Articolo 1: Oggetto della fornitura
CAPITOLATO TECNICO D’APPALTO PER L’ACQUISTO DI SISTEMI PENSILI E LAMPADE SCIALITICHE PER LE SALE OPERATORIE E LE TERAPIE INTENSIVE DELL’AZIENDA USL DELLA ROMAGNA
Articolo 1: Oggetto della fornitura
La procedura che l’amministrazione realizza è volta alla stipula di un accordo quadro con un unico
operatore per ognuno dei tre lotti.
Un medesimo operatore può risultare aggiudicatario di più lotti.
L’accordo quadro ha la durata di tre anni e durante l’ esecuzione dell’Accordo l’amministrazione si riserva il diritto di stipulare contratti derivati aventi ad oggetto la fornitura dei beni elencati nell’articolo 3.
I singoli contratti derivati stipulati in conseguenza del contratto di accodo quadro avranno la durata conseguente alla fornitura oggetto del contratto e della garanzia prevista dal capitolato e dell’eventuale ulteriore servizio post vendita offerto in gara dall’aggiudicatario.
Il presente capitolato ha per oggetto la fornitura e l’installazione di stativi pensili e lampade scialitiche per diverse Unità Operative dei diversi ambiti territoriali dell’ Azienda USL della Romagna.
La gara è configurata in n. 3 lotti aggiudicabili separatamente:
Lotto 1: SISTEMI PENSILI per Terapia Intensiva Neonatale, di cui
• Rif. 1A:n.13 pensili a doppio stativo da installarsi presso la Terapia Intensiva Neonatale del PO di Rimini
• Rif. 1B: n. 5 pensili a stativo singolo da installarsi presso la Terapia Intensiva Neonatale del PO di Rimini
Lotto 2: SISTEMI PENSILI per Sala Operatoria, di cui:
• Rif. 2A: n.13 (q.tà massima) pensili anestesiologici di cui n. 4 rappresentano quantità certa e
n. 9 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 2B: n.29 (q.tà massima) pensili chirurgici di cui n. 9 rappresentano quantità certa e n. 20 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 2C n. 10 (q.tà massima) pensili solo per le utenze, di cui n 5 rappresentano quantità certa e n. 5 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
Lotto 3: LAMPADE SCIALITICHE PER SALA OPERATORIA, di cui:
• Rif. 3A: n. 3 (q.tà massima) lampade scialitiche di tipo gemellare, di cui n. 1 rappresenta quantità certa e n. 2 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 3B: n. 19 (q.tà massima) lampade scialitiche di tipo gemellare complete di n. 1 braccio porta monitor, di cui n. 8 rappresentano quantità certa e n. 11 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 3C: n. 3 (q.tà massima) lampade scialitiche di tipo gemellare complete di n. 2 bracci porta monitor, di cui n. 1 rappresenta quantità certa e n. 2 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 3D: n. 12 (q.tà massima) lampada scialitica singola per sala parto/ambulatorio chirurgico, di cui n. 5 rappresentano quantità certa e n. 7 quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione
• Rif. 3E: n. 2 lampada scialitica complete di braccio porta monitor per sala parto/ambulatorio chirurgico, entrambe quantità opzionale eventualmente acquistabile entro tre anni dall’ aggiudicazione.
L’intera fornitura è quindi suddivisa in n. 3 lotti aggiudicabili singolarmente in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo le modalità esplicitate nel disciplinare di gara.
L’amministrazione si riserva, inoltre, di acquistare, in relazione ad ogni lotto, beni accessori di completamento dei beni acquistati a seguito della presente procedura per un valore non superiore al 10% del valore posto a base di gara.
L’acquisto degli accessori avverrà a seguito di presentazione di un listino prezzi da parte dell’operatore economico al quale verrà applicato lo sconto percentuale offerto in gara dall’operatore economico aggiudicatario.
L’acquisto degli accessori avverrà a seguito di presentazione di un listino prezzi da parte dell’operatore economico il quale dovrà indicare lo sconto percentuale da applicare, il quale non può essere inferiore allo sconto percentuale offerto in gara per il lotto di riferimento.
Art. 2 Obiettivi della fornitura
I progetti in corso di realizzazione, dl parte dell’Azienda USL della Romagna, prevedono interventi
di ristrutturazione e adeguamento dei blocchi operatori e delle terapie intensive di tutti gli ambiti territoriali dell’Azienda. Obiettivo della fornitura è quello di fornire idonee attrezzature “fisse” necessarie alla realizzazione dei diversi progetti, quali sistemi pensili e lampade scialitiche,
tenendo in conto che le forniture dovranno necessariamente seguire le diverse tempistiche dei lavori necessari alla ristrutturazione dei locali dove le apparecchiature dovranno essere installate.
Art. 3 Quantità previste per ciascun lotto e relative basi d’asta
Il LOTTO 1 è diviso nei riferimenti sotto indicati:
• riferimento 1A: n. 13 Pensili a doppio stativo da installarsi nelle U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Q.tà TOT. | Configurazione per singola postazione in zona intensiva | Configurazione per singola postazione in zona chirurgica | Configurazione per doppia postazione in zona intermedia |
Rimini | TIN | 13 | 8 | 1 | 4 |
• riferimento 1B: n. 5 Pensile a singolo stativo da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Q.tà TOT. | Configurazione per doppia postazione in zona intermedia | Configurazione per singola postazione in zona intermedia |
Rimini | TIN | 5 | 4 | 1 |
Importo base d’asta presunto complessivo Lotto 1: € 565.000 iva esclusa
Il LOTTO 2 è diviso nei riferimenti sotto indicati:
• riferimento 2A: n. 13 pensili anestesiologici da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Quantità opzionale |
Forlì | Blocco operatorio | Tandem con secondo lato per videoendoscopia | 1 | 9 |
Ravenna | Blocco Xxxxxxxxxx | Xxxxxxxxxxxxxxx | 0 | / |
Xxxxxx | Ginecologia ed Ostetricia | Anestesiologico con secondo braccio porta monitor a tandem | 2 | / |
• riferimento 2B: n. 29 pensili chirurgici da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Quantità opzionale |
Forlì | Blocco operatorio | Chirurgico per attrezzature endoscopiche | 2 | 8 |
Ravenna | Blocco Operatorio | Chirurgico | 1 | / |
Ravenna | Sala 2 ostetricia Ravenna | Idoneo per attrezzature endoscopia con secondo braccio porta monitor a tandem | 1 | / |
Ravenna | Sala 1 Ostetricia Ravenna | Chirurgico | / | 1 |
Ravenna | Endoscopia Lugo | Idoneo per attrezzature endoscopia con secondo braccio porta monitor a tandem | / | 2 |
Ravenna | Sala operat. Oculistica Ravenna (n. 2 certi) e Lugo (n. 2 aggiuntivi) | Chirurgico | 2 | 2 |
Ravenna | Blocco operatorio Faenza | Chirurgico | / | 3 |
Rimini | Ginecologia ed Ostetricia | Chirurgico con secondo braccio porta monitor a tandem | 2 | / |
Rimini | TIN | Chirurgico | 1 | / |
Forlì | Pronto Soccorso | Chirurgico con scialitica | / | 4 |
• riferimento 2C: n. 10 pensili per le sole utenze da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Quantità opzionale |
Forlì | Sala Gessi | Pensili porta utenze | 1 | / |
Ravenna | Ginecologia | Pensili porta utenze | 2 | / |
Ravenna | Oculistica | Pensili porta utenze con braccio p.m. | 2 | / |
Ravenna | Blocco operatorio Faenza | Pensili porta utenze | / | 3 |
Ravenna | Sala Op. Oculistica Lugo | Pensili porta utenze con braccio p.m. | / | 2 |
Importo base d’asta presunto complessivo Lotto 2:
€ 335.000 i.e. (quantità certa) + € 731.000 i.e. (quantità opzionale)
LOTTO 3, LAMPADE SCIALITICHE, diviso nei riferimenti sotto indicati:
• riferimento 3A. n. 3 lampade scialitiche gemellari da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Q. ta opzionale |
Rimini | TIN | Gemellare | 1 | 0 |
Azienda USL Romagna | Sale operatorie | Gemellare | / | 2 |
• riferimento 3B n. 19 lampade scialitiche gemellari, complete di braccio porta monitor, da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Q. ta opzionale |
Rimini | Sala parto | Gemellare con braccio portamonitor | 2 | 0 |
Forlì | Blocco operatorio | Gemellare con braccio portamonitor | 2 | 8 |
Ravenna | Sale oculistica e ORL | Gemellare con braccio portamonitor | 3 | 0 |
Ravenna | Sala 1 Ostetricia | Gemellare con braccio portamonitor | 1 | 0 |
Azienda USL Romagna | Gemellare con braccio portamonitor | 3 |
• riferimento 3C: n. 3 lampade scialitiche gemellari, complete di n. 2 braccio porta monitor, da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Q. ta opzionale |
Ravenna | Sala 2 Ostetricia | Gemellare con n. 2 bracci portamonitor | 1 | 0 |
Azienda USL Romagna | Gemellare con n. 2 bracci portamonitor | / | 2 |
• riferimento 3D. n. 12 lampade scialitiche (singola cupola) per sala parto/ambulatorio, da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto:
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Q. ta opzionale |
Rimini | Sale parto | Scialitica ambulatoriale singola cupola | 4 | 2 |
Forli | Sala gessi | Scialitica ambulatoriale singola cupola | 1 | 0 |
AUSL Romagna | Scialitica ambulatoriale singola cupola | 5 |
Riferimento 3E: n. 2 lampade scialitiche (singola cupola), completa di braccio porta monitor per sala parto/ambulatorio, da installarsi nello U.O. indicate nel seguente prospetto (solo q.tà opzionale)
Ambito territoriale | Destinazione d’uso | Tipologia | Quantità certe | Q. ta opzionale |
Ravenna | Sale Op. Oculistica Lugo | Scialitica ambulatorial e, singola cupola con braccio porta monitor | / | 2 |
Importo base d’asta presunto complessivo Lotto 3: €300.000 i.e (q.tà certa) + € 466.500 i.e (q.tà opzionale)
Articolo 4: Caratteristiche tecniche
Le caratteristiche richieste sono indicative delle necessità aziendali e vanno intese e interpretate in coerenza al rispetto del divieto di cui all’art. 68 del D.Lgs 50/2016. Qualora la descrizione di queste caratteristiche dovessero individuare una fabbricazione o provenienza determinata o un procedimento particolare, un marchio od un brevetto determinato, un tipo o un’ origine o una produzione specifica che avrebbero come effetto di favorire o eliminare taluni imprese o prodotti, detta indicazione deve intendersi integrata della menzione “o equivalente”. L’impresa concorrente che propone prodotti equivalenti ai requisiti definiti dalle specifiche tecniche è tenuto a segnalarlo con separata dichiarazione da allegare alla relativa scheda tecnica, rimanendo salva ed impregiudicata la facoltà di scelta dell’ente appaltante in coerenza con i criteri di aggiudicazione successivamente descritti. Il Concorrente deve provare che le soluzioni da lui proposte ottemperano in maniera equivalente ai requisiti definiti nelle specifiche tecniche.
LOTTO 1: PENSILI PER TERAPIA INTENSIVA NEONATALE
PLANIMETRIA REPARTO TIN
Riferimento 1A: Pensile doppio stativo (tandem)
Si richiede la fornitura di n. 13 pensili a doppio stativo con le seguenti caratteristiche e configurazioni
CONFIGURAZIONE COMUNI PER I 13 PENSILI:
- Lo Stativo Pensile deve essere composto da due unità pensile, in soluzione Tandem con unico ancoraggio al soffitto, completo di piastre / contropiastre e tutto il necessario per l’ancoraggio a soffitto.
- La struttura portante ed i bracci devono essere realizzati in lega leggera; costituita da estruso di alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti; priva di spigoli vivi.
- Si richiede un carico netto sulla colonna in condizioni di massima estensione di almeno 150 kg per singolo lato.
- Il Pensile deve essere completo di prese, elettriche e gas medicali, per l’alimentazione delle apparecchiature, distribuite su almeno 2 lati delle testate tecniche.
Si precisa che i sistemi offerti dovranno prevedere un numero di connettori di equalizzazione di potenziale almeno equivalente al numero di prese elettriche presenti su ogni pensile
- Gli accessori devono essere spostabili per tutta l’altezza del pensile attraverso barre o rotaie disponibili su almeno due lati diversi
- Ogni snodo dello Stativo Pensile deve avere un angolo di rotazione di minimo 330°, con dispositivo di fine corsa regolabile. I bracci devono essere montati in modo tale da consentire l’inversione di un lato con l’altro sul lato posteriore e l’altro lato su quello anteriore.
- La configurazione di base prevede il posizionamento del lato di monitoraggio alla destra del paziente
- Tutti i movimenti dei bracci devono essere regolati da freni pneumatici e/o elettromagnetici a mezzo di una pulsantiera di facile accesso e/o di maniglie per movimentazione collocabile in più punti. Ogni freno deve essere identificato con un codice colore per un più facile e immediato spostamento dei bracci o sistema equivalente che faciliti l’identificazioni degli snodi da movimentare.
- Lampada scialitica da visita a LED integrata su braccio pensile con ancoraggio coassiale all’asse di rotazione del pensile. Illuminazione almeno 60.000 lux tramite LED. Doppio snodo di regolazione, escursione minima 1500 mm. Manipolo sterilizzabile
- Xxxx indiretta a soffitto e pavimento per agevolare le attività degli operatori in condizioni notturne.
- Completo di dispositivo/accessorio per alloggiamento/gestione cavi delle apparecchiature
CONFIGURAZIONE PER N. 8 PENSILI - SINGOLA POSTAZIONE IN ZONA INTENSIVA:
Postazioni di riferimento sulla planimetria: 5-6-7-8-9-15-16-18
- Lo Stativo Pensile deve servire un posto di Terapia Intensiva neonatale Lato MONITORAGGIO/VENTILAZIONE:
- Lo Stativo Pensile deve avere 2 bracci (3 snodi) della lunghezza totale da almeno 1200 mm a circa 1500 mm
L’unità deve essere composta da:
- Colonna porta utenze elettriche e gas medicali di dimensioni compatte per una facile e veloce sanificazione, completa di sistema di fissaggio presente su almeno 2 lati della colonna stessa per l’inserimento di accessori quali piattaforme, barre normalizzate, bracci porta pompe o monitor aggiuntivi.
- Lunghezza colonna circa un metro
- n.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti cassettiera DOPPIA delle dimensioni di circa 500 (L)x400 (P) mm. Dotato di barre porta accessori almeno laterali e di elementi di protezione integrati. Una piattaforma deve essere dotata di maniglie per lo spostamento/posizionamento dello Stativo Pensile e la regolazione dei freni. E’ richiesta una seconda maniglia per lo spostamento/posizionamento dello stativo sulla colonna porta utenze. Portata almeno 40Kg.
- N.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti con piattaforma di circa 500 (L)x400 (P) mm. Portata almeno 40Kg.
- I ripiani devono essere posizionati da circa 75 cm da terra fino a circa 150 cm di altezza
- N.1 braccetto porta monitor a singolo braccio con terminale vesa con portata almeno 10 Kg
- N.1 braccetto porta monitor a singolo braccio basculante con attacco per monitoraggio (da definire secondo il monitor)
- Barra normalizzata per aggancio umidificatore e miscelatore
- Possibilità di aggancio di ulteriori accessori come piattaforme, bracci porta monitor ecc. direttamente alla colonna tecnica su almeno due lati.
- Supporto verticale per aggancio accessori
- n.16 prese elettriche 250 V, singolarmente protette secondo le norme vigenti, di cui:
n. 10 prese dovranno essere di colore bianco (n. 4 “standard tedesco e bipasso” e n.6 “standard tedesco”)
n. 6 prese dovranno essere di colore verde (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n.4 “standard tedesco””)
ad indicare la linea di alimentazione principale e di backup.
- N.4 prese dati
- n.1 predisposizione per prese a bassa tensione Dotazione di prese gas medicali con standard “Afnor”
- 4 prese Ossigeno
- 2 prese Vuoto
- 4 prese Aria Compressa Medicale 5 bar
(ogni linea gas deve essere dotata di una valvola di non ritorno)
LATO INFUSIONALE:
- Lo Stativo Pensile deve avere 2 bracci (3 snodi) della lunghezza totale da almeno 1200 mm a circa 1500 mm
L’unità deve essere composta da:
- Colonna porta utenze elettriche e gas medicali di dimensioni compatte per una facile e veloce sanificazione, completa di sistema di ancoraggio presente su almeno 2 lati della colonna stessa per l’inserimento di accessori quali piattaforme, barre normalizzate, bracci porta pompe o monitor aggiuntivi.
- Supporto cestello per scalda biberon (dimensioni 20 cm x 15 cm circa)
- n.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti con cassettiera DOPPIA delle dimensioni di circa 500 (L)x400 (P) mm. Dotato di barre porta accessori almeno laterali e di elementi di protezione integrati. La piattaforma deve essere dotata di maniglie per lo spostamento/posizionamento dello Stativo Pensile e la regolazione dei freni. E’ richiesta un seconda maniglia per lo spostamento/posizionamento dello stativo sulla parte posteriore. Portata almeno 40Kg. Il ripiano deve essere posizionato a circa 75 cm da terra.
- E’ richiesta un seconda maniglia per lo spostamento/posizionamento dello stativo sulla colonna porta utenze.
- N. 1 asta porta infusioni e pompe a siringa /peristaltiche con doppio aggancio alla colonna.
- Barre normalizzate DIN
- Supporto rack che possa contenere fino a 9 pompe infusionali (2 volumetriche, 7 siringa) con portata di almeno 40 kg e che garantisca accessibilità alle prese.
- Possibilità di aggancio di ulteriori accessori come piattaforme, bracci porta monitor ecc. direttamente alla colonna.
- n.14 prese elettriche 250V, singolarmente protette secondo le norme vigenti, di cui:
n.10 prese dovranno essere di colore bianco (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n.8 “standard tedesco”)
n. 4 di colore verde (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n. 2 “standard tedesco””) ad indicare la linea di alimentazione principale e di backup.
- N.4 prese dati
- n.1 predisposizione per prese a bassa tensione.
Dotazione di prese gas medicali con standard ”Afnor”
- 2 prese Ossigeno
- 2 prese Vuoto
- 2 prese Aria Compressa Medicale 5 bar
(ogni linea gas deve essere dotata di una valvola di non ritorno)
Si richiede di quotare, (vedi successivo Art. 5 “Opzionali), gli eventuali supporti per monitor cartella clinica (circa 20”) e tastiera e N.1 braccetto a doppio braccio basculante porta tastiera e porta terminale vesa
CONFIGURAZIONE PER N. 1 SINGOLA POSTAZIONE IN ZONA CHIRURGICA
Postazione di riferimento sulla planimetria: 17
Per una unità da collocare nella zona chirurgica del nuovo reparto TIN, da considerare, per il lato infusionale, oltre alle caratteristiche precedentemente descritte, le seguenti integrazioni:
- n. 1 presa evacuazione gas anestetici tipo Venturi
- n. 1 presa Ossigeno e una presa d’aria aggiuntive
(ogni linea gas deve essere dotata di una valvola di non ritorno)
CONFIGURAZIONE PER N.4 PENSILI – DOPPIA POSTAZIONE IN ZONA INTERMEDIA
Postazioni di riferimento sulla planimetria: 1-4-10-13
Per le postazioni in zona intermedia presso il nuovo reparto TIN, da considerare, in aggiunta alle caratteristiche sopra descritte, le seguenti integrazioni:
Lato INFUSIONALE (in comune tra due incubatrici)
- N.1 Supporto aggiuntivo per scalda biberon
- n.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti cassettiera TRIPLA delle dimensioni di circa 500 (L)x400 (P)mm dotato di barre porta accessori almeno laterali e di elementi di protezione integrati. Una piattaforma deve essere dotata di maniglie per lo spostamento/posizionamento dello Stativo Pensile e la regolazione dei freni. E’ richiesta un seconda maniglia per lo spostamento/posizionamento dello stativo sulla colonna porta utenze. Portata almeno 40Kg. Il ripiano deve essere posizionato a circa 85 cm da terra.
- N. 1 Braccetto porta monitor aggiuntivo a singolo braccio con terminale Vesa
- n. 1 asta porta pompe e sacche infusionali aggiuntiva a doppio fissaggio alla colonna
- n. 2 barre din porta accessori aggiuntive
- n. 2 supporti rack che possa contenere fino a 5 pompe infusionali (2 volumetriche, 3 siringa) almeno fino a 26 kg ciascuno da installare su lati opposti e che garantiscano accessibilità alle prese.
- n. 12 prese elettriche 250V, singolarmente protette secondo le norme vigenti, di cui:
n. 8 prese dovranno essere di colore bianco (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n.6 “standard tedesco”)
n. 4 di colore verde (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n.2 “standard tedesco””) ad indicare la linea di alimentazione principale e di backup.
Dotazione di prese gas medicali con standard “Afnor”:
- 2 prese Ossigeno
- 2 prese Vuoto
- 2 prese Aria Compressa Medicale 5 bar
(ogni linea gas deve essere dotata di una valvola di non ritorno)
Riferimento 1B: Pensile a singolo stativo
Si richiede la fornitura di n. 5 Pensili a singolo stativo per area intermedia con le seguenti caratteristiche e configurazioni.
CONFIGURAZIONE COMUNE PER I 5 PENSILI
Postazioni di riferimento sulla planimetria: 2-3-11-12-14:
- Lo Stativo Pensile deve essere composto da una unità pensile, con unico ancoraggio al soffitto, completo di piastre / contropiastre e tutto il necessario per l’ancoraggio a soffitto.
- La struttura portante ed i bracci devono essere realizzati in lega leggera; costituita da estruso di alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti; priva di spigoli vivi.
- Si richiede un carico netto sulla colonna in condizioni di massima estensione di almeno 150 kg per singolo lato.
- Il Pensile deve essere completo di prese, elettriche e gas medicali, per l’alimentazione delle apparecchiature distribuite su almeno 2 lati delle testate tecniche.
Si precisa che i sistemi offerti dovranno prevedere un numero di connettori di equalizzazione di potenziale almeno equivalente al numero di prese elettriche presenti su ogni pensile
- Gli accessori devono essere spostabili per tutta l’altezza del pensile attraverso barre o rotaie disponibili su almeno due lati diversi
- Ogni snodo dello Stativo Pensile deve avere un angolo di rotazione di minimo 330°, con dispositivo di fine corsa regolabile.
- Tutti i movimenti dei bracci devono essere regolati da freni pneumatici e/o elettromagnetici a mezzo di una pulsantiera di facile accesso e/o di maniglie per movimentazione collocabile in più punti. Ogni freno deve essere identificato con un codice colore per un più facile e immediato spostamento dei bracci o sistema equivalente che faciliti l’identificazioni degli snodi da movimentare.
- Lampada scialitica da visita a LED integrata su braccio pensile con ancoraggio coassiale all’asse di rotazione del pensile. Illuminazione almeno 60.000 lux tramite LED. Doppio snodo di regolazione, escursione minima 1500 mm. Manipolo sterilizzabile.
- Xxxx indiretta a soffitto e pavimento per agevolare le attività degli operatori in condizioni notturne.
- Completo di dispositivo/accessorio per alloggiamento/gestione cavi delle apparecchiature
CONFIGURAZIONE PER N.4 PENSILI - IN ZONA INTERMEDIA
Postazioni di riferimento sulla planimetria: 2-3-11-12
La configurazione di base prevede il posizionamento alla sinistra del paziente
- Colonna porta utenze elettriche e gas medicali di dimensioni compatte per una facile e veloce sanificazione, completa di sistema di fissaggio presente su almeno 2 lati della colonna stessa per l’inserimento di accessori quali piattaforme, barre normalizzate, bracci porta pompe o monitor aggiuntivi.
- Lunghezza colonna circa un metro
- n.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti con cassettiera DOPPIA delle dimensioni di circa 500 (L)x400 (P) mm. Dotato di barre porta accessori almeno laterali e di elementi di protezione integrati. Una piattaforma deve essere dotata di maniglie per lo spostamento/posizionamento dello Stativo Pensile e la regolazione dei freni. E’ richiesta un seconda maniglia per lo spostamento/posizionamento dello stativo sulla colonna porta utenze. Portata almeno 40Kg.
- n.1 ripiano in alluminio verniciato con vernici atossiche e non intaccabili da sostanze disinfettanti/detergenti con piattaforma di circa 500 (L)x400 (P) mm. Portata almeno 40Kg.
- I ripiani devono essere posizionati da circa 75 cm da terra fino a circa 150 cm di altezza
- n.1 braccetto porta monitor a singolo braccio con terminale vesa con portata almeno 10 Kg
- n.1 braccetto porta monitor a singolo braccio basculante con attacco per monitoraggio (da definire secondo il monitor)
- Barra laterale per aggancio umidificatore e miscelatore
- Possibilità di aggancio di ulteriori accessori come piattaforme, bracci porta monitor ecc. direttamente alla colonna tecnica su almeno due lati.
- Supporto verticale per aggancio accessori
- n.16 prese elettriche 250V, singolarmente protette secondo le norme vigenti, di cui
n. 10 prese dovranno essere di colore bianco (n. 4 “standard tedesco e bipasso” e n.6 “standard tedesco”)
n. 6 prese dovranno essere di colore verde (n. 2 “standard tedesco e bipasso” e n. 4 “standard tedesco””)
ad indicare la linea di alimentazione principale e di backup.
- n.1 predisposizione per prese a bassa tensione
- n. 4 prese dati
Dotazione di prese gas medicali con standard Afnor
- 3 prese Ossigeno
- 3 prese Vuoto
- 3 prese Aria Compressa 5 bar
(ogni linea gas deve essere dotata di una valvola di non ritorno)
CONFIGURAZIONE PER N.1 PENSILI - IN ZONA INTERMEDIA
La configurazione di base prevede il posizionamento alla destra del paziente.
Riferimento sulla planimetria: 14
n.1 pensile deve essere configurato per poter essere utilizzato su una postazione singola.
Per una unità da collocare nella zona intermedia del nuovo reparto TIN, configurato per poter essere utilizzato su una postazione singola, si chiedono, oltre alle caratteristiche sopra descritte i seguenti accessori integrativi
- N.1 supporto rack che possa contenere fino a 5 pompe infusionali (2 volumetriche, 3 siringa) almeno 26 kg.
- Supporto per scalda biberon (dimensioni 20 cm x 15 cm circa)
N.B. Tutti i sistemi offerti (entrambi i riferimenti) devono garantire lo spostamento facile e veloce delle apparecchiature da parte degli operatori.
LOTTO 2: PENSILI PER SALA OPERATORIA
Riferimento 2A: N. 13 Pensili anestesiologici (comprese quantità opzionali)
DESCRIZIONE GENERALE PER TUTTE LE DESTINAZIONI
E’ richiesto un modello di pensile dedicato all’anestesia.
Tutti i movimenti dei bracci devono essere regolati da freni pneumatici e/o elettromagnetici a mezzo di una pulsantiera di facile accesso e/o di maniglie per movimentazione collocabile in più punti. Ogni freno deve essere identificato con un codice colore per un più facile e immediato spostamento dei bracci o sistema equivalente che faciliti l’identificazioni degli snodi da movimentare.
E’ richiesto l’ancoraggio e il sollevamento di tutti i principali sistemi carrellati per l’anestesia, grazie a movimentazione verticale.
Si richiede una doppia articolazione a bracci, di lunghezza simile, affinché si possa posizionare lungo l’asse con il punto di ancoraggio, con lunghezza di ciascuno braccio tra 80 e 110 cm quale riferimento, al fine di poter spaziare la loro posizione nella sala per un raggio di circa 2 mt.
Si richiede una portata utile della configurazione definitiva, in ogni condizioni di massima estensione, di almeno 180 kg sulla testata.
La struttura portante deve essere priva di spigoli vivi, leggera e facilmente manovrabile, con poco sforzo richiesto agli operatori grazie a movimentazioni servo assistite, con comode maniglie impugnabili per lo spostamento. Devono essere presenti:
• n.12 prese elettriche 250V “standard tedesco e bipasso”
• n. 4 prese dati per la gestione e la diffusione di dati nonché di immagini grazie alla predisposizione di segnali video.
Devono essere presenti le seguenti prese gas medicali con standard definito dal committente:
• 3 prese ossigeno
• 3 prese aria compressa 5 atm
• 2 prese vuoto
• n.1 presa per evacuazione gas anestetici di tipo attivo/venturi o passivo (da definirsi col committente)
Si richiede la distribuzione dei servizi per la lunghezza della colonna, di circa 1 metro, che deve essere modificabile ed aggiornabile.
Il pensile deve poter alloggiare o fissare, grazie a braccetti opzionali e porta tastiera applicabili alle strutture proprie del pensile, ulteriori monitor, in particolare il monitor dei parametri fisiologici e un monitor medicale utilizzato per la cartella clinica. Pertanto la ditta dovrà quotare fra anche questi supporti e un’asta per l’aggancio delle pompe infusionali fra le opzioni (vedi successivo Art.5 “Opzionali”)
CONFIGURAZIONE INTEGRATIVA PER LE DUE SALE OPERATORIE DI GINECOLOGIA DI RIMINI
I due pensili devono avere la seguente configurazione aggiuntiva:
Il pensile anestesiologico di ognuna di queste due sale deve essere completo di un braccio porta monitor installato a tandem, completo di cablaggio cavi per alimentazione elettrica e segnali video, con possibilità di movimentazione di circa 180 cm di raggio dall’ancoraggio. Si richiede che il braccio abbia una distribuzione del primo braccio parallela al soffitto, il più alto possibile per non ostacolare il passaggio sottostante, e che abbia un secondo snodo a molla per il posizionamento del monitor all’altezza adeguata.
CONFIGURAZIONE INTEGRATIVA PER IL BLOCCO OPERATORIO DI FORLI’
Il Pensile destinato ad essere fornito presso il blocco operatorio di Forlì (sia quantità certe che aggiuntive) dovrà prevedere le seguenti configurazioni integrative:
Il pensile anestesiologico di ogni sala deve essere fornito in configurazione tandem , di cui un lato dedicato all’anestesia (con le medesime caratteristiche sopra descritte) e un secondo lato dedicato alla gestione dei segnali video-audio, con le caratteristiche di seguito descritte:
Si richiede che abbia una doppia articolazione a bracci, di lunghezza simile, affinché si possa posizionare lungo l’asse con il punto di ancoraggio, con lunghezza di ciascuno braccio tra 80 e 110 cm quale riferimento, al fine di poter spaziare la loro posizione nella sala per un raggio di circa 2 mt. Si richiede una portata utile della configurazione definitiva, in ogni condizioni di massima estensione, di almeno 120 kg. E’ richiesta la movimentazione verticale.
La struttura portante deve essere priva di spigoli vivi, leggera e facilmente manovrabile, con poco sforzo richiesto agli operatori grazie a movimentazioni servo assistite, con comode maniglie impugnabili per lo spostamento.
Deve essere adeguato per il posizionamento di sistema per la gestione immagini disponibile in reparto e dovrà essere dotato di almeno 2 ripiani e di un cassetto. Si richiede la distribuzione dei servizi per la lunghezza della colonna, di circa 80 cm, che deve essere modificabile ed aggiornabile.
Devono essere presenti:
• n.12 prese elettriche 250V “standard tedesco e bipasso”
• n. 4 prese dati per la gestione e la diffusione di dati nonché di immagini grazie alla predisposizione di segnali video.
Devono essere presenti prese gas medicali con standard definito dal committente:
• n. 2 prese ossigeno
• n. 2 prese aria compressa 5 atm
• n. 2 prese vuoto
Si precisa che i sistemi offerti dovranno prevedere un numero di connettori di equalizzazione di potenziale almeno equivalente al numero di prese elettriche presenti su ogni pensile
E’ richiesta la quotazione di accessori opzionali, fra i quali un braccetto per l’aggancio del monitor per la visualizzazione/gestione delle immagini. (vedi successivo Art.5 “Opzionali”)
Riferimento 2B: n. 29 Pensili Chirurgici (comprese quantità opzionali) CONFIGURAZIONE COMUNE PER TUTTE LE DESTINAZIONI DESCRIZIONE GENERALE
Si richiede un pensile chirurgico che abbia una doppia articolazione a bracci, che permettano con lunghezze simili, il posizionamento lungo l’asse allineato con il punto di ancoraggio, con lunghezza di ciascuno braccio tra 80 e 110 cm quale riferimento, al fine di poter spaziare la loro posizione nella sala per un raggio di circa 2 mt.
Tutti i movimenti dei bracci devono essere regolati da freni pneumatici e/o elettromagnetici a mezzo di una pulsantiera di facile accesso e/o di maniglie per movimentazione collocabile in più punti. Ogni freno deve essere identificato con un codice colore per un più facile e immediato spostamento dei bracci o sistema equivalente che faciliti l’identificazioni degli snodi da movimentare.
La struttura portante deve essere priva di spigoli vivi, leggera e facilmente manovrabile, con poco sforzo richiesto agli operatori grazie a movimentazioni sbloccabili per singolo snodo ed eventualmente servo assistite e dotate di maniglie. Le rotazioni dei bracci devono essere frizionate singolarmente su ogni snodo, sbloccabile tramite maniglie di controllo freni che dovranno essere facilmente riconoscibile per l’azionamento specifico.
Il pensile deve consentire una rotazione almeno di 330° attorno all’aggancio e un basculamento/escursione verticale fino a 60 cm.
Si richiede una portata utile della configurazione definitiva, in ogni condizioni di massima estensione, di almeno 120 kg. Deve essere adeguato per il posizionamento di elettrobisturi, eventuale monitor ed altre apparecchiature utilizzate nell’area interventistica, quindi dovrà essere dotato di almeno 2 ripiani e di un cassetto.
Devono essere presenti:
• n.14 prese elettriche 250V “standard tedesco e bipasso”
• n. 4 prese dati per la gestione e la diffusione delle immagini
Devono essere presenti prese gas medicali con standard definito dal committente:
• 1 presa ossigeno
• 1 presa aria medicale 5 bar
• 1 presa aria compressa 8-10 bar
• 1 presa vuoto
• N. 1 presa CO2
Si precisa che i sistemi offerti dovranno prevedere un numero di connettori di equalizzazione di potenziale almeno equivalente al numero di prese elettriche presenti su ogni pensile
Si richiede la distribuzione dei servizi per la lunghezza della colonna, almeno di 50 cm, che deve essere modificabile ed aggiornabile.
Il pensile deve poter alloggiare o fissare, grazie a braccetti opzionali e porta tastiera applicabili alle strutture proprie del pensile, ulteriori monitor, in particolare il monitor dei parametri fisiologici e un monitor medicale utilizzato per la cartella clinica. Pertanto la ditta dovrà quotare anche questi supporti e un’asta per l’aggancio delle pompe infusionali. (vedi successivo Art.5 “Opzionali”)
• DIFFERENZE DI CONFIGURAZIONE PER I 2 PENSILI PREVISTI PER GINECOLOGIA E OSTETRICIA AT RIMINI
Oltre a quanto previsto nelle caratteristiche generali sopra descritte i pensile destinati all’ostetricia (cesarei) dell’ AT di Rimini dovranno essere completi anche di un braccio porta monitor installato a tandem, completo di cablaggio cavi per alimentazione elettrica segnali video, con possibilità di movimentazione del monitor di circa 180 cm di raggio dall’ancoraggio. Si richiede che il braccio abbia una distribuzione del primo braccio parallela al soffitto, il più alto possibile per non ostacolare il passaggio sottostante, e che abbia un secondo snodo a molla per il posizionamento del monitor all’altezza adeguata.
• DIFFERENZE DI CONFIGURAZIONE PER I 2 PENSILI (+8 OPZIONALI) PREVISTI PER IL BLOCCO OPERATORIO DI FORLI’
Oltre a quanto previsto nelle caratteristiche generali sopra descritte i pensili destinati al blocco operatorio AT di Forlì (sia i due i certi che gli otto aggiuntivi) dovranno prevedere anche le seguenti configurazioni integrative:
i pensili dovranno essere adeguato per il posizionamento di elettrobisturi, video processore, insufflatore, fonte luminosa ed altre apparecchiature utilizzate nell’area interventistica, quindi dovranno essere dotato di 6 ripiani, di un cassetto e di un braccio porta monitor. La lunghezza della colonna dovrà essere pertanto di lunghezza adeguata.
• DIFFERENZE DI CONFIGURAZIONE PER IL N. 1 PENSILE DELLA SALA 2 OSTETRICIA RAVENNA E PER LE SALE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA DEL PO DI LUGO (N.2 OPZIONALI)
Oltre a quanto previsto nelle caratteristiche generali sopra descritte, i pensili destinati alla Sala di Ostetricia e ginecologia di Ravenna e per le sale di endoscopia digestiva del PO di Lugo dovranno essere dotati anche delle seguenti configurazioni aggiuntive:
pensile adeguato per il posizionamento, delle apparecchiature di video endoscopia utilizzate in sala , quindi dotato di 5 ripiani e di un cassetto.
Il pensile deve essere inoltre completo di un braccio porta monitor installato a tandem, completo di cablaggio cavi per alimentazione elettrica segnali video, con possibilità di movimentazione del monitor di circa 180 cm di raggio dall’ancoraggio. Si richiede che il braccio abbia una distribuzione del primo braccio parallela al soffitto, il più alto possibile per non ostacolare il passaggio sottostante, e che abbia un secondo snodo a molla per il posizionamento del monitor all’altezza adeguata.
• DIFFERENZE DI CONFIGURAZIONE PER IL PRONTO SOCCORSO DI XXXXX’ (N. 4 AGGIUNTIVI)
Oltre a quanto previsto nelle caratteristiche generali sopra descritte, i pensili destinati al Pronto Soccorso del PO di Forlì dovranno essere configurati con lampada scialitica a LED integrata su braccio pensile con ancoraggio coassiale all’asse di rotazione del pensile. Illuminazione almeno 80.000 lux. Doppio snodo di regolazione, escursione minima 1500 mm. Manipolo sterilizzabile
Riferimento 2C: N. 10 Pensili utenze
CONFIGURAZIONE COMUNE PER TUTTE LE DESTINAZIONI
• Stativo pensile compatto a doppio braccio ancorato a soffitto, adibito al supporto utenze per apparecchiature di anestesia, regolabile in altezza
• Lunghezza complessiva dei bracci alla massima estensione circa 2300 mm
• Deve essere pratico e compatto al fine di massimizzare lo spazio e con un ingombro contenuto.
• Deve possedere finiture lisce per consentire una agevole ed efficiente pulizia.
• Il pensile in questa configurazione non deve avere ripiani né cassetti. Dotazioni:
• n.10 prese elettriche 250V “standard tedesco e bipasso”
• n. 4 prese dati
Devono essere presenti prese gas medicali con standard definito dal committente:
• 2 presa ossigeno
• 2 presa aria medicale 5 bar
• 2 presa aria compressa 8-10 bar
• 2 presa vuoto
• N. 1 presa CO2
• n. 1 presa per evacuazione gas anestetici di tipo attivo/venturi o passivo (da definirsi col committente)
Si precisa che i sistemi offerti dovranno prevedere un numero di connettori di equalizzazione di potenziale almeno equivalente al numero di prese elettriche presenti su ogni pensile
CONFIGURAZIONE AGGIUNTIVA per n. 4 pensili dedicati alle sale operatorie di Oculistica dei
P.O. di Ravenna e Lugo
- n. 1 braccio porta monitor installato a tandem, completo di cablaggio cavi per alimentazione elettrica segnali video, con possibilità di movimentazione di circa 180 cm di raggio dall’ancoraggio. Si richiede che il braccio abbia una distribuzione del primo braccio parallela al soffitto, il più alto possibile per non ostacolare il passaggio sottostante, e che abbia un secondo snodo a molla per il posizionamento del monitor all’altezza adeguata.
LOTTO 3: Lampade scialitiche
RIFERIMENTO 3A:
- lampade scialitiche gemellari, secondo caratteristiche richieste
RIFERIMENTO 3B:
- lampade scialitiche gemellari, secondo caratteristiche richieste complete di braccio porta monitor
RIFERIMENTO 3C:
- lampade scialitiche gemellari, secondo caratteristiche richieste, complete ognuna di due bracci portamonitor.
RIFERIMENTO 3D:
- Lampada scialitica singola per sala parto /ambulatorio chirurgico/sala gessi, secondo caratteristiche richieste
RIFERIMENTO 3E
- Lampada scialitica singola per sala parto /ambulatorio chirurgico/sala gessi, secondo caratteristiche richieste
Caratteristiche generali per riferimenti 3A, 3B, 3C
Lampada scialitica con tecnologia a LED di ultima generazione completa di doppia cupola illuminante (gemellare), di uguali caratteristiche; facile da pulire e disinfettare e preferibilmente con maniglie integrate nel corpo illuminante stesso.
I due corpi luminosi dovranno essere ancorati ad unico supporto di rotazione, senza che la movimentazione di ciascuno influisca in qualche modo sull’altro.
Ciascun corpo lampada dovrà presentare un doppio braccio dalla lunghezza complessiva di circa 2000 mm; che garantiscano movimenti a tre gradi di libertà, grazie a snodi a 330° - 360° e rotazione continua.
Ciascun sistema deve essere completo di trasformatori di alimentazione e piastre/ contropiastre di ancoraggio, dove necessario, per adeguarsi all’altezza dei locali di destinazione.
Si richiede che le lampade siano realizzate, sia per forma che per finiture con bordi arrotondati e strutturati tali da non creare turbolenza d'aria, in modo tale da ottimizzare l'uso con i sistemi di flusso laminare.
Si richiede massima adattabilità dei bracci e degli snodi, in funzione delle altezze dei locali di installazione, al fine di ottenere la massima movimentazione e il miglior posizionamento nell’area paziente.
Almeno una lampada di ogni coppia (preferibilmente tutte e due le lampade) devono essere predisposte per alloggiare una telecamera da installare sui corpi lampada,
Le lampade dovranno essere gestibili in remoto dai sistemi di integrazione richiesti dal reparto, pertanto complete delle interfacce necessarie e dei relativi protocolli che dovranno essere disponibili.
La ditta dovrà pertanto indicare con quali sistemi di integrazione le lampade possono essere interfacciare per i controlli in remoto
Altre caratteristiche
- Indice di resa del colore (Ra) uguale o superiore a 95
- Temperatura colore regolabile nel più ampio range possibile
- Bassissimo aumento della temperatura sul campo operatorio
- Regolazione dell’intensità luminosa tramite controllo posto a bordo scialitica
- Elevata profondità di illuminazione
- Preferibilmente gestione automatica delle ombre, con elevata diluizione delle stesse come da normativa di riferimento
- Regolazione del diametro del campo illuminato da pannello di controllo a bordo lampada e/o dall’impugnatura centrale
- Led a lunga durata e basso consumo
- Massima manovrabilità dei corpi illuminanti
- Manipoli dell’impugnatura sterilizzabili
- Intensità luminosa regolabile di 160.000 lux a un metro di distanza
- Elevata profondità di illuminazione
- Sistema di sincronizzazione per la regolazione dell’ intensità luminosa e per la regolazione della temperatura di colore
- Possibilità di utilizzo di manipoli sia sterilizzabili che monouso in accordo allo standard EN ISO 17664
- Alimentazione elettrica con doppio ingresso a 230 Vac e 24 Vac/Vdc in accordo alle norme CEI 64-8/7 e CEI EN 60601-2
Riferimenti 3B e 3C
Oltre alle caratteristiche sopra descritte le lampade previste per questi riferimenti dovranno avere
- N. 1 braccio portamonitor (rif 3B) e N. 2 bracci porta monitor (Rif. 3C), richiesto/i sul corpo principale della scialitica. Il/I braccio/i devono essere predisposti per il montaggio di un monitor o workstation touch screen di dimensioni circa di 19”-24” di tipo TFT.
Riferimento 3D: lampada scialitica singola
Lampada scialitica singola con tecnologia a LED di ultima generazione; facile da pulire e disinfettare e preferibilmente con maniglie integrate nel corpo illuminante stesso.
Il corpo lampada dovrà presentare un doppio braccio dalla lunghezza complessiva di circa 2000 mm; che garantiscano movimenti a tre gradi di libertà, grazie a snodi a 330° - 360° e rotazione continua.
Ciascun sistema deve essere completo di trasformatori di alimentazione e piastre/ contropiastre di ancoraggio dove necessario per adeguarsi all’altezza dei locali di destinazione.
Altre caratteristiche
- Indice di resa del colore (Ra) uguale o superiore a 95
- Regolazione dell’intensità luminosa tramite controllo posto a bordo scialitica
- Elevata profondità di illuminazione
- Elevata diluizione di ombre rispetto alla normativa di riferimento
- Led a lunga durata e basso consumo
- Massima manovrabilità del corpo illuminante
- Manipoli sterilizzabili
- Intensità luminosa regolabile almeno da 80.000 lux a un metro di distanza
- Elevata profondità di illuminazione
- Possibilità di utilizzo di manipoli sia sterilizzabili che monouso in accordo allo standard EN ISO 17664
Riferimento 3E
Le lampade previste per la sala operatoria del PO di Lugo (Rif. 3E) dovranno avere le medesime caratteristiche previste per il Rif. 3D, con l’aggiunta di un braccio porta monitor
I bracci porta monitor (ove richiesti) dovranno essere completi di cablaggio cavi per alimentazione elettrica segnali video. Si richiede che il braccio abbia una distribuzione del primo braccio parallela al soffitto, il più alto possibile per non ostacolare il passaggio sottostante, e che abbia un secondo snodo a molla per il posizionamento del monitor all’altezza adeguata.
Articolo 5: Opzionali
L’amministrazione si riserva il diritto di acquistare durante tutta la durata del contratto di accordo quadro con successivi contratti derivati accessori e beni opzionali rispetto ai beni oggetto del presente capitolato.
L’importo dei beni ed accessori opzionali non potrà comunque mai essere superiore al 10% dell’importo posto a base d’asta.
Articolo 6 : Oneri a carico della ditta aggiudicataria
Tutte le operazioni necessarie al corretto funzionamento e completo utilizzo delle apparecchiature e dei sistemi offerti nel reparto di destinazione sono da eseguirsi a carico della ditta fornitrice durante l’installazione. Sono da considerarsi tali le predisposizioni per le connessioni necessarie con altri apparecchi presenti e con eventuali accessori del prodotto.
Tutte le opere di installazione, comprese le forniture di piastre e contropiastre necessarie, le operazioni di ripristino locali, la progettazione e le opere necessarie per la posa dei supporti dei pensili come delle lampade scialitiche, oltre il ripristino dei controsoffitti, sono a carico della ditta fornitrice, che dovrà indicare la modalità di aggancio alle strutture presenti e le modalità di installazione.
La ditta dovrà effettuare il collegamento agli impianti predisposti e forniti a cura del committente, senza oneri aggiuntivi.
Tutte le installazioni (per tutti gli ambiti territoriali e tutti i presidi ospedalieri) dovranno essere garantite attraverso opportuna documentazione redatta da persona abilitata che evidenzi le tipologie di strutture utilizzate anche in relazione al DM 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” con relativa Circolare del 02.02.2009 n° 617, Direttiva 89/106 CEE, regolamento DPR 246/93 e ETAG 001 Linee Guida per il Benestare tecnico Europeo di ancoraggi Metalli da utilizzare nel calcestruzzo (EOTA European Organisation for tecnical Approvals).
La ditta dovrà altresì ottemperare ai seguenti Requisiti strutturali per elementi non strutturali. In osservanza a quanto disposto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008 (NTC) gli elementi strutturali secondari, gli elementi non strutturali e gli impianti devono garantire prestazioni adeguate in termini di resistenza, deformabilità e stabilità sia nei confronti delle azioni di natura statica (pesi propri e carichi portati) sia nei riguardi delle azioni sismiche (vedi paragrafi
7.2.3 e 7.2.4 delle NTC). Pertanto la ditta fornitrice e installatrice di tali elementi non strutturali (impianti, attrezzature, componenti non strutturali, ecc.) dovrà redigere un progetto costruttivo degli elementi strutturali di sostegno, installazione e collegamento degli elementi funzionali impiantistici e non strutturali e di tutte le attrezzature pensili, appese a solaio, ancorate a parete o a terra.
L’installazione dovrà quindi essere preceduta da una apposita relazione di calcolo e di asseverazione strutturale ad opera di tecnico abilitato che dovrà essere redatta nel rispetto di quanto previsto dalle NTC D.M. 14/01/08 al capitolo 7 ed in particolare ai punti 7.2.3 (CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI “SECONDARI” ED ELEMENTI NON STRUTTURALI) e 7.2.4 (CRITERI DI PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI) per quanto riguarda le
azioni di calcolo dovute al sisma. Il sisma di riferimento, connotato dalla pericolosità di base e dalle caratteristiche locali del luogo, potrà essere compiutamente definito in funzione di longitudine, latitudine e caratteristiche del suolo di sedime come specificato nella norma citata. Nel caso non vengano eseguite analisi specifiche farà esplicito riferimento alla formula 7.2.1 per quanto riguarda le azioni sismiche da utilizzare nelle verifiche. La redazione del progetto di cui sopra sarà a totale onere e cura del fornitore del componente da installare e dovrà essere sottoposto a verifica da parte del direttore lavori operativo delle strutture prima di poter essere messo in opera. Le sopra citate relazioni o asseverazioni verranno allegate alle certificazioni per il collaudo finale e saranno accompagnate da idonea dichiarazione di corretta posa da parte dell’installatore e dovranno riguardare:
- i sistemi di fissaggio delle attrezzature e/o delle componenti impiantistiche varie,
- i sistemi elastici di ritegno, - le idonee robustezze degli elementi secondari e dei supporti degli ancoraggi (tramezzi in foglio ed in cartongesso, tamponamenti, facciate continue vetrate o ventilate, controsoffitti ed elementi appesi, solai, ecc)
Per elementi di particolare importanza potrà essere richiesto in corso d’opera anche il collaudo statico tramite idonea prova di carico dell’ancoraggio. Utili e pratiche indicazioni, valide comunque per tutti i componenti non strutturali potranno essere tratte da:
- “LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DELLA VULNERABILITA’ DI ELEMENTI NON STRUTTURALI, ARREDI E IMPIANTI” edito dalla Presidenza del consiglio dei Ministri – Protezione civile – giugno 2009
- ATC 51-2 “Raccomandazioni congiunte Stati Uniti – Italia per il controventamento e l’ancoraggio dei componenti non strutturali negli ospedali italiani” emesso nel 2003 da ATC (Applied Technology Council) per il Dipartimento della protezione Civile Italiano
Le apparecchiature offerte dovranno essere marcati CE secondo le direttive di riferimento, affidabili e compatibili con elevato livello di protezione della salute e della sicurezza. Le apparecchiature ed i sistemi offerti dovranno essere nuovi ed aggiornati all’ultima versione software ed hardware disponibili al momento della effettiva consegna.
Articolo 7: Tempi di consegna ed installazione
Gli operatori economici aggiudicatari dei tre lotti stipuleranno con l’amministrazione un contratto di Accordo Quadro della durata di tre anni
Durante i tre anni l’Amministrazione può stipulare singoli contratti derivati aventi ad oggetto i beni da fornire.
I singoli contratti derivati determineranno i tempi di esecuzione della fornitura ed installazione che saranno pari a:
- massimo 60 gg solari, dalla data di emissione dell’ordine, per la consegna del prodotto ordinato;
- massimo 30 gg solari, dalla data di consegna, per l’installazione del prodotto
Articolo 8: Installazione e Collaudo
In ottemperanza al D.lgs. 81/2008 e alla Legge Regionale 34/1998 relativa all’autorizzazione a
all’accreditamento delle strutture sanitarie e loro successive modifiche, la ditta dovrà seguire la procedura di Collaudo di Accettazione che prevede le seguenti fasi:
a) controllo integrità e congruità con offerta, ordine e bolla di trasporto;
b) fornitura di:
➢copia delle certificazioni di conformità alle Direttive di riferimento e alle eventuali norme di sicurezza vigenti
➢manuali d’uso in lingua italiana aggiornati a corredo della macchina
➢copia dei manuali d’uso per l’ UO Fisica Medica e Ingegneria Clinica su CD/DVD
c) regolare installazione: la ditta dovrà garantire la regolare istallazione dei sistemi. La ditta dovrà inoltre controfirmare i moduli di regolare installazione predisposti dall’U.O.C. Fisica Medica e Ingegneria Clinica dell’AUSL della Romagna. Si precisa che la regolare installazione è necessaria ma non sufficiente per il collaudo di Accettazione. Tempo massimo previsto per completare le installazioni, a partire dalla data di consegna, 30 giorni solari.
d) formazione: la ditta dovrà garantire la formazione prevista o necessaria ai fini della presa in carico del reparto per l’utilizzo ad uso clinico, sia per il personale utilizzatore, sia per il personale tecnico dell’UO di Fisica Medica e Ing. Clinica, nelle modalità meglio descritte nel successivo Art.11. La ditta dovrà inoltre controfirmare, per attestare l’avvenuta formazione, i moduli di formazione predisposti dall’U.O.C. Fisica Medica e Ing. Clinica dell’AUSL della Romagna;
e) valutazione del rischio:eseguita da tecnici dell’U.O.C. Fisica Medica e Ingegneria Clinica dell’AUSL della Romagna, eventualmente con la collaborazione delle strutture preposte dell’Azienda USL di Romagna secondo le specifiche competenze, sulla base dell’analisi dei rischi effettuata dal costruttore e in accordo alle direttive e normative di sicurezza vigenti. Da tale data il sistema potrà essere utilizzato dal reparto ad uso clinico;
f) prova funzionale: le prove funzionali verranno effettuate al termine dei corsi di formazione dal personale utilizzatore congiuntamente con i tecnici dell’ UOC Fisica Medica e Ing. Clinica. Tempo massimo previsto dalla firma del verbale di corretta installazione e il rilascio del Verbale di Collaudo, salvo diversi accordi intercorsi con i servizi preposti dell’Azienda USL, 30 giorni solari
Nella fase di installazione e prova funzionale la ditta dovrà impegnarsi a garantire gratuitamente la necessaria assistenza tecnica e tutto il materiale necessario per la definitiva messa a punto delle metodiche del sistema fornito.
A compimento della procedura sopra descritta, terminate le prove funzionali, verrà rilasciato un Verbale di Xxxxxxxx di Accettazione da cui decorreranno i termini di garanzia ed il relativo avvio dell’esecuzione del contratto ai fini del pagamento delle fatture.
Nel caso in cui il collaudo risulti negativo, la Ditta potrà provvedere a porre rimedio entro 10 giorni dalla data del collaudo stesso. Nel caso in cui la ditta non risolva il problema si provvederà alla restituzione del sistema e all’eventuale revoca dell’ordine. Le spese conseguenti saranno a totale carico della Ditta.
Articolo 9: Formazione degli operatori
La ditta dovrà impegnarsi all’istruzione del personale utilizzatore, indicato dal Dirigente dell’U.O.C.,
prima del collaudo di accettazione; tale formazione di carattere sia teorico che pratico dovrà essere certificata dalla completa compilazione del modulo di collaudo dell’Azienda USL controfirmato dal personale che avrà ricevuto l’istruzione.
La formazione del personale dovrà affrontare almeno i seguenti aspetti:
• Uso delle apparecchiature/strumenti in ogni sua funzione
• Gestione operativa quotidiana
• Procedure per la soluzione degli inconvenienti più frequenti;
• Modalità di comunicazione con l’Azienda (es. orari e numeri di telefono del centro assistenza, fornitura materiale di consumo).
Analogamente, dovrà essere organizzato per i tecnici dell’U.O. Fisica e Tecnologie Biomediche un corso sulla manutenzione tecnica delle apparecchiature oggetto di gara.
La formazione sarà volta a trasmettere le conoscenze tecniche e operative di base per un corretto utilizzo dell’apparecchiatura e alla completa gestione di guasti e i malfunzionamenti. In particolare dovranno essere chiariti i seguenti aspetti:
1) uso di base dell’apparecchiatura;
2) procedure per la manutenzione preventiva;
3) procedure per la manutenzione correttiva di primo livello;
4) procedure per la manutenzione correttiva di secondo livello
5) Modalità di comunicazione (p.e. orari e numeri di telefono del centro assistenza) con il personale competente per eventuali richieste di intervento (manutenzione e assistenza tecnica, fornitura materiali di consumo e per ogni altro tipo di esigenza connessa con i servizi inclusi nel prezzo).
Tutti gli operatori, tecnici e sanitari, potranno usufruire della formazione per l’intero periodo di garanzia e al termine del periodo di garanzia la ditta dovrà obbligatoriamente rendersi disponibile per un corso, dedicato al personale tecnico, di retraing su tutte le procedure di manutenzione.
La raccolta delle firme del personale che avrà seguito i corsi di formazione e la consegna degli appositi moduli all’U.O.C. di Fisica Medica e Ing. Clinica per la definizione del verbale di collaudo finale, sarà compito esclusivo della ditta aggiudicataria.
Si precisa che si terrà conto delle attività formative proposte in sede di valutazione tecnica.
Articolo 10: Garanzia
Viene richiesto un periodo minimo di garanzia full risk di 24 mesi, decorrente dal rilascio del Verbale di Collaudo di Accettazione, durante il quale dovranno essere soddisfatte le condizioni sotto descritte. E’ facoltà delle Ditte partecipanti offrire estensione del periodo di garanzia e/o servizi migliorativi oltre quanto richiesto. L’estensione del periodo di garanzia proposto e/o le condizioni migliorative proposte saranno oggetto di valutazione, nelle modalità descritte nell’apposito paragrafo relativo ai criteri ed ai parametri di aggiudicazione.
Per i sistemi offerti la Ditta dovrà, fornire nel periodo di garanzia un’assistenza tecnica di tipo full- risk onnicomprensiva nulla escluso per manutenzione correttiva, manutenzione preventiva, verifiche di sicurezza e funzionali periodiche necessari (almeno annuali) per assicurare il mantenimento dei sistemi al massimo dell’efficienza e sicurezza secondo le specifiche del costruttore e coerentemente alla normative vigenti. La ditta dovrà inoltre dichiarare di poter garantire almeno i seguenti servizi (i termini indicati sono da intendersi massimi e possono essere ridotti in sede di offerta tecnica):
• tempo di inizio intervento tecnico entro quanto dichiarato in offerta, e comunque entro un massimo di 48 ore solari (escluso sabato, domenica e festivi) dal ricevimento della richiesta (es. ricezione fax o mail). Il conteggio del tempo di inizio intervento potrà essere eventualmente interrotto dalla comunicazione da parte della ditta al referente dell’U.O. della possibilità e dell’orario di consegna di un “muletto” in grado di assicurare analoga funzionalità clinica e con medesime caratteristiche tecniche dello strumento ritirato. Il mancato rispetto delle tempistiche dichiarate comporterà l’applicazione delle penali previste.
• tempi di rimessa in servizio: tempo di rimessa in servizio dell’attrezzatura entro quanto dichiarato in offerta, e comunque entro massimo 72 ore solari (escluso sabato, domenica e festivi) dal ricevimento della chiamata di intervento inviata anche a mezzo fax, incluso i casi ove sia necessario reperire pezzi di ricambio. Per eventuali deroghe sui tempi, anche se concordate con il reparto, incluso i casi di avaria parziale del sistema o parte di esso, la ditta dovrà ricevere formale autorizzazione dall'ufficio preposto del relativo ambito territoriale, pena l’applicazione delle penali previste. Si precisa che il conteggio dei giorni solari di fermo tecnico dovuti a guasto partirà dalla chiamata di intervento. Il mancato rispetto delle tempistiche dichiarate comporterà l’applicazione delle penali previste.
• manutenzione preventiva, verifiche di sicurezza e controlli di qualità: la ditta dovrà garantire l’esecuzione delle manutenzioni preventive previste da costruttore, l’effettuazione con periodicità almeno annuale delle verifiche di sicurezza e sulla base di una pianificazione
concordata dall'ufficio preposto del relativo ambito territoriale;la mancata effettuazione dei controlli periodici necessarie, comporterà l’applicazione delle penali previste.
• rapporti di intervento: la ditta dovrà far pervenire all'ufficio preposto del relativo ambito territoriale una copia preferibilmente per email dei rapporti di intervento debitamente controfirmati da un referente del reparto.
Il verbale degli interventi di manutenzione correttiva dovrà riportare almeno il numero di chiamata di intervento dell'ufficio preposto del relativo ambito territoriale, data/ora inizio e fine intervento, la chiara indicazione delle operazioni svolte e dell’esito finale;
il verbale degli interventi di manutenzione preventiva e verifiche sicurezza dovrà almeno riportare il numero di inventario AUSL, data/ora inizio e fine intervento, la chiara indicazione delle operazioni svolte e dell’esito finale;
1. struttura organizzativa: la ditta dovrà descrivere dettagliatamente la struttura organizzativa adottata per poter garantire nel tempo la conformità dei prodotti offerti ai requisiti essenziali di sicurezza ed il rispetto dei servizi proposti. La ditta dovrà indicare il Centro di Assistenza Tecnica di riferimento per la zona dei vari ambiti territoriali della Azienda USL Romagna con relativo Responsabile, il numero di fax a cui poter inviare le chiamate di intervento per manutenzione correttiva, le modalità di reperimento delle parti di ricambio con descrizione della logistica, il numero dei tecnici specializzati dedicati per la zona e la politica di aggiornamento tecnico e curriculum.
Per il periodo di assistenza in garanzia, la ditta dovrà indicare se prevede un servizio di assistenza tecnica telefonica e/o un servizio di intervento in orario notturno e in giorni festivi.
Articolo 11: Esecuzione del contratto, Contestazioni e penali
L’Azienda USL di Romagna risponde solo per danni dovuti a dolo o palese imperizia debitamente documentati e avvallati dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto.
Si precisa che, rispetto quanto garantito in offerta e con riferimento all’importo netto contrattuale, l’Azienda USL si riserva di applicare le seguenti penali:
• € 250 per ogni giorno di ritardo relativo ai tempi di consegna ed installazione dichiarati in offerta (se non diversamente concordato con l’Azienda USL)
• € 250 per ogni giorno solare di ritardo oltre a quanto dichiarato in offerta per l’inizio dell’intervento tecnico (applicabile durante periodo di garanzia full risk) richiesto a seguito di guato/malfunzionamento
• € 250 per ogni giorno solare di ritardo sui tempi di rimessa in servizio del sistema oltre a quanto dichiarato in offerta (applicabile durante periodo di garanzia full risk)
• € 500 per mancata effettuazione di ogni visita di manutenzione programmate secondo il calendario previsto con tolleranza di 1 mese (applicabile durante periodo di garanzia full risk; importo previsto per ogni singola apparecchiatura su cui non venga effettuata la singola visita di manutenzione programmata).
L’importo massimo delle penali non potrà essere comunque superiore al 10% dell’importo netto contrattuale, coerentemente a quanto previsto all’art. 113 bis di cui al D.lgs 50/2016.
Articolo 12: Sicurezza sul lavoro
L’Offerente è tenuto ad osservare tutte le norme di legge che regolano la previdenza e l’assistenza sociale e al rispetto di tutti gli obblighi connessi alle disposizioni in materia di sicurezza, protezione ed igiene dei lavoratori e deve aver adempiuto a tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii..
Al presente è allegato un documento redatto ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii. che descrive i rischi specifici dell’AUSL della Romagna e le regole generali di comportamento da adottarsi negli ambienti dell’Azienda medesima. Inoltre, ove dovuto, sono analizzate le interferenze attese ed indicate le relative misure di prevenzione e protezione atte ad eliminare e/o ridurre i rischi da interferenza.
Tale documento deve essere compilato compiutamente in tutte le sue parti dagli Offerenti, eventualmente integrato da informazioni allegate, solo se strettamente pertinenti all’attività da svolgere presso gli ambienti del Committente per lo specifico contratto; infine sottoscritto dal datore di lavoro (ai sensi del D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii.) e consegnato quale parte integrante della documentazione di gara.
L’Offerente ha, in ogni caso, la possibilità di proporre modifiche a quanto contenuto nel documento di cui sopra, sia in termini di analisi che di soluzioni evidenziandone chiaramente contenuti e motivazioni.
A seguito dell’aggiudicazione, nel caso in cui il Fornitore in fase di offerta non abbia presentato proposte integrative per meglio garantire la sicurezza del lavoro o non offra servizi aggiuntivi per i quali sia necessario valutare ulteriori misure per la gestione delle interferenze, il documento diviene parte integrante del contratto in oggetto.
Tenuto conto delle esigenze di dinamicità del documento, in fase di esecuzione del contratto, il Committente ed il Fornitore si devono ritenere impegnati a comunicare reciprocamente eventuali variazioni che potrebbero insorgere rispetto ai contenuti dello stesso. Nel caso fossero ravvisate criticità o interferenze non preventivamente considerate, sia dal Committente sia dal Fornitore, il documento dovrà essere riformulato con le specifiche integrazioni.
Il Committente, in fase di espletamento del contratto, ha facoltà di controllare, in base alla propria organizzazione, la puntuale osservanza delle misure di prevenzione e protezione definite. In caso di non osservanza delle regole stabilite il Committente potrà imporre al Fornitore la temporanea sospensione dell’attività in corso fino all’avvenuto adeguamento.
Oneri propri della sicurezza
In ottemperanza al combinato disposto dell’art. 95 comma 10 e dell’art. 97 comma 5 del D. Lgs. 50/2016, ed altresì in riferimento all’art. 26, comma 6, del D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 in materia di sicurezza sul lavoro la Ditta partecipante dovrà esplicitare nell’offerta economica i propri costi aziendali, già compresi nel prezzo offerto, concernenti l'adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, i quali devono risultare congrui rispetto all’entità ed alle caratteristiche della fornitura.
Si precisa che il costo della sicurezza, riguardante i rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici, attiene, a titolo esemplificativo, ai costi scaturenti:
- dall’effettuazione della sorveglianza sanitaria ove previsto;
- dalla fornitura ai lavoratori dei necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale;
- dall’effettuazione dell’attività di informazione, formazione ed addestramento dei lavoratori;
- dalla predisposizione delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza;
- dalla redazione del documento di valutazione dei rischi;
- dai provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;
- dall’adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave immediato;
- dall’obbligo di munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;
- dagli obblighi di riunioni periodiche previste dalla normativa sulla sicurezza;
- dall’aggiornamento delle misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione della protezione.
Articolo 13: Rispondenza alle normative
Le apparecchiature dovranno essere conformi alle seguenti normative:
• D.Lgs. 81/2008 “norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” per quanto riguarda le implicazioni sulla gestione della sicurezza;
• D.L. 46 del 24/02/97 di recepimento direttiva CEE 93/42 (allegare certificazione);
• Le apparecchiature dovranno rispondere alle norme UNI e CEI di riferimento (ad esempio CEI 62,5 e particolari); in alternativa dovrà essere prodotta una opportuna analisi del rischio a dimostrazione della rispondenza ai requisiti essenziali della direttiva CEE di riferimento.
Le Apparecchiature Elettromedicali nello specifico caso dovrebbero essere conformi anche alle seguenti norme di riferimento:
Norma It.CEI EN 00000-0-00 - Class. CEI62-118 - CT62 - Fascicolo 6107 – Anno
2001 - Edizione Prima Inglese - Italiano Apparecchi elettromedicali
Parte 2: Norme particolari per la sicurezza di apparecchi di illuminazione per uso chirurgico e per la diagnosi
Articolo 14: Tracciabilità dei flussi finanziari
Ai sensi dell’art.3 c.8 della L.136/2010 s.m.i, l’aggiudicatario si assume l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge.
L’appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell’inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria di cui alla L.136/10 s.m.i., ne dà immediata comunicazione alla stazione appaltante e alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della provincia ove ha sede la stazione appaltante o l’amministrazione concedente.
La Stazione Appaltante verificherà che nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese qualsiasi interesse lavori, ai servizi e alle forniture sia inserita, a pena di nullità assoluta, un’apposita clausola con la quale ciascuno di essi assume obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui alla citata legge
Articolo 15: Risoluzione del contratto
Il contratto sarà risoluto "ipso jure" nei seguenti casi:
a) recidiva nel fornire merce diversa o carente dei requisiti pattuiti;
b) recidiva nei ritardi delle consegne e/o collaudi nonché nell'eventuale sostituzione;
c) ritardi o sospensione della fornitura o dell’adempimento contrattuale per fatti dell'aggiudicatario;
d) recidiva nel mancato rispetto dei termini di intervento di assistenza tecnica, quali il ritardato intervento, oltre le 48 ore.
Articolo 16: Foro Competente
Per ogni controversia derivante dal rapporto di fornitura, le parti espressamente concordano di eleggere quale Xxxx esclusivo e non concorrente con quelli ordinari previsti dalla legge, il Foro di Ravenna, e di escludere, pertanto, l’eventuale giudizio al foro normativamente disciplinato dal c.p.c..
Articolo 17: Spese imposte e tasse
Spese, oneri, bolli imposte e tasse inerenti al contratto, comprese quelle relative agli atti e formalità necessarie all’eventuale registrazione, esecuzione, modificazione ed estinzione, nonché tutte le imposte e tasse presenti e future sono a totale carico dell’aggiudicatario.
Articolo 18: Fatturazione
Tutte le fatture e i documenti contabili (es. i documenti di trasporto) emessi devono essere intestati a:
Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna
Sede legale e operativa: xxx Xx Xxxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxx (XX) Codice fiscale e partita IVA: 02483810392
Al fine di poter procedere alla corretta registrazione e liquidazione delle fatture, è indispensabile che le stesse siano tenute distinte con riferimento agli ordini, se effettuati dalle quattro sedi operative di Forlì, Cesena, Rimini e Ravenna.
Ai sensi e per gli effetti dell’art.1, commi da 209 a 213, Legge 24 dicembre 2007, n. 244, e del Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche di cui al Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze
3 aprile 2013, n. 55, le fatture devono essere trasmesse all’Azienda USL esclusivamente in formato elettronico, attraverso il sistema di interscambio (SDI).
Il codice univoco per la trasmissione delle fatture è il seguente:
I.P.A. AZIENDA USL DELLA ROMAGNA: 0L06J9
Il mancato rispetto delle disposizioni non consentirà il regolare pagamento delle fatture, che saranno restituite al fornitore stesso. Per ulteriori informazioni, relative al pagamento delle fatture delle Aziende Sanitarie afferenti il SAM contattare: Azienda Usl della Romagna U.O. Bilancio e Flussi finanziari delle sedi operative di: Cesena (tel. 0000-000000), Forlì (tel. 0000 000000), Rimini (tel. 0000 000000), Ravenna (tel. 0000 000000).
Le fatture devono tassativamente indicare i seguenti elementi:
- numero dell’ordine aziendale;
- numero e data del DDT;
- dettaglio merce consegnata/servizio prestato;
- il codice identificativo di gara (CIG), tranne nei casi di esclusione dall'obbligo di cui alla L. 136/2010;
- (eventuale) il codice unico di progetto (CUP), se riportato in ordine.
Qualora la modalità di fatturazione dovesse variare in corso di esecuzione del contratto, queste saranno prontamente comunicate e il fornitore dovrà immediatamente adeguarsi alle nuove direttive impartite.
Articolo 19: Pagamenti
I termini di pagamento, ai sensi di legge, decorreranno dall’esito positivo dei collaudi di accettazione se successivi alla data di ricevimento della fattura.
I committenti procedono ai pagamenti delle fatture secondo quanto disposto dal D.Lgs. 9 ottobre 2002, n. 231, così come modificato dal X.Xxx. 9 novembre 2012, n. 192 e interpretato dal
Ministero dello Sviluppo Economico 23 gennaio 2013, prot. n. 1293 e dall’art. 24 L. 30 ottobre
2014, n. 161.
In nessun caso, ivi compresi eventuali ritardi nei pagamenti dei corrispettivi dovuti, il fornitore può sospendere l’esecuzione del servizio, ferme restando le tutele accordate dagli art. 3 e 6 D.Lgs. 9 ottobre 2002, n. 231. Qualora il fornitore si renda inadempiente a tale obbligo, resta facoltà dell’U.O. Acquisti Aziendali risolvere il contratto mediante unilaterale dichiarazione comunicata con lettera AR, con conseguente addebito di tutti i danni subiti e subendi.
Si precisa che, a seguito di adesione, alla Convenzione Intercent-Er per l’affidamento del “Servizio di Tesoreria per le Aziende Sanitarie della Regione Xxxxxx Xxxxxxx, si riportano le seguenti condizioni economiche a carico del fornitore:
Bonifici a fornitori con conti sul Tesoriere: nessuna commissione
Bonifici a fornitori su Istituti di Credito diversi:
Per pagamenti fino a EUR 1.000: nessuna commissione
Per pagamenti tra EUR 1.000,01 e 10.000,00: € 3,00 di commissione a bonifico a carico del beneficiario
Per pagamenti oltre EUR 10.000,00: € 5,00 di commissione a bonifico a carico del beneficiario.
Si informa che l'Azienda USL della Romagna (Codice Fiscale e Partita IVA 02483810392) rientra nel regime di cui all'art. 17-ter d.P.R. 633/72, così come modificato dalla Legge 190/2014 (split payment). Pertanto, tutte le fatture relative alla fornitura di beni e servizi devono essere emesse nel rispetto delle disposizioni previste dalla citata normativa. Nella fattura deve essere inserita l'annotazione "SCISSIONE DEI PAGAMENTI", così come disposto dall'art. 2 del decreto MEF del
23/01/2015. L’Azienda USL della Romagna provvede al pagamento della fattura al fornitore al netto dell'IVA, procedendo successivamente al versamento all'erario dell'IVA esposta in fattura.
Articolo 20: Ordine, consegna, installazione e modalità di esecuzione della fornitura
Le consegne dovranno essere effettuate a cura, rischio e spese del fornitore.
La fornitura sarà attivata dal ricevimento del formale ordine emesso dall’Azienda USL della Romagna - U.O. Fisica Medica e Ingegneria Clinica (FMIC), inviato e/o trasmesso a mezzo fax, o altro mezzo anche elettronico.
Nell’ordine sarà specificato per ciascuna apparecchiatura il luogo di consegna. L’ordine potrà essere suddiviso per ciascuna singola posizione; in tal caso ciascuna posizione potrà essere gestita singolarmente per quanto riguarda tutti gli adempimenti contrattuali (consegne, collaudo, garanzia, pagamenti ecc.). Dal momento del ricevimento dell’ordine, la consegna e l'installazione dovranno avvenire nei tempi previsti dall'apposito articolo, salvo diversa indicazione da parte dell’Azienda USL o mancata messa a disposizione dei locali.
Le apparecchiature e gli ambienti pertinenti alle medesime dovranno essere consegnati tutti completati a regola d’arte ed in conformità alla offerta aggiudicata, assumendo a proprio carico e rischio tutte le spese di ogni natura (imballi e loro smaltimento, assicurazione, facchinaggio ecc…).
Forma dell’ordine di consegna e del documento di trasporto.
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 23-quarter, x. 0, xxxxx X.X. Xxxxxx-Xxxxxxx 24/05/2004, n. 11 e s.m.i, nonché della conseguente D.G.R. 23 marzo 2015, n. 287, le Aziende e gli enti del SSR a partire dal 30 giugno 2016, sono tenuti ad emettere gli ordini esclusivamente in forma elettronica, attraverso il Sistema Regionale per la dematerializzazione del ciclo passivo degli acquisti (SiCiPa- ER), pertanto l’operatore economico si impegna a ricevere ordini elettronici e ad inviare documenti di trasporto elettronici attraverso il SiCiPa-ER, secondo le modalità previste dalle disposizioni inerenti alle modalità per la gestione del nodo telematico di interscambio della Regione Xxxxxx Xxxxxxx (NoTI-ER) e per la sua utilizzazione (art. 23–ter, c. 3, L.R. 11/2004 e D.G.R. 1484/2014) e, comunque, ad adempiere tempestivamente alle linee guida che potranno essere impartite a livello regionale e/o nazionale anche in corso di esecuzione contrattuale.
L’aggiudicatario, dovrà fornire agli uffici ordini aziendali, indicazione sull’Access Point provider di cui intende avvalersi per la gestione del ciclo passivo informatizzato riferito al ricevimento di ordini elettronici ed alla emissione di DDT informatizzati verso l’AUSL della Romagna. L’aggiudicatario dovrà, inoltre, indicare se intende avvalersi delle modalità semplificate di ricezione ordini e invio
DDT tramite la piattaforma di e-Procurement e in questo caso dovrà fornire il Partecipant ID ottenuto al termine della registrazione al servizio.
Si precisa, inoltre, che:
- Accettazione della merce in caso di arrivo di DDT solo elettronico: tutti i DDT elettronici devono essere considerati accettati con riserva;
- Riferimento Amministrazione: i fornitori dovranno acquisire, quando valorizzato, il valore che potranno trovare nell’ordine indicato come “Riferimento Amministrazione” e riportarlo nella susseguente fattura. Il Riferimento Amministrazione potrà essere valorizzato sia nell’ordine tradizionale, cartaceo, sia nell’ordine informatico secondo specifiche PEPPOL. Per quest’ultimo caso si rimanda al sito dell’Agenzia Intercent-ER: xxxx://xxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/xxxx- er-fatturazione-elettronica/supporto-alluso, dove alla sezione “FAQ” è descritta questa possibilità di compilazione del tracciato dell’ordine secondo specifiche PEPPOL. Tale valore, quando presente, dovrà essere riproposto dal fornitore in fattura nel “tag XML” 1.2.6 <Riferimento Amministrazione> del tracciato fattura PA.
Articolo 21: Licenze, autorizzazioni, tutela dei lavoratori, assicurazione
Prima dell'inizio dell’esecuzione contrattuale, l'impresa deve richiedere e ottenere tutte le eventuali prescritte licenze e autorizzazioni per l’espletamento di quanto richiesto dal presente documento. L'impresa deve altresì osservare gli obblighi derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alla prevenzione infortuni sul lavoro, all'igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro, alle malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che sopravvenga in corso di esecuzione contrattuale per la tutela materiale dei lavoratori. L'impresa deve in ogni momento, a semplice richiesta della stazione appaltante, dimostrare di avere ottemperato a tali obblighi.
Per tutta la durata del contratto nessun rapporto di lavoro viene ad instaurarsi tra il committente ed il personale addetto all’espletamento delle prestazioni assunto e/o impiegato dall’impresa aggiudicataria. Pertanto, il rapporto contrattuale di tutto il personale adibito al servizio appaltato, escluso il personale assegnato dalla stazione appaltante, intercorrerà esclusivamente con l’impresa aggiudicataria. L’aggiudicatario riconosce che il committente risulta estraneo a qualsiasi vertenza economica o giuridica tra la stesso aggiudicatario ed il proprio personale dipendente.
Nel caso di contravvenzioni o sanzioni che dovessero essere poste a carico della stazione appaltante per inadempienze, o comunque per responsabilità sussistenti in capo all’impresa, questa deve provvedere all’immediato e totale rimborso a favore della stazione appaltante. In caso
contrario, il committente incamera il deposito cauzionale richiedendone poi la ricostituzione nella misura prevista.
Nell’esecuzione del contratto, l’aggiudicatario e gli eventuali subappaltatori devono osservare le norme e prescrizioni di cui ai commi 3, 4, 5 e 6 dell’art 30 del D.Lgs. 50/2016.
La stazione appaltante precisa in ogni caso che ai sensi e per gli effetti dell’art. 4, commi 1 e 3, del
D.L. 20 marzo 2014, n. 34, recante “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”, a decorrere dalla data di entrata in vigore di apposito decreto attuativo, la verifica della regolarità contributiva nei confronti di Inps, Inail e Casse Edili avverrà in modalità esclusivamente elettronica e in tempo reale mediante apposita interrogazione. L’esito della interrogazione ha validità di 120 giorni dalla data di acquisizione e sostituisce ad ogni effetto il Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC), fatta eccezione per il ipotesi di esclusione individuate dall’apposito decreto attuativo.
In ottemperanza all’art. 30, comma 6, D.Lgs 50/2016, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale di cui al comma 5 del medesimo articolo, il RUP invita per iscritto il soggetto inadempiente a provvedervi entro i successivi quindici giorni.
Decorso infruttuosamente detto termine, ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, la stazione appaltante paga anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’affidatario del contratto. In caso di formale contestazione delle richieste, la stazione appaltante provvede all'inoltro delle richieste e delle contestazioni alla direzione provinciale del lavoro per i necessari accertamenti, previa comunicazione di avvio del procedimento ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 L. 241/1990.
Al fine di garantire il pieno rispetto della tutela retributiva, è fatto obbligo al contraente di trasmettere annualmente una relazione del proprio collegio sindacale, nonché dell’eventuale subappaltatore, che attesti l’avvenuto assolvimento, nel corso dell’anno, degli obblighi retributivi nei confronti del personale dipendente. In caso di RTI/consorzio ordinario/imprese riunite in rete nella forma di unione costituita, la mandataria deve farsi carico di trasmettere, unitamente alla propria, la relazione del collegio sindacale delle altre imprese partecipanti all’RTI/consorzio/ imprese riunite in rete nella forma di unione costituita. Il mancato adempimento dell’obbligo di trasmissione della relazione del collegio sindacale attestante la regolarità retributiva comporta la sospensione, da parte della stazione appaltante, dei pagamenti inerenti le prestazioni rese.
La Ditta aggiudicataria deve essere in possesso di adeguata polizza con primario Assicuratore e la stessa dovrà essere mantenuta in vigore per tutta la durata della fornitura a copertura del rischio da responsabilità civile del medesimo fornitore in ordine allo svolgimento delle prestazioni dedotte in contratto.
In particolare detta polizza tiene indenne l’Azienda U.S.L., ivi compresi i propri dipendenti e collaboratori, nonché i terzi, per qualsiasi danno il Fornitore possa arrecare alla stessa Azienda contraente ed ai propri dipendenti e collaboratori nonché ai terzi, nell’esecuzione delle forniture oggetto del presente contratto, comprese tutte le operazioni ed attività necessarie, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata.
Resta inteso che l’esistenza e quindi la validità ed efficacia della polizza assicurativa di cui al presente articolo è condizione essenziale di validità della fornitura per l’Azienda U.S.L. e pertanto qualora il fornitore non sia in grado di provare in qualsiasi momento l’operatività della copertura assicurativa, il contratto di fornitura si risolve di diritto con conseguente ritenzione della cauzione prestata a titolo di penale e fatto salvo l’obbligo di risarcimento del maggior danno subito.
Articolo 22: Riservatezza e protezione dei dati
Le notizie ed i dati, comunque venuti a conoscenza dell’O.E. aggiudicatario o di chiunque collabori alle sue attività in relazione alla esecuzione del contratto, e le informazioni che transitano per le apparecchiature di elaborazione dei dati e posta elettronica, non dovranno, in alcun modo ed in qualsiasi forma, essere comunicate, divulgate o lasciate a disposizione di terzi e non potranno essere utilizzate, da parte dell’O.E. aggiudicatario o di chiunque collabori alle sue attività, per fini diversi da quelli previsti dal presente capitolato.
Il trattamento dei dati da parte dell’O.E. aggiudicatario deve rispondere all'attuale normativa sul trattamento dei dati sensibili: Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016 (GDPR). Dovrà inoltre essere conforme alla Legislazione Nazionale in materia di sicurezza dei dati e protezione vigente ed in fase di emissione.
Eventuali modifiche correzioni che dovessero rendersi necessarie in seguito a dettati legislativi emanati in xxxxx xx xxxxxxxx xxx xxxxxxxxx xx xxxxxxxxx/xxxxxxxx xxxxxxxxx xxx gli oneri di adeguamento del “prodotto” compresi nel contratto di fornitura.
Nel caso di nomina di responsabile esterno del trattamento a norma dell’art. 28 del GDPR, all’O.E. aggiudicatario sarà richiesta la sottoscrizione della modulistica predisposta dall’Az. USL della Romagna ai sensi del Regolamento UE e della normativa nazionale in materia.
Articolo 23: Obblighi di integrità ed di amministrazione
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 1, c. 17, L. 6 novembre 2012, n. 190, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, la mancata sottoscrizione e/o il mancato rispetto del patto di integrità allegato al presente documento costituiscono causa di esclusione dalla procedura.
Con la sottoscrizione del contratto, l’appaltatore espressamente ed irrevocabilmente:
a) rispetta incondizionatamente i vincoli imposti dal D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62, in tema di “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’art. 54 del D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165”;
b) rispetta incondizionatamente i vincoli imposti dal “Codice di comportamento dell’Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna”, approvato con deliberazione del Direttore Generale AUSL della Romagna n. 209/2018 e pubblicato sul sito internet aziendale xxx.xxxxxxxxxxx.xx - sezione “Amministrazione trasparente”;
c) riconosce che non vi è stata mediazione o altra opera di terzi per la stipula del contratto;
d) riconosce di non aver corrisposto né promesso di corrispondere ad alcuno, direttamente o attraverso terzi, ivi comprese le imprese collegate o controllate, somme di denaro o altra utilità a titolo di intermediazione o simili, comunque volte a facilitare la stipula del contratto;
e) si obbliga a non versare ad alcuno, a nessun titolo, somme di danaro, regali o altra utilità finalizzate a facilitare e/o a rendere meno onerosa l’esecuzione e/o la gestione del contratto rispetto agli obblighi con esso assunti, né a compiere azioni comunque volte agli stessi fini.
Qualora non risulti conforme al vero quanto riconosciuto ai sensi del precedente disposto, ovvero l’appaltatore non rispetti gli impegni e gli obblighi ivi assunti per tutta la durata del contratto, lo stesso si intende risolto di diritto inter partes ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c. e dell’art. 2,
c. 3, D.P.R. 62/2013, per fatto e colpa dell’appaltatore, che è conseguentemente tenuto al risarcimento di tutti i danni derivanti dalla risoluzione.