di Co- aching con un’azienda, molto proba- bilmente sarà l’azienda a fornire una propria bozza di contratto su cui io, Coach, potrò fare delle verifiche e del- le revisioni.
Nel secondo caso sarò io a proporre qualcosa al mio Coachee.
In questo scenario potenzialmente uno scambio di corrispondenza via
mail potrebbe essere sufficiente, a patto che io mi ricordi di inseri- re tutti gli elementi che considero importanti, utili, indispensabili e che venga rispettato il criterio di conformità in ogni parte tra pro- posta e accettazione, altrimenti non si ha un’accettazione, ma una nuova proposta.
Lo scambio di corrispondenza viene spesso viene sostituito da un unico documento che contiene tutti gli aspetti su cui le parti vogliono accor- darsi.
Sono entrambi modi efficaci di con- cludere un contratto, ma il primo presenta molte più criticità e proble- maticità per i non giuristi.
Inserire tutti gli elementi necessari o utili per il Coach e il Coachee (ne par- leremo meglio in seguito) ed evitare gli errori più comuni (anche di questo ne parleremo in un prossimo artico- lo su CoachMag) sono secondo me le basi per un accordo di Coaching che possa essere semplice, efficace e cautelativo per entrambe le parti.
Ogni giorno concludiamo contratti, a volte senza rendercene conto
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S P O R T
C O A C H I N G :
QU ANDO LA
GARA SI S V OL GE NELLA TES T A
di Xxxxxx Xxxxxx
È sempre più evidente che la parte mentale del- la performance sportiva necessiti di professioni- sti capaci che, al pari di un allenatore tecnico e di un preparatore fisico, sappiano allenare men- te ed emozioni.
Nelle palestre, nelle piste, nei centri sportivi ri- echeggiano spesso le frasi: “Quell’atleta ha una gran testa”, oppure “quello non ce l’ha…”; "quel- la giocatrice sotto pressione rende bene”, oppu- re “quell’allenatore nei momenti delicati perde sempre la testa”. Come se avere o non avere la testa fosse una abilità innata, assodata e non condizionabile.
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Lo Sport Coaching considera il cervello come un muscolo: la mente va allenata tanto quanto la parte tecnica, quella fisica e quella tattica della performance. Solo così l’atleta può ampliare lo
spettro delle sue capacità e accedere a tutto il potenziale di cui è dotato e per cui duramente lavora.
A volte l’avversario più duro da battere è quel- lo rappresentato da aspettative, insicurezza, paura, ansia, bassa stima di sé, cattiva comu- nicazione. Attraverso gli strumenti dello Sport Coaching impari a conoscere e gestire questo avversario fino a renderlo il compagno di squa- dra che fa la differenza.
Benvenuti in questa rubrica, lo spazio che de- sidera rendere visibili le dinamiche proprie del gioco interiore, ovvero della gara che lo sporti- vo affronta in un campo affascinante, illimitato, spesso sconosciuto: quello situato nella distan- za tra le sue orecchie.
SGU ARDO AL FUTUR O:
D I V E N T A R E G I S T A D E L L A
T U A M E N T E
La mente ha la straordinaria capacità di viaggiare nel tempo: in pochi attimi puoi tornare ad un ricordo del passato oppure creare degli scenari che ti proiettano nel futuro.
Lo Sport Coaching lavora per fornire allo sportivo le risorse necessarie per eccellere nella sua discipli- na. Queste risorse sono estraibili dal passato sotto forma di insegnamenti ed esperienze, oppure sono da procurare dal futuro. Come Coach devi sapere abilmente gestire le tecniche che ti permettono di lavorare sulla timeline del tuo cliente.
Allo sportivo succede regolarmente di anticipare la propria gara e di immaginarsi mentre fa determinati movimenti.
Gli sportivi che hanno una buona strategia, o quel- li che vengono seguiti da un Mental Coach, xxxxx anticipare correttamente i loro gesti tecnici e risolve- re le situazioni sfidanti. Ma la maggior parte degli atleti agisce senza una pianificazione specifica della propria performance rischiando di diriger- si verso sensazioni disfunzionali come la paura, l’ansia, l’insicurezza.
Come?
Semplice, facendosi dei film mentali della gara che sottolineano gli errori, la cattiva condizione fisica, le imprecisioni tecniche, le eventuali figuracce, le oc- casioni sprecate, le delusioni, i giudizi spietati di al- lenatore, o compagni, o pubblico… In questo modo l’atleta anticipa tutti gli ostacoli che potrebbero im- pedire la realizzazione del suo obiettivo, ovvero ese- guire un’ottima performance.
Anticipa così dettagliatamente la situazione più drastica che arriva a provare quell’ansia che lo blocca e gli impedisce di dare il meglio di sé. Esi- stono giocatori che, pur di evitare questa emozione, si ritirano dalla gara, nonostante la grande prepa- razione raggiunta in allenamento. Altri che vivono malissimo il pre-gara. Altri ancora che mantengono la tensione (ovviamente quella negativa) per tutta la partita diventando gli atleti che “Si allena benissimo ma gioca sotto le sue potenzialità!”.
Nella mia esperienza di atleta ho giocato nella mente molte più partite di quanto io ne abbia poi giocate fisicamente. La sera prima di un tor- neo, quando la testa era già appoggiata sul cusci- no, proiettavo sul soffitto le immagini e le situazioni che avrei vissuto il giorno dopo. Prima di conoscere il Coaching, queste immagini erano un susseguirsi di azioni, di emozioni e di risultati frutto di come mi sen- tivo in quel momento.
Un approccio un po' casuale, non credi?
Con lo studio del Coaching e delle sue tecniche ho sperimentato, con un metodo ben definito, come essere una migliore regista della mia mente e ho imparato che una precisa qualità di immagini e di suoni (dialogo interno) proiettati sul soffitto della stanza suscitavano in me sensazioni funzionali e co- stanti.
Perché è importante educare la mente del proprio Coachee ad andare sapientemente nel futuro?
Perché, se non si allena mentalmente e se non ha strategie efficaci, le ore prima della gara rischiano di diventare una pianificazione del fallimento.
Attraverso la visualizzazione, strumento in grado di generare effetti – mi piace chiamarli - magici nella persona che la sperimenta, il Coach indica allo spor- tivo come anticipare la performance.
La visualizzazione nel futuro, lo abbiamo ormai definito, ha lo scopo di allenare ORA le risorse e le sensazioni che al tuo Coachee servirà vivere nel momento della gara. Allenare la sensazione di
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Sogna in grande ma sogna bene.
4. pre-pararsi a ciò che succederà, invece di pre- oc- cuparsi (occuparsi prima).
5. guardare nel futuro e portarsi le risposte nel pre- sente modificando, arricchendo e potenziando le sue abilità
certezza e di sicurezza prima di affrontare una gara è basilare per educare la mente a vivere quella deter- minata risorsa. Gli imprevisti possono capitare, ma ho visualizzato così tante volte, percepito la sensazione, curato il mio dialogo interno, allenato strategie che quando vado in gara sono pronto a qualsiasi cosa stia per accadere.
Insegnare al proprio Coachee l’efficacia di una visua- lizzazione o, meglio, di una anticipazione del futuro gli consente di:
1. governare l’energia in eccesso
2. vincere più sfide perché più allenato a governare
l’imprevisto
3. inserirla nella routine in modo da poter effettuare un riscaldamento completo: tecnico, fisico e men- tale. Quando l’atleta si sente pronto, ovvero quando sente di aver fatto quello che doveva per arrivare alla gara in condizioni ottimali, accede più facilmente a stati di sicurezza e fiducia in se stesso.
Quando lavori ad un obiettivo sportivo del tuo cliente fai in modo che sia temporalmente vicino, o se non lo è spacchettalo in obiettivi intermedi. Una anticipazione mentale fatta su obiettivi troppo lontani da visualizzare rischia di paralizzare, di far paura, oppure di non motivare, di risultare debole. Le visualizzazioni del futuro efficaci riportano la motivazione all’oggi: al prossimo torneo, alla pros- sima gara, al prossimo allenamento.
Oltre alla visualizzazione, c’è un altro modo che per- mette al tuo Coachee di sfruttare i benefici di uno sguardo al futuro con risultati nel presente, ovvero quando inviti il tuo cliente al compito comportati “come se”.
Dire ad uno sportivo che ancora non ha raggiunto quell’obiettivo e che ci sta lavorando: “comportati come se tu fossi già quell’atleta lì” ha un potere in- credibile perché, per essere all’altezza di quell’im- magine mentale, lo sportivo dovrà necessariamente tarare alcuni comportamenti, convinzioni, abitudini, modi di atteggiarsi, di parlare, di allenarsi.
Le proiezioni future influenzano le azioni che fai nel presente. L’intensità delle azioni che fai nel presente definisce il giocatore che sarai nel fu- turo.
Sogna in grande. Ma sogna bene.
Cosa sogno io?
Sogno un futuro non lontano in cui la figura del Men- tal Coach diventi un professionista presente in ogni staff di squadre e sportivi accanto all’allenatore, al preparatore atletico, allo scoutman.
Buon allenamento!
Xxxxxx Xxxxxx
Giocatrice professionista di pallavolo per oltre 20 anni e maglia Azzurra nel Beach Vol- ley dove rappresenta l’Italia ai campionati del mondo, euro- pei e italiani dal 2005 al 2015 ottenendo 3 titoli di campio- nessa italiana e oltre 50 meda- glie a livello italiano e interna- zionale.
Laureata in scienze dell’edu- xxxxxxx e allenatrice di Beach Volley, trasforma la sua più cocente sconfitta da atleta
– quella per qualificarsi alle Olimpiadi di Londra 2012 - in opportunità quando incontra il Coaching e decide di studiare strumenti e strategie per alle- nare anche la mente a vincere. Frequenta il Master in Coa- ching di Ekis, e si specializza nello Sport Coaching.
Ricopre il ruolo di Senior Co- ach per Ekis The Coaching Company, è docente per CONI e de Agostini, è promotrice del cambiamento nel mondo
sportivo con atleti, allenatori, squadre e società sportive fino alla massima serie, ed educati- vo con giovani talenti sportivi e i loro genitori.
SPOR T C O A CHING
Tiene rubriche di Sport Coa- ching anche per Xxxxxxxxxx.xx e OA Sport.
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È mamma innamorata di Xxxxx Xxxx e orgogliosa compagna di Xxxxxxxx. xxx.xxxxxxxxxxxx.xxx xxx.xx.xxx/XxxxxxXxxxxxXx- ach
A B B O N A - M E N T I
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LA BELLEZZA DI UNA DONNA NON RISIEDE
NELL’ESTETICA, MA LA VERA BELLEZZA IN UNA DONNA È RIFLESSA NELLA PROPRIA ANIMA.
È LA PREOCCUPAZIONE DI DONARE CON AMORE, LA PASSIONE CHE ESSA MOSTRA.”
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A UDREY HEPBURN