Protocollo d’Intesa tra
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Protocollo d’Intesa tra
Comune di Chieti
(Assessorato alle Politiche Sociali, Pari Opportunità, Polizia Municipale)
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Prefettura – U.T.G. di Chieti
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Questura di Chieti – Polizia di Stato
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Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti
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Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale
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Centro antiviolenza donna Cooperativa Alpha
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ASL 02 di Chieti – Vasto – Lanciano
(Consultorio pubblico, Ser. D., Ginecologia ed Ostetricia, Pronto Soccorso, Pediatria)
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Caritas Diocesana
(Centro di ascolto diocesano, Casa di accoglienza Mater Populi Teatina)
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Comunità Xxxx Xxxxxxxx XXXXX
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Istituto San Camillo De Lellis
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Fondazione “Figlie dell’Amore di Gesù e Xxxxx”
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CNA/ Patronato Epasa
organismi costituendi la
“Rete contro la violenza verso le donne e di genere della Città di Chieti”
PREMESSO CHE
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La Convenzione del Consiglio d'Europa fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (ratificata dall’Italia con la legge n. 77 del 27 giugno 2013) definisce la “violenza nei confronti delle donne” come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata.
Gli Organismi Internazionali (ONU, UE) riconoscono e definiscono la violenza contro le donne una violenza basata sul genere, ovvero: “la violenza contro le donne è la manifestazione di una disparità storica nei rapporti di forza tra uomo e donna, che ha portato al dominio dell’uomo sulle donne e alla discriminazione contro di loro, e ha impedito un vero progresso nella condizione delle donne” - (Definizione delle Nazioni Unite – 1993 – Dichiarazione sull’Eliminazione della Violenza Contro le Donne).
Il fenomeno della violenza maschile contro le donne è un crimine e rappresenta una violazione fondamentale dei diritti umani che attraversa tutte le culture, le classi, le etnie, i livelli di istruzione, di reddito, e tutte le fasce di età, rappresentando la manifestazione più brutale della disparità storica nei rapporti di forza tra i generi, che ha frenato e a volte impedito l'autonomia, l'autodeterminazione e le scelte di libertà delle donne di tutto il mondo. Il fenomeno comprende tutti gli atti di violenza fondati sul genere, ossia diretti contro una donna in quanto tale, e provoca in chi la subisce importanti danni alla salute psico-fisica aggravando la loro situazione di vulnerabilità e il rischio di esclusione sociale sia delle donne e che dei minori.
Il sostegno unito alla eventuale protezione delle donne e dei bambini/e che hanno vissuto o che vivono nella violenza in ambito domestico è individuato come una priorità che richiede un intervento coerente e costante che coinvolge tutti gli attori della comunità, in quanto hanno bisogno di un'assistenza e protezione speciali a motivo dell'elevato rischio di vittimizzazione secondaria e ripetuta, di intimidazione e di ritorsioni connesse a tale violenza (Direttiva UE sulle Vittime 2012/29/UE).
Le statistiche mondiali contenute nei report dell’OMS riferiscono che nel mondo una donna su tre subisce nella vita una qualche forma di violenza e le statistiche comunitarie rilevano che una donna su tre (33%) ha subito violenza fisica e/o sessuale dopo i 15 anni, e una donna su tre (32%) è stata vittima di comportamenti di abuso psicologico da parte del proprio partner, attuale o precedente (Indagine FRA del 2012).
I dati Istat (indagine “La violenza e i maltrattamenti contro le donne dentro e fuori la famiglia” del 2006) sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne dicono che 6 milioni 743 mila donne dai 16 ai 70 anni nel corso della loro vita hanno subito una violenza fisica o sessuale, mentre 2.077.000 donne hanno subito comportamenti persecutori (stalking), il 14,3% delle donne ha subito almeno una violenza fisica o sessuale all’interno della relazione di coppia e circa il 96% dei casi di violenza subita dal partner non viene denunciato.
CONSIDERATO CHE
Il tema della violenza nella legislazione nazionale italiana viene trattato, sotto l’aspetto penale dalla
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L. n. 66 del 1996 dalla L. n. 269 del 1998 Norme contro lo sfruttamento della prostituzione e pornografia e dalla L. n. 38 del 2006 Lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e pedopornografia anche a mezzo internet, dalla L. n. 38 del 23 aprile 2009, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza, nonché in tema di atti persecutori, che ha inasprito le pene per la violenza sessuale, introdotto il reato per atti persecutori, ovvero lo stalking, e ha riconosciuto l’importanza dell’istituzione, sul territorio, dei Centri Antiviolenza; e sotto l’aspetto civile dalla L. n. 154 del 2001 “Misure contro la violenza nelle relazioni familiari”. Più recentemente, è stato convertito nella legge n. 119 del 15 ottobre 2013, il decreto legge recante provvedimenti urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere. Con la legge n. 77 del 27 giugno 2013 è stata ratificata la Convenzione del Consiglio d'Europa fatta a Istanbul l'11 maggio 2011 sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.
A livello nazionale nel 1999, il Governo Italiano ha promosso e sostenuto l’attivazione di una Rete Antiviolenza tra le città Urban Italia, che nel 2005 con il Progetto Arianna sono stati realizzati protocolli d’intesa volti ad individuare ed attuare strategie e interventi più incisivi per contrastare adeguatamente il fenomeno, quali l’avvio di una Rete nazionale antiviolenza e l’attivazione del numero verde “1522” di pubblica utilità. Nel 2010 è stato attuato il primo Piano nazionale contro la violenza e lo stalking, grazie al quale sono stati realizzati importanti progetti pilota volti all’emersione del fenomeno, alla sua analisi ed elaborate buone prassi metodologiche ed operative.
La Regione Abruzzo ha emanato la Legge n. 31 del 20.10.2006 “Disposizioni per la promozione e il sostegno di Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza” finalizzata a favorisce l’apertura e la sostenibilità nel territorio regionale di strutture per la protezione e il sostegno delle donne e del loro figli che vivono in situazioni di violenza.
Il Comune di Chieti ha aderito, con delibera G.M n 1586 del 30 luglio 2013, alla Campagna “ 365 giorni No “alla violenza sulle donne e di genere, attivando diverse iniziative nei Servizi Sociali; ha inoltre collaborato fin dal 2008/2009 con la Cooperativa Alpha, per la promozione e l’implementazione del Centro Antiviolenza Donne, con azioni mirate alla prevenzione e protezione delle donne dalla violenza di genere. Il Comune di Chieti ha anche attivato in convenzione con la Cooperativa Alpha dal 2010 lo sportello antiviolenza donna, dal 2012 con la L.R.31/06 ha promosso il Centro Pilota antiviolenza donna e dal 2013 l’Implementazione del Centro Antiviolenza stesso.
RICORDATO CHE
La violenza di genere si presenta generalmente come una combinazione di violenza fisica, sessuale, psicologica ed economica, con episodi che si ripetono nel tempo e tendono ad assumere forme di gravità sempre maggiori, immettendosi nel solco del "ciclo della violenza" e che subire violenza è un’esperienza traumatica che produce effetti diversi a seconda del tipo di violenza subita e della persona che ne è vittima e che le conseguenze possono essere molto gravi, fino a giungere ai femminicidi.
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La violenza di genere contro le donne necessita di essere nominata e riconosciuta perché possa essere svelata e affrontata, soprattutto attraverso la costruzione di un lavoro di rete tra soggetti pubblici e privati che operano nello stesso contesto territoriale, al fine di creare un sistema efficace di protezione e di supporto nel complesso percorso di uscita dalla violenza.
La violenza di genere contro le donne è un problema sociale che necessita della corresponsabilità di attori pubblici e privati.
Nell’agire per un reale contrasto e per il mantenimento di una società in cui la libertà e i diritti ad essa connessa siano la base dei rapporti che la fondano.
La costituzione di una rete territoriale antiviolenza rappresenta quindi un presupposto indispensabile per un efficace lavoro di raccordo interistituzionale.
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Il presente Protocollo d’Intesa è il risultato di un percorso condiviso fra diverse realtà locali, istituzionali ed associative, già attive da tempo sul territorio del Comune di Chieti, ognuno, nella propria specificità di intervento, reputa opportuno formalizzare con il presente atto una rete stabile denominata “Rete contro la violenza verso le donne e di genere della città di Chieti” che integri le competenze e le risorse di ciascun componente e garantisca lo sviluppo di azioni mirate alle seguenti finalità:
• diffondere la cultura dei diritti della persona e del rispetto tra i generi;
• facilitare l'instaurarsi di stabili relazioni fra istituzioni, associazioni, agenzie pubbliche e private, raccordando e mettendo in rete quanto è già esistente nel territorio per combattere la violenza nei confronti delle donne, la violenza basata sul genere e le sue discriminazioni;
• mettere a punto azioni integrate tra i diversi organismi in tema di violenza nei confronti delle donne, per garantirne un’adeguata protezione e supporto;
• promuovere l'assunzione di responsabilità e stimolare una presa di coscienza collettiva sul tema da parte di tutti i settori sia pubblici che privati;
gli obiettivi dell’accordo sono:
1. promuovere strategie pubbliche di intervento contro la violenza verso le donne e di genere mettendo a disposizione risorse umane e finanziarie;
2. favorire l’emersione, lo studio e l'analisi del problema ad oggi ancora sommerso, attraverso:
• la promozione di una raccolta dati sulla violenza anche attraverso la sperimentazione di un set di indicatori comuni;
• la promozione di campagne di informazione e di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza anche con l’ausilio delle nuove tecnologie;
• la promozione di momenti di aggiornamento professionale e formazione degli operatori/trici che impattano nel percorso di uscita dalla violenza;
• lo sviluppo di progetti comuni di prevenzione in particolar modo rivolti alle nuove generazioni;
3. condividere ulteriori protocolli operativi e procedure, nonché armonizzare quelli già esistenti sul tema, per dotare il territorio di Chieti di un sistema di intervento efficace e che integri, in un’ottica di genere, le competenze di tutte le professionalità coinvolte;
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4. monitorare le attività realizzate dai singoli organismi e in comune, valutandone l’impatto, i punti di forza e di criticità;
5. promuovere, secondo una logica integrata e multidisciplinare, da subito azioni per affrontare le seguenti aree di criticità:
• la definizione del percorso della donna, sola o con minori, in situazione in emergenza, coinvolgendo FF.OO., Centro antiviolenza, Pronto Soccorso;
• la produzione di materiale informativo contenente la mappatura degli organismi componenti la rete;
• la promozione della formazione in merito alla valutazione del rischio;
• l'elaborazione di una metodologia per l'ascolto della vittima e primo colloquio;
• l'elaborazione di una scheda comune di primo contatto finalizzata alla raccolta strutturata di dati e informazioni connesse al fenomeno nella realtà locale;
• la definizione del percorso specifico e integrato per minori testimoni di violenza assistita.
La Rete cittadina si compone di un referente per ciascun nodo e opera attraverso un Tavolo interdisciplinare di lavoro che avrà il compito di sviluppare un piano annuale e di valutarne la realizzazione, verificarne l’andamento ed adottare azioni correttive sullo stesso allorquando si renda necessario. Qualora se ne ravvisi la necessità si potrà procedere per gruppi di lavoro e per l'approfondimento di alcuni argomenti specifici, coinvolgere rappresentanti ed esperte/i di Istituzioni e/o Associazioni, oltre alle parti firmatarie.
L'attuazione degli obiettivi del presente Protocollo di Intesa verrà garantita dall'impulso del Comune di Chieti quale coordinatore generale e dal coordinamento tecnico scientifico affidato al Centro antiviolenza donna Cooperativa Alpha.
Il Comune e la Cooperativa assicurano l'organizzazione e l'integrazione delle attività, promuovono gli incontri periodici della Rete antiviolenza cittadina garantendo la comunicazione interna.
Le modalità di attuazione della collaborazione verranno concordate nel rispetto della normativa vigente, tenuto conto delle specifiche responsabilità e competenze in capo a ciascuna parte firmataria.
IMPEGNI DELLE PARTI FIRMATARIE
La Prefettura di Chieti, nel suo specifico ruolo di rappresentanza generale del Governo nella Provincia, nella sottoscrizione del presente accordo si farà carico di condividere con i firmatari i principi, le finalità e gli obiettivi della rete cittadina e di partecipare ad occasioni di confronto allargato sul tema, di divulgazione delle azioni condotte e dei risultati conseguiti.
Tutti gli organismi, attori della Rete contro la violenza sulle donne e di genere della città di Chieti, si impegnano a:
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• designare una/un referente e una/un sua/o sostituta/o che parteciperà attivamente agli incontri programmati;
• promuovere attraverso i propri canali di comunicazione azioni comuni di sensibilizzazione e di informazione anche mediante campagne pubblicitarie, soprattutto in occasione di specifiche giornate dedicate alla lotta contro la violenza maschile sulle donne, come il 25 novembre;
• promuovere e partecipare a progetti specifici sul tema della violenza basata sul genere;
• promuovere le attività della Rete antiviolenza nelle opportune Sedi istituzionali;
• non utilizzare lo strumento della mediazione familiare nei casi di violenza;
• segnalare e indirizzare le donne che subiscono violenza al centro antiviolenza territoriale ai sensi della L. 119/2013 e L.R. 31/2006.
Inoltre, ciascun organismo si impegna a redigere le proprie procedure interne e a condividere con le altre parti firmatarie un unico Manuale di intervento integrato, che riguarderà in particolare:
• l' emergenza;
• la presa in carico e il percorso della donna;
• il supporto ai minori testimoni;
• le azioni a supporto dell'uscita dalla violenza;
• l’ospitalità.
Ciascun organismo, infine, si impegna a fornire ed aggiornare le informazioni sul proprio Ente e sui propri servizi, al fine di redigere una mappatura delle risorse locali.
Primo impegno comune della Rete sarà la produzione di un Manuale d’intervento integrato e la produzione di materiale informativo specifico che sarà diffuso ad ogni singolo organismo firmatario.
ULTERIORI IMPEGNI SPECIFICI DELLE SINGOLE PARTI FRIMATARIE
Ciascun organismo, attore della Rete contro la violenza sulle donne e di genere della città di Chieti, si impegna inoltre a promuovere, attuare e mettere in rete azioni di propria competenza, nello specifico:
Comune di Chieti - Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, nell'ambito delle proprie funzioni istituzionali a:
• promuovere strategie di intervento contro la violenza verso le donne e di genere a livello locale e regionale;
• svolgere un ruolo propulsivo e di garante al funzionamento della rete anche attraverso i propri servizi territoriali e la collaborazione con il centro antiviolenza donna Cooperativa Alpha;
• promuovere la stipula delle opportune convenzioni con le strutture di ospitalità;
• promuovere l'approccio di genere e la programmazione di linee di azione specifiche sul tema del contrasto alla violenza da inserire nel Piano di Zona Socio Sanitario;
• dare visibilità alle attività della Rete sul sito istituzionale del Comune;
• attivare il rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno.
Comune di Chieti - Servizio Politiche Sociali, nell’ambito delle attività ordinarie e della presa in carico del nucleo familiare:
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• svolgere un ruolo attivo nella rilevazione dei casi di violenza, attraverso le indagini socio- ambientali sul conto dei genitori e dei minori con riferimento alle condizioni di vita individuale, familiare e sociale;
• garantire le procedure volte a favorire l’emersione del fenomeno e collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere;
• collaborare in maniera sinergica con il Centro Antiviolenza donna Cooperativa Alpha, in particolar modo nei casi di co-progettazione del percorso di uscita dalla violenza della donna e delle proprie figlie/i minorenni.
• promuovere con il Centro Antiviolenza donna Alpha incontri periodi della rete antiviolenza cittadina garantendo il raccordo la comunicazione interna.
Comune di Chieti - Corpo di Polizia Municipale
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio
• Il Corpo di Polizia Municipale riceve e gestisce le richieste di primo intervento da parte di cittadini in difficoltà, individuando possibili situazioni di violenza, predisponendo i dovuti controlli e promuovendo un’assistenza adeguata.
• Fornisce informazioni su servizi, attività e progetti in ambito comunale e aiuta ad accedere ai Servizi Sociali ai quali ci si può rivolgere in caso di difficoltà personali e familiari.
• Indirizza verso Strutture di accoglienza, in accordo con altre figure istituzionali, le donne che, avendo subìto violenza e maltrattamento, necessitano di ospitalità, di protezione per sé e per i figli, quando sono presenti.
• Si raccorda con operatori sociali e sanitari, privato sociale e altre forze di polizia, presenti sul territorio teatino, al fine di contrastare il fenomeno della violenza e del maltrattamento.
• Promuove il ruolo sociale e l’attività della Rete antiviolenza nelle opportune Sedi istituzionali.
• Si impegna a dare visibilità alle attività della Rete sul sito istituzionale del Comune.
• Collabora al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
• È in grado di fare emergere situazioni di violenza mediante l’attività del proprio Ufficio Informazioni, che si occupa di controlli a più livelli, quali: accertamenti per immigrazioni e/o emigrazioni nel territorio comunale; verifiche per conto di Tribunali, Prefetture, Inail, Inps, oltre forze di polizia, altri Comuni; accertamenti su condizioni familiari, socio-economiche, obbligo scolastico; verifiche incrociate con altre forze di polizia o altri Enti pubblici; indagini svolte su delega dell’Autorità Giudiziaria.
Questura di Chieti – Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio:
• svolgere un ruolo attivo nel supporto e nella protezione delle donne che subiscono violenza nell’ambito di un’azione sinergica con altri partner della rete, in particolar modo in caso di emergenza;
• garantire la collaborazione dell’intero servizio, intesa quale partecipazione degli operatori agli incontri, alle attività di aggiornamento anche in contesti interistituzionali e la disponibilità a ad una attività di confronto sul fenomeno.
• impegnarsi a che il dialogo con le donne che abbiano subito qualsiasi forma di violenza avvenga ad opera di personale specializzato al fine di garantire sia l’efficacia dell’azione investigativa che la protezione della persona offesa.
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Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio:
• garantire la periodica revisione delle direttive e protocolli emessi per le indagini sulla violenza di genere, così da verificarne l’efficacia e provvedere agli eventuali adeguamenti;
• assicurare nei casi necessari l’adozione delle misure previste per la protezione delle vittime nell’ambito di un’azione sinergica con gli altri partner, in particolar modo nei casi di urgenza e pronto intervento;
• favorire l’assegnazione dei procedimenti in modo che le denunce o le querele presentate contro il medesimo soggetto (per reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori o molestie) siano esaminate e trattate dal medesimo magistrato, così da assicurare una visione unitaria rispetto a più reati di cui è imputato;
• assegnare alla Polizia giudiziaria le direttive necessarie per una adeguata tutela della donna che subisce violenza, una tempestiva escussione delle persone informate sui fatti e in generale per un celere svolgimento delle indagini;
• promuovere, per quanto possibile e compatibilmente con eventuali esigenze investigative l’acquisizione delle dichiarazioni testimoniali della vittima, con incidente probatorio ed eventualmente in ambiente protetto;
• favorire il coordinamento tra i vari organismi operanti sul territorio e le opportune attività di Formazione;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
ASL 02 di Chieti – Pronto Soccorso Generale
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio:
• implementare percorsi condivisi con le Istituzioni, le Associazioni ed Enti impegnati per lo stesso scopo;
• promuovere l’implementazione di un dispositivo specifico in caso di violenza sessuale;
• fornire all’interno della propria struttura l'accoglienza, l'assistenza sanitaria, la gestione delle urgenze e la breve osservazione in attesa dell’affidamento ai servizi territoriali e, ove la vittima lo richieda, al coinvolgimento del Centro Antiviolenza Donna Alpha;
• fornire all’interno della propria struttura al proprio personale formazione specifica attraverso l’attivazione di corsi interni alla Struttura, e di informazione sia per gli operatori che per l’utenza e all’implementazione di protocolli operativi interni coinvolgendo anche altre UU.OO. (pediatria, ginecologia, ortopedia, medicina legale e psichiatria);
• assegnare un codice di priorità alla paziente che dichiara di aver subito violenza e seguire l’iter di intervento secondo le procedure interservizio adottate;
• individuare un locale attiguo alla sala di attesa del Pronto Soccorso ma strutturalmente separato in modo da salvaguardare la privacy della donna che dichiara di subire violenze dove la paziente verrà visitata, medicata e dove sarà possibile il colloquio con altre figure (es. psicologo o anche ove richiesto dalla normativa, con gli operatori delle forze dell’ordine) o la visita del ginecologo;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
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ASL 02 di Chieti – Consultori familiari
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio:
• svolgere un ruolo attivo nella rilevazione della violenza, nell’azione svolta durante l’ ascolto e la prima accoglienza;
• collaborare sinergicamente con il Centro Antiviolenza Cooperativa Alpha nei casi di violenza contro le donne;
• condividere con il Centro Antiviolenza donna Alpha azioni di prevenzione sul territorio, all’interno delle scuole e verso le giovani generazioni;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
ASL 02 di Chieti – Dipartimento per le Dipendenze
Nell’ambito delle attività ordinarie del servizio:
• fornire consulenza specializzata su richiesta della rete di servizi o della donna stessa;
• fornire risposte di carattere terapeutico nel caso si configuri un quadro clinico con elevato disagio psichico-relazionale;
• fornire informazione e formazione sul rapporto tra violenza sulle donne e uso di sostanze stupefacenti / alcol;
• favorire l'accesso preferenziale, per la presa in carico nel Ser.D., per le donne inviate dai Servizi della rete, indipendentemente dalla residenza della donna;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Centro antiviolenza donna “Cooperativa Alpha”
Nel suo specifico ruolo di luogo dedicato all'accoglienza delle donne e alla progettazione di percorsi personalizzati di uscita dalla violenza, si impegna a:
• garantire per le ore di apertura del centro, con la propria equipe multidisciplinare esclusivamente femminile e specializzata: l’accoglienza e le informazioni telefoniche; i colloqui di accoglienza; i colloqui informativi di carattere legale, il sostegno psicologico; l’attivazione di interventi di allontanamento, di accompagnamento e d’orientamento all’utilizzo delle risorse e ai servizi presenti sul territorio (ai sensi della Legge regionale 31/2006);
• stimolare la presentazione e la gestione di progetti comuni sugli obiettivi condivisi, implementando le azioni già realizzate;
• rendere disponibile il patrimonio di saperi e conoscenze al fine di realizzare azioni formative, di sensibilizzazione, di informazione, di ricerca, sui temi della violenza verso donne e minori e della sua prevenzione;
• collaborare in maniera sinergica con il Comune di Chieti nell’attivazione del tavolo interdisciplinare e nell’implementazione delle attività programmate e nelle priorità individuate nel Protocollo;
• contribuire all’elaborazione e alla raccolta dati, curando la predisposizione degli strumenti e l’informatizzazione dei risultati ed il sito web appositamente dedicato.
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Caritas Diocesana di Chieti - Centro di ascolto
• Contribuire l'emersione del fenomeno nell’azione svolta dallo sportello di ascolto e alla protezione delle donne in raccordo con il Centro antiviolenza donna Cooperativa Alpha;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Caritas Diocesana di Chieti - Casa di accoglienza Mater Populi Teatina
• Mettere a disposizione il proprio servizio di ospitalità temporanea in particolar modo nei casi di allontanamento in emergenza, presso la Casa di accoglienza Mater Populi Teatina, a donne sole e/o con le proprie figlie/i;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Comunità Xxxx Xxxxxxxx XXXXX
• Mettere a disposizione il proprio servizio di ospitalità, garantendo la presenza di un posto riservato all'accoglienza solo ed esclusivamente nei casi di allontanamento in emergenza anche in caso di donne sole purché inviati dal Centro Antiviolenza donna Cooperativa Alpha e per un periodo massimo di una settimana;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Fondazione X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx
• Mettere a disposizione il proprio servizio di ospitalità, garantendo la presenza di un posto riservato all'accoglienza solo ed esclusivamente nei casi di allontanamento in emergenza anche in caso di donne sole purché inviati dal Centro Antiviolenza donna Cooperativa Alpha;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Fondazione Onlus Figlie dell’Amore di Gesù e Xxxxx
• Mettere a disposizione il proprio servizio di ospitalità temporanea garantendo la presenza di un 5 posti per un periodo massimo di un mese in particolar modo nei casi di allontanamento in emergenza anche in caso di donne sole purché inviati dal Centro Antiviolenza donna Cooperativa Alpha;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
CNA/Patronato EPASA
• Promuovere l'empowerment delle donne, attivando progetti integrati di reinserimento nel mondo del lavoro e impegnandosi anche come soggetto ospitante;
• collaborare al rilevamento dei dati statistici inerenti il fenomeno della violenza di genere.
Il presente Protocollo d'Intesa potrà essere integrato con l'adesione di ulteriori nodi di rete che sottoscrivendo gli impegni e le modalità operative dello stesso diano un contributo sostanziale al contrasto al fenomeno della violenza verso le donne e di genere.
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Chieti, lì 30 aprile 2015
I FIRMATARI
Comune di Chieti Sindaco Xxxxxxx Xx Xxxxxx | |
Assessorato alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Assessore Xxxxxx De Xxxxxx | |
Polizia Municipale Comandante Xxxxxxxxx Xx Xxxxxxxx | |
Xxxxxxxxxx – U.T.G. di Chieti Prefetto Xxxxxx Xxxxx de Marinis | |
Questura di Chieti – Polizia di Stato Questore Felice La Gala | |
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Chieti Procuratore Xxxxxx Xxxxxxx | |
Arma dei Carabinieri – Comando Provinciale Comandante Xxxxxxx Xxxxxxx | |
Centro Antiviolenza donna Cooperativa Alpha Legale Rappresentante Xxxxxxxxxx Xx Xxxxxx | |
ASL 02 di Lanciano – Vasto – Chieti Direttore Generale Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx | |
Caritas Diocesana di Chieti Direttore Don Xxxxxx D’Xxxxxxx | |
Comunità Xxxx Xxxxxxxx XXXXX | |
Fondazione San Xxxxxxx Xx Xxxxxx Legale Rappresentante Suor Xxxxxxxx Xxxxxx | |
Fondazione “Figlie dell’Amore di Gesù e Xxxxx” | |
CNA/Patronato Epasa |
Direttore Xxxxxxx Xxxxxxxxxx