Addì 7 luglio 1977
Addì 7 luglio 1977
tra
- l’Unione Industriale di Torino, in rappresentanza delegata della F.I.A.T. S.p.A.
e
- la Federazione Nazionale dei Lavoratori Metalmeccanici si è convenuto quanto segue:
INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE NEL MEZZOGIORNO
In conformità con quanto previsto dal C.C.N.L. di categoria e con riferimento alle richieste contenute nella piattaforma presentata dalla FLM, è stata fornita un’ampia informazione sugli obiettivi e sulle prospettive produttive del l'Azienda nei vari settori di attività e, in questo quadro, sugli investimenti previsti per il 1977. (cfr. allegato)
Tali informazioni hanno avuto particolare riguardo agli investimenti destinati al Mezzogiorno ed alle loro implicazioni sull'occupazione.
In questo ambito, la FIAT riconferma la propria scelta di fondo per il massimo impegno nel Mezzogiorno: in linea con l’accordo integrativo aziendale del 1974, verranno pertanto destinati al Mezzogiorno gli incrementi non marginali di capacità produttiva ferma restando la necessità di contemperare le esigenze di potenzialità, di rinnovamento tecnologico e tecnico di tutti gli impianti anche non localizzati nelle regioni meridionali.
Termini Imerese
È confermata la realizzazione dell'ampliamento per la produzione del modello 126 in connessione con il tra- sferimento delle lavorazioni di questo modello effettuate a Cassino.
L'Azienda effettuerà le assunzioni nel corso del 1977 e del 1978 fino a raggiungere entro quest'ultimo anno un organico di circa 2000 addetti.
Cassino
In relazione al trasferimento a Termini Imerese delle lavorazioni del modello 126, il riassetto produttivo del- lo Stabilimento inizierà nella seconda metà dell'anno in corso, con l'inserimento progressivo delle attrezzatu- re per un nuovo modello. In connessione con tale riassetto produttivo verranno effettuate a partire dal 2° se- mestre del 1978 assunzioni per un primo nucleo di circa 300 persone. Sono altresì previste sempre a partire dal 2° semestre 1978, ulteriori 700 assunzioni fino ad un totale di 1000, la cui realizzazione è peraltro colle- gata alla capacità di assorbimento del mercato delle produzioni di questo Stabilimento.
Termoli
Entro il 1977 verrà avviata la lavorazione di una fase dei cambi del modello 128 e del futuro analogo model- lo. Questa lavorazione impiegherà circa 300 addetti consentendo così una normale utilizzazione delle mae- stranze. A tale fine è in corso di realizzazione un ampliamento dell’impianto.
Quanto sopra consentirà allo stabilimento di avere una stabilità di andamento produttivo analoga a quella di tutti gli altri stabilimenti di meccanica con l'obiettivo di porre i presupposti anche per la ripresa delle assun- zioni.
Napoli
Le assunzioni a suo tempo previste (n. 100) saranno portate a termine entro l’autunno 1977 e riguarderanno circa 40 persone.
La produzione dell’attuale modello di derivato continuerà almeno per tutto il 1978. L'Azienda si impegna a ricercare soluzioni per questo stabilimento con l'introduzione di produzioni aventi caratteristiche destinate a durare nel tempo e tali da garantire stabilità produttiva, e di occupazione nella salvaguardia dei livelli profes- sionali esistenti. Le soluzioni che verranno individuate, sostitutive del modello di derivato al momento in produzione, saranno comunicate con un congruo anticipo. Le parti si incontreranno nel mese di giugno 1978 per un esame che individui le prospettive produttive ed occupazionali con riferimento alle caratteristiche so- pra indicate in rapporto al la stabilità produttiva e occupazionale.
Valle del Sangro
È prevista la realizzazione di uno Stabilimento per la produzione di un modello di veicolo commerciale. Tale produzione riguarderà il ciclo completo di carrozzeria (lastratura, verniciatura, montaggio) e comporterà a regime un’occupazione di circa 200 addetti che verranno inseriti gradualmente in connessione con l'avvio delle lavorazioni nell’arco di circa 18 - 20 mesi.
L'inizio della produzione è prevista in un periodo di circa trenta mesi dalla data d'inizio dei lavori, che la FIAT, fatto salvo quanto sotto specificato, è disponibile ad attuare nei tempi tecnici strettamente necessari anche entro il 1977.
Premesso che le parti valutano in termini positivi l’insediamento produttivo, la FIAT conferma che l'avvio della realizzazione dello Stabilimento rimane peraltro strettamente collegato al positivo espletamento delle procedure volte a consentire i finanziamenti previsti.
Lo stabilimento sarà altresì predisposto per accogliere una possibile ulteriore lavorazione che potrà portare l'occupazione complessiva negli anni futuri a circa 4000 addetti. L'introduzione di tale lavorazione, che potrà avvenire ultimata la fase di produzione a regime del modello di derivato, è peraltro subordinata all'andamen- to del mercato.
La FIAT si dichiara disponibile a favorire, per quanto la concerne, il potenziamento o l'inserimento nel Mez- zogiorno di attività indotte legate al ciclo produttivo dello Stabilimento.
Valle dell’Ufita
Nello Stabilimento in corso di realizzazione sarà gradualmente localizzata la produzione FIAT di carrozzerie per autobus. L'impiantistica dello stabilimento comprenderà le seguenti lavorazioni: carpenteria, lastroferra- tura, verniciatura, sellatura, finizione, revisione. Sulla base delle attuali previsioni lo Stabilimento sarà dotato di un ufficio progettazione le cui caratteristiche sono allo studio. Le assunzioni inizieranno a fine 1977 con un primo nucleo di circa 100 persone e, sulla base delle attuali previsioni, si arriverà ad una occupazione di oltre 1000 unità a fine 1978 per una produzione di circa 2000 carrozzerie per autobus/anno.
Premesso che l’impiantistica dello stabilimento è predisposta per una produzione di circa 4000 carrozzerie per autobus/anno, il successivo incremento occupazionale dipenderà dalla evoluzione della domanda di mer- cato con particolare riferimento alle commesse pubbliche. A parità di articolazione di prodotto si prevede che, a fronte della saturazione della capacità produttiva, l'occupazione complessiva possa raggiungere le 2000 unità per la produzione di 4000 carrozzerie per autobus/anno.
Eventuali ulteriori sviluppi, anche con riferimento a quanto previsto nell'accordo 9 marzo 1974, non possono che essere collegati ad una radicale modifica del mercato.
L'addestramento del personale, in dipendenza dal carattere particolare delle lavorazioni di carrozzatura degli autobus, avverrà dopo l'assunzione, attraverso la costituzione di un nucleo iniziale di persone provenienti o addestrate presso lo stabilimento di Cameri e mediante l'impiego delle attrezzature specifiche destinate a tali lavorazioni.
È allo studio e in corso una serie di azioni per promuovere nel Mezzogiorno il sorgere di attività indotte lega- te al ciclo produttivo dello Stabilimento, con particolare riferimento a stampaggio lamiere, carpenteria e co- struzione attrezzature.
L'Azienda si dichiara disponibile a fornire anche alle Organizzazioni sindacali locali informazione circa l’andamento occupazionale e sui problemi della qualificazione presso lo stabilimento di Valle Ufita.
Nel quadro della razionalizzazione e specializzazione delle produzioni IVECO è previsto:
- una graduale sostituzione delle lavorazioni nello Stabilimento di Cameri, nell'ambito della produzione di componenti meccaniche IVECO, in modo da realizzare una unità produttiva con propria specializzazione tecnologica e di prodotto.
Nello Stabilimento di Cameri, saranno effettuate le lavorazioni degli alberi a gomito e degli alberi di distri- buzione provenienti dagli Stabilimenti OM di Brescia, SPA di Torino e di Bourbon-Lancy. In appositi incon- tri a livello aziendale e/o territoriali l’Azienda informerà le RSA e le XX.XX. circa i riflessi della riconver- sione dello stabilimento di Cameri;
- il trasferimento nei prossimi due anni delle lavorazioni dalle officine di corso Ferrucci alla SPA Stura e parzialmente ad altri stabilimenti del Gruppo. I problemi. relativi allo spostamento del personale, a richiesta potranno essere oggetto di specifici incontri con le R. S. A., anche in relazione a possibili inserimenti in altri Stabilimenti torinesi.
- il passaggio nel corso del 1977 delle produzioni del motore 221 dalla SPA a Bourbon-Lancy. Presso la SPA di Stura verrà avviata la produzione di due nuovi carri e sarà allargata la produzione di motori.
L'impiego del personale in tutti gli stabilimenti interessati da questa operazione verrà assicurato in termini equivalenti mediante l'avviamento di nuove produzioni o l'incremento di quelle esistenti, nell'ambito di una equilibrata politica di ripartizione del lavoro e dell'occupazione e con la salvaguardia dei livelli di professio- nalità.
Lecce
Al fine di migliorare la saturazione della capacità produttiva dello Stabilimento con produzioni compatibili con le sue caratteristiche strutturali in fatto di attrezzature, macchinari e professionalità si introdurranno nel corso del secondo semestre 1977 lavorazioni di parti di grande carpenteria e, in particolare, di nuovi modelli di posatubi. È inoltre previsto un graduale rinnovo ed integrazione della gamma: in particolare, entro la fine del 1978, verrà inserita in produzione una nuova macchina per movimento terra (grande caricatore) di oltre 200 HP con buone prospettive di mercato, la cui produzione verrà avviata e sviluppata a Lecce..
Tali iniziative saranno realizzate per garantire una sostanziale stabilità occupazionale ed in previsione di svi- luppi che consentono il raggiungimento dei livelli occupazionali a suo tempo previsti.
Il nucleo progettativo già in funzione proseguirà il suo graduale rafforzamento con l'impiego di personale as- sunto in loco.
X.XX.XX.
Mentre si ritengono di massima consolidate sui livelli attuali le posizioni occupazionali dello Stabilimento di Savigliano, eventuali incrementi nell'assegnazione di commesse, verranno - compatibilmente con i limiti tec- nici e tecnologici - convogliati alla OMECA affinché si realizzino, oltre alla saturazione della manodopera di Savigliano, anche la saturazione di quella attualmente in forza presso lo Stabilimento di Reggio Calabria e possano costituirsi le basi per adeguati sviluppi occupazionali.
Per quanto riguarda le contribuzioni industriali relativamente ai due previsti Stabilimenti di Valle dell’Ufita e Valle del Sangro, l'Azienda fa riferimento all'applicazione in tali aree a quanto stabilito con l'accordo 9/3/1974.
FILIALI
Nell'intento di salvaguardare la competitività della struttura commerciale e assistenziale FIAT Auto, in ade- renza alle mutate caratteristiche del mercato automobilistico, l'Azienda ritiene necessario operare sul territo- rio nazionale con una significativa presenza diretta di Filiali e di Succursali per la commercializzazione FIAT Auto (di cui all'accordo 10/12/1975).
Nell'affrontare il processo di riorganizzazione della struttura commerciale e assistenziale FIAT Auto e Lan- cia, l'Azienda terrà conto anche di ipotesi di utilizzo delle predette strutture nell'ambito di attività commercia- li-assistenziali di altri settori, sempre che ciò risulti coerente con le linee di organizzazione commerciale- assistenziale degli stessi.
Tale processo riorganizzativo, (che attualmente in relazione alle caratteristiche del mercato e della rete da controllare, non prevede riduzioni nel numero delle Filiali nel Mezzogiorno) verrà attuato salvaguardando l'occupazione e i livelli professionali acquisiti nel rispetto degli accordi e delle procedure vigenti (in partico- lare, anticipazione dell'esame in sede sindacale, anche provinciale, di 45 giorni rispetto alla operatività).
Nelle sedi in cui coesisteranno attività di Filiale e di Succursale la rappresentanza, sindacale aziendale sarà unica per le unità operative presenti.
Si conferma che in relazione alla prevista riorganizzazione potranno essere identificate, completata la realiz- zazione del piano ricambi, necessità di assunzioni in alcune Filiali, in particolar modo fra quelle del Sud, a fronte di specifiche esigenze che non potranno essere altrimenti soddisfatte.
CENTRI COMMERCIALI VEICOLI INDUSTRIALI
Il processo di diversificazione e di specializzazione della rete commerciale del settore Veicoli Industriali può considerarsi pressoché ultimato.
La rete commerciale diretta della FIAT Veicoli Industriali è composta da dieci centri commerciali (Torino, Milano, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Sassari) e da un Centro Assistenziale (Pia- cenza).
ORARIO DI LAVORO
Il pagamento della chiusura realizzata dall’8 aprile al 15 aprile compresi verrà effettuato utilizzando la retri- buzione corrispondente a 3 giorni di festività di cui all'accordo interconfederale 26 gennaio 1977 ed alla leg- ge n. 54 del 5 marzo 1977, nonché 2 giorni di ferie.
La retribuzione corrispondente alle due festività residue di cui al succitato accordo coprirà 2 giorni di ferma- ta produttiva nel settore dell'Auto alla fine dell'anno in corso. In relazione all'andamento del mercato auto- mobilistico non si prevede allo stato attuale di dover procedere nel corso del 1977, ad una ulteriore sospen- sione produttiva; e, ove necessario, sarà effettuata una verifica sullo andamento del mercato nel mese di otto- bre dell'anno in corso.
Per il 1977 verrà realizzata una chiusura collettiva per ferie, fatti salvi gli accordi già realizzati, secondo il seguente calendario:
- Settore Auto
dal 29 luglio al 23 agosto così strutturata:
tre settimane di ferie (1 - 20 agosto compresi) ulteriori 3 giorni di ferie (29 luglio, 22 e 2 3 agosto).
Per la Costruzione stampi e le Costruzioni sperimentali verranno concordate a livello di Stabilimento modali- tà per l'utilizzo delle ferie 1977 e delle festività di cui all'accordo interconfederale del 26/1/77 e alla legge n. 54 del 5/3/77.
- Settore Veicoli Industriali
dal 1 al 23 agosto così strutturata:
3 settimane di ferie (l - 20 agosto compresi)
1 giorno di ferie (22 agosto) la retribuzione corrispondente ad una giornata festiva di cui all'accordo intercon- federale 26/1/77 verrà utilizzata a copertura della giornata del 23/8/1977.
nonché nei giorni. 27, 28, 29 e 30 dicembre 1977.
A richiesta delle R. S. A. potranno venire esaminate a livello di Stabilimento ipotesi di minor durata della chiusura estiva.
- Settore Siderurgia
Fonderie Torino, Via Cuneo, Borgaretto, Carmagnola, Fucine Torino, Divisione Trasformazione: dal giorno 29 luglio al giorno 23 agosto compresi, strutturata come per il Settore Auto.
Fonderie Torino e Fucine: seguiranno inoltre, le stesse modalità previste per il Settore Auto per la fermata di fine anno 1977.
Borgaretto, Via Cuneo, Carmagnola, Divisione Trasformazione: osserveranno un periodo di chiusura collet- tiva nei giorni 27, 28, 29 e 30 dicembre utilizzando i due giorni di ferie residui nonché la retribuzione corri- spondente a due festività di cui all'accordo interconfederale 26/1/1977 ed alla legge n. 54 del 5/3/1977.
Divisione Acciai: dal giorno l° agosto al giorno 23 agosto compresi così strutturati:
− 3 settimane di ferie (1 - 20 agosto compresi)
− ulteriori 2 giorni di ferie (22 e 23 agosto)
Saranno esaminati in Divisione eventuali adattamenti a specifiche esigenze di turnazione.
Fonderie Crescentino, ex Metalli, Enti Centrali del Settore: dal giorno 1° agosto al 23 agosto così strutturata:
− 3 settimane di ferie (l - 20 agosto compresi)
− 1 giorno di ferie (22 agosto)
La retribuzione corrispondente ad una delle giornate festive di cui all'accordo interconfederale 26/1/77 verrà utilizzata a copertura della giornata del 23/8/77.
Divisione Attrezzature: le modalità di fruizione saranno definite a livello di Divisione.
- Enti Centrali FIAT
Tre settimane a partire dal giorno 1^ agosto compreso. Per la quarta settimana viene confermata la prassi a- ziendale.
- Trattori
Tre settimane a partire dal l° agosto compreso. Per la quarta settimana viene confermata la prassi aziendale. Settore Macchine Movimento Terra
- Stabilimento di Lecce
dal giorno 29 luglio al giorno 20 agosto compresi, nonché i giorni 27 e 28 dicembre.
La retribuzione corrispondente a due giorni di festività di cui all'accordo interconfederale 26 gennaio 1977 verrà utilizzata a copertura dei giorni 29 e 30 dicembre.
- Stupinigi
Dal giorno 1° agosto al giorno 20 agosto compresi. La retribuzione corrispondente a due giorni di festività di cui al l'accordo interconfederale 26 gennaio 1977 verrà utilizzata a copertura, dei giorni 22 e 23 agosto.
Per il Settore Auto le parti si incontreranno nel mese di marzo 1978 con l'obiettivo di verificare la possibilità di una chiusura collettiva per ferie di 4 settimane.
DICHIARAZIONE A VERBALE
In relazione all’esame intervenuto in sede tecnica nel corso del negoziato, l'Azienda conferma di ritenere i- donee per il Settore dei Veicoli Industriali e collegati le seguenti modalità di effettuazione delle ferie a sca- glioni:
articolazione su 5 scaglioni di 3 settimane nel mesi di giugno, luglio, agosto e settembre; assegnazione dello scaglione tenendo conto dei desideri dei lavoratori, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative e con la necessità di mantenere costante la percentuale di assenti per ferie a livello di reparto - ufficio; colloca-
zione della 4a settimana di ferie a fine anno con chiusura collettiva; fruizione della 4a settimana di ferie, per coloro la cui presenza è necessaria durante la chiusura di fine anno (circa il 25% della forza operaio), dietro programmazione individuale anche in connessione con il previsto periodo di 3 settimane (anticipando il 1° scaglione o prolungando l'ultimo), in modo da realizzare per una parte dei lavoratori l’obiettivo di fruire di 4 settimane consecutive.
In relazione alla discussione intervenuta sul punto ed alle diverse valutazioni delle parti si è convenuto di av- viare un esperimento su un'area organizzativamente definita e per un numero significativo di lavoratori che preveda una turnazione impostata su tre turni giornalieri di 6. ore lavorative ciascuno articolata su 6 giorni la settimana. Per tale sperimentazione viene indicato il nuovo insediamento della valle dell'Ufita e a tale scopo le parti si incontreranno per definire modalità, riflessi e ambito della sperimentazione, una volta avviato lo Stabilimento. Le parti si incontreranno altresì entro 6 mesi dall'avvio della sperimentazione per valutarne le conseguenze.
Fermo restando quanto previsto dal C.C.N.L., la FIAT dichiara che intende applicare la norma di cui all'art. 5, disciplina generale Xxx. III, con l'obiettivo di applicare la stessa alla generalità dei lavoratori interessati li- mitando al massimo il ricorso alle soluzioni transitorie ed articolate.
A tale scopo saranno avviate verifiche dal mese di gennaio p.v. per individuare tempestivamente tutte le so- luzioni che, xxxxx restando gli accordi nazionali e di stabilimento in atto, affrontino tutti i problemi organiz- zativi in modo tale da rendere possibile tali soluzioni nei tempi previsti dalla norma contrattuale.
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
La FIAT ribadisce il proprio impegno nel continuare ad affrontare i problemi connessi alla organizzazione del lavoro avendo come obiettivi prioritari modifiche impiantistiche connesse ad una nuova qualità dell’organizzazione del lavoro al fine dell'eliminazione dei lavori che presentino elementi di elevata gravosi- tà o disagio e del miglioramento delle condizioni di lavoro sia in termini di ambiente, sia in termini di moda- lità della prestazione, ed anche in funzione di processi di qualificazione professionale.
I relativi interventi saranno effettuati con modalità che tengano conto delle particolari caratteristiche impian- tistiche tecnologiche ed organizzative dei vari settori, nonché delle singole realtà in termini di dimensione, processi produttivi, cadenze, tipo di prodotto, ecc.
In tale quadro la FIAT intende operare anche mediante provvedimenti graduali, che prevedano interventi in- dirizzati a cogliere insieme un miglioramento delle condizioni e della qualità del lavoro anche in riferimento alle esigenze della produttività.
Espressioni concrete di tale obiettivo sono gli interventi definiti nel presente accordo relativamente al settore automobilistico, che implicano complesse e rilevanti soluzioni tecnologiche volte ad una sostanziale modifi- ca delle condizioni di lavoro attraverso la riduzione degli aspetti di maggiore gravosità e di miglioramento della qualità del lavoro.
Per quanto attiene gli altri settori, confermate le specifiche iniziative in corso, i risultati degli interventi de- scritti costituiranno, se positivi e compatibili con i particolari vincoli tecnico-organizzativi e gestionali, ele- menti di riferimento per ulteriori miglioramenti delle condizioni di lavoro.
A tal fine la FIAT si dichiara disponibile a verificare con i Rappresentanti Aziendali Sindacali, le soluzioni che potranno essere individuate e a definirne l'operatività ogni qual volta l'obiettivo di migliorare l'organiz- zazione del lavoro risulti compatibile con la tecnologia del prodotto e con la salvaguardia delle esigenze tec- nico-organizzative.
CARROZZERIA
Area di Montaggio
In questa linea l'Azienda intende effettuare un esperimento nell'area del montaggio vetture per la creazione di una nuova figura professionale di revisionista di delibera completa. Tale ipotesi prevede la costituzione di un nucleo di operai utilizzati in modo programmato su qualsiasi stazione di ogni tipo di vettura per la revisione finale di delibera di sellatura, meccanica, carrozzatura, nonché sul piazzale riparazione vetture. In particolare dovranno essere definiti i criteri tecnici e le modalità per la realizzazione di tali esperimenti; i tempi sono previsti dall'Azienda in 15/18 mesi. Detti criteri saranno verificati a livello di Stabilimento.
Area di Verniciatura
In questo settore la FIAT si impegna su un vasto ed articolato programma di rinnovo degli impianti e di mi- glioramento delle condizioni dell'ambiente di lavoro.
Rifacimento degli impianti meno recenti, adeguandoli al miglior livello tecnologico in questo momento pos- sibile, che viene identificato nell’impianto di Cassino 2. Con inizio immediato è previsto il rifacimento inte-
grale degli impianti di verniciatura di Mirafiori, che verrà completato nell'arco dei prossimi 8 anni, dovendo- si procedere con gradualità per non interrompere i processi produttivi.
Entro il 1978 verrà realizzato il rifacimento dei primi 2 circuiti (cabina e forno di smalto con spruzzatura au- tomatica degli esterni. In questo ambito si opererà per tenere separate le zone calde da quelle fredde analo- gamente a quanto realizzato a Cassino 2.
Progressiva automatizzazione della spruzzatura vernice (fondi e smalti). Per quanto riguarda la spruzzatura degli esterni è programmata una serie di interventi per estendere progressivamente, nel corso dei prossimi anni, le nuove apparecchiature.
I primi di tali impianti ad essere interessati saranno: Rivalta, ove si prevedono, entro il 1977, gli automatismi per due cabine smalto esterni, ed entro il primo semestre 1978 una prima linea automatizzata per smalto; Lingotto Carrozzeria ove, sempre entro il 1977, si prevedano gli automatismi degli impianti mano di fondo e smalto sul tipo 128 3P.
Per quanto concerne invece la spruzzatura degli interni viene riconfermato l'impegno a proseguire con le prove in corso con l'impiego dei robots a Cassino ed a Rivalta. Entro il 1977 si prevede inoltre la messa in studio, a Lingotto Carrozzeria, di due robots per il modello furgone 238 ed entro il 1978 di un robot per spruzzatura interni sul furgone 242 nella sede di via Rivalta.
In attesa del completamente della fase sperimentale non è in questo momento possibile dare indicazioni sicu- re circa i tempi di applicazione delle nuove attrezzature anche se si. prevede una estensione di tali impianti, verificata la loro affidabilità, a partire dal 1980.
Realizzazione nel corso del 1977 di un nuovo impianto di verniciatura nello stabilimento di Termini Imerese che utilizza polveri elettrostatiche per la spruzzatura della mano di fondo.
Questo impianto, che è il primo in Europa che adotta tale tecnologia completamente innovativa, consente di conseguire sostanziali benefici anche dal lato ecologico ed ambientale (assenza di solventi e di morchie). Pa- rallelamente, sempre su questo impianto, verranno installati 4 robots per gli interni.
Per l'automazione dell'applicazione dell'antirombo, sono stati realizzati alcuni prototipi di attrezzature per la spruzzatura in automatico del pianale, delle fasce laterali e dei passaruote.
Tali apparecchiature, in corso di sperimentazione, verranno progressivamente estese - entro termini e con modalità ancora da definire - a tutti gli Stabilimenti. Comunque, entro il 1977, verranno realizzati a Mirafio- ri, Rivalta, Lingotto, automatismi, per sottoscocca e fasce laterali, del tipo già in funzione sui Modelli 131/132, mentre proseguiranno gli studi per gli automatismi sui passaruote e fasce frontali.
Per quanto riguarda la pomiciatura delle superfici verniciate, l'obiettivo è di creare le condizioni per ridurre ad una semplice carteggiatura a secco l'operazione stessa; si tratta peraltro di un risultato già raggiunto a Cas- sino e Rivalta che implica la soluzione in senso ottimale di tutta una serie di problemi tecnici. che si pongono nelle fasi precedenti delle lavorazioni.
Non è quindi in questo momento generalizzabile a tutte le situazioni, ma lo sarà gradualmente con il procede- re del rinnovo degli impianti, tranne nel caso in cui si estenda il processo di applicazione della mano di fondo con il sistema polvere.
Da un punto di vista organizzativo, al di là quindi delle innovazioni di natura tecnologica e impiantistica, l'Azienda darà avvio ad un esperimento nelle Officine di Verniciatura, interessando le aree dei levabolli e re- visionisti finali dei circuiti smalto, attraverso la realizzazione di una nuova figura professionale di: "rappezzi- sta levabolli" i cui tempi e modalità di addestramento, indicati dall’Azienda in 18/24 mesi per gli attuali rap- pezzisti ed in 15/18 mesi per gli attuali levabolli, saranno verificati a livello di Stabilimento, fatto salvo quanto previsto dall'accordo 31.3.1976 per la verniciatura dello Stabilimento di Rivalta.
Nel quadro degli interventi dell'area verniciatura si informa che per lo Stabilimento Lancia di Chivasso è previsto il potenziamento degli impianti di verniciatura con l'estensione delle soluzioni illustrate per il settore Auto della FIAT. Entro il 15 di luglio 1977, tali soluzioni saranno illustrate in un apposito incontro alle Or- ganizzazioni Sindacali dei lavoratori.
Area di lastroferratura - La FIAT si impegna a dare un ulteriore sviluppo, anche in connessione con la realiz- zazione di nuovi modelli, al processo di meccanizzazione e di automazione. Negli Stabilimenti di Rivalta e Cassino è prevista l'entrata in funzione nel 1978 di una nuova tecnologia (robogate) che consente la elimina- zione dei carichi sospesi, la movimentazione delle scocche su carrelli teleguidati, l'esecuzione dei lavori di saldatura mediante robots. Oltre che per la lavorazione della scocca, il sistema è previsto anche per l'assem- blaggio delle fiancate, sostituendosi alle tradizionali saldatrici multiple.
L'Azienda dichiara inoltre la propria disponibilità all'avvio di una fase sperimentale che preveda l'inserimen- to dei ferratori nell'area di nuova istituzione del riparatore deliberatone di scocche lastrate, previo esame, a livello di Stabilimento, delle condizioni tecnico-produttive e organizzative.
MECCANICA
La FIAT conferma che si rende possibile un nuovo ciclo di interventi in connessione con la progettazione e l’allestimento di attrezzamenti per nuovi motori.
Tale miglioramento comporterà a Mirafiori sia il decongestionamento dell'attuale area della Meccanica 1 at- traverso l'utilizzazione degli spazi della Meccanica 3 realizzando - a risultato finale - la separazione dei mon- taggi dalle lavorazioni con conseguenti miglioramenti sulle condizioni e l'ambiente di lavoro, sia l'introdu- zione di soluzioni impiantistiche di nova concezione che consentano il lavoro da fermo. Nel contempo ver- ranno meccanizzate alcune operazioni più gravose per ridurre la fatica fisica degli addetti.
Pertanto l'Azienda prevede di realizzare due cicli di interventi:
una prima fase di intervento durante i tempi di progettazione e realizzazione del nuovo modulo di montaggio, al fine di. ottenere comunque, al più presto, un miglioramento dell'attuale situazione ambientale ed una ridu- zione dell'addensamento sulle linee di montaggio motori. Questa soluzione prevede, entro l'anno 1978, un trasferimento delle attuali linee tipo 127 dalle officine 2176 della Meccanica 1 alla Meccanica 3. L'impianto prevede un diverso sistema di trasporto del motore in fase di montaggio ed un frazionamento delle linee in modo da ottenere - a parità di potenzialità globale - una cadenza ridotta, ed un allargamento della mansione, una seconda fase di intervento con l’impostazione del nuovo modulo di montaggio, a postazioni fisse indivi- duali. Le operazioni di montaggio avverranno su motori fermi sostenuti da un supporto a terra.
Tale realizzazione consentirà lo svincolo dalle cadenze della linea e l'esecuzione di fasi di lavoro più allarga- te, nel rispetto delle esigenze tecnico-organizzative.
Le caratteristiche della prestazione lavorativa potranno essere meglio definite solo quando saranno stati indi- viduati tutti i problemi ed i vincoli tecnici attinenti il nuovo modulo di montaggio.
Per ciò che concerne i tempi di attuazione si prevede che per la progettazione e per la realizzazione saranno indispensabili gli anni 1978 e 1979; nella seconda metà del 1979 potrà entrare in funzione il modulo pilota che avrà una potenzialità di circa 1250 motori/giorno e sarà verificata la rispondenza agli obiettivi prefissati. Se l'esito dell'iniziativa sarà positivo, essa potrà essere estesa agli altri tipi di motore in un periodo di 6/7 anni successivo alla verifica, compatibilmente con le qualità richieste e con i nuovi tipi di motore e le loro caratte- ristiche progettative.
STAMPAGGIO
L’apporto migliorativo fondamentale deriverà dalla progressiva estensione delle automazioni nel Settore Au- to. Per esse, le linee di azione saranno:
− estensione dei dispositivi automatici di carico e traslazione pezzo sulle linee di grandi presse così come realizzato a Rivalta. Nell'arco di due anni si prevede di automatizzare circa 1/3 delle linee di grandi pres- se di Mirafiori;
− applicazione di dispositivi automatici di carico dei fogli sulla prima macchina della linea (desteaker);
− introduzione di presse a trasferta interamente automatiche.
Per ciò che concerne lo sviluppo della professionalità nell'area dello stampaggio, l’Azienda dichiara la pro- pria disponibilità a realizzare la ricomposizione e l'arricchimento delle mansioni, in particolare per i capi macchina delle linee di presse transfertizzate.
Premesso che a tutt'oggi sono state definite intese nelle diverse realtà aziendali le quali si intendono confer- mate nel presente accordo; che alcune delle stesse erano già state prese a riferimento nell’accordo 4 luglio 1975; che dette intese erano volte a regolamentare sistemi di informazione sulle variazioni produttive e sui conseguenti effetti, l'Azienda si dichiara disponibile ad una loro estensione negli Stabilimenti, in rapporto al- le specifiche caratteristiche del settore e delle lavorazioni e con modalità corrispondenti alle diverse realtà operative. A tale fine potranno essere effettuate verifiche a livello di stabilimento, circa i presupposti e le modalità di cui sopra.
Lavoratori di 2a categoria non direttamente connessi al ciclo produttivo
L'Azienda ne favorirà la crescita professionale mediante opportune iniziative anche nella specifica area di at- tività, nell'ambito di vincoli tecnico-organizzativi esistenti
L'Azienda si impegna a ricercare per i lavoratori idonei le possibilità di inserimento in aree produttive, com- patibilmente con le esigenze tecnico-organizzative.
Norma transitoria
Le Direzioni di Stabilimento esamineranno casi dei lavoratori di 2a categoria che, avendo prestato attività nei settori produttivi per un periodo non inferiore a 8 anni, si trovino attualmente in forza a settori non diretta- mente connessi al ciclo produttivo, al fine di individuare, sulla base delle possibilità tecnico-organizzative, soluzioni che consentano il passaggio alla categoria superiore.
In ogni caso, qualora non risultino impedimenti attribuibili alla mancata utilizzazione da parte dei lavoratori degli strumenti eventualmente messi in atto dall’Azienda, i lavoratori aventi la caratteristica di cui sopra pas- seranno alla categoria superiore entro 31/12/1977.
L'Azienda dichiara la propria disponibilità ad esaminare con i Comitati Qualifiche impiegati i riflessi che le ristrutturazioni organizzative produttive possono comportare sulle professionalità impiegatizie tenendo conto di criteri che, nell'ambito delle esigenze tecnico-organizzative, consentano la valorizzazione delle capacità professionali dei lavoratori interessati.
In tale linea l'Azienda promuoverà iniziative volte a studiare e sperimentare, previa verifica con il Comitato Qualifiche Impiegati, forme di riorganizzazione del lavoro impiegatizio nell'ambito di aree definite.
Per l'esame dei problemi connessi alle qualifiche impiegati si conviene che nell’ambito dell'attuale struttura dei Comitati Qualifiche impiegati, possano partecipare in qualità di esperti ai rispettivi Comitati sia lavorato- ri operai che impiegati, ferma restando la normativa vigente.
Con decorrenza 1 luglio 1977 si conviene:
a) di considerare ausiliari del primo gruppo siderurgico, ai fini del l'art. 43 del C.C.N.L. 8 gennaio 1970, gli operai delle officine centrali di manutenzione meccanica ed elettrica in conseguenza della loro effettiva prestazione di lavoro in zona e gli addetti ai magazzini refrattari e ferroleghe operanti in acciaieria, e- stendendo, agli stessi la normativa in atto per i siderurgici specificatamente in materia di turni, mobilità ed inquadramento previsti dal C.C.N.L. 1° maggio 1976, dal contratto integrativo 9 marzo 1974 ed ac- cordi aziendali.
b) in questo ambito, i lavoratori dei servizi generali che verranno assegnati alle pulizie di reparto e dei loca- li di servizio dei reparti stessi, passeranno a far parte degli ausiliari del primo gruppo siderurgico richia- mando la normativa citata a punto a).
La Divisione Acciai comunicherà alle Rappresentanze Sindacali Aziendali entro il l° ottobre 1977, la collo- cazione nelle varie piazze dei lavoratori di cui ai punti a) e b).
I lavoratori che restano inquadrati nel 2° gruppo siderurgico potranno conseguire individualmente il passag- gio fra gli ausiliari del primo gruppo dopo aver effettivamente prestato la propria abituale attività per 30 giorni consecutivi o per 60 giorni saltuariamente in un anno in zone rientranti nel 1^ Gruppo siderurgico ri- chiamando la normativa citata al punto a).
Punti specifici della siderurgia attinenti al presente accordo saranno esaminati a livello di Divisione Acciai a partire dal 1.1.1978.
AMBIENTE
Fermo restando il sistema contrattuale vigente in Azienda, tra i Comitati Ambiente e le Direzioni di Stabili- mento saranno individuate aree prioritarie di rischio.
In relazione alle stesse saranno individuati i tipi di intervento, la fattibilità tecnica, le tempistiche e gli oneri di spesa.
In sede sindacale centrale entro il dicembre 1977, verranno esaminati i suddetti interventi al fine di definire la priorità, in relazione ai rischi, ai livelli specifici e complessivi di spesa per gli interventi sull'ambiente. Queste iniziative costituiranno la base principale del programma di interventi per il miglioramento delle con- dizioni ambientali.
Nelle aree in tal modo individuate, ferme restando le responsabilità e le competenze di legge a carico dell’Azienda in materia di igiene ambientale, tra Direzioni di Stabilimento e Comitato Ambiente, di comune accordo potrà essere convenuta l'utilizzazione di un Ente pubblico (clinico o tecnico) nei casi in cui si renda necessario particolari risorse tecnico-scientifiche non individuabili nell'ambito delle strutture aziendali.
L'Ente pubblico sarà individuato sulla base di specifiche capacità tecniche, scientifiche ed organizzative con diretto riferimento al tipo di intervento da effettuare.
Tra Direzione e Comitato Ambiente saranno altresì concordati tempi e criteri di intervento dell'Ente pubblico con il quale verranno confrontate metodologie e strumenti.
Gli oneri derivanti dall’effettuazione degli interventi tecnici e/o medici concordati saranno a carico dell’Azienda.
Le visite mediche e gli esami clinici consensualmente definiti nell'ambito delle indagini di cui sopra, effet- tuabili in azienda, saranno eseguiti durante l'orario di lavoro e distribuiti compatibilmente con le necessità produttive, mentre quelle effettuabili solamente all'esterno dell'Azienda ed in orario di lavoro, saranno realiz- zate mediante permessi retribuiti.
A livello di Stabilimento, a partire dalle aree concordate, le Direzioni forniranno al Comitato Ambiente dati relativi a:
a) numero delle visite periodiche per fasce, di periodicità e le relative lavorazioni che le motivano;
b) elenco dei posti di lavoro nei quali viene corrisposta la paga di posto;
c) la statistica mensile dei dati di assenza per malattia e infortuni.
A livello di stabilimento verrà fornito al Comitato Ambiente l'elenco delle sostanze presenti nelle lavorazioni per le quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche, di quelle elencate nella tabella delle "malattie professionali", nonché di quelle normalmente presenti nelle lavorazioni.
Le caratteristiche del libretto sanitario di rischio individuale avviato, in via sperimentale nelle aree individua- te, entro dicembre 1977, verranno concordate a livello, sindacale centrale.
Nel libretto verranno registrati, oltre ai dati analitici, delle vi site mediche effettuate nelle aree concordate i dati relativi a:
a) visite di assunzione
b) visite periodiche, compiute dall'Azienda per obbligo di legge
c) visite di idoneità compiute da Enti pubblici ai sensi dell'art. 5 comma 3° della legge 300 del 20 maggio 1970
d) gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il libretto sanitario di rischio individuale verrà consegnato dall'Azienda a ciascun lavoratore a partire dalle aree concordate e su di esso saranno trascritti i dati clinici.
I risultati delle visite periodiche effettuate secondo le norme di legge verranno consegnati ai lavoratori inte- ressati secondo modalità da definire entro dicembre 1977.
Entro dicembre 1977 saranno concordate le caratteristiche del registro dei dati biostatistici, avviandone la sperimentazione a partire dalle aree concordate.
Per le rilevazioni concordate ed effettuate da parte del Laboratorio Ricerche e Controlli della Società FIAT, sarà preventivamene definita tra Direzione di Stabilimento e Comitato Ambiente la determinazione dei crite- ri, strumenti e modalità, come previsto al punto 6)- parte IV dell'accordo 5.8.1971.
Durante i rilevamenti sarà garantita la presenza dei Rappresentanti sindacali aziendali.
I risultati delle rilevazioni ambientali effettuate nei singoli posti di lavoro verranno comunicati al Comitato Ambiente nei tempi tecnici minimi necessari all'effettuazione delle determinazioni di laboratorio ed alla tra- scrizione dei dati sull'apposito registro attualmente in uso.
L'Azienda fornirà informazioni riguardanti la struttura il funzionamento del servizio sanitario, del Laborato- rio di Ricerca e Controllo Ambientale nonché dei programmi di ricerca ecologico ambientale.
La presenza di variazioni radicali dell’attuale assetto degli appalti che determinino sostanziali modifiche del sistema in atto, potrà essere richiesta dalle Organizzazioni Sindacali una verifica, ferme, restando le distinte responsabilità connesse ai rapporti fra Azienda committente e Azienda appaltatrice.
L'Azienda informerà a livello di Stabilimento le R.S.A. sull'articolazione degli ambiti di attività nei quali vengono normalmente stipulati contratti di appalto.
Dichiarazione dell'Azienda - Per quanto concerne le relazioni industriali nei Paesi nei quali la FIAT è presen- te l'Azienda ha confermato che la propria esperienza, maturata all'interno di un ordinamento che garantisce le fondamentali libertà di associazione e sindacali, non può che ispirare la propria azione anche all'estero pur nei limiti delle proprie responsabilità e competenze.
L'Azienda, nell'ambito del ruolo e delle responsabilità che competono all'industria, è consapevole della rile- vanza dei problemi che ineriscono alla disoccupazione giovanile e femminile. Di conseguenza anche in rap- porto alle recenti disposizioni legislative sui giovani inoccupati, l'Azienda si propone di considerare con at- tenzione tutte le possibilità offerte dal provvedimento in rapporto sia al reale andamento dell'occupazione, sia alle obiettive e specifiche esigenze di natura professionale ed organizzativa. In tale quadro l'Azienda è dispo- nibile ad informare le Organizzazioni sindacali in ordine alle iniziative che al riguardo potranno essere defi- nite.
In relazione alle iniziative assunte in materia di organizzazione del lavoro anche per le aree di prevalente oc- cupazione femminile, l'Azienda si propone di esaminare le possibilità di interventi riorganizzativi diretti a migliorare la qualità del lavoro e tali da favorire l’inserimento della donna nell'attività lavorativa.
Per i lavoratori inidonei l'Azienda, ponendosi come obiettivo il loro reinserimento in normali attività lavora- tive esaminerà con le R.S.A. un'ipotesi di soluzione in tempi certi. Per raggiungere tale obiettivo potranno essere utilizzati anche specifici corsi di formazione professionale, per l'eventuale inserimento anche in aree di maggior qualificazione.
In relazione all'esigenza prospettata di inserimento degli handicappati nel processo produttivo, l’Azienda, promuoverà uno studio sul problema; le valutazioni conseguenti saranno esaminate in un apposito incontro con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori.
PATRONATI
La FIAT darà attuazione all'articolo 12 della Legge 20 maggio 1970 n. 300, per consentire l'attività degli isti- tuti di Patronato in sedi all’interno delle varie unità produttive.
Entro il mese di settembre p. v. con i Patronati interessati saranno definite le modalità di funzionamento delle Sedi e relativi orari, il numero complessivo delle medesime, le norme per consentire l'operatività dei rappre- sentanti dei Patronati anche con riferimento all'esigenza di definire la documentazione da consegnare all’Istituto di Patronato, per il conseguimento delle prestazioni assistenziali e previdenziali di cui al
D.L.C.P.S. n. 804 del 29 luglio 1947.
In relazione alla richiesta formulata dalla FLM in materia salariale per gli anni 1977 e 1978, si conviene quanto segue:
Quattordicesima erogazione
Viene abolito il sistema di determinazione della quattordicesima erogazione previsto dall'accordo 15 luglio 1970 e seguenti.
A decorrere dal 1977 la quattordicesima erogazione verrà liquidata con un incremento di L. 105.000 sui va- lori erogati nell'anno 1976 e con garanzia di un importo minimo di L. 300.000 comprensive della somma di
L. 20.000 di cui all'accordo 12 settembre 1973, secondo lo schema allegato.
Premio di produzione
I valori del premio di produzione vengono incrementati, a decorrere dal 1° gennaio 1978 di L. 9.000 con as- sorbimento, fino a concorrenza, di L. 2.000 sugli aumenti di merito.
Con riferimento a quanto previsto dalla parte V - salariale e normativa - dell’accordo aziendale 9 marzo 1974 in materia di informazione sui livelli medi di superminimi, l’Azienda fornirà al le Organizzazioni sindacali per ciascuna categoria, oltre ai dati medi di superminimo e al numero di dipendenti senza superminimo, an- che le percentuali relative ai dipendenti con superminimi inferiori e superiori ai livelli medi ponderali.
MENSA
Le parti convengono sul superamento del sistema di indicizzazione del prezzo dei pasti previsto nell'accordo 15 luglio 1970 e concordano sul mantenimento dell'attuale prezzo sino al 31 dicembre 1977.
Le parti si incontreranno nel mese di novembre c.a. allo scopo di definire, tenendo conto dell'incremento del costo e della qualità del servizio la variazione del prezzo della mensa a partire dal 1° gennaio 1978 e valevole fino al 31-12-1978. Tali variazioni saranno applicate alle condizioni di prezzo oggi in atto in tutte le realtà aziendali. Al mese di novembre dello stesso anno e seguenti, le parti si incontreranno per definire con le stes- se modalità il prezzo del pasto fino al 31 dicembre 1979.
Al fine di migliorare la qualità del servizio l'Azienda dichiara la propria disponibilità - in sede di Commis- sione Paritetica Tecnico-Consultiva - a definire le modalità le tempistiche e le procedure per realizzare l'am- pliamento della gamma di scelta da 8 a 14 giornaliere.
In tale ambito saranno giornalmente disponibili un secondo e un contorno della linea fredda (piatti freschi o freddi). Analoga possibilità viene fin d'ora prevista per lo Stabilimento di Valle dell'Ufita.
Nel riconfermare la validità dell'attuale sistema di mensa si è individuata la possibilità di avviare l’introduzione di diverse forme di ristorazione aziendale in occasione di nuove installazioni di ristoranti a- ziendali in funzione delle caratteristiche dell'unità produttiva.
In tale ambito, l'Azienda esaminerà la possibilità di introdurre la mensa di tipo tradizionale nello Stabilimen- to previsto nella Valle di Sangro e al Magazzino Ricambi della FIAT – Allis di Volvera.
Presso il Centro Ricerche di Orbassano l'Azienda provvederà a verificare la possibilità di procedere ad una riconversione della mensa dall'attuale sistema di precotti surgelati al sistema tradizionale. L'attuazione di quanto sopra dovrà essere valutata in ordine ad obiettivi limite di spesa, a disponibilità di aree per un nuovo fabbricato e relativi permessi di costruzione, o alla disponibilità di fabbricati esistenti.
ALLEGATO 1
Obiettivi del Gruppo FIAT
La FIAT riconferma i quattro obbiettivi principali su cui si basa la sua strategia:
− per il settore auto, difesa delle posizioni acquisite e rafforzamento della competitività rispetto ai concor- renti
− per i settori già forti di diversificazione motoristica (Veicoli Industriali, Trattori, Macchine Movimento Terra), espansione sia come proporzione del fatturato totale della FIAT, sia come partecipazione al mer- cato
− per i Settori, di produzione primaria (Siderurgia) e intermedia, apertura e penetrazione sul mercato terzi, anche all’estero.
− per i settori e/o attività a prevalente domanda pubblica (prodotti e sistemi ferroviari, energia, autobus, in- gegneria civile e territorio), potenziamento delle capacità, di risposta a tale domanda.
Programma di investimenti 1977 del Gruppo FIAT
La FIAT comunica che il programma previsto di investimenti, per l’insieme di tutte le società italiane ed e- stere controllate dal Gruppo o comunque aventi con esso un significativo legame economico, è per il 1977 di 1.084 miliardi.
Nella definizione di tale programma di investimenti, che persegue alcuni irrinunciabili obbiettivi dipendenti dai vincoli-costi della competitività internazionale e da una comune logica di generazione e impiego delle risorse, la FIAT segue una linea tesa ad ampliare il suo impegno sul fronte produttivo nazionale con partico- lare riguardo al Mezzogiorno. Da ciò deriva che le iniziative all’estero non nascono come sostitutive ad inve- stimenti in Italia, in quanto si tratta di presenze in mercati non altrimenti penetrabili o di normali attività di società estere. I finanziamenti sono in ogni caso reperiti sul mercato internazionale.
- La ripartizione e la dinamica degli investimenti sono le seguenti: 865 miliardi in Italia (pari all'80% del totale) con un incremento del 68% sul 1976, e 219 miliardi all'estero (pari al 20%) con un decremento del 35% rispetto all'anno precedente.
- Nell’ambito degli investimenti in Italia saranno destinati al Mezzogiorno 724 miliardi, pari al 26% con un incremento quasi triplo rispetto al 1976. Questa quota - che è la più elevata tra quelle realizzate in passato - riconferma l'impegno del Gruppo del Mezzogiorno, dove nel periodo 1970-‘76 sono stati liqui- dati investimenti fissi per oltre 400 miliardi con la creazione di oltre 19.000 nuovi posti di lavoro. Anche negli anni della crisi - tra il 1973 e il 1976 - l'occupazione nel Mezzogiorno è aumentata di circa 2.800 addetti. Il programma di investimenti complessivo, anche quando non si traduce immediatamente in una nuova occupazione diretta, costituisce la condizione indispensabile per consolidare e salvaguardare l’occupazione attuale e la premessa per lo sviluppo in funzione degli andamenti economici generali. D’altro canto, un programma di investimenti in Italia di questa entità garantisce sicura attività a parec- chie migliaia di persone che lavorano nelle aziende fornitrici di impianti, attrezzature, macchinari.
Programma di investimenti 1977 della FIAT S.p.A. e delle Società Scorporate
Vengono di seguito fornite indicazioni sugli investimenti della FIAT S. p. A. e delle Società scorporate - che nel corso del 1977 ammonteranno a 466 miliardi, tutti in Italia - nei principali settori con particolare riguardo agli effetti occupazionali nel Mezzogiorno.
- Gruppo Auto: nel sottolineare il proprio impegno di presenza in Italia con un programma di investimenti due volte e mezza superiore a quello dell'anno precedente, la FIAT intende intervenire sul prodotto per nuovi modelli e rinnovo della gamma per conservare ed accrescere la propria capacità competitiva sul mercato sia italiano che internazionale. Con l’obiettivo della miglior utilizzazione delle risorse ovunque localizzate, la FIAT ribadisce - anche per quanto riguarda l'auto - l’impegno a destinare al Mezzogiorno gli investimenti per incrementi non marginali di capacità produttiva, generatori di ampi effetti sul piano occupazionale.
Il Gruppo Auto della FIAT nel corso del 1977 investirà 226 miliardi, di cui oltre il 50% sul prodotto.
Questo investimento riguarderà il complesso delle unità produttive localizzale sia nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno.
Nell’area torinese i principali interventi riguarderanno gli stabilimenti di montaggio finale:
− Rivalta Carrozzeria, si prevede che nel corso del 1978, mentre andrà in graduale decremento la produ- zione del modello 128, sarà introdotto un nuovo modello. Tale riassetto produttivo tende a consentire la cessazione dell'attuale fase transitoria di produzione del modello 131. Il livello produttivo previsto è tale da consentire un equilibrato utilizzo della manodopera disponibile.
− Mirafiori Carrozzeria, la produzione dello Stabilimento proseguirà nel corso del 1978 sulle tre linee di prodotto (127, 131 e 132) che, anche per effetto degli interventi migliorativi effettuati nell'anno in corso su due di essi (127 e 132) dovrebbe consentire un normale equilibrio nella produzione complessiva.
− Xxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, proseguirà la produzione del modello 127 ad integrazione della produzione com- plessiva dello Stabilimento che continuerà ad essere articolato sui modelli attualmente in produzione.
Gli investimenti nel Mezzogiorno ammonteranno complessivamente a 50 miliardi pari al 22% del totale del Gruppo Auto.
Per quanto riguarda gli Stabilimenti interessati sono state indicate nel testo dell’accordo le prospettive pro- duttive ed occupazionali.
Per quanto riguarda in particolare lo Stabilimento di Cassino, a partire dal luglio 1977 la produzione del mo- dello 126 - destinato a Termini Imerese - inizierà a decrescere fino ad esaurimento entro il dicembre dello stesso anno.
I lavoratori addetti saranno progressivamente destinati alle lavorazioni del modello 131 la cui produzione viene conseguentemente incrementata. Nel primo semestre del 1978 - durante l'attrezzamento degli impianti del nuovo modello lo Stabilimento produrrà il solo tipo 131. A partire dal 2° semestre 1978 verrà introdotta la produzione del nuovo modello con conseguente spostamento sullo stesso di parte dei lavoratori addetti alla lavorazione del 131. A livello di Stabilimento le questioni di mobilità sono in corso di esame con le R. S. A. Per lo Stabilimento di Bari sono allo studio iniziative al fine di pervenire ad un normale utilizzo delle mae- stranze, che allo stato attuale concernono la possibile introduzione di una pompa ad iniezione Diesel. Le va- lutazioni aziendali in proposito potranno essere fornite per la fine dell’anno.
Per lo Stabilimento di Sulmona non sono previsti mutamenti nell'assetto produttivo e non esistono quindi particolari problemi sul piano occupazionale.
Anche per Vado Ligure e Firenze non sono al momento prevedibili mutamenti nell'assetto produttivo e non si presentano specifici problemi sul piano occupazionale.
Veicoli Industriali con la costituzione dell’IVECO la opera di razionalizzazione, avvenuta concentrando le produzioni in stabilimenti specializzati per prodotto e/o componente per raggiungere volumi economici, tec- niche e tecnologie d'avanguardia compatibili soltanto con elevati volumi di produzione, ha comportato un aumento diretto dell’occupazione della Veicoli Industriali S.p.A. e un aumento indiretto a seguito del pas- saggio di lavorazioni (macchine movimento terra, carrelli elevatori, trattori) ad altre iniziative per la maggior parte localizzate nel Mezzogiorno.
Nel corso del 1977 il Settore Veicoli Industriali investirà oltre 130 miliardi, pari a circa i due terzi degli inve- stimenti IVECO. Buona parte degli investimenti (46%) del totale saranno destinati ad interventi sul prodotto ed al potenziamento della gamma. Gli investimenti in sviluppo delle capacità produttive oltre 15% del totale per un importo di 20 miliardi, sono destinati al Mezzogiorno.
Nel sottolineare come soltanto la specializzatone per prodotto e componenti similari consenta di raggiungere soglie di competitività, la Veicoli Industriali S.p.A. conferma l'avvenuto avvio dei lavori per la realizzazione dello Stabilimento nella Valle dell'Ufita, in cui saranno gradualmente concentrate tutte le lavorazioni del ci- clo completo della carrozzatura di autobus di produzione FIAT.
Nel quadro della razionalizzazione e specializzazione delle produzioni IVECO sono previsti gli interventi di cui al testo dell'accordo. È previsto altresì il mantenimento presso lo Stabilimento di Suzzara della produzio- ne del furgone 900 T; tale stabilimento sarà anche interessato dal trasferimento alla LANCIA V. S. di Bolza- no dei furgoni della gamma Z e dal lancio della produzione furgone della gamma S. Il descritto riassetto pro- duttivo esplicherà effetti positivi per l'occupazione di entrambi gli Stabilimenti interessati.
Per quanto concerne lo Stabilimento OM di Milano si conferma che sono stati pressoché completati gli inter- venti di specializzazione dell'assetto produttivo mediante l'avviamento di lavorazioni per la produzione di ponti e assali e di loro componenti. La situazione occupazionale può considerarsi equilibrata nell'ambito del settore.
Nell'ambito del comprensorio di Stura, lo Stabilimento Costruzioni Ricambi, acquisito dal Gruppo Auto in data 1° gennaio 1977, è stato integrato nella struttura organizzativo-produttiva della SPA a decorrere dal 1° aprile 1977 con prevalente utilizzazione per la produzione di ricambi.
Carrelli Elevatori S.p.A.: questa Società effettuerà investimenti per poco meno di 10 miliardi per la quasi to- talità nel Mezzogiorno per realizzare il previsto ampliamento dello stabilimento Bari. In relazione all’attuale difficile situazione del mercato, legato alla fase calante del ciclo degli investimenti produttivi, non sono pre- visti incrementi occupazionali.
Per quanto attiene agli orari di lavoro per il secondo semestre del corrente anno viene richiamato l’accordo sottoscritto localmente in data 7 giugno 1977.
Siderurgia (Teksid): la Teksid conferma l’impegno assunto a suo tempo di trasformarsi da azienda di servizio legata all'andamento delle produzioni principali FIAT in azienda aperta al mercato esterno, ciò con l’obiettivo di conseguire migliori condizioni di stabilità. Questo impegno sarà opportunamente combinato con l’ulteriore affinamento della tecnologia di prodotto.
L'attuale delicata fase che sta attraversando la siderurgia mondiale (eccedenza di capacità produttiva, piano Simonet, concorrenza giapponese) impone di concentrare gli investimenti sulla qualità del prodotto e sull'ef- ficienza, condizioni indispensabili per una futura espansione.
Nel corso del 1977, la Teksid investirà in totale oltre 57 miliardi di cui circa ¾ per miglioramenti del prodot- to e razionalizzazione della gestione.
La Teksid realizzerà un impianto di verticalizzazione dei prodotti lunghi (Vertek) che consentirà una valoriz- zazione della produzione in relazione a specifiche necessità dell’utenza ed un risparmio di importazione. L’impianto occuperà a regime circa 220 addetti. La scelta attuata da Teksid pone l’insediamento in area Avi- gliana su terreno già di proprietà, confinante con gli esistenti della Divisione Trasformazione. Tale scelta motivata da une serie di analisi e valutazioni che hanno indicato la collocazione in Avigliana come ottimale sotto ogni profilo, a fronte di sinergie ed economie esistenti a causa della vicinanza con la Divisione Tra- sformazione.
La Teksid si è dichiarata tuttavia disponibile ad esaminare ipotesi alternative di insediamenti nell’ambito del comprensorio Moncenisio di Condove, così come proposto dall'ENI in considerazione dell'attuale situazione economica dello Stabilimento Matec.
È da ricordare che il piano di verticalizzazione che spinge Teksid a realizzare l’insediamento trova la sua va- lidità solo in presenza di tempi di attuazione estremamente stretti.
Per la Divisione Fonderia la situazione si presenta nel modo seguente:
Borgaretto: l’assestamento concordato con le Organizzazioni sindacali e l'acquisizione di significative com- messe di produzione consentono di considerare equilibrata la situazione occupazionale, pur non prevedendo- si assunzioni per l'anno in corso.
Crescentino: ha raggiunto il livello occupazionale previsto all’inizio dell'anno avendo già provveduto all’assunzione di circa 300 lavoratori. È importante ricordare che, sia pure in via sperimentale, la Teksid ha promosso l'inserimento tra altri lavoratori di Fonderia di circa 20 lavoratrici che sono state inserite in attività relative alla lavorazione anime.
Fonderie Ghisa e Alluminio di Carmagnola: sono previsti per il 1977 alcuni limitati inserimenti di personale, collegati alla ulteriore acquisizione di commesse da altri clienti.
Fonderie di Via Cuneo: questo stabilimento orientato alla produzione di getti di grandi dimensioni, possiede una struttura impiantistica che non si adatta a riconversioni produttive. In presenza della fase di crisi attraver- sata dalla cantieristica e da altri settori cui la produzione dello stabilimento è orientata ed in assenza di solu- zioni commerciali alternative, la Teksid, verificata la grave antieconomicitá della gestione, ritiene indispen- sabile rinunciare all’attività. Relativamente al reinserimento del personale nell’ambito dello stesso settore Si- derurgia saranno individuate adeguate soluzioni, le cui modalità dovranno essere determinate al più presto con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori.
Fonderie di Torino: entrerà in attività, entro fine anno, una linea di colata di getti di esperienza.
Alcuni dipendenti dello Stabilimento di Via Cuneo potranno trovare opportuno inserimento in questa lavora- zione in relazione ai requisiti di professionalità richiesti.
La Divisione Fucine che ha risentito della mancata espansione del mercato del prodotto stampato a caldo, è oggi in condizioni sufficientemente equilibrate. Per l’immediato futuro sono previsti alcuni limitati inseri- menti di personale.
La Divisione Attrezzature, recentemente costituita, non ha ancora raggiunto la necessaria razionalizzazione organizzativa che è necessario presupposto per il consolidamento e l'espansione nell’ambito di un mercato altamente specializzato. Come già annunciato in occasione di precedenti incontri con le Organizzazioni Sin- dacali, è intenzione della Teksid di concentrare la costruzione delle attrezzature per fonderie e fucine nello stabilimento di Venaria. Sarà quindi necessario iniziare il trasferimento a Venaria del personale e delle attivi- tà limitatamente alla produzione oggi collocata nell'ambito del comprensorio Fonderie e Fucine di Mirafiori. L'esame nel merito con le Organizzazioni Sindacali dovrà iniziare nel mese di settembre.
Una volta completato il programma di consolidamento della struttura della Divisione, potranno esistere pos- sibilità, sia pure marginali, per l’inserimento di risorse in possesso di preparazione professionale specifica. La Divisione Trasformazione dovrà iniziare nell'ultimo trimestre del 1977 il trasferimento della produzione molle a elica a freddo della nuova società Framtek. Con questo atto, quindi, anche la situazione Framtek sarà normalizzata poiché, per quella data, saranno completati i trasferimenti delle lavorazioni relative alle molle ad elica a caldo e delle molle a balestra.
I lavoratori dello Stabilimento di Avigliana, che si renderanno disponibili a trasferimento avvenuto, saranno ricollocati nello stesso comprensorio tenuto conto dei livelli di professionalità acquisiti.
La Divisione Acciai assumerà, entro il mese di Luglio 1977, 100 lavoratori da inserire in varie attività pro- duttive.
È in corso di completamento il trasferimento delle lavorazioni molle a elica ed a balestra alla Framtek nonché l’avviamento della colata continua e il potenziamento della lavorazione dei nastri Inox.
Come già accennato nei precedenti incontri si conferma che è previsto un programma di razionalizzazione e di integrazione della fabbricazione dei tubi. Su questo programma saranno comunicati elementi di maggior dettaglio, non appena ultimata la fase di studio.
Con riferimento alle richieste specifiche contenute nella piattaforma, la Teksid riconferma l'opportunità non solo sul piano aziendale ma per l’itero Paese di una razionalizzazione nel settore degli Acciai Speciali deri- vante dalle possibili azioni da condursi a vari livelli (ricerca, allocazione delle risorse, acquisti, specializza- zione produttiva degli Stabilimenti, commercializzazione specialistica, ecc.) e dichiara, pertanto, la massima disponibilità a individuare le possibili formule di attuazione purché nella salvaguardia dei principi di econo- micità.
La Teksid riconferma altresì il suo oggettivo interesse alle produzioni dello Stabilimento di Piombino per il completamento della gamma e per l’utilizzo dei semilavorati in altre produzioni proprie, semprechè vengano risolte le condizioni che consentano un risanamento finanziario e migliori andamenti gestionali.
FIAT- ALLIS
In presenza della perdurante fase di ristagno del mercato delle macchine movimento terra che ha coinvolto tutti i principali costruttori, la FIAT-ALLIS M.M.T. S.p.A. conferma di essere impegnata in un ampio venta- glio di azioni per assumere iniziative promozionali nei confronti dei concessionari e della clientela america- na. Buoni risultati sono stati in tal senso ottenuti anche sui mercati terzi, dove si è già aggiudicata importanti “contratti particolari” in gare internazionali. La situazione di mercato continua pero a determinare una grave lievitazione degli stocks.
Per lo stabilimento di Lecce, al fine di migliorare la saturazione delle capacità produttive con produzioni compatibili, con le caratteristiche strutturali in fatto di attrezzature, macchinari e professionalità è previsto di introdurre lavorazioni di parti di grande carpenteria e, in particolare, di nuovi modelli di posatubi. È altresì previsto il rinnovo o l’aggiornamento della massima parte dei modelli prodotti ed una maggiore integrazione produttiva con la sostituzione di modelli obsoleti di produzione americana. Entro la fine del 1978 è previsto l’inserimento in produzione di una nuova macchina per movimento terra (grande caricatore) di oltre 200 HP, con buone prospettive di mercato.
Il nucleo progettativo già in funzione proseguirà al suo graduale rafforzamento con l'impiego di personale assunto in loco.
Per la SIMIT in relazione al miglioramento delle condizioni organizzative di lavoro, lo stabilimento di Gru- gliasco aumenterà nel prossimo futuro le sue capacità produttive fino al raggiungimento di potenzialità di ol- tre 1000 macchine/anno.
Lo Stabilimento della FIAT-ALLIS S.p.A. di Xxxxxx Milanino, che produce parti per la FIAT-ALLIS
M.M.T. e la SIMIT, sarà interessato da notevoli investimenti per il potenziamento dell’attività produttiva in meccanica.
Non si prevedono al momento e per il prossimo futuro sostanziali modifiche alla situazione occupazionale per gli stabilimenti SIMIT d Grugliasco e di Xxxxxx Milanino.
Nel corso del 1977 la FIAT-ALLIS effettuerà investimenti dell'ordine di 10 miliardi essenzialmente finaliz- zati alle azioni ricordate, nonché alla realizzazione del Magazzino Ricambi di Volvera ed al potenziamento del Centro Assistenziale di Crotone.
FIAT-Trattori S.p.A. In una situazione di mercato che vede per i prossimi anni un modesto incremento della domanda con una sua netta dislocazione dai paesi dell'area industrializzata a libero scambio verso i paesi e- mergenti che intendono soddisfare ai propri fabbisogni con produzioni effettuate in loco, la FIAT-Trattori intende presentarsi sui mercati con un prodotto sempre più concorrenziale e completo intervenendo anche nel settore delle macchine agricole.
La FIAT-Trattori, in relazione alle sue posizioni sul mercato, si trova nella necessità di ricercare opportune collaborazioni industriali e commerciali con aziende produttrici di macchine agricole, non essendo ipotizza- bile né conveniente l’intervento diretto, in un settore a mercato tendenzialmente statico, di cui non si possie- dono la tecnologia, l’esperienza produttiva e la gamma di prodotti.
Il primo inserimento in questo campo è avvenuto tramite l’acquisizione della GEPI dalla Società Gherardi di Jesi, produttrice di attrezzi per la lavorazione dei terreni.
L’assetto produttivo dell’intero settore verrà consolidato nel modo seguente: a Modena, trattori a ruote, lavo- razione idraulica, lavorazione ghisa e stampaggio carrozzerie, meccanica varia; Cento trattori a cingoli, in- granaggi, scatole riduttori e meccanica varia; Jesi aratri e componenti per trattori.
Nel corso del 1977, la FIAT-Trattori investirà 14 miliardi di cui circa il 50% a Modena per aggiornamento della gamma, razionalizzazione tecnologica e miglioramenti ambientali; il restante 50% sarà ripartito in parti uguali tra San Xxxxxx, per il completamento delle strutture e degli impianti del Centro Tecnico Trattori e del Centro Ricambi, e lo stabilimenti di Cento, per la razionalizzazione del montaggio dei trattori cingolati e la lavorazione di ingranaggi.
Energia: la FIAT opera in questo settore attraverso due Società: la FIAT Termomeccanica - Nucleare e Tur- bogas, in cui sono confluite tutte le attività a tecnologia avanzata ed a elevata qualificazione nel Settore degli impianti per la produzione di energia elettrica, e la Società Aviazione che raggruppa le attività nel settore.
FIAT Termomeccanica - Nucleare e Turbogas S.p.A. La FIAT riconferma la propria volontà di avere una presenza non accessoria nel settore degli impianti per la produzione di energia elettrica (turbine e componen- ti nucleari) anche in vista dei futuri sviluppi. Gli sviluppi in campo nucleare restano però fortemente condi- zionati dalla situazione di attesa in fatto di definizione del piano energetico nazionale.
Nel demandare alla sedi istituzionalmente competenti le decisioni in materia, la FIAT considera auspicabile un tipo di committenza tale da consentire il massimo di flessibilità all’apporto di esperienze diverse e la mas- sima possibilità di arricchimento ed interiorizzazione dell’apporto della licenza.
Con riferimento allo sviluppo delle sezioni interessate sul lato manifatturiero, la FIAT sottolinea il proprio impegno industriale sia per quanto riguarda l’attività turbinistica in cui possiede un valido know-how sul pi- ano tecnico e progettativo ed ampie capacità concorrenziali, sia per quanto riguarda la produzione diretta di componenti nucleari con la possibilità di utilizzare personale altamente qualificato.
Sull'insieme di questa problematica verrà effettuato un incontro con le Organizzazioni Sindacali dei lavorato- ri.
FIAT Aviazione S.p.A. - La FIAT, avendo acquisito capacità di progettazione, esperienza produttiva ed iden- tità tecnica che la pongono in buona posizione competitiva, riconferma la sua volontà di continuare ad opera- re sul mercato non solo come fornitore di parti meccaniche, ma anche come partner di collaborazioni interna- zionali, di sviluppare in modo autonomo iniziative commerciali a livello componentistico e di ricercare di- versificazioni tecnico-produttive nel campo della marinizzazione di motori aeronautici e delle applicazioni industriali dei motori aero nautici.
Complessivamente il settore Energia effettuerà nel 1977 investimenti per circa 8 miliardi, il 53% dei quali saranno destinati al prodotto in relazione alle caratteristiche proprie delle produzioni di questo settore in fatto di aggiornamento tecnologico, elevata qualità ed affidabilità, ecc.
Inoltre verranno effettuati ulteriori 2 miliardi di investimenti per la Motoravio Sud S.p.A. in vista di un po- tenziamento delle attrezzature al fine di dare un assetto definitivo a tale società.
FIAT Ferroviaria Savigliano S.p.A. - La FIAT, sottolineando l’inderogabile necessità di ristrutturazione in- dustriale del settore per porlo in condizione di competitività nel contesto europeo ed individuando nel Piano Poliennale delle Ferrovie dello Stato l’occasione per mettere in graduale movimento tale processo di ristrut- turazione, dichiara la propria disponibilità ad intraprendere tutte le iniziative in tal senso una volta che siano state assunte le indispensabili decisioni da parte delle sedi istituzionalmente competenti, alle quali è stato il- lustrato uno specifico progetto.
Nel frattempo - nonostante le prevedibili difficoltà produttive - la Ferroviaria Savigliano continuerà a non limitare il suo ruolo alla costruzione di materiale rotabile su commessa e di riparazione, ma proseguirà nell’attività di ricerca e progettazione per la realizzazione di prodotti qualificati anche in campo internaziona- le ed in quella di penetrazione commerciale sui mercati esteri operando anche a livello di sistemi integrati.
È in atto un’azione volta alla specializzazione delle singole unità produttive, specializzazione che rimane pe- raltro strettamente condizionata dai volumi di commesse su cui si potrà contare nei prossimi anni.
In questo quadro, per quanto attiene alla situazione produttiva e occupazionale viene riconfermato l’intendimento di privilegiare per quanto possibile l’occupazione presso l’O.M.E.C.A. di Reggio Calabria.
Di conseguenza, mentre si ritengono di massima consolidate sui livelli attuali le posizioni occupazionali del- lo stabilimento di Savigliano, eventuali incrementi nell’assegnazione di commesse, verranno – compatibil- mente con i limiti tecnici e tecnologici consentiti – convogliati alla OMECA affinché, dopo le opportune sa- turazioni della manodopera attualmente in forza, possano costituire base per adeguati sviluppi occupazionali. Verrà effettuato un incontro con le Organizzazioni sindacali dei lavoratori per un esame del progetto di ri- strutturazione e dei problemi del Settore.
Per il 1977 gli investimenti in programma sono dell'ordine di 1,5 miliardi per la Ferroviaria Savigliano e di 1 miliardo per l'OMECA.
Gli investimenti nel Gruppo LANCIA si sono realizzati essenzialmente con la creazione dallo Stabilimento di Verrone e con il raddoppio dello Stabilimento di Chivasso. Tali investimenti hanno permesso quella radi- cale trasformazione dell'Azienda, dopo il suo ingresso nel Gruppo FIAT, e quel riassetto tecnologico e pro- duttivo tali da consentirle di allargare la propria presenza sul mercato nazionale e di far crescere la propria capacità competitiva su quello internazionale.
Il mantenimento dello Stabilimento di Torino, del quale era prevista la cessazione come attività produttiva di lavorazioni meccaniche con la progressiva entrata in funzione di quello di Verrone, è stato dettato dalla ne- cessità contingente di trovare occupazione alle maestranze rimaste; in tal senso sono da vedersi il trasferi- mento da Chivasso a Torino di alcune attività tipiche della carrozzeria.
Con gli investimenti di cui sopra la Lancia ha realizzato i propri programmi di potenzialità produttiva ai quali ha fatto seguito il conseguente incremento occupazionale. In particolare per lo Stabilimento di Chivasso è stato raggiunto a dicembre 1976 il livello di circa 6000 unità. Lo Stabilimento di Verrone, che costruisce complessivi meccanici destinati alla linea di montaggio di Chivasso, occupa circa 1700 unità e le sue varia- zioni di manodopera sono legate ovviamente all'andamento della produzione finale.
Per quanto riguarda Torino, stante la situazione sopra accennata si è ritenuto di provvedere alla necessità di manodopera, conseguenti l'avvio della produzione Gamma, mediante ritrasferimento di operai da Chivasso, avuto naturalmente riguardo alle singole sedi di residenza degli interessati.
Concludendo, per il 1977 e 1978 non sono previsti sostanziali cambiamenti nella topografia occupazionale degli Stabilimenti tenendo conto degli investimenti già effettuati e dei livelli di manodopera raggiunti, non- ché l'andamento dei mercati interessati alla produzione Lancia.
La prevista evoluzione del mercato interno per il quale è attesa una espansione dei segmenti di mercato nelle fasce inferiori ed una riduzione del collocamento nelle fasce superiori su cui la Lancia opera, determina l'esi- genza di reperire alle esportazioni i volumi necessari per la utilizzazione delle capacità produttive disponibili e per il conseguente mantenimento dell’occupazione. Pertanto la Società si trova robustamente impegnata, da un lato a potenziare le proprie strutture, al fine di aumentare la quota di mercato nei segmenti tipici della Lancia all’interno, oggi sempre più esposta alle importazioni, dall'altro ad attuare sforzi per penetrare in mi- sura maggiore sui mercati stranieri, dando così un contributo sostanziale alla bilancia commerciale del setto- re.
Per il raggiungimento di questi obiettivi è fondamentale l'impegno dell’Azienda per il mantenimento e il mi- glioramento della qualità e affidabilità.
La 14a erogazione è stata definita dalle parti secondo i seguenti criteri:
ALLEGATO 2
Rispetto alla 14a erogazione corrisposta nel 1976 si è ipotizzato un aumento uguale per tutte le categorie ex operaie tale da garantire lo stesso livello di retribuzione che sarebbe spettato nel 1977 secondo il vecchio meccanismo alla categoria 5^ super (circa 250 mila lire). In tale modo ne sarebbero scaturiti tre livelli di 14a erogazione (un livello fino alla 5^ super, uno per la 6^ ed uno per la 7^).
È stata infine definita una garanzia minima di retribuzione di circa L. 300 mila ed un incremento rispetto ai valori del 1976 tali da garantire un rapporto parametrale pari a 113 circa per il 7^ livello e pari a 108 circa per il 6^ livello.
Resta inteso che la ricontrattazione del premio avverrà attraverso un aumento in cifra fissa uguale per i tre livelli.
Fermo restando l'art. 12 della legge 20 maggio 1970 n. 300, l’Azienda con riferimento all'accordo definito in data 7 luglio 1977, conferma che per "Patronati interessati" debbano intendersi i patronati delle Confedera- zioni CGIL-CISL-UIL (INCA, INAS, ITAL).