ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE SCOLASTICO
ACCORDO PER LA REALIZZAZIONE DEL PIANO TERRITORIALE SCOLASTICO
PER LA CITTA’ DI VICENZA
Il Comune di Vicenza assieme agli Istituti Comprensivi cittadini sono impegnati a promuovere l’educazione e l’istruzione per tutti i bambini e i ragazzi della città, offrendo a ciascuno di loro pari opportunità formative, per una crescita equilibrata ed armoniosa e per il conseguimento delle competenze chiave di cittadinanza previste dalla Comunità Europea.
In tale prospettiva è stato avviato un tavolo di lavoro sulla qualità dei servizi scolastici, la cui riflessione ha portato a redigere il presente Piano Territoriale Scolastico (PTS) che traccia le linee di indirizzo in materia di servizi scolastici nella città relativi alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado di competenza del Comune di Vicenza in un’ottica di sistema.
La finalità principale del presente piano è quella di favorire la realizzazione, nell’ambito del Comune, di un sistema educativo integrato territoriale che, partendo dal principio dell’unicità del bambino, impegni l’intera comunità, intesa come l’insieme delle agenzie educative, a ricercare coordinamento ed integrazione nella sua azione di sostegno alla crescita e alla promozione della persona umana. La comunità diventa in tal modo educante perché fondata su un patto educativo che dà continuità, senso e valore unitario alle proposte delle varie agenzie. La messa in rete di tutte le risorse ne consente inoltre la razionalizzazione e l’ottimizzazione.
D’altra parte sono notevolmente aumentati in questi anni la sensibilità e l’interesse per i temi legati alla sostenibilità ed alla qualità della vita nel contesto urbano, con la richiesta di maggiore ascolto e di dialogo con le istituzioni, finalizzati ad una partecipazione più attiva e consapevole dei cittadini.
In stretto collegamento col mondo della scuola, a partire dai residenti più piccoli, si intende riallacciare un dialogo e una proposta su tali temi. L’alunno assume così il ruolo di “indicatore ambientale della qualità della vita della città”, nella convinzione che una città a misura di bambino sarà sicuramente più vivibile per tutti.
Il Piano promuove e realizza attività e progetti per un’offerta formativa territoriale omogenea più qualificata, con l’obiettivo di valorizzare anche i nuovi linguaggi e le nuove forme espressive, attraverso i quali proporre contenuti, conoscenze e valori in un’ottica di integrazione e di pedagogia interculturale. Detto Piano tende inoltre a costruire reti di relazioni, collaborazioni e sinergie che favoriscano una progettazione la quale, dalla logica di rete, passi a quella di sistema, anche per quanto riguarda l’accesso a finanziamenti regionali, nazionali ed europei.
D’altra parte le Istituzioni Scolastiche si connotano per la loro presenza in tutto il territorio della città e ciascuna di esse esprime identità e caratteristiche proprie dettate da un forte legame con i quartieri. Ogni scuola pertanto tiene in considerazione il contesto culturale, sociale ed economico della comunità in cui opera al fine di migliorare i rapporti e favorire significative relazioni di collaborazione e di condivisione nell’ambiente in cui opera. Le Istituzioni Scolastiche, seppur dotate di una specifica autonomia, fondano la loro azione su una responsabilità educativa integrata in un sistema di rete per una migliore qualità del servizio scolastico complessivo. Ogni alunno con tutte le sue peculiarità viene aiutato in tal
modo a vivere l’esperienza scolastica nel proprio quartiere, promuovendo il valore dell’integrazione.
Si richiama a tale proposito la circolare n. 4 del 15/01/2009 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nella quale al punto 10 (alunni con cittadinanza non italiana) recita quanto segue: “La presenza di alunni con cittadinanza non italiana ha assunto da tempo le caratteristiche di un fenomeno strutturale, che la scuola ha affrontato nella sua complessità, con esperienza di innovazione. Tenuto conto della rilevanza di tale fenomeno, e ai fini di una proficua integrazione dei minori interessati, dovrà essere posta particolare attenzione a tutta la complessa problematica che caratterizza l’iscrizione e la scolarizzazione di tali alunni. In tale ottica, si raccomanda ai Direttori generali degli Uffici scolastici regionali e ai dirigenti scolastici di promuovere opportune intese con gli Enti Locali per assicurare una equilibrata distribuzione della popolazione scolastica straniera…..”
Particolare attenzione educativa sarà inoltre rivolta ai bambini stranieri e alle loro famiglie, al fine di favorire la loro piena inclusione nella comunità scolastica e il loro successo formativo.
In tale contesto il servizio scolastico intende:
- favorire le progettualità che promuovano la vita nei quartieri di residenza, incoraggiando la permanenza dei minori;
- valorizzare il legame con il territorio, per una sociologia urbana più a misura d’uomo;
- sostenere una mobilità dei bambini e dei ragazzi gradualmente autonoma, senza l’uso delle auto, migliorando così la qualità ambientale, le interrelazioni e l’integrazione sociale anche attraverso progettualità come Piedibus e Bicibus.
Alla definizione della qualità del servizio scolastico concorrono più fattori:
1. numero e ricettività degli edifici scolastici;
2. utenza residente nell’area di afferenza territoriale di ciascun edificio scolastico;
3. tipologia del servizio scolastico erogato secondo i modelli di orario settimanale (24, 27, 30 e 40 ore);
4. disponibilità dei servizi accessori alla frequenza scolastica (mensa e scuolabus);
5. programmazione della manutenzione edilizia con particolare riferimento agli aspetti della sicurezza e messa a norma degli edifici;
6. pianificazione in base allo sviluppo demografico dei quartieri;
7. pianificazione e governo delle iscrizioni scolastiche.
Da tali elementi si comprende come l’educazione e l’istruzione debbano essere declinati in obiettivi condivisi da tutti gli attori coinvolti (Ente Locale, Ufficio Scolastico Provinciale, Istituti Comprensivi, personale docente e non docente, genitori, alunni) in un’ottica di razionalizzazione; ciascuno di essi deve saper mettere a disposizione le proprie risorse, energie, conoscenze e competenze per l’elaborazione di un Piano dell’Offerta Formativa per l’intera città, in grado di offrire le medesime opportunità formative in ciascuna scuola e ad ogni alunno, che sappia valorizzare le potenzialità di ognuno, conducendo ciascuno studente a raggiungere i traguardi previsti dagli ordinamenti vigenti.
Finalità dell’accordo
o Favorire processi di responsabilizzazione negli attori del processo educativo, negli studenti, nelle famiglie, nell’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che possano aiutare i giovani a conseguire il pieno sviluppo della loro personalità, sostenendo la collaborazione dei genitori e il protagonismo degli studenti.
o Consentire il miglioramento dei livelli di competenze acquisite dagli studenti.
o Consentire una reale integrazione di tutti gli alunni nella comunità scolastica.
Obiettivi
• Assumere decisioni operative per evitare qualsiasi forma di discriminazione degli alunni.
• Saper rispondere ai bisogni formativi, anche eterogenei, della comunità locale.
• Progettare in rete con le Istituzioni scolastiche modalità di razionalizzazione della rete scolastica, condividendo gli obiettivi e la partecipazione alle scelte nella distribuzione delle risorse, anche provenienti da finanziamenti provinciali, regionali, nazionali ed europei.
• Armonizzare l’offerta formativa all’interno del territorio comunale, con la creazione di un POF territoriale condiviso tra tutte le Istituzioni scolastiche.
• Favorire in tutti gli studenti l’acquisizione e/o il miglioramento dei livelli di competenze previste dagli ordinamenti scolastici con particolare attenzione alla disabilità.
• Promuovere l’integrazione dei disabili, degli studenti di cittadinanza non italiana e il loro successo formativo.
• Orientare e coordinare le scelte delle famiglie in relazione alle iscrizioni.
Impegni
1. Realizzazione del presente piano territoriale dei servizi scolastici, coinvolgendo scuole statali e paritarie, attraverso la definizione:
a. della potenzialità degli edifici scolastici;
b. dell’entità dei finanziamenti erogabili (rapportati alla capienza).
2. Elaborazione di un POFT condiviso, a partire dal Piano Territoriale Scolastico (PTS) sulla base del quale declinare il POF d’Istituto.
3. Progettazione condivisa per l’accesso a fondi aggiuntivi ministeriali, provinciali, regionali, europei.
4. Permanenza nei quartieri di residenza:
- le classi prime (nei limiti indicati dalla capacità ricettiva della scuola fissati dal Comune) ospiteranno prioritariamente alunni residenti nell’area di afferenza di ciascuna scuola. Inoltre saranno ammessi alla frequenza gli alunni stranieri di altre scuole vicine che hanno superato la percentuale di cui al seguente punto 5. Solo successivamente potranno essere ammessi altri alunni non residenti nel comune a completamento di una classe già formata con il numero minimo (previsto dalla normativa vigente) di alunni residenti.
5. Individuazione del limite massimo di alunni stranieri che può essere presente in una classe; in relazione a questo si stabilisce che la percentuale massima di alunni di cittadinanza non italiana per le classi di ciascun ordine di scuola (infanzia, primaria, secondaria di 1° grado) sia del 30/35%.
6. Gli alunni degli Istituti Comprensivi n. 6 e n. 8 che richiedono la frequenza al tempo pieno potranno fare richiesta di iscrizione negli istituti più vicini.
7. L’Istituto Comprensivo n. 3 potrà accogliere gli alunni residenti nel Comune di Arcugnano in quanto sede di Istituto che insiste sul territorio di due amministrazioni comunali (Vicenza ed Arcugnano).
8. Erogazione delle risorse comunali (fornitura attrezzature, arredi, contributi per il funzionamento, ecc.) sulla base delle indicazioni relative alla capacità ricettiva per ciascun plesso scolastico.
9. Per gli alunni che non possono essere accolti nelle classi di una scuola per limite di capienza rispetto ai parametri condivisi, si procede al trasferimento. Questo verrà attuato adottando, nell’ordine, le seguenti opzioni:
a. iscrizione presso altro plesso dello stesso Istituto Comprensivo;
b. iscrizione in altra scuola situata nel quartiere di residenza dell’alunno;
c. iscrizione in scuole vicine al luogo di residenza dell’alunno;
d. iscrizione in altre scuole della città.
10.Tra le azioni a sostegno della mobilità, le scuole si impegnano ad adottare nell’iscrizione alle classi di alunni, italiani o di altra nazionalità, i criteri di precedenza già sperimentati per le scuole dell’infanzia comunali e per la gran parte delle scuole dell’infanzia statali (vds. pagg. seguenti).
11. Le parti si impegnano ad effettuare periodicamente il monitoraggio delle diverse azioni previste dal piano.
PRIORITÀ DI INTERVENTO
Poiché il Comune di Vicenza registra al proprio interno una consistente presenza di alunni immigrati, neoarrivati e non, tra cui un certo numero di alunni con cittadinanza non italiana nati in Italia, per favorire un’effettiva integrazione nella realtà scolastica e per creare le condizioni per il loro successo formativo, il presente accordo intende coniugare le esperienze realizzate in questi anni di accoglienza, di alfabetizzazione e di integrazione all’interno di momenti formali e definiti anche in termini organizzativi, che permettano di distribuire equamente nelle scuole del territorio gli alunni stranieri.
Si prevedono le seguenti azioni in sinergia tra i firmatari:
1. Procedure di accoglienza e di inserimento, percorsi di apprendimento della lingua italiana come L2, azioni interculturali, elaborati e/o promossi dalla rete “Intreccio di fili colorati”:
- applicazione del Protocollo di 19 Accoglienza;
- utilizzo degli strumenti didattici e dei materiali elaborati o in via di elaborazione;
- condivisione progressivamente più forte di progettazioni didattiche e disciplinari;
- progettazione, sostegno e sviluppo di prassi interculturali per e tra le scuole;
- utilizzo di docenti in rete, superando l’appartenenza d’Istituto;
- utilizzo di mediatori culturali (progetto “Real World” dell’Amministrazione comunale e Istituti Comprensivi).
2. Attivazione IN RETE di azioni di sostegno alle classi che presentano alunni di recente immigrazione e non in possesso della lingua italiana. Tali azioni saranno coordinate direttamente dalle scuole:
- attivazione di percorsi di alfabetizzazione in italiano L2 di durata flessibile in relazione alla rapidità con cui tale competenza viene raggiunta e certificata. I percorsi di alfabetizzazione possono essere organizzati entro o fuori la scuola nella quale l’alunno è iscritto;
- effettuazione di percorsi di ampliamento e consolidamento della conoscenza della lingua italiana;
- interventi pomeridiani di alfabetizzazione degli studenti stranieri;
- interventi in orario pomeridiano di sostegno all’acquisizione dell’italiano L2 come lingua dello studio per gli alunni stranieri;
- interventi di sostegno extra-scolastico nell’ambito del progetto Lavoriaminsieme
inserito nel P.O.F.T.;
- interventi di inserimento nel tessuto sociale: gruppi sportivi, associazioni di tempo libero, doposcuola di quartiere;
- interventi dei Comitati Genitori.
3. L’Ente Locale raccoglie nel Piano di Offerta Formativa Territoriale una serie di proposte a carattere interculturale che favoriscono il processo di integrazione nel territorio di tutti i cittadini attraverso la conoscenza e la valorizzazione della cultura locale e delle culture altre. Molte proposte interculturali sono già peraltro inserite nel
P.O.F.T. annuale (linguaggio espressivi quali teatro, musica, danza, cinema, etc.). Le scuole dove risulta più elevata la presenza di alunni stranieri saranno privilegiate nell’assegnazione delle risorse per la realizzazione di questi progetti rivolti sia ai ragazzi, sia ai genitori, che possono, a titolo di esempio, investire i seguenti ambiti:
- Letteratura e letterature.
- Fare teatro come percorso di educazione interculturale.
- Musiche dal mondo.
- Sguardi del cinema sulle altre culture: africana, indiana, rom, giapponese, etc.
- Cucine del mondo.
- Conosciamo il patrimonio museale del nostro territorio.
- Percorsi di Italiano L2 livelli A1, A2, B1 per adulti stranieri.
Per la progettazione e la realizzazione di tali interventi sarà richiesta la collaborazione di: USL, biblioteche, corsi e iniziative attivati dai CTP (Centri Territoriali Permanenti), musei, teatri, cineforum, assistenti sociali, docenti con formazione interculturale, organizzazioni di volontariato.
4. Coinvolgimento delle scuole paritarie nell’accoglimento degli alunni stranieri.
Modalità di attuazione del piano
L’Ente Locale, l’Ufficio Scolastico Provinciale, le Istituzioni scolastiche, si impegnano a rendere da subito operativi tutti i punti indicati nel progetto per quanto concerne le classi iniziali della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, dilazionando all’anno successivo l’attuazione del piano per la 1^ classe della scuola secondaria di I grado, sulla base di:
- criteri generali di precedenza per la formazione delle prime classi di ciascun ordine scolastico (in prima applicazione solo per le scuole dell’infanzia e primarie);
- mappa delle aree di afferenza territoriale per ciascuna scuola primaria con indicazione delle singole capacità ricettive;
- anagrafica degli alunni per classi d’età che frequenteranno il primo anno della scuola dell’infanzia e primaria nell’anno scolastico 2009/2010 su supporto magnetico, richiamate le norme previste dal D.Lgs. 196/03 sulla responsabilità del trattamento dati.
CRITERI GENERALI DI PRECEDENZA PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
1) Ubicazione dell'abitazione
Bambini residenti nel bacino d'utenza in cui si trova la scuola punti 30
Nel caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili verranno attribuiti i seguenti punteggi per:
2) Situazione familiare
- presenza di un solo genitore nel nucleo familiare | punti | 5 |
(nubile/celibe - vedovo/a - divorziato/a - separato/a) - genitore o convivente in precarie condizioni psico-fisiche di | ||
salute o con grave o cronica infermità accertate e documentate - presenza nel nucleo familiare di fratelli frequentanti la stessa | punti | 5 |
scuola nell'anno scolastico cui si riferisce l'iscrizione | punti | 3 |
- per ogni fratello oltre all'iscritto presente nel nucleo familiare | punti | 1 |
(fino ad un massimo di 3) - se un fratello è portatore di handicap | punti | 2 |
3) Situazione lavorativa
- entrambi o il solo genitore presente nel nucleo familiare lavorano punti 10
Ai bambini portatori di handicap certificati, nonché ai bambini di maggiore età (grandi) che non hanno mai frequentato una scuola dell’infanzia, viene assegnato il punteggio maggiorato di punti 1 rispetto al primo della lista.
Analogo punteggio maggiorato sarà assicurato a bambini in situazioni di svantaggio sociale provvisti di apposita e specifica certificazione dei servizi comunali competenti, nel caso di valutazione positiva della domanda da parte degli organi collegiali preposti, purché in presenza di disponibilità di posti.
4) Residenti fuori zona
Inoltre, per i residenti nel territorio comunale (fuori zona) oltre alla situazione familiare e lavorativa si considera:
- un genitore che lavora nel bacino di utenza della scuola punti 5
- presenza di nonni del bambino residenti nel bacino di utenza
della scuola. punti 5
A parità di punteggio hanno la precedenza i bambini di maggiore età.
Le iscrizioni di gemelli vengono sempre considerate congiuntamente:
- ammessi insieme, se a parità di punteggio con il bambino che li precede in graduatoria ultimo degli ammessi. In tal caso ne prendono il posto, facendolo retrocedere al primo posto della lista d'attesa;
- collocati insieme in lista d'attesa se il loro punteggio è inferiore a quello del bambino che li precede in graduatoria (ultimo degli ammessi). In tal caso lasciano il posto al primo della lista d'attesa.
Salvo diversa decisione da parte dei genitori.
Domicilio diverso dalla residenza
Si considera il domicilio con lo stesso punteggio della residenza nei seguenti casi, purché non si tratti di domicilio temporaneo:
(la durata dovrà essere almeno di un anno scolastico)
- trasferimenti a Vicenza del/dei genitore/i con il figlio per motivi di lavoro con mantenimento della residenza in altro comune (debitamente documentato).
Residenti fuori comune
I residenti fuori comune potranno essere ammessi solo dopo l'esaurimento delle graduatorie dei residenti, qualora risultino posti disponibili, a seguito di presentazione di idonea documentazione rilasciata dall’autorità scolastica attestante la mancata accettazione nelle scuole del comune di residenza.
NOTA BENE:
Situazioni particolari, documentate, andranno valutate dai competenti Organi Collegiali.
P.G.N. Vicenza, gennaio 2009
Ai GENITORI di
COGNOME E NOME
Indirizzo
36100 V I C E N Z A
Cari Genitori,
riteniamo di far cosa gradita ricordandoVi che dal 16 al 28 febbraio 2009 potrete iscrivere (NOME) alla prima classe della scuola primaria.
Il Comune di Vicenza, e gli Istituti Comprensivi della città sono impegnati a promuovere l’educazione e l’istruzione per tutti i bambini e i ragazzi della città, offrendo a ciascuno di loro pari opportunità formative.
In questi anni la sensibilità e l’interesse dei cittadini e delle istituzioni per i temi legati alla sostenibilità ed alla qualità della vita nel contesto urbano sono notevolmente aumentati, partendo dai cittadini più piccoli che rappresentano gli “indicatori ambientali della qualità della vita della città”, secondo l’idea per cui una città a misura di bambino sarà sicuramente più vivibile per tutti.
Il servizio scolastico deve quindi tendere a promuovere la vita nei quartieri di residenza, valorizzando il legame con il territorio, sostenendo una mobilità gradualmente autonoma dei bambini, senza l’uso delle auto, migliorando così la qualità ambientale e l’integrazione sociale.
La scuola più facilmente raggiungibile dal Vs. bambino è (nome scuola).
Per l’iscrizione a questa scuola potete rivolgerVi alla segreteria dell’Istituto Comprensivo n.(:::) – Via (::::) tel.0444/…… nei giorni da lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 che Vi darà tutte le informazioni sul servizio scolastico proposto (modelli di orario settimanale, proposta formativa, servizi di sostegno all’attività didattica, mensa e trasporto scolastico).
Per qualsiasi ulteriore richiesta di chiarimenti potrete rivolgerVi all’Ufficio Istruzione del Comune di Vicenza: tel. 0444/222112-113.
Con il più sincero augurio per l’inizio del nuovo percorso scolastico di (nome) e assicurandoVi la nostra disponibilità, Vi salutiamo cordialmente.
Il Dirigente Reggente L’Assessore e Vice Sindaco
xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxxxx avv. Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
Ufficio Scolastico Provinciale Settore Attività Educative
0444/251157 🗎 0444/251163 0444/222112 🗎 0444/222136
pag. n. 10 di 10
xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxxx.xx
Il presente accordo, composto di n. 11 pagine, viene letto, approvato e sottoscritto in Vicenza, il
IL DIRETTORE
Settore Attività Educative del Comune di Vicenza xxxx. Xxxxxxx Xxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 1
xxxx. Xxxxx Xxxxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 2
xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 3
xxxx. Xxxxx Xxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 4
dott. X. Xxxxxxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 5
xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 6
xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 7
xxxx. Xxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 8
dott. Xxxxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 9
xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 10
dott. X.Xxxxxxxx Xxxxxx
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Istituto Comprensivo N. 11
dott. Xxxxxxxx Xxxxx
pag. n. 11 di 11