PATTO LOCALE PER LO SVILUPPO
PATTO LOCALE PER LO SVILUPPO
E IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE
REGIONE TOSCANA COMUNE DI PRATO
CAMERA DI COMMERCIO PISTOIA-PRATO SINDACATI CGIL PRATO, CISL, UIL CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD
CNA TOSCANA CENTRO CONFARTIGIANATO PRATO CONFESERCENTI PRATO CONFCOMMERCIO PISTOIA E PRATO CPIA PRATO
PATTO LOCALE PER LO SVILUPPO
E IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE
Vista la Legge Regionale 26 luglio 2002 n. 32 “Testo unico della normativa della Regione Toscana in materia di educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro” e ss.mm.ii;
Visto il Regolamento di esecuzione della LR 32/2002, emanato con decreto del Presiden- te della Giunta Regionale n. 47/R del 8/08/2003 e ss.mm.ii;
Vista la legge regionale 27 aprile 2009, n. 20 “Disposizioni in materia di ricerca e inno- vazione”, che stabilisce che la Regione Toscana, nell’esercizio delle proprie funzioni in materia di ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione:
• favorisce la diffusione e il progresso della conoscenza e della ricerca fondamentale con riferimento agli ambiti di particolare eccellenza e specificità fondamentali per lo sviluppo regionale;
• promuove la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale ed il trasferimento dei risultati della ricerca per lo sviluppo sostenibile e la competitività del sistema pro- duttivo regionale, per la qualificazione e valorizzazione delle competenze umane e l’incremento dell’occupazione;
• integra le politiche in materia di ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e alta formazione, in sinergia con i soggetti pubblici e privati operanti nel territorio regionale;
• sostiene l’interazione, la cooperazione e i processi di aggregazione tra i soggetti operanti in Toscana nella ricerca, nella diffusione e nel trasferimento della cono- scenza e dei risultati della ricerca;
Visto il Programma Regionale di Sviluppo 2016-2020, adottato con risoluzione del Con- siglio Regionale n. 47 del 15 marzo 2017;
Visto il Documento di economia e finanza regionale (DEFR) 2021, approvato con la De- liberazione del Consiglio Regionale n. 49 del 30 luglio 2020, nonché la Nota di aggiorna- mento al DEFR 2021, approvata con la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 78 del 22 dicembre 2020, e l’integrazione alla Nota di aggiornamento al DEFR 2021, approvata con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 22 del 24/02/21;
Vista l’Informativa preliminare al Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025 trasmes- sa al Consiglio Regionale con Documento preliminare n. 1 del 26/04/2021;
Vista la risoluzione 21 ottobre 2020, n. 1, con la quale il Consiglio regionale ha approvato il programma di governo 2020 – 2025;
Visto l’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29 ottobre 2014 dalla Commissio- ne Europea;
Vista la Decisione della Commissione C (2014) n. 9913 del 12 dicembre 2014, che ap- prova il Programma Operativo “Regione Toscana – Programma Operativo Fondo Socia- le Europeo 2014 – 2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’o- biettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’Occupazione” per la Regione Toscana in Italia;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 17 del 12 gennaio 2015, con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014–2020, così come ap- provato dalla Commissione Europea con la sopra citata decisione; Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 197 del 2 marzo 2015 e successive modifiche, che approva il Prov- vedimento attuativo di dettaglio (PAD) del POR Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” FSE 2014-2020 e, in particolare, gli Assi A “Occupazione” e C “Istruzione e formazione”;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 855 del 9 luglio 2020, “Accordo tra Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero per il Sud e la Coesione territoriale - e la Regione Toscana “Riprogrammazione dei Programmi Operativi dei Fondi strutturali 2014-2020 ai sensi del comma 6 dell’articolo 242 del decreto legge 34/2020”;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1089 del 3 agosto 2020, “Riprogrammazione POR FESR e POR FSE per emergenza COVID-19. Approvazione proposte per invio a Commissione Europea”;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 1205 del 7 settembre 2020, “Regolamen- to (UE) 1303/2013 - Presa d’atto della Decisione della Commissione C(2020) n. 5779 del 20 agosto 2020 che approva la riprogrammazione del POR FSE 2014/2020 a seguito dell’emergenza COVID-19”;
Visto il Decreto Legislativo n. 219 del 25 novembre 2016, che ha modificato la legge 29 dicembre 1993, n. 580, attribuendo alle Camere di commercio, singolarmente o in forma associata, tra le altre, le funzioni:
- in materia di orientamento al lavoro, di supporto alle esigenze delle imprese nella ricer- ca delle risorse umane, di collegamento scuola – lavoro e università – lavoro oltre che di formazione e di certificazione delle competenze, anche mediante la collaborazione con i soggetti pubblici e privati competenti, in coordinamento con il Governo e con le Regioni e l’ANPAL
- di sostegno alla competitività delle imprese e dei territori tramite attività d’informazione economica e assistenza tecnica alla creazione di imprese e start up;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 508 del 17 maggio 2018, con la quale è stato ap- provato il Protocollo tra Regione Toscana ed Unioncamere Toscana per la “realizzazione di interventi coordinati per la formazione, il lavoro e l’apprendimento permanente”;
Vista l’Intesa per lo sviluppo della Toscana, approvata con la Delibera della Giunta Regio- nale n. 898 dell’8 luglio 2019 e sottoscritta dalla Regione Toscana e dalle parti sociali il 12 luglio 2019, che prevede l’impegno regionale per promuovere un maggiore allineamento
tra domanda e offerta di lavoro, favorire il ricambio generazionale e sostenere gli interventi per lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze che occorrono per competere nell’e- conomia digitale;
Vista la Delibera della Giunta Regionale n. 78 del 3 febbraio 2020, che ha approvato il “Quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo - Programmazione Co- munitaria 2021 2027” il quale costituisce l’inquadramento programmatico del confronto, in ambito regionale, che porterà alla puntuale definizione degli interventi che saranno fi- nanziati dagli strumenti della programmazione comunitaria del nuovo ciclo 2021-2027;
Dato atto che:
• Prato Circular City è una strategia promossa dal Comune di Prato per promuove- re la transizione della città verso l’economia circolare. Prato è fortemente caratte- rizzata da un distretto produttivo omogeneo e si presenta come particolarmente adatta per questa transizione.
• Inoltre, l’emergenza sanitaria mondiale dovuta al Covid-19 obbliga a riconsidera- re gli stili di vita e di convivenza, le modalità di fruizione degli spazi, i modelli ed i processi produttivi, la frammentazione e precarizzazione del lavoro e delle sue tutele, il sistema di formazione.
Considerato che:
• Prato Circular City propone quattro temi verticali che riflettono gli aspetti più im- portanti dell’economia circolare per la città:
• TAVOLO 1: Distretto Tessile & Abbigliamento e simbiosi industriale
• TAVOLO 2: Gestione delle risorse urbane
• TAVOLO 3: Consumo circolare
• TAVOLO 4: Sistemi agricoli urbani sostenibili
• All’interno del TAVOLO 1 “Distretto Tessile & Abbigliamento e simbiosi indu- striale” è stato attivato un gruppo di lavoro sul tema “Osservatorio sull’innovazione del mercato del lavoro e nuove forme di welfare aziendale, Formazione delle competen- ze” che ha condiviso il documento strategico per l’area pratese con focus specifico su distretto tessile- abbigliamento denominato “L’investimento in capitale umano. Sviluppo delle competenze del distretto pratese”;
• Alla base del documento vi è stato uno studio sul mercato del lavoro in cui sono stati analizzati i dati Istat ed Eurostat sui comparti del tessile, abbigliamento, pelle e calzatura (TCLF). La possibilità di poter raffrontare i quattro comparti manifattu- rieri della moda ha permesso di comparare i fenomeni in atto, trovando analogie e differenze che possono far maturare riflessioni interessanti e strategie convergenti/ divergenti. L’indagine è volta a fotografare la situazione italiana rispetto all’Unione Europea, nonché l’evoluzione dei comparti dal 2010 al 2019. A livello del distretto pratese, sono stati analizzati i dati provenienti da fonti oggetto di studi locali.
• L’analisi svolta ha evidenziato la centralità della Toscana e di Prato (per il compar- to tessile-abbigliamento) a livello europeo ed ha permesso al gruppo di lavoro di
riflettere sull’andamento del mercato del lavoro, del livello di qualificazione della forza lavoro, suggerendo alcune ipotesi sugli scenari futuri ed individuando i fab- bisogni occupazionali. È stato quindi esaminato l’attuale sistema formativo a sup- porto del sistema tessile-abbigliamento nel distretto pratese, al fine di individuare i punti di forza e di debolezza e strutturare politiche efficaci, nonché definire linee di azioni per la creazione di un sistema in grado di rispondere all’evoluzione in atto del sistema economico, del lavoro e sociale;
Considerato che:
• gli obiettivi individuati nel suddetto documento sono essenziali a garantire la so- stenibilità, lo sviluppo, a favorire la transizione digitale ed ecologica e rendere il distretto industriale più competitivo;
• i risultati del tavolo si integrano, potenziano e danno continuità alle ulteriori poli- tiche del tavolo 1 “Distretto Tessile & Abbigliamento e simbiosi industriale”;
Premesso che
- La pandemia sta mettendo a dura prova il Paese ed il territorio pratese, rendendo più fragili strutturalmente le persone e la società, con effetti economici e sociali drammati- ci. Per affrontare e contrastare una fase straordinaria sono fondamentali politiche mirate di investimento a sostegno e rilancio dell’economia e dell’occupazione che mettano al centro il lavoro ed il suo valore e la persona con i suoi bisogni primari quali la salute, il territorio e l’ambiente.
- Ad oggi gli effetti della pandemia hanno inciso sul territorio pratese producendo una forte riduzione delle attività in particolare nell’industria tessile e della moda, nonostante iniziative di tutela per il mantenimento dei posti di lavoro attraverso il provvisorio blocco dei licenziamenti e Xxxxx Xxxxx. Le categorie più colpite dalla crisi occupazionale sono i giovani con meno di 35 anni, gli stranieri e le donne poiché maggiormente attivi nei settori interessati per primi dalle chiusure e in cui è più frequente l’utilizzo dei contratti a termine. È necessario quindi, attraverso il continuo confronto fra gli attori coinvolti ai diversi livelli, individuare i settori produttivi che maggiormente sono stati interessati dalla crisi e quelli che possono essere definiti come strategici per il rilancio complessivo del territorio;
- Sostenibilità, sviluppo e qualità del lavoro sono pilastri per l’attrattività di un territo- rio e del suo sistema socio-economico. Evolversi verso mercati nuovi è la capacità di un territorio di svilupparsi e crescere: una necessaria attenzione verso una nuova economia attenta alla sostenibilità ambientale e sociale, verso l’economia circolare e quindi attenta al futuro; perseguire il consolidamento dell’economia civile e solidale deve essere una strada che il territorio pratese deve fare propria.
- Gli studi più recenti di IRPET evidenziano un aumento dei fattori di pressione sulla co- esione sociale nella nostra regione. In particolare, è previsto un aumento dei soggetti che perderanno il lavoro come effetto della crisi indotta dalla pandemia, con la conseguente necessità di attivare gli strumenti di politica attiva, in primis la formazione, per supportar- ne il rientro nel mercato del lavoro mediante l’acquisizione di competenze coerenti con i bisogni delle imprese.
- Particolare attenzione deve essere inoltre posta all’inserimento lavorativo dei soggetti più fragili che sono sempre più marginalizzati dal mercato del lavoro, con la prospettiva di una recrudescenza nella fase post- pandemica.
- Il sistema scolastico, il sistema di istruzione e formazione professionale, di istruzione e formazione tecnica professionale, il sistema di formazione terziaria ed universitario sono gli architravi di una società più consapevole e di un contesto socio-economico maggior- mente in grado di produrre innovazione e qualità delle produzioni e del lavoro, ed è per questo auspicio delle parti che scuola e università vengano individuati come agenti pri- mari dello sviluppo del Paese;
- L’abbandono scolastico (il cui tasso è molto elevato nella Provincia di Prato anche per essere un territorio caratterizzato da una consistente presenza di cittadini immigrati, pro- venienti da diversi paesi terzi), una forte presenza di NEET e la povertà educativa sono questioni rilevanti anche in questo territorio, che devono trovare un contrasto efficace attraverso idonee politiche per il diritto allo studio e per il successo scolastico e formativo, capaci di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo dei giovani;
- Gli investimenti in innovazione e ricerca, in ambienti di apprendimento adeguatamente attrezzati per lo sviluppo di conoscenze e competenze applicative ed in grado di favorire il trasferimento tecnologico nonché di supportare i processi formativi a tutti i livelli di istruzione e formazione, ivi compresa la formazione continua, favorendo i processi di qualificazione, riqualificazione ed aggiornamento, hanno un ruolo prioritario, così come l’educazione dei giovani, il supporto al loro successo formativo tramite efficaci azioni di orientamento e la promozione della cultura tecnica scientifica legata all’innovazione di- gitale.
- Da questo la necessità di investire in servizi di orientamento per dare ai giovani e alle loro famiglie gli strumenti per scegliere consapevolmente un percorso scolastico che per- metta agli studenti il successo formativo e che sappia contrastare la dispersione scola- stica e garantire a tutte le persone, nessuno escluso, l’opportunità di innalzare la propria istruzione, le proprie conoscenze e competenze tanto nella fase che precede l’ingresso nel mercato del lavoro, quanto durante l’intera vita lavorativa, per favorire percorsi di cre- scita professionale, sostenere la qualità dell’occupazione in termini di stabilità e intensità e accompagnare i percorsi di transizione. Un impegno che deve essere costantemente indirizzato a garantire le competenze necessarie ad un’economia più verde, inclusiva e digitale, a rafforzare l’istruzione secondaria e terziaria professionalizzante e a valorizzare pienamente la formazione e la cultura tecnica e professionale.
- La formazione, inoltre, ha un ruolo di primo piano, al fine di assicurare, a fronte della concorrenza che caratterizza i mercati internazionali, la fornitura di servizi e competenze qualitativamente eccellenti.
- Il territorio pratese è storicamente ricco di piccole e medie imprese, nonché di micro e piccole attività artigianali e commerciali, che costituiscono un settore fondamentale dell’economia e dell’occupazione, e si ritiene quindi necessario valorizzare e promuovere lo spirito imprenditoriale come occasione di creazione di posti di lavoro e di autoimpie-
go, attraverso azioni di orientamento e formazione, rivolte sia ad occupati che disoccu- pati, che possano anche favorire il passaggio generazionale dell’impresa con particolare attenzione ai settori nei quali questo rappresenti un elemento di criticità.
- La Regione Toscana ha identificato le filiere formative regionali strategiche, sulle quali concentrare il sostegno regionale ai Poli Tecnico Professionali, alla formazione per l’inse- rimento lavorativo e ai percorsi di alta formazione tecnica (ITS e IFTS), con gli obiettivi di contrastare le tendenze alla dispersione scolastica, favorire l’inserimento e il reinseri- mento nel mondo del lavoro e sviluppare le competenze fondamentali per lo sviluppo dei territori e la competitività delle imprese.
- Ha preso avvio, con l’approvazione del “Quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo - Programmazione Comunitaria 2021-2027”, il confronto, in ambi- to regionale, che porterà alla puntuale definizione degli interventi che saranno finanzia- ti dagli strumenti della programmazione comunitaria del ciclo 2021-2027, ed è perciò opportuno rilevare eventuali necessità del territorio in tema di progetti di supporto alla formazione e allo sviluppo di competenze per l’impresa.
- L’Amministrazione comunale di Prato intende consolidare la rete di soggetti pubblici e privati, che valorizzando le rispettive esperienze e competenze, miri ad integrare le risorse presenti sul territorio, in grado di promuovere, indirizzare e supportare proposte formati- ve di sviluppo per i settori imprenditoriali strategici del territorio sulla base dei fabbisogni formativi rilevati periodicamente, rendendoli sempre più performanti.
- L’Amministrazione comunale di Prato, la Camera di Commercio di Pistoia-Prato, i sin- dacati Cgil, Cisl, Uil, le Associazioni di categoria Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro, Confartigianato Prato, Confesercenti Prato, Confcommercio Pistoia e Prato, CPIA Prato hanno condiviso un documento strategico per l’area pratese con focus specifico su distretto tessile-abbigliamento denominato “L’investimento in capitale umano. Sviluppo delle competenze del distretto pratese” che individua ambiti di intervento e neces- sità del territorio in materia di analisi del mercato del lavoro, supporto alla formazione e sviluppo di competenze per lavoratori e imprese.
- La Regione Toscana, l’Amministrazione comunale di Prato, la Camera di Commercio di Pistoia-Prato, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, le Associazioni di categoria Confindustria Toscana Nord, CNA Toscana Centro, Confartigianato Prato, Confesercenti Prato, Confcommer- cio Pistoia e Prato, CPIA Prato (d’ora in poi, “le Parti”) ritengono opportuno stipulare un “PATTO LOCALE PER LO SVILUPPO E IL POTENZIAMENTO DELLE COM-
PETENZE”, al fine di rilevare con costanza le dinamiche del mercato del lavoro locale, i fabbisogni formativi delle imprese del territorio e individuare azioni per la formazione finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo e i relativi esiti occupazionali, alle transizioni professionali, al ricambio generazionale nelle imprese e la qualificazione pro- fessionale dei cittadini del territorio.
- Le Parti intendono altresì favorire, attraverso adeguati strumenti di intervento, l’occu- pazione dei giovani e di coloro che hanno perso il lavoro anche favorendo l’avvio di ini- ziative di impresa principalmente nei settori strategici dell’economia pratese, garantendo tutte le azioni utili anche al rafforzamento delle aziende già operanti sul territorio.
- Le mutate condizioni economiche e occupazionali rendono necessario prevedere nelle imprese, interventi formativi che supportino il personale nell’acquisizione delle nuove competenze, in una logica di apprendimento permanente, necessarie anche alla ricollo- cazione all’interno dell’impresa, attraverso l’uso integrato dei vari strumenti formativi a partire dai Fondi Interprofessionali, limitando il ricorso a soggetti esterni per alcune specifiche funzioni.
- Le parti condividono la necessità di garantire una effettiva parità di genere - quale diritto all’uguaglianza di opportunità e quale strumento per la crescita economica e la coesione sociale - anche nell’accesso alla formazione e allo sviluppo delle competenze digitali, tec- nologiche e ambientali, che saranno sempre più richieste nelle transizioni verde e digitale dell’economia.
- Risulta opportuna una riflessione comune e condivisa fra Enti e attori sociali al fine di orientare ed intercettare i finanziamenti previsti dai Fondi Next Generation EU, dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Next Generation Italia - e dal ciclo di pro- grammazione comunitaria 2021-2027, anche per quanto riguarda gli investimenti nelle politiche attive e la formazione professionale, sulle azioni che risultano maggiormente rilevanti ai fini del rilancio del tessuto socioeconomico e produttivo locale;
Si conviene quanto segue:
Art. 1
Le Premesse formano parte integrale e sostanziale del presente Protocollo.
Art. 2 (Oggetto)
Con il presente Protocollo le Parti intendono stipulare un “PATTO LOCALE PER LO SVILUPPO E IL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE” da intendersi come
strumento per l’attuazione di una strategia condivisa per lo sviluppo economico, sociale, dell’istruzione, della formazione professionale, dell’alta formazione, della ricerca e volta a favorire il lavoro, quale valore fondamentale nella vita dei singoli e della comunità, rispet- to al quale la ricerca di una finalità e di un senso risulta centrale per trovare le forme più adatte a garantire il pieno sviluppo e il rispetto della dignità di ogni persona.
Il Patto intende supportare il sistema territoriale di formazione, facilitare il cambiamen- to, sviluppare ricerca e accompagnare le imprese nella transizione digitale e green, nella ristrutturazione, riconversione e promozione del territorio. In questa prospettiva, il Patto riconosce la rilevanza della creazione o rinnovamento dei luoghi per l’apprendimento dotati di attrezzature e strumentazioni tecnologiche in grado di trasferire le competenze tecnico-professionali necessarie a tutti i livelli presenti nel manifatturiero tessile. Tali luo- ghi devono accompagnare la digital transformation ed essere funzionali anche ai processi di formazione continua.
Il Patto promuove linee di intervento volte a progettare, consolidare, sviluppare un mo- dello ed un sistema di sviluppo delle competenze, in particolare digitali, a tutti i livelli
di istruzione, formazione tecnica professionale e superiore, formazione professionale, professionale terziaria ed universitaria, formazione continua, in grado di rispondere ai fabbisogni delle aziende presenti sul territorio del Comune di Prato e del suo distretto, in particolare quelle della filiera della Moda, elevando e sostenendo la transizione digitale ed ecologica dei settori produttivi strategici per la città di Prato, nella consapevolezza, in particolare, che la salvaguardia e sviluppo del settore tessile-abbigliamento sia una re- sponsabilità per la competitività non solo locale ma dell’intero sistema moda europeo.
Promuove anche la comunicazione culturale del lavoro volta a modificare l’immagine e la rappresentazione sociale del lavoro nell’ambito del settore tessile e moda. Promuove altresì azioni di sistema volte a creare e/o rafforzare le politiche istituzionali per la forma- zione ed il lavoro, le metodologie didattiche innovative work-based, diverse e sinergiche, il coinvolgimento delle imprese nel trasferimento delle conoscenze e capacità, nonché l’aggiornamento degli operatori coinvolti nei processi formativi.
Il Patto si propone di migliorare il coordinamento nella programmazione e progettazione dell’offerta formativa tecnico-professionale per la filiera produttiva per realizzare il com- pletamento e la stabilizzazione di tutti i livelli di qualificazione professionale nonché il potenziamento del riconoscimento dell’esperienza lavorativa come luogo di acquisizione di competenze.
Il Patto riconosce l’importanza della promozione dell’attrattività del settore tessile verso i giovani, attraverso azioni di orientamento e l’impiego dei nuovi mezzi di comunicazione e rinnovando l’immagine dell’intero settore manifatturiero tessile.
Le parti intendono inoltre avvalersi dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro e sulla Formazione, quale strumento di riferimento caratterizzato da elevata qualificazione tecnico-scientifica, attraverso il quale promuovere studi specifici sulle dinamiche occupa- zionali e formative del distretto pratese, con particolare riferimento al ricambio genera- zionale, e sulle possibili crisi aziendali del territorio, al fine di fornire una risposta sollecita ai fabbisogni formativi emergenti e alle esigenze di programmazione, per una tempestiva riqualificazione di chi sia stato espulso dal mercato del lavoro.
Art. 3 (Impegni delle parti)
1. Il Comune di Prato si impegna a:
promuovere la costituzione e la formalizzazione di alleanze formative volte a dar vita ad una rete integrata da attivare sul territorio che possa:
a) garantire un’offerta formativa integrata;
b) individuare e specializzare le diverse figure professionali;
c) consentire ai giovani di sviluppare la propria carriera in stretta collaborazione con le imprese esistenti sul territorio pratese;
d) valutare l’organizzazione di iniziative di orientamento al lavoro, all’autoimprendito- rialità e alla formazione professionale con i soggetti interessati;
e) collaborare alle attività dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro e dell’Os- servatorio scolastico, nonché agli specifici approfondimenti sul territorio pratese, quali
strumenti fondamentali di supporto alla programmazione delle linee di intervento. f) rafforzare la ricerca applicata e gli strumenti per il trasferimento tecnologico.
2. La Regione Toscana si impegna a:
a) valutare, nell’ambito delle proprie politiche di istruzione e formazione, forme di so- stegno al modello e al sistema territoriale di sviluppo delle competenze, con l’intento di colmare le carenze strutturali, anche per la didattica laboratoriale, qualitative e quan- titative dell’offerta formativa, tenendo conto delle linee di intervento del documento “L’investimento in capitale umano. Sviluppo delle competenze del distretto pratese”.
b) valutare, nell’ambito delle proprie politiche di supporto alla formazione terziaria, forme di sostegno volte ad orientare giovani ricercatori verso percorsi di ricerca appli- cata in linea con le esigenze del tessuto produttivo e, nell’ambito dei propri strumenti a sostegno della terza missione, forme di sostegno al trasferimento di tecnologia e di conoscenza verso il sistema produttivo, con l’intento di innalzarne il potenziale di cre- scita;
c) garantire un’informazione costante sulle opportunità offerte dagli strumenti regio- nali di sostegno alla formazione, con particolare riferimento alle figure professionali formate nell’ambito dei percorsi di IeFP, di istruzione e formazione tecnica superiore e di formazione professionale per i settori individuati come prioritari e strategici nell’am- bito del presente Patto;
d) promuovere un’effettiva parità di genere anche nell’accesso agli interventi per l’ac- quisizione e lo sviluppo delle competenze digitali, tecnologiche e ambientali
e) garantire ogni necessario aggiornamento del Repertorio regionale delle figure pro- fessionali;
f) mettere a disposizione, nell’ambito del sistema regionale delle competenze, i neces- sari dispositivi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze;
g) valutare, nell’ambito dei propri documenti di programmazione in materia di forma- zione, ed in raccordo con IRPET, gli esiti delle rilevazioni condotte a livello territoriale nell’ambito del “Tavolo di coordinamento” di cui al successivo art. 4, riguardo le neces- sità formative emergenti per la qualificazione e riqualificazione dei lavoratori;
h) sostenere, nell’ambito dei propri documenti di programmazione in materia di for- mazione, ed anche in raccordo con IRPET, quale soggetto dotato di particolare com- petenze tecnico-scientifiche in materia di analisi del mercato del lavoro, l’implementa- zione di specifici approfondimenti territoriali dei dati dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, riguardo le necessità formative emergenti per la qualificazione e riqualificazione dei lavoratori e lo studio della dimensione del fenomeno del ricambio generazionale;
i) rappresentare agli studenti delle scuole superiori, nell’ambito delle proprie iniziative di orientamento dalla scuola verso l’università, il fabbisogno di competenze richieste dal sistema imprenditoriale del territorio e i relativi sbocchi occupazionali, sulla base dei dati di cui al successivo art. 4 comma 3;
j) tener conto nella definizione delle attività programmatorie dell’offerta formativa del- la necessità di completamento, stabilizzazione e allineamento di tale offerta rispetto a tutti i livelli di qualificazione professionale richiesti dalla filiera tessile/abbigliamento;
k) tener conto nella definizione dei propri bandi a sostegno della qualificazione dei percorsi di formazione terziaria universitaria dei fabbisogni formativi dei dati che emergono dal quadro conoscitivo di cui al successivo art. 4 comma 3;
l) confermare la strategicità, anche nelle future iniziative a sostegno della formazione terziaria universitaria, delle competenze necessarie per sostenere la competitività e fa- vorire la transizione digitale ed ecologica del sistema economico-produttivo regionale.
3. La Camera di Commercio di Pistoia-Prato si impegna a:
a) contribuire alla promozione, la costituzione e la formalizzazione di alleanze formati- ve volte a dar vita ad una rete integrata da attivare sul territorio;
b) contribuire alla valutazione ed organizzazione di iniziative di orientamento al la- voro, all’auto-imprenditorialità e alla formazione professionale anche nelle scuole su- periori della città e nell’ambito degli accordi in essere sottoscritti dalla Camera su tali tematiche con i medesimi ed altri soggetti del presente protocollo;
c) collaborare con la Regione Toscana per la realizzazione del sistema regionale delle competenze;
d) rendere disponibili ai partecipanti al protocollo i rapporti del sistema informativo Excelsior sui fabbisogni professionali delle imprese, promuovendo anche iniziative in- formative e formative al riguardo.
4. Le parti si impegnano, in un costante monitoraggio sulle crisi aziendali del distretto industriale che arrivano al tavolo di unità di crisi per trarre elementi utili a individuare fabbisogni formativi per la riqualificazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, anche svolgendo funzioni di raccordo e scambio con altri eventuali tavoli di confronto attivi a livello dei diversi territori, per il rispetto delle specificità locali.
4. Le Parti sociali si impegnano a:
a) individuare nei partecipanti al protocollo i soggetti più vicini per intraprendere for- me di dialogo utili alla risoluzione di eventuali criticità da loro rilevate;
b) tenere informati costantemente i partecipanti al protocollo in merito ai fabbisogni formativi individuati presso le aziende e fra i lavoratori o coloro che sono in cerca di occupazione;
c) sostenere i partecipanti al protocollo nelle eventuali attività di coordinamento della formazione, nell’ambito delle rispettive competenze, utili al rafforzamento delle com- petenze, al miglioramento del livello delle qualifiche e a favorire lo sviluppo della qua- lità del tessuto imprenditoriale presente sul territorio di Prato;
e) individuare assieme agli altri partecipanti al protocollo, ciascuno in base alle rispetti- ve competenze, le esigenze lavorative sul territorio e suggerire attività di orientamento
rivolte alle scuole secondarie di primo e secondo grado e a quelle afferenti al sistema di istruzione degli adulti;
f) fornire e rendere fruibili i servizi che ogni Associazione ha già all’interno della pro- pria struttura.
Art. 4 (Tavolo di coordinamento)
1. È costituito un Tavolo di coordinamento, finalizzato a definire e presidiare in modo condiviso gli aspetti operativi delle attività di cui all’art. 3.
2. Il Tavolo è coordinato dal Comune di Prato e formato dai soggetti individuati dalle parti firmatarie, si riunisce periodicamente, almeno una volta ogni sei mesi.
3. Il Comune di Prato, sulla base dei dati complessivi dell’Osservatorio regionale sul mer- cato del lavoro e degli specifici approfondimenti sul territorio pratese, elabora – in accor- do con le altre Parti – un quadro di sintesi dei fabbisogni riconducibili alle tematiche del presente protocollo;
4. Il Tavolo svolge una verifica periodica dello stato di attuazione del presente protocollo e un monitoraggio dei risultati raggiunti.
5. Il Tavolo può essere convocato dal Comune di Prato in accordo con la Regione anche su richiesta degli altri firmatari del presente protocollo con richiesta di specifico ordine del giorno.
Art. 5 (Durata)
0.Xx presente Protocollo d’intesa ha validità di tre anni ed è rinnovabile per ulteriori due anni.
Art. 6 (Adesioni)
1. È prevista l’adesione al presente protocollo da parte di altri soggetti interessati all’attua- zione del presente protocollo, a condizione del consenso delle Parti e previa sottoscrizio- ne del medesimo.
Prato, 26 luglio 2021
Regione Toscana | ||
nome / cognome | Comune di Prato | firma |
nome / cognome | Camera di Commercio di Pistoia-Prato | firma |
nome / cognome | firma | |
CGIL Prato | ||
nome / cognome | firma | |
CISL | ||
nome / cognome | firma | |
UIL | ||
nome / cognome | firma | |
Confindustria Toscana Nord | ||
nome / cognome | firma | |
CNA Toscana Centro | ||
nome / cognome | firma | |
Confartigianato Prato | ||
nome / cognome | firma | |
Confesercenti Prato | ||
nome / cognome | firma | |
Confcommercio Pistoia e Prato | ||
nome / cognome | firma | |
CPIA Prato | ||
nome / cognome | firma |