Contratto di Fiume del Torrente Belbo
Contratto di Fiume del Torrente Belbo
Impegno e Responsabilità
ai sensi dell’art. 10 comma 2 delle NTA del PTA della Regione Piemonte, approvato dal CR il 13 Marzo 2007
INDICE
PREMESSE 3
Art. 1 - Finalità e obiettivi 9
Art. 2 - Ambito d’intervento 10
Art. 3 - Metodologia e strumenti generali 11
Art. 4 - Organizzazione per la gestione del processo di attuazione del Contratto 12
Art. 5 - Impegni generali dei sottoscrittori 14
Art. 6 - Azioni del piano 14
Art. 7 - Ruolo dei soggetti attuatori 14
Art. 8 - Risorse 15
Art. 9 - Tempi di attuazione 15
Art. 10 - Strumenti e modalità attuative 15
Art. 11 - Monitoraggio ed aggiornamento 16
Art. 12 - Sottoscrizione del contratto 17
Allegati 17
PREMESSE
Premesso che:
• Il contratto di fiume è un processo di programmazione negoziata per la governance dei processi di sviluppo del territorio di un determinato bacino idrografico, che consente di coordinare interventi di vasta portata per quanto riguarda la salvaguardia dell'ambiente, la valorizzazione del territorio e la tutela delle risorse idriche, la prevenzione del rischio idrogeologico, unendo le competenze e ottimizzando le risorse.
• Il processo di costruzione del Contratto di Fiume si basa sul confronto e sulla negoziazione tra tutti gli attori e i cittadini coinvolti, con l’obiettivo di attivare progetti di riqualificazione ambientale e territoriale, integrati nei contenuti e condivisi nelle modalità di decisione. Si tratta di un approccio interattivo atto a garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, che si configura come un accordo volontario fra Regione, Enti locali e altri soggetti pubblici e privati con cui si definiscono obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze. In tal senso il coinvolgimento di tutti i possibili utenti del sistema fluviale (gestori dei servizi; mondo della produzione; associazioni di categoria; associazioni di cittadini) consente di condividere obiettivi di qualità insediativa e di sicurezza, stimolando e favorendo comportamenti virtuosi e impegnando i contraenti alle azioni che vengono approvate congiuntamente.
• Nel 2000, il II Forum Mondiale dell’Acqua ha prodotto come documento finale un atto che prevede i “Contratti di Fiume” quali strumenti che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale, intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale”.
• Il Contratto di Fiume è uno strumento coerente con i disposti della Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE), adottata dalla Comunità Europea con l’obiettivo generale di proteggere, migliorare e ripristinare la qualità di tutte le acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee. La Xxxxxxxxx definisce lo stato di “buono” come obiettivo di salute dei corsi d’acqua da raggiungere entro il 2015, definendolo sulla base di un approccio integrato (qualità/quantità) a scala di bacino idrografico. Lo strumento attuativo previsto dalla Direttiva è il Piano di Gestione. La Direttiva, formalmente recepita dal recente D.Lgs 152/2006 e s.m.i., prevede “la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione dei Piani di Gestione dei bacini idrografici”.
• Il Contratto di Fiume è riconosciuto dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po, adottato con Deliberazione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino del Fiume Po del 24 febbraio 2010, n. 1, quale strumento per il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla Direttiva Quadro sulle Acque. In particolare all’art. 6 della citata Deliberazione, recante i criteri generali per l’attuazione del Piano di Gestione, si dispone che “per la realizzazione integrata a livello di bacino e sottobacino idrografico delle attività di cui ai commi precedenti [ndr, attività previste dal Piano di Gestione], potranno essere promosse modalità di gestione che si avvalgono degli strumenti di programmazione negoziata, quali i contratti di fiume e di lago”.
• Il Contratto di Fiume (e di Lago) è espressamente previsto dal Piano di Tutela delle Acque (PTA) della Regione Piemonte, approvato con D.C.R. del 13 marzo 2007, n. 117-10731. Le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PTA lo introducono all’art. 10 tra gli strumenti attuativi per il raggiungimento degli obiettivi di tutela dei corpi idrici previsti dal PTA stesso. Si riporta per esteso il citato articolo (comma 2): “[…] sono promosse modalità di gestione integrata a livello di bacino e
sottobacino idrografico, che perseguono la tutela e valorizzazione delle risorse idriche e degli ambienti connessi, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico. In tal caso gli strumenti di programmazione negoziata sono denominati contratto di fiume o contratto di lago […]”.
• La Regione Piemonte ha recentemente rafforzato la valenza istituzionale del Contratto di Fiume (e di Lago) richiamandolo espressamente nelle NTA del Piano Territoriale Regionale (PTR), adottato con D.G.R. del 16 dicembre 2008, n. 16-10273. In particolare, si legge all’art. 35 (commi 2 e 3): “[…] Il PTR riconosce altresì il ruolo dei Contratti di fiume o di lago, previsti in attuazione del Piano di tutela delle acque, quali strumenti che permettono lo sviluppo di sinergie con gli strumenti di pianificazione territoriale provinciale e locale. I Contratti di fiume o di lago, intesi come strumenti di programmazione negoziata, correlati ai processi di programmazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali, sono orientati a definire un percorso di condivisione in itinere con tutti gli attori interessati al fine di favorire l’integrazione delle diverse politiche. [...]”.
• La Regione Piemonte, già nel 2007, ha individuato quattro Province (e relativi corsi d’acqua) per l’avvio sperimentale di altrettanti Contratti di Fiume: Province di Alessandria, Asti e Cuneo – Torrente Belbo; Provincia di Alessandria – Torrente Orba; Provincia di Novara – Torrente Agogna; Provincia di Torino – Torrente Sangone. Il Contratto di Fiume del Torrente Belbo, coordinato dalla Provincia di Asti, è pertanto un’iniziativa pilota che nasce dalle già richiamate disposizioni attuative del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e che intende fornire agli organi tecnici regionali utili informazioni circa le modalità di replicabilità dello strumento ad altri contesti territoriali.
• I Contratti di Fiume, secondo la Regione Piemonte, sono da inquadrarsi come un Accordo di Programmazione Negoziata ai sensi dell’art. 2, comma 203, lett. a), della Legge n. 662/1996 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), intendendosi come tale “[…] la regolamentazione concordata tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico competente e la parte o le parti pubbliche o private per l’attuazione di interventi diversi, riferiti ad un’unica finalità di sviluppo, che richiedono una valutazione complessiva delle attività di competenza […]”.
Preso atto che:
• Per definire le linee programmatiche del Contratto di Fiume del Belbo è stato ritenuto indispensabile e fondamentale il confronto continuo e la negoziazione tra tutti i portatori d’interesse e, attraverso l’approccio interattivo attivato, si è favorito il consenso e si è garantita l’attuabilità delle azioni.
• Il percorso di consultazione è maturato nel tempo passando anche attraverso diversi passaggi formali che hanno creato le condizioni di intesa istituzionale per una proficua collaborazione tra gli Enti coinvolti, tanto nella risoluzione delle problematiche specifiche del torrente Belbo quanto nella definizione di criteri condivisi di sostenibilità ambientale. Se ne fornisce di seguito una traccia sintetica in modo che i sottoscrittori ne possano prendere atto:
1995 Convenzione tra i Comuni e le Comunità Montane attraversate dal torrente Belbo “per il coordinamento e il controllo dell’attività di ricostruzione e monitoraggio del torrente Belbo e degli altri rii collaterali”
La necessità di sottoscrivere detta convenzione, nasce a seguito dell’evento alluvionale del
1994. Le attività erano finalizzate agli interventi resi necessari dall’evento alluvionale del novembre 2004 con riferimento a finanziamenti derivanti da leggi specifiche (L. 22/95 e 185/92). Le amministrazioni locali si sono unite per avviare un processo di collaborazione e di
partecipazione che si è concretizzato con la sottoscrizione della Convenzione di cui sopra (28/03/1995).
2005 Convenzione tra i Comuni e le Comunità Montane attraversate dal torrente Belbo “per il coordinamento e il controllo dell’attività di ricostruzione e monitoraggio del torrente Belbo e degli altri rii collaterali. Modifiche e integrazioni dei soggetti partecipanti”.
Data sottoscrizione 11 ottobre 2005.
2005 Accordo Quadro “per la redazione di un piano direttore finalizzato alla manutenzione del territorio ed alla tutela delle acque del Bacino del Torrente Belbo”
In data 17/12/2005, su stimolo degli amministratori locali, in particolare i firmatari della
convenzione di cui sopra, con Autorità di Bacino del Fiume Po, AIPO, Regione Piemonte, le Province di Asti, Alessandria, Cuneo, la Comunità Montana Alta Langa e Xxxxx Xxxxxxx, Uzzone e Belbo, gli ATO 4,5,6 e l’ARPA, è stato sottoscritto l’accordo quadro finalizzato alla redazione del “Piano Direttore per la manutenzione del territorio e alla tutela delle acque del Bacino del Torrente Belbo”. Detto Piano si inserisce in una pianificazione a scala di bacino, progetto MANUMONT, il coordinatore e commissionario dello studio è l’Autorità di Bacino del Fiume Po.
2007 Protocollo d’Intesa “Verso Il Contratto di Fiume Belbo” Muovendo da queste premesse di concertazione già in atto, la Regione Piemonte ha affidato la definizione del Contratto di Fiume alla Provincia di Asti quale capofila per il coordinamento delle attività. Pertanto è stato sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a definire un percorso operativo condiviso per la sottoscrizione del Contratto di Fiume tra i soggetti di seguito riportati. Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto in data 20/12/2007.
Sottoscrittori del “Protocollo d’Intesa verso il Contratto di Fiume Belbo” |
Regione Piemonte |
Autorità di Bacino |
Provincia di Asti |
Provincia di Cuneo |
Provincia di Alessandria |
Comune di Santo Stefano Belbo |
Comune di Canelli |
Comune di Nizza |
Comune di Bergamasco |
• La gestione del processo per la definizione del Contratto di Fiume è avvenuta attraverso la strutturazione di una Cabina di Regia, organo politico decisionale, che si è avvalsa di una Segreteria Tecnica per dare attuazione ai propri disposti.
• I componenti della Cabina di Regia sono i rappresentanti politici degli Enti sottoscrittori del Protocollo d’Intesa del 2007. I componenti della Segreteria Tecnica sono tecnici appositamente designati dalle amministrazioni della Provincia di Asti, con funzioni di coordinamento, della Provincia di Alessandria e della Provincia di Cuneo.
• Una prima proposta tecnica di Piano di Azione, quale documento di programmazione delle azioni del Contratto di Fiume, è stata discussa e condivisa dalla Cabina di Regia in data 5 novembre 2009;
• Il Piano di Azione, quale parte sostanziale del processo di programmazione negoziata attivato nell’ambito del Contratto di Fiume, è stato oggetto di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), ai sensi della direttiva 2001/42/CE, del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e della D.G.R. n.12-8931 del 9 giugno 2008, al fine di valutarne preliminarmente gli effetti ambientali.
• Con Deliberazione della Giunta Provinciale n. 399 del 16/11/2009, la Provincia di Asti, Ente coordinatore per la definizione del Contratto e autorità proponente relativamente alla procedura di VAS, ha adottato la proposta tecnica di Piano d’Azione del Contratto di Fiume del Torrente Belbo, completa di proposta tecnica di Rapporto Ambientale e relativa sintesi non tecnica.
• Ai fini della partecipazione del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale gli elaborati di Piano di Azione, il Rapporto Ambientale e relativa sintesi non tecnica sono stati pubblicati sul portale della Provincia di Asti e sul sito della Regione Piemonte e resi disponibili per la consultazione presso gli uffici della Provincia di Asti e presso l’Ufficio di deposito regionale per un periodo di 60 giorni consecutivi a decorrere dal 19 Novembre 2009, nonché pubblicato l’avviso sul BUR n. 46 del 19/11/2009.
• Nella fase di partecipazione sono pervenuti complessivamente 14 pareri ed osservazioni, in merito sia ai contenuti del Piano di Azione che del Rapporto Ambientale. I contributi delle strutture regionali competenti in materia ambientale e comunque interessate dal Piano sono confluiti nell’istruttoria dell’Organo Tecnico Regionale per la VAS finalizzata all’espressione del parere motivato.
• Con DGR del 8 febbraio 2010, n. 35, la Regione Piemonte ha espresso parere positivo di VAS in merito alla compatibilità ambientale della proposta tecnica di Piano di Azione del Contratto di Fiume del Torrente Belbo subordinatamente alla definizione di alcune indicazioni e prescrizioni di carattere tecnico/operativo.
• A seguito delle osservazioni pervenute, nonché del recepimento del parere motivato della Regione Piemonte, il Piano di Azione del Contratto di Fiume del Belbo è stato aggiornato dalla Segreteria Tecnica e ratificato dalla Cabina di Regia in data 26 febbraio 2010;
Considerato che:
• L’attuazione del percorso partecipativo si è dimostrata coerente con gli obiettivi e le modalità operative dello strumento “Contratto di Fiume” definiti in itinere dalla Cabina di Regia n coerenza con i disposti del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte.
• Dal processo di partecipazione è risultata una generale condivisione dei principi e delle modalità insiti nella “riqualificazione fluviale”, intesa come strategia idonea al conseguimento degli obiettivi del Contratto, ovvero “l’insieme integrato e sinergico di azioni e tecniche capace di affrontare alla radice i problemi della convivenza uomo-natura in un ottica multi obiettivo (più sicurezza, più natura, più risorse, meno spese) mediante processi partecipati, trasparenti e negoziali”.
• Il Contratto di Fiume deve essere inteso come un “nuovo metodo di lavoro” che entra nelle politiche e nelle attività ordinarie e di pianificazione strategica a livello locale, basato sulla concertazione, condivisione ed integrazione delle decisioni; proprio perché fonda le sue basi su un approccio integrato e interattivo, finalizzato a garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare e maturazione di conoscenze e competenze.
• Il Contratto di Fiume deve, inoltre, essere interpretato come uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze ed in grado di dare un indirizzo strategico alle politiche ordinarie di ciascuno degli attori interessati e in tale accezione rappresenta anche uno strumento attraverso cui integrare e orientare le risorse e le programmazioni economiche destinate ad un territorio.
• Il Contratto di Fiume vuole dare piena operatività e sostenere la fase attuativa del Piano di Azione concertato. La fase attuativa del Contratto di Fiume si dovrà adattare dinamicamente agli esiti delle verifiche periodiche della rispondenza delle azioni e dei loro effetti agli obiettivi strategici posti dal Contratto, andando a definire eventuali aggiornamenti del Piano di Azione e del suo sistema di attuazione (azioni, metodi etc.).
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO
si stipula il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA
ai sensi
dell’art. 10 delle Norme Tecniche di Attuazione
del Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte e
dell’art. 2, comma 203, lett. a) della L. 662/1996
(accordo di programmazione negoziata)
tra:
Regione Piemonte Autorità di Bacino Provincia di Asti Provincia di Cuneo Provincia di Alessandria
Comune di Santo Stefano Belbo Comune di Canelli Comune di Nizza
Comune di Bergamasco ATO4
ATO5 ATO6 AIPO SISI
Acquedotto Valtiglione S.p.A.
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Art. 1 - Finalità e obiettivi
Obiettivo principale del Contratto di Fiume del Torrente Belbo è quello di migliorare lo stato ecologico complessivo del corso d’acqua, in attuazione delle finalità e degli obiettivi previsti dalla Comunità Europea in materia di tutela delle acque, così come stabiliti nella Direttiva 2000/60/CE (recepita a livello nazionale al D.Lgs 152/2006 e s.m.i.) e nel VI Programma di Azione per l’Ambiente, nonché specificati nel Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Fiume Po (Del. X.X. xxx 00 xxxxxxxx 0000, x.0) x xxx XXX xxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx approvato con
D.C.R. del 13 marzo 2007, n. 117-10731.
Gli obiettivi di qualità ambientale e di sicurezza idraulica devono tenere conto della multifunzionalità del fiume ed essere contemperati con obiettivi di fruibilità delle acque e dei relativi ambienti e, più in generale, con lo sviluppo sostenibile del territorio. Il fiume rappresenta, infatti, una risorsa inestimabile per il territorio e la risoluzione di tali criticità correlate al corso d’acqua deve trasformarsi in opportunità per la valorizzazione dell’intero bacino idrografico.
La riqualificazione ambientale deve dunque essere intesa come strumento per rivitalizzare il fiume, affinché questo torni ad avere per il proprio bacino idrografico quella centralità che nel passato aveva nel modellare il territorio, nel condizionare gli insediamenti e l’economia, nel contribuire a individuare l’identità delle comunità rivierasche.
La costruzione degli obiettivi strategici di riferimento è fondata sull’analisi delle risorse territoriali e ambientali che si sono storicamente sedimentate e sulla valorizzazione e sull’integrazione di tutte le politiche e le azioni che i soggetti coinvolti nel processo di costruzione del Contratto già attuano – o intendono attuare – in linea con gli obiettivi del Contratto.
mitigazione del rischio idraulico e del dissesto idrogeologico
Condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua
Miglioramento della fruizione turistico ambientale del fiume
MIGLIORAMENTO AMBIENTALE
tutela delle acque quali-quantitativa
riqualificazione integrata dei sistemi ambientali e paesaggistici
(fasce fluviali e sistemi insediativi)
Fig. 1 – Obiettivi condivisi del Contratto di Fiume del Torrente Belbo.
Il Contratto di Fiume impegna tutti i sottoscrittori, che aderiscono su base volontaria, al raggiungimento degli obiettivi di cui sopra, ciascuno con le proprie competenze e responsabilità e con l’impegno di proprie risorse, fatti salvi i compiti specifici espressamente individuati nel Piano di Azione allegato, per quanto riguarda le singole azioni.
I sottoscrittori si impegnano altresì a conseguire ulteriori obiettivi di natura conoscitiva e culturale: costruzione di un quadro conoscitivo condiviso e aggiornato, creazione di consapevolezza e responsabilizzazione su problemi e opportunità che riguardano il fiume e i territori a questo connessi, miglioramento del coinvolgimento reciproco e della sinergia operativa tra i diversi Enti e settori coinvolti rispetto al tema della gestione delle acque e dei fiumi, miglioramento dell’interazione tra le amministrazioni Provinciali di Alessandria, Asti e Cuneo e di queste con le comunità del territorio fluviale, educazione a modalità efficaci di interazione tra Enti, diffusione della cultura della Riqualificazione Fluviale, informazione agli attori interessati e alla popolazione in generale dell’esistenza del piano di Azione, dei suoi obiettivi e dei possibili effetti sul territorio.
Art. 2 - Ambito d’intervento
L’ambito territoriale del Contratto di Fiume interessa l’intera asta fluviale del torrente Belbo, affluente del fiume Tanaro, così come individuata dal Piano di Tutela delle Acque regionale (AI24-BELBO) che lo individua come area idrografica del sottobacino idrografico principale del Tanaro. Il torrente Belbo è designato come corso d’acqua sottoposto ad obiettivo di qualità ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. ed è caratterizzato da una superficie imbrifera di circa 470 kmq.
Fig. 2 – Mappa della Regione Piemonte e localizzazione geografica del Bacino del t. Belbo
Fig. 3 – Bacino del Torrente Belbo
Art. 3 - Metodologia e strumenti generali
I sottoscrittori del presente Accordo condividono il principio che solo attraverso una sinergica e forte azione di tutti i soggetti portatori di interesse, pubblici e privati, si possa invertire la tendenza al degrado territoriale/ambientale dei bacini fluviali e perseguire obiettivi di riqualificazione ambientale, paesaggistica, sociale ed economica.
A tal fine si impegnano, nel rispetto delle competenze di ciascuno, ad operare in quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento degli obiettivi condivisi.
Il presente Contratto di Fiume rappresenta lo strumento utile per dare operatività a questo nuovo approccio di azione sul territorio. Il processo di costruzione del “Contratto di Fiume” si basa sul confronto e la negoziazione tra tutti gli attori e i cittadini coinvolti, con l’obiettivo di attivare progetti di riqualificazione ambientale e territoriale integrati nei contenuti e condivisi nelle modalità di decisione.
Si fonda su un approccio interattivo, per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni, e si configura come un accordo volontario fra Regione, Enti locali e altri soggetti pubblici e privati volto a definire obiettivi, strategie d’intervento, azioni da attivare, competenze.
Il Contratto di fiume agisce come elemento di facilitazione di processo per quanto riguarda l’attivazione dell’attenzione pubblica nei confronti delle problematiche connesse con il sistema delle acque, la diffusione di dati, informazioni e buone pratiche, l’integrazione nel Contratto delle azioni già attivate autonomamente dagli attori locali al fine di farle diventare a tutti gli effetti elementi costitutivi della programmazione negoziata tra gli attori coinvolti.
In questo senso i sottoscrittori si impegnano ad intervenire in tale processo con tutte le strutture e gli interessi di competenza garantendo una legittimazione dello strumento all’interno delle proprie politiche e delle proprie attività.
Gli strumenti necessari per dare attuazione al Contratto sono i seguenti:
- il Piano di Azione;
- l’Abaco delle Azioni;
- il Rapporto Ambientale di VAS e il relativo Piano di Monitoraggio Ambientale;
- il Piano della Comunicazione e Partecipazione.
Art. 4 - Organizzazione per la gestione del processo di attuazione del Contratto
La struttura organizzativa per la conduzione operativa del Contratto di Fiume del Bacino del Torrente Belbo prevede i seguenti organi.
- Cabina di Regia: è costituita dai rappresentanti politici (Presidente o Assessore delegato o loro delegati espressamente individuati) di:
Regione Piemonte |
Autorità di Bacino |
Provincia di Asti (coordinamento) |
Provincia di Cuneo |
Provincia di Alessandria |
Comune di Santo Stefano Belbo |
Comune di Canelli |
Comune di Nizza |
Comune di Bergamasco |
La Cabina di Regia rappresenta l’organo esecutivo coordinato dalla Provincia di Asti e responsabile dell’implementazione del processo. La Cabina di Regia dovrà riunirsi
almeno due volte l’anno e verificare lo stato di implementazione del Piano di Azione in relazione allo stato ecologico del Torrente Belbo e agli esiti in itinere del Piano di Monitoraggio Ambientale di VAS, operando le necessarie misure correttive per il proficuo raggiungimento degli obiettivi del Contratto.
- Segreteria Tecnica: nucleo tecnico di supporto alla Cabina di Regia, costituita da tecnici espressamente individuati con Delibera di nomina dei seguenti Enti:
Provincia di Asti (coordinamento) | 1 componente |
Provincia di Cuneo | 1 componente |
Provincia di Alessandria | 1 componente |
Comuni “Asta Belbo” | 1 componente |
In particolare svolge le seguenti funzioni:
- supporto alle attività dei Tavoli Tecnici Tematici che verranno istituiti per l’implementazione delle azioni del Contratto;
- verifica e monitoraggio, in base agli indicatori di realizzazione ed i performance ambientale, che l’attuazione delle singole azioni rispondano a quanto definito dal Piano di Azione;
- aggiorna la Cabina di Regia con cadenza semestrale circa l’andamento delle attività, fornendo uno stato di avanzamento delle attività in funzione dei tempi e dei modi concordati, evidenziando sia gli aspetti positivi che le eventuali criticità riscontrate in riferimento alle singole azioni;
- organizza le sedute della Cabina di Regia;
- propone alla Cabina di Regia le modalità di diffusione delle informazioni e cura i rapporti con i coordinatori delle singole azioni e dei Tavoli di Lavoro;
- entro due mesi dalla sottoscrizione del presente accordo predispone il Piano della Comunicazione, dell’Informazione e della Partecipazione;
- supporta le attività partecipative sia dal punto di vista organizzativo che nel dare operatività alle istanze degli attori locali.
La Segreteria Tecnica può costituire gruppi di lavoro limitati e flessibili da attivarsi caso per caso coinvolgendo gli attori interessati in stretta relazione con le diverse problematiche e con gli obiettivi specifici dello scenario strategico di tutela dell’ambiente, di tutela delle popolazioni dal rischio idraulico e di sviluppo del territorio.
- Assemblea di Bacino: è l’organo della partecipazione allargata all’intero territorio di competenza del bacino del Belbo. Ha il compito di contribuire alla costruzione della conoscenza, all’individuazione delle problematiche, alla definizione delle possibili soluzioni e presa d’atto dei lavori della Cabina di Regia. Potrà riunirsi in seduta Plenaria (almeno una volta all’anno) o in forma di Workshop tematici (in numero variabile a seconda delle specifiche esigenze del processo). Entro due mesi dalla sottoscrizione del contratto la partecipazione all’Assemblea di Bacino sarà opportunamente disciplinata è regolamentata da un apposito Decalogo per il Belbo, e saranno altresì individuati i Componenti, Enti e altri organismi/organizzazioni territoriali, cittadini (in forma associata).
- Tavoli di lavoro specifici: per dare attuazione alle linee di azione e alle singole azioni, sulla base dei soggetti individuati nell’Abaco delle Azioni, entro due mesi dalla sottoscrizione del presente accordo, la Segreteria Tecnica provvederà a definire
appositi Tavoli di Lavoro Tematici sulla base delle linee di azione individuate dal Piano di Azione.
Tutti gli altri sottoscrittori del Presente Contratto di Fiume si impegnano a fornire le competenze del caso per supportare l’implementazione del piano di Azione.
Art. 5 - Impegni generali dei sottoscrittori
Nell’ambito del presente Accordo i sottoscrittori si impegnano:
- a perseguire con impegno e sinergia tutte le disposizioni già previste dalle norme comunitarie, nazionali e regionali concorrenti a soddisfare gli obiettivi di qualità ambientale per il torrente Belbo;
- ad agire orientandosi in base agli obiettivi contenuti nell’art. 1 del presente Accordo
- a dare immediata attuazione al Piano d’Xxxxxx, concorrendo alla sua revisione ove necessario;
- ad attuare gli strumenti necessari all’implementazione del Contratto di Fiume come elencati nell’art. 10
- a inserire quanto contenuto nell’art. 1 negli strumenti di programmazione (ad es. Programmi di Opere Pubbliche, Programmi di Sviluppo Socio-Economico, ecc.) e di pianificazione (territoriale e di settore) secondo le specifiche competenze e modalità;
Art. 6 - Azioni del piano
I sottoscrittori del presente accordo si impegnano a sviluppare le seguenti linee di azione (dettagliate nell’abaco delle azioni allegato) secondo gli impegni riportati nel Piano D’Azione:
1) riduzione dell'inquinamento delle acque
2) riequilibrio del Xxxxxxxx Xxxxxx
3) governo e gestione del rischio idraulico
4) valorizzazione del ruolo di presidio del territorio da parte del mondo agricolo
5) manutenzione ordinaria del territorio
6) miglioramento dell’assetto geomorfologico, dell’officiosità idraulica nei tratti urbani e della capacità di laminazione naturale dell’evento di piena al fine di mitigare il rischio idraulico, nel rispetto delle esigenze ecologiche del corso d’acqua
7) riqualificazione dei corpi idrici superficiali in ambito urbano e perturbano
8) riqualificazione ecologico-funzionale e paesaggistica del corridoio fluviale
9) valorizzazione turistica del territorio fluviale
10) promozione di attività di educazione e informazione ambientale
Art. 7 - Ruoli
La Cabina di Regia, preso atto dell’Abaco delle Azioni e dei soggetti individuati dallo stesso, si fa garante dei ruoli assunti. I sottoscrittori del presente Accordo si impegnano ad assumere i rispettivi ruoli, come definiti nell’Abaco delle Azioni allegato, e a concorrere a portare a termine le azioni per le parti di relativa competenza.
Art. 8 - Risorse
Il presente Contratto di Fiume rappresenta uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle specifiche competenze, fornendo un indirizzo strategico alle politiche ordinarie di ciascuno degli attori interessati. In tale accezione rappresenta anche lo strumento attraverso cui integrare e orientare le risorse e le programmazioni economiche destinate al territorio. In questo senso la partecipazione al Contratto impegna tutti i sottoscrittori al raggiungimento degli obiettivi condivisi di cui all’art. 1 ciascuno con le proprie competenze, responsabilità e risorse.
I soggetti sottoscrittori dovranno garantire il sostegno finanziario del Piano di Azione nell’ambito delle proprie responsabilità e competenze. Qualora questo impegno non sia possibile attraverso i propri strumenti finanziari, i soggetti sottoscrittori dovranno farsi parte attiva nell’individuare e accedere alle fonti di finanziamento più idonee per sostenere le singole azioni. Si impegnano, inoltre, a sostenere il Piano d’Azione nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie orientando e priorizzando le proprie risorse di bilancio.
I soggetti sottoscrittorio si impegnano, altresì, ad inserire gli interventi di competenza previsti dal Piano d’Azione all’interno dei propri strumenti di programmazione pluriennale in modo da individuare, ove possibile, risorse finanziarie ad hoc da destinare nel futuro agli interventi previsti. Tali impegni rappresentano il primo nucleo finanziario verso cui possono catalizzare nel futuro altre risorse diversamente individuate.
In caso di azioni immateriali che comportino l’utilizzo di sole risorse umane, i soggetti sottoscrittori assicurano la disponibilità di risorse umane interne alle proprie strutture nella misura e nei tempi da definirsi specificatamente.
In particolare la Regione Piemonte si impegna a individuare le forme e i modi per privilegiare le istanze di finanziamento che derivano da territori oggetto di Contratto di Fiume; tutti gli enti firmatari con analoga capacità di finanziamento, tra cui la Provincia di Asti e i comuni firmatari, si impegnano a far valere la coerenza con gli obiettivi del Contratto di Fiume quale fattore di orientamento nella gestione delle proprie risorse.
In relazione alle risorse necessarie per sostenere il processo di attuazione del Contratto del Fiume è necessario un impegno di tutti i soggetti sottoscrittori dell’Accordo. Si tratta in particolare delle risorse destinate alle attività della Cabina di Regia, della Segreteria Tecnica, dei Tavoli di lavoro e dell’Assemblea di Bacino.
Art. 9 - Tempi di attuazione
I firmatari del presente Accordo si impegnano a rispettare le scadenze temporali previste dall’allegato Piano di Azione, comunque nel rispetto delle tempistiche previste dalla Direttiva 2000/60/CE, dal Piano di Gestione del Distretto Idrografico del Po e dal Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte.
Art. 10 - Strumenti e modalità attuative
La metodologia di attuazione del Contratto di Fiume, con riferimento alle singole azioni, non può prescindere da quella utilizzata per giungere alla sua costruzione e deve quindi prevedere le seguenti fasi:
- Approfondimenti ed attualizzazione del quadro conoscitivo
Il perseguimento dell’attuazione delle azioni di piano dovrà essere affiancato (ed innanzitutto preceduto) da tutte le valutazioni preliminari previste dalle normative vigenti e dalle verifiche di coerenza previste a supporto del Contratto di Fiume.
- Rafforzamento e potenziamento del processo partecipato
L’attuazione del Piano d’Xxxxxx dovrà essere affiancata da un previo coinvolgimento di tutti gli attori interessati. Dovranno essere attivate tutte le forme di consultazione previste dalla legge accompagnate da tavoli pubblici e tecnici di confronto.
Modalità
In funzione della struttura del Piano, che definisce 4 obiettivi strategici e 10 linee di azione, declinate in azioni a loro volta articolate in sottoazioni specifiche, si è reso necessario, al fine di dare piena operatività allo stesso, individuare, ove possibile, un coordinatore responsabile del buon andamento dell’azione che, in stretta sinergia con i soggetti coinvolti, dia attuazione alle singole azioni/sottoazioni. Entro due mesi dalla sottoscrizione del presente accordo, ove non sia stato individuato un singolo coordinatore dell’azione, sarà cura della Segreteria Tecnica, di concerto con i sottoscrittori, definire la metodologia organizzativa per dare attuazione all’azione, anche attraverso la strutturazione di Tavoli di Lavoro Tematici funzionali alle linee di azione individuate.
Considerato altresì che il Contratto di Fiume del Torrente Belbo interessa le amministrazioni di tre Province, occorre definire/codificare le procedure per la gestione delle informazioni sia a livello interno che esterno. Pertanto, entro 2 mesi dalla sottoscrizione del Contratto, sarà definita la procedura finalizzata ad uniformare l’invio delle comunicazioni a tutti i soggetti coinvolti nelle singole azioni e in particolare:
- la definizione del formato per la Carta intestata e del logo;
- l’individuazione dei soggetti firmatari delle comunicazioni;
- le modalità di trasmissione delle comunicazioni e diffusione delle informazioni.
Art. 11 - Monitoraggio ed aggiornamento
Sulla base degli esiti delle verifiche di cui all’art. 5, la Cabina di Regia può procedere alla revisione del presente accordo, anche sulla base di un continuo monitoraggio sull’andamento del progetto in termine di grado di realizzazione (efficienza) e performance attuativa (efficacia).
Attraverso riunioni periodiche si valuteranno pertanto gli strumenti e le modalità per rendere il Piano di Azione aggiornabile. Alla base della procedura di monitoraggio saranno assunti gli indicatori di programma che nell’ambito del processo di partecipazione sono stati individuati. Gli indicatori devono comunque fare riferimento alle seguenti macro-categorie:
- rispetto delle tempistiche del programma
- grado di partecipazione
- condivisione dei risultati
- coordinamento degli interventi
- diffusione dei risultati
- valutazione dell’efficacia delle azioni rispetto agli obiettivi del PdA
In particolare, secondo quanto previsto dal piano di monitoraggio della VAS, spetta alla Cabina di Regia del Contratto di Fiume, quale organo permanente responsabile
dell’attuazione del programma, l’onere di popolamento degli indicatori di monitoraggio ambientale, di trasparenza pubblica dei dati raccolti (cadenza almeno biennale) e di report periodico (cadenza almeno annuale) all’autorità ambientale competente (Regione Piemonte).
Art. 12 - Sottoscrizione del contratto
Il presente contratto è aperto alla sottoscrizione di Enti Pubblici, Privati e Organizzazioni senza scopo di lucro, previa domanda scritta alla Provincia di Asti, Segreteria Tecnica del Contratto di Fiume, che provvederà a comunicarlo ai membri della Cabina di Regia.
Allegati
A. Piano D’Azione
B. Abaco delle Azioni (schede)
C. Rapporto Ambientale di VAS completo di Sintesi non tecnica;
Letto, confermato, sottoscritto
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