ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (A.I.R.)
ANALISI DI IMPATTO DELLA REGOLAMENTAZIONE (A.I.R.)
(all. alla direttiva P.C.M. 16 gennaio 2013 – G.U.12 aprile 2013, n. 86)
Titolo: Accordo fra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica di Macedonia in materia di cooperazione di polizia.
Referente: Ufficio Affari legislativi e Relazioni Parlamentari del Ministero dell’Interno.
SEZIONE I: IL CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE
A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate.
L’assenza di un Accordo quadro di riferimento ha determinato la necessità di stipulare il presente atto pattizio per regolamentare la collaborazione operativa ed intensificare i rapporti di collaborazione con gli omologhi organismi macedoni, impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale.
Il contesto internazionale ed, in particolare, quello europeo hanno richiesto l’intensificazione della collaborazione in un area di forte interesse, quale può essere considerata quella balcanica.
B) L’indicazione degli obiettivi (di breve, medio o lungo periodo) perseguiti con l’intervento normativo.
L’obiettivo è quello di incrementare la cooperazione bilaterale di polizia rendendola, nel contempo, più aderente alle attuali esigenze di sicurezza, favorendo così l’apertura per lo sviluppo di nuove prospettive di collaborazione in un’area di particolare interesse strategico.
Ulteriore obiettivo è quello anche di fornire uno scambio formativo – professionale tra i due Paesi, valorizzando le esperienze specifiche a vantaggio della qualità investigativa delle Parti.
C) La descrizione degli indicatori che consentiranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi indicati e di monitorare l’attuazione dell’intervento nell’ambito della VIR.
Nell’Accordo sono disciplinate le modalità di attuazione della collaborazione, che prevedono, tra le altre, quali forme applicative, lo scambio delle informazioni e di esperienze.
Le richieste di informazioni, di collaborazione e di assistenza costituiranno gli indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi che l’Accordo persegue. In particolare, per la verifica e lo stato di attuazione della collaborazione, nell’Accordo sono previste riunioni e consultazioni che si svolgeranno su base di reciprocità, in Italia e in Macedonia.
Come ulteriore indicatore si potrà considerare l’esito delle eventuali attività di cooperazione di polizia poste in essere in esecuzione dell’Accordo stesso.
D) Indicazione delle categorie di soggetti pubblici e privati destinatari dei principali effetti dell’intervento regolatorio.
Destinatari diretti dell’Accordo sono le Amministrazioni e le strutture nazionali, già titolari delle attribuzioni necessarie per la sua attuazione e operanti nei settori in esame.
SEZIONE II: PROCEDURE DI CONSULTAZIONE PRECEDENTI L’INTERVENTO
I negoziati per la definizione di un accordo in materia di cooperazione di polizia tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Macedonia hanno avuto inizio nel maggio del 2009 e rispondono all’esigenza di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi al fine di contrastare il crimine organizzato transnazionale.
SEZIONE III: VALUTAZIONE DELL’OPZIONE DI NON INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE (OPZIONE ZERO)
E’ stata valutata l’opzione zero ma non è stata ritenuta congrua in quanto l’Accordo mira a favorire la cooperazione in materia di polizia per la prevenzione e il contrasto al traffico illecito di droga, in assenza di un accordo analogo dell’Italia con la Macedonia.
SEZIONE IV: OPZIONI ALTERNATIVE DI INTERVENTO REGOLATORIO
Non sono state valutate opzioni alternative alla stipula dell’Accordo in quanto pur non esistendo altri accordi di analogo contenuto con la Macedonia, esso ricalca accordi stipulati con altri Paesi che hanno già dimostrato, nella pratica, la netta diminuzione dei reati connessi alla criminalità organizzata transnazionale.
La stipula di detto Accordo è stata, quindi, ritenuta ottimale al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati.
SEZIONE V: GIUSTIFICAZIONE DELL’OPZIONE REGOLATORIA PROPOSTA E VALUTAZIONE DEGLI ONERI AMMINISTRATIVI E DELL’IMPATTO SULLE PMI
A) Gli svantaggi e i vantaggi dell’opzione prescelta, per i destinatari diretti e indiretti, a breve e a medio-lungo termine, adeguatamente misurati e quantificati, anche con riferimento alla possibile incidenza sull’organizzazione e sulle attività delle pubbliche amministrazioni, evidenziando i relativi vantaggi collettivi netti e le relative fonti di informazioni.
Non sussistono svantaggi. L’opzione prescelta comporta vantaggi netti per gli organismi dei due Paesi destinatari dell’Accordo, preposti al contrasto alla criminalità organizzata transnazionale e al terrorismo internazionale, in quanto viene definito un quadro giuridico preciso ed adeguato, quale cornice entro la quale viene svolta la cooperazione bilaterale in materia di sicurezza. Presenta, altresì, vantaggi per i cittadini dei due Paesi e per la comunità internazionale, in relazione alle finalità dell’Accordo, connesse al rafforzamento dell’azione di contrasto ala criminalità organizzata transnazionale, con riflessi positivi sulla sicurezza pubblica e sul benessere dei cittadini.
B) L’individuazione e la stima degli effetti dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
Non sono individuabili o stimabili gli effetti, diretti e indiretti, dell’opzione prescelta sulle micro, piccole e medie imprese.
C) L’indicazione e la stima degli oneri informativi e dei relativi costi amministrativi, introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
Non sussistono oneri informativi e relativi costi amministrativi introdotti o eliminati a carico di cittadini e imprese.
D) Le condizioni e i fattori incidenti sui prevedibili effetti dell’intervento regolatorio, di cui comunque occorre tener conto per l’attuazione.
Non sussistono condizioni o fattori esterni, attualmente prevedibili, che possano incidere sulla corretta attuazione del provvedimento. L’Accordo non produrrà impatto sull’organizzazione dell’Amministrazione, in quanto le materie e gli istituti in esso previsti rientrano nelle normali attribuzioni degli organi internazionali competenti alla sua esecuzione. Gli oneri derivanti dall’applicazione del presente Accordo, quantificati in euro…….., sono specificatamente indicati nell’articolo 3 (copertura finanziaria) del disegno di legge di ratifica.
SEZIONE VI: INCIDENZA SUL CORRETTO FUNZIONAMENTO CONCORRENZIALE DEL MERCATO E SULLA COMPETITIVITA’ DEL PAESE
L’intervento regolatorio, che attiene prioritariamente alla materia di sicurezza pubblica, potrà incidere positivamente sul mercato, soprattutto sotto il profilo della competitività, in relazione agli attesi riflessi positivi, connessi al rafforzamento della cooperazione bilaterale di polizia nella prevenzione e nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale ed alle altre forme criminali.
SEZIONE VII: LE MODALITA’ ATTUATIVE DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE
A) Xxxxxxxx responsabili dell’attuazione dell’intervento regolatorio.
I soggetti preposti all’applicazione dell’Accordo sono:
- per la Repubblica Italiana: il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza;
- per la Repubblica di Macedonia: il Ministero dell’Interno.
B) Le azioni per la pubblicità e per l’informazione dell’intervento.
L’Accordo non prevede particolari forme di informazione e pubblicità e, comunque, allo stesso verrà data pubblicità tramite i siti web delle Amministrazioni coinvolte.
C) Strumenti per il controllo e il monitoraggio dell’intervento regolatorio.
Il Ministero dell’Interno seguirà l’esecuzione e l’effettiva attuazione dell’Accordo con la verifica diretta, tramite i propri Uffici interessati, sia sullo scambio delle informazioni sia sulle attività espletate.
D) I meccanismi eventualmente previsti per la revisione dell’intervento regolatorio. L’Accordo prevede per entrambi i Paesi la possibilità di respingere le richieste di collaborazione o assistenza previste nell’Accordo, qualora queste possano compromettere la sovranità o la sicurezza del Paese o altri interessi nazionali di primaria importanza.
E) Gli aspetti prioritari da monitorare in fase di attuazione dell’intervento regolatorio e considerare ai fini della VIR
A cura del Ministero dell’Interno si procederà alla relazione della verifica dell’impatto regolatorio, che terrà conto degli esiti di valutazione degli incontri bilaterali e delle riunioni che si svolgeranno, su base di reciprocità, nei due Paesi per l’applicazione dell’Accordo, nonché dell’esito delle eventuali attività di cooperazione di polizia poste in essere in esecuzione dell’accordo stesso.