MANUALE OPERATIVO PER GLI ACQUISTI VERDI:
LIFE 15 IPE IT 013
With the contribution of the LIFE programme of the European Union
MANUALE OPERATIVO PER GLI ACQUISTI VERDI:
Acquisizione di sorgenti luminose per illuminazione pubblica
Acquisizione di apparecchi per illuminazione pubblica
Affidamento del servizio di progettazione di impianti per illuminazione pubblica
Servizio di illuminazione pubblica.
Legenda
1. DEFINIZIONE DELL’OGGETTO E DELLE SPECIFICHE TECNICHE
Valuta i fabbisogni
Collega le specifiche tecniche all’oggetto dell’appalto
Indica già nell’oggetto le specifiche ambientali dell’appalto
Analizza il mercato
Considera l’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita
2. INDIVIDUAZIONE DEI CRITERI DI PARTECIPAZIONE E DI ESCLUSIONE
Seleziona i criteri di partecipazione
Valuta le competenze ambientali dei fornitori
Definisci
la strategia di gara
3. VALUTAZIONE DELL’OFFERTA
Premia la qualità ambientale
Scegli i criteri di aggiudicazione
Aggiudica con l’offerta economicamente più vantaggiosa
Orienta il mercato Escludi le offerte anormalmente basse
Scegli il miglior rapporto qualità/ prezzo
4. ESECUZIONE DEL CONTRATTO
Controlla le clausole del contratto
Definisci i requisiti esecuzione dell’appalto
Credits
Il presente documento è stato realizzato nell’ambito delle attività per la promozione del Green Public Procurement del progetto PREPAIR (LIFE 15 IPE IT 013) finanziato dal programma LIFE 2014-2020 dell’Unione Europea
Data di chiusura del documento: 30/04/2020
L’azione coordinata dalla Regione Xxxxxx-Romagna (Project leader) ha visto il coinvolgimento di diversi enti e componenti tecnici* che hanno collaborato alla realizzazione del documento:
Regione Xxxxxx Xxxxxxx
Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxx
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Xxxxxx Xxxxxxx, Xxxx Xxxx’Xxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx*
Regione Piemonte
Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxxx*
Regione Veneto
Xxxxxx Xxxxxxx, Xxx Xxxx*
Provincia autonoma di Trento
Xxxxx Xxxx*, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx
Comune di Bologna
Xxxxxxxx Xxxx, Xxxxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxx*
ART-ER
Xxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxxxx
Coordinamento
ART-ER: Xxxxxx Xxxxxxx | Regione Xxxxxx-Romagna: Xxxxx X’Xxxxx*
Illuminazione pubblica | Premessa
Premessa
Attualmente, i Criteri Ambientali Minimi di riferimento per la pubblica illu- minazione, fanno riferimento a due Decreti Ministeriali, il DM 27/9/2017 (GU del 18/10/2017, n. 333) “Criteri ambientali minimi per l’acquisizione di sorgenti luminose per la illuminazione pubblica, per l’acquisizione di apparecchi per la illuminazione pubblica, per l’affidamento dei servizio di progettazione di impianti per l’illuminazione pubblica” c.d.d. CAM-IP, ed il DM 28/3/2018 (GU del 28/4/2018, sg n. 98) “Criteri ambientali minimi per il servizio di illuminazione pubblica” c.d.d. CAM-Servizi.
La prima parte del documento contiene le disposizioni introdotte dal nuovo Codice appalti per rendere “verde” una procedura di gara; la seconda parte comprende una sintesi e le indicazioni operative per le stazioni appaltanti per spiegare al meglio l’ambito di applicazione dei due CAM dedicati alla illuminazione pubblica, i contenuti specifici e i mezzi di prova ammissibili.
I contenuti del presente manuale
• GPP nel nuovo codice appalti: i principali articoli di interesse
o L’obbligo di inserimento dei Criteri Ambientali Minimi
o Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
• I CAM per l’illuminazione pubblica
o Il percorso per acquistare verde
o Indicazioni generali per la stazione appaltante
o I requisiti e i mezzi di verifica
• Le certificazioni di qualità richieste nei CAM per l’illuminazione pubblica
Gpp
nel nuovo codice appalti
L’obbligo di inserimento dei Criteri Ambientali Minimi
La disciplina sui contratti pubblici (DLgs.50/2016 e s.m.i.) ha introdotto con l’art.34 l’obbligo di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi - CAM () - definiti nell’ambito del Piano d’Azione Nazionale per il Green Pu- blic Procurement – PAN GPP (Decreto interministeriale dell’11 aprile 2008 e aggiornato con DM 10 aprile 2013). La sopracitata disposizione prevede che, le pubbliche amministrazioni dovranno inserire necessariamente nel- la documentazione progettuale e di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM Pubblica illuminazione. Ai sensi dell’art. 213, comma 9 del DLgs 50/2016 e s.m.i l’applicazione dei CAM sarà monitorata a cura dell’Osservatorio nazionale sui contratti pubblici.
L’obbligo di applicazione dei CAM riguarda tutti i settori merceologici disciplinati dai CAM e gli affidamenti di qualunque importo ovvero anche agli affidamenti di beni, servizi e lavori sotto soglia (disciplinati all’art.36 e riportati nella tabella 1).
TABELLA 1
Gli appalti sotto soglia (art. 36 Dlgs. 50/2016 e ss.mm.ii.)
AFFIDAMENTI DI SERVIZI E FORNITURE < 40.000 euro APPALTI DI LAVORI < 40.000 euro | Affidamento diretto anche senza previa consultazione di 2 o più operatori economici o Amministrazione diretta |
APPALTI DI LAVORI ≥40.000 euro e < 150.000 euro | Affidamento diretto previa consultazione di almeno 3 preven- tivi ove esistenti |
AFFIDAMENTI SERVIZI, FORNITURE E CONCORSI DI PROGET- TAZIONE ≥ 40.000 euro e < 214.000 euro (se aggiudicati da amministrazioni sub –centrali) | Affidamento diretto previa consultazione di almeno 5 operatori economici nel rispetto del principio di rotazione |
APPALTI DI LAVORI ≥ 150.000 e < 350.000 euro | Procedura negoziata senza pubblicazione del bando e con con- sultazione di almeno 10 operatori economici nel rispetto del principio di rotazione |
APPALTI DI LAVORI ≥ 350.000 e < 1.000.000 euro | Procedura negoziata senza pubblicazione del bando e con con- sultazione di almeno 15 operatori economici nel rispetto del principio di rotazione |
APPALTI DI LAVORI ≥ 1.000.000 euro e < 5.350.000 euro | Procedura ordinaria aperta |
(*) Regolamento europeo 2019/1828/Ue soglie comunitarie per gli appalti ordinari in vigore dal 1 gennaio 2020 si veda art.35 comma 1 D.lgs 50/2016.
La PA può quindi acquisire direttamente forniture e servizi sotto i
40.000 euro e lavori sotto 150.000 euro ed effettuare ordini attraver- so gli strumenti messi a disposizione dalle centrali di committenza, ma per acquisti superiori (ma sempre sotto soglia comunitaria) deve possedere una apposita qualifica.
La disciplina dell’art. 34, non si limita solo all’introduzione degli obblighi relativi ai criteri base, ma si estende anche ad altre fasi della procedura. Le stazioni appaltanti, nell’applicazione dei “criteri di aggiudicazione” richia- mati all’articolo 95, devono tenere in considerazione i criteri premianti indicati nei CAM (art.34 Dlgs. 50/2016 e s.m.i.); concetto quest’ultimo ribadito anche dall’ANAC nelle Linee guida per l’offerta economicamente più vantaggiosa
I criteri premianti non sono obbligatori(2) ma devono essere semplice- mente “tenuti in considerazione”; le stazioni appaltanti sono comun- que invitate ad utilizzare i criteri “premianti” quando aggiudicano le gare d’appalto utilizzando il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, fissando una lex specialis che incentivi, senza rendere ri- gorosamente obbligatorio, l’utilizzo e l’adattamento della disciplina di gara ai suddetti criteri di carattere “premiante”.
Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) nella nuova disciplina degli appalti assume un ruolo centrale. In particolare, l’art. 95 individua tre sub-criteri di aggiudicazione dell’offerta: 1) miglior rapporto qualità/prezzo; 2) l’elemento prezzo; 3) seguendo un criterio di comparazione costo/efficacia quale il costo del ciclo di vita.
Nel primo caso l’offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, è valutata sulla base di criteri oggettivi, quali gli aspetti qualitativi, ambientali o sociali, connessi all’oggetto dell’appalto. Nell’ambito di tali criteri possono rientrare:
a) la qualità, che comprende pregio tecnico, caratteristiche estetiche e fun- zionali, accessibilità per le persone con disabilità, progettazione adegua- ta per tutti gli utenti, certificazioni e attestazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, quali OSHAS 18001, caratteristiche sociali, am- bientali, contenimento dei consumi energetici e delle risorse ambientali dell’opera o del prodotto, caratteristiche innovative, commercializzazio- ne e relative condizioni;
b) il possesso di un marchio di qualità ecologica dell’Unione Europea (Eco- label UE) in relazione ai beni o servizi oggetto del contratto, in misura pari o superiore al 30 % del valore delle forniture o prestazioni oggetto del contratto stesso;
c) il costo di utilizzazione e manutenzione, avuto anche riguardo ai con- sumi di energia e delle risorse naturali, alle emissioni inquinanti e ai
Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
costi complessivi, inclusi quelli esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici, riferiti all’intero ciclo di vita dell’opera, bene o servizio, con l’obiettivo strategico di un uso più efficiente delle risorse e di un’economia circolare che promuova ambiente e occupazione;
d) la compensazione delle emissioni di gas ad effetto serra associate alle attività dell’azienda calcolate secondo i metodi stabiliti in base alla rac- comandazione n. 2013/179/UE della Commissione del 9 aprile 2013, relativa all’uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle or- ganizzazioni;
e) l’organizzazione, le qualifiche e l’esperienza del personale effettiva- mente utilizzato nell’appalto, qualora la qualità del personale incaricato possa avere un’influenza significativa sul livello dell’esecuzione dell’ap- palto;
f) il servizio successivo alla vendita e assistenza tecnica;
g) le condizioni di consegna quali la data di consegna, il processo di conse- gna e il termine di consegna o di esecuzione.
Nel secondo caso è riconducibile al criterio del massimo ribasso, scelta applicabile a tutti gli appalti sotto-soglia (fatte salve alcune eccezioni). Nel terzo caso, indubbiamente più innovativo, la selezione dell’offerta avviene attraverso la valutazione del costo del ciclo di vita(3) distinguendo tra i costi so- stenuti dall’amministrazione aggiudicatrice o da altri utenti (costi relativi all’ac- quisizione; costi connessi all’utilizzo, quali consumo di energia e altre risorse; costi di manutenzione; costi relativi al fine vita) e costi imputati a esternalità am- bientali legate ai prodotti, servizi o lavori nel corso del ciclo di vita. Questi ultimi possono includere i costi delle emissioni di gas a effetto serra e di altre sostanze inquinanti, nonché altri costi legati all’attenuazione dei cambiamenti climatici. Conformemente all’articolo 96 anche in caso di aggiudicazione secondo il minor prezzo, resta ferma l’indicazione di seguire un criterio di comparazione costo/ efficacia quale il costo del ciclo di vita.
Altra possibilità introdotta dal legislatore è il costo fisso in questo caso al prezzo viene attribuito un punteggio molto basso o nullo in maniera tale da consentire di competere solo sulla qualità e tale possibilità è ammessa dall’art. 95, comma 7.
Le stazioni appaltanti possono scegliere in maniera discrezionale di ag- giudicare la gara al massimo ribasso o con l’offerta economicamente più vantaggiosa, fanno eccezione alcune tipologie di appalti per le quali rimane l’obbligo di aggiudicazione dell’offerta al miglior rapporto qualità/prezzo:
- Contratti relativi ai servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assisten- ziale e scolastica ≥ 40.000 euro
- Contratti relativi a servizi ad alta intensità di manodopera ≥ 40.000 euro
- Contratti relativi a servizi di ingegneria e architettura di importo ≥
40.000 euro
- Contratti relativi a servizi di natura tecnica e intellettuale di importo ≥
40.000 euro
- Contratti relativi a servizi e forniture ad elevato contenuto tecnologico e a carattere innovativo di importo ≥ 40.000 euro.
In definitiva, mentre per i contratti sotto-soglia il criterio del mi- nor prezzo diventa quello ordinario, negli appalti sopra la soglia comunitaria resta ordinario il criterio del miglior rapporto qualità-prezzo.
I CAM per l’illuminazione
pubblica
Il percorso per acquistare “verde”
Le pubbliche amministrazioni, in qualità di stazioni appaltanti, soggetti aggregatori o centrali di committenza, hanno a disposizione una serie di disposizioni normative per inserire i criteri ambientali e sociali nelle varie fasi in cui si sviluppa il processo di acquisto.
Nella tabella 3 vengono forniti indicazioni e riferimenti normativi per age- volare la stazione appaltante ad applicare criteri di sostenibilità(4), nelle diverse fasi di definizione della procedura di gara.
L’approccio all’inserimento nei bandi di gara dei CAM da parte della SA può essere duplice:
1) Opzione di minima: il Bando di Gara di tipo «tradizionale» per un appalto di fornitura è la base e i criteri contenuti nei CAM sono una
«aggiunta» al Bando tipo.
2) Opzione di massima: la base del Bando di Gara sono i CAM, al quale si aggiungono criteri premianti anche non previsti dai CAM. Si ri- spetta in tal modo la finalità di sostenibilità ambientale alla base dei CAM, integrandola con altre priorità stabilite dalla stazione appal- tante (qualità dell’illuminazione, servizi aggiuntivi ecc.).
Si ricorda che per definire “verde” un appalto è necessario che le SA ri- spettino l’obbligo di applicazione dei criteri di base contenuti nei CAM (specifiche tecniche e clausole contrattuali).
TABELLA 3
1
FASE DELLA GARA
Definizione oggetto e specifiche tecniche
Le amministrazioni aggiudicatrici nel de- finire le specifiche tecniche e altri criteri applicabili collegati all’oggetto dell’ap- palto possono scegliere un oggetto “ver- de” (indicando il decreto ministeriale di riferimento per il settore e/o la categoria merceologica scelta) facendo attenzione che non crei discriminazione sul mer- cato.
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NORMATIVA
(Dlgs. 50/2016 e s.m.i.)
Ai sensi dell’ART. 34 le stazioni appaltanti sono tenute ad inserire nella documentazione proget- tuale e di gara, almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei CAM e di tenere in considerazione i CAM per l’applicazio- ne del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Ai sensi dell’ART. 23 progettazione le stazioni appaltanti in fase di progettazione assicurano la conformità alle norme ambientali ed urbani- stiche nonché il rispetto di quanto previsto in materia di tutela della salute e sicurezza. Inoltre, assicurano il risparmio energetico nonché del- la valutazione del ciclo di vita e della manute- nibilità delle opere.
Ai sensi dell’ART. 68 specifiche tecniche…le amministrazioni aggiudicatrici nel definire le specifiche tecniche, così come definite al punto 1 dell’allegato XIII, possono fare riferimento a tutto il ciclo di vita dell’appalto, considerando anche gli aspetti “indiretti” ossia che non influiscono sul contenuto sostanziale dell’appalto, ma che possono avere delle ricadute in termini ambien- tali e sociali.
Ai sensi dell’ART. 69 etichettature…le ammini- strazioni aggiudicatrici possono richiedere le etichette ambientali come mezzi di prova del- la conformità seppure resta da salvaguardare il principio dell’equivalenza.
Se un operatore economico dimostra di non avere la possibilità di ottenere l’etichetta- tura specifica indicata dall’amministrazione aggiudicatrice o un’etichettatura equivalente entro i termini richiesti, per motivi ad esso non imputabili, l’amministrazione aggiudicatrice accetta altri mezzi di prova, ivi compresa una documentazione tecnica del fabbricante, idonei adimostrare che i lavori, le forniture o i servizi che l’operatore economico interessato deve prestare soddisfano i requisiti dell’etichettatura specifica o i requisiti specifici indicati dall’amministrazio- ne aggiudicatrice.
Ai sensi dell’ART. 82 Rapporti di prova, certifica- zione e altri mezzi di prova...le amministrazioni aggiudicatrici, qualora richiedano la presenta- zione di certificati rilasciati da organismi indipen- denti, si riferiscono ai sistemi di garanzia della qualità basati sulla serie di norme europee in materia, certificati da organismi accreditati.
ELEMENTI DI ATTENZIONE
Le stazioni appaltanti prima della definizione di un servizio di illuminazione pubblica devono valutare le effettive necessità attraverso una attenta analisi della situazione esistente e dei fabbisogni anche alla luce del potenziale im- patto ambientale dell’appalto e della enorme incidenza del predetto servizio sui consumi energetici degli Enti valutando – nel caso della realizzazione di nuovi impianti- le eventuali alternative di recupero e riqualificazione di impianti esistenti in un’ottica del ciclo di vita facendo una valutazione dei costi-benefici (Life cycle costing o LCC).
La stazione appaltante affida l’incarico ad un Progettista esperto, che svolge le analisi preli- minari e fornisce gli elementi per predisporre il bando di gara. In particolare, identifica i requi- siti principali che permettono di raggiungere gli obiettivi prefissati (economici, ambientali e prestazionali).
È importante fare, inoltre, una valutazione della coerenza tra la pianificazione urbanistica e territoriale vigente e i CAM, in quanto spes- so gli strumenti di pianificazione vigenti non prevedono considerazioni di tipo ambientale per cui alcuni criteri sono ottemperabili solo a monte della pianificazione.
Una volta definito l’oggetto e selezionati i crite- ri di interesse l’amministrazione deve svolgere un’attenta analisi di mercato, per valutare ciò che i soggetti economici che operano nel settore di riferimento possono effettivamente offrire rispetto ai criteri individuati. Questa fase è necessaria affinché le specifiche tecniche utilizzate per definire l’appalto non si rivelino discriminatorie, considerando che per ogni procedura è necessario tutelare la concorrenza e favorire un’ampia partecipazione alla gara.
I CAM determinano un capovolgimento dei rapporti commerciali che guidano alla scelta dei prodotti. Nel caso di acquisizioni di sorgenti luminose e apparecchi di illuminazione, sarà il fornitore , visti i punteggi assegnati ai vari criteri, a rivolgersi al costruttore che soddisfa i requisiti maggiormente premiati dal bando. Il costruttore redige una relazione, che il fornito- re allega all’offerta, nella quale, per ogni requi- sito, si indica il valore dichiarato per il prodotto e la procedura adottata per la verifica.
2
FASE DELLA GARA
Individuazione criteri di partecipazione
Le amministrazioni aggiudicatrici possono utilizzare criteri di selezione basati sulla capacità tecnica ambientale o su misu- re per la gestione ambientale e sociale e della catena di approvvigionamento ed escludere i concorrenti che non rispet- tano le normative ambientali applicabili o i principi di responsabilità sociale.
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NORMATIVA
(Dlgs. 50/2016 e s.m.i.)
Ai sensi dell’ART. 46 le stazioni appaltanti nell’individuare i soggetti ammessi alla gara tengono conto dei requisiti degli operatori economici per l’affidamento dei servizi di archi- tettura e ingegneria.
Ai sensi dell’ART. 80 motivi di esclusione e dell’ART. 30 principi per l’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni…le ammi- nistrazioni aggiudicatrici possono escludere imprese che abbiano violato la legislazione ambientale o che presentino gravi carenze in termini di prestazione ambientale
Ai sensi dell’ART. 83 comma 6 le stazioni appal- tanti possono richiedere requisiti per garantire che gli operatori economici possiedano le ri- sorse umane e tecniche e l’esperienza neces- sarie per eseguire l’appalto con un adeguato standard di qualità. Tra i mezzi di prova per provare le capacità tecniche all’Allegato XVII del codice vengono citati ad es. i titoli di studio, le attrezzature tecniche, le misure di gestione ambientale, etc.
Ai sensi dell’ART. 86 mezzi di prova… Le stazio- ni appaltanti possono chiedere i certificati, le dichi- arazioni e gli altri mezzi di prova tra cui le certificazi- oni di qualità (art.87) come prova dell’assenza di motivi di esclusione di cui all’articolo 80.
Ai sensi dell’ART. 87 Certificazione delle qualità. Per valutare se le imprese siano in grado di rispet- tare le misure relative alla gestione ambientale associate all’appalto, le amministrazioni aggiudi- catrici possono chiedere loro di dare prova della necessaria capacità tecnica. Sistemi di gestione ambientale, come EMAS o ISO 14001, pos- sono fungere da mezzo (non esclusivo) per dimostrare tale capacità tecnica.
Le stazioni appaltanti riconoscono i certificati equivalenti rilasciati da organismi stabiliti in altri Stati membri.
Qualora gli operatori economici abbiano di- mostrato di non avere accesso a tali certifica- ti o di non avere la possibilità di ottenerli entro i termini richiesti per motivi loro non imputabili, la stazione appaltante accetta anche altre prove documentali delle misure di gestione ambien- tale, purché gli operatori economici dimostrino che tali misure sono equivalenti a quelle ric- hieste nel quadro del sistema o della norma di gestione ambientale applicabile.
ELEMENTI DI ATTENZIONE
In questa fase la stazione appaltante de- finisce i criteri di partecipazione alla gara e quindi le capacità tecnico-finanziarie e/o tecnico-professionali necessarie per l’esecuzione dell’appalto mantenendo elevati standard di qualità.
Nel caso specifico il CAM-IP ed il CAM-Ser- vizi hanno previsto criteri basati:
- sulle capacità tecnico-professionali degli installatori e dei progettisti elettrici ed illuminotecnici (xxxxxx- dendo professionisti abilitati di comprovata esperienza e l’iscrizione agli albi e registri professionali);
- sul rispetto dei diritti umani e del- le condizioni di lavoro, verificando l’assunzione degli impegni sociali minimi.
Nella fase di verifica la SA deve effettuare il controllo amministrativo che per:
- gli affidamenti sotto ai 40.000 euro comporta la verifica del DURC e la consultazione del casellario infor- matico ANAC e le banche dati delle camere di commercio;
- per gli affidamenti sopra ai 40.000 euro comporta la verifica del casel- lario giudiziario per i reati e la con- sultazione dell’AVCPASS
3
FASE DELLA GARA
Valutazione dell’offerta
Le amministrazioni aggiudicatrici pos- sono stabilire criteri di aggiudicazione premianti che incoraggino i concorrenti ad incrementare ulteriormente le proprie prestazioni ambientali rispetto al capi- tolato e li applicano in modo trasparente. Nel confrontare le offerte possono valutare i costi del ciclo di vita e respingere le of- ferte anormalmente basse se non sono conformi alla legislazione ambientale.
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NORMATIVA
(Dlgs. 50/2016 e s.m.i.)
Ai sensi dell’ART. 95 Criteri di aggiudica- zione dell’appalto… le amministrazioni aggiudicatrici per assicurare l’effettiva individuazione del miglior rapporto qu- alità/prezzo (offerta economicamente più vantaggiosa – OepV), valorizzano gli elementi qualitativi dell’offerta e in- dividuano i criteri tali da garantire un confronto concorrenziale effettivo sui profili tecnici.
Ai sensi dell’ART. 96 costi del ciclo di vita… Le amministrazioni aggiudicatrici basano la scelta di un prodotto o servizio in base al minor impatto ambientale prendendo in considerazione i costi del ciclo di vita; i costi diretti (consumo energetico, con- sumo di risorse naturali, costi di raccolta, smaltimento e riciclaggio) e laddove pos- sibile i costi indiretti, ossia le “esternalità ambientali”.
ELEMENTI DI ATTENZIONE
Nella valutazione dell’offerta al miglior rapporto qualità/prezzo (OEpV ) la stazione appaltante può stabilire un tetto per la qualità (minimo pari al 70 per cento).
Il Codice fissa le quote ma non da indi- cazione di come assegnare il punteggio. Per cui la SA può attribuire i punteggi in base alle proprie priorità. Considerato che l’impatto ambientale dell’illuminazione pubblica, lungo tutto il ciclo di vita, è molto elevato è opportuno che le SA attribuisca- no ai criteri ambientali premianti una parte significativa del punteggio totale disponibile
Nel caso l’offerta venga valutata tenendo conto dei costi legati al ciclo di vita qu- esti devono essere monetizzabili per valu- tare l’effettivo risparmio e pertanto devono essere controllabili e stabiliti in anticipo già negli atti di gara per poter essere ac- cessibili a tutti i concorrenti.
In questa fase le amministrazioni aggiudi- catrici possono imporre come requisiti premianti le ecoetichette e i sistemi di gestione in modo tale che i concorrenti che offrono le migliori prestazioni ambien- tali possano ottenere punteggi maggiori. Il Codice dei contratti, inoltre, concede alle stazioni appaltanti la possibilità di fissare criteri soggettivi anche come requisiti pre- mianti, purché, tali profili di carattere sog- gettivo consentano di apprezzare meglio il contenuto e l’affabilità dell’offerta o di va- lorizzare caratteristiche dell’offerta ritenute particolarmente meritevoli. In ogni caso devono riguardare aspetti che incidono in maniera diretta sulla qualità della prestazione.
Considerato inoltre che l’impatto ambien-
tale dell’illuminazione pubblica (lampade, apparecchi di illuminazione e impianti) lungo il ciclo di vita è molto elevato il CAM-IP precisa che è opportuno che le Amministrazioni assegnino complessiva- mente ai criteri ambientali premianti una parte significativa del punteggio totale disponibile.
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Esecuzione del contratto
Le amministrazioni aggiudicatrici posso- no prevedere clausole contrattuali e/o richiedere requisiti sociali e ambientali per l’esecuzione del contratto, purché non discriminanti.
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Ai sensi dell’ART. 100 requisiti per l’ese- cuzione dell’appalto, le amministrazioni aggiudicatrici possono stabilire le clausole contrattuali in cui si evidenzino gli impeg- ni ambientali assunti dai fornitori o dai prestatori di servizi qualora questi influis- xxxx sul livello di esecuzione dell’appalto e prevedere rimedi adeguati in caso di inadempienza.
ELEMENTI DI ATTENZIONE
NORMATIVA
(Dlgs. 50/2016 e s.m.i.)
FASE DELLA GARA
Ai sensi dell’ART. 50 clausole sociali nei bandi e negli avvisi di gara, le amminist- razioni inseriscono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti specifiche clausole sociali volte a promuovere la stabilità oc- cupazionale del personale impiegato, pre- vedendo l’applicazione da parte dell’aggi- udicatario, dei contratti collettivi di settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81.
Le clausole contrattuali che prevedono misure di salvaguardia ambientale, devo- no essere menzionate negli atti di gara ma non è necessario che le condizioni ricercate esistano al momento di presenta- zione dell’offerta; la conformità va richiesta durante la procedura di appalto e non deve essere oggetto di valutazione.
È utile assicurarsi, inoltre, che vi sia un sistema di controllo e monitoraggio ri- guardo agli impegni richiesti e che questi valgano anche per i subappaltatori.
Tra le clausole contrattuali inserite nel CAM-IP oltre ad esempio alla richiesta della Dichiarazione di conformità UE, e alla corretta gestione dei rifiuti, vi è anc- he l’obbligo di formazione del personale dell’amministrazione.
Indicazioni generali per la stazione appaltante
La SA prima di affidare la progettazione e la gestione del servizio di pub- blica illuminazione deve:
definire lo scopo:
- Riscatto reti di proprietà di terzi;
- Costruzione di nuovi impianti;
- Riqualificazione (energetica) degli impianti esistenti;
- Miglioramenti energetici ed operativi per la gestione del servizio IP;
- Innovazione della rete infrastrutturale (sistemi intelligenti);
mettere in campo una serie di attività preliminari:
- Valutazione dell’acquisizione (in proprietà);
- Censimento dei punti luce;
- Sviluppo progetto (Progetto di fattibilità tecnico-economico/Progetto defini- tivo);
- Valutazione tecnica –economica (costruzione/riqualificazione);
- Affidamento del servizio progettazione (appalto);
- Affidamento concessione;
- Affidamento del servizio gestione impianto attraverso i CAM IP;
- Acquisizione delle forniture sorgenti e apparecchi di illuminazione e affida- mento servizi di progettazione attraverso i CAM IP;.
valutare i fabbisogni:
- l’esigenza di realizzare nuoviimpiantidiilluminazione a fronte della possibilità di riqualificazione dell’esistente;
- le condizioni dell’impianto, i risparmi energetici conseguibili con i diversi in- terventi e l’impatto ambientale delle diverse alternative lungo l’intero ciclo di vita dell’impianto;
- opere complementari o alternative all’illuminazione quali: segnaletica, ral- lentatori, dissuasori, o regolamentazione del traffico e controllo dei limiti di velocità;
- la possibilità di unificare l’appalto per la costruzione o l’adeguamento/riqua- lificazione di un impianto con l’appalto per l’affidamento della gestione del servizio di illuminazione pubblica.
SCELTA DELLA TIPOLOGIA DI AFFIDAMENTO
Il servizio di pubblica illuminazione essendo un servizio di pubblica utilità deve essere attribuito dalla SA con una procedura ad evidenza pubblica, attraverso l’appalto di lavori e/o servizi, la concessione di servizi con la componente lavori, il project financing ovvero il finanziamento tramite terzi FTT.
A seconda della tipologia degli interventi da realizzare (oggetto dell’ap- palto) e le diponibilità economiche, la Stazione Appaltante (SA), nel ri- spetto del D. Lgs n. 50/2016, valuta la tipologia di contratto e di finan- ziamento. La SA appaltante, può scegliere l’appalto o la concessione/ PPP (partenariato pubblico privato) a seconda che si voglia o meno farsi carico del rischio operativo dell’opera. Tale rischio, che deve essere sempre allocato in capo al soggetto concessionario, rappresenta l’ele- mento distintivo dell’istituto giuridico della concessione rispetto a quello dell’appalto.
a. Concessione o partenariato pubblico-privato PPP
Nel caso la SA (se sussistono i presupposti normativi) utilizzi il parte- nariato pubblico privato PPP la gara deve essere bandita su un pro- getto definitivo e un piano economico finanziario PEF(5). Il contratto di concessione viene remunerato con un canone di disponibilità a valere sulla quota di risparmio energetico (art. 180, comma 4). Il canone di disponibilità va a retribuire la funzionalità del servizio. Esso non è dovuto in caso di totale disservizio ed è sottoposto a penali automatiche che implichino un rischio operativo «rilevante e/o signi- ficativo».
Con questo istituto il rischio tecnico se lo assume il concessionario che si impegna a realizzare gli investimenti definiti nel progetto e a garantire un risparmio minimo.
b. Finanza di progetto (project financing)
Il finanziamento di lavori pubblici o di servizi di pubblica utilità può avvenire anche con la finanza di progetto in operazioni di PPP. Il Project Financing (PF) o Finanza di Progetto è il finanziamento di un progetto in grado di generare, nella fase di gestione, flussi di cassa sufficienti a rimborsare il debito contratto per la sua realizzazione e remunerare il capitale di rischio. In questo caso il concessionario è remunerato dalla vendita dei servizi resi al mercato.
Il progetto si presenta come entità autonoma rispetto ai soggetti che lo promuovono e viene valutato dai finanziatori principalmente per la sua capacità di generare flussi di cassa. La remunerazione del capitale investito, come anche i rischi trasferiti, vengono definiti nel contratto (artt. 182 e 183 D. Lgs.50/16).
Non conviene per la SA utilizzare questa forma di finanziamento perché i lunghi tempi di rientro del capitale investito andrebbero ad accrescere i costi totali dell’intervento. È preferibile utilizzare i finan- ziamenti tramite terzi FTT, previsti dall’art. 180, con il contratto di pre- stazione energetica (EPC).
c. Contratto EPC
L’Energy Performance Contract (EPC) come definito dal D. Lgs. 102/2014 è un accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramen- to dell’efficienza energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell’effi- cienza energetica stabilito contrattualmente o di altri criteri di presta- zione energetica concordati, quali i risparmi finanziari.
Il fornitore (es. una ESCO) si obbliga alla realizzazione, con propri mez- zi finanziari o ricorrendo ad un FTT, di una serie di servizi e di interventi integrati volti alla riqualificazione e al miglioramento dell’efficienza energetica di un sistema energetico di proprietà di un altro sogget- to, il beneficiario, a fronte di un corrispettivo correlato al risparmio energetico ottenuto.
In definitiva, la scelta della tipologia di contratto e di finanziamento dipende dalle esigenze della SA; gli EPC con FTT sono un mezzo per superare gli ostacoli finanziari agli investimenti in efficienza ener- getica. I modelli di PPP, invece, sono uno dei più efficaci strumenti per riqualificare i patrimoni delle PA.
Nella pratica l’EPC per la riqualificazione energetica è stato attuato
dalle SA sotto forma di appalto di servizi (appalti di servizio come definito all’art.28, comma 9) o concessione/PPP.
L’appalto è una soluzione sempre applicabile e genera minori criticità rispetto alla concessione. L’utilizzo dell’appalto è obbligatorio lad- dove non sia possibile o non si voglia trasferire il rischio opera- tivo (o di disponibilità per il PPP) sul fornitore. La concessione/ PPP si utilizza laddove siano soddisfatti i requisiti previsti dalla normativa vigente (e.g. trasferibilità del rischio operativo).
Il codice offre più strumenti che possono soddisfare le diverse esi- genze delle SA. Nella pratica le SA, nel caso di appalti di lavori, che prevedono la realizzazione di un progetto esecutivo, si scontrano con le difficoltà di gestire un EPC, visto che tale livello progettuale im- pone ogni dettaglio realizzativo al fornitore. Allo stesso modo, molti enti sono in difficoltà di fronte alle istruttorie richieste per il PPP e le concessioni. Strumenti come l’indagine di mercato potrebbero essere utili per orientare la SA nella scelta.
CAM-IP (DM 27/9/2017)
Per l’acquisizione di sorgenti e apparecchi per l’illuminazione pubblica e per l’affidamento del servizio di progettazione di impianti per l’illumina- zione pubblica vengono fornite le seguenti “Linee guida per l’acquisto/ affidamento” che di seguito si riassumono nei punti salienti:
Analisi dei fabbisogni: l’amministrazione prima di avviare una proce- dura di acquisto/affidamento della progettazione deve fare una attenta analisi dei fabbisogni, valutando le proprie esigenze e l’effettiva consi- stenza delle proprie necessità. La scelta di realizzare nuovi impianti deve essere infatti residuale a valutazioni alternative. Anche la decisione se adeguare o sostituire l’impianto va valutata con attenzione e caso per caso, tenendo conto delle condizioni dell’impianto, dei risparmi energe- tici conseguibili con le diverse opzioni, e dell’impatto ambientale relativo all’intero ciclo di vita dell’impianto.
In ogni caso occorre valutare quali siano le tecnologie che, a parità di prestazione, consentano di ottenere costi di gestione e manutenzione inferiori nel medio-lungo periodo, usando a tal scopo strumenti come l’analisi TCO Total Cost Ownership(6) (costo globale del prodotto) e la LCC
- Life Cycle Costing(7) (comprensivo anche costi ambientali esterni).
Inquinamento luminoso, biodiversità e paesaggio: importanti sono le valutazioni di impatto in termini di Inquinamento luminoso,
in quanto riguardano la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità, degli equilibri biologici e della salute umana, specialmente nelle aree della Rete Natura2000 e nelle zone attorno ad Osservatori astronomici. A tal riguardo, occorre verificare se esistono norme regionali più restrit- tive in materia, in quanto le Amministrazioni sono tenute ad applicare quelle.
Aspetti tecnici: il CAM indica alcuni aspetti di rilievo legati a particola- ri casistiche che influenzano la Dichiarazione di conformità UE (es. mo- difica di apparecchi esistenti, installazione di componenti non previsti dal produttore dell’apparecchio, aggiunta o sostituzione di apparecchi, ecc.).
Aspetti organizzativi: per la più efficace gestione del contratto d’ap- palto è opportuno che l’Amministrazione nomini un tecnico esperto come proprio rappresentante e controparte dell’appaltatore. Per i soggetti obbligati alla nomina dell’Energy Manager (E.M.), questa controparte dovrebbe essere lo stesso E.M. (obbligo introdotto dalla legge 10/1991, art. 19). La soglia oltre la quale diventa obbligatoria la nomina, espressa in tonnellate equivalenti di petrolio (TEP), è per le
P.A. pari a 1.000 tep/anno. Gli Enti Locali sopra i 10.000 abitanti è op- portuno che procedano annualmente alla verifica del raggiungimento della soglia d’obbligo.
Incentivi economici: considerato che gli interventi di riqualificazio- ne ambientale possono beneficiare di incentivi od altre agevolazioni economiche (Titoli di Efficienza Energetica, ecc), nella assegnazione di premialità o risparmi addizionali andranno utilizzate le classi minime di efficienza energetica IPEA* e IPEI* (indicate rispettivamente nel parag. 4.2.3.8 e nel parag. 4.3.3.3 del D.M. 27/09/17) per definire i benchmark di mercato e per stabilire eventuali extra-performance dell’impianto analizzato. I documenti di gara devono esplicitamente disciplinare la modalità di ripartizione, tra Amministrazione ed appal- tatore, del loro valore economico, tenendo conto della effettiva remu- nerazione del contratto.
Affidamento del servizio di progettazione: nel caso di affidamento del servizio di progettazione di un impianto di illuminazione pubblica, l’Amministrazione deve mettere a disposizione degli offerenti una serie di dati/informazioni aggiornate.
CAM-Servizi (DM 28/3/2018)
Per il Servizio di illuminazione pubblica, vengono fornite le seguenti Linee guida per l’affidamento, che di seguito si riassumono nei punti più salienti:
Durata dell’appalto e suddivisione in lotti: la durata del servizio deve essere commisurata alle attività previste dall’oggetto del contratto e al grado di impegno, esposizione economica e rischio assunti dall’Offe- rente. Qualora l’ambito di intervento coinvolga un numero di punti luce superiore a 50.000 si raccomanda di valutare l’opportunità di fraziona- re tale ambito, in maniera tale da delineare più lotti di intervento, che consentano l’accesso anche a micro, piccole e medie imprese. Qualsiasi tipo di frazionamento degli impianti dovrà essere obbligatoriamente di tipo orizzontale (ovvero non verticale).
Consistenza delle attività e loro scansione logica e temporale: prima del conferimento dell’incarico al gestore del Servizio di illu- minazione pubblica, l’Amministrazione deve dimostrare di essere in possesso almeno di un censimento di livello 1. Qualora l’affidamento comprenda anche la realizzazione di lavori, l’Amministrazione deve dimostrare di essere in possesso almeno di un progetto di fattibilità tecnico-economica degli interventi di riqualificazione degli impian- ti di illuminazione che individui in termini generali gli interven- ti necessari ed i miglioramenti ottenibili in termini economici ed ambientali. Prima dell’esecuzione dei lavori dovrà essere prodotto un progetto esecutivo, a cura dell’Amministrazione ovvero del gestore del Servizio di illuminazione pubblica (a seconda di quanto stabilito dal bando di gara), che comprenda ed illustri tutti gli interventi proposti e consenta di verificare il rispetto delle leggi e norme in vigore all’atto della pubblicazione del bando di gara. All’interno dei progetti defi- nitivi, ovvero esecutivi, dovranno essere evidenti i seguenti aspetti:
• Censimento dell’impianto
• Conformità normativa
• Riqualificazione energetica
• Riqualificazione urbana
• Sistemi intelligenti
Gli interventi di riqualificazione dovrebbero seguire una sequenza logi- ca ed annidata, in maniera che ciascun aspetto venga risolto prima di intervenire su quello successivo (es: effettuare riqualificazione energe-
tica solo dopo aver effettuato il censimento dell’impianto e verificato la conformità normativa).
Indici prestazionali: allo scopo di identificare in modo sintetico e com- prensibile lo stato complessivo dell’impianto ed i suoi punti critici, per ciascuno dei seguenti aspetti è definito un indice prestazionale, identi- ficato sulla base di dati oggettivi rilevati, compreso tra 1 e 5 (un livello inferiore a 3 indica che non è raggiunto un livello di sufficienza e neces- sita di indagini più approfondite e di interventi migliorativi).
• Censimento dell’impianto
• Conformità normativa
• Riqualificazione energetica
• Riqualificazione urbana
• Sistemi intelligenti
• Gestione
Analisi energetica: i dati del censimento debbono essere confrontati con informazioni sui consumi storici, di almeno due anni precedenti al fine di valutare se il consumo teorico di energia corrisponda o meno al consumo storico documentato. In caso di discrepanze devono essere individuate le cause che costituiranno quindi il punto di partenza per la progettazione della riqualificazione.
Valutazione dei fabbisogni: l’Amministrazione deve fare un’attenta analisi delle proprie esigenze e valutare l’effettiva consistenza del pro- prio fabbisogno in base allo stato degli impianti e alle reali necessità in termini di sicurezza per i cittadini, qualità della visione e confort visivo. La scelta di realizzare nuovi impianti deve essere residuale alla possibilità di riqualificare gli impianti esistenti e/o usare sistemi alter- nativi e complementari all’illuminazione. Valgono a riguardo tutte le valutazioni fatte ai sensi del DM 27/9/2017.
Gestione dell’impianto: nei documenti della procedura d’affidamen- to l’Amministrazione deve indicare in dettaglio il livello di gestione dell’impianto che l’offerente deve attuare. Allo scopo di facilitare l’Am- ministrazione nell’individuazione di tale livello gestionale e del suo costo, nella SCHEDA 8 sono individuati tre diversi livelli di gestione (dal livello 1 – gestione di base - al livello 3 - gestione completa) che diffe- riscono per il tipo, la durata e frequenza delle attività. Il CAM fornisce a tal proposito diversi elementi di valutazione.
Conduzione dell’impianto: l’offerente provvede all’esercizio degli impianti che consiste nelle attività di:
• Accensione e Spegnimento;
• Pronto Intervento e riparazione dei guasti;
• Costruzione e gestione dell’Anagrafica Tecnica;
• Controllo dei consumi;
• Call Center/Contact Center.
Per ciascuna di queste attività il CAM fornisce precise indicazioni.
Manutenzione: per Manutenzione si intende la combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a tenere o a riportare un’entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta. La Manutenzione si ripartisce, in funzione del con- tenuto degli interventi e della loro finalità, nelle seguenti destinazioni, come definite nel glossario:
• Manutenzione ordinaria;
• Manutenzione straordinaria conservativa;
• Manutenzione straordinaria non conservativa.
Ai fini del CAM-Servizi la gestione, intesa come criterio di base, com- prende unicamente la Manutenzione ordinaria e la Manutenzione stra- ordinaria conservativa.
Verifica periodica degli impianti: l’Offerente deve eseguire, nel corso della durata del contratto, attività di verifica sugli impianti, mediante controlli a vista e misure strumentali specifiche, finalizzati a valutare lo stato di conservazione degli impianti e le condizioni di conformità normativa. La verifica periodica degli impianti dovrà essere conforme al livello gestionale atteso, così come esplicitato nella SCHEDA 8.
Aspetti organizzativi: per la più efficace gestione del servizio è op- portuno che l’Amministrazione nomini un tecnico esperto come proprio rappresentante e controparte dell’Offerente. Per i soggetti obbligati alla nomina dell’Energy Manager, questa controparte dovrebbe esse- re lo stesso E.M. Tale rappresentante non deve avere alcun conflitto di interessi nello svolgimento del ruolo di controparte. L’Amministrazione deve prevedere sanzioni per i casi di inadempimento riscontrati in fase di esecuzione.
Documentazione che l’amministrazione deve fornire: per consen- tire un’offerta il più possibile corrispondente alla situazione effettiva è opportuno che l’Amministrazione fornisca agli Offerenti, oltre alle
informazioni sugli strumenti urbanistici, dati utili per la valutazione dello stato di fatto degli impianti e per la progettazione degli interventi eventualmente necessari. Le informazioni minime che l’Amministrazio- ne deve fornire, preferibilmente in formato elettronico, sono elencate nel CAM-Servizi.
Ripartizione dei risparmi energetici conseguiti nei casi previsti dalle norme vigenti: l’Offerente si può far carico degli interventi ne- cessari alla riqualificazione dell’impianto, o di una sua parte, per otte- nere una riduzione dei consumi di energia elettrica ed i conseguenti risparmi economici. In questi casi si consiglia di remunerare tali inve- stimenti attraverso l’attribuzione all’Offerente, secondo le modalità stabilite dalla procedura di aggiudicazione e dal contratto, di una quota parte del risparmio energetico reale ottenuto, misurato a consuntivo al termine degli interventi. La remunerazione sarà stabilita tenendo con- to, oltre che degli investimenti effettuati da fornitore anche della durata residua del contratto rispetto alla data di completamento degli inter- venti ed essere completamente corrisposta, a scadenze periodiche non superiori all’anno, entro la data di scadenza del contratto di servizio.
Titoli di efficienza energetica ed altri incentivi economici: in con- siderazione del fatto che gli interventi di riqualificazione ambientale possono beneficiare di incentivi od altre agevolazioni economiche (Ti- toli di Efficienza Energetica, ecc.), nello stabilire eventuali premialità o risparmi addizionali, andranno utilizzate le classi minime di efficienza energetica IPEA* e IPEI* (vd. parag. 4.2.3.8 e parag. 4.3.3.3 del DM 27/09/2017) per definire i benchmark di mercato e per stabilire even- tuali extra-performance dell’impianto analizzato. I risparmi conseguiti dovranno essere coerenti con quanto stabilito nei diversi livelli proget- tuali ed essere verificati attraverso rilievi puntuali.
I requisiti
e i mezzi di verifica
Allo scopo di agevolare la stazione appaltante nella applicazione dei CAM, di seguito viene schematizzata la loro struttura e vengono fornite le indi- cazioni per impostare la documentazione di gara.
DELL'APPALTO
OGGETTO
DELL'APPALTO
OGGETTO
DELL'APPALTO
OGGETTO
DEI CANDIDATI
SELEZIONE
DEI CANDIDATI
SELEZIONE
DEI CANDIDATI
SELEZIONE
SPECIFICHE
TECNICHE
SPECIFICHE
TECNICHE
SPECIFICHE
TECNICHE
PREMIANTI
CRITERI
PREMIANTI
CRITERI
PREMIANTI
CRITERI
CONTRATTUALI
CLAUSOLE
CONTRATTUALI
CLAUSOLE
CONTRATTUALI
CLAUSOLE
CAM IP
DM 27/9/2017
PROGETTAZIONE
di Impianti per IP
APPARECCHI
di illuminazione per IP
CAM IP
DM 27/9/2017
CLAUSOLE
CONTRATTUALI
CRITERI
PREMIANTI
TECNICHE
SPECIFICHE
CANDIDATI
REQUISITI DEI
MENTO
E DURATA
DELL'AFFIDA-
OGGETTO
DELL'APPALTO
CAM-Servizi
DM 28/3/2018
ACQUISIZIONE DI SORGENTI LUMINOSE per l’illuminazione pubblica
1. Definizione dell’oggetto e specifiche tecniche
Acquisto ed eventuale installazione di:
- lampade a scarica ad alta intensità (lampade al sodio ad alta pressione e lampade agli alogenuri metallici) e/o
- moduli LED (moduli LED integrati; moduli LED indipendenti; moduli LED da incorporare; moduli LED per ag- giornamento tecnologico di sistemi a scarica) e/o
- sorgenti luminose di altro tipo e/o
- alimentatori per lampade a scarica o moduli LED,
- per illuminazione pubblica, con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ovvero conformi al DM 27/9/2017.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Codice CPV (Common Procurement Vocabulary): 31500000-1 “Apparecchi di illuminazione e lampade elettriche”
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.1.3
Specifiche tecniche
Efficienza luminosa
Il CAM fornisce i valori
di riferimento per l’ef- ficienza luminosa delle sorgenti [lm/W], nello specifico:
4.1.3.1. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra
≤60;
4.1.3.3. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra>60 e lampade ad alogenuri metallici
4.1.3.9. altro tipo di sorgenti
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato.
I rapporti di prova de- vono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipen- dente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i para- metri considerati.
Garantire risparmio energetico
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
Criterio Verifica Indicazioni
4.1.3.6.
Efficienza luminosa ed indice di posizionamento cromatico dei moduli LED
Il CAM oltre che valori di riferimento di efficienza luminosa, per i moduli LED prevede anche il rispetto dell’indice di po- sizionamento cromatico attraverso la definizione della variazione massima di cromaticità ammessa.
fattore di mantenimento del flusso luminoso, fattore di sopravvivenza e tasso di guasto moduli LED
Il CAM fornisce i valori di riferimento per tali fattori.
4.1.3.2. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra ≤60;
4.1.3.4. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra>60 e lampade ad alogenuri metallici
4.1.3.7. fattore di man- tenimento del flusso lu- minoso e tasso di guasto moduli LED
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appro- priato. I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del lega- le rappresentante attestan- te che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri consi- derati.
Le misure devono essere
conformi alla norma UNI EN 13032-4 e alla norma- tiva specifica di settore EN 62717.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del crite- rio mediante un mezzo di prova appropriato indican- do le metodologie di prova, che devono essere conformi a quanto indicato nell’al- legato G della norma EN 60662:2012, e/o le astra- zioni statistiche impiegate. I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di co- struzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
La SA deve verificare l’esistenza di ulteriori eventuali criteri impartiti da leggi regionali da far rispettare.
Xxxxxxx Xxxxxx XX Xxxxx xxxxxxxxx x.00/0000
Xxxxxxx
Xxxxxx-Xxxxxxx Legge regionale n.19/2003
Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxx xxxxxxxxx x. 00/0000
Xxxxxxx Xxxxxxxx Legge regionale n.31/2000
Provincia autonoma di Trento Legge Provinciale n.16/2007
Si veda GLOSSARIO per la definizione delle gran- dezze
Garantire risparmio energetico ed evitare effetti cromatici inde- siderati.
Garantire minore componente di luce blu nello spettro.
Ottimizzazione dei costi di manutenzione.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
Criterio Verifica Indicazioni
Rendimento degli alimentatori
Il CAM fornisce i valori di riferimento del rendimen- to dell’alimentatore (in %).
4.1.3.5. per lampade a scarica alta densità (SAP e alogenuri)
4.1.3.8. per Moduli LED
Informazioni aggiuntive
Oltre a quelle previste dai precedenti criteri, il CAM individua alcune informa- zioni che l’offerente deve fornire. In particolare:
4.1.3.10 info su lampade a scarica
4.1.3.11 info su moduli LED
4.1.3.12 info su alimen- tatori
4.1.3.13 info su instal- lazione, manutenzione e rimozione di lampade a scarica, moduli Led ed alimentatori
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del crite- rio mediante un mezzo di prova appropriato indican- do le metodologie di prova, che devono essere conformi a quanto indicato nella nor- ma EN 62442-2 e/o le astra- zioni statistiche impiegate. I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del lega- le rappresentante attestan- te che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di co- struzione o di fornitura per tutti i parametri conside- rati.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del cri- terio mediante un mezzo di prova appropriato (quale una scheda tecnica degli alimentatori, altra docu- mentazione tecnica del fab- bricante ove non possibile una relazione di prova di un organismo riconosciuto).
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza dapartediunenteterzoindi- pendente.
L’offerente deve fornire una dichiarazione del proprio legale rappresentante at- testante che il rapporto di prova si riferisce ad un cam- pione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
Si veda il GLOSSARIO per la definizione della grandezza
Garanzia di risparmio energetico
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
Criterio Verifica Indicazioni
4.1.3.14
Garanzia
L’offerente deve fornire garanzia totale, per tutti i prodotti, valida per al- meno 3 anni, a partire dalla data di consegna all’Amministrazione, nel- le condizioni di progetto, esclusi atti vandalici, danni accidentali o altre condizioni eventualmen- te definite nel contratto. Nel caso di moduli LED il periodo di garanzia di cui sopra è di 5 anni.
Nel caso di alimentatori
(di qualsiasi tipo) il perio- do di garanzia di cui sopra è di 5 anni.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante ido- neo certificato di garanzia firmato dal proprio legale rappresentante. Si presu- mono conformi al requi- sito i prodotti in possesso di un marchio di Tipo I che comprenda il rispetto di questo requisito.
Le condizioni generali di garanzia debbono essere definite dalla Ammini- strazione coerentemente con le proprie aspettative ed esigenze.
Garanzia di sicurezza nell’uso dei prodotti
2. Individuazione dei criteri di selezione dei candidati
I criteri che definiscono i requisiti dei candidati sono criteri di base obbligatori.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Sono atti a provare la capacità tecnica del candidato ad eseguire il contratto di fornitura/di servizio, in modo da ridurne gli impatti ambientali e sociali.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.1.2
Selezione dei candidati
4.1.2.1.
Capacità tecnico- professionali per l’installazione delle sorgenti luminose L’offerente deve essere capace di effettuare l’in- stallazione delle sorgenti luminose a regola d’arte e in modo da arrecare il minore impatto possibile all’ambiente, attraverso l’impiego di personale adeguatamente formato. In particolare, il persona- le addetto all’installazio- ne, oltre alla conoscenza del funzionamento e delle caratteristiche delle sorgenti da installare, dei sistemi di regolazione del flusso luminoso e delle norme di sicurezza relative all’installazione, deve conoscere le norme in materia di gestione dei rifiuti.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante idonea documentazione attestante la qualifica- zione del personale che effettuerà l’installazione (certificazioni, attestazio- ni, ecc.).
Questo criterio si applica solo se la fornitura com- prende l’installazione delle sorgenti luminose.
Garanzia di rispetto del- la normativa ambientale che prevede limiti severi di intensità luminosa emessa verso l’alto.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
4.1.2
Selezione dei candidati
4.1.2.2.
Diritti umani e condizioni di lavoro L’appaltatore deve rispet- tare i principi di responsa- bilità sociale assumendo impegni relativi alla con- formità a standard sociali minimi e al monitoraggio degli stessi.
L’appaltatore deve aver applicato le Linee Guida adottate con DM 6/6/12 “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”, volta a favorire il rispetto di stan- dard sociali riconosciuti a livello internazionale e definiti da alcune Con- venzioni internazionali (ILO n.29, 87, 98, 100,
105, 111, 138, 182, 155,
131, 1, 102), la dichiara- zione Universale dei di- ritti umani e l’art. 32 della Convenzione dei diritti del fanciullo.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante idonea documentazione attestante la qualifica- zione del personale che effettuerà l’installazione (certificazioni, attestazio- ni, ecc.).
La SA deve garantire che vengano rispettati i crite- ri sociali da parte dell’o- peratore economico.
Garantire il rispetto dei diritti umani e delle condizioni dei lavoratori lungo tutta la filiera.
3. Valutazione dell’offerta
I criteri premianti sono criteri di aggiudicazione (NON di base e NON sono obbligatori).
Sono criteri di valutazione dell’offerta cui debbono essere attribuiti, nei documenti della procedura d’acquisto, specifici punteggi, atti a selezionare prodotti/servizi più sostenibili di quelli che si possono ottenere con il rispetto dei soli criteri di base.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Considerato che l’impatto ambientale dell’illuminazione pubblica (lampade, apparecchi di illuminazione e im- pianti) lungo il ciclo di vita è molto elevato è opportuno che le Amministrazioni assegnino complessivamente ai criteri ambientali premianti una parte significativa del punteggio totale disponibile.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
Indicazioni per la SA
4.1.4
Criteri premianti
4.1.4.1. – 4.1.4.3.
Efficienza luminosa
Il CAM propone di asse- gnare punti premianti per una maggiore efficienza luminosa [lm/W] rag- giunta da:
4.1.4.1. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra ≤60;
4.1.4.3. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra>60 e lampade ad alogenuri metallici.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appro- priato indicando le me- todologie di prova, che devono essere conformi a quanto indicato nell’al- legato G della norma EN 60662:2012, e/o le
astrazioni statistiche im- piegate.
I rapporti di prova devono essere emessi da organi- smi accreditati o che ope- rano sotto regime di sor- veglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del proprio legale rappre- sentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri con- siderati.
Garantire maggiore risparmio energetico
Criteri premianti non obbligatori
4.1.4
Criterio Verifica
4.1.4.5. L’offerente deve dimostrare il
Indicazioni per la SA
In caso di criteri aggiun-
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire risparmio
Criteri premianti
Efficienza luminosa ed indice di posiziona- mento cromatico dei moduli LED
Il CAM propone di asse- gnare punti premianti ai moduli LED che, alla potenza nominale di ali- mentazione raggiungono maggiori prestazioni in termini di efficienza lumi- nosa del modulo LED (con o senza sistema ottico). Inoltre, assegna punti pre- mianti per migliore indice di posizionamento croma- tico e per valori mantenuti nel tempo a 6000 h.
Fattore di mantenimento del flusso luminoso e fattore di sopravvivenza Il CAM propone di asse- gnare punti premianti per valori più elevati dei fattori di mantenimento del flusso luminoso e di sopravvivenza.
4.1.4.2. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra ≤60;
4.1.4.4. lampade sodio alta pressione con indice di resa cromatica Ra>60 e lampade ad alogenuri metallici
soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di pro- va appropriato emesso da organismi accreditati o che operano sotto regime di sor- veglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offe- rente deve fornire una dichia- razione del proprio legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si ri- ferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i para- metri considerati. Le misure debbono essere conformi alle definizioni ed ai principi generali indicati dalla norma UNI 11356 e alle indicazioni di natura tecnica derivate da normativa specifica del setto- re quale EN 62717.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato indicando le me- todologie di prova, che devono essere conformi a quanto indi- catonell’allegato Gdellanorma EN 60662:2012, e/oleastrazio- nistatistiche impiegate.
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regimedisorveglianzadaparte diun ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione dellegale rappresentante attestante che il rapportodiprova si
riferisce ad un campione tipico della fornitura eche
indica le tolleranze di costru- zione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
tivi/più restringenti det- tati da norme regionali, la SA ha facoltà di de- finire criteri premianti anche per tali criteri.
Si veda GLOSSARIO per la definizione delle grandezze
energetico ed evitare effetti cromatici inde- siderati.
Garantire minore componente di luce blu nello spettro.
Ottimizzazione dei costi di manutenzione.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.1.4.6 L’offerente deve dimostrare il
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Riduzione della
Contenuto di mercurio delle lampade a scarica ad alta densità
Il CAM propone di asse- gnare punti premianti per l’offerente che propone lampade con contenuto di mercurio [mg] inferiore a quello indicato.
soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato che attesti il conte- nuto dimercurio all’interno delle lampade.
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indi- pendente.
L’offerente deve fornire una di- chiarazione del legale rappresen- tante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
pericolosità dei rifiuti
4.1.4.7.
Bilancio materico
Il CAM propone di asse- gnare 5 punti premianti, per la redazione di un bilancio materico relati- vo all’uso efficiente delle risorse impiegate per la realizzazione e manuten- zione dei manufatti e/o impiegati nel servizio oggetto del bando.
La relazione deve comprende- re una quantificazione delle risorse materiche in input ed in output (fine vita dei manufatti) andando ad indicare la presunta destinazione dei materiali giunti a fine vita o oggetto della manu- tenzione.
Relativamente alla quan- tifica- zione materica devono inoltre essere indicate le tipologie di materiali impiegati e nel caso di componenti di cui non sia di faci- le reperimento la composizione originaria è opportuno indicare almeno le quantità, le tipologie e il peso dei singoli elementi.
La relazione deve comprendere una parte descrittiva dell’im- pianto e delle modalità di gestione delle risorse in fase di installazione e manutenzione ol- tre adunatabella chenepresenti la quantificazione dell’uso delle risorse in input e in output.
E’ facoltà delconcorrente coinvol- xxxx una o più aziende della filie- ra oggetto della realizzazione dei manufatti di cui il bando.
Riduzione della quantità dei rifiuti
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.1.4.8 L’offerente deve dimostra-
Indicazioni per la SA
Le condizioni generali di
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garanzia di sicurezza
Garanzia
Il CAM propone punti pre- mianti all’offerente che offre su tutti i prodotti, garanzia totale di durata superiore di almeno 1 anno, a quella di base.
Il CAM propone punti premianti all’offerente che garantisce per gli alimentatori un tasso di guasto inferiore al 12% a
50.000 h.
re il soddisfacimento del criterio mediante idoneo certificato di garanzia firmato dal legale rappre- sentante. Si presumono conformi al requisito i prodotti in possesso di un marchio di Tipo I che comprenda il rispetto di questo requisito.
Nel caso in cui non esista un test di prova standar- dizzato (UNI, EN, ISO) il richiedente deve fornire evidenze ottenute da organismi di valutazione della conformità (labo- ratori), accreditati per lo stesso settore o per settori affini o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente, applicando un metodo di prova inter- no e il metodo utilizzato deve essere descritto in dettaglio (metodo di campionamento, limiti di rilevazione, campo di mi- sura, incertezza di misura, ecc.) in modo da rendere possibile la verifica dell’e- sattezza e affidabilità del metodo adottato.
garanzia debbono essere definite dalla Ammini- strazione coerentemente con le proprie aspettative ed esigenze.
nell’uso dei prodotti
4. Esecuzione del contratto
Le clausole contrattuali sono criteri di base, obbligatori.
Sono criteri di sostenibilità che l’appaltatore si impegna a rispettare durante lo svolgimento del contratto
Criteri di base
obbligatori
4.1.5.
Criterio Verifica
4.1.5.1 L’offerente deve dimo-
Indicazioni per la SA
Il modulo LED completo
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire la sicurezza
Clausole contrattuali
Dichiarazione di confor- mità UE e conformità ai requisiti tecnici
Nel caso di installazione, in impianti e/o apparec- chi esistenti, di compo- nenti che non rispettano le specifiche tecniche del produttore dell’apparec- chio, il fabbricante ori- ginario dell’apparecchio non sarà responsabile della sicurezza e degli altri requisiti derivanti dalle direttive applicabili. Di conseguenza l’instal- latore deve emettere una nuova dichiarazione UE per gli apparecchi modi- ficati e messi in servizio, comprensivi dei relativi fascicoli tecnici a sup- porto, secondo quanto previsto dalla normativa in vigore.
La dichiarazione di con-
formità UE deve contene- re almeno le informazioni indicate nel CAM.
strare il soddisfacimento del criterio mediante dichiarazione del legale rappresentante resa nelle forme appropriate. La ve- rifica del mantenimento dell’impegno avviene in corso di contratto con la presentazione della di- chiarazione di conformità UE aggiornata. In partico- lare, chi esegue le modifi- che su prodotti esistenti deve fornire i rapporti di prova richiesti all’interno dei fascicoli tecnici previ- sti dalla dichiarazione di conformità UE ovvero dal- la normativa applicabile.
di ottica e sistema di ali- mentazione è considerato essere equivalente ad un apparecchio e pertanto si applica la sezione suc- cessiva.
d’uso dei prodotti
4.1.5.2.
Gestione dei rifiuti elet- trici ed elettronici L’offerente deve garantire la corretta gestione dei rifiuti classificati come RAEE secondo le norma- tive vigenti.
Ove richiesto, l’offerente deve assicurare anche il ritiro presso la stazione appaltante.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante dichiarazione del legale rappresentante o persona delegata per tale respon- sabilità resa nelle forme appropriate.
La verifica del mante- nimento dell’impegno avviene in corso di con- tratto.
Garantire corretta ge- stione dei rifiuti.
ACQUISIZIONE DI SORGENTI LUMINOSE per l’illuminazione pubblica
1. Definizione dell’oggetto e specifiche tecniche
Acquisto ed eventuale installazione di apparecchi di illuminazione pubblica con ridotto impatto ambientale in un’ot- tica di ciclo di vita, ovvero conformi al DM 27/9/2017.
Ai fini del presente documento un modulo LED completo di ottica e sistema di alimentazione è equivalente ad un apparecchio. Pertanto, si applicano i seguenti criteri.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Codice CPV (Common Procurement Vocabulary): 31500000-1 “Apparecchi di illuminazione e lampade elettriche”.
Criteri di base obbligatori
4.2.3
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.2.3.1. L’offerente deve dimo-
Garantire risparmio
Specifiche tecniche
Sorgenti luminose e alimentatori per appa- recchi di illuminazione Il CAM precisa che si appli- xxxx le specifiche tecniche relative alle sorgenti lumi- nose e agli alimentatori di cui alla sezione 4.1.3.
strare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appro- priato.
NOTA: per apparecchi di
illuminazione a LED, che si distinguono in apparecchi di Tipo A, ovvero apparecchi che utilizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 è stata provata, e apparecchi di Tipo B, ovve- ro apparecchi che utilizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 non è stata provata, si appli- ca quanto segue:
- per gli apparecchi di illuminazione del Tipo A, vale la documentazione fornita dal costruttore del modulo LED e/o del LED package;
- per gli apparecchi di Tipo B, vale la documentazio- ne fornita dal costruttore dell’apparecchio di illu- minazione in quanto i dati indicati sono riferiti al modulo LED verificato nelle condizioni di fun- zionamento nell’appa- recchio. Tale documenta- zione, che può consistere in datasheet, rapporti di prova riferiti al LM80, ecc. dei singoli package, deve essere prodotta secondo i criteri di trasferibilità dei dati di cui alla EN 62722- 2-1 e EN 62717.
energetico e ottimiz- zazione dei costi di gestione
Proprietà specifiche per determinati apparecchi Oltre alla Dichiarazione di conformità UE, il CAM fornisce i valori minimi per alcune proprietà de- gli apparecchi di illumi- nazione:
- Grado di protezione dagli agenti esterni (IP) del vano ottico;
- Grado di protezione dagli agenti esterni (IP) del vano cablaggi;
- Categoria di intensità luminosa;
- Resistenza agli urti del xxxx xxxxxx;
- Resistenza alle sovra- tensioni
In particolare, tali specifi- che sono richieste per:
2. Apparecchi per illumi- nazione stradale
3. Apparecchi per illumi- nazione di grandi aree, rotatorie, parcheggi
4. Apparecchi per illumi- nazione di aree pedonali, percorsi pedonali, percor- si ciclabili, aree ciclo-pe- donali
5. Apparecchi per illumi- nazione di aree verdi
6. Apparecchi artistici per illuminazione di centri storici
7. Altri apparecchi di illu- minazione
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropria- to che deve comprendere rapporti fotometrici redat- ti in conformità alle norme UNI EN 13032-1, UNI EN 13032-2 e UNI EN 13032-
4, per quanto applicabili.
I rapporti di prova devono essere emessi da organi- smi accreditati o che ope- rano sotto regime di sor- veglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i para- metri considerati.
Il mezzo di prova deve
consentire di valutare la conformità del materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applica- bili ai fini della Dichiara- zione di conformità UE e la conformità alle norme CEI EN 60598-1, CEI EN 00000-0-0, EN 00000-0-0, EN 00000-0-0, EN 55015 e EN 61547.
Nel caso di apparecchi di illuminazione con sor- gente LED si deve inoltre dimostrare il soddisfaci- mento delle norme rela- tive all’unità elettronica di alimentazione per mo- duli LED (EN 61347-1, EN 00000-0-00, EN 62384).
Il CAM specifica per ogni tipologia di apparecchio cosa si intende.
Garantire risparmio energetico e sicurezza d’uso
Criteri di base
obbligatori
Criterio Verifica
4.2.3.8. L’offerente deve dimostra-
Indicazioni per la SA
Gli apparecchi devono
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire risparmi
Prestazione energetica degli apparecchi di illuminazione
Il CAM definisce la pre- stazione energetica di un apparecchio attraverso il calcolo dell’indice IPEA* (indice parametrizzato di efficienza dell’apparec- chio) che permette di de- terminare la classe ener- getica di un apparecchio illuminante.
IPEA*=ηa/ηR dove:
ηa=efficienza globale apparecchio ηR= efficienza globale di riferimento
Ad ogni classe energetica corrisponde un range di valori di IPEA*.
A n+IPEA* ≥1,10 + (0,10 x n) |
A++1,30 ≤ IPEA* < 1,40 |
A+ 1,20 ≤IPEA* < 1,30 |
A 1,10 ≤ IPEA* < 1,20 |
B 1,00 ≤ IPEA* < 1,10 |
C 0,85 ≤IPEA* < 1,00 |
D 0,70 ≤ IPEA* < 0,85 |
E 0,55 ≤ IPEA* < 0,70 |
F 0,40 ≤ IPEA* < 0,55 |
G IPEA*< 0,40 |
CLASSE IPEA*
re il soddisfacimento del criterio mediante una rela- zione scritta del produtto- re e/o dal progettista in cui sia descritta in sintesi la tipologia dell’apparecchio di illuminazione e siano indicati i relativi valori di IPEA* e di efficienza glo- bale dell’apparecchio di illuminazione, corredata dalla pertinente docu- mentazione tecnica forni- ta dalle case costruttrici, importatrici e fornitrici.
avere l’indice IPEA* mag- giore o uguale:
- a quello della classe C fino all’anno 2019 com- preso;
- a quello della classe B fino
all’anno 2025 compreso; a quello della classe A, a partire dall’anno 2026.
Gli apparecchi impiegati nell’illuminazione strada- le, di grandi aree, rotato- rie e parcheggi debbono avere
l’indice IPEA* maggiore o uguale:
- a quello della classe B fino all’anno 2019 com- preso;
- a quello della
classe A+ fino all’anno 2021 compreso;
- a quello della classe A++ fino all’anno 2023 compreso;
- a quello della classe A+++ a partire dall’anno 2024.
energetici e valutare la qualità dell’apparecchio attraverso il confronto delle prestazioni as- solute
4.2.3.9.
Flusso luminoso emesso direttamente dall’apparecchio di illuminazione verso l’emisfero superiore Fermo restando il rispet- to delle altre specifiche tecniche definite, gli ap- parecchi di illuminazione devono essere scelti ed installati in modo da assicurare che il flusso luminoso
eventualmente emesso
al di sopra dell’orizzonte non superi i limiti (in lu- men) riportati nella tabel- la specifica.
Tali limiti, sono deter- minati in relazione alla tipologia di installazione e alla zona del territorio in cui ricade l’ambito da illuminare.
4.2.3.10
Fattore di mantenimento del flusso luminoso
e tasso di guasto per apparecchi di illuminazione a LED
Il CAM, coerentemente a quanto prescritto dalla Norma EN 62717 smi, prevede valori per tali grandezze, determina- ti alla temperatura di funzionamento tp e alla corrente tipica di alimen- tazione.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del cri- terio mediante un mezzo di prova appropriato che deve comprendere rapporti foto- metrici redatti in conformità alle norme UNI EN 13032-1 UNI EN 13032-2 e UNI EN
13032-4, per quanto appli- cabili.
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indi- pendente.
L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rap- presentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tol- leranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del cri- terio mediante un mezzo di prova appropriato indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche im- piegate. I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sor- veglianza da parte di un ente terzo indipendente.
L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rap- presentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tol- leranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
Nel caso in cui esistano Leggi Regionali che pre- scrivono valori più restrit- tivi di flusso luminoso emesso direttamente dall’apparecchio di illumi- nazione verso l’emisfero superiore, le Ammini- strazioni sono tenute ad applicare tali norme più restrittive in materia di in- quinamento Luminoso.
Xxxxxxx Xxxxxx XX Xxxxx xxxxxxxxx x.00/0000
Xxxxxxx
Xxxxxx-Xxxxxxx Legge regionale n.19/2003
Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxx xxxxxxxxx x. 00/0000
Xxxxxxx Xxxxxxxx Legge regionale n.31/2000
Provincia autonoma di Trento Legge Provinciale n.16/2007
Si veda GLOSSARIO per la definizione delle grandezze
Garanzia di minore impatto ambientale
Ottimizzazione dei costi di manutenzione
Criteri di base
obbligatori
Criterio Verifica
4.2.3.11 L’offerente deve dimostrare
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Le condizioni generali di
Sistema di regolazione del flusso luminoso
Il CAM prevede che, se le condizioni di sicurezza dell’utente lo consento- no, gli apparecchi deb- bano essere dotati di un sistema di regolazione del flusso luminoso, con determinate caratteri- stiche. Ogni volta che è possibile, il sistema deve essere posto all’interno dell’apparecchio e funzio- nare in modo autonomo, senza uso di cavi aggiun- tivi lungo l’impianto di alimentazione.
il soddisfacimento del cri- terio mediante un mezzo di prova appropriato indican- do le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche impiegate in accordo con quanto previsto dalla norma UNI 11431.
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indi- pendente.
L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rap- presentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tol- leranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
Nel caso in cui non esista un test di prova standardizzato (UNI, EN, ISO) il richiedente deve fornire evidenze ottenu- te da organismi di valutazio- ne della conformità (labora- tori), accreditati per lo stesso settore opersettoriaffini.
Nei casi in cui i sistemi di regolazione sono dotati o si interfacciano con sistemi di telegestione o telecontrollo, la conformità sarà dimostrata applicando le norme CEI/EN pertinenti. Saranno altresì accompagnati da documen- tazionetecnicadelproduttore dei dispositivi di telegestione o telecontrollo, attestante la conformità alla direttiva RED 2014/53/UE, se la tecnologia di comunicazione è in Radio Frequenza, o alla serie di nor- me EN 50065 nelle loro parti che sono applicabili, se la tecnologia di comunicazione èadondeconvogliate.
garanzia debbono essere definite dalla Amministra- zione coerentemente con le proprie aspettative ed esigenze.
4.2.3.12
Informazioni relative agli apparecchi di illuminazione con lampade a scarica alta densità
Il CAM elenca una serie di informazioni che de- vono essere fornite per apparecchi con lampade a scarica ad alta densità
4.2.3.13
Informazioni/istruzioni relative agli apparecchi di illuminazione a LED
Il CAM elenca una serie di informazioni che devono essere fornite per appa- recchi a LED a seconda che si tratti di un apparec- chio di tipo A- apparecchi che utilizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 è stata provata, oppure di Tipo B - apparecchi che uti- lizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 non è stata provata.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato.
I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di co- struzione o di fornitura per tutti i parametri considerati. Il possesso di certificazione ENEC emessa da un ente terzo indipendente costitu- isce mezzo di presunzione di conformità rispetto ai parametri pertinenti.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato.
I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di co- struzione o di fornitura per tutti i parametri considerati. Il possesso di certificazione ENEC emessa da un ente terzo indipendente costitu- isce mezzo di presunzione di conformità rispetto ai parametri pertinenti.
Si veda GLOSSARIO per la definizione
Criteri di base
obbligatori
Criterio Verifica
4.2.3.14 L’offerente deve dimostra-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Il documento su supporto
Documento elettronico (file) di interscambio delle caratteristiche degli apparecchi di illuminazione
L’offerente deve fornire un documento elettronico (file) in linguaggio marca- tore tipo XML utilizzabile in importazione e/o espor- tazione tra diversi DBMS (Data Base Management Systems) contenente alme- no le informazioni elencate.
re il soddisfacimento del criterio fornendo in sede di gara, su specifico supporto elettronico, un documento elettronico (file) con le ca- ratteristiche e le informa- zioni richieste, presentate in modo che siano imme- diatamente individuabili.
elettronico va fornito in sede di gara.
4.2.3.15
Trattamenti superficiali Il CAM specifica, rispetto ai trattamenti superficiali, che gli apparecchi d’illu- minazione devono avere determinate caratteristiche rispetto:
- ai prodotti utilizzati per i trattamenti;
- alla verniciatura.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato.
Per quanto riguarda l’ade- renza della vernice e la sua resistenza deve essere fat- to riferimento alle norme tecniche di settore elenca- te nel CAM.
I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di co- struzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
Garanzia di minor impatto ambientale
4.2.3.16
Garanzia
L’offerente deve fornire garanzia totale, per tutti i prodotti, valida per almeno 5 anni a partire dalla data di consegna all’Ammi- nistrazione, relativa alle caratteristiche e specifiche tecniche ed alle funzioni degli apparecchi nelle con- dizioni di progetto, esclusi atti di vandalismo o danni accidentali o condizioni di funzionamento anomale dell’impianto da definire nel contratto.
La garanzia deve includere anche il funzionamento del sistema di regolazione del flusso luminoso, ove presente.
Per lo stesso periodo l’of- ferente deve garantire la disponibilità delle parti di ricambio.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante idoneo certificato di garanzia firmato dal legale rappre- sentante. Si presumono conformi al requisito i prodotti in possesso di un marchio di Tipo I che com- prenda il rispetto di questo requisito.
Le condizioni generali di garanzia debbono essere definite dalla Amministra- zione coerentemente con le proprie aspettative ed esigenze.
2. Individuazione dei criteri di selezione dei candidati
I criteri che definiscono i requisiti dei candidati sono criteri di base, obbligatori.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Sono atti a provare la capacità tecnica del candidato ad eseguire il contratto di fornitura/di servizio, in modo da ridurne gli impatti ambientali e sociali.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.2.2
Selezione dei candidati
4.2.2.1.
Capacità tecnico- professionali per l’installazione delle sorgenti luminose L’offerente deve essere capace di effettuare l’in- stallazione degli apparecchi luminosi a regola d’arte e in modo da arrecare il minore impatto possibile all’am- biente, attraverso l’impiego di personale adeguatamen- te formato.
In particolare, il personale
addetto all’installazione, oltre alla conoscenza del funzionamento e delle ca- ratteristiche degli apparec- chi da installare, dei sistemi di regolazione del flusso luminoso e delle norme di sicurezza relative all’instal- lazione, deve conoscere le norme in materia di gestio- ne dei rifiuti.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante idonea documentazione attestante la qualifica- zione del personale che effettuerà l’installazione (certificazioni, attestazio- ni, ecc.).
Il presente criterio si ap- plica solo se la fornitura comprende l’installa- zione degli apparecchi luminosi.
Garanzia di rispetto della normativa ambien- tale che prevede limiti di intensità luminosa emessa verso l’alto.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
4.2.2.2.
Diritti umani e condizio- ni di lavoro
L’appaltatore deve rispet- tare i principi di responsa- bilità sociale assumendo impegni relativi alla con- formità a standard sociali minimi e al monitoraggio degli stessi.
L’appaltatore deve aver applicato le Linee Guida adottate con DM 6/6/12 volte a favorire il rispetto di standard sociali riconosciu- ti a livello internazionale e definiti da alcune Conven- zioni internazionali (ILO n.29, 87, 98, 100, 105, 111, 138, 182, 155, 131, 1, 102)
la dichiarazione Universale dei diritti umani e l’art. 32 della Convenzione dei di- ritti del fanciullo.
L’offerente può dimostrare la conformità al criterio presentando la documen- tazione delle etichette che dimostrino il rispetto dei diritti oggetto delle Convenzioni internazionali dell’ILO sopra richiamate, lungo la catena di fornitu- ra, quale la certificazione SA 8000:2014 o equiva- lente, (quali, ad esempio, la certificazione BSCI, la Social
per la SA
Footprint ), in alternativa,
devono dimostrare di aver dato seguito a quanto in- dicato nella Linea Guida adottata con DM 6 giugno 2012 “Guida per l’integra- zione degli aspetti sociali negli appalti pubblici.
La SA deve garantire che vengano rispettati i criteri sociali da parte dell’opera- tore economico.
Garantire il rispetto dei diritti umani e delle condizioni dei lavoratori lungo tutta la filiera.
3. Valutazione dell'offerta
I criteri premianti sono criteri di aggiudicazione (NON di base e NON sono obbligatori).
Sono criteri di valutazione dell’offerta cui debbono essere attribuiti, nei documenti della procedura d’acquisto, specifici punteggi, atti a selezionare prodotti/servizi più sostenibili di quelli che si possono ottenere con il rispetto dei soli criteri di base.
Considerato che l’impatto ambientale dell’illuminazione pubblica (lampade, apparecchi di illuminazione e im- pianti) lungo il ciclo di vita è molto elevato è opportuno che le Amministrazioni assegnino complessivamente ai criteri ambientali premianti una parte significativa del punteggio totale disponibile.
Criteri pre- mianti non obbligatori
4.2.4
Criterio Verifica
4.2.4.1. L’offerente deve dimo-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire maggiore
Criteri pre- mianti
Sorgenti luminose e alimentatori per appa- recchi di illuminazione Il CAM specifica che si ap- plicano le specifiche tecni- che premianti relative alle sorgenti di cui al capitolo 4.1.4.
strare il soddisfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appro- priato.
NOTA: per apparecchi di illuminazione a LED, che si distinguono in apparecchi di Tipo A, ovvero apparecchi che utilizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 è stata provata, e apparecchi di Tipo B, ovve- ro apparecchi che utilizzano moduli LED per i quali la conformità con la EN 62717 non è stata provata, si appli- ca quanto segue:
-per gli apparecchi di illu- minazione del Tipo A, vale la documentazione fornita dal costruttore del modulo LED e/o del LED package;
-per gli apparecchi di Tipo B, vale la documentazio- ne fornita dal costruttore dell’apparecchio di illumi- nazione in quanto i dati indicati sono riferiti al modulo LED verificato nelle condizioni di funzionamen- to nell’apparecchio.
Tale documentazione, che può consistere in data-she- ets, rapporti di prova riferiti al LM80, ecc. dei singoli packages, deve essere pro- dotta secondo i criteri di tra- sferibilità dei dati di cui alla EN 00000-0-0 e EN 62717.
risparmio energetico ed ottimizzazione dei costi di gestione
Proprietà specifiche per determinati apparecchi Il CAM specifica che si applicano punti premianti agli apparecchi che le cui proprietà sono almeno pari a determinati valori mini- mi indicati per:
- Grado di protezione dagli agenti esterni (IP) del vano ottico;
- Grado di protezione dagli agenti esterni (IP) del vano cablaggi;
- Categoria di intensità luminosa;
- Resistenza agli urti del xxxx xxxxxx;
- Resistenza alle sovra- tensioni
In particolare, tali specifi- che sono richieste per:
2. Apparecchi per illu- minazione stradale
3. Apparecchi per illu- minazione di grandi aree, rotatorie, parcheggi
4. Apparecchi per illuminazione di aree pe- donali, percorsi pedonali, percorsi ciclabili, aree ci- clo-pedonali
5. Apparecchi per illu- minazione di aree verdi
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato che deve comprendere rappor- ti fotometrici redatti in con- formità alle norme UNI EN 13032-1 UNI EN 13032-2 e
UNI EN 13032-4, per quan- to applicabili.
I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del lega- le rappresentante attestan- te che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri consi- derati.
Il mezzo di prova deve
consentire di valutare la conformità del materiale elettrico ai requisiti delle direttive europee applica- bili ai fini della Dichiara- zione di conformità UE e la conformità alle norme CEI EN 60598-1, CEI EN 60598- 2-3, EN 00000-0-0, EN
00000-0-0, EN 55015 e EN
61547. Deve inoltre dimo- strare il soddisfacimento delle norme relative all’u- nità elettronica di alimen- tazione per moduli LED (EN 61347-1, EN 00000-0-00, EN 62384).
Garantire risparmio energetico e sicurezza d’uso.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.2.4.6. L’offerente deve dimostra-
Indicazioni per la SA
I punti premianti vengono
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Ottimizzazione dei costi
Prestazione energetica degli apparecchi di illu- minazione Il CAM, con riferimento alla tabella dell’IPEA* (paragra- fo 4.2.3.8) assegna punti premianti
- agli apparecchi con IPEA* superiore alla classe C, fino al 31/12/2019;
-agli apparecchi con IPEA* superiore alla classe B, dal 1/1/2020 al 31/12/2024;
agli apparecchi con IPEA* superiore alla classe A, a partire dal 1/1/2025
re il soddisfacimento del criterio mediante una rela- zione scritta del produttore e/o dal progettista in cui sia descritta in sintesi la tipolo- gia dell’apparecchio di illu- minazione e siano indicati i relativi valori di IPEA* e di efficienza globale dell’ap- parecchio di illuminazione, corredata dalla pertinente documentazione tecnica fornita dalle case costruttri- ci, importatrici e fornitrici.
assegnati in relazione alla classe energetica dell’ap- parecchio.
di manutenzione.
4.2.4.7
Flusso luminoso emesso direttamente dall’appa- recchio di illuminazione verso l’emisfero supe- riore
Il CAM propone di asse- gnare punti premianti in relazione all’appartenenza ad una categoria di illumi- nazione zenitale inferiore a quanto previsto al paragra- fo 4.2.3.9.
per l’offerente che propo- ne lampade con contenuto di mercurio [mg] inferiore a quello indicato.
Nelle zone LZ1 e LZ2 ven- gono premiate le sorgenti luminose che presentano caratteristiche spettrali
tali per cui risultano meno impattanti sulle specie animali e vegetali presenti, attraverso una valutazione condotta dal progettista o dall’Amministrazione.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante un mez- zo di prova appropriato che deve comprendere rappor- ti fotometrici redatti in con- formità alle norme UNI EN 13032-1 UNI EN 13032-2 e
UNI EN 13032-4, per quan- to applicabili.
I rapporti di prova devono essere emessi da orga- nismi accreditati o che operano sotto regime di sorveglianza da parte di un ente terzo indipendente. L’offerente deve fornire una dichiarazione del lega- le rappresentante attestan- te che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolleranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri consi- derati.
Costituisce mezzo di prova
una certificazione di parte terza attestante che gli apparecchi appartengono alla categoria di illumina- zione zenitale dichiarata.
In caso di criteri aggiuntivi/ più restringenti dettati da norme regionali, la SA ha facoltà di definire criteri premianti anche per tali criteri.
Garantire maggiore risparmio energetico e maggiore rispetto per l’ambiente
4.2.4.8
Sistema di regolazione del flusso luminoso Fermo restando i requisiti di base di cui al paragrafo
4.2.4.8. il CAM propone punti premianti se il siste- ma di regolazione garanti- sce un sistema di program- mazione P1.
L’offerente deve dimostrare il sod- disfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato, indicando le metodologie di prova e/o le astrazioni statistiche impiegate in accordo con quanto previsto dalla norma UNI 11431.
I rapporti di prova devono essere emessi da organismi accreditati o che operano sotto regime di sor- veglianza da parte di un ente terzo indipendente.
L’offerente deve fornire una dichia- razione del legale rappresentante attestante che il rapporto di prova si riferisce ad un campione tipico della fornitura e che indica le tolle- ranze di costruzione o di fornitura per tutti i parametri considerati.
Lo stesso CAM speci- fica che tale sistema dispone di almeno 4 programmi di ridu- zione stagionali, uno per ogni stagione, con almeno 4 periodi di regolazione giornalieri programmabili con in- tervallo minimo di 10 min, nell’arco delle 24 h, nonché di almeno 4 cicli settimanali e pe- riodici, che permetta- no di impostare rego- lazioni diverse durante la settimana o in alcuni periodi dell’anno, per esempio festività, con cambio automatico dell’ora legale/solare.
Garantire maggiore risparmio energetico
4.2.4.9
Sistemi di illuminazione adattiva
Nel caso di impianto pro- gettato per fornire un ser- vizio di illuminazione adat- tiva, vengono assegnati punti premianti se l’appa- recchio di illuminazione è fornito al suo interno di di- spositivi di comunicazione per il comando e controllo in tempo reale (tempo di reazione inferiore a 60 se- condi), in grado di realizza- re sistemi di illuminazione adattiva.
L’offerente deve dimostrare il sod- disfacimento del criterio mediante un mezzo di prova appropriato.
Si veda il GLOSSARIO per la definizione.
Garantire risparmio energetico e ottimizzare le prestazioni.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.2.4.10 La relazione deve compren-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Riduzione della quantità
Bilancio materico
Il CAM propone di assegna- re 5 punti premianti, per la redazione di un bilancio materico relativo all’uso efficiente delle risorse impiegate per la realizza- zione e manutenzione dei manufatti e/o impiegati nel servizio oggetto del bando.
4.2.4.11
Garanzia
Il CAM propone punti pre- mianti all’offerente che offre su tutti i prodotti, garanzia totale di durata superiore di almeno 1 anno, a quella di base prevista nel criterio base (paragrafo 4.2.3.16). Per lo stesso periodo l’offe- rente deve garantire la dispo- nibilitàdellepartidiricambio. La garanzia deve includere anche il funzionamento del sistema di regolazione del flusso luminoso, ove pre- sente.
dere una quantificazione del- le risorse materiche in input ed in output (fine vita deima- nufatti) andando ad indicare la presunta destinazione dei materiali giunti a fine vita o oggettodella manutenzione. Relativamente alla quanti- ficazione materica devono inoltre essere indicate le tipologie di materiali im- piegati e nel caso di compo- nenti di cui non sia di facile reperimento la composizio- ne originaria è opportuno indicare almeno le quanti- tà, le tipologie e il peso dei singoli elementi.
La relazione deve compren-
dere una parte descrittiva dell’impianto edellemodali- tà di gestione delle risorse in fase di installazione e manu- tenzione oltre ad una tabella che ne presenti la quantifica- zione dell’uso delle risorse in input e in output.
E’ facoltà del concorrente coinvolgere una o più azien- de della filiera oggetto della realizzazione dei manufatti di cui il bando.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del crite- rio mediante idoneo certifi- cato di garanzia firmato dal proprio legale rappresen- tante o persona delegata per tale responsabilità. Si presumono conformi al requisito i prodotti in pos- sesso di un marchio di Tipo I che comprenda il rispetto di questo requisito.
Le condizioni generali di garanzia debbono essere definite dalla Amministra- zione coerentemente con le proprie aspettative ed esigenze.
dei rifiuti
4. Esecuzione del contratto
Le clausole contrattuali sono criteri di base obbligatori.
Sono criteri di sostenibilità che l’appaltatore si impegna a rispettare durante lo svolgimento del contratto
Criteri di base obbligatori
4.2.5.
Criterio Verifica Indicazioni
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
4.2.5.1.
Clausole contrattuali
Sorgenti luminose per apparecchi di illuminazione
Si applicano le clausole contrattuali relative alle sorgenti luminose (para- grafo 4.1.5.)
4.2.5.2
Conformità al progetto illuminotecnico
Nel caso in cui l’appalto comprenda, oltre alla fornitura di apparecchi di illuminazione, anche la loro installazione, questa deve essere conforme al progetto illuminotecnico, se esistente.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante dichiarazione del legale rappresentante resa nelle forme appropriate. La ve- rifica del mantenimento dell’impegno avviene in corso di contratto con la presentazione della dichiarazione aggiornata di conformità dell’instal- lazione al progetto illumi- notecnico.
In caso di prodotti pre-e-
sistenti modificati, l’ag- giudicatario deve fornire i rapporti di prova richiesti all’interno dei fascicoli tecnici previsti dalla di- chiarazione di conformità UE ovvero dalla normati- va applicabile e verificare i consumi attesi e le pre- stazioni illuminotecniche come da progetto.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.2.5.3 L’offerente deve dimostrare il
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire la
Dichiarazione di conformità UE e conformità ai requisiti tecnici Nel caso di installazione, in im- pianti e/o apparecchi esistenti, di componenti che non rispettano le specifiche tecniche del produttore dell’apparecchio, il fabbricante ori- ginario dell’apparecchio non sarà responsabile della sicurezza e degli altri requisiti derivanti dalle diretti- ve applicabili.
Di conseguenza l’installatore deve emettere una nuova dichiarazione UE per gli apparecchi modificati e messi in servizio, comprensivi dei relativi fascicoli tecnici a supporto, secondo quanto previsto dalla nor- mativa in vigore.
L'appaltatore deve verificare al- tresì l'esistenza di eventuali requi- siti brevettuali e, nel caso, il loro rispetto.
La dichiarazione di conformità UE deve contenere almeno le informa- zioni indicate nel CAM.
4.2.5.4
Formazione del personale dell’amministrazione
L’offerente deve provvedere, entro tre mesi dalla stipula del contrat- to, alla formazione del personale dell’Amministrazione in merito a:
- funzionamento e caratteristiche degli apparecchi d’illuminazione;
- sistemi di regolazione del flusso luminoso e loro gestione nel ri- spetto dell’ambiente;
-metodi di misura del flusso lumi- noso;
- installazione/disinstallazione degli apparecchi di illuminazione;
- ricerca e soluzione dei guasti;
-norme in materia di gestione dei rifiuti.
soddisfacimento del criterio mediante dichiarazione del le- gale rappresentante resa nelle forme appropriate. La verifica del mantenimento dell’impe- gno avviene in corso di contrat- to con la presentazione della dichiarazione di conformità UE aggiornata. In particolare, chi esegue le modifiche su prodotti esistenti deve fornire i rapporti di prova richiesti all’interno dei fascicoli tecnici previsti dalla dichiarazione di conformità UE ovvero dalla normativa appli- cabile.
L’offerente deve dimostrare il soddisfacimento del criterio mediante presentazione di un dettagliato programma del/dei corsi di formazione e mediante dichiarazione del legale rap- presentante o persona delega- ta per tale responsabilità resa nelle forme appropriate.
La verifica delmante- nimento dell’impe- gno avviene in corso di contratto.
sicurezza d’uso dei prodotti
Garanzia di responsabilità della ammini- strazione
PROGETTAZIONE DI IMPIANTI per l’illuminazione pubblica
1. Definizione dell’oggetto e specifiche tecniche
Progettazione di nuovo impianto o di interventi di manutenzione/riqualificazione di impianti esistenti per illumi- nazione pubblica con ridotto impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ovvero conformi al DM 27/9/2017.
Codici CPV (Common Procurement Vocabulary): 71314100-3 Servizi elettrici
71318100-1 Servizi di tecnica di illuminazione artificiale e naturale 71323100-9 Servizi di progettazione di sistemi elettrici
71323200-0 Servizi di progettazione tecnica di impianti
Criteri di base obbligatori
4.3.3.
Criterio Verifica Indicazioni
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
4.3.3.1.
Specifiche tecniche
Apparecchi di illuminazione
Si applicano le specifiche tecniche degli apparecchi di illuminazione di cui al para- grafo 4.2.3
4.3.3.2.
Elementi del progetto illuminotecnico
Il progetto illuminotecnico comprende aspetti fotometrici, ergonomici ed energetici e per ciascuno di questi debbono essere messe in evidenza le soluzioni adottate e le relative motivazioni.
Il progetto illuminotecnico deve tener conto del- la norma UNI 11630 e smiper quanto conforme alle disposizionidel D.Lgsn.50/2016 esmi.
Le luminanze medie mantenute di progetto ovvero gli illuminamenti medi mantenuti di progetto non dovranno superare del 20% i livelliminimiprevistidalle normetecnichediri- ferimento in funzione dell’ambito considerato. Al fine di contenere il più possibile l’inquina- mento luminoso e fenomeni di luce molesta, gli apparecchi dovranno essere installati pre- feribilmente in posizione orizzontale, ovvero non inclinati. Qualora si rendesse necessario inclinare l’apparecchio, il progettista dovrà mo- tivare tale scelta dimostrando che non esistono soluzioni alternative valide edovrà altresì verifi- care che il flusso disperso verso l’alto dell’appa- recchio così inclinato rimangaentroivaloriindi- cati al punto 4.2.3.9 in relazione alla tipologia di installazione e alla zona di suddivisione del territorio in cui ricade l’ambito illuminato.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante una dichiarazione del progettista di conformità del progetto alle norme vigenti e al presente do- cumento.
Garanzia di corretta esecuzione della progettazione
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
4.3.3.3.
Prestazione energetica dell’impianto
Il CAM definisce la pre- stazione energetica di un impianto attraverso il calcolo dell’indice IPEI* (Indice Parametrizzato di Efficienza dell’Impianto) che permette di determi- nare la classe energetica di un impianto di illumi- nazione.
IPEI* = Dp/DPR
dove:
Dp=densità di potenza di progetto
DPR= densità di potenza di riferimento
Ad ogni classe energetica corrisponde un range di valori di IPEI*.
CLASSE IPEA*
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante una relazione scritta del pro- gettista in cui sia descrit- to in sintesi il progetto e indicati i valori di Densi- tà di Potenza ed IPEI* pre- visti, corredata dalla per- tinente documentazione tecnica fornita dalle case costruttrici, importatrici e fornitrici.
Gli impianti di illumina- zione pubblica devono avere l’indice IPEI* mag- giore o uguale:
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
- a quello della classe B fino all’anno 2020 com- preso;
-a quello della classe A, a partire dall’anno 2025 compreso;
-a quello della classe A++ a partire dal 2026.
Garanzia di risparmio energetico.
A n+ IPEI* < 0,85 + (0,10 x n) |
A++0,55 ≤ IPEI* < 0,65 |
A+ 0,65 ≤IPEI* < 0,75 |
A 0,75 ≤ IPEI* < 0,85 |
B 0.85 ≤ IPEI* < 1,00 |
C 1,00 ≤IPEI* < 1,35 |
D 1,35 ≤ IPEI* < 1,75 |
E 1,75 ≤ IPEI* < 2,30 |
F 2,30 ≤ IPEI* < 3,00 |
G IPEI*≥ 3,00 |
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.3.3.4 L’offerente deve dimostra-
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garanzia di risparmio
Sistema di regolazione del flusso luminoso
Il CAM prevede che, se le condizioni di sicurezza dell’utente lo consentono, gli apparecchi devono es- sere dotati di un sistema di regolazione del flusso luminoso, con determi- nate caratteristiche. Ogni volta che è possibile il sistema deve essere posto all’interno dell’apparec- chio e funzionare in modo autonomo, senza uso di cavi aggiuntivi lungo l’im- pianto di alimentazione.
4.3.3.5
Sistema di telecontrollo e telegestione Il CAM specifica che, se il pro- getto comprende sistemi di telecontrollo o telegestione, tali sistemi devono presenta- re alcune caratteristiche elen- cate, distinte a seconda se il sistema è di tipo “ad isola” (cioè permette il monitorag- gio, controllo e comando a li- vello del quadro di alimenta- zione o sottoinsieme di punti luce afferenti allo stesso qua- dro) oppure a “punto a pun- to” (permette il monitorag- gio, controllo e comando del singolo punto luce).
4.3.3.6
Trattamenti superficiali Il CAM specifica, rispetto ai trattamenti superficiali, che i componenti dell’impianto devono avere determinate caratteristiche rispetto:
-ai prodotti utilizzati per i trattamenti;
- alla verniciatura.
re il soddisfacimento del criterio mediante relazio- ne scritta del progettista che descrive in sintesi le caratteristiche del sistema di regolazione del flusso luminoso e le prestazioni attese in materia di rispar- mio energetico per i cicli di regolazione normalizzati dalla UNI 11431 (da C1 a C4). La relazione deve essere corredata dalla per- tinente documentazione tecnica fornita dalle case costruttrici, importatrici e fornitrici.
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante relazione del progettista che descriva le prestazio- ni di un sistema di tele- controllo per impianti di illuminazione pubblica e individui e quantifichi i relativi effetti sulla ge- stione.
L’offerente deve dimostra- re il soddisfacimento del criterio mediante relazione del progettista che descri- va i trattamenti superficiali da realizzare sui compo- nenti dell’impianto.
La relazione deve essere corredata dalla pertinente documentazione tecnica fornita dalle case costruttri- ci, importatrici e fornitrici.
energetico
Garanzia di risparmio energetico e di migliore funzionalità e prestazione
Garanzia di minor impatto ambientale
2. Individuazione dei criteri di selezione dei candidati
I criteri che definiscono i requisiti dei candidati sono criteri di base, obbligatori.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Sono atti a provare la capacità tecnica del candidato ad eseguire il contratto di fornitura/di servizio, in modo da ridurne gli impatti ambientali e sociali.
Criteri di base obbligatori
4.3.2
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.3.2.1. L’offerente deve dimo-
Garanzia di
Selezione dei candidati
Qualificazione dei progettisti
Il progetto di un impian- to di illuminazione com- prende aspetti foto- metrici, ergonomici ed energetici oltre ad aspet- ti di sicurezza legati alla conformazione e dimen- sionamento dell’impian- to stesso.
L’offerente deve dispor- re di personale con le competenze tecniche ne- cessarie a scegliere, di- mensionare e progettare correttamente l’impian- to ed i singoli apparecchi anche al fine di ridurne gli impatti ambientali.
Sia per il progettista elet- trico che per il progettista illuminotecnico il CAM definisce in modo preciso requisiti ed esperienze la- vorative.
strare il soddisfacimento del criterio mediante idonea documentazione attestante le qualificazio- ni richieste (certificazioni, attestazioni, ecc.) e/o l’esistenza di contratti di collaborazione con pro- gettisti in possesso di tali qualificazioni.
In particolare, l’offerente deve fornire l’elenco dei progetti a cui il progetti- sta ha partecipato negli ultimi 5 anni, con relati- va attestazione del com- mittente.
professionalità e competenza nella progettazione
3. Valutazione dell'offerta
I criteri premianti sono criteri di aggiudicazione (NON di base e NON sono obbligatori).
Sono criteri di valutazione dell’offerta cui debbono essere attribuiti, nei documenti della procedura d’acquisto, specifici punteggi, atti a selezionare prodotti/servizi più sostenibili di quelli che si possono ottenere con il rispetto dei soli criteri di base.
Considerato che l’impatto ambientale dell’illuminazione pubblica (lampade, apparecchi di illuminazione e im- pianti) lungo il ciclo di vita è molto elevato è opportuno che le Amministrazioni assegnino complessivamente ai criteri ambientali premianti una parte significativa del punteggio totale disponibile.
Criteri premianti non obbligatori
4.3.4
Criterio Verifica
4.3.4.1. L’offerente deve dimo-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Rendere il processo
Criteri premianti
Qualificazione del progettista
Ove pertinente, il CAM propone punti premianti all’offerente che ha spe- cifiche competenze in ambito urbanistico, am- bientale, storico e pae- saggistico o che ha colla- borato per la stesura del progetto con soggetti che hanno tali competenze.
strare il soddisfacimen- to del criterio mediante idonea documentazione attestante le qualificazio- ni richieste (certificazioni, attestazioni,ecc) e/o l’esi- stenza di contratti di col- laborazione con proget- tisti in possesso di tali qualificazioni.
di progettazione illuminotecnica significativamente integrato con lo sviluppo urbano e la sua gestione.
4.3.4.2.
Elementi del progetto illuminotecnico
Il CAM propone di as- segnare punti premian- ti all’offerente qualora il progetto sia finalizzato a fornire, per ambiti non stradali, livelli di confort visivo, riduzione dell’ab- bagliamento e illumina- zione della figura, più elevati di quelli minimi previsti dalle norme.
4.3.4.3.
Apparecchi di illuminazione
Si applicano le specifi- che premianti relative agli apparecchi di illu- minazione (paragrafo 4.2.4).
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante re- lazione del progettista in merito alle scelte proget- tuali ed ai calcoli che le supportano.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.3.4.4. L’offerente deve dimo-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garanzia di maggiore
Prestazione energetica dell’impianto
Il CAM, con riferimento alla tabella dell’IPEI* (paragrafo 4.3.3.3.) as- segna punti premianti all’impianto con indice IPEI* :
-superiore a B fino all’an- no 2020 compreso;
-superiore ad A fino all’anno 2025 compre- so;
-superiore ad A+ a parti- re dall’anno 2026.
strare il soddisfacimen- to del criterio mediante una relazione scritta del progettista in cui è de- scritto in sintesi il pro- getto e sono indicati i va- lori di Densità di Potenza ed IPEI* previsti, correda- ta dalla pertinente docu- mentazione tecnica forni- ta dalle case costruttrici, importatrici e fornitrici.
risparmio energetico ed ottimizzazione dei costi di manutenzione.
4.3.4.5.
Sistema di regolazione del flusso luminoso
Il CAM, fermo restando gli altri requisiti di cui al paragrafo 4.3.3.4, asse- gna punti premianti se:
-viene regolato il flus- so luminoso in funzione del traffico effettivamen- te presente, misurato co- stantemente da apposito sensore;
-nella regolazione del flusso luminoso si tie- ne conto del valore di lu- minanza reale della stra- da illuminata, sia tramite misura della luminanza in tempo reale sia tramite algoritmi di presunto de- cadimento del flusso lu- minoso (CLO – Constant Light Output);
-è disponibile una Clas- se di programmazione P1
L’offerente deve dimo- strare il soddisfacimento del criterio mediante re- lazione scritta del proget- tista che descrive in sin- tesi le caratteristiche del sistema di regolazione del flusso luminoso e le prestazioni attese in ma- teria di risparmio energe- tico per i cicli di regolazio- ne normalizzati dalla UNI 11431 (da C1 a C4). La re- lazione deve essere cor- redata dalla pertinente documentazione tecni- ca fornita dalle case co- struttrici, importatrici e fornitrici.
Lo stesso CAM specifica che la classe di program- mazione P1, dispone di almeno 4 programmi di riduzione stagionali, uno per ogni stagione, con al- meno 4 periodi di rego- lazione giornalieri pro- grammabili con intervallo minimo di 10 min, nell’xx- xx xxxxx 00 x, xxxxxx xx xxxxxx 0 cicli settimana- li e periodici, che permet- tano di impostare regola- zioni diverse durante la settimana o in alcuni pe- riodi dell’anno, per esem- pio festività, con cambio automatico dell’ora lega- le/solare.
Criteri premianti non obbligatori
Criterio Verifica
4.3.4.6. La relazione deve com-
Indicazioni per la SA
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Riduzione
Bilancio materico
Il CAM propone di asse- gnare 5 punti premian- ti, per la redazione di un bilancio materico relati- vo all’uso efficiente delle risorse impiegate per la realizzazione e manuten- zione dei manufatti e/o impiegati nel servizio og- getto del bando.
prendere una quantifica- zione delle risorse mate- riche in input ed in output (fine vita dei manufat- ti) andando ad indicare la presunta destinazione dei materiali giunti a fine vita o oggetto della ma- nutenzione.
Relativamente alla quan- tificazione materica devo- no inoltre essere indicate le tipologie di materia- li impiegati e nel caso di componenti di cui non sia di facile reperimento la composizione originaria è opportuno indicare al- meno le quantità, le tipo- logie e il peso dei singoli elementi.
La relazione deve com- prendere una parte de- scrittiva dell’impianto e delle modalità di gestio- ne delle risorse in fase di installazione e manuten- zione oltre ad una tabella che ne presenti la quanti- ficazione dell’uso delle ri- sorse in input e in output. E’ facoltà del concorren- te coinvolgere una o più aziende della filiera og- getto della realizzazio- ne dei manufatti di cui il bando.
della quantità dei rifiuti
4. Esecuzione del contratto
Le clausole contrattuali sono criteri di base obbligatori.
Sono criteri di sostenibilità che l’appaltatore si impegna a rispettare durante lo svolgimento del contratto
Per la progettazione degli impianti per l’illuminazione pubblica non sono fornite clausole contrattuali
SERVIZIO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA
1. Definizione dell’oggetto e specifiche tecniche
L'oggetto dell'affidamento è il servizio di illuminazione pubblica con ridotto impatto ambientale in un'ottica di ciclo di vita ai sensi del DM 28/3/2018, pubblicato in G. U. serie generale n. 98 del 28/4/2018.
Codice CPV (Common Procurement Vocabulary):
45316110-9 Installazione di impianti di illuminazione stradale
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
50232100-1 Servizi di manutenzione di impianti di illuminazione stradale 50232200-2 Servizi di manutenzione di impianti di segnalazione 50232110-4 Messa in opera di impianti di illuminazione pubblica 65320000-2 Gestione di impianti elettrici
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.3.3.
Specifiche tecniche
4.3.1.
Censimento
Il Fornitore si impegna a realiz- zare entro quattro mesi dall'ag- giudicazione un censimento dell'impianto di illuminazione, almeno di livello 2, come defini- to al paragrafo 3.3.1.
4.3.2.
Analisi energetica
Il Fornitore si impegna a pre- sentare entro un anno l'Analisi energetica realizzate sulla base di un censimento dell'impian- to almeno di livello 2 aggiornato e dell'analisi dei consumi storici forniti dall'Amministrazione, xxx- xxxxxxxxxxx le criticità.
L'analisi energetica dell'impianto deve essere eseguita da sogget- ti accreditati ai sensi del Regola- mento CE/765/2008.
Impegno contrattua- le sottoposto a pena- le per ritardo nell'a- dempimento.
Impegno contrattua- le sottoposto a pena- le per ritardo nell'a- dempimento.
Questo criterio non si ap- plica se un censimento al- meno di livello 2 è già a disposizione della Ammini- strazione.
La SA deve fissare una ade- guata penale per il non soddisfacimento del cri- terio
Per il censimento di livello 2, vedere SCHEDA 2.
Questo criterio non si ap- plica se l'Analisi energetica ex ante è già a disposizione della Amministrazione.
La SA deve fissare una ade- guata penale per il non soddisfacimento del cri- terio.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
4.3.4.
Progetto definitivo
Il Fornitore si impegna a presentare entro 12 mesi dall'aggiudicazione un progetto definitivo degli interventi di riqua- lificazione dell'impianto di illuminazione pubbli- ca che presenti almeno i contenuti richiamati alla SCHEDA 10.
Impegno contrattua- le sottoposto a penale per ritardo nell'adempi- mento.
Questo criterio non si applica se un progetto definitivo di interventi di riqualificazione dell'im- pianto, è già a disposi- zione della Amministra- zione.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
La SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio
4.3.5.
Progetto esecutivo
Il Fornitore si impe- gna a presentare entro
12 mesi dall'aggiudica- zione un progetto esecu- tivo degli Interventi di riqualificazione dell'im- pianto di illuminazione pubblica che presenti al- meno i contenuti richia- mati alla SCHEDA 11.
Impegno contrattua- le sottoposto a penale per ritardo nell'adempi- mento.
Questo criterio non si applica se un progetto esecutivo di
interventi di riqualifica- zione dell'impianto, è già a disposizione della Amministrazione.
La SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio
2. Individuazione dei criteri di selezione dei candidati
I criteri che definiscono i requisiti dei candidati sono criteri di base, obbligatori.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Sono atti a provare la capacità tecnica del candidato ad eseguire il contratto di fornitura/di servizio, in modo da ridurne gli impatti ambientali e sociali.
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.2.
Requisiti dei candidati
Qualora all'Offerente venga richie- sta anche la progettazione degli interventi di riqualificazione de- gli impianti di illuminazione, di qualsiasi livello, i candidati devo- no possedere le competenze ri- chieste al paragrafo 4.3.2 del DM 27/09/2017 – CAM-IP
Altri requisiti inerenti idoneita' professionale, capacità econo- mica e finanziaria, capacità tecni- che e professionali dovranno es- sere rispondenti a quanto indicato dall'art. 83 e dall'allegato XVII del D.lgs n. 50/2016
Il rispetto del criterio è di- mostrato dalla presentazione da parte dell'Offerente dei do- cumenti richiesti.
NOTA: Il CAM-Ser-
vizi non assegna un numero di ri- ferimento a que- sto requisito.
NOTA: nel te- sto il CAM-IP è citato erronea- mente come DM 27/7/2017 in- vece che DM 27/9/2017.
4.2.1.
Diritti umani e condizioni di lavoro
L’offerente deve rispettare i prin- cipi di responsabilità sociale assu- mendo impegni relativi alla con- formità a standard sociali minimi e al monitoraggio degli stessi.
L’offerente deve aver applicato le Linee Guida adottate con DM 6/6/12 “Guida per l’integrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici”, volta a favorire il rispet- to di standard sociali riconosciuti a livello internazionale e definiti da alcune Convenzioni internaziona- li (ILO n.29, 87, 98, 100, 105, 111,
138, 182, 155,131,1,102), la di-
chiarazione Universale dei diritti umani e l’art. 32 della Convenzio- ne dei diritti del fanciullo.
L’offerente può dimostrare la conformità al criterio presen- tando la documentazione delle etichette che dimostrino il ri- spetto dei diritti oggetto delle Convenzioni internazionali dell’ILO sopra richiamate, lun- go la catena di fornitura, quale la certificazione SA 8000:2014 o equivalente, (quali, ad esem- pio, la certificazione BSCI, la Social Footprint ), in alternati- va, devono dimostrare di aver dato seguito a quanto indicato nella Linea Guida adottata con DM 6/6/2012 “Guida per l’in- tegrazione degli aspetti sociali negli appalti pubblici.
La SA deve garan- tire che vengano rispettati i crite- ri sociali da par- te dell’operatore economico.
Garantire il rispetto dei diritti umani e delle condizioni dei lavoratori lungo tutta la filiera.
3. Valutazione dell'offerta
I criteri premianti sono criteri di aggiudicazione (NON di base e NON sono obbligatori).
Sono criteri di valutazione dell’offerta cui debbono essere attribuiti, nei documenti della procedura d’acquisto, specifici punteggi, atti a selezionare prodotti/servizi più sostenibili di quelli che si possono ottenere con il rispetto dei soli criteri di base.
Criteri premianti non obbligatori
4.4.
Criterio Verifica
4.4.1 Impegno contrattua-
Indicazioni per la SA
Vanno evitati criteri
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire maggiore
Criteri premianti
Requisiti dei candidati Qualora l'intervento di ri- qualificazione degli impian- ti di illuminazione pubblica preveda interventi di riqua- lificazione energetica, oltre a quanto previsto dalle leg- gi vigenti, viene attribuito un punteggio premiante qua- lora l'Offerente dimostri di avere capacità organizzativa, diagnostica, progettuale, ge- stionale, economica e finan- ziaria almeno pari a quelle previste dalla norma UNI CEI 11352 sulle società che forni- scono servizi energetici.
4.4.2.
Progetto definitivo
Un punteggio premiante è at- tribuito Fornitore si impegna a presentare entro 12 mesi dall'aggiudicazione, un pro- getto definitivo di riqualifi- cazione dell'impianto come descritto al criterio 4.3.6, ma finalizzato a portare il valore degli indici prestazionali di uno o piu' aspetti, come de- finiti al cap. 3.3.3, a partire da quello corrispondente alla lettera A, ad un valore alme- no superiore a 3.
I punti premianti sono attri-
buiti in relazione agli aspet- ti trattati dal progetto (da A a D) e al valore degli indici prestazionali corrispondenti conseguibile con la realizza- zione del progetto.
le sottoposto a penale per ritardo nell'adempi- mento
Impegno contrattua- le sottoposto a penale per ritardo nell'adempi- mento
premianti basati su re- quisiti inerenti idoneità professionale, capacità economica e finanziaria, capacità tecniche e pro- fessionali o comunque requisiti soggettivi che potrebbero risultare svincolati dall'offerta presentata o che non abbiano un'influenza sul livello dell'esecu- zione.
La SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio
Questo criterio non si applica se un progetto definitivo di riqualifica- zione dell'impianto è già a disposizione della Amministrazione.
La SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio
risparmio energetico e ottimizzare i costi di gestione
Criteri premianti non obbligatori
4.4.
Criterio Verifica
4.4.3. Impegno contrattua-
Indicazioni per la SA
Questo criterio
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Garantire maggiore
Criteri premianti
Progetto esecutivo
Un punteggio premiante è attri- buito Fornitore si impegna a pre- sentare entro 12 mesi dall'aggiu- dicazione un progetto esecutivo di riqualificazione dell'impianto come descritto al criterio 4.3.6, ma finaliz- zato a portare il valore degli indici prestazionali di uno o piu' aspetti, come definiti al parag. 3.3.3, a par- tire da quello corrispondente alla lettera A, ad un valore almeno su- periore a 3.
I punti premianti sono attribuiti in relazione agli aspetti trattati dal progetto (da A a D) e al valo- re degli indici prestazionali corri- spondenti conseguibile con la rea- lizzazione del progetto.
4.4.4.
Gestione
Viene attribuito un punteggio pre- miante per un livello di gestione superiore al livello 1 indicato dalla SCHEDA 8. Per stabilire i livelli di gestione da attuare si faccia riferi- mento unicamente ai tre livelli indi- cati dalla SCHEDA 8.
Viene attribuito un punteggio pre- miante all'Offerente che rende di- sponibile per i cittadini, per la se- gnalazione di disservizi.
Tutte le segnalazioni ricevute e gli interventi effettuati dovranno esse- re registrati e riportati nei rap- porti periodici all'Amministrazio- ne di cui al criterio 4.5.10.
4.4.5.
Fornitura di energia elettrica Viene attribuito un punteggio pre- miante all'Offerente che si impegna ad offrire energia verde per il 100% del fabbisogno espresso dall'Am- ministrazione. La fornitura di ener- gia elettrica deve essere correda- ta da un Certificato di Origine per il 100% dell'energia elettrica forni- ta ogni anno.
le sottoposto a penale per ritardo nell'adempi- mento
non si applica se un proget- to esecutivo di riqualificazione dell'impianto, come di seguito descritto, è già a disposizione dell'Amministra- zione.
La SA deve fissa- re una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio
sostenibilità ambientale
4. Esecuzione del contratto
Le clausole contrattuali sono criteri di base obbligatori.
Sono criteri di sostenibilità che l’appaltatore si impegna a rispettare durante lo svolgimento del contratto
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
per la SA
4.5.
Clausole contrattuali
4.5.1
Gestione
Allo scopo di facilitare l'Amministrazione nell'in- dividuazione del livello gestionale più adatto, nella SCHEDA 8 sono individuati tre livelli di gestione. L'Offerente deve attuare un livello di gestio- ne minimo pari al livello 1 indicato dalla SCHEDA 8.
I tempi di intervento in caso di disservizio non devono superare quelli indicati nella tabella alle- gata al CAM
4.5.2.
Sorgenti luminose e apparecchi di illuminazione
Le sorgenti luminose e gli apparecchi di illuminazio- ne che vengono installati nel corso del servizio deb- bono rispettare i criteri di cui al DM 27/9/2017 (CAM-IP)
In fase di esecuzione del contratto.
In fase di esecuzione del contratto.
Tali attività sono da intendersi come criteri di base, ovvero come attività minime che l'Of- ferente dovrà svolgere: nel caso in cui l'Ammini- strazione voglia affidare altre attività, queste dovranno essere esplici- tamente indicate dalla Amministrazione nei documenti dell'affida- mento, insieme ai tem- pi, modalità di esecu- zione ed i costi relativi a ciascuna di esse.
4.5.3.
Fornitura di energia elettrica
L'Offerente deve provve- dere all'acquisto di ener- gia elettrica da utilizzare nell'espletamento del servizio ed all'assunzione di tutti gli oneri connessi, compresa la voltura degli contratti di acquisto, conformemente a quanto indicato nel CAM.
In fase di esecuzione del contratto.
Per dimostrare il rispetto dei requisiti relativi alla fornitura, durante tutta la durata del contratto, l'Of- ferente deve presentare all'Amministrazione, con periodicità almeno an- nuale, la documentazione
Questo criterio non si applica se la fornitura dell'energia elettrica non rientra nell'oggetto dell'aggiudicazione.
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
4.5.4.
Bilancio materico
L'Offerente deve provvedere alla realizzazione di un bilancio materico relativo all'uso effi- ciente delle risorse impiegate per la realizzazione e manu- tenzione degli impianti e/o impiegati nel servizio oggetto del bando. Il bilancio materico deve comprendere gli elementi specificati nel CAM.
E' facoltà dell'offerente coin- volgere una o più aziende della filiera oggetto della realizzazio- ne dei manufatti di cui il bando.
4.5.5
Rapporti periodici sul servizio
L'Offerente deve fornire all'Am- ministrazione un rapporto an- nuale sulla gestione del servizio e sulle prestazioni dell'impian- to complessivo e delle sue sezio- ni, corredato dai dati rilevati, con particolare attenzione ai consumi di energia e di materiali ed all'impiego di mano d'opera. Il rapporto periodico deve com- prendere anche i risultati delle verifiche fatte in attuazione dello specifico programma di verifica definito dall'Ammini- strazione (punto 3.3.6), inclusi i risultati delle verifiche in campo effettuate nell'ambito di tale programma.
Per consentire una più completa
descrizione della situazione, nel rapporto deve essere evidenzia- to il confronto con dati relativi a periodi precedenti (almeno un paio di anni), resi disponibili dall'Amministrazione o acquisiti dall'Offerente.
Il rapporto ed i relativi dati debbono essere resi disponibili all'Amministrazione in formato elettronico.
L’offerente deve pre- sentare annualmen- te una relazione gli elementi su indicati. Impegno contrat- tuale sottoposto a penale per ritardo nell'adempimento.
per la SA
In fase di esecuzione del contratto.
La SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimen- to del criterio
Riduzione della quantità di rifiuti
Criteri di base obbligatori
Criterio Verifica Indicazioni
per la SA
4.5.6. In fase di esecuzione del
RICADUTA AMBIENTALE/ SOCIALE
Riduzione della quantità
Sensibilizzazione degli utenti
L'Offerente deve fornire ed in- stallare, in luoghi concordati con l'Amministrazione in modo che siano ben visibili al pubblico, apposite targhe/cartelloni che informino il pubblico che il ser- vizio di illuminazione è erogato nel rispetto di criteri ambientali definiti dal Ministero dell'Am- biente.
Analoghe informazioni debbo- no essere fornite dall'Offeren- te attraverso il proprio sito web. Il numero delle targhe/cartelloni è definito nei documenti di gara in rapporto al numero di punti luce oggetto del servizio.
contratto.
Il CAM in NOTA precisa che la SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio.
di rifiuti
Clausola contrattuale (criteri premianti)
4.6.1.
Bilancio materico
Viene attribuito un punteggio premiante pari ad almeno 5 punti su 100 all'offerente che si impegna a realizzare annual- mente un bilancio materico relativo all'uso efficiente delle risorse impiegate per la realizza- zione e manutenzione degli im- pianti e/o impiegati nel servizio oggetto del bando nel rispetto dei requisiti indicati nei punti precisati dal CAM.
Il rispetto del criterio è dimostrato mediante presentazione, ogni anno, della relazione richiesta. La relazione dovrà inoltre comprendere una parte descrittiva dell'impianto e delle modalità di gestio- ne delle risorse in fase di installazione e manuten- zione oltre ad una tabella che ne presenti la quanti- ficazione dell'uso delle ri- sorse in input e in output. Il CAM in NOTA precisa che la SA deve fissare una adeguata penale per il non soddisfacimento del criterio.
Riduzione della quantità di rifiuti
Le certificazioni
di qualità richieste nei CAM per
l’illuminazione pubblica
Ai sensi dell’art. 69 del codice dei contratti pubblici le Amministrazioni aggiu- dicatrici che intendono acquistare lavori, forniture o servizi con determinate ca- ratteristiche ambientali, sociali o di altro tipo, possono imporre nelle specifiche tecniche, nei criteri di aggiudicazione o nelle condizioni relative all'esecuzione dell'appalto, un'etichettatura specifica come mezzo di prova che i lavori, le forni- ture o i servizi corrispondono alle caratteristiche richieste, quando sono soddisfat- te tutte le seguenti condizioni:
a. i requisiti per l'etichettatura sono idonei a definire le caratteristiche dei lavori, delle forniture e dei servizi oggetto dell'appalto e riguardano soltanto i criteri ad esso connessi;
b. i requisiti per l'etichettatura sono basati su criteri oggettivi, verificabili e non discriminatori;
c. le etichettature sono stabilite nell'ambito di un apposito procedimento aperto e trasparente al quale possano partecipare tutte le parti interessate, compresi gli enti pubblici, i consumatori, le parti sociali, i produttori, i distribu- tori e le organizzazioni non governative;
d. le etichettature sono accessibili a tutte le parti interessate;
e. i requisiti per l'etichettatura sono stabiliti da terzi sui quali l'operatore econo- mico che richiede l'etichettatura non può esercitare un'influenza determinante. Se le amministrazioni aggiudicatrici non richiedono che i lavori, le forniture o i servizi soddisfino tutti i requisiti per l'etichettatura, indicano a quali requisiti per l'etichettatura fanno riferimento. Le amministrazioni aggiudicatrici che esigono un'etichettatura specifica accettano tutte le etichettature che confermano che i
lavori, le forniture o i servizi soddisfano i requisiti equivalenti.
Se un operatore economico dimostra di non avere la possibilità di ottenere l'e- tichettatura specifica indicata dall'amministrazione aggiudicatrice o un'etichet- tatura equivalente entro i termini richiesti, per motivi ad esso non imputabili, l'amministrazione aggiudicatrice accetta altri mezzi di prova, ivi compresa una documentazione tecnica del fabbricante, idonei a dimostrare che i lavori, le for- niture o i servizi che l'operatore economico interessato deve prestare soddisfano i requisiti dell'etichettatura specifica o i requisiti specifici indicati dall'amministra- zione aggiudicatrice.
Quando un'etichettatura soddisfa le condizioni elencate in precedenza alle let-
tere b), c), d) ed e), ma stabilisce requisiti non collegati all'oggetto dell'appalto, le amministrazioni aggiudicatrici non possono esigere l'etichettatura in quanto tale, ma possono definire le specifiche tecniche con riferimento alle specifiche detta- gliate di tale etichettatura, o, all'occorrenza, a parti diqueste, connesse all'oggetto dell'appalto e idonee a definirne le caratteristiche
TABELLA 4
Per meglio comprendere questo tema, occorre una premessa relativa alle eco-e- tichette, definibili come marchi che servono a divulgare informazioni verificate su prestazioni ambientali di prodotti e servizi, secondo precise norme che permettono a consumatori e ad altre aziende di scegliere prodotti a minore impatto ambientale. Le etichette ambientali di Tipo I, in particolare, rispettano le condizioni sopra esposte e dettate dall’articolo 69. Ma oltre alle etichette di Tipo I esistono altre tipologie di marchi ecologici (di Tipo II e Tipo III) secondo la classificazione ISO; nella tabella 4 vengono descritte le tre tipologie di etichette e le condizioni di utilizzo negli appalti pubblici verdi.
Etichette volontarie Caratteristiche Come utilizzarle nel GPP | ||
Tipo I MARCHI AMBIENTALI (o labels) (UNI EN ISO 14024:2018), | Sono basati su un sistema multicriteria che conside- ra l’intero ciclo di vita e sono sottoposte a certifica- zione esterna da una parte terza. Esempi di queste etichettature sono l’Ecolabel europeo, il Blaue Xxxxx tedesco; etc.. | Per elaborare le specifiche tecniche al fine di definire le caratteristiche dei beni o ser- vizi da acquistare; per verificare la confor- mità a tali requisiti accettando il marchio come mezzo di prova di conformità rispet- to alle specifiche tecniche. |
Tipo II AUTO DICHIARAZIONI (o claims) (UNI EN ISO14021:2016) | Si basano su autodichiarazioni del produttore e con- siderano un singolo aspetto ambientale. Un esempio è l’autodichiarazione della percentuale di materiale riciclato utilizzato nella fabbricazione di un prodotto. Le etichette di II tipo non sono soggette a certificazio- ne esterna da parte terza. | Come supporto nella definizione delle specifiche tecniche ossia informative sulle caratteristiche di un prodotto (biodegra- dabilità, riciclabilità, atossicità dei tratta- menti, etc.); come mezzo di prova della conformità . |
Tipo III DICHIARAZIONI AMBIENTALI DI PRODOTTO (o eco-profiles) (UNI EN ISO 14025:2010) | Consistono in una quantificazione dei potenziali im- patti ambientali associati al ciclo di vita del prodotto. Questi impatti devono essere valutati in conformità con le specifiche di prodotto e presentati in una for- ma tale che faciliti il confronto tra prodotti attraverso la standardizzazione di alcuni parametri. Un esempio sono le dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD). Le etichette di III tipo sono sottoposte a certificazione esterna da una parte terza. | Come mezzo di prova della conformità alle caratteristiche ambientali indicate dalle stazioni appaltanti; come specifiche tecni- che di base e/o criteri premianti. |
A livello nazionale, il legislatore ha previsto delle specifiche agevolazioni e misure premiali per il possesso delle certificazioni ambientali come ad esempio la riduzione delle garanzie fideiussorie introdotte dall’articolo 93 del Codice dei contratti pubblici. Le garanzie fideiussorie solitamente sono pari al 2 per cento dell’importo a base di gara, possono oscillare da un mi- nimo di 1% ad un massimo del 4% a seconda del grado di rischio connesso all’appalto. Le centrali di committenza devono applicare il 2%.
Le stazioni appaltanti, in caso di appalti sotto-soglia (disciplinate all’art.36, comma 2, lettera a) quindi quelli con affidamenti di importo inferiore a
40.000 euro) hanno facoltà di non richiedere la garanzia di partecipazione alla procedura. Per fruire delle riduzioni delle garanzie (art.93, comma 7) l’operatore econo- mico deve segnalare in sede di offerta il possesso del certificato fornendo idonea documentazione ai sensi delle norme vigenti. Le modalità per la riduzione delle garanzie, prevedono che in caso di cumulo delle riduzioni, la riduzione successiva deve essere calcolata sull’importo che risulta dalla riduzione precedente.
TABELLA 5
Nelle tabelle 5 e 6 che seguono vengono riportati rispettivamente un ri- epilogo delle riduzioni della garanzia per il possesso delle certificazioni ai sensi del Codice appalti, e l’elenco delle certificazioni richieste nel CAM-IP (DM 27/9/2017) e nel CAM-Servizi (DM 28/3/2018).
Tipologia di appalti | Tipologia di certificazione | Riduzione della garanzia |
1. Lavori, servizi e forniture ISO 9001 | 50% | |
2. Lavori, servizi e forniture EMAS | 30% cumulabile con punto 1. | |
3. Lavori, Servizi e forniture UNI EN ISO 14001 | 20% non cumulabile | |
4. Servizi e forniture | ECOLABEL UE per almeno il 50% dei beni e servizi oggetto del contratto | 20% cumulabile con 1. e 2. |
UNI EN ISO 14064 -1 5. Lavori, servizi e forniture (per rendicontazione emissioni gas serra) UNI ISO/TS 14067 (per carbon footprint) | 15% cumulabile con 1., 2., 3., 4. | |
6. Servizi e forniture | Possesso del rating di legalità e rating di impresa Possesso dell’attestazione del modello organizzativo D.Lgs. 231/2001 XX 0000 (Social Accountability) OHSAS 18001 (Sicurezza e salute dei lavoratori) UNI CEI EN ISO 50001 (Sistema di gestione dell’energia) UNI CEI 11352 (Energy service company) ISO 27001 (Sistema di gestione della sicurezza) | 30% non cumulabile |
Certificazioni | ||||
Regolamenti e norme di riferimento | Finalità del riferi- mento | Categorie merceologiche | Logo | |
AMBIENTE | ENEC European Norms Electrical certifi- cation Paragrafi di riferimento nel CAM-IP 4.2.3.12 - 4.2.3.13 | Marchio europeo di qualità volon- tario per prodotti elettrici, che, certifica anche la conformità ad una serie di norme di sicurezza elettri- che armonizzate | • Apparecchi di illuminazione e dispositivi associati • Trasformatori • Alimentatori • Interruttori per elettrodomestici • Apparecchiature IT • Controlli elettrici automatici • Elettrodomestici • Dispositivi di connessione. • Condensatori di soppressione e filtri | |
Marchio Tipo I L’etichetta ecolo- gica riconosciuta a livello europeo è l’Ecolabel (ISO 14024) Paragrafi di riferimento nel CAM-IP 4.2.4.11- 4.2.3.16 | Etichetta sottopo- sta a certificazione, viene attribuita da organismo com- petente sulla base di specifici criteri di riconoscimento dell’eccellenza ambientale, diver- si per ogni catego- ria di prodotti. Altri marchi tipo I sono es. Blaue Xxxxx (tedesco), Nordic Swan(Paesi scandinavi), ecc) | • carta (tessuto e da copia) • detersivi • ammendanti • frigoriferi • lavatrici • televisori • lampadine • materassi • scarpe • pitture e vernici • computer portatili | ||
SOCIALE | SA 8000:2014 Social Accoun- tability Paragrafi di riferimento nel CAM-IP 4.1.2.2.- 4.2.2.2. Paragrafi di riferimento nel CAM-Servizi 4.2.1 | Standard in- ternazionale di certificazione volto agli aspetti della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale di impresa. Misura il grado etico e di respon- sabilità sociale di una impresa. | • fornitori • clienti • consumatori e loro associazioni • gruppi ambientalisti ed umanitari • organizzazioni sindacali • mass media • residenti nell'area produttiva |
TABELLA 6
Per approfondire
Scelta di tipologia di affidamento
xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx/0000/00/00/xxxxxx-xxx-xxxxxxxxxx-
to-del-servizio-di-illuminazione-pubblica-nei-comuni-al-vaglio-dellanac/
Finanza di progetto xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxx.xx/0000/00/00/xxxxxxxxxxxx-xxxxxxxx-xxxxx- to-e-project-financing/
xxxxx://xxxxxxx.xxxxxx.xx.xx/0000/xxxxx-xxxxxxx-0000-x-xxxxxxxx
Bando del comune di Troia (FG) xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxx.xx.xx/xxxxxx/xxx/xxxxxxxxxxxxxxx_xxxxxxxxxxx/ bandi_di_gara_e_contratti/illuminazione_pubblica/2_disciplinare_di_ gara.pdf
Contratti per la riqualificazione energetica xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xxx/xxx-xxxxxxxxx-xxx-xx-xxxxxxxxxxxxxxxx-xxxxxx- tica-degli-edifici-pubblici/
Sentenze su bandi realizzati xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx/0000/00/00/xxxxxxx-xxxxxxxxxx-xxxx- mi-cam-applicazione-valore-cogente-caratteristiche-tecniche-prescrit- te-per-lofferta-assenza-conseguenze-art-34-d-lgs-n-502016/
Note
(1)
I “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM” ri- portano indicazioni generali volte ad indi- rizzare l’ente ad una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono “consi- derazioni ambientali” propriamente dette, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, caratteristiche tecniche premianti collegate alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggio- sa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare in modo sostenibile sia le forniture che gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio / lavoro.
(2)
Sentenza del 17 aprile 2018, n. 2317, il Con- siglio di Stato si esprime sulla duplice valen- za dei CAM ambientali “premianti” e sugli elementi qualificanti i c.d. “appalti verdi.”
(3)
La valutazione dei costi del ciclo di vita o Life Cycle Costing (LCC) è una metodologia che consente di stimare i costi monetari che si originano in tutte le fasi della vita di un prodotto o di un servizio:
- prezzo di acquisto e i relativi costi (conse- gna, installazione, assicurazione, etc.)
- spese di esercizio compresi l’uso di ener- gia, carburante, acqua, ricambi e manu- tenzione;
- costi fine vita smantellamento e smalti- mento;
- costi ambientali esterni (o esternalità).
- Riguardo alla valutazione delle ester- nalità, laddove possibile effettuarla, è necessario che il metodo utilizzato sia ba- sato su criteri oggettivi, verificabili e non discriminatori, sia accessibile a tutte le parti interessate, i dati richiesti possano essere forniti dagli operatori economici (in questo caso è necessario effettuare l’a- nalisi del ciclo di vita del prodotto o LCA). Tra i costi sarebbe utile considerare anche i costi sociali del ciclo di vita, che vengono indicati senza ulteriori specificazioni. Al momento l’unico metodo disponibile per il calcolo dei costi esterni ed obbligatorio
è quello attinente alla direttiva sui veicoli puliti Dir. 2009/33/UE recepita in Italia con Dlgs 24/2011.
I costi del ciclo di vita rientrano anche tra i possibili criteri di aggiudicazione premian- ti, come riportato nel Dlgs. 50/2016 e s.m.i. al comma 6 dell’articolo 95 alla lettera c) il costo di utilizzazione e manutenzione, avuto anche riguardo ai consumi di ener- gia e delle risorse naturali, alle emissioni inquinanti e ai costi complessivi, inclusi i costi esterni e di mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici, riferiti all'intero ciclo di vita dell'opera, bene o servizio, con l'obiettivo strategico di un uso più efficiente delle risorse e di un'economia circolare che promuova ambiente e occupazione.
Il legislatore, in recepimento della direttiva 24/2014, ha voluto introdurre significativi cambiamenti nelle modalità di valutazione dei costi ampliando il computo dei costi dai soli costi d’acquisto ai costi complessivi del bene o del servizio sull’intero ciclo di vita e dando una definizione di tali costi.
(4)
Per approfondire il percorso da seguire per acquistare verde si veda la Guida pratica agli acquisti verdi e per gli aspetti giuridici il Toolkit edizione maggio 2017 disponibili da questo link xxxx://xxxxxxxx.xxxxxxx. xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxxxxxx-xxxxxxxxxxx/ riferimenti%20utili/toolkit-gpp.
(5)
Piano economico-finanziario (PEF): è il docu- mento che esplicita i presupposti e le con- dizioni di base che determinano l’equilibrio economico-finanziario degli investimenti e della connessa gestione per l’intero arco del periodo considerato. Esso si sviluppa attra- verso un sistema di conti interdipendenti che permette di valutare la convenienza economica di un progetto d’investimento e la capacità del progetto di rimborsare il debito e di remunerare il capitale di rischio. Il piano economico finanziario si qualifica da un lato, come strumento di valutazione economica, attraverso la comparazione tra costi e ricavi attesi dalla realizzazione del
progetto, stabilendo se lo stesso è o non è conveniente, dall'altro, come elemento di valutazione finanziaria, con riguardo alla capacità del progetto di servire il suo debito.
(6)
TCO - considera le principali voci di costo riguardanti un prodotto: costo di acquisto, costo di manutenzione ordinaria, costo di manutenzione straordinaria e costi relativi al consumo di energia elettrica).
(7)
LCC - Life Cycle Costing (comprende anche costi ambientali esterni) consente di deter- minare il costo globale del prodotto non solo come definito dal TCO, ma comprensivo anche dei costi ambientali esterni, ad esem- pio: costo di installazione e dismissione, co- sti esterni relativi al contributo del riscalda- mento globale associato alle emissioni dei gas serra lungo il ciclo di vita dei prodotti/ servizi/lavori.
Il Progetto Prepair
Illuminazione pubblica | I requisiti e i mezzi di verifica
Il Bacino del Po rappresenta un’area di criticità per la qualità dell’aria, con su- peramenti dei valori limite fissati dall’Unione Europea per polveri fini, ossidi di azoto ed ozono. Questa zona interessa il territorio delle regioni del nord Italia ed include città metropolitane quali Milano, Bologna e Torino.
L’area è densamente popolata ed intensamente industrializzata. Tonnellate di ossidi di azoto, polveri e ammoniaca sono emesse ogni anno in atmosfe- ra da un’ampia varietà di sorgenti inquinanti legate soprattutto al traffico, al riscaldamento domestico, all’industria, alla produzione di energia ed all’agricoltura. L’ammoniaca, principalmente emessa dalle attività agricole e zootecniche, contribuisce in modo sostanziale alla formazione di polveri secondarie, che costituiscono una frazione molto significativa delle polveri totali in atmosfera.
A causa delle condizioni meteo climatiche e delle caratteristiche morfologi- che del Bacino, che impediscono il rimescolamento dell’atmosfera, le concen- trazioni di fondo del particolato, nel periodo invernale, sono spesso elevate. Per migliorare la qualità dell’aria nel Bacino padano, dal 2005, le Regioni hanno sottoscritto Accordi di programma in cui si individuano azioni coordi- nate e omogenee per limitare le emissioni derivanti dalle attività più emis- sive.
Il progetto PREPAIR mira ad implementare le misure, previste dai piani regionali e dall’Accordo di Bacino padano del 2013, su scala più ampia ed a rafforzarne la sostenibilità e la durabilità dei risultati: il progetto coinvolge infatti non solo le Regioni della valle del Po e le sue principali città, ma anche la Slovenia, per la sua contiguità territoriale lungo il bacino nord adriatico e per le sue caratteristiche simili a livello emissivo e meteoclimatico.
Le azioni di progetto riguardano i settori più emissivi: agricoltura, combu- stione di biomasse per uso domestico, trasporto di merci e persone, consumi energetici e lo sviluppo di strumenti comuni per il monitoraggio delle emis- sioni e per la valutazione della qualità dell’aria su tutta l’area di progetto.
DURATA
Dall’1 febbraio 2017 al 31 gennaio 2024.
BUDGET COMPLESSIVO
A disposizione 17 milioni di euro da investire nell’arco di 7 anni: 10 quelli in arrivo dall’Europa
FONDI COMPLEMENTARI
PREPAIR è un progetto LIFE integrato: oltre 850 milioni di euro provenienti dai fondi strutturali (risorse regionali e nazionali dei diversi partner) per azioni complementari che hanno ricadute sulla qualità dell’aria.
PARTNER
Il progetto coinvolge 17 partner ed è coordinato dalla Regione Xxxxxx Xxxxxxx - Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente.
Appunti
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Appunti
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