Allegato B2 – Servizio Civile Ambientale
Allegato B2 – Servizio Civile Ambientale
SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ASSOCIATO AL PROGRAMMA DI INTERVENTO SPECIFICO PER IL “SERVIZIO CIVILE AMBIENTALE” – ANNO 2023
TITOLO DEL PROGETTO:
FUTURO SOSTENIBILE
SETTORE E AREA DI INTERVENTO:
Settore: C - Patrimonio Ambientale e riqualificazione urbana
7. Riduzione degli impatti ambientali connessi alla produzione dei rifiuti
DURATA DEL PROGETTO:
12 MESI
OBIETTIVO DEL PROGETTO:
TIPOLOGIA II
Realizzazione o potenziamento di un servizio di “educazione ambientale” presso l’Ente di impiego e/o in collaborazione con le Associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349.
Diffondere un approccio consapevole alla sostenibilità e alla interconnessione tra la dimensione ambientale, quella sociale ed economica promuovendo un cambiamento positivo nel comportamento della popolazione, rendendola informata e promotrice della cultura della sostenibilità. L’obiettivo è quello di favorire una risposta intergenerazionale nella lotta al cambiamento climatico e nell’attuazione di comportamenti sostenibili.
RUOLO ED ATTIVITÁ DEGLI OPERATORI VOLONTARI: | |||
AZIONE A: COMUNICAZIONE E PROMOZIONE DEL PROGETTO | |||
ATTIVITÀ | DESCRIZIONE | ||
Attività A.1: Ideazione di un piano di comunicazione | Gli operatori volontari supporteranno gli operatori esperti nella pianificazione che identifichi strumenti e target per favorire il coinvolgimento delle comunità territoriali e la promozione di messaggi di cittadinanza attiva. Nel suo svolgimento il primo mese di progetto terrà conto di tutti gli obiettivi strategici dell’attività B.1 “Campagna di sensibilizzazione: “Sostenibile è possibile” Gli operatori volontari avranno la possibilità di elaborare le strategie comunicative al fine di intercettare in particolar modo la fascia giovani. Si occuperanno di suggerire agli esperti la migliore veste grafica, i loghi e il contenuto dei messaggi da veicolare. |
Attività A.2: Identificazione grafica per l’utilizzo degli strumenti di comunicazione | Gli operatori volontari avranno la possibilità di elaborare le strategie comunicative al fine di intercettare in particolar modo la fascia giovani. Si occuperanno di suggerire agli esperti la migliore veste grafica, i loghi e il contenuto dei messaggi da veicolare. | ||
Attività A.3: Attivazione social network dedicati al progetto | Gli operatori volontari si occuperanno di realizzare, gestire e moderare le pagine e account social (twitter, facebook, instagram, tik tok, gruppi whatsapp) di progetto finalizzate a potenziare l’impatto dell’azione di comunicazione, raggiungere il più alto numero di persone possibile e a veicolare e disseminare dei risultati raggiunti. Si svolgerà durante tutta la durata del progetto. | ||
AZIONE B: SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE DELLA CITTADINANZA | |||
ATTIVITÀ | DESCRIZIONE | ||
Attività B.1: Campagna di sensibilizzazione: “Futuro sostenibile” | Gli operatori volontari avranno il fondamentale compito di contattare tutti gli stakeholder, di gestire il flusso di comunicazione con questi ultimi, calendarizzare gli incontri di pianificazione e coordinamento, partecipando agli stessi con ruolo attivo in quanto essi stessi attori protagonisti dell’attività. Si occuperanno della realizzazione, di concerto con gli esperti, dei contenuti da veicolare durante la realizzazione della campagna sia dal vivo che online. Si occuperanno delle fasi organizzative dei seminari informativi sia fisici che online. Tutti gli operatori di tutte le SAP di progetto avranno la possibilità di coordinarsi, concertarsi e realizzare gli eventi in modo condiviso al fine di massimizzarne anche l’impatto mediatico. | ||
Attività B.2: “AmbientaMente: risposte verdi alle tue domande” | Gli operatori volontari affiancheranno gli esperti nell’organizzazione e nella gestione di uno sportello fisico ed uno online (con l’ausilio del sito istituzionale e dei social network dedicati al progetto “AZIONE A”) che avranno il compito di informare i cittadini circa i comportamenti sostenibili tra cui, in primis, la corretta procedura di differenziazione dei rifiuti e i piccoli accorgimenti quotidiani che consentono di ridurre la produzione di rifiuti a monte. Gli operatori volontari si occuperanno, dunque, di tutte le attività connesse allo sportello: • Produzione di materiale informativo (cartaceo e digitale) • Accoglienza e supporto informativo dei cittadini; • Distribuzione del materiale informativo; • “Enviromental Coach”: gli operatori volontari saranno a tutti gli effetti dei “trainer di sostenibilità” che forniranno consigli, informazioni utili anche sul corretto svolgimento della raccolta differenziata presso il proprio territorio. | ||
AZIONE C: SOSTENIBILITA’ SENZA ETA’ | |||
ATTIVITÀ | DESCRIZIONE | ||
Attività C.1: “Pillole di saggezza: imparare dalle generazioni passate” | Gli operatori volontari svolgono un ruolo chiave nel favorire la collaborazione e la comprensione tra le diverse generazioni per promuovere la tutela ambientale. Essi contribuiscono a creare un ambiente in cui gli anziani possono condividere la loro saggezza, i giovani possono apprendere e tutta la comunità può lavorare insieme per un futuro più sostenibile. | ||
AZIONE D: SCUOLA GREEN | |||
ATTIVITÀ | DESCRIZIONE | ||
Attività D.1: “Sentiti parte del tuo territorio” | Gli operatori volontari svolgeranno un ruolo cruciale nell'arricchire l'esperienza educativa degli studenti, promuovendo la conoscenza del territorio e il senso di appartenenza alla comunità locale. Essi coinvolgeranno attivamente gli studenti, facendoli partecipare alla scoperta delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche dei loro territori. |
Attività D.2: “Laboratori di riciclo” | Gli operatori volontari insegneranno agli studenti l’importanza del riciclo e del riutilizzo dei materiali. Forniranno istruzioni sulle tecniche di riciclo creativo e su come creare oggetti utili o decorativi, offriranno assistenza pratica agli studenti e faciliteranno le presentazioni degli studenti aiutandoli a condividere le loro creazioni con il resto della classe. | ||
Attività D.3: “Piccoli giardinieri” | Gli operatori volontari introdurranno agli studenti il giardinaggio e l’importanza dell’ecosistema locale. Inoltre, assisteranno gli studenti durante le fasi di piantagione, fornendo istruzioni pratiche sulla corretta coltivazione delle piantine. |
SEDI DI SVOLGIMENTO: | ||||
ENTE | INDIRIZZO SEDE | COMUNE | ||
COMUNE DI MUGNANO DI NAPOLI | XXXXXX XXXXXXXXX 0 | MUGNANO DI NAPOLI [NAPOLI] | ||
COMUNE DI VITULAZIO | XXX XXXXXX XXXXXXX 00 | VITULAZIO [CASERTA] | ||
COMUNE DI SANT'ANTIMO (NA) | VIA ROMA 168 | SANT'ANTIMO [NAPOLI] | ||
COMUNE DI ARIANO IRPINO (AV) | VIA MARCONI 2 | ARIANO IRPINO [AVELLINO] | ||
TAXIVERDE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE | PALAZZO SANT'XXXXXXX SNC | MONTALTO UFFUGO [COSENZA] | ||
COMUNE DI LONGOBARDI | PIAZZA XXXXX XXXXXX 1 | LONGOBARDI [COSENZA] |
ENTE | COMUNE | COD. SEDE | POSTI TOTALI DISPONIBILI | POSTI RISERVATI A GMO |
COMUNE DI MUGNANO DI NAPOLI | MUGNANO DI NAPOLI [NAPOLI] | 152650 | 12 | 2 |
COMUNE DI VITULAZIO | VITULAZIO [CASERTA] | 152872 | 6 | 2 |
COMUNE DI SANT'ANTIMO (NA) | SANT'ANTIMO [NAPOLI] | 206579 | 12 | 2 |
COMUNE DI ARIANO IRPINO (AV) | ARIANO IRPINO [AVELLINO] | 213474 | 6 | 2 |
TAXIVERDE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE | MONTALTO UFFUGO [COSENZA] | 218285 | 6 | 2 |
COMUNE DI LONGOBARDI | LONGOBARDI [COSENZA] | 198692 | 6 | 2 |
POSTI DISPONIBILI, SERVIZI OFFERTI:
Numero posti senza vitto e alloggio:
Non sono previsti posti con vitto e alloggio.
EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI DI SERVIZIO ED ASPETTI ORGANIZZATIVI:
L’operatore volontario è tenuto a svolgere la propria attività con diligenza e riservatezza seguendo il principio della collaborazione con ogni altro operatore, ufficio, struttura con cui venga a contatto per ragioni di servizio. Deve, inoltre, tenere una condotta irreprensibile nei confronti di tutte le persone coinvolte nella realizzazione delle azioni di progetto. L’operatore volontario dovrà mantenere la riservatezza su fatti e circostanze riguardanti lo svolgimento delle attività e delle quali abbia avuto notizie durante l’espletamento o comunque in funzione delle stesse. È richiesta, inoltre, una particolare disponibilità ai rapporti interpersonali ed al lavoro di squadra.
Al giovane volontario viene richiesta:
• Disponibilità a prestare servizio anche il sabato e nei giorni festivi, per particolari esigenze di progetto, ivi inclusa la formazione generale, la formazione specifica e il tutoraggio finale.
• Disponibilità ad effettuare servizio civile al di fuori della sede indicata per un massimo di 60 giorni nell’anno di servizio civile (in conformità con quanto previsto dalle Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale e ss.mm.ii.).
• Disponibilità a trasferimenti sul territorio comunale ed extra-comunale.
• Flessibilità di impiego dal punto di vista dell’orario, contemplando la possibilità di prestare servizio, in caso di necessità, anche nei giorni festivi in ogni caso diurno, in relazione alle singole progettualità di intervento attivate.
• Utilizzo (previo accordo con il volontario) di un terzo dei giorni di permesso per rispondere alle esigenze di chiusura delle sedi durante i periodi estivi.
• Disponibilità agli spostamenti durante il servizio.
• Disponibilità a missioni o trasferimenti, intesi come trasferimenti temporanei durante il servizio per coadiuvare gli operatori in attività di contatto con referenti di realtà locali, oppure nella progettazione e programmazione delle attività, oppure per diffusione di materiale informativo.
• Eventuale disponibilità a temporanee modifiche di sede in occasione di eventi di promozione, di incontro e confronto, disseminazione e sensibilizzazione presso le scuole e altre istituzioni e iniziative specifiche previste dal progetto e relativo programma d’intervento.
Inoltre, è tenuto a:
- rispetto della privacy
- rispetto regolamento interno
- rispetto delle norme igieniche
- rispetto degli orari di apertura e chiusura delle sedi.
Le seguenti particolari condizioni e obblighi sono riferiti a tutte le sedi di progetto.
GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI ED ORARIO:
- 5 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA
- 5 ORE DI SERVIZIO PER OGNI GIORNO
DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:
Criteri di selezione
Il punteggio massimo che un candidato può ottenere è pari a 100 punti, così ripartiti:
A.1) Punteggi da attribuire al curriculum del candidato (punteggio massimo 40 punti):
- 25 ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI
CARATTERISTICHE DELLE COMPETENZE ACQUISIBILI:
Certificazione ai sensi del decreto legislativo 16 gennaio 2013 n. 13 da parte dell’Ente di formazione MAGIALMA, Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx xxx, (Xxxxxx XXX) – 00000, Xxx Xxxxxx (XX) – Xxxxxx P.IVA 03844670616. Si allegano i file: COMPETENZE e Autocertificazione Ente.
Titoli (inseriti nei CV o nelle istanze di partecipazione): | max 40 p.ti |
Colloquio: | max 60 p.ti |
Elemento in valutazione | Criteri di valutazione | Punteggio | |||
Viene valutato solo il titolo di studio che attribuisce il punteggio più alto (es. diploma più laurea, si valuta solo la laurea) | |||||
Titolo di studio | Per ogni anno di scuola superiore terminato | 1 | |||
Diploma | 6 | ||||
Laurea triennale | 7 | ||||
Laurea Magistrale o equipollente | 8 | ||||
Laurea Magistrale o equipollente più Master | 10 | ||||
Punteggio max acquisibile: | 10 | ||||
Elemento in valutazione | Criteri di valutazione | Punteggio | |||
Viene valutata ogni esperienza dichiarata e/o certificata fino al raggiungimento della soglia massima. I punteggi parziali per ogni elemento sono cumulabili (es. diverse esperienze di volontariato simili si sommano fino al raggiungimento della soglia massima, come pure si sommano esperienze di volontariato diverse). Il periodo massimo valutabile è 1 anno, per ogni esperienza Il periodo minimo valutabile è 15 gg, per ogni esperienza Il punteggio si approssima per eccesso all’unità successiva, se la frazione di mese è superiore a 15 gg Il punteggio si approssima per difetto all’unità precedente, se la frazione di mese è inferiore a 15 gg N.B. ai fini dell’attribuzione del relativo punteggio è necessario indicare SPECIFICATAMENTE il periodo durante il quale è stata svolta l’attività di volontariato affinché sia possibile evincere il numero preciso di giorni di svolgimento dell’attività stessa. Nel caso di indicazione generica sarà preso in considerazione l’intervallo minimo considerabile sulla base delle informazioni fornite (es. “Luglio 2024” senza indicazione del giorno e/o del momento di inizio e fine del periodo corrisponde ad un solo giorno valutabile). | |||||
Parziale | Max | ||||
Precedenti esperienze di volontariato | Esperienze di volontariato svolte nel medesimo settore di progetto e presso lo stesso ente di attuazione | 1 x.xx per ogni frazione di mese ≥ 15 gg | 12 | ||
Esperienze di volontariato svolte nel medesimo settore di progetto e presso altro ente | 0,50 p.ti per ogni frazione di mese ≥ 15 gg | 6 | |||
Esperienze di volontariato svolte in settore diverso a quello del Progetto presso lo stesso ente di attuazione o altro ente | 0,25 p.ti per ogni frazione di mese ≥ 15 gg | 3 | |||
Punteggio max acquisibile: | 21 | ||||
Si valutano tutte le altre esperienze che non rientrano nella categoria di sopra. Si intendono per altre esperienze: esperienze lavorative, anche non retribuite e non assimilabili a esperienze di volontariato, stage, tirocini (purché non curriculari), etc. Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento della soglia massima Il periodo massimo valutabile è 1 anno N.B. ai fini dell’attribuzione del relativo punteggio è necessario indicare SPECIFICATAMENTE il periodo durante il quale è stata svolta l’esperienza di cui sopra affinché sia possibile evincere il numero preciso di giorni di svolgimento dell’attività stessa. Nel caso di indicazione generica sarà preso in considerazione l’intervallo minimo considerabile sulla base delle informazioni fornite (es. “Luglio 2024” senza indicazione del giorno e/o del momento di inizio e fine del periodo corrisponde ad un solo giorno valutabile). |
Altre precedenti esperienze | Fino a 6 mesi | 2 | |||
Oltre i 6 mesi – fino a 1 anno | 4 | ||||
Punteggio max acquisibile: | 4 | ||||
Si valutano tutte le conoscenze / competenze acquisite certificate o autodichiarate. Per conoscenza certificata si intende una conoscenza / competenza che è stata certificato da un organismo riconosciuto (es. ECDL, attestati di conoscenza di una lingua straniera etc.). Le altre conoscenze / competenze per le quali non vengono riportati gli estremi di certificazione, vengono considerate non certificate. Per ogni conoscenza / competenza si attribuisce un punteggio minimo, fino al raggiungimento del valore massimo (4 elementi) N.B. per la valutazione della competenza certificata è necessario indicare le seguenti informazioni relative alle certificazioni conseguite: anno di conseguimento, luogo di conseguimento, soggetto erogatore della certificazione. Tutte le conoscenze/competenze per le quali non vengono riportati gli estremi di certificazione di cui sopra, vengono considerate non certificate. | |||||
Parziale | Max | ||||
Conoscenze / competenze acquisite | Certificate | 0,5 | 2 | ||
Non certificate | 0,25 | 1 | |||
Punteggio max acquisibile: | 3 | ||||
Si valutano i titoli professionali posseduti dal candidato, riconosciuti dagli organi competenti. A titolo esemplificativo: iscrizione agli albi professionali, qualifiche professionali (escluse le qualifiche del triennio di scuola superiore propedeutiche al raggiungimento del diploma). Più titoli non sono cumulabili, come pure non sono cumulabili un titolo finito e uno non terminato. N.B. per la valutazione del titolo professionale e la conseguente attribuzione del relativo punteggio è necessario indicare la data in cui è stata conseguita la qualifica e l’ente che l’ha rilasciato e/o il numero di iscrizione allo specifico albo. Nel caso di percorso non completato è necessario indicare la data di inizio del percorso nonché l’ente presso cui è in corso di svolgimento. | |||||
Titoli professionali | Percorso completato | 2 | |||
Percorso non completato | 1 | ||||
Punteggio max acquisibile: | 2 | ||||
A.2) Punteggi da attribuire al colloquio Il punteggio massimo da attribuire ai candidati è di 60 punti. Il colloquio si struttura in due parti: ➢ La prima di intervista al candidato, volto alla conoscenza della persona, alla sua motivazione e disponibilità alla partecipazione, nonché al suo reale interesse. ➢ Una seconda, in cui al candidato vengono sottoposte delle domande a risposta multipla, a sostegno della profilazione del candidato Il colloquio si intende superato se si raggiunge un punteggio minimo di 36/60. Il punteggio si riferisce alla valutazione finale ottenuta dalla somma aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti la griglia. Il punteggio finale è dato dalla somma dei punteggi attribuiti a ciascun fattore di valutazione. | |||||
Modalità | Elemento di valutazione | Punteggio (min – max) | |||
Intervista | Conoscenza del progetto | Valutazione della conoscenza degli obiettivi del Progetto, delle attività previste per il volontario, etc. | 0 - 10 | ||
Motivazioni e disponibilità | Valutazione delle motivazioni che spingono il candidato a scegliere di impegnarsi in un Progetto di Servizio Civile anche in relazione alla disponibilità che intende garantire per lo svolgimento delle attività di progetto | 0 - 10 | |||
Aspettative rispetto alle esperienze acquisibili dal Progetto | Valutazione delle aspettative circa l’arricchimento che il candidato auspica di ricevere dall’esperienza di Servizio Civile in relazione allo specifico progetto | 0 - 10 |
Auto valutazione dei propri punti di forza e di debolezza | Valutazione ella capacità di analizzare in maniera oggettiva i propri punti di forza e i punti di debolezza anche in relazione al Progetto | 0 - 5 | |||
Problem solving | Valutazione delle capacità di risolvere una situazione tipo (comprese criticità) inerente al Progetto | 0 - 5 | |||
Test a risposta multipla | Conoscenza del Servizio Civile | Valutazione della conoscenza dell’Istituto del Servizio Civile e della sua evoluzione storica | 0 - 10 | ||
Test di completamento serie, test logico verbale, test di strutturazione visivo spaziale | Valutazione della capacità di risolvere semplici test a risposta multipla quali completamento di semplici serie matematiche, completamento di frasi, etc. | 0 - 5 | |||
Conoscenze informatiche | Valutazione delle conoscenze informatiche di base (conoscenza pacchetto office, Internet, posta elettronica) | 0 - 5 |
FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:
Durata (ore)
40 di cui 20 in presenza e 20 in modalità on-line.
Sedi di realizzazione Formazione Generale:
Xxxxxx (XX), Xxx Xxxxxxxx x. 0 x x. 0. Xxxxxxxxxxxx (XX), Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx 00. Doposcuola Lamezia Terme G.T Campus, Via X. Xxxxxx, 88046 Lamezia Terme CZ.
FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI: METODOLOGIE GENERALI PREVISTE DA SISTEMA DI FORMAZIONE ACCREDITATO
La formazione specifica destinata agli operatori volontari prevista all’interno dei progetti dei programmi di Servizio Civile Universale dell’associazione OPPORTUNITY APS può prevedere l’utilizzo di tre metodologie:
a) lezione frontale: rappresenta lo strumento tradizionale di insegnamento e di trasmissione di contenuti didattici, dove i docenti ed i discenti riproducono funzioni e ruoli acquisiti e consolidati.
Al fine di ottenere una lezione frontale volta alla promozione di processi di apprendimento, che non sia limitata alla mera illustrazione di contenuti, è necessario renderla più interattiva, sarà integrata con momenti di confronto e di discussione tra i partecipanti. Per ogni tematica trattata, si persegue lo scopo di creare anche un momento di concentrazione e di riflessione dei partecipanti sui contenuti proposti, con conseguenti dibattiti con i relatori, nei quali dare ampio spazio a domande, chiarimenti e riflessioni;
b) dinamiche non formali: tecniche formative che, stimolando le dinamiche di gruppo o comunque l’interazione con l’interlocutore, allo scopo di facilitare la percezione e l’utilizzo delle risorse interne al giovane, costituite dall’esperienza e dal patrimonio culturale di ciascun operatore volontario, sia come individuo che come parte di una comunità. La metodologia attiva di apprendimento non formale consente l’acquisizione delle conoscenze e la possibilità di confronto con e tra il/i volontario/i, considerando momento fondamentale di crescita la comunicazione diretta col giovane e la condivisione. Il metodo attivo e diretto rende infatti l’operatore volontario protagonista del percorso formativo e crea un clima relazionale che favorisce lo scambio di energie oltre che di pensieri e sapere.
Queste risorse, integrate da quelle messe a disposizione dal formatore specifico, facilitano i processi di apprendimento, in quanto le conoscenze non sono calate dall’alto, ma partono dalle conoscenze dei singoli individui o dal gruppo nel suo complesso per diventare patrimonio comune. Se nella lezione frontale la relazione tra formatore e discente è ancora di tipo “verticale”, con l’utilizzo delle dinamiche non formali si struttura una relazione “orizzontale”, di tipo interattivo, in cui il discente ed il formatore sviluppano insieme conoscenze e competenze. Tramite queste tecniche l’apprendimento è organizzato come un duplice processo in cui le persone, attraverso la partecipazione diretta, lo scambio di esperienze e l’interazione, imparano le une dalle altre (apprendimento reciproco);
c) formazione a distanza o on line asincrona: prevede l’utilizzo di un sistema software, una “piattaforma”, che permette di gestire a distanza vari corsi di formazione, ognuno dei quali è seguito da una o più classi, monitorati da appositi tutor ed implica la somministrazione di un test finale obbligatorio. La formazione in modalità on line sarà realizzata previa verifica del possesso da parte degli operatori volontari di adeguati strumenti informatici (software e hardware) per attività da remoto. Nel caso in cui l’operatore/gli operatori volontario/i non disponessero di adeguati strumenti per formazione da remoto se ne garantirà la realizzazione in presenza, dopo aver informato preventivamente gli operatori volontari. d) Nel caso i cui si verifichi la fattibilità dell’applicazione della modalità on line, saranno garantite le ore indicate nel rispetto della percentuale indicata dalla Circolare del 23 dicembre 2020 recante “Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale - Criteri e modalità di valutazione” e ss.mm.ii. La formazione viene specificamente modulata per ogni singolo progetto affinché sia pianificato un percorso di formazione che si propone di sostenere il ruolo degli operatori volontari in modo adeguato attraverso l’acquisizione di conoscenze/competenze specifiche nell’ambito del progetto scelto rispetto allo specifico settore d’impiego nonché al servizio prescelto. Il progetto prevede quindi una serie di incontri di formazione specifica. Ogni incontro è indicativamente strutturato in tre momenti principali: - una fase iniziale di apertura, molto importante per porre le basi della relazione con il/i partecipante/i e definire gli obiettivi del lavoro insieme, - una fase intermedia in cui vengono presentati e sviluppati i contenuti specifici della formazione, - una fase finale in cui, attraverso uno scambio reciproco (formatori-operatori volontari-olp) è possibile valutare il raggiungimento degli obiettivi. La metodologia didattica attuata concretamente sarà interattiva. Gli interventi formativi si potranno articolare in: - lezioni frontali - dinamiche non formali (ad esempio: “apprendimento cooperativo”, role-playing, analisi della comunicazione per mezzo di simulazioni “in situazione” e in aula, lavori di gruppo, giochi ed esercitazioni psicosociali). Alla conclusione di questi incontri, l’operatore volontario approfondirà nella sede di attuazione del progetto, assieme all’OLP, l’argomento trattato (confronto verbale/sintesi dell’incontro/domande e risposte a dubbi e quesiti); inoltre, verrà affiancato da un operatore esperto nelle attività specifiche previste e potrà usufruire di altri momenti di formazione, differenti e specifici per ogni sede. Ogni incontro sarà registrato su apposite schede per ciascun operatore volontario/registro di formazione specifica. MODULI DELLA FORMAZIONE E LORO CONTENUTI CON L’INDICAZIONE DELLA DURATA DI CIASCUN MODULO (*) | ||||
L’Ente di servizio si occuperà di erogare n. 36 ore di Formazione specifica agli operatori volontari. La formazione specifica consentirà di: • approfondire i temi specifici progettuali/organizzativi della contestualizzazione; • effettuare la formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego degli operatori volontari in progetti di Servizio civile universale; • specificare le modalità di organizzazione del servizio; • analizzare le modalità specifiche di erogazione del servizio e quindi le attività svolte dagli operatori volontari. La formazione specifica prevede nel dettaglio i seguenti moduli: | ||||
MODULI | CONTENUTO | ORE | ||
MODULO I LE MISURE DI SALVAGUARDIA IN MATERIA DI SALUTE E | Informazione circa le misure di salvaguardia in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, attuate presso l’ente di accoglienza (organigramma della sicurezza, SPP, ai sensi del D.Lgs. 81/08) | 4 |
SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO | Approfondimento tematico in Aula – Docente: Xxxxxx Xxxxxxx – Xxxxxxx Xxxxxxxx | |||
MODULO II I RISCHI CONNESSI ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI SCU | Formazione specifica sui rischi connessi alla realizzazione del progetto di SCU in relazione alle specifiche attività da svolgere per il progetto e ai luoghi dove esse verranno realizzate (cfr. Accordo Stato – Regioni del 21/12/2011). Approfondimento tematico in Aula – Docente: Xxxxxx Xxxxxxx – Xxxxxxx Xxxxxxxx | 6 | ||
MODULO III “ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E DELLA SEDE DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO – CONOSCENZA DEL CONTESTO TERRITORIALE” | “Organizzazione del servizio, della sede di attuazione del progetto e conoscenza dei bisogni territoriali connessi all’obiettivo del progetto e del programma. Il modulo ha lo scopo di consentire agli operatori volontari di acquisire le informazioni specifiche sul contesto, sui luoghi e sui diretti responsabili che caratterizzano il proprio servizio. Approfondimento su le modalità specifiche di erogazione dei servizi nonché di implementazione delle attività previste dal progetto. Approfondimento tematico in Aula – Docente: Xxxxxxxx Xxxxxxx | 4 | ||
MODULO IV MANUALE SULLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE (Output del progetto: Erasmus+: KA2 – Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices – Strategic Partnerships for adult education. Testo in lingua italiana, 81 pag. ) | Il presente modulo intende fornire una guida pratica alla creazione di campagne di sensibilizzazione, che prevedano anche l’organizzazione di eventi, circa i seguenti temi: modelli di sviluppo sostenibili; green economy, sostegno alle green policy e alle green practices. Il docente fornirà una serie di linee guida atte a fornire informazioni sul tipo di ricerche da condurre, sulla programmazione, sulle risorse e sui canali da prendere in considerazione al fine di massimizzare l’impatto della campagna stessa. Illustrerà in maniera dettagliata tutte le fasi del processo di creazione della campagna, dalla sua ideazione alla sua valutazione sino alla potenziale costruzione di una rete civica e alla progettazione partecipata bottom-up. Il docente presenterà, inoltre, il MANUALE SULLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE (Output del progetto: Erasmus+: KA2 – Cooperation for Innovation and the Exchange of Good Practices – Strategic Partnerships for adult education Approfondimento tematico in Aula – Docente: Xxxxxxxx Xxxxxxx | 6 | ||
MODULO V APPROFONDIMENTO SULL'IMPORTANZA DEI RAPPORTI INTERGENERAZIONALI NELLA LOTTA AL CAMBIAMNETO CLIMATICO | Tale modulo si pone l’obiettivo di definire l’importanza dell’interazione di diverse generazioni nella società moderna nell’ambito della lotta allo spreco e utilizzo efficiente delle risorse ambientali del territorio. In tale ottica le giovani generazioni verranno messe a conoscenza delle tecniche di comunicazione più adatte al coinvolgimento degli anziani. Verrà fornita preventivamente una formazione sulle principali tematiche che verranno affrontate durante le discussioni al fine di agevolarle e facilitare il confronto. Approfondimento tematico in Aula – Docente: Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx | 4 | ||
MODULO VI APPROFONDIMENTO TEMATICO IN AULA: SUPERAMENTO DEL CONCETTO TRADIZIONALE DI DIDATTICA AMBIENTALE | Tale modulo mira a formare gli operatori volontari sull’importanza del superamento del concetto di didattica ambientale per preparare i volontari alle attività che li vedranno coinvolti con gli studenti, Introduzione alle metodologie attive che promuovono l’interazione, la partecipazione e l’apprendimento esperienziale (problem-solving, laboratori pratici etc.) nel contesto scolastico. I volontari riceveranno una guida nell’articolazione delle lezioni che terranno nelle scuole. Approfondimento sulle modalità organizzative dei laboratori ludico-creativi che coinvolgono gli studenti nei contesti | 5 |
scolastici. Principi e fondamenti delle tecniche e metodologie del giardinaggio. Definizione degli obiettivi di apprendimento del laboratorio. Preparazione all’uso di attrezzature e identificazione di materiali pericolosi. Preparazione di strategie per il corretto funzionamento del team working, specialmente se l’operatore volontario si interfaccerà con un gran numero di studenti. Ciò include l’organizzazione del gruppo e la gestione di eventuali conflitti. Organizzazione della logistica, trasporto dei materiali, gestione dei rifiuti ed esigenze particolari degli studenti come allergie particolari. Approfondimento tematico in Aula – Docenti: Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx – Xxxxxx Xxxxxxx | ||||
MODULO VII APPROFONDIMENTO TEMATICO IN AULA: IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA RACCOLTA DIFFERENZIATA: IL MODELLO COMUNALE | Introduzione alla raccolta differenziata: Questa sezione fornirà una panoramica sul concetto di raccolta differenziata e il suo impatto sull'ambiente. Normative e regolamenti: Xxxxxxx presentate le normative e i regolamenti relativi alla raccolta differenziata a livello nazionale e locale. Verranno esaminate le leggi e le disposizioni che regolano il sistema di raccolta differenziata e le responsabilità delle autorità locali, dei cittadini e degli operatori volontari. Organizzazione del sistema comunale: Sarà spiegato come funziona il sistema di raccolta differenziata a livello comunale. Saranno analizzate le diverse fasi del processo, inclusa la raccolta porta a porta, i punti di raccolta, le isole ecologiche e i centri di riciclaggio. Xxxxxxx presentati gli attori coinvolti, come i servizi municipalizzati e le aziende di gestione dei rifiuti. Tipologie di rifiuti e modalità di smaltimento: Questa sezione si concentrerà sulle diverse categorie di rifiuti e sulle modalità di smaltimento corretto per ciascuna di esse. Saranno fornite informazioni sulle modalità di separazione e smaltimento dei rifiuti organici, carta, plastica, vetro, metalli, elettrodomestici e rifiuti pericolosi. Comunicazione e sensibilizzazione: Verranno discusse le strategie di comunicazione e sensibilizzazione utilizzate per informare i cittadini sul funzionamento del sistema di raccolta differenziata e promuovere una corretta partecipazione. Xxxxxxx presentati esempi di materiali informativi, campagne di sensibilizzazione e attività di coinvolgimento della comunità. Best practice e casi di successo: Xxxxxxx presentati casi di successo di sistemi di raccolta differenziata comunali, sia a livello nazionale che internazionale. Approfondimento tematico in Aula, docente: Xxxxxx Xxxxxxx | 4 | ||
MODULO VIII CONSAPEVOLEZZA AMBIENTALE, EDUCAZIONE ECOLOGICA E OBIETTIVI GLOBALI: IL GREEN DEAL EUROPEO E L'AGENDA 2030 | Questo modulo mira a offrire una comprensione approfondita dei problemi ambientali globali; approfondire la conoscenza dei principi e degli obiettivi del Green Deal Europeo; esplorare l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i relativi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile; promuovere la consapevolezza ambientale e la responsabilità individuale e collettiva; incentivare l'azione concreta per affrontare le sfide ambientali. La metodologia di apprendimento include lezioni frontali, discussioni in gruppo, lettura di materiali informativi, studio di casi pratici e partecipazione a iniziative di cittadinanza attiva ambientale. Approfondimento tematico in Aula, docenti: Xxxxxx Xxxxxxx – Xxxxxxxx Xxxxxxx | 3 | ||
Le ulteriori 38 ore di formazione specifica (più il supporto di servizio) sono erogate direttamente dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica come indicato nel Programma Quadro: “il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica realizzeranno le attività di formazione specifica destinate agli operatori volontari avvalendosi, oltre che di competenze interne e delle strutture ministeriali, dell’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA), delle Università, di Enea e di altri Centri di ricerca pubblici nonché delle Associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349”.
SEDE: rispettive sedi di progetto
TRANCHE: unica
DURATA: 72 ore (modalità in presenza e on-line)
TITOLO DEL PROGRAMMA DI INTERVENTO CUI FA CAPO IL PROGETTO:
INSIEME PER LA SOSTENIBILITA’
OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE:
• OBIETTIVO 4: FORNIRE UN’EDUCAZIONE DI QUALITÀ, EQUA E INCLUSIVA, PROMUOVERE OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO PERMANENTE PER TUTTI
• OBIETTIVO 11: RENDERE LE CITTÀ E GLI INSEDIAMENTI UMANI INCLUSIVI, SICURI, DURATURI E SOSTENIBILI
• OBIETTIVO 12: GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E CONSUMO
• OBIETTIVO 13: PROMUOVERE AZIONI, A TUTTI I LIVELLI, PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
• OBIETTIVO 15: PROTEGGERE, RIPRISTINARE E FAVORIRE UN USO SOSTENIBILE DELL’ECOSISTEMA TERRESTRE
AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:
“Tutela e valorizzazione delle risorse naturali, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali attraverso modelli sostenibili di consumo e di sviluppo”
PARTECIPAZIONE DI GIOVANI CON MINORI OPPORTUNITA’
Categoria di Minore Opportunità
Difficoltà Economiche
Documento che attesta l’appartenenza del giovane alla tipologia di minore opportunità Individuata
Autocertificazione
Eventuale assicurazione integrativa che l’ente intende stipulare per tutelare i giovani dai rischi
DA COMPILARE SOLO SE IL PROGETTO PREVEDE ULTERIORI MISURE AGGIUNTIVE
N. Posti GMO | %GMO |
12 | 25 |
No
Azioni di informazione e sensibilizzazione che l’ente intende adottare al fine di intercettare i giovani con minori opportunità e di favorirne la partecipazione
Al fine di raggiungere il più alto numero di giovani con minori opportunità e favorire la loro
partecipazione saranno dedicate specifiche informative pubblicate presso tutti i canali social degli enti di accoglienza coinvolti nel progetto, i rispettivi siti internet e gli albi pretori dei Comuni presso cui si trovano le Sedi di Accoglienza della presente proposta progettuale. Sarà
organizzato un evento pubblico che promuova il progetto e il bando di selezione degli operatori volontari invitando a presenziare i rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni (Sindaci, Dirigenti Scolastici, Rappresentanti enti del terzo settore). Sarà, inoltre, specificato in ogni azione di comunicazione e promozione ufficiale inerente il progetto e il bando di selezione
degli operatori volontari la presenza di posti per giovani con minori opportunità e nella fattispecie difficoltà economiche (passaggi radiofonici, volantini, brochure, e-mail, siti internet, blog, social network).
Indicazione delle ulteriori risorse umane e strumentali e/o delle iniziative e/o delle misure di sostegno volte ad accompagnare gli operatori volontari con minori opportunità nello svolgimento delle attività progettuali
Nel contesto della nostra iniziativa, è fondamentale considerare la presenza di un animatore di comunità dedicato a sostenere e guidare i giovani con minori opportunità. Questo ruolo riveste un'importanza cruciale poiché xxxxxxx a creare un ambiente inclusivo e di supporto per tutti i partecipanti. L'animatore di comunità avrà il compito di facilitare il percorso di crescita e sviluppo dei giovani, aiutandoli a superare le sfide e adottare una prospettiva positiva sulla loro vita e sul futuro.
L'animatore di comunità sarà un professionista altamente qualificato, con una vasta esperienza nel lavorare con giovani in situazioni di svantaggio. Sarà in grado di stabilire rapporti fiduciari con i partecipanti e comprendere le loro esigenze specifiche. Questo facilitatore svolgerà un ruolo centrale nel promuovere l'empowerment dei giovani, incoraggiandoli a identificare e sviluppare le proprie abilità, talenti e passioni.
Inoltre, il compito dell'animatore di comunità non si limiterà alla sfera individuale, ma si estenderà alla costruzione di un senso di comunità tra i giovani. Organizzerà attività sociali, workshop interattivi e sessioni di gruppo che favoriranno l'interazione tra i partecipanti, promuovendo l'apprendimento collaborativo e l'empatia reciproca. In questo modo, si creerà un ambiente in cui i giovani condivideranno le proprie esperienze, svilupperanno legami significativi e si sentiranno parte di una comunità solidale.
L'animatore di comunità agirà anche da punto di contatto tra i giovani e altre risorse esterne che potrebbero essere necessarie per affrontare le sfide specifiche che essi incontrano. Collaborerà con servizi sociali, consulenti professionali e organizzazioni non profit per garantire che ogni giovane abbia accesso alle risorse necessarie per il proprio benessere e la propria crescita.
Un aspetto fondamentale del lavoro dell'animatore di comunità sarà la promozione dei valori di inclusione e diversità per tutto il gruppo di volontari. Questo professionista si impegnerà a educare i giovani sulla importanza di rispettare e valorizzare le differenze culturali, sociali e personali. Attraverso discussioni aperte e attività educative, contribuirà a creare una cultura di rispetto reciproco all'interno della comunità dei partecipanti.
In conclusione, l'impiego di un animatore di comunità è un elemento cruciale del nostro programma dedicato ai giovani con minori opportunità. Questo professionista sarà il fulcro dell'esperienza dei partecipanti, guidandoli, sostenendoli e creando un ambiente inclusivo in cui potranno crescere e prosperare. La sua presenza garantirà che ogni giovane coinvolto nel programma abbia accesso alle risorse e al sostegno di cui ha bisogno per realizzare il proprio potenziale.
SVOLGIMENTO DI UN PERIODO DI TUTORAGGIO
Il percorso di tutoraggio sarà realizzato da un tutor esperto e avrà una durata di 24 ore (20 collettive e 4 individuali) suddivise in 6 moduli. Le classi saranno composte da un minimo di 25 ad un massimo di 30 operatori volontari per favorire l’interscambio di esperienze e la riflessione collettiva. Le attività in presenza saranno realizzate presso le sedi di accoglienza e saranno dotate di tutta la strumentazione necessaria allo svolgimento delle attività (sedie, scrivanie, PC, connessione ad internet, stampanti, video proiettore, materiale di cancelleria, ecc.). Due moduli collettivi saranno implementati on-line in modalità sincrona (pari al 33,3% delle ore totali). Gli enti attuatori di progetto metteranno a disposizione adeguati strumenti per l’attività da remoto laddove l’operatore volontario non ne disponga. Il percorso prevede la realizzazione dei primi 3 moduli durante il decimo mese e dei secondi tre durante l’undicesimo mese di progetto così da favorire al meglio la presa di consapevolezza circa le competenze apprese da ogni singolo volontario nonché l’attività di orientamento ai percorsi successivi al servizio civile.
MODULO I (4 ore in presenza): APPRENDIMENTI, AUTOVALUTAZIONE E COMPETENZE CHIAVE.
Il modulo prevede l’introduzione al percorso di tutoraggio e un’attività di conoscenza del gruppo. Sarà successivamente condotta un’analisi del proprio percorso di servizio civile in relazione alle conoscenze, abilità e competenze apprese e un approfondimento circa le 8 competenze chiave europee.
MODULO II (4 ore in presenza): CONSAPEVOLEZZA DI SÉ E COMPETENZE TRASVERSALI.
Il modulo prevede la realizzazione di un’attività volta a favorire lo sviluppo della consapevolezza di sé e un approfondimento circa le competenze trasversali.
MODULO III (4 ore in presenza): LABORATORIO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO. Formazione e approfondimento su: dinamiche aziendali; CV e cover letters; Youthpass; Skills profile tool for Third Countries Nationals; l’assessment e l’avvio di attività d’impresa.
MODULO IV (4 ore in modalità sincrona): LA RICERCA DI LAVORO, L’AVVIO DI UNA PROFESSIONE E L’AVVIO DI UN’ATTIVITÀ D’IMPRESA.
Il quarto modulo sarà incentrato sull’utilizzo del web, dei social e della costruzione di un Personal Branding in funzione della ricerca di lavoro e funzione dell’avvio di attività professionali o d’impresa.
MODULO V (4 ore in presenza): ATTIVITÀ INDIVIDUALI.
Il modulo prevede la realizzazione di un’attività di consulenza orientativa individuale che consente alla persona di fare il punto su di sé e di implementare un Piano Professionale Individuale.
MODULO VI (4 ore in modalità sincrona): I SERVIZI PER IL LAVORO.
Il modulo fornirà le principali informazioni circa la legislazione sul lavoro e l’insieme dei servizi erogati, nell’ambito di interventi di politica attiva del lavoro dai soggetti pubblici (Centri Pubblici per l’impiego) e privati autorizzati.