NOVATE MILANESE
Comune di
NOVATE MILANESE
VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 29.03.2012
SOMMARIO ORDINE DEL GIORNO
ORDINE DEL GIORNO PER SOSTENERE L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 7 APRILE 2009 SOTTOSCRITTO DAL COMUNE DI NOVATE MILANESE PER LA REALIZZAZIONE DELLA “CITTA’ DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELLA DIDATTICA” PRESENTATO DA PD, ITALIA DEI VALORI, NOVATE VIVA E SIAMO CON GUZZELONI. | PAG. 7 |
ORDINE DEL GIORNO CONCERNENTE ALLOGGI DI PROPRIETA’ DELLE COOPERATIVE A PROPRIETA’ INDIVISA E ALIQUOTA IMU PRESENTATO DA PD, ITALIA DEI VALORI, NOVATE VIVA E SIAMO CON GUZZELONI. | PAG. 21 |
PROROGA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL P.L.I.S. – PARCO DELLA BALOSSA – COMUNE DI NOVATE MILANESE E COMUNE DI CORMANO. | PAG. 31 |
APPROVAZIONE ALLEGATO ENERGETICO AMBIENTALE AL REGOLAMENTO EDILIZIO. | PAG. 34 |
SPOSTAMENTO IMPIANTO AT LINEA ELETTRICA A 132 KV N° 541 OSPIATE-BRUSUGLIO – DICHIARAZIONE PREVENTIVA DI PUBBLICA UTILITA’. | PAG. 37 |
ADOZIONE DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE AI SENSI D.P.C.M. 01.03.1991 (ART. 2), DELLA L. 447/95 (ART. 6) E DELLA L.R. N. 13/2001. | PAG. 55 |
RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA’ DI DEBITI FUORI BILANCIO AI SENSI DELL’ART. 194, COMMA 1) LETTERA E) D. LGS. 267/2000. | PAG. 57 |
Ndr. i puntini di sospensione sono stati inseriti nei punti incomprensibili all’ascolto.
Apertura di seduta
Ore 21.05
Presidente
Iniziamo il Consiglio Comunale, per cortesia. Sono le ore 21:05 invito il Segretario a fare l’appello.
Segretario generale – appello nominale
Grazie Presidente.
(segue appello nominale)
Diciassette presenti, la Seduta è valida. (assenti i consiglieri Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx).
Presidente
Invito i Gruppi a indicare gli scrutatori.
Per la Maggioranza: Xxxxxx Xxxxxxxx e Xxxx Xxxxxxx; Per la Minoranza: Xxxx Xxxxxxx.
Allora, per prima cosa, le comunicazioni del Sindaco. La parola al Sindaco.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – Sindaco
Io ho due comunicazioni da fare. La prima è questa: abbiamo ricevuto da parte del Comune di Aulla – un Comune che è stato colpito pesantemente e danneggiato dall’alluvione che c’è stata recentemente, un Comune che ha subito danni molto ingenti, gravemente danneggiate sono state anche molte abitazioni e attività commerciali – il Comune, nella persona del Sindaco, ovviamente, ha mandato una richiesta di aiuto a tutti i Comuni d’Italia, chiede per i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti
un contributo di 200 Euro per Comune. Quindi, la proposta che facciamo è, per chi vuole ovviamente, di devolvere 10 Euro per Consigliere. Quindi io faccio girare l’elenco, poi chi accetta mette una firma, una crocetta, qualche cosa.
La seconda comunicazione riguarda invece la “Città della Salute”. Certamente, come avrete saputo, la Regione Lombardia ha deciso di sospendere l’esecuzione dell’Accordo di Programma per la realizzazione della “Città della Salute”. Vorrei rapidamente ripercorrere la storia e i contenuti principali dell’Accordo di Programma sottoscritto nell’aprile del 2009. Il progetto “Città della Salute” nasce nel 2007 dalla necessità di trovare soluzione unitaria alla situazione, ormai insostenibile, dell’Istituto Neurologico Besta e dell’Istituto Nazionale dei Tumori ubicati in zona Città Studi a Milano, in quanto all’interno di edifici molto inadeguati rispetto alle funzioni esercitate e obsoleti rispetto alle complesse funzioni svolte. Partendo da questa premessa e dal bisogno ormai imprescindibile di dare una nuova sede ai due Istituti, fu sottoscritto l’Accordo di Programma nel 2007, che in sintesi prevedeva: l’individuazione dell’area ubicata in adiacenza all’Ospedale Sacco e l’integrazione tra i due Istituti di ricerca e cura con l’Ospedale Sacco. Il costo totale del progetto sarebbe ammontato a 520.000.000 di Euro. Il calendario dei lavori avrebbe dovuto attenersi alla seguente tempistica: entro luglio 2012 avviamento dei lavori da parte del soggetto vincitore della Gara; entro marzo 2015 completamento delle opere di costruzione; entro gli inizi del 2016 completamento di tutte le altre opere; entro la fine del 2016 avvio del funzionamento. Tuttavia, nel corso del 2008, venne meno la possibilità per INAIL di finanziare il progetto a causa della manovra finanziaria del Governo di allora che bloccò gli investimenti diretti di INAIL. Nonostante questo, la Regione Lombardia decise comunque che il progetto rappresentava una scelta strategica per il Sistema Sanitario Lombardo e stabilì di contribuire direttamente al finanziamento del progetto con 228.000.000 di Euro, sottoscrivendo un nuovo Accordo di Programma nel mese di aprile del 2009. Questo Accordo di Programma conteneva i seguenti punti principali: la realizzazione della nuova sede degli Istituti Besta e Tumori con la contestuale integrazione e riqualificazione dell’Ospedale Sacco, per un totale dell’investimento di 520.000.000 di Euro, di cui – come già detto – 228.000.000 a carico della Regione, 40.000.000 a carico dello Stato, 2.000.000 a carico della Fondazione Besta e 250.000.000 di Euro a carico del Concessionario. Un altro punto era la realizzazione di nuove strutture di aree di collegamento alla “Città della Salute” per un importo, a carico della Regione, di
20.000.000 di Euro che rientravano nell’importo complessivo dei 228.000.000 e l’impegno da parte del Comune di Milano per il potenziamento del trasporto pubblico.
Un altro punto era la realizzazione, da parte del Comune di Novate Milanese, della Centrale di Cogenerazione anche a servizio della “Città della Salute” sul proprio territorio.
Poi, la deviazione del torrente Pudiga e l’individuazione di aree di laminazione a Nord dell’Ambito di intervento della “Città della Salute”, per la protezione idraulica dell’intervento e per la definizione dell’assetto idrogeologico.
Infine l’acquisizione delle aree di proprietà INPS per un importo di
15.000.000 di Euro.
Lo studio di fattibilità del nuovo Polo Sanitario Pubblico era già pronto e si doveva passare alla pubblicazione del Bando di Gara per la realizzazione in concessione di costruzione e gestione, quando la Regione
– senza alcun preavviso – il 20 di dicembre 2011 sciolse il Consorzio creato per il progetto, motivandolo con la necessità di contenere i costi per le strutture pubbliche regionali a causa dei tagli operati per far fronte alla crisi. Per quanto riguarda quindi il periodo dal dicembre 2011 ad oggi, si può dire che a fronte della contrazione delle risorse disponibili, rispetto all’Accordo di Programma del 2009, la Regione ha valutato la possibilità di suddividere il progetto in due fasi funzionali e realizzative così distinte: una prima fase per un totale di 450.000.000 di Euro di investimenti, di cui 330.000.000 a carico della Regione; 40.000.000 a carico del Ministero della Salute e 80.000.000 a carico del Concessionario. Questa prima fase prevedeva la realizzazione delle due nuove sedi del Besta e dell’Istituto dei Tumori, e per il Centro di Ricerca Preclinica di Nerviano. La seconda fase, senza copertura finanziaria, prevedeva la riqualificazione dell’Ospedale Sacco e l’integrazione dello stesso con le due nuove sedi. In questi ultimi tre mesi e mezzo ci sono state alcune riunioni – Collegi di Vigilanza e Tavoli Tecnici – nelle quali sono emerse alcune criticità che riguardavano l’integrazione del finanziamento per le nuove strade e per il potenziamento del trasporto pubblico locale, oltre alla difficoltà per la realizzazione della Centrale di Cogenerazione e della protezione idraulica dell’area di intervento. Dagli approfondimenti fatti è risultato necessario prevedere una adeguata accessibilità prolungando il servizio di trasporto pubblico locale di alcune linee esistenti e, conseguentemente, la necessità di nuove infrastrutture viarie, ma sia il Comune di Milano che la Regione Lombardia hanno dichiarato di non essere in grado di farsi carico di finanziare questi interventi. È stato così che nella riunione del Collegio di Vigilanza del 22 dicembre 2011 il Comune di Milano ha avanzato la proposta anche di valutare con la Regione eventuali siti alternativi su cui realizzare l’intervento che abbia meno criticità in tema di accessibilità. Anche riguardo alla deviazione del Pudiga, prevista nel progetto preliminare, è
emersa la necessità di realizzare tre vasche di laminazione a Nord dell’area di via Alba, nonché l’acquisizione dei relativi terreni. I Comuni di Bollate e di Senago interpellati hanno esplicitato la loro contrarietà ad ospitare sui propri territori tali interventi. Riguardo infine alle aree di proprietà INPS, su cui insisteva il progetto della “Città della Salute”, necessitavano di bonifica i cui costi andavano ad aggiungersi a quelli dell’area. Infine la Centrale di Cogenerazione: il nostro Comune, cui spettava la realizzazione dell’impianto, dovendo rinunciare ha chiesto di ottenere fornitura di energia per alcuni edifici pubblici a costi ridotti rispetto a quelli di mercato e di ricevere una copertura finanziaria al fine di poter realizzare la rete di distribuzione sul proprio territorio. La risposta è stata che tali richieste non sono sostenibili finanziariamente. Nell’incontro del Collegio di Vigilanza del 22 febbraio 2012, quindi un mese fa, preso atto della esposizione del Presidente della Regione Formigoni, che evidenziava un aumento di costi pari a 80.000.000 di Euro, abbiamo sottoposto alla Segreteria Tecnica una proposta di utilizzo delle aree collocate a Nord dell’Ospedale Sacco, allo scopo di valutare la possibilità di dare seguito alla realizzazione dell’intervento della “Città della Salute” nell’area ritenuta strategica al momento della firma dell’Accordo di Programma e - a nostro avviso - meritevole di approfondimento prima di qualsiasi diversa valutazione. La sensazione è che la nostra proposta non sia stata neppure presa in considerazione. La decisione di lasciare via Alba era già stata presa. È su queste basi che nell’incontro del 22 marzo, quindi di una settimana fa, il Collegio di Vigilanza costituito da Regione Lombardia, Comune di Milano, Istituto Neurologico Besta, Istituto Nazionale dei Tumori, Ospedale Sacco, Università degli Studi di Milano, Consorzio “Città della Salute e della Ricerca” e, infine, dal Comune di Novate Milanese, ha condiviso la risoluzione dell’Accordo di Programma sottoscritto nell’aprile 2009, invitando i sottoscrittori a disporre i relativi provvedimenti di revoca dell’Accordo. Il Presidente Xxxxxxxxx, in attesa di una decisione circa la nuova localizzazione, dove dovrebbe sorgere la “Città della Salute”, si è impegnato a far sottoscrivere a tutti gli Enti – naturalmente con esclusione del Comune di Novate Milanese, ormai non più interessato – un nuovo Accordo di Programma entro il 20 aprile 2012. Per la ricerca dell’area oltre al Comune di Milano è interessato anche il Comune di Sesto San Xxxxxxxx. Il Presidente Xxxxxxxxx ha anche annunciato che l’avvio dei lavori dovrà avvenire entro il mese di maggio 2014. Nell’incontro del 22 marzo, pur prendendo atto della volontà espressa dalla pressoché totale maggioranza del Collegio di Vigilanza di risoluzione dell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2009, abbiamo dichiarato – attenendoci anche a quanto scritto poi nell’Ordine del Giorno che dovremo andare ad approvare e a discutere questa sera – che verificheremo le possibili conseguenze derivanti dall’inadempimento dell’Accordo di Programma,
in particolare in termini di danno patrimoniale e di impossibilità a procedere alla pianificazione urbanistica. Chiedo scusa della lunghezza di questa comunicazione, però mi è sembrato opportuno a questo punto riepilogare un po’ tutta la vicenda “Città della Salute” che ha coinvolto il nostro Comune dall’inizio fino ad oggi.
Presidente Ringrazio il Sindaco. PUNTO N. 1
ORDINE DEL GIORNO PER SOSTENERE L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA DEL 7 APRILE 2009 SOTTOSCRITTO DAL COMUNE DI NOVATE MILANESE PER LA REALIZZAZIONE DELLA “CITTA’ DELLA SALUTE, DELLA RICERCA E DELLA DIDATTICA” PRESENTATO DA PD, ITALIA DEI VALORI, NOVATE VIVA E SIAMO CON GUZZELONI.
Presidente
Passiamo al primo punto all’Ordine del Giorno: Ordine del Giorno per sostenere l’attuazione dell’Accordo di Programma del 7 aprile 2009 sottoscritto dal Comune di Novate Milanese per la realizzazione della “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica” presentato dal PD, Italia dei Valori, Novate Viva e Siamo con Guzzeloni.
La parola a Xxxxxx Xxxxxxxx
Xxxxxxxx Xxxxxx – Capogruppo Partito Democratico
Buonasera, sono Xxxxxx Xxxxxxxx. In qualità di primo firmatario di quest’Ordine del Giorno, condiviso da tutti i Gruppi Consiliari di Maggioranza, dò lettura del testo e poi ho qualche brevissima considerazione. “Ordine del Giorno per sostenere l’attuazione dell’Accordo di Programma del 7 aprile 2009, sottoscritta dal Comune di Novate Milanese per la realizzazione della “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica”. Premesso che in data 7 aprile 2009 il Comune di Novate Milanese ha sottoscritto con la Regione Lombardia, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, il Comune di Milano, l’Istituto Neurologico Besta, la Fondazione Istituto Nazionale dei Tumori, l’Azienda Ospedaliera Sacco, l’Università degli Studi di Milano un Accordo di Programma finalizzato alla realizzazione della nuova “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica”, attraverso la localizzazione delle nuove sedi dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell’Istituto Neurologico Besta, in un’area adiacente
all’Azienda Ospedaliera Sacco; che il Consiglio Comunale di Novate Milanese, con deliberazione n. 36 del 21 aprile 2009 - votata all’unanimità - ha ratificato l’approvazione dell’Accordo di Programma di cui al punto precedente; che Regione Lombardia con Delibera del Presidente della Giunta Regionale n. 5995 del 16 giugno 2009 ha approvato il suddetto Accordo di Programma; che il 28 ottobre 2009 è stato ufficialmente costituito il Consorzio “Città della Salute e della Ricerca” che curerà la realizzazione della nuova “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica” con le funzioni di stazione appaltante dell’intervento per la realizzazione del nuovo Polo Sanitario, definizione del documento preliminare per la progettazione, assegnatario dei Fondi pubblici per l’esecuzione dell’iniziativa; che il 20 dicembre 2011 si è formalmente proceduto allo scioglimento del Consorzio “Città della Salute e della Ricerca” a seguito di un incremento dei costi iniziali dell’opera e dell’incertezza circa la disponibilità di Fondi Ministeriali inizialmente preventivati per la realizzazione dell’intervento; che nella Commissione Urbanistica del 19 dicembre 2011 l’Assessore Xxxxxxx Xxxxxxx ha illustrato l’evoluzione della situazione in atto, con possibili ripercussioni sul Comune di Novate Milanese circa gli impegni previsti dai diversi soggetti coinvolti nell’ambito di quanto definito dall’Accordo di Programma. In tale riunione è stato ribadito l’interesse a proseguire nella realizzazione dell’opera, purché siano rispettati gli impegni e gli investimenti previsti sul territorio novatese, soprattutto in termini di viabilità complessiva e di accesso al nuovo Polo Sanitario. Considerato che la realizzazione della “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica”, così come definita nel progetto sancito dall’Accordo di Programma del 7 aprile 2009, è un’opera fondamentale per lo sviluppo dell’eccellenza nel Settore Sanitario, nonché l’occasione per creare nuove opportunità occupazionali e di attrattività per i territori coinvolti; che nelle scorse settimane si sono succedute, a mo’ di dichiarazioni stampa, ipotesi su un’alternativa al progetto previsto nell’Accordo di Programma, anche in termini di localizzazione geografica: area Santa Giulia o Caserma Perrucchetti sul Comune di Milano, area ex Falck sul Comune di Sesto San Xxxxxxxx; che la realizzazione della “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica” rappresenta per il territorio di Novate Milanese una importante occasione di riqualificazione di un’ampia area urbanistica; che ai fini della elaborazione del Piano di Governo del Territorio è fondamentale avere chiarezza sul destino della “Città della Salute”. Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale impegna la Giunta ribadire, nelle competenti sedi istituzionali di confronto sul tema, la disponibilità del Comune di Novate Milanese alla realizzazione della “Città della Salute, della Ricerca e della Didattica”, così come previsto nell’Accordo di Programma del 7 aprile, evidenziando in particolare la necessità di prevedere tutte le opere
viabilistiche in esso previste. In subordine a verificare le possibili conseguenze derivanti dall’inadempimento dell’Accordo di Programma, in particolare in termini a livello patrimoniale e l’impossibilità di procedere per l’edificazione urbanistica da far valere nelle opportune sedi”. Questo è il testo dell’Ordine del Giorno che ho presentato. È datato 20 marzo quindi prima dell’incontro a cui ha partecipato il Sindaco e di cui ci ha puntualmente rendicontato in questa sede. Abbiamo deciso comunque di portare avanti questo Ordine del Giorno, da un lato sicuramente per coerenza con quello che era stato – almeno come Partito Democratico, in quanto presenti nell’allora Consiglio Comunale, seppur nell’Opposizione – il voto favorevole a quest’opera che costituiva sicuramente un’eccellenza per il Sistema Sanitario non solo lombardo ma nazionale e addirittura con una valenza europea; tra l’altro, con l’aspetto non irrilevante dei temi della ricerca e della didattica dove spesso il nostro Paese è un po’ in affanno. E quindi quest’opera era sicuramente positiva; positiva anche proprio per il nostro territorio perché avrebbe comunque garantito un’occasione, come enunciato anche nell’Ordine del Giorno, di riqualificazione di un’area periferica e attualmente occupata, al di là delle costruzioni abusive, anche da insediamenti industriali, alcuni dimessi. Quindi la possibilità, appunto, di riqualificare quest’area e di creare anche delle occasioni interessanti di sinergia con questa struttura. Si era parlato anche della possibilità di un’idea aziendale, quindi la possibilità appunto di creare queste sinergie. Dispiace poi per quelli che sono stati gli esiti, che ci ha poco fa ribadito il Sindaco, a seguito dell’incontro. Dispiace, appunto, perché sarebbe potuto esserci comunque uno sforzo per la realizzazione di questo investimento che, comunque, risulta ridimensionato rispetto agli obiettivi originari, anzi auspichiamo che effettivamente possa realizzarsi un intervento di questa portata. Purtroppo, quando ci sono dei rinvii su operazioni complesse, viene in mente in questo momento anche tutto il tema della riqualificazione dell’ex area Alfa Romeo, dove sembrava dovesse andare a collocarsi un Polo della Mobilità Sostenibile e, di fatto, poi si è realizzato un centro commerciale. Non vorremmo che anche un’opera di questa portata che costituiva, come ripeto, un’eccellenza per la Regione Lombardia poi, di fatto, si risolvesse in un nulla di fatto. Quindi, con questo Ordine del Giorno si vuole appunto sostenere l’azione della Giunta, soprattutto nel verificare quali possibili benefici possano eventualmente ritornare al Comune di Novate, attraverso un’azione nelle sedi opportune, per verificare sicuramente un danno patrimoniale che viene dal Comune di Novate e, soprattutto, l’aver bloccato per ormai un tre anni la pianificazione urbanistica di queste aree. Ricordo quello che è uno degli elementi che l’allora Maggioranza richiamava appunto sui tagli al PGT. Era proprio per andare a determinare un intervento, comunque un documento che fosse organico e che quindi non potesse non prescindere
da una chiara identificazione di quanto accadesse sull’area che coinvolgeva la “Città della Salute”. Da un lato fa anche un po’ sorridere – adesso ci si è accorti, solamente nel 2012 – di quelli che erano i costi delle opere viabilistiche. Comunque era inevitabile che su quelle traiettorie – tanto che erano state inserite nell’Accordo di Programma dal Comune di Novate – fosse comunque necessaria una implementazione della rete viabilistica in considerazione di quelli che erano i volumi di traffico che ci si attendeva dalla realizzazione di questo Polo Sanitario. Io mi fermo qua, ovviamente annunciamo il voto favorevole a questo Ordine del Giorno che per certi versi è un po’ depotenziato però, ecco, soprattutto il secondo dispositivo dell’impegno è quello appunto di sostenere la verifica di possibili rimborsi al Comune per eventuali danni provocati da questi ritardi e dall’annullamento dell’Accordo di Programma. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Ballabio.
Alle 21.30 è entrato il Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxx, capogruppo dell’UDC.
Rammento ai Capigruppo che volessero intervenire che hanno 5 minuti per parlare. Se qualcuno vuole intervenire.
La parola a Xxxxx Xxxxxxxxx, Capogruppo di Uniti per Novate.
Xxxxxxxxx Xxxxx – Capogruppo Uniti per Novate
Buonasera. Cercherò di essere breve per quanto l’argomento, vista la lunga premessa fatta nella comunicazione del Sindaco. Ed è questa comunicazione che merita di essere precisata rispetto ad alcuni obblighi che il Comune di Novate avrebbe dovuto sostenere, perché, leggo quello che è il punto 7 dell’Accordo di Programma, relativamente agli impegni del Comune di Novate. Non li leggo tutti ma quelli che, a mio avviso, sono gli elementi fondamentali che sono l’approvazione di un Piano di Riqualificazione Urbanistica funzionale e ambientale delle aree limitrofe alla nuova “Cittadella della Salute e della Ricerca”, anche al fine di rendere compatibile l’insediamento di edifici con funzioni commerciali, terziario, residenziali a supporto della nuova “Cittadella”, anche con edilizia convenzionata e di edilizia residenziale pubblica. Perché leggo questo? Perché ci sono degli obblighi che il Comune di Novate non ha assolutamente adempiuto, quindi ci sono comunque delle responsabilità dal punto di vista politico, io dico, rispetto a quello che era l’Accordo sottoscritto dalla nostra Amministrazione. Ma un secondo punto che ha citato il Sindaco Guzzeloni in riferimento alla realizzazione della Centrale di Cogenerazione, che c’è una tempistica ben definita. È ovvio che il business sarebbe stato per la nostra Amministrazione - e spiego anche,
leggendo, quelli che sono i contenuti, perché dice: “realizzare, anche avvalendosi del soggetto attuatore, degli interventi relativi alla realizzazione della “Cittadella” su un’area di proprietà del Comune di Novate Milanese, una Centrale Tecnologica di Cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e termica, con relativa rete di distribuzione del calore per teleriscaldamento a servizio delle strutture individuate dal Comune di Novate, ed in particolare, a servizio delle strutture sanitarie della zona che ne fanno richiesta, alla quale saranno garantiti – tramite apposita convenzione – prezzi di vendita per soddisfare il proprio fabbisogno. La Centrale Tecnologica di Cogenerazione dovrà comunque entrare in esercizio prima dell’entrata in funzione della “Cittadella della Salute e della Ricerca” e i relativi contenuti progettuali dovranno essere sviluppati entro i successivi 9 mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo di Programma”. Xxxxxxx allora che volevano 3 mesi e ho detto: voi ci chiedete l’impossibile, 9 mesi potrebbero essere un tempo ragionevole per organizzare un Bando di Gara e individuare il possibile operatore, quindi un terzo soggetto attuatore della realizzazione dell’impianto stesso. Questo sicuramente avrebbe potuto essere un ottimo punto di appoggio chiedendo, appunto, anche la possibilità – nel momento in cui fosse stata esperita la gara – anche con un soggetto terzo, vincitore della gara stessa – e quindi dei danni possibili. E lì, sì, che potevano essere definiti esattamente gli introiti del Comune di Novate. Quindi sono due punti significativi che il Comune non ha assolutamente adempiuto e quindi il Comune di Novate direi che è fortemente in mora rispetto a questo tipo di impegno. Ma oserei dire di più, anzi non oso, dico di più, rispetto al blackout che c’è stato di comunicazioni e di informazioni fino al 22 dicembre dello scorso anno, data in cui si è effettuata la Commissione Urbanistica e in cui è emerso in maniera chiara la grossissima difficoltà in cui si trovava il Comune di Novate Milanese. Innanzitutto perché – quello che è stato citato – quindi i
16.000.000 di Euro per realizzare le opere infrastrutturali, erano stati stralciati. In che occasione e in che ambito?, sta di fatto che l’abbiamo appreso in quella circostanza. Ma quello che è più grave – quindi il Comune comunque era pronto a procedere, vista la delicatezza e l’importanza che riteneva e che attribuiva alla “Città della Salute” stessa – è la mail che abbiamo ricevuto in data 27 dicembre, dove leggo testuali parole che ha inviato l’Assessore: “Con stupore nel corso dell’incontro è stato l’Architetto Oggioni del Comune di Milano che ha portato la disponibilità del Comune di Milano a ricercare altre aree alternative ove collocare la Città della Salute. Questo chiarisce meglio le nuove proposte emerse dalle novità della stampa di oggi.” Xxxx, non si era neanche capito quello che è accaduto nella Commissione di Vigilanza, che l’Architetto Xxxxxxx non si è mosso perché ha avuto una visione notturna, ma semplicemente perché il Comune di Milano aveva rilevato un
fortissimo interesse a fare delle proposte alternative rispetto a quello che era scritto nell’Accordo di Programma stesso. Quindi, alla faccia di quello che il Sindaco ha scritto in occasione de “Il vento è cambiato”, il suo editoriale del mese di giugno: “finalmente con Xxxxxxx potremo trovare degli accordi importanti”, citando la stessa “Città della Salute”. Milano, giustamente, ha fatto gli interessi della città di Milano, per cui poco importa il possibile colore politico omogeneo del Comune di Novate Milanese. Ha fatto giustamente i suoi interessi, così come sta facendo i suoi interessi Xxxxxxx, il Sindaco Oldrini della città di Sesto San Xxxxxxxx. Quindi che cosa volete fare causa anche al Comune di Milano perché ha proposto un’alternativa? Il Comune di Milano è uno dei firmatari della “Città della Salute” quindi, francamente, così come sono le cose, mi sembra del tutto improbabile, per non dire non sostenibile, l’ipotesi di andare ad aprire un contenzioso giuridico con la Regione per chiedere il risarcimento danni. In queste condizioni ritengo che non ci sia da sostenere un accordo all’interno di questo Consiglio Comunale rispetto al vostro Ordine del Giorno, a maggior ragione visto ormai il necrologio – lo chiamo così – per quello che riguarda la realtà della “Città della Salute” legato al Comune di Novate Milanese. Xxxxxx dicendo che siamo anche amareggiati per la questione che abbiamo detto, Commissioni sì, no, poi lo riprenderemo anche più avanti, perché abbiamo visto anche tramite la stampa nazionale, quali sono stati i tentativi, malriusciti, di proposte che il Comune di Novate Milanese ha cercato di fare per rendere appetibile. Il Sindaco ha detto che non sono stati neanche presi in considerazione. Ma di queste proposte la Minoranza non è stata minimamente non dico interpellata ma neanche informata. Quindi, adesso piangere sul latte versato piuttosto l’essere dispiaciuti: il problema è che si è dormito, si è dormito a lungo pensando che tutto ormai fosse dato per scontato e addirittura mi risulta che per quanto riguarda la Centrale di Cogenerazione qualcuno aveva anche fantasticato improbabili Centrali a biomassa, quindi dimenticando quello che era comunque un impegno che il Comune di Novate aveva sottoscritto. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Capogruppo di Uniti per Novate, Xxxxx Xxxxxxxxx.
La parola ora a Xxxxxxx Xxxxxxxx, Capogruppo della Lista Siamo con Guzzeloni.
Xxxxxxxx Xxxxxxx – Capogruppo Lista Siamo con Guzzeloni
Buonasera, sono Xxxxxxx Xxxxxxxx della Lista Siamo con Guzzeloni. Mi sembra inutile il ripetere quanto già detto attraverso l’Ordine del Giorno
presentato dalla Maggioranza e dalle comunicazioni del Sindaco. Invece vorrei soffermarmi sugli aspetti che hanno fatto da contorno alla storia della “Città della Salute”, infatti si sono spese tante parole e soprattutto anche parecchi soldi per far funzionare il Consorzio, nato il 28 ottobre del 2009 per coordinare le indennità … del Besta, dei Tumori e del Sacco a svolgere le funzioni di soggetto realizzatore del progetto, secondo la volontà espressa dalla Regione, in sintesi stazione appaltante dell’intervento della “Città della Salute”. In tutti questi anni le dichiarazioni più gettonate dai vari politici e tecnici che sono intervenuti più o meno sono state queste: “Tutto sarà fatto a tempo di record”, per un progetto del genere vale la pena fare sacrifici e i fuochi artificiali in un momento in cui dovremmo fare i conti con i tagli della Finanziaria. Il costo della “Cittadella” ammonta infatti a 521.000.000 di Euro ripartiti così come ha illustrato prima il Sindaco. Altra dichiarazione che è stata gettonata più volte rispetto a questo: “Attorno alla “Cittadella della Salute” nasceranno anche altre strutture: residence per i parenti, dei pazienti, appartamenti convenzionati per i ricercatori, studenti, personale sanitario, servizi e collegamenti; ci sarà spazio anche per il verde pubblico e per i parchi”. “Prima del 2015 – altra fase gettonata – sarà collegatissima la “Città della Salute” alla città, anche attraverso il potenziamento dei mezzi pubblici”. Il costo complessivo del progetto è sempre stimato in 521.000.000 suddiviso per come vanno spesi questi soldi. L’ultimo, invece, è riguardo ai tempi di esecuzione, l’ultima nota del luglio 2011 recita delle date diverse da quelle che diceva prima il Sindaco. Si diceva, appunto, che “entro il 31 ottobre 2011 sarà completato lo studio di fattibilità del nuovo Besta e Tumori funzionale all’avvio della gara, e sarà sottoscritto il nuovo atto integrativo dell’Accordo di Programma”. Stiamo parlando dell’Accordo di Programma che era stato siglato nell’aprile del 2009. Nell’Accordo di Programma – nell’Accordo di Programma non del 2009 ma del luglio 2011 – si diceva: “Entro il mese di novembre 2011 saranno acquisite le aree e sarà pubblicato il Bando di Gara per il nuovo Besta e Tumori, e per la realizzazione in concessione di costruzione e gestione. Entro il mese di luglio 2012 saranno individuati il progetto vincitore e i promotori e verranno avviati i lavori”. Sempre in questo cronoprogramma del luglio 2011: “Entro il mese di marzo 2015 sarà completato l’involucro degli edifici nel loro complesso; entro il marzo del 2016 saranno completati tutti i lavori”. In tutta questa storia, dal 2009 ad oggi, in tutti questi cronoprogramma che si sono succeduti, si è persa la ricerca, nel senso che adesso stiamo parlando della “Città della Salute” ma inizialmente si parlava della “Città della Salute della Ricerca e della Didattica”. Infatti quello che riguarda la ricerca è andato a finire – così dicono, per risparmiare del denaro pubblico e sinceramente mi risulta molto difficile crederci – al Centro di Nerviano che, a luglio quando dicevano queste
cose, dicevano che distava solo 10 chilometri dalla “Città della Salute”. Chiaramente adesso con il nuovo luogo non saranno più 10 chilometri ma saranno 20, saranno 30. Dicevo che mi risulta difficile credere che lo spostamento del luogo della nuova “Città della Salute” sia dovuto solo per risparmiare il denaro pubblico, soprattutto per quello che succede nella sanità lombarda. Nel ribadire la mia totale convinzione sulla necessità di costruire la nuova “Città della Salute”, vedremo poi il luogo, che sicuramente sarà scelto a seconda di chi offrirà di più e le opportunità e gli interessi che verranno messi sulla bilancia. Nel ribadire, appunto, questa mia convinzione nel costruire la nuova “Città della Salute”, constato comunque che le infrastrutture come collegamento ai servizi, la famosa e tanto decantata area Nord-Ovest di Milano dove doveva crescere la “Città della Salute”, rimane a secco per cui ci sognamo i collegamenti con il Sacco, ci sognamo eventuali collegamenti anche con l’EXPO e il centro della Fiera.
Presidente
Scusi, Consigliere, dovrebbe stringere, ha già sforato.
Xxxxxxxx Xxxxxxx – capogruppo Siamo con Guzzeloni
Non ho mai parlato così tanto, non mi sembrava, comunque finisco, finisco.
Presidente
Sette minuti ha parlato Xxxxxxxxx, sette minuti.
Xxxxxxxx Xxxxxxx – capogruppo Siamo con Guzzeloni
Xxx, comunque dico solo che la cosa che mi dispiace è che, appunto, di infrastrutture non ne abbiamo viste, sono stati spesi soldi per mantenere il Consorzio che poi è stato chiuso e che a rimetterci, come sempre, sono i Comuni, in questo caso il Comune di Novate. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Lombardi. Se nessun altro vuole intervenire. Consigliere Xxxxxx Xxxxxxxx, Capogruppo di IDV, Italia dei Valori.
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Grazie Presidente. Buonasera a tutti, Felisari di Italia dei Valori. Un commento veloce: provo una grande tristezza per quello che sta
succedendo relativamente alla “Città della Salute” perché da un lato, per alcuni aspetti, per molti aspetti, mi sembra un film già visto, forse da molti non conosciuto o dimenticato. Nel ’96 c’era un progetto bellissimo che si chiamava CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. Anche in quel caso doveva nascere un centro di eccellenza a livello mondiale, di strutture di quel tipo allora ce n’erano credo cinque in tutto il mondo, c’era … Giappone, California, Sudafrica e Ginevra presso il CERN. Tutti d’accordo, l’Ospedale e i Centri di Ricerca Oncologici di Milano e di Pavia, tutto quanto, progetto bellissimo, individuata l’area messa a disposizione, parliamo dell’Abbazia di Mirasole, a Opera, poi interviene una politica e fa danni. Allora, il CNAO non è mai nato e quindi quanta gente avrebbe potuto essere curata con quel sistema che – spreco dieci secondi – sono adroni prodotti da un acceleratori che colpiscono le cellule tumorali in maniera precisa senza distruggere i tessuti circostanti come fa la normale radioterapia. Non abbiamo avuto il CNAO perché è cominciato il rimpiattino di “no, ma non facciamolo a Mirasole, facciamolo da un’altra parte”. Morale: il CNAO non è nato. La “Cittadella della Salute” per certi versi mi ricorda la stessa cosa e mi ricorda anche che a prendere le decisioni a capo di tutto c’è lo stesso Presidente della Regione che c’era allora. Quindi è facile poi dare la colpa di omissione, di ritardi da parte del piccolo Comune di Novate, di fronte agli interessi che sono sicuramente molto grandi, decisamente superiori anche alla comprensione nostra, non solo alla nostra forza. Grazie.
Presidente
Ringrazio Xxxxxx Xxxxxxxx che è stato sintetico. Nessun altro vuole intervenire? Interviene Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx, capogruppo della Lega Nord.
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxxx – capogruppo Lega Nord
Buonasera a tutti, sono Aliprandi capogruppo della Lega Nord Padania. Allora in merito a quanto si è discusso fino a questo momento, come Lega Nord siamo sicuramente a favore della “Città della Salute” perché la riteniamo per i cittadini sicuramente una cosa importante e questo non possiamo dimenticarlo perché, Xxxxxx Xxxxxxxx ha detto bene, il discorso della salute non può passare in secondo piano. Ci sono però – e sono d’accordo con quello detto dal Consigliere Xxxxxxxxx – delle inefficienze da parte dell’Amministrazione del Comune di Novate, per cui crediamo che questo punto all’Ordine del Giorno un po’ voglia andare a mascherare quelle che sono state delle incompetenze che il Comune ha avuto in questo portare avanti … della “Città della Salute”, forse ha sottovalutato. Sicuramente la “Città della Salute” era un impegno importante per la città di Novate Milanese, un impegno che – a quanto ancora confermato prima dal Sindaco – si è andato a perdere. Grazie.
Presidente
C’è qualcun altro che vuole intervenire? Consigliere De Rosa, capogruppo del PDL
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Buonasera a tutti. Solo per la dichiarazione di voto, perché credo che l’intervento del Consigliere Xxxxxxxxx abbia chiarito non solo la posizione di Uniti per Novate ma quanto meno sicuramente anche la posizione del Gruppo del PDL. Se è vero che un Comune è sufficientemente grande e non piccolo per sedere al tavolo con altri partner grandi per sottoscrivere un accordo, è altrettanto vero che questo Comune si deve dimostrare grande in termini di responsabilità e nell’adempimento di quelli che sono gli accordi presi a livello sovracomunale con i soggetti con cui si sottoscrive un accordo che, appunto, è sovracomunale. Il motivo per cui non voteremo questo Ordine del Giorno è anche dovuto alla tempistica, cioè è evidente, assolutamente evidente, che questo Ordine del Giorno arriva a ridosso – peraltro con ulteriore colpevole ritardo – della notizia della disponibilità del Comune di Sesto San Xxxxxxxx ad ospitare parte della “Città della Salute” con altri partner quali Regione e Comune di Milano. Probabilmente se il Comune di Sesto San Xxxxxxxx non si fosse offerto per ospitare questa struttura, l’Amministrazione di Xxxxxx avrebbe continuato – come ha fatto negli ultimi due anni, dovendosene assumere la responsabilità – a mantenere sottosilenzio, sotto traccia quella che era tutta la fase che avrebbe potuto portare a mantenere gli impegni che Novate, ma anche altri soggetti, si erano presi per fare in modo che parte della “Città della Salute” interessasse anche il territorio novatese. Il fatto che il Consigliere Xxxxxxxxx abbia citato da parte del Comune l’inadempienza rispetto ad alcuni passaggi che l’Amministrazione avrebbe dovuto fare. Il fatto che nella parte finale della mozione si chiede alla Giunta di valutare quali saranno le ripercussioni in termini patrimoniali ma anche sull’impossibilità di procedere alla pianificazione urbanistica, che invece avrebbe dovuto essere una delle cose che questa Amministrazione nel corso del tempo avrebbe dovuto fare proprio per agevolare l’andare avanti di questo Accordo, cioè rende questa Amministrazione responsabile di aver scelto di chiamarsi fuori da questo Accordo. Oggi, soltanto perché c’è un altro Comune che si rende disponibile, noi torniamo a voler essere interessati. Crediamo che sia tardi e di conseguenza, pur dispiacendoci perché Novate ha perso sicuramente una grande occasione in termini infrastrutturali, in termini di crescita produttiva, economica e sicuramente di centralità rispetto a una zona che è già strategica all’interno della Provincia di Milano, voteremo contro questo Ordine del Giorno.
Presidente
Ringrazio il Consigliere De Rosa. La parola a Xxxxxxx Xxxxxxxx, capogruppo dell’UDC.
Xxxxxxx Xxxxxxxx – capogruppo UDC
Buonasera a tutti. Per la dichiarazione di voto, anche per quanto riguarda il Gruppo dell’UDC il voto sarà contrario a questo Ordine del Giorno, nonostante non siamo assolutamente contrari alla “Città della Salute”, dobbiamo con dispiacere constatare – vorremmo essere smentiti, però ad oggi dobbiamo constatare – che il progetto della “Città della Salute” è tramontato e purtroppo, ancora una volta…
(Intervento fuori microfono)
Xxxxxxx Xxxxxxxx – capogruppo UDC
Cosa?
Presidente
No, scusi, non può intervenire. (Intervento fuori microfono) Presidente
Scusate, quando parla un Consigliere vi prego … vi dico che non dovete intervenire, il rispetto di uno è il rispetto di tutti.
Xxxxxxx Xxxxxxxx – capogruppo UDC
Posso continuare?
Presidente
Certo.
Xxxxxxx Xxxxxxxx – capogruppo UDC
Grazie. Però, dicevo, il rammarico più grande è quello di constatare che nonostante siamo ormai arrivati a metà mandato, questa Amministrazione Comunale è rimasta ancora all’Opposizione, cioè quello che sa fare è stracciarsi le vesti, fare gli Ordini del Giorno, lamentarsi con tutti e con tutto, ma quando c’è da agire al momento giusto… Per ora non abbiamo ancora visto granché. Quindi, ripeto, io vorrei essere smentito però temo che sia tardivo l’intervento, mal organizzato e tardivo. Quindi anche il nostro voto sarà contrario. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Campagna. Se il Sindaco vuole replicare.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – Sindaco
Molto brevemente. Rilevo purtroppo, ancora una volta, affermazioni gratuite e faziose da parte dell’Opposizione che hanno l’unico scopo di mettere in cattiva luce l’avversario. In particolare, Consigliere Xxxxxxxxx, non giri la frittata, ci vuole un bel coraggio ad accusare il Comune di Novate Milanese di aver fatto decadere il progetto “Città della Salute” sull’area di via Alba.
(Intervento fuori microfono) Xxxxxxx Xxxxxxxxx – Sindaco No, no lasci perdere.
Presidente
Scusate, vale per tutti, quando parla una persona per educazione non potete intervenire.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – Sindaco
Comunque.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Per cortesia.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – Sindaco
La colpa non è di noi altri, certamente Xxxxxx non ha fatto nulla di quello che doveva fare. Allora, dico, ci vuole un bel coraggio a girare la frittata. Il Comune di Novate, Xxxxxxxxx sa benissimo, avendo fatto l’Assessore all’Urbanistica per tanti anni e avendo sottoscritto non lui ma il Sindaco di allora l’Accordo di Programma del 2009, che tutto era in mano al Consorzio, voluto dalla Regione Lombardia, di cui nessuno ha detto niente. La Regione Lombardia ha messo in piedi un Consorzio che ha buttato xxx 0 xxxxxxx x xxxxx di Euro per progetti preliminari, consulenze, studi, tutto è andato in fumo. Ma della responsabilità della Regione, che è la prima, nessuno ha detto niente. La colpa è del Comune di Milano, la colpa è del Comune di Novate. Guardate, le critiche certamente non piacciono mai, a me non piacciono le critiche, però qualche volta bisogna anche avere l’onestà intellettuale di saperle accettare. Certamente noi non siamo degli Amministratori perfetti, però questo veramente mi ha stupito, Xxxxx, mi ha stupito perché dare la responsabilità al Comune di Novate per il fallimento della “Città della Salute” questo è un girare la frittata bella e buona, è il Consorzio messo in
piedi dalla Regione che aveva in mano tutto. Ho detto prima quali sono gli Enti che hanno sottoscritto l’Accordo di Programma: Regione, Comune, Besta, Tumori, Città degli Studi. Il Comune di Novate in confronto a queste potenze era un microbo, è un microbo. Riversare sul Comune di Novate questa responsabilità mi sembra francamente eccessivo. L’unica cosa che mi rammarico è che passeranno ancora tanti anni e le spese continueranno ad aumentare, ammesso che nel maggio 2014, come ha detto Xxxxxxxxx, partiranno i lavori per la “Città della Salute” che ancora non si sa dove si farà. Voglio vedere, rispetto ai 520.000.000 previsti nel 2009 quanti poi se ne spenderanno, e questo perché adesso si è detto che mancavano 80.000.000 di Euro, tutto qua.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
No, non si può replicare è il regolamento.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
E allora è una discussione. (Intervento fuori microfono) Presidente
Allora, scusate, poi io passo per quello che… C’è un regolamento, si rispetta il regolamento, se no cambiamo il regolamento.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Ma non è un fatto personale, ha discusso di tutto. Non è personale.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
No, non si può, per regolamento no. (Intervento fuori microfono) Presidente
E grazie.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Xxxxxxxxx, scusi.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Consigliere Xxxxxxxxx, mettiamo ai voti. Lo sapete, abbiamo già sforato e probabilmente…
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Ma non esiste nella mia facoltà. Io ti concedo il minuto. Leggi il regolamento, allora il regolamento per voi va bene solo quando è per voi. Il Presidente è da una parte o dall’altra, in questo momento il Presidente è il Presidente, per cortesia, e fa rispettare i minuti, due minuti in più per parlare, ho dato i minuti. Non perdiamo tempo, possiamo andare a votare? Xxxx, per favore ai voti. Chi è d’accordo con l’Ordine del Giorno? Contrari? Astenuti? Approvato con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Passiamo al secondo Ordine del Giorno. Cosa c’è? Sì.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Presidente faccio solo rilevare che al di là della modalità con cui il regolamento stabilisce la discussione sugli Ordini del Giorno, esiste all’interno del nostro Regolamento Comunale, del Consiglio Comunale, un articolo 61 “Fatto personale”, che recita al comma 1: “Costituisce fatto personale l’essere attaccato sulla propria condotta o sentirsi attribuire fatti ritenuti non veri od opinioni e dichiarazioni diverse da quelle espresse. Il Consigliere che domanda la parola per fatto personale – e finisco, ormai mi ha dato la parola mi faccia finire – deve precisarne i motivi. Il Presidente decide se il fatto sussiste”.
Presidente
Sì, siamo nel punto 2. Il 61 lo so… (Intervento fuori microfono) Presidente
Il fatto personale chi lo dice che è?
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
“Se il Consigliere insiste – Presidente, signor Presidente – se il Consigliere insiste anche dopo la pronuncia negativa del Presidente, decide il Consiglio, senza discussione, con votazione palese”. Saremmo andati sotto lo stesso però, almeno, avremmo salvaguardato l’istituzionalità di quest’Aula e glielo ribadisco ancora, anche su questa cosa in questo momento.
Presidente
Ti ho concesso di parlare adesso? Quando si può, si può.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Sì, va bene, brava tusa, dai, dai brava tusa, andemm avant inscì.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Secondo Ordine del Giorno. (Intervento fuori microfono) Presidente
Sì, si può, va bene.
PUNTO N. 2
ORDINE DEL GIORNO CONCERNENTE ALLOGGI DI PROPRIETA’ DELLE COOPERATIVE A PROPRIETA’ INDIVISA E ALIQUOTA IMU PRESENTATO DA PD, ITALIA DEI VALORI, NOVATE VIVA E SIAMO CON GUZZELONI.
Presidente
Ordine del Giorno concernente alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa e aliquota IMU presentato dal PD, Italia dei Valori, Novate Viva e Siamo con Guzzeloni. Come Regolamento, quando si discutono gli Ordini del Giorno c’è un’ora. Chi è d’accordo? Siccome c’è gente che probabilmente è venuta per questo Ordine del Giorno, possiamo sforare l’ora sì o no? Alza la mano chi dice sì. Allora si va avanti con l’Ordine del Giorno concernente alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa e aliquota IMU presentato da PD, Italia dei Valori, Novate Viva e Siamo con Guzzeloni.
La parola a Xxxxxxxx Xxxxx del PD.
Xxxxx Xxxxxxxx – consigliere PD
Sì, grazie Presidente. Sono Xxxxxxxx Xxxxx del Partito Democratico. Darò lettura del testo dell’Ordine del Giorno che abbiamo presentato, riguardante l’IMU, la questione dell’IMU delle Cooperative a proprietà indivisa e poi vorrei un po’, così, motivare le ragioni per cui abbiamo presentato questo Ordine del Giorno. “Ordine del Giorno concernente alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa e aliquota IMU. Visto che il Regime ICI precedente riconosceva gli alloggi di proprietà delle Cooperative di abitazione a proprietà indivisa, assegnati ai propri soci, il medesimo regime applicato alle abitazioni principali e loro pertinenze; considerato che il comma 10 dell’art. 13 del Decreto 201 del 6 dicembre 2011 riconosce agli alloggi e loro pertinenze, adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari delle Cooperative Edilizie a proprietà indivisa, la detrazione compresa la maggiorazione dell’IMU prevista per le abitazioni principali e loro pertinenze ma non la corrispondente aliquota ridotta; ritenuto che andrebbe evitata una disparità di trattamento tra possessori di immobile utilizzato come abitazione principale, che usufruirebbe dell’aliquota base dello 0,40% che potrebbe scendere fino a 0,20%, e il socio assegnatario di un alloggio in godimento d’uso da una Cooperativa a proprietà indivisa, che sarebbe penalizzato con il pagamento alla Cooperativa di un’imposta calcolata con l’aliquota base dello 0,76%, che con deliberazione del Consiglio Comunale potrebbe arrivare a 1,06%; vista la funzione di servizio di interesse generale svolta dagli alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa, in quanto unità residenziali in locazione permanente, finalizzate a ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari svantaggiati che non sono in grado di accedere alle locazioni di alloggi nel libero mercato e a promuovere l’offerta di case in affitto a canone contenuto; impegna la Giunta Comunale ad attivarsi presso il Governo affinché anche agli alloggi di proprietà delle Cooperative di abitazione a proprietà indivisa, assegnate ai propri soci, sia riconosciuto il medesimo trattamento fiscale degli immobili dei privati cittadini, adibiti ad abitazione principale con l’applicazione dell’aliquota ridotta dello 0,40% nonché alla detrazione compresa la maggiorazione”. Dunque, questo il testo dell’Ordine del Giorno. Qualche considerazione proprio per spiegare le ragioni per cui abbiamo deciso come forze di Xxxxxxxxxxx di presentare questo Ordine del Giorno in questo Consiglio Comunale. Innanzitutto credo sia importante considerare le case delle Cooperative a proprietà indivisa delle case… direi che considerare queste case come seconde case sia una scelta incomprensibile, in contrasto con gli scopi delle Cooperative stesse, cioè offrire soluzioni abitative a canone calmierato a coloro che non sono in grado di sostenere i costi del mercato
immobiliare. Questa problematica riguarda tutte le realtà cooperative che si stanno mobilitando per sollecitare il Governo a rendere più esplicita una normativa che appare piuttosto nebulosa. Infatti è necessaria una precisazione legislativa che dia certezze definitive, nel senso di riconoscere esplicitamente l’aliquota prima casa agli alloggi locati di proprietà delle Cooperative. Tutte le realtà cooperative si stanno muovendo e si stanno mobilitando, sappiamo che lunedì 19 marzo c’è stato a Milano un incontro molto partecipato a cui erano presenti molte realtà cooperative per chiedere al Governo, appunto, la modifica di questo articolo del Decreto ed anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle gravi problematiche che l’imposizione dell’IMU seconda casa avrebbe. È stata, credo, una mobilitazione condivisa da tutte le organizzazioni cooperative e quindi che hanno espresso giustamente una posizione unitaria formulando formalmente al Governo questa richiesta, cioè di riconoscere come prima casa i loro alloggi. È evidente a tutti la grave conseguenza del mancato riconoscimento come prima casa di queste abitazioni che ricadrà, come ulteriore pesante onere, su una fascia di persone economicamente e socialmente deboli, soprattutto in un momento di forte crisi come quello in cui stiamo vivendo. L’ultima considerazione, ma non ultima per importanza, è sicuramente questa: la realtà delle Cooperative a proprietà indivisa è molto diffusa nel nord Italia, se pensiamo che a Milano e provincia si calcolano circa 20.000 famiglie residenti negli alloggi di queste Cooperative ed è una realtà che noi conosciamo bene perché Novate è un esempio della presenza di Cooperative. Abbiamo due Cooperative storiche, cioè la Benefica e Casa Nostra, dove possiamo vedere veri e propri quartieri residenziali che non sono solo luoghi abitativi, ma anche centri di socialità. Allora, credo che sia importante condividere e sostenere, anche in questa sede istituzionale, questa forte richiesta del mondo cooperativo, riconoscendo così non solo la legittimità della richiesta ma anche il valore dell’esperienza cooperativa. Proprio per questo auspichiamo, come Partito Democratico ma anche come Forze di Xxxxxxxxxxx, che questo Ordine del Giorno possa trovare condivisione fra tutte le forze politiche qui rappresentate nell’interesse dei tanti cittadini novatesi che usufruiscono degli alloggi delle nostre Cooperative e che sostengono la realtà cooperativa.
Presidente
Grazie a Xxxxxxxx Xxxxx. Qualcun altro vuole intervenire? Xxxxxx Xx Xxxx, capogruppo del PDL.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Io chiedo scusa, in verità non è sul punto. Volevo chiedere se per la prosecuzione dei lavori vige una modalità diversa di votazione, nel senso
che all’Opposizione non è stato chiesto di esprimersi sul voto e capire anche come avete registrato il voto dell’Opposizione che non si è espresso.
Segretario generale
Consigliere, in effetti ha ragione. Io non ho formalmente rilevato questo perché in realtà non occorreva la votazione perché eravamo dentro l’ora. Di poco, molto di poco.
(Intervento fuori microfono)
Segretario generale
Esatto. Per quello, diciamo, ho visto… eravamo lì, lì. Siamo entrati nell’ora per un minuto e mezzo, però siccome avevo effettivamente regolato…
(Intervento fuori microfono)
Segretario generale
Io ho il mio orologio, Presidente. Avevo regolato e allora ho verificato, quindi ho visto che il Presidente, diciamo ho lasciato proseguire così.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Non l’abbiamo chiamata noi la votazione quindi, comunque, chiediamo che qualora dovesse risultare dal verbale una votazione, il voto dell’Opposizione venga registrato come astensione.
(Intervento fuori microfono)
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Va bene. Grazie, Segretario.
Presidente
Capogruppo della Lega Nord, Xxxxxxxxx Xxxxxxx, la parola a lui.
Xxxxxxxxx Xxxxxxx – capogruppo Lega Nord
Allora, in merito al punto sull’IMU, sicuramente come Lega Nord siamo favorevoli al punto all’Ordine del Giorno presentato. Ci fa altrettanto piacere che questa Amministrazione finalmente abbia avuto attenzione nei confronti di cittadini che forse avevano bisogno, perché sembra che il tutto sia scaturito dopo che la Lega Nord abbia intrapreso un certo tipo di percorso sul territorio novatese. Mi fa piacere anche comunicare che in questo momento la Commissione Bilancio del Senato sta portando avanti
un emendamento presentato dalla Lega sul discorso di prima casa e non di seconda casa per tutte quelle che sono le Cooperative indivise. Quindi l’intento nostro è quello sicuramente di salvaguardare i cittadini e soprattutto quelle classi di persone che hanno bisogno di avere attenzione, non soltanto magari in periodo elettorale, come qualcuno voleva far credere che abbiamo fatto noi, visto che mancano oltre due anni alle elezioni ma, evidentemente, ci sia proprio il vero bisogno da parte dei cittadini di avere delle risposte da parte della politica, che magari hanno anche votato e sostenuto. Grazie.
Presidente
Ringrazio il capogruppo della Lega Nord. Se qualcun altro vuole intervenire. Xxxxxx Xxxxxxxx, capogruppo Italia dei Valori.
Xxxxxx Xxxxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Grazie, Presidente. Felisari, Italia dei Valori. La nuova legge considera le case a proprietà indivisa e perfino le case popolari dell’ALER e quelle comunali, non come prime case ma come seconde case. Questa sintesi ricavata dalla stampa dimostra benissimo l’anomalia, l’assurdità di questa legge che va a penalizzare proprio chi vive in una casa a proprietà indivisa e non mi riferisco solo alle Cooperative, sono citati anche l’ALER e le case comunali. Va a penalizzare la gente che non può permettersi di avere una casa di proprietà. Tratta queste case come seconde case. E allora mi viene in mente la battuta che ho trovato scritta da un “socio Benefica” in uno dei quartieri che dice: “Xxxx Xxxxxxxx Xxxxx, se la mia casa in Cooperativa a proprietà indivisa è la seconda casa, dimmi dov’è l’altra che ho, perché così libero quella di “Benefica” e ci vado a vivere, e diventa la mia prima casa e pagherò di meno di tasse”. Sinceramente mi fa specie che un Governo fatto di docenti, di luminari, di fior di professori possa fare uno scivolone di questo tipo. Andare a penalizzare ancora una volta fasce di cittadini più deboli o meno forti – leggiamola come vogliamo – è veramente qualcosa che suona tanto del … È per questo che noi sosteniamo questo Ordine del Giorno e sosteniamo con forza la tesi che chi … prima casa a proprietà indivisa qualunque sia
– ALER, Comune o Cooperative – debba vedersi riconosciuta l’abitazione come la prima casa, anche perché nella grande maggioranza delle volte è l’unica casa di cui dispone. Grazie.
Presidente
Ringrazio il capogruppo di Italia dei Valori. La parola a Xxxxxx Xx Xxxx, capogruppo del PDL.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Riallacciandomi all’ultimo intervento del capogruppo Xxxxxxxx, io volevo condividere con il Consiglio delle riflessioni, anticipando che queste riflessioni vorrebbero portare a una modifica dell’Ordine del Giorno. Io chiedo scusa se l’altra sera poi in riunione di Capigruppo non abbiamo avanzato queste riflessioni, che di certo non sono maturate nel giro di 48 ore ma che, comunque, non erano sufficientemente mature per la riunione Capigruppo perché l’argomento non è poi così semplice come può sembrare. Lo spirito dell’Ordine del Giorno è assolutamente condivisibile, è talmente condivisibile che – come faceva notare anche il capogruppo di Italia dei Valori – nell’esercizio di informarsi ulteriormente su quello che avevano partorito questi professori chiamati a salvare l’Italia, hanno messo in campo rispetto all’IMU, quindi reintroducendo in pratica la vecchia ICI, che anche l’ALER, piuttosto che le case comunali rientrano nella tipologia per cui è prevista la detrazione come per tutti gli altri dell’IMU ma non è prevista la cosiddetta aliquota agevolata che invece è prevista per tutte le prime case e che, con la vecchia ICI addirittura, aveva per la prima casa una esenzione. Inoltre, sempre con riferimento viceversa alle detrazioni, nell’andare a leggere con più attenzione il provvedimento, si scopre anche che i Comuni hanno la facoltà di considerare come prima casa, ai fini IMU, gli immobili posseduti da anziani o disabili, che acquisiscano la residenza in istituti di ricovero permanente, a condizione che l’immobile non venga dato in locazione, che è un altro argomento che noi mettiamo sul piatto della discussione, quindi la possibilità di prevedere queste detrazioni che, viceversa, non è detto poi insomma che vengano prese in considerazione. Altro discorso è invece sull’aliquota. Sappiamo che sono state stabilite delle aliquote, però sappiamo anche che la legge nazionale consente di alzare o diminuire queste aliquote. Con la vecchia ICI chi aveva in casa un diversamente abile, aveva delle detrazioni maggiorate, oggi così non è, cioè è prevista un’unica detrazione e una detrazione ulteriore di 50 Euro per ogni figlio fino a 26 anni, che però il nucleo possa dimostrare che non solo è residente ma anche domiciliato presso quel nucleo familiare e quella casa, e non esiste più niente. Poi hanno preso un po’ della vecchia ICI, un po’ hanno fatto le innovazioni, un pastrocchio che – come è stato detto anche dalla prima firmataria di quest’Ordine del Giorno – in un momento di crisi sicuramente non va incontro a chi viceversa ha reale bisogno in questo momento. L’Ordine del Giorno sicuramente salvaguarda e vuole andare ulteriormente a valorizzare il ruolo svolto dal mondo cooperativo edilizio, non solo sul territorio di Novate ma in gran parte del territorio nazionale. Riteniamo però che insieme a questa realtà sociale, sicuramente di utilità in particolare per il territorio che ci interessa, vadano assimilate le case ALER che sono presenti sul territorio novatese. La possibilità di prendersi come impegno – che peraltro è una possibilità che sta in capo al Comune e a cui non dobbiamo neanche
demandare al Governo – di inserire la detrazione a favore dicevo, appunto, di anziani e disabili per una certa particolare fattispecie, ed inserire comunque in un Ordine del Giorno l’impegno dell’Amministrazione Comunale relativa alle aliquote che vadano a salvaguardare, proprio come è già stato detto in un particolare momento storico del paese e di cui anche Novate fa parte, categorie svantaggiate come nuclei familiari che hanno diversamente abili in casa, che già devono sostenere dei costi comunque superiori a chi ha dei figli che viceversa diversamente abili non sono; che ha persone anziane che ha scelto di tenere in casa, persone anziane invece che ricoverarle presso istituti e spesso abbandonandoli a loro stessi; e magari altre categorie svantaggiate o comunque alle quali è necessario, oggi più che mai, porre un occhio di riguardo. Quindi la richiesta che facciamo è quella di modificare l’Ordine del Giorno in una mozione individuando, cioè scorporandola e individuando quelle che sono le competenze comunali sulle quali questa Amministrazione si può già prendere degli impegni oggi, piuttosto che tra qualche giorno, se vogliono prendersi qualche giorno per riformulare il testo, e quali sono invece gli impegni che chiediamo al Governo. Anche perché è vero che al Senato c’è in discussione questo ennesimo emendamento presentato da un Gruppo Parlamentare, vero è che sono già stati fatti e presentati diversi emendamenti sull’IMU, anche con riferimento… io conosco quello poi con riferimento all’ALER perché mi è stato segnalato, bocciato dalla Camera dei Deputati. Cioè è evidente che questo Governo che ha chiesto la fiducia già in diverse occasioni, proprio per evitare che gli emendamenti di chi poi si deve sottoporre al giudizio popolare, a differenza dei tecnici, andassero a stravolgere quelli che erano gli interventi da loro previsti, cioè trovo non dico inutile ma trovo superfluo, come prenderci un po’ in giro, chiedere oggi – ormai agli inizi di aprile – al Governo di fare un passo indietro sapendo che quasi sicuramente non lo farà. Noi abbiamo la possibilità, nel nostro piccolo, perché sicuramente i margini di manovra in capo alle Amministrazioni locali non sono tante, però nel nostro piccolo abbiamo la possibilità di andare ad aiutare chi realmente oggi ha bisogno e credo che questa opportunità non la debba perdere né la Maggioranza e né l’Opposizione.
Presidente
Ringrazio la Consigliera De Rosa. Qualcun altro vuole intervenire? Scusate un attimo, per quello che ha detto la De Xxxx, metterei ai voti dei
Consiglieri se può rispondere l’Assessore di competenza. E no, scusi, il Consiglio è sovrano perché lui non potrebbe rispondere, quindi.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
O, se non ci sono obiezioni, senza voto. Non so, vedete voi. Ossia: di quello che hai detto tu adesso, l’Assessore competente potrebbe rispondervi o no? Altrimenti mettiamo in votazione.
Segretario generale
Chiedo scusa.
(Intervento fuori microfono)
Segretario generale
No, allora, il Regolamento letteralmente letto in materia di Ordine del Giorno prevede semplicemente l’intervento del presentatore e dei capigruppo. Siccome su questo tema che lei sollevava, Consigliera, c’era l’Assessore al Bilancio che in materia di Regolamento IMU intendeva offrire un contributo alla discussione, non essendo previsto l’intervento dell’Assessore ordinariamente nella trattazione degli Ordini del Giorno, chiedevo al Presidente di acquisire l’eventuale consenso vostro a un breve intervento dell’Assessore. Non lo metterei ai voti nel senso che è irrituale, chiederei se da parte vostra non vi sono obiezioni. Se vi sono obiezioni secondo me il Consiglio non è che cambia le regole votando e quindi non parla l’Assessore. Ditemi voi come ritenete.
(Intervento fuori microfono)
Io non ho capito precisamente qual è la proposta. Cioè se non votiamo questo Ordine del Giorno.
(Interventi fuori microfono)
Presidente
Scusate un attimo. Siccome nel prossimo Consiglio…
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Scusate un attimo, nel prossimo Consiglio Comunale si discuterà di questa cosa. Allora, adesso, secondo me, rimaniamo…
(Intervento fuori microfono)
Presidente
No, l’Ordine del Giorno va approvato, se lo volete approvare.
Posso? Allora…
Presidente
Dopo, per questa discussione che stiamo facendo volevo far parlare l’Assessore, siccome in Consiglio Comunale tutta la storia dell’IMU sarà nel prossimo Consiglio Comunale. Il Regolamento IMU sarà votato nel prossimo Consiglio Comunale, aspettiamo il prossimo Consiglio Comunale per discutere quello che ha detto lei, l’Assessore non potrà dir due righe adesso, se vi va bene così.
Ma, io sarei allora per votare…
Presidente
Adesso votiamo questo.
Okay. Eventualmente se è possibile fare anche un’integrazione con un ultimo punto.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Allora, se volete, sospendiamo un attimo il Consiglio e chiariamo un attimo le idee e via.
Cioè, no…
Presidente
Sospendiamo il Consiglio un attimo, andiamo in Sala Giunta e discutiamo di queste proposte.
(Interventi fuori microfono)
Presidente
La Seduta è sospesa per cinque minuti.
(La Seduta viene sospesa)
Presidente
Sono le 22.55, riprendiamo il Consiglio Comunale e il Segretario fa nuovamente l’appello.
Segretario generale – appello nominale
Sì, velocemente, chiedo scusa.
(Appello nominale)
Diciotto presenti. Grazie Presidente. (Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxx Xx Xxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx assenti).
Presidente
Ritorniamo al secondo punto all’Ordine del Giorno. La parola al capogruppo del PDL, Xxxxxx Xx Xxxx, che detterà le integrazioni che sono state fatte su questo Ordine del Giorno.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Allora l’oggetto dell’Ordine del Giorno diventa: Ordine del Giorno aliquota IMU concernente alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa e dell’Ente pubblico di natura economica ALER e di altre tipologie di abitazioni popolari. Nel senso che siccome non conosciamo il regime che è applicato anche su altre tipologie come INPDAP, piuttosto che case comunali, abbiamo preferito includerle che non escluderle rincorrendo poi magari nell’errore. Il testo diventa: “Visto che il regime ICI precedente riconosceva agli alloggi di proprietà delle Cooperative di abitazione a proprietà indivisa e a quelli dell’Ente pubblico di natura economica ALER, e di altre tipologie di abitazioni popolari, ai propri soci il medesimo regime applicato alle abitazioni principali e loro pertinenze; considerato che il Decreto n. 201 del 6 dicembre 2011 riconosce agli alloggi le loro pertinenze adibite ad abitazione principale del socio assegnatario delle Cooperative edilizie a proprietà indivisa e dell’Ente pubblico di natura economica ALER, e di altre tipologie di abitazioni popolari la detrazione compresa la maggiorazione dell’IMU, prevista per le abitazioni principali e loro pertinenze ma non la corrispondente aliquota ridotta; ritenuto che andrebbe evitata una disparità di trattamento tra possesso di immobile utilizzato come abitazione principale, che usufruirebbe dell’aliquota base dello 0,40%; visto che la funzione di servizio e di interesse generale svolta dagli alloggi di proprietà delle Cooperative a proprietà indivisa e
dell’Ente pubblico di natura economica ALER, e di altre tipologie di abitazioni popolari finalizzate a ridurre il disagio abitativo di nuclei familiari svantaggiati, che non sono in grado di accedere alla locazione di alloggi nel libero mercato e a promuovere l’offerta di case in affitto a canone sostenuto; impegna la Giunta Comunale ad attivarsi presso il Governo affinché agli alloggi di proprietà delle Cooperative di abitazioni a proprietà indivisa assegnati ai soci dell’Ente pubblico di natura economica ALER e di altre tipologie di abitazioni popolari sia riconosciuto il medesimo trattamento fiscale degli immobili dei privati cittadini adibiti ad abitazione principale, con l’applicazione dell’aliquota ridotta dello 0,40% nonché alla detrazione compresa la maggiorazione. Il Consiglio preannuncia una propria mozione su possibili detrazioni di competenza comunale relativa a ulteriori categorie svantaggiate e sulla possibilità di prevedere aliquote agevolate per categorie svantaggiate”. Cioè, nel caso in cui questo Ordine del Giorno diventasse per il Governo carta straccia, l’Amministrazione Comunale si impegna a prevedere sia la detrazione per queste categorie di abitazioni specificate nell’Ordine del Giorno e comunque a prevedere aliquote agevolate per il caso previsto comunque già dal Decreto del Governo, anziani e disabili che stanno in strutture di ricovero in modo permanente e che hanno un alloggio che comunque non deve essere in affitto, e per altre categorie svantaggiate che l’Amministrazione deciderà di individuare. Grazie.
Segretario generale
…Ordine del Giorno o se il Consiglio ritiene direttamente l’Ordine del Giorno così come è stato emendato.
Presidente
Allora, mettiamo ai voti l’Ordine del Giorno così come è stato emendato, come ha detto adesso la Consigliera De Rosa.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? L’Ordine del Giorno numero due è stato votato all’unanimità.
PUNTO N. 3
PROROGA CONVENZIONE PER LA GESTIONE DEL P.L.I.S. – PARCO DELLA BALOSSA – COMUNE DI NOVATE MILANESE E COMUNE DI CORMANO.
Presidente
Terzo punto all’Ordine del Giorno: Proroga convenzione per la gestione del P.L.I.S. – Parco della Balossa – Comune di Novate Milanese e Comune di Cormano.
La parola all’Assessore Corbari.
Xxxxxxx Xxxxx – assessore
Sì, buonasera a tutti. Il 2 aprile di quest’anno scade la Convenzione tra i Comuni di Novate e Cormano per la gestione del…
Presidente
Scusi un attimo, cos’è che dice?
(Intervento fuori microfono)
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Parlo a nome di tutta la Minoranza, in relazione anche a quello che era stata la richiesta. C’è stata una corrispondenza abbastanza intensa e vivace per quanto riguarda questi punti all’Ordine del Giorno e specificatamente per quanto riguarda il punto 3, 4, 5 e 6. Abbiamo fatto presente alla Conferenza dei Capigruppo la richiesta di un rinvio poi, in Conferenza dei Capigruppo, c’è stato detto che il 3, 4 e 6 comunque dovevano essere discussi e c’è una risposta rispetto al 5. Allora, sul 3, 4 e
6 comunque la posizione di Xxxxxxxxx è che non partecipiamo alla discussione, quindi neanche rispetto alla votazione, lo facciamo non dico a malincuore però… Peraltro su temi che sicuramente avrebbero potuto avere anche il nostro assenso. Però, proprio per rimarcare l’importanza che riteniamo debbano avere le Commissioni, vogliamo sottolineare questa posizione forte. Per cui, adesso l’Assessore di fatto presenta, ma noi non interverremo né sul punto 3 né sul 4 e neanche sul punto 6. Sul 5 adesso attendiamo di capire qual è l’intendimento del Consiglio Comunale. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Xxxxxxxxx. La parola all’Assessore Corbari.
Xxxxxxx Xxxxx – assessore
Allora, come dicevo, il 2 aprile scade la Convenzione tra i Comuni di Novate e Cormano per la gestione del Parco locale di interesse sovracomunale della Balossa. Oggi, con la Delibera che portiamo in Consiglio Comunale, proponiamo di andare a prorogare la convenzione tra i due Comuni andando quindi a trarre un Bilancio positivo di questa esperienza di un Parco che sta finalmente nascendo dopo le comprensibili
difficoltà iniziali. È stato approvato negli ultimi anni un regolamento d’uso del Parco; in aprile tornerà finalmente l’acqua dei Villoresi dopo i lavori di riattivazione dei fontanili presenti nel Parco; sono stati in autunno piantumati i bordi delle piste ciclabili; abbiamo aderito al progetto RICONEXPO nell’ambito della Rete Ecologica Regionale che comprende anche la proposta di scavalco della Rho-Monza per l’unione del Parco della Balossa con il Parco delle Groane. Importante poi è stato il lavoro effettuato – e che si sta ancora effettuando – di armonizzazione dei futuri PGT tra i Comuni di Novate e Cormano, ovviamente considerando il Parco della Balossa come un Ambito unitario. La valutazione, quindi, è positiva e proponiamo una proroga della convenzione fino al 31/12/2013 chiedendo, però, un mandato per valutare l’accorpamento del Parco della Balossa a uno dei due Parchi regionali per andare ad aumentare notevolmente le tutele di un’area residuale troppo importante per la dotazione naturalistica dell’area metropolitana milanese, vincoli che, secondo noi, si rendono necessari e indispensabili per preservare un’area dalla futura voracità economica dei Comuni, data anche dalla crisi e dai continui tagli del Governo, e dalla speculazione edilizia. Per cui, quello che chiediamo noi oggi è un mandato per andare a valutare l’opportunità di confrontarsi con i due Parchi regionali per valutare un accorpamento dopodiché, ovviamente, si dovrà ritornare in Consiglio per decidere se aderire o no. Quindi la Delibera propone un rinnovo della convenzione così com’è, insomma, e un mandato alle Amministrazioni Comunali e al Parco per valutare un accorpamento ad uno dei due Parchi regionali quindi o Parco Nord o Parco delle Groane per andare ad aumentare le tutele di quest’area secondo noi fondamentale, non solo per Novate e Cormano ma tutta per l’area metropolitana di Milano. Delibera che verrà approvata identica se, ovviamente, i due Consigli Comunali l’approveranno, sia nel Comune di Novate che nel Comune di Cormano.
Presidente
Ringrazio l’Assessore Corbari. La parola al Consigliere Zucchelli, Capogruppo di Uniti per Novate.
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Vorrei che fosse formalizzata dall’Assemblea del Consiglio la richiesta che io faccio, a nome di tutta la Minoranza, per quanto riguarda il non rinvio del punto dell’Ordine del Giorno, cioè che venga votato. Noi rimaniamo presenti però non partecipiamo alla discussione. Ripeto, relativamente al punto 3, 4 e 6, poi in attesa sul 5. Okay? E quindi questo era l’accordo, anzi il disaccordo.
Segretario generale
In sostanza il Consigliere reitera la richiesta di rinvio e quindi, conseguentemente, a termini di Regolamento, sulla richiesta di rinvio si esprime il Consiglio a votazione. Perciò, Presidente, dovremmo mettere ai voti la richiesta di rinvio.
Presidente
Chi è che vuole rinviare gli Ordini? Cioè votiamo per rinviare gli Ordini, secondo la proposta del Consigliere Xxxxxxxxx, 3, 4, 5 e 6, giusto?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Per i punti 3, 4 e 6, chi vuole il rinvio? Chi non vuole il rinvio? Astenuti? 6 favorevoli al rinvio. 11 contrari. Il Consiglio può proseguire.
Qualcuno vuole intervenire? Se nessuno vuole intervenire mettiamo ai voti il punto n. 3: Proroga convenzione per la gestione del P.L.I.S. – Parco della Balossa – Comune di Novate Milanese e Comune di Cormano. Favorevoli? Contrari? Astenuti?
Per l’immediata esecutività. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Il Consiglio approva il punto n. 3.
PUNTO N. 4
APPROVAZIONE ALLEGATO ENERGETICO AMBIENTALE AL REGOLAMENTO EDILIZIO.
Presidente
Quarto punto: Approvazione allegato Energetico Ambientale al Regolamento Edilizio. La parola all’Assessore Xxxxxxx Xxxxxxx.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Grazie Presidente, buonasera. Il Comune di Novate Milanese, come sapete, è capolista con i Comuni di Baranzate e Cormano insieme ai quali ha ottenuto il finanziamento di Fondazione Cariplo per poter dare corso alla definizione di azioni concrete che puntassero alla riduzione dei consumi energetici. Questa azione si concretizza attraverso i piani di azione per l’energia sostenibile, i cosiddetti PAES. L’approvazione del Regolamento Energetico è uno dei primi passi previsti, volto ad intervenire su quasi il 50% dei consumi totali che riguarda il settore residenziale. Quindi i consumi totali di tutto il Comune, di cui il 50%
sono attribuibili a residenziale. Con il materiale in Delibera è stato trasmesso un utilissimo documento di sintesi e di presentazione del Regolamento al preciso scopo di agevolare la lettura del più corposo documento in approvazione. Gli obiettivi di questo documento sono, appunto, l’utilizzo razionale delle risorse energetiche; l’implementazione edilizia a energia quasi zero, quindi la direzione in cui ci si sta muovendo oramai in tutto il mondo per arrivare al rispetto dei nuovi obiettivi di risparmio energetico; l’incremento dell’utilizzo di energia rinnovabile a copertura dei fabbisogni termici ed elettrici degli edifici; la riduzione di emissioni in atmosfera di CO2, principale causa delle …; buona qualità dell’area e degli ambienti confinanti e quindi del confort ambientale interno alle abitazioni. Quindi, sostanzialmente, questi sono gli obiettivi generali, grazie anche all’impegno dell’Amministrazione che ha ricercato i fondi per realizzare questi documenti che, diversamente, avrebbero lasciato il Patto dei Sindaci come una pura dichiarazione di intenti di fronte alle scarse risorse per poter attuare questi programmi. Quindi, in questo ambito, ci ha supportato Fondazione Cariplo con il finanziamento e Ambiente Italia che ha collaborato nella redazione del documento del Regolamento energetico. Questo documento costituisce un allegato sostanzialmente al Regolamento Edilizio - di cui diventa parte integrante - e sarà illustrato nel mese di aprile, in una serie di eventi che verranno pubblicizzati, principalmente con gli operatori del settore che quindi saranno coloro che saranno direttamente interessati e saranno gli attori di questo cambiamento. Da rilevare poi una parte di incentivazione messa in campo all’interno del documento per incentivare, appunto, la ristrutturazione edilizia e non soltanto le nuove edificazioni. Lascio a voi la discussione e se volete approvare questo documento. Grazie.
Presidente
Ringrazio l’Assessore Potenza. Se qualcuno vuole intervenire. La parola al Consigliere De Rosa, Capogruppo del PDL.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Io non entro nel merito del dibattito sul punto. Era soltanto per chiedere se, almeno in questa sede, è possibile avere sia al mio indirizzo che all’indirizzo del Consigliere Orunesu e del Consigliere Xxxxxxxxx, da parte dei Presidenti di Commissione – il Consigliere Cecatiello e il Consigliere Pucci – motivazione del perché i due Presidenti non hanno ritenuto di rinviare la Commissione Consiliare. Mi spiego: il Consigliere Xxxxxxxxx e il Consigliere Xxxxxxx hanno inviato una lettera in cui chiedevano il rinvio della Commissione e non entro neanche nel merito delle motivazioni che erano in quella lettera, come ho già avuto anche modo di scrivere nella mail che ho inviato successivamente a una risposta. A
questa lettera ha risposto l’unica persona che non era nell’indirizzario cioè l’Assessore Potenza che, peraltro, colgo l’occasione – anche se nella mia mail non l’ho scritto – di ringraziare per una risposta che, comunque, da qualcuno è arrivata seppur non titolato a rispondere rispetto ai lavori di Commissione.
Presidente
Scusa, però, voi avevate detto prima che non partecipavate.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Infatti io non sto partecipando all’Ordine del Giorno.
Presidente
Adesso parlate.
(Intervento fuori microfono)
Presidente
Come no? Prima dici che stai fuori, poi, scusa, qua parliamo uno alla volta prima di tutto. A un certo punto avete detto prima: “Noi non partecipiamo alla riunione”, giusto? E adesso…
Non partecipiamo ma stiamo dentro. (Intervento fuori microfono) Segretario generale
Allora, effettivamente i Consiglieri possono sempre cambiare la propria opinione. Ma siccome lei, Xxxxxxxxxxx, sta precisando che in realtà non sta intervenendo sul punto all’Ordine del Giorno, effettivamente il Presidente le sta facendo rilevare che le discussioni avvengono sul punto all’Ordine del Giorno. Quindi lei, in questo momento, sta parlando di un argomento che non è all’Ordine del Giorno ed ecco perché il suo intervento non dovrebbe proseguire. Lei in questo momento non sta svolgendo un intervento sulla discussione in essere. Quindi o ha una questione pregiudiziale o ha un fatto personale, oppure deve parlare dell’argomento in discussione, altrimenti il suon intervento non è ammissibile.
Presidente
Xxx è che vuole intervenire? Se non interviene nessuno… La parola a Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Consigliere del PD.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – consigliere PD
Per quanto concerne l’Allegato Energetico Ambientale al Regolamento edilizio noi, come Partito Democratico, lo valutiamo positivamente. Le ragioni sono diverse, lo riteniamo un valido strumento, alla fine del raggiungimento delle … fissate dal Patto dei Sindaci, come ha già detto l’Assessore Potenza, per … energetico della nostra città. Riteniamo, peraltro, questo allegato del tutto rispondente al dettato del nostro programma elettorale che premeva, come punto qualificante dell’azione amministrativa, il perseguimento di nuovi e migliori standard energetici, non solo con riferimento alle nuove edificazioni ma anche prestando attenzione alla ristrutturazione degli immobili esistenti. Xxxxxxx, dunque, con estremo favore il fatto di consentire la realizzazione dei nuovi immobili solo ed esclusivamente in classi energetiche pari o superiori alla classe B. Parimenti, riteniamo che sia una scelta politica importante quella di ridurre gli oneri di urbanizzazione secondaria in misura del 20% per coloro che intenderanno effettuare ristrutturazioni migliorando le efficienze energetiche del proprio immobile. Ci sarebbe piaciuto che queste misure di favori nei confronti di chi … agli immobili in ristrutturazione potessero essere ancora più corpose, però ci rendiamo conto che le ristrettezze economiche dovute al … dal Patto di Stabilità interno difficilmente avrebbero consentito al Comune le disponibilità economiche di questa operazione. Comunque il voto del Partito Democratico sarà favorevole sul punto, grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Carcano. Se qualcun altro vuole intervenire. Consigliere Xxxxxx Xxxxxxxx, Italia dei Valori.
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Grazie, Presidente. Felisari, Italia dei Valori. Solo per la dichiarazione di voto che, per le motivazioni che ha già illustrato in maniera chiara e esaustiva il Consigliere Carcano, sarà favorevole da parte dell’Italia dei Valori. Grazie.
Presidente
Se nessun altro vuole intervenire mettiamo ai voti il punto dell’Ordine del Giorno n. 4: Approvazione Allegato Energetico Ambientale al Regolamento Edilizio. Favorevoli? Contrari? Astenuti? L’Ordine del Giorno è stato approvato.
PUNTO N. 5
SPOSTAMENTO IMPIANTO AT LINEA ELETTRICA A 132 KV N° 541 OSPIATE-BRUSUGLIO – DICHIARAZIONE PREVENTIVA DI PUBBLICA UTILITA’.
Presidente
Punto dell’Ordine n. 5: Spostamento Impianto AT Linea Elettrica a 132 KV n° 541 Ospiate-Brusuglio – Dichiarazione preventiva di pubblica utilità. La parola all’Assessore Potenza.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Grazie. Come?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
La parola al Consigliere Zucchelli, Uniti per Novate, Capogruppo.
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Noi ci siamo lasciati in Conferenza dei Capigruppo con una domanda a cui la risposta non è stata data rispetto al rinvio. Quindi riformuliamo esplicitamente questa domanda, a maggior ragione anche rispetto ad una documentazione ulteriore che è pervenuta nella mail di ciascun Consigliere Comunale all’alba di questa sera, quindi questa sera alle 7 e un quarto, penso che il Sindaco ne sia consapevole. Io ho chiesto ai colleghi, nonché amici Consiglieri, di una richiesta che proviene direttamente da una Cooperativa Casa Nostra, vorrei sapere se la richiesta è arrivata anche a voi e se avete avuto modo di leggerla, rafforza ulteriormente la nostra convinzione a chiedere il rinvio di questo punto all’Ordine del Giorno. Penso che il Sindaco ne sia perfettamente consapevole, visto che era indirizzata al Sindaco e poi la Cooperativa Casa Nostra l’ha indirizzata anche a noi. Quindi chiedo di poter avere formalmente e ufficialmente una risposta e, eventualmente, anche un voto. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliere Xxxxxxxxx. La parola al consigliere Xxxxxxxxx Xxxxxxx, PD.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – consigliere PD
Scusate, Carcano del PD. Giustamente il Consigliere Xxxxxxxxx ricordava che in Conferenza dei Capigruppo ci eravamo lasciati con un puntino di sospensione su questo punto. Da parte nostra, come Gruppo di Maggioranza, riteniamo che sussistono tutti gli elementi necessari per discutere questa sera il punto n. 5 dell’Ordine del Giorno. Quindi, dal nostro punto di vista, il nullaosta a proseguire con l’Ordine del Giorno nel giorno prefissato. Grazie.
Presidente
La parola al Consigliere Xxxxxx Xx Xxxx, PDL.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Posso dire quello che avrei voluto dire prima, visto che su questo punto abbiamo detto che avremmo partecipato viceversa alla discussione. Dico quello che avrei voluto dire prima. Xxxxx dicendo se è possibile…
Presidente
Aspetti un attimo.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Ma io…
Presidente
Se parla l’Assessore prima non è meglio? Di solito illustra e dopo si fa la discussione, questa è la prassi. Ma voleva intervenire su questo?
(Intervento fuori microfono)
Presidente
La parola all’Assessore Potenza.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Grazie, Presidente. Dunque, la Delibera agli atti del Consiglio Comunale presenta, benché tecnicamente corretta, alcuni elementi di ulteriore interesse che mi appresto ad illustrare. Lo spostamento della Linea Elettrica a oggetto della presente Delibera, è atto conseguente all’approvazione del Piano Integrato di Intervento, denominato PII n. 1 Cavour-Balossa, facente parte di un procedimento di approvazione di n. 4 PII, adottati con Delibera del Consiglio Comunale 33 del 10 maggio 2007 e successivamente approvati con Delibera 52 del 10 luglio del 2007. Lo studio di fattibilità allegato all’interno delle Delibere di Consiglio richiamate, riporta al punto 6 “Ipotesi di quadro economico lettera G” la
stima dello spostamento dell’elettrodotto per un importo pari a 500.000 Euro, riconosciuto a scomputo a una misura massima del 50%. Tra l’adozione e l’approvazione in data 6 marzo 2007, protocollo n. 6757, veniva avanzata nei confronti di ENEL la richiesta di spostamento del tracciato dell’elettrodotto, confermata con nota 26 settembre 2007, protocollo 24775. Intervenuta l’approvazione del PII con Delibera di Giunta Comunale 232 del 18 ottobre del 2007, veniva approvato lo schema di convenzione del XXX Xxxxxx x. 0, Xxxxxx-Xxxxxxx, nel quale si stabiliva l’articolo 5 di dare corso allo spostamento del tracciato dell’elettrodotto ammettendo la spesa per lo spostamento a scomputo limitatamente al 50%. In data 2 novembre 2007, protocollo 28493, l’ENEL formulava il preventivo per lo spostamento in oggetto pari a
482.160 Euro oltre IVA 20%, per un totale di 578.592 Euro. In data 20 dicembre 2007 il Comune di Novate Milanese sottoscrive con la società EDILTECO la convenzione per l’attuazione del PII, Ambito 1, via Cavour-Balossa, a rogito del Dottor Xxxxxx Xxxxxxxxx, Repertorio 8057, Raccolta 2217. Come cronologicamente illustrato, la prima ipotesi progettuale di spostamento dell’elettrodotto in oggetto, proposta dalla precedente Amministrazione, prevedeva di traslare a nord un ampio tratto dell’elettrodotto per un costo delle opere, preventivato da ENEL – esclusi espropri per indennità e servitù – per un importo di 578.592 Euro ripartiti al 50% per EDILTECO e il Comune di Novate Milanese. In data 4 maggio 2008 la società EDILTECO versava ad ENEL il 50% del costo d’intervento previsto, pari a 289.296 Euro per conto del Comune, in quanto richiedente formale dello spostamento. A distanza di quasi un anno dal versamento, con nota 5 maggio 2009, protocollo 1120, la società ENEL comunicava che la tratta di elettrodotto, oggetto della richiesta di spostamento, risultava tra quelle inserite nella rete di trasmissione nazionale di competenza della società TELAT Gruppo TERNA, ed in data 6 agosto 2009, non 2008 come indicato in Delibera – questa è una puntualizzazione, un errore di trascrizione – protocollo 19504, riformulava un nuovo preventivo, stimando il costo dei lavori previsti in
708.000 più IVA 20%, esclusi espropri ed indennità di servitù. A latere di tutti i passaggi citati, si ricorda che in data 20 gennaio 2010, con atto 50785/9142 a Repertorio del Dottor Xxxxx Xx Xxxxx di Milano, la società EDILTECO ha ceduto la proprietà delle aree oggetto del PII n. 1 alla Cooperativa Casa Nostra e trasferito, parimenti, tutti gli obblighi convenzionali. Rispetto alla prima soluzione prospettata dalla precedente Amministrazione, con la Delibera di Giunta Comunale 232 del 18/10/2007, la presente proposta è volta a contenere i costi dell’intervento che diversamente si sarebbe reso insostenibile poiché la realizzazione avrebbe posto a carico dell’Amministrazione e dell’operatore ulteriori oneri rispetto a quelli inizialmente previsti. Prima di procedere alla lettura della relativa Delibera è opportuno considerare che attraverso
l’approvazione della Delibera del Consiglio Comunale 33 del 10 maggio del 2007, veniva di fatto dichiarata la pubblica utilità dell’opera in oggetto. Quindi, pur considerando poi che la seduta è registrata, consegnerò copia di questo documento al Presidente affinché l’alleghi agli atti in quanto ricostruisce maggiormente la cronistoria dell’intervento. Quindi, rispetto poi a tutto quanto riportato in premessa di Delibera – quindi non sto a rileggere il tutto – il Consiglio Comunale è chiamato a Deliberare in termini di approvare il progetto preliminare presentato e depositato agli Atti dalla Società TERNA con nota 3164 del 10 febbraio 2012, individuata la tavola VAR, NOV, SOL, B, allegata al presente atto, al Sub A1 e, come meglio dettagliata, nella tavola B3 allegata al Sub A1 bis. Di dare atto che il presente provvedimento è preliminare all’avvio del procedimento finalizzato alla realizzazione di un’opera pubblica, di pubblica utilità, di competenza statale, che riveste carattere di indifferibilità e urgenza per le motivazioni meglio esplicitate in premessa. Di dare atto che in sede di Conferenza dei Servizi, sede a tal fine competente, il Comune di Novate Milanese darà voto favorevole per la dichiarazione di pubblica utilità per lo spostamento impianto alta tensione della Linea Elettrica a 132 KV n. 541 Ospiate-Brusuglio. Dichiarare la deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del Testo Unico delle Leggi degli Ordinamenti degli Enti Locali, approvato con Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000. Di dare atto che la presente Xxxxxxxx, in ragione del minor costo previsto per la nuova ipotesi progettuale non comporta impegni di spesa. Quindi lascio a voi la discussione sul punto all’Ordine del Giorno. Grazie.
Presidente
Grazie Assessore. La parola a Xxxxx Xxxxxxxxx, capogruppo di Uniti per Novate.
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Sicuramente se avessimo avuto la possibilità di lavorare all’interno della Commissione di fronte a un argomento di questa complessità… quindi dubito - senza nulla mancare di rispetto, rispetto all’intelligenza delle persone qui presenti - di capire quello che è l’oggetto della discussione in essere e del perché l’Amministrazione Comunale decide di attivare questa procedura che, perlomeno, è anomala rispetto ad una pubblica utilità perché comunque non è il Comune di Novate che dichiara la pubblica utilità ma sarà, di concerto, una Conferenza di Servizi a cui parteciperanno più soggetti e in fondo, poi, sarà lo stesso Ministero delle Infrastrutture, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, con tutti i pareri espressi dalla Regione, dalle Commissioni preposte dalla Regione Lombardia. La storia affonda le radici in quello che è un Piano Attuativo
che è stato approvato dalla precedente Amministrazione nel 2007, a fronte del Piano di Inquadramento che la stessa Amministrazione, attualmente in carica, ha utilizzato. Quindi c’è anche questo dato politico da sottolineare, che ci sono degli adempimenti e dei compiti, oserei dire, delle responsabilità che l’Amministrazione che è attualmente in carica si è assunta, forte delle decisioni che sono state prese da quelli che sono gli Amministratori che l’hanno preceduta. Questo, se da una parte è andato bene per approvarne due di Piani Attuativi, quello relativo a xxx Xxxxxx – dove poi è stato modificato l’azzonamento relativo alla zona industriale trasformandola in zona residenziale, di cui sono stati ricavati poi, tramite la vendita, i soldi per le opere che state portando avanti – nonché il Piano Attuativo sull’ex area Xxxxxxxx. Perché ricordo questo? Perché ci sono degli adempimenti, come dire, nel bene che possono essere interessanti e altri che possono anche non piacere. Allora, a maggior ragione, negli adempimenti di questo Piano Attuativo che ha citato l’Assessore, ci sono una serie di passaggi, ultima anche una corrispondenza che ha firmato il Xxxxxxx Xxxxxxxxx, di sollecito rispetto ad una procedura che stava fortemente rallentando. Un atto di notevole rilevanza che è arrivato esattamente di questi tempi, a marzo dello scorso anno, da parte del Ministero delle Infrastrutture, che aveva finalmente attivato il meccanismo e che era stato richiesto e che, purtroppo, per ragioni di natura diversa, si era arenato. Quindi la procedura che dava il via a tutta l’operazione che riguardava lo spostamento della linea di alta tensione Bursuglio-Cormano. Però, quello che è accaduto nell’arco di questo anno, quindi attraverso una ricostruzione dagli Atti che sono presenti in Comune, c’è stato un colpevole ritardo da parte dell’Amministrazione Comunale nel non dare delle risposte puntuali da parte degli operatori che erano fortemente interessati a che questo spostamento avvenisse. Tant’è che è arrivata questa nota che io vi invito comunque a leggere, anch’io l’ho avuta prima, di fatto prima di uscire da casa, che spiega in maniera molto sintetica quello che è avvenuto nello stesso tempo e quelle che potrebbero essere le responsabilità dirette che si assume chi decide poi di adottare la Delibera che è stata proposta questa sera in Consiglio Comunale. Però voglio chiudere, prima di esprimere un giudizio sul compiuto, per quanto estremamente sintetico, dove pensa questa Amministrazione di portare a casa la pubblica utilità, perché non può essere attribuita all’attuale proposta che è una proposta che poi dovrà essere vagliata anche da parte dei soggetti, a cui facevo riferimento prima, e che la sola Terna, come dire, per quanto soggetto estremamente importante in questa operazione, ha formulato sicuramente di concerto con l’attuale Amministrazione, per una semplice ragione, perché la soluzione precedente andava a liberare quota parte di un’area fortemente urbanizzata da quella che è una servitù che nell’arco degli anni ha via, via, reso gravoso quindi anche attraverso la sensibilità e acquisizione di
nuove conoscenze, la presenza di un elettrodotto sulle case. E, dall’altro, c’è anche un riscontro prettamente economico che viene indicato all’interno della Delibera però che non corrisponde pienamente al vero, per quanto riguarda il liberare le aree di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Aree che sono state acquisite nel 2008/2009, alla fine della legislatura, aree su cui la stessa attuale Amministrazione in un primo momento era intenzionata a realizzare la casa di riposo. Perché con la proposta che viene portata avanti questa sera in Consiglio Comunale queste aree rimangono esattamente gravate dalla stessa servitù che noi avevamo deciso di togliere, anzi, a questo punto ci sarà un perimetro contornato nel cosiddetto vecchio cannocchiale, dico vecchio perché era una scelta che era stata fatta in precedenza e che è stata portata avanti. Però … questo cannocchiale dalla nuova servitù che va ad innestarsi sul vecchio tracciato della precedente linea. Quindi, le aree rimarranno gravate a tutti gli effetti indipendentemente dalla stima che potrà essere riservata a casa di riposo piuttosto che altre proposte, per cui il beneficio è che la proposta precedente avrebbe potuto benissimo, anzi non avrebbe, poteva a questo punto salvaguardare. E in questa situazione ci sono una serie di domande estremamente delicate, perché la procedura che scatta di fatto da domani, nel momento in cui è approvata la Delibera, per quanto riguarda tutto l’iter autorizzativo rischia di dilatare ulteriormente i tempi di risposta e gravare di costi ulteriori l’operatore che attende ormai da anni, oserei dire da anni, perché che c’è stato anche un passaggio, così come ricordava, di proprietà da parte dei permessi e da parte dei vincoli legati alla convenzione stessa. Quindi rischio di un ritardo ulteriore, perché si parla comunque di mesi piuttosto che… Viene detto un anno, un anno sicuramente rispetto a quello che è successo fino ad adesso, sicuramente dubbioso. Elemento di novità o la penultima novità, perché l’ultima novità è lo Studio Legale Xxx Xxxxx che ha inviato questa comunicazione, vi invito a leggerla adesso, voi che alzerete la mano dando il vostro parere favorevole. C’è una richiesta che è stata fatta all’Amministrazione Comunale da parte di 140 cittadini che dicono: occhio a quello che state pensando, che state cercando di portare avanti perché esistono delle esigenze, delle necessità legate a quello che è successo nell’arco di questi anni, a cui facevo riferimento anche prima, a una nuova sensibilità che si è manifestata e che ci fa francamente preoccupare. Sono i cittadini che abitano al di sotto di quella che è la linea dell’alta tensione, con una serie di patologie che si sono manifestate nell’arco di questi anni. Una sottolineatura che voglio fare perché, quando nel 2007 ci siamo mossi per trovare una soluzione, visto che è un elettrodotto che parte e attraversa tutta la zona Nord di Novate, mi riferisco in modo particolare alla zona Est, la difficoltà nel trovare una soluzione, perché è il centro abitato che viene fortemente interessato, quindi anche noi avevamo ragionato rispetto ad una ipotesi di bypassare
le scuole però, purtroppo, questa possibilità qui era limitata, perlomeno con piloni volanti. Una opportunità avrebbe potuto essere, partendo direttamente da via Bollate all’altezza dell’attuale capolinea dell’82, proseguendo tutto il percorso della via Stelvio, salvo arrivare a ridosso dell’area agricola e poi scavalcarla – questa – attraverso i piloni così come erano. Peccato che i costi erano decisamente esorbitanti. Xxxxxx dicendo
– riservandomi poi di fare una replica – che la stessa TERNA allegata alla comunicazione di cui esiste copia in ufficio, che mi è stata data gentilmente oggi, riconosce la bontà del beneficio ambientale che questa soluzione, la nostra soluzione, andava a proporre proprio perché si evitava l’attraversamento di quota parte dell’abitato. Quindi richiedo… adesso non parlo a nome del Comitato che avrà le sue motivazioni e nello stesso tempo la possibilità spera di incontrare l’Amministrazione Comunale, così come spera anche che ci sia la possibilità di evitare, così come si sta muovendo, un contenzioso con la Cooperativa Casa Nostra stessa. Quindi spiace, spiace che di fronte a una richiesta che è unicamente motivata dalla possibilità di un chiarimento, c’è stata una rigidità e una chiusura netta rispetto ad ogni possibilità, come se tutto il tempo che finora è trascorso, quindi aspettare tre settimane, un mese, poteva in qualche modo trovare chissà quale soluzione.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Xxxxxxxxx. Qualcun altro vuole intervenire? La parola all’Assessore Potenza, Assessore all’Urbanistica.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Limitatamente alla questione dei punti di pubblica utilità. Come dicevo, era già implicitamente dichiarata nell’ambito già nella fase di adozione dove il tracciato non era tra l’altro ancora definito, quindi quando è stata pubblicata la fase di adozione dello stesso PII. Quindi, il problema chiaramente molto evidente che è emerso, è quello che si evidenziava, oramai 708.000 Euro, più IVA, più i costi di esproprio, portavano la soluzione ad un livello di insostenibilità. La convenzione non definisce così chiaramente il punto di passaggio e il trasferimento dell’onere a carico dell’operatore, malgrado la stessa Cooperativa poi si sia parzialmente tutelata nell’ambito di ricaricare alla Società EDILTECO parte di questi costi. Lascio a voi, poi, gli ulteriori passaggi.
Presidente
Ringrazio l’Assessore. La parola a Xxxxxx Xxxxxxxx, capogruppo del PD.
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Partito Democratico
Sì, solo qualche considerazione sugli aspetti anche economici della vicenda presenti appunto nell’atto di convenzione. Dopo lascerei la parola a Xxxxxxxxx Xxxxxxx per un emendamento alla Delibera, del quale darò una breve motivazione. Allora, su questo discorso dell’elettrodotto, l’opera – così come prevista all’interno della convenzione – prevedeva un investimento complessivo di 500.000 Euro, ad esclusione … dei costi di esproprio, di cui le tasse sono state sostenute dal Comune come scomputo di opere di urbanizzazione. Detto questo, emerge una certa incoerenza rispetto a quelli che sono i costi di questa nuova proposta di intervento, rispetto a quello che era il tracciato previsto dalla proposta della precedente Amministrazione, che non aveva avuto dei passaggi all’interno del Consiglio ma era stata gestita in Giunta e per la quale questo nuovo tracciato, che prevede solo un limitato spostamento dei pali, di questi tralicci che compongono l’elettrodotto, va a costare sostanzialmente 500.000 Euro, quindi quanto previsto all’interno della convenzione. Quindi mi risulta un po’ difficile che l’intero percorso precedentemente previsto, potesse alla fine essere computato su quelle cifre. Avevo già visto un incremento di costi dal preventivo di TERNA che era stato precedentemente richiamato, che si era già arrivati a oltre
700.000 Euro con l’esclusione di IVA e dei vari espropri. È significativo, a proposito dei costi di questo intervento, come nel passaggio, nella cessione della convenzione – dal primo operatore che era EDILTECO al secondo operatore che è Casa Nostra – Casa Nostra si sia fatta carico di tutti gli oneri o comunque tutti gli adempimenti connessi all’attuazione della convenzione, salvo questo ultimo aspetto dei costi dell’elettrodotto, nel senso che Casa Nostra avrebbe garantito solamente la copertura di quanto previsto nel preventivo iniziale, invece tutti gli altri costi sarebbero stati sostenuti da EDILTECO. Quindi, personalmente, qualche dubbio sulla precisa quantificazione di quanto costasse quell’opera effettivamente qualche dubbio viene, anche legato poi alla sostenibilità complessiva di tutta l’operazione. Questo è quanto. In merito alla documentazione che poi richiamava anche Xxxxxxxxx nel suo intervento, abbiamo visto sicuramente la petizione, abbiamo avuto modo di vederne i contenuti, c’è sicuramente una disponibilità poi a ragionare con questo Comitato su quelle che sono le loro esigenze però, ecco, permane comunque il dato di una presenza di questo …, seppur effettivamente nel corso del tempo ci sono stati altri studi, altri check, però affettivamente, non è mai stata trovata una effettiva correlazione tra alcune malattie degenerative e questi dati. Cito, appunto, anche moltissime altre situazioni dove ci sono stati Comitati, ma anche alcune iniziative poste in essere quando sono state poste le varie antenne su Novate, però non c’è stato un effettivo corso anche da parte delle autorità competenti su questi
aspetti. È comunque un traliccio che era presente già prima della realizzazione di questo insediamento abitativo, è comunque un dato da far presente. Noi capiamo assolutamente le sollecitazioni, a nessuno piace abitare sotto un traliccio, però è un traliccio che era già presente nel momento in cui c’è stato l’insediamento, parlo soprattutto dell’intervento di xxx Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx dove mi pare ci sia stata anche una certa adesione a queste abitazioni che, comunque, anche rispetto al target di Casa Nostra rappresentano abitazioni di un certo livello. Quindi ci sarà, immagino, una sicura certa disponibilità da parte del Sindaco a venire incontro a questi aspetti. Per quanto riguarda, invece, la lettera di Casa Nostra che ho avuto modo di verificare solo per sommi capi, abbiamo ipotizzato comunque un emendamento alla Delibera che sarà votata e che poi farò pronunciare a Xxxxxxxxx Xxxxxxx. L’idea di questo emendamento scaturisce dall’opportunità anche appunto dalle situazioni che si vanno delineando, di lasciare la possibilità al privato titolare della convenzione
– in questo caso Casa Nostra – di poter o direttamente o anche tramite rivalsa sul presente operatore – quindi EDILTECO – promuovere un’ipotesi alternativa di percorsi che può essere o quella precedentemente ipotizzata dall’Amministrazione o qualcosa di alternativo, quindi un’ipotesi alternativa di un percorso dell’elettrodotto, escludendo comunque qualsiasi onere finanziario in capo al Comune, rispetto a quanto è stato quantificato nella convenzione stipulata tra Comune di Novate ed EDILTECO. Xxxxxx, appunto, la parola a Xxxxxxxxx Xxxxxxx per la lettura dell’emendamento.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx – consigliere PD
Xxxxxxxxx Xxxxxxx, Partito Democratico. L’Emendamento va a sostituire il deliberato della Delibera – scusate il gioco di parole – nei punti 1 e 2 con i punti 1, 2, 3 e 4 dell’emendamento. Vado a leggere: “Si Delibera di approvare, quale alternativa fino ad ora assentita dal Comune al primo progetto, di cui in premessa, il progetto preliminare presentato e depositato agli Atti dalla Società TERNA, con nota numero 3164 del 10 febbraio 2012, individuato nella tavola VAR, NOV, SOL, B, allegata al presente atto al Sub A1 e come meglio dettagliato nella tavola B3 al Sub A1 bis. Punto n. 2: Di precisare che potrà, altresì, essere perseguita altra ipotesi progettuale ove i maggiori costi, rispetto alla nuova ipotesi, non gravino sul Bilancio pubblico, dando atto che dovrà quindi perseguirsi l’ipotesi progettuale che, tenuto adeguatamente conto del corretto bilanciamento fra costi e benefici, maggiormente tutela l’interesse pubblico. Punto 3: Di dare mandato alla Giunta Comunale per ogni ulteriore e successivo atto che non sia espressamente di competenza del presente organo, ivi incluse ulteriori varianti ai progetti rispondenti ai criteri innanzi elencati. Punto n. 4: Di dare atto che s’intenda autorizzato l’avvio del procedimento finalizzato alla realizzazione di un’opera di
pubblica utilità di competenza statale, che riveste carattere di indifferibilità e urgenza per le motivazioni meglio esplicitate in premessa. Conseguentemente, i punti successivi del Deliberato si numereranno a partire da n. 5. Grazie.
Presidente
La parola alla…
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
È possibile avere qualche minuto di sospensione per ragionare sul testo? Perché…
Presidente
Se sono d’accordo i Consiglieri io non ho niente da obiettare.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL Beh, noi ce li prendiamo questi 5 minuti. Presidente
Va bene.
(La Seduta viene sospesa)
Presidente
Scusate, riprendiamo il Consiglio. Sono le 24.00 del 30 marzo 2012, riprendiamo la discussione in Consiglio Comunale. Rifacciamo l’appello. La parola al Segretario generale
Segretario generale (Appello nominale) Come prima, 18 presenti.
(Galimberti, Xx Xxxxx, Xxxxxxx, assenti).
Presidente
La parola era al Consigliere De Rosa, ha terminato? C’è qualcuno che vuole intervenire? Consigliere Zucchelli, Capogruppo di Uniti per Novate.
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Allora, mi spiace un po’ rimarcare una specie di selezione dove ci sono cittadini di serie A piuttosto che di serie B in funzione delle case in cui
abitano, perché non è soltanto via Sentiero del Dragone ma c’è tutta la via Xxxxxxxx, c’è la xxx Xx Xxxxxx, xx xxx Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx peraltro abita anche il Vice Sindaco, adesso non so se il Comitato passerà anche dal Vice Sindaco ma sono liberissimi comunque di aderire e di firmare, ci sono anche altri… cioè, c’era dell’ironia per cui c’è spazio per tutti quindi senza… ci mancherebbe altro. Però l’altra cosa, abbiamo delle inesattezze se non gravare sul Bilancio Comunale, ma il soggetto attuatore di tutta questa operazione, in questo caso Cooperativa Casa Nostra, anche nella forma di anticipazione dei soldi, quindi a Ferrari noi non chiediamo proprio niente, adesso dico Ferrari piuttosto che... Quindi è scorretto dirlo, quindi è un riconoscimento di quello che l’operatore privato farà, in questo caso Cooperativa Casa Nostra. Mi spiace sulla sensibilità che questa Amministrazione ha dimostrato o pensava, comunque ha scritto delle cose di fronte ad un’operazione siffatta, il braccino diventa corto corto sino a sparire a questo punto, perché c’è lo spazio, non dico per un gesto di generosità, ma direi per un gesto di giustizia. Mi risulta che in altre Regioni – Piemonte – anche con un contributo significativo di TERNA, si parla di migliaia di Euro, sono stati interrati e spostati gli elettrodotti, quindi è un tema, alla faccia di quello che adesso diceva Carcano, pardon, no Ballabio, scusa. È un tema sicuramente molto di attualità c’è stato anche in … che sulla storia dei cellulari ha anche attivato giusto una decina di giorni fa. Tema dibattuto, su cui non ci sono risposte certe, ma sicuramente è la normativa stessa che è cambiata nell’arco di questi anni, a dimostrazione che… anche perché non ci sono certezze in dubbio, a questo punto, qualche cosa può accadere. Pertanto, alla luce di quello che abbiamo fino adesso, ci fa piacere che in parte comunque viene riconosciuto, quindi implicitamente c’è, però dentro l’implicito ci vuole un qualcosa di più esplicito. Quindi con quello che è potrebbe essere, dovrebbe essere, così com’è quindi non possiamo dare l’assenso all’attuale formulazione. La trasformazione che è stata presentata, adesso con tutto rispetto per gli scozzesi, ma è proprio una soluzione … quindi un triangolo che con un giro farebbe imbufalire il mondo, sicuramente andrebbe a sollevare un contenzioso fortissimo, questo è poco... Quindi, apprezziamo un’apertura però, come dire, con il portafoglio di qualcun altro, detto in maniera chiara e senza riconoscere, torno a dire, quello che è un compito di tutela della salute innanzitutto dei cittadini. Pertanto il nostro voto non potrà essere certo favorevole. Grazie.
Presidente
Ringrazio il Consigliere Xxxxxxxxx. Se c’è qualcun altro che deve intervenire. La parola alla Consigliera De Rosa, PDL.
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Sì, io credo che sui contenuti del punto all’Ordine del Giorno sia prima che anche adesso, a seguito della presentazione degli emendamenti, il Consigliere Xxxxxxxxx abbia più o meno esplicitato il pensiero dei membri di Opposizione. È evidente che l’emendamento è sicuramente migliorativo rispetto alla Delibera depositata precedentemente, ma per quanto sia migliorativo riteniamo che, comunque, non vada a tutelare l’interesse generale e in particolare l’interesse alla salute dei cittadini, in particolare residenti in quell’area, ma non necessariamente residenti proprio sotto il traliccio, ma su un’area che comunque è più o meno vasta e dove comunque delle ripercussioni ci potrebbero essere e qualcuno anzi, in altre parti, le ha anche già acclarate. Il voto del Popolo della Libertà rispetto comunque allo stesso complessivo della Delibera sarà un voto contrario. Contrario anche per una questione di metodo che ho cercato di riprendere precedentemente in modo errato ma sul quale, comunque, mi voglio soffermare, approfittando della possibilità di motivare il voto contro del Popolo della Libertà, non soltanto sui contenuti ma anche sulla questione formale perché, come ho avuto modo già di scrivere, spesso le questioni formali poi diventano anche sostanziali. È legittimo che a fronte di una richiesta lecita, si risponda anche negativamente e questo assolutamente a fronte di una domanda, uno lo mette in conto. Quello che personalmente, ma anche come gruppo, abbiamo trovato sgradevole nel corso di questi giorni, con particolare riferimento a questo punto dell’Ordine del Giorno, ma anche agli altri poi iscritti nella seduta di questo Consiglio, è stato che due Consiglieri, il consigliere Xxxxxxx e il Consigliere Xxxxxxxxx, hanno scritto ai Presidenti di Commissione e che a rispondere, come dicevo, è stata l’unica persona non indirizzataria di quella mail. Perché rimanga a verbale, ringrazio comunque l’Assessore Potenza per le delucidazioni che da Assessore e da membro dell’esecutivo ha voluto dare, rispetto comunque al fatto che avrebbe chiesto ai suoi Consiglieri di procedere con l’iter. Mi hanno insegnato che chiedere è lecito, rispondere è cortesia. Registro da parte dei due Presidenti di Commissione la scortesia di non aver voluto rispondere a due Consiglieri Comunali ma probabilmente neanche la voglia, non dico di prendere carta e penna o di mettersi a un computer, ma di fare anche un copia e incolla di un testo dell’e-mail dell’Assessore Potenza che andava bene, magari cambiare una virgola qua e là ed inviarla, giusto per dare un colpo al cerchio e un colpo alla botte. Anche perché, anche la sottoscritta, a seguito dell’intervento dell’Assessore Potenza, ha avuto modo di registrare e di evidenziare anche al Presidente del Consiglio che qua bisogna ristabilire i ruoli tra Consiglio, Presidenti di Commissione e Giunta. Ho ricevuto oggi la risposta ad un ulteriore sollecito, peraltro con una risposta tardiva del Presidente Xxxxx che ci tiene a precisare che nella Commissione lui ha ripreso, ha avuto modo di riprendere, comunque, l’Assessore Potenza rispetto a ruoli e competenze tra Xxxxxx e membri
del Consiglio. Ci ha comunicato che – come erroneamente riportato dalla nostra missiva – il numero legale delle due Commissioni era previsto, dico, arrivata tardivamente perché poi nella Commissione del 22 marzo scorso abbiamo assistito ad un’ennesima distorsione tra ruoli, in cui l’Assessore presente alla Commissione congiunta Lavori pubblici, Ambiente ed Urbanistica, addirittura, nonostante i tre Presidenti presenti, ha gestito tutta la Commissione ed è stato anche ripreso per questo. Mi riferisco alla Commissione del 22, non a quella del 15. È stato ripreso, quindi quello che è l’intervento del Presidente del Consiglio e che chiediamo al Presidente del Consiglio, non è il singolo intervento sugli errori in cui è incappato l’Assessore Potenza, perché non è rimasto un caso isoalto, ma è incappato nello stesso errore un altro Assessore della Giunta che probabilmente non hanno avuto voglia e tempo di leggersi il Regolamento Comunale. La sollecitazione, quindi, che faccio al Presidente del Consiglio è quella di ristabilire, magari convocando anche i Presidenti di Commissione che devono probabilmente rimettersi in pista sulla questione dell’orario di convocazione, su come vanno gestite le Commissioni, ristabilire – ripeto – i rapporti tra Consiglio e Giunta che tutelino la dignità del ruolo di Consigliere e di Presidente di Commissione, assicurando anche l’esercizio delle funzioni sia di Consiglieri che di Presidenti. Ai due Presidenti chiedo questa sera, se è fatica prendere carta e penna, o prendere un computer, in questo momento non vi costerebbe niente prendere il microfono e spiegare a voce vostra, con parole vostre, il perché del non rinvio della Commissione.
Presidente
Qualcun altro vuole intervenire? La parola a Xxxxxxx Xxxxx, Consigliere del PD.
Xxxxx Xxxxxxx – consigliere PD
Velocemente, soltanto per chiarire un punto. Non era nessuna intenzione mia mancare di rispetto istituzionale, non rispondendo a una lettera dei due Consiglieri, che ringrazio per la sollecitazione. Sarà mia premura, ovviamente anche in considerazione della seconda scritta di cui ho preso visione stasera – quindi non ho avuto occasione – di rispondere per iscritto. Per la prima risposta, dico che non l’ho data per iscritto semplicemente perché è dovuta al fatto che in due giorni – due giorni prima della Commissione – ricevere una mail… non c’è stato il tempo, per motivi di lavoro miei, di dedicare un’ora alla stesura di una risposta che non voleva essere... Quindi non ho avuto modo di prendere visione della lettera mandata in tempo non utile per rispondere, dopodiché non c’è stata occasione di vederci e quindi di non avere la possibilità. Ma con la sollecitazione della Consigliera Xx Xxxx e la seconda lettera di stasera,
sarà xxx xxxxxxx nei prossimi giorni rispondere per iscritto, come è doveroso fare ad una sollecitazione scritta. Grazie.
Presidente
La parola al Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxxxxx del PD.
Xxxxxxxxxx Xxxxxxx – consigliere PD
Buonasera. Grazie alla De Rosa, però avrei voluto chiederle se ha parlato come portavoce di Xxxxxxxxx e Xxxxxxx o ha parlato a titolo personale, prima cosa. Visto che mi hanno scritto i due Consiglieri personalmente non vedo la De Rosa a che titolo sia intervenuta. Comunque, chiedo scusa pubblicamente ai due Consiglieri, mi riserverò alla prossima Commissione di dargli tutte le delucidazioni che ritengono. Sono una persona onesta, ho chiamato Orunesu venti giorni prima per preavvisarlo che avremmo dovuto farlo entro le ore 18.00 per motivi tecnici e non ho avuto risposta. Io ritengo di essermi comportato in modo onesto e corretto. Se ci sono problemi si viene in Commissione e se ne discute, la Commissione è aperta, come il componente della Lega è venuto, ha fatto le sue rimostranze ed è andato via. Non lo so, non è un problema chiedere una mezz’ora di permesso al lavoro, assentarsi cinque minuti, due minuti. Bastava venire lì, se c’era interesse e se l’argomento era interessante, non lo so. Poi, penso che al portavoce non risponderò, quello è chiaro, risponderò ai due diretti interessati. Grazie.
Presidente
La parola al Consigliere De Rosa
De Xxxx Xxxxxx – capogruppo PDL
Xxxxxx, premesso che l’unica esperienza come portavoce è stata sufficientemente disastrosa per non fare più il portavoce di nessuno – permettetemi la battuta – le spiego. No, dicevo, premesso che l’unica esperienza di portavoce è stata sufficientemente disastrosa per non farmi passare neanche più per l’anticamera del cervello di fare la portavoce di nessuno. Le spiego perché io intervengo: a) sono un Capogruppo; b) la lettera indirizzata da Xxxxxxxxx e Xxxxxxx era indirizzata anche alla sottoscritta e la sottoscritta è intervenuta perché a domanda ha risposto l’unica persona che non era titolata ad intervenire, e registro da Capogruppo ma anche da Consigliere semplice, una mancanza istituzionale di formalità, che non ho bisogno di registrare, di palesare quale portavoce di nessuno, ma anche semplicemente come Consigliere Comunale e come Capogruppo. Le aggiungo di più, Consigliere Cecatiello, le aggiungo di più, Presidente Xxxxxxxxxx: la sottoscritta è titolata ad aver una riposta perché la sottoscritta ha scritto anche a lei e al
Presidente Xxxxx, proprio dicendovi che la risposta dell’Assessore Potenza
– in quella mail non l’ho scritto, lo dico qua – per la seconda volta, seppur gradita, non era una riposata che doveva arrivare dall’Assessore Potenza, perché non era titolato a dare risposta a nessuno. Gli unici titolati a dare risposta, in senso positivo o negativo, perché come ho già detto a domanda uno mette anche in conto una riposta negativa, nella vita non va sempre come vorremmo che andasse, questa è la dimostrazione, i minuti che stiamo perdendo su questa cosa, in cui le spiego l’abc. Io ho scritto una lettera e anch’io sto ancora aspettando una riposta. Allora, io non so come hanno educato lei, come ha educato lei i figli e i nipoti, chiedere è lecito, rispondere è cortesia, okay? Prendo atto che il Presidente Xxxxx non ha avuto tempo, dal 15 di marzo ad oggi, di dare una risposta, so che costa fatica prendere carta e penna e mettersi al computer, perché quando uno lavora purtroppo può anche non trovare i cinque minuti per scrivere. Quindi prendo per buono, io, quello che mi dice il Presidente Xxxxx, che non ha avuto tempo di rispondere, ripeto, dal 15 ad oggi. Prenda per buono, lei, Presidente Xxxxxxxxxx, che purtroppo non sempre nella vita si può chiedere un permesso a lavoro. Tra le motivazioni che hanno spinto alla richiesta di rinvio della Commissione c’era anche quella dell’orario perché, purtroppo, né i Consiglieri Comunali componenti di quelle Commissioni né gli esperti, peraltro, sempre nominati dai Gruppi Consiliari che fanno parte di quelle Commissioni, potevano intervenire per quell’orario. Okay, lei ha fatto una telefonata, informale. Allora per avere il numero legale, perché si possa fissare alle 18.00 – questo non da Regolamento ma in termini di consuetudine – allora entrambi i Presidenti avrebbero dovuto chiamare i componenti di Commissione e verificare la disponibilità di tutti e cinque i Commissari a partecipare alla Commissione delle 18.00. Ma non soltanto ai Commissari ma anche agli esperti, perché se il Regolamento prevede di potersi avvalere nelle funzioni di Commissario di una Commissione anche degli esperti e il Regolamento prevede anche che si mettano le persone nelle condizioni di partecipare a quelle Commissioni, perché questo anche prevede il nostro Regolamento, non mi sembra così difficile da capire perché da lei e a dal Presidente Xxxxx io mi aspettassi una riposta. Prendo atto della sua risposta, che mi par di capire non ci porta avanti nella prosecuzione del rapporto istituzionale. Prendo atto, viceversa, della risposta assolutamente ponderata del Presidente Xxxxx. Aspetto da parte di entrambi, non solo di leggere per conoscenza, quantomeno una risposta al Consigliere Xxxxxxx e al Consigliere Xxxxxxxxx, ma anche alla sottoscritta. Così non dovesse essere io non smetterò di sollecitarvi un minuto e mi aspetto anche da parte del Presidente del Consiglio un intervento su chi, ancora dopo due anni e mezzo, quasi tre, fa fatica a capire l’abc non solo del Regolamento Comunale ma anche dell’urbana convivenza istituzionale all’interno di quest’Aula e nelle Commissioni Consiliari.
Presidente
Qualcun altro vuole parlare?
Io, ad esempio, all’ultima riunione dei tre che hai detto, Urbanistica e Lavori pubblici, non ho partecipato e nessuno mi ha detto niente. Quindi ero all’oscuro di tutto. Qualcuno vuole parlare? Mettiamo ai voti?
La parola a Xxxxxx Xxxxxxxx, Italia dei Valori.
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Grazie, Presidente. A parte che quella Commissione era Politiche Ambientali, Bilancio e Lavori pubblici, giusto per precisazione tecnica. Si cerca sempre…
(Intervento fuori microfono)
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
No, sto parlando dell’altra citata, tirata in ballo, so di che cosa parlo. Allora, si cerca di favorire la partecipazione, almeno io cerco di farlo tutte le volte che sia possibile. A volte la convocazione alle 18.30, che non è comoda nemmeno per me in prima persona, perché mi costringe – arrivando da Milano ad orari che sono una forzatura – si rende necessaria per poter disporre sia dei nostri funzionari e dipendenti comunali, e magari per venire incontro alle esigenze di chi arriva dall’esterno, come era stato nel caso del … Detto questo, diamoci tutti una regola. Tutti, come Presidenti, convochiamole tutte le volte alle 21.00, per me va bene non ho nessuna preclusione. Permettetemi una battuta che non è polemica, però mi dispiace sentire tanto attaccare una Commissione convocata alle 18.30 come impossibile da frequentare e poi termina la Conferenza dei Capigruppo alle 19.00 e ci sono i Consiglieri di Minoranza che si riuniscono, perché allora ce la possono fare, una volta ogni tanto, no? Ce la possono fare. Così come ce la fa chi arriva da fuori e fa di tutto per esserci e per garantire il numero legale. Solo un richiamo, troviamo un’intesa.
(Intervento fuori microfono)
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Ho capito, ma hai ragione Xxxxxx. Xxxxxx hai ragione, sono io il primo a dirlo. Noi abbiamo dovuto sostituire il nostro esperto in Commissione perché nonostante gli accordi presi in Conferenza Xxxxxxxxxx risparmiamo la serata del lunedì, proprio il Presidente che hai citato tu, Xxxxxxx, le ha convocate tutte il lunedì per due anni, sapendo che era l’unica sera in cui il nostro esperto non poteva essere presente per
impegni di lavoro. E allora, se ci diamo le regole le condividiamo, le facciamo nostre e le applichiamo poi tutti però.
(Intervento fuori microfono)
Xxxxxxxx Xxxxxx – capogruppo Italia dei Valori
Sì, perché abbiamo cambiato l’esperto prima noi, prima che cambiasse lui, dai, siamo seri.
Presidente
La parola a Xxxxxxx Xxxxxxxx, Capogruppo dell’UDC
Xxxxxxxx Xxxxxxx – capogruppo UDC
Grazie, Presidente. Xxxxxx fatica a seguire tutta questa polemica su aspetti formali, lui, l’altro e l’esperto, alle ore alle 18.00, alle 21.00. Io credo che ci fosse, anche da parte nostra, una questione di sostanza che è, sintetizzando, quella del rispetto di tutti i componenti del Consiglio Comunale, delle Commissioni, perché possano essere messe in grado di svolgere il proprio lavoro ognuno per quello che gli compete. Quindi, qua c’era una questione anche di documentazione, si trattava di cinque punti all’Ordine del Giorno, di un impegno notevole. Lo stesso è successo per la Commissione congiunta convocata per il 20 di marzo, che inizialmente addirittura era prevista insieme a questa del 15 e solo perché io, essendo tra i firmatari come facente funzione del Presidente della Commissione Bilancio non potevo, ho chiesto di spostare. Quindi i punti erano tanti, la documentazione non è stata consegnata. E quindi si chiede semplicemente di poter partecipare, visto poi che della partecipazione vi siete riempiti la bocca, i documenti e quant’altro, in lungo e in largo, fatemi dire una battuta delle 12.30, cioè al vostro confronto lo stesso ex Assessore Xxxxxxxxx era loquace.
Xxxxxxxxx Xxxxx – capogruppo Uniti per Novate
Grazie.
Xxxxxxxx Xxxxxxx – capogruppo UDC
Cioè, siamo arrivati… qui andate avanti come se niente fosse, l’Assessore svolge il ruolo del Presidente perché tanto il Presidente ubbidisce sull’attenti, è mero esecutore. Io che sono… ripeto, Assessore Xxxxxxx poi ognuno può pensare come vuole però, a me è arrivata la comunicazione della convocazione della Commissione congiunta del 15 di marzo già firmata con la mia firma e io non sapevo neanche di che cosa si parlava, in che data era stata convocata, nessuno degli altri… cioè, io ero abituato che per le Commissioni congiunte fossero i Presidenti che si
telefonavano. Posso capire quello che dice Xxxxxxxxxx, parliamoci non è che serve la carta bollata, però uno anche al telefono e dice: devo fare una Commissione congiunta, ci possiamo vedere? Possiamo fare? L’Assessore Ferrari, per quanto riguarda la Commissione Bilancio, lo fa regolarmente. Qui tutto deciso, definito, l’ora, il tema e quant’altro, cioè ma cosa ci stiamo a fare? Ma fatevi direttamente voi da cima a fondo. È questo il problema, non è tanto le 18.00, le 21.00, quello e l’altro. Volete andare avanti così? Benissimo, non fateci neanche perdere più il tempo.
Presidente
C’è qualcun altro che vuole intervenire? Mettiamo ai voti il punto 5.
(Interventi fuori microfono)
Segretario generale
Allora, mettiamo ai voti preliminarmente l’emendamento presentato dal Consigliere Carcano, che è stato illustrato in precedenza e che è depositato agli atti. Non credo che sia necessario che io lo rilegga, perché lo ha letto puntualmente il Consigliere e l’Opposizione lo ha potuto peraltro esaminare durante la sospensione. Quindi, se siete d’accordo, lo diamo per letto e procediamo alla votazione.
Presidente
Favorevoli all’emendamento? Contrari? Astenuti? L’emendamento è approvato con 11 voti favorevoli e 7 astenuti.
Adesso facciamo la votazione sulla Delibera. Siccome io sono il Presidente del Consiglio avrei una dichiarazione da fare. Allora, do la Presidenza al collega, se mi da la parola.
Vice presidente
Non occorre questa cosa, però per correttezza istituzionale assumo in questo momento la Presidenza. Allora dò la parola ad Xxxxxx Xxxxx come Consigliere.
Xxxxx Xxxxxx – Presidente del Consiglio
Xxxxxxxxxxx affermare le nostre perplessità sulla scelta della precedente Amministrazione di rimettere integralmente a carico del privato i costi di tutto l’intervento, scelta oggi penalizzante per il Comune. I nostri forti dubbi su quanto deciso in passato restano tali. Tuttavia, il nostro voto su questa deliberazione sarà favorevole perché apprezziamo lo sforzo sostenuto da questa Amministrazione che ha ridotto notevolmente i costi iniziali di intervento. Quindi il nostro voto sarà favorevole.
Vicepresidente
Grazie, Consigliere Saita. Adesso provvediamo alla votazione.
Presidente
Favorevoli alla votazione: Spostamento impianto AT Linea Elettrica a 132 KV n° 541 Ospiate-Brusuglio – Dichiarazione preventiva di pubblica utilità. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvata con 11 voti favorevoli e 7 contrari.
Votiamo per l’immediata esecutività: Favorevoli? Contrari? Astenuti? 11 favorevoli e 7 contrari.
PUNTO N. 6
ADOZIONE DEL PIANO DI ZONIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE AI SENSI D.P.C.M. 01.03.1991 (ART. 2), DELLA L. 447/95 (ART. 6) E DELLA L.R. N. 13/2001.
Presidente
Punto 6: Adozione del Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale ai sensi del D.P.C.M. 01.03.1991 (art. 2), della Legge 447/95 (art. 6) e della L.R. n. 13/2001.
La parola all’Assessore Potenza.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Grazie Presidente. Dunque, il tema dell’inquinamento acustico trova il suo fondamento già negli anni ‘90 ed è stato oggetto di regolamentazione Regionale nel 2001. Xxxxxxxx pressioni sono state attuate nel corso degli anni e recentemente sono state addirittura intensificate da parte della Regione Lombardia su tutti i Comuni che erano sprovisti del Piano di Zonizzazione Acustica. Nel nostro caso si sarebbe presentato anche questo documento all’interno del Piano di Governo del Territorio, ma la Regione ci ha costretto ad anticipare i tempi per evitare ulteriori complicazioni nell’ambito del procedimento. Oggi, con l’adozione, sottoponiamo al Consiglio l’approvazione dei documenti che potranno essere esaminati e commentati da chiunque per portare il proprio contributo nei 30 giorni successivi alla pubblicazione. Il Piano è stato volutamente presentato e non consegnato al momento della Commissione, in quanto la sua complessità richiedeva una preventiva spiegazione molto semplice, da parte dei tecnici che avevano sviluppato i documenti e che per tempistiche di rielaborazione richiedeva ancora qualche giorno.
Quindi, questo fatto che anche questo documento, come gli altri documenti di pianificazione, preveda una fase di adozione e la successiva approvazione, garantisce comunque ogni genere di parteciapzione. Dal punto di vista degli obiettivi: gli obiettivi fondamentali sono quelli di prevenire il deterioramento di aree non inquinate e di risanare quelle dove attualmente sono riscontrabili livelli di rumorosità ambientale superiore ai valori limite. La zonizzazione è inoltre strumento indispensabile per una corretta pianificazione. La definizione delle zone permette di derivare, per ogni punto posto nell’ambiente esterno, valori limite per il rumore da rispettare. È fodamentale, qundi, prevenire il deterioramento delle aree non inquinate ed evidenziare quelle dove attualemnte sono riscontrati livelli di rumorosità ambientale superiore ai limiti previsti dal D.P.C.M. del 1997. In funzione di questi obiettivi generali, come si diceva, tutta la procedura di adozione e di approvazione descritta all’interno della Delibera ci chiede quindi di adottare il Piano di Zonizzazione e clasificazione acustica del territorio comunale, ai sensi della Legge del 26 ottobre 1995, 447, con la procedura prevista dalla Legge Regionale del 10 agosto 2001, n. 13. L’intervento è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di professionisti, incaricati anche dell’elaborazione del PGT. I documenti previsti sono l’allegato 2, la Relazione Tecnica; l’allegato 3, Norme Tecniche di Attuazione; l’allegato 4, le Tavole con le fasce acustiche, ferroviarie e stradali; l’allegato 5, le Tavole: 2.21, 22, 23, 24, 25 e la classificazione delle aree; e l’allegato 6, la Tavola 3 e i punti di misura delle aree a carattere temporaneo. Questo si ricorda che sono le aree tipicamente connesse all’utilizzo per feste, per aree quali sono gli oratori dove si sviluppa comunque un’attività sportiva all’aperto, che per loro natura hanno momenti in cui è concesso superare i limiti di emissioni sonore. Quindi demandare alla Dirigente dell’area Sviluppo del Territorio e Polizia Locale l’espletamento delle seguenti procedure, dando atto che il competente Ufficio, alla venuta esecutività della presente deliberazione, provvederà alle incombenze per la pubblicità dello strumento oggetto della presente, procedendo secondo le disposizioni dell’art. 3 della Legge Regionale 13/2001, come sopra descritte. Quindi, i documenti sono stati presentati nella Commissione Urbanistica, peccato che non ci sia stata partecipazione neanche da parte dei Consiglieri, quantomeno per assistere a una presentazione molto sintetica e molto chiara da parte dei tecnici incaricati. In questo caso, mentre nella situazione precedente avevamo anche trasmesso documenti sintetici di spiegazione, qua la Relazione tecnica era sufficientemente esaustiva e molto chiara e poi, ripeto, i 30 giorni successivi all’adozione consentono ogni approfondimento del caso. Vi ringrazio e lascio a voi per la Deliberazione.
Presidente
Ringraziamo l’Assessore Potenza. Se qualcuno vuole intervenire. Allora, Segretario, mettiamo ai voti. Qualcuno mi chiama il Segretario?.
Punto 6: Adozione del Piano di Zonizzazione Acustica del territorio comunale ai sensi del D.P.C.M. 01.03.1991 (art. 2), della Legge 447/95 (art. 6) e della L.R. n. 13/2001.
Favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvato con 11 voti favorevoli. Immediata esecutività: Favorevoli? Contrari? Astenuti? Quindi il punto 6 all’Ordine del Giorno è passato.
PUNTO N. 7
RICONOSCIMENTO DI LEGITTIMITA' DI DEBITI FUORI BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 194, COMMA 1) LETTERA E) D. LGS. 267/2000.
Presidente
Settimo punto: Riconoscimento di legittimità di debiti fuori Bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1) lettera E) D.Lgs. 267/2000. La parola all’Assessore Ferrari.
Xxxxxxx Xxxxxxx – assessore
Grazie, Presidente. Allora questo è un punto dovuto, anche questo passaggio è dovuto come nel precedente Consiglio Comunale. Si tratta del riconoscimento del debito fuori Bilancio, è ancora una cosa relativa alla Regione per una concessione demaniale, relativamente al torrente Pudiga, in questo caso, per l’annualità 2008/2011 per una somma di 463.042 Euro a seguito, appunto, di una comunicazione pervenuta il 13 marzo 2012, quindi successivamente al precedente Consiglio. Si tratta anche qui di una presa d’atto del Consiglio e quindi del riconoscimento del debito fuori Bilancio.
Presidente
Se non ci sono osservazioni mettiamo ai voti il punto 7: Riconoscimento di legittimità di debiti fuori Bilancio ai sensi dell'art. 194, comma 1) lettera E), X.Xxx. 267/2000. Favorevoli? Contrari? Astenuti? Approvato con 16 voti favorevoli. Immediata esecutività. Favorevoli? Contrari? Approvato all’unanimità con 16 voti favorevoli. Sono le 12.40 è finita la trattazione dei punti all’Ordine del Giorno, dichiaro chiusa la Seduta.