Regolamento di Igiene Urbana
COMUNE DI CASSANO DELLE MURGE
Regolamento di Igiene Urbana
e Gestione del Centro Comunale di Raccolta Rifiuti
Approvato con D.C.C. n. 5 del 22/02/2022
Sommario
TITOLO I. DISPOSIZIONI GENERALI 3
1. Campo di applicazione del Regolamento 3
2. Forma di gestione 4
3. Principi generali 4
4. Oggetto del Regolamento 6
5. Finalità e obiettivi 8
6. Classificazione dei rifiuti 9
7. Rifiuti esclusi dalla disciplina del Regolamento 12
8. Definizioni 12
9. Competenze del Comune 19
10. Ordinanze contingibili e urgenti 20
11. Il soggetto gestore 21
12. Attività di competenza del Gestore del servizio 22
13. Obblighi e divieti dei produttori o detentori dei rifiuti urbani 24
14. Obblighi degli operatori ecologici 25
TITOLO II. NORME RELATIVE AL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI 26
15. Perimetro di espletamento del servizio, ripartizione in zone del territorio comunale emodello di raccolta differenziata 26
16. Norme generali e specifiche relative alle fasi di conferimento e ai contenitori dei rifiuti 27
17. Norme generali e specifiche per la raccolta dei rifiuti vegetali provenienti da attività di manutenzione del verde pubblico 30
TITOLO III. LE RACCOLTE DELLE SINGOLE FRAZIONI DI RIFIUTO 30
18. Frazione Organica - FORSU 30
19. Modalità di conferimento del rifiuto secco non riciclabile 31
20. Modalità di conferimento di carta e cartone 32
21. Modalità di conferimento di plastica e lattine 33
22. Modalità di conferimento del vetro 35
23. Modalità di conferimento della frazione vegetale (ramaglie, sfalci e lignocellulosici) 3. 6
24. Modalità di conferimento pannolini-pannololi e traverse salva letto 36
25. Modalità di conferimento di rifiuti di pile e batterie esaurite 36
26. Modalità di conferimento di rifiuti di farmaci e presidi medico chirurgici 37
27. Modalità di conferimento di rifiuti di prodotti tessili 37
28. Modalità di conferimento di rifiuti ingombranti, RAEE e beni durevoli 38
29. Oli e grassi vegetali 39
TITOLO IV. NORME RELATIVE AL SERVIZIO DEL CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI 41
30. Principi e finalità 41
31. Requisiti generali del Centro Comunale di Raccolta Rifiuti 42
32. Criteri generali per la gestione 42
33. Controllo del Centro di Raccolta 43
34. Utenze ammesse al conferimento 43
35. Rifiuti conferibili 44
36. Quantità di rifiuti conferibili 46
37. Pesatura dei rifiuti 50
38. Orario di apertura 50
39. Accesso dei soggetti conferenti 50
40. Modalità di conferimento 51
41. Altre norme di comportamento 52
42. Cooperazione del gestore 52
43. Danni e risarcimenti 53
44. Controllo del Comune 53
45. Proprietà e destinazione dei rifiuti 54
46. Divieti 54
47. Sanzioni 54
TITOLO X. XXXXX XXXXXXXX XX XXXXXXX XX XXXXXXX XXX XXXXXXXXXX 00
48. Definizione 55
49. Spazzamento 55
50. Lavaggio strade 56
51. Cestini stradali 56
52. Pulizia dei terreni non edificati 56
53. Pulizia aree mercatali fiere e manifestazioni 57
54. Smaltimento dei rifiuti cimiteriali 57
55. Aree occupate da esercizi pubblici 58
56. Xxxxxx e scarico di merci e materiali 59
57. Manifestazioni e spettacoli viaggianti 59
58. Volantinaggio 59
59. Rimozione di rifiuti scaricati abusivamente 59
60. Altri servizi di Igiene Urbana e Ambientale 60
61. Rifiuti prodotti da animali domestici 60
62. Raccolta Carogne animali 60
63. Aree di sosta temporanea 61
64. Servizi per le persone con disabilità 61
TITOLO VI. DIVIETI – CONTROLLI – SANZIONI 61
65. Divieti 61
66. Controlli 62
67. Sanzioni 62
TITOLO VII. DISPOSIZIONI DIVERSE 65
68. Trasporto dei rifiuti 65
69. Pesata dei rifiuti urbani 65
70. Rispetto del D.Lgs. 81/2008 65
71. Osservanza di altre disposizioni e regolamenti comunali 66
72. Efficacia del presente Regolamento 66
TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI
1. Campo di applicazione del Regolamento
Il presente Regolamento disciplina la gestione integrata dei rifiuti urbani, la gestione del Centro Comunale di Raccolta dei rifiuti (CCR), nonché le attività di igiene urbana, nell’ambito del territorio del Comune di Cassano delle Murge, facente parte dell’ARO/BA4 ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, e ss.mm.ii., ed in coerenza con il metodo di regolazione introdotto da ARERA, con la delibera 443 del 31 ottobre 2019 e ss.mm.ii., nonché delle ulteriori disposizioni normative applicabili in materia.
Il regolamento disciplina, inoltre, il servizio di gestione dei rifiuti urbani (nel seguito "rifiuti") definiti dal combinato disposto degli articoli 184 comma 2 e 183 comma 1 lettera b-ter) del Testo Unico Ambientale (D.lgs. 152/2006), come novellati dal d.lgs. 116/2020, nelle fasi di raccolta, compresa la raccolta differenziata, conferimento e trasporto per l'avvio al recupero, al trattamento e allo smaltimento, nonché le attività di spazzamento, meccanizzato e manuale, dei rifiuti giacenti sulle strade e areepubbliche, compreso lo svuotamento dei cestini getta carte e contenitori per raccolta differenziata a servizio di aree pubbliche o pubblicamente fruite, e il conseguente recupero/smaltimento dei rifiuti raccolti.
Ai sensi della citata Delibera ARERA 443/2019 e ss.mm.ii. che istituisce il MTR, l’art. 1 dell’Allegato A definisce attività esterne al ciclo integrato dei RU tutte quelle attività che, anche qualora siano state incluse nella concessione di affidamento del servizio di gestione integrata del ciclo dei rifiuti, ai sensi della normativa vigente, non possono essere incluse nel perimetro sottoposto a regolazione dell’Autorità; a titolo esemplificativo ma non esaustivo, comprendono in particolare:
- raccolta, trasporto e smaltimento amianto da utenze domestiche; tuttavia, ai fini della determinazione dei corrispettivi, laddove già inclusa nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani alla data di pubblicazione del presente provvedimento, la micro raccolta dell’amianto da utenze domestiche è da considerarsi tra le attività di gestione dei RU;
- derattizzazione;
- disinfestazione zanzare;
- spazzamento e sgombero della neve;
- cancellazione scritte vandaliche;
- defissione di manifesti abusivi;
- gestione dei servizi igienici pubblici;
- gestione del verde pubblico;
- manutenzione delle fontane;
Qualora una delle attività elencate al comma precedente rientri nel contratto di gestione del servizio di Igiene Urbana, antecedente alla data di entrata in vigore della Delibera ARERA 443/2019 e ss.mm.ii., l’Autorità precisa che negli appalti in essere i servizi possono continuare ad essere ricompresi ma nella definizione del Piano Economico Finanziario vanno indicati in modo separato.
Ove non diversamente specificato, le norme e prescrizioni del presente regolamento si applicanoper quanto attiene:
a. alle disposizioni specifiche di disciplina dei servizi pubblici di gestione dei rifiuti urbani,
entroi limiti delle zone all'interno delle quali sono istituiti i servizi medesimi;
b. alle norme finalizzate alla tutela igienico-sanitaria dell'ambiente e della cittadinanza, nonché al perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 3, all'interno del territorio comunaledei comuni.
Il servizio di gestione dei rifiuti è disciplinato, dalle disposizioni in precedenza richiamate e dal presente Regolamento Comunale, dal Contratto di Servizio stipulato con il gestore e dalla Carta dei Servizi, e dalle disposizioni previste nel Regolamento Comunale per l'applicazione della componente tassa sui rifiuti (Ta.Ri.) e nel relativo Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, annualmente soggetto a validazione dell’ETC (Ente Territorialmente Competente) per la successiva approvazione da parte di ARERA.
Il Regolamento è conforme agli standard minimi previsti dal regolamento tipo di Regione Puglia e dovrà recepire eventuali nuove disposizioni di ARERA (Autorità per la regolazione per EnergiaReti Ambiente).
Per ogni altro aspetto non disciplinato dal presente Regolamento si applicano le norme contenutenella vigente normativa statale e regionale in materia igienico-sanitaria e in materia di rifiuti nonché quelle contenute in altri Regolamenti Comunali (es.: Regolamento edilizio, Regolamento di Polizia Urbana, ecc.).
Con l’entrata in vigore del presente regolamento comunale sono sostituiti ed abrogati, e pertanto cessano di avere valore, le delibere e ordinanze relative all’igiene urbana precedentemente approvate esclusivamente per gli aspetti disciplinati dal presente regolamento.
I criteri generali per la determinazione della Tassa sui Rifiuti (Ta.Ri.) o per l’applicazione della Tariffa Puntuale (TA.RI.P.) alle singole utenze sono demandati ad altro Regolamento.
2. Forma di gestione
Il servizio di gestione dei rifiuti urbani è effettuato nel rispetto della normativa europea e nazionalesull'evidenza pubblica e sull'affidamento dei servizi pubblici locali.
In conformità all’articolo 198 del Testo Unico Ambientale il Comune effettua la gestione dei rifiuti urbani, nelle forme di cui all’articolo 113 del D.Lgs. 267/2000, attraverso il Gestore del servizio (e/o altri soggetti pubblici o privati in regime di subappalto o di subaffidamento), individuato dall’ARO o direttamente dal Comune secondo gara a evidenza pubblica, in base a criteri di efficienza, di efficacia e di economicità ed eventuali ulteriori soggetti, individuati per la gestione di particolari rifiuti (es. rifiuti tessili, oli esausti vegetali – minerali, ecc.).
3. Principi generali
La gestione integrata dei rifiuti urbani si basa sui principi generali contenuti negli articoli 178 e 178-bis del Testo Unico Ambientale, con particolare riferimento al principio del “chi inquina, paga” e della responsabilità estesa del produttore, ed è condotta:
a. nel rispetto dei criteri di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, fattibilità tecnica ed economica, nonché nel rispetto delle norme vigenti in materia di
partecipazione e di accesso alle informazioni ambientali;
b. in modo da essere rispettate le esigenze di pianificazione e programmazione economica e territoriale;
c. in modo tale da garantire l’uguaglianza tra i Cittadini, parità di trattamento a parità dicondizioni del servizio prestato;
d. in modo tale da garantire la partecipazione e l’accesso dei cittadini alla prestazione delservizio ai sensi della normativa vigente;
e. secondo principi di obiettività, giustizia e imparzialità, al fine di assicurare:
i. la tutela igienico-sanitaria, in tutte le fasi della gestione dei rifiuti urbani;
ii. una efficace protezione della salute degli organismi viventi;
iii. la salvaguardia della fauna e della flora e deve essere evitato il degrado dell'ambiente e del paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente
iv. la tutela dell'ambiente, del paesaggio, dell'aria, dell'acqua, del suolo e del sottosuolo;
v. il rispetto della qualità delle aree urbane e periurbane.
L’intera gestione dei rifiuti avviene, ai sensi dell’art. 179 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., nel rispetto della seguente gerarchia:
a) prevenzione;
b) preparazione per il riutilizzo;
c) riciclaggio;
d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia;
e) smaltimento.
E, coerentemente con i principi precedentemente elencati, deve essere effettuata con differenziazione dei flussi merceologici, con riferimento specifico ai seguenti criteri:
evitare ogni danno o pericolo per la salute, l’incolumità e deve essere garantito il benessere e la sicurezza della collettività e dei singoli e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente;
ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati e di conseguenza le emissioni di CO2;
ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti di imballaggio primari in sinergia con altre frazioni merceologiche;
promuovere sistemi che consentano di ridurre la quantità e pericolosità dei rifiuti e di mantenere i rifiuti separati in “flussi distinti” secondo le categorie merceologiche (carta, vetro, plastica, organico, metalli, etc.), favorendone così il successivo riciclo e l’effettivo recupero di materia.
La Gestione dei rifiuti deve essere effettuata seguendo il principio del coinvolgimento
dell’utente sia nell’osservare le norme vigenti e le presenti disposizioni regolamentari nonché nell’impegno a conferire correttamente ed in modo differenziato i propri rifiuti.
La gestione dei rifiuti deve essere effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tuttii soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cuisi originano i rifiuti.
La gestione dei rifiuti, di qualsiasi genere e provenienza, costituisce attività di pubblico interesse e ha carattere di servizio pubblico essenziale da esercitare con l'osservanza di particolari cautele e garanzie, tali da assicurare e soddisfare gli aspetti igienici, ambientali, urbanistici, economici ed estetici.
4. Oggetto del Regolamento
Sono oggetto del presente regolamento tutte le attività di gestione del ciclo integrato dei rifiutisecondo le modalità indicate nel MTR emanato da ARERA ed in particolare:
a. le misure per assicurare la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi di gestione dei rifiutiurbani;
b. le modalità del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani;
c. le modalità del conferimento della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, così come definiti nell’ articolo 183, comma 1, lettera b-ter D.lgs. 152/2006, al fine di garantire una distinta gestione delle diverse frazioni di rifiuti e promuovere il recupero degli stessi e ridurre il flusso del rifiuto residuo da avviare a smaltimento;
d. le norme atte a garantire una distinta e adeguata gestione dei rifiuti urbani pericolosie dei rifiuti da esumazione ed estumulazione;
f. le misure atte a ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto dei rifiuti primari di imballaggio in sinergia con altre frazioni merceologiche, fissando standardminimi da rispettare;
g. le modalità di raccolta dei rifiuti provenienti da nuclei diversi da quelli domestici previoaccordo di conferimento;
h. l’individuazione del fabbisogno impiantistico e delle attrezzature nonché la sua pianificazione e realizzazione
i. le modalità di esecuzione della pesata dei rifiuti urbani prima di inviarli al recupero eallo smaltimento;
j. le modalità di applicazione del principio di responsabilità estesa del produttore mediante specifiche contrattualizzazioni con i sistemi collettivi;
k. le attività di rendicontazione dei costi efficienti sostenuti in tutte le fasi di gestione e necessarie alla predisposizione del Piano economico e finanziario della tariffa;
l. le attività di ricerca ed innovazione del servizio;
m. le attività di formazione del personale;
n. le attività di informazione ed educazione ambientale rivolte ai cittadini, alle scuole edagli utenti;
o. le attività di certificazione della qualità del servizio svolto;
In particolare, in riferimento ai punti sopraelencati il regolamento disciplina puntualmente:
1) il servizio di raccolta, trasporto a recupero/smaltimento della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani (frazione secca), compresa la frazione di pannoloni e pannolini laddove istituita la raccolta separata degli stessi;
2) il servizio di raccolta e trasporto a recupero della frazione organica (frazione umida) dei rifiuti urbani;
3) il servizio di raccolta e trasporto a recupero delle frazioni differenziate (carta/cartone, imballaggi in multi-materiale plastica-metalli e vetro) dei rifiuti urbani;
4) il servizio di raccolta, trasporto a recupero/smaltimento della frazione rifiuti ingombranti dei rifiuti urbani, su prenotazione ed eventualmente anche a pagamentoqualora istituito il relativo servizio;
5) il servizio di raccolta e trasporto a recupero della frazione sfalci del verde dei rifiuti urbani, su prenotazione ed eventualmente anche a pagamento qualora istituito il relativo servizio;
6) il servizio di raccolta e trasporto a recupero della frazione RAEE dei rifiuti urbani, su prenotazione ed eventualmente anche a pagamento qualora istituito il relativo servizio;
7) il servizio di raccolta, trasporto a recupero/smaltimento dei rifiuti urbani pericolosi;
8) la gestione dei rifiuti cimiteriali anche provenienti da attività di esumazione ed estumulazione svolte nel cimitero comunale comprese le fasi di raccolta, trasporto arecupero/smaltimento;
9) le modalità di gestione del Centro Comunale di Raccolta nonché le norme di accessoe di comportamento per l’utenza;
10) le modalità di espletamento del servizio di spazzamento, pulizia e svuotamento dei cestini getta carte stradali e dei contenitori stradali per raccolta differenziata al fine di garantire il necessario decoro e la tutela igienico-sanitaria su tutto il territorio comunale;
11) le modalità di espletamento del servizio spazzamento, pulizia delle caditoie e delle griglie poste a monte dei tratti intubati di rogge che sottopassano strade comunali;
12) la pulizia delle aree di mercato;
13) la pulizia per manifestazioni tradizionali e feste occasionali;
14) le forme di prevenzione e riduzione dei rifiuti, quali il compostaggio domestico, il Centro Comunale di Riuso (qualora istituito), la disciplina delle Ecofeste;
15) la gestione integrale informatizzata ed efficiente dei dati relativi alle utenze servite;
16) la verifica e il controllo del corretto conferimento differenziato dei rifiuti da parte
degliutenti, mediante la Polizia Locale e/o ispettori ecologici (qualora istituiti);
17) il regime sanzionatorio per le infrazioni al presente Regolamento.
5. Finalità e obiettivi
Gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale sono:
a. prevenire la produzione di rifiuti e ridurre lo spreco di risorse;
b. ridurre i rifiuti da avviare a smaltimento in discarica e in ogni caso il rifiuto urbano indifferenziato (frazione residuale secca identificata con codice CER 20.03.01);
c. ridurre la produzione dei rifiuti, anche attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione verso gli utenti volte a stili di vita più sostenibili, agli acquisti consapevoli, all’abbattimento dell’usa e getta e a favorire le pratiche di compostaggiodomestico e di comunità;
d. in conformità con la direttiva (UE) 2019/904 (c.d. direttiva SUP, single-use- plastics), sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente: l’Amministrazione Comunale lavorerà per ottenere una riduzione duratura del consumo dei prodotti monouso e promuovere la transizione verso un’economia circolare, attraverso modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e sostenibili. Inoltre, si impegnerà ad incoraggiare l’uso di prodotti sostenibili e riutilizzabili, alternativi a quelli monouso o qualora non fosse possibile l’uso di alternative riutilizzabili ai prodotti di plastica monouso, incentivare l’uso di prodotti realizzati in plastica biodegradabile e compostabile certificata.
e. aumentare le quantità e le tipologie di rifiuti raccolti in modo differenziato;
f. raggiungere livelli di effettiva valorizzazione delle singole frazioni oggetto di raccolta differenziata, nel rispetto di quanto disposto dalla normativa comunitaria, nazionale, regionale e dal PRGR vigente;
g. consolidare e migliorare i quantitativi dei rifiuti valorizzabili raggiunti;
h. concordare con i sistemi collettivi istituiti sulla base della responsabilità estesa dei produttori le necessarie forme di collaborazione nella gestione del fine vita di tutti i prodotti sottoposti ad ERP;
i. collaborare con gli organi di livello superiore alla pianificare e programmazione dell’impiantistica e dell’attrezzatura necessaria a coprire l’intera gestione del servizio;
j. migliorare progressivamente la qualità dei rifiuti raccolti in forma differenziata, per ottenere la massima valorizzazione economica nella cessione dei predetti materiali al sistema CONAI e/o agli operatori privati autorizzati al recupero degli stessi;
k. migliorare gli standard di qualità, efficienza ed efficacia dei servizi erogati, con contestuale contenimento dei costi;
l. ridurre la pericolosità delle frazioni non recuperabili da avviare allo smaltimento finale,assicurando contestualmente le maggiori garanzie di protezione ambientale;
m. raggiungere maggiori livelli di percentuale di raccolta differenziata anche attraverso l’introduzione della Tariffa Puntuale.
Tali obiettivi sono perseguiti coinvolgendo la popolazione interessata, con iniziative a carattere formativo, e il Gestore del servizio, che ha l’obbligo di seguire razionalmente l’innovazione tecnologica in materia ambientale e conseguentemente di aggiornare, sotto il profilo tecnico- scientifico il proprio personale, i propri mezzi e le proprie dotazioni, promuovendo le forme organizzative che consentano il continuo miglioramento del servizio.
6. Classificazione dei rifiuti
Il comma 9 dell’art.1 del D.lgs. 116/2020 modifica il comma 1 dell’art.183 del D.lgs. 152/2006, introducendo, alla lettera b-ter), una nuova definizione dei rifiuti urbani, che ora vengono così identificati:
1. i rifiuti domestici indifferenziati e da raccolta differenziata, ivi compresi: carta e cartone, vetro, metalli, plastica, rifiuti organici, legno, tessili, imballaggi, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, rifiuti di pile e accumulatori e rifiuti ingombranti, ivi compresi materassi e mobili;
2. i rifiuti indifferenziati e da raccolta differenziata provenienti da altre fonti che sono simili per natura e composizione ai rifiuti domestici indicati nell'allegato L-quater del D.lgs. 152/2006 prodotti dalle attività riportate nell'allegato L-quinquies del D.lgs. 152/2006;
3. i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade e dallo svuotamento dei cestini portarifiuti;
4. i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;
5. i rifiuti della manutenzione del verde pubblico, come foglie, sfalci d'erba e potature di alberi, nonché i rifiuti risultanti dalla pulizia dei mercati;
6. i rifiuti provenienti da aree cimiteriali, esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui ai punti 3, 4 e 5.
Sono considerati rifiuti urbani quelli prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies del D.lgs. 152/2006. Si riporta di seguito l’elenco delle attività che producono rifiuti di cui all'articolo 183, comma 1, lettera b-ter), punto 2):
-Allegato L-quinquies Dlgs 116/2020-
1. Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto.
2. Cinematografi e teatri.
3. Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta.
4. Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi.
5. Stabilimenti balneari.
6. Esposizioni, autosaloni.
7. Alberghi con ristorante.
8. Alberghi senza ristorante.
9. Case di cura e riposo.
10. Ospedali.
11. Uffici, agenzie, studi professionali.
12. Banche ed istituti di credito.
13. Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e altri beni durevoli.
14. Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze.
15. Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato.
16. Banchi di mercato beni durevoli.
17. Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista.
18. Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista.
19. Carrozzeria, autofficina, elettrauto.
20. Attività artigianali di produzione beni specifici.
21. Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub.
22. Mense, birrerie, hamburgerie.
23. Bar, caffè, pasticceria.
24. Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari
25. Plurilicenze alimentari e/o miste.
26. Ortofrutta, pescherie fiori e piante, pizza al taglio.
27. Ipermercati di generi misti.
28. Banchi di mercato generi alimentari.
29. Discoteche, night club.
Rimangono escluse le attività agricole e connesse di cui all'articolo 2135 del codice civile eccetto le relative superfici produttive di rifiuti urbani.
Nel suddetto allegato L-quinquies al D.Lgs. n. 116 del 2020 non sono ricomprese le “Attività industriali con capannoni di produzione”. Ma l’art. 184 del TUA definisce “speciali” i rifiuti delle lavorazioni industriali, se diversi dai rifiuti urbani, per cui le attività industriali sono produttive sia
di rifiuti urbani che di quelli speciali.
Attività non elencate, ma ad esse simili per loro natura e per tipologia di rifiuti prodotti, si considerano comprese nel punto a cui sono analoghe.
Vanno considerati rifiuti urbani quelli prodotti, quindi assoggettati a TARI, nell’ambito delle attività industriali ed artigianali, da attività analoghe a quelle elencate dall’allegato L quinques TUA come le mense, gli uffici ed i magazzini senza alcuna vendita diretta così come espressamente previsto dall’art.184 comma 3 TUA
Il comma 1 lettera b-sexies) dell’art.183 del Dlgs 152/2006 prevede che rifiuti urbani non includono i rifiuti della produzione, dell'agricoltura, della silvicoltura, della pesca, delle fosse settiche, delle reti fognarie e degli impianti di trattamento delle acque reflue, ivi compresi i fanghi di depurazione, i veicoli fuori uso o i rifiuti da costruzione e demolizione.
Si riporta di seguito l’allegato L-quater - Elenco dei rifiuti di cui all'articolo 183, comma 1, lettera b-ter), punto 2) del Dlgs 152/2006.
FRAZIONE | DESCRIZIONE | EER |
RIFIUTI ORGANICI | Rifiuti biodegradabili di cucine e mense | 200108 |
Rifiuti biodegradabili | 200201 | |
Rifiuti dei mercati | 200302 | |
CARTA E CARTONE | Imballaggi in carta e cartone | 150101 |
Carta e cartone | 200101 | |
PLASTICA | Imballaggi in plastica | 150102 |
Plastica | 200139 | |
LEGNO | Imballaggi in legno | 150103 |
Legno, diverso da quello di cui alla voce 200137 | 200138 | |
METALLO | Imballaggi metallici | 150104 |
Metallo | 200140 | |
IMBALLAGGI COMPOSITI | Imballaggi materiali compositi | 150105 |
MULTIMATERIALE | Imballaggi in materiali misti | 150106 |
VETRO | Imballaggi in vetro | 150107 |
Vetro | 200102 | |
TESSILE | Imballaggi in materia tessile | 150109 |
Abbigliamento | 200110 |
Prodotti tessili | 200111 | |
XXXXX | Xxxxx per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce 080317 | 080318 |
INGOMBRANTI | Rifiuti ingombranti | 200307 |
VERNICI, INCHIOSTRI, ADESIVI E RESINE | Vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quellidi cui alla voce 200127 | 200128 |
DETERGENTI | Detergenti diversi da quelli di cui alla voce 200129 | 200130 |
ALTRI RIFIUTI | Altri rifiuti non biodegradabili | 200203 |
RIFIUTI URBANI INDIFFERENZIATI | Rifiuti urbani indifferenziati | 200301 |
È fatta salva la possibilità per le utenze non domestiche di conferire a soggetti terzi autorizzati i propri rifiuti, esclusivamente al fine del loro avvio a recupero. Tale possibilità viene subordinata alla formalizzazione al Comune (mediante apposita dichiarazione) della scelta di servirsi del gestore del servizio pubblico o del ricorso al mercato per un periodo non inferiore a cinque anni, salva la possibilità per il gestore del servizio pubblico, dietro richiesta dell'utenza non domestica, di riprendere l'erogazione del servizio anche prima della scadenza quinquennale. L’opzione di conferimento a soggetti diversi dal gestore del servizio pubblico darà diritto all’utenza di fruire di una riduzione della quota variabile della tariffa da corrispondere al Comune proporzionale alla quantità di rifiuti avviati autonomamente a recupero. Per quest’ultimo aspetto si rimanda al regolamento Tassa sui Rifiuti (Ta.Ri.) o per l’applicazione della Tariffa Puntuale (TA.RI.P.) o alla regolamentazione di cui all’art. 238 comma 10 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. Sono sempre esclusi dall’ambito di applicazione del presente Regolamento i rifiuti prodotti nell'ambito delle lavorazioni industriali e delle lavorazioni artigianali se diversi da quelli di cui al comma 2 dell’art. 183 comma 1 lettera b-ter) punto 2 nonché quelli derivanti da attività agricole e connessedi cui all’articolo 2135 del codice civile.
7. Rifiuti esclusi dalla disciplina del Regolamento
Sono esplicitamente esclusi dall’applicazione del presente Regolamento tutti i rifiuti non compresi nell’art. 6 del presente Regolamento.
8. Definizioni
Oltre alle definizioni contenute nell’articolo 183 e nell’articolo 218 del Testo Unico Ambientale, nell’articolo 3 del Decreto Legislativo 25 luglio 2005 n. 151, nonché nell’articolo 2 comma 1 lettere
e) e f) del D.P.R. 254/2003, che si intendono qui integralmente assunte, ai fini del presente regolamento sono riportate le seguenti:
a) Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o
abbia l’obbligo di disfarsi;
b) Rifiuti domestici: rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione;
c) Rifiuti urbani: sono urbani i rifiuti domestici elencati al punto 1 dell’art. 183, comma 1, lett. b-ter, del d.lgs. n. 152/2006. Sono da considerarsi altresì urbani i rifiuti (differenziati o indifferenziati) provenienti da altre fonti se simili per natura e composizione ai rifiuti riportati nell’allegato L-quater e se prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies del d.lgs. n. 152/2006;
d) Rifiuti urbani pericolosi: rappresentano quella tipologia di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche che, contenendo al loro interno un’elevata dose di sostanze pericolose per l’ambiente e/o nocive per la salute, devono essere raccolti separatamente per consentirne un regolare trattamento e smaltimento presso gli impianti convenzionati specializzati. Sono rifiuti urbani pericolosi a titolo esemplificativo e non esaustivo: i barattoli di colore, le vernici, le colle, i solventi, le pile esauste, le batterie auto esauste, i farmaci scaduti, le cartucce d’inchiostro e i toner, le bombolette spray, i solventi chimici di uso domestico, gli antiparassitari, gli insetticidi, i topicidi di uso domestico, l’olio esausto da cucina, l’olio esausto da motori e i filtri olio.
e) Detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso;
f) Produttore di rifiuti: il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale siagiuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore);
g) Utenze ammesse al conferimento o soggetto conferente: utenze domestiche e non domestiche, nonché altri soggetti tenuti, in base alle vigenti normative di settore, al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche;
h) Utenze domestiche: nuclei familiari;
i) Utenze non domestiche: operatori economici nei settori agricolo, artigianale, commerciale e dei servizi;
j) Gestore: soggetto cui è affidata la gestione del Centro comunale di raccolta;
k) Responsabile del Centro di Raccolta: soggetto, designato dal gestore, quale responsabile della gestione e manutenzione del Centro di Raccolta;
l) Rifiuti verdi o rifiuti vegetali: sono gli sfalci, le potature e le foglie derivanti dalle operazioni di manutenzione ordinaria del verde pubblico e privato.
m) Centro Comunale di Raccolta (CCR): area presidiata ed allestita, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, per l'attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai
detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento. La disciplina dei centri di raccolta è data con decreto del Ministro della Transizione Ecologica, sentita la Conferenza unificata, di cui D.M. 08 aprile 2008 e s.m.i.;
n) Centro del Riuso: locale o area coperta nella quale viene effettuata la consegna, il deposito ed il prelievo di beni usati che non sono rifiuti, caratterizzati dal fatto di essere in uno stato tale da consentirne il loro immediato riuso e/o riutilizzo;
o) Compostiera o composter: contenitore idoneo alla produzione "domestica" di compost tramite trattamento aerobico di rifiuti organici domestici e vegetali, effettuato direttamente dal produttore presso la propria utenza;
p) Modalità di conferimento: le operazioni compiute dal produttore del rifiuto per la consegna al servizio di raccolta e trasporto secondo le modalità definite per ogni tipologia di rifiuto;
q) Cernita preliminare: una delle attività della raccolta per lo smistamento dei rifiuti al fine di ottenere frazioni merceologicamente omogenee senza l'ausilio di particolari attrezzature e senza modificare lo stato fisico del rifiuto conferito, applicabile ai servizi a chiamata o a prenotazione;
r) Ecocalendario (o Calendario della Raccolta differenziata): documento sintetico informativo per la gestione dei rifiuti per le utenze comunali, indicante:
o le modalità di gestione dei rifiuti e di conferimento al servizio locale;
o le modalità e le frequenze settimanali di raccolta delle tipologie di rifiuto per le quali è prevista la raccolta domiciliare, nonché le modalità, frequenze e luoghi di conferimento delle restanti frazioni di rifiuti urbani.
s) Ecofeste e Ecopoint: manifestazioni svolte sul territorio in cui vi sia somministrazione di cibo ai partecipanti, nelle quali implementare in primo luogo la prevenzione della produzione di rifiuti (stoviglie lavabili, acqua in brocca tec.) ed in secondo luogo la raccolta differenziata di tutte le frazioni riciclabili mediante l’allestimento di appositi spazi dedicati;
t) Frazione secca residua dei Rifiuti Urbani (indifferenziato): rifiuto a bassa putrescibilità e a basso tenore di umidità, risultante dalla attivazione dei sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, non ulteriormente differenziabile a monte del ciclo, ma utilizzabile previo trattamento nelle forme e modalità ammesse dalla vigente normativa;
u) Frazione organica - FORSU: rifiuto organico putrescibile ad alto tenore di umidità, proveniente da raccolta differenziata dei rifiuti urbani che può essere utilizzato nell'attività di compostaggio;
v) Gestione integrata dei rifiuti: il complesso delle attività, ivi compresa quella di spazzamento delle strade, volte ad ottimizzare la gestione dei rifiuti;
w) Gestore del servizio: soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani;
x) Imballaggio: il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere determinate merci (dalle materie prime ai prodotti finiti), a proteggerle, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all'utilizzatore, ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso scopo. Gli imballaggi a loro volta sono suddivisi in:
o Imballaggio primario o imballaggio per la vendita: imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, un'unita di vendita per l'utente finale o per il consumatore (es.: bottiglie in vetro, bottiglie in plastica, contenitori per latte, scatola da scarpe, ecc.);
o Imballaggio secondario o imballaggio multiplo: imballaggio concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente finale o al consumatore, o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel punto vendita. Esso può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche (es.: plastica termoretraibile contenente più confezioni di bevande, cartone contenente più confezioni di latte, etc.);
o Imballaggio terziario o imballaggio per il trasporto: imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto (es.: pallets, cartoni utilizzati per la consegna delle merci, ecc.), esclusi i container per i trasporti stradali, ferroviari, marittimi ed aerei.
y) Vetro: i contenitori di vetro di qualunque colore utilizzati per il contenimento di sostanze alimentari e non, purché non tossiche;
z) Barattoli o scatolame: si intendono i contenitori in alluminio, acciaio o banda stagnata;
aa) Carta: i giornali, le riviste, i libri, la carta utilizzata da uffici sia privati che pubblici, ed il cartone; sono esclusi tutti i tipi di carta accoppiata ad altri materiali (es. carta plastificata, tetrapak, ecc.);
bb) Plastica: si intendono gli imballaggi previsti dall’accordo di programma quadro ANCI e CONAI;
cc) Punto di raccolta stradale: luogo pubblico prossimo al civico di residenza/domicilio in cui il contenitore per rifiuti, in dotazione personale, deve essere posizionato dall'utente, in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, secondo le modalità e frequenze indicate nell'Ecocalendario;
dd) Raccolta differenziata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico e l’avvio a recupero;
ee) Raccolta multimateriale: la raccolta differenziata di rifiuti di diversa composizione (es.: vetro e metalli o plastica e lattine) che possono essere raccolti in un unico tipo di contenitore per essere poi separati meccanicamente nelle successive fasi di selezione presso impianti dedicati;
ff) Raccolta porta a porta (o domiciliare): la raccolta effettuata a domicilio, da parte degli addetti al servizio, secondo modalità e tempi prefissati;
gg) Raccolta Stradale: la raccolta attuata con l'utilizzo di cassonetti, campane, contenitori vari posizionati sulla strada. I passaggi e le frequenze di raccolta vengono strutturati e programmati sulla base delle particolari caratteristiche urbanistiche del territorio e possono essere potenziati su base stagionale;
hh) Raccolta su chiamata: la raccolta di ingombranti od altri tipi di rifiuti in quantità eccessive per il normale conferimento, concordata previamente con il soggetto gestore;
ii) Altre modalità di raccolta: altre modalità secondo le quali l’utente deve conferire i rifiuti non oggetto di raccolta domiciliare;
jj) Spazzamento stradale: modalità di raccolta dei rifiuti mediante operazione di pulizia (manuale o meccanizzata) delle strade, aree pubbliche e aree private ad uso pubblico, escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito;
kk) Gestione dei rifiuti: la raccolta, il trasporto, il recupero, compresa la cernita, e lo smaltimento dei rifiuti, compresi la supervisione di tali operazioni e gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento. Non costituiscono attività di gestione dei rifiuti le operazioni di prelievo, raggruppamento, selezione e deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene, anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale detti eventi li hanno depositati;
ll) Raccolta: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita preliminare e il deposito preliminare alla raccolta, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta, ai fini del loro trasporto in un impianto di trattamento
mm) Trasporto: l'operazione di trasferimento dei rifiuti, con appositi mezzi, dal luogo di produzione o detenzione alla successiva fase di stoccaggio o trattamento o smaltimento dei rifiuti;
nn) Preparazione per il riutilizzo: le operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione attraverso cui prodotti o componenti di prodotti diventati rifiuti sono preparati in modo da poter essere reimpiegati senza altro pretrattamento;
oo) Riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti;
pp) Trattamento: operazioni di recupero o smaltimento, inclusa la preparazione prima del recupero o dello smaltimento;
qq) Recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale
funzione, all'interno dell'impianto o nell'economia in generale. L'allegato C della parte IV del Dllgs. 152/2006 riporta un elenco non esaustivo di operazioni di recupero;
rr) Recupero di materia: qualsiasi operazione di recupero diversa dal recupero di energia e dal ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o altri mezzi per produrre energia. Esso comprende, tra l'altro la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il riempimento;
ss) Riciclaggio: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento;
tt) Smaltimento: qualsiasi operazione diversa dal recupero anche quando l'operazione ha come conseguenza secondaria il recupero di sostanze o di energia. L'Allegato B alla parte IV del presente decreto riporta un elenco non esaustivo delle operazioni di smaltimento;
uu) Stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di rifiuti;
vv) Deposito Temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti e il deposito preliminare alla raccolta ai fini del trasporto di detti rifiuti in un impianto di trattamento, effettuati, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti, da intendersi quale l’intera area in cui si svolge l’attività che ha determinato la produzione dei rifiuti;
ww) TARI: la tassa sui rifiuti destinata a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.
xx) Utenza del servizio: sono i fruitori del servizio i produttori/detentori del rifiuto; le Utenze si suddividono in Utenze domestiche (occupanti/detentori di civili abitazioni) e le Utenze non domestiche (comunità, attività commerciali, artigianali, agricole e industriali produttrici di rifiuti urbani, professionali, associazioni, banche, negozi particolari, ecc.);
yy) Utenza domestica condominiale: utenza che dispone, per la frazione di rifiuto raccolto, di contenitore con utilizzo collettivo;
zz) Utenza domestica singola: utenza che dispone, per la frazione di rifiuto raccolto, di contenitori propri;
aaa) Utenza Non Domestica: nelle utenze non domestiche rientrano tutti i locali e/o spazi destinati alla produzione e/o vendita di beni o servizi diverse dall'uso abitativo;
bbb) Utenza speciale: utenza non domestica che per la raccolta dei rifiuti necessita di particolari contenitori (cassoni scarrabili, presse compattatrici, ecc.) e/o particolari modalità di raccolta;
Ai fini del presente regolamento i rifiuti oggetto di conferimento da parte dell’utenza sono denominati come di seguito riportato:
X. Xxxxxxx Xxxxxx:
o Frazione secca residua (indifferenziato): rifiuti di cui all'art. 8, lett. t) del presente Regolamento (rifiuto urbano non differenziato identificato con CER 20.03.01);
o Frazione organica (FORSU): rifiuti di cui all'art. 8, lett. u) del presente Regolamento (rifiuto derivante da mense e cucine, identificato con CER 20.01.08);
o Rifiuti ingombranti: rifiuti costituiti da beni di consumo durevoli che il detentore/proprietario si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsi quali oggetti di comune uso domestico o d'arredamento, che, per dimensioni o peso, in relazione alle forme organizzative del servizio di raccolta, risultino di impossibile odisagevole conferimento nei contenitori messi a disposizione per il deposito della frazione secca (identificati con CER 20.03.07).
o Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE): quali i frigoriferi, surgelatori, congelatori, televisori, computer, lavatrici, lavastoviglie, condizionatori d'aria e i materiali composti da schede elettroniche qualora esclusivamente prodotti da utenze domestiche (identificati con diversi CER, es.: 20.01.23*, 20.01.35*,
20.01.36 e/o 20.01.21*); tali rifiuti possono essere anche rifiuti ingombranti;
o Frazione vegetale (sfalci del verde): rifiuto proveniente da aree a verde, giardini e parchi (costituito, ad esempio, da sfalci d'erba, potature di alberature, ramaglie, fiori recisi, piante domestiche, ecc.,) proveniente sia da abitazioni civili che da attività di manutenzione del verde pubblico o da aree cimiteriali (identificata con CER 20.02.01);
o Rifiuti urbani pericolosi (RUP): sono costituiti da tutta quella serie di rifiuti che, pur avendo un'origine civile, contengono al loro interno un'elevata dose di sostanze pericolose e che quindi devono essere gestiti diversamente dal flusso dei rifiuti urbani "normali". I RUP più conosciuti sono i medicinali scaduti, le pile e gli accumulatori al Pb esausti. Sono altresì RUP, ad esempio, i rifiuti costituiti, o contaminati, da vernici, inchiostri, adesivi, solventi, prodotti fotochimici, prodotti fitosanitari e biocidi, residui di tali prodotti e relativi contenitori etichettati col simbolo "T" e/o "F" e/o "T+" e/o "C" e/o "Xn" e/o "Xi" nonché i tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio; tutti i rifiuti pericolosi, identificati con diversi CER, sono sempre asteriscati (es.: 20.01.21*, 20.01.23*, 20.01.27*, 20.01.31*, 20.01.33*, 20.01.35*, ecc.);
o Frazione differenziata - carta e cartone: è la frazione conferita in modo differenziato costituita, tra l'altro, da giornali, riviste, libri, quaderni confezioni ed imballi di cartone, imballi in tetrapak ecc. prodotta in ambito domestico (identificata con i CER 20.01.01 e 15.01.01);
o Frazione differenziata - vetro: è la frazione conferita in modo differenziatocostituita, tra l'altro, da bottiglie, vasetti, barattoli, ecc. prodotta in ambito domestico (identificata con CER 15.01.07);
o Frazione differenziata – imballaggi multi materiale in plastica-metalli: è la frazione conferita in modo differenziato costituita, tra l'altro, da bottiglie e confezioni di imballaggio in tutti i tipi di plastica, oggetti di imballo in polistirolo, piatti e bicchieri, nonché imballaggi in alluminio e in acciaio prodotta in ambito domestico (identificata con CER 15.01.06);
B. Altri rifiuti: altri rifiuti che di norma sono conferiti direttamente al Centro di Comunale di Raccolta: nonché dalla ulteriore normativa applicabile quali l'olio alimentare (CER 20.01.25), l'olio minerale esausto (CER 20.01.26), piccole quantità di rifiuti da demolizione (CER 17.01.07-17.09.04), pneumatici fuori uso (CER 16.01.03), plastica dura (CER 20.01.39) ecc.;
C. Rifiuti Urbani Esterni: sono costituiti da rifiuti di qualsiasi natura e provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o di pertinenza di servizi pubblici, ovvero su strade ed aree private soggette ad uso pubblico o sulle rive di canaliappartenenti a pubblici demani (identificati con vari CER, anche a seguito di analisi e caratterizzazione, qualora necessaria).
D. Rifiuti Cimiteriali: rifiuti di origine cimiteriale, anche provenienti dalle attività di esumazione o estumulazione suddivisi in resti di legno e vestiti e parti di metallo pulite, idoneamente confezionati (identificati con CER 20.02.02 - 20.03.99, 20.01.40 e/o 17.09.04).
E. Scarti tessili e vestiti usati (Rifiuti tessili: indumenti usati, stracci ed altro purché non contaminati e sporchi, identificati con CER 20.01.10)
9. Competenze del Comune
Al Comune competono anche:
a. tutte le attività inerenti il Servizio di gestione dei rifiuti urbani, ancorché esercitate attraverso la società/le società affidatarie dei servizi inerenti (di seguito denominate Gestore) selezionate secondo le procedure previste dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici;
b. la nomina del Funzionario Responsabile alla Direzione di Esecuzione del Contratto (DEC) a cui competono tutte le attività di direzione e controllo verso il Gestore secondo i termini contrattualmente e legalmente stabiliti, qualora previsto dalla norma;
c. l’approvazione della Carta dei Servizi predisposta dal Gestore;
d. l’attivazione, a fini sociali, di eventuali ulteriori raccolte differenziate per particolari frazioni di rifiuti urbani;
e. l’adozione di misure di sorveglianza volte all'individuazione di comportamenti illeciti o non consentiti, ed eventuali e relative sanzioni, ai sensi del presente Regolamento, attraverso la Polizia Locale e anche mediante la figura degli ispettori ecologici qualora costituiti;
f. l’emissione di ordinanze sindacali volte a ottenere la rimozione di rifiuti in aree scoperte private e recintate, la cui presenza comprometta l'igiene o il decoro pubblico, o per il ripristino dei luoghi nei confronti dei responsabili di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel suolo, nel rispetto di quanto previsto dall'art 192 comma 3 del Testo Unico Ambientale;
g. L’adozione dei provvedimenti di diffida a provvedere nei confronti del responsabile dell’inquinamento dei siti, ai sensi dell’art. 242, comma 2, del D. Lgs. n. 152/2006;
h. l’istituzione di adeguate forme di monitoraggio della qualità dei servizi erogati e la pubblicazione dei risultati;
i. l’informazione annuale, attraverso il monitoraggio degli obiettivi raggiunti, della Giunta Comunale e del Consiglio Comunale, con il fine di valutare lo stato dei servizi erogati e valutare possibili soluzioni ai problemi emersi nella gestione dei rifiuti, per il miglioramento della qualità del servizio;
j. l’aggiornamento della pagina “TRASPARENZA RIFIUTI” presente nella home-page del sito web comunale, prevista dall’articolo 3.1 della Deliberazione del 31 ottobre 2019 n. 444/2019/R/Rif di ARERA (Autorità per la regolazione per Energia Reti Ambiente).
Per il conseguimento delle finalità del presente regolamento, inoltre, il Comune, in sinergia col Gestore, è tenuto a promuovere con le modalità più appropriate la sperimentazione di tutte le forme organizzative e di gestione dei servizi allo scopo di favorire la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti. La prevenzione della produzione dei rifiuti, il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero di materia vengono sempre considerati preferibili rispetto allo smaltimento ai sensi della normativa vigente in tema di rifiuti. Il rispetto e la promozione di tale gerarchia dovranno avvenire anche con il coinvolgimento del cittadino-utente, tramite:
a. la pubblicizzazione delle modalità, della frequenza e degli orari con cui vengono gestiti i servizi erogati;
b. la realizzazione di campagne di informazione, con interesse particolare alle specifiche della raccolta differenziata (es.: Eco-calendario anche multilingua se richiesto dall’Amministrazione Comunale) e/o in occasione dell’attivazione di nuovi servizi;
c. l’assistenza agli utenti, attraverso:
un apposito numero telefonico;
un idoneo indirizzo di posta elettronica;
il sito internet comunale;
d. la divulgazione annuale dei risultati quantitativi e qualitativi, ottenuti dalla raccolta delle diverse frazioni di rifiuto.
10. Ordinanze contingibili e urgenti
Fatto salvo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di tutela ambientale, sanitaria e
di pubblica sicurezza, qualora si verifichino situazioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela della salute pubblica e dell’ambiente, e non si possa altrimenti provvedere, il Sindaco, nell’ambito delle proprie competenze, emette ordinanze contingibili e urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente. Le ordinanze sono comunicate al Ministero della Transizione Ecologica, al Ministero della Sanità e ai presidenti della regione e della provincia entro tre giorni dall’emissione e hanno efficacia per un periodo non superiore a sei mesi.
11. Il soggetto gestore
Il soggetto gestore è individuato dall’ARO o direttamente dal Comune secondo gara a evidenza pubblica o secondo procedure previste dall’ordinamento normativo vigente.
Preliminarmente alla scelta del soggetto gestore, l’ARO o l’Amministrazione definisce lo schema tipo di contratto di servizio che deve essere allegato al capitolato di gara.
Lo schema tipo prevede:
a. il regime giuridico prescelto per la gestione del servizio;
b. l'obbligo del raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario della gestione;
c. la durata dell'affidamento;
d. i criteri per definire il piano economico-finanziario per la gestione integrata del servizio secondo le indicazioni di ARERA;
e. le modalità di controllo del corretto esercizio del servizio;
f. i principi e le regole generali relativi alle attività ed alle tipologie di controllo, in relazione ai livelli del servizio ed al corrispettivo, le modalità, i termini e le procedure per lo svolgimento del controllo e le caratteristiche delle strutture organizzative all'uopo preposte;
g. gli obblighi di comunicazione e trasmissione di dati, informazioni e documenti del gestore e le relative sanzioni;
x. xx xxxxxx, le sanzioni in caso di inadempimento e le condizioni di risoluzione secondo i principi del codice civile, diversificate a seconda della tipologia di controllo;
i. il livello di efficienza e di affidabilità del servizio da assicurare all'utenza, anche con riferimento alla manutenzione degli impianti;
j. l'obbligo di riconsegna delle opere, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali strumentali all'erogazione del servizio in condizioni di efficienza ed in buono stato di conservazione;
x. xxxxxx garanzie finanziarie e assicurative;
l. i criteri e le modalità di applicazione delle tariffe determinate dagli enti locali e del loro aggiornamento, anche con riferimento alle diverse categorie di utenze, qualora il soggetto gestore sia identificato anche come soggetto incaricato della riscossione.
12. Attività di competenza del Gestore del servizio
In via indicativa e non esaustiva ed unicamente per le finalità del presente Regolamento, oltre a quanto specificato nel capitolato speciale d’appalto e definito nel contratto di servizio, il soggetto gestore è tenuto allo svolgimento diretto o indiretto, sul territorio comunale, delle seguenti attività:
a. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero/smaltimento della frazione secca (residua) dei rifiuti urbani, compresa la frazione di pannoloni e pannolini;
b. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero della frazione umida (organico domestico) dei rifiuti urbani;
c. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero/smaltimento dei rifiuti ingombranti e RAEE (anche mediante trasporto e conferimento al Centro Comunale di Raccolta);
d. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero della frazione sfalci del verde (anche mediante trasporto e conferimento al Centro Comunale di Raccolta differenziata);
e. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero/smaltimento dei Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP);
f. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero delle frazioni differenziate (carta, vetro e contenitori in alluminio o acciaio, imballaggi in plastica, ecc.) dei rifiuti urbani;
g. la gestione e il controllo del Centro Comunale di Raccolta, nel rispetto della normativa vigente;
h. la gestione e il controllo del Centro del Riuso, ove istituito e regolamentato, nel rispetto della normativa applicabile, qualora la gestione dello stesso non sia attribuita dal Comune ad altro soggetto diverso dal Gestore delle raccolte;
i. il servizio di spazzamento manuale e meccanizzato, lo svuotamento dei cestini getta carte stradali, dei contenitori stradali per raccolta differenziata e la raccolta foglie, la pulizia delle caditoie e delle griglie presenti sul territorio per i luoghipubblici o adibiti ad uso pubblico per i quali il Comune ha previsto lo svolgimento di tale servizio, comprese le successive attività di raccolta, trasporto agli impianti di recupero e/o smaltimento dei rifiuti;
j. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero e/o smaltimento di rifiuti di qualunque natura giacenti sulle strade e aree pubbliche o soggette ad uso pubblico e sulle rive dei corsi d'acqua accessibili;
k. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero e/o smaltimento dei rifiuti urbani provenienti da utenze speciali, anche attraverso specifiche articolazioni del servizio di raccolta da definirsi, in particolare, in relazione alle caratteristiche quantitative dei rifiuti da conferirsi in modo differenziato;
l. il servizio di raccolta, trasporto agli impianti di recupero e/o smaltimento dei rifiuti cimiteriali provenienti dalla attività di esumazione o estumulazione svolte nei cimiteri comunali;
m. la verifica e il controllo del corretto conferimento differenziato dei rifiuti da parte degliutenti, con obbligo di segnalazione delle anomalie agli stessi mediante avviso di non conformità e di tenuta di registro degli errati conferimenti da trasferire, in modalità informatica, al Funzionario Responsabile al termine di ogni servizio;
n. l’informazione sulle modalità di svolgimento del servizio e l’educazione ambientale per la Cittadinanza e per le scuole, pianificata con il Comune;
o. la gestione integrale informatizzata ed efficiente dei dati relativi alle utenze servite;
p. la rimozione delle carcasse di piccoli animali giacenti sulle strade comunali.
Il Gestore assicura che i rifiuti siano gestiti secondo le modalità amministrative previste dalla legge.
Le modalità di raccolta ed articolazione del servizio sono quelle stabilite nel Contratto di Servizio pattuito tra il Comune ed il Gestore, nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal presente Regolamento e delle disposizioni di cui agli ulteriori atti previsti ed emanati dal Comune.
Il Gestore è tenuto alla predisposizione del Piano Economico Finanziario (PEF) sulla base delle prescrizioni ARERA e AGER, all’adozione della Carta dei Servizi, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in materia di servizi pubblici e specificatamente in materia di rifiuti urbani, al rispetto degli obblighi di qualità contrattuale e tecnica determinati dall’Ente Territorialmente Competente.
Il Gestore prima dell'inizio dell'attività nomina il Responsabile Incaricato del Servizio comunicandolo al Comune.
Il Gestore, su richiesta dell’amministrazione, provvede alla redazione e stampa del calendario annuale (chiamato anche eco-calendario), indicante tutte le informazioni (multilingue) necessarie all'utenza per adempiere scrupolosamente alle modalità di conferimento dei rifiuti stabilite. Lo stesso è preventivamente approvato dal Comune.
Al Gestore è fatto obbligo di comunicare al Comune, entro il giorni 5 del mese successivo al fine di rispettare i tempi di trasmissione di trasmissione dati all’Osservatorio Rifiuti Regionale e all’AGER, il peso dei rifiuti raccolti, per ogni singola tipologia e la percentuale di Raccolta Differenziata raggiunta nel periodo di osservazione.
Il Gestore è tenuto a fornire e supportare, in caso di richiesta, l’Amministrazione Comunale nella stesura della dichiarazione dei dati di produzione per l’Osservatorio Rifiuti Regionale e per la compilazione del MUD e più in generale e di ogni altro dato eventualmente richiesto, in relazione ai Rifiuti Xxxxxx, nonché a fornire i dati sul servizio agli Enti di controllo e di vigilanza, qualora richiesti.
Il Gestore del servizio, in collaborazione con il Comune, è tenuto a istituire adeguate forme di monitoraggio della qualità dei servizi erogati e a pubblicizzarne i risultati (es.: questionari di customer satisfaction) nonché a prevedere un’adeguata informazione sulle modalità di svolgimento del servizio e di educazione ambientale rivolta alla Cittadinanza e alle scuole, in sinergia con il Comune.
Il Gestore, attraverso l'espletamento delle attività di raccolta, controllo periodico della qualità, informazione ai cittadini, compartecipa al raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata. Per questo possono essere previste, in sede di Appalto o Contratto di Servizio, penali a carico del Gestore in caso di mancato raggiungimento di tali obiettivi.
Il soggetto gestore può svolgere attività propositive da sottoporre all’approvazione della Giunta comunale, finalizzate a definire quanto segue:
a. l’individuazione o le modifiche della perimetrazione delle zone corrispondenti a diverse modalità o frequenze di effettuazione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani;
b. l’individuazione delle aree di spazzamento;
c. le modalità di conferimento al servizio di raccolta e/o presso il CCR delle varie tipologie di materiali;
d. l’organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Inoltre, in accordo con il Comune, il soggetto gestore può svolgere le seguenti attività:
1) l’ispezione dei contenitori e dei sacchetti dei rifiuti, purché selettiva ed effettuata nel rispetto delle norme sulla privacy;
2) l’attività informativa nei confronti dei cittadini e della popolazione scolastica, allo scopo sia di informare sui servizi svolti sia di creare una diffusa coscienza ambientale nei cittadini partendo da quelli in età scolare;
3) la definizione dei criteri per la stipula di eventuali convenzioni per la gestione di specifici servizi di raccolta, effettuata avvalendosi della collaborazione di Associazioni di volontariato o della partecipazione dei cittadini e delle loro associazioni.
13. Obblighi e divieti dei produttori o detentori dei rifiuti urbani
È fatto obbligo ai produttori o detentori di rifiuti urbani il conferimento delle diverse frazioni di rifiuto secondo le modalità di differenziazione e le tempistiche previste dai Comuni.
Per motivi di ordine e decoro urbano, i contenitori e i sacchi devono essere esposti nei modi e negli orari stabiliti dal Comune, pubblicati sul sito internet comunale e sul calendario annuale distribuito all’utenza.
I produttori (utenze non domestiche) o detentori di rifiuti speciali, di rifiuti pericolosi o di sostanze escluse dal campo di applicazione dei rifiuti di cui al Testo Unico Ambientale, sono tenuti a distinguere e mantenere separati i flussi di tali rifiuti dai flussi dei rifiuti urbani nonché a provvedere a proprie spese, alla raccolta, trasporto e smaltimento di detti rifiuti e sostanze in forma autonoma o attraverso imprese o enti autorizzati alle specifiche operazioni, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa.
È vietato conferire nei contenitori assegnati alle utenze domestiche e non domestiche, nei cestini gettacarte, nei contenitori stradali per la raccolta differenziata e nei punti di prelievo del normale servizio di raccolta i seguenti rifiuti:
a. rifiuti speciali pericolosi;
b. rifiuti urbani pericolosi;
c. rifiuti urbani e rifiuti speciali per il cui conferimento siano state istituite particolari articolazioni del servizio di raccolta quali ad esempio i rifiuti ingombranti;
d. sostanze allo stato liquido;
e. materiali che possono recare danno ai mezzi di raccolta e trasporto (materiali metallici, materiali lapidei, ecc.).
È assolutamente vietato abbandonare, depositare in modo incontrollato o immettere qualsiasi tipo di rifiuto, di qualsiasi natura o stato, sul suolo, nel suolo o in qualsiasi altra matrice ambientale (es. acque superficiali e sotterranee, loro sponde e argini).
È vietato l’abbandono di mozziconi di prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi ai sensi dell’art. 232-bis comma 3 del Testo Unico Ambientale.
Per preservare il decoro urbano del centro abitato e per limitare gli impatti negativi derivanti dalla dispersione incontrollata nell’ambiente di rifiuti di piccolissime dimensioni (scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare, mascherine, volantini pubblicitari e di informazione ecc.) è vietato l’abbandono di tali rifiuti sul suolo, nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi ai sensi dell’art. 232- ter del Testo Unico Ambientale.
È vietato, da parte di chiunque, utilizzare i cestini gettacarte stradali per usi impropri ed in particolare per il conferimento delle frazioni di rifiuto prodotte nelle abitazioni domestiche o da utenze non domestiche; i mozziconi di sigarette, prima di essere introdotti nei cestini stradali ovvero inseriti negli appositi raccoglitori, devono essere ben spenti.
È altresì vietato spostare, danneggiare o ribaltare i cestini getta-carte stradali o altri contenitori della raccolta rifiuti.
È vietata l’introduzione forzata di rifiuti nei cestini gettacarte stradali nonché nei contenitori stradali per la raccolta differenziata l’abbandono di rifiuti nelle immediate vicinanze, qualora i cestini e contenitori risultassero già pieni.
Ogni utenza è sempre tenuta ad agevolare e comunque a non intralciare, con il proprio comportamento, l'attività del Gestore e degli operatori ecologici adibiti alle diverse attività.
È vietato, da parte di cittadini non aventi residenza o domicilio nei Comuni, utilizzare i servizi e i contenitori del servizio di gestione dei rifiuti urbani, per il conferimento di rifiuti urbani prodotti in altro territorio comunale, fatto salvo l'utilizzo dei cestini e contenitori stradali per i rifiuti originati e prodotti direttamente nel territorio dei Comuni da turisti, visitatori, fruitori di esercizi commerciali, ecc.
Fermo restando il divieto di cui all’articolo 256-bis del Test Unico Ambientale, su tutto il territorio comunale è vietato l'incendio e ogni altra forma di combustione dei rifiuti, sia in area pubblica che privata; eventuali manifestazioni tipiche della tradizione locale, in cui vengano bruciati materiali legnosi, devono essere espressamente autorizzate dal Sindaco con apposito atto che preveda la fissazione dei limiti e delle cautele a cui sottostare.
È vietato utilizzare canne e/o altra modalità di caduta per i rifiuti condominiali.
14. Obblighi degli operatori ecologici
Tra gli obblighi del personale addetto ai servizi pubblici di igiene ambientale rientrano anche i seguentidoveri:
limitare l'accesso ad immobili e proprietà private ai soli luoghi e locali necessari per lo
svolgimento del servizio;
segnalare tempestivamente al nucleo di polizia locale ambientale ogni violazione alle disposizioni del presente Regolamento ed alle altre norme in materia di rifiuti di cui venga a conoscenza;
indossare l'uniforme e i DPI forniti dal gestore del servizio durante l’orario di lavoro.
comportarsi in modo rispettoso nei confronti di cittadini, degli utenti dei servizi e/o di ogni altra persona o soggetto con cui entra in contatto per motivi di servizio.
TITOLO II - NORME RELATIVE AL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI URBANI
15. Perimetro di espletamento del servizio, ripartizione in zone del territorio comunale e modello di raccolta differenziata
La gestione dei rifiuti urbani deve perseguire l’obiettivo della riduzione della produzione dei rifiuti e della separazione dei flussi delle diverse tipologie di materiali che li compongono, tendendo a ridurre nel tempo il quantitativo del materiale indifferenziato non riciclabile e non recuperabile.
La raccolta dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse e pertanto l’Amministrazione Comunale è impegnata ad assicurarla in tutto il suo territorio. L’attivazione della raccolta differenziata viene preceduta da adeguato studio del tessuto urbanistico e dell’apparato commerciale e artigianale. Dovranno essere individuati i circuiti e le cadenze più appropriate per un efficace intercettamento dei rifiuti in coerenza con le indicazioni del Piano Regionale di Gestione dei rifiuti urbani.
Il servizio di raccolta dei rifiuti urbani viene effettuato entro il perimetro dell'intero territorio comunale anche se con frequenze ed orari differenti.
In tutto il territorio servito, la raccolta dei rifiuti è effettuata e programmata per zone e per tipi di raccolte in orari e giorni fissi prestabiliti, dei quali sono informate le utenze interessate. Tutte le raccolte avvengono con una frequenza tale da permettere il conferimento continuo di normali quantitativi di rifiuti da parte dell’utente.
Tutti gli utenti sono tenuti a contribuire alla salvaguardia igienico-sanitaria dei propri luoghi di residenza e dell’ambiente, organizzando anche all’interno delle abitazioni o loro pertinenze modalità di detenzione dei rifiuti per il successivo conferimento secondo le modalità stabilite nei successivi articoli del presente Regolamento.
È consentito il riutilizzo degli scarti alimentari domestici e dei rifiuti vegetali derivanti da attività di manutenzione del verde tramite compostaggio domestico, negli orti e nei giardini privati, purché non arrechi pregiudizio alla salute pubblica o all’ambiente. È vietata invece la combustione di rifiuti, sia in area pubblica che privata.
Attualmente i Comuni adottano i seguenti sistemi di raccolta differenziata:
a. domiciliare;
b. domiciliare su prenotazione per particolari tipologie di rifiuti;
c. domiciliare per particolari utenze non domestiche (utenze speciali);
d. mediante contenitori stradali adibiti a: farmaci scaduti, pile/batterie esauste, vestiti, ecc.;
e. mediante contenitori interni agli edifici;
f. mediante cassonetti presso il cimitero comunale;
g. presso il Centro Comunale di Raccolta;
h. specifica per particolari tipologie di rifiuti;
i. di prossimità da aree dedicate (interne ai borghi residenziali recintati) con contenitori per raccolta porta a porta
Il servizio di raccolta è effettuato mediante il passaggio su aree pubbliche o ad uso pubblico; il Gestore potrà accedere su aree private previo consenso scritto del proprietario e del conduttore/i solo se le aree garantiscono la possibilità di manovra e di accesso dei mezzi adibitial servizio di raccolta, senza l’utilizzo da parte dei conducenti dei mezzi di chiavi di accesso. Qualora le caratteristiche di alcune strade private siano tali da compromettere l’operatività del mezzo, sia nella manovrabilità sia nella sicurezza, i residenti dovranno conferire le diverse frazioni di rifiuti nel punto più vicino sulla strada pubblica. Nei casi in cui le utenze siano difficilmente raggiungibili (ad esempio, tratti di strada a fondo cieco, particolarmente impervi, tali da impedire o rendere difficoltoso il transito e le manovre dei mezzi operativi; località o nuclei abitativi non stabilmente presenti), può essere stabilito dall’Amministrazione Comunale il vincolo di esclusivo conferimento presso il centro comunale di raccolta o una modalità di raccolta domiciliare che rimoduli le frequenze e le tipologie di contenitori domiciliari di raccolta, comunque evitando il ricorso a contenitori stradali stabilmente ubicati sul territorio senza presidio.
Per le utenze non domestiche, nel rispetto degli standard previsti dal presente Regolamento, il servizio e la tipologia dei contenitori sarà tarata, qualora necessario, in funzione delle loro effettive esigenze e necessità, in relazione con le frequenze di raccolta, a seguito di indagine conoscitiva svolta dal Gestore.
16. Norme generali e specifiche relative alle fasi di conferimento e ai contenitori dei rifiuti
Il conferimento dei rifiuti costituisce la fase con cui i rifiuti vengono portati dagli utenti del servizio all’esterno della proprietà immobiliare da questi utilizzata o delle relative pertinenze, nel rispetto delle modalità previste dal presente Regolamento per ciascuna frazione di rifiuto, per consentireal soggetto gestore l’effettuazione delle successive fasi di gestione del ciclo dei rifiuti. Sono da considerarsi quali aree esterne alla proprietà immobiliare le strade pubbliche e le strade private di consolidato uso pubblico.
Il conferimento da parte dell’utenza ai fini della raccolta dovrà rispettare i seguenti obblighi:
a. per ogni tipologia di rifiuto il conferimento dovrà avvenire esclusivamente tramite l'apposito contenitore/sacco del colore previsto. Il servizio di raccolta dei rifiuti prevede lo svuotamento dei contenitori stabiliti per singola frazione e la raccolta dei sacchi;
b. Tutte le attrezzature e i contenitori sono assegnati alle utenze in comodato d’uso gratuito. Pertanto, laddove si termini l’occupazione dell’abitazione o si cessi
l’attività commerciale, questi dovranno essere restituiti al Comune di Cassano delle Murge per il tramite del gestore del servizio di igiene urbana. L’utente è tenuto ad utilizzarli solo per le operazioni di conferimento previste dal presente regolamento, mantenendo i medesimi in buono stato di conservazione. Nel caso di rottura o perdita di efficienza dei contenitori, il gestore del servizio deve provvedere alla sostituzione degli stessi per tutta la durata dell’affidamenti dei servizi di Igiene Urbana.
c. è vietato l’eccessivo riempimento dei contenitori rigidi, il cui coperchio deve rimanere chiuso all’atto del conferimento con maniglia in posizione antirandagismo;
d. per la raccolta dei rifiuti organici devono essere usati esclusivamente sacchi x xxxxxxxxx compostabili certificati conformi alla norma UNI EN 13432-2002;
e. imballaggi in cartoni voluminosi devono essere conferiti ben piegati, possibilmente legati, in modo da ridurne al minimo il volume;
f. per i rifiuti ingombranti ed i RAEE è consentito il conferimento senza particolari confezionamenti, direttamente presso il Centro Comunale di Raccolta od usufruendo del servizio di prelievo domiciliare con prenotazione obbligatoria; in tal caso il conferimento è effettuato sulla pubblica via;
g. il conferimento di ogni frazione differenziata dovrà avvenire, mediante posizionamento su fronte stradale adiacente al civico dell’utenza, a partire dalla ore
21.00 della sera prima del giorno di ritiro e non oltre le ore 05.00 del giorno di raccolta, senza che ciò possa in alcun modo creare intralcio o pericolo per il transito di pedoni, ciclisti e automezzi, senza causare lo spargimento di alcuna lordura su suolo pubblico e conferendo i piccoli oggetti taglienti e appuntiti in modo opportunamente protetto; eventuali modifiche agli orari di esposizione saranno rese note tramite l’eco-calendario e i consueti canali di comunicazione comunale e saranno recepite nel presente regolamento senza necessità di alcun atto aggiuntivo;
h. la raccolta dei rifiuti conferiti dalla cittadinanza dovrà essere effettuata dal Gestore entro il termine del turno di servizio, salvo fattispecie individuate e regolamentate dal Funzionario Responsabile coerentemente alle proprie attribuzioni;
i. eventuali contenitori non a perdere, assegnati all'utenza, dovranno essere ritirati al più presto possibile dalla sede stradale e accuratamente puliti, per evitare inconvenienti igienici, dopo lo svuotamento e comunque entro le ore 18.00 del giorno in cui è stato effettuato il servizio di raccolta;
x. è fatto divieto di esporre i rifiuti prima e dopo il lasso di tempo stabilito;
k. il Gestore dovrà porre particolare cura nell’asportare tutti i rifiuti eventualmente depositati intorno ai contenitori nonché alla rimozione dei rifiuti che dovessero cadere o disperdersi sul suolo pubblico nel corso delle operazioni di raccolta;
l. al termine dello svuotamento, i contenitori devono essere collocati nello stesso sito dacui sono stati prelevati, evitando di lasciarli aperti, sulla carreggiata stradale o in ordine sparso sui marciapiedi;
m. Qualora i rifiuti non siano conformi per natura a quanto previsto nel presente Regolamento e non siano di provenienza di una singola utenza certa, gli addetti al servizio provvederanno ad applicare all’esterno delsacchetto o del contenitore un avviso di non conformità e a comunicarlo tempestivamente al Settore Polizia Locale per gli accertamenti e il rilevamento delle relative infrazioni di competenza e al Settore Tecnico per opportuna conoscenza.
n. L’Amministrazione Comunale, direttamente o tramite il soggetto gestore o suoi incaricati, potrà eseguire controlli sul contenuto dei sacchetti o contenitori soltanto in forma selettiva e comunque nel rispetto delle norme sulla privacy, allo scopo di verificare le corrette modalità di conferimento. Nell'ipotesi di cui alla lettera m) e di cui al comma precedente, nel caso in cui l'utente non rispetti le prescrizioni del Regolamento, il soggetto gestore deve comunque ritirare il sacchetto o il contenitore o i rifiuti, dopoaver richiesto l'intervento dell'autorità competente a rilevare l'infrazione dell'utente.
o. i titolari di esercizi pubblici, commerciali, alberghieri, produttivi, nonché i responsabili di enti pubblici o privati presso i quali vengono collocati i contenitori sono tenuti a:
o consentire la collocazione dei contenitori in posizione idonea e protetta;
o collaborare con l'Amministrazione Comunale alla diffusione del materiale informativo sul servizio;
o comunicare all'Amministrazione Comunale ogni inconveniente connesso con il buon funzionamento del servizio;
p. le utenze non domestiche dovranno raccogliere e smaltire autonomamente i RUP e RAEE professionali, essendo vietato il conferimento al servizio pubblico;
q. i Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP) potranno essere consegnati presso il Centro Comunale di Raccolta dalle sole utenze domestiche; per pile e farmaci anche utilizzando gli specifici contenitori dislocati nel territorio;
r. gli oli alimentari usati potranno essere conferiti al Centro Comunale di Raccolta; per le utenze commerciali il Comune potrà istituire, tramite il Gestore, un apposito servizio di raccolta, gratuito, con adesione volontaria;
s. altre tipologie di rifiuto potranno essere conferite al Centro Comunale di Raccolta nel rispetto di quanto previsto dalle normative vigenti;
t. Riguardo particolari edifici condominiali e/o delle scuole, ove tecnicamente possibile, saranno determinate le modalità di conferimento dei rifiuti anche all’interno delle pertinenze dei suddetti edifici, evitando l’esposizione su suolo pubblico. Nel caso dovrà essere consentito al soggetto gestore l’accesso alle aree di pertinenza per le operazioni di svuotamento dei contenitori. Allo scopo saranno avviate istruttorie che prevedranno il coinvolgimento del soggetto gestore e dei responsabili delle strutture che dovranno sottoscrivere specifiche liberatorie per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta.
u. Risulta tra i compiti del soggetto gestore la pulizia delle aree individuate dall’Amministrazione Comunale, nonché la raccolta di tutti i rifiuti che per qualsiasi motivo si trovassero sparsi in area pubblica.
17. Norme generali e specifiche per la raccolta dei rifiuti derivanti da attività di manutenzione e pulizia del territorio
I rifiuti della manutenzione del verde pubblico come foglie, sfalci d’erba e potature di alberi e quelli derivanti da pulizia del territorio comunale effettuati da associazioni e privati cittadini preventivamente autorizzati, personale comunale o ditte incaricate dal Comune devono essere raccolti e conferiti presso il Centro Comunale di Raccolta in modo tale da non impattare sul livello di ricettività del Centro stesso.
TITOLO III - LE RACCOLTE DELLE SINGOLE FRAZIONI DI RIFIUTO
18. Frazione Organica - FORSU
Il conferimento della frazione umida (organico) dei rifiuti urbani deve essere effettuato a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato alcontratto di appalto.
In generale il conferimento dovrà essere effettuato esclusivamente in appositi sacchetti in materiale bio-compostabile a perdere, rispondente alle norme UNI EN 13432 -2002, da inserire in appositi contenitori rigidi individuali, per il successivo ritiro da parte del soggetto gestore.
Il soggetto gestore e/o il Settore Tecnico del Comune comunicherà le modalità di distribuzione o di reperimento dei sacchetti compostabili. Per il conferimento della frazione organica gli utenti sono tenuti al rispetto delle indicazioni fornite dall’Amministrazione Comunale e/o dal soggetto gestore.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità per le utenze dei borghi residenziali recintati, cioè con prelievo da parte del soggetto gestore presso ciascuna utenza, all’esterno della proprietà, o presso le aree interne ai borghi recintati appositamente individuate, dei sacchetti dai contenitori, secondo una cadenzaprestabilita e comunicata alle utenze.
Le utenze domestiche hanno ricevuto un kit di raccolta assieme ad un opuscolo informativo contenente istruzioni circa la separazione e l’esposizione dei rifiuti, un cestino sottolavello e un contenitore rigido per il conferimento al servizio di raccolta dell’umido. Sarà cura del soggetto gestore fornire il materiale sopraindicato alle nuove utenze. Le utenze provvedono a separare la frazione organica (scarti alimentari, rifiuto umido) impiegando esclusivamente l’apposito sacchetto in materiale compostabile.
Il conferimento al servizio dovrà avvenire immettendo il sacchetto in materiale compostabile, ben chiuso, nell’apposito contenitore per l’esposizione.
I contenitori dovranno essere esposti dagli utenti al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale o nelle aree dedicate (all’interno dei borghi residenziali recintati) in posizione tale da consentirne un agevole
caricamento, esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri.
Al termine delle operazioni di svuotamento i contenitori dovranno essere tempestivamente ritirati a cura dell’utente.
Le utenze non domestiche produttrici della frazione umida, verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle esigenze. Per le utenze specifiche quali, ad esempio, scuole, uffici comunali e particolari condomini, la raccolta potrà essere effettuata anche in spazi interni alla struttura nel rispetto delle condizioni igienico-sanitarie. In tali casi i responsabili della/e struttura/e dovranno sottoscrivere apposita liberatoria per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta. In tali casi, dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneo per la manovra degli automezzi del servizio, in particolare, evitando il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori.
Le utenze non domestiche che effettuano attività di trasformazione, somministrazione o vendita di alimenti, che comportano una elevata produzione di rifiuto umido (alimentari, frutta e verdura, ristoranti, bar, comunità, mense, ecc.), devono conferire i rifiuti in contenitori che saranno forniti dal gestore dei servizi IU secondo quanto previsto nel presente Regolamento. Salvo eccezioni, che saranno valutate e autorizzate dall’Amministrazione Comunale, i contenitori dovranno essere tenuti all’interno dell’utenza stessa ed esposti soltanto nelle fasce orarie e giorni dedicati alla raccolta.
19. Modalità di conferimento del rifiuto secco non riciclabile
Il conferimento della frazione rifiuto secco non riciclabile (secco residuo) dei rifiuti urbani deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
Il conferimento del rifiuto secco non riciclabile è effettuato in sacchetti a perdere in materiale plastico, esclusivamente trasparenti o semi-trasparenti, da inserire nell’apposito contenitore.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità da aree dedicate per le utenze dei borghi residenziali recintati.
È vietato introdurre nei rifiuti secchi indifferenziati materiali recuperabili o riciclabili oggetto di raccolta differenziata nonché materiali incandescenti (braci, mozziconi di sigaretta, ecc.).
È vietato conferire oggetti di grosso volume.
I contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti dovranno essere esposti dalle utenze domestiche del centro urbano ed extraurbano, ad eccezione delle utenze dei borghi recintati extraurbani, al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, in posizione tale da consentirne un agevole caricamento esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri. Le utenze dei borghi recintati extraurbani dovranno esporre i contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti nelle aree interne ai borghi individuate dagli amministratori e concordate con il gestore delle raccolte.
Le utenze non domestiche verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle relative
esigenze. Per le utenze specifiche quali, ad esempio, scuole e uffici comunali la raccolta potrà essere effettuata anche in spazi interni alle strutture nel rispetto delle condizioni igienico- sanitarie. In talicasi i responsabili della/e struttura/e dovranno sottoscrivere apposita liberatoria per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta e dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneoper la manovra degli automezzi del servizio. Si dovrà evitare, in particolare, il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori. I contenitori dovranno essere tenuti all’interno dell’utenza stessa ed esposti, in prossimità dell’attività sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, soltanto nelle fasce orarie e giorni dedicati alla raccolta.
20. Modalità di conferimento di carta e cartone
Il conferimento della frazione rifiuto carta-cartone dei rifiuti urbani deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato alcontratto di appalto.
I rifiuti riciclabili in materiale cartaceo sono indicativamente costituiti da giornali, riviste, carta utilizzata da utenze sia private che pubbliche, carta grafica in genere nonché da tutti gli imballaggi incarta e cartone.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità da aree dedicate per le utenze dei borghi residenziali recintati.
I contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti dovranno essere esposti dalle utenze domestiche del centro urbano ed extraurbano, ad eccezione delle utenze dei borghi recintati extraurbani, al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, in posizione tale da consentirne un agevole caricamento esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri. Le utenze dei borghi recintati extraurbani dovranno esporre i contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti nelle aree interne ai borghi individuate dagli amministratori e concordate con il gestore delle raccolte.
È fatto divieto di esporre o conferire la carta-cartone in buste di plastica, così come l’introduzione di materiali diversi quali sacchetti in plastica o altri rifiuti.
Le utenze non domestiche verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle relative esigenze. Per le utenze specifiche quali, ad esempio, scuole e uffici comunali la raccolta potrà essere effettuata anche in spazi interni alle strutture nel rispetto delle condizioni igienico- sanitarie. In talicasi i responsabili della/e struttura/e dovranno sottoscrivere apposita liberatoria per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta e dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneoper la manovra degli automezzi del servizio. Si dovrà evitare, in particolare, il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori. I contenitori dovranno essere tenuti all’interno dell’utenza stessa ed esposti, in prossimità dell’attività sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, soltanto nelle fasce orarie e giorni dedicati alla raccolta.
In particolare, le utenze costituite da uffici pubblici e privati sono tenute ad attivare una raccolta dedicata di carta, cartone e cartoncino.
Le utenze non domestiche produttrici di imballaggi a base cellulosica o di carta grafica dovranno effettuare il conferimento del materiale, preventivamente piegato e compattato, anche
utilizzando appositi roller, per ridurne il volume, occupando il minorspazio possibile e separato da eventuale materiale diverso (polistirolo, plastiche, ecc.).
21. Modalità di conferimento di plastica e lattine
Il conferimento della frazione rifiuto plastica-lattine dei rifiuti urbani deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
Le frazioni costituite dagli imballaggi in plastica e imballaggi in metallo e alluminio sono raccolte mediante una raccolta differenziata multimateriale.
Tra i rifiuti facenti parte della frazione riciclabile in plastica ci sono in primo luogo gli imballaggi in materiale plastico come definiti dalla Direttiva 2004/12/CE e richiamati nell’allegato E alla parte quarta del D.Lgs. 152/06; indicativamente ma non esaustivamente possono essere così individuati:
1) Bottiglie (acqua, bibite, olio, succhi di frutta, latte);
2) Flaconi dei detersivi e degli altri prodotti utilizzati per l’igiene della casa e della persona (shampoo, cosmetici);
3) Vasetti di salse, xxxxx e yogurt;
4) Bustine delle merendine;
5) Piatti e bicchieri monouso di plastica;
6) Imballaggi delle confezioni di acqua, bibite, rotoli di carta;
7) Imballaggi a bolle per elettrodomestici;
8) Buste di pasta, riso, patatine, cioccolatini, caramelle ecc;
9) Imballaggi adoperati per il confezionamento dei capi di abbigliamento;
10) Blister e involucri sagomati;
11) Vaschette per il confezionamento di gelato, xxxxxx e verdura;
12) Vaschette in plastica delle uova;
13) Reti per frutta e verdura;
14) Contenitori in plastica vuoti;
15) Confezioni rigide o flessibili in plastica per alimenti;
16) Barattoli e vaschette in plastica;
17) Fascette in plastica per legature pacchi;
18) Altri imballaggi in plastica (cassette per ortaggi e carni) da conferire direttamente da parte dell’utenza al CCR.
I rifiuti facenti parte della frazione riciclabile degli imballaggi metallici (acciaio e alluminio) possono essere cosìindividuati:
1) contenitori e bombolette vuote in materiale ferroso e non ferroso che non abbiano contenuto vernici;
2) lattine per bevande e scatolame per alimenti;
3) contenitori in metallo di prodotti per l’igiene personale o per la pulizia della casa purché completamente svuotati;
4) imballaggi in genere in metallo e banda stagnata;
5) barattoli e vaschette in alluminio e pellicole in alluminio;
6) chiusure metalliche per vasetti, tappi corona.
Il conferimento dei materiali in plastica e metallo deve essere effettuato, a cura degli utenti, imbustati in sacchi in materiale plastico a perdere esclusivamente trasparente o semi-trasparente da esporre su suolo pubblico per il successivo ritiro da parte del soggetto gestore. La fornitura e la distribuzione di tali sacchetti sarà effettuata dal soggetto gestore.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità da aree dedicate per le utenze dei borghi residenziali recintati.
I contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti dovranno essere esposti dalle utenze domestiche del centro urbano ed extraurbano, ad eccezione delle utenze dei borghi recintati extraurbani, al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, in posizione tale da consentirne un agevole caricamento esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri. Le utenze dei borghi recintati extraurbani dovranno esporre i contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti nelle aree interne ai borghi individuate dagli amministratori e concordate con il gestore delle raccolte.
È fatto divieto di introdurre materiali cartacei o comunque diversi dai materiali plastici e metallici precisati dall’Amministrazione Comunale e/o dal soggetto gestore nell’apposita campagna informativa.
Le utenze non domestiche produttrici di rifiuti di plastica secondo il presente Regolamento verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle esigenze. La fornitura e la distribuzione di tali contenitori sarà effettuata dal soggetto gestore.
Le utenze non domestiche verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle relative esigenze. Per le utenze specifiche quali, ad esempio, scuole e uffici comunali la raccolta potrà essere effettuata anche in spazi interni alle strutture nel rispetto delle condizioni igienico- sanitarie. In talicasi i responsabili della/e struttura/e dovranno sottoscrivere apposita liberatoria per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta e dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneoper la manovra degli automezzi del servizio. Si dovrà evitare, in particolare, il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori. I contenitori dovranno essere tenuti all’interno dell’utenza stessa ed esposti, in prossimità dell’attività sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, soltanto nelle fasce orarie e giorni dedicati alla raccolta.
Le utenze non domestiche produttrici di rifiuti in plastica, imballaggi plastici e metallici dovranno effettuare il conferimento del materiale, preventivamente piegato e compattato per ridurne il volume, occupando il minor spazio possibile e separato da eventuale materiale diverso (imballaggi cellulosici, carta, vetro, etc.).
È vietato introdurre la plastica e imballaggi plastici e metallici nei sacchi per il “secco residuo”.
22. Modalità di conferimento del vetro
Il conferimento della frazione rifiuto vetro dei rifiuti urbani deve essere effettuato a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
I rifiuti facenti parte della frazione riciclabile comprendente il vetro possono essere così individuati:
1) bottiglie e vasetti di vetro;
2) contenitori in vetro di prodotti per l’igiene personale o per la pulizia della casa, anche etichettati con simboli tossico, infiammabile o irritante purché vuoti e non contaminati dai materiali pericolosi precedentemente contenuti.
Il conferimento degli imballaggi in vetro deve essere effettuato, a cura degli utenti, introducendo senza utilizzo di buste in plastica i materiali in vetro privi, di liquido o sostanze, nell’apposito contenitore rigido da esporre su suolo pubblico per il successivo ritiro da parte del soggetto gestore. La fornitura dei contenitori sarà effettuata dal soggetto gestore.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità da aree dedicate per le utenze dei borghi residenziali recintati.
I contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti dovranno essere esposti dalle utenze domestiche del centro urbano ed extraurbano, ad eccezione delle utenze dei borghi recintati extraurbani, al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, in posizione tale da consentirne un agevole caricamento esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri. Le utenze dei borghi recintati extraurbani dovranno esporre i contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti nelle aree interne ai borghi individuate dagli amministratori e concordate con il gestore delle raccolte.
È fatto divieto di introdurre materiali diversi dai materiali in vetro precisati dall’Amministrazione Comunale e/o dal soggetto gestore nell’apposita campagna informativa. In particolare, è fatto divieto di introdurre ceramica, cristallo e pyrex.
Le utenze non domestiche verranno dotate di contenitori di capacità adeguata alle relative esigenze. Per le utenze specifiche quali, ad esempio, scuole e uffici comunali la raccolta potrà essere effettuata anche in spazi interni alle strutture nel rispetto delle condizioni igienico- sanitarie. In talicasi i responsabili della/e struttura/e dovranno sottoscrivere apposita liberatoria per consentire l’accesso dei mezzi di raccolta e dovrà essere garantito uno spazio circostante idoneoper la manovra degli automezzi del servizio. Si dovrà evitare, in particolare, il parcheggio di veicoli a fianco o in prossimità dei contenitori. I contenitori dovranno essere tenuti all’interno dell’utenza stessa ed esposti, in prossimità dell’attività sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, soltanto nelle fasce orarie e giorni dedicati alla raccolta.
Il conferimento del Vetro dovrà avvenire preservando l’integrità dell’imballaggio per evitare frantumazioni.
È vietato introdurre gli imballaggi in vetro nei sacchi per il “secco residuo”.
23. Modalità di conferimento della frazione vegetale (ramaglie, sfalci e lignocellulosici)
Il rifiuto frazione vegetale se costituito da piccole quantità (fiori recisi, piccole piante da vaso) è possibile inserirlo all’interno del normale circuito di ritiro dell’organico oppure se costituito da piccole potature e sfalci la raccolta avverrà a domicilio previa prenotazione telefonica al soggetto gestore purché la quantità non ecceda 5 sacchi da lt. 110 o fascine di volume equivalente che andranno esposti nei punti di raccolta delle altri frazioni di rifiuto.
Gli scarti verdi potranno essere conferiti direttamente dall’utenza presso il CCR, fatte salve le capacità di ricezione dello stesso CCR al momento del conferimento, con le stesse modalità e limiti quantitativi sopra riportati.
24. Modalità di conferimento pannolini-pannololi e traverse salva letto
Il conferimento della frazione dei rifiuti urbani costituiti da pannolini-pannololi e traverse salva letto deve essere effettuato a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
Il conferimento di tali rifiuti è effettuato unitamente al ritiro, previsto dal calendario, del rifiuto secco non riciclabile all’interno o dello stesso sacchetto del rifiuto secco o in specifici sacchetti in materiale plastico semi-trasparente forniti dal gestore.
Per le caratteristiche particolari di questo rifiuto, potranno essere previsti dei ritiri supplementari, esclusivamente dedicati ai produttori di questa tipologia di rifiuto (famiglie con persone anziane, in stato di infermità o disabilità oppure con bambini fino ai tre anni di età). Per i ritiri supplementari deve essere presentare apposita richiesta scritta mediante modulo predisposto. Il Settore Tecnico, verificato il possesso dei requisiti, autorizza il servizio supplementare di ritiro domiciliare, dandone comunicazione al soggetto gestore, con un calendario dei ritiri comunicato agli utenti.
La raccolta dalle utenze domestiche avviene con la modalità “porta a porta” o modalità di prossimità da aree dedicate per le utenze dei borghi residenziali recintati.
I contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti dovranno essere esposti dalle utenze domestiche del centro urbano ed extraurbano, ad eccezione delle utenze dei borghi recintati extraurbani, al di fuori della propria abitazione, condominio o attività, in prossimità della porta o portone di ingresso sulla pubblica Via o nelle immediate vicinanze della stessa, posizionati in modo tale da non creare intralci per il normale transito veicolare e/o pedonale, in posizione tale da consentirne un agevole caricamento esclusivamente negli orari indicati nel calendario dei ritiri. Le utenze dei borghi recintati extraurbani dovranno esporre i contenitori e attrezzature contenenti i rifiuti nelle aree interne ai borghi individuate dagli amministratori e concordate con il gestore delle raccolte.
25. Modalità di conferimento di rifiuti di pile e batterie esaurite
Il conferimento della frazione rifiuto pile e batterie esaurite dei rifiuti urbani deve essere effettuata
a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
I rifiuti di pile e batterie sono così individuati:
1) pile a bottone;
2) pile stilo;
3) batterie per attrezzature ed apparecchiature elettroniche.
Tali rifiuti devono essere conferiti sfusi negli appositi contenitori stradali posti presso i rivenditori dei beni da cui derivano i rifiuti raccolti o di beni attinenti o altre tipologie di contenitori posizionati in locali o strutture pubbliche (negozi, supermercati, scuole, ecc.).
Il soggetto gestore del servizio avrà il compito di gestire e mantenere in efficienza i contenitori ancorché forniti in dotazione alle utenze di riferimento per l’esposizione.
È vietato introdurre, o riporre a fianco dei contenitori, accumulatori al piombo che devono essere obbligatoriamente consegnati al CCR nelle modalità indicate nel presente Regolamento.
Il conferimento verrà effettuato a cura dell’utente nel rispetto di quanto previsto ai precedenti artt. 15 e 16. Inoltre, i rifiuti possono essere conferiti dall’utente presso il CCR.
26. Modalità di conferimento di rifiuti di farmaci e presidi medico chirurgici
Il conferimento della frazione rifiuto farmaci e presidi medico chirurgici dei rifiuti urbani deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
I rifiuti di farmaci e presidi medico chirurgici sono così individuati:
1) farmaci;
2) medicinali;
3) fiale per iniezioni inutilizzate;
4) disinfettanti.
Tali rifiuti devono essere conferiti negli appositi contenitori stradali o presso farmacie/parafarmacie e/o ambulatori medici riportanti la scritta “Raccolta medicinali scaduti”, privi dell’imballaggio esterno.
Il gestore del servizio avrà il compito di gestire e mantenere in efficienza i contenitori ancorché forniti in dotazione alle utenze di riferimento per l’esposizione.
Il conferimento verrà effettuato a cura dell’utente evitando sgocciolamento di liquidi. Inoltre i rifiuti possono essere conferiti dall’utente presso il CCR.
27. Modalità di conferimento di rifiuti di prodotti tessili
Il conferimento della frazione prodotti tessili dei rifiuti urbani deve essere effettuato a cura degli
utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
I rifiuti dei prodotti tessili, da conferire in buono stato, sono così individuati:
1) Indumenti usati (abiti, maglieria, biancheria, etc…);
2) Calzature (scarpe appaiate, stivali, etc…);
3) Accessori per l’abbigliamento (cinture, borsette, etc…);
4) Prodotti tessili (coperte, tende, tovaglie, stracci, etc…).
Questa tipologia di rifiuti deve essere conferita negli appositi contenitori stradali riportanti la scritta “Raccolta abiti usati”, all’interno di un sacchetto chiuso.
Inoltre, i rifiuti possono essere conferiti dall’utente presso il CCR.
È vietato introdurre nei contenitori rifiuti di altra tipologia o riporre, a fianco dei contenitori stessi, sacchicontenenti rifiuti.
28. Modalità di conferimento di rifiuti ingombranti, RAEE e beni durevoli
Il conferimento dei rifiuti ingombranti dei RAEE e dei beni durevoli deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto.
Si intendono come rifiuti ingombranti i rifiuti voluminosi prodotti nell’ambito domestico, quali materassi, mobili, divani ecc. ed altri ingombranti comprendenti anche i beni durevoli identificati dall’art. 227 del D.Lgs. 152/2006 quali: frigoriferi, surgelatori e congelatori, televisori, computer, video, lavatrici e lavastoviglie, condizionatori, materassi, mobili, divani, ecc.
Il servizio verrà effettuato mediante raccolta a domicilio su chiamata e non devono essere conferiti mediante gli ordinari sistemi di raccolta né devono essere abbandonati sui marciapiedi o sulle strade. Tali rifiuti potranno essere conferiti direttamente dalle utenze domestiche presso il CCR.
Al fine di agevolare il conferimento da parte dell’utenza, il soggetto gestore è tenuto ad attivare un numero verde per il servizio di ritiro degli ingombranti, e per l’informazione all’utenza.
Su richiesta telefonica dell’interessato, il gestore provvede alla raccolta di tali rifiuti, nei giorni previsti del ritiro, al domicilio dell’utente. In questo caso sarà compito dell’utenza stoccare il materiale su suolo pubblico in adiacenza-vicinanza all’abitazione nella fascia oraria indicata dal gestore stesso, purché in modo ordinato ed evitando che il materiale possa produrre dei percolati. L’esposizione dovrà avvenire per il tempo necessario al fine di garantire ottimali condizioni igienico-sanitarie per le operazioni di ritiro.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, denominati RAEE, così come individuati Dal D.Lgs. 14 marzo 2014, n. 49 e sono suddivisi nelle seguenti macro-categorie esemplificative:
1. Grandi elettrodomestici;
2. Piccoli elettrodomestici;
3. Apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni;
4. Apparecchiature di consumo e pannelli fotovoltaici;
5. Apparecchiature di illuminazione;
6. Strumenti elettrici ed elettronici (ad eccezione degli utensili industriali fissi di grandi dimensioni);
7. Giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport;
8. Dispositivi medici (ad eccezione di tutti i prodotti impiantati ed infettati);
9. Strumenti di monitoraggio e di controllo;
10. Distributori automatici.
Tali apparecchiature elettriche ed elettroniche, ad esaurimento della loro durata operativa, possono essere consegnate dalle utenze domestiche ad un rivenditore contestualmente all’acquisto di un bene durevole di tipologia equivalente, oppure essere conferiti al gestore del servizio secondo le modalità sopraindicate. I suddetti rifiuti possono anche essere conferiti direttamente dagli utenti presso il CCR nella misura indicata nel Regolamento della Gestione del CCR. Il conferimento è ammesso durante gli orari di apertura del Centro di Raccolta, avendo cura di evitare che il bene possa produrre sgocciolamento di liquidi nelle operazioni di consegna.
È vietato il deposito di qualsiasi materiale esternamente al CCR.
I RAEE di origine commerciale, industriale o istituzionale analoghi per natura e quantità a quelli originati dai nuclei domestici, rientrano, ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 49/2014, nelladefinizione di “RAEE provenienti dai nuclei domestici”. e possono essere conferiti dalle utenze, esclusivamente presso il CCR, che si configura come “Centro Comunale di Raccolta di RAEE” in adempimento al dettato di cui al D.Lgs. 49/2014.
I RAEE diversi da quelli citati al capoverso precedente (“RAEE professionali”) non possono essere conferiti al Centro Comunale di Raccolta, salvo che l’Amministrazione non ritenga di dover stipulare apposita convenzione con i produttori (o terzi che agiscono in loro nome) che quantifichi anche la tariffa di conferimento.
29. Oli e grassi vegetali
Il conferimento della frazione rifiuto oli vegetali dei rifiuti urbani deve essere effettuata a cura degli utenti secondo le modalità indicate nel presente Regolamento ivi compreso quanto indicato nel capitolato speciale di appalto (CSA) allegato al contratto di appalto.
Gli oli e grassi commestibili sono raccolti in via generale al Centro Comunale di Raccolta e presso le eventuali postazioni stradali distribuite sul territorio comunale.
I Comuni organizzano esclusivamente per le utenze non domestiche (quali esercizi di ristorazione collettiva, mense, ristoranti, bar, tavole calde, fast-food, etc.) che ne facciano richiesta, un servizio
di raccolta domiciliare mensile, attuato mediante il posizionamento e lo svuotamento di appositi contenitori in numero adeguato all’esigenza del singolo utente.
TITOLI IV - NORME RELATIVE AL SERVIZIO DEL CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI URBANI
30. Principi e finalità
Il Centro Comunale di Raccolta è così definito dall’art. 183, comma 1 lettera mm), del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Il Centro Comunale di Raccolta inoltre rispetta i dettami del D.M. 8 aprile 2008 e ss.mm.ii.
Al presente titolo del regolamento si applica, per la parte qui d’interesse, il D.Lgs. 3 settembre 2020, n. 116 “Attuazione della direttiva (UE) 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852 che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio”.
Il Centro di Raccolta è una struttura dedicata, presidiata ed allestita per l’attività di raccolta differenziata mediante raggruppamento dei rifiuti urbani per frazioni omogenee, conferiti direttamente dal soggetto produttore, dal detentore o depositati dal gestore del servizio pubblico per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento ovvero, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento conferiti rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative di settore al ritiro di specifiche tipologie di rifiutidalle utenze domestiche.
Il Centro di Raccolta costituisce uno strumento a supporto della raccolta differenziata di tutti quei beni e materiali che, per tipologia o dimensione, non possono essere conferiti nei contenitori domiciliari o stradali.
Pertanto, l’apertura del Centro di Raccolta permetterà:
a. il conferimento diretto alle utenze impossibilitate a consegnare i rifiuti nei giorni prestabiliti per la raccolta;
b. il conferimento diretto alle utenze che devono smaltire i rifiuti ingombranti;
c. il conferimento diretto alle utenze non domestiche;
d. il conferimento diretto alle utenze commerciali venditrici di AEE (apparecchiature elettriche ed elettroniche) che provvedono al ritiro dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche);
e. il conferimento diretto di diverse tipologie di rifiuti per le quali non è attivo un circuito dedicato di raccolta, tipo gli oli di frittura, le cartucce di toner e stampanti esauste, le lampade al neon, i contenitori vuoti di sostanze pericolose, etc.;
f. il conferimento dei rifiuti che si originano dalle feste, sagre e manifestazioni;
g. Il conferimento dei rifiuti della manutenzione del verde pubblico come foglie, sfalci d’erba e potature di alberi e quelli derivanti da pulizia del territorio comunale effettuati da associazioni e privati cittadini preventivamente autorizzati, personale comunale o ditte incaricate dal Comune.
Il Centro di Raccolta è, inoltre, a servizio del soggetto gestore per l’attività di raggruppamento dei rifiuti conferiti in forma differenziata e per l’ottimizzazione dei successivi trasporti dei rifiuti raccolti
agli impianti di recupero, trattamento o smaltimento attraverso, esclusivamente, operazioni di movimentazione e stoccaggio per partite omogenee di materiali in assenza di processi di trattamento.
La sua gestione è attività di pubblico interesse e deve essere condotta assicurando un’elevata protezione dell’ambiente e della sanità pubblica.
31. Requisiti generali del Centro Comunale di Raccolta Rifiuti
1. La realizzazione o l’adeguamento del Centro Comunale di Raccolta Rifiuti è eseguita in conformità con la normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia e deve essere autorizzata dal Comune territorialmente competente nel rispetto dei requisiti tecnici previsti dal Decreto del Ministero dell'Ambiente del 13 maggio 2009 «Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato».
2. Il Centro di Raccolta deve essere localizzato in aree servite dalla rete viaria di scorrimento urbano per facilitare l’accesso degli utenti al fine di consentire l'accesso sia alle autovetture o piccoli mezzi degli utenti, sia ai mezzi pesanti per il conferimento agli impianti di recupero e/o smaltimento.
3. Il Centro di Raccolta deve essere allestito nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute e dell'ambiente nonché di sicurezza sul lavoro e le operazioni ivi eseguite non devono arrecare alcun danno.
4. Il Centro di Raccolta deve essere dotato almeno di: una adeguata viabilità interna; un idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti; una recinzione non inferiore a 2 m di altezza; una adeguata manutenzione nel tempo delle attrezzature ivi presenti.
5. All’esterno del Centro di Raccolta devono essere previsti sistemi di illuminazione adeguata e apposita ed esplicita cartellonistica, ben visibile per dimensioni e collocazione, che evidenzi le caratteristiche del Centro stesso, le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti, gli orari di apertura e le norme di comportamento.
6. Tutte le aree interne devono essere chiaramente identificate e munite di esplicita cartellonistica.
32. Criteri generali per la gestione
1. Il gestore è tenuto a:
a) essere iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali, nella Categoria 1 “Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani” per l’attività “Gestione dei centri di raccolta”;
b) garantire la presenza di personale qualificato ed adeguatamente addestrato nel gestire le diverse tipologie di rifiuti conferibili, nonché sulla sicurezza e sulle procedure di emergenza in caso di incidenti;
c) garantire la sorveglianza durante le ore di apertura;
d) assicurare le migliori condizioni di igiene, di pulizia, di decoro e di fruibilità del Centro di Raccolta da parte dei soggetti conferenti;
e) far eseguire dal personale addetto un esame visivo dei rifiuti conferiti al fine di collocarli in aree distinte del Centro di Raccolta per flussi omogenei, attraverso l’individuazione delle loro caratteristiche e delle diverse tipologie e frazioni
merceologiche, separando i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi e quelli da avviare a recupero da quelli destinati allo smaltimento;
f) rimuovere e depositare in modo corretto i rifiuti, presenti sul suolo, accidentalmente fuoriusciti ovvero abusivamente collocati fuori dagli spazi o dai contenitori dedicati;
g) evitare danni a cose e pericoli per la salute, tutelando l’incolumità e la sicurezza sia dei singoli cittadini sia del personale adibito a fornire il servizio;
h) compilare e registrare in un archivio elettronico le schede di cui agli Allegati 1a e 1b del D.M. 08 aprile 2008 e ss.mm.ii., relative ai rifiuti conferiti al Centro di Raccolta da parte delle utenze non domestiche ed ai rifiuti avviati a recupero o smaltimento dal Centro di Raccolta;
i) trasmettere mensilmente entro il giorno 5 all’Ufficio competente del Comune i dati relativi ai rifiuti in ingresso ed in uscita nel mese precedente dal Centro di Raccolta;
j) provvedere alla manutenzione ordinaria delle recinzioni, alla conduzione e manutenzione degli impianti e delle attrezzature presenti nel Centro di Raccolta provvedendo alla voltura delle utenze-contratti;
k) mantenere aggiornata e in perfetto stato la cartellonistica e la segnaletica;
l) gestire gli impianti e le attrezzature presenti nel Centro di Raccolta nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza;
m) rispettare le prescrizioni di legge in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene del lavoro e provvedere, quindi, anche alla redazione del piano delle misure per la sicurezza dei lavoratori, secondo la normativa vigente in materia, tenuto anche conto di tutte le ulteriori misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica del personale addetto;
n) stipulare idonee polizze assicurative per la responsabilità civile verso terzi.
2. Il gestore è tenuto a predisporre e affiggere, all’ingresso e all’interno del Centro di Raccolta, appositi cartelli recanti gli articoli 40, 41, 46 e 47 del presente Regolamento.
33. Controllo del Centro di Raccolta
1. Il gestore è tenuto a nominare un Responsabile tecnico del Centro di Raccolta in possesso di idonei requisiti professionali ed a notificarlo all’Ufficio per la tutela ambientale del Comune.
2. Il Responsabile del Centro di Raccolta è tenuto a verificare che la gestione avvenga nel rispetto della normativa vigente in materia e del presente Regolamento, dando tutte le necessarie istruzioni e informazioni al personale addetto.
34. Utenze ammesse al conferimento
1. L’accesso è consentito ai soggetti regolarmente iscritti al ruolo per il pagamento della tassa/tariffa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Comune.
2. Possono conferire: le utenze domestiche, le utenze non domestiche aventi sede legale o unità produttiva nel territorio comunale, altri soggetti tenuti, in base alle vigenti normative di settore, al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche, nonchè associazioni e privati cittadini preventivamente autorizzati per attività di pulizia/bonifica del territorio, e personale comunale o ditte incaricate dal Comune svolgenti servizi di pubblica utilità.
3. Sono ammesse tutte le tipologie di rifiuto regolate dal presente Regolamento, nei limiti giornalieri e nelle quantità massime annue previste.
35. Rifiuti conferibili
1. Nel Centro di Raccolta, possono essere conferite le seguenti tipologie di rifiuto:
Descrizione Codice CER | |
imballaggi in carta e cartone 15 01 01 | |
imballaggi in plastica 15 01 02 | |
imballaggi in legno 15 01 03 | |
imballaggi in metallo 15 01 04 | |
imballaggi in materiali misti 15 01 06 | |
imballaggi in vetro 15 01 07 | |
contenitori T/FC | 15 01 10* |
15 01 11* | |
rifiuti di carta e cartone 20 01 01 | |
rifiuti in vetro 20 01 02 | |
frazione organica umida | 20 01 08 |
20 03 02 | |
abiti e prodotti tessili | 20 01 10 |
20 01 11 | |
Solventi 20 01 13* | |
Acidi 20 01 14* | |
sostanze alcaline 20 01 15* | |
prodotti fotochimici 20 01 17* | |
Pesticidi 20 01 19* | |
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 20 01 21 | |
rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche | 20 01 23* |
20 01 35* | |
20 01 36 | |
oli e grassi commestibili 20 01 25 | |
oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli 20 01 26* minerali esausti | |
20 01 27* | |
vernici, inchiostri, adesivi e resine | 20 01 28 |
detergenti contenenti sostanze pericolose 20 01 29* | |
detergenti diversi da quelli al punto precedente 20 01 30 | |
20 01 31* | |
Farmaci | 20 01 32 |
batterie ed accumulatori di cui alle voci 160601* 160602* 160603* 20 01 33* (provenienti da utenze domestiche) |
rifiuti legnosi | 20 01 37* |
20 01 38 | |
rifiuti plastici 20 01 39 | |
rifiuti metallici 20 01 40 | |
sfalci e potature 20 02 01 | |
Ingombranti 20 03 07 | |
cartucce toner esaurite 20 03 99 | |
toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17* 08 03 18 (provenienti da utenze domestiche) | |
imballaggi in materiali compositi 15 01 05 | |
imballaggi in materia tessile 15 01 09 | |
pneumatici fuori uso (solo se conferiti da utenze domestiche) 16 01 03 | |
filtri olio 16 01 07* | |
componenti rimossi da apparecchiature fuori uso diversi da quelli di 16 02 16 cui alla voce 16 02 15* (limitatamente ai toner e cartucce di stampa provenienti da utenze domestiche) | |
gas in contenitori a pressione (limitatamente ad estintori ed aerosol 16 05 04* | |
ad uso domestico) | 16 05 05 |
miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, diverse 17 01 07 da quelle di cui alla voce 17 01 06* (solo da piccoli interventi di | |
rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) | |
rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di 17 09 04 cui alle voci 17 09 01*, 17 09 02* e 17 09 03*(solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civileabitazione) | |
batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33* 20 01 34 | |
rifiuti prodotti dalla pulizia di camini (solo se provenienti da utenze 20 01 41 domestiche) | |
terra e roccia 20 02 02 | |
altri rifiuti non biodegradabili 20 02 03 | |
altre frazioni non specificate altrimenti se avviate a riciclaggio 20 01 99 | |
residui della pulizia stradale se avviati a recupero 20 03 03 | |
rifiuti urbani non differenziati 20 03 01 |
2. Nella tabella di cui al comma 1, l’asterisco * a fianco del codice CER indica la natura pericolosa del rifiuto. Tali rifiuti devono rispettare le norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute.
3. Per le utenze non domestiche, è ammesso il conferimento delle sole tipologie di rifiuto, tra quelle indicate al comma 1, che rientrano nei criteri previsti dall’allegato L-quater del d.lgs. n. 152/2006, se prodotti dalle attività riportate nell’allegato L-quinquies del medesimo decreto legislativo.
4. I rifiuti di cui al comma 1 che, per le loro dimensioni, non possono essere collocati nei contenitori stradali o domiciliari dedicati, devono essere obbligatoriamente conferiti al Centro di Raccolta.
5. Possono essere conferiti solo i RAEE originati dai nuclei domestici e i RAEE di origine commerciale, istituzionale e di altro tipo analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici.
6. Il conferimento dei rifiuti recuperabili non deve modificarne le caratteristiche, compromettendone il successivo recupero.
7. È vietato all'interno del Centro di Raccolta effettuare operazioni di disassemblaggio di rifiuti ingombranti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché prelievo di qualsiasi rifiuto.
8. Il gestore dell'impianto di destinazione dei rifiuti provenienti dal Centro di Raccolta comunica al responsabile del Centro di Raccolta la successiva destinazione delle singole frazioni merceologiche del rifiuto o delle materie prime seconde.
9. La durata del deposito di ciascuna frazione merceologica conferita al Centro di Raccolta non può essere superiore a tre mesi. La frazione organica umida deve essere avviata agli impianti di recupero entro 72 ore, al fine di prevenire la formazione di emissioni odorigene.
36. Quantità di rifiuti conferibili
1. Possono essere conferiti i rifiuti urbani in quantità compatibili con le potenzialità organizzative e la capacità ricettiva del Centro di Raccolta.
2. I rifiuti possono essere conferiti in misura non superiore a quella che normalmente produce un nucleo familiare ed in ogni caso nei limiti della capacità ricettiva del Centro di Raccolta.
3. Le quantità di rifiuti conferite sono accettate in base alla valutazione discrezionale ed insindacabile dell’operatore addetto alla gestione, previa presentazione della copia del pagamento della TARI da parte dell’utente.
4. Per le utenze domestiche, i limiti quantitativi* sono quelli indicati nella seguente tabella:
TABELLA A
Descrizione | Codice CER | Quantitativo massimo per ogni conferimento | Quantitativo massimo annuale |
imballaggi in carta e cartone | 15 01 01 | n.l. | n.l. |
imballaggi in plastica | 15 01 02 | n.l. | n.l. |
imballaggi in legno | 15 01 03 | 15 pezzi (cassette) | 50 pezzi (cassette) |
imballaggi in metallo | 15 01 04 | n.l. | n.l. |
imballaggi in materiali misti | 15 01 06 | n.l. | n.l. |
imballaggi in vetro | 15 01 07 | n.l. | n.l. |
contenitori T/FC | 15 01 10* | 15 contenitori da 1lt. | 50 contenitori da 1lt |
15 01 11* | 15 contenitori da 1lt. | 50 contenitori da 1lt | |
rifiuti di carta e cartone | 20 01 01 | n.l. | n.l. |
rifiuti in vetro | 20 01 02 | 50 kg | 200 kg |
20 01 08 | n.l. | n.l. | |
frazione organica umida | 20 03 02 | n.l. n.l. | |
abiti e prodotti tessili | 20 01 10 | 15 kg | 50 kg |
20 01 11 | 15 | kg | 50 kg | |
Solventi | 20 01 13* | 3 contenitori | 10 contenitori | |
Acidi | 20 01 14* | 3 contenitori | 10 contenitori | |
sostanze alkaline | 20 01 15* | 5 lt | 10 lt | |
prodotti fotochimici | 20 01 17* | n.l. | n. l. | |
Pesticidi | 20 01 19* | 10 contenitori da 1 lt. | 20 contenitori da 1 lt. | |
tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio | 20 01 21 | 5 pezzi | 10 pezzi | |
rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche | 20 01 23*, 20 01 35*, 20 01 36 | 2 pezzi 3 pezzi 5 pezzi | 4 pezzi 6 pezzi 10 pezzi | |
oli e grassi commestibili | 20 01 25 | 10 lt. | 50 lt. | |
oli e grassi diversi da quelli al punto precedente, ad esempio oli minerali esausti | 20 01 26* | 10 lt | 30 lt | |
vernici, inchiostri, adesivi e resine | 20 01 27* | 5 pezzi | 15 pezzi | |
Vernici, inchiostri, adesivi e resine NON contenenti sostanze pericolose | 20 01 28 | 5 pezzi | 15 pezzi | |
detergenti contenenti sostanze pericolose | 20 01 29* | 5 lt | 10 lt | |
detergenti diversi da quelli al punto precedente | 20 01 30 | 5 lt | 10 lt | |
20 01 31* | n.l. | n.l. | ||
Farmaci | 20 01 32 | n.l. n.l. | ||
batterie ed accumulatori di cui alle voci 160601* 160602* 160603* (provenienti da utenze domestiche) | 20 01 33* | 3 pezzi | 6 pezzi | |
rifiuti legnosi | 20 01 37
| n.l. | n.l. | |
20 01 38 | n.l. n.l. | |||
rifiuti plastici | 20 01 39 | n.l. | n.l. | |
rifiuti metallici | 20 01 40 | n.l. | n.l. | |
sfalci e potature | 20 02 01 | 5 sacchi/fascine da lt. 110 | 20 sacchi/fascine da lt. 110 | |
Ingombranti | 20 03 07 | 3 pezzi | 10 pezzi | |
Cartucce toner esauste | 20 03 99 | 5 pezzi | 10 pezzi | |
toner per stampa esauriti diversi da quelli di cui alla voce 08 03 17* (provenienti da utenze domestiche) | 08 03 18 | 5 pezzi | 10 pezzi | |
imballaggi in materiali compositi | 15 01 05 | n.l. | n.l. | |
imballaggi in materia tessile | 15 01 09 | n.l. | n.l. |
pneumatici fuori uso (solo se conferiti da utenze domestiche) | 16 01 03 | 4 pezzi | 8 pezzi |
filtri olio | 16 01 07* | 2 pezzi | 4 pezzi |
componenti rimossi da | 16 02 16 | 5 pezzi | 10 pezzi |
apparecchiature fuori uso diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15* (limitatamente ai toner e cartuccedi stampa provenienti da utenze domestiche) | |||
gas in contenitori a pressione | 16 05 04* | 2 pezzi | 4 pezzi |
(limitatamente ad estintori ed aerosol ad uso domestico) | 16 05 05 | 2 pezzi | 4 pezzi |
miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06* (solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) | 17 01 07 | 1 mc. | 3 mc. |
rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 17 09 01*, 17 09 02* e 17 09 03*(solo da piccoli interventi di rimozione eseguiti direttamente dal conduttore della civile abitazione) | 17 09 04 | 1 mc. | 3 mc |
batterie ed accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33* | 20 01 34 | n.l. | n.l. |
rifiuti prodotti dalla pulizia di camini (solo se provenienti da utenze domestiche) | 20 01 41 | n.l. | n.l. |
terra e roccia | 20 02 02 | 5 sacchetti | 10 sacchetti |
altri rifiuti non biodegradabili | 20 02 03 | n.l. | n.l |
altre frazioni non specificate altrimenti se avviate a riciclaggio | 20 01 99 | 1 sacco (trasparente) da lt 110 | 52 sacchi (trasparente) da lt 110 |
residui della pulizia stradale se avviati a recupero | 20 03 03 | 1 mc | n.l |
rifiuti urbani non differenziati | 20 03 01 | 1 sacco (trasparente) da lt 110 | 52 sacchi (trasparente) da lt 110 |
n.l. = nessun limite.
Le utenze NON domestiche che rientrano nei criteri di cui all’allegato L-quinquies del D.Lgs.
116/2020 possono conferire i rifiuti di cui all’allegato L-quater del D.Lgs. 116/2020 per l’efficiente gestione dei rifiuti urbani secondo i quantitativi massimi di conferimento (singoli e annuali) riportati nella seguente tabella:
TABELLA B
DESCRIZIONE | CODICE ERR | Quantitativo massimo per ogni conferimento | Quantitativo massimo annuale |
Rifiuti biodegradabili di cucine e mense | 20 01 08 | n.l. | n.l. |
Rifiuti biodegradabili - Potature e residui verdi | 20 02 01 | 5 sacchi/fascine da lt. 110 | 20 sacchi/fascine da lt. 110 |
Rifiuti dei mercati | 20 03 02 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in cartone | 15 01 01 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in carta-cartone | 20 01 01 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in plastica | 15 01 02 | n.l. | n.l. |
Plastica | 20 01 39 | 2 mc. | 20 mc. |
Imballaggi in legno | 15 01 03 | 20 pezzi (cassette) | 100 pezzi (cassette) |
Oggetti di legno quali mobili, porte o finestre, intelaiature, assi, ecc. | 20 01 38 | 2 mc. | 20 mc. |
Imballaggi in metallo di grandi dimensioni | 15 01 04 | n.l. | n.l. |
Reti metalliche, scaffalature, armadi, telai, tubi, pentole, ecc. | 20 01 40 | n.l. | n.l. |
Imballaggi costituti da più materiali uniti tra loro per conferire particolari caratteristiche di resistenza a protezione del contenuto | 15 01 05 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in materiali misti | 15 01 06 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in vetro | 15 01 07 | n.l. | n.l. |
Rifiuti in vetro | 20 01 02 | n.l. | n.l. |
Imballaggi in tessuto (sacchi di juta, ecc.) | 15 01 09 | n.l. | n.l. |
Abbigliamento | 20 01 10 | n.l. | n.l. |
Stracci, strofinacci, tende, ritagli di tessuto, ecc. | 20 01 11 | n.l. | n.l. |
Toner per stampa esauriti diversi da quelli della voce 08 01 17* | 08 03 18 | 10 pezzi | 100 pezzi |
Ingombranti | 20 03 07 | 2 mc. | 20 mc. |
Vernici, inchiostri, adesivi e resine NON contenenti sostanze pericolose | 20 01 08 | 10 lt | 120 lt |
Detergenti NON contenenti sostanze pericolose | 20 01 30 | 10 lt | 120 lt |
Vasi da fiori in plastica, cemento o terracotta | 20 02 03 | 1 mc. | 10 mc. |
Rifiuti urbani indifferenziati | 20 03 01 | 1 sacco (trasparente) da lt 110 | 52 sacchi (trasparente) da lt 110 |
Gli imballaggi che possono essere conferiti nell’ordinario circuito di raccolta (stradale o porta a porta), non devono essere portati al Centro di Raccolta (ad es. bottiglie, lattine, ecc.).
Le tipologie di rifiuti conferibili potranno essere limitate in relazione alla capacità ricettiva del Centro di Raccolta al momento del conferimento.
37. Pesatura dei rifiuti
Il gestore è tenuto a pesare i rifiuti in ingresso e in uscita, prima di inviarli al recupero e/o al riciclo ovvero allo smaltimento, suddivisi per frazioni merceologiche omogenee, a conservare le bolle di pesatura e a eseguire le relative annotazioni secondo la normativa vigente.
38. Orario di apertura
Il Centro di Raccolta è aperto al pubblico secondo quanto stabilito dal contratto di servizio con il gestore.
Il gestore è tenuto a pubblicizzare l’orario di apertura del Centro di Raccolta attraverso apposita cartellonistica installata presso il Centro di Raccolta, il sito internet proprio, dell’Aro BA/4 e del Comune.
Previa adeguata informazione all’utenza, detti orari possono essere variati secondo la stagionalità, le festività o future diverse esigenze.
Non è ammesso il conferimento dei rifiuti fuori dei giorni e degli orari di apertura.
39. Accesso dei soggetti conferenti
1. L’accesso al Centro di Raccolta è consentito a:
a) utenze domestiche:
• residenti, iscritti nei ruoli TaRi;
• non residenti, detentori di utenze domestiche ubicate nel territorio comunale, iscritti nei ruoli TaRi o affittuari di tali utenze;
b) utenze non domestiche di cui alla Allegato L-quinquies Dlgs 116/2020, esclusivamente per il conferimento dei rifiuti urbani di cui alla Tabella B dell’articolo 36, titolari di imprese con sede operativa nel territorio Comunale iscritti nei ruoli TaRi;
c) titolari di imprese di distribuzione, installazione e assistenza tecnica di apparecchiature elettriche ed elettroniche che conferiscono RAEE prodotti da utenze domestiche (o loro delegati).
2. Coloro che accedono al Centro di Raccolta devono presentare la documentazione riportata nella Tabella C
TABELLA C
UTENZE DOMESTICHE | Residenti/non residenti | Documento di identificazione / tessera sanitaria |
Delega del titolare dell’utenza qualora diverso dal titolare |
e copia del documento di identificazione del delegante (la delega verrà ritirata al momento del conferimento) |
UTENZE NON DOMESTICHE | Titolari di imprese con sede operativa nel Comune | Documento di identificazione |
Ragione sociale, P. IVA e sede operativa dell’impresa | ||
Eventuale autorizzazione o iscrizione per il trasporto dei rifiuti. | ||
Scheda dell’Allegato 1a del D.M. 8/04/2008 (da compilare a cura del Responsabile operativo del CdR) | ||
Eventuale delega del titolare dell’impresa a proprio dipendente e copia del documento di identificazione del delegante (la delega verrà ritirata al momento del conferimento) |
3. In occasione di ciascun conferimento il gestore è tenuto a compilare, in caso di utenza non domestica, la scheda di cui all’Allegato 1a del D.M. 08 aprile 2008 e s.m.i. ed a registrare i relativi dati in un archivio elettronico. La scheda è emessa in duplice copia: una è conservata dal gestore, una è consegnata all’utente.
4. Il gestore è tenuto a garantire l’accoglienza dei soggetti conferenti con un numero di operatori sufficiente a gestire al meglio il Centro di Raccolta al fine di soddisfare il normale flusso in ingresso e in uscita.
5. Il gestore è tenuto a consentire l’accesso di un numero di soggetti conferenti tale da non compromettere un adeguato controllo e vigilanza da parte del personale addetto all’accoglienza.
6. Il gestore è tenuto a limitare la contemporaneità di attività e separazione spazio temporale tra accesso dell’utenza e la gestione del sito.
40. Modalità di conferimento
1. Il soggetto conferente è tenuto a consegnare i rifiuti al Centro di Raccolta suddivisi per frazioni merceologiche omogenee ed a consentire al gestore o al responsabile l’ispezione visiva dei rifiuti stessi.
2. All’ingresso del CdR il personale addetto provvede all’identificazione dell’utente conferitore, verifica la documentazione specificata nell’art. 39 e annota i dati in apposito registro elettronico, approntato dal soggetto gestore per il monitoraggio dei conferimenti. Viene inoltre eseguito l’esame visivo dei rifiuti in modo da indirizzare l’utente verso gli spazi dedicati a ciascuna tipologia di rifiuto.
3. Il personale addetto all’accettazione ha facoltà di respingere in qualsiasi momento chiunque non sia in grado di esibire i documenti richiesti, coloro che non risultano iscritti nei ruoli TaRi, nonché coloro che intendano conferire rifiuti diversi da quelli previsti per il CdR, indicati nella cartellonistica affissa all’esterno dello stesso e resi noti sul sito internet istituzionale del soggetto gestore.
4. L’utente può entrare a piedi o con il proprio mezzo di trasporto all’interno del CdR. La portata massima ammessa per i mezzi di trasporto degli utenti è di 3,5 t.
5. Il soggetto conferente è tenuto a ridurre il volume dei rifiuti di imballaggio di carta, cartone e
plastica prima del conferimento e a seguire le istruzioni per il corretto conferimento.
6. Il deposito dei rifiuti nei contenitori dedicati è eseguito dal soggetto conferente previo assenso del personale preposto dal gestore. Laddove la particolarità del rifiuto lo richieda, il deposito dei rifiuti nei contenitori o negli spazi dedicati è eseguito dal personale preposto dal gestore. In ogni caso, il personale preposto dal gestore è tenuto ad accompagnare, assistere e coadiuvare il soggetto conferente nel deposito dei rifiuti, fornendogli tutte le necessarie informazioni e indicazioni e verificando al contempo che ciascuna tipologia sia correttamente depositata .
7. I rifiuti devono essere collocati nei contenitori dedicati suddivisi per frazioni merceologiche omogenee e in modo ordinato, avendo cura di occupare il minor spazio possibile.
8. Il ritiro gratuito di un’apparecchiatura elettrica ed elettronica presso il Centro di Raccolta può essere rifiutato nel caso in cui vi sia un rischio di contaminazione del personale incaricato del ritiro o nel caso in cui risulti evidente che l'apparecchiatura in questione non contiene i suoi componenti essenziali. Nelle predette ipotesi lo smaltimento dei RAEE è a carico del detentore che conferirà, a proprie spese, i RAEE a un operatore autorizzato alla gestione di detti rifiuti.
9. Qualora l’utente si presenti con rifiuti di diverse tipologie mescolati tra loro, è tenuto a provvedere alla loro separazione ai fini del loro scarico in forma differenziata. Qualora i rifiuti siano costituiti da più parti ulteriormente e facilmente differenziabili, l’utente è tenuto a suddividere le varie frazioni di rifiuto da depositare nei diversi contenitori.
10. In nessun caso devono essere scaricati rifiuti all’esterno degli appositi contenitori. Ad ultimazione delle operazioni di scarico, l’utente, qualora abbia provocato accidentalmente lo spargimento di rifiuti sul suolo, è tenuto a provvedere alla pulizia dello stesso, nonché ad informare immediatamente il personale preposto.
11. Il gestore è tenuto a non accettare rifiuti diversi o in quantità superiori rispetto a quelli ammessi secondo il presente Regolamento.
41. Altre norme di comportamento
I soggetti conferenti sono tenuti a:
x. trattenersi nelle aree destinate al deposito dei rifiuti per il solo tempo strettamentenecessario alle operazioni di conferimento negli appositi contenitori;
b. rispettare le indicazioni e le istruzioni impartite dal personale preposto dal gestore e quelleriportate sulla cartellonistica e sulla segnaletica;
c. porre la massima attenzione ai mezzi in manovra e rispettare la segnaletica di sicurezzain entrata e in uscita.
42. Cooperazione del gestore
Il gestore è tenuto a:
a. segnalare tempestivamente all’Ufficio competente del Comune eventuali abusi da parte dei soggetti conferenti o di terzi;
b. segnalare all’Ufficio competente del Comune ogni necessaria miglioria per il buon funzionamento del Centro di Raccolta;
c. provvedere ogni giorno alla rimozione dei rifiuti scaricati abusivamente all’esterno ovvero nelle immediate vicinanze del Centro di Raccolta ed a conferirli negli appositi scarrabili;
d. trasmettere all’Ufficio competente del Comune una relazione mensile che specifichi:
i. l’elenco dei servizi eseguiti;
ii. un prospetto recante le quantità dei rifiuti, ripartite per tipologia, conferite dai vari soggetti ammessi;
iii. la segnalazione di eventuali anomalie o problemi specifici riscontrati nel corso dello svolgimento del servizio, di eventuali atti vandalici o di fatti accidentalmente accaduti.
La relazione è trasmessa entro il quinto giorno del mese successivo a quello di riferimento, salvo che eventuali anomalie o problemi riscontrati non richiedano, per la loro natura, una comunicazione urgente e tempestiva;
e. trasmettere all’Ufficio competente del Comune i reclami provenienti dai soggetti conferenti;
f. fornire all’Ufficio competente del Comune tutte le informazioni in suo possesso necessarie per la presentazione della comunicazione annuale al Catasto dei rifiuti di cui all’art. 189 del d.lgs. n. 152/2006;
g. rendere l’accesso da remoto all’Ufficio competente del Comune agli archivi elettronici recanti i dati dei soggetti conferenti e quelli risultanti dalle schede di cui agli Allegati 1a e1b del D.M. 08 aprile 2008 e ss.mm.ii.;
h. disinfestare periodicamente il Centro di Raccolta;
i. garantire il decoro delle aree verdi presenti all’interno del CdR e la funzionalità della barriera arborea-arbustiva effettuando una adeguata manutenzione e il ripristino di quelle perite.
j. garantire che i rifiuti depositati nel CdR siano avviati al recupero/ smaltimento secondo una adeguata programmazione che tenga conto dei flussi di rifiuti in ingresso e dei volumi dei contenitori di stoccaggio presenti, in modo da consentire costantemente la possibilità di conferimento e scarico da parte degli utenti. La sostituzione dei contenitori pieni con quelli vuoti dovrebbe essere effettuata nelle prime ore di apertura giornaliera al fine di creare la maggior disponibilità di spazio prima del conferimento;
x. xxxxxxxxx, indirizzando al Centro di Riuso, laddove attivo, eventuali manufatti conferiti dagli utenti al Centro di Raccolta rientranti nelle tipologie destinabili al riuso-riutilizzo.
43. Danni e risarcimenti
1. Il gestore è responsabile di qualsiasi danno a chiunque causato, nell’ambito delle attività previste nel Centro di Raccolta, ove sia accertata la sua imprudenza, imperizia o negligenza.
2. I soggetti conferenti sono responsabili dei danni arrecati al Centro di Raccolta ovvero a terzi e sono tenuti al risarcimento dei danni, secondo la normativa vigente.
3. I Comuni non rispondono dei danni causati dal gestore e dai soggetti conferenti.
44. Controllo del Comune
1. L’Ufficio competente del Comune ovvero l’Azienda di gestione dei rifiuti urbani può effettuare i necessari controlli sul rispetto del presente Regolamento.
2. Sono fatte salve le competenze della Polizia Municipale e delle Autorità competenti in materia ambientale.
3. Il CdR è dotato di un impianto di videosorveglianza le cui acquisizioni sono utilizzate allo
scopo di prevenire ed individuare le infrazioni connesse all’asportazione dei rifiuti dal CdR e all’abbandono, in conformità a quanto stabilito dalla normativa di settore.
45. Proprietà e destinazione dei rifiuti
1. Il Comune è il legittimo proprietario dei rifiuti urbani raccolti nel Centro di Raccolta.
2. Il Comune stabilisce la destinazione dei rifiuti raccolti nel Centro di Raccolta per il conferimento agli impianti di recupero o di smaltimento.
3. I ricavi conseguiti a titolo di contributi CONAI, o a qualsiasi altro titolo, spettano al Comune.
46. Divieti
1. È vietato abbandonare i rifiuti all’esterno e all’interno del Centro di Raccolta.
2. È altresì vietato:
a) depositare nei singoli contenitori i rifiuti diversi da quelli ai quali i contenitori stessi sono specificamente dedicati;
b) collocare i rifiuti fuori dai contenitori e dagli spazi adibiti al loro deposito;
c) scaricare un quantitativo di rifiuti superiore al limite ammesso giornaliero per utenza, secondo quanto previsto dal presente Regolamento;
d) asportare rifiuti depositati nel Centro di Raccolta o effettuare cernite di qualunque genere;
e) eseguire operazioni per le quali non sia stata rilasciata l’autorizzazione secondo la normativa vigente.
47. Sanzioni
1. Per le violazioni dei divieti previsti dal presente Regolamento, ove non siano già sanzionate da norme di rango superiore, e fatta salva l’eventuale azione penale, sono applicate le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:
Violazione | Sanzione minima | Sanzione massima |
x. Xxxxxxxx nei singoli contenitori di rifiuti diversi da quelli ai quali i contenitori stessi sono specificamente dedicati. | euro 25,00 | euro 500,00 |
b. Deposito di rifiuti fuori dei contenitori e degli spazi adibiti al deposito. | euro 25,00 | euro 500,00 |
c. Scarico di un quantitativo di rifiuti superiore al limite ammesso giornaliero per utenza, secondo quanto previsto dal presente Regolamento. | euro 25,00 | euro 500,00 |
d. Asporto/prelievo/cannibalizzazione di rifiuti depositati nel Centro di Raccolta
euro 25,00 euro 500,00
2. L’applicazione delle sanzioni non esclude i diritti del Comune, del gestore o di terzi al risarcimento degli eventuali danni subiti.
3. Le sanzioni sono applicate ai sensi della Legge 24 novembre 1981, n. 689.
4. Sono preposti alla vigilanza sul rispetto delle norme del presente Regolamento la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Polizia di Stato, le Guardie Forestali, le Guardie Ecologiche Volontarie, la Guardia di Finanza oltre agli operatori di Enti e Agenzie preposti alla tutela dell’Ambiente nonché all’A.S.L.
5. Il personale preposto dal gestore alla sorveglianza del Centro di Raccolta è tenuto a verificare il rispetto del presente Regolamento e a segnalare eventuali infrazioni alla Polizia Municipale e alle altre Autorità competenti.
TITOLO V – NORME RELATIVE AI SERVIZI DI PULIZA DEL TERRITORIO
48. Definizione
Per pulizia del territorio si intende l’attività di asportazione dei rifiuti da strade e aree pubbliche, o soggette ad uso pubblico, permanentemente aperte al pubblico accesso.
49. Spazzamento
Il servizio di spazzamento del suolo del territorio comunale comprende in particolare la pulizia di strade, marciapiedi, luoghi di mercato ed ogni altra località ed area accessibile al pubblico, di proprietà pubblica o di uso pubblico, inclusa nel perimetro comunale.
Qualora si utilizzino mezzi meccanici, questi devono essere dotati di accorgimenti tecnici tali da contenere il più possibile le emissioni in atmosfera e sonore, al fine di scongiurare fenomeni di inquinamento acustico degli spazi urbani. Qualora le tecnologie a disposizione non permettano di rispettare i limiti previsti dalle norme sul rumore l’Amministrazione Comunale disporrà, con proprio provvedimento, gli orari entro i quali è possibile effettuare gli interventi in funzione delle specificità delle strade ed aree.
La frequenza e le altre modalità di svolgimento del servizio di spazzamento sono definite nel contratto di servizio fermi restando gli standard minimi di cui al presente Regolamento. Eventuali modifiche per sopraggiunta necessità sono disposte dall’Amministrazione Comunale sentito il soggetto gestore.
Sono escluse le operazioni di sgombero della neve dalla sede stradale e sue pertinenze, effettuate al solo scopo di garantire la loro fruibilità e la sicurezza del transito.
In particolare, il soggetto gestore deve effettuare la raccolta delle siringhe abbandonate rinvenute durante l’attività di spazzamento, avendo cura di dotare gli addetti al servizio, di dispositivi di protezione individuali idonei allo scopo; le siringhe raccolte devono essere avviate allo smaltimento secondo le norme previste dal DPR 254/2003.
Nelle strade ove si esegue lo spazzamento meccanizzato deve essere previsto, laddove necessario, il divieto di sosta secondo gli orari e i giorni programmati per gli interventi. L’apposita cartellonistica indicante il divieto di sosta programmato può essere fissa o mobile; nel secondo caso deve essere posizionata almeno 24 ore prima degli interventi programmati.
I residui dello spazzamento stradale devono essere avviati a trattamento/smaltimento in modo separato dai rifiuti urbani misti, attribuendo l’apposita codifica CER.
Lo spazzamento, sia manuale che meccanizzato, è effettuato dal soggetto gestore oppure dall’Amministrazione Comunale per le parti in gestione diretta.
50. Lavaggio strade
Per il servizio di lavaggio stradale l’Amministrazione Comunale definisce le modalità di esecuzione, la frequenza di intervento e la estensione delle aree di svolgimento, limitandone l’esecuzione ai soli casi in cui esso si renda necessario per le particolari situazioni di utilizzazione del territorio e caratteristiche del fondo stradale.
51. Cestini stradali
Allo scopo di garantire il mantenimento della pulizia delle aree pubbliche i Comuni, o il soggetto gestore su incarico degli stessi, provvedono all’installazione di cestini gettacarte per rifiuti di piccole dimensioni. È fatto divieto agli abitanti dei Comuni ed alle persone transitanti nel territorio comunale di gettare rifiuti nel suolo pubblico o nelle aree private del territorio comunale; per i rifiuti di piccole dimensioni è fatto obbligo dell’utilizzo dei cestini stradali all’uopo predisposti, mentre per gli altri rifiuti è fatto obbligo del conferimento secondo lemodalità specificate nel del presente Regolamento.
Le modalità di esecuzione dello svuotamento e della pulizia dei cestini e le aree servite sono stabilite dal contratto di servizio che fa riferimento al Capitolato Speciale d’Appalto relativo al contratto del servizio, che specifica anche la periodicità necessaria.
È proibito usare tali contenitori per il conferimento di rifiuti domestici, ingombranti, tossici, nocivi, pericolosi e simili.
Il soggetto gestore, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, potrà dotare i cestini stradali di coperchio semisferico o di altro sistema e forme che consentono l’immissione dei piccoli rifiuti ma impediscano il conferimento dei sacchetti o sacchi di rifiuti indifferenziati o il loro posizionamento al di sopra del cestino così da impedirne il corretto utilizzo.
52. Pulizia dei terreni non edificati
I proprietari, i locatari, i conduttori di aree non fabbricate, qualunque sia l'uso o la destinazione dei terreni stessi, devono conservarli costantemente liberi da rifiuti di qualsiasi natura e da materiali di scarto abbandonati anche da terzi.
A tale scopo le aree private urbane devono essere opportunamente recintate, munite dei
necessari canali di scolo e di ogni altra opera idonea ad evitare qualsiasi forma d'inquinamento, curandone con diligenza la corretta gestione dell’ambiente.
Qualora i responsabili di cui
sopra non provvedessero e l’accumulo
di rifiuti diventasse
pregiudizievole per l'igiene pubblica, il Sindaco intimerà ai soggetti interessati di provvedere entro un fissato termine di tempo. Trascorso inutilmente tale termine il Sindaco emanerà ordinanza in danno dei soggetti interessati, disponendo affinché il servizio pubblico esegua con urgenza i lavori di pulizia e di riassetto necessari a loro spese.
53. Pulizia aree mercatali fiere e manifestazioni
Le attività di gestione dei rifiuti urbani nei mercati cittadini devono assicurare forme di conferimento e raccolta che consentano il più elevato grado di raccolta differenziata.
Gli operatori dei mercati devono conferire i rifiuti nei contenitori dedicati, man mano che si producono, assicurando la gestione separata degli imballaggi e della frazione umida e secondo le modalità definite con il soggetto gestore.
Per la pulizia dei mercati le Amministrazioni Comunali stabiliscono le modalità specifiche di conferimento per i vari materiali con particolare riferimento alle frazioni organiche e agli imballaggi, cui gli ambulanti e gli esercenti del mercato devono attenersi.
Le Amministrazioni Comunali, tramite il soggetto gestore dei servizi, devono realizzare il servizio di pulizia dei mercati al termine degli stessi, limitando i tempi necessari alla pulizia e all’asportazione dei rifiuti.
Le Amministrazioni attivano, tramite i Vigili Urbani incaricati alla sorveglianza dei mercati ambulanti, un’opportuna azione di informazione e controllo sulla correttezza dei conferimenti da parte degli esercenti.
Al termine dell’attività di vendita i concessionari e gli occupanti dei posti vendita devono obbligatoriamente conferire i rifiuti generati secondo le modalità individuate dall’amministrazione. Gli stessi obblighi valgono per mercati o fiere occasionali, autorizzate e comunicate dal comune al gestore del servizio.
Chiunque intenda organizzare iniziative quali feste, sagre, fiere, corse ecc. o manifestazioni anche di tipo culturale o sportivo, scioperi, comizi ecc., su strade, piazze e aree pubbliche o di pubblico uso, è tenuto a far pervenire all’Amministrazione Comunale ed al soggetto gestore del servizio di raccolta dei rifiuti, con preavviso minimo di cinque giorni il programma delle iniziative indicando le aree che intendono effettivamente impegnare o utilizzare.
In ogni evento autorizzato dal Comune competente per territorio, è fatto obbligo agli organizzatori, per tutta la durata delle manifestazioni stesse, di conferire i rifiuti prodotti in modo separato negli appositi contenitori che devono essere preventivamente richiesti al gestore del servizio, in funzione delle varie tipologie di rifiuto.
Le frequenze di svuotamento sono concordate con gli organizzatori dell’evento. L’Amministrazione Comunale, in collaborazione con il gestore del servizio, garantisce la presenza dei contenitori per la raccolta differenziata dei rifiuti originati dalla manifestazione, sia dalla struttura organizzativa, sia dagli utenti, compresa la frazione organica originata da eventuali stand gastronomici.
I soggetti autorizzati sono comunque tenuti a attuare modalità organizzative e di somministrazione tali da ridurre il più possibile le quantità di rifiuti prodotti; dette modalità possono essere considerate al fine dell’erogazione di contributi o altre forme di incentivo economico- finanziario.
54. Smaltimento dei rifiuti cimiteriali
Le parti anatomiche riconoscibili, costituite da arti inferiori, superiori e parti di essi, nonché i resti mortali derivanti dalle operazioni di esumazione ed estumulazione restano disciplinate dal decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990 n. 285, recante regolamento di polizia mortuaria e successive modificazioni ed integrazioni.
Per rifiuti da esumazione ed estumulazione si intendono ai sensi del D.P.R. n. 254 del 15 luglio 2003 i seguenti rifiuti costituiti da parti, componenti, accessori e residui contenuti nelle casse utilizzate per inumazione ed estumulazione:
assi e resti lignei delle casse utilizzate per la sepoltura;
simboli religiosi, piedini, ornamenti e mezzi di movimentazione della cassa (es: maniglie);
avanzi di indumenti, imbottiture e similari;
resti di fiori inseriti nel cofano;
resti metallici di casse (ad es: zinco, piombo).
I rifiuti da esumazioni ed estumulazioni devono essere raccolti separatamente dagli altri rifiuti urbani e trasportati in appositi imballaggi a perdere flessibili, di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle altre frazioni dei rifiuti urbani prodotti all’interno dell’area cimiteriale, recanti al scritta “Rifiuti urbani da esumazionie da estumulazioni”.
Lo stoccaggio o il deposito temporaneo di rifiuti da esumazione ed estumulazione è consentito in apposita area confinata individuata dall’amministrazione comunale all’interno del cimitero, qualora tali operazioni si rendano necessarie per garantire una maggiore razionalità del sistema di raccolta e trasporto e a condizione che i rifiuti siano adeguatamente racchiusi negli appositi imballaggi a perdere flessibili di cui al precedente comma.
I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere avviati al recupero o smaltiti in impianti autorizzati ai sensi dell’articolo 208 del D. Lgs. n. 152/2006 per lo smaltimento dei rifiuti urbani. La gestione dei rifiuti da esumazioni e da estumulazioni deve favorire il recupero dei resti metallici di casse.
Per rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali si intendono:
materiali lapidei, inerti provenienti da lavori di edilizia cimiteriale, smurature e similari;
altri oggetti metallici e non, asportati prima della cremazione, tumulazione od inumazione.
I materiali lapidei, inerti provenienti da lavori di edilizia cimiteriale, smurature e similari possono essere riutilizzati all’interno della stessa struttura cimiteriale, avviati al recupero o smaltiti in impianti per rifiuti inerti.
Devono essere favorite le operazioni di recupero di altri oggetti metallici e non metallici asportati prima della cremazione, tumulazione ed inumazione.
Viene attivata la raccolta differenziata dei rifiuti verdi originati nelle aree cimiteriali e di eventuali altri rifiuti (imballaggi plastici, ecc.), con il posizionamento di appositi contenitori, recanti le istruzioni per gli utenti.
55. Aree occupate da esercizi pubblici
I gestori di esercizi pubblici che usufruiscono di concessioni di aree pubbliche o di uso pubblico, quali i bar, le trattorie, i ristoranti e simili, devono mantenere costantemente pulite le aree occupate, mettendo a disposizione anche adeguati contenitori, idonei anche per i mozziconi delle sigarette, indipendentemente dai tempi in cui viene effettuato lo spazzamento della rispettiva via o piazza da parte del gestore del servizio.
I rifiuti provenienti dalle aree in questione devono essere raccolti e conferiti, a cura dei gestori degli esercizi, con le modalità previste dal presente Regolamento in funzione delle varie tipologie di rifiuto. È vietato spazzare i rifiuti giacenti nelle aree in questione spingendoli al di fuori delle aree in uso. All’orario di chiusura l’area in dotazione deve risultare pulita.
I gestori di esercizi pubblici che distribuiscono beni e somministrazioni al dettaglio per il consumo immediato e che possono essere soggetti alla produzione di rifiuti da imballaggio o altro, quali bar, gelaterie, edicole, tabaccherie, pizzerie da asporto e simili, devono mantenere costantemente pulite le aree interessate da abbandoni di rifiuti connessi alla propria attività spazzando e raccogliendo i rifiuti anche mettendo a disposizione e tenendo vuotati adeguati
xxxxxxx, indipendentemente dai tempi in cui viene effettuato lo spazzamento della rispettiva via o piazza da parte del soggetto gestore. La gestione di tali rifiuti è a carico del titolare o conduttore dell’esercizio che vi deve provvedere in conformità al presente Regolamento.
56. Xxxxxx e scarico di merci e materiali
Chiunque effettui operazioni di carico, scarico, trasporto di merci o materiali o vendita di merce in forma ambulante deve evitare di abbandonare rifiuti sull'area pubblica. In ogni caso, ad operazioni ultimate, deve provvedere alla pulizia dell'area medesima.
In caso di inosservanza, la pulizia sarà effettuata dalla gestione del servizio di raccolta rifiuti urbani, fatta salva la rivalsa della spesa nei confronti dei responsabili inadempienti e la rilevazione del processo contravvenzionale ai sensi di legge e di Regolamento.
57. Manifestazioni e spettacoli viaggianti
In caso di manifestazioni collettive di qualsiasi genere o di spettacoli viaggianti, ovvero in ogni altro caso autorizzato dal Comune, è fatto obbligo al titolare dell’autorizzazione, per tutta la durata delle manifestazioni stesse, di conferire i rifiuti prodotti in modo separato negli appositi contenitori che devono essere preventivamente dislocati dal titolare dell’autorizzazione, in funzione delle varie tipologie di rifiuto e secondo le esigenze programmate.
Il Comune può richiedere un contributo agli organizzatori delle manifestazioni in funzione della dimensione dell’evento e dei quantitativi di rifiuto indifferenziato prodotto.
Gli enti, le associazioni, i circoli, i partiti politici o qualsiasi altro cittadino o gruppo di cittadini che intendano organizzare feste, sagre, corse, manifestazioni di tipo culturale, ecologico, sportivo o di altro tipo al di fuori di quelle rientranti nel contratto di servizio, su strade, piazze, aree pubbliche o ad uso pubblico, anche senza finalità di lucro, sono tenuti:
a provvedere allo spazzamento e raccolta dei rifiuti di qualsiasi tipo, giacenti sulle aree interessate, direttamente o mediante convenzione con il soggetto gestore del servizio di spazzamento, qualora il servizio non sia stato esplicitamente previsto nel contratto di servizio;
a conferire i rifiuti prodotti raccolti in modalità differenziata, nell'area utilizzata, negli appositi contenitori e con le stesse modalità previste per i rifiuti urbani.
Qualora le manifestazioni pubbliche siano organizzate direttamente o patrocinate dal Comune, il soggetto gestore è tenuto a provvedere allo spazzamento e raccolta dei rifiuti giacenti sull'area utilizzata.
58. Volantinaggio
Al fine di mantenere la pulizia del suolo pubblico è vietato il lancio di volantini, la collocazione degli stessi sui veicoli in sosta e la collocazione al di fuori delle proprietà private. È consentita la distribuzione di volantini mediante consegna a mano.
59. Rimozione di rifiuti scaricati abusivamente
L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati ai sensi dell’Articolo 192 del D.lgs. 152/06. In caso di scarichi abusivi su aree pubbliche o di uso pubblico, il Servizio di Polizia Locale del Comune di Cassano delle Murge provvederà ad identificare il responsabile, il quale dovrà procedere alla rimozione dei rifiuti, ferme restando le sanzioni
previste.
In caso di inadempienza, il Sindaco, allorché sussistano motivi di carattere igienico, sanitario o ambientale, dispone con ordinanza in danno dei soggetti interessati, previa fissazione di un termine perché questi provvedano alla rimozione di detti rifiuti; trascorso inutilmente tale termine, il servizio pubblico eseguirà con urgenza i lavori di pulizia e di riassetto necessari, a spese di tali soggetti.
60. Altri servizi di Igiene Urbana e Ambientale
Il soggetto gestore è tenuto secondo i tempi le frequenze e le modalità previste nel contratto di servizio:
a eseguire lo spurgo e la disostruzione di pozzetti e caditoie stradali;
ad effettuare il servizio di manutenzione, lavaggio e disinfezione dei contenitori previsti nell’ambito delle attività di raccolta presso i mercati, i cimiteri, le manifestazioni ricorrenti e per la raccolta territoriale degli ex RUP, dei cestini stradali nonché eventualmente per i casi
disciplinati dal Capitolato Speciale d’Appalto relativamente ai contenitori assegnati alle utenze non domestiche; le operazioni di lavaggio e disinfezione devono essere eseguite secondo le tempistiche stabilite dal Capitolato Speciale d’Appalto e ulteriori documenti del servizio di igiene urbana; per i contenitori ex RUP la pulizia va effettuata in cantiere sostituendo il contenitore con uno equivalente pulito; per i cestini stradali la pulizia può essere effettuata in situ. Per le attività di pulizia e disinfezione devono essere utilizzati appositi prodotti detergenti e disinfettanti approvati dal Ministero della Salute e non contenenti sostanze nocive e pericolose; la tipologia deve essere comunicata all’Amministrazione a inizio attività;
ad eseguire tutti gli altri servizi di igiene urbana esplicitamente citati nel Capitolato Speciale d’Appalto e ulteriori documenti del servizio di igiene urbana che ne specifica le modalità operative, tenuto conto delle normative in materia di sicurezza edi protezione della salute e dell’ambiente.
61. Rifiuti prodotti da animali domestici
Chi conduce animali domestici su strade ed aree pubbliche, comprese quelle verdi (giardini pubblici, parchi, etc.) è tenuto ad evitare qualsiasi contaminazione dovuta a deiezioni, provvedendo personalmente all’asporto degli escrementi solidi, ai sensi dell’articolo 1 dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 06 agosto 2013. I sacchetti contenenti le deiezioni possono essere introdotti negli specifici cestini per deiezioni.
Il Sindaco potrà emanare, in merito, ordinanze tali da richiedere comportamenti idonei, anche in base a pareri espressi dai servizi veterinario e dal competente dipartimento dell’ARPA o altri organi all’uopo competenti.
62. Raccolta Carogne animali
Le Amministrazioni Comunali provvedono alla rimozione e allo smaltimento (secondo le indicazioni del Servizio veterinario dell’ASL territorialmente competente) tramite ditte specializzate delle spoglie di animali domestici e selvatici, che non siano riconducibili a proprietari privati, ritrovati in aree pubbliche o soggette ad uso pubblico.
63. Aree di sosta temporanea
Nelle aree eventualmente assegnate alla sosta temporanea dei nomadi secondo le normative vigenti, viene istituito uno specifico servizio di raccolta le cui modalità di effettuazione sono definite con apposito atto dell’Amministrazione Comunale.
Nelle aree utilizzate dai venditori ambulanti, gli stessi dovranno farsi carico della pulizia dell’area temporaneamente occupata, secondo le normative vigenti.
64. Servizi per le persone con disabilità
Le Amministrazioni Comunali studiano e realizzano, sulla base di programmi di verifica delle esigenze delle persone con disabilità in relazione ai servizi di gestione dei rifiuti, soluzioni modificative ed integrative dei servizi stessi.
Il gestore del servizio, sulla base dei risultati dei già menzionati programmi, adotta le soluzioni organizzative e di informazione e sensibilizzazione idonee al soddisfacimento delle esigenze individuate.
TITOLO VI – DIVIETI CONTROLLI E SANZIONI
65. Divieti
Ai sensi del presente Regolamento è vietato:
1) L’abbandono, lo scarico, il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo nonchè l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee;
2) ogni forma di cernita e di prelievo dei rifiuti da contenitori altrui o dislocati sul territorio comunali e l’utilizzo di contenitori altrui o dei cestini getta-carte per lo smaltimento dei propri rifiuti domestici, nonché conferire nei cestini getta-carte rifiuti non consentiti;
3) ogni prelievo o “cannibalizzazione” dei materiali presenti presso il centro comunale di raccolta rifiuti;
4) esporre sacchetti contenenti rifiuti sulla via pubblica al di fuori dei giorni e degli orari stabiliti dall’Amministrazione Comunale;
5) l'uso improprio dei vari tipi di contenitori forniti dal soggetto gestore per la raccolta dei rifiuti;
6) intralciare o ritardare l'opera degli addetti al servizio con comportamenti che ostacolano il servizio stesso;
7) il conferimento di imballaggi voluminosi se non siano stati precedentemente ridotti o sminuzzati;
8) il conferimento nei contenitori per la raccolta dei rifiuti di materiali accesi, non completamente spenti o tali da danneggiare il contenitore;
9) lo spostamento dei contenitori dei rifiuti dalla sede in cui sono stati collocati ai fini dello svuotamento;
10) inserire nei contenitori o nei sacchetti rifiuti che possano causare lesioni;
11) conferire al servizio di raccolta rifiuti non contemplati nel presente regolamento;
12) smaltire rifiuti pericolosi al di fuori delle norme di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
13) il conferimento al servizio di raccolta di rifiuti ospedalieri;
14) l'imbrattamento del suolo pubblico o adibito ad uso pubblico con rifiuti, anche di piccole dimensioni (mozziconi di sigarette, bucce, pezzi di carta e simili), escrementi di animali, spandimenti di liquidi e sostanze inquinanti.
15) l’incendio dei rifiuti di qualsiasi tipo sia in area pubblica che privata;
16) l’utilizzo di sacchetti plastici per il contenimento di carta-cartone e vetro che vanno depositati senza sacchetti nei relativi contenitori da esporre per la raccolta;
17) l’immissione di rifiuti sciolti all’interno dei contenitori se previsto che per tali tipologie di rifiuti devono utilizzarsi idonei involucri protettivi (come per la frazione organica-umido, la frazione plastica-lattine e la frazione indifferenziabile secca residua);
18) di introdurre nei sacchetti/contenitori per la raccolta sia del rifiuto organico, che indifferenziabile, che per la carta, il vetro, la plastica e lattine, materiali diversi da quelli indicati nel presente provvedimento o comunque autorizzati dall’Amministrazione in adempimento alla normativa in vigore;
19) di depositare i rifiuti organici al di fuori degli appositi contenitori o anche di depositarli nell’apposito contenitore privi del sacchetto in materiale compostabile in mater-bi e certificati a norma UNI EN 13432-2002;
66. Controlli
Ai sensi dell'Articolo 197 del D.Lgs. 152/2006 le Province sono preposte al controllo delle diverse fasi della gestione dei rifiuti. Rimangono valide le competenze della Polizia Locale sulla base delle norme legislative e dei regolamenti comunali.
Il personale preposto al controllo è autorizzato ad effettuare le ispezioni che ritenga necessarie per l’accertamento dell’osservanza delle norme di cui al presente regolamento, ferme restando le disposizioni in materia di tutela della riservatezza.
Il Direttore dell’esecuzione del contratto provvede al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico-contabile dell’esecuzione del contratto stipulato dalla stazione appaltante assicurando la regolare esecuzione da parte dell’esecutore, in conformità ai documenti contrattuali.
67. Sanzioni
Le violazioni al presente Regolamento, ove non costituenti reato e ove non ricadenti in fattispecie espressamente previste da altre norme statali o regionali, sono punibili con sanzione amministrativa secondo quanto riportato nella seguente tabella.
Alle attività di accertamento e irrogazione delle sanzioni si applicano le disposizioni di cui al capo 1 della Legge 24.11.1981, n. 689 e ss.mm.ii., recante norme sulla depenalizzazione.
PUNTO | VIOLAZIONE | SANZIONE |
1) | Combustione di rifiuti | Da € 25 a € 500 |
2) | Conferimento del rifiuto organico con utilizzo di sacchetti NON biocompostabili a norma UNI EN 13432-2002 | Da € 25 a € 500 |
3) | Conferimento del rifiuto organico senza l’apposito contenitore rigido per l’esposizione | Da € 25 a € 500 |
4) | Introduzione di qualsiasi materiale o manufatto o rifiuto diverso da quello previsto nei contenitori e sacchetti specificatamente dedicati | Da € 25 a € 500 |
5) | Esposizione dei contenitori e attrezzature contenenti le varie frazioni dei rifiuti in giornate od orario diverso rispetto a quello previsto dal calendario dei ritiri | Da € 25 a € 500 |
6) | Conferimento del rifiuto secco non riciclabile con utilizzo di sacchetti NON semitrasparenti | Da € 25 a € 500 |
7) | Introduzione nel sacchetto del rifiuto secco non riciclabile di frazioni di rifiuti recuperabili | Da € 25 a € 500 |
8) | Conferimento del rifiuto carta e cartone con utilizzo di sacchetti in plastica | Da € 25 a € 500 |
9) | Conferimento del rifiuto plastica e imballaggi metallici con utilizzo di sacchetti in plastica diversi da quelli previsti e distribuiti dal gestore del servizio | Da € 25 a € 500 |
10) | Conferimento del rifiuto vetro senza l’apposito contenitore rigido per l’esposizione e contenuto in sacchetti | Da € 25 a € 500 |
11) | Conferimento della frazione vegetale con l’utilizzo di sacchetti non previsti dal capitolato speciale d’appalto | Da € 25 a € 500 |
12) | Introduzione nel materiale confezionato della frazione vegetale di altre tipologie di rifiuti | Da € 25 a € 500 |
13) | Introduzione di altre tipologie di rifiuti all’interno dei contenitori per i rifiuti pile e batterie e per farmaci e medicinali scaduti | Da € 25 a € 500 |
14) | Introduzione di altre tipologie di rifiuti all’interno dei contenitori per i rifiuti di prodotti tessili | Da € 25 a € 500 |
15) | Esposizione del rifiuto ingombrante, RAEE e beni durevoli in giornata diversa rispetto a quella prevista dalla giornata concordata con il soggetto gestore tramite prenotazione al numero verde | Da € 25 a € 500 |
16) | Abbandono materiali o rifiuti al di fuori del CCR | Da € 25 a € 500 |
17) | Prelievo di rifiuti o parti di essi dal CCR o effettuazione localmente di cernite/cannibalizzazioni di qualunque genere | Da € 25 a € 500 |
18) | Conferimento di rifiuti diversi o non conformi al presente Regolamento | Da € 25 a € 500 |
19) | Rilascio rifiuti di qualsiasi genere, sul suolo e nel suolo, nelle acque superficiali e sotterranee e comunque in luoghi diversi da quelli stabiliti per la raccolta rifiuti urbani anche per mancato utilizzo delle attrezzature per raccolta differenziata. | Da € 25 a € 500 |
20) | Utilizzo dei cestini stradali per il conferimento di rifiuti domestici, ingombranti, tossici, nocivi, pericolosi e simili | Da € 25 a € 500 |
21) | Mancata recinzione delle aree private | Da € 25 a € 500 |
22) | Mancata pulizia delle aree private o detenzione in aree private di rifiuti urbani interni domestici e speciali che creino disagi al vicinato o pregiudizi dell’Ambiente. | Da € 25 a € 500 |
23) | Mancata pulizia dell'area in concessione o dello spazio circostante l’accesso alle attività nei modi e nel tempo previsti, da parte dei gestori degli esercizi pubblici | Da € 25 a € 500 |
24) | Mancata pulizia dell'area in concessione e dello spazio circostante nei modi e nel tempo previsti, o mancata differenziazione dei rifiuti da parte degli organizzatori di manifestazioni ect | Da € 25 a € 500 |
25) | Dispersione sul suolo pubblico o affissione di volantini, la collocazione degli stessi sui veicoli in sosta e la collocazione al di fuori delle proprietà private | Da € 25 a € 500 |
26) | Imbrattamento del suolo pubblico a mezzo di deiezioni canine e mancata rimozione delle stesse | Da € 25 a € 500 |
27) | Imbrattamento del suolo pubblico o adibito ad uso pubblico con rifiuti, anche di piccole dimensioni (mozziconi di sigarette, bucce, pezzi di carta e simili), spandimenti di liquidie sostanze inquinanti | Da € 25 a € 500 |
28) | Mancato ritiro nelle aree private dei contenitori non svuotati e sacchi non raccolti a causa di non conformità accertate e debitamente segnalate. | Da € 25 a € 500 |
29) | Mancata restituzione delle dotazioni assegnate al gestore dei servizi di igiene urbana, quando richiesta dal Comune o in caso di vendita, locazione o ogni altro caso di variazione o cessazione dell’utenza. | Da € 25 a € 500 |
30) | Mancata pulizia dell'area durante l'occupazione e prima della restituzione, da parte di chi effettua attività ed istituisce cantieri per la costruzione, il rifacimento, la ristrutturazione o la manutenzione di fabbricati e opere in genere con occupazione di aree pubbliche o di uso pubblico | Da € 25 a € 500 |
Nei confronti di chiunque non ottemperi alle ordinanze sindacali emesse nei casi eccezionali e di urgente necessità, trovano applicazione le sanzioni penali indicate nel D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. o nell'Articolo 650 del Codice Penale, a seconda dei casi.
Nei confronti dei titolari degli enti e imprese che effettuano una delle fasi dello smaltimento dei rifiuti senza autorizzazione o senza osservare le prescrizioni previste, si applicano le sanzioni amministrative o penali indicate nel D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
Per la violazione delle condizioni di espletamento del servizio di raccolta dei rifiuti da parte della società affidataria si applicano le penalità stabilite dal capitolato speciale d’appalto del servizio.
L’applicazione della penalità o della trattenuta prevista dal CSA non estingue il diritto di rivalsa del Comune nei confronti dell’Impresa appaltatrice per eventuali danni patiti, né il diritto di rivalsa di terzi, nei confronti dei quali l’Impresa appaltatrice, rimane comunque ed in qualsiasi caso responsabile per eventuali inadempienze. Ferma restando l’applicazione delle penalità da capitolo-contratto del servizio qualora l’Impresa appaltatrice non ottemperi ai propri obblighi entro il termine eventualmente intimato dal Comune, questi, a spese dell’Impresa appaltatrice stessa, provvederà d’ufficio per l’esecuzione di quanto necessario.
L’ammontare delle ammende e l’importo delle spese per i lavori o per le forniture eventualmente eseguite d’ufficio saranno, in caso di mancato pagamento, trattenute dal Comune sulla rata del canone in scadenza.
TITOLO VII – DISPOSIZIONI DIVERSE
68. Trasporto dei rifiuti
Fatte salve le autorizzazioni di cui all’Articolo 212 del D.Lgs. n. 152/2006, il trasporto dei rifiuti deve essere effettuato con idonei automezzi, nei cui cassoni non dovrà essere presente frazione liquida (la quale se eventualmente presente dovrà essere eliminata in impianti a tal uopo autorizzati, a carico dell’impresa aggiudicataria del servizio, prima dell’ingresso agli impianti di conferimento dei rifiuti) le cui caratteristiche e lo stato di conservazione devono essere tali da assicurare il rispetto delle esigenze igienico-sanitarie secondo i principi generali di cui all'art. 2 del presente Regolamento.
I veicoli adibiti alla raccolta e al trasporto devono ottemperare alle norme della circolazione vigenti nel territorio del Comune, salvo speciali autorizzazioni che possono essere concesse dall'Amministrazione per agevolare lo svolgimento del servizio pubblico.
69. Pesata dei rifiuti urbani
La pesata dei rifiuti urbani destinati al recupero o allo smaltimento sarà effettuata al momento del conferimento presso gli impianti di destinazione dei rifiuti, a cura del gestore degli impianti stessi.
Il gestore è tenuto a trasmettere all’Amministrazione (uffici tecnici competenti) copia dei formulari di identificazione dei rifiuti (o altro documento normativamente comprovante l’avvenuto conferimento dei rifiuti ed il relativo peso a destino) entro due giorni dall’avvenuto scarico.
70. Rispetto del D.Lgs. 81/2008
Il soggetto gestore è tenuto alla piena e totale osservanza delle disposizioni del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.; dovrà quindi ottemperare alle norme di tutela della salute e di prevenzione degli infortuni, dotando il personale di indumenti appositi e di mezzi di protezione atti a garantire la massima sicurezza in relazione ai servizi svolti e dovrà adottare tutti i procedimenti e le cautele atte a garantire la loro incolumità e quella di terzi.
Il soggetto gestore ha l’obbligo, all’atto della stipula del contratto e comunque prima dell'inizio dei servizi, di:
a) comunicare il nominativo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione nonché il nominativo del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, così come previsti dal D.Lgs. 81/2008;
b) dichiarare che i mezzi, macchinari ed attrezzature utilizzati nei servizi e nel CCR sono conformi alle normative vigenti in materia di sicurezza;
c) dichiarare che i propri dipendenti addetti allo svolgimento dei servizi sono informati dei rischi legati all’attività lavorativa così come previsto dal D.Lgs. 81/2008;
d) presentare al Comune, prima della firma del contratto e comunque prima dell'inizio dei servizi,
il Documento di Valutazione dei Rischi così come previsto dalla normativa vigente;
e) comunicare l’elenco del proprio personale da impiegarsi per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente Regolamento, con le relative qualifiche di inquadramento; ogni variazione al predetto elenco, dovrà essere comunicata al Comune entro 15 gg. dal suo verificarsi.
Il soggetto gestore sarà pertanto ritenuto responsabile della corretta adozione ed applicazione delle norme di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Le gravi e/o ripetute violazioni delle disposizioni riportate in questo Regolamento e di quelle di cui al D.Lgs. 81/2008 da parte del soggetto gestore, previa la sua formale costituzione in mora, costituiscono causa di risoluzione del contratto in suo danno.
71. Osservanza di altre disposizioni e regolamenti comunali
Per quanto non espressamente contemplato dal presente Regolamento, si applicano le norme di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., nonché quanto previsto dai regolamenti comunali di igiene- sanità e di polizia urbana e dalle leggi e disposizioni regionali inerenti i rifiuti urbani.
72. Efficacia del presente Regolamento
Il presente Regolamento entra in vigore, ai sensi dell’art. 5 dello Statuto Comunale, al compimento del periodo di deposito presso la Segreteria Comunale della durata di dieci giorni, da effettuare successivamente all’esecutività della relativa delibera di approvazione.
Ogni precedente disposizione regolamentare comunale in materia si intende espressamente abrogata con il presente Regolamento.