COMUNE DI SARONNO
RIUNIONE CONSIGLIO COMUNALE DEL GIORNO 4 APRILE 2002
Appello
COMUNE DI SARONNO
Consiglio Comunale del 4 aprile 2002 DELIBERA N. 35 del 4/04/2002
OGGETTO: Approvazione Protocollo d’Intesa annuale di pro- grammazione tra il Comune e l’Azienda Speciale Multifunzione Saronno Servizi per l’anno 2002
DELIBERA N. 36 del 4/04/2002
OGGETTO: Approvazione bilancio preventivo Saronno Servizi Azienda Speciale Multifunzione per l’esercizio 2002 – Piano triennale 2002/2004
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
L’Ufficio di Presidenza aveva deciso che questi due punti venissero discussi contemporaneamente, perché sono in prati- ca analoghi, anche se la votazione sarà separata. Ciascun Consigliere però avrà a disposizione anziché i cinque minuti canonici, 10 minuti, sommando i due tempi per la prima e la seconda; lo stesso per la replica, invece di 3 minuti saran- no 6 minuti. Questo se non erro è quello che avevamo deciso all’Ufficio di Presidenza. Mi spiace ma abbiamo un microfono solo purtroppo. Siccome era stato già fatto, se gli altri rinunciano si danno i 20 minuti all’altro, in rappresentanza dell’intero gruppo; quindi il centro-sinistra ritengo che voglia cedere i suoi tempi ad un solo rappresentante, come centro-sinistra si lasciano 20 minuti di espressione ad un vostro rappresentante. Lo stesso per la Lega? Va bene. Poi c’è un’altra cosa: è stata presentata una mozione urgente dal Consigliere Strada. Esistono dei problemi di tipo proce- durale, un po’ perché questo è il proseguimento di un prece- dente Consiglio Comunale, quindi non sarebbero ammissibili cose nuove, e secondo si tratta di una mozione che non ha
riguardo alla vita cittadina, come è stabilito nel Regola- mento, ma è una cosa di ordine molto più generale, anche nella sua rilevanza, per cui non sarebbe ammissibile, dopo ne parleremo scusi. Ad ogni modo, dato che si è già riunito l’Ufficio di Presidenza e uno dei rappresentanti dell’Ufficio di Presidenza, il Consigliere Xxxxx, aveva ne- cessità anche di conferire con gli altri appartenenti al gruppo di centro-sinistra, in quanto non aveva avuto possi- bilità di avere visione della mozione che è stata presentata molto recentemente, ne ho avuto visione anche io questa mat- xxxx tardi, la decisione verrà presa successivamente, prima faremo i due punti.
Possiamo quindi passare a quanto presente all’ordine del giorno. Darei quindi la parola al Presidente dell’Azienda Speciale Multifunzione Saronno Servizi xxxx. Xxxxxxxx Xxxx; mi spiace ma abbiamo solo un microfono, e con un filo nean- che tanto lungo tra l’altro.
SIG. XXXX XXXXXXXX (Presidente Azienda Saronno Servizi)
Buona sera. La prima parte della presentazione riguarda il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Saronno e l’Azienda Speciale Multiservizi; ricalca quello presentato l’anno scorso e l’anno precedente, in quanto i rapporti tra il Co- mune e l’Azienda sono gli stessi che c’erano negli anni pre- cedenti. La differenza è data dal fatto che ci sono due nuovi servizi che partono nel corso del 2002, che sono la gestione completa del servizio della tassa sui rifiuti soli- di urbani e la gestione dei parcheggi. Naturalmente il Pro- tocollo d’Intesa ripete esattamente la normativa stabilita dalle convenzioni votate dal Consiglio Comunale nel corso dell’anno 2001. Non ci sono modifiche di rilievo, anzi penso che proprio non ce ne siano rispetto al Protocollo d’Intesa approvato nel corso del 2001, fatto salvo le modifiche rese obbligatorie da eventuali modifiche di legge. I due servizi nuovi sono appunto la TARSU e i parcheggi, l’Azienda si im- pegna relativamente al parcheggio a garantire un importo mi- nimo al Comune secondo quanto stabilito dalla convenzione, che è pari a 156 mila euro, o 300 milioni per essere più precisi o per avere delle serie storiche di riferimento; presentare la relazione semestrale, fornendo anche i dati statistici sull’utilizzo degli stalli e sull’andamento del servizio ed esercitare il controllo della sosta tramite la presenza sul territorio di due ausiliari della sosta contem- poraneamente; la Società in questo momento ne ha alle sue dipendenze tre. Rientra tra le mansioni della Società la ma- nutenzione ordinaria e straordinaria sia della segnaletica verticale che orizzontale relativa all’utilizzo del servi- zio. Le tariffe sono, come saprete tutti, 50 centesimi di
euro IVA compresa per la mezz’ora e 80 centesimi di euro per la tariffa di un’ora.
Relativamente alla TARSU i compiti della Società sono quelli di gestire interamente il servizio, per cui controllo, ste- sura del ruolo, emissione del ruolo, incasso del ruolo, con- trollo dei pagamenti, controllo dell’eventuale evasione o elusione del tributo, trasmettere tutti i dati al Comune, e per fare questo servizio l’Azienda percepisce un aggio del 5% e un aggio del 35% su quanto viene accertato in rettifica rispetto al ruolo attuale. La funzione più importante è che ritorna lo sportello sul territorio, cosa che c’era già adesso, però era stato fatto in seguito a un accordo bonario e sempre temporaneo tra il Comune di Saronno ed Xxxxxx, che era il precedente gestore del servizio. In seguito alla ge- stione diretta da parte della Saronno Servizi della riscos- sione di TARSU, la Società ha in corso con la Provincia di Varese, in quanto è l’unica società municipalizzata o ex mu- nicipalizzata a gestire direttamente il servizio, sta proce- dendo alla stesura di una convenzione pilota con la Provin- cia di Varese, che verrà approvata dal Consiglio Provinciale di Varese e successivamente dal Consiglio Provinciale di Sa- ronno in cui si andranno a definire i rapporti tra la Socie- tà e la Provincia per la gestione della parte di servizio della TARSU che è il 4,5%, che è di competenza provinciale. Questo avverrà penso nel giro di una sessantina di giorni. Saremo una convenzione pilota sicuramente per Lombardia in quanto siamo l’unica Società che gestisce i tributi in una certa maniera, per cui questo è un dato confortante; la Pro- vincia è rimasta molto soddisfatta del fatto che la gestione dei servizi passi dal centro nazionale concessionario a so- cietà che sono emanazioni di Amministrazioni Comunali in quanto c’è più consonanza di vedute e soprattutto c’è una sensibilità maggiore nel trasferimento dei dati da un’Amministrazione all’altra. Queste sono le due principali modifiche, poi il resto sono la ripetizione del Protocollo d’Intesa già votato nell’anno 2001, questo relativamente al Protocollo.
Relativamente al budget 2002, come al solito è stato fatto un budget di tipo conservativo, è stato fatto per settori, è stato divisa sui singoli settori la gestione amministrativa, gestione amministrativa che genera solo costi in quanto è concentrata nella gestione amministrativa la spesa per il Direttore Generale, la tenuta della struttura amministrativa che è la contabilità, gli affitti di tutte le sedi della So- cietà, il costo del Consiglio di Amministrazione, il costo delle assicurazioni in generale e il costo del Collegio Sin- dacale. Come tutti gli anni questi costi e i relativi rica- vi, che sono poca roba perché sono quelli dati dalla gestio- ne finanziaria delle disponibilità liquide della Società e due piccoli contratti con delle Società di installazione e
manutenzione degli infissi pubblicitari; vengono ripartiti sugli altri settori in base al fatturato dell’anno preceden- te, questo per dare l’inquadramento generale di come è stato impostato il budget per il triennio 2002/2004. Vi chiedo perdono per l’esposizione un pochino frammentaria, perché il budget me l’hanno messo in euro, non sono ancora abituato a leggerlo in euro, e siccome io ho la mente in lire faccio fatica a fare i collegamenti tra uno e l’altro.
La grossa differenza sul budget 2002 rispetto al pre-consun- tivo 2001 è dato dalla sorpresa che si è trovato in Finan- ziaria rispetto alla gestione dell’imposta sulla pubblicità, che ha esonerato le insegne fino a 5 metri quadrati. Questo inciderà sul Comune di Saronno per un incasso stimato di circa 320 milioni, e sulla Saronno Servizi per un mancato aggio di circa 80 milioni; tenete conto che il budget è stato steso a fine novembre, per cui non c’erano ancora i conti precisi di quanto possa essere questo effettivo sco- stamento. Orientativamente ci sarà un incasso minore per il Comune di oltre 300 milioni. Mentre per il Comune però la Finanziaria ha previsto un paracadute, in quanto ci sarà un trasferimento statale per il mancato gettito, per la Società è un incasso netto secco di 80 milioni. La relazione dei Sindaci ci dà una relazione soddisfacente e ci dice che l’Azienda sta andando bene; il problema riguarda la previ- sione della gestione dei parcheggi, in quanto non essendoci nessun tipo di serie storica qui stiamo parlando proprio di previsioni. Tenete conto che poi erano previsioni fatte a fine del 2001, mentre adesso stiamo parlando a servizio già iniziato da circa 3 mesi, per cui si sta già vedendo che i costi finali e i ricavi finali saranno abbastanza diversi da quello che era previsto in budget, nel senso che ci sarà un notevole peggioramento ai dati attuali, al 31 di marzo 2002, che è il primo trimestre di servizio, per cui c’è tutto l’avviamento del servizio, la gente si sta abituando adesso a utilizzare il sistema di pagamento. La previsione di bud- get era di una perdita di una quarantina di milioni, stiman- do com’è adesso l’andamento e prevedendo un leggero recupero nel secondo periodo dell’anno penso che ci andremo ad in- stallare attorno a una perdita superiore ai 100 milioni di lire, questo per dare un’idea rispetto a quello che è il bu- dget 2002. Gli altri settori invece si stanno comportando anche nel primo trimestre, come era atteso dal budget in quanto alcuni settori sono fisiologici, nel senso che l’imposta sulle pubblicità è fissata per legge. Il boccio- dromo abbiamo sempre un affitto di 30 milioni per cui lo sappiamo già prima dell’inizio dell’anno di come andrà il settore, lo stesso per i manti stradali. Si sta rivelando invece una piacevole sorpresa l’acquedotto di Cislago, che pensavamo di avere un andamento più o meno in pari, già per l’anno 2001 ha riservato un buon margine di utile, e il 2002
si sta consolidando. Le Farmacie invece proseguono nel loro trend di consolidamento, però ormai siamo a percentuali mar- ginali, dopo il grosso salto degli ultimi due anni adesso si fa a frazioni del 2-3% di miglioramento, tant’è vero che il fine annuo si prevede un utile ante-imposte di 234.000 euro per il 2002, contro un pre-consuntivo del 2001 di 241.000 euro ante-imposte, per cui tendenzialmente l’Azienda si sta stabilizzando. Siamo, come avete visto l’altra volta, in contatto con Comuni circostanti per l’ottenimento di servizi in convenzione, sono cose e situazioni difficili da portare avanti in quanto mentre in alcuni Comuni si sta andando verso le elezioni, per cui non l’Amministrazione non si espone, lascia a quella successiva di fare il passo, in al- cuni casi ci sono le resistenze di tipo campanilistico al fatto di passare il servizio alla società di un paese più grosso, limitrofo. Questa è la situazione, se volete che passo alla lettura di tutte le belle tabelle fatte dal Con- sigliere di Amministrazione Sommariva, che ringrazio per l’enorme lavoro fatto, io potrei lasciare la parola ai Con- siglieri per le eventuali domande o le riflessioni sul docu- mento che vi è stato consegnato.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Signori Consiglieri. Prego.
SIG. XXXXXXXX XXXXXXXXX (Consigliere Lega Nord per l’Indi- pendenza della Padania)
Intanto il dott. Xxxx ha detto che la relazione dei Revisori dei Conti è soddisfacente, io dico il contrario perché mi sembra estremamente stringata, perché la ritengo priva di contenuti, in quanto le tre pagine che abbiamo avuto di re- lazione dei Revisori dei Conti non sono altro che il rias- sunto dei quadri che sono stati sviluppati, fra il pre-con- suntivo 2001 e la previsione 2002, anzi, a questo proposito volevo chiedere se fosse possibile magari la prossima volta, per alcuni stampati, fare dei caratteri un po’ più grossi perché effettivamente voi avete fatto fatica a leggere i dati espressi in euro, noi a maggior ragione, visto che voi avete dimestichezza continua con i dati, noi certi dati li vediamo quando ci vengono presentati i bilanci e di conse- guenza questa sarebbe una cosa importante, da tener presen- te. Noi avremmo sicuramente gradito un commento sui singoli settori, in particolare per quelli acquisiti ultimamente da parte della Saronno Servizi, anche perché, mi rifaccio alla relazione dei Revisori precedenti, l’anno scorso loro aveva- no fatto presente che la trasformazione eventuale della Sa- ronno Servizi in SpA avrebbe dovuto presupporre la dotazione dell’Azienda di un capitale sociale cospicuo, e di conse-
guenza anche l’assunzione di servizi di importante rilevanza economica. Lei ha detto prima un risultato sicuramente posi- tivo è quello dell’acquedotto di Cislago, mi sembra che l’utile portato dalla gestione acquedotto di Cislago sia di
312 euro, o sbaglio? Adesso stanno andando bene, valuteremo comunque dopo la fine dell’anno, comunque una previsione di
300 euro mi sembra decisamente ben poca cosa, in confronto a quello che lei aveva detto.
Comunque andiamo ad esaminare un po’ i singoli settori, sui quali abbiamo da chiedere qualche altra delucidazione e do- manda. Intanto per quanto riguarda la TARSU prendiamo atto positivamente che le nostre battaglie condotte più volte sono state portate a compimento; noi avevamo auspicato da tempo di fare in modo che la riscossione della TARSU fosse portata alla Saronno Servizi, portiamo atto positivamente di questo, avevamo fatto a suo tempo un paio di interpellanze al riguardo.
Per quanto riguarda la pubblicità. Io noto positivamente, contrariamente a quanto ha detto lei, quanto riportato nella tabella relativa, a pag. 54, dove si dice che il tributo è diminuito per la prevista esenzione di questa imposta per le insegne commerciali al di sotto dei 5 metri quadrati; per noi è doppiamente positivo, ed è importante che si sappia, perché è grazie a un emendamento presentato da un Deputato della Lega Nord Padania, in occasione della stesura della Finanziaria, che questa imposta viene abolita, anche se poi i Comuni con apposito Regolamento possono anche prevederne l’esenzione anche per le insegne di superficie superiore. Per noi è una giusta abolizione, perché non riuscivamo a ca- pire quali servizi poteva rendere all’operatore commerciale questa imposta, anzi, diciamo che con l’avvento delle inse- gne luminose l’operatore commerciale fornisce anche un ser- vizio alla comunità, perché basta andare a vedere nelle zone commerciali della stessa nostra città o in altri paesi o città, fare un giro per vedere com’è il centro prima e dopo la chiusura degli esercizi stessi.
Relativamente alle Farmacie, secondo quanto riportato a pag. 50, è prevista l’assunzione di un Farmacista al posto di un magazziniere, a pag. 50 della relazione relativa alle Farma- cie si dice che è prevista l’assunzione di un Farmacista al posto di un magazziniere; noi vorremmo sapere se non serve più un magazziniere o se il posto di magazziniere, che fino a poco tempo fa era stato espletato da qualcuno, verrà pro- babilmente espletato da qualcun altro, magari dal Farmacista che intendereste assumere. Inoltre una domanda che magari potrà sembrare banale, ma per chi non è addentro a certe cose, vorrei sapere se relativamente al trattamento di fine rapporto, come riportato a pag. 25, così magari avrà modo di andare a vedere, il pre-consuntivo 2001 è di soli 21 euro, rispetto ai 10.845 euro del totale dei primi due semestre.
Poiché in lire sono decisamente pochi soldi, volevo sapere se è stato cambiato tutto il personale, è da interpretare in questo caso? Magari dopo ci darà una risposta, perché visto che ci sono 21 euro di trattamento di fine rapporto, che sono circa 40.000 lire, mi sembra decisamente una cifra pic- cola.
Per quanto riguarda le piscine, leggiamo che il peggioramen- to della perdita è dovuto a una prevista assunzione di due cassiere, e questo per una migliore organizzazione interna, intanto vorremmo sapere prima quante erano visto che ne do- vete assumere due, e per l’assunzione a tempo indeterminato qui si parla di tre addetti, sempre per una miglior gestione amministrativa. Quindi sono cinque persone che dovrebbero dedicarsi a una gestione amministrativa delle piscine; in- fatti poi quando si evidenziano i costi del personale questi vengono evidenziati come prestazioni occasionali per 40.000 euro, pari a circa 78 milioni. A noi sembrano decisamente eccessivi, per cui gradiremmo avere delucidazioni al riguar- do. Vorremmo naturalmente anche sapere qualcosa su come vor- reste intervenire per quanto riguarda i costi di riscalda- mento, visto che voi dite che potrebbero essere ulteriormen- te ridotti, e di conseguenza con risparmi sia sull’acqua che sull’energia stessa. Poi qualche ulteriore notizia, se è possibile, relativamente alla piscina scoperta, visto che dite qualcosa magari sarebbe interessante e utile saperne un pochino di più.
Qualcosa anche relativamente all’acquedotto. Al di là di quanto ribadito dal signor Xxxxxxx sul numero di marzo del Città di Saronno sull’argomento acqua bene prezioso e fonda- mentale, che sicuramente condividiamo, specialmente quando invita i cittadini ad usare l’acqua con molto rispetto, in quanto bene non inesauribile. Ecco, noi vorremmo che tra gli impegni che la Saronno Servizi si presta a dare, e siccome c’è anche un elenco di tutte le cose che la Saronno Servizi si presta a dare ai cittadini ecc., ci fosse anche un impe- gno di sensibilizzare tutti coloro che usufruiscono di que- sto bene, siano essi privati, aziende od altri, ad un uti- lizzo razionale e consapevole, magari insieme con il Comune, partendo magari anche dalle scuole, perché si sa che bisogna cercare di educare i ragazzi e i bambini sin da piccoli, e tante volte basta effettivamente iniziare per far sì che siano loro stessi a trasmettere questi loro desideri anche ai genitori, ai più grandi. Del resto secondo ultimi dati che abbiamo avuto modo di vedere, noi abbiamo in Italia il più elevato consumo di acqua per usi domestici, sono circa
78 metri cubi, ed effettivamente sono tanti; abbiamo nel contempo anche il più elevato consumo di acqua minerale in bottiglia. Forse occorrerebbe una maggiore informazione da parte degli organi preposti e dal Comune stesso; tante cose sono comunque anche state fatte, noi vorremmo che magari
sull’acqua ci fosse qualche maggiore informazione al consu- matore, magari periodicamente lo stato dell’acqua, in modo tale che i cittadini siano consapevoli e sicuri di bere co- munque un’acqua pulita e pura. Relativamente alle reti idri- che, che disperdono percentuali elevate di questo bene pre- zioso, noi vorremmo sapere qual è la situazione a Saronno; la chiediamo da un paio d’anni, e noi magari vorremmo che successivamente si possa anche sapere quanta acqua effetti- vamente entra e quanta acqua esce, nel senso di quanta acqua effettivamente viene fatturata, perché prima probabilmente certi calcoli x xxxxx forse non potevano essere fatti per una impostazione un po’ particolare di quello che era il pa- gamento che doveva essere effettuato dai cittadini, non tanto sui consumi ma quanto sull’impegno di consumo previ- sto, quindi i cittadini pagavano anche quanto non consumava- no.
Per quanto riguarda il canone di concessione amministrativa vorremmo sapere come mai passa a 430 milioni rispetto ai 650 dell’anno 2001; magari se riesce meglio a spiegare.
Non facciamo nessun commento sui parcheggi, perché già a suo tempo avevamo espresso i nostri timori e la nostra contra- rietà alla decisione presa dall’Amministrazione Comunale. Stessa cosa per quanto riguarda l’acquedotto comunale, il cui andamento dice è in linea secondo la convenzione sotto- scritta col Comune di Cislago, però in noi rimangono forti dubbi e perplessità sull’economicità della gestione dell’acquedotto di Cislago, poi lei avrà modo di dirci quali sono i punti che lei ritiene per la Saronno Servizi economi- ci su una gestione del genere.
Poi un’ultima cosa, che non riguarda nessun servizio svolto dalla Saronno Servizi, ma riguarda il Teatro di Saronno. Io ho notato che nel corso dell’anno 2001 la Saronno Servizi aveva sponsorizzato, anche se non conosciamo esattamente in che modo, magari poi avrà modo il dottor Xxxx di renderci edotti in merito, aveva sponsorizzato il Teatro con una spesa di 51.000 euro, che sono in parole povere 100 milioni tondi tondi. I diversi settori hanno contribuito, pubblici- tà, TOSAP, bocciodromo, ecc.; noi vorremmo conoscere come mai da parte della Saronno Servizi è stata presa questa de- cisione. Siccome riteniamo la Saronno Servizi espressione del Comune di Saronno, e siccome il Teatro e non solo quello di Saronno ma il Teatro in generale è sicuramente luogo di cultura, noi ci chiediamo: perché non continuare a sponso- rizzare la cultura? Penso che di questo ne avremmo sicura- mente bisogno, e questo anche perché, dal momento che poi si pagano mediamente imposte pari al 50% degli utili conseguiti dalla Saronno Servizi, noi forse riteniamo che questa debba essere una cosa che la Saronno Servizi e il Comune stesso debba riconsiderare. Grazie.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Ringraziamo il Consigliere Busnelli. Altri Consiglieri che vogliono intervenire? Consigliere Gilardoni.
SIG. XXXXXXXXX XXXXXX (Consigliere Costruiamo Insieme Saron- no)
Prima di tutto volevo ringraziare il Consiglio Comunale di aver rimandato i due punti all’ordine del giorno, permetten- domi questa sera di poter contribuire alla discussione e po- ter portare a nome del centro-sinistra le nostre valutazioni sull’argomento all’ordine del giorno. La seconda cosa in termini generali è che comunque mi sembra che avendo riman- dato questi due punti questa sera abbiamo un aspetto positi- vo, che sostanzialmente abbiamo un Consiglio Comunale inte- ramente dedicato alla Saronno Servizi e quindi magari anche utile per fare qualche riflessione più approfondita ulterio- re sulla nostra Società di erogazione delle utilitys.
Entrando più nel merito vorrei dire che il Protocollo d’Intesa che ci viene presentato e quindi il bilancio di previsione, al di là dei dati di gestione che mi sembrano positivi, sono però completamente privi di analisi di appro- fondimento e di prospettiva futura, o perlomeno nella docu- mentazione che ci è stata consegnata non si intravedono que- ste riflessioni che secondo noi invece per il Consiglio Co- munale sono di fondamentale importanza, perché il ruolo del Consiglio Comunale è quello di discutere quelli che sono gli indirizzi della Società. Per cui quello che ci chiediamo è, avendo ricevuto questa documentazione, se l’intenzione della maggioranza è quella di far prendere il volo alla Società oppure no, e sostanzialmente abbiamo riscontrato che nulla si dice a proposito dei seguenti punti. Punto 1, trasforma- zione in SpA. E’ dal giugno del 2000 che sostanzialmente l’Amministrazione Comunale aveva dato come scadenza per la trasformazione in SpA, è passato tutto il 2000, è passato tutto il 2001 con la riproposizione in un intervento in Con- siglio Comunale del Sindaco o dell’Assessore alle Risorse adesso non ricordo chi dei due, comunque di questo obiettivo ad oggi il Consiglio Comunale non sa nulla sulla trasforma- zione in SpA. Siccome sono due anni che aspettiamo magari se all’interno del Protocollo d’Intesa ci fosse un impegno sot- toscritto, penso che sarebbe la migliore modalità di comuni- cazione e di partecipazione di questa iniziativa a tutto il Consiglio Comunale e alla città stessa, come impegno sotto- scritto oltre tutto. Nel bilancio del Comune di Saronno, ap- provato recentemente, non abbiamo visto conferimenti di ca- pitale sociale alla Saronno Servizi per la trasformazione della Saronno Servizi in SpA, per cui diciamo che la nostra richiesta per far prendere il volo alla Società è di capire
esattamente quale sia l’intenzione dell’Amministrazione Co- munale riguardo la trasformazione in SpA.
Il secondo punto secondo noi carente, di cui non troviamo traccia, è qual è la strategia di sviluppo della Società. E’ una strategia di diversificazione dei servizi? C’è una pa- rentesi da aprire, che se noi andiamo a vedere i servizi at- tualmente gestiti da Saronno Servizi vediamo che la Farmacia fa la parte del leone sia per quanto riguarda il fatturato sia per quanto riguarda gli utili, e questo ci deve far pen- sare comunque, a livello di gestione complessiva dell’intera Società. Sempre a livello di diversificazione dei servizi abbiamo assistito a una rinuncia nella gestione del settore rifiuti, che poteva essere una diversificazione possibile e che, a mio giudizio, a nostro giudizio, è stato un errore. Ci potrebbe essere ancora uno sviluppo, perlomeno non tanto nella gestione di nuovi servizi ma perlomeno nella gestione di formule di controllo che il Comune demanda alla Saronno Servizi, e mi riferisco al settore dei rifiuti, perché in- dubbiamente il controllo dell’appalto dei rifiuti e del con- cessionario dei rifiuti ha sicuramente delle valenze molto pesante per il nostro Comune, e avere la Saronno Servizi come gestore di questo controllo penso che possa portare de- gli indubbi vantaggi economici a tutti noi, o perlomeno di miglioramento del servizio, e penso al settore gas, dove già a livello di bilancio di previsione l’Assessore Renoldi ci aveva anticipato che era intenzione dell’Amministrazione provvedere ad un approfondimento del contratto del gas per fare un’analisi più approfondita, correttamente, penso che Saronno Servizi potrebbe sviluppare questo settore di consu- lenza al Comune a livello di controllo dei servizi dati a terzi. La strategia di sviluppo potrebbe essere una diversi- ficazione degli utenti, come potrebbe essere una diversifi- cazione del territorio di riferimento. Anche in questo caso il buon Presidente Xxxx da più di una volta ci riferisce che sono in corso contatti con altri Comuni limitrofi, ma questi contatti non portano a nulla. Allora quello che vorremmo sa- pere è quanto la parte politica, ovvero l’Amministrazione di Saronno è coinvolta in questo progetto di extra-territoria- lità o comunque di ampliamento di Saronno Servizi in un’ottica territoriale, e quanto invece lascia Saronno Ser- vizi abbandonata e sola a tentare questo tipo di progettua- lità. Xxxxxx tutte queste domande perché non ci sono mai stati chiarimenti nel merito, per cui questa sera mi sembra opportuno magari dare un’informazione complessiva, o tu x Xxxxxxx chi vuole rispondere, però penso che sia perlomeno una informazione per tutto quanto il Consiglio Comunale.
Ulteriore punto di cui non si dice nulla è quale ruolo e quale funzione Saronno Servizi debba avere in termini im- prenditoriali, per cui solo per questa città o per un terri- torio più vasto? Con quali sinergia verso partners poten-
zialmente privati industriali, o verso partners di tipo istituzionale o pubblico? E soprattutto non si dice niente in relazione all’art. 113 del Testo Unico, modificato dall’ultima Legge Finanziaria, che prevede novità molto im- portanti per il settore della gestione delle utilityes da parte dei Comuni o degli Enti locali, con la divisione della proprietà delle reti, della gestione delle reti, della ge- stione delle reti e dell’erogazione del servizio, per cui anche da questo punto di vista penso che il Consiglio Comu- nale debba essere informato e partecipare, e maggior ragione all’interno di un Protocollo d’Intesa, su questa elaborazio- ne e su questo indirizzo.
Non si dice niente sugli obiettivi di Saronno Servizi. Quali sono gli obiettivi di Saronno Servizi? Io mi chiedo: se ab- biamo creato uno strumento per produrre reddito, perché que- sto è quello che emerge dai bilanci di Saronno Servizi di questi anni, come intendiamo investire questo utile prodot- to? E mi viene da dire, in maniera forse molto banale, ma penso anche molto logica, che questo utile vada distribuito a favore dei suoi azionisti, e quindi dei suoi cittadini. Come? O fornendo servizi migliori, o diminuendo o mantenendo i prezzi dei servizi, o intervenendo con operazioni di assi- stenza sociale in certi casi, o realizzando nuove opere pub- bliche o migliorando le esistenti. Però la realtà, leggendo i documenti presentati, è ben più difficile da comprendere, o comunque tutte queste cose che penso siano importanti da riferire al Consiglio Comunale in realtà non si leggono. In- vece sostanzialmente si legge che l’utile prodotto, per il 40% viene versato, come ha già ricordato precedentemente Bu- snelli, con grande gioia all’Erario; se non ricordo male sono 364 milioni nel 2000 e saranno forse 180-200 milioni nel 2001, se non ho fatto male i conti. Però in compenso la gioia dell’Erario non è compensata dal cittadino azionista, non è istigazione, è istigazione a una gestione migliore, in prospettiva di contenimento del versamento all’Erario. In compenso il cittadino non vede riduzione di prezzi o di ta- riffe, né tanto meno di iniziative di assistenza sociale, anzi, per l’acquedotto, se voi andate a vedere la relazione che è stata presentata, è previsto nel 2003 un incremento del 3% delle tariffe, per compensare gli investimenti che sono stati fatti sulla rete, nonostante il settore sia co- munque inutile. Allora a questo punto mi chiedo se siamo in utile, se alla fine dell’anno arriviamo a versare all’Erario
200 milioni, perché andare a incidere sulle tasche del cit- tadino aumentando la tariffa del 3%?
Una riflessione a parte merita la tariffa dei parcheggi, di cui però non mi addentro a fare commenti, perché penso che i commenti fatti dagli utenti e dai commercianti sulla stampa locale siano sufficienti per farci capire che se alla fine dell’anno arriviamo a dare all’Erario 200 milioni, forse,
anche se il servizio, in una fase iniziale di partenza è in perdita, forse potevamo fare delle tariffe inferiori rispet- to a quelle che sono state fatte.
Non esiste una carta dei servizi offerti, con garanzia e controllo di quello che il cittadino riceve, e questa cosa secondo me è soprattutto valevole per il discorso dell’acquedotto; io non l’ho ricevuta a casa come cittadino- utenti, io non l’ho mai vista la carta dei servizi, penso che nessun Consigliere l’abbia vista, ho visto invece altre Aziende Speciali di altri Comuni che hanno recapitato a casa a tutti i cittadini la carta dei servizi, con quelli che erano i loro diritti, i loro doveri, le osservazioni di Bu- snelli sul contenimento delle risorse e sull’evitare lo spreco, e mi sembrerebbe una gran bella cosa che Saronno Servizi investisse anche da questo punto di vista nell’informazione al cittadino.
Non si vede, e bisogna fare un grande sforzo di lettura e di interpretazione, un piano preciso degli investimenti o dei reinvestimento degli utili. Io mi sarei immaginato che oltre a tutte le varie schede dei singoli settori, alla fine ci fosse una tabella riepilogativa che mi dicesse guarda che noi siamo stati così bravi che l’anno scorso abbiamo prodot- to 860 milioni di utile, di cui 364 versati all’Erario, la rimanenza l’abbiamo destinata a fare questa cosa. Questa cosa non c’è ed è un’informazione carente, perché permette- rebbe al Consiglio Comunale di capire l’effettiva importanza di Saronno Servizi anche per il discorso che ci faceva prima del discorso relativo agli investimenti. Allora noi sappiamo che abbiamo destinato 900 milioni all’acquedotto, emerge che vengono destinati 600 milioni per la costruzione di una pi- scina scoperta, emerge che ne vengono destinati 180 per una pista di pattinaggio, emerge però non in maniera chiara, sa- rebbe interessante invece che ci fosse in termini di proget- tualità, questa ve la leggo perché è interessante, a pag. 51 della relazione che ci è stata presentata, in relazione alla piscina si dice: “Per quanto riguarda il costo dei servizi è possibile investire sui costi di riscaldamento, previsti in
17.000 euro, con investimenti dell’ordine di 15.000/18.000 euro, che consentirebbero la riqualificazione degli impianti termici, con recupero del calore dell’acqua, e conseguente risparmio energetico nella misura del 70% rispetto agli at- tuali consumi, pari a 70.103 euro, che permetterebbero il riequilibrio del settore”. Mi sembra che l’analisi indu- striale emerga, l’obiettivo di riequilibrio economico del settore piscina emerga dall’Azienda, quello che non si capi- sce è perché si usa “è possibile” piuttosto che “permette- rebbero”. Allora questo fa parte di un piano degli investi- menti o è un’ipotesi per il momento sulla carta? E chi la deve decidere questa ipotesi? Se ci fosse stato un piano, un progetto degli investimenti, forse tutti avremmo avuto più
chiaro se l’Amministrazione Comunale ha intenzione di inve- stire sulla piscina per il riequilibrio dei suoi costi dal punto di vista della sistemazione degli impianti di produ- zione di energia elettrica.
Concludo. Noi vorremmo contribuire a far volare alto la Sa- ronno Servizi, e soprattutto quando potevamo l’abbiamo fatto, nella misura in cui le leggi di allora lo permetteva- no, e soprattutto vorremmo che gli utili che Saronno Servizi produce vengano distribuiti ai cittadini, e per far ciò chiediamo di avere più informazioni circa la progettualità dell’Azienda, attraverso Consigli Comunali dedicati, come potrebbe essere quello di stasera, o altre formule che Sa- ronno Servizi o l’Amministrazione Comunale intendono propor- re. Come secondo punto chiediamo la costituzione di una Com- missione ad hoc per far sì che Saronno Servizi diventi moto- re di sviluppo di tutta la città, con la partecipazione di tutte le forse politiche della città, visto che mi sembra un progetto che al di là di quelle che possono essere le rela- zioni e le cose inserite o non inserite all’interno delle relazioni, mi sembra una progettualità che raccoglie l’adesione di tutto il Consiglio Comunale. Certo, se non fosse così, dobbiamo sostenere che è solo il libero mercato che offre l’unica soluzione in grado di tutelare al meglio gli interessi di tutti i cittadini, e che è solo la concor- renza a offrire agli utenti la garanzia di un servizio effi- ciente, efficace ed economico. Cito un solo caso, conosciuto da tutti, ma che vale e che può essere sovrapposto a Saronno Servizi in grande, il caso Telecom, per cui se noi non fos- simo tutti concordi a cambiare Saronno Servizi, a dargli una progettualità diversa, a dargli una strategia di sviluppo e soprattutto ad espandere la sua presenza a livello territo- riale, forse sarebbe il caso che ritornassimo a fare le buone e sane gare, che forse in termini di concorrenza pro- durremmo per l’utente finale forse un contenimento maggiore dei prezzi di erogazione dei servizi. Grazie.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
C’è qualcun altro che deve fare interventi? Consigliere Strada.
SIG. STRADA MARCO (Consigliere Rifondazione Comunista)
Due parole. Dopo l’intervento così articolato e preciso come quello di Xxxxxxxxx è difficile onestamente aggiungere qual- che cosa di più; credo che le domande ed i problemi che ha posto effettivamente riassumano un po’ alcuni di quelli che erano anche interrogativi che mi ero posto. Certamente il Protocollo, che è un elenco di impegni, manca di alcune ri- flessioni di fondo, cioè del dove va questo tipo di azienda,
e il problema non è soltanto quello di un’inversione dei criteri che vengono presentati in apertura, cioè il progres- sivo miglioramento nell’erogazione dei servizi, al primo po- sto, e in secondo direi il raggiungimento ed il mantenimento di una situazione economico-finanziaria equilibrata, questo in linea di principio. Il problema è anche quello che in tendenza c’è questa possibilità di una liquidazione di quella che è la gestione pubblica dei servizi, questo a li- vello nazionale e naturalmente anche a livello locale, per- ché la continua riduzione delle risorse che sono destinate agli Enti locali ha, fra le varie conseguenze, anche quella per esempio del ricorso all’esternalizzazione dei servizi. Anche in città abbiamo già avuto negli anni passati alcuni servizi importanti in campo scolastico che sono stati per esempio affidati a Cooperative, quindi la nostra preoccupa- zione è quella che non ci sia – e questo impegno manca – uno snaturamento di quello che è il ruolo di questa Azienda cit- tadina, e quindi degli impegni precisi sul suo futuro. Que- sta è una preoccupazione, già in partenza diciamo che nel caso di una SpA mista pubblica, è fondamentale che il pac- chetto azionario, la maggioranza di questo pacchetto sia de- tenuta dall’Ente pubblico. Questa è la prima cosa. Dopodiché nel merito di quello che è l’elenco degli impegni che vengo- no presi rispetto a ogni singolo servizio, certo, bisogna dire che non siamo come nei territori occupati, dove lì sono stati attaccati nei giorni scorsi, in questi giorni e in queste ore anche autoambulanze della Croce Rossa come denun- cia Amnesty International, violando i principi di neutralità dei servizi sanitari, e abbiamo invece la fortuna di avere Farmacie al primo posto, che sono una fonte di introito principale per questa Azienda e che hanno degli impegni no- tevoli per quanto riguarda la qualità dei servizi alle per- sone, maggior disponibilità, gentilezza e professionalità, customer satisfaction, consegna domiciliare dei medicinali, assistenza integrata, sono una serie di impegni importanti da questo punto di vista. Non siamo, come dicevo prima, nei territori occupati, per cui non avendo il problema dei check point e dei posti di blocco, e neanche dei carro armati che sfasciano i mezzi per le strade, abbiamo invece il problema dei parcheggi, con la necessità… vedo che la tolleranza in questo Consiglio è sempre alta, se c’è qualcuno che vuol fare l’intervento al mio posto e vuole scrivermelo eventual- mente, e se danno fastidio certi riferimenti credo che si possa tranquillamente… però richiami all’attenzione quelli che interrompono. Quindi dicevo che abbiamo il problema dei parcheggi, a differenza di altri Paesi dove questo problema è stato risolto alla radice, come abbiamo visto in questi giorni.
Per quanto riguarda la gestione degli acquedotti, anche qui nei territori occupati in questi giorni è stato interrotto
il rifornimento di elettricità e di acqua anche, oltre che delle risorse, noi siamo fortunati che riusciamo ad alimen- tare ancora una piscina cittadina, pur con tutti i problemi che erano stati evidenziati l’anno scorso, e comunque con una serie di impegni importanti per quanto riguarda il futu- ro, così come è indicato nel Protocollo d’Intesa.
Per quanto riguarda le affissioni, laggiù dove dicevo prima non possono circolare neanche i giornalisti, noi possiamo parlare di informazione e di affissioni, che sono comunque uno dei tanti elementi importanti per quanto riguarda la de- mocrazia e l’informazione in un Paese, per cui in qualche modo questo mi consola. In sostanza credo che ci siano, ri- peto, degli impegni importanti, non siano sufficienti per quanto riguarda uno sguardo rispetto al futuro di questa Azienda all’interno della città, e da questo punto di vista credo che gli interrogativi come dicevo prima, posti dal Consigliere Xxxxxxxxx, in qualche modo mi permetto di farli anche miei, perché sono fondamentali proprio per quanto ri- guarda alcuni dei nodi che ponevo anche io in maniera sinte- tica nella prima parte del mio intervento.
Vi ringrazio ricordando come ogni minuto, come Amnesthy In- ternational ha ricordato in questi giorni, sono commesse violazioni gravissime nei territori occupati, in Israele e in Palestina, e credo che sia importante dirlo, anche perché il Presidente in precedenza ha fatto riferimento a una mo- zione urgente, senza neanche indicare l’oggetto di questa mozione; volevo sottolineare che era una mozione urgente su questa questione, per cui visto che non è stata fatta infor- mazione mi permetto di farla io a conclusione del mio inter- vento. Grazie per la pazientissima attenzione.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Fra i Consiglieri qualcun altro deve intervenire? Allora possiamo passare alle risposte, quindi dopo le risposte si può passare alla replica.
SIG. XXXX XXXXXXXX (Presidente Azienda Saronno Servizi)
Passando alle domande del Consigliere Xxxxxxxx mi sono preso appunti. Acquedotto di Cislago: l’acquedotto di Cislago è stato preso dalla Saronno Servizi non solo per un’eventuale utile che possa aumentare quello già che viene citato dalla società, ma in quanto per cominciare ad uscire dal territo- rio cittadino. In qualsiasi caso, se lei va a prendere il preventivo del 2001 sull’acquedotto di Cislago vedrà che era segnato quasi alla pari, anche perché per normativa la ge- stione degli acquedotti deve essere con utile molto vicino allo zero; l’eventuale utile che si ottiene deve essere ob-
bligatoriamente reinvestito nella manutenzione ordinaria e straordinaria della rete.
Pubblicità: sono anche io favorevole all’abolizione delle insegne, la mia era una annotazione statistica, il Comune incassa 320 milioni in meno, Saronno Servizi 80 milioni in meno, non c’era nessun altro tipo di annotazione, era dato dal fatto che lo scostamento dell’utile era semplicemente di
80 milioni in meno.
Farmacie, il magazziniere. La situazione delle Farmacie di Saronno ha un problema che risiede nella tipologia del per- sonale assunto, che arriva dalla ex Municipalizzata, nel senso che c’è una grossa componente di personale femminile a part-time, per cui se numericamente ci sono 9 persone, ef- fettivamente come orario si arriva a 5 persone e mezzo, escluso il magazziniere. Il magazziniere per legge non può stare al banco, non può fare assolutamente niente, se non spostare la roba e i pacchi sul retro delle due Farmacie. Dietro anche richiesta del personale delle Farmacie si è proceduto ad assumere un nuovo Farmacista in luogo del ma- gazziniere, in quanto i Farmacisti si sono fatti … (fine cassetta)…. per cui in questo momento abbiamo più ore di Farmacisti abilitati alla vendita che permettono una miglio- re turnazione all’interno delle due Farmacie.
Riguardo al personale delle piscine. La piscina, fino a metà del 2001, aveva un solo dipendente di Saronno Servizi, che era il responsabile del settore, mentre tutti gli altri erano collaboratori coordinati e continuativi, che raggiun- gevano anche degli orari molto elevati, con anche problema- tiche di rischi di problemi sindacali, nel senso che si con- figurava un rapporto di lavoro dipendente. Allora abbiamo cominciato a spostare tre addetti dalle collaborazioni coor- dinate e continuative a dipendente, che sono in fattispecie il responsabile di vasca, il responsabile degli apparati tecnici e un coordinatore dei corsi. L’ulteriore passo è l’assunzione di due cassiere, perché attualmente in cassa girano, turnandosi, una serie di persone che non sono nemme- no dipendenti di Saronno Servizi ma collaboratori coordina- ti. Siccome gestiscono e passano una quantità di denaro non indifferente, la scelta dell’Azienda è stata quella di avere personale dipendente che tratti questo denaro, e non tanta gente che passi dalle casse; questa è la motivazione dell’assunzione delle due cassiere, non è che andiamo ad as- sumere più gente, stiamo spostando i collaboratori coordina- ti da collaborazione a personale dipendente, con un aggravio di costi perché l’INPS a carico del coordinato e continuati- vo è il 14%, a carico del dipendente si arriva al 36-37%. Questa è la motivazione del peggioramento dei costi della piscina, peggioramento dato dal fatto anche che fino l’anno scorso il Comune dava 70 milioni per la copertura dei costi sociali e sono due anni che il Comune non passa più questi
soldi, per cui indirettamente si sta dando un dividendo al Comune, che in due anni ha risparmiato 140 milioni. Visto che sto parlando di piscina parliamo di quel progetto che si sta studiando. In questo momento l’acqua della vasca grande
– perché il problema è su quella – che viene riscaldata e portata a temperatura di 26-27 gradi come di legge, quando viene ricambiata perché c’è un riciclo continuo di un certo numero di litri al minuto, siccome non c’è una vasca di com- pensazione, viene buttata in fogna, per cui l’acqua nuova che rientra bisogna riscaldarla da zero, entra dentro a tem- peratura d’acquedotto, bisogna riscaldarla e buttarla den- tro. Si è studiato la possibilità di sfruttare, facendo dei lavori sotto la vasca, una vasca di decantazione in cui l’acqua di riciclo non viene buttata in fogna ma messa in questa vasca, ridepurata, e rimessa dentro filtrandola nell’attuale vasca, per cui l’acqua in vasca è a 26 gradi, quando esce viene riciclata, quando si ributta dentro per portarla a riscaldamento parte da una temperatura che è già di 19-20 gradi e non di quella di 6-7 gradi che arriva dall’acquedotto, per cui il costo di riscaldamento di ener- gia per riportare l’acqua in temperatura è minore. Questo è associato al fatto anche di fare degli interventi sull’enorme superficie in vetrata della piscina che ha una enorme dispersione, per cui andando a sigillare dove ci sono delle situazioni critiche si ottiene una maggiore impermea- bilità interna dell’aria riscaldata. Questa è la motivazione dei conti che si vengono a effettuare sulla piscina.
Piscina scoperta. E’ stato effettuato il tracciamento da parte dell’Ufficio Tecnico della porzione di terreno che verrà data a Saronno Servizi penso due settimane fa; il pro- getto era già pronto, era già stato depositato e presentato all’Amministrazione, si partirà con lo scavo immediatamente dopo la chiusura del solarium estivo, per cui ai primi di settembre alla chiusura del solarium estivo 2002 si farà lo scavo, si farà la gittata di cemento che verrà fatta riposa- re per tutto l’inverno, l’impianto verrà concluso nei primi
4 mesi del 2003 e ritengo che per il solarium estivo 2003 ci sarà l’inaugurazione della piscina all’aperto.
Acquedotto. Il problema che è stato evidenziato della ri- chiesta di aumento del 3%, c’è una tabella ministeriale che permette alle società gestori del servizio, in seguito ad investimenti che vengono effettuati, di ottenere un certo aumento della tariffa. Il fatto che vengono introitati più soldi non è per pagare tasse, è perché gli utili che deriva- no dall’acquedotto, se accantonati in un apposito fondo di riserva e reinvestiti entro i due anni successivi … un pic- colo assaggio di quello che capiterà quando entrerà in fun- zione definitivamente l’ATO e alla faccia della concorrenza, come è successo in Toscana, dove c’è stata una bellissima e regolare gara d’appalto per l’ATO di Arezzo, l’acqua è pas-
sata da 1.100 lire a 3.000 lire al metro cubo, in seguito a regolare gara d’appalto. Questo è il destino dei cittadini della provincia di Varese entro i prossimi 4 o 5 anni, quando entrerà in funzione l’ATO a cui Saronno non potrà sottrarsi.
Canone concessorio, la diminuzione. La diminuzione è data dal fatto che sempre in visione strategica era stata assunta nel 2001 la concessione del servizio delle fognature, e il primo anno la società si è sostituita al Comune nel pagamen- to dei mutui residui per i lavori effettuati negli anni pre- cedenti sulla fognatura. Il fatto è che nel 2002 è scaduto un mutuo di 250 milioni, che era l’ultimo anno, per cui da quest’anno il canone sarà 400 e rotti milioni, per i prossi- mi 4 o 5 anni, perché tra 4 o 5 anni scadrà un ulteriore mu- tuo di circa 150 milioni, e poi per il residuo ci attestere- mo su un canone concessorio di circa 350 milioni annui.
Sponsorizzazione al Teatro. Sono 100 milioni nel 2001, ma 25 milioni a carico del 2001 e 75 milioni a carico del 2002. Risultano 100 milioni per il Teatro in quanto il bilancio del Teatro va da luglio a giugno, mentre il nostro bilancio va da gennaio a dicembre, per cui c’è una differenza tempo- rale, ma il contributo è quello.
Trasformazione in SpA. La legge dice che bisogna farla entro il 31.12.2002; io spero e penso di poterla fare prima.
Strategie, diversificazione. Sicuramente un controllo sui vari Enti o Società che gestiscono certi servizi sul terri- torio possono essere in via di principio demandate a Saronno Servizi; è impraticabile, come avevo già detto in Consigli Comunali precedenti, dal punto di vista economico, la ge- stione della raccolta dei rifiuti da parte di Saronno Servi- zi, in quanto era stato fatto un approfondito calcolo in partnership con Aspem Varese, fine ’99 inizio 2000, e i no- stri conti non coincidevano con quelli proposti dall’Amministrazione per circa 900 milioni. Erano tali all’inizio del 2000, sono tali a inizio del 2002, cioè la situazione o il tipo di servizio che viene richiesto dalla città a una Società che parte da zero in quel settore, con notevolissimi investimenti, porta a questa perdita.
Gas. Il gas è una convenzione con Enelgas che ha assorbito Sogegas che scade mi sembra nel 2015. La convenzione rientra sotto il Decreto Letta, per cui Enelgas penso che gestirà Saronno almeno fino al 2009, nel 2009 la distribuzione del gas andrà sicuramente in gara d’appalto, perché la legge prevede obbligatoriamente la gara d’appalto per il gas.
Uscita dal territorio. L’Amministrazione è vicina alla So- cietà quando andiamo a fare trattative esterne, tant’è vero che nell’accordo che è stato fatto con Cislago l’Amministrazione è stata molto vicino. Cislago ha chiesto a Saronno Servizi, vista la bontà del servizio effettuato, di gestire a loro anche le fognature e anche i rifiuti. Per le
fognature ho detto “quando volete venite”, per andare a ge- stire i rifiuti a Cislago, paese di 7.000 abitanti, partendo da zero col servizio, è lo stesso problema che si ha a Sa- ronno, i costi sono enormemente maggiori rispetto a quelli che potrebbero essere i ricavi. Lo stesso si sta facendo adesso con Origgio, dove sono in corso delle approfondite trattative; erano state fatte anche approfondite trattative con altri Comuni, senza nascondersi dietro un dito, con quelli che poi hanno seguito il Lura Ambiente nella scelta di affidare a Lura Ambiente la gestione delle acque e delle fognature, in quanto Lura Ambiente faceva già la depurazio- ne; Lura Ambiente aveva una possibilità di persuasione che la Società di Saronno non aveva. Mi dispiace per i Comuni che hanno seguito Lura Ambiente, in quanto alla luce attuale della legge sull’ATO Lura Ambiente è destinata a diventare un’immobiliare e nient’altro, per cui dovranno rinunciare alle varie convenzioni. Xxxxxxx si troverà direttamente nell’ATO senza nessun paracadute, sto parlando di quelli della provincia di Varese perché quelli della provincia di Como sono ancora fermi su questa situazione. Altri Comuni con cui possiamo andare a parlare sono questi vicini, perché Uboldo, Gerenzano aveva già fatto tre anni fa un accordo con Sogeva, perché come ha detto il Consigliere Xxxxxxxxx non sono così tanto convinto che la precedente Amministrazione, pur avendo avuto una grande idea nella costituzione della Saronno Servizi, poi si è autocompiaciuta della bella idea che ha avuto e ha lasciato lì la Società. La Società è stata costituita nel ’94 e a parte quello che era stato dato all’inizio poi l’unica cosa che è stata data successivamen- te, con somma difficoltà, da quanto mi è stato detto da al- cune persone di Saronno Servizi che erano presenti alle trattative, è stato l’acquedotto, che è stato dato a metà del ’98 se non del ’99, forse il ’99 è stato il primo anno completo di gestione, per cui non vedo come mai si cerchi adesso di dire che l’Amministrazione precedente ha fatto questo, anzi, nel ’99 si è proceduto a rinnovare la conven- zione del metano, che se no sarebbe scaduta nel 2001. Nel 2001 la convenzione del metano poteva andare a Saronno Ser- vizi se si voleva, o piuttosto a un’altra Società, perché quando io dico Saronno Servizi non è che si parli sempre di Saronno Servizi, ma di società che possono essere costituite di scopo su un singolo servizio. Forse ho rubato la risposta a qualcun altro, nel senso che sono uno che deve fare ge- stione e non deve dare risposte di ordine politico, però parlando da dentro l’Azienda quella sicuramente è stata una grossa occasione che è stata persa. Mi è stato detto sempre in Azienda, io sono diventato Presidente al 29 settembre del ’99, che nella parte iniziale dell’anno o dell’anno prece- dente c’era stato assegnato a Saronno Servizi la gestione dei trasporti pubblici, affidati dopo l’entrata in vigore
della Legge Burlando, per cui ricorso al TAR con chiamiamola sconfitta da parte dell’Amministrazione e riassegnazione del servizio al precedente gestore. Purtroppo la società secondo me una grossa parte del treno l’ha perso nella seconda metà degli anni ’90, quando tutte le altre Società sono state molto irrobustite, malgrado abbiano fatto la trasformazione in Azienda Speciale anche in tempi successivi a Saronno Ser- vizi. Noi, sempre nell’ottica di partnership, abbiamo parla- to e siamo stati anche in corsa per fare delle partnership per esempio con Aspem sul servizio dei rifiuti a Saronno, o come eravamo anche noi in trattative su questa accelerazione che poi c’è stata, che avete letto sui giornali, delle tre società più grosse della provincia che hanno fatto questa dichiarazione d’intenti di costituire una società unica per i servizi industriali per tutta la provincia di Varese, ma i servizi industriali sono il gas che Saronno Servizi non ge- stisce, il trasporto che Saronno Servizi non gestisce, i ri- fiuti e l’acquedotto, o meglio il ciclo integrato delle acque, dove la Saronno Servizi è presente. Infatti nel Pro- tocollo d’Intesa che è stato firmato tra Varese, Busto e Gallarate, le tre società, che poi dovranno sottoporre il loro Protocollo ai vari Consigli Comunali, viene lasciata aperta la porta a Saronno Servizi di entrare nella società di gestione delle acque, però mentre gli altri faranno parti di tutte le altre società, noi faremo parte, per la nostra piccola parte, della società delle acque, società che viene a mio parere preparata per partecipare alla gara dell’ATO che ci sarà entro 5-6 anni.
Articolo 113, quello relativo alla separazione della gestio- ne delle reti. La Finanziaria ha stabilito in maniera ine- quivocabile che le reti, o meglio, le Società che gestiscono i servizi non possono essere proprietarie delle reti; che le reti devono rimanere di proprietà degli Enti locali, o di società consorziate di Enti locali, facendo parte come se fossero del patrimonio inalienabile dello Stato. Questo vuol dire che il Comune di Saronno avrà ad esempio la scelta di:
a) costituire una società a cui conferire tutti gli impianti dell’acquedotto, b) darli come capitale sociale, come confe- rimento a Saronno Servizi, questa è una scelta che farà l’Amministrazione. In qualsiasi caso, qualora venisse data a Saronno Servizi, dovrebbe farsi una società a parte in quanto Saronno Servizi gestisce la gestione del servizio, cosa che è incompatibile, tant’è vero che, tornando all’esempio prima del gas, Enelgas ha costituito una società che è proprietaria delle reti attraverso cui loro distribui- scono l’energia alle case, cosa che ha fatto anche l’ENI e SNAM Progetti, che hanno collocato in Borsa la società pro- prietaria delle reti. Questo avverrà per tutti i tipi di servizi industriali, dove ci saranno società che dovranno possedere e manutenere le infrastrutture. Le società di ser-
vizio dovranno affittare a questa società, pagando un xxxx- ne, per la gestione del servizio, ed è questo, come è suc- cesso in Toscana, nell’ambito territoriale di Arezzo, o quello di Siena, o come è successo a La Spezia, poi ci sono le tariffe che decollano. Noi abbiamo già fatto una simula- zione tra società Municipalizzate o ex Municipalizzate di quello che potrebbe essere nel giro di 4 o 5 anni la tariffa al metro cubo; per la provincia di Varese si parla in prima battuta di 2.400 lire, a Saronno adesso si pagano 770 lire, e nel giro di 4-5 anni si arriverà molto vicino alle 3.000 lire. A quel punto sarà il cittadino stesso che consumerà molto attentamente l’acqua, perché con le cifre che usciran- no di bollette uno ci penserà due volte prima di utilizzarla in una certa maniera. Fatto salvo il fatto che bisogna sicu- ramente sensibilizzare l’utenza ad un uso razionale e consa- pevole delle risorse idriche, che è un fattore scarso.
La Saronno Servizi, come da convenzioni precedenti e impegni precedenti presi, ha la carta dei servizi e del regolamento dell’acquedotto, sono stati approvati, sono atti interni so- cietari. Io non ho il problema a far fare l’opuscoletto, in- serirlo nel prossimo Città di Saronno e distribuirlo a tutte le famiglie, non dovrei spendere in francobolli perché dan- dolo a chi distribuisce il Città di Saronno dovrebbe essere già dentro.
Se ho dimenticato qualche domanda, perché io ho preso appun- ti, però può essermi sfuggito qualcosa.
SIG.A XXXXXXX XXXXXXXX (Assessore alle Risorse)
Credo che il Presidente di Saronno Servizi abbia, rubando un po’ la parola sia a me che al Sindaco, illustrato nei minimi particolari, quella che è la situazione attuale in un campo difficile, complicato e in continua evoluzione come quello dei servizi. Non vorrei perciò andare a riprendere alcuni temi che sono già stati sviluppati in maniera molto appro- fondita, mi limito soltanto a qualche piccolo flash, qualche piccolo appunto che mi sono presa mentre i Consiglieri par- lavano.
Un tema, che è stato riportato all’attenzione del Consiglio Comunale, è quello della trasformazione. Ho sentito nelle parole del Consigliere Xxxxxxxxx una sottile critica rivolta a questa Amministrazione, la chiamo sottile, qualcuno mi dice che forse non era così sottile ma va bene comunque il sottile, relativamente al discorso della trasformazione. Di trasformazione io personalmente e il gruppo politico cui ap- partengo già parlavo durante la scorsa Amministrazione, già la chiedevo in Consiglio Comunale nel ’96 piuttosto che nel ’97, quando alcuni degli attuali fautori scatenati della trasformazione erano contrari, o nella migliore delle ipote- si, a fronte della proposta di Forza Italia, storcevano il
naso. E’ logico che se si fosse parlato e se si fosse agito nel senso della trasformazione quattro anni fa, magari sa- rebbe stato possibile riempire la Saronno Servizi con qual- cuno di quei servizi industriali che adesso sono diventati il cuore delle Aziende Municipalizzate, Speciali o per azioni che dir si voglia. Diciamo e ridiciamo articolo 113, cosa avete intenzione di fare a fronte dell’art. 113 della Finanziaria? Signori, non possiamo fare molto, l’art. 113 della Finanziaria tratta solo ed esclusivamente i servizi industriali; l’unico servizio industriale che in questo mo- mento Saronno Servizi ha in affidamento è quello delle acque, e permettetemi di dire che ha questo servizio indu- striale perché la vituperata, attuale Amministrazione ha pensato di affidare a Saronno Servizi le fognature, altri- menti non ci sarebbe stato neanche quello. Per cui non pos- siamo pensare a degli scenari mega-galattici per la Saronno Servizi quando, nel momento in cui questa società doveva es- sere riempita di contenuti, per una maniera o per l’altra questo passaggio non è stato fatto.
Altro appunto che è stato fatto, la diversificazione dei servizi, si chiede la diversificazione dei servizi. Io vor- rei solo ricordare che negli ultimi due anni a Saronno Ser- vizi, oltre che il discorso della fognatura, è stato affida- to il discorso della gestione della TARSU, è stato affidato il discorso della gestione dei parcheggi, per cui mi sembra che un filo, non voglio dire di più, ma un filo di diversi- ficazione dei servizi comunque ci sia stato.
Ampliamento territoriale, “avete fatto poco, avete portato a casa solo Cislago”. Il Sindaco, la sottoscritta e il dottor Xxxx non dico che abbiano fatto il giro per i Comuni limi- trofi a parlare con i vari Assessori e con i vari Sindaci, però vi assicuro che poco ci manca. Mi piacerebbe potervi portare un piccolo prospetto con gli appuntamenti che noi abbiamo avuto in questi ultimi mesi. Se poi qualcuno di voi mi sa dire cosa posso fare o cosa posso dire affinché il Co- mune di Uboldo, di Origgio, di Cislago piuttosto che altri vengano ad affidare i propri servizi alla nostra Municipa- lizzata lo ringrazio di cuore, però è troppo semplice dire “diversificazione e ampliamento territoriale, avete portato a casa poco”.
Altro tema, la distribuzione degli utili, “Saronno Servizi ha degli utili, cosa se ne fa, dove sono andati a finire?”. Ma signori, la gestione della TARSU e la relativa apertura di uno sportello a favore del cittadino saronnese non è se- condo voi un modo di utilizzare gli utili della Saronno Ser- vizi? Il progetto della piscina scoperta, di cui si parla a Saronno da 20 anni forse, non è secondo voi un modo in cui la Saronno Servizi ha utilizzato a favore della cittadinanza gli utili della Società? Non è strettamente necessario che il Consiglio di Amministrazione deliberi di distribuire gli
utili a favore dell’azionista, gli utili della Saronno Ser- vizi possono essere tranquillamente portati a beneficio della comunità saronnese – così come è stato fatto – senza che sia necessario il passaggio attraverso il Comune di Sa- ronno, e i due temi che mi sono venuti immediatamente in mente sono questi, TARSU e piscina, utili della Saronno Ser- vizi che sono stati reinvestiti nella società a favore co- munque della cittadinanza saronnese.
Un’ultima cosa, qualcuno chiedeva una ennesima Commissione. Ritengo personalmente che, a fronte dell’esistenza di un Consiglio di Amministrazione, la Commissione risulti essere inutile.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
La parola all’Assessore Xxxxxxx.
SIG. XXXXXXX XXXXX (Assessore alla Viabilità)
Una cosa brevissima, in replica al Consigliere Xxxxxxxxx per quanto riguarda le tariffe del gratta e sosta. Mi fa piacere sentire la difesa a spada tratta degli utenti, dei commer- cianti quando si è all’opposizione. Peccato che quando era- vate in maggioranza con i fatti avete realizzato cose diffe- renti, perché vi ricordo che nel ’98, e più precisamente con l’approvazione del Piano Urbano del Traffico, erano previste delle tariffe, e queste tariffe erano ben più alte di quelle attuali approvate da noi; addirittura c’era una diversifica- zione rispetto alla distanza dal centro, più o meno accen- tuata, adesso non mi ricordo se era attorno alle 2.000-2.500 lire per le tariffe più vicine alle zone centrali che anda- vano via via diminuendo, e addirittura i posti previsti in assegnazione del sistema assoggettati a pagamento erano al di sopra dei 1.000 posti; questa Amministrazione ne ha dati 730, quindi con una riduzione notevole, andando anche a in- serire dei nuovi stalli di sosta dove invece erano previsti dei divieti di sosta, per cui di questo bisognerebbe tener conto. Per quanto riguarda le tariffe attuali posso dire che quelle presenti sul territorio comunale, insieme al Comune di Legnano sono le più basse della zona; Saronno e Legnano si attestano sulle 1.500 vecchie lire, Gallarate è intorno quasi a 1 ero esatto, quindi 1.936 e rotti, e Varese 1,03 euro. Per cui se guardiamo un attimino anche la provincia di Milano e limitrofa, a Legnano, sicuramente Saronno non è la più cara, anzi, è la più bassa; questo tanto per precisare la situazione attuale.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Possiamo passare quindi alle repliche. Consigliere Beneggi, prego. Comprensiva della dichiarazione di voto sei minuti.
SIG. BENEGGI MASSIMO (Consigliere Unione Saronnesi Centro)
Il mio intervento sarà più breve, anche se credo di rappre- sentare in questo momento anche un Assessore che è l’Assessore Xxxxxxxx, col quale collaboro. Si parlava prima, in un intervento di raccolta rifiuti non destinata alla Sa- xxxxx Xxxxxxx, e giustamente il Presidente Xxxx diceva che l’ipotesi è stata ampiamente considerata e scartata per non economicità. L’intervento del Consigliere Xxxxxxxxx, molto moderato rispetto ad alcuni brani comparsi sulla stampa re- cente, sento dire che questa scelta poteva essere motivata o da vantaggio economico o da miglioramento del servizio. E allora forse in questo caso dare qualche numero può essere opportuno. In uno studio che la Saronno Servizi ha presenta- to nel 1999, e che si andava a riferire a costi del 1997, quindi stiamo parlando di 5 anni fa, in una previsione di costi che in parte il Presidente Xxxx ha già giudicato come assolutamente sottostimata, il costo vivo del servizio di raccolta rifiuti veniva stimato attorno ai 3.200-3.400 mi- lioni all’anno, ai quali andavano aggiunti i costi da soste- nere per l’adeguamento e l’ampliamento delle strutture, per la struttura tecnica di direzione, per le consulenze, per l’Amministrazione. Naturalmente questo corposo studio non cita i costi presunti o previsti per questo tipo di servi- zio, ma è abbastanza presumibile che non fossero poca cosa. Dobbiamo considerare infine che dal 1997 al 2001, la quanti- tà di rifiuti che la città di Saronno produce è aumentata del 23.5%, e dobbiamo infine aggiungere che dal 1997 al 2001 sono passati 5 anni, e nella migliore delle ipotesi è pensa- bile che un’inflazione del 10% vada a colpire queste cifre, e sono molto ottimista. Per cui una risposta al Consigliere Xxxxxxxxx: se il problema è economico, a fronte dei 4,3-4,4 miliardi previsti dal nuovo appalto per pubblico incanto che la nostra Amministrazione ha bandito, io credo che questo nuovo appalto sarà ampiamente più economico rispetto alle previsioni del ’97. Ed inoltre, per quel che concerne la qualità del servizio, invito tutti i Consiglieri Comunali ad andare a leggere le indicazioni del corposo lavoro fornito da Saronno Servizi nel ’99, confrontandoli con il credo al- trettanto corposo Protocollo previsto per il nuovo appalto; credo che potranno portare a casa delle gradevoli sorprese. Grazie.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Altri interventi? Consigliere Gilardoni. Xxxxx Xxxxxxxxx, parli a nome di tutto il centro-sinistra? Quindi penso che si possa lasciare un tempo un pochino più lungo.
SIG. XXXXXXXXX XXXXXX (Consigliere Costruiamo Insieme Saron- no)
Alcune doverose repliche a quanto è stato provocato dalla mia prima relazione, mi sembrano opportune. Parto dall’ultimo intervento di Beneggi. Innanzitutto i dati che lui ha esposto adesso non sono di mia conoscenza, io non li ho, questi dati che tu hai letto adesso non sono stati uti- lizzati neanche all’interno della Commissione, da quanto mi dicevano, io non è che vado a riprendere oggi i lavori del ’99, perché non ho il tuo ruolo all’interno del Consiglio Comunale. Xxxxxxx non dire delle cose dove io non c’entro assolutamente niente quando sto parlando io, se no sembra quasi che l’abbia detto io, per cui è improprio questo tuo intervento, fai il tuo intervento dopo, lasciamo perdere le responsabilità oggettive e soggettive. Comunque questi dati non sono stati utilizzati all’interno dell’elaborazione ul- tima della Commissione, e comunque quando io ho fatto il mio intervento precedentemente, a parte il rammaricarmi di non aver preso il servizio rifiuti, a parte le problematiche che esistevano per l’avviamento di un servizio che ha dei costi fissi di avviamento sicuramente molto grossi, quello che po- teva anche essere fatto era la separazione tra il servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti e il servizio di pu- lizia e spazzamento strade, per esempio, che ha dei costi nettamente inferiori e che poteva portare una diversifica- zione dei servizi.
Comunque a me pare che quello che io affermavo precedente- mente, non tanto da Xxxx che l’ho visto un po’ sotto tono questa sera rispetto al solito, e soprattutto con un cambio di ruolo rispetto al solito, nel senso che di solito eravamo abituati ad avere delle risposte molto tecniche e molto poco politiche, questa sera invece ha fatto un po’ il politico. Invece ho visto in grande spolvero la nostra Vice Sindaco, che comunque ha avuto qualche fraintendimento nella lettura di quanto io avevo precedentemente fatto nel mio intervento, perché io non ho detto che voi avete portato a casa poco nella diversificazione dei servizi o che non avete fatto quanto nella vostra capacità per l’ampliamento della terri- torialità dell’Azienda, ho detto che nulla si dice all’interno del Protocollo d’Intesa riguardo questa tipolo- gia di indicazioni che per il Consigliere Comunale che vuole essere informato, che vuole sapere e che ci tiene allo svi- luppo di questa Azienda, giudicavo essere importanti, per
cui questa tipologia di cambiamento di quella che è la ver- sione data mi dà un po’ fastidio, anche perché penso che l’Assessore Xxxxxxx sia una persona intelligente, con cui ci si può confrontare, e non ha bisogno certo di girare le cose quando uno le dice per affermare i propri pensieri e farli valere.
Anche per quanto riguarda il discorso degli utili e il rein- vestimento, io ho detto che nulla si diceva esplicitamente all’interno del Protocollo d’Intesa su quello che era il reinvestimento degli utili, per cui non ho detto che Saronno Servizi non ha reinvestito gli utili, o li ha imboscati o ha fatto altre cose, non ho parlato di “barbatrucchi” questa sera, ho solo detto che sarebbe stato opportuno inserire all’interno della relazione una bella tabellina con scritto “cari cittadini, cari Consiglieri Comunali, questi soldi noi li abbiamo destinati a fare questo, questo e questo”. Tutt’al più potevamo criticare il fatto che fossero investi- ti nella piscina scoperta piuttosto che da un’altra parte, però andavamo sul contenuto e non sulla modalità di comuni- cazione di quello che l’Azienda deve poter saper fare verso comunque chi è l’azionista di riferimento, come siamo noi in questo caso.
Per quanto riguarda il discorso - e mi riferisco sia a Rota che a Xxxxxxx – riguardo al passato di Xxxxxxx Servizi e quasi questo stupore che questa sera i Consiglieri del cen- tro-sinistra vengano a solleticare la maggioranza attuale sul fatto di spingere maggiormente su questa Società e sul suo sviluppo futuro, mi sembra opportuno ricordare che la costituzione di questa società, avvenuta nel ’94, con gran- dissime difficoltà dal punto di vista normativo e legislati- vo, tant’è che lo strumento di riferimento era la legge 142 del ’90, che oggi è superatissima rispetto a tantissime leggi che parlano di queste problematiche, delle public uthylities in maniera molto più chiara in termini di compe- tenze, possibilità, obiettivi futuri, interazione con il privato, cosa che all’epoca assolutamente non c’era. Per ci il fatto che fossero state inserite, all’interno delle com- petenze di Saronno Servizi, quasi tutti i servizi che ci sono oggi, perché poi i servizi sono quelli che ci sono oggi, tranne gli ultimi inseriti nell’ultimo anno, che sono i parcheggi e la TARSU, e anche per quanto riguarda la di- versificazione, quando Xxxx mi dice abbiamo perso il treno nel corso degli anni ’90. Io questa cosa un po’ magari me la prendo come responsabilità, consapevole però del fatto che il panorama legislativo non mi permetteva di fare nulla di più rispetto a quello che era stato fatto, o contratti e ap- palti già avviati non mi permettevano di uscire da appalti e contratti precedenti come il discorso dei trasporti di cui si è fatto cenno. C’erano stati dei rinnovi e dei contratti che avevano delle lunghe durate, come quello del metano, che
è forse dell’80 o del ’75, che è stato impostato all’epoca dall’Amministrazione di allora. Se vado a guardare il pano- rama delle società simili a Saronno Servizi all’interno solo di provincia di Varese, scopro che gli anni di costituzione di queste società addirittura sono dei primi anni del ‘900, le Municipalizzate; chiamiamole come vogliamo, il discorso quindi è da far ricadere su tutta una concezione culturale che a Saronno non ha mai preso piede e che viene da tempi molto più lontani. Allora non si può dire voi non avete fatto o voi state facendo, diciamo che Saronno Servizi, come tante attività all’interno dell’Amministrazione Comunale, è stata fondata nel ’94, è cresciuta e all’interno del panora- ma legislativo si sta sviluppando. Oggi il non recepire que- ste leggi, e soprattutto il non interagire con il privato o con altre società di servizi consimili, come Aspem o quant’altro, secondo me può essere un errore di valutazione e un errore di strategia, perché rimanendo da soli sicura- mente abbiamo nettamente più difficoltà di rimanere all’interno di quello che è il panorama economico della no- stra società.
Queste sono affermazioni che io faccio, alla luce di quelle che sono le informazioni che la maggioranza ha dato al Con- siglio Comunale. Se poi l’Assessore Xxxxxxx ha delle chicche che questa sera vuole anticipare al Consiglio Comunale sare- mo ben lieti di ascoltarle e di partecipare alla discussio- ne.
Per quanto riguarda il gratta e sosta, io francamente non ricordo con così tanta precisione le tariffe che Xxxxxxx ci ha ricordato, mi ricordo però una cosa fondamentale, che era il progetto di costituzione di una società mista per la ge- stione dei parcheggi e la realizzazione di nuovi parcheggi pluripiano interrati tra Saronno Servizi e l’Associazione Commercianti; le tariffe, rispetto a questo progetto, fran- camente mi sembrano ben poca cosa, se me le ricordassi poi potrei contrastare maggiormente la tua affermazione, io non me lo ricordo.
Comunque, in termini di dichiarazione di voto noi confermia- mo la nostra disponibilità non tanto a fare una Commissione ennesima, quanto a fare una Commissione che porti il Comune a definire quanto prima quelle che sono le strategie dell’Azienda e la sua capacità di diventare motore di svi- luppo per la città, e quanto prima di arrivare alla trasfor- mazione in SpA, indipendentemente dal termine che la Finan- ziaria o comunque la legge ha fissato. Questa sera, su que- ste due precise delibere, ci asterremo, ma non perché siamo contro alla Saronno Servizi, come ho penso molto approfondi- tamente spiegato, ma perché crediamo che in una delibera di questo tipo ci debbano essere maggiori informazioni di tipo programmatico e progettuale, che in questa delibera mancava- no e che quindi non ci permettono, al di là del risultato
economico che riconosciamo positivo e favorevole per la città, non capiamo qual è l’indirizzo che questa società vorrà avere nel futuro. E quindi chiediamo che nella prossi- ma ci possa essere anche una ulteriore relazione che tracci questa tipologia di contenuti, che sono stati il fulcro dell’intervento che precedentemente ho fatto. Grazie.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Altri interventi? Consigliere Busnelli.
SIG. XXXXXXXX XXXXXXXXX (Consigliere Lega Nord per l’Indi- pendenza della Padania)
Volevo solamente chiedere alcune cose sulle quali forse mi ha risposto in modo diverso rispetto a quello che ho inter- pretato. Intanto relativamente alla divulgazione della carta dei servizi e il nuovo Regolamento è un impegno che si è preso la Saronno Servizi, qui si dice “distribuire e diffon- dere nel corso del 2002”. Io ce l’ho perché sono andato a chiederla e quindi ho avuto modo di leggere attentamente sia il Regolamento che la carta dei servizi, ed effettivamente sono circa 70-80 pagine mi pare, fra l’uno e l’altro; po- trebbe essere difficile e anche oneroso riuscire magari a condensare le cose principali, e penso che questo dovrebbe essere fatto, visto che questo è un impegno che la Saronno Servizi si è presa, anche perché unitamente a questo io avevo chiesto e sollecitato magari di predisporre qualcosa in modo tale di informare i cittadini su un razionale e utile utilizzo dell’acqua, quindi penso che potrebbe essere fatto qualcosa congiuntamente, e quindi magari potrebbe es- sere distribuito e sul prossimo numero del Città di Saronno qualche pagina; non tutti hanno la possibilità di potersi collegare a Internet, gli utilizzatori sono tutti, quindi penso che divulgare magari attraverso il Città di Saronno potrebbe essere sicuramente più interessante.
Vorrei che poi mi dicesse qualcosa relativamente a quanto io avevo chiesto per quanto riguarda le dispersioni sulla rete idrica; non mi ha detto nulla, non so se può darci qualche informazione, oppure pensiamo che in occasione della presen- tazione del bilancio della Saronno Servizi, il consuntivo del 2001, potrebbe magari rendere edotto il Consiglio Comu- nale e la cittadinanza di questo problema che ritengo estre- mamente importante.
Forse ho capito male quando le avevo chiesto relativamente alle Farmacie cosa significava 21 euro solamente nel tratta- mento di fine rapporto; siccome non mi sembra che avesse dato risposta, poi magari me lo dice, se è un errore di stampa prendo nota, siccome qui si porta 21 euro io mi sono chiesto come mai, o avete licenziato tutti o avete tenuto in
forza lavoro solamente qualcuno assunto il 31 dicembre, quindi un giorno di trattamento di fine rapporto.
Un’altra cosa, relativamente al Teatro, lei mi diceva che circa 15.000 euro, lei ha detto 25 milioni sono di competen- za e 75 di competenza, cominciamo a parlare un po’ in euro, quindi 15.000 euro e 35.000 nel 2002, però siccome io li vedo esclusivamente nel pre-consuntivo, mi pare che forse questa voce sia stata erroneamente indicata, perché per lo meno avremmo dovuto trovare comunque la parte di competenza dei 6 mesi del 2002 nel 2002, e allora a questo punto io avrei potuto capirla come continuità di impegno da parte della Saronno Servizi nei confronti del Teatro di Saronno. In questo modo mi sembra che la Saronno Servizi voglia defi- nitivamente dismettere oppure non investire più nel Teatro di Saronno, quindi questa è una ulteriore precisazione che va fatta, ed eventualmente andrebbe a questo punto ritoccato il pre-consuntivo e la previsione di spesa 2002; poi io non sono un fiscalista o un esperto, come magari potrebbe essere lei, di bilanci, però mi sembra che forse debba essere data qualche precisazione. Se mi vuole dare queste risposte, gra- zie.
Sulla dichiarazione di voto, al di là delle risposte che ri- tengo che siano degli impegni che comunque la Saronno Servi- zi si debba prendere su alcune richieste che abbiamo avanza- to, pensiamo di non condividere in toto alcune scelte fatte e quindi alcuni servizi che rientrano nella gestione della Saronno Servizi; non possiamo sicuramente neanche negare tutto quello che si sta facendo, anche perché quando la dott.ssa Renoldi ha parlato degli investimenti e ha detto investimenti sono comunque anche quelli di accollarsi, da parte della Saronno Servizi, della riscossione della TARSU, oppure l’impegno degli investimenti della piscina scoperta, sicuramente questi noi li avevamo interpretati come investi- menti. Alcune cose le condividiamo, il ogni caso il nostro sarà un voto di astensione. Grazie.
SIG. BENEGGI MASSIMO (Consigliere Unione Saronnesi Centro)
Una breve replica al Consigliere Xxxxxxxxx e poi la dichia- razione di voto. Sono sorpreso del fatto che lei non sappia da dove ho preso questi dati, perché i dati che ho citato sono frutto dello studio della Saronno Servizi, che il suo gruppo ha presentato come corposo e pingue sull’ultimo nume- ro del Città di Saronno; sono molto sorpreso quindi del fatto che lei non conosca questi numeri, forse è il caso che vada ad informarsi un attimino meglio quando presenta come capogruppo alla stampa. Sto facendo politica, e la politica è fatta di verità e non di falsità, per cui laddove ci sono le falsità è meglio che vengano messe a disposizione del Consiglio Comunale di Saronno perché possano giudicare.
Chiudo questa breve replica e faccio la dichiarazione di voto a nome dell’Unione Saronnesi di Centro, che è dichiara- zione di voto favorevole, perché? Perché vediamo una società che un paio di anni fa frequentava, direi con discreto pro- fitto, le scuole elementari, e ora mi sembra che frequenti con altrettanto discreto profitto qualche grado in più di istruzione scolastica. Il fatto che venga rimproverato alla Saronno Servizi di non avere un progetto e una strategia mi sembra francamente negare l’evidenza. Abbiamo visto dove sono finiti i reinvestimenti, come hanno ricominciato a fun- zionare certi organi, certe attività che concernevano la Sa- ronno Servizi anche prima, da due anni a questa parte, l’esempio sono le Farmacie, quindi significa che questa Azienda sta neanche troppo lentamente crescendo, e quindi il voto favorevole oltre ad essere, ovviamente, il plauso al lavoro fatto, si trasforma in un invito a continuare lungo questa strada e possibilmente a mantenere il trend positivo che gli ultimi due anni ci hanno dimostrato. Grazie.
SIG. XXXXX XXXXX (Consigliere Democratici di Sinistra)
Xxxxxx solo riprendere questa cosa delle informazioni, di cui ha risposto adesso Beneggi. Xxxxxxxxx ha fatto riferi- mento all’intervento di Beneggi, però credo che, non voglio interpretare, sarà lui poi a smentirmi o meno, però il pro- blema era l’intervento fatto dal Presidente della Saronno Servizi, quando ci ha ricordato, perché era già stato detto in altre occasioni, che non era a suo tempo opportuno fare l’accordo con Varese e quant’altro perché non era economica- mente opportuno. Noi avevamo già in qualche altro momento ascoltato questo e preso atto come stasera, ma il problema era che non c’è stato alcun passaggio intermedio che ci desse la possibilità di fare una verifica rispetto a questo; mi ricordo che avevamo contestato l’allora Assessore alla partita quando gli avevamo detto c’era uno studio corposo, successivo a quello citato da Beneggi, che era stato utiliz- zato dall’Amministrazione nel 2000 credo, come motivazione rispetto a questo. Uno studio che è stato, dicevamo allora, secretato e di cui non abbiamo mai saputo niente, quindi è proprio quella mancanza di passaggio che fa dire, è proprio questo, che si vuol giocare sulle tre carte confondendo le carte. Adesso speriamo che quando arriverà in Consiglio Co- munale finalmente – se arriva – il percorso della convenzio- ne, forse ci chiariremo definitivamente questa cosa, se è il caso di chiarirla. Grazie.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Se non ci sono altri interventi la risposta agli Assessori e al Presidente della Saronno Servizi. Chi vuole rispondere?
SIG. XXXX XXXXXXXX (Presidente Azienda Saronno Servizi)
Rispondo al Consigliere Busnelli. La differenza dell’acquedotto in questo momento, tra quanto emunto e messo in rete e quanto bollettato, abbiamo una differenza attorno al 18%. Attenzione, il non bollettato comprende anche, tanto per fare un esempio pratico, l’acqua che scende dalle fonta- ne, dalle fontanelle e dalle vedovelle. E’ stata già effet- tuata una grossa ricerca sulle perdite della rete, interve- nendo anche sostituendo dei notevoli tratti di acquedotto.
Visto che mi ha detto che sono una ottantina di pagine la mia idea è di fare un sunto e metterlo perlomeno nel Città di Saronno, inserirlo interamente sul sito Internet del Co- mune.
Relativamente invece al Consigliere Xxxxxxxxx, ho fatto un intervento politico e non gestionale, in quanto purtroppo in questo momento, tra società Municipalizzate, si stanno cer- cando di vedere le politiche per i prossimi anni, per cui era una risposta politica non perché volevo invadere il campo di terzi.
SIG.A XXXXXXX XXXXXXXX (Assessore alle Risorse)
Questa è una ulteriore conferma dei rapporti tra l’Amministrazione e la Saronno Servizi.
SIG. XXXX XXXXXXXX (Presidente Azienda Saronno Servizi)
Quando ho detto che l’Amministrazione precedente ha avuto la felice intuizione di costituire Saronno Servizi, in una si- tuazione di legislazione molto carente e molto difficile, lo so in quanto ho chiuso io gli ultimi contenziosi tributari con l’Amministrazione finanziaria, ed essendo commerciali- sta, difendendo personalmente la Saronno Servizi con l’Amministrazione e in Commissione Tributaria, ottenendo l’annullamento degli accertamenti che erano stati fatti su Saronno Servizi; a costo zero, vengo pagato come Presidente e non posso essere pagato anche come consulente. Il mio rim- provero, che non è un rimprovero all’Amministrazione prece- dente come Amministrazione, è relativo al fatto di un Presi- dente di una Società che ha visto le altre Municipalizzate, nel periodo ’96, ’97 e ’98, in cui c’era una situazione già abbastanza ben delineata, avere un’esplosione, nel senso che il Comune di Varese, nel ’96, ’97 e ’98 ha portato ad Aspem
23 convenzioni con Comuni per la gestione di acqua, fognatu- ra, gas e gestione dei rifiuti solidi urbani. E’ su questo che io faccio un rimprovero, nel senso che si è fatta parti- re la società, poi si è detto “come siamo stati bravi, ab- biamo fatto la società”, ed è rimasta lì, mentre le altre
Amministrazioni, partendo da situazioni differenti perché Aspem già nel ’94 fatturava 30 e rotti miliardi e nel ’94 30 e rotti miliardi adesso ne fattura 80, perché ha avuto que- sta grossa espansione. Andare nei Comuni esterni a cercare dei nuovi sbocchi è reso difficile dal fatto che molti di questi servizi sono già stati presi in convenzione … (fine cassetta) … verso l’esterno le competenze di Xxxxxxx Xxxxx- zi. Un settore dove noi abbiamo delle grosse possibilità di sviluppo, perché gli altri non ci hanno ancora pensato e non sono ancora arrivati è nel settore dei tributi, dove la Sa- ronno Servizi ha un know-how molto importante ed ha delle persone giuste nei posti giusti, con una struttura già av- viata. Questo è un settore dove potremo facilmente andare a sfondare certi tipi di porte, però andare a convincere anche il Dirigente dei tributi di Uboldo, che deve spogliarsi delle sue competenze per darle a un terzo, soprattutto quando questo terzo è Saronno, il Comune piccolo la vede come una diminutio dei suoi poteri e delle sue mansioni, è questo muro che bisogna andare a cercare di scalfire. Basta, non ho altro. Nelle Farmacie abbiamo otto dipendenti e nes- suno è mai stato dimesso, è un errore del tabulato.
L’ultima cosa era quella del Teatro, che mi stava sfuggendo. La situazione è questa: il bilancio previsionale è stato ap- provato dal Consiglio di Amministrazione a metà di novembre del 2001; il contratto che si è andati a definire col Teatro ha portato, per necessità di tutte le due Società, a spal- marsi dei 100 milioni su due esercizi, perché il Teatro aveva necessità interna di poter disporre di una certa cifra nel corso del 2002, anche perché i contratti di sponsorizza- zione 2001 erano già stati chiusi dal Teatro, per cui noi siamo potuti intervenire anche solo sul 2002, che per il Teatro è la stessa stagione, ma per noi si ripartisce su due esercizi, perché noi al 31 dicembre finiamo l’esercizio, noi andiamo per anno solare, loro hanno l’anno come per una so- cietà di calcio, da luglio in avanti, perché gli spettacoli sono ripartiti così. Nel bilancio era così perché in un primo tempo si prevedeva il 2001; con il Teatro abbiamo rag- giunto un accordo per una gestione triennale di questo ser- vizio, però mentre per il 2001-2002 si era stabilito la ci- fra di 51.000 euro, per il 2003-2004 stiamo vedendo di anda- re a sponsorizzare singoli progetti, per cui anche la produ- zione di alcune rappresentazioni, invece che avere la sem- plice gestione della pubblicità sul tabellone, però l’impegno continua anche negli anni successivi, solo che in questo momento non so dirle come verrà esplicitato; non so neanche se rimarrà di 100 milioni o aumenterà o diminuirà, bisogna vedere cosa sono le gestioni, però è un drenaggio di liquidità per l’Azienda non indifferente.
SIG.A XXXXXXX XXXXXXXX (Assessore alle Risorse)
Così come stasera è una serata di piena affinità col Presi- dente della Saronno Servizi, a conferma comunque che la Sa- ronno Servizi in queste vicende non è lasciata sola, allo stesso tempo è una serata di malintesi col Consigliere Gi- lardoni, perché se io non ho capito quello che lui intende- va, lui a sua volta non ha capito quello che intendevo io, perché nessuno è venuto a sostenere che Saronno Servizi nel ’94 doveva nascere e agire come Società per azioni, siamo benissimo consapevoli che la situazione normativa in quel periodo era di una confusione massima e già andare a fonda- re, a costituire la Saronno Servizi, fu ai tempi un grosso successo. Ma dal ’94 al ’97-’98 quando in Consiglio Comunale l’opposizione chiedeva a gran voce la trasformazione in SpA, dei grossi cambiamenti normativi ci furono, per qui in quella sede non sarebbe stato… E’ in questo senso che io ri- peto che in quegli anni … E’ stato ribadito da più Consi- glieri il discorso Saronno Servizi deve allargare il terri- torio e prendere contatti con quelle che sono le Aziende Mu- nicipalizzate importanti del nostro territorio; io le chiamo ancora Municipalizzate, voi sapete benissimo che queste Aziende sono già SpA da tempo. Come sapete non è mia abitu- dine venire a sventolare in Consiglio Comunale dei successi che non sono ancora stati conseguiti, però visto che il tema è stato portato all’attenzione dell’Amministrazione più volte, vi rendo partecipi di questo fatto. In data 29 marzo la Aspem SpA del Comune di Varese, la Agesp Holding SpA del Comune di Busto Arsizio, la Agesp SpA di Busto Arsizio e la MSC SpA del Comune di Gallarate, cioè le tre grosse aziende società per azioni, ex Aziende Speciali della nostra provin- cia, hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa col quale si impegnano a costituire una SpA che si occuperà di andare a gestire i servizi industriali, e sottolineo industriali. Non sto nuovamente a ribadire quale sia la differenza struttura- le di ricavi, di personale, di utili, di investimento che esiste fra queste società per azioni e la nostra Azienda Speciale. Vi leggo però quello che è il punto c) di questo Protocollo d’Intesa. “Le parti – cioè le Aziende Municipa- lizzate, ora SpA che prima vi ho citato – si dichiarano sin da ora disponibili ad allargare il presente progetto di ag- gregazione, nei modi e nelle forme che verranno definiti, anche ad altri soggetti giuridici che ne condividano il pro- getto industriale e societario, ed anzi auspicano che questo ultimo possa riguardare, con le modalità che verranno stu- diate ed approvate, anche l’Ente Provincia di Varese, la So- geva, il Comune di Saronno e la Saronno Servizi”. Non vi na- scondo che il contenuto di questo articolo non è venuto fuori perché a Gallarate e a Busto hanno una particolare simpatia per l’Azienda Speciale Saronno Servizi, è venuto
fuori perché ci sono state una serie di contatti che hanno portato queste Aziende Municipalizzate a riconoscere nella Saronno Servizi, seppure nella pochezza – permettetemi que- sto termine – dei beni gestiti, un partner che comunque po- trebbe essere utile e affidabile per la futura gestione ope- rativa di servizi industriali. Allora questo impegno che è stato sottoscritto dalle tre aziende società per azioni della provincia di Varese è secondo me un grosso risultato per la Saronno Servizi. E’ logico che nel momento in cui, a seguito di incontri e contatti che l’Amministrazione e la Saronno Servizi avranno con le tre società per azioni, a se- guito di questa azione avremo chiaro quello che è il proget- to di queste società e quello che potrà essere il ruolo della Saronno Servizi nell’ambito di questo progetto, verre- mo in Consiglio Comunale, lo spiegheremo nei minimi dettagli al Consiglio e vedremo se il Consiglio approverà la tesi di partecipare a questo tipo di società oppure no. Però ribadi- sco il fatto che nonostante la grossa differenza strutturale esistente fra Saronno Servizi e le altre Municipalizzate, il solo fatto di avere la porta aperta per la partecipazione a questo tipo di società gestionale, è secondo me un grosso risultato.
SIG. XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco)
Al quale vorrei aggiungere una cosa anche io. Come è noto, a seguito del Regolamento approvato dalla Regione Lombardia per dare esecuzione all’interno della nostra regione alla famosa Legge Xxxxx per il ciclo delle acque, nelle 11 pro- vince della Lombardia sono state costituite le Conferenze dei Sindaci, che hanno provveduto, anche nella provincia di Varese, ad approvare uno schema di convenzione, peraltro già allegato al Regolamento della Regione, che unirà tutti i Co- muni ai fini del ciclo delle acque nell’interno dell’ambito territoriale ottimale che la Regione ha individuato in ogni singola provincia. Ho partecipato alle riunioni della Confe- renza dei Sindaci e devo dire che, in aggiunta a quanto adesso le tre grandi società già Municipalizzate di Varese, Busto e Gallarate stanno facendo, e di ciò ci ha appena dato informazione l’Assessore Renoldi, all’interno dell’ATO della provincia di Varese il Comune di Saronno è rappresentato credo in maniera più che degna, indipendentemente dalla per- sona, ma parlo solo della funzione, dal Sindaco del Comune di Saronno che insieme ad altri 7 Sindaci, più due membri di diritto che sono il Sindaco del Comune capoluogo e il Presi- dente della Provincia, è stato eletto nel Comitato ristret- to, che è in nuce al Consiglio di Amministrazione di quella che sarà poi la realtà che amministrerà il ciclo delle acque in tutta la provincia. Sotto questo punto di vista devo quindi dire che il Comune di Saronno, pur nella limitatezza
della sua realtà, la chiamo ancora Municipalizzata, ne ab- biamo parlato finora, e pur con tutte le difficoltà che il nostro Comune ha obiettivamente per l’essere collocato all’interno di un circondario composto da addirittura tre province, il che non rende semplice anche andare a trovare altri Comuni che affidino il servizio alla Saronno Servizi, perché quando parliamo delle acque queste devono essere trattate su base provinciale, e voi capite che Rovello Porro, che pure confina con Saronno, è provincia di Como, o Ceriano Laghetto che è provincia di Milano sono tagliati fuori per noi. Un grosso Comune come è Varese x Xxxxx, che sono proprio nel cuore della provincia, queste difficoltà non ne hanno. E quindi anche alcune difficoltà di “emargina- zione”, chiamiamola così, che il Comune di Saronno ha patito anche all’interno della società per azioni Lura Ambiente, della quale fa parte, che effettivamente al nostro Comune più di tanto non è che abbia dato, stante la posizione di solitudine del Comune di Saronno rispetto a tutti gli altri che fanno parte di questa società, anche sotto questo punto di vista la configurazione provinciale voluta dal Regolamen- to della Regione Lombardia ha risolto, o comunque risolverà nel tempo, molti nodi che rendevano di fatto poco interes- sante la nostra partecipazione a quella società che stava cercando di espandersi, legittimamente sotto il suo punto di vista, ma ovviamente con una direzione diversa dalla nostra geograficamente, perché è sostanzialmente il territorio della provincia di Como, quella società cercava di espander- si, e ripeto, legittimamente, con una differenza sostanziale rispetto al nostro Comune che, come aveva fatto la preceden- te Amministrazione, e come noi abbiamo sempre riconosciuto essere stata una cosa molto utile e molto intelligente, unico Comune della Lura Ambiente aveva affidato le acque alla propria Azienda Speciale Multifunzione, mentre gli al- tri o non l’avevano o comunque non avevano questo interesse. Sono quindi lieto di queste possibilità che si aprono non solo alla Saronno Servizi, ma si aprono anche al nostro Co- mune, con una maggiore facilità di rapporti anche con altri Comuni di maggiori dimensioni, che hanno sicuramente più esperienza e più tradizione rispetto a noi. In effetti è vero, ci sono delle Municipalizzate che esistono da decenni e decenni, anche se adesso si chiamano SpA; noi non avevamo una realtà di questo tipo, mettendosi insieme e vedendoci riconosciuto anche un ruolo consono all’importanza che co- munque il Comune di Saronno ha, benché così periferico ed eccentrico rispetto alla provincia, io credo che questo sia motivo di ben sperare per il futuro in rapporti di massima collaborazione e di sinergia con altre realtà, rispetto ai quali non saremo probabilmente costretti ad assistere come dei meri spettatori. E’ evidente che di tutto ciò, nelle re- lazioni che accompagnano le delibere presentate questa sera
al Consiglio Comunale per l’approvazione, è evidente che di tutto ciò non ci possa essere traccia specifica in queste relazioni. E’ una situazione in tale evoluzione che l’Amministrazione segue continuativamente e che poi devo dire è una situazione di competenza dell’Amministrazione, non tanto di competenza della Saronno Servizi. Non appena, come ha correttamente annunciato l’Assessore Renoldi, ci sa- ranno delle novità che potranno assumere la forma dell’atto amministrativo tipico del Consiglio Comunale che è la deli- berazione, è evidente che a quel punto il Consiglio Comunale ne sarà ampiamente informato. Sotto questo punto di vista quindi la volontà dell’Amministrazione è quella di continua- re nella fase espansiva di questa nostra pur piccola realtà, che comunque sta incominciando a dare dei buoni risultati. Nell’occasione della trasformazione dell’Azienda Municipa- lizzata in società per azioni, cosa che il Presidente Xxxx ancora questa sera sollecitava se è possibile deliberarla anche prima delle vacanze estive, e io penso che ci riusci- remo, in quell’occasione si vedrà come l’Amministrazione sta già pensando da tempo a dotare questa nuova realtà di un pa- trimonio consistente che le consenta poi di partecipare alle altre forme societarie di unione tra Enti consimili, che sono la sfida che il futuro prossimo ci ha lanciato, anche perché si dovrebbe solo e soltanto rispondere a dettati nor- mativi recenti, che meritano questa volta, non essendo più tanto confusi, di essere non solo presi in considerazione ma applicati con il massimo profitto e non solo in termini eco- nomici, per la nostra realtà cittadina.
Concludo ringraziando, a nome di tutta l’Amministrazione, il Presidente Xxxx e il suo Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori dei Conti, e soprattutto ringraziando tutti i dipendenti e i collaboratori della Saronno Servizi, che oramai in maniera sempre più diffusa, lavorano per man- tenere un buon livello dei servizi da essa stessa offerti, e soprattutto per svolgere nella maniera appropriata i nuovi compiti che il Consiglio Comunale, con le deliberazioni de- gli ultimi anni, ha affidato a questa Azienda. E’ tutto un mondo nuovo che è difficile anche da ipotizzare, tante volte è difficile anche riuscire ad entrare in questa mentalità che vede gli Enti pubblici trasformati in qualcosa di diver- so rispetto alle secolari abitudini che li caratterizzavano. C’è di buono che nella nostra Azienda “di casa”, tutto il personale e tutto lo staff sta dando ottima prova di sé, e quindi si sta preparando con competenza e con passione alle sfide che l’aspettano nel futuro molto vicino. Quindi un ringraziamento a loro per il lavoro che svolgono, e che svolgono appropriatamente al servizio della nostra comunità.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Possiamo quindi passare alla votazione. Il primo punto, la prima votazione è l’approvazione del Protocollo d’Intesa an- nuale di programmazione tra il Comune e l’Azienda Speciale Multifunzioni Saronno Servizi per l’anno 2001. La votazione per alzata di mano, parere favorevole. Parere contrario? Astenuti?
Secondo punto, approvazione bilancio preventivo Azienda Spe- ciale Saronno Servizi per l’esercizio 2002, piano triennale 2002-2004: parere favorevole per alzata di mano. Come prima. Contrari? Astenuti?
Entrambe le delibere vengono approvate con 16 voti favorevo- li e 9 astensioni.
COMUNE DI SARONNO
Consiglio Comunale del 4 aprile 2002 DELIBERA N. 37 del 4/04/2002
OGGETTO: Mozione urgente presentata da Rifondazione Comuni- sta sulla situazione in Palestina
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Adesso c’è un piccolo problema. E’ stata presentata, io ne ho avuto visione solo quest’oggi, una mozione urgente sulla situazione in Palestina da parte del Consigliere Strada, il quale chiedeva di inserirla nell’attuale Consiglio Comunale. E’ stato riunito l’Ufficio di Presidenza, in quanto non è prevista una tale procedura sul Regolamento, e anche il no- stro Regolamento, per quanto piccola cosa, fa parte comunque delle fonti del diritto, e se non si vuole calpestare comun- que il diritto bisogna rispettare anche questo Regolamento, pur nella sua piccolezza, Regolamento che è stato approvato dal Consiglio Comunale regolarmente. Riunito l’Ufficio di Presidenza, vi leggo quelle che sono state le deduzioni che ho potuto fare; ci sono argomenti contro e argomenti a favo- re. Gli argomenti contrari sono l’art. 39 del Regolamento, trattandosi di argomenti di carattere generale, e quindi non strettamente pertinente all’Amministrazione Comunale, ovvero “non si tratta di argomento che abbia attinenza – leggo l’art. 39 nel punto che interessa – concreta con la vita am- ministrativa della comunità saronnese, e quindi che non con- tengano generiche prese di posizioni su argomenti di carat- tere non amministrativo”, per cui l’argomento in sé non sa- rebbe proponibile. Esiste poi un secondo punto, che è sull’art. 6, comma d), in cui il Presidente, con atto moti- vato e comunicato tempestivamente all’Ufficio di Presidenza, può inserire nell’ordine del giorno le proposte di delibera- zione, interpellanze e mozioni che abbiano carattere di ur- genza. Questa effettivamente ha carattere d’urgenza, però il Consiglio Comunale era già in atto, quindi non è stato pos- sibile, ovviamente, inserire questo argomento nell’ordine del giorno, e nessuno dei cittadini di Saronno, come anche molti dei Consiglieri da quello che ho visto questa sera, e io stesso ne ho avuta visione oggi verso mezzogiorno, nessu- no dei cittadini ha potuto avere visione di questo argomen- to. Ciò causa una reale impossibilità di discussione, sen-
tendo anche il parere degli altri membri dell’Ufficio di Presidenza, o della proposta di eventuali emendamenti per una carenza di informazioni, in quanto la mozione fa riferi- mento, ad esempio, a risoluzioni dell’ONU n. 242 e 338 e della Quarta Convenzione di Ginevra per la fine immediata del conflitto. Ora io chiedo ai Consiglieri se sappiano esattamente di che cosa si tratta, se mi sappiano recitare questi articoli, per cui esistono delle motivazioni molto pratiche.
Mentre a favore esiste effettivamente l’enorme gravità dei fatti di cui si tratta, l’estensione possibile di questo conflitto, e oltretutto il desiderio di evitare un conflitto interno su questi argomenti, visto anche alcuni episodi, anzi un episodio, dello scorso Consiglio Comunale. Oltretut- to esiste un problema decisionale dell’Ufficio di Presiden- za, che è dato dalla mancanza di due membri dell’Ufficio di Presidenza, cioè del Consigliere Taglioretti e del Consi- xxxxxx Xxxxxxx, che sono assenti, uno per motivi personali perché non è neppure in Italia e l’altro perché è ad un con- gresso. Taglioretti è in viaggio, gli ho parlato oggi all’una perché volevo sapere se sarebbe venuto all’Ufficio di Presidenza e ha detto che era impossibilitato. A questo punto io non mi sento in grado di prendere alcuna decisione. A questo punto chiedo quindi che la decisione venga presa dal Consiglio Comunale, cioè dai signori Xxxxxxxxxxx, perché io non posso prendere una decisione, in quanto ho sia argo- menti di ordine Regolamento a favore, e ho degli argomenti contro. La mia decisione è di rimettere la decisione al Con- siglio Comunale, questo è un caso di dubbio. Scusate, per cortesia, mi viene posta la necessità di decidere io da parte del Consigliere Airoldi; Airoldi scusa, ma il Regola- mento non dice esattamente questo, il Presidente dice che inserisce nell’ordine del giorno argomenti di particolare urgenza, e lo comunica all’Ufficio di Presidenza. Ora, come ho detto all’inizio, non è stato possibile inserirlo all’ordine del giorno, e questo avrei potuto farlo, anzi, l’avrei fatto sicuramente, non è stato possibile perché la mozione mi è giunta solo quest’oggi, l’ordine del giorno era già affisso ovunque, quindi non era possibile; inoltre l’ordine del giorno era quello della settimana scorsa. Il Consigliere Xxxxx dice che non è neanche una mozione, prego.
SIG. FORTI FAUSTO (Consigliere i Democratici Laburisti Re- pubblicani)
Io come capogruppo non ho in mano neanche la mozione, non l’ho ancora letta, ed è quasi mezzanotte.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Io come capogruppo non ho potuto sentire neanche i miei, perché non sono riuscito a sentirli, quindi non ho nessuna possibilità. Consigliere Xxxxxxx, allora gentilmente mi re- citi quali sono le risoluzioni dell’ONU 241 e 338 e della Quarta Convenzione. La decisione l’ho presa, in quanto non è previsto nel Regolamento che debba prendere una decisione in questo caso, e quindi, dato che l’Ufficio di Presidenza non è stato unanime, né la maggioranza è stata certa, a questo punto io rimetto al Consiglio Comunale che è sovrano. Prego, Consigliere Strada.
SIG. STRADA MARCO (Consigliere Rifondazione Comunista)
Per quanto riguarda il Regolamento lo sapevamo che il Rego- lamento così com’era impostato – e non l’abbiamo votato in- fatti come opposizioni – si prestava a operazioni di questo genere, questa è la prima considerazione che faccio. Però entrando nel merito di quelle che erano le obiezioni che po- neva il Presidente, io ricordo, e non lo faccio per il gusto di, è giusto per un ragionamento che sia chiaro a tutti, l’ultimo Consiglio Comunale è stata presentata una mozione altrettanto urgente, che ho potuto conoscere in quella sede solamente dalle parole del Presidente che l’ha letta in quel momento, e credo che tanti altri come me non l’avessero letta. E’ difficile dire però che di quella mozione nessuno conoscesse nulla, perché eravamo tutti ben perfettamente consapevoli di quello che era successo nei giorni preceden- ti. Allora se vogliamo nasconderci dietro l’ipocrisia del dire non conosciamo quella risoluzione dell’ONU che lo stesso Xxxx ancora stasera ha citato, finalmente, perché fino ad oggi sembrava che queste risoluzioni fossero inesi- stenti, possiamo anche continuare a far finta che sia così; se vogliamo continuare a far finta che non sta succedendo niente possiamo continuare a far finta che sia così; se vo- gliamo continuare a far finta che il Regolamento anche l’altra volta non sia stato rispettato in effetti, perché è stata fatta una giusta forzatura, perché la realtà irrompe, anche se noi cerchiamo di tenerla fuori con degli assurdi commi di Regolamento, irrompe perché irrompe nelle nostre teste, oltre che nei televisori irrompe dentro di noi, e mi ha colpito, e purtroppo devo dire che mi ha colpito negati- vamente questa sera, che alcuni riferimenti alla situazione in Palestina siano stati presi con derisione da alcuni Con- siglieri Comunali. E’ una cosa vergognosa questa sì, che non si abbia rispetto per quello che succede oltre che per quello che uno dice, questo è un inciso che mi sembra giusto fare.
Comunque ripeto, al Regolamento ci possiamo appellare, la volta scorsa però nessuno ha pensato di appellarsi e citar- lo; quando ci sono dei fatti grandi, più grandi di noi che ci coinvolgono, credo che il Regolamento debba fare un passo indietro.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
In effetti la volta scorsa è stato il Consiglio Comunale Consigliere Xxxxxxx a decidere, non io. Non ne ho la possi- bilità, se lei vuole calpestare il diritto lo può fare, io no. Prego. Airoldi, ti stai inventando tu le cose, dai, scarliga. Consigliere Airoldi, stupidaggini in questo caso se lo tenga per lei, e chieda scusa, d’accordo? E non si permetta, non si permetta di dire stupidaggini, non si per- metta, d’accordo? Prego Consigliere Longoni.
SIG. XXXXXXX XXXXXXXX (Consigliere Lega Nord per l’Indipen- denza della Padania
Consigliere Strada, lei parla come se dà per scontato che tutti noi qua stasera voteremmo la sua mozione. Io non la darei tanto così scontato, anche perché il 50% delle cose che ci sono scritte lì o non sono esatte, o sono delle bu- gie, o sono necessariamente di parte, che è giusto che siano anche di parte. Tutti noi condividiamo il massacro che sta succedendo e nessuno lo vorrebbe, però tu non analizzi bene la causa di queste cose. Non voglio entrare nel merito, per entrare nel merito puoi per favore darmi del tempo per docu- mentarmi meglio anche io e parlare seriamente, tu non puoi venire qua alle nove e un quarto con una tegola del genere e che io ti dia una risposta. Io propongo, e penso che sia una proposta valida, che entro tre giorni facciamo un Consiglio aperto su questo discorso, quattro giorni, il tempo che è necessario, tanto sapete benissimo che non finirà fra tre giorni questa cosa qua, e comunque il nostro intervento non risolverà un bel niente. Mandando una lettera al Parlamento, a tutti quelli che volete voi, non cambierà assolutamente niente e lo sappiamo; è un fatto morale, dobbiamo risolverlo e sono d’accordo con voi, però dacci il tempo di trovare gli argomenti giusti, probabilmente ti troverai degli emendamen- ti che tu poi alzerai i piedi e te ne andrai via. Se hai un po’ di buon senso – scusa se mi permetto – dovremmo fare in maniera che tutto quello che tu vuoi, e tutto quello che vuole l’Assemblea sia giusto per la causa dei palestinesi e non. Grazie.
SIG. XXXXX XXXXXXXXX (Sindaco)
Io vorrei soltanto avere una certezza, che è questa. Quando sono arrivato nulla sapevo della mozione urgente, e quando sono arrivato il Consigliere Strada mi ha consegnato questo foglio. Questo foglio corrisponde alla mozione? Chiedo, è una domanda, sto chiedendo se questo foglio che il Consi- gliere Strada ha distribuito corrisponde alla mozione. Ho capito, ma io oggi pomeriggio non sono andato in Municipio, quindi della mozione nulla sapevo. Quando sono arrivato lei mi ha consegnato questo testo; io sto domandando se questo testo corrisponde al testo della mozione. Xxxx, per buona fortuna, perché siccome in questo testo vedevo che si acco- sta l’Esercito israeliano alle tecniche già collaudate dai nazisti, io solo per questa cosa le dico me ne vado. La mo- zione io non l’ho neanche letta, ma quando mi viene data una cosa del genere, parlare dell’Esercito israeliano con le tecniche già collaudate dai nazisti la considero una cosa allucinante. E’ anche questione di buon gusto, venire a par- lare di nazisti con israeliani che hanno perso 7 milioni di persone, insomma.
SIG. XXXXXXXXX XXXXXX (Consigliere Socialisti Democratici Italiani)
Io credo che dobbiamo fare una distinzione tra la mozione, per chi l’ha presentata, la gravità della situazione che se- condo me può farci superare i vari Regolamenti se il Consi- glio Comunale è d’accordo, e il testo per chi l’ha letta, cioè sono due cose diverse. Secondo me dobbiamo dare la pos- sibilità al Consiglio Comunale di discutere e di votare ed eventualmente presentare una cosa diversa da quella che fi- nora è unicamente circolata, però attenzione, io non sono d’accordo con gli interventi di “non so niente, come faccio a votare stasera”. Siamo tutti rappresentanti del popolo, regolarmente eletti, per cui minimo minimo ci leggiamo i giornali, spero per lo meno, cioè l’informazione su quello che sta succedendo ce l’abbiamo, abbiamo magari dei pareri diversi e abbiamo delle opinioni diverse. Noi come gruppo chiediamo che venga discussa la mozione, io personalmente l’ho letta e vi dico subito qual è il mio parere e poi non intervengo più, la trovo sbilanciata troppo sul filo-pale- stinese. L’accenno a quello che riguarda gli israeliani, gli eccidi, i kamikaze ecc., in termini anche quantitativi se volete, per cui è una critica che io faccio al documento. L’altro, il volantino dove equipara gli israeliani ai nazi- sti non l’ho visto, però io distinguerei il voto che uno darà in coscienza a favore o contro o ne presenterà un al- tro, e la gravità della situazione che non può essere la mo- tivazione per non discuterlo.
SIG. XXXXXXXXXXX XXXXXXX (Consigliere Una Città per Tutti)
Visto che nessuno ne dà lettura, io userei gran parte del mio tempo per leggerla questa benedetta mozione, visto che tanto ne stiamo già discutendo a tutti gli effetti.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Mi spiace, no.
SIG. XXXXXXXXXXX XXXXXXX (Consigliere Una Città per Tutti)
Allora però diamo un ordine a questa discussione. Ho sentito una serie di interventi, il Sindaco è entrato nella mozione di un volantino approfittando un’altra volta per non prende- re posizione sul tema della Palestina, il Consigliere Arna- boldi mi sembra entrato nel merito, lo stesso ha fatto, sep- pure in parte, il Consigliere della Lega Longoni, mi sembra che stiamo entrando nel merito. Se lo stiamo facendo vale la pena anche per il pubblico che ci sta ascoltando leggere il testo integrale così qualcuno magari capisce anche quello di cui qua dentro si sta parlando. Se dobbiamo ancora decidere se entrare nel merito o no però facciamolo e facciamolo in fretta perché mi sembra corretto. Non aggiunto altro a quello che diceva già prima Strada, è stato in gran parte ripreso da Xxxxxxxxx sull’opportunità di farlo; aggiungo solo questo, che come rappresentanti del popolo si diceva “siamo tenuti” a sapere delle cose, non è che dobbiamo solo leggere i giornali tutti i giorni, e quindi ci sono tutti gli elementi per poterla discutere se ce n’è la volontà po- litica Presidente.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Anche xxxxx lettura può dare una informazione distorta; io sono in mezzo, non posso prendere decisioni né per una parte né per l’altra parte, quindi vi ho lasciato esporre le vo- stre opinioni in merito alla cosa, mi sono preso anche dello stupido da un Consigliere che poteva anche starsene zitto un attimo, che avrebbe fatto più bella figura, e a questo punto però si tratta solamente di prendere una decisione. Il darne lettura senza poi una discussione è una cosa assurda, perché porrebbe la stessa mozione in situazione di poter essere fraintesa in qualunque modo, cioè non è possibile. Quindi il Consiglio Comunale deve decidere se darne l’iter questa sera oppure rimandarla, solo questo.
SIG. XXXXXXX XXXXX (Consigliere Forza Italia)
A nome di Forza Italia chiediamo gentilmente di poter riman- dare la discussione di questa mozione data la delicatezza del tema, perché siamo abituati quando si tratta di temi così delicati e importanti, a discuterne al nostro interno anche con i nostri soci; in questo caso neppure i Consiglie- ri ne erano al corrente e improvvisare all’ultimo momento una mozione di questo genere, e oltretutto a quest’ora su un tema così delicato e veramente importante, non ci pare que- sto il momento più adatto e consono, non ci sembra ci siano le condizioni. Quindi vi chiediamo gentilmente solamente di rimandare la discussione, per farla in modo più approfondito e costruttivo.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Grazie Consigliere. Poniamo in votazione quindi? Prego Pozzi.
SIG. XXXXX XXXXX (Consigliere Democratici di Sinistra)
Mi associo a quello che ha detto Xxxxxxxxx e voto a favore, quindi non faccio la motivazione. Pongo una domanda, se si vota per il sì si discute e si vota stasera; se non dovesse passare il sì e passa il no, la mia domanda è: è possibile recuperare in tempi stretti questo, visto che è una situa- zione molto grave, pericolosa, che rischia di allargarsi a macchia d’olio, è un po’ la proposta che era stata fatta an- che dai Consiglieri della Lega.
SIG. XXXXXX XXXXX (Presidente)
Certo, è possibile. Adesso non mi … (fine cassetta)… Parere favorevole alla discussione questa sera? Pareri contrari alla discussione, quindi rimandarla? Astenuti? 12 contrari,
6 favorevoli e 2 astenuti. Il Consiglio Comunale è chiuso, buonanotte.