PARTE PRIMA
PARTE PRIMA
DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DEI LAVORI
CAPO 1 - NATURA E OGGETTO DELL’APPALTO
Art. 1 - Oggetto dell’appalto
1. L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per la realizzazione degli interventi finalizzati all’ “Progetto di efficientamento energetico con trasformazione in nZEB della scuola “X.Xx Amicis”- Comune di Forgaria nel Friuli (UD)”.
CUP: J18E1800020006
2. Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo con i relativi allegati, dei quali l’appaltatore dichiara di aver preso completa ed esatta conoscenza.
3. L’esecuzione dei lavori è sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
Riferimenti Normativi Appalti pubblici
Eventuali contenuti progettuali in contrasto con la legislazione vigente devono essere rilevati ed eliminati.
Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici e in particolare:
LEGGI NAZIONALI
• Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici 19 aprile 2000, n. 145 “Capitolato generale d’appalto dei lavori pubblici”;
• D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207 e ss. mm. ed ii. “Regolamento di esecuzione ed attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n. 163”;
• Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ed ii. “Attuazione dell’art. 1 della Legge n. 123/2007 in materia di misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”;
• DM 14 gennaio 2008 – Nuove norme tecniche per le costruzioni;
• Decreto Legislativo n° 50 del 18 aprile 2016 e ss. mm. ed ii. “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”
• Decreto Legislativo n° 56 del 19 aprile 2017 “Disposizioni integrative e correttive al Decreto Legislativo del 18 aprile 2016 n° 50”.
LEGGI REGIONALI (per quanto non riservato alla competenza esclusiva statale)
• Legge regionale 31 maggio 2002, n. 14 «Disciplina organica dei lavori pubblici» (pubblicata sul I Supplemento straordinario n. 3 del 5 maggio 2003 al Bollettino Ufficiale della Regione n. 18 del 30 aprile 2003) con le modifiche introdotte dall’art. 13 della legge regionale 30 aprile 2003;
• DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 giugno 2003, n. 0165/Pres. “Regolamento di attuazione previsto dalla legge regionale 14/2002 recante «Disciplina organica dei lavori pubblici»;
• DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 5 giugno 2003, n. 0166/Pres. “Capitolato generale d’appalto per i lavori pubblici da realizzarsi nel territorio regionale di cui all’articolo 34 della legge regionale 14/2002;
• Legge regionale 18 luglio 2004, n. 13 “Misure di semplificazione dell’ordinamento regionale in materia urbanistico-edilizia, lavori pubblici, edilizia scolastica e residenziale pubblica, mobilità, telecomunicazioni e interventi contributivi”;
• Legge regionale 11 novembre 2009, n. 19 “Codice regionale dell’edilizia”.
Si evidenziano altresì a titolo indicativo ma non esaustivo, le normative tecniche di riferimento per l’appalto a cui andranno aggiunte le Norme CEI, UNEL e UNI pertinenti a quanto si dovrà eseguire:
Sicurezza in caso di incendio
• D.M. 30/11/1983 - Xxxxxxx e definizioni generali di Prevenzione Incendi;
• D.M. 26/08/1992 - Normativa di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica;
• D.M. 10/03/1998 - Normativa generale di sicurezza antincendio;
• D.M. 15/03/2005 - Requisiti di reazione al fuoco dei prodotti da costruzione installati in attività disciplinate da specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi in base al sistema di classificazione europeo;
• Decreto Ministeriale 16 febbraio 2007: “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione”;
• Decreto Ministeriale 9 marzo 2007: “Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”;
• Decreto Ministeriale 9 maggio 2007: “Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”;
• D.P.R. 1 agosto 2011 n. 151: “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'art. 49, comma 4-quater, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”;
• Allegato alla Nota Circolare Ministeriale Prot. n. 1324 del 07/02/2012 - Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici;
• Decreto Ministero dell’Interno del 20 dicembre 2012 – Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi”;
• Decreto Ministeriale 3 agosto 2015 “Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”.
Impianti
Riferimenti normativi generali cogenti
• Legge 1 marzo 1968 n. 186 - Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici;
• Decreto Ministeriale n. 37 del 22/01/2008 – Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici;
• Legge 9 gennaio 1991 n. 10 - Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
• Decreto del Presidente della Repubblica n° 246 del 21/04/1993 - Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;
• D.P.R. del 26.08.1993 n. 412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, come modificato e integrato dal D.P.R. 21.12.1999 n. 551;
• DPR 15 novembre 1996 n. 660 - Regolamento per l’attuazione della direttiva 92/42/CEE concernente i requisiti di rendimento delle nuove caldaie ad acqua calda, alimentate con combustibili liquidi o gassosi;
• DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2005, n. 192: "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia" Coordinato con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n. 311: "Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia";
• Linee guida 10 luglio 2009 sulla certificazione energetica degli edifici;
• Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici;
• Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici;
• Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle
prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.
Art. 2 - Ammontare dell’appalto e importo del contratto
1. L’importo dei lavori posti a base di gara è definito come segue:
Xxxxxxx a) | Colonna b) | Colonna a + b) | ||
Importo esecuzione lavori | Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza | TOTALE | ||
1 | Opere edili ed affini | 285.000,00 | 10.000,00 | 295.000,00 |
2 | Impianti tecnologici meccanici | 62.500,00 | 1.500,00 | 64.000,00 |
3 | Impianti tecnologici elettrici e speciali | 100.000,00 | 2.000,00 | 102.000,00 |
1+2+3 | IMPORTO TOTALE | 447.500,00 | 13.500,00 | 461.000,00 |
di cui costo della manodopera € | 177.222,55 |
2. L’importo contrattuale dei lavori sarà determinato in base all’offerta prodotta dall’appaltatore in sede di gara, fermo restando l’importo degli oneri della sicurezza suindicato alla colonna b).
3. Oneri per la sicurezza
Gli oneri per la sicurezza e la salute dei lavoratori nel cantiere ai sensi dell’art. 23 comma 16 del decreto legislativo 50/2016 sono scorporati dal costo dell’importo assoggettato al ribasso. Gli oneri per la sicurezza sono stati individuati in relazione al punto 4.1.1 dell’Allegato XV al D. Lgs 81/2008 e l’importo risulta pari a Euro 13.500,00, come evidenziato nella tabella sopra riportata alla colonna b) e come risultante dalla stima effettuata nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).
4. Costi della manodopera.
I costi della manodopera ricompresi nelle lavorazioni a corpo ammontano complessivamente a Euro 177.222,55, così come riportato in dettaglio nell’Allegato 06 di progetto con riferimento alla tabella del “quadro incidenza percetuale della monodopera”.
5. Trattandosi di opere da realizzarsi sull’edificio scuola elementare, l’Impresa appaltatrice ha l’obbligo di condurre i lavori in modo da non disturbare l’attività didattica accollandosi ogni onere conseguente concordando ogni attività di cantiere riguardante la sicurezza, la logistica, la movimentazione dei materiali, le tempistiche di svolgimento dei lavori, oltre che con il Coordinatore per la Sicurezza anche con la Dirigenza scolastica, il RUP del Comune e il Direttore dei lavori. Per quanto riguarda la sicurezza, il cantiere dovrà essere compartimentato con appositi teli e/o barriere invalicabili in modo da garantire la completa sicurezza delle strutture limitrofe e dovranno essere garantite e messe in sicurezza le vie di esodo della scuola. Resta inteso che tali oneri sono compresi nei prezzi e che quindi l’Impresa offerente ne ha tenuto conto in sede di offerta e che infine l’Impresa dichiara di aver accettato e tenuto conto nella propria quantificazione dei lavori.
6. Considerate le inevitabili ricadute che gli interventi potranno avere sull’attività scolastica svolta nella struttura oggetto dell’intervento, la cui continuità, per quanto attiene alle parti non interessate dall’intervento di che trattasi, dovrà essere sempre e comunque garantita, per le lavorazioni che, sotto questo aspetto, rivestono maggior criticità vi sarà l’onere, per l’Impresa appaltatrice, della loro effettuazione in orari prestabiliti e concordati - anche notturni se necessario
- e/o in giornate festive e prefestive, nonché l’eventuale loro esecuzione con modalità frazionate, da concordare preventivamente con la Direzione scolastica, il RUP del Comune di Forgaria nel Fiuli, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e la Direzione Lavori.
L’offerta, pertanto, dovrà tenere in debita considerazione i maggiori costi necessari per l’esecuzione di dette lavorazioni con tali modalità, che saranno ritenuti compresi nei prezzi offerti, senza possibilità di alcuna successiva richiesta di maggiori compensi, indennizzi e risarcimenti.
Art. 3 - Modalità di stipulazione del contratto
1. Il contratto è stipulato “a corpo”, come definito dall’art.3, comma 1, lett. ddddd) del D.Lgs. n. 50/2016 e dall’articolo 43 – comma 6 del D.P.R. n° 207/2010. L’importo del contratto, per la parte lavori, sarà determinato in sede di gara mediante la compilazione della “Lista delle categorie di lavoro e forniture previste per l’esecuzione dell’appalto” (di seguito denominata semplicemente “Lista”).
2. L’importo contrattuale, come determinato in sede di gara resta fisso e invariabile ai sensi dell’art. 59 comma 5-bis del D.lgs. n. 50/2016, senza che possa essere invocata, da alcuna delle parti contraenti, alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alle quantità.
Prima della formulazione dell'offerta il concorrente ha l'obbligo di controllare le voci riportate nella lista attraverso l'esame degli elaborati progettuali, comprendenti anche il computo metrico, posti in visione ed acquisibili. In esito a tale verifica il concorrente è tenuto ad integrare o ridurre le quantità che valuta carenti o eccessive e ad inserire le voci e relative quantità che ritiene mancanti, rispetto a quanto previsto negli elaborati grafici e nel capitolato speciale nonché negli altri documenti che è previsto facciano parte integrante del contratto, alle quali applica i prezzi unitari che ritiene di offrire. L'offerta va inoltre accompagnata, a pena di inammissibilità, da una dichiarazione di presa d'atto che l'indicazione delle voci e delle quantità non ha effetto sull'importo complessivo dell'offerta che, seppure determinato attraverso l'applicazione dei prezzi unitari offerti alle quantità delle varie lavorazioni, resta fisso ed invariabile.
3. I prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara non hanno alcuna efficacia negoziale e l’importo complessivo della relativa offerta, anche se determinato attraverso l’applicazione dei predetti prezzi unitari alle quantità, resta fisso e invariabile, ai sensi del comma 2, primo periodo; allo stesso modo non hanno alcuna efficacia negoziale le quantità indicate dalla Stazione appaltante negli atti progettuali e nella «lista», ancorché rettificata o integrata dal concorrente, essendo obbligo esclusivo di quest’ultimo il controllo e la verifica preventiva della completezza e della congruità delle voci e delle quantità indicate dalla stessa Stazione appaltante, e la formulazione dell’offerta sulla sola base delle proprie valutazioni qualitative e quantitative, assumendone i rischi.
4. I prezzi unitari offerti dall’aggiudicatario in sede di gara sono per lui vincolanti per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ed ordinate o autorizzate ai sensi dell’articolo 106 del D.Lgs. 18.04.2016 n. 50, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017 e che siano inequivocabilmente estranee ai lavori già previsti.
Art. 4 - Categoria prevalente, categorie scorporabili e subappaltabili
1. Ai sensi dell’art. 61 del D.P.R. n. 207/2010 ed in conformità all’allegato “A” al predetto D.P.R., i lavori sono classificati nella seguente categoria prevalente:
OG 1 - OPERE EDILI
€ 285.000,00 Classifica II
Tali opere, a qualificazione obbligatoria sono subappaltabili, a soggetti in possesso del requisito di qualificazione, nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Ai sensi degli artt. 107, 108 e 109 del D.P.R. n. 207/2010, come modificati dal D.M. 24.04.2014, le parti di lavoro appartenenti alla/e categoria/e diversa/e da quella prevalente e ricadenti nelle categorie a qualificazione obbligatoria e/o speciali, con i relativi importi, sono riportate nel seguito:
Scorporabili/subappaltabili:OS28 - IMPIANTI MECCANICI
62.500,00
OS30 - IMPIANTI ELETTRICI 100.000,00
Tali opere, a qualificazione obbligatoria, e specialistiche potranno essere eseguite dall’appaltatore solo
se in possesso del relativo requisito di qualificazione alla categoria, diversamente dovranno essere realizzate da un’impresa mandante nell’ambito di un’Associazione Temporanea di tipo verticale.
Esse sono altresì subappaltabili, a soggetti in possesso del requisito di qualificazione, nei limiti previsti dalla normativa vigente.
2. L’attestazione di possesso della qualificazione nella categoria adeguata ai lavori da assumere, in corso di validità, dovrà essere rilasciata da società di attestazione (SOA) di cui al D.P.R. n. 207/2010, regolarmente autorizzata. Le imprese concorrenti dovranno, inoltre, possedere i requisiti di cui agli artt.
80, 83 e 84 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017 .
3. Le imprese che realizzeranno gli impianti dovranno essere abilitate ai sensi dell’art. 3 D.M. n. 37/2008.
Art. 5 - Gruppi di lavorazioni omogenee, categorie contabili
1. I gruppi di lavorazioni omogenee sono indicati nella tabella «B» allegata al presente capitolato speciale quale parte integrante e sostanziale.
Le categorie omogenee saranno funzionali alla gestione dell’appalto anche in ordine all’introduzioni di eventuali varianti o di riconoscimento di equi compensi, in conformità a quanto stabilito agli artt. 43 – commi 6 e 8 e 184 del D.P.R. n. 207/2010 e art. 106 del D.Lgs. n. 50/2016 come integrato e corretto con il D.Lgs. n. 56/2017.
2. Le lavorazioni di cui si compone l’opera si suddividono così di seguito:
N. | Lavorazione | A corpo | Inc. % |
1a | Demolizioni, rimozioni | 17.980,81 | 4,02% |
1b | Isolamenti | 126.012,06 | 28,16% |
1c | Opere in cartongesso | 3.022,09 | 0,67% |
1d | Opere di copertura | 33.407,21 | 7,46% |
1e | Opere da lattoniere | 10.121,68 | 2,26% |
1f | Opere da serramentista | 76.339,38 | 17,06% |
1g | Finiture | 18.116,77 | 4,05% |
Impianti Tecnologici | |||
2a | Impianti meccanici | 62.500,00 | 13,97% |
2b | Impianti elettrici e speciali | 100.000,00 | 22,35% |
CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE
Art. 6 - Interpretazione del contratto e del capitolato speciale d’appalto
1. In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva.
La descrizione delle lavorazioni desumibili dagli elaborati grafici va integrata con quanto più dettagliatamente ed estensivamente indicato negli elaborati di progetto e in particolare nel Capitolato Speciale d’Appalto e nell’Elenco Prezzi.
2. In caso di norme del capitolato speciale tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni legislative o regolamentari ovvero all’ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.
3. L’interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del capitolato speciale d’appalto, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l’attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del C.C..
Art. 7 - Documenti che fanno parte del contratto
1. Xxxxx parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non materialmente allegati:
a) il capitolato generale d’appalto approvato con decreto ministeriale 19 aprile 2000, n. 145, per quanto non in contrasto con il presente Capitolato speciale o non previsto da quest’ultimo;
b) l’offerta prodotta dall’appaltatore completa degli allegati relativi all’offerta tecnica e della “Lista delle lavorazioni e forniture previste per l’esecuzione dell’appalto”, compilata dall’Impresa con le modalità stabilite al comma 2 dell’art. 3;
c) le relazioni e gli elaborati presentati dall’appaltatore in sede di offerta;
d) il presente capitolato speciale d’appalto comprese le tabelle allegate allo stesso, con i limiti, per queste ultime, descritti nel seguito in relazione al loro valore indicativo;
e) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo, ivi compresi i particolari costruttivi, i progetti delle strutture e degli impianti, le relative relazioni di calcolo;
f) l’elenco delle categorie di lavoro e forniture previste per l’esecuzione dell’appalto;
g) il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100, del decreto legislativo n. 81 del 2008 e le eventuali proposte integrative al predetto piano;
h) il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, comma 1, lettera h), del D.Lgs. n. 81/2008;
i) il cronoprogramma di cui all’articolo 40 del regolamento D.P.R. 05.10.2010 n° 207;
j) le polizze di garanzia di cui all’art. 31 del presente Capitolato Speciale d’Appalto;
k) l’elenco prezzi unitari richiamato al comma 3 dell’art. 3 del presente Capitolato Speciale d’Appalto;
2. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali:
le tabelle di riepilogo dei lavori e la loro suddivisione per categorie omogenee, ancorché inserite e integranti il presente capitolato speciale; esse hanno efficacia limitatamente ai fini dell’aggiudicazione per la determinazione dei requisiti soggettivi degli esecutori, ai fini della definizione dei requisiti oggettivi e del subappalto;
le quantità delle singole voci elementari, sia quelle rilevabili dagli atti progettuali e da qualsiasi altro loro allegato, che quelle risultanti dalla “Lista” di cui all’art. 3, predisposta dalla Stazione Appaltante, compilata dall’appaltatore e da questi presentata in sede di offerta.
Art. 8 - Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
1. La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e incondizionata accettazione della legge, dei regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione.
2. La stipula del contratto è subordinata al rilascio, da parte dell’appaltatore, di una dichiarazione in cui si dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e di ogni altra circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col responsabile del procedimento, consentono l’immediata esecuzione dei lavori (come riportato all’articolo 106, comma 3, del Regolamento D.P.R. n. 207/2010, che si richiama seppur abrogato).
Art. 9 - Fallimento dell’appaltatore
1. In caso di fallimento dell’appaltatore, o altra condizione di cui all’articolo 110, comma 1, del Codice dei contratti, la Stazione appaltante si avvale, senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dalla norma citata e dal comma 2 dello stesso articolo, come stabilito dall’art. 5 – commi 12 bis/ter/quater/quinquies del D.L. n. 35/2005 convertito in L. n. 80/2005 e ss. mm. ed ii..
Resta ferma, ove ammissibile, l’applicabilità della disciplina speciale di cui al medesimo articolo 110, commi 3, 4, 5 e 6.
2. Qualora l’esecutore sia un’associazione temporanea, in caso di fallimento dell’impresa mandataria o di una impresa mandante trovano applicazione rispettivamente i commi 17 e 18 dell’articolo 48 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
3. Se l’esecutore è un raggruppamento temporaneo, ai sensi dell’articolo 48, comma 19, del Codice dei contratti, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, è sempre ammesso il recesso di una o più imprese raggruppate esclusivamente per esigenze organizzative del raggruppamento e sempre che le imprese rimanenti abbiano i requisiti di qualificazione adeguati ai lavori ancora da eseguire e purché il recesso non sia finalizzato ad eludere la mancanza di un requisito di partecipazione alla gara.
Art. 10 - Rappresentante dell’appaltatore e domicilio; direttore di cantiere
1. L’appaltatore deve eleggere domicilio ai sensi e nei modi di cui all’articolo 2 del capitolato generale d’appalto; a tale domicilio si intendono ritualmente effettuate tutte le intimazioni, le assegnazioni di termini e ogni altra notificazione o comunicazione dipendente dal contratto.
2. L’appaltatore deve altresì comunicare, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 3 del capitolato generale d’appalto, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere.
3. Qualora l’appaltatore non conduca direttamente i lavori, deve depositare presso la stazione appaltante, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 4 del capitolato generale, il mandato conferito con atto pubblico a persona idonea, sostituibile su richiesta motivata della stazione appaltante. La direzione del cantiere è assunta dal direttore tecnico dell’impresa o da altro tecnico, abilitato secondo le previsioni del capitolato speciale in rapporto alle caratteristiche delle opere da eseguire. L’assunzione della direzione di cantiere da parte del direttore tecnico avviene mediante delega conferita da tutte le imprese operanti nel cantiere, con l’indicazione specifica delle attribuzioni da esercitare dal delegato anche in rapporto a quelle degli altri soggetti operanti nel cantiere. Il Direttore di cantiere, inoltre, dovrà essere capace di eseguire tracciati e rilievi con la scorta del progetto, degli schizzi e delle indicazioni che verranno fornite dalla Direzione Lavori, nonché di tenere la contabilità per conto dell’Appaltatore in contraddittorio con gli assistenti designati dall’Amministrazione Appaltante che provvederanno alle necessarie registrazioni secondo le prescrizioni del Regolamento del 5 ottobre 2010 n. 207 TITOLO IX CAPI I e II.
4. L’appaltatore, tramite il direttore di cantiere assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del cantiere. Il direttore dei lavori ha il diritto di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale dell’appaltatore per disciplina, incapacità o grave negligenza. L’appaltatore è in tutti i casi responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, nonché della malafede o della frode nella somministrazione o nell’impiego dei materiali.
5. Ogni variazione del domicilio di cui al comma 1, o delle persona di cui ai commi 2, 3 o 4, deve essere tempestivamente notificata alla Stazione appaltante; ogni variazione della persona di cui al comma 3 deve essere accompagnata dal deposito presso la stazione appaltante del nuovo atto di mandato.
Art. 11 - Norme generali sui materiali, i componenti, i sistemi e l’esecuzione
1. Nell’esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell’appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti nonché, per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro, tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.
2. Per quanto riguarda l’accettazione, la qualità e l’impiego dei materiali, la loro provvista, il luogo della loro provenienza e l’eventuale sostituzione di quest’ultimo, come previsto all’art. 101 – comma 3 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto con D.Lgs. n. 56/2017, si applicano le disposizioni di cui ai p.ti 7.1.1, 7.1.2, 7.1.3 e 7.1.4 delle “Linee Guida ANAC n. 1 – Direttore dei Lavori”.
CAPO 3 - TERMINI PER L’ESECUZIONE
Art. 12 - Consegna e inizio dei lavori
Attività propedeutica alla consegna delle aree ed all’avvio dei lavori
Successivamente alla avvenuta comunicazione di affidamento provvisorio dell’appalto e prima della formale stipula del contratto e consegna delle aree oggetto di intervento, l’appaltatore dovrà fornire:
Predisposizione del programma esecutivo dettagliato, redatto secondo quanto stabilito al comma 10 dell’art. 43 del D.P.R. n. 207/2010;
Precise indicazioni su ditte e lavori che intende subappaltare;
Campioni e schede tecniche di materiali, componenti e sistemi che intende porre in opera, con particolare riferimento a quelli impiantistici ma non solo, da sottoporre a verifica di conformità e accettazione da parte di commissione all’uopo istituita;
Studio, a livello costruttivo, della risoluzione delle eventuali interfacce/interferenze tra componenti tecnologiche differenti.
1. L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipula del formale contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 45 giorni dalla predetta stipula ai sensi dell’art. 32 del D.Lgs n. 50/2016, previa convocazione dell’esecutore (p.ti 6.2.1 e 6.2.2 delle “Linee Guida ANAC n. 1 – Direttore dei Lavori”).
2. E’ facoltà della Stazione appaltante procedere in via d’urgenza, alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto, ai sensi dell’art. 32, comma 13 del D.Lgs n. 50/2016; in tal caso il direttore dei lavori indica espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente (x.xx 6.2.3 delle “Linee Guida ANAC n. 1 – Direttore dei Lavori”).
3. Se nel giorno fissato e comunicato l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, il direttore dei lavori fissa un nuovo termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15; i termini per l’esecuzione decorrono comunque dalla data della prima convocazione. Decorso inutilmente il termine di anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, ferma restando la possibilità di avvalersi della garanzia fideiussoria al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.
4. L’appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, il DURC, la dichiarazione dell’organico medio annuo ai sensi dell’art. 90, comma 9, del D.Lgs. 81/2008 e smi, la documentazione di avvenuta denunzia di inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la Cassa edile ove dovuta; egli trasmette altresì, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio personale che a quello delle imprese subappaltatrici.
Art. 13 - Termini per l’ultimazione dei lavori
1. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in giorni 150 (centocinquanti) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori.
2. Nel tempo utile contrattuale sono compresi 18 (diciotto) giorni meteorologicamente sfavorevoli, corrispondenti ad una media annuale del 15%. Per tali giorni non verranno concesse proroghe per recuperare rallentamenti o soste.
3. Nel calcolo del tempo contrattuale si è tenuto conto delle ferie contrattuali.
4. L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori.
Art. 14 - Sospensioni e proroghe
1. I lavori si svolgeranno all’interno di un complesso edilizio ove continueranno ad essere operative, nelle aree limitrofe a quelle interessate dai lavori di che trattasi, le attività scolastiche e, pertanto, l’appaltatore dovrà eseguire i lavori in coordinamento e senza interferire con tali attività. E’ prevista altresì la contemporaneità con l’appalto per l’esecuzione dei lavori di sistemazione antisismica della palestra scolastica di “via Mazzini”. L’onere di tali coordinamenti sarà a pieno carico dell’appaltatore.
2. L’Appaltatore dovrà osservare scrupolosamente le eventuali prescrizioni e/o indicazioni del Dirigente scolastico e RSPP delle scuole, nonché del Responsabile del Procedimento, del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e del Direttore dei Lavori, con particolare riferimento agli orari previsti per l’esecuzione dei lavori, alle movimentazioni dei materiali da e verso il cantiere attraverso la viabilità interna al complesso edilizio, alla minimizzazione e contenimento della formazione di polvere o sporcizia, alle intercettazioni impiantistiche (da valutare e concordare preventivamente con la struttura tecnica del comune di Forgaria nel Friuli) e alla formazione dell’area di cantiere, in modo da non ostacolare il regolare funzionamento dell’attività all’interno delle zone degli edifici scolastici non interessati dall’intervento di che trattasi, osservando ogni cautela ed attenzione necessaria per ridurre al minimo il disagio per gli alunni, il personale docente e gli operatori scolastici. La committenza, per il tramite del Direttore dei Lavori o eventualmente anche direttamente, potrà ordinare delle sospensioni dei lavori, parziali o totali, per necessità organizzative volte a garantire la continuità del servizio erogato nelle aree non interessate dai lavori di che trattasi.
Tali sospensioni sono da considerarsi legittime e non danno diritto all’appaltatore di avanzare alcuna richiesta di risarcimenti, rimborsi, indennizzi, purché la durata complessiva delle stesse non superi il periodo di 50 giorni. Di tali oneri va tenuto conto in fase di formulazione dell’offerta e non possono essere oggetto di richieste di indennizzi, rimborsi, risarcimenti di alcun tipo.
3. Qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la direzione dei lavori d’ufficio o su segnalazione dell’appaltatore può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale. Sono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti dall’articolo 106 del D.Lgs. 18.04.2016 n. 50, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
4. Si applicano gli articoli 107 e 108 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrati e corretti dal D.Lgs. n. 56/2017.
5. L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nei termini fissati, può chiedere con domanda motivata proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dalla direzione dei lavori purché le domande pervengano prima della scadenza del termine anzidetto.
6. A giustificazione del ritardo nell’ultimazione dei lavori o nel rispetto delle scadenze fissate dal programma temporale l’appaltatore non può mai attribuirne la causa, in tutto o in parte, ad altre ditte o imprese o forniture, se esso appaltatore non abbia tempestivamente per iscritto denunciato alla Stazione appaltante il ritardo imputabile a dette ditte, imprese o fornitori.
7. I verbali per la concessione di sospensioni o proroghe, redatti con adeguata motivazione a cura della direzione dei lavori, controfirmati dall’appaltatore e recanti l’indicazione dello stato di avanzamento dei lavori, devono pervenire al responsabile del procedimento entro il quinto giorno naturale successivo alla loro redazione e devono essere restituiti controfirmati dallo stesso o dal suo delegato; qualora il responsabile del procedimento non si pronunci entro cinque giorni dal ricevimento, i verbali si danno per riconosciuti e accettati dalla Stazione appaltante.
8. La sospensione opera dalla data di redazione del relativo verbale, accettato dal responsabile del procedimento o sul quale si sia formata l’accettazione tacita. Non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del responsabile del procedimento con annotazione sul verbale.
9. Il verbale di sospensione ha efficacia dal quinto giorno antecedente la sua presentazione al responsabile del procedimento, qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quinto giorno dalla redazione ovvero rechi una data di decorrenza della sospensione anteriore al quinto giorno precedente la data di trasmissione.
10. La sospensione dei lavori può essere disposta anche dal RUP per cause di pubblico interesse o particolare necessità, il cui ordine viene trasmesso contemporaneamente all’appaltatore e alla D.L. ed ha efficacia dalla data di emissione. Lo stesso RUP determina il momento in cui sono venute meno le ragioni che hanno indotto ad ordinare tale sospensione ed emette l’ordine di ripresa che viene tempestivamente trasmesso all’appaltatore ed alla D.L. Si applicano le disposizioni di cui ai commi precedenti, estese anche nel caso in cui la sospensione sia emessa in applicazione di provvedimenti assunti dall’Autorità Giudiziaria anche a seguito di segnalazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Art. 15 - Penali in caso di ritardo
1. Nel caso di mancato rispetto del termine indicato per l’esecuzione delle opere, per ogni giorno
naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori dei lavori viene applicata una penale pari allo 1 per mille (1 euro ogni mille euro dell’importo contrattuale).
2. La penale, nella stessa misura percentuale di cui al comma 1, trova applicazione anche in caso di ritardo:
a) nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dalla D.L. per la consegna degli stessi ai sensi dell’articolo 12;
b) nell’inizio dei lavori per mancata consegna o per inefficacia del verbale di consegna imputabili all’appaltatore che non abbia effettuato gli adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro e quelli prescritti dall’articolo 12, comma 4;
c) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dalla DL;
d) nel rispetto dei termini imposti dalla DL per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati.
3. La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è disapplicata se l’appaltatore, in seguito all’andamento imposto ai lavori, rispetta la prima soglia temporale successiva fissata nel programma esecutivo di cui all’articolo 16.
4. La penale di cui al comma 2, lettera b) e lettera c), è applicata all’importo dei lavori ancora eseguire; la penale di cui al comma 2, lettera d) è applicata all’importo dei lavori di ripristino o di nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati.
5. Tutte le fattispecie di ritardi sono segnalate tempestivamente e dettagliatamente al RUP da parte della DL, immediatamente al verificarsi della relativa condizione, con la relativa quantificazione temporale; sulla base delle predette indicazioni le penali sono applicate in sede di conto finale ai fini della verifica in sede di redazione del certificato di cui all’articolo 51.
6. Tutte le penali di cui al presente articolo sono contabilizzate in detrazione in occasione del pagamento immediatamente successivo al verificarsi della relativa condizione di ritardo.
7. L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi precedenti non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’articolo 18, in materia di risoluzione del contratto.
8. L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
Art. 16 – Programma esecutivo dei lavori dell’appaltatore e cronoprogramma
1. Entro trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto, e comunque prima dell’inizio dei lavori, l’appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa; tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l’ammontare presunto, parziale e progressivo, dell’avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee incompatibili col rispetto dei termini di ultimazione, ai sensi dell’art. 43, comma 10, del regolamento D.P.R. 05.10.2010 n. 207.
2. Il programma esecutivo dei lavori dell’appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori e in particolare:
a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al contratto;
b) per l’intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti siano coinvolte in qualunque modo con l’andamento dei lavori, purché non imputabile ad inadempimenti o ritardi della Stazione committente;
c) per l’intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione appaltante;
d) per la necessità o l’opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e
funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;
e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza all’art. 92 – comma 1 del D. Lgs. n. 81/2008. In ogni caso il programma esecutivo dei lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed aggiornato.
4. I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dalla Stazione appaltante e integrante il progetto esecutivo.
5. Considerate le inevitabili ricadute che gli interventi - soprattutto nella parte impiantistica ma non solo - potranno avere sull’attività istituzionale svolta nell’edificio oggetto dell’intervento, la cui continuità dovrà essere sempre e comunque garantita, per le lavorazioni che, sotto questo aspetto, rivestono maggior criticità vi sarà l’onere, per l’Impresa appaltatrice, della loro effettuazione in orari prestabiliti – anche notturni - e/o in giornate festive e prefestive, nonché l’eventuale loro esecuzione con modalità frazionate, da concordare preventivamente con la Direzione amministrativa e tecnica dell’Agenzia, nonché con il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e la Direzione Lavori.
Art. 17 – Inderogabilità dei termini di esecuzione
1. Non costituiscono motivo di proroga dell’inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell’installazione del cantiere e nell’allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l’approvvigionamento dell’energia elettrica e dell’acqua;
b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione;
c) l’esecuzione di accertamenti integrativi che l’appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa;
d) il tempo necessario per l’esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili;
e) il tempo necessario per l’espletamento degli adempimenti a carico dell’appaltatore comunque previsti dal capitolato speciale d’appalto o dal capitolato generale d’appalto;
f) le eventuali controversie tra l’appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati;
g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’appaltatore e il proprio personale dipendente;
h) le sospensioni disposte dalla Stazione appaltante, dalla DL, dal Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione o dal RUP per inosservanza delle misure di sicurezza dei lavoratori nel
cantiere o inosservanza degli obblighi retributivi, contributivi, previdenziali o assistenziali nei confronti dei lavoratori impiegati nel cantiere;
i) le sospensioni disposte dal personale ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale in relazione alla presenza di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria o in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale, ai sensi dell’articolo 14 del Decreto n. 81 del 2008, fino alla relativa revoca.
2. Non costituiscono altresì motivo di proroga o differimento dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione i ritardi o gli inadempimenti di ditte, imprese, fornitori, tecnici o altri, titolari di rapporti contrattuali con la Stazione appaltante, se l’appaltatore non abbia tempestivamente denunciato per iscritto alla Stazione appaltante medesima le cause imputabili a dette ditte, imprese o fornitori o tecnici.
3. Le cause di cui ai commi 1 e 2 non possono costituire motivo per la richiesta di proroghe o sospensione dei lavori di cui all’articolo 14, per la disapplicazione delle penali di cui all’articolo 15, né possono costituire ostacolo all’eventuale risoluzione del Contratto ai sensi dell’articolo 18.
Art. 18 - Risoluzione del contratto per mancato rispetto dei termini
1. La mancata presenza dell’appaltatore alla consegna dei lavori di cui all’art. 32 – comma 13 del D.Lgs. n. 50/2016 produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione;
2. L’eventuale ritardo dell’appaltatore rispetto ai termini per l’ultimazione dei lavori o sulle scadenze esplicitamente fissate allo scopo dal programma temporale superiore a 60 (sessanta) giorni naturali consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione, ai sensi dell’articolo 108, comma 4 del D. Lgs. 18.04.2016 n. 50 coordinato con il correttivo appalti (D.Lgs. 56/2017).
3. La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’appaltatore con assegnazione di un termine per compiere i lavori e in contraddittorio con il medesimo appaltatore.
4. Nel caso di risoluzione del contratto la penale di cui all’articolo 15, comma 1, è computata sul periodo determinato sommando il ritardo accumulato dall’appaltatore rispetto al programma esecutivo dei lavori e il termine assegnato dal direttore dei lavori per compiere i lavori con la messa in mora di cui al comma 2.
5. Sono dovuti dall’appaltatore i danni subiti dalla S.A. in seguito alla risoluzione del contratto.
6. La risoluzione del contratto potrà inoltre essere dichiarata dalla Stazione Appaltante quando l’Appaltatore si renda colpevole di frode o di grave negligenza o contravvenga agli obblighi ed alle condizioni stipulate (art. 108, commi 2 e 3, del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017) o da reiterate violazioni al piano di sicurezza, rilevate dal coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori o sia intervenuta l’emanazione di un provvedimento definitivo che dispone di una o più misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27 dicembre 1956 n. 1423 e art. 2 e seguenti della legge 31 maggio 1965 n. 575 (art. 108 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017 ).
In questi casi l’Appaltatore avrà diritto soltanto al pagamento di quanto regolarmente fornito ed accettato dalla Direzione dei Lavori decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto.
Il danno derivante alla Stazione Appaltante per la stipula di un nuovo contratto, per dar corso alla prevista fornitura ed alla relativa installazione, dovrà essere rimborsato.
CAPO 4 - DISCIPLINA ECONOMICA
Art. 19 – Anticipazione
1. Ai sensi dell’articolo 35 – comma 18 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, a richiesta dell’appaltatore è prevista la corresponsione dell’anticipazione pari al 20% dell’importo contrattuale.
2. L’erogazione dell’anticipazione è subordinata alla costituzione di garanzia fidejussoria, bancaria o assicurativa, nei termini e con la modalità previste dal medesimo art. 18 richiamato al punto precedente.
3. Il recupero dell’anticipazione avviene percentualmente sugli stati di avanzamento, con detrazione in fase di emissione del Certificato di Pagamento.
4. L'importo della garanzia viene gradualmente ed automaticamente ridotto nel corso dei lavori, in rapporto al progressivo recupero dell'anticipazione da parte delle stazioni appaltanti.
Il beneficiario decade dall'anticipazione, con obbligo di restituzione, se l'esecuzione dei lavori non procede, per ritardi a lui imputabili, secondo i tempi contrattuali. Sulle somme restituite sono dovuti gli interessi legali con decorrenza dalla data di erogazione della anticipazione.
Art. 20 - Pagamenti in acconto
1. I pagamenti avvengono per stati di avanzamento, mediante emissione di certificato di pagamento ogni volta che i lavori eseguiti, contabilizzati ai sensi degli articoli 26, 27, 28 e 29, comprensivi della relativa quota degli oneri per la sicurezza, raggiungano, al netto della ritenuta di cui al comma 2 e dell’eventuale anticipazione di cui all’art. 19, un importo non inferiore a € 150.000,00 (diconsi euro centocinquantamila/00.=).
2. A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di conto finale.
3. Entro i 45 giorni successivi all’avvenuto raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti di cui al comma 1, il Direttore dei Lavori redige la relativa contabilità e il responsabile del procedimento emette, entro lo stesso termine, il conseguente certificato di pagamento il quale deve recare la dicitura: «lavori a tutto il » con l’indicazione della data.
4. La Stazione appaltante provvede al pagamento del predetto certificato entro i successivi 30 giorni (si richiama il comma 1 dell’art. 143 del D.P.R. 05.10.2010 n. 207 ancorchè abrogato), mediante emissione dell’apposito mandato e l’erogazione a favore dell’appaltatore ai sensi dell’articolo 185 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
La decorrenza del termine di pagamento resta sospesa fino alla presentazione, da parte dell’appaltatore, delle fatture quietanzate dei pagamenti effettuati ai subappaltatori, ai sensi dell’art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, e alle verifiche in ordine alla regolarità contributiva mediante acquisizione dei DURC.
5. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 90 giorni, per cause non dipendenti dall’appaltatore, si provvede alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al comma 1 (art. 107 del D.Lgs. n. 50/2016).
6. Dell’emissione di ogni certificato di pagamento il responsabile del procedimento provvede a dare comunicazione scritta, con avviso di ricevimento, agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile, ove richiesto.
Art. 21 - Pagamenti a saldo
1. Il conto finale dei lavori è redatto entro 90 giorni dalla data della loro ultimazione, accertata con apposito verbale; è sottoscritto dal direttore di lavori e trasmesso al responsabile del procedimento. Col conto finale è accertato e proposto l’importo della rata di saldo, qualunque sia il suo ammontare, la cui liquidazione definitiva ed erogazione è soggetta alle verifiche di collaudo o di regolare esecuzione ai sensi del comma 3.
2. Il conto finale dei lavori deve essere sottoscritto dall’appaltatore, su richiesta del responsabile del procedimento, entro il termine perentorio di 15 giorni; se l’appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande già formulate nel registro di contabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il responsabile del procedimento formula in ogni caso una sua relazione al conto finale.
3. La rata di saldo, unitamente alle ritenute di cui all’articolo 20, comma 2, nulla ostando, è pagata entro 90 (novanta) giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di collaudo provvisorio.
La decorrenza del termine di pagamento resta sospesa fino alla presentazione, da parte dell’appaltatore, delle fatture quietanzate dei pagamenti effettuati ai subappaltatori, ai sensi dell’art. 105 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, e alle verifiche in ordine alla regolarità contributiva mediante acquisizione dei DURC.
L’emissione del certificato di collaudo provvisorio è subordinato alla consegna, da parte dell’Appaltatore al Responsabile Unico del Procedimento, della documentazione finale completa – come eventualmente corretta e/o integrata secondo le indicazioni e le prescrizioni che verranno fornite dalla Direzione dei Lavori che ne verifica la conformità e la coerenza - relativa ai lavori eseguiti (certificazioni materiali impiegati, dichiarazioni di conformità, manuali d’uso e manutenzione, ecc.) in formato cartaceo e con una copia in formato CAD DWG su CD, compatibile con gli strumenti e i programmi in uso presso la stazione appaltante.
4. Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria ai sensi dell’articolo 103 - comma 6, del D.Lgs. n. 50/2016, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.
5. La garanzia fideiussoria di cui al comma 4 deve avere validità ed efficacia per il biennio successivo all’emissione del Certificato di collaudo provvisorio, come indicato all’art. 229, comma 3 del regolamento D.P.R. n. 207/2010, può essere prestata, a scelta dell’appaltatore, mediante adeguamento dell’importo garantito o altra estensione avente gli stessi effetti giuridici, della garanzia fideiussoria già depositata a titolo di cauzione definitiva al momento della sottoscrizione del contratto.
6. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’appaltatore risponde per la difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante prima che il certificato di collaudo assuma carattere definitivo.
Art. 22 – Ritardi nel pagamento delle rate di acconto
1. Non sono dovuti interessi per i primi 45 giorni intercorrenti tra il verificarsi delle condizioni e delle circostanze per l’emissione del certificato di pagamento ai sensi dell’articolo 19 e la sua effettiva emissione e messa a disposizione della Stazione appaltante per la liquidazione; trascorso tale termine senza che sia emesso il certificato di pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora, ai sensi dell’art. 30 del D.M. 19.04.2000 n. 145, nella misura stabilita con apposito decreto ministeriale ai sensi dell’art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 231/2002.
2. Non sono dovuti interessi per i primi 30 giorni intercorrenti tra l’emissione del certificato di
pagamento e il suo effettivo pagamento a favore dell’appaltatore; trascorso tale termine senza che la Stazione appaltante abbia provveduto al pagamento, sono dovuti all’appaltatore gli interessi legali per i primi 60 giorni di ritardo; trascorso infruttuosamente anche questo termine spettano all’appaltatore gli interessi di mora come stabiliti al precedente comma 1.
3. Il pagamento degli interessi di cui al presente articolo avviene d’ufficio in occasione del pagamento, in acconto o a saldo, immediatamente successivo, senza necessità di domande o riserve; il pagamento dei predetti interessi prevale sul pagamento delle somme a titolo di esecuzione dei lavori.
4. E’ facoltà dell’appaltatore, trascorsi i termini di cui ai commi precedenti, ovvero nel caso in cui l’ammontare delle rate di acconto, per le quali non sia stato tempestivamente emesso il certificato o il titolo di spesa, raggiunga il quarto dell’importo netto contrattuale, di agire ai sensi dell’articolo 1460 del C.C., rifiutando di adempiere alle proprie obbligazioni se la S.A. non provveda contemporaneamente al pagamento integrale di quanto maturato; in alternativa, è facoltà dell’appaltatore, previa costituzione in mora della Stazione appaltante, promuovere il giudizio arbitrale per la dichiarazione di risoluzione del contratto, trascorsi 60 giorni dalla data della predetta costituzione in mora.
Art. 23 – Ritardi nel pagamento della rata di saldo
1. Per il pagamento della rata di saldo in ritardo rispetto al termine stabilito all’articolo 21, comma 3, per causa imputabile all’Amministrazione, sulle somme dovute decorrono gli interessi legali.
2. Qualora il ritardo nelle emissioni dei certificati o nel pagamento delle somme dovute a saldo si protragga per ulteriori 60 giorni, oltre al termine stabilito al comma 1, sulle stesse somme sono dovuti gli interessi di mora.
Art. 24 - Revisione prezzi
1. E’ esclusa qualsiasi revisione dei prezzi e non trova applicazione l’articolo 1664, primo comma, del codice civile.
2. Qualora, per cause non imputabili all’appaltatore, la durata dei lavori si protragga di ulteriori due anni oltre il termine stabilito, al contratto si applica il prezzo chiuso, consistente nel prezzo dei lavori al netto del ribasso d’asta, aumentato di una percentuale, determinata con decreto ministeriale, da applicarsi, nel caso in cui la differenza tra il tasso di inflazione reale e il tasso di inflazione programmato nell’anno precedente sia superiore al 2 per cento, all’importo dei lavori ancora da eseguire per ogni anno intero previsto per l’ultimazione dei lavori stessi.
3. Qualora, per effetto di circostanze eccezionali, il prezzo di singoli materiali da costruzione dovesse subire variazioni, in aumento o in diminuzione, superiori al 10% rispetto al prezzo rilevato dal Ministero, si procederà nei termini stabiliti dall’art. 106 – comma 1/lett. a) del D.Lgs. n. 50/2016.
Art. 25 - Cessione del contratto e cessione dei crediti
1. E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto.
2. E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi e con le modalità stabilite dall’art. 106 – comma 13 del D.Lgs. n. 50/2016 e della legge 21 febbraio 1991, n. 52, a condizione che il cessionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario iscritto nell’apposito Albo presso la Banca d’Italia e che il contratto di cessione, stipulato mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, sia notificato alla Stazione appaltante in originale o in copia autenticata, prima o contestualmente al certificato di pagamento sottoscritto dal RUP.
CAPO 5 - CONTABILIZZAZIONE E LIQUIDAZIONE DEI LAVORI
Art. 26 - Lavori a corpo
1. La valutazione delle opere a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell’enunciazione e nella descrizione del lavoro, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici e di ogni altro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori.
2. Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori,
forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell’opera appaltata secondo le regola dell’arte.
3. La contabilizzazione dei lavori a corpo (ai sensi dell’art. 184 del regolamento D.P.R. n. 207/2010), è effettuata applicando all’importo di aggiudicazione le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro indicate nella tabella «B», allegata al presente capitolato speciale per farne parte integrante e sostanziale, di ciascuna delle quali va contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito, cui verrà sommata la quota di Oneri per la Sicurezza, come individuati all’art. 2 del presente capitolato e nel fascicolo Piano di Sicurezza e Coordinamento, valutati in maniera proporzionale all’avanzamento dei lavori.
4. La lista delle voci e delle quantità relative ai lavori non ha validità ai fini del presente articolo, in quanto l’appaltatore era tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l’esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo.
Si precisa che i prezzi offerti compenseranno anche tutti gli oneri generalmente definiti come assistenze murarie che qui, a titolo di solo esempio, si elencano:
- la formazione di tracce, scanalature, nicchie, tagli, fori ecc., ed il loro ripristino (compreso intonaco di finitura per le murature) e/o fornitura, su pareti, soffitti, controsoffitti, pavimenti e strutture di qualsiasi genere e natura, necessarie per la realizzazione degli impianti di cui al presente appalto;
- lo smontaggio e rimontaggio dei controsoffitti;
- il nolo e/o montaggio e utilizzo con relativa manutenzione dei ponteggi e dei trabattelli necessari all’esecuzione dei lavori;
- lo smontaggio delle impalcature e ponteggi, lo sgombero e la pulizia dei materiali di risulta;
- la manovalanza di forza per scarico, magazzinaggio, sollevamento e trasporto dei materiali a piè d’opera con i mezzi presenti in cantiere e/o noleggiati, ed accollo delle spese per la loro utilizzazione;
- i noleggi dei macchinari eventualmente necessari per l esecuzione dei lavori;
- misurazioni, rilievi, verifiche e saggi preliminari, nonch quant'altro necessario per l'esecuzione dei lavori a regola d'arte.
Art. 27 - Lavori in economia
1. Nel presente appalto non sono previsti lavori in economia.
2. Eventuali lavori in economia verranno valutati applicando, alla manodopera ed ai mezzi d’opera, i prezzi contenuti nell’ Elenco Prezzi e, qualora non presenti, nel Prezziario Regionale dei Lavori Pubblici o, in alternativa, di altro analogo idoneo documento, con le modalità previste dall’articolo 179 del regolamento D.P.R. n. 207/2010, anche nell’eventualità di ulteriori oneri per la sicurezza individuati in economia senza applicazione di alcun ribasso.
Art. 28 - Valutazione dei manufatti e dei materiali a piè d’opera
1. I manufatti relativi a piè d’opera, il cui valore è superiore alla spesa per la loro messa in opera, se forniti in cantiere e accettati dalla direzione dei lavori, sono accreditati nella contabilità delle rate di acconto, di cui all’art. 20, anche prima della loro messa in opera, per la metà del prezzo a piè d’opera.
2. In sede di contabilizzazione delle rate di acconto, di cui all’articolo 20, all’importo dei lavori eseguiti è aggiunta la metà di quello dei materiali provvisti a piè d’opera, destinati ad essere impiegati in opere definitive facenti parte dell’appalto ed accettati dal direttore dei lavori, da valutarsi a prezzo di contratto o, in difetto, ai prezzi di stima.
3. I materiali e i manufatti portati in contabilità rimangono a rischio e pericolo dell’appaltatore, e possono sempre essere rifiutati dal direttore dei lavori.
Art. 29 – Tracciabilità flussi finanziari
1. Ai sensi dell’art. 3 della Legge 13 agosto 2010 n. 136 “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia”, l’appaltatore, per consentire l’effettuazione dei pagamenti, è tenuto ad utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali dedicati, anche non in via
esclusiva.
2. L’appaltatore dovrà tempestivamente comunicare, alla Stazione Appaltante, gli estremi del CONTO CORRENTE DEDICATO, oltre alle generalità ed ai codici fiscali delle persone delegate ad operare su di esso.
3. Ai fini della tracciabilità dei flussi finanziari, gli strumenti di pagamento devono riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere, il codice identificativo di gara (CIG), che verrà comunicato una volta perfezionato il contratto di appalto, ed il seguente codice unico di progetto (CUP), .
CUP:
Art. 30 – Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.)
1. L’Amministrazione aggiudicatrice dovrà verificare la regolarità contributiva dell’appaltatore - e di tutte le imprese componenti il raggruppamento in caso di Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I.) - nonché dei subappaltatori autorizzati, tramite l’acquisizione d’ufficio, anche attraverso strumenti informatici, del Documento Unico di Regolarità Contributiva (D.U.R.C.).
2. In caso di accertata inadempienza contributiva di uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione del contratto (D.U.R.C. negativo) si procederà ai sensi degli artt. 30 e 86 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE
Art. 31 - Cauzione provvisoria
1. Ai sensi dell’articolo 93, comma 1, del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, a garanzia della mancata sottoscrizione del contratto dopo l'aggiudicazione per fatto dell'affidatario riconducibile ad una condotta connotata da dolo o colpa grave, è richiesta una cauzione provvisoria di € 15.140,00 (euro quindicimilacentoquaranta/00), pari al 2 per cento (un cinquantesimo) dell’importo preventivato dei lavori da appaltare, da prestare al momento della partecipazione alla gara, che sarà svincolata automaticamente al momento della stipulazione del contratto.
2. La cauzione provvisoria dovrà essere costituita secondo quanto stabilito ai commi 2, 3 e 4 dell’art. 93 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrati e corretti dal D.Lgs. n. 56/2017 e dovrà avere efficacia nei termini indicati al successivo comma 5 del medesimo art. 93.
3. L’importo della garanzia, ed il suo eventuale rinnovo, sarà ridotto nei termini ed alle condizioni stabilite al comma 7 dell’art. 93 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
Art. 32 - Garanzia fideiussoria o cauzione definitiva
1. Ai sensi dell’articolo 103, comma 1, del D.Lgs. n. 50/2016, è richiesta una garanzia fideiussoria, a titolo di cauzione definitiva, pari al 10 per cento (un decimo) dell’importo contrattuale;
In caso di aggiudicazione con ribasso d’asta superiore al 10 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento; qualora l’aggiudicazione sia fatta in favore di un’offerta inferiore all’importo a base d’asta in misura superiore al 20 per cento, la garanzia fideiussoria è aumentata di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20 per cento.
2. La garanzia è prestata mediante atto di fideiussione rilasciato da un’impresa bancaria o assicurativa, o da un intermediario finanziario autorizzato nelle forme di cui all’Articolo 93, comma 3, del Codice dei contratti, in conformità alla scheda tecnica 1.2, allegata al D.M. n. 123/2004, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.2 allegato al predetto decreto, integrata dalla clausola esplicita di rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, in conformità all’articolo 103, commi 4, 5 e 6, del Codice dei contratti. La garanzia è presentata alla Stazione appaltante prima della formale sottoscrizione del contratto, anche limitatamente alla scheda tecnica.
3. Approvato il certificato di collaudo ovvero il certificato di regolare esecuzione, la garanzia fideiussoria si intende svincolata ed estinta di diritto, automaticamente, senza necessità di ulteriori atti formali, richieste, autorizzazioni, dichiarazioni liberatorie o restituzioni.
4. L’Amministrazione può avvalersi della garanzia fideiussoria, parzialmente o totalmente, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio nonché per il rimborso delle maggiori somme pagate durante
l’appalto in confronto ai risultati della liquidazione finale; l’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale dell’Amministrazione senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.
5. La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dall’Amministrazione; in caso di variazioni al contratto per effetto di successivi atti di sottomissione, la medesima garanzia può essere ridotta in caso di riduzione degli importi contrattuali, mentre non è integrata in caso di aumento degli stessi importi fino alla concorrenza di un quinto dell’importo originario.
6. In caso di raggruppamento temporaneo o di consorzio ordinario la garanzia è prestata dall’impresa mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti raggruppati con responsabilità solidale ai sensi del combinato disposto degli articoli 48, comma 5, e 103, comma 10, del Codice dei contratti.
7. Ai sensi dell’articolo 103, comma 3, del Codice dei contatti, la mancata costituzione della garanzia di cui al comma 1 determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui all'articolo 31 da parte della Stazione appaltante, che aggiudica l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria.
Art. 33 – Riduzione delle garanzie
1. L’importo della cauzione provvisoria di cui all’articolo 30 è ridotto nei termini ed alle condizioni stabilite al comma 7 dell’articolo 93 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
2. L’importo della garanzia fideiussoria, di cui all’articolo 31, è ridotto nei medesimi termini e condizioni richiamate al comma 1.
3. In caso di associazione temporanea di concorrenti o consorzio ordinari, la riduzione è possibile solo se tutte le imprese che costituiscono il raggruppamento o consorzio possiedono la certificazione di qualità.
4. In caso di associazione temporanea di concorrenti di tipo verticale, qualora solo parte dei componenti fossero in possesso della certificazione, questi potranno beneficiare della riduzione in proporzione al valore delle prestazioni da essi assunte, come desumibile dalla ripartizione delle prestazioni dichiarata nell’atto costitutivo del raggruppamento.
5. In caso di consorzi, di cui alle lett. b) e c) dell’art. 45 – comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016, la riduzione si potrà ottenere solo se la certificazione è posseduta dal Consorzio.
Art. 34 - Assicurazione a carico dell’impresa
1. Ai sensi dell’articolo 103, comma 7, del D.Lgs. n. 50/2016, l’appaltatore è obbligato, contestualmente alla sottoscrizione del contratto, a produrre una polizza assicurativa che tenga indenne la Stazione appaltante da tutti i rischi di esecuzione e una polizza assicurativa a garanzia della responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. La polizza assicurativa è prestata da un’impresa di assicurazione autorizzata alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l’obbligo di assicurazione.
2. La copertura delle predette garanzie assicurative decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione e comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato; le stesse polizze devono inoltre recare espressamente il vincolo a favore della Stazione appaltante e sono efficaci senza riserve anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell’esecutore.
3. La polizza assicurativa contro tutti i rischi di esecuzione da qualsiasi causa determinati deve coprire tutti i danni subiti dalla Stazione appaltante a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti e opere, anche preesistenti, salvo quelli derivanti da errori di progettazione, insufficiente progettazione, azioni di terzi o cause di forza maggiore, e che preveda anche una garanzia di responsabilità civile per danni causati a terzi nell’esecuzione dei lavori. Tale polizza deve essere stipulata nella forma «Contractors All Risks» (C.A.R.), per un importo garantito pari a € 1.000.000,00 (euro unmilione/00) e deve:
a) prevedere la copertura dei danni delle opere, temporanee e permanenti, eseguite o in corso di esecuzione per qualsiasi causa nel cantiere, compresi materiali e attrezzature di impiego e di uso, ancorché in proprietà o in possesso dell’impresa, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere, causati da furto e rapina, incendio, fulmini e scariche elettriche, tempesta e uragano, inondazioni e allagamenti, esplosione e scoppio, terremoto e movimento tellurico, frana, smottamento e crollo, acque anche luride e gas provenienti da rotture o perdite di condotte
xxxxxxx, fognarie, gasdotti e simili, atti di vandalismo, altri comportamenti colposo o dolosi propri o di terzi;
b) prevedere la copertura dei danni causati da errori di realizzazione, omissioni di cautele o di regole dell’arte, difetti e vizi dell’opera, in relazione all’integra garanzia a cui l’impresa è tenuta, nei limiti della perizia e delle capacità tecniche da essa esigibili nel caso concreto, per l’obbligazione di risultato che essa assume con il contratto d’appalto anche ai sensi dell’articolo 1665 del codice civile;
4. La polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati a terzi deve essere stipulata per un massimale di € 500.000,00 (euro cinquecentomila/00) e deve:
a) prevedere la copertura dei danni che l’appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e assicurati secondo le norme vigenti e verso i dipendenti stessi non soggetti all’obbligo di assicurazione contro gli infortuni nonché verso i dipendenti dei subappaltatori, impiantisti e fornitori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da un suo dipendente del quale essa debba rispondere ai sensi dell’articolo 2049 del codice civile, e danni a persone dell’impresa, e loro parenti o affini, o a persone della Stazione appaltante occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere e a consulenti dell’appaltatore o della Stazione appaltante;
b) prevedere la copertura dei danni biologici;
c) prevedere specificamente l’indicazione che tra le “persone” si intendono compresi i rappresentanti della Stazione appaltante autorizzati all’accesso al cantiere, i componenti dell’ufficio di direzione dei lavori, i coordinatori per la sicurezza, i collaudatori.
5. Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’appaltatore coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici. Qualora l’appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti le garanzie assicurative prestate sono presentate secondo quanto disposto dall’art. 103 – comma 10 del D.Lgs. n. 50/2016.
6. Alla data dell’emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, nonché per il pagamento della rata di saldo, l’appaltatore è tenuto a stipulare una polizza indennitaria e una polizza per responsabilità civile verso terzi, entrambe di durata decennale, che tenga indenne la Stazione appaltante dai rischi di rovina totale o parziale dell’opera, ovvero dei rischi derivanti da gravi difetti costruttivi, ai sensi del comma 8 dell’art. 129 del D.Lgs. n. 50/2016.
CAPO 7 - DISPOSIZIONI PER L’ESECUZIONE
Art. 35 - Variazione dei lavori
1. La Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che perciò l’impresa appaltatrice possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall’articolo 106 – comma 12 del D.Lgs. n. 50/2016. Oltre tale limite l’appaltatore può richiedere la risoluzione del contratto.
2. Nonostante la puntuale campagna di ricerca documentale, rilievi, indagini e sondaggi a campione che sono stati eseguiti, quale indispensabile supporto alla progettazione esecutiva, stante che l’oggetto dell’Appalto di che trattasi riguarda un insieme di interventi di manutenzione straordinaria edilizia ed impiantistica, da eseguire su un edificio esistente, vi è la concreta possibilità che, durante l’esecuzione dei lavori, vengano riscontrate situazioni di difformità rispetto ai contenuti del progetto esecutivo che potrebbero implicare l’esigenza di modificare le previsioni progettuali al fine di adattarle al differente stato di fatto riscontrato in corso d’opera e/o risultante dai documenti forniti dalla committenza e verificati a campione.
Le lavorazioni soggette a tale rischio, che potrebbero dare origine a variazioni di “percorso” e quindi anche di quantità o di tempo necessario alla realizzazione, sono le seguenti:
• interventi sugli elementi strutturali esistenti che prevedono l’esecuzione di una apertura in breccia sulla muratura perimetrale della palestra per una nuova porta come uscita di sicurezza;
• esecuzione delle forometrie sui solai di piano e sulle murature per la realizzazione dei passaggi e dei cavedi impiantistici;
• sostituzione dei serramenti esterni della palestra;
• rimozione di controsoffitti;
• installazione dell’impianto fotovoltaico sulla copertura della scuola elementare;
• rifacimento delle montanti e della rete di distribuzione dell’impianto di riscaldamento per la sostituzione delle caldaie esistenti nella centrale termica e delle componentistiche per le pompe di circolazione in tutte le sottostazioni;
• sostituzione e installazione di nuovi boiler elettrici nei bagni delle scuole con produttori di acqua calda in pompa di calore;
• installazione del sistema domotico per la gesione dei consumi sia termici che elettrici con relativi collegamenti all impianto fotovoltaico esistente e per collegamento remoto fino alla sede comunale-
Per quanto sopra, pertanto, ai sensi dell’art. 106 - comma 1. lettera a), la Stazione appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle modifiche che, a suo insindacabile giudizio, ritenga opportune, da valutarsi secondo i criteri stabiliti al successivo art. 37, nel limite massimo del 15% del contratto.
3. Non sono riconosciute varianti al progetto esecutivo, prestazioni e forniture extra contrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della direzione lavori.
4. Qualunque reclamo o riserva che l’appaltatore si credesse in diritto di opporre, deve essere presentato per iscritto alla direzione lavori prima dell’esecuzione dell’opera oggetto della contestazione. Non sono prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell’inizio dell’opera oggetto Non sono considerati varianti ai sensi del comma 1 gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 10% (dieci per cento) delle categorie omogenee di lavori dell’appalto, come individuate nella tabella «B» allegata al capitolato speciale, e che non comportino un aumento dell’importo del contratto stipulato, purché non essenziali o sostanziali ai sensi dell’articolo 106, comma 4 del D.Lgs. n. 50/2016.
5. Sono altresì ammesse, nell’esclusivo interesse dell’amministrazione, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obbiettive esigenze derivanti da circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto, ai sensi dell’articolo 106, commi 1. – lett. c), 2. e 4. del D.Lgs. n. 50/2016 e successive disposizioni integrative e correttive di cui al D.Lgs. n. 56/2017.
6. Salvo il caso di cui al comma 5, è sottoscritto un atto di sottomissione quale appendice contrattuale, che deve indicare le modalità di contrattazione e contabilizzazione delle lavorazioni in variante, compreso l’eventuale differimento dei termini per l’ultimazione dei lavori, nella misura strettamente indispensabile.
7. Durante il corso dei lavori l’appaltatore può proporre alla DL eventuali variazioni migliorative, nell’ambito del limite di cui al comma 5, se non comportano rallentamento o sospensione dei lavori e non riducono o compromettono le caratteristiche e le prestazioni previste dal progetto. Tali variazioni, previo accoglimento motivato da parte della DL, devono essere approvate dal RUP che ne può negare l’approvazione senza necessità di motivazione diversa dal rispetto rigoroso delle previsioni poste a base di gara. Il relativo risparmio di spesa costituisce economia, per metà a favore della Stazione appaltante e per metà è riconosciuto all’appaltatore.
Art. 36 – Varianti per errori od omissioni progettuali
1. Qualora, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto esecutivo, si rendessero necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione, e che sotto il profilo economico eccedano il 15% (quindici per cento) dell’importo originario del contratto, la Stazione appaltante procede alla risoluzione del contratto con indizione di una nuova gara alla quale è invitato l’appaltatore originario (art. 106 – commi 2 e 9 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss. mm. ed ii.).
2. In tal caso la risoluzione del contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario.
3. Nei casi di cui al presente articolo i titolari dell’incarico di progettazione sono responsabili dei danni subiti dalla Stazione appaltante; ai fini del presente articolo si considerano errore od omissione di progettazione l’inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici prestabiliti e risultanti da prova scritta, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali (art. 106 – commi 9 e 10 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss. mm. ed ii.).
Art. 37 - Prezzi applicabili ai nuovi lavori e nuovi prezzi
1. Le eventuali variazioni sono valutate mediante l’applicazione dei prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale come determinati ai sensi dell’articolo 3, commi 2 e 3.
2. Qualora tra i prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale come determinati ai sensi dell’articolo 3, commi 3 e 4, non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, in contraddittorio tra la Stazione appaltante e l’appaltatore, mediante apposito verbale di concordamento sottoscritto dalle parti e approvato dal RUP; i predetti nuovi prezzi sono desunti, in ordine di priorità:
a) dal prezziario di cui al comma 3, oppure, se non reperibili,
b) ragguagliandoli a quelli di lavorazioni consimili compresi nel contratto;
c) ricavandoli totalmente o parzialmente da nuove regolari analisi effettuate con riferimento ai prezzi elementari di mano d'opera, materiali, noli e trasporti alla data di formulazione dell’offerta.
3. Sono considerati prezziari ufficiali di riferimento quelli vigenti nel territorio ove si eseguono i lavori, in assenza di questi dei territori vicini seguendo l’ordine di priorità rispetto alla vicinanza; in presenza di prezzi contemplati in più prezziari, sono considerati quelli medi.
4. Ove comportino maggiori spese rispetto alle somme previste nel quadro economico, i nuovi prezzi sono approvati dalla Stazione appaltante su proposta del RUP, prima di essere ammessi nella contabilità dei lavori.
Art. 38 – Riferimenti di legge e rispetto delle norme ambientali
1. Per l’espletamento del servizio si richiamano le disposizioni di legge in materia ambientale di cui al D.Lgs 152/2006 e ss. mm. ed ii..
2. L’Ente appaltante si riserva di effettuare verifiche nelle aree di lavoro allo scopo di verificare il rispetto delle prescrizioni sotto riportate:
Rifiuti
Si precisa in particolare che l’appaltatore è il produttore dei rifiuti derivanti dalla propria attività. I rifiuti devono essere tenuti in deposito in modo separato per ciascun codice “CER”.
Il deposito dovrà avvenire nel rispetto delle modalità (volumi e durata del deposito) stabilite dall’articolo 183 del D.Lgs. n. 152/2006 sostituito dall’art. 10 del D.Lgs. n. 205 del 2010 e ss. mm ed ii..
Non potranno essere lasciati rifiuti in deposito all’esterno dell’area di lavoro.
Lo stoccaggio dovrà avere caratteristiche tecniche tali da evitare la contaminazione del suolo e delle acque.
Al termine dei lavori ogni rifiuto dovrà essere rimosso.
L’appaltatore è tenuto al corretto trasporto e smaltimento dei rifiuti prodotti durante l’esecuzione del servizio oggetto del presente contratto, sotto propria responsabilità ed a proprie spese.
L’appaltatore si impegna a fornire, su richiesta del D.L. e/o della committenza, dimostrazione del corretto smaltimento dei rifiuti prodotti durante l’erogazione del servizio tramite dimostrazione del corretto uso della documentazione per il trasporto e tramite fornitura dell’evidenza del possesso delle autorizzazioni
e/o iscrizioni all’albo gestori ambientali previste dalla legge da parte dei soggetti utilizzati per il trasporto, il recupero o lo smaltimento dei rifiuti prodotti.
Terre e rocce da scavo
L’appaltatore è tenuto a individuare – prima dell’apertura del cantiere – i casi in cui le terre e rocce derivanti da scavi e/o movimenti terra condotti nell’ambito del contratto possono essere escluse dal campo di applicazione della parte IV del D.Lgs. 152/06 e smi e quindi trattate come materiali e non come rifiuti.
L’appaltatore è tenuto predisporre un documento nel quale dà evidenza della sussistenza di tutte le condizioni stabilite dall’articolo 186 del D.Lgs. 152/06 e smi.
Il Comune si riserva di richiedere all’appaltatore evidenza di tale documento e della documentazione di supporto collegata (es.: certificati di analisi).
L’appaltatore è tenuto a seguire le disposizioni del D.P.R. 13.06.2017 n. 120 per il trattamento e gestione delle terre e rocce da scavo.
Contaminazione del suolo e delle acque
L’appaltatore è tenuto ad adottare tutte le misure per evitare qualsiasi fenomeno di contaminazione del suolo o delle acque superficiali o sotterranee.
In particolare dovrà tenere ogni contenitore di prodotti potenzialmente pericolosi per l’uomo o per l’ambiente (es.: carburanti, lubrificanti, vernici, solventi, ecc.) al coperto, su superfici impermeabilizzate. Eventuali percolamenti o versamenti non dovranno contaminare il suolo o le acque e dovranno, quindi, essere raccolti da terra e smaltiti come rifiuti a norma di legge o convogliati ad adeguati impianti di depurazione.
Eventuali serbatoi o contenitori di volume superiore a 200 litri dovranno essere tenuti all’interno di bacini di contenimento di volume tecnicamente adeguato e coperti.
Rumore
L’appaltatore si impegna a non produrre rumori o vibrazioni inutili ed a minimizzare il rumore prodotto nello svolgimento delle attività affidate.
Ove possibile, l’appaltatore programmerà i lavori rumorosi generatori di vibrazioni in orari che minimizzino il disturbo causato all’attività scolastica e ai cittadini nelle vicinanze del cantiere.
CAPO 8 - DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA
Art. 39 - Adempimenti preliminari in materia di sicurezza
1. Ai sensi dell’articolo 90, comma 9, e dell’allegato XVII al Decreto n. 81 del 2008, l’appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, entro il termine prescritto da quest’ultima con apposita richiesta o, in assenza di questa, entro 30 giorni dall’aggiudicazione definitiva e comunque prima della stipulazione del contratto o, prima della redazione del verbale di consegna dei lavori se questi sono iniziati nelle more della stipula del contratto:
a) una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili;
b) una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti;
c) il certificato della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in corso di validità, oppure, in alternativa, ai fini dell’acquisizione d’ufficio, l’indicazione della propria esatta ragione sociale, numeri di codice fiscale e di partita IVA, numero REA;
d) il DURC, ai sensi dell’articolo 53, comma 2;
e) il documento di valutazione dei rischi di cui al combinato disposto degli articoli 17 - comma 1, lettera a), e 28 - commi 1, 1-bis, 2 e 3, del Decreto n. 81 del 2008. Se l’impresa occupa fino a 10 lavoratori, ai sensi dell’articolo 29, comma 5, primo periodo, del Decreto n. 81 del 2008, la valutazione dei rischi è effettuata secondo le procedure standardizzate di cui al decreto interministeriale 30 novembre 2012 e successivi aggiornamenti;
f) una dichiarazione di non essere destinatario di provvedimenti di sospensione o di interdizione di cui all’articolo 14 del Decreto n. 81 del 2008.
2. Entro gli stessi termini di cui al comma 1, l’appaltatore deve trasmettere al coordinatore per l’esecuzione il nominativo e i recapiti del proprio Responsabile del servizio prevenzione e protezione e
del proprio Medico competente di cui rispettivamente all’articolo 31 e all’articolo 38 del Decreto n. 81 del 2008, nonché:
a) una dichiarazione di accettazione del PSC di cui all’articolo 43, con le eventuali richieste di adeguamento di cui all’articolo 44;
b) il POS di ciascuna impresa operante in cantiere, fatto salvo l’eventuale differimento ai sensi dell’articolo 45.
3. Gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2 devono essere assolti:
a) dall’appaltatore, comunque organizzato anche in forma aggregata, nonché, tramite questi, dai subappaltatori;
b) dal consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure dal consorzio stabile, di cui all’articolo 45, comma 2, lettere b) e c), del Codice dei contratti, se il consorzio intende eseguire i lavori direttamente con la propria organizzazione consortile;
c) dalla consorziata del consorzio di cooperative o di imprese artigiane, oppure del consorzio stabile, che il consorzio ha indicato per l’esecuzione dei lavori ai sensi dell’articolo 48, comma 7, del Codice dei contratti, se il consorzio è privo di personale deputato alla esecuzione dei lavori; se sono state individuate più imprese consorziate esecutrici dei lavori gli adempimenti devono essere assolti da tutte le imprese consorziate indicate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite di una di esse appositamente individuata, sempre che questa abbia espressamente accettato tale individuazione;
d) da tutte le imprese raggruppate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa mandataria, se l’appaltatore è un raggruppamento temporaneo di cui all’articolo 45, comma 2, lett. d), del Codice dei contratti; l’impresa affidataria, ai fini dell’articolo 89, comma 1, lett. i), del Decreto n. 81 è individuata nella mandataria, come risultante dall’atto di mandato;
e) da tutte le imprese consorziate, per quanto di pertinenza di ciascuna di esse, per il tramite dell’impresa individuata con l’atto costitutivo o lo statuto del consorzio, se l’appaltatore è un consorzio ordinario di cui all’articolo 45, commi 2, lettera e), del Codice dei contratti; l’impresa affidataria, ai fini dell’articolo 89, comma 1, lettera i), del Decreto n. 81 è individuata con il predetto atto costitutivo o statuto del consorzio;
f) dai lavoratori autonomi che prestano la loro opera in cantiere.
4. Fermo restando quanto previsto all’articolo 46, comma 3, l’impresa affidataria comunica alla Stazione appaltante gli opportuni atti di delega di cui all’articolo 16 del decreto legislativo n. 81 del 2008.
5. L’appaltatore deve assolvere gli adempimenti di cui ai commi 1 e 2, anche nel corso dei lavori ogni qualvolta nel cantiere operi legittimamente un’impresa esecutrice o un lavoratore autonomo non previsti inizialmente.
Art. 40 - Norme di sicurezza generali e sicurezza nel cantiere
1. Anche ai sensi, ma non solo, dell’articolo 97 - comma 1, del Decreto n. 81 del 2008, l’appaltatore è obbligato:
a) ad osservare le misure generali di tutela di cui agli articoli 15, 17, 18 e 19 del Decreto n. 81 del 2008 e all’allegato XIII allo stesso decreto nonché le altre disposizioni del medesimo decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere;
b) a rispettare e curare il pieno rispetto di tutte le norme vigenti in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene, nell’osservanza delle disposizioni degli articolo da 108 a 155 del Decreto n. 81 del 2008 e degli allegati XVII, XVIII, XIX, XX, XXII, XXIV, XXV, XXVI, XXVII, XXVIII, XXIX, XXX, XXXI, XXXII, XXXIII, XXXIV, XXXV e XLI, allo stesso decreto;
c) a verificare costantemente la presenza di tutte le condizioni di sicurezza dei lavori affidati;
d) ad osservare le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere, in quanto non in contrasto con le disposizioni di cui al comma 1.
2. L’appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.
3. L’appaltatore garantisce che le lavorazioni, comprese quelle affidate ai subappaltatori, siano eseguite secondo il criterio «incident and injury free».
4. L’appaltatore non può iniziare o continuare i lavori se è in difetto nell’applicazione di quanto stabilito all’articolo 39 - commi 1, 2 o 5, oppure agli articoli 41, 42, 43 o 44.
Art. 41 – Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC)
1. L’appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il PSC messo a disposizione da parte della Stazione appaltante, ai sensi dell’articolo 100 del Decreto n. 81 del 2008, in conformità all’allegato XV, punti 1 e 2, allo stesso decreto, corredato dal computo metrico estimativo dei costi per la sicurezza di cui al punto 4 dello stesso allegato, determinati all’articolo 2, comma 1, lettera b), del presente Capitolato speciale.
2. L’obbligo di cui al comma 1 è esteso altresì:
a) alle eventuali modifiche e integrazioni disposte autonomamente dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione in seguito a sostanziali variazioni alle condizioni di sicurezza sopravvenute alla precedente versione del PSC;
b) alle eventuali modifiche e integrazioni approvate o accettate dal coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ai sensi dell’articolo 42.
3. Se prima della stipulazione del contratto (a seguito di aggiudicazione ad un raggruppamento temporaneo di imprese) oppure nel corso dei lavori (a seguito di autorizzazione al subappalto o di subentro di impresa ad altra impresa raggruppata estromessa ai sensi dell’articolo 48, commi 27 o 18 del Codice dei contratti) si verifica una variazione delle imprese che devono operare in cantiere, il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione deve provvedere tempestivamente:
a) ad adeguare il PSC, se necessario;
b) ad acquisire i POS delle nuove imprese.
Art. 42 – Modifiche e integrazioni al piano di sicurezza e di coordinamento
1. L’appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al PSC, nei seguenti casi:
a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie oppure quando ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;
b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza.
2. L'appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si pronunci tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'appaltatore.
3. Se entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi, il coordinatore per la sicurezza non si pronuncia:
a) nei casi di cui al comma 1, lettera a), le proposte si intendono accolte; l’eventuale accoglimento esplicito o tacito delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni in aumento o adeguamenti in aumento dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo;
b) nei casi di cui al comma 1, lettera b), le proposte si intendono accolte se non comportano variazioni in aumento o adeguamenti in aumento dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo, diversamente si intendono rigettate.
4. Nei casi di cui al comma 1, lettera b), nel solo caso di accoglimento esplicito, se le modificazioni e integrazioni comportano maggiori costi per l’appaltatore, debitamente provati e documentati, e se la Stazione appaltante riconosce tale maggiore onerosità, trova applicazione la disciplina delle varianti.
Art. 43 – Piano operativo di sicurezza
1. L'appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare alla DL o, se nominato, al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, un POS per quanto attiene alle proprie scelte autonome e relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Il POS, redatto ai sensi dell’articolo 89, comma 1, lettera h), del Decreto n. 81 del 2008 e del punto 3.2 dell’allegato XV al predetto decreto, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui agli articoli 28 e 29 del citato Decreto n. 81 del 2008, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
2. Il POS deve essere redatto da ciascuna impresa operante nel cantiere e consegnato alla stazione appaltante, per il tramite dell’appaltatore, prima dell’inizio dei lavori per i quali esso è redatto.
3. L’appaltatore è tenuto ad acquisire i POS redatti dalle imprese subappaltatrici di cui all’articolo 47,
comma 4, lettera d), sub. 2), del presente Capitolato, nonché a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici POS compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In ogni caso trova applicazione quanto previsto dall’articolo 40, comma 4.
4. Ai sensi dell’articolo 96, comma 1-bis, del Decreto n. 81 del 2008, il POS non è necessario per gli operatori che si limitano a fornire materiali o attrezzature; restano fermi per i predetti operatori gli obblighi di cui all’articolo 26 del citato Decreto n. 81 del 2008.
5. Il POS, fermi restando i maggiori contenuti relativi alla specificità delle singole imprese e delle singole lavorazioni, deve avere in ogni caso i contenuti minimi previsti dall’allegato I al decreto interministeriale 9 settembre 2014 (pubblicato sulla G.U. n. 212 del 12 settembre 2014); esso costituisce piano complementare di dettaglio del PSC di cui all'articolo 41.
6. Prima dell’inizio dei lavori l’impresa affidataria trasmette il piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi.
7. Prima dell’inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice trasmette il proprio piano operativo di sicurezza all’impresa affidataria, la quale, previa verifica della congruenza rispetto al proprio, lo trasmette al Coordinatore per l’esecuzione obbligatoriamente almeno cinque giorni lavorativi dal previsto ingresso in cantiere dell’impresa esecutrice. I lavori hanno inizio dopo l’esito positivo delle suddette verifiche che sono effettuate tempestivamente e comunque non oltre 15 giorni dall’avvenuta ricezione.
Art. 44 – Osservanza e attuazione dei piani di sicurezza
1. L’appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui all’articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2008, con particolare riguardo alle circostanze e agli adempimenti descritti agli articoli da 88 a 104 e agli allegati da XVI a XXV del medesimo decreto.
2. I piani di sicurezza devono essere redatti in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 81/2008 ed alla migliore letteratura tecnica in materia.
3. L’impresa esecutrice è obbligata a comunicare tempestivamente prima dell’inizio dei lavori e quindi periodicamente, a richiesta del committente o del coordinatore, l’iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, l’indicazione dei contratti collettivi applicati ai lavoratori dipendenti ed il D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva). L’affidatario è tenuto a curare il coordinamento di tutte le imprese operanti nel cantiere, al fine di rendere gli specifici piani redatti dalle imprese subappaltatrici compatibili tra loro e coerenti con il piano presentato dall’appaltatore. In caso di associazione temporanea o di consorzio di imprese detto obbligo incombe all’impresa mandataria capogruppo. Il direttore tecnico di cantiere è responsabile del rispetto del piano da parte di tutte le imprese impegnate nell’esecuzione dei lavori.
4. Il piano di sicurezza e coordinamento ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto. Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.
5. Ai sensi dell’articolo 105 - comma 17 del Codice dei contratti, l’appaltatore è solidalmente responsabile con i subappaltatori per gli adempimenti, da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza.
CAPO 9 - DISCIPLINA DEL SUBAPPALTO
Art. 45 – Subappalto
1. Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano sono scorporabili o subappaltabili a scelta del concorrente, ferme restando le prescrizioni di cui all’articolo 4 del capitolato speciale e l’osservanza dell’articolo 105 del D. Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
2. L’affidamento in subappalto o in cottimo è consentito, previa autorizzazione della Stazione appaltante, subordinata all’acquisizione del DURC dell’appaltatore e del DURC del subappaltatore, ai sensi dell’articolo 53, alle seguenti condizioni:
a) che l’appaltatore abbia indicato all’atto dell’offerta i lavori o le parti di opere che intende subappaltare o concedere in cottimo; l’omissione delle indicazioni sta a significare che il
ricorso al subappalto o al cottimo è vietato e non può essere autorizzato;
b) che l’appaltatore provveda al deposito di copia autentica del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio dell’esecuzione delle relative lavorazioni subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’articolo 2359 del codice civile, con l’impresa alla quale è affidato il subappalto o il cottimo; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione dev’essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio.
c) che l’appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto presso la Stazione appaltante, ai sensi della lettera b), trasmetta alla stessa Stazione appaltante la documentazione attestante che il subappaltatore è in possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori pubblici, in relazione alla categoria e all’importo dei lavori da realizzare in subappalto o in cottimo;
d) che non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuno dei divieti previsti dall’articolo 10 della legge n. 575 del 1965, e successive modificazioni e integrazioni; a tale scopo, qualora l’importo del contratto di subappalto sia superiore a € 150.000, l’appaltatore deve produrre alla Stazione appaltante la documentazione necessaria agli adempimenti di cui alla vigente legislazione in materia di prevenzione dei fenomeni mafiosi e lotta alla delinquenza organizzata, relativamente alle imprese subappaltatrici e cottimiste, con le modalità di cui al
D.P.R. n. 252 del 1998; resta fermo che, ai sensi dell’articolo 12, comma 4, dello stesso D.P.R.
n. 252 del 1998, il subappalto è vietato, a prescindere dall’importo dei relativi lavori, qualora per l’impresa subappaltatrice sia accertata una delle situazioni indicate dall’articolo 10, comma 7, del citato D.P.R. n. 252 del 1998.
3. Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dalla Stazione appaltante in seguito a richiesta scritta dell’appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che la Stazione appaltante abbia provveduto, l’autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto.
4. L’affidamento di lavori in subappalto o in cottimo comporta i seguenti obblighi:
a) l’appaltatore deve praticare, per i lavori e le opere affidate in subappalto, i prezzi risultanti dall’aggiudicazione ribassati in misura non superiore al 20 per cento;
b) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi;
c) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto;
d) le imprese subappaltatrici, per tramite dell’appaltatore, devono trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, inclusa la Cassa edile, assicurativi ed antinfortunistici; devono altresì trasmettere, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva.
e) le imprese subappaltatrici, per il tramite dell’appaltatore, al fine del pagamento degli stati di avanzamento dei lavori, devono trasmettere alla Stazione appaltante il D.U.R.C. (Documento Unico di Regolarità Contributiva).
5. Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili.
6. Ai fini del presente articolo è considerato subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedano l’impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell’importo dei lavori affidati o di importo superiore a 100.000 Euro e qualora l’incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell’importo del contratto di subappalto.
7. I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori. Fanno eccezione al predetto divieto le fornitura con posa in opera di impianti e di strutture speciali individuate con apposito regolamento; in tali casi il
fornitore o il subappaltatore, per la posa in opera o il montaggio, può avvalersi di imprese di propria fiducia per le quali non sussista alcuno dei divieti di cui al comma 2, lettera d). È fatto obbligo all’appaltatore di comunicare alla Stazione appaltante, per tutti i sub-contratti, il nome del sub-contraente, l’importo del sub-contratto, l’oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati.
Art. 46 – Responsabilità in materia di subappalto
1. L’appaltatore resta in ogni caso responsabile nei confronti della Stazione appaltante per l’esecuzione delle opere oggetto di subappalto, sollevando la Stazione appaltante medesima da ogni pretesa dei subappaltatori o da richieste di risarcimento danni avanzate da terzi in conseguenza all’esecuzione di lavori subappaltati.
2. Il direttore dei lavori e il responsabile del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui all’articolo 92 del decreto legislativo n. 81 del 2008, provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.
3. Il subappalto non autorizzato comporta inadempimento contrattualmente grave ed essenziale anche ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile con la conseguente possibilità, per la Stazione appaltante, di risolvere il contratto in danno dell’appaltatore, ferme restando le sanzioni penali previste dal decreto- legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno).
Art. 47 – Pagamento dei subappaltatori
1. La Stazione appaltante, ad esclusione dei casi di cui al successivo x.xx 2, non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti e l’appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai medesimi subappaltatori o cottimisti, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate.
2. La Stazione appaltante provvederà a corrispondere direttamente, a subappaltatori e cottimisti, l’importo dovuto per le prestazioni eseguite qualora:
a) Il subappaltatore o il cottimista sia una micro impresa o una piccola impresa;
b) In caso di inadempimento da parte dell’appaltatore;
c) Su richiesta del subappaltatore qualora la natura del contratto lo consenta.
3. 3. L’appaltatore è obbligato a trasmettere alla Stazione appaltante, tempestivamente e comunque entro 20 (venti) giorni dall’emissione di ciascun stato di avanzamento lavori, una comunicazione che indichi la parte dei lavori eseguiti dai subappaltatori, specificando i relativi importi e la proposta motivata di pagamento. I pagamenti al subappaltatore sono subordinati:
a) all’acquisizione del DURC dell’appaltatore e del subappaltatore;
b) all’acquisizione della documentazione di cui al personale dipendente (pagamento delle retribuzioni) relativa al subappaltatore;
c) all’ottemperanza alle prescrizioni in materia di tracciabilità dei pagamenti;
d) alle limitazioni di cui all’art. 30, commi 5 e 6 del Codice dei contratti richiamato nel presente capitolato;
e) la documentazione a comprova del pagamento ai subappaltatori del costo del lavoro senza ribasso, ai sensi dell’articolo 105, comma 14, del Codice dei contratti;
f) all’acquisizione di copia della fattura del subappaltatore o subcontraente;
g) all’acquisizione della documentazione contabile attestante il credito del subappaltatore o subcontraente sottoscritta da entrambe le parti (quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo: S.A.L., certificato di pagamento tra le parti, ecc…) quale accettazione, con indicazione della corrispondenza con il S.A.L. dell’appalto principale qualora non corrispondenti;
h) all’acquisizione di liberatoria da parte del subappaltatore o subcontraente alla Stazione Appaltante quando non ha svolto lavorazioni nel periodo relativo alle verifiche di adempimento per lo sblocco del pagamento del S.A.L. dell’appalto principale.
4. Se l’appaltatore non provvede nei termini agli adempimenti di cui al comma 1 e non sono verificate le condizioni di cui al comma 2, la Stazione appaltante sospende l’erogazione delle rate di acconto o di saldo fino a che l’appaltatore non adempie a quanto previsto.
5. La documentazione contabile di cui al comma 1 deve specificare separatamente:
a) l’importo degli eventuali oneri per la sicurezza da liquidare al subappaltatore;
b) il costo del lavoro sostenuto e documentato del subappaltatore relativo alle prestazioni fatturate;
6. Ai sensi dell’articolo 105, comma 8, del Codice dei contratti, il pagamento diretto dei subappaltatori da parte della Stazione appaltante esonera l’appaltatore dalla responsabilità solidale in relazione agli
obblighi retributivi e contributivi, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo n. 276 del 2003.
7. Ai sensi dell’articolo 17, ultimo comma, del D.P.R. n. 633/72, aggiunto dall’articolo 35, comma 5, della L. 248/06, gli adempimenti in materia di I.V.A. relativi alle fatture quietanziate di cui al comma 1, devono essere assolti dall’appaltatore principale.
8. Ai sensi dell’articolo 1271, commi secondo e terzo, del Codice civile, in quanto applicabili, tra la Stazione appaltante e l’aggiudicatario, con la stipula del contratto, è automaticamente assunto e concordato il patto secondo il quale il pagamento diretto a favore dei subappaltatori è comunque e in ogni caso subordinato:
a) all’emissione dello Stato di avanzamento, a termini di contratto, dopo il raggiungimento dell’importo dei lavori eseguiti e contabilizzati previsto dal Capitolato Speciale d’appalto;
b) all’assenza di contestazioni o rilievi da parte della DL, del RUP o del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e formalmente comunicate all’appaltatore e al subappaltatore,relativi a lavorazioni eseguite dallo stesso subappaltatore;
c) alla condizione che l’importo richiesto dal subappaltatore, non ecceda l’importo dello Stato di avanzamento di cui alla lettera a) e, nel contempo, sommato ad eventuali pagamenti precedenti, non ecceda l’importo del contratto di subappalto depositato agli atti della Stazione appaltante;
d) all’allegazione della prova che la richiesta di pagamento, con il relativo importo, è stata previamente comunicata all’appaltatore.
9. La Stazione appaltante può opporre al subappaltatore le eccezioni al pagamento costituite dall’assenza di una o più d’una delle condizioni di cui al precedente comma 8, nonché l’esistenza di contenzioso formale dal quale risulti che il credito del subappaltatore non è assistito da certezza ed esigibilità, anche con riferimento all’articolo 1262, primo comma, del Codice civile.
CAPO 10 - CONTROVERSIE, MANODOPERA, ESECUZIONE D’UFFICIO
Art. 48 – Controversie
1. Qualora in seguito all’iscrizione di riserve sui documenti contabili, l'importo economico dell'opera possa variare tra il 5 ed il 15 per cento dell’importo contrattuale, si attiverà il procedimento dell’accordo bonario di tutte le riserve iscritte fino al momento dell’avvio del procedimento stesso. Prima dell’approvazione del certificato di collaudo ovvero del certificato di regolare esecuzione, qualunque sia l’importo delle riserve, il responsabile unico del procedimento attiverà l’accordo bonario per la risoluzione delle riserve e valuterà l'ammissibilità e la non manifesta infondatezza delle riserve ai fini dell'effettivo raggiungimento del limite di valore del 15 per cento del contratto. Non potranno essere oggetto di riserva gli aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’articolo 26 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017. Il direttore dei lavori darà immediata comunicazione al responsabile unico del procedimento delle riserve, trasmettendo nel più breve tempo possibile una propria relazione riservata. Il responsabile unico del procedimento, acquisita la relazione riservata del direttore dei lavori e, ove costituito, dell’organo di collaudo, provvederà direttamente alla formulazione di una proposta di accordo bonario ovvero per il tramite degli esperti segnalati dalla Camera arbitrale istituita presso l'ANAC con le modalità previste dall'articolo 205 comma 5 del D.Lgs. n. 50/2016. Se la proposta è accettata dalle parti, entro quarantacinque giorni dal suo ricevimento, l’accordo bonario è concluso e viene redatto verbale sottoscritto dalle parti. L’accordo ha natura di transazione. Sulla somma riconosciuta in sede di accordo xxxxxxx sono dovuti gli interessi al tasso legale a decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla accettazione dell’accordo bonario da parte della stazione appaltante.
In caso di reiezione della proposta da parte del soggetto che ha formulato le riserve ovvero di inutile decorso del termine di cui al secondo periodo possono essere aditi gli arbitri o il giudice ordinario.
2. In via preventiva, al fine di prevenire le controversie relative all'esecuzione del contratto, le parti possono convenire che prima dell’avvio dell’esecuzione, o comunque non oltre novanta giorni da tale data, sia costituito un collegio consultivo tecnico con funzioni di assistenza per la rapida risoluzione delle dispute di ogni natura suscettibili di insorgere nel corso dell’esecuzione del contratto. Le proposte di transazione formulate del collegio non saranno comunque vincolanti per le parti.
3. Ciascuna delle parti, nella domanda di arbitrato o nell'atto di resistenza alla domanda, designerà l'arbitro di propria competenza scelto tra soggetti di provata esperienza e indipendenza nella materia oggetto del contratto cui l'arbitrato si riferisce. Il Presidente del collegio arbitrale sarà designato dalla Camera arbitrale istituita presso l'ANAC tra i soggetti iscritti all’albo in possesso di particolare esperienza nella materia. La nomina del collegio arbitrale effettuata in violazione delle disposizioni di cui ai commi 4, 5 e 6 dell'articolo 209 del D.Lgs. n. 50/2016, determina la nullità del lodo. Esauriti gli adempimenti
necessari alla costituzione del collegio, il giudizio si svolgerà secondo i disposti dell'articolo 209 e 210 del D.Lgs. n. 50/2016. Il Collegio arbitrale deciderà con lodo definitivo e vincolante tra le parti in lite.
Su iniziativa della stazione appaltante o di una o più delle altre parti, l’ANAC potrà esprimere parere relativamente a questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta. Il parere obbligherà le parti che vi abbiano preventivamente acconsentito ad attenersi a quanto in esso stabilito.
4. Ai sensi dell’articolo 208 del D.Lgs. n. 50/2016, anche al di fuori dei casi in cui è previsto il ricorso all’accordo bonario ai sensi dei commi precedenti, le controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall'esecuzione del contratto possono sempre essere risolte mediante atto di transazione, in forma scritta, nel rispetto del codice civile; se l’importo differenziale della transazione eccede la somma di 200.000 euro, è necessario il parere dell'avvocatura che difende la Stazione appaltante o, in mancanza, del funzionario più elevato in grado, competente per il contenzioso. Il dirigente competente, sentito il RUP, esamina la proposta di transazione formulata dal soggetto appaltatore, ovvero può formulare una proposta di transazione al soggetto appaltatore, previa audizione del medesimo.
Tale procedura può essere esperita anche per le controversie circa l’interpretazione del contratto o degli atti che ne fanno parte o da questo richiamati, anche quando tali interpretazioni non diano luogo direttamente a diverse valutazioni economiche.
5. Nelle more della risoluzione delle controversie l’appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante.
Art. 49 - Contratti collettivi e disposizioni sulla manodopera
1. L’appaltatore è tenuto all’esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti in materia, nonché eventualmente entrate in vigore nel corso dei lavori, e in particolare:
a) nell’esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, l’appaltatore si obbliga ad applicare integralmente il contratto nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili e affini e gli accordi locali e aziendali integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori;
b) i suddetti obblighi vincolano l’appaltatore anche qualora non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura o dalle dimensioni dell’impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica;
c) è responsabile in rapporto alla Stazione appaltante dell’osservanza delle norme anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi dipendenti, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l’ipotesi del subappalto; il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato non esime l’appaltatore dalla responsabilità, e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della Stazione appaltante;
d) è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali.
2. In caso di inottemperanza, accertata dalla Stazione appaltante o ad essa segnalata da un ente preposto, la Stazione appaltante procederà secondo quanto stabilito dal comma 5 dell’art. 30 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017.
3. Ai sensi degli articoli 30 - comma 6 e 105 - commi 10 e 11, del D.Lgs. n. 50/2016, in caso di ritardo immotivato nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell’appaltatore o dei subappaltatori, la Stazione appaltante può pagare direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, anche in corso d'opera, utilizzando le somme trattenute sui pagamenti delle rate di acconto e di saldo.
4. In ogni momento la DL e, per suo tramite, il RUP, possono richiedere all’appaltatore e ai subappaltatori copia del libro unico del lavoro di cui all’articolo 39 della legge 9 agosto 2008, n. 133, possono altresì richiedere i documenti di riconoscimento al personale presente in cantiere e verificarne la effettiva iscrizione nel predetto libro unico del lavoro dell’appaltatore o del subappaltatore autorizzato.
5. Ai sensi degli articoli 18 - comma 1, lettera u), 20 - comma 3 e 26 - comma 8, del Decreto n. 81 del 2008, nonché dell’articolo 5 - comma 1, primo periodo, della legge n. 136 del 2010, l’appaltatore è obbligato a fornire a ciascun soggetto occupato in cantiere una apposita tessera di riconoscimento, impermeabile ed esposta in forma visibile, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore, i dati identificativi del datore di lavoro e la data di assunzione del lavoratore. L’appaltatore risponde dello stesso obbligo anche per i lavoratori dipendenti dai subappaltatori autorizzati; la tessera dei predetti lavoratori deve riportare gli estremi dell’autorizzazione al subappalto. Tutti i lavoratori sono tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
6. Agli stessi obblighi devono ottemperare anche i lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri e il personale presente occasionalmente in cantiere che non sia dipendente
dell’appaltatore o degli eventuali subappaltatori (soci, artigiani di ditte individuali senza dipendenti, professionisti, fornitori esterni, collaboratori familiari e simili); tutti i predetti soggetti devono provvedere in proprio e, in tali casi, la tessera di riconoscimento deve riportare i dati identificativi del committente ai sensi dell’articolo 5, comma 1, secondo periodo, della legge n. 136 del 2010.
7 . La violazione degli obblighi di cui ai commi 4 e 5 comporta l’applicazione, in Capo al datore di lavoro, della sanzione amministrativa da euro 100 ad euro 500 per ciascun lavoratore. Il soggetto munito della tessera di riconoscimento che non provvede ad esporla è punito con la sanzione amministrativa da euro 50 a euro 300. Nei confronti delle predette sanzioni non è ammessa la procedura di diffida di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124.
Art. 50 - Risoluzione del contratto - Esecuzione d’ufficio dei lavori
1. La Stazione appaltante ha facoltà di risolvere il contratto mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei casi previsti dall’articolo 108 del D. Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, nonché nei seguenti casi:
a) frode nell’esecuzione dei lavori;
b) inadempimento alle disposizioni del direttore dei lavori riguardo ai tempi di esecuzione o quando risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide fattegli, nei termini imposti dagli stessi provvedimenti;
c) manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione dei lavori;
d) inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie del personale;
e) sospensione dei lavori o mancata ripresa degli stessi da parte dell’appaltatore senza giustificato motivo;
f) rallentamento dei lavori, senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la realizzazione dei lavori nei termini previsti dal contratto;
g) subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto o violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto;
h) non rispondenza dei beni forniti alle specifiche di contratto e allo scopo dell’opera;
i) nel caso di mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al decreto legislativo n. 81 del 2008 o ai piani di sicurezza di cui agli articoli 39 e 40 del presente capitolato speciale, integranti il contratto, e delle ingiunzioni fattegli al riguardo dal direttore dei lavori, dal responsabile del procedimento o dal coordinatore per la sicurezza.
2. Il contratto è altresì risolto in caso di perdita da parte dell’appaltatore, dei requisiti per l’esecuzione dei lavori, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione.
3. Nei casi di rescissione del contratto o di esecuzione di ufficio, la comunicazione della decisione assunta dalla Stazione appaltante è fatta all’appaltatore nella forma dell’ordine di servizio o della raccomandata con avviso di ricevimento, con la contestuale indicazione della data alla quale avrà luogo l’accertamento dello stato di consistenza dei lavori.
4. In relazione a quanto sopra, alla data comunicata dalla Stazione appaltante si fa luogo, in contraddittorio fra il direttore dei lavori e l’appaltatore o suo rappresentante ovvero, in mancanza di questi, alla presenza di due testimoni, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori, all’inventario dei materiali, delle attrezzature e dei mezzi d’opera esistenti in cantiere, nonché, nel caso di esecuzione d’ufficio, all’accertamento di quali di tali materiali, attrezzature e mezzi d’opera debbano essere mantenuti a disposizione della Stazione appaltante per l’eventuale riutilizzo e alla determinazione del relativo costo.
5. Nei casi di rescissione del contratto e di esecuzione d’ufficio, come pure in caso di fallimento dell’appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza di ogni diritto e ulteriore azione della Stazione appaltante, nel seguente modo:
a) ponendo a base d’asta del nuovo appalto l’importo lordo dei lavori di completamento da eseguire d’ufficio in danno, risultante dalla differenza tra l’ammontare complessivo lordo dei lavori posti a base d’asta nell’appalto originario, eventualmente incrementato per perizie in corso d’opera oggetto di regolare atto di sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti, e l’ammontare lordo dei lavori eseguiti dall’appaltatore inadempiente medesimo;
b) ponendo a carico dell’appaltatore inadempiente:
1) l’eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di aggiudicazione del nuovo appalto per il completamento dei lavori e l’importo netto degli stessi risultante dall’aggiudicazione effettuata in origine all’appaltatore inadempiente;
2) l’eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara di appalto eventualmente andata deserta, necessariamente effettuata con importo a base d’asta opportunamente maggiorato;
3) l’eventuale maggiore onere per la Stazione appaltante per effetto della tardata ultimazione dei lavori, delle nuove spese di gara e di pubblicità, delle maggiori spese tecniche di direzione, assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, di ogni eventuale maggiore e diverso danno documentato, conseguente alla mancata tempestiva utilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario.
6. Nel caso l’appaltatore sia un raggruppamento temporaneo di operatori, oppure un consorzio ordinario o un consorzio stabile, se una delle condizioni di cui ai commi precedenti, oppure agli articoli 84, comma 4, o 91 - comma 7, del D.Lgs. n. 159/2011, ricorre per un’impresa mandante o comunque diversa dall’impresa capogruppo, le cause di divieto o di sospensione di cui all’articolo 67 del D.Lgs. n. 159/2011 non operano nei confronti delle altre imprese partecipanti se la predetta impresa è estromessa e sostituita entro trenta giorni dalla comunicazione delle informazioni del prefetto.
7. Il contratto è altresì risolto qualora, per il manifestarsi di errori o di omissioni del progetto esecutivo che pregiudicano, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera ovvero la sua utilizzazione, come definite dall’articolo 106 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, si rendano necessari lavori suppletivi che eccedano il 15% (quindici per cento) dell’importo originario del contratto. In tal caso, proceduto all’accertamento dello stato di consistenza ai sensi del comma 3, si procede alla liquidazione dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario.
CAPO 11 - DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE
Art. 51 - Ultimazione dei lavori e gratuita manutenzione
1. Al termine dei lavori e in seguito a richiesta scritta dell’impresa appaltatrice il direttore dei lavori redige, entro 10 giorni dalla richiesta, il certificato di ultimazione; entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data del certificato di ultimazione dei lavori il direttore dei lavori procede all’accertamento sommario della regolarità delle opere eseguite.
2. In sede di accertamento sommario, senza pregiudizio di successivi accertamenti, sono rilevati e verbalizzati eventuali vizi e difformità di costruzione che l’impresa appaltatrice è tenuta a eliminare a sue spese nel termine fissato e con le modalità prescritte dal direttore dei lavori, fatto salvo il risarcimento del danno dell’ente appaltante. In caso di ritardo nel ripristino, si applica la penale per i ritardi prevista dall’apposito articolo del presente capitolato speciale, proporzionale all’importo della parte di lavori che direttamente e indirettamente traggono pregiudizio dal mancato ripristino e comunque all’importo non inferiore a quello dei lavori di ripristino.
3. L’ente appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente (come previsto dall’art. 230 del regolamento D.P.R. n. 207/2010) le opere con apposito verbale immediatamente dopo l’accertamento sommario se questo ha avuto esito positivo, ovvero nel termine assegnato dalla direzione lavori ai sensi dei commi precedenti.
4. Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori decorre il periodo di gratuita manutenzione; tale periodo cessa con l’approvazione finale del collaudo da parte dell’ente appaltante, da effettuarsi entro i termini previsti dal capitolato speciale.
5. Non può ritenersi verificata l’ultimazione dei lavori se l’appaltatore non ha consegnato alla DL le certificazioni e i collaudi tecnici specifici, dovuti da esso stesso o dai suoi fornitori o installatori, nonché certificati, dichiarazioni di conformità e corretta posa relativi a lavorazioni e componenti funzionali al certificato di prevenzione incendi (C.P.I.) e relativa pratica. La DL non può redigere il certificato di ultimazione e, se redatto, questo non è efficace e non decorrono i termini di cui al comma 1 né i termini per il pagamento della rata di saldo.
Art. 52 - Termini per il collaudo e per l accertamento della regolare esecuzione
1. Il certificato di collaudo, ai sensi dell’art. 102 del D.Lgs. n. 50/2016, come integrato e corretto dal D.Lgs. n. 56/2017, è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione.
Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi.
2. Trova applicazione la disciplina di cui agli articoli da 215 a 233 del D.P.R. n. 207/2010.
3. Considerata la particolare complessità dell’opera, il cui collaudo presuppone l’acquisizione delle dichiarazioni di conformità e certificazioni di qualità dei materiali e/o componenti impiegati, nonché verifiche funzionali da effettuarsi in periodi adatti, il termine per l’emissione del certificato di collaudo potrà essere prorogato di ulteriori sei mesi.
4. Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione appaltante può effettuare operazioni di collaudo o di verifica volte a controllare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto.
5. Ai sensi dell’articolo 234 - comma 2, del D.P.R. n. 207/2010, la stazione appaltante, preso in esame l'operato e le deduzioni dell'organo di collaudo e richiesto, quando ne sia il caso, i pareri ritenuti necessari all'esame, effettua la revisione contabile degli atti e si determina con apposito provvedimento, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di ricevimento degli atti, sull'ammissibilità del certificato, sulle domande dell'appaltatore e sui risultati degli avvisi ai creditori. In caso di iscrizione di riserve sul certificato per le quali sia attivata la procedura di accordo bonario, il termine di cui al precedente periodo decorre dalla scadenza del termine di cui all'articolo 205, comma 5, periodi quarto o quinto, del Codice dei contratti. Il provvedimento di cui al primo periodo è notificato all’appaltatore.
5. Fino ad approvazione del certificato di cui al comma 1, la stazione appaltante ha facoltà di procedere ad un nuovo procedimento per l’accertamento della regolare esecuzione e il rilascio di un nuovo certificato ai sensi del presente articolo.
Art. 53 - Presa in consegna dei lavori ultimati
1. La Stazione appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori.
2. Qualora la Stazione appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata all’appaltatore per iscritto, lo stesso appaltatore non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.
3. Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.
4. La presa di possesso da parte della Stazione appaltante avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del direttore dei lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in presenza dell’appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.
5. Qualora la Stazione appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale.
CAPO 12 - NORME FINALI
Art. 54 - Oneri e obblighi a carico dell’appaltatore
1. Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, al regolamento generale e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono.
a) La nomina, prima dell'inizio dei lavori, del Direttore tecnico di cantiere, che dovrà essere professionalmente abilitato ed iscritto all'albo professionale e dovrà fornire alla Direzione dei Lavori apposita dichiarazione di accettazione dell'incarico del Direttore tecnico di cantiere;
b) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal direttore dei lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile;
c) i movimenti di terra e ogni altro onere relativo alla formazione del cantiere attrezzato, in relazione alla entità dell’opera, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in
adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato, nonché la pulizia, la manutenzione del cantiere stesso, l’inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori tutti, ivi comprese le eventuali opere scorporate o affidate a terzi dallo stesso ente appaltante;
d) l’assunzione in proprio, tenendone indenne la Stazione appaltante, di ogni responsabilità risarcitoria e delle obbligazioni relative comunque connesse all’esecuzione delle prestazioni dell’impresa a termini di contratto;
e) l’esecuzione, presso gli Istituti autorizzati, di tutte le prove che verranno ordinate dalla direzione lavori, sui materiali e manufatti impiegati o da impiegarsi nella costruzione, compresa la confezione dei campioni e l’esecuzione di prove di carico che siano ordinate dalla stessa direzione lavori su tutte le opere in calcestruzzo semplice o armato e qualsiasi altra struttura portante, nonché prove di tenuta per le tubazioni; in particolare è fatto obbligo di effettuare almeno un prelievo di calcestruzzo per ogni giorno di getto, datato e conservato;
f) le responsabilità sulla non rispondenza degli elementi eseguiti rispetto a quelli progettati o previsti dal capitolato.
g) il mantenimento, fino all’emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione, della continuità degli scoli delle acque e del transito sugli spazi, pubblici e privati, adiacenti le opere da eseguire;
h) la pulizia del cantiere e delle vie di transito e di accesso allo stesso nonché la costante, tempestiva ed accurata pulizia delle aree di intervento dove c’è interferenza fra l’esercizio dell’attività sanitaria e l’esecuzione dei lavori;
i) le spese, i contributi, i diritti, i lavori, le forniture e le prestazioni occorrenti per gli allacciamenti provvisori di acqua, energia elettrica, gas e fognatura, necessari per il funzionamento del cantiere e per l’esecuzione dei lavori, nonché le spese per le utenze e i consumi dipendenti dai predetti servizi; l’appaltatore si obbliga a concedere, con il solo rimborso delle spese vive, l’uso dei predetti servizi alle altre ditte che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione appaltante, sempre nel rispetto delle esigenze e delle misure di sicurezza;
j) l’esecuzione di una stanza campione e di eventuali opere campione delle singole categorie di lavoro ogni volta che questo sia previsto specificatamente dal capitolato speciale o sia richiesto dalla direzione dei lavori, per ottenere il relativo nullaosta alla realizzazione delle opere simili, nonché la fornitura alla DL, prima della posa in opera di qualsiasi materiale o l’esecuzione di una qualsiasi tipologia di lavoro, della campionatura dei materiali, dei dettagli costruttivi e delle schede tecniche relativi alla posa in opera;
k) la fornitura e manutenzione dei cartelli di avviso, di fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni vigenti a scopo di sicurezza, nonché l’illuminazione notturna del cantiere;
l) la costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale di direzione lavori e assistenza, arredati, illuminati e provvisti di armadio chiuso a chiave, tavolo, sedie, eventuale computer con Monitor 19”, sistema operativo e programmi, cad compatibili con quello del progetto, Microsoft Office, Acrobat Reader e di contabilità lavori a scelta della DL, stampante laser e connessione ADSL anche wireless, la messa a disposizione per la Direzione lavori di una copia cartacea di tutti gli elaborati grafici di progetto, comprese le opere impiantistiche;
m) la predisposizione del personale e degli strumenti necessari per tracciamenti, rilievi, misurazioni, prove e controlli dei lavori tenendo a disposizione del direttore dei lavori i disegni e le tavole per gli opportuni raffronti e controlli, con divieto di darne visione a terzi e con formale impegno di xxxxxxxsi dal riprodurre o contraffare i disegni e i modelli avuti in consegna;
n) la custodia, la conservazione e ogni responsabilità sulle opere realizzate, sui materiali e sulle attrezzature depositate in cantiere, anche se non di sua proprietà, dal momento della consegna dei lavori alla formale presa in consegna da parte della Amministrazione;
o) la consegna, prima della smobilitazione del cantiere, di un certo quantitativo di materiale usato, per le finalità di eventuali successivi ricambi omogenei, previsto dal capitolato speciale o precisato da parte della direzione lavori con ordine di servizio e che viene liquidato in base al solo costo del materiale;
p) la prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché la rimozione di dette protezioni a richiesta della direzione lavori; nel caso di sospensione dei lavori deve essere adottato ogni provvedimento necessario ad evitare deterioramenti di qualsiasi genere e per qualsiasi causa alle opere eseguite, restando a carico dell’appaltatore l’obbligo di risarcimento degli eventuali danni conseguenti al mancato od insufficiente rispetto della presente norma;
q) l’adozione, nel compimento di tutti i lavori, dei procedimenti e delle cautele necessarie a garantire l’incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori stessi e dei terzi, nonché ad evitare danni ai beni pubblici e privati, osservando le disposizioni contenute nelle vigenti norme in materia di
prevenzione infortuni; con ogni più ampia responsabilità in caso di infortuni a carico dell’appaltatore, restandone sollevati la Stazione appaltante, nonché il personale preposto alla direzione e sorveglianza dei lavori;
r) l’adozione nel corso dei lavori ed in particolare in occasione dell’esecuzione delle forometrie sul manto di copertura, durante la sostituzione e la manutenzione dei serramenti, di tutte le più opportune misure e precauzioni necessarie ad evitare le infiltrazioni nell’edificio da acque piovane;
s) lo smontaggio, il trasporto, la messa in custodia in cantiere, o negli spazi concessi in uso dalla Stazione Appaltante all’interno del complesso edilizio in cui saranno eseguite le opere oggetto dell’appalto, l’eventuale ripristino dei danni conseguenti alle operazioni dinanzi descritte, la ricollocazione, la regolazione e quant’altro necessario al perfetto funzionamento delle porte di tutti gli ambienti che saranno oggetto di intervento;
t) produrre alla DL un’adeguata documentazione fotografica relativa alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione oppure a richiesta della DL. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state fatte le relative riprese nonché l’indicazione del luogo e orientamento da dove sono state riprese.
u) l’indagine sugli impianti esistenti per l’individuazione dei punti dove effettuare al meglio le intercettazioni, ovvero la separazione degli impianti esistenti da quelli da smantellare.
v) la predisposizione del Piano di Lavoro e del Piano di intervento ogni qual volta si interviene per lavori elettrici sugli impianti esistenti, compilati ai sensi delle Norme CEI 11-27, CEI 11-48 e CEI 11-49 in accordo anche con la DL e il Committente.
w) la predisposizione di tutti i costruttivi di cantiere che ritenga necessari, in relazione alla propria organizzazione e ai propri mezzi d’opera, da sottoporre all’approvazione del direttore dei lavori, per la verifica del rigoroso rispetto dei progetti posti a base d’appalto;
x) la predisposizione della documentazione di progetto degli impianti di rivelazione incendi, così come previsto dall’appendice A alla Norma UNI 9795/2013, da approntare non appena scelte le apparecchiature da installare, quale allegato alle schede di approvazione da sottoporre alla D.L. prima dell’esecuzione dei relativi lavori;
y) l’aggiornamento e la fornitura di tre copie di tutti i disegni delle opere strutturali, edili e impiantistiche così come eseguite (as-built) compresi i disegni costruttivi per quelle opere che ne hanno richiesto lo sviluppo, nonché di ulteriori copie necessarie all’acquisizione di pareri, e degli stessi in formato CAD dwg e pdf, su CD compatibile con gli strumenti e i programmi in uso presso la stazione appaltante, in modo da lasciare una esatta documentazione dei lavori eseguiti;
z) la fornitura dei “listati” di eventuali programmazioni effettuate su apparecchiature e impianti;
aa) la fornitura della Dichiarazione di Conformità degli impianti alla regola d’arte, di cui all’art. 7 del DM 22/01/2008 n. 37, generale alla fine dei lavori e parziale ogni qual volta si allaccia ai nuovi impianti porzioni di impianto esistente, complete di tutti gli allegati obbligatori redatti secondo quanto previsto dal modello ministeriale;
bb) la predisposizione e gestione della domanda di connessione alla rete di ENEL Distribuzione e la predisposizione, gestione e assistenza necessaria all’attivazione, con ENEL, dell’impianto di produzione da fonti rinnovabili, nonché ogni onere accessorio necessario, anche se non espressamente descritto, fino al buon fine della connessione con scambio sul posto.
cc) La predisposizione e gestione della pratica presso l’Agenzia delle Dogane fino all’ottenimento della licenza fiscale di esercizio dell’impianto Fotovoltaico;
dd) la fornitura, prima della consegna dell’edificio, del piano di manutenzione aggiornato con i riferimenti a quanto effettivamente installato (marca e modello) oltre che, per gli impianti e i serramenti, i manuali e i libretti di istruzione di ogni singolo componente o complesso organico di componenti, previa fornitura e posa in opera, ovunque sia necessario, di apposite targhette con le indicazioni occorrenti alla loro immediata identificazione.
a. In particolare, i manuali di uso e manutenzione devono contenere quanto segue:
- indice;
- descrizione generale testuale e grafica dell’impianto;
- descrizione di funzionamento;
- schemi elettrici unifilari e piani di installazione;
- descrizione dei singoli elementi di costruzione;
- elenco delle componenti e dei pezzi di ricambio;
- tutte le istruzioni per la conduzione razionale e sicura dell’impianto;
- schede di manutenzione e pulizia dei materiali installati (pavimenti, rivestimenti, pitture, finiture varie e trattamenti protettivi e vernici applicate a strutture metalliche, lignee, ecc.)
b. rispettivamente tutte le indicazioni concernenti:
- l’esecuzione sicura e razionale dei lavori di manutenzione e di riparazione;
- programma cronologico per gli interventi di manutenzione;
ee) entro il termine di 30 giorni dalla richiesta da parte del committente l’appaltatore deve provvedere all’istruzione del personale in relazione al funzionamento ed alla manutenzione delle attrezzature e degli impianti installati. Dell’avvenuto addestramento deve essere dato atto in un verbale di comune accordo;
la predisposizione e consegna entro 15 giorni dal certificato di ultimazione dei lavori, di tutte le certificazioni inerenti ai materiali impiegati e manufatti realizzati, utili all’ottenimento del certificato di prevenzione incendi, nel rispetto del D.M. 6 luglio 1983 (G.U. 23 luglio 1983 n. 201) e successive modifiche ed integrazioni, compresi i rispettivi moduli PIN a firma di un professionista antincendio iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno di cui all’art. 16 comma 4 del D. Lgs. 139/06 oltre a quanto eventualmente prescritto dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché quant’altro necessario all’ottenimento dell’agibilità/abitabilità dell’opera realizzata. ). In via esemplificativa e non esaustiva la trasmissione alla Direzione lavori di tutta la documentazione, in duplice copia timbrata e firmata in originale, necessaria per il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi da parte dei Vigili del Fuoco e presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), redatta in conformità al D.M. 04.05.1998 e D.M. 37/2008, comprese tavole grafiche riepilogative con indicata la specifica posizione di tutti gli elementi identificati: in particolare la documentazione riguarda le certificazioni di resistenza al fuoco di prodotti/elementi costruttivi in opera secondo il modello PIN 2.2-2012 CERT.REI, la dichiarazione inerente i prodotti e materiali impiegati classificati ai fini della reazione al fuoco secondo il modello PIN 2.3-2014 DICHIARAZIONE PRODOTTO, la dichiarazione inerente le porte ed elementi di chiusura impiegati classificati ai fini della resistenza al fuoco secondo il modello PIN 2.3-2014 DICHIARAZIONE PRODOTTO, la dichiarazione inerente i dispositivi di apertura delle porte, comprese le finestre tipo Smoke out, secondo il modello DICH. PROD. 2008, la dichiarazione di conformità redatta secondo le indicazioni di cui al
D.M. 37/2008 per le seguenti tipologie di impianto: impianto elettrico, impianto di estinzione incendi (rete idranti), impianto di rilevazione di fumo e d’incendio, impianto di comunicazione e allarme, di illuminazione di sicurezza, impianto di riscaldamento e climatizzazione (relativamente al generatore di calore), impianto di trasporto e utilizzazione di gas combustibili/comburenti. La documentazione riguarda anche la compilazione del documento PIN 2.3-2014 DICHIARAZIONE PRODOTTO da trasmettere riguarda nello specifico le dichiarazioni di conformità del produttore, dichiarazioni di conformità del venditore, dichiarazione di corretta posa, inoltre per i materiali non marchiati CE il Certificato di omologazione e Rapporto di prova, per i materiali CE la Conformità CE ed etichetta CE. E’ compresa la compilazione dei modelli PIN 2.2-2012 CERT.REI e PIN 2.3-2014 DICHIARAZIONE PRODOTTO del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine e la redazione della relazione valutativa di resistenza al fuoco come da D.M. 4/5/98 art. 8 all. II punto 1.1.a per ogni differente tipologia di elementi da verificare, correttamente sottoscritti da professionista abilitato e iscritto negli elenchi del Ministero dell’Interno ai sensi L. 818/84, il tutto integrato da tavole grafiche riepilogative nelle quali deve essere indicata la specifica posizione di tutti gli elementi identificati e riportati nelle specifiche tabelle. Per gli impianti qualora richiesto dalla D.L. dovrà essere presentato il modello PIN 2.4-2012-Dich.Imp. e PIN 2.5-2014-Certificazione Impianto.
Infine la trasmissione alla Direzione dei lavori di scheda tecnica da cui si evinca la consistenza di materiali, impianti ed attrezzature pericolose, nonché impianti e sistemi di protezione antincendio redatta secondo il modello SCHEDA TECNICA disponibile presso il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Udine.
La mancata, tempestiva consegna delle certificazioni anzidette sospenderà i termini di emissione del certificato di collaudo e la corresponsione della rata di saldo e l’eventuale svincolo della medesima;
gg) fornire al D.L. la relazione di calcolo, dimensionamento e verifica di pareti, contropareti, divisori, strutture di sostegno controsoffitti e tubazioni impiantistiche, scale in carpenteria metallica secondo le normative di riferimento (a titolo non esaustivo): D.M. 14.01.08, Circolare 617 del 02.02.09, Ordinanze PCM 3519 del 28.04.06, 3431 del 03.05.05, 3274 del 20.03.03, Circolare n. 156 del
04.07.96 e D.M. 16.01.96, per quanto applicabili, e secondo le norme tecniche di riferimento UNI 8201, UNI 9154, UNI ISO 7892 e prEN 15303-1, per quanto applicabili;
hh) trasmettere alla Direzione lavori la documentazione di qualificazione relativa ad ogni fornitura in cantiere di materiale e prodotti per uso strutturale, prima della loro posa in opera, ai sensi art. 11.1 dle
D.M. 14.01.2008, comprensiva di Certificati, Attestati, documenti di trasporto e ogni altro documento necessario per ricostruire la filiera del materiale e componenti strutturali da impiegare nella realizzazione dell’opera. Si fa presente infatti che ai sensi del D.M. 14.01.2008 il direttore dei lavori è tenuto a verificare la suddetta documentazione ed a rifiutare le eventuali forniture non conformi al progetto strutturale e alle caratteristiche dei materiali ed elementi previste nel già citato D.M. 14.01.2008, in particolare con riferimento ai requisiti indicati ai paragrafi 11 - Materiali e prodotti per
uso strutturale, 11.1 - Generalità, 11.2 – Calcestruzzo, 11.3 Acciaio e 11.7 Materiali e prodotti a base di legno;
ii) l’esecuzione di ogni prova di carico che sia ordinata dalla Direzione dei Lavori su pali di fondazione, solai, balconi, e qualsiasi altra struttura portante, di rilevante importanza static;
jj) la richiesta, prima della realizzazione dei lavori, presso tutti i soggetti diversi dalla Stazione appaltante (Consorzi, privati, Comune, Provincia, ENEL, Telecom, Ministero delle Comunicazioni- Interferenze elettriche e altri eventuali) interessati direttamente o indirettamente ai lavori, tutti i permessi necessari per gli allacciamenti provvisori e/o definitivi ed a seguire tutte le disposizioni emanate dai suddetti per quanto di competenza, in relazione all’esecuzione delle opere e alla conduzione del cantiere, con esclusione dei permessi e degli altri atti di assenso aventi natura definitiva e afferenti il lavoro pubblico in quanto tale;
kk) la compilazione della scheda di sottomissione/approvazione materiali, allegata in calce al presente capitolato speciale d’appalto, relativa ad ogni materiale da utilizzare e la trasmissione della suddetta scheda, completa della documentazione allegata, al direttore dei lavori per la sua accettazione prima della posa in opera del materiale;
ll) l’ottenimento del parere preventivo ed il successivo collaudo, compresi i relativi oneri amministrativi e professionali, riguardo a tutti gli impianti tecnologici realizzati, compresa la parte impiantistica già esistente previa opportuna verifica: riscaldamento e condizionamento, idrico-sanitario, antincendio e adduzione gas, elettrico ed affini. Il collaudo dei diversi impianti sarà eseguito dagli Enti allo scopo preposti, ovvero, in mancanza, da tecnici abilitati dotati dei titoli indispensabili ed idonei, scelti ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione appaltante, al fine di certificare la perfetta funzionalità ed esecuzione a regola d’arte e rispetto delle norme vigenti di detti impianti, ivi compreso il collaudo della Centrale termica da parte dell’ex ISPESL ora INAIL, il tutto previa fornitura di esperti per l’assistenza e messa in funzione, in sede di consegna, per l’avvio degli impianti stessi a cura dell’Appaltatore. Infine l’Appaltatore dovrà ottenere tutte le autorizzazioni per l’allacciamento di tutti i servizi, impianti e relative reti;
mm) sono inoltre compresi nell’importo complessivo dell’appalto e quindi da considerare nella quantificazione del ribasso d’asta: tutti gli oneri per il conferimento in discarica dei materiali di risulta con relativa indennità di discarica, la differenziazione dei singoli componenti riciclabili ed il relativo carico, scarico, trasporto; eventuali interventi su opere murarie, quando non siano perfettamente idonee a ricevere i manufatti da posare in opera; oneri della coprifilatura perimetrale interna ed esterna di tutti i serramenti; accurata pulizia finale dei manufatti posti in opera, per consentire un immediato utilizzo da parte della stazione appaltante; collaudo della fornitura; certificazione con rilascio di attestazione energetica secondo metodologia UNI dei serramenti esterni conforme alle normative specifiche; rilievo preliminare dello stato attuale (prima dell’inizio dei lavori ), atto a valutare eventuali criticità e avviare quindi la produzione dei serramenti;
nn) la concessione, su richiesta della DL, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, dell’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che la Stazione appaltante intenderà eseguire direttamente oppure a mezzo di altre ditte dalle quali, come dalla Stazione appaltante, l’appaltatore non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza.
Art. 55 - Obblighi speciali a carico dell’appaltatore
1. L’appaltatore è obbligato:
a) ad intervenire alle misure, le quali possono comunque essere eseguite alla presenza di due testimoni qualora egli, invitato non si presenti;
b) a firmare i libretti delle misure, i brogliacci e gli eventuali disegni integrativi, sottopostogli dal direttore dei lavori, subito dopo la firma di questi;
c) a consegnare al direttore lavori, con tempestività, gli ordini di acquisto, le bolle di trasporto e le fatture relative alle lavorazioni e somministrazioni previste dal capitolato speciale d’appalto e ordinate dal direttore dei lavori che per la loro natura si giustificano mediante fattura;
d) a consegnare al direttore dei lavori le note relative alle giornate di operai, di noli e di mezzi d’opera, nonché le altre provviste somministrate, per gli eventuali lavori previsti e ordinati in economia nonché a firmare le relative liste settimanali sottopostegli dal direttore dei lavori;
e) tenere in cantiere il Giornale dei lavori debitamente compilato giornalmente con nominativo
addetti presenti, condizioni meteorologiche, mezzi presenti, lavorazioni in corso, spazio per annotazioni e disposizioni della Direzione lavori.
2. L’appaltatore è obbligato ai tracciamenti e ai riconfinamenti sia planimetrici che altimetrici per la definizione, ricostruzione e verifica in loco delle misure e delle quote previste dal progetto, così come consegnati dal Committente e dalla DL su supporto cartografico o magnetico-informatico. L’appaltatore deve rimuovere gli eventuali picchetti e confini esistenti nel minor numero possibile e limitatamente alle necessità di esecuzione dei lavori. Prima dell’ultimazione dei lavori stessi e comunque a semplice richiesta della DL, l’appaltatore deve ripristinare e/o rimuovere tutti i confini e i picchetti di segnalazione.
3. L’appaltatore deve produrre alla direzione dei lavori un’adeguata documentazione fotografica relativa alle lavorazioni di particolare complessità, o non più ispezionabili o non più verificabili dopo la loro esecuzione ovvero a richiesta della direzione dei lavori. La documentazione fotografica, a colori e in formati riproducibili agevolmente, reca in modo automatico e non modificabile la data e l’ora nelle quali sono state fatte le relative riprese e saranno accompagnate, dove non meglio identificato il luogo e l’orientamento del fermo immagine, da planimetrie riportanti luogo e puntamento dell’obbiettivo fotografico.
Art. 56 – Custodia del cantiere
1. E’ a carico e a cura dell’appaltatore la custodia e la tutela del cantiere, di tutti i manufatti e dei materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione appaltante e ciò anche durante periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell’opera da parte della Stazione appaltante.
Art. 57 – Cartello di cantiere
1. L’appaltatore deve predisporre ed esporre in sito numero 1 esemplare del cartello indicatore, con le dimensioni di almeno cm. 100 di base e 200 di altezza, recanti le descrizioni di cui alla Circolare del Ministero dei LL.PP. dell’1 giugno 1990, n. 1729/UL, e comunque sulla base di quanto indicato nella allegata tabella «C», curandone i necessari aggiornamenti periodici.
In detti cartelli, ai sensi dell'art. 105 comma 15 del D.Lgs. n.50/2016, devono essere indicati, altresì, i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici e dei cottimisti nonché tutti i dati richiesti dalle vigenti normative nazionali e locali.
Art. 58 – Spese contrattuali, imposte, tasse
1. Sono a carico dell’appaltatore senza diritto di rivalsa:
a) Le spese per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana, serie speciale relativa ai contratti pubblici, degli avvisi, dei bandi di gara e delle informazioni;
b) le tasse e gli altri oneri per l’ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l’esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti;
c) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori;
d) le spese, le imposte, i diritti di segreteria e le tasse relativi al perfezionamento e alla registrazione del contratto.
2. Sono altresì a carico dell’appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione; sono a carico anche le spese di registro, della copia del contratto e dei documenti e disegni di progetto.
3. Qualora, per atti aggiuntivi o risultanze contabili finali determinanti aggiornamenti o conguagli delle somme per spese contrattuali, imposte e tasse di cui ai commi 1 e 2, le maggiori somme sono comunque a carico dell’appaltatore e trova applicazione l’articolo 8 del capitolato generale D.M. n. 145/2000.
4. A carico dell’appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell’appalto.
5. Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa.
PARTE SECONDA
DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI OPERE EDILI ED AFFINI - IMPIANTI MECCANICI ED ELETTRICI
Le opere si riassumono come appresso:
OPERE EDILI
Rimozione di tubi pluviali, gronde e simili
Esecuzione di rimozioni di tubi pluviali, gronde e simili di qualsiasi tipo e sviluppo (lamiera, PVC) compreso ponteggi, ferramenta di sostegno e ancoraggio, accatastamento del materiale recuperabile entro l'area di cantiere, trasporto alle pubbliche discariche del materiale di risulta con relativa indennità. Sviluppo fino a 100 cm, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione di gabbia di Xxxxxxx esistente
Compenso per la rimozione della esistente gabbia di Xxxxxxx composta da nastri in acciaio zincato e/o in rame di qualsiasi sezione, fissata su strutture verticali ed orizzontali in calcestruzzo e/o laterizio e su copertura del fabbricato, compresa la demolizione dei fermi in calcestruzzo, l'accatastamento nel cantiere per il successivo trasporto a rifiuto. Sono altresì comprese nel prezzo il tiro del materiale, le demolizioni e ricostruzioni murarie necessarie, il trasporto a discarica del materiale di risulta compresi oneri di trasporto e discarica, ponteggi, scale, sistemi anticaduta e quanto altro necessario per dare i lavori ultimati a perfetta regola d'arte.
Rimozione betonelle, scavo per posa tubazioni, ritombamento e ripristino marciapiede
Rimozione di pavimento in betonelle di qualsiasi spessore e dimensione, per permettere l'esecuzione degli scavi per la posa delle tubazioni corrugate a doppia parete e ripristino della superficie mediante la posa delle betonelle precedentemente rimosse e posa di eventuali betonelle nuove. Sono compresi: la rimozione delle betonelle e il loro deposito in luogo adeguato indicato dalla D.L., la rimozione del massetto o malta sottostante, l'esecuzione delle scavo a sezione ristretta eseguito a macchina e/o a mano, la realizzazione dei fori sulla parete per permettere l'ingresso dei tubi nel piano interrato eseguiti a macchina e/o a mano, la formazione di adeguato fondo di posa con sabbia e il suo livellamento, la posa delle tubazioni e dei pozzetti (conteggiati a parte), la copertura delle tubazioni con strato di sabbia, la posa di apposito nastro segnalatore, il ritombamento dello scavo con materiale inerte approvato dalla D.L., la posa di rete in acciaio Ø8mm 15x15cm, il getto di cls e suo livellamento, la posa delle betonelle precedentemente rimosse e la fornitura e posa di nuove betonelle se necessarie, la realizzazione delle fughe, il trattamento finale antintemperie e raggi solari con adeguati prodotti, la pulizia finale di tutta l'area di ingresso con apposita idropulitrice, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.
Per una superficie di 6.00mq
Rimozione di apparecchio idro-sanitaro. Lavabo singolo senza colonna
Rimozione di apparecchio idro-sanitaro, lavabo singolo, installato a parete senza colonna. Sono compresi: le opere murarie e idrauliche; la rimozione dei rubinetti e del lavabo; la rimozione dei sistemi di fissaggio; il ciecamento delle tubazioni idriche e di scarico mediante appositi tappi di chiusura; il calo a terra dei materiali; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica e la pulizia finale del tutto. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.
Rimozione di parapetto metallico e ligneo
Rimozione di parapetto metallico e ligneo esistente, comprensivo dello smontaggio di tutti i componenti, dei pannelli, dei supporti, degli ancoraggi, della struttura tubolare di sostegno in acciaio; il recupero di tutto il materiale rimosso; accatastamento del materiale recuperato entro l’area di cantiere; trasporto del materiale e suo accattastamento presso apposito magazzino comunale in accordo con la D.L.. Incluso ogni altro onere accessorio per dare il lavoro completamente ultimato a perfetta regola d’arte.
Demolizione di muratura in mattoni forati con o senza rivestimento
Demolizione di muratura in mattoni forati con o senza rivestimento, anche voltata, di spessore fino ad una testa, eseguita a mano e/o con martello demolitore, comprese le opere murarie; la realizzazione di tutti gli accorgimenti necessari a preservare lo stato degli elementi non oggetto ad intervento; il calo a terra dei materiali; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica; la fornitura e posa delle piastrelle per ripristinare la zona verticale ed orizzontale senza finitura superficiale compresa la preparazione della superficie, la colle, malta e accessori; la pulizia finale del tutto. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.
Separatore in mattoni con rivestimento in piastrella avente superficie di 1.50mq
Demolizione del manto di copertura ad elementi sovrapposti
Esecuzione della demolizione del manto di copertura ad elementi sovrapposti di qualsiasi tipo (coppi, tegole marsigliesi, tegole in cemento, lastre o lamiere, ecc.) e di tutte quelle opere al di sopra dell'estradosso dell'ultimo solaio, quali lucernari, abbaini, grondaie, mantovane, converse, scossaline, compreso, trasporto del materiale di risulta alle pubbliche discariche, l'indennità di discarica, l'accatastamento del materiale recuperabile entro l'area di cantiere, teli di protezione con la sola esclusione dei camini. Compresa la rimozione della linea vita, della linea a messa a terra, recupero del materiale come da progetto, (coppi linea vita e linea messa a terra) e accatastamento del materiale recuperato entro l'area di cantiere. Compreso il recupero del manto di copertura. Il tutto come da progetto e indicazione della D.L., esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione di serramenti interni ed esterni
Esecuzione della rimozione di serramenti interni ed esterni di qualsiasi tipo (legno, ferro, alluminio, PVC) e dimensione, compresi ponteggi, coprifili, controcassa, vetri, accatastamento entro l'area di cantiere del materiale riutilizzabile, trasporto a discarica del materiale di risulta, indennità di discarica, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione di veneziane interne
Rimozione di veneziane interne, compreso smuramemto eventuali zanche, rimozioni viterie di fissaggio, accessori di movimentazione e altri, compresi ripristini murature e spallette con stuccature e rasatura in malta cementizia ed ogni altro onere, compreso ponteggi, carico, compreso recupero del materiale come da progetto, accatastamento del materiale recuperato entro l'area di cantiere per successivo ricollocamento, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione rivestimento in pietra naturale
Rimozione rivestimento in pietra naturale o artificiale, compreso recupero del materiale come da progetto, con spessore 10-12 cm, accatastamento del materiale recuperato entro l'area di cantiere, trasporto alle pubbliche discariche del materiale di risulta, indennità di discarica, ponteggi, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte. Rimozione di zoccolino battiscopa piano o rampante
Esecuzione di rimozione di zoccolino battiscopa piano o rampante di qualunque tipo e altezza, posato con chiodi, viti o incollato, compreso accatastamento, attrezzatura, carico e trasporto del materiale di risulta alle pubbliche discariche, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione di materiali isolanti in copertura piana
Rimozione di materiali isolanti in copertura piana (guaina impermeabilizzante),il carico, trasporto e scarico del materiale di risulta alle pubbliche discariche, l'indennità di discarica la pulizia e sistemazione delle superfici interessate, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione parapetti modifica larghezza portoncini
Rimozione parapetti modifica larghezza portoncini, ricollocazione in opera con attacchi su cappotto, riadattamento larghezza ringhiera e portoncino, tutta l’esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Rimozione di pensilina ingresso principale e secondario e riposizionamento
Rimozione di parte di pensilina di ingresso principale esistente e di pensilina di protezione ingresso secondario comprensivo dello smontaggio di parte dei suoi componenti pannelli di copertura in policarbonato e centine; il recupero della pensilina rimossa per successivo riposizionamento; accatastamento del materiale recuperato entro l’area di cantiere. Incluso ogni altro onere accessorio per dare il lavoro completamente ultimato a perfetta regola d’arte.
Riposizionamento di parte di pensilina di ingresso principale esistente e di pensilina di protezione ingresso secondario comprensivo rimontaggio di parte dei suoi componenti pannelli di copertura in policarbonato e centine. Ripristino della perfetta tenuta all’acqua e rifissaggio.
Incluso ogni altro onere accessorio per dare il lavoro completamente ultimato a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico per esterni a cappotto. Lana di roccia 160mm
Sistema di isolamento termico per esterni "a cappotto" tipo RÖFIX FIRESTOP 034 (OB) o equivalente, realizzato mediante impiego di pannelli in lana di roccia Compact Pro o equivalenti per uno spessore complessivo di 160 mm, aventi le seguenti caratteristiche: Conducibilità termica = 0,039 W/mK, densità media 80 kg/m3, permeabilità al vapore ì = 1, resistenza a trazione > 7,5 kPa, reazione al fuoco Euroclasse A1 ”EN 13501-1”, conforme alla normativa europea EN 13162, MW-EN13162-T5- DS(T+) - DS(TH)-CS(10)20-TR7,5- WS-WL(P)-MU1, con marcatura CE, delle dimensioni di 1000x600 mm e di spessore 160 mm come da calcolo di progetto. Saranno eseguite come segue:
1. Preparazione del sottofondo con idrolavaggio superfici murarie ed eventuali stuccature e ripristini di intonaco esistenti localizzati;
2. Zoccolatura: nella zona di zoccolatura maggiormente sollecitate da spruzzi d’acqua (altezza min. 50 cm) dovranno essere applicati specifici pannelli isolanti tipo RÖFIX EPS-P BASE o equivalente in polistirene espanso stampato, con bassi assorbimenti capillari con superficie goffrata e con tagli anti-tensioni sul lato esterno, conduttività termica = 0,035 W/mk, massa volumica ca. 30 kg/m3, reazione al fuoco Euroclasse E, conforme alla normativa europea EN 13163, EPS - EN 13163-L2 - W2 - T 2-S2 - P4-DS(N)2 - DS(70) 1 - CS(10) 150 - TR150 - BS 200, con marcatura CE, delle dimensione di 1000x500 mm e di spessore 160 mm. Nella zona a contatto con il terreno l’incollaggio dei pannelli isolanti e la successiva protezione della rasatura
armata dovrà essere realizzata rasante impermeabilizzante elastico bicomponente tipo RÖFIX OPTIFLEX® a base di cemento e dispersione acquosa con riempitivi minerali. La rasatura impermeabilizzante dovrà avere uno spessore di min. 2 mm e dovrà raccordarsi alla impermeabilizzazione della muratura esistente. Lo strato impermeabile andrà comunque separato dal contatto diretto col terreno mediante idonea membrana bugnata (protezione meccanica contro il terreno);
3. Profili di partenza in alluminio;
4. Incollaggio dei pannelli sul sottofondo;
5. Raccordi ai serramenti;
6. Raccordi davanzali e copertine;
7. Giunti di dilatazioni;
8. Fissaggi meccanici con tasselli ad espansione tipo RÖFIX ROCKET o equivalente in poliammide con vite in acciaio termicamente protetto;
9. Paraspigoli con rete in fibra di vetro pre-accoppiata;
10. Profili in corrispondenza di architravi di finestre, intradossi di balconi, e spigoli orizzontali dovranno essere applicati i profili tipo RÖFIX o equivalente. Profilo di gocciolamento con rete pre-accoppiata ed elemento rompi-goccia;
11. In corrispondenza degli spigoli delle aperture (finestre/porte) verranno applicate, con un’inclinazione di 45°, delle strisce di rete in fibra di vetro delle dimensioni di 20x30 cm, aventi la funzione di prevenire la formazione di crepe diagonali;
12. Rasatura armata realizzata con collante/rasante minerale tipo RÖFIX Unistar® LIGHT o equivalente a base cemento bianco, sabbia calcarea pregiata, inerte leggero in EPS, massa volumica 1.150 kg/m³, permeabilità al vapore ì ca. 20, modulo elastico ca. 3500 N/mm². Nello strato di rasante precedentemente steso ed ancora fresco, dovrà essere annegata la rete d’armatura in fibra di vetro con appretto antialcalino, peso >150 g/m², dimensioni maglia 4x4 mm, tipo RÖFIX P50 o equivalente. Le zone più soggette ad urti (zoccolature) devono essere armate con un doppio strato di rete RÖFIX P50 o equivalente , per ottenere una maggior resistenza agli urti.
13. Applicazione in modo uniforme a pennello o rullo lo strato di fondo colorato, tipo RÖFIX Primer PREMIUM o equivalente;
14. Rivestimento a spessore in pasta a base silossani tipo RÖFIX Rivestimento ai silossani PROTECT o equivalente, granulometria a scelta della D.L. da 0,7 a 3 mm, bianco o colorato, altamente idrorepellente (assorbimento capillare di acqua W = 0,1 Kg/m2h0,5), permeabile al vapore acqueo (ì=60), resistente agli agenti atmosferici, con protezione antialga e antimuffa. Il colore del rivestimento sarà scelto dalla D.L. tra i colori della mazzetta tipo RÖFIX ColorDesign o equivalente;
15. Normativa di riferimento per la progettazione e realizzazione dei sistemi d'isolamento termico per esterni "a cappotto", si fa riferimento:
- Alla direttiva 89/106/CEE del 21.12.1988, modificata dalla direttiva 93/68/CEE del 22.07.1993;
- Al DPR 246 del 21.04.1993, modificato dal DPR 499/97 del 10.12.1998;
- Alla Guida per il rilascio del BTE ai sistemi di isolamento termico per esterni ETAG 004-2000 e successive versioni;
- Alle Normative Europee di riferimento per ogni prodotto;
- Manuale per l'applicazione del Sistema a Cappotto "CORTEXA" socio fondatore della European Association for External Thermal Insulation Composite Systems (EAE).
L'applicazione sarà eseguita su superfici perfettamente asciutte, con temperatura ambiente e quella delle superfici, compresa tra i +5°C e +30°C con U.R. inferiore all'80%.
Si intendono comprese inoltre le seguenti lavorazioni: Rimozione e ricollocamento dei quadri elettrici, dei loro accessori, di tutte le canalizzazioni che insistono sulla facciata, tutti i tipi di cartelli presenti in facciata, antincendio, cartelli estintore, cassette estintore, luci di emergenza e pulsanti di emergenza, numero civico, antenna parabolica. Prolungamento di tutti gli sfiati e canalizzazioni presenti sulle facciate dove è prevista l'esecuzione del "cappotto", sostituzione delle strutture di fissaggio, realizzazione dei nuovi fori per il fissaggio del tutto comprese vite e accessori, la sostituzione di tutti i connettori elettrici e fornitura e posa in opera di griglie esterne in alluminio satinato; Rimozione e ricollocamento di apparecchiature elettriche a pulsante, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico a cappotto pavimento "verso piano interrato". Lana di roccia 60+80mm
Pacchetto di cappotto “a pavimento verso piano interrato” composto da:
1. applicazione di lastre isolanti in lana di roccia tipo Rockwool Hardrock energy plus o equivalente dello spessore 6+8 cm con superficie ruvida per consentire l'aggrappaggio di malte, conduttività termica = 0,035 W/m°C, con doppia densità 110 kg/mc (circa 190/90) conforme a DM 2/04/98 e L. 10/91 art. 32, privo di CFC, HCFC, resistenza alla compressione superiore a 200 kPa, resistenza alla diffusione del vapore non superiore a 120, compreso fissaggio dei pannelli con applicazione di collante su tutta la lastra, tasselli in plastica o nylon con gambo di 7/8 mm, testina 35 mm, lunghezza in funzione del pannello in numero minimo di 4 ad un massimo di 6 per ogni m²;
2. Rete in fibra di vetro con maglia di 4x4,5 mm del peso non inferiore a 160 g/m² posata doppia fino ad 1,9 m dal piano terreno e successiva rasatura a copertura della rete, paraspigoli in PVC con rete di supporto integrata,
profili per partenze, protezione con teli in nylon, ponteggi, materiali di consumo, trasporto a discarica dei materiali di risulta, escluso il rivestimento, uno strato di intonaco plastico per cappotto 0.70 cm, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico a pavimento "sottotetto". Lana di roccia 200mm
Esecuzione di isolamento termico a pavimento “sottotetto“ mediante fornitura e posa in opera di pannelli in lana di roccia tipo Rockwool Hardrock energy plus o equivalenti spessore 20 cm con doppia densità pari a 110 kg/m³ circa (190/90), Classe 0 rivestita su una faccia con carta kraft, compreso, tagli, sfridi, fissaggi, conduttività termica = 0,035 W/mK; esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Riposizionamento rivestimento in pietra naturale o artificiale. Pietra 100-120mm
Riposizionamento rivestimento in pietra esistente naturale o artificiale dello spessore di 10-12 cm sopra strati isolanti come da progetto, con l'aggiunta di una rete elettrosaldata fissa 20x20 fissata sul blocco di Ytong; esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Zoccolino battiscopa a pavimento in pietra aurisina o piasentina
Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa a pavimento per ambienti di qualunque tipo e dimensione, in pietra aurisina o piasentina, finitura taglio sega della sezione di 150x15 mm, applicato all'isolamento a cappotto e posato in opera con idoneo collante, compreso pezzi speciali d'angolo, materiali di consumo, attrezzatura, tagli, sfridi, tutto come da disegno e indicazioni della D.L., esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Realizzazione di nuovo divisorio interno in cartongesso
Realizzazione di nuovo divisorio interno in cartongesso, composto da:
1. Parete divisoria composta da due lastre di cartongesso per lato dello spessore di 12,5 mm cadauna, idrorepellenti, fissate mediante viti autoperforanti ad una struttura da 75mm costituita da profilati in lamiera di acciaio zincato da 0,6 mm con montanti ad interasse di 600 mm e guide al pavimento fissate alle strutture, avente altezza di 2.40m, fornitura e posa di pannello in lana di vetro da 60mm nell'intercapedine della struttura, compresi gli ammorsamenti laterali per il fissaggio con le pareti, compresa la formazione degli spigoli vivi, retinati o sporgenti, la stuccatura dei giunti e la sigillatura all'incontro con il soffitto con nastro vinilico monoadesivo e la formazione di eventuali vani porta e vani finestra, con i contorni dotati di profilati metallici per il fissaggio dei serramenti.
2. Rivestimento in gres porcellanato colorato in massa in piastrelle rettificate a tinta unita 20x20cm spessore 8mm, posate fino ad un altezza di 2.20m, ottenute per pressatura, rispondenti alla norma UNI EN 14411, classe assorbimento acqua BIa UGL, in opera con idoneo collante, compresi tagli, sfridi e stuccature dei giunti, esclusi pezzi speciali.
3. Tinteggiatura con idropittura di superfici interne a tre mani a coprire con idropittura traspirante di colore bianco, compresa la preparazione delle stesse.
Sono altresì comprese nel prezzo le demolizioni e ricostruzioni murarie necessarie, il trasporto a discarica del materiale di risulta compresi oneri di trasporto e discarica, ponteggi, scale, il fissaggio e la chiusura con materiale idoneo, telai metallici, viti e tasselli di fissaggio, stuccatura e rasatura dei giunti, stucco, formazione di spallette, spigoli, riseghe, tagli, sfridi, colle, materiale d'uso e consumo e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Porta interna in PVC ad 1 anta. 0.70x2.10m
Fornitura e posa in opera di porta per interni, completa di controtelaio, ad una anta, del tipo sollevata da terra per l'altezza di 5cm, in cloruro di polivinile rigido PVC composte con elementi modulari estrusi dello spessore di 40 mm, fissati tra loro mediante incastro continuo longitudinale a coda di rondine, il tutto rivestito con laminato plastico, elementi perimetrali dell'anta riportati in PVC estruso; stipite in profilato estruso pluricellulare, con alettatura autoportante monoblocco continuo in corrispondenza della contornatura dei tre lati adiacente al controtelaio irrigidito da profili tubolari inseriti nel montante per il fissaggio dello stipite al controtelaio in legno da 10 a 30cm di larghezza o profilo in lamiera, per il supporto delle cerniere; cerniere tornire in acciaio plastificato o cromato tipo ANUBA o similare con perno maggiorato filettato fissato ai profilati tubolari dei vari manufatti; mostre coprifilo fissate a scatto sullo stipite; battuta centrale in alluminio anodizzato nelle porte a due battenti e in PVC rigido antiurto con guarnizione nelle porte a un battente; colori a scelta della Direzione Lavori sia per il telaio che per l'anta; realizzata secondo normative: UNI EN 24, UNI EN 25, UNI EN 85-81, UNI EN 108, UNI EN 129, UNI 8200/81, UNI 8328, completa di cricchetto ad oliva e dispositivo libero/occupato a cremagliera nelle varie finiture o serratura tipo Yale con cilindro e quan'altro necessario per dare il lavoro completo e realizzato a regola d'arte.
Porta dimensioni cm. 70x210, sollevata di cm. 5 da quota pavimento, su muratura spessore cm. 14.5 (finita).
Realizzazione di tamponamento in cartongesso
Realizzazione di tamponamento in cartongesso, composto da:
1. Tamponamento composto da due lastre di cartongesso per lato dello spessore di 12,5 mm cadauna, fissate mediante viti autoperforanti ad una struttura da 50mm costituita da profilati in lamiera di acciaio zincato da 0,6 mm con montanti ad interasse di 600 mm e guide al pavimento e soffitto fissate alle strutture, fornitura e posa di pannello in lana di vetro da 40mm nell'intercapedine della struttura, compresi gli ammorsamenti laterali per il fissaggio con le pareti, compresa la formazione degli spigoli vivi, retinati o sporgenti, la stuccatura dei giunti e la sigillatura all'incontro con il soffitto con nastro vinilico monoadesivo e la formazione di eventuali vani porta e
vani finestra, con i contorni dotati di profilati metallici per il fissaggio dei serramenti.
2. Tinteggiatura con idropittura di superfici interne a tre mani a coprire con idropittura traspirante di colore bianco, compresa la preparazione delle stesse.
Sono altresì comprese nel prezzo le demolizioni e ricostruzioni murarie necessarie, il trasporto a discarica del materiale di risulta compresi oneri di trasporto e discarica, ponteggi, scale, il fissaggio e la chiusura con materiale idoneo, telai metallici, viti e tasselli di fissaggio, stuccatura e rasatura dei giunti, stucco, formazione di spallette, spigoli, riseghe, tagli, sfridi, colle, materiale d'uso e consumo e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Realizzazione di parapetto in cartongesso
Realizzazione di parapetto in cartongesso, composto da:
1. Parapetto composto da due lastre di cartongessosul lato interno e una lastra sul lato esterno, tutte dello spessore di 12,5 mm, fissate mediante viti autoperforanti ad una struttura da 100mm costituita da profilati in lamiera di acciaio zincato da 0,6 mm con montanti ad interasse di 600 mm e guide al pavimento e soffitto fissate alle strutture, compresi gli ammorsamenti laterali per il fissaggio con le pareti, compresa la formazione degli spigoli vivi, retinati o sporgenti, la stuccatura dei giunti e la sigillatura all'incontro con il soffitto con nastro vinilico monoadesivo e la formazione di eventuali vani porta e vani finestra, con i contorni dotati di profilati metallici per il fissaggio dei serramenti.
2. Tinteggiatura con idropittura di superfici interne a tre mani a coprire con idropittura traspirante di colore bianco, compresa la preparazione delle stesse.
Sono altresì comprese nel prezzo le demolizioni e ricostruzioni murarie necessarie, il trasporto a discarica del materiale di risulta compresi oneri di trasporto e discarica, ponteggi, scale, il fissaggio e la chiusura con materiale idoneo, telai metallici, viti e tasselli di fissaggio, stuccatura e rasatura dei giunti, stucco, formazione di spallette, spigoli, riseghe, tagli, sfridi, colle, materiale d'uso e consumo e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Realizzazione di tinteggiatura interna
Tinteggiatura interna con idropittura murale traspirante antimuffa a struttura non filmogena a base di resina in dispersione acquosa, diluita al 40-50% in volume d'acqua, tipo "Schimmelwerend Traspirante" o equivalente, colori a scelta della DL, applicata a pennello e/o rullo su pareti e soffitti interni, sino ad ottenere una superficie omogenea, compresi ponteggi e quant'altro necessario per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
A due mani su superfici VECCHIE, previa accurata spazzolatura e/o carteggiatura delle superfici avendo cura in particolare di rimuovere la muffa presente, stuccatura delle imperfezioni, irregolarità, fori; con impiego di stucco in pasta a base di legante in dispersione acquosa e cariche selezionate, tipo "Alpha Stucco" od equivalente, carteggiatura, ed eventuale mano a pennello di soluzione disinfestante per muffe non diluita, tipo "Alpha Desinfector" o equivalente su superfici presentanti formazione di muffe, muschi e licheni.
Per una superficie di 100mq distribuita nelle area di intervento (rimozione lampade, termostati, ecc).
Isolamento termico per esterni a cappotto. Lana di roccia 40mm
Sistema di isolamento termico per esterni "a cappotto" tipo RÖFIX FIRESTOP 034 (OB) o equivalente, realizzato mediante impiego di pannelli in lana di roccia Compact Pro o equivalenti per uno spessore complessivo di 40 mm, aventi le seguenti caratteristiche: Conducibilità termica = 0,039 W/mK, densità media 80 kg/m3, permeabilità al vapore ì = 1, resistenza a trazione > 7,5 kPa, reazione al fuoco Euroclasse A1 ”EN 13501-1”, conforme alla normativa europea EN 13162, MW-EN13162-T5- DS(T+) - DS(TH)-CS(10)20-TR7,5- WS-WL(P)-MU1, con marcatura CE, delle dimensioni di 1000x600 mm e di spessore 40 mm come da calcolo di progetto. Saranno eseguite come segue:
1. Preparazione del sottofondo con idrolavaggio superfici murarie ed eventuali stuccature e ripristini di intonaco esistenti localizzati;
2. Zoccolatura: nella zona di zoccolatura maggiormente sollecitate da spruzzi d’acqua (altezza min. 50 cm) dovranno essere applicati specifici pannelli isolanti tipo RÖFIX EPS-P BASE o equivalente in polistirene espanso stampato, con bassi assorbimenti capillari con superficie goffrata e con tagli anti-tensioni sul lato esterno, conduttività termica = 0,035 W/mk, massa volumica ca. 30 kg/m3, reazione al fuoco Euroclasse E, conforme alla normativa europea EN 13163, EPS - EN 13163-L2 - W2 - T 2-S2 - P4-DS(N)2 - DS(70) 1 - CS(10) 150 - TR150 - BS 200, con marcatura CE, delle dimensione di 1000x500 mm e di spessore 40 mm. Nella zona a contatto con il terreno l’incollaggio dei pannelli isolanti e la successiva protezione della rasatura armata dovrà essere realizzata rasante impermeabilizzante elastico bicomponente tipo RÖFIX OPTIFLEX® a base di cemento e dispersione acquosa con riempitivi minerali. La rasatura impermeabilizzante dovrà avere uno spessore di min. 2 mm e dovrà raccordarsi alla impermeabilizzazione della muratura esistente. Lo strato impermeabile andrà comunque separato dal contatto diretto col terreno mediante idonea membrana bugnata (protezione meccanica contro il terreno);
3. Profili di partenza in alluminio;
4. Incollaggio dei pannelli sul sottofondo;
5. Raccordi ai serramenti;
6. Raccordi davanzali e copertine;
7. Giunti di dilatazioni;
8. Fissaggi meccanici con tasselli ad espansione tipo RÖFIX ROCKET o equivalente in poliammide con vite in acciaio termicamente protetto;
9. Paraspigoli con rete in fibra di vetro pre-accoppiata;
10. Profili in corrispondenza di architravi di finestre, intradossi di balconi, e spigoli orizzontali dovranno essere applicati i profili tipo RÖFIX o equivalente. Profilo di gocciolamento con rete pre-accoppiata ed elemento rompi-goccia;
11. In corrispondenza degli spigoli delle aperture (finestre/porte) verranno applicate, con un’inclinazione di 45°, delle strisce di rete in fibra di vetro delle dimensioni di 20x30 cm, aventi la funzione di prevenire la formazione di crepe diagonali;
12. Rasatura armata realizzata con collante/rasante minerale tipo RÖFIX Unistar® LIGHT o equivalente a base cemento bianco, sabbia calcarea pregiata, inerte leggero in EPS, massa volumica 1.150 kg/m³, permeabilità al vapore ì ca. 20, modulo elastico ca. 3500 N/mm². Nello strato di rasante precedentemente steso ed ancora fresco, dovrà essere annegata la rete d’armatura in fibra di vetro con appretto antialcalino, peso >150 g/m², dimensioni maglia 4x4 mm, tipo RÖFIX P50 o equivalente. Le zone più soggette ad urti (zoccolature) devono essere armate con un doppio strato di rete RÖFIX P50 o equivalente , per ottenere una maggior resistenza agli urti;
13. Applicazione in modo uniforme a pennello o rullo lo strato di fondo colorato, tipo RÖFIX Primer PREMIUM o equivalente;
14. Rivestimento a spessore in pasta a base silossani tipo RÖFIX Rivestimento ai silossani PROTECT o equivalente, granulometria a scelta della D.L. da 0,7 a 3 mm, bianco o colorato, altamente idrorepellente (assorbimento capillare di acqua W = 0,1 Kg/m2h0,5), permeabile al vapore acqueo (ì=60), resistente agli agenti atmosferici, con protezione antialga e antimuffa. Il colore del rivestimento sarà scelto dalla D.L. tra i colori della mazzetta tipo RÖFIX ColorDesign o equivalente;
15. Normativa di riferimento per la progettazione e realizzazione dei sistemi d'isolamento termico per esterni "a cappotto", si fa riferimento:
- Alla direttiva 89/106/CEE del 21.12.1988, modificata dalla direttiva 93/68/CEE del 22.07.1993;
- Al DPR 246 del 21.04.1993, modificato dal DPR 499/97 del 10.12.1998;
- Alla Guida per il rilascio del BTE ai sistemi di isolamento termico per esterni ETAG 004-2000 e successive versioni;
- Alle Normative Europee di riferimento per ogni prodotto;
- Manuale per l'applicazione del Sistema a Cappotto "CORTEXA" socio fondatore della European Association for External Thermal Insulation Composite Systems (EAE).
L'applicazione sarà eseguita su superfici perfettamente asciutte, con temperatura ambiente e quella delle superfici, compresa tra i +5°C e +30°C con U.R. inferiore all'80%.
Si intendono comprese inoltre le seguenti lavorazioni: Rimozione e ricollocamento dei quadri elettrici, dei loro accessori, di tutte le canalizzazioni che insistono sulla facciata, tutti i tipi di cartelli presenti in facciata, antincendio, cartelli estintore, cassette estintore, luci di emergenza e pulsanti di emergenza, numero civico, antenna parabolica. Prolungamento di tutti gli sfiati e canalizzazioni presenti sulle facciate dove è prevista l'esecuzione del "cappotto", sostituzione delle strutture di fissaggio, realizzazione dei nuovi fori per il fissaggio del tutto comprese vite e accessori, la sostituzione di tutti i connettori elettrici e fornitura e posa in opera di griglie esterne in alluminio satinato; Rimozione e ricollocamento di apparecchiature elettriche a pulsante, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico per esterni a cappotto con rivestimento in pietrame. Polistirene 40mm. Pietrame 100- 120mm
Sistema di isolamento termico per esterni "a cappotto" con rivestimento in pietrame a vista composto da tutte le seguenti forniture e lavorazioni:
1. Uno strato di foglio di alluminio plastico con spessore 0.01 cm, conduttività termica materiale= 220.000W/m°C;
2. Uno strato costituito da pannelli isolanti in EPS 100 con pelle dello spessore di 4 cm (conduttività termica = 0,036 W/m°C; densità 30 kg/m³), autoestinguente (Euroclasse E, conduttività termica non superiore a 0,035 W/m2K). Resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ non superiore a 53. I pannelli saranno conformati, mediante gole o scanalature, che consentano un’adesione meccanica oltre che chimica della colla, e garantiscano un'applicazione complanare e priva di discontinuità onde evitare infiltrazioni d'acqua. Xxxxxxxx in EPS dotati di certificazione CE UNI EN 13163, posti in opera con l’uso di collante cementizio o poliuretanico applicato sulla superficie interna della lastra a contatto con il supporto per il 30-40 % della stessa, senza l'ausilio di tasselli, qualora le condizioni lo consentano.
3. Rifinitura esterna tramite l’applicazione di una rete reggi-intonaco in fibra di vetro annegata nello strato di finitura.
Compresi i paraspigoli con rete di supporto integrata, profili di partenza metallici o plastici, ponteggi, ed ogni altro onere per il lavoro a regola d’arte, manto finale di rifinitura conteggiato a parte.
Misura a mq di parete vuoto per pieno esclusi fori superiori a 4 mq; strato con blocco Ytong o equivalente a taglio termico con spessore 12 cm , blocchi isolanti in calcestruzzo cellulare, trattati con specifico agente idrofobo, per la correzione dei ponti termici delle murature tradizionali, Conduttività termica a secco= < o
uguale 0.135 W/mK, Trasmittanza termica U= 0.94 W/m2K, Conduttanza unitaria= 0.94 Wm2°C, densità media= 550Kg/m3, reazione al fuoco Euroclasse A1 EN 13501-1 DM 10.3.2005, Resistenza al fuoco EI 180 Da prova EN 13501-2 D.M 16.2.2007 ASSOBETON come da calcolo di progetto e il ricollocamento del rivestimento in pietrame precedentemente rimosso di spessore 10-12 cm.
Saranno eseguite come art 4.201
Isolamento termico per esterni a cappotto con rivestimento in pietrame. Polistirene 40mm. Pietrame 40mm
Sistema di isolamento termico per esterni "a cappotto" con rivestimento in pietrame a vista composto da tutte le seguenti forniture e lavorazioni:
1. Uno strato di foglio di alluminio plastico con spessore 0.01 cm, conduttività termica materiale= 220.000W/m°C;
2. Uno strato costituito da pannelli isolanti in EPS 100 con pelle dello spessore di 4 cm (conduttività termica = 0,036 W/m°C; densità 30 kg/m³), autoestinguente (Euroclasse E, conduttività termica non superiore a 0,035 W/m2K). Resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ non superiore a 53. I pannelli saranno conformati, mediante gole o scanalature, che consentano un’adesione meccanica oltre che chimica della colla, e garantiscano un'applicazione complanare e priva di discontinuità onde evitare infiltrazioni d'acqua. Xxxxxxxx in EPS dotati di certificazione CE UNI EN 13163, posti in opera con l’uso di collante cementizio o poliuretanico applicato sulla superficie interna della lastra a contatto con il supporto per il 30-40 % della stessa, senza l'ausilio di tasselli, qualora le condizioni lo consentano.
3. Rifinitura esterna tramite l’applicazione di una rete reggi-intonaco in fibra di vetro annegata nello strato di finitura.
Compresi i paraspigoli con rete di supporto integrata, profili di partenza metallici o plastici, ponteggi, ed ogni altro onere per il lavoro a regola d’arte, manto finale di rifinitura conteggiato a parte. Misura a mq di parete vuoto per pieno esclusi fori superiori a 4 mq; il tutto come da calcolo di progetto e il ricollocamento del rivestimento in pietrame precedentemente rimosso cpn spessore 4 cm.
Saranno eseguite come art 4.201
Isolamento termico di coperture piane. Polistirene 20mm. Lana di roccia 80+80mm
Esecuzione di isolamento termico di coperture piane composto da:
1. Fornitura e posa in opera di lastre in polistirene espanso estruso o equivalente, con spessore di 2 cm e primer per la posa in opera su copertura piana, marchio CE, Classe 1, con bordi battentati, posizionate sopra la membrana impermeabile, completamente prive di HCFC, idrocarburi, alcool, resistenza alla compressione ammissibile sotto carico continuo non inferiore a 130 kPa, compreso tagli, sfridi, fissaggio, nastrature, ponteggi, conduttività termica materiale= 0.036 W/m°C, densità media= 30 Kg/m3;
2. Uno strato con una membrana bitume polimero / barriera a vapore con spessore 0.03 cm, conduttività termica materiale= 0.170 W/m°C, densità media= 1200.00 Kg/m3;
3. Uno strato di isolamento composto da due pannelli di lana di roccia avente spessore 8+8 cm di cui quello superiore pendenziato tipo Rockwool Hardrock energy plus o equivalente formati 1200*600 o 2400*600 con doppia densità 110 kg/mc (circa 190/90), conduttività termica 0.0035 W/(mK);
4. Strato di impermeabilizzazione su coperture piane, curve o a falde, realizzata mediante fornitura e posa in opera di doppia membrana bituminosa plastomerica o elastomerica o equivalente di cui una dello spessore di 3 mm e la seconda guaina, a finire, dello spessore di 4 mm armate con tessuto in poliestere e velo vetro compresi risvolti verticali lungo tutto il perimetro e scossalina in lamiera zincata preverniciata lato contro muro, compreso tagli, sfridi, sovrapposizioni, risvolti, materiali di consumo, il tutto come da disegni di progetto, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico di coperture. Lana di roccia 160mm
Formazione di isolamento per sistema di copertura comprendente la fornitura e posa in opera di tutte i seguenti materiali e prodotti composti da:
1. Uno strato di controllo alla tenuta dell’acqua telo geotessile non tessuto o equivalente con spessore 0.03 cm, agugliato a filo continuo in polipropilene, compreso sormonti e materiali per il fissaggio al piano di posa, tagli, sovrapposizioni, sfridi, e opportunamente fissato;
2. Uno strato di isolamento composto da pannelli di lana di roccia avente spessore 16 cm. tipo Rockwool Hardrock Energy plus o equivalente formati 1200*600 o 2400*600 con doppia densità 110 kg/mc (circa 190/90), conduttività termica 0.0035 W/(mK);
3. Uno strato con membrana bitume polimero/barriera a vapore o equivalente dello spessore di 0.03 cm. Compresi ponteggi e ponti di servizio e ogni altra eventuale prestazione per l’esecuzione delle lavorazioni in sicurezza, compresi eventuali teli in polietilene a protezione provvisoria del tetto e di tutti i manufatti interessati, compresi oneri o accessori non espressamente menzionati, ma necessari per l'esecuzione dell' opera finita a regola d'arte, esclusi listelli di ventilazione e manto di copertura valutati a parte. Misurazione superficie effettiva con detrazione lucernari, camini, fori o altro della superficie superiore a mq. 1,50. esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Manto di copertura in coppi vecchi e nuovi
Fornitura e posa in opera di manto di copertura in coppi vecchi di recupero dalla precedente copertura, compresa
la fornitura di elementi integrativi vecchi di altra provenienza in buono stato di conservazione, eseguita a filari regolari, continui allineati, sovrapposizione minima degli elementi 10 cm; compresi e compensati gli oneri per la cernita del materiale riutilizzabile, la sua pulizia, i necessari tagli in corrispondenza dei compluvi e displuvi, i pezzi speciali di completamento quali tegole di colmo o di displuvio e relativo fissaggio con malte idonee o legatura alla struttura sottostante con filo di ferro zincato o rame, foratura e ancoraggio con appositi ganci delle prime due file di coppi lungo le linee di gronda, i raccordi, i terminali, lo sfrido, i sollevamenti, i ponteggi.
Il restante manto di copertura nuovo sarà costituito da coppi nuovi superiori tipo Vardanega o equivalenti di colore rosso, formanti i canali muniti di dentello, mentre per quelli rovesci di copertura saranno utilizzati i coppi vecchi precedentemente recuperati, puliti ed accatastati nell'ambito del cantiere. Tutti i coppi (canali e coperture) per pendenze superiori al 42% saranno posti in opera con listelli nella quantità necessaria, compresi nel prezzo, mentre per pendenze fino al 42% la sigillatura sarà limitata alla tre file iniziali di gronda e poi ogni tre file compreso il colmo. Il tutto eseguito a regola d'arte come da disegni ed indicazioni della D.L., compresi ponteggi, puntellature e ponti di servizio al fine di garantire l’ esecuzione delle lavorazioni in sicurezza secondo il D.Lgs. 81/08 e tutti gli oneri e modalità necessari in base alle norme del buon costruire anche se non espressamente citati. Misurazione superficie effettiva con detrazione lucernari, camini, fori o altro della superficie superiore a mq. 1,50.
Si intendono comprese inoltre le seguenti lavorazioni: Rimozione e ricollocamento dell'antenna parabolica e terrestre, dei loro accessori, prolungamento di tutte le canalizzazioni presenti acnhe sotto il manto di copertura, sostituzione delle strutture di fissaggio, realizzazione dei nuovi fori per il fissaggio del tutto comprese vite e accessori e la sostituzione di tutti i connettori elettrici; Rimozione e ricollocamento di apparecchiature elettriche, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Isolamento termico a cappotto pavimento "verso spazio aerato". Polistirene 140mm
Fornitura e posa in opera di isolamento a cappotto “pavimento verso spazio aerato”, costituito da pannelli tipo STYSOL-G® o equivalenti dello spessore di 14 cm, pannelli maschiati termoisolanti di colore giallo, costituiti da schiuma rigida di polistirene espanso estruso con superficie goffrata che garantisce una ottimale presa ai collanti e alle malte di finitura. Il prodotto è esente da CFC e HCFC. I bordi laterali possono essere dritti o con battente su quattro lati. Conduttività termica dichiarata [EN 12667 UNI EN 13164]: 0,038 W/mK; Resistenza termica dichiarata [UNI EN 13164]: 3.65 m2K/W; Resistenza alla compressione [EN 826]: 300 kPa; Resistenza alla diffusione del vapore acqueo µ valore 200 ÷ 100. Reazione al fuoco [UNI EN 11925-2 UNI EN 13501-1]: Euroclasse E. Principali applicazioni: Accoppiamento industriale con guaine bituminose; Accoppiamento industriale con cartongesso/legno o altri supporti rigidi; Isolamento ponti termici; Indicato per l’isolamento termico di pareti esterne con sistema a cappotto, comprensivo di tagli, sfridi e fissaggio ed ogni altro onere per il lavoro a regola d’arte.
Serramenti esterni in alluminio T.T.. A4, A5, A6, A6 pt1-pt2, A7, A8, A9, A10
Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in alluminio a taglio termico per la realizzazione di finestre, portefinestre e porte e vetrate di ingresso, il tutto come da abaco serramenti, disegni di progetto e scelte della D.L., comprensivo di tutto quanto di seguito riportato:
1. Serramenti con profili tipo AWS 00.XX+ per le finestre e tipo AWS 75 HD.HI per le porte della ditta Schuco o equivalenti in lega di alluminio primario rispondenti alla normativa EN AW 6060 UNI EN 573-3 trattamento superficiale realizzato presso impianti omologati secondo le direttive tecniche del marchio di qualità Qualicoat per la verniciatura e Qualnod, EURAS-EWAA per l'ossidazione anodica. Le vernici dovranno soddisfare i requisiti fondamentali degli standard Internazionali come AAM2603, BS6496, UNI EN 12206. L'ossidazione anodica dovrà possedere le proprietà previste dalla UNI 10681. I serramenti forniti dovranno garantire, documentate da certificato rilasciato da un Istituto Europeo autorizzato, le seguenti prestazioni in conformità alle normative UNI EN 12207 - 12208 -12210 - 12046-1 - 14608 - 14609 CE, EN ISO 140-3 e 717-1:
- Valore di trasmittanza termica Uw del serramento tipo A5 completo di telaio e vetro non superiore a 1,2 W/m²K determinato secondo EN ISO 10077-1:2017. Gli altri valori sono determinati secondo il calcolo della ex legge10 e descritti in profetto. Il valore del calcolo Uw,BW / UD,BW del coefficiente di trasmittanza termica è uguale a quello del valore nominale.
Comprese eventuali le parti cieche pannellate, permeabilità all'aria Classe 4, tenuta all'acqua Classe 9A, resistenza al vento Classe C5/B5, resistenza meccanica classe 4, resistenza all'effrazione classe RC3, prestazioni acustiche Rw = 48dB (C;Ctr) conformi al DPCM 05.12.97 e smi. Telaio fisso di spessore 75 mm e anta a sormonto (all'interno) di spessore 85 mm, ali di battuta dei profili di telaio fisso (L,T etc.) alte 25 mm. Compresi montanti di rinforzo verticali a 44x50x2.
2. I semiprofili esterni dei profili di cassa dovranno essere dotati di una sede dal lato muratura per consentire l'eventuale inserimento di coprifili per la finitura del raccordo alla struttura edile.
3. I profili a taglio termico sono composti da due semiprofilati in alluminio, uno esterno ed uno interno, uniti tra loro da barrette isolanti in poliammide o equivalente.
4. I listelli isolanti dovranno essere dotati di due inserti in alluminio ed avere una larghezza almeno di 37,5 mm per le ante e 42,5 mm per i telai fissi, posizionati in corrispondenza della zona di accoppiamento, per aumentare la resistenza allo scorrimento del giunto ed inoltre saranno dotati di inserto in schiuma per la riduzione della trasmittanza termica per irraggiamento e convezione. Il serramento deve presentare ogni accorgimento per
garantire il drenaggio dell'acqua e la compensazione dell'umidità dell'aria nella camera di contenimento delle lastre di vetro. Il drenaggio e la ventilazione dell'anta non dovrà essere eseguita attraverso la zona di isolamento ma attraverso il tubolare esterno.
5. Le asole di drenaggio dei telai saranno protette esternamente con apposite conchiglie, che nel caso di zone particolarmente ventose, in corrispondenza di specchiature fisse, saranno dotate di membrana. Nella posa dell'infisso dovranno essere realizzate due barriere di tenuta, quella interna a tenuta di vapore e quella esterna a tenuta degli agenti atmosferici. Riempimento degli spazi tra telaio e controtelaio o con idonee schiume o con idonei nastri autoespandenti. Il valore Uf di trasmittanza termica del serramento effettiva varierà in funzione del rapporto tra le superfici di alluminio in vista e la larghezza della zona di isolamento, comunque il valore Uf di trasmittanza del serramento dovrà esser calcolato secondo UNI EN ISO 10077-2 o verificato in laboratorio secondo le norme UNI EN ISO 12412-2 e dovrà essere compreso tra 0,9 W/m²K < Uf < 1,6 W/m²K.
6. I profili fermavetro saranno a spigolo arrotondato e le guarnizioni di tenuta in EPDM. Per ante di serramenti con apertura esterna o di particolari dimensioni dovranno avere profili a sezione maggiorata e cardini certificati CE in conformità alle norme EN 1935. Gli accessori di movimentazione e ferramenta dovranno essere quelli originali del sistema e scelti in funzione delle dimensioni del peso dell'anta e le apparecchiature per finestre e porte finestre saranno a scomparsa del tipo AvanTec SimplySmart o equivalente, le cerniere e cardini dovranno essere realizzati in modo da consentire l'apertura dell'anta a 180°, utilizzo di cerniere filiformi.
7. Vetro a controllo solare: compreso di vetro esterno stratificato selettivo 60-28 extra chiaro di sicurezza 64.1, emissività 0.01+0.02, intercapedine da 16 mm gas Argon, vetro interno stratificato acustico chiaro di sicurezza
44.2 dello spessore 36 mm, conforme norma UNI 7697 vigente e marchiato CE, avente classe di resistenza 1B1 trasparente o satinato, intercapedine riempita con gas Argon 90%, avente trasmittanza termica Ug di 1.0 W/m m²k, indice di riduzione acustica Rw = 45+/-1 dB, trasmissione luminosa 57%, fattore solare g=0.35, trasmissione energetica diretta 25%, L'appaltatore è tenuto a effettuare le verifiche di stress termico sui vetri e ad adottare i necessari trattamenti di molatura o tempera delle lastre al fine di scongiurare i rischi di rottura per shock termico, il tutto compreso nel prezzo offerto.
Compreso profilo distanziatore termico tipo Thermix grigio RAL 7035 o equivalente per accoppiamento vetri camera realizzato in acciaio inox accoppiato con propilene, a scelta D.L. La posa in opera dovrà essere eseguita in modo da poter garantire il raggiungimento delle prestazioni certificate in laboratorio come descritto nella norma UNI 11673-1:2017 in merito ai requisiti e criteri di verifica della progettazione. La stessa dovrà soddisfare i principi di posa per vetrate verticali ed inclinate secondo la norma UNI EN 12488 in merito alle raccomandazioni per il drenaggio e la ventilazione ed in merito alle dimensioni, durezza e posizionamento dei tasselli anche in funzione della tipologia di apertura.
Si intendono compresi nella presente voce: la fornitura e posa in opera delle eventuali controcasse in acciaio zincato complete di distanziatori, compresi controtelai in profili di lamiera zincata fissati alla muratura e assistenze murarie, diagonali, zanche per il fissaggio a muro, fissaggio diretto dei profili alle strutture in c.a. mediante apposite viti tipo HECO EFG FIXTEL B11 o equivalenti, compresi angolari e staffe supplementari per il fissaggio dei serramenti, taglio di spigolo di davanzale esistente in cls o pietra come da disegni e indicazioni
D.L. con idonea attrezzatura a taglio per un taglio di precisione, il ripristino delle spallette con malta fine e tinteggiatura traspirante del riquadro dell'intero imbotte con colore a scelta D.L., compresi mostrine, profili perimetrali e angolari in alluminio colore dei serramenti, sigillature interne ed esterne conformi DIN 52452 nel rispetto delle istruzioni del fabbricante i profili, sigillature giunzioni, guarnizioni cingivetro in EPDM, compreso inserimento di mezzo morale in legno tipo abete sopra i fissaggi del lato superiore. Compreso il trasporto al piano e relativi mezzi di sollevamento tipo camion gru di idonea portata, compreso nolo di piattaforma aerea con braccio per posa serramenti al piano, lo scarico e la distribuzione a piè d'opera dei materiali, rilievo delle misure in cantiere, rilascio delle schede tecniche e di certificati e asseverazioni tecniche sulle prestazioni energetiche. Tutte le dimensioni esposte sono indicative; resta a cura e onere della ditta fornitrice l'accurato sopralluogo e il rilievo dettagliato delle misure effettive esistenti e la conseguente elaborazione del disegno tecnico esecutivo; ogni onere ad esso correlato si considera compreso. Compresa eventuale unificazione chiavi di porte secondo indicazioni della D.L. Il tutto compreso ogni altro onere, accessorio, lavorazione e finitura anche se non espressamente citati ma necessari per il perfetto funzionamento dei sistemi di apertura e chiusura, la perfetta tenuta e per l'esecuzione a regola d'arte delle opere, comprese opere edili e assistenze murarie, il tutto come da disegni di progetto e indicazioni e scelte della D.L., compresi oneri per la sicurezza, ponteggi di servizio, nolo di piattaforma aerea con braccio, mezzi di sollevamento vari, compresa fornitura schede tecniche e certificazioni del prodotto e documentazione attestante le prestazioni degli infissi sopra elencate con indicazione delle metodiche usate per le verifiche. Compresa maniglia in acciaio inox satinato con bottone standard a catalogo tipo Schuco o equivalente con posa ad altezza da concordare con D.L, comunque con posa sfalsata per le aperture adiacenti ad anta per consentire apertura a 180°; compresi ove specificato di maniglioni antipanico tipo push bar Dorma o equivalente a 3 punti di chiusura completi di certificazioni e marcatura CE; e chiudiporta aereo tipo Geze TS 3000 V o equivalente, tutto come da disegno, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte. Serramenti tipo A4, A5, A6, A6 pt1-pt2, A7, A8, A9, A10: misure indicative H. max 1.80 e L. max 6.01.
Nel dettaglio dim. A4: 5.61*1.80 - dim. A5: 6.01*1.80 - dim. A6: 2*(1.80*5.95) - dim. A7: 2*(6.00*1.80) - dim. A8: 2.75*1.80 - dim. A9: 2.58*1.80 - dim. A10: 2.62*1.80.
specchiettature inferiori fisse con vetri trasparenti, n.16
specchiettature superiori con vetri trasparenti e apribili a vasistas di cui n. 16 apribili ad anta 180° e a vasistas, n.20
Serramenti esterni in alluminio T.T.. A1, A2, A12
Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in alluminio a taglio termico per la realizzazione di finestre, portefinestre e porte e vetrate di ingresso. Da eseguire come da descrizione dell’art. 4.254, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Serramenti tipo A1, A2, A12 misure indicative H. max 1.00 e L. max 2.00
Nel dettaglio dim. A1: 2.00*1.00 - dim. A2: 2*(2.00*0.50) - dim. A12: 2*(1.90*0.80) specchiettature inferiori fisse con vetri trasparenti, n.2
apribili ad anta e vasistas n.4 apribili a vasistas n.6
Serramenti esterni in alluminio T.T.. A13, A14
Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in alluminio a taglio termico per la realizzazione di finestre, portefinestre e porte e vetrate di ingresso. Da eseguire come da descrizione dell’art. 4.254, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Per la sicurezza le finestre della tipologia A14 dovranno essere fornite di maniglia con chiave Serramenti tipo A13, A14, misure indicative H. max 0.80 e L. max 2.84
Nel dettaglio dim. A13: 5*(2.60*0.80) - dim. A14: 2*(2.84*0.76) specchiettature laterali fisse con vetri trasparenti, n.14
apribili a vasistas n.7
Serramenti esterni in alluminio T.T.. A3, A11
Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in alluminio a taglio termico per la realizzazione di finestre,portefinestre e porte e vetrate di ingresso. Da eseguire come da descrizione dell’art. 4.254, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Serramenti tipo A3, A11, misure indicative H. max 1.10 e L. max 1.00 Nel dettaglio dim. A3: 1.00*1.10 - dim. A11: 3*(0.80*0.80)
apribili ad anta e vasistas n. 1 apribili a vasistas n. 3
Serramenti esterni in alluminio T.T.. P1, P2
Fornitura e posa in opera di serramenti esterni in alluminio a taglio termico per la realizzazione di finestre,portefinestre e porte e vetrate di ingresso. Da eseguire come da descrizione dell’art. 4.254.
Serramenti tipo P1, P2 misure indicative H. max 2.90 e L. max 2.50 Nel dettaglio dim. P1: 1.30*2.20 - dim. P2: 2.50*2.90
Lucernari per coperture piane o inclinate
Fornitura e posa in opera di lucernari per coperture piane o inclinate, in policarbonato Classe 1 di reazione al fuoco, colore bianco opale o trasparenti a base rettangolare, forma a vela, parete doppia, fissi, completo di tenda interna con comando di orientamento e sollevamento accoppiati e manuali, compreso guarnizioni di tenuta, coprigiunti, sigillature, comprese converse, materiali di consumo, ponteggi e ponti di servizio ed ogni altro onere per dare lavoro finito a perfetta regola d’arte e funzionamento, base 200*100 cm
Ricollocamento di tende alla veneziana per interno
Ricollocamento di tende alla veneziana per interno precedentemente rimosse da fissarsi direttamente ai profili del serramento in luce nella specchiettatura vetrata, lamelle orientabili in alluminio verniciato larghezza 15 mm con comando di orientamento e sollevamento accoppiati e manuali. Sono compresi i supporti, fori, fissaggi, mensole, ferramenta, ponteggi e qualsiasi altro onere o accessorio necessario per la perfetta esecuzione a regola d'arte.
Raschiatura di vernici su opere in ferro o legno e nuova verniciatura di manufatti in acciaio
Raschiatura di vernici su opere in ferro o legno realizzata con spazzole in ferro o prodotti svernicianti, per dare la superficie atta a ricevere la nuova vernice di fondo, compreso ponteggi, materiale di consumo, scartavetratura. Nuova verniciatura di manufatti in acciaio (porte esterne) esecuzione di verniciatura di manufatti in acciaio mediante fornitura e posa in opera di smalto sintetico applicato a pennello o spruzzo, essiccante all'aria, colori ral, insaponificabile e autoestinguente, compreso sgrassaggio delle superfici da verniciare, nastrature, teli di protezione, materiali di consumo, tutta l’esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Converse e grembiuli in lamiera zincata preverniciata
Fornitura e posa in opera di converse e grembiuli realizzati in lamiera zincata preverniciata della superficie fino a 1,20 m² e dello spessore 8/10 mm, compreso fissaggio alle murature, sigillature con mastice a base di siliconi, scossaline, tagli, sfridi, sormonti, assistenze murarie, il tutto come da indicazioni della D.L., esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Tubi pluviali in lamiera zincata preverniciata
Fornitura e posa in opera di tubi pluviali di qualsiasi tipo e sviluppo realizzati in lamiera zincata preverniciata dello spessore di 8/10 mm compreso giunzioni, raccordi, curve, tagli, sfridi, sigillatura con mastice siliconico, ferramenta di sostegno, assistenze murarie, ponteggi, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Terminali in ghisa per scarico acque pluviali
Fornitura e posa in opera di terminali in ghisa h = 200 cm per lo scarico delle acque pluviali compreso raccordo con il pozzetto di raccolta, collari di fissaggio in acciaio zincato preverniciato, sigillature, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte. Diametro interno da 12 cm
Canali di gronda in lamiera zincata preverniciata
Fornitura e posa in opera di canali di gronda di qualsiasi forma e sviluppo, in lamiera di acciaio zincata preverniciata spessore 8/10 mm, compreso ferramenta di fissaggio e sostegno, sormonti, sovrapposizioni, sigillature con mastice a base di siliconi, rivettature, tagli, sfridi, assistenze murarie, ponteggi. Per uno sviluppo fino a 50 cm, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Davanzali di finestra in lamiera in lega di alluminio verniciata
Fornitura e posa in opera di davanzali di finestre in lamiera in lega di alluminio verniciata di spessore 15/10, colore a scelta D.L., sagomata compresi profili e viti di fissaggio il tutto come da disegni, compresa resinatura del sottofondo anche a spessore e creazione letto di posa con prodotto polimero bicomponente tipo Keralastic o equivalente per consentire la perfetta adesione della lamiera e creazione di adeguata pendenza, compresi incollaggi e sigillature perimetrali con idoneo sigillante acrilico all’acqua per garantire la perfetta tenuta all’acqua nei punti di raccordo con i pannelli del cappotto e i serramenti delle finestre. Compreso per rivestimento soglie porte di fornitura e posa in opera di lamiera mandorlata in alluminio dello spessore di 3 mm
+ 1 mm di rilievo mandorature. Nel prezzo della posa dei davanzali e soglie in lamiera di alluminio sono compresi gli oneri per il taglio a misura e la piegatura delle lamiere, compresi gli sfridi di lavorazione, la fornitura dei dispositivi di fissaggio alle strutture portanti (viti, rivetti, ecc.), l'incollaggio sulle soglie esistenti in calcestruzzo di idoneo silicone tipo Ultrabond MS Rapid ella Mapei o equivalente, la posa di guarnizioni antivibranti ed isolanti al fine di evitare il contatto tra metalli diversi (acciaio-alluminio), le saldature continue delle lamiere, la molatura dei bordi e delle saldature, sigillature perimetrali con Mapesil BM della Mapei o equivalente, comprese assistenze murarie, materiali di consumo, ponteggi, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
Pozzetto per innesto pluviali completo di chiusino o caditoia in cls. Dimensioni 40x40x60h cm
Fornitura e posa in opera di pozzetti 40x40 cm per innesto pluviali, tipo sifonati in cemento prefabbricato dimensioni cm 40x40x60h, completi di chiusini o caditoie in cls, sifone e prolunga. Compresa demolizione pavimentazione in cemento del marciapiede, rimozione pozzetto esistente di fine gronda e smaltimento e rifacimento collegamento con tubazione di scarico acque piovane esistente in tubo in PVC diam. 110 mm, sigillature e calottature in malta cementizia, ripristino marciapiede in cemento, sistemazione a quota finita rispetto alla pavimentazione, sigillature con malta cementizia. Compreso lo scavo, con trasporto a rifiuto dei materiali di risulta, relativa indennità, reinterro ed ogni altro onere. Dimensioni cm. 40x40, h=50-60 spess. cm.3,5-4, rinfianco superiore in c.l.s. h=cm.20 spessore cm.10. Compresa eventuale rimozione e smaltimento in discarica autorizzata e indennità di pozzetto esistente presente nel punto di innesto previsto.
Tenda alla veneziana per esterno motorizzata
Fornitura e posa in opera di tende alla veneziana a pacchetto tipo “Griesser LAMISOL 90” o equivalenti prodotto marcato CE secondo la norma UNI EN 13659 del 2004, a lamelle agganciate, per esterno, comprensivo di tutto quanto di seguito riportato. Lamelle in lega di alluminio prelaccato con vernice speciale antigraffio colore a scelta D.L., di larghezza 90 mm a scelta D.L. e spessore 0,45 mm, bordate e con guarnizione insonorizzante e di chiusura in materiale sintetico, inserita durante la profilazione. Il nastro di collegamento tra le lamelle è a cappi in tessuto di materiale sintetico rinforzato da un nucleo in fibra di aramide (Kevlar) di elevata resistenza alla trazione, ganci di giunzione, in acciaio inossidabile, che permettono la sostituzione delle singole lamelle; nastro di sollevamento texband, in fibra sintetica con finissaggio speciale a protezione dall'abrasione e dai raggi ultravioletti; tavoletta finale in lega leggera estrusa ossidata industrialmente, verniciata colore a scelta D.L., con lamella posta nella parte superiore. Guide laterali autoportanti in lega leggera estrusa ossidata industrialmente, verniciata colore a scelta D.L., di 40x25 mm con inserti antirumore di materiale sintetico, resistenti alle intemperie, fissati alle murature, staffe in alluminio verniciato spess.4 mm a L ai lati e a T centrali di accoppiamento guide ove necessarie. Cassonetto superiore in lamiera zincata sendzimir verniciata colore a scelta D.L., aperto verso il basso, contenente il meccanismo di sollevamento, orientamento e bloccaggio delle lamelle, nonché l'albero di manovra in acciaio zincato e finecorsa per la limitazione delle posizioni finali inferiore e superiore della tenda. Manovra eseguita mediante arganello completamente chiuso, in pressofusione, a lubrificazione permanente, con molla a frizione. Sistema di manovra eseguita mediante comando elettrico tramite motoriduttore a sincrono monofase 230 V – 50 Hz, inserito all’interno del cassonetto di manovra (un motore per ogni tenda), comando a motore con connettore ad innsesto tipo Hirschmann o equivalente. Finecorsa incorporato nelle guide per la limitazione delle posizioni finali inferiore e superiore del frangisole. Colore a scelta della D.L.. Compreso ponteggi, trabatelli, sollevamento ai piani di lavoro, rilievi esecutivi in cantiere, materiali di consumo, ferramenta di fissaggio, pulizia finale, opere di assistenza murarie, qualsiasi altro onere e accessorio anche se non espressamente citato ma necessario alla perfetta esecuzione e funzionamento a regola d'arte. Il tutto come da disegni di progetto e indicazioni della D.L.
Il tutto come da disegni di progetto e indicazioni della D.L. Complesso per serramenti di larghezza 6.00 m, composto da n.3 tende due laterali da L: 1.35 e una centrale da L: 3.30 per un H: di 1.80
Ricevitore per motore di tenda veneziana esterna
Fornitura e posa in opera di ricevitore BiLine tipo Combio JA o equivalente (necessario uno per ogni motore). Il ricevitore deve essere adatto per l’impiego con motori per tende veneziane tipo ” E 93 A6 Warema by Schüco “ o equivalenti. Mediante il trasmettitore portatile o da parete è possibile memorizzare una posizione intermedia e una posizione di orientamento delle lamelle. Il ricevitore è dotato di riconoscimento dei finecorsa integrato. In caso di traslazione verso la posizione di oscuramento, al raggiungimento del finecorsa inferiore si ha una rotazione automatica delle lamelle. Compresi collegamenti, cavi elettrici, materiali di consumo, fissaggi, opere di assistenza murarie, qualsiasi altro onere e accessorio anche se non espressamente citato ma necessario per il perfetto funzionamento e la perfetta esecuzione a regola d'arte e. Il tutto come da disegni di progetto e indicazioni della D.L.
Trasmettitore per motore di tenda veneziana esterna
Fornitura e posa in opera di trasmettitore a parete tipo BiLine UniTec F o equivalenti, radiotrasmettitore a parete che permette di comandare un impianto di schermatura solare tipo ” E 93 A6 Warema by Schüco “ o equivalenti dotato di uno o più ricevitori, Funzionamento manuale (salita, arresto, discesa) o automatico, montaggio a parete o a incasso senza cablaggi, comandi manuali come su, stop, giù e posizione di ombreggiatura, LED per il controllo della trasmissione. Compresi collegamenti, cavi elettrici, materiali di consumo, fissaggi, opere di assistenza murarie, qualsiasi altro onere e accessorio anche se non espressamente citato ma necessario per il perfetto funzionamento e la perfetta esecuzione a regola d'arte e. Il tutto come da disegni di progetto e indicazioni della D.L.
Veletta di tamponamento per tenda veneziana esterna
Fornitura e posa in opera di veletta di tamponamento esterna per veneziane esterne tipo ” E 93 A6 Warema by Schüco “ o equivalenti realizzata in lamiera di alluminio spess.15/10 mm termolaccata colore a scelta D.L., complete di elementi di accoppiamento centrali e testate finali chiuse, comprese staffe e fissaggi, materiali di consumo, tagli, sfridi e qualsiasi altro onere o accessorio per dare l’opera eseguita a perfetta regola d’arte. Il tutto come da disegni di progetto ed indicazioni della D.L. Sviluppo fino a 60 cm.
Tende alla veneziana per interno con comando manuale
Fornitura e posa in opera di tenda alla veneziana per interno con lamelle da 25mm e cassonetto da 25x24mm, con colori a scelta della D.L., meccanica a doppio comando con corda di sollevamento e asta di orientamento, completa di guida laterali.
Compreso ponteggi, trabatelli, sollevamento ai piani di lavoro, rilievi esecutivi in cantiere, materiali di consumo, ferramenta di fissaggio, supporti, fori, fissaggi, mensole, ferramenta, pulizia finale, opere di assistenza murarie, qualsiasi altro onere e accessorio anche se non espressamente citato ma necessario alla perfetta esecuzione e funzionamento a regola d'arte. Il tutto come da disegni di progetto e indicazioni della D.L.
N.2 da 1065x1613mm
N.2 da 1420x735mm
N.2 da 1500x810mm
Riposizionamento linea vita in copertura
Riposizionamento di linea vita su copertura a falde come previsto da progetto con l’aggiunta di una parte; eventuale riposizionamento linea messa a terra, integrazione e certificazione, esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte.
OPERE MECCANICHE
Tubazioni d'acciaio zincate per la distribuzione di liquidi e gas. Diametro nominale mm 15 (1/2") Tubazioni d'acciaio zincate senza saldatura per la distribuzione di liquidi e gas. Tubazione a vite e manicotto,secondo UNI 8863 serie leggera fino al diametro 4" e secondo UNI 7267 per diametri superiori, complete di raccorderia, materiale d'uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, le viti, i manicotti i pezzi speciali zincati, il materiale di tenuta, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i. e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la pittura delle tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 (gas metano) dovranno essere contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, mentre con gas avente densità superiore a 0,8 (g.p.l.) dovranno essere contraddistinte con bande da 20 cm gialle e arancione, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale mm 15 (1/2")
Tubazioni d'acciaio zincate per la distribuzione di liquidi e gas. Diametro nominale mm 20 (3/4") Tubazioni d'acciaio zincate senza saldatura per la distribuzione di liquidi e gas. Tubazione a vite e manicotto,secondo UNI 8863 serie leggera fino al diametro 4" e secondo UNI 7267 per diametri superiori, complete di raccorderia, materiale d'uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, le viti, i manicotti i pezzi speciali zincati, il materiale di tenuta, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle
NTC2008 e s.m.i. e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la pittura delle tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 (gas metano) dovranno essere contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, mentre con gas avente densità superiore a 0,8 (g.p.l.) dovranno essere contraddistinte con bande da 20 cm gialle e arancione, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale mm 20 (3/4")
Tubazioni d'acciaio zincate per la distribuzione di liquidi e gas. Diametro nominale mm 25 (1")
Tubazioni d'acciaio zincate senza saldatura per la distribuzione di liquidi e gas. Tubazione a vite e manicotto,secondo UNI 8863 serie leggera fino al diametro 4" e secondo UNI 7267 per diametri superiori, complete di raccorderia, materiale d'uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, le viti, i manicotti i pezzi speciali zincati, il materiale di tenuta, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i. e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la pittura delle tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 (gas metano) dovranno essere contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, mentre con gas avente densità superiore a 0,8 (g.p.l.) dovranno essere contraddistinte con bande da 20 cm gialle e arancione, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale mm 25 (1")
Tubazioni d'acciaio zincate per la distribuzione di liquidi e gas. Diametro nominale mm 32 (1"1/4) Tubazioni d'acciaio zincate senza saldatura per la distribuzione di liquidi e gas. Tubazione a vite e manicotto,secondo UNI 8863 serie leggera fino al diametro 4" e secondo UNI 7267 per diametri superiori, complete di raccorderia, materiale d'uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, le viti, i manicotti i pezzi speciali zincati, il materiale di tenuta, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i. e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la pittura delle tubazioni di gas di densità non superiore a 0,8 (gas metano) dovranno essere contraddistinte con il colore giallo, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, mentre con gas avente densità superiore a 0,8 (g.p.l.) dovranno essere contraddistinte con bande da 20 cm gialle e arancione, continuo o in bande da 20 cm, poste ad una distanza massima di 1 m l'una dall'altra, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale mm 32 (1"1/4)
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 15 (1/2")
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 15 (1/2")
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 20 (3/4").
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 20 (3/4").
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 25 (1").
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 25 (1").
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 32 (1"1/4).
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 32 (1"1/4).
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 40 (1"1/2).
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e
quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 40 (1"1/2).
Valvola di intercettazione a sfera per liquidi. Diametro nominale mm 50 (2").
Valvola di intercettazione a sfera con corpo in ottone del tipo filettato FF o MF, sezione di passaggio totale. Pressione di esercizio fino a 5 MPa, idonea per fluidi da -15°C a +120°C, con leva in alluminio plasticata, comprensiva del materiale di tenuta, fornita e posta in opera. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale mm 50 (2").
Tubo di ferro nero trafilato, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. DN32 (1"1/4).
Tubo di ferro nero trafilato, per linee anche all'interno di centrali tecnologiche, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. Complete di raccorderia normale e speciale, curve stampate, sfridi, sistemi di dilatazione ove necessario, saldature ossiacetileniche ed elettriche con i relativi materiali di uso e consumo, mensole di sostegno, collari e staffe per sostegno/scorrimento/punto fisso, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i.. Sui punti di contatto tubo/mensola dovrà essere interposto uno strato plastico da mm 3 minimo. Si intende inoltre compresa la pittura antiruggine di tubi e mensole previa pulizia delle superfici metalliche coi ritocchi a completamento. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale 32 (1"1/4).
Tubo di ferro nero trafilato, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. DN40 (1"1/2).
Tubo di ferro nero trafilato, per linee anche all'interno di centrali tecnologiche, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. Complete di raccorderia normale e speciale, curve stampate, sfridi, sistemi di dilatazione ove necessario, saldature ossiacetileniche ed elettriche con i relativi materiali di uso e consumo, mensole di sostegno, collari e staffe per sostegno/scorrimento/punto fisso, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i.. Sui punti di contatto tubo/mensola dovrà essere interposto uno strato plastico da mm 3 minimo. Si intende inoltre compresa la pittura antiruggine di tubi e mensole previa pulizia delle superfici metalliche coi ritocchi a completamento. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale 40 (1"1/2).
Tubo di ferro nero trafilato, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. DN50 (2").
Tubo di ferro nero trafilato, per linee anche all'interno di centrali tecnologiche, senza saldature secondo UNI 8863-S serie media. Complete di raccorderia normale e speciale, curve stampate, sfridi, sistemi di dilatazione ove necessario, saldature ossiacetileniche ed elettriche con i relativi materiali di uso e consumo, mensole di sostegno, collari e staffe per sostegno/scorrimento/punto fisso, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i.. Sui punti di contatto tubo/mensola dovrà essere interposto uno strato plastico da mm 3 minimo. Si intende inoltre compresa la pittura antiruggine di tubi e mensole previa pulizia delle superfici metalliche coi ritocchi a completamento. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica,i collegamenti equipotenziali, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro nominale 50 (2").
Tubazioni di rame nudo fornito in rotolo 15 x 1,0.
Tubazioni di rame nudo fornito in rotoli fino al diametro 15 x 1,0 e in barre per diametri e spessori maggiori, conteggiate a metro lineare, per distribuzione di fluidi e gas in pressione con giunzioni a raccordi meccanici, a saldare o a pressare, comprensive di pezzi speciali, materiale di uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, sistemi di dilatazione ove necessario, le viti e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica, i collegamenti equipotenziali, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura delle tubazioni con malta nel caso siano sottotraccia, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i. ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro esterno per spessore: D x s (mm). Peso a metro lineare: P (Kg/m). D x s = 15 x 1,0 P = 0,31 Kg/m (tubo in rotoli).
Tubazioni di rame nudo fornito in rotolo 18 x 1,0.
Tubazioni di rame nudo fornito in rotoli fino al diametro 18 x 1,0 e in barre per diametri e spessori maggiori, conteggiate a metro lineare, per distribuzione di fluidi e gas in pressione con giunzioni a raccordi meccanici, a saldare o a pressare, comprensive di pezzi speciali, materiale di uso e consumo, mensole, collari di ogni tipo e dimensione, sistemi di dilatazione ove necessario, le viti e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica, i collegamenti equipotenziali, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura delle tubazioni con malta nel caso siano sottotraccia, supporti e ancoraggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e s.m.i. ed ogni altro onere non specificato. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Diametro esterno per spessore: D x s (mm). Peso a metro lineare: P (Kg/m). D x s = 18 x 1,0 P = 0,48 Kg/m (tubo in rotoli).
Valvola di zona a due vie con attuatore elettrotermico modulante DN15 (1/2"). Schneider Electric
VZ208E+MZ140-24M o eq.
Valvola di zona a due vie a corsa corta (2,5mm), tipo Schneider Electric VZ208E o eq., con attacchi a bocchettone, corpo in ottone AISI303, bordo in cristallo rinforzato PPS, stelo in acciaio inossidabile AISI303, tenuta stelo a doppia guarnizione torica EPDM, guarnizione dell'otturatore EPDM, campo di temperatura d'esercizio da 5 a 95°C, classe di pressione PN16, velocità del fluido 3 m/s, fluido idoneo acqua e/o acqua con glicole al 30% max. Completa di attuatore elettrotermico, tipo Schneider Electric MZ140-24M o eq., regolazione modulante, normalmente chiuso, tensione di utlizzo 24 V, azionamento PWM, forza dello stelo 140N, corsa massima 4mm, campo di temperatura d'esercizio da 2 a 50°C, grado di protezione in posizione verticale IP44, grado di protezione in posizione orizzontale IP41, cavo di potenza 0.75mmq da 2m.
Compresi tutti gli oneri di modifica e adeguamento delle tubazioni esistenti atti a permettere la corretta installazione della valvola con il rispettivo attuatore, compresi i tagli, eventuali svuotamenti degli impianti, eventuale rimozione della valvola con comando esistente, ciecamenti, nuovi tratti di tubazioni di pari diametro e materiale, saldature e quanto altro necessario a fornire l'opera funzionante a perfetta regola d'arte. Inoltre sono compresi la prova di tenuta idraulica, i collegamenti elettrici tra attuatore della valvola e il montante principale della linea bus KNX, i collegamenti equipotenziali, materiale d'uso e consumo, le viti, il materiale di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Tipo Schneider Electric VZ208E+MZ140-24M. Diametro nominale DN15mm (1/2").
Valvola a tre vie con attuatore modulante DN25 (1"). Schneider Electric V341/25/10 + M400 o eq.
Valvola a tre vie, tipo Schneider Electric Venta V341/25/10 o eq., a filettatuta interna, corpo in bronzo Rg5, stelo in acciaio inossidabile SS2346, tenuta stelo EPDM, otturatore in acciaio inossidabile SS2346, sede in acciaio inossidabile SS2346, campo di temperatura d'esercizio da -20 a 150°C, classe di pressione PN16. Completa di attuatore, tipo Schneider Electric Forta M400 o eq., regolazione modulante 24VAC, segnale di comando 0/2-10VDC, coppia 400N, campo di temperatura d'esercizio da -10 a 50°C, grado di protezione IP54. E' inoltre compresa la prova di tenuta idraulica, i collegamenti elettrici tra attuatore della valvola e l'attuatore KNX posto entro quadro elettrico, i collegamenti equipotenziali, materiale d'uso e consumo, le viti, i raccordi filettati K-f-DN25 o eq., il pozzetto con relativa sonda di temperatura, il materiale di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Tipo Schneider Electric V341/25/10 + M400 o eq.. Diametro nominale DN25mm (1").
Valvola di sfogo aria manuale.
Fornitura e posa in opera, in attuazione delle previsioni e dettagli progettuali e delle indicazioni e prescrizioni della D.L., di valvola di sfogo aria automatica e manuale in ottone CW617N con coperchi svitabili per l'ispezione, pressione massima di esercizio 10bar, pressione massima di scarico 4bar, temperatura massima di esercizio 120 °C, attacchi 1/2", complete altresì di valvola a sfera di chiusura e intercettazione con leva a farfalla tipo Miniball.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa in opera dell'apparecchiatura e di ogni e qualsiasi altro elemento accessorio di completamento e finitura; connessione con qualsiasi tipo di tubazione e/o apparecchiatura; ogni e qualsiasi altro onere e modalità esecutiva e di posa per dare l'apparecchiatura in opera, a regola d'arte, perfettamente funzionante.
Defangatore con magnete tipo Caleffi Serie 5463 Dirtmag o equivalente. DN32
Fornitura e posa in opera, in attuazione delle previsioni e dettagli progettuali e delle indicazioni e prescrizioni della D.L., di defangatore con magnete tipo Caleffi Serie 5463 Dirtmag o equivalente con attacchi filettati da DN32 con coibentazione. Caratteristiche tecniche:
- Attacchi filettati DN32.
- Valvola di scarico in ottone.
- Corpo in ottone. Elemento interno in PA66G30. Tenute idrauliche in EPDM
- Fluidi d’impiego acqua, soluzioni glicolate non pericolose escluse dal campo di applicazione della direttiva 67/548/CE; massima percentuale di glicole 50%.
- Coibentazione a guscio in schiuma poliuretanica espansa rigida a celle chiuse.
- Pellicola esterna in alluminio grezzo goffrato.
- Pressione massima di esercizio 10 bar. Campo di temperatura di esercizio 0÷100°C. Capacità di separazione particelle fino a 5 µm.
- Induzione magnetica del magnete 2x0,3T.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa in opera dell'apparecchiatura e di ogni e qualsiasi altro elemento accessorio di completamento e finitura; connessione con qualsiasi tipo di tubazione e/o apparecchiatura; ogni e qualsiasi altro onere e modalità esecutiva e di posa per dare l'apparecchiatura in opera, a regola d'arte, perfettamente funzionante.
Defangatore con magnete tipo Caleffi Serie 5463 Dirtmag o equivalente. DN50
Fornitura e posa in opera, in attuazione delle previsioni e dettagli progettuali e delle indicazioni e prescrizioni della D.L., di defangatore con magnete tipo Caleffi Serie 5463 Dirtmag o equivalente con attacchi filettati da DN50 con coibentazione. Caratteristiche tecniche:
- Attacchi filettati DN50.
- Valvola di scarico in ottone.
- Corpo in ottone. Elemento interno in PA66G30. Tenute idrauliche in EPDM
- Fluidi d’impiego acqua, soluzioni glicolate non pericolose escluse dal campo di applicazione della direttiva 67/548/CE; massima percentuale di glicole 50%.
- Coibentazione a guscio in schiuma poliuretanica espansa rigida a celle chiuse.
- Pellicola esterna in alluminio grezzo goffrato.
- Pressione massima di esercizio 10 bar. Campo di temperatura di esercizio 0÷100°C. Capacità di separazione particelle fino a 5 µm.
- Induzione magnetica del magnete 2x0,3T.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa in opera dell'apparecchiatura e di ogni e qualsiasi altro elemento accessorio di completamento e finitura; connessione con qualsiasi tipo di tubazione e/o apparecchiatura; ogni e qualsiasi altro onere e modalità esecutiva e di posa per dare l'apparecchiatura in opera, a regola d'arte, perfettamente funzionante.
Rubinetto di scarico per impianti cos ... 0° C a +130° C. DN 15 (1/2"), PN = 20.
Rubinetto di scarico per impianti costituito da valvola a sfera, passaggio normale, attacco filettato, corpo e sfera in ottone con guarnizione in PTFE, maschio per azionamento con utensile, completo di portagomma, tappo e catenella, idoneo per liquidi e gas da -10° C a +130° C. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. DN 15 (1/2"), PN = 20.
Valvola di ritegno del tipo filettato. Diametro nominale 15 (1/2").
Valvola di ritegno del tipo filettato costituita da corpo in ottone, piattello in acciaio inox, sede in NBR, tappo e perno in ottone, molla di richiamo in acciaio inox, pressione minima di esercizio 1,2 MPa, temperatura acqua massima 90°C, idonea per liquidi e gas, installabile in qualsiasi posizione. Il prezzo comprende la fornitura, la posa in opera, il materiale di tenuta, la prova di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 15 (1/2").
Valvola di ritegno del tipo filettato. Diametro nominale 20 (3/4").
Valvola di ritegno del tipo filettato costituita da corpo in ottone, piattello in acciaio inox, sede in NBR, tappo e perno in ottone, molla di richiamo in acciaio inox, pressione minima di esercizio 1,2 MPa, temperatura acqua massima 90°C, idonea per liquidi e gas, installabile in qualsiasi posizione. Il prezzo comprende la fornitura, la posa in opera, il materiale di tenuta, la prova di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 20 (3/4").
Valvola di ritegno del tipo filettato. Diametro nominale 25 (1").
Valvola di ritegno del tipo filettato costituita da corpo in ottone, piattello in acciaio inox, sede in NBR, tappo e perno in ottone, molla di richiamo in acciaio inox, pressione minima di esercizio 1,2 MPa, temperatura acqua massima 90°C, idonea per liquidi e gas, installabile in qualsiasi posizione. Il prezzo comprende la fornitura, la posa in opera, il materiale di tenuta, la prova di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 25 (1").
Valvola di ritegno del tipo filettato. Diametro nominale 32 (1"1/4).
Valvola di ritegno del tipo filettato costituita da corpo in ottone, piattello in acciaio inox, sede in NBR, tappo e perno in ottone, molla di richiamo in acciaio inox, pressione minima di esercizio 1,2 MPa, temperatura acqua massima 90°C, idonea per liquidi e gas, installabile in qualsiasi posizione. Il prezzo comprende la fornitura, la posa in opera, il materiale di tenuta, la prova di tenuta e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 32 (1"1/4).
Gruppo di riempimento impianto da DN 15 (1/2").
Gruppo di riempimento impianto costituito da riduttore di pressione, valvola di intercettazione a sfera con ritegno incorporato, valvola di intercettazione a sfera, manometro. Il prezzo comprende la fornitura, la posa in opera, il materiale di tenuta, la prova di tenuta idraulica e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. DN 15 (1/2").
Fornitura e posa in opera di testina termostatica antimanomissione su valvola predisposta.
Fornitura e posa in opera di testina termostatica antimanomissione su valvola predisposta. Sono comprese viti, pezzi speciali, il materiale di tenuta, la prova di tenuta idraulica ed ogni altro onere non specificato e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Tipo Herz mod. Herzcules o similare Smontaggio, carteggio e ripitturazione di corpo scaldante esistente.
Smontaggio di corpo scaldante esistente mediante lo svuotamento dell'impianto, il lavaggio e la pulizia del corpo scaldante per rimuovere la fanghiglia, preparazione e pulitura delle superfici metalliche, accurata pulitura realizzata con attrezzi manuali e meccanici per la rimozione di depositi di corrosione a scaglie o vaiolate e parti di pittura disancorata, pittura antiruggine per ferro e ghisa a base di grafite e di particolari cotture di oli vegetali di lino e aleurites, munita di specifica scheda tecnica e tossicologica del produttore dichiarante l’assenza di piombo e di sostanze di origine di sintesi petrolchimica, con essiccativi in concentrazione inferiore allo 0.25%, successiva applicazione a più strati dei vari tipi di smalto colorato adatto per radiatori come indicato dalla Direzione Lavori. Sono compresi: la pulitura ad opera ultimata, il trasporto e lo scarico a rifiuto del materiale di risulta e gli oneri di discarica, il materiale di uso e consumo e la prova idraulica di tenuta. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte. Per ogni corpo scaldante
Vaso d'espansione chiuso per impianti di riscaldamento. Capacita' = l 24, D = 20 (3/4").
Vaso d'espansione chiuso con membrana in gomma sintetica (SBR), per impianti di riscaldamento, costruito ed omologato secondo la Direttiva 97/23/CE, precarica in azoto, attacco da 3/4" o 1", verniciato colore rosso, completo di valvola di riempimento e taratura della pressione a freddo. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Pressione max d'esercizio non inferiore a 5 bar. Diametro attacco: D (mm). Capacita' = l 24, D = 20 (3/4").
Vaso di espansione con membrana atossica. Capacita' = litri 24.
Vaso di espansione chiuso in acciaio con membrana atossica a diaframma adatto per uso potabile, verniciato esternamente con polveri epossidiche, verniciato internamente con polveri epossidiche adatte per uso alimentare, temperatura di esercizio da -10°C a +99°C, precarica in azoto, costruito in conformità alla direttiva PED 97/23/CE. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Pressione max di esercizio non inferiore a 0.8 MPa. Capacita' = litri 24.
Pompa elettronica singola ModBus per impianti di riscaldamento. Q3.00mc/h H5.70m DN32. Tipo DAB EVOPLUS 60-180XM o eq.
Fornitura e posa in opera di Pompa elettronica singola monoblocco formata dalla parte idraulica in ghisa e motore elettrico sincrono a rotore bagnato. Cassa motore in alluminio. Corpo pompa a spirale ad elevato rendimento idraulico. Bocche di aspirazione e mandata in linea. Gusci di coibentazione per evitare dispersione di calore e/o la formazione di condensa sul corpo pompa. Girante in tecnopolimero, albero motore in alumina montato su bronzine in grafite lubrificate dallo stesso liquido pompato. Camicia di protezione del rotore in acciaio inossidabile. Anello reggispinta in ceramica, anelli di tenuta in etilene propilene e camicia statore in composito con fibra di carbonio. Motore di tipo sincrono con rotore a magnete permanente.
Dati tecnici:
- Campo di temperatura del liquido: -10°C a +110°C;
- Massima pressione di esercizio: 16bar;
- Massima tempertura ambiente: +40°C;
- Grado di protezione circolatore: IP44;
- Tensione di serie: monofase 220-240V 50/60Hz;
- Portata e Prevalenza: Q2.40mc/h P6.10m - Q3.00mc/h P5.70m - Q4.20mc/h P4.50m - Q5.40mc/h P3.40m; Rispondente alla direttiva europea del 2015 ErP 2009/125/CE, allo standard europeo EN61800-3 - EN60335-1 - EN60335-2-51.
Compresa di modulo multifunzione per comunicazione ModBus.
Sono compresi: i raccordi a tre pezzi, oppure controflange con guarnizioni, i bulloni, la prova di tenuta idraulica, connessione con qualsiasi tipo di tubazione e/o apparecchiatura, i collegamenti elettrici di alimentazione e segnale, i collegamenti equipotenziali, materiale d'uso e consumo, la taratura della pompa alle caratteristiche dell'impianto e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Tipo DAB EVOPLUS 60-180XM o eq.
Pompa singola per acqua calda sanitaria. Q0.20mc/h H0.87m DN15. Tipo DAB EVOSTA 2 11/85 R o eq. Fornitura e posa in opera di Pompa singola con corpo pompa in ottone con filettatura interna R DN15. Motore sincrono autoprotetto, con rotore sferico.
Dati tecnici:
- Campo di temperatura del liquido: +2°C a +75°C;
- Massima pressione di esercizio: 10bar;
- Grado di protezione circolatore: IP42;
- Tensione di serie: monofase 115-240V 50/60Hz;
- Portata e Prevalenza: Q0.10mc/h P1.00m - Q0.20mc/h P0.87m - Q0.30mc/h P0.73m - Q0.4mc/h P0.58m. Compreso di orologio programmatore orario-settimanale.
Sono compresi: i raccordi a tre pezzi, oppure controflange con guarnizioni, i bulloni, la prova di tenuta idraulica, connessione con qualsiasi tipo di tubazione e/o apparecchiatura, i collegamenti elettrici di alimentazione e segnale, i collegamenti equipotenziali, materiale d'uso e consumo, la taratura della pompa alle caratteristiche dell'impianto e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Tipo DAB EVOSTA 2 11/85 R o eq.
Valvola di sicurezza a membrana, di t ... 8 bar. Diametro nominale = 15 (1/2").
Valvola di sicurezza a membrana, di tipo ordinario. Tarature standard: 1 - 1,5 - 2 - 2,5 - 3 - 6 - 7 - 8 bar. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale = 15 (1/2").
Manometro con attacco radiale da 3/8", D = mm 80, complet ... ,0 - 16,0 bar. Manometro con rubinetto di intercettazione.
Manometro con attacco radiale da 3/8", D = mm 80, completo di riferimento pressione max a norme ISPESL. Scale disponibili: 1,6 - 2,5 - 4,0 - 6,0 - 10,0 - 16,0 bar. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Manometro con rubinetto di intercettazione.
Termometro bimetallico a quadrante circolare diametro mm 80, 0/+120° C.
Fornitura e posa in opera di termometro bimetallico a quadrante circolare diametro mm 80, costituito da cassa e calotta in acciaio inox, frontale trasparente in vetro, quadrante in alluminio bianco con graduazioni in nero,
precisione classe 1,6 e gambo in ottone nichelato completo di pozzetto. Attacco radiale o posteriore, idoneo per tubazioni d'acqua o canalizzazioni d'aria. Termometro con gambo da 50 mm, 0/+120° C.
Sistema per Riscaldamento e A.C.S da 14kW. Tipo DAIKIN SB.EKHBRD014Y/014Y o eq.
Fornitura e posa in opera di sistema combinato per riscaldamento ed acqua calda sanitaria in alta temperatura, a pompa di calore aria-acqua, così di seguito composto:
1) Unità motocondensante esterna per sistema per il riscaldamento flessibile per applicazioni ad alta temperatura fino a 80°C senza riscaldatore elettrico, controllata da inverter e con refrigerante R410a. L’unità esterna adotta un riscaldatore della piastra di fondo, e il funzionamento è garantito fino a -20°C. L’unità dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- in regime di riscaldamento capacità pari a 14 kW, potenza assorbita pari a 4,66 kW alle seguenti condizioni: temperatura dell’acqua in uscita pari a 65°C, temperatura dell’acqua in entrata pari a 55°C, temperatura dell’ambiente esterno pari a 7°C.
- Struttura autoportante in acciaio, dotata di pannelli amovibili, con trattamento di galvanizzazione ad alta resistenza alla corrosione, griglie di protezione sulla aspirazione ed espulsione dell’aria di condensazione a profilo aerodinamico ottimizzato avente le dimensioni pari a 1345x900x320 mm (altezza x larghezza x profondità) con peso massimo 120 kg. Non necessita di basamenti particolari per l’installazione.
- Batteria di scambio: scambiatore di calore di lunghezza pari a 857 mm, costituito da due file di tubi alettati con
10 passaggi e passaggio fra le alette 2 mm. Tubo di tipo Hi-XSS con alette con deflettore a cialda non simmetrico.
- Ventilatori: n.2, di tipo elicoidale, con direzione di mandata orizzontale. Griglia di protezione antiturbolenza posta sulla mandata dell’aria e azionati da motore elettrico a corrente continua Brushless direttamente accoppiato di potenza pari a 70 W.
- Compressore ermetico a spirale orbitante di tipo scroll. Presenza di una resistenza elettrica di riscaldamento del carter di potenza pari a 33 W. Controllo della capacità tramite inverter.
- Campo di funzionamento: in riscaldamento: da -20°CBU a 20°CBU.
- Livello di potenza sonora: non superiore a 69 dB(A) in riscaldamento.
- Livello di pressione sonora: non superiore a 53 dB(A) in riscaldamento.
- Circuito frigorifero: ad R-410Acon controllo del refrigerante tramite valvola ad espansione di tipo elettronico. Olio sintetico FVC68D. Carica di refrigerante non superiore a 4,5 kg.
- Attacchi delle tubazioni: collegamenti a cartella; diametro della tubazione del liquido 9,52 mm e del gas 15,9 mm.
- Dispositivi di sicurezza e controllo: sbrinamento tramite inversione di ciclo con controllo tramite sensore di temperatura sulla batteria di scambio. Presenza di: pressostato di alta (HPS), protezione da sovraccarico dell’azionamento del ventilatore, protezione sovraccarico inverter, fusibile di scheda.
- Alimentazione: trifase a 50 Hz, 380-415 V.
- Limiti sulle lunghezze delle tubazioni: lunghezza massima tra l’unità esterna e l’interna: 50 m (lunghezza massima equivalente 63 m); lunghezza minima tra l’unità esterna e l’interna: 3 m; dislivello massimo tra unità esterna e unità interna: 30 m.
Unità esterna marca Daikin ERRQ014AY1 da 14kW in alta temperatura o eq.
2) Unità interna non reversibile per sistema in alta temperatura, per applicazioni fino a 80°C senza riscaldatore elettrico. L’unità dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- copertura: con piastre di lamiera rivestita, colore grigio metallizzato, lavabile. Guarnizione in EPS + cartone + MDF + legno + metallo. Dimensioni 705x600x695 mm (altezza x larghezza x profondità) con peso massimo totale di 148 kg.
- Pompa: con motore a corrente continua, controllato ad Inverter. Prevalenza nominale in riscaldamento: 85 kPa.
- Vaso di espansione: di volume pari a 12 l, massima pressione pari a 3 bar, pressione di precarica pari a 1 bar.
- Compressore di tipo scroll ermetico, ad avviamento di tipo diretto.
- Campo di funzionamento in riscaldamento e produzione ACS : ambiente esterno da -20°CBU a 20°CBU / lato acqua: da 25°C a 80°C.
- Scambiatori di calore: lato refrigerante scambiatore di calore costituito da 60 piastre in acciaio AISI 316; isolante tipo feltro termico. Lato acqua scambiatore di calore costituito da 50 piastre saldobrasate in acciaio AISI 316; isolante tipo feltro; contenuto d’acqua pari a 2,50 l; portata massima 20,1 l/min.
- Livello di pressione sonora: non superiore a 45 dB(A). Può venire ridotto in modalità notturna ad un massimo di 43 dB(A).
- Circuito frigorifero: caricato con 3,2 kg di R-134A.
- Dimensioni: diametro lato gas: 15,9 mm ; diametro lato liquido: 9,52 mm. Pressione di progetto lato alta pressione: 38 bar.
- Circuito idraulico: diametro degli attacchi per le tubazioni pari a G 1” (femmina), tubazioni con diametro 1 “, valvola di sicurezza tarata a 3 bar. Presenza di manometro, valvola di scarico/riempimento, valvola di intercettazione, valvola di spurgo aria, filtro in ottone con fori di diametro 1 mm.
- Olio lubrificante FVC68D in quantità pari a 1,5 l.
- Alimentazione: trifase a 50 Hz, 380-415 V.
olio lubrificante FVC68D in quantità pari a 1.5 litri circa e infine alimentazione elettrica trifase a 50 Hz con 315-480 V.
Unità interna marca Daikin EKHBRD014ADY17 da 14kW in alta temperatura o eq.
Sono comprese nel prezzo la scheda di comunicazione ModBus RTD-W o eq, la fornitura il trasporto e la posa in opera a regola d'arte del sistema, la fornitura e posa in opera dell'interfaccia utente, il collaudo e la messa in funzione, il supporto di ripartizione dei carichi in acciaio oppure nel caso di installazione a parete adeguate mensole di supporto, i supporti anti- vibranti, il noleggio della gru, la carica di gas refrigerante, i collegamenti elettrici di potenza e regolazione ed equipotenziali, collegamento dall'unità esterna all'unità interna mediante fornitura e posa in opera di tubi in rame per gas frigorifero con relativi isolamenti termici e adeguatamente protetti dagli agenti atmosferici nei passaggi esterni con rivestimento in alluminio, sezionatore magnetotermico per l'unità esterna con relativo quadro IP55, il manuale di istruzioni, morsetti, fusibili, viti, pezzi speciali, tutta la ferramenta occorrente, i tubi di collegamento, il tampone sigillante, la messa in funzione, la taratura degli organi di sicurezza e regolazione, il collaudo per la validazione della garanzia, la compilazione del libretto d'impianto secondo il D.P.R. n.74/2013 e del libretto F-gas quando richiesto dalla norma e ogni altro onere per dare il lavoro perfettamente funzionante e a regola d'arte.
Sistema combinato per la produzione di riscaldamento e acqua calda sanitaria in alta temperatura formato da unità esterna ed unità interna tipo Daikin SB.EKHBRD014Y/014Y o equivalente.
Sistema per Riscaldamento da 11kW. Tipo DAIKIN SB.EKHBRD011Y/011Y o eq.
Fornitura e posa in opera di sistema combinato per riscaldamento ed acqua calda sanitaria in alta temperatura, a pompa di calore aria-acqua, così di seguito composto:
1) Unità motocondensante esterna per sistema per il riscaldamento flessibile per applicazioni ad alta temperatura fino a 80°C senza riscaldatore elettrico, controllata da inverter e con refrigerante R410a. L’unità esterna adotta un riscaldatore della piastra di fondo, e il funzionamento è garantito fino a -20°C. L’unità dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- in regime di riscaldamento capacità pari a 11 kW, potenza assorbita pari a 3,57 kW alle seguenti condizioni: temperatura dell’acqua in uscita pari a 65°C, temperatura dell’acqua in entrata pari a 55°C, temperatura dell’ambiente esterno pari a 7°C.
- Struttura autoportante in acciaio, dotata di pannelli amovibili, con trattamento di galvanizzazione ad alta resistenza alla corrosione, griglie di protezione sulla aspirazione ed espulsione dell’aria di condensazione a profilo aerodinamico ottimizzato avente le dimensioni pari a 1345x900x320 mm (altezza x larghezza x profondità) con peso massimo 120 kg. Non necessita di basamenti particolari per l’installazione.
- Batteria di scambio: scambiatore di calore di lunghezza pari a 857 mm, costituito da due file di tubi alettati con
10 passaggi e passaggio fra le alette 2 mm. Tubo di tipo Hi-XSS con alette con deflettore a cialda non simmetrico.
- Ventilatori: n.2, di tipo elicoidale, con direzione di mandata orizzontale. Griglia di protezione antiturbolenza posta sulla mandata dell’aria e azionati da motore elettrico a corrente continua Brushless direttamente accoppiato di potenza pari a 70 W.
- Compressore ermetico a spirale orbitante di tipo scroll. Presenza di una resistenza elettrica di riscaldamento del carter di potenza pari a 33 W. Controllo della capacità tramite inverter.
- Campo di funzionamento: in riscaldamento: da -20°CBU a 20°CBU.
- Livello di potenza sonora: non superiore a 68 dB(A) in riscaldamento.
- Livello di pressione sonora: non superiore a 52 dB(A) in riscaldamento.
- Circuito frigorifero: ad R-410Acon controllo del refrigerante tramite valvola ad espansione di tipo elettronico. Olio sintetico FVC68D. Carica di refrigerante non superiore a 4,5 kg.
- Attacchi delle tubazioni: collegamenti a cartella; diametro della tubazione del liquido 9,52 mm e del gas 15,9 mm.
- Dispositivi di sicurezza e controllo: sbrinamento tramite inversione di ciclo con controllo tramite sensore di temperatura sulla batteria di scambio. Presenza di: pressostato di alta (HPS), protezione da sovraccarico dell’azionamento del ventilatore, protezione sovraccarico inverter, fusibile di scheda.
- Alimentazione: trifase a 50 Hz, 380-415 V.
- Limiti sulle lunghezze delle tubazioni: lunghezza massima tra l’unità esterna e l’interna: 50 m (lunghezza massima equivalente 63 m); lunghezza minima tra l’unità esterna e l’interna: 3 m; dislivello massimo tra unità esterna e unità interna: 30 m.
Unità esterna marca Daikin ERRQ011AY1 da 11kW in alta temperatura o eq.
2) Unità interna non reversibile per sistema in alta temperatura, per applicazioni fino a 80°C senza riscaldatore elettrico. L’unità dovrà avere le seguenti caratteristiche:
- copertura: con piastre di lamiera rivestita, colore grigio metallizzato, lavabile. Guarnizione in EPS + cartone +
MDF + legno + metallo. Dimensioni 705x600x695 mm (altezza x larghezza x profondità) con peso massimo totale di 148 kg.
- Pompa: con motore a corrente continua, controllato ad Inverter. Prevalenza nominale in riscaldamento: 88 kPa.
- Vaso di espansione: di volume pari a 12 l, massima pressione pari a 3 bar, pressione di precarica pari a 1 bar.
- Compressore di tipo scroll ermetico, ad avviamento di tipo diretto.
- Campo di funzionamento in riscaldamento e produzione ACS : ambiente esterno da -20°CBU a 20°CBU / lato acqua: da 25°C a 80°C.
- Scambiatori di calore: lato refrigerante scambiatore di calore costituito da 60 piastre in acciaio AISI 316; isolante tipo feltro termico. Lato acqua scambiatore di calore costituito da 50 piastre saldobrasate in acciaio AISI 316; isolante tipo feltro; contenuto d’acqua pari a 2,50 l; portata massima 15,8 l/min.
- Livello di pressione sonora: non superiore a 43 dB(A). Può venire ridotto in modalità notturna ad un massimo di 40 dB(A).
- Circuito frigorifero: caricato con 3,2 kg di R-134A.
- Dimensioni: diametro lato gas: 15,9 mm ; diametro lato liquido: 9,52 mm. Pressione di progetto lato alta pressione: 38 bar.
- Circuito idraulico: diametro degli attacchi per le tubazioni pari a G 1” (femmina), tubazioni con diametro 1 “, valvola di sicurezza tarata a 3 bar. Presenza di manometro, valvola di scarico/riempimento, valvola di intercettazione, valvola di spurgo aria, filtro in ottone con fori di diametro 1 mm.
- Olio lubrificante FVC68D in quantità pari a 1,5 l.
- Alimentazione: trifase a 50 Hz, 380-415 V.
olio lubrificante FVC68D in quantità pari a 1.5 litri circa e infine alimentazione elettrica trifase a 50 Hz con 315-480 V.
Unità interna marca Daikin EKHBRD011ADY17 da 11kW in alta temperatura o eq.
Sono comprese nel prezzo la scheda di comunicazione ModBus RTD-W o eq, la fornitura il trasporto e la posa in opera a regola d'arte del sistema, la fornitura e posa in opera dell'interfaccia utente, il collaudo e la messa in funzione, il supporto di ripartizione dei carichi in acciaio oppure nel caso di installazione a parete adeguate mensole di supporto, i supporti anti- vibranti, il noleggio della gru, la carica di gas refrigerante, i collegamenti elettrici di potenza e regolazione ed equipotenziali, collegamento dall'unità esterna all'unità interna mediante fornitura e posa in opera di tubi in rame per gas frigorifero con relativi isolamenti termici e adeguatamente protetti dagli agenti atmosferici nei passaggi esterni con rivestimento in alluminio, sezionatore magnetotermico per l'unità esterna con relativo quadro IP55, il manuale di istruzioni, morsetti, fusibili, viti, pezzi speciali, tutta la ferramenta occorrente, i tubi di collegamento, il tampone sigillante, la messa in funzione, la taratura degli organi di sicurezza e regolazione, il collaudo per la validazione della garanzia, la compilazione del libretto d'impianto secondo il D.P.R. n.74/2013 e del libretto F-gas quando richiesto dalla norma e ogni altro onere per dare il lavoro perfettamente funzionante e a regola d'arte.
Sistema combinato per la produzione di riscaldamento e acqua calda sanitaria in alta temperatura formato da unità esterna ed unità interna tipo Daikin SB.EKHBRD011Y/011Y o equivalente.
Accumulatore d'energia da 500 litri. Tipo DAIKIN HybridCube HYC 544/32/0 o eq.
Fornitura e posa di Accumulatore d'energia in materiale sintetico con separazione fra acqua di accumulo e acqua sanitaria. Sistema a vaso aperto per collegamento con pannelli solari termici a svuotamento. Scambiatore a serpentino in acciaio INOX per la produzione di acqua calda sanitaria in maniera istantanea. Scambiatore a serpentino in acciaio INOX per integrazione solare al riscaldamento. Scambiatore a serpentino in acciaio INOX per il reintegro di potenza mediante fonte esterna. Pozzetto porta sonde di regolazione. Contenuto totale acqua di accumulo: 500 lt. Peso totale pieno: 593Kg. Peso vuoto: 93 Kg. Dimensioni (larghezza x profondità x altezza): cm. 79x79x164. Temperatura max consentita per l’accumulo: 85°C. Dispersioni con accumulo a 60°C: 1,4 kWh/24h. Pressione massima di esercizio serpentini: 10 bar.
Dati scambiatore a serpentino acqua calda sanitaria:
- Contenuto acqua: 29 lt.
- Superficie di scambio: 6 mq
- Capacità di scambio: 2900 W/K
Dati scambiatore a serpentino di integrazione al riscaldamento:
- Contenuto acqua: 2,3 lt.
- Superficie di scambio 0,5 mq
- Capacità di scambio: 280 W/K
Dati scambiatore a serpentino di reintegro di potenza:
- Contenuto acqua: 18,5 lt.
- Superficie di scambio 3,8 mq
- Capacità di scambio: 1800 W/K
E' compresa l'Unità di commutazione E-Pac HT per il collegamento all'accumulatore di energia HybridCube da 500 l. Comprende valvola selettrice a tre vie, cavo di collegamento e sonda bollitore. Tipo DAIKIN EKEPHT5H o eq.
Comprensivo di resistenza elettrica da 1kW, valvola di troppo pieno con relativo sifone di scarico, materiale di consumo, viti, pezzi speciali, il materiale di tenuta, i collegamenti elettrici, i collegamenti idraulici, la prova di tenuta idraulica e quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Accumulatore d'energia da 500 litri. Tipo DAIKIN HybridCube HYC 544/32/0 o eq.
Termoaccumulo Puffer per acqua di riscaldamento da 1000 litri. 8 attacchi primario, 2 attacchi secondario
Fornitura e posa in opera di termoaccumulo puffer da 1000 litri, per impianti di riscaldamento, con coibentazione morbida smontabile, 8 attacchi primario e 2 attacchi secondario.
Caratteristiche tecniche principali:
- Materiale: acciaio al carbonio
- Trattamento interno: grezzo
- Trattamento esterno: verniciato
- Coibentazione: fibra di poliestere ad elevato isolamento termico e classe di resistenza al fuoco B-s2d0, 100 mm
Dati tecnici:
- Capacità: 1000 L
- Disposizione: verticale
- Diametro esterno con isolante: 1010 mm
- Altezza totale: 2130 mm
- Pmax 3 bar, Tmax: 99°C
- 8 attacchi sul circuito primario da 1 1/4";
- 2 attacchi sul circuito secondario da 2";
- 1 attacco per valvola di sfogo aria sulla parte superiore dell'accumulo;
- 2 attacchi per sonde ad immersione.
Comprensivo di materiale di consumo, kit di collegamento, tappi, viti, pezzi speciali, il materiale di tenuta, i collegamenti elettrici, i collegamenti idraulici, la prova di tenuta idraulica e quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Riduttore di pressione del tipo a mem ... inale: DN (mm). DN 32 (1"1/4) Q = 4,3.
Riduttore di pressione del tipo a membrana con sede unica equilibrata, idoneo per acqua, aria e gas neutri fino a 80° C, corpo e calotta in ottone OT 58, filtro in lamiera inox, sede ed otturatore in resina, gruppo filtro - regolatore facilmente intercambiabile, attacchi filettati, pressione max a monte 25 bar, pressione in uscita regolabile da 1,5 a 6 bar, completo di raccordi a bocchettone. Portata nominale di acqua con velocita' del fluido non superiore a m/s 1,5: Q (mc/h).E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale: DN (mm). DN 32 (1"1/4) Q = 4,3.
Filtro a Y. Diametro nominale 32 (1"1/4), PN = 20.
Raccoglitore di impurita' con filtro a Y ispezionabile, attacchi filettati, corpo e filtro in bronzo idoneo per liquidi e gas fino a +100° C con 20 bar e fino a +180° C con 9 bar. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 32 (1"1/4), PN = 20.
Filtro a Y. Diametro nominale 50 (2"), PN = 20.
Raccoglitore di impurita' con filtro a Y ispezionabile, attacchi filettati, corpo e filtro in bronzo idoneo per liquidi e gas fino a +100° C con 20 bar e fino a +180° C con 9 bar. E' compreso inoltre quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Diametro nominale 50 (2"), PN = 20.
Sonda di temperatura da esterno. Schneider Electric STO100 o eq.
Fornitura e posa in opera di sonda di temperatura da esterno, tipo Schneider Electric STO100 o eq., per installazione esterna a muro, NTC 1.8K, grado di protezione IP55.
Completa di conduttura di alimentazione costituita da cavo unipolare o multipolare di segnale tipo twistato, dotato di schermatura in nastro di rame stagnato, isolante in mescola di PVC NPI, tensione nominale Uo/U 0,3/0,3 kV, sezione non inferiore a 0,35mmq senza giunzioni intermedie dalla sonda al quadro elettrico della centrale termica, tubo protettivo e quota parte tubo protettivo descritto precedentemente. Sono inoltre compresi tutti i materiali ed apparecchiature necessari, ogni e qualsiasi onere per assistenza muraria, collegamenti elettrici, ogni e qualsiasi onere per dare la sonda in opera a regola d'arte e perfettamente funzionante.
Tipo Schneider Electric STO100 o eq.
Sonda di temperatura ad immersione compresa di pozzetto in ottone. Schneider Electric STP100-100 + STP100-ot o eq.
Fornitura e posa in opera di sonda di temperatura ad immersione, tipo Schneider Electric STP100-100 o eq., con guaina separata NTC, 1.8K, pressacavo 100mm, per regolazione e controllo degli impianti. Compresa di pozzetto in ottone, tipo Schneider Electric STP100-ot o eq., per il rilevamento della temperatura del fluido circolante nelle tubazioni.
Completa di conduttura di alimentazione costituita da cavo unipolare o multipolare di segnale tipo twistato, dotato di schermatura in nastro di rame stagnato, isolante in mescola di PVC NPI, tensione nominale Uo/U 0,3/0,3 kV, sezione non inferiore a 0,35mmq senza giunzioni intermedie dalla sonda al quadro elettrico della centrale termica, tubo protettivo e quota parte tubo protettivo descritto precedentemente. Sono inoltre compresi
tutti i materiali ed apparecchiature necessari, ogni e qualsiasi onere per assistenza muraria, collegamenti elettrici, ogni e qualsiasi onere per dare la sonda in opera a regola d'arte e perfettamente funzionante.
Tipo Schneider Electric STP100-100 + STP100-ot o eq.
Sonda di temperatura ad immersione. Schneider Electric STX120-200 o eq.
Fornitura e posa in opera di sonda di temperatura ad immersione, tipo Schneider Electric STX120-200 o eq., con guaina separata NTC, 1.8K, cavo 2m, per regolazione e controllo degli impianti.
Completa di conduttura di alimentazione costituita da cavo unipolare o multipolare di segnale tipo twistato, dotato di schermatura in nastro di rame stagnato, isolante in mescola di PVC NPI, tensione nominale Uo/U 0,3/0,3 kV, sezione non inferiore a 0,35mmq senza giunzioni intermedie dalla sonda al quadro elettrico della centrale termica, tubo protettivo e quota parte tubo protettivo descritto precedentemente. Sono inoltre compresi tutti i materiali ed apparecchiature necessari, ogni e qualsiasi onere per assistenza muraria, collegamenti elettrici, ogni e qualsiasi onere per dare la sonda in opera a regola d'arte e perfettamente funzionante.
Tipo Schneider Electric STX120-200 o eq.
Sistema di trattamento acqua tipo Cillit o eq.
Fornitura e posa in opera di sistema di trattamento acqua tipo Cillit o eq., a servizio della Centrale Termica, composto da:
> N.1 Filtro dissabbiatore di sicurezza autopulente, tipo Cillit Multipur Bio M DN32 HY o eq., atto per eliminare dall'acqua sabbia e corpi estranei fino ad una granulometria di 90 µm, al fine di prevenire corrosioni puntiformi e danni alle tubazioni, alle apparecchiature ed al valvolame, corredato di gabbia metallica argentata ad effetto batteriostatico (evita la proliferazione batterica dopo lunghe pause). Filtro idoneo per filtrazione dell'acqua ad uso potabile, ad uso tecnologico e di processo. Dotato di raccordo in bronzo di collegamento rapido, ruotabile di 360°. Apparecchio realizzato con materiali rispondenti al D.M. 174/04 e in conformità al
D.M. Salute 25/2012, idonei per acque destinate al consumo umano. Dati tecnici:
- Raccordi: DN32
- Portata: 5,0 mc/h
- Capacità filtrante: 90-110 µm
- Pressione di esercizio min/max: 2-16 bar
- Temperatura min/max acqua: 5-30 °C
- Temperatura min/max ambiente: 5-40 °C
> N.1 Gruppo di collegamento per addolcitori, tipo Cillit CB-Multiblock X DN25 o eq, con integrato sistema by-pass, valvola di ritegno, valvola di disaerazione, prelievo campioni e/o punto iniezione per pompe dosatrici. Compresi coduli, mezzi bocchettoni e relative guarnizioni. Apparecchio realizzato con materiali rispondenti al
D.M. 174/04 e in conformità al D.M. Salute 25/2012, idonei per acque destinate al consumo umano.
> N.1 Stazione di dosaggio proporzionale, tipo Cillit KWZ-N DN25 o eq, di condizionanti liquidi completa di contatore lancia impulsi, pompa dosatrice, sonda di aspirazione con interruttore di livello, tubazioni di aspirazione e mandata, iniettore e staffa in acciaio inossidabile universale per supporto pompa. Apparecchio realizzato con materiali rispondenti al D.M. 174/04 e in conformità al D.M. Salute 25/2012, idonei per acque destinate al consumo umano.
Compresa pompa dosatrice Cillit-DP 2.10 Inex 2 litri 10 bar o eq., contatore ad impulsi M 1" U o eq., Iniettore standard, prodotto Cillit Impulsan Special o eq., crepine di aspirazione con sonda di minimo livello, contenitore antisversamento Mini Sicurtank 20 o eq., staffa di montaggio pompa dosatrice, 4 viti sintetiche M 5 x 20 plastica, 4 dadi M5 plastica, 4 viti 19 x 4,2 taglio croce fissaggio staffa Sicurtank, imballo e preassemblaggio.
Dati tecnici:
- Portata max. contatore: 6,3 mc/h
- Pressione max contatore: 16 bar
- Portata pompa dosatrice: 2 l/h
- Pressione xxx xxxxx dosatrice: 10 bar
- Potenza assorbita: 25 W
- Collegamenti elettrici: 230 V 50/60 Hz monofase
- Protezione: IP64
- Temperatura min./max. acqua: 5-30 °C Temperatura min./max. ambiente: 5-40 °C
> N.1 Trattamento di sanitizzazione in continuo antilegionella pneumophila su acqua calda sanitaria, tipo Cillit Allsil Super 5 ag e KX 4 o eq., composto da iniettore standard, entralina elettronica ricevitrice di impulsi, kit per dosaggio con vaschetta contenitore di sicurezza antisversamento, lancia per taniche, tanica, corredo di analisi, staffa per montaggio pompa, pompa dosatrice BWT-KE 4.7 DIS o eq. a funzionamento elettronico.
> N.1 Filtro defangatore chiarificatore, Cillit Thermocyclon 12-N o eq., con letto filtrante multistrato lavabile in controcorrente, per trattenere scaglie metalliche, depositi e fanghiglia circolanti negli impianti di riscaldamento ad acqua calda. Consente immissione dei condizionanti protettivi e risananti prescritti dai DPR 412/93 e 59/09 sul rendimento energetico in edilizia.
Dati tecnici:
- Raccordi in - out: DN15
- Portata filtrazione: 0,35 mc/h
- Temperatura max acqua: 80 °C
- Temperatura min/max ambiente: 5-40 °C
- Pressione di esercizio max: 5 bar
- Pressione min. controlavaggio: 2 bar
- Portata min. controlavaggio: 1,0 mc/h
Si sottolinea che nell'uso, nella manipolazione e nell'installazione dei componenti dovranno essere scrupolosamente osservate le indicazioni date dalla casa produttrice a mezzo di apposite schede.
Il tutto comprensivo di materiale di consumo, mensole, viti, pezzi speciali, il materiale di tenuta, i collegamenti elettrici di potenza e regolazione, i collegamenti equipotenziali, la prova di tenuta idraulica, la messa in funzione, la taratura degli organi di sicurezza e regolazione e quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Opere di smantellamento impianti centrale termica
Opere per lo smantellamento e smaltimento di tutti gli impianti (meccanici ed elettrici) presenti nella Centrale Termica (interno ed esterno), costituiti da tubazioni per la distribuzione idrotermica, tubazioni per la distribuzione del gas combustibile, canale da fumo, canna fumaria, apparecchiature esistenti quali generatore di calore e relativi accessori, valvolame vario, pompe di circolazione, circuito anticondensa con relative apparecchiature, vasi di espansione, termometri, apparecchiatura di sicurezza, gruppi di riempimento, isolante termico e anticondensa, eventuali basamenti in cls o altro materiale, distribuzione elettrica, apparecchiatura elettrica (incluso il quadro centrale termica), chiusura della tubazione del gas mediante apposito tappo, il tutto secondo indicazioni delle tavole grafiche, dei documenti contrattuali o in loco della D.L..
Compreso l'utilizzo di attrezzature normali e speciali che si rendessero necessarie, il nolo della gru/piattaforma per lo spostamento entro l'ambito di cantiere delle apparecchiature, allontanamento del materiale dal contiere e consegna alla pubblica discarica (inclusi oneri di trasporto e discarica) od in altro luogo indicato dalla D.L., recupero di materiale funzionante, ove previsto dal progetto o richiesto dalla D.L..
Lavori vari da eseguire in centrale termica
Lavori particolari e vari da eseguire nella centrale termica:
> Fornitura ed immissione di prodotto risanante ad azione bilanciata atto al ripristino della normale circolazione asportando incrostazioni e depositi di corrosione da impianti di riscaldamento (CILLIT HS 23 RS PLUS o equivalente);
> Attivazione della circolazione dell'acqua per circa 2 (due) settimane. Al termine dell'operazione, la Ditta dovrà provvedere allo smaltimento del contenuto dell'impianto a mezzo ditta autorizzata allo smaltimento, nel rispetto delle vigenti norme antinquinanti sugli scarichi;
> Risciacquo degli impianti con l'immissione di nuova acqua sino al riempimento, circolazione della stessa per circa 8 (otto) ore, nuovo svuotamento del tutto con le modalità sopra descritte. Si precisa che una ulteriore operazione di risciacquo, con le stesse modalità della precedente, potrà essere richiesta dalla D.L. in caso di insufficente trasparenza dell'acqua;
> Immissione di nuova acqua, dopo l'installazione della nuova componentistica, sino al riempimento dell'impianto e circolazione della stessa per ulteriori 2 (due) giorni. Nuovo svuotamento del tutto con le modalità sopra descritte;
> Riempimento finale e fornitura ed immissione, dopo il lavaggio sopra indicato, di prodotto avente inibitori di corrosione, agenti anticrostanti e risanante per protezione del circuito di riscaldamento (CILLIT HS COMBI o equivalente). Analisi della concentrazione residua di prodotto. Si precisa che una uteriore operazione di risciacquo, con le stesse modalità della precedente, potrà essere richiesta dalla D.L. in caso di insufficente trasparenza dell'acqua;
Si sottolinea che nell'uso e nella manipolazione del liquido dovranno essere scrupolosamente osservate le indicazioni di sicurezza date dalla casa produttrice il liquido stesso a mezzo apposite schede.
> Adeguamento dei circuiti esistenti di mandata e ritorno presenti sul collettore di distribuzione al fine di permettere la corretta installazione dei nuovi componenti dell'impianto termico (pompe, valvole, pozzetti e termometri);
> Rifacimento di tutto il rivestimento termico anticondensa e protettivo di tutta la centrale termica eseguito con fasciatura anticondensa e coppelle in fibra di lana di vetro con taglio longitudinale, spessori in ottemperanza all'allegato B del D.P.R. 412/93 coefficente "1" regolamento della Legge 10/91, conduttività termica pari a 0,033 W/mK a 40 °C, comportamento al fuoco conforme alla classe "0" comprovato da idonee certificazioni, fissate al tubo con fascette metalliche, complete di pezzi speciali per curve, tee, riduzioni; la coibentazione deve
comprendere tutti i corpi valvola, collettori, elettropompe e tutte le parti esistenti prive di isolante ecc. nulla escluso.
> Chiusura del foro della canna fumaria presente a soffitto mediante inserimento di apposito cappello in lamiera rialzato dal filo calpestabile della copertura, di adeguata dimensione trattato contro le intemperie;
> Tinteggiatura a tempera, in tinta unica chiara, su intonaco civile, a calce, o a gesso, eseguita a qualsiasi altezza, su pareti e soffitti interni, volte etc. Preparazione accurata del supporto mediante spazzolatura con raschietto e spazzola di saggina, per eliminare corpi estranei quali grumi, scabrosità, bolle, alveoli, difetti di vibrazione, con stuccatura di crepe e cavillature, per ottenere omogeneita' e continuita' delle superfici da imbiancare e tinteggiare. Imprimitura ad uno strato di isolante a base di resine acriliche all'acqua data a pennello. Ciclo di pittura costituito da strato di fondo e strato di finitura con pittura a tempera, dati a pennello od a rullo. Sono compresi: le scale; i cavalletti; i ponteggi provvisori interni ove occorrenti; la pulitura degli ambienti ad opera ultimata. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare l'opera finita. A due strati del tipo liscio di cui il primo di fondo dato a pennello ed il secondo di finitura dato a rullo; su pareti e soffitti intonacati a civile. Superficie interessata 80mq.
Sono compresi: le opere murarie, elettriche e idrauliche, svuotamento dell'impianto, l'adeguamento dei circuiti esistenti, tutti i materiali necessari a quanto sopra indicato, il calo a terra dei materiali, il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e delle parti non più riutilizzabili, gli oneri di discarica ed ogni altro onere non specificato, la messa in funzione una volta modificata e adattata alle tubazioni esistenti, la taratura degli organi di sicurezza. E' inoltre compreso il rifacimento di parte delle tubazioni di distribuzione per riscaldamento e acqua sanitaria con materiale adatto allo scopo. E' inoltre compreso ogni onere per scale, accessori, targhette indicatrici ed ogni altro onere ed accessorio per dare l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
OPERE ELETTRICHE
Controllore logico e webserver. Schneider Electric SpaceLynk LSS100200 o eq..
Fornitura e posa in opera di CONTROLLORE LOGICO e WEBSERVER per la visualizzazione ed il controllo tramite smartphone, tablet e computer di tutte le funzionalità all’interno di un edificio, tipo Schneider Electric SpaceLYnk LSS100200 o eq., per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche:
- Installabile su guida DIN (3 moduli = 54mm);
- Alimentazione 24Vcc. 2W;
- Connessioni RS232, RS485, Ethernet RJ45, USB 2.0 con capacità di gestione di un modem USB 3G UMTS.
Il dispositivo ha la funzionalità di KNX/IP Router e di modulo logico avanzato, con funzionalità standard preconfigurate e possibilità di fare logiche avanzate con script LUA.
Integra i protocolli di comunicazione:
- KNX (standard EN50090 e ISO / IEC 14543);
- Modbus RS485 o IP (max 31 indirizzi Modbus);
- BACnet IP (max 500 punti BACnet).
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX ModBus BACnet, i collegamenti con la rete dati compresa la fornitura e posa del cavo UTP dall'utilizzatore alla presa dati, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Contatore di energia con comunicazione ModBus. Schneider Electric iEM3255 A9MEM3255 o eq.. Fornitura e posa in opera di CONTATORE DI ENERGIA iEM3255 con comunicazione ModBus per la misurazione di potenza attiva e reattiva, energia attiva e reattiva, tensione e corrente, tipo Schneider Electric iEM3255 A9MEM3255 o eq., per impianto domotico ed elettrico, avente le seguenti caratteristiche:
- Installabile su guida DIN;
- Numero di poli 3P, 1P+N, 3P+N;
- Corrente nominale 5A-1A;
- Tensione nominale 100-277V e 173-480V;
- Frequenza 50-60Hz;
- Protocollo porta di comunicazione ModBus.
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale ModBus, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Gateway KNX-DALI. Schneider Electric MTN6725-0001 o eq..
Fornitura e posa in opera di GATEWAY KNX-DALI per il collegamento del protocollo KNX con i dispositivi elettronici dotati di interfaccia DALI, tipo Schneider Electric MTN6725-0001 o eq., per impianto domotico,
avente le seguenti caratteristiche:
- Comando e regolazione di un massimo di 64 reattori divisi in 16 gruppi ed il controllo di 16 scenari. I 64 reattori possono essere gestiti singolarmante o a gruppi;
- Tensione di alimentazione 110-240V CA;
- Uscite DALI D+ e D- in linea con specifica DALI 16-18V CC 250mA a prova di cortocircuito;
- Connessioni KNX, RJ45 e DALI;
- Grado di protezione IP20
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX Dali, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Attuatore per sistemi di riscaldamento. Schneider Electric MTN6730-0001 o eq..
Fornitura e posa in opera di ATTUATORE per SISTEMI di RISCALDAMENTO composti da VALVOLE TERMOELETTRICHE, tipo Schneider Electric MTN6730-0001 o eq., per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche:
- Tensione nominale: 110-230V AC 50-60Hz;
- Uscite: 6 elettroniche 24-230V AC;
- Numero di comandi valvola: 4 max per uscita 230V, 2 max per uscita 24V
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con la linea di segnale KNX, la fornitura e posa della linea di segnale/alimentazione delle valvole con attuatore e l'attestazione delle linee, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Rilevatore di presenza con controllo luminosità. Schneider Electric MTN630919 o eq..
Fornitura e posa in opera di RILEVATORE di PRESENZA per interni con angolo di rilevamento a 360° con controllo costante della luminosità, tipo Schneider Electric MTN630919 o eq.. Consente di comandare l’illuminazione, le veneziane o il riscaldamento in contemporanea. Monitoraggio costantemente della luminosità del locale con regolazione del fascio luminoso emesso dalle lampade installare in ambiente. Tempo di sovraesposizione regolato mediante ETS. Cinque blocchi di movimento/presenza con quattro funzioni a blocco e 1 blocco per controllo luminosità. Dispositivo con le seguenti caratteristiche:
- Accoppiatore bus integrato;
- Ricevitore a infrarossi IR;
- Configurazione a infrarossi: impostazione soglia luminosità, fattori temporizzatore luce scale o portata;
- Funzionamento normale, master, slave, monitoraggio, pausa di sicurezza, funzione di disattivazione;
- Temporizzatore luce scale autoregolante;
- Valore effettivo di luminosità: rilevabile mediante il sensore della luce esterna e/o interna;
- Portata: un raggio di max. 7 m (a un'altezza di montaggio di 2,50 m);
- Numero di sensore di movimento: 4 con portata e sensibilità regolabili separatamente per ciascun sensore;
- Sensore della luce: sensore della luce interna regolabile infinitamente da circa 10 a 2000Lux;
- Numero di canali a infrarossi: 10 per il comando dei dispositivi KNX, 10 per la configurazione; Completo di base di montaggio a soffitto.
Sono compresi: i collegamenti del cavo bus KNX fino alla linea montante bus passante entro canala multiscomparto e/o tubo rk, la fornitura e l'installazione della canala e/o tubo rk, i fori su parete e/o solaio, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento. Compreso il montaggio del dispositivo, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. E' inoltre compreso ogni ed altro onere per dare il lavoro perfettamente finito e funzionante a regola d'arte nulla escluso.
Alimentatore KNX da 640 mA. Schneider Electric MTN684064 o eq..
Fornitura e posa in opera di punto di ALIMENTATORE KNX, tipo Schneider Electric MTN684064 o eq., per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche :
- alimentazione 110-230 V ~ 50-60 Hz
- uscita 30 V, (SELV)
- corrente erogata 640 mA
- bobina di isolamento integrata
- pulsante di interruzione e ripristino linea
- predisposizione per alimentatore di emergenza
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola
d'arte nulla escluso.
Controller ambientale e temperatura MultiTouch KNX. Schneider Electric MTN6215-0310 o eq.. Fornitura e posa in opera di CONTROLLER AMBIENTALE per la gestione di 32 funzioni e della temperatura ambiente, tipo Schneider Electric MTN6215-0310 o eq., per impianto domotico, ad un altezza di circa 1.10m, avente le seguenti caratteristiche:
- Funzioni di gestione illuminazione;
- Funzioni di gestione oscuranti;
- Funzioni di gestione scenari;
- Funzioni di gestione temperatura mediante termostato incorporato;
- Completo di scatola ad incasso ALB71302 e cornice MTN486114.
Sono compresi: i collegamenti del cavo bus KNX fino alla linea montante bus passante entro canala multiscomparto e/o tubo rk, la fornitura e l'installazione della canala e/o tubo rk, i fori su parete e/o solaio, le tracce su muratura per l'installazione del tubo rk, l'installazione del tubo rk entro traccia predisposta, le opere murarie di stuccatura e rasatura, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento. Comprese le opere murarie atte alla corretta installazione della scatola ad incasso, il montaggio del dispositivo, il ripristino della muratura, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. E' inoltre compreso ogni ed altro onere per dare il lavoro perfettamente finito e funzionante a regola d'arte nulla escluso.
Accoppiatore linea bus. Schneider Electric MTN680204 o eq..
Fornitura e posa in opera di ACCOPPAITORE di LINEA BUS, tipo Schneider Electric MTN680204 o eq., per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche :
- tensione di alimentazione bus 20-30 Vd.c. su entrambi i lati
- assorbimento max 10 mA
- integrabile si reti bus a standard KNX
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Alimentatore circuiti di controllo modulare. Schneider Electric ABL8REM24012 o eq..
Fornitura e posa in opera di ALIMENTATORE per CIRCUITI di CONTROLLO MODULARE, tipo Schneider Electric ABL8REM24012 o eq., per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche:
- Input 100-240V AC, 100-250V DC;
- Output 24V DC, 1.2A;
- Potenza nominale 30W;
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, il collegamento degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Engineering, programmazione e messa in servizio e continuità di servizio - Impianto Domotico Engineering, programmazione e messa in servizio, per impianto domotico. Il prezzo comprende la verifica dei cablaggi elettrici e di segnale, la programmazione e la messa in servizio, la realizzazione delle pagine grafiche, la configurazione dei punti illuminazione, la configurazione dei punti HVAC, la configurazione dei punti terze parti, il manuale dell'impianto realizzato ed il manuale operativo utente e programmatore, la taratura, la preparazione hardware, lo start-up del tutto e la regolazione dell'intero impianto in base alle esigenze previste e richieste dalla committenza e dalla D.L., il training al personale on site per un utilizzo efficace dell'impianto, la ritaratura dell'intero impianto qualora si rendesse necessario o richiesto dall'utente e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Regolazione Centrale Termica
Regolazione della Centrale Termica a servizio della Scuola Primaria, composta da:
> Fornitura e posa in opera di Automation Server Compatto, tipo Schneider Electric AS-B-36 o eq., da I/O per StruxureWare, per impianto domotico, avente le seguenti caratteristiche.
- 20 ingressi/uscite universali tipo A;
- 8 ingressi/uscite universali tipo B;
- 4 uscite triac;
- 4 uscite a relè;
- Monitoraggio e gestione dei dispositivi sul bus di campo;
- Frequenza CPU 333MHz;
- SDRAM 256MB;
- Memoria flash 4GB;
- Comuniazione tramite n.2 interfaccia ethernet LAN 10/100 Mbit/s;
- 3 porte USB;
- 1 porta RJ485 a due fili;
- Supporto protocollo Bacnet e Modbus;
- Alimentazione 24V DC-AC, 10W, IP20;
- Completo di morsetti ASB-Connector.
Sono compresi: l'installazione entro quadro su apposita barra DIN, l'eventuale fornitura e posa di barra DIN, il fissaggio, la minuteria, i collegamenti elettrici di alimentazione, degli ingressi e delle uscite, i collegamenti con le linee di segnale KNX ModBus, i collegamenti con la rete dati compra la fornitura e posa del cavo UTP dall'utilizzatore alla presa dati, la quota di cablaggio, la programmazione, la messa in funzione e la verifica di corretto funzionamento e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Compreso inoltre l'engineering, programmazione e messa in servizio. Il prezzo comprende la verifica dei cablaggi elettrici e di segnale, la programmazione e la messa in servizio, il manuale dell'impianto realizzato ed il manuale operativo utente e programmatore, la taratura, la preparazione hardware, configurazione del sistema, training al personale on site per un utilizzo efficace dell'impianto, la ritaratura dell'intero impianto qualora si rendesse necessario o richiesto dall'utente e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte nulla escluso.
Server di supervisione impianto elettrico, termico e pannelli fotovoltaici
Server di supervisione degli impianti elettrici, termici e dei pannelli fotovoltaici composto da licenza StruxureWare standard, tipo Schneider Electric SW-EDITORS-0 o eq., per 1 utente. Comprendente di editor del sistema per definizione di grafica (Graphic Editor), creazione programmi tramite blocchi funzione (Functional Block), definizione di azioni a seguito di un evento (Scrip Editor).
Compreso inoltre l'engineering, programmazione e messa in servizio. Il prezzo comprende la verifica dei cablaggi elettrici e di segnale, la programmazione e la messa in servizio, il manuale dell'impianto realizzato ed il manuale operativo utente e programmatore, la taratura, la preparazione hardware, configurazione del sistema, training al personale on site per un utilizzo efficace dell'impianto, la ritaratura dell'intero impianto qualora si rendesse necessario o richiesto dall'utente e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Verifica funzionamento impianto elettrico esistente
Verifica del corretto funzionamento di tutte le apparecchiature e cablaggi dell'impianto elettrico esistente. Il prezzo comprende la verifica dei cablaggi elettrici, segnale, dati, impianti speciali, la verifica dei collegamenti, la sostituzione di tutte le apparecchiature, componenti, conduttori e quanto altro danneggiato, non funzionante o non a norma comprensivo di trasporto in discarica autorizzata dei materiali smantellati compresi gli oneri di trasporto e di discarica. Compresa la ritaratura dell'intero impianto qualora si rendesse necessario o richiesto dall'utente e quanto altro occorre per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Punto luce interrotto
Realizzione di Punto luce interrotto in esecuzione incassata o a vista a parete o soffitto, escluso il corpo illuminante, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto e dalla scatola frutto fino al punto luce posato entro scanalature, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima pari a 1,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI;
- Interruttore a bilancere unipolare 10A/230V modulare componibile, scatola 503 ad incasso in materiale plastico, supporto e placca in materiale plastico, comprifrutti.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Punto luce aggiunto
Realizzione di Punto luce aggiunto in esecuzione incassata o a vista a parete o soffitto, escluso il corpo illuminante, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto e dalla scatola frutto fino al punto luce posato entro scanalature, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima pari a 1,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Punto presa esclusa la linea dorsale. Per presa da frutto 2P+T 10/16A (P11/17)
Realizzione di Punto presa 10/16A in esecuzione incassata o a vista, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima pari a 2,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI;
- Presa bipolare 2P+T da 10/16A modulare componibile, scatola 503 ad incasso in materiale plastico, supporto e placca in materiale plastico, comprifrutti.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Punto presa esclusa la linea dorsale. Per presa da frutto 2P+T 10/16A UNEL
Realizzione di Punto presa 10/16A Universale in esecuzione incassata o a vista, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima pari a 2,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI;
- Presa bipolare 2P+T da 10/16A del tipo Universale modulare componibile, scatola 503 ad incasso in materiale plastico, supporto e placca in materiale plastico, comprifrutti.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Punto presa per trasmissione dati con connettore RJ45 cavo UTP cat.6
Realizzione di Punto dati di servizio in esecuzione incassata o a vista, dal rack dati o router/modem telefonico, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con cavo UTP non schermato, multicoppie, conduttori in rame 24 AWG, conforme ISO-IEC 11801, installato in canalina o tubazione, realizzato con 4 coppie, guaina in materiale LSZH, cat. 6. A partira dalla presa dati RJ45 fino al rack dati o router/modem telefonico;
- Presa dati RJ45 modulare componibile, scatola 503 ad incasso o vista in materiale plastico, supporto e placca in materiale plastico, comprifrutti.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, la certificazione delle prestazione secondo le norme ISO/IEC11801, le attestazioni con la presa dati e con il pannello di permutazione e/o router/modem telefonico ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Maggiorazione per contenitore Idrobox
Maggiorazione per punto luce o punto presa per installazione di contenitore tipo Idrobox per rendere i comandi e le prese posizionate all'esterno dell'abitazione con grado di protezione pari a IP55. Compreso il fissaggio e gli accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Punto pulsante oscurante esterno motorizzato
Punto pulsante controllo oscurante esterno motorizzato, costituito principalmente dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablaggio con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima pari a 2,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI;
- Pulsante per motore su-giù modulare componibile, scatola 503 ad incasso in materiale plastico, supporto e placca in materiale plastico, comprifrutti.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Completo di placca in tecnopolimero con fissaggio a scatto di colore e marca a scelta della D.L. Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Distribuzione generale di tubazioni e canali all'interno dell'edificio
Distribuzione generale di tubazioni e canali all'interno dell'edificio, composta da:
> Fornitura e posa in opera di canala multifunzionale a sezione rettangolare, sezione 100x40mm, porta cavi e porta apparecchi in materiale plastico isolante anti urto con separatori interni, in colore bianco RAL9001 o RAL7030 o assimilabile, installata a parete e/o solaio. Sono compresi: il coperchio asportabile; i separatori; le giunzioni; le curve; i pezzi speciali; i fissaggi in conformità alle norme vigenti; le eventuali opere murarie e forometrie per passaggi entro pareti e/o solaio e le relative opere di ripristino. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.
Lunghezza 90m.
> Fornitura e posa in opera di tubo isolante rigido pesante in PVC serie RK15 piegabile a freddo con marchio IMQ, grado di protezione minimo IP55, classificazione 3321, autoestinguente, conforme alle norme CEI EN 50086-1 e CEI EN 00000-0-0 completo di raccordi, manicotti di giunzione, curve, giunti, sonda tiracavo, tratti di guaina flessibile in PVC autoestinguente, cassette di derivazione a vista in materiale isolante, con grado di
protezione IP55 minimo, complete di diaframmi di separazione e coperchi con viti, tasselli.
Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Lunghezza 180m.
SONO COMPRESI: i ponteggi, le scale, la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale dovrà essere conforme a quanto indicato nelle NTC2008 o smi, le staffe di qualsiasi misura, cassette di derivazione, l'eventuale rimozione del controsoffitto, l'installazione della distribuzione in maniera indipendente dal controsoffitto, il riposizionamento del controsoffitto e l'eventuale ripristino delle zone danneggiate mediante la fornitura e posa di adeguate lastre e/o pannelli con caratteristiche equivalenti a quelle già presenti in loco, le curve, i pezzi speciali, i separatori e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Linea di alimentazione Scuola Primaria
Fornitura e posa in opera di linea di alimentazione Scuola Primaria, realizzata con n.1 cavo FG16OR16 5x25.0mmq, dal Quadro Contatore Scuola Q.C. fino al Quadro Generale Q.G. (percorso individuabile sulle tavole grafiche). Sono compresi: l'installazione del cavo entro tubazioni corrugate e canale multiscomparto sia esistenti che predisposte, i collegamenti elettrici e le attestazioni ai quadri elettrici.
Lunghezza linea 40m
Linea di alimentazione Centrale Termica
Fornitura e posa in opera di linea di alimentazione Centrale Termica, realizzata con n.1 cavo FG16OR16 5x10.0mmq, dal Quadro Generale Q.G. fino al Quadro Centrale Termica Q.CT. (percorso individuabile sulle tavole grafiche). Sono compresi: l'installazione del cavo entro tubazioni corrugate e canale multiscomparto sia esistenti che predisposte, i collegamenti elettrici e le attestazioni ai quadri elettrici.
Lunghezza linea 40m
Linee montanti di segnalazione KNX - Impianto Domotico
Fornitura e posa in opera di linee montanti di segnalazione, per impianto domotico, tramite cavo KNX costituito dal seguente materiale:
- cavo KNX 2x2x0,8mmq conforme allo standard DIN VDE 0829
- guaina esente da alogeni LSZH
Può essere posato adiacente al cavo con tensione d'esercizio a 400 V.
Il tutto installato entro cavidotti e/o canaline predisposte in precedenza.
Sono compresi: i ponteggi, le scale, le morsettiere, gli accessori per il corretto funzionamento del sistema, ogni onere per il servizio in cantiere nell'installazione, cablaggio e collaudo a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
E' inoltre compreso ogni ed altro onere per dare il lavoro finito e funzionante a regola d'arte. Dal Quadro Generale KNX Q.G.K. a tutti gli apparecchi dell'impianto domotico.
Linee montanti di segnalazione ModBus - Impianto Domotico
Fornitura e posa in opera di linee montanti di segnalazione, per impianto domotico, tramite cavo ModBus costituito dal seguente materiale:
- cavo ModBus 2x2x24/AWG conforme alla normativa Europea Prodotti da Costruzione CPR UE 305/11
- isolante in PEE e guaina in PVC
Può essere posato adiacente al cavo con tensione d'esercizio a 400 V.
Il tutto installato entro cavidotti e/o canaline predisposte in precedenza.
Sono compresi: i ponteggi, le scale, le morsettiere, gli accessori per il corretto funzionamento del sistema, ogni onere per il servizio in cantiere nell'installazione, cablaggio e collaudo a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
E' inoltre compreso ogni ed altro onere per dare il lavoro finito e funzionante a regola d'arte.
Dal Quadro Centrale Termica KNX Q.CT.K. a tutti gli apparecchi dell'impianto domotico e dal Quadro Generale KNX Q.G.K. agli strumenti di misurazione posti entro il Quadro Contatore Scuola Q.C.
Linee montanti di segnalazione DALI - Impianto Domotico
Fornitura e posa in opera di linee montanti di segnalazione, per impianto domotico, tramite cavo DALI costituito dal seguente materiale:
- cavo DALI FG26OR26 2x1.5mmq conforme alla normativa Europea Prodotti da Costruzione CPR UE 305/11 e CEI 20-13
- isolante in HEPR e guaina in PVC
Il tutto installato entro cavidotti e/o canaline predisposte in precedenza.
Sono compresi: i ponteggi, le scale, le morsettiere, gli accessori per il corretto funzionamento del sistema, ogni onere per il servizio in cantiere nell'installazione, cablaggio e collaudo a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
E' inoltre compreso ogni ed altro onere per dare il lavoro finito e funzionante a regola d'arte. Dagli attuatori DALI a tutti gli apparecchi dell'impianto domotico
Montanti di Forza Motrice ed Illuminazione della Centrale Termica
Montante di forza motrice realizzata con cavi unipolari e/o multipolari del tipo FS17 e/o FG16OR16 con colorazioni secondo normativa vigente; cablaggio eseguito con morsetti del tipo a cappuccio. Sono compresi: l'installazione su tubazione in vista o incassata o su canale o su passerella o graffettata; le giunzioni a tenuta; i terminali. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Sono comprese: le canalizzazioni, le scatole di derivazione, la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Dal Quadro Centrale Termica Q.CT. alle scatole di derivazione da prevedere in accordo alla D.L., agli allacci per alimentare tutti gli apparati e in generale comprensivo di tutti gli allacci necessari e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte.
Montante luci realizzata con cavi unipolari e/o multipolari del tipo FS17 e/o FG16OR16 e con colorazioni secondo normativa vigente; cablaggio eseguito con morsetti del tipo a cappuccio. Sono compresi: le canalizzazioni, le scatole di derivazione. l'installazione su tubazione in vista o incassata o su canale o su passerella o graffettata; le giunzioni a tenuta; i terminali. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Dal Quadro Centrale Termica Q.CT. alle scatole di derivazione da prevedere in accordo alla D.L., agli allacci per alimentare tutti gli apparati e in generale comprensivo di tutti gli allacci necessari e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte.
Quadro da parete rack modulare da 19" a 9 unità rack
Quadro da parete rack modulare da 19" per impianti di cablaggio strutturato o console, realizzato in acciaio verniciato RAL 7035, completo di porta trasparenti in vetro temprato provvista di serratura, aperture di areazione superiori ed inferiori, grado di protezione IP20, peso 20 kg. Fornito e posto in opera completo di elementi di fissaggio e ogni altro onere necessario per dare l'opera finita ed a perfetta regola d'arte. Fino a 9 unità. Dimensioni (LxPxH mm): 600x420x501
Quadro da parete rack modulare da 19" a 9 unità rack
Patch panel per armadi di cablaggio strutturato 19". Fino a 24 connettori RJ45 cat.6 non schermati
Patch panel per armadi di cablaggio strutturato 19", completo di connettori RJ45 cat.6 con connessione ad incisione di isolante tipo 110, cablaggio universale T568A/B, frontale predisposto per identificazione delle porte, completo di barra guidacavi, esclusa la quota per attestazione delle linee in ingresso ed uscita. E' compreso inoltre il materiale minuto di consumo, viti, pezzi speciali, il fissaggio degli apparecchi, il cablaggio degli elementi, le verifiche imposte dalla legge e dalle norme, i collegamenti elettrici. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Patch panel per armadi di cablaggio strutturato 19". Fino a 24 connettori RJ45 cat.6 non schermati
Scavo a sezione ristretta per posa tubazioni eseguito a macchina e/o a mano compreso ritombamento Esecuzione di Scavo a sezione ristretta per posa tubazioni, in terreno di qualsiasi natura e consistenza, eseguito a macchina e/o a mano, compreso onere per il ritombamento con lo stesso materiale se idoneo ovvero con materiale arido, compreso l'allontanamento del materiale di risulta se inidoneo e gli oneri di discarica. Sono inoltre compresi:
- rimozione di strato superficiale composto da ghiaia, manto erboso e qualsiasi altro tipo (escluso cemento, asfalto) eseguito a macchina e/o a mano;
- scavo per una profondità minima di 90 cm e larghezza adeguata alle reti da installare;
- esecuzione del letto di posa, dei rinfianchi e del ricoprimento a protezione delle tubazioni posate entro terra
mediante fornitura e posa in opera di sabbione di cava compreso lo stendimento e il costipamento;
- dopo la posa della tubazione si provvederà al reinterro con posa di nastro segnalatore, compattazione del terreno, ripristino della pavimentazione precedentemente demolita, come esistente;
- impiego di particolari mezzi d'opera per scavi in presenza di roccia adottando le relative precauzioni e le misure di salvaguardia della pubblica incolumità, la tutela dei diritti di terzi ed evitare gli infortuni sul lavoro, posa di un letto di sabbia fine di fiume avvolgente le reti;
- tutti gli accorgimenti atti ad eseguire lo scavo in presenza di acque superficiali o profonde adottando gli adeguati provvedimenti tecnici compreso altresì l'allontanamento delle acque stesse;
- lievo ed allontanamento di trovanti di qualsiasi natura e dimensioni compresi ceppaie, radici, eventuali strutture fondazionali in sassi, in muratura, di tipo misto o in c.a.;
- accantonamento in cantiere del materiale di scavo per la formazione di sistemazioni esterne (previa autorizzazione della D.L.), ovvero, per la parte eccedente o per la sua totalità, il carico, trasporto e lo scarico delle materie scavate alle pubbliche discariche reperite esclusivamente a cura della Ditta Appaltatrice, regolarmente autorizzate dalle competenti autorità sanitarie locali e regionali e di categoria correlata con le caratteristiche dei materiali di risulta da accogliere, oneri di discarica compresi;
- tutti gli accorgimenti atti alla salvaguardia di linee elettriche, telefoniche, reti gas, acquedotto, fognature all'interno dell'area di pertinenza dell'appalto, l'eventuale spostamento secondo percorsi concordati con le rispettive aziende e/o con la D.L.; nel caso di disallacciamento dalle reti esistenti, collegamenti, demolizioni o altro e compreso altresì ogni e qualsiasi onere per la sistemazione e chiusura a regola d'arte delle reti esistenti in corrispondenza delle demolizioni;
- fornitura e posa in opera nel cantiere di adeguati e solidi attraversamenti degli scavi con protezioni laterali per permettere il sicuro passaggio delle persone;
- fornitura ed uso nel cantiere, a mezzo personale qualificato ed in possesso di legali autorizzazioni qual'ora richieste dalle macchine operatrici, di piattaforme aeree, di mezzi di qualsiasi tipo per il sollevamento ed il trasporto dei materiali in genere attinenti l'opera tutta, di scavatrici, ecc.;
- tutti gli accorgimenti necessari per la segnalazione degli scavi di giorno e la notte al fine di garantire l'incolumità di terzi;
- fornitura e posa di idonee piastre metalliche per il transito di veicoli se necessario, al fine di permettere il ricovere degli stessi nelle aree di pertinenza;
Prima dell'inizio dello scavo la Ditta esecutrice dovrà rilevare se vi è la presenza di condotte dei vari servizi ad uso dei fabbricati stessi e sarà cura della stessa Ditta l'accertamento preso gli altri enti erogatori di energia e servizi (ENEL, TELECOM, ACQUEDOTTO, ecc) dell'eventuale transito di loro impianti nei punti di realizzazione dello scavo stesso, sollevando sin d'ora la Committenza per eventuali danni arrecati a persone o cose. Nell'eventualità di danni o rotture alle tubazioni o servizi esistenti, sarà cura della Ditta esecutrice la riparazione e il ripristino dei servizi senza addebito alcuno.
ONERI COMPRESI: fornitura di tutte le attrezzature, macchine operatrici, barriere, lampade, segnaletica in genere; ripristini alle condizioni iniziali di tutti i tratti interessati dagli scavi compresa la fornitura e posa dei materiali necessari.
Tubazione flessibile in polietilene a doppia parete. Diametro esterno 90 mm
Tubazione flessibile in polietilene a doppia parete avente diametro esterne 90mm, fornita e posta in opera, realizzata per coestruzione continua delle due parete, per canalizzazioni linee elettriche, marchio IMQ e CE, resistenza allo schiacciamento 450N con deformazione del diametro non superiore al 5%, certificata secondo UNI EN ISO 9001:2000, caratteristiche tecniche CEI EN 50086-1-2-4, CEI 23-46, posato in opera su scavo predisposto con filo superiore del tubo posto ad una profondità non inferiore a cm 50 dal piano stradale e/o a vista ancorata mediante appositi fissaggi conformi a quanto indicato nelle NTC2008 e smi. Sono compresi: i manicotti di giunzione, l'eventuale realizzazione del letto di posa nello scavo, la realizzazione della pendeza necessaria per la corretta installazione della tubazione, il fissaggio con malta cementizia ai pozzetti ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Pozzetto prefabbricato in cls con chiusino in ghisa. Dimensioni interne B500xL500xH500mm. Ghisa sferoidale C250
Fornitura e posa in opera di Xxxxxxxx prefabbricato in cls avente lo spessore delle pareti da 5cm completo di chiusino in ghisa sferoidale classe C250. Sono compresi: lo scavo, il carico, il trasporto e lo smaltimento del materiale di risulta alle pubbliche discariche, la realizzazione di adeguato piano di appoggio con sabbia, la rottura dei diaframmi per consentire l'innesto dei tubi, la stuccatura delle pareti a contatto con i tubi, la fornitura e posa di eventuale prolunghe, il rinfianco con materiale idoneo, la messa in quota definitiva della stessa a piano di campagna ed ogni altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte.
Dimensioni interne B500xL500xH500mm
Lavorazioni interne ed esterne alla Scuola Primaria
Lavorazioni interne ed esterne alla Scuola Primaria composte da:
INTERNO
> Rimozione di corpo illuminante esistente installato a parete o soffitto, a qualsiasi altezza, a plafone, incasso o
sospensione, e dei relativi accessori a completamento. Sono compresi: i ponteggi, le scale, il sollevamento; la rimozione, la pulizia; le opere murarie; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica, il trasporto presso apposito magazzino comunale del materiale recuperabile in accordo con la D.L.. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.59 corpi illuminanti interni;
> Rimozione di comando luce (interruttore e/o pulsante) esistente e relativi accessori a completamento. Sono compresi: il sollevamento; la pulizia; le opere murarie; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.28 comandi luce;
ESTERNO
> Rimozione di quadretto di sgancio centrale termica, installato a parete e dei relativi accessori a completamento. Sono compresi: il sollevamento; la pulizia; le opere murarie; il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.1 Quadretto di sgancio CT;
> Rimozione dell'impianto fotovoltaico esistente installato in copertura e composto da n.39 moduli fotovoltaici, per permettere la corretta esecuzione degli interventi in copertura e suo riposizionamento una volta completati gli interventi completo di ponteggi, scale, sistemi anticaduta, fissaggi, ancoraggi, deposito del materiale in luogo adeguato indicato dalla D.L., calo e sollevamento materiale, estensioni delle linee, attestazioni, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. Prolungamento delle canalizzazioni presenti, sostituzione delle strutture di fissaggio, realizzazione dei nuovi fori per il fissaggio del tutto comprese vite e accessori, la sostituzione di tutti i connettori elettrici. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.1 Impianto Fotovoltaico;
> Rimozione completa di pozzetto in cls di qualsiasi dimensione completo di relativo chiusino in qualsiasi materiale e dimensione. Sono compresi: le opere di scavo, il calo del materiale, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.4 Pozzetti;
> Rimozione di quadri elettrici posti all'esterno entro appositi contenitori e di relativa apparecchiatura elettrica di protezione, comando, ecc.. Sono compresi: l'individuazione dei circuiti in arrivo ed in partenza dai quadri elettrico e la loro identificazione con apposita targhetta, lo scollegamento delle linee, la rimozione delle apparecchiature elettriche di qualsiasi portata, la rimozione della carpenteria metallica e/o plastica, la rimozione dei contenitori metallici e/o plastici, l'estensione delle linee precedentemente identificate fino alla nuova posizione dei quadri con relativa corda di riserva, il trasporto e lo scarico a rifiuto, fino a qualsiasi distanza, del materiale di risulta e gli oneri di discarica. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito. N.2 Quadretti Elettrici e Contenitori.
Adeguamento di nicchia per alloggiamento contatore elettrico
Lavori di adeguamento della nicchia esistente per alloggiamento contatore elettrici composti da:
> Realizzazione di tutti gli allacciamenti provvisori degli impianti elettrici, che si rendessero necessari per mantenere funzionanti gli impianti dei locali non oggetto di intervento;
> Fornitura e posa di tutti i materiali necessari alla realizzazione delle opere sopra riportate;
> Assistenza alla rimozione dei contatori elettrici, quadri elettrici, supporti, placche e altri componenti presenti di proprietà di e-dristribuzione;
> Lavori edili di ampliamento della nicchia fino al raggiungimento delle dimensioni minime di 600x600mm, demolizioni eseguite a mano e/o con martello demolitore. Protezione con gocciolatoio, porte di accesso in acciaio o alluminio anodizzato con fori di aerazione, munite di serratura comprese le rifiniture interne ed esterne;
> Realizzazione di fori Ø90mm sulla parte porteriore della nicchia al fine di creare un collegamento fisico tra la nicchia contatori e il nuovo manufatto in cls di contenimento quadri elettrici, eseguite a mano e/o con apposita macchina;
> Assistenza all'installazione dei contatori precedentemente rimossi e ripristino delle linee in modo da ripristinare il corretto funzionamento degli impianti.
In tutte le opere sopracitate devono essere compresi: il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto del materiale di risulta alla discarica compreso dell'onere del conferimento, la chiusura con malta dei eventuali fori inclusa la rasatura e la tinteggiatura dell'intera nicchia e ogni altro onere per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
Manufatto cemento per quadri elettrici con pozzetti e basamento cls. Tipo Edilceem ARM 1200.1200 o eq Fornitura e posa in opera di Manufatto in cemento, tipo Edilceem ARM 1200.1200 o eq., per alloggiamento quadri elettrici Q.C. e Q.P.. Realizzato e collaudato nell’ambito di un Sistema di Qualità certificati ISO 9001:2000, grado di protezione verso l’esterno IP43 (Norme CEI 70-1). Costituito da una struttura monoblocco in calcestruzzo classe Rck 400, armato con fibre polimeriche. Dimensioni esterne L1360*P640*H1350mm. Dimensioni interne L1200*P560*H1190mm. Completo di doppia porta in vetroresina con serratura ad apertura verso l'esterno e adeguati fori di ventilazione. Realizzazione di fori Ø90mm sulla parte porteriore del manufatto al fine di creare un collegamento fisico tra la nicchia contatori e il nuovo manufatto in cls di contenimento quadri elettrici, eseguite a mano e/o con apposita macchina.
E' compreso lo scotico del terreno per una profondità di 30cm, la fornitura e posa di strato di ghiaia da 20cm, realizzazione di armatura con maglia in acciaio 20x20cm Ø6mm, getto di strato di cls con spessore di 10cm, lisciatura superficiale del basamento, il tutto con dimensioni minime L1500xP1500mm; completo di n.3 pozzetti in cls con dimensioni interne 400x400mm con chiusini in ghisa C250.
Sono compresi: i lavori di casseratura, i ferri di armatura, le operazioni di disarmo, i fissaggi, la minuteria, il carico e trasporto degli scarti presso adeguata discarica compresi gli oneri di trasporto e discarica, ed ogni ed altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte.
Fornitura e posa in opera Quadro Contatore Palestra Q.P.
Fornitura e posa in opera di Quadro Contatore Palestra Q.P. a protezione della linea di alimentazione della palestra e della linea dell'impianto fotovoltaico sempre a servizio di quest'ultimo fabbricato, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L448xH610xP160mm. Realizzato in tecnopolimero IP65 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Interruttore magnetotermico quadripolare da 80A, Icu 16kA, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Sola posa di interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 40A, differenziale tipo A 0.3A, del tipo modulare, per protezione palestra;
- Bobina di sgancio a lancio di corrente 110/415Vca 110Vcc;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per Contatore di energia iEM3255;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 32A, Icu 15kA, differenziale tipo A 0.3A, del tipo modulare, per protezione fotovoltaico 3;
- Bobina di sgancio a lancio di corrente 110/415Vca 110Vcc;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per Contatore di energia iEM3255.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, l'estensione delle linee esistenti precedentemente identificate, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Fornitura e posa in opera Quadro Contatore Scuola Q.C.
Fornitura e posa in opera di Quadro Contatore Scuola Q.C. a protezione della linea di alimentazione della scuola e delle linee degli impianti fotovoltaici sempre a servizio di quest'ultimo fabbricato, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L448xH842xP160mm. Realizzato in tecnopolimero IP65 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Interruttore magnetotermico quadripolare da 125A, Icu 25kA, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Interruttore magnetotermico quadripolare da 80A, Icu 25kA, del tipo modulare, per protezione scuola;
- Bobina di sgancio a lancio di corrente 110/415Vca 110Vcc;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per Contatore di energia iEM3255;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 25A, Icu 25kA, differenziale tipo A 0.3A, del tipo modulare, per protezione fotovoltaico 1;
- Bobina di sgancio a lancio di corrente 110/415Vca 110Vcc;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per Contatore di energia iEM3255;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 32A, Icu 20kA, differenziale tipo A 0.3A, del tipo modulare, per protezione fotovoltaico 2;
- Bobina di sgancio a lancio di corrente 110/415Vca 110Vcc;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per Contatore di energia iEM3255.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Adeguamento del Quadro Generale Q.G.
Lavori di adeguamento del Quadro Generale Q.G. a servizio della scuola primaria. Le lavorazioni comprendono:
- La fornitura e posa in opera di N.1 porta fusibili 3P con relativi fusibili per spie di presenza rete e N.3 spie di presenza rete 110/230V di color rosso;
- La rimozione dell'interruttore magnetotermico differenziale a protezione del circuito centrale termica;
- La rimozione dell'interruttore magnetotermico differenziale a protezione del circuito sganci;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 10A, Icu 6kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito riscaldamento 1;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 10A, Icu 6kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito riscaldamento 2;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 10A, Icu 6kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito riscaldamento 3;
- La rimozione dell'interruttore magnetotermico differenziale a protezione del circuito fotovoltaico;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 10A, Icu 6kA, del tipo modulare, per protezione circuito oscuranti esterni;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico bipolare da 10A, Icu 6kA, del tipo modulare, per protezione circuito quadro KNX;
- La fornitura e posa in opera di N.1 interruttore magnetotermico quadripolare da 50A, Icu 10kA, del tipo modulare, per protezione circuito quadro centrale termica.
Sono compresi: i collegamenti elettrici dei nuovi apparati alle rispettive linee di alimentazione, aggiustamenti o spostamenti (comprese sconnessioni e riconnessioni) della componentistica elettrica esistente all'interno del quadro necessari al fine di garantire il corretto funzionamento del quadro, il materiale di consumo ed ogni ed altro onere per dare il lavoro finito e funzionante a regola d'arte.
Fornitura e posa in opera Quadro Generale KNX Q.G.K.
Fornitura e posa in opera di Quadro Generale KNX Q.G.K. a protezione degli elementi domotici della scuola, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L595xH630xP205mm. Realizzato in lamiera IP30 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Sezionatore bipolare da 20A, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Porta fusibili 1P con relativi fusibili per spie di presenza rete;
- N.1 spia di presenza rete 110/230V di color rosso;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione alimentatore;
- Spazio predisposto per installazione di Alimentatore ABL8REM24050 o eq;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione impianto domotico;
- Spazio predisposto per installazione di Alimentatore 1 KNX MTN684064 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Accoppiatore KNX MTN680204 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Alimentatore 2 KNX MTN684064 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Web Server SpaceLynk LSS100200 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore DALI 1 KNX MTN6725-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore DALI 2 KNX MTN6725-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 1 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 2 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 3 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 4 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 5 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Attuatore Riscaldamento 6 KNX MTN6730-0001 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Presa Dati RJ45 cat.6.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Fornitura e posa in opera Quadro Piano Primo Q.P1.
Fornitura e posa in opera di Quadro Piano Primo Q.P1. a protezione del piano primo della scuola, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L595xH330xP205mm. Realizzato in lamiera IP30 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Sezionatore quadripolare da 32A, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Interruttore differenziale bipolare da 25A, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito prese;
- Interruttore magnetotermico bipolare da 16A, Icu 6.0kA, del tipo modulare, per protezione prese 1;
- Interruttore magnetotermico bipolare da 16A, Icu 6.0kA, del tipo modulare, per protezione prese 2;
- Interruttore differenziale bipolare da 25A, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito illuminazione;
- Interruttore magnetotermico bipolare da 10A, Icu 6.0kA, del tipo modulare, per protezione illuminazione 1;
- Relè passo-passo per comando illuminazione 1;
- Interruttore magnetotermico bipolare da 10A, Icu 6.0kA, del tipo modulare, per protezione illuminazione 2;
- Relè passo-passo per comando illuminazione 2.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Fornitura e posa in opera Quadro Centrale Termica Q.CT.
Fornitura e posa in opera di Quadro Centrale Termica Q.CT. a protezione della centrale termica a servizio della scuola, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L600xH1050xP290mm. Realizzato in lamiera IP55 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Sezionatore quadripolare da 63A, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Porta fusibili 3P con relativi fusibili per spie di presenza rete;
- N.3 spie di presenza rete 110/230V di color rosso;
- Porta fusibili 3P+N e relativi fusibili per collegamento di Contatore di energia iEM3255;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 10A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito illuminazione;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito prese;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito trattamento acqua;
- Interruttore magnetotermico bipolare da 10A, Icu 4.5kA, del tipo modulare, per protezione circuito quadro centrale termica knx;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito valvola miscelatrice;
- Sezionatore bipolare da 20A, del tipo modulare, per protezione circuito pompe di circolazione;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa ricircolo;
- Relè passo-passo per comando pompa ricircolo;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa mandata 1;
- Relè passo-passo per comando pompa mandata 1;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa mandata 2;
- Relè passo-passo per comando pompa mandata 2;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa mandata 3;
- Relè passo-passo per comando pompa mandata 3;
- Sezionatore quadripolare da 20A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa di calore 1;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità esterna 1;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità interna 1;
- Sezionatore quadripolare da 20A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa di calore 2;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità esterna 2;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità interna 2;
- Sezionatore quadripolare da 20A, del tipo modulare, per protezione circuito pompa di calore 3;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità esterna 3;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito unità interna 3;
- Interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 16A, Icu 4.5kA, differenziale classe A 0.03A, del tipo modulare, per protezione circuito resistenza elettrica.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Fornitura e posa in opera Quadro Centrale Termica KNX Q.CT.K.
Fornitura e posa in opera di Quadro Centrale Termica KNX Q.CT.K. a protezione degli elementi domotici della centrale termica, per il contenimento delle apparecchiature elettriche di misura, controllo, comando e protezione posto nella posizione di progetto secondo indicazioni degli elaborati grafici ed in accordo con la D.L.. Il quadro sarà composto da n.1 centralino L600xH450xP290mm. Realizzato in lamiera IP55 dotato di portello trasparente e pieno, pannelli di fondo, barre per la terra e adatto al contenimento di tutte le apparecchiature successivamente indicate:
- Sezionatore bipolare da 20A, del tipo modulare, per protezione generale quadro;
- Porta fusibili 1P con relativi fusibili per spie di presenza rete;
- N.1 spia di presenza rete 110/230V di color rosso;
- Spazio predisposto per installazione di Contatore di energia iEM3255;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione alimentatore;
- Spazio predisposto per installazione di Alimentatore ABL8REM24050 o eq;
- Interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A, Icu 4.5kA, differenziale classe AC 0.03A, del tipo modulare, per protezione impianto domotico;
- Spazio predisposto per installazione di Automation Server AS-B-36 o eq;
- Spazio predisposto per installazione di Presa Dati RJ45 cat.6.
ONERI COMPRESI: fornitura e posa di tutti i materiali descritti e composizione del quadro secondo le esigenze previste dall'impianto da proteggere, gli eventuali trasformatori, orologi, cablaggi, le connessione con i conduttori di alimentazione e con le linee di distribuzione, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti.
Con schema ed interruttori secondo elaborati grafici di progetto.
Punto luce di emergenza
Realizzazione di Punto luce di emergenza in esecuzione incassata o a vista a parete o soffitto, escluso il corpo illuminante, costituito dal seguente materiale:
- Tubo corrugato flessibile in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto e dalla scatola frutto fino al punto luce posato entro scanalature, per installazione incassata;
- Tubo rigido medio o pesante RK in polivinilcloruro (PVC) con diametro minimo 16 mm dalla scatola di derivazione fino alla scatola porta frutto, per installazione a vista;
- Scatole di derivazione ad incasso o a vista, in materiale isolante, coperchio con viti, collocate nei punti indicati negli elaborati tecnici e comunque ove convergono più tubi distinti;
- Cablatura con conduttori di tipo flessibile, non propaganti l'incendio FS17 o FG16OR16, di sezione minima
pari a 1,5 mmq con colorazione conforme alle norme CEI.
SONO COMPRESI: la fornitura e posa in opera dei materiali ed apparecchiature necessari. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, le morsettiere, la connessione dei conduttori con le rispettive linee di alimentazione e di terra ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura.
Il tutto in opera nella posizione di progetto ovvero in quella indicata dalla D.L. ad altezza prescritta o preventivamente indicata dalla D.L..
Pulsante di sgancio
Pulsante di sgancio posto fuori porta su custodia in vetro frangibile protezione IP55 completo di collegamento con cavo e tubazione fino alla bobina dell'interruttore-sezionatore generale, fornito e posto in opera funzionante a perfetta regola d'arte. Compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia, le morsettiere ed accessori vari a completamento e ogni altro onere non specificato atto alla realizzazione di una installazione a regola d'arte, in conformità alle normative vigenti. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. E' inoltre compreso quanto altro occorre per dare il lavoro finito.
Pulsante di sgancio
Gruppo di continuità monofase/monofase da 800VA 480W. Socomec NETYS PE 800 o eq.
Fornitura e installazione di UPS Socomec NETYS PE 800 o eq., Sn 800Va e Pn 480W, ingresso monofase 170- 280V - uscita monofase 230V ±10%, con sistema integrato AVR per stabilizzazione della tensione in uscita e la gestione della commutazione del funzionamento delle batterie. Collegamento alla rete mediante presa IEC320. Collegamenti in uscita mediante 4 prese IEC320. Batteria al piombo-acido ermetica con autonomia di circa 20 minuti.
SONO COMPRESI: gli accessori di installazione, le linee di collegamento al quadro di derivazione a monte ed al quadro di protezione a valle delle caratteristiche indicate sugli schemi di progetto, i collegamenti elettrici, le prove di funzionamento e quant'altro necessario per dare l'opera completa e realizzata a regola d'arte.
Allaccio per Unità Interna
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza/unità esterna fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Allaccio per Unità Interna.
Allaccio per Unità Esterna
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Allaccio per Unità Esterna.
Xxxxxxxx per Resistenza Elettrica
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Allaccio per Resistenza Elettrica Xxxxxxxx per Valvola Miscelazione
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte.
Allaccio pompa di circolazione
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Allaccio per pompa di circolazione Allaccio oscurante esterno motorizzato
Compenso per fornitura in opera di allaccio, completo di tubazione necessaria per il trasporto dell'energia dal quadro di provenienza fino all'utilizzatore, comprensivo di conduttori, compresa la formazione delle tracce e dei
fori su qualsiasi struttura, l'esecuzione di staffaggi in profilati, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni nel caso siano sottotraccia ed ogni altro onere non specificato. E' compreso quanto altro per dare il lavoro finito e funzionante a perfetta regola d'arte. Sono escluse: l'intonaco e la pittura. Allaccio per oscurante esterno motorizzato
Formazione di tutti i fori di passaggio completi di ripristino
Formazione di tutti i fori di passaggio a servizio degli impianti meccanici ed elettrici, su strutture di qualsiasi tipo orizzontali e/o verticali, seguita a mano e/o mediante apposita carotatrice a secco e/o ad acqua. Completi di chiusura, lavaggio, rifacimento dell'intonaco, della pittura, della pavimentazione e delle piastrelle a perfetta regola d'arte. In tutte le opere sopracitate devono essere compresi: i ponteggi, il carico, il trasporto e lo scarico a rifiuto del materiale di risulta alla discarica compreso dell'onere del conferimento, la pulizia a fine lavori e ogni altro onere per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
Struttura metallica per installazione moduli fotovoltaici
L'esecuzione della struttura metallica di supporto dei moduli fotovoltaici consiste nell'esecuzione delle seguenti lavorazioni:
- esecuzione di forature della copertura esistente per fissaggio della calotte metalliche, nei punti specifici secondo indicazioni della D.L.; la foratura deve essere eseguita con trapano utilizzando aria compressa per la pulizia del perforo con divieto di impiego di acqua;
- fornitura e posa in opera di calotte metalliche fissate alla copertura mediante viti di fissaggio autofilettanti con guarnizione in EPDM incorporata;
- sigillatura delle viti di fissaggio mediante sigillante bituminoso elastoplastico in modo tale che il liquido riempia tutte le fessure rimaste e garantisca una corretta impermeabilizzazione;
- installazione di elemento di ancoraggio piano fissato sulla calotta metallica previa applicazione di guarnizione adesiva in EPDM;
- esecuzione di struttua di montaggio inclinata per l'installazione di n.32 moduli mediante fornitura, posa in opera e assemblaggio di profili cavi con o senza saldatura, di sezione circolare, quadrata, rettangolare o poligonale, montata in opera a qualunque altezza o profondità, compreso l'eventuale preassemblaggio di officina, il carico, il trasporto, lo scarico a pié d'opera, il sollevamento e la discesa al piano, le unioni meccaniche imbullonate o saldate con piastre o manicotti (piastre e manicotti compresi), bulloni/viti ad alta resistenza, il materiale di saldatura, gli apparecchi di appoggio, tagli e sfridi, la verniciatura protettiva antiruggine, le assistenze murarie, i ponteggi di servizio.
Moduli fotovoltaici monocristallini 330Wp
Fornitura e posa in opera di n.32 moduli fotovoltaici composti da celle al silicio monocristallino tipo QCells Q.Peak Duo-G5 330 o equivalente. Le singole celle saranno adeguatamente protette frontalmente da vetro temprato atto a resistere senza danno a urti e grandine. Il retro delle celle sarà protetto in modo da renderle completamente impermeabili e stabili agli agenti atmosferici ed ultravioletti. Ogni pannello sarà dotato di scatola di connessione posta sulla parte posteriore del pannello, atta a contenere i diodi di non ritorno ed i collegamenti di uscita con connettori multi contact.
Potenza nominale dei moduli: 330Wp con celle in silicio monocristallino ad alta efficienza. Tensione a circuito aperto (Voc) pari a 40.66V. Corrente di corto circuito (Isc) pari a 10,20A. Tensione al punto di massima potenza (Vmpp) pari a 33,98V. Corrente al punto di massima potenza (Impp) pari a 9,71A. Tolleranza di potenza 0/+5W. Dimensioni del modulo pari a 1685*1000*32mm. Sarà realizzato un unico impianto con n°1 inverter composto da 2 stringhe.
Compreso il carico, il trasporto, lo stoccaggio in cantiere con le adeguate caetele, accessori di montaggio e materiale di consumo, sollevamento/discesa al piano, noli di varie attrezzature per il sollevamento delle apparecchiature, materiali di consumo ed ogni altro onere o accessorio necessario per dare l'opera finita a regola d'arte e perfettamente funzionante.
Cavi fotovoltaici H1Z2Z2-K 4x6.0mmq
Fornitura e posa in opera di cavi per impianti fotovoltaici tipo H1Z2Z2-K o equivalente.
Cavo solare unipolare con conduttore flessibile in rame stagnato ricotto Cl.5, isolante in elastomero reticolato atossico Z2, guaina in elastomero reticolato atossico Z2. Cavo non propagante la fiamma, senza alogeni e resistente ai raggi UV, per impianti fotovoltaici conforme alla HD 00000-0-000 e HD 00000-0-00.
Temperatura di posa: –25°C; Temperatura massima di esercizio: +90°C; Resistenza corto circuiti: +250°C. Posati entro portacavi o a vista, completi di capicorda, fascette, ancoraggi, giunzioni e derivazioni, collegamenti alle apparecchiature e ai terminali, marcatura dei singoli conduttori a mezzo di appositi collari in plastica posizionati alle estremità della linea recanti l'indicazione numerica del morsetto riferita al relativo quadro elettrico, identificazione del cavo a inizio e fine linea mediante cartellino riportante il tipo di cavo, la sua formazione e sezione e la sua identificazione. Devono essere inoltre compresa la fornitura e posa in opera di tutti i materiali all'interno delle tubazioni protettive ovvero nelle posizioni di progetto; ogni e qualsiasi onere per lavori di assistenza muraria; ogni e qualsiasi altro onere per fornire in opera, a perfetta regola d'arte, la linea elettrica di cui trattasi, collegamento finale di tutte le apparecchiature elettriche alimentate.
- N.1 linea elettrica per collegamento dai moduli fotovoltaici fino all'inverter composta da n.4 cavi 1x6.0mmq. Lunghezza complessiva linea 15m.
Cavi energia FG16OR16 5x6.0mmq
Fornitura in opera di cavi per energia tipo FG16OR16 o equivalente.
Cavo multipolare con conduttori in rame rosso ricotto Cl.5, isolante in gomma etilpropilenica G7, guaina in PVC Rz. Temperatura di posa: 0°C; Temperatura massima di esercizio: +90°C; Resistenza corto circuiti:
+250°C. Posati entro portacavi o a vista, completi di capicorda,fascette, ancoraggi, giunzioni e derivazioni,collegamenti alle apparecchiature e ai terminali, marcatura dei singoli conduttori a mezzo di appositi collari in plastica posizionati alle estremità della linea recanti l'indicazione numerica del morsetto riferita al relativo quadro elettrico, identificazione del cavo a inizio e fine linea mediante cartellino riportante il tipo di cavo, la sua formazione e sezione e la sua identificazione. Sono compresi inoltre le tubazioni corrugate necessarie a completare i collegamenti, i pozzetti in cls con chiusini in ghisa.
Devono essere inoltre compresa la fornitura e posa in opera di tutti i materiali all'interno delle tubazioni protettive ovvero nelle posizioni di progetto; ogni e qualsiasi onere per lavori di assistenza muraria. E' altresì compreso ogni e qualsiasi altro onere per fornire in opera, a perfetta regola d'arte, la linea elettrica di cui trattasi, collegamento finale di tutte le apparecchiature elettriche alimentate.
- N.1 linea elettrica per collegamento dal Quadro Fotovoltaico Q.FV. al Quadro Contatore Q.C. composta da n.1 cavo 5x6.0mmq. Lunghezza linea 40m.
Cavi energia FG16OR16 5x10.0mmq
Fornitura in opera di cavi per energia tipo FG16OR16 o equivalente.
Cavo multipolare con conduttori in rame rosso ricotto Cl.5, isolante in gomma etilpropilenica G7, guaina in PVC Rz. Temperatura di posa: 0°C; Temperatura massima di esercizio: +90°C; Resistenza corto circuiti:
+250°C. Posati entro portacavi o a vista, completi di capicorda,fascette, ancoraggi, giunzioni e derivazioni,collegamenti alle apparecchiature e ai terminali, marcatura dei singoli conduttori a mezzo di appositi collari in plastica posizionati alle estremità della linea recanti l'indicazione numerica del morsetto riferita al relativo quadro elettrico, identificazione del cavo a inizio e fine linea mediante cartellino riportante il tipo di cavo, la sua formazione e sezione e la sua identificazione. Sono compresi inoltre le tubazioni corrugate necessarie a completare i collegamenti, i pozzetti in cls con chiusini in ghisa.
Devono essere inoltre compresa la fornitura e posa in opera di tutti i materiali all'interno delle tubazioni protettive ovvero nelle posizioni di progetto; ogni e qualsiasi onere per lavori di assistenza muraria. E' altresì compreso ogni e qualsiasi altro onere per fornire in opera, a perfetta regola d'arte, la linea elettrica di cui trattasi, collegamento finale di tutte le apparecchiature elettriche alimentate.
- N.1 linea elettrica per collegamento dal Quadro Fotovoltaico Esistente Q.FV.E. al Quadro Contatore Palestra
Q.P. composta da n.1 cavo 5x10.0mmq. Lunghezza linea 40m.
Canala passacavi in acciaio 150x75mm
Fornitura e posa in opera di canala passacavi fissata alla copertura e alla parete in acciaio zincato con dimensioni minime di L150xH75mm. Fornita e posta in opera con coperchio e separatori. Sono compresi: i fissaggi; le giunzioni; le staffe a mensola o a sospensione, le derivazioni e le curve, i pezzi speciali, le viti e tutta la minuteria necessaria. E' inoltre compreso ogni e altro onere per dare il lavoro finito a regola d'arte. Canala per la distribuzione della zona pannelli fotovoltaici alla zona inverter per permettere la corretta distribuzione dei cavi. Lunghezza canala 15m.
Inverter fotovoltaico 10.0kWout
Fornitura in opera di Inverter ABB PVI 10.0 TL-OUTD o equivalente.
Dispositivo per la conversione dalla corrente continua (CC) fornita dal generatore fotovoltaico in corrente alternata (CA) interfacciati alla rete pubblica trifase. Inverter a commutazione forzata con tecnica PWM (pulse- width modulation), senza clock e/o riferimenti interni di tensione o di corrente, assimilabile a "sistema non idoneo a sostenere la tensione e frequenza nel campo normale" in conformità a quanto prescritto per i sistemi di produzione dalla norma CEI 11-20 e dotato di funzione MPPT (inseguimento della massima potenza). Dispositivo con le seguenti caratteristiche:
INGRESSO
- Massima tensione DC in ingresso: 900V;
- Tensione nominale DC in ingresso: 580V;
- Potenza massima DC di ingresso: 10300W; USCITA
- Potenza nominale AC in uscita: 10000W;
- Potenza massima AC in uscita: 11000W;
- Tensione nominale AC in uscita: 400V;
- Massima corrente AC in uscita: 16.6A;
- Frequenza nominale di uscita: 50/60Hz; PRESTAZIONI OPERATIVE
- Efficienza ponderata europera 97.1%;
- Efficienza massima 97,8%; DATI TECNICI
- Temperatura ambiente: -25°C/+60°C;
- Grado di protezione: IP65;
- Dimensioni HxLxP: 716x645x224mm;
- peso: 41kg.
Compreso carico scarico trasporto alzo/discesa al piano, minuterie e accessori, di materiale di consumo, di tutte le apparecchiature e atterezzature necessarie; ogni e qualsiasi onere di assistenza muraria, ogni e qualsiasi altro onere per fornire e porre in opera l'inverter perfettamente funzionante compresi cablaggi, etichettature ecc.; collegamento di tutte le linee, engineering, programmazione, schemi elettrici, il collaudo da parte del fornitore della apparecchiatura, messa in funzione, manuale d'uso, i collegamenti elettrici di regolazione e potenza, il collaudo e ogni altro onere (compreso il materiale minuto) per dare il lavoro finito e perfettamente funzionante a perfetta regola d'arte;
Quadri elettrici fotovoltaici CC - CA e Sgancio Stringhe
Fornitura in opera di quadri elettrici. I collegamenti verranno realizzati come da progetto. Tali quadri saranno circuitalmente inseriti a monte dell'inverter. I quadri elettrici saranno realizzati e certificati secondo EN60439-1 e CEI. Il quadro sarà corredato di dichiarazione di conformità del costruttore, se diverso dall'installatore dell'impianto. Il quadro recherà in posizione visibile una targhetta identificativa che riporterà il nominativo del costruttore, la norme di riferimento e la classificazione della costruzione, i dati elettrici di funzionamento e di prova, il grado di protezione.
A) Quadro Sgancio Stringhe FV con grado di protezione IP65:
- n.4 sezionatori completi di bobine di sgancio poste nel sottolinda per lo sgancio delle stringhe dell'impianto.
B) Quadro FV C.C. con grado di protezione IP65:
- n.4 fusibili per stringhe fotovoltaiche da 16A con portafusibile;
- n.4 scaricatori di sovratensione da 20kA;
- n.2 sezionatori bipolari da 16A.
C) Quadro FV C.A. con grado di protezione IP65:
- n.1 interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 25A, differenziale 0.03A classe A;
- n.2 scaricatori di sovratensione da 20kA;
- n.1 sezionatore quadripolare da 40A.
Linea vita anticaduta in copertura
Fornitura ed installazione di dispositivi che consentano di eseguire, nella successiva fase di manutenzione, l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori sulla copertura in condizioni di sicurezza: dovranno essere, ove possibile, preferibilmente del tipo a linee flessibili (classe C - UNI EN 795:2002). L’operatore dovrà essere a sua volta dotato di propri dispositivi di protezione individuale.
Ad integrazione e/o complemento della linea in classe C dovranno essere posti in opera punti di ancoraggio in classe A1 e A2 che consentano la limitazione dell’effetto pendolo e l’accesso in sicurezza alla fune in classe C. La linea, realizzata con una fune inox AISI 316 da 19 fili - 8 mm, dovrà essere completa di tutti gli accessori quali blocchi di interdizione, raccordi linea vita-linea accesso ecc.. e i supporti dovranno essere installati in modo tale da impedire infiltrazioni nella copertura. Tali dispositivi saranno realizzati con materiali di tipo inossidabile (acciai INOX) che garantiscano l’efficienza nel tempo. In particolare tutti i componenti dovranno essere dimensionati e verificati secondo i disposti normativi e sarà allegata una specifica relazione di calcolo redatta da ingegnere abilitato, secondo quanto previsto dal punto 4.3.3.1 della norma UNI EN 795:2002. A complemento dell’opera sarà fornito un manuale d’uso e manutenzione nonché la specifica cartellonistica.
Dispositivi di sicurezza previsti, come da indicazioni grafiche allegate:
- n. 1 Linea di vita orizzontale flessibile completa di dispositivi di ancoraggio primario e secondario adeguatamente ancorati alla struttura portante della copertura.
Comprese le lavorazioni da eseguirsi sul manto di copertura, quali parziale rimozione e successivo ripristino del manto in coppi o tegole, eventuale taglio di guaina bituminosa di protezione.
E' compreso il trasposto e smaltimento dei materiali di risulta alle pubbliche discariche, oneri compresi. Compreso quanto altro occorrente a dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte.
Corpo Illuminante T1 completo di xxxxxxxx. Esse-Ci LITE DPL PLAFONE o eq., LED, 56W, 1100x345x67mm
Fornitura e posa in opera di Corpo Illuminante T1 Esse-Ci LITE DPL PLAFONE 47DPL56L4HFM3RDD o eq., composto da apparecchio da installare a plafone. Ottica realizzata con schermo diffusore con teconologia Diamond Prism, corpo in estruso di alluminio verniciato a polveri epossidiche. Apparecchio con le seguenti caratteristiche:
- Driver integrato;
- Efficienta luminosa > 110 lm/W;
- CRI > 80;
- Mac Xxxxx 3;
- Life time 50'000 h;
- Sorgente luminosa LED;
- Potenza 56 W;
- Colore 4000 K;
- Flusso luminoso 5504 lm;
- Dimensioni 1100x345x67mm;
- Grado di protezione IP40;
- RG0;
- Cablaggio elettronico dimmerabile DALI.
Compresa l'installazione del corpo illuminante a plafone e/o a sospensione. Compreso l'allaccio al montante di illuminazione e di segnale realizzato con cavi unipolari o multipolari del tipo FS17 o FG16OR16 e doppino Dali, con sezioni adeguate in base al carico da servire e colorazioni secondo normativa vigente.
Sono comprese le scatole di derivazione ad incasso o a vista, da installarsi in posizione agevole ed in accordo con la D.L; le eventuali tubazioni corrugate per il contenimento delle linee qualora si rendesse necessario per il collegamento con il montante; le giunzioni; le staffe; le catelenne di sospensione; le morsettiere; gli accessori vari; il fissaggio del tutto; la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni qualora siano installate sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, il carico del materiale di risulta e il trasporto presso discarica autorizzata compresi gli oneri di trasporto e discarica. Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie a fornire l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
Il tutto secondo posizionamento come da elaborati grafici e indicazioni della D.L.
Corpo Illuminante T2 completo di allaccio. Esse-Ci HALL CEILING EVO SMALL o eq., LED, 18W, 80x131mm
Fornitura e posa in opera di Corpo Illuminante T2 Esse-Ci HALL LED CEILING EVO SMALL 28VT18L450SERDD o eq., composto da apparecchio da installare a plafone. Ottica realizzata con riflettori in alluminio con facio 10° 20° 40° 50° e cut-off>30°, corpo in pressofusione di alluminio. Apparecchio con le seguenti caratteristiche:
- Tecnologia LED CoB;
- Driver integrato;
- CRI > 80;
- Mac Xxxxx 3;
- Life time 55'000 h;
- Sorgente luminosa LED;
- Potenza 18 W;
- Fascio 50°;
- Colore 4000 K;
- Flusso luminoso 1715 lm;
- Dimensioni 80x131mm;
- Grado di protezione IP44;
- RG0;
- Cablaggio elettronico dimmerabile DALI.
Compresa l'installazione del corpo illuminante a plafone. Compreso l'allaccio al montante di illuminazione e di segnale realizzato con cavi unipolari o multipolari del tipo FS17 o FG16OR16 e doppino Dali, con sezioni adeguate in base al carico da servire e colorazioni secondo normativa vigente.
Sono comprese le scatole di derivazione ad incasso o a vista, da installarsi in posizione agevole ed in accordo con la D.L; le eventuali tubazioni corrugate per il contenimento delle linee qualora si rendesse necessario per il collegamento con il montante; le giunzioni; le staffe; le morsettiere; gli accessori vari; il fissaggio del tutto; la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni qualora siano installate sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, il carico del materiale di risulta e il trasporto presso discarica autorizzata compresi gli oneri di trasporto e discarica. Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie a fornire l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
Il tutto secondo posizionamento come da elaborati grafici e indicazioni della D.L.
Corpo Illuminante T3 completo di allaccio. Esse-Ci PCM PC o eq., LED, 66W, 1572x135x100mm Fornitura e posa in opera di Corpo Illuminante T3 Esse-Ci PCM LED PC 03PC66L465RDD o eq., composto da apparecchio da installare a plafone. Xxxxxx realizzata con schermo in policarbonato trasparente fissato al corpo con semella interna in acciaio galvanizzato, corpo in poliestere rinforzato. Apparecchio con le seguenti caratteristiche:
- CRI > 80;
- Xxx Xxxxx 4;
- Life time 50'000 h;
- Sorgente luminosa LED;
- Potenza 66 W;
- Colore 4000 K;
- Flusso luminoso 6720 lm;
- Dimensioni 1572x135x100mm;
- Grado di protezione IP65;
- RG0.
Compresa l'installazione del corpo illuminante a plafone. Compreso l'allaccio al montante di illuminazione e di segnale realizzato con cavi unipolari o multipolari del tipo FS17 o FG16OR16 e doppino Dali, con sezioni adeguate in base al carico da servire e colorazioni secondo normativa vigente.
Sono comprese le scatole di derivazione ad incasso o a vista, da installarsi in posizione agevole ed in accordo con la D.L; le eventuali tubazioni corrugate per il contenimento delle linee qualora si rendesse necessario per il collegamento con il montante; le giunzioni; le staffe; le morsettiere; gli accessori vari; il fissaggio del tutto; la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni qualora siano installate sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, il carico del materiale di risulta e il trasporto presso discarica autorizzata compresi gli oneri di trasporto e discarica. Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie a fornire l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
Il tutto secondo posizionamento come da elaborati grafici e indicazioni della D.L.
Proiettore per esterno con rivelatore di movimento completo di allaccio. LED, 50W, 6000lm
Fornitura e posa in opera di Xxxxxxxxxx per esterno con rivelatore di movimento con sorgente luminosa a LED ad alto rendimento. Corpo in alluminio con grado di protezione IP44. Integrato di sensore di movimento tarabile.
- CRI > 80;
- Sorgente luminosa LED;
- Potenza 50 W;
- Colore bianco naturale:
- Flusso luminoso 6000 lm;
- Dimensioni 320x210x60mm;
- Grado di protezione IP44.
Compresa l'installazione del corpo illuminante a plafone. Compreso l'allaccio al montante di illuminazione e di segnale realizzato con cavi unipolari o multipolari del tipo FS17 o FG16OR16 e doppino Dali, con sezioni adeguate in base al carico da servire e colorazioni secondo normativa vigente.
Sono comprese le scatole di derivazione ad incasso o a vista, da installarsi in posizione agevole ed in accordo con la D.L; le eventuali tubazioni corrugate per il contenimento delle linee qualora si rendesse necessario per il collegamento con il montante; le giunzioni; le staffe; le morsettiere; gli accessori vari; il fissaggio del tutto; la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni qualora siano installate sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, il carico del materiale di risulta e il trasporto presso discarica autorizzata compresi gli oneri di trasporto e discarica. Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie a fornire l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
Il tutto secondo posizionamento come da elaborati grafici e indicazioni della D.L.
Corpo Illuminante Emergenza Schneider Electric Exiway Smartled ST 610lm OVA48104 o eq.
Fornitura e posa in opera di corpo illuminante di emergenza Exiway Smartled ST OVA48104 o equivalente predisposto al funzionamento non permanente. Custodia in policarbonato autoestinguente 94V-2, sorgente luminosa a LED a lunga durata. Dispositivo con le seguenti caratteristiche:
- Versione Non Permanente;
- Grado di protezione IP65;
- Batterie Ni-Cd;
- Classe isolamento II;
- Filo incandescente 850°C;
- Sorgente luminosa LED, 610 lm, 24-36W;
- Alimentazione 230V, 50 Hz;
Compresa l'installazione del corpo illuminante a plafone. Compreso l'allaccio al montante di illuminazione e di segnale realizzato con cavi unipolari o multipolari del tipo FS17 o FG16OR16 e doppino Dali, con sezioni adeguate in base al carico da servire e colorazioni secondo normativa vigente.
Sono comprese le scatole di derivazione ad incasso o a vista, da installarsi in posizione agevole ed in accordo con la D.L; le eventuali tubazioni corrugate per il contenimento delle linee qualora si rendesse necessario per il collegamento con il montante; le giunzioni; le staffe; le morsettiere; gli accessori vari; il fissaggio del tutto; la formazione delle tracce e dei fori su qualsiasi struttura, il fissaggio e la chiusura con malta delle tubazioni qualora siano installate sottotraccia, l'ancoraggio del materiale conforme a quanto indicato nelle NTC2008 e smi, il carico del materiale di risulta e il trasporto presso discarica autorizzata compresi gli oneri di trasporto e discarica. Sono inoltre comprese tutte le opere necessarie a fornire l'opera finita e funzionante a perfetta regola d'arte.
Il tutto secondo posizionamento come da elaborati grafici e indicazioni della D.L.
ONERI DELLA SICUREZZA
Costo oneri della sicurezza:
> Fornitura e posa in opera di cassetta di pronto soccorso rispondente all'art. 29 del D.P.R. 303/56 e art. 1 D.M. 28/07/58 contenente: 1 flacone di sapone liquido, 1 flacone di disinfettante da 250 cc, 1 pomata per scottature, 1 confezione da 8 bende garza assortite, 10 garze sterili 10x10 cm, 1 flacone di pomata antistaminica, 1 paio di forbici, 5 sacchetti di cotone da 50 g, 5 garze sterili 18x40 cm, 2 confezioni da 2 paia di guanti in vinile, 2 flaconi di acqua ossigenata, 1 flacone di clorossidante elettrolitico, 1 pinzetta sterile da 13 cm, 1 pinzetta sterile da 9 cm, 2 rocchetti di cerotto da 2,5 cm per 5 m, 2 confezioni da 20 cerotti 2x7 cm, 2 lacci emostatici, 1 confezione di ghiaccio istantaneo, 5 sacchetti di polietilene monouso, 1 termometro clinico, 4 teli triangolari 96x96x136 cm, 1 bisturi monouso sterile, 1 bacinella reniforme, 4 stecche per frattura, 1 confezione da 10 siringhe sterili da 10 cc, 2 mascherine con visiera, 1 confezione di benda tubolare a rete, 1 coperta isotermica oro/argento, 1 apribocca, 1 cannula e 1 elenco del contenuto.
N.1 Cassetta di pronto soccorso;
> Esecuzione di recinzione prefabbricata da cantiere costituita da pannelli di rete elettrosaldata (dimensioni 3,50x1,95 m) e basi prefabbricate in cemento. Compreso il montaggio, lo smontaggio e il ripristino dell'area interessata dalla recinzione.
160mq Recinzione prefabbricata;
> Esecuzione di accesso di cantiere a 1 o 2 battenti, eseguito con telaio in tubi da ponteggio controventati e chiusura con rete metallica elettrosaldata. Compreso il fissaggio della rete al telaio e lo smontaggio.
8mq Accesso di cantiere;
> Applicazione di delimitazione aree di lavoro tramite paletti alti 90 cm verniciati a fuoco con fasce autoadesive rosse, aggancio per catena e base metallica di diametro 240 mm, posti a distanza di un metro e catena in moplen di colore bianco/rosso.
30m Delimitazione aree di lavoro;
> Fornitura e posa in opera di barriera di recinzione atta e delimitare e segnalare chiusini e altri tipi di portelli aperti conforme al Codice della Strada, realizzata in struttura metallica di tubi di diametro 16 mm e tabelle perimetrali di dimensioni 100x20 cm con strisce diagonali bianche e rosse.
N.5 Barriere di recinzione;
> Fornitura e posa in opera di rete di plastica stampata da applicare a recinzioni di cantiere, compreso il fissaggio della rete alla recinzione.
160mq Rete plastica per recinzione prefabbricata;
> Applicazione di delimitazione costituita da paletti mobili in moplen, di diametro 40 mm su base di moplen e cemento, disposti a distanza di 2 metri e catena di moplen bicolore (bianco/rossa o giallo/nera). Dimensione dell'anello 5x20x30 mm.
20m Delimitazione con paletti mobili;
> Fornitura e posa in opera di cartello con segnale di sicurezza in alluminio di spessore 0,5 mm conforme al D.Lgs. 14/08/96 n. 493 e UNI 7543, completo di fissaggi. Formato "X".
> Fornitura e posa in opera di estintore portatile a polvere, avente costruzione, dispositivi di sicurezza, indicatori di pressione, supporti, contrassegni, colore e omologazione rispondenti al D.M. 20/12/82. Adatti allo spegnimento di fuochi di Classe A, B, C, capacità minima di estinzione indicata nei sottoarticoli, completi di dichiarazione di conformità al documento di omologazione emesso da parte del M.I., rilasciato dal Costruttore, di staffa per montaggio a parete e cartello di segnalazione; compresa la manutenzione periodica prevista dalla legge. Carica da kg 6 - Capacità di estinzione 34 A-233B-C.
> Fornitura e posa in opera di box di cantiere uso spogliatoio realizzato da struttura di base, sollevata da terra e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponamento con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno rivestito in PVC, completo di impianti elettrico, idrico e fognario, termico (radiatore elettrico), dotato di 6 armadietti a due scomparti e 6 seggiole. Dimensioni orientative 2,4x5,4x2,4 m compreso trasporto, montaggio, smontaggio e formazione della base in cls armata di appoggio.
N.1 Box ad uso Spogliatoio;
> Fornitura e posa in opera di box di cantiere uso servizi igienico sanitari realizzato da struttura di base, sollevata da terra e in elevato con profilati di acciaio pressopiegati, copertura e tamponamento con pannello sandwich costituito da lamiera interna ed esterna e coibente centrale (minimo 40 mm), divisori interni a pannello sandwich, infissi in alluminio, pavimento in legno rivestito in PVC, completo di impianti elettrico, idrico (acqua calda e fredda) e fognario, termico (radiatore elettrico), dotato di una doccia, un WC, un lavabo, boiler elettrico ed accessori. Dimensioni orientative 2,4x2,7x2,4 m compreso trasporto, montaggio, smontaggio e formazione della base in cls armata di appoggio.
N.1 Box ad uso Servizi igienici;
> Realizzazione di impianto di terra per cantiere, costituito da picchetti in acciaio zincato di lunghezza 2,5 m interconnessi con corda di rame nuda da 35 mm² incluso il collegamento con il collettore generale di terra mediante cavo isolato da 16 mm², compreso lo scavo e il rinterro. Potenza fino a 6 kW - n. 2 picchetti.
> Esecuzione di ponteggio costituito da struttura a telai prefabbricati per costruzione, dotato di impalcato
realizzato con tavolati in legno o metallici, di tavola fermapiede, di due correnti di cui quello superiore ad un'altezza di 100 cm dal piano da proteggere e di controventatura. Compreso il montaggio e lo smontaggio, i nodi di protezione con gusci in PVC, le protezioni delle estremità dei tubi con copritesta in PVC, la redazione del progetto del ponteggio di altezza superiore ai 20 m o difforme dagli schemi di montaggio previsti dall'autorizzazione ministeriale redatto ai sensi dell'Art. 32 del DPR 164/56 da ingegnere o architetto abilitati, collegamento a terra per impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (da effettuare ogni 25 m di sviluppo in pianta del ponteggio con un minimo di due calate alle estremità) eseguito con conduttore isolato di rame da 35 mm² collegato a dispersore in acciaio zincato di lunghezza 2,5 m infisso nel terreno.
650mq Ponteggio;
> Esecuzione di protezione delle aperture su solai eseguite con tavole di legno di spessore 5 cm fissate su traversine di legno; compreso il montaggio e lo smontaggio.
12mq Protezione apertura solaio;
> Compenso per uso di guanti d'uso generale (rischio meccanico e dielettrici) in cotone spalmato di nitrile.
> Compenso per uso di guanti per lavori di saldatura e smerigliatura o sbavatura, in cotone e nitrile.
> Compenso per uso di guanti antitaglio per il maneggio del vetro e delle piastrelle in cotone rivestiti in poliammide.
> Compenso per uso di scarpe di sicurezza di tipo "B" in pelle idrorepellente con puntale e lamina antiforo, suola in gomma nitrilica, antiacido, antiscivolo, antistatica e anticalore fino a 370 °C, esecuzione S3-WRU-HRO secondo la norma UNI EN 345.
> Compenso per uso di elmetti di protezione in polietilene ad alta densità (UNI EN 397) con bordatura regolabile e fascia antisudore.
> Compenso per uso di torcie elettriche da elmetto, impermeabili e stagne, in materiale antistatico e antideflagrante, complete di apposite clip per adattamento ad ogni tipo di elmetto.
> Compenso per uso di cuffie antirumore da elmetto, complete di adattatori universali e materiale di ricambio.
> Compenso per uso di inserti auricolari antirumore preformati con cordino per l'estrazione (UNI EN 352-2).
> Compenso per uso di cuffie antirumore con sistema di aggancio a due punti e tamponi in schiuma stampati in un pezzo unico per prevenire fenomeni di risonanza, completa di ricambi per tutta la durata del dispositivo (UNI EN 352-1).
> Compenso per uso di occhiali per la protezione meccanica e da impatto degli occhi, di linea avvolgente, con ripari laterali e lenti incolore in policarbonato (UNI EN 166).
> Compenso per uso di visiere per la protezione nei lavori di saldatura, in policarbonato iniettato, resistente agli impatti specifico per saldobrasatura e ossitaglio, con massima protezione da raggi infrarossi, complete di semicalotta in materiale plastico.
> Compenso per uso di maschere per la protezione nei lavori di saldatura in materiale termopolastico, caricato con fibra di vetro autoestinguente, con telaio per vetro di dimensioni 75x98 mm, complete di vetro inattinico e due lastrine di protezione.
> Compenso per uso di facciali filtranti monouso per polveri nocive, fumi e nebbie, Classe FFP2S (UNI EN 149).
> Compenso per uso di stivali di sicurezza di tipo "D" in esecuzione S5 secondo UNI EN 345 in poliuretano con puntale e lamina in acciaio e proprietà antistatiche.
> Compenso per uso di gilet ad alta visibilità fluorescenti, in poliestere spalmato PVC con bande retroriflettenti e chiusura con velcro (UNI EN 471).
> Compenso per uso di imbracature anticaduta costituite da bretelle, cosciali regolabili, cinture di posizionamento in poliammide (conforme alla UNI EN 358), cinghie di altezza 45 mm, con agganci sternali e dorsali e anelli laterali in acciaio inox.
> Compenso per uso di dispositivi anticaduta con recupero automatico della fune costituito da: moschettone automatico, fune di lunghezza fino a 30 m in acciaio zincato di diametro 4 mm con indicatore rosso di fine corsa, rullo avvolgitore automatico entro carcassa antiurto ed anticorrosione, doppio sistema di bloccaggio per l'arresto immediato della caduta, moschettone di fissaggio con doppia chiusura di sicurezza (UNI EN 360).
> Compenso per la redazione del piano operativo di sicurezza (POS) dell'Impresa Appaltatrice in relazione al singolo cantiere interessato, quale piano complementare di dettaglio del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) allegato al contratto.
QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI - LAVORI: PRESCRIZIONI ESECUTIVE
QUALITÀ’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Art. 59 - Norme e criteri di accettazione
1) Si dovrà ottemperare a tutte le norme, prescrizioni e raccomandazioni emanate, prima o durante il corso dei lavori, dalle competenti Autorità in materia di accettazione dei materiali da costruzione che si intendono qui esplicitamente richiamate. In difetto di prescrizioni particolari o ad integrazione di esse, i materiali e manufatti forniti dovranno essere conformi, sia qualitativamente che dimensionalmente, avuto riguardo al loro impiego, ai tipi unificati di cui alle pubblicazioni dell’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). L’accertamento delle caratteristiche di essi verrà effettuato seguendo le modalità di prova previste nelle Tabelle UNI e nelle norme CEI relative. Xxx sia specificatamente richiesto o in caso le Norme UNI fossero insufficienti o addirittura carenti, i materiali approvvigionati dovranno rispondere ai requisiti delle Norme DIN (Norme Industriali Tedesche) e/o alle Norme ISO.
2) I materiali in genere ed i manufatti occorrenti per la costruzione delle opere proverranno da quelle località e Ditte che siano riconosciute della migliore qualità e rispondano ai requisiti indicati; dovranno riportare la marcatura CE.
3) Tutte le opere e le apparecchiature comprese nell’Appalto qualora pertinenti, dovranno rispondere alla Direttiva Bassa Tensione (BT) alla Direttiva Compatibilità Elettromagnetica (EMC) ed alla Direttiva Macchine emesse dalla Comunità Europea oltre alle altre direttive applicabili.
Resta tuttavia stabilito che tutti i materiali impiegati per le diverse realizzazioni, in quanto appartengano a categorie ammesse al Marchio di Qualità Italiano (I.M.Q.) ed in quanto il corrispondente tipo abbia conseguito tale marchio almeno un anno prima della data del presente Capitolato, dovranno essere del tipo marchiato e muniti del relativo contrassegno.
4) Per i materiali esaminati dal C.N.R., tramite l’Istituto Centrale per l’Industrializzazione Edilizia (I.C.I.T.E.) o l’Istituto Sperimentale per l’Edilizia (I.S.T.E.D.I.L.), dovranno essere rispettate le norme stabilite nei certificati di idoneità tecnica che si intendono qui richiamate.
5) Ai sensi dell’art. 18 L. 221/2015 e art. 34 del D.Lgs. 50/2016 così come modificato dal D.Lgs. 56/2017 i materiali utilizzati dovranno rispettare i requisiti dei Criteri minimi ambientali contenuti nei seguenti documenti CAM che risultano in vigore: 1) “Edilizia: Affidamenti di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici” approvato con DM 11.10.2017 in
G.U. Serie Generale n. 259 del 06.11.2017; 2) “Illuminazione pubblica” approvato con DM 27.09.2017 pubblicato in G.U. n. 244 del 18.10.2017; 3) “Illuminazione, riscaldamento/raffrescamento per edifici” approvato con DM 07.03.2012 pubblicato in G.U. n. 74 del 28.03.2012.
LAVORI E MATERIALI: CARATTERISTICHE E PRESCRIZIONI ESECUTIVE
OPERE EDILI ED AFFINI
Art. 60 – Demolizioni e rimozioni
Le demolizioni di murature, calcestruzzi, ecc., sia in rottura che parziali o complete, devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni, in modo da non danneggiare le residue murature, da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e da evitare incomodi o disturbo.
In particolare per la demolizione di solai nei locali si dovra’ procedere al taglio dei travetti in precompresso, o similari, adottando opportune tecniche esecutive, quali taglio meccanico con idonee apparecchiature o altre analoghe soluzioni per ridurre al minimo vibrazioni, rumori, formazione di polveri, etc.
E' vietato gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono essere trasportati o guidati in basso, e di sollevare polvere, allo scopo, tanto le murature che i materiali di risulta, dovranno essere opportunamente bagnati.
Nelle demolizioni o rimozioni l'Impresa deve inoltre provvedere alle eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e disporre in modo da non deteriorare i materiali risultanti, i quali tutti devono ancora potersi impiegare utilmente, sotto pena di rivalsa di danni a favore dell'Amministrazione appaltante.
Durante l’esecuzione di demolizioni, scassi, lievi e rimozioni varie previste in progetto l’impresa dovrà operare e approntare tutti i dispositivi e gli accorgimenti protettivi necessari per non danneggiare in alcun modo i materiali di qualunque genere e natura presenti nelle varie zone di cantiere; tali lavorazioni dovranno essere condotte con la massima cautela e attenzione sia nell’uso dei vari arnesi e attrezzature, sia durante lo svolgimento delle fasi di lavoro; i materiali demoliti devono essere immediatamente allontanati con guide e trasporti accompagnati, anche a mano, nell’area di cantiere all’esterno dell’edificio in modo da avere sempre e costantemente libere e pulite le diverse zone interne di intervento e i relativi percorsi distributivi e di accesso.
Le demolizioni dovranno limitarsi alle parti ed alle dimensioni prescritte. Quando, anche per mancanza di puntellamenti o di altre precauzioni, venissero demolite altre parti od oltrepassati i limiti fissati, saranno pure a cura e spese dell'Impresa, senza alcun compenso, ricostruite e rimesse in ripristino le parti indebitamente demolite.
Tutti i materiali riutilizzabili provenienti da lievi e rimozioni di serramenti e infissi interni ed esterni, inferriate, bancali, soglie, ecc., a giudizio insindacabile della direzione lavori, devono essere opportunamente scalcinati, puliti, custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati dalla Direzione stessa, usando cautele per non danneggiarli sia nello scalcinamento, sia nel trasporto, sia nel loro assestamento e per evitarne la dispersione. Detti materiali restano tutti di proprietà dell'Amministrazione appaltante, la quale potrà ordinare all'Impresa di impiegarli in tutto o in parte nei lavori appaltati.
I materiali di scarto non più riutilizzabili provenienti dalle suddette demolizioni e rimozioni devono sempre dall'Impresa essere trasportati, a propria cura e spesa, fuori del cantiere nei punti indicati od alle pubbliche discariche autorizzate, secondo le procedure di legge vigenti.
Considerata la coesistenza dei lavori con l’attività scolastica svolta nella struttura oggetto degli interventi, nell’esecuzione delle attività di demolizione e rimozione dovranno essere adottate le più appropriate modalità esecutive e utilizzati i più appropriati mezzi d’opera, al fine di limitare quanto più possibile rumori e vibrazioni, nonché il propagarsi di polveri (ved. capitolo oneri a carico dell’appaltatore).
In questa ottica, pertanto, l’utilizzo del martello demolitore dovrà essere limitato allo stretto necessario e, ove non sia possibile operare diversamente, adottando le opportune cautele.
L’attività che, sotto gli aspetti sopra indicati, dovesse manifestare le maggiori criticità, dovrà essere preventivamente concordata con la Direzione scolastica, il RUP del Comune appaltante, il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e la Direzione Lavori, i quali ne potrebbero disporre l’esecuzione in determinate ore e/o giornate, senza che questo sia motivo di richiesta di maggiori compensi, da ritenersi tutti compresi nell’offerta prodotta dall’appaltatore in sede di gara.
Art. 61 - Malte e conglomerati
I quantitativi dei materiali da impiegarsi per la composizione delle malte e dei conglomerati, secondo le particolari indicazioni che potranno essere imposte dalla Direzione lavori o stabilite nell'elenco prezzi,
dovranno corrispondere alle seguenti proporzioni: | ||
a) Malta comune | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,25 ÷ 0,40mc. | |
Sabbia | 0,85 ÷ 1,00mc. | |
b) Malta comune per intonaco rustico (rinzaffo) | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,20÷0,40mc. | |
Sabbia | 0,90÷1,00mc. | |
c) Malta comune per intonaco civile (stabilitura) | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,35÷0,45mc. | |
Sabbia vagliata | 0,80 mc. | |
d) Malta grossa di pozzolana | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,22 mc. | |
xxxxxxxxx xxxxxx | 1,10 mc. | |
e) Malta mezzana di pozzolana | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,25 mc. | |
xxxxxxxxx xxxxxxxx | 1,10 mc. | |
f) Malta fina di pozzolana | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,28 mc. | |
xxxxxxxxx xxxxxxxx | 1,05 mc. | |
g) Malta idraulica | ||
Calce idraulica | (N1) x.xx | |
sabbia | 0,90 mc. | |
h) Malta bastarda | ||
malta di cui alle lettere a), e), g) | 1,00 mc. | |
agglomerante cementizio a lenta presa | 1,50 x.xx | |
i) Malta cementizia forte | ||
Cemento idraulico normale | (N2) x.xx | |
sabbia | 1,00 mc. | |
l) Malta cementizia debole | ||
agglomerante cementizio a lenta presa | (N3) x.xx | |
sabbia | 1,00 mc. | |
m) Malta cementizia per intonaci | ||
agglomerante cementizio a lenta presa | 6,00 | x.xx |
sabbia | 1,00 | mc. |
n) Malta fina per intonaci | ||
Malta di cui alle lettere c), f), g) vagliata allo staccio fino | ||
o) Malta per stucchi | ||
Xxxxx spenta in pasta | 0,45 | mc. |
Polvere di marmo | 0,90 | mc. |
p) Calcestruzzo idraulico di pozzolana | ||
Calce comune | 0,15 | mc. |
Pozzolana | 0,40 | mc. |
Pietrisco o ghiaia | 0,80 | mc. |
q) Calcestruzzo in malta idraulica | ||
Calce idraulica | (N4) | mc. |
Sabbia | 0,40 | mc. |
Pietrisco o ghiaia | 0,80 | mc. |
r) Conglomerato cementizio per muri, fondazioni, sottofondi, ecc. | ||
Cemento | (N5) | mc. |
Sabbia | 0,40 | mc. |
Pietrisco o ghiaia | 0,80 | mc. |
s) Conglomerato cementizio per strutture sottili |
Cemento (N6) mc.
Sabbia 0,40 mc.
Pietrisco o ghiaia 0,80 mc.
(N1) - Da 3 a 5, secondo l'impiego che si dovrà fare della malta; (N2) - Da 3 a 6, secondo l'impiego;
(N3) - Da 2,5 a 4, secondo l'impiego che dovrà farsi della malta, intendendo per malta cementizia magra quella dosata a 2,5 x.xx di cemento e per malta cementizia normale quella dosata a 4 x.xx di cemento;
(N4) - Da 1,5 a 3, secondo l'impiego che dovrà farsi del calcestruzzo; (N5) - Da 1,5 a 2,5 secondo l'impiego che dovrà farsi del calcestruzzo; (N6) - Da 3 a 3,5 secondo l'impiego che dovrà farsi del calcestruzzo.
Quando la Direzione lavori ritenesse di variare tali proporzioni l'Impresa sarà obbligata ad uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in base alle nuove proporzioni previste.
I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli forniti in sacchi di peso determinato, dovranno ad ogni impasto essere misurati con apposite casse, della capacità prescritta dalla Direzione dei lavori, che l'Impresa sarà in obbligo di provvedere e mantenere a sue spese costantemente su tutti i piazzali ove verrà effettuata la manipolazione.
La calce spenta in pasta non dovrà essere misurata in fette, come viene estratta con badile dal calcinaio, bensì dopo essere stata rimescolata e ricondotta ad una pasta omogenea consistente e bene unita.
L'impasto dei materiali dovrà essere fatto a braccia d'uomo, sopra aree convenientemente pavimentate, oppure a mezzo di macchine impastatrici o mescolatrici. I materiali componenti le malte cementizie saranno prima mescolati a secco, fino ad ottenere un miscuglio di tinta uniforme, il quale verrà poi asperso ripetutamente con la minore quantità di acqua possibile, ma sufficiente, rimescolando continuamente.
Nella composizione di calcestruzzi con malte di calce comune od idraulica, si formerà prima l'impasto della malta con le proporzioni prescritte, impiegando la minore quantità di acqua possibile, poi si distribuirà la malta sulla ghiaia o pietrisco e si mescolerà il tutto fino a che ogni elemento sia per risultare uniformemente distribuito nella massa ed avviluppato di malta per tutta la superficie.
Per i conglomerati cementizi semplici od armati, gli impasti dovranno essere eseguiti in conformità alle prescrizioni di Legge.
Gli impasti, sia di malta che di conglomerato, dovranno essere preparati soltanto nella quantità necessaria per l’impiego immediato.
I residui che non avessero, per qualsiasi ragione, immediato impiego, dovranno essere gettati a rifiuto, ad eccezione di quelli formati con calce comune, che potranno essere utilizzati durante la giornata del loro confezionamento.
Art. 62 - Opere e strutture di calcestruzzo
Tutte le opere aventi funzione strutturale o comunque rientranti fra quelle indicate nel titolo, dovranno essere realizzate nel pieno rispetto delle vigenti norme e prescrizioni di Legge e di quelle che potranno essere successivamente emanate durante il corso dei lavori. In particolare, fa riferimento alle seguenti Leggi, Decreti e Circolari in materia:
Legge 05-11-1971 n. 1086;
Legge 02-02-1974 n. 64;
D.M. 14-01-2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni” e relativi allegati;
Circolare applicativa del D.M. 14.01.08 n. 2 Febbraio 2009, n.617 – “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni”.
Le opere che assolvono funzioni strutturali saranno eseguite in base ai disegni esecutivi predisposti da un professionista abilitato ai sensi della Legge 05-11-1971 n. 1086.
Gli impasti di conglomerato cementizio dovranno essere eseguiti in conformità a quanto previsto nelle norme UNI ENV 13670-1:2001 ed alle Linee Guida per il calcestruzzo strutturale.
La distribuzione granulometrica degli inerti, il tipo di cemento e la consistenza dell’impasto, devono essere adeguati alla particolare destinazione del getto ed al procedimento di posa in opera del conglomerato.
Il quantitativo d’acqua deve essere il minimo necessario a consentire una buona lavorabilità del conglomerato tenendo conto anche dell’acqua contenuta negli inerti.
Partendo dagli elementi già fissati il rapporto acqua-cemento, e quindi il dosaggio del cemento, dovrà essere scelto in relazione alla resistenza richiesta per il conglomerato.
L’impiego degli additivi dovrà essere subordinato all’accertamento della assenza di ogni pericolo di aggressività.
L’impasto deve essere fatto con mezzi idonei ed il dosaggio dei componenti eseguito con modalità atte a garantire la costanza del proporzionamento previsto in sede di progetto.
Per i calcestruzzi preconfezionati si fa riferimento alle Linee Guida sul calcestruzzo preconfezionato che precisa le specifiche tecniche dei materiali costituenti il calcestruzzo, la sua composizione e le proprietà del calcestruzzo fresco e indurito. Fissa inoltre i metodi per la verifica, la produzione, il trasporto, consegna, getto e stagionatura del calcestruzzo e le procedure di controllo della sua qualità.
Per i controlli sul conglomerato ci si atterrà a quanto previsto dal D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
Il conglomerato viene individuato tramite la resistenza caratteristica a compressione secondo quanto specificato nel suddetto D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
La resistenza caratteristica del conglomerato dovrà essere non inferiore a quella richiesta dal progetto.
Il controllo di qualità del conglomerato si articola nelle seguenti fasi: valutazione preliminare della resistenza, controllo preliminare, controllo di accettazione, prove complementari.
I prelievi dei campioni necessari per i controlli delle fasi suddette avverranno al momento della posa in opera dei casseri, secondo le modalità previste dalle Norme UNI EN 12390-1/2:2002.
Nelle esecuzione delle opere di cemento armato normale l’appaltatore dovrà attenersi alle norme contenute nella legge 5 novembre 1971, n. 1086 e nelle relative norme tecniche del D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
In particolare:
a) Gli impasti devono essere preparati e trasportati in modo da escludere pericoli di segregazione dei componenti o di prematuro inizio della presa al momento del getto.
b) Il getto deve essere convenientemente compatto; la superficie dei getti deve essere mantenuta umida per almeno tre giorni.
c) Non si deve mettere in opera il conglomerato a temperature minori di 0 °C, salvo il ricorso ad opportune cautele.
Le giunzioni delle barre in zona tesa, quando non siano evitabili, si devono realizzare possibilmente nelle regioni di minor sollecitazione, in ogni caso devono essere opportunamente sfalsate.
Le giunzioni di cui sopra possono effettuarsi mediante:
saldature eseguite in conformità delle norme in vigore sulle saldature; manicotto filettato;
sovrapposizione calcolata in modo da assicurare l’ancoraggio di ciascuna barra, In ogni caso la lunghezza di sovrapposizione in retto deve essere non minore di 20 volte il diametro e la prosecuzione di ciascuna barra deve essere deviata verso la zona compressa. La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 4 volte il diametro.
La distanza della superficie dell’armatura resistente dalle facce esterne del conglomerato deve essere valutata come riportato al punto 4.1.6.1.3 del D.M. 14.01.2008 e relativa circolare. Copriferri elevati richiedono opportuni provvedimenti intesi ad evitare il distacco (per esempio reti).
Il disarmo deve avvenire per gradi ed in modo da evitare azioni dinamiche. Esso non deve inoltre avvenire prima che la resistenza del conglomerato abbia raggiunto il valore necessario in relazione all’impiego della struttura all’atto del disarmo, tenendo anche conto delle altre esigenze progettuali e costruttive; la decisione è lasciata al giudizio del Direttore dei lavori.
Nella esecuzione delle opere di cemento armato precompresso l’appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni contenute nelle attuali norme tecniche del D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
Nella esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso l’appaltatore dovrà attenersi strettamente a tutte le disposizioni contenute nella legge 5 novembre 1971, n. 1086.
Nelle zone sismiche valgono le norme tecniche emanate in forza del D.M. 14 gennaio 2008 e relativa circolare.
Art. 63 – Solai
I solai realizzati con qualsiasi componente strutturale in calcestruzzo armato ordinario e/o precompresso, lamiere grecate collaboranti, ecc., sia gettati in opera che formati dall’associazione di elementi prefabbricati con unioni e/o getti di completamento, dovranno rispondere alle prescrizioni di legge che qui si intendono integralmente richiamate.
La Direzione Lavori ha la facoltà di prescrivere il tipo di solaio che dovrà essere impiegato per realizzare le diverse strutture e qualsiasi variazione a quanto disposto dovrà essere preventivamente concordata e
autorizzata con specifico Ordine di servizio.
Per ogni tipo di solaio essa stabilirà anche il momento massimo positivo di servizio, solitamente riferito alla striscia di solaio larga un metro, che esso deve essere in grado di sopportare. L’Appaltatore dovrà, senza eccezioni, eseguire le prescrizioni della Direzione Lavori.
Per i tipi di solai, fra i diversi della produzione, proposti dall’Appaltatore, l’attitudine a sopportare il momento massimo di servizio richiesto, verrà giudicata insindacabilmente dal Direttore dei Lavori.
Art. 64 - Acciaio per cementi armati normali e precompressi - Rete elettrosaldata
L’armatura per le strutture in cemento armato sarà ottenuta da barre di acciaio di qualsiasi lunghezza e diametro, del tipo B450 controllato in stabilimento, lavorato e posto in opera conforme ai disegni di progetto. La rete elettrosaldata verrà posta in opera a pannelli di qualsiasi dimensione con le necessarie sovrapposizioni. Il taglio dei pannelli sarà eseguito troncando il tondino in mezzeria alla maglia.
Gli acciai per armature di c.a. e c.a.p. devono corrispondere ai tipi ed alle caratteristiche stabilite dalle Norme Tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
Le modalità di prelievo dei campioni da sottoporre a prova sono quelle previste dal medesimo Decreto.
La Direzione Lavori dovrà sottoporre a controllo le barre d’acciaio i cui campioni saranno prelevati in contraddittorio con l'Impresa ed inviati a cura della Direzione Lavori ed a spese dell'Impresa ad un Laboratorio ufficiale. Di tale operazione dovrà essere redatto apposito verbale controfirmato dalle parti.
Nel caso d'esito negativo si procederà come indicato nel D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
Art. 65 - Carpenteria in acciaio
Le strutture di acciaio dovranno essere costruite tenendo conto di quanto disposto dalla legge 5 novembre 1971, n. 1086 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica” e dal D.M. 14.01.2008 e relativa circolare.
Le opere in carpenteria di acciaio dovranno essere realizzate in conformità ai disegni di progetto ad opera di un centro di trasformazione autorizzato che operi in conformità alla UNI EN 10920, con l’impiego di tubi, profilati, barre, larghi piatti, lamiere dei tipi riportati nelle Tabelle 11.3.IX e X a seconda delle esigenze di impiego che dovranno essere verificate e controllate dall’Appaltatore, in relazione alle sollecitazioni dei manufatti, prima delle loro esecuzione. Le verifiche ed i controlli dovranno essere effettuati in conformità a quanto indicato dalla normativa vigente.
Per quanto si riferisce ai collegamenti previsti in progetto, sia fra gli elementi componenti una medesima struttura che fra strutture diverse (ivi compresi i collegamenti acciaio-calcestruzzo e relativi apparecchi di connessione), l’Appaltatore dovrà condurre tutte le necessarie verifiche atte a garantirne la resistenza sia con riguardo alle caratteristiche esecutive che ai materiali impiegati nel rispetto della normativa vigente in materia.
È onere dell’appaltatore la redazione dei disegni di officina, intesi come sviluppo in dettaglio degli elementi rappresentati negli elaborati di progetto, prima di procedere al montaggio delle strutture metalliche. Tali elaborati andranno sottoposti alla preventiva approvazione scritta del Progettista e del Direttore dei Lavori.
Nessuna variazione è ammessa alle opere progettate sia nel loro complesso, che nei particolari, senza la preventiva approvazione scritta del Progettista e del Direttore dei Lavori. L’appaltatore ha l’obbligo di richiedere alla Direzione Lavori tempestive disposizioni per particolari o norme che eventualmente non risultassero dai disegni o dalle prescrizioni delle opere. Tutti i lavori andranno eseguiti comunque a perfetta regola d’arte secondo le eventuali ulteriori prescrizioni della Direzione Lavori.
Tutte le parti metalliche saranno finite con zincatura a caldo con le prescrizioni di seguito prescritte. Collaudo tecnologico dei materiali
Ogni volta che i materiali destinati alla costruzione di strutture di acciaio pervengono dagli stabilimenti per la successiva lavorazione, l'Impresa darà comunicazione alla direzione dei lavori specificando, per ciascuna colata, la distinta dei pezzi ed il relativo peso, la destinazione costruttiva e la documentazione di accompagnamento della ferriera costituita da:
- attestato di controllo;
- dichiarazione che il prodotto è « qualificato » secondo le norme vigenti.
La direzione dei lavori si riserva la facoltà di prelevare campioni di prodotto qualificato da sottoporre a prova presso laboratori di sua scelta ogni volta che lo ritenga opportuno, per verificarne la rispondenza alle norme di accettazione ed ai requisiti di progetto. Per i prodotti non qualificati la direzione dei lavori deve effettuare presso laboratori ufficiali tutte le prove meccaniche e chimiche in numero atto a fornire
idonea conoscenza delle proprietà di ogni lotto di fornitura. Tutti gli oneri relativi alle prove sono a carico dell'impresa. Le prove e le modalità di esecuzione sono quelle prescritte dal D.M. 27 luglio 1985 e successivi aggiornamenti ed altre eventuali normative,a seconda del tipo di metallo in esame, vigenti al momento della esecuzione dei lavori di cui al presente Capitolato.
Controlli in corso di lavorazione
L'Impresa dovrà essere in grado di individuare e documentare in ogni momento la provenienza dei materiali impiegati nelle lavorazioni e di risalire ai corrispondenti certificati di qualificazione, dei quali dovrà esibire la copia a richiesta della direzione dei lavori.
Alla direzione dei lavori è riservata comunque la facoltà di eseguire in ogni momento della lavorazione tutti i controlli che riterrà opportuni per accertare che i materiali impiegati siano quelli certificati, che le strutture siano conformi ai disegni di progetto e che le stesse siano eseguite a perfetta regola d'arte.
Ogni volta che le strutture metalliche lavorate si rendono pronte per il collaudo l'impresa informerà la direzione dei lavori, la quale darà risposta entro 8 giorni fissando la data del collaudo in contraddittorio, oppure autorizzando la spedizione delle strutture stesse in cantiere.
Montaggio
Il montaggio in opera di tutte le strutture costituenti ciascun manufatto sarà effettuato in conformità a quanto, a tale riguardo, è previsto nella relazione di calcolo.
Durante il carico, il trasporto, lo scarico, il deposito ed il montaggio, si dovrà porre la massima cura per evitare che le strutture vengano deformate o sovrasollecitate.
Le parti a contatto con funi, catene od altri organi di sollevamento saranno opportunamente protette.
Il montaggio sarà eseguito in modo che la struttura raggiunga la configurazione geometrica di progetto, nel rispetto dello stato di sollecitazione previsto nel progetto medesimo. In particolare, per quanto riguarda le strutture a travata, si dovrà controllare che la controfreccia ed il posizionamento sugli apparecchi di appoggio siano conformi alle indicazioni di progetto, rispettando le tolleranze previste. La stabilità delle strutture dovrà essere assicurata durante tutte le fasi costruttive e la rimozione dei collegamenti provvisori e di altri dispositivi ausiliari dovrà essere fatta solo quando essi risulteranno staticamente superflui.
Saldature e protezione antiruggine
Le saldature dovranno essere a piena penetrazione in continuo con procedimenti MAG e/o Arco Sommerso secondo le specifiche della Raccolta “S” Ed.95 della UNI EN 288. I tecnici saldatori dovranno essere qualificati secondo le norme UNI EN 287. Tutte le strutture in ferro dovranno essere trattate con una mano di fondo antiruggine a solvente, a rapida essicazione, monocomponente, a base di resine alchidiche corto olio e fosfato di zinco da impiegare come primer per superfici di ferro o di acciaio sabbiato, per applicazioni interne o esterne a debole aggressione chimica; specifico per i cicli di verniciatura a base di rivestimento intumescente impiegati nella protezione dal fuoco di strutture metalliche, avente massa volumetrica 1500 g/L, residuo secco in peso circa 65%, viscosità 100-120” (FORD/4, 20°C); fornito e dato in opera incluso preparazione del supporto da trattare accuratamente pulito e asciutto; inclusa eliminazione completa di ogni traccia di ruggine, calamina, polvere ed eventuali residui d’unto o grasso; inclusa, se necessaria, spazzolatura meccanica del fondo e successiva pulizia con solventi specifici; per protezioni più incisive eseguire una sabbiatura fino al grado di pulitura SA 21/2. Nel caso di superfici trattate con vecchi strati di pittura ancora coerenti al supporto, è inclusa la carteggiatura con carta abrasiva, seguita da accurata pulizia del fondo con idonei solventi di lavaggio; quantità di applicazione minima di 120 g/m2 (75 micron film umido, 35 micron film secco). Applicazione a spruzzo airless, rullo o pennello; valutazione per Kg di ferro da verniciare.
Specifiche tecniche:
classificazione (UNI 8681) = B2. A.O.B.2.B.AA
pittura per strato di fondo, in soluzione monocomponente ad essiccamento chimico, ossidativo, satinata, con pigmentazione attiva con il supporto, oleofenolica
classificazione COV (direttiva 2004/42/CE) pitture monocomponenti ad alte prestazioni
valore limite UE di COV per Tol-Facer (cat. A/i) : 600 g/L (2007) / 500 g/L (2010). Tol-Facer contiene al massimo 499 g/L di COV.
Nei collegamenti con bulloni si dovrà procedere alla alesatura di quei fori che non risultino centrati e nei quali i bulloni previsti in progetto non entrino liberamente. Se il diametro del foro alesato risulta superiore al diametro sopracitato, si dovrà procedere alla sostituzione del bullone con uno di diametro
superiore. E' ammesso il serraggio dei bulloni con chiave pneumatica purché questo venga controllato con chiave dinamometrica, la cui taratura dovrà risultare da certificato rilasciato da laboratorio ufficiale in data non anteriore ad un mese. Per le unioni con bulloni, l'impresa effettuerà, alla presenza della direzione dei lavori, un controllo di serraggio su un numero adeguato di bulloni. L'assemblaggio ed il montaggio in opera delle strutture dovrà essere effettuato senza che venga interrotto il traffico di cantiere sulla eventuale sottostante sede stradale salvo brevi interruzioni durante le operazioni di sollevamento, da concordare con la Direzione dei lavori.
Nella progettazione e nell'impiego delle attrezzature di montaggio, l'impresa è tenuta a rispettare le norme, le prescrizioni ed i vincoli che eventualmente venissero imposti da Enti, Uffici e persone responsabili riguardo alla zona interessata, ed in particolare:
- per l'ingombro degli alvei dei corsi d'acqua;
- per le sagome da lasciare libere nei sovrappassi o sottopassi di strade, autostrade, ferrovie, tranvie etc.:
- per le interferenze con servizi di soprassuolo e di sottosuolo. Prove di carico e collaudo statico
Prima di sottoporre le strutture di acciaio alle prove di carico, dopo la loro ultimazione in opera e di regola, prima che siano applicate le ultime mani di vernice, quando prevista, verrà eseguita da parte della direzione dei lavori una accurata visita preliminare di tutte le membrature per constatare che le strutture siano state eseguite in conformità ai relativi disegni di progetto, alle buone regole d'arte ed a tutte le prescrizioni di contratto. Ove nulla osti, si procederà quindi alle prove di carico ed al collaudo statico delle strutture; operazioni che verranno condotte, a cura e spese dell'impresa, secondo le prescrizioni contenute nei decreti Ministeriali vigenti e nelle successive normative vigenti al momento della esecuzione delle opere di cui al presente Capitolato.
Le caratteristiche e specifiche tecniche del presente articolo richieste dal progetto sono quelle contenute e descritte nell’Elenco Prezzi Unitari allegato al presente Capitolato.
Zincatura a caldo
La zincatura a caldo della carpenteria in acciaio dovrà essere effettuata secondo le norme UNI EN 10326 e UNI EN ISO 1461” alle quali è fatto obbligo attenersi.
I profilati a freddo, se non reperibili già zincati, potranno essere ricavati per presso-piegatura da lamiere zincate di opportuno spessore. L’Appaltatore dovrà quindi prevedere, in fase di esecuzione, tutti gli accorgimenti quali forature, mensole, squadrette, fazzoletti, ecc. necessari per il montaggio ed il fissaggio di tutti gli elementi senza ricorrere ad interventi in opera.
a) Ritocchi
Non sono ammessi tagli o modifiche di forature con uso di cannelli ossiacetilenici, né saldature in opera. Le parti zincate eventualmente danneggiate durante i trasporti, sollevamenti e montaggi, saranno ritoccate in opera al momento stesso dell’installazione, secondo un ciclo di zincatura a freddo da sottoporre all’approvazione della Direzione Lavori.
b) Finiture e provini
Le superfici zincate devono presentarsi uniformi nello spessore e nel colore grigio zinco naturale, senza ossidazione alcuna, ombreggiature o altre colorazioni diverse, oppure con scorie di bagno e segni di riprese. Le scorie di saldatura devono esser preventivamente picchiettate e le saldature eseguite a regola d’arte, con cordoli regolari senza erosioni o sbavature.
Art. 66 – Pareti e contropareti
Malte per murature
L'acqua e la sabbia per la preparazione degli impasti devono possedere i requisiti e le caratteristiche tecniche di cui all’articolo 61.
L'impiego di malte premiscelate e premiscelate pronte è consentito, purchè ogni fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi. Ove il tipo di malta non rientri tra quelli appresso indicati il fornitore dovrà certificare con prove ufficiali anche le caratteristiche di resistenza della malta stessa.
Le modalità per la determinazione della resistenza a compressione delle malte sono riportate nel decreto ministeriale 13 settembre 1993. I tipi di malta e le loro classi sono definiti in rapporto alla composizione in volume; malte di diverse proporzioni nella composizione confezionate anche con additivi, preventivamente sperimentate, possono essere ritenute equivalenti a quelle indicate qualora la loro resistenza media a compressione risulti non inferiore ai valori di cui al D.M. 20 novembre 1987, n. 103.
Murature in genere: criteri generali per l'esecuzione
Nelle costruzioni delle murature in genere verrà curata la perfetta esecuzione degli spigoli, delle volte, piattabande, archi, e verranno lasciati tutti i necessari incavi, sfondi, canne e fori per:
- ricevere le chiavi ed i capichiavi delle volte: gli ancoraggi delle catene e delle travi a doppio T; le testate delle travi (di legno, di ferro); le pietre da taglio e quanto altro non venga messo in opera durante la formazione delle murature;
- il passaggio delle canalizzazioni verticali (tubi pluviali, dell'acqua potabile, canne di stufe e camini, scarico acqua usata, immondizie etc.);
- per il passaggio delle condutture elettriche, di telefoni e di illuminazione;
- le imposte delle volte e degli archi;
- gli zoccoli, dispositivi di arresto di porte e finestre, zanche, soglie, ferriate, ringhiere, davanzali etc. Quanto detto, in modo che non vi sia mai bisogno di scalpellare le murature già eseguite.
La costruzione delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il perfetto collegamento sia con le murature esistenti, sia fra le parti di esse.
I mattoni, prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a saturazione per immersione prolungata in appositi bagnaroli e mai per aspersione.
Essi dovranno mettersi in opera con i giunti alternati ed in corsi ben regolari e normali alla superficie esterna; saranno posati sopra un abbondante strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta rifluisca all'ingiro e riempia tutte le connessure.
La larghezza dei giunti non dovrà essere maggiore di 8 nè minore di 5 mm.
I giunti non verranno rabboccati durante la costruzione per dare maggiore presa all'intonaco od alla stuccatura col ferro.
Le malte da impiegarsi per la esecuzione delle murature dovranno essere passate al setaccio per evitare che i giunti fra i mattoni riescano superiori al limite di tolleranza fissato.
Le murature di rivestimento saranno fatte a corsi bene allineati e dovranno essere opportunamente collegate con la parte interna.
Se la muratura dovesse eseguirsi con paramento a vista (cortina) si dovrà avere cura di scegliere per le facce esterne i mattoni di migliore cottura, meglio formati e di colore più uniforme, disponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali, alternando con precisione i giunti verticali.
In questo genere di paramento i giunti non dovranno avere larghezza maggiore di 5 mm e, previa loro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilate con malta idraulica o di cemento, diligentemente compresse e lisciate con apposito ferro, senza sbavatura.
Le sordine, gli archi, le piattabande e le volte dovranno essere costruite in modo che i mattoni siano sempre disposti in direzione normale alla curva dell'intradosso e la larghezza dei giunti non dovrà mai eccedere i 5 mm all'intradosso e 10 mm all'estradosso.
All'innesto con muri da costruirsi in tempo successivo dovranno essere lasciate opportune ammorsature in relazione al materiale impiegato.
I lavori di muratura, qualunque sia il sistema costruttivo adottato, debbono essere sospesi nei periodi di gelo, durante i quali la temperatura si mantenga, per molte ore, al disotto di zero gradi centigradi.
Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore della notte, le opere in muratura ordinaria possono essere eseguite nelle ore meno fredde del giorno, purché al distacco del lavoro vengano adottati opportuni provvedimenti per difendere le murature dal gelo notturno.
Le impostature per le volte, gli archi etc. devono essere lasciate nelle murature sia con gli addentellati d'uso, sia col costruire l'origine delle volte e degli archi a sbalzo mediante le debite sagome, secondo quanto verrà prescritto.
La direzione dei lavori stessa potrà ordinare che sulle aperture di vani e di porte e finestre siano collocati degli architravi (cemento armato, acciaio) delle dimensioni che saranno fissate in relazione alla luce dei vani, allo spessore del muro ed al sovraccarico.
Nel punto di passaggio fra le fondazioni entro terra e la parte fuori terra sarà eseguito un opportuno strato (impermeabile, drenante etc.) che impedisca la risalita per capillarità.
a) Muratura di xxxxxxx
I mattoni, prima del loro impiego, dovranno essere bagnati fino a saturazione per immersione prolungata. Essi dovranno mettersi in opera con le connessure alternate in corsi ben regolari e normali alla superficie esterna; saranno posati sopra un abbondante strato di malta e premuti sopra di esso in modo che la malta
rifluisca all’ingiro e riempia tutte le connessure.
La larghezza delle connessure non dovrà essere maggiore di dieci né minore di mm. cinque.
I giunti non verranno rabboccati durante la costruzione per dare maggiore presa all’intonaco ed alla stuccatura con il ferro.
Le malte da impiegarsi dovranno essere passate al setaccio per evitare che i giunti fra i mattoni riescano superiori al limite di tolleranza fissato.
Le murature di rivestimento saranno fatte a corsi ben allineati e dovranno essere opportunamente ammorsate con la parte interna.
Se le murature dovessero eseguirsi a paramento visto (cortina) si dovrà avere cura di scegliere per le facce esterne i mattoni di migliore cottura, meglio formati e di colore più uniforme, disponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali, alternando con precisione i giunti verticali.
In questo genere di paramento le connessure di faccia vista non dovranno avere grossezza maggiore di otto millimetri e, previa loro raschiatura e pulitura, dovranno essere profilate con malta idraulica o di cemento, diligentemente compresse e lisciate con apposito ferro, senza sbavature.
b) Pareti di una testa od in foglio con mattoni pieni o forati
Le pareti di una testa od in foglio verranno eseguite con mattoni scelti, esclusi i rottami, i laterizi incompleti e quelli mancanti in qualche spigolo.
Tutte le dette pareti saranno eseguite con le migliori regole dell’arte, a corsi orizzontali ed a perfetto filo, per evitare la necessità di forte impiego di malta per l’intonaco.
Nelle pareti in foglio, quando la Direzione Lavori lo ordinasse, saranno introdotte, durante la costruzione, intelaiature in legno o ferro attorno ai vani delle porte allo scopo di poter fissare i serramenti al telaio, anziché alla parete, oppure ai lati od alla sommità delle pareti stesse, per il loro consolidamento, quando esse non arrivano fino ad un’altra parete od al soffitto.
Quando una parete deve eseguirsi fin sotto il soffitto, la chiusura dell’ultimo corso sarà ben serrata, se occorre, dopo congruo tempo con scaglie e cemento.
c) Muratura in elementi di laterizio porizzato
Xxxxxxx, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui alle lettere a) e b).
Con i blocchi tipo “A”, cioè provvisti di incavo ed impiegati per realizzare fughe verticali assai ravvicinate, il giunto verticale verrà eseguito colmando di malta l’incavo dei blocchi. Con i blocchi senza incavo i giunti verticali, ad evitare la formazione di ponti di calore, dovranno essere a camera d’aria.
d) Muratura in elementi di agglomerato cementizio di argilla espansa e inerte naturale resistente al fuoco
Xxxxxxx, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui alle lettere a) e b).
Assai probabili, in questo genere di paramento, sono i fenomeni di fessurazione e cavillature che dovranno essere evitati mediante la posa di tralicci piatti in ferro annegati nel corso di malta (n° 1 ogni 3÷4 corsi) e la predisposizione di giunti di controllo ogni qualvolta il muro supera la lunghezza di 7,00÷8,00 ml; in corrispondenza all’attacco con pilastri; nei punti di contatto tra materiali eterogenei; nei punti di incontro a “T”.
I giunti di controllo dovranno essere sigillati con elastomeri, previo inserimento di materiali tipo xxxxxxxx, entrambi classificati REI.
e) Pareti e contropareti in cartongesso – rivestimenti di pareti e canali con lastre a base di silicati
Le partizioni interne in cartongesso o similari, costituite da elementi predisposti per essere assemblati in sito (con o senza piccole opere di adeguamento nelle zone di connessione con le altre pareti o con il soffitto) devono essere realizzate con prodotti rispondenti alle prescrizioni date negli articoli dell’Elenco Prezzi.
Nell’esecuzione si seguiranno le modalità previste dal produttore (ivi incluso l’utilizzo di appositi attrezzi) ed approvate dalla Direzione dei Lavori. Si curerà la corretta predisposizione degli elementi che svolgono anche funzione di supporto in modo da rispettare le dimensioni, tolleranze ed i giochi previsti o comunque necessari ai fini del successivo assemblaggio degli altri elementi. Si curerà che gli elementi di collegamento e di fissaggio, vengano posizionati ed installati in modo da garantire l’adeguata trasmissione delle sollecitazioni meccaniche. Il posizionamento di pannelli, vetri, elementi di completamento ed altro, sarà realizzato con l’interposizione di guarnizioni, distanziatori ed accessori in genere che garantiscano il raggiungimento dei livelli di prestazione previsti ed essere completate con le successive sigillature.
Il sistema di giunzione nel suo insieme, deve completare il comportamento della parete e deve essere eseguito secondo gli schemi di montaggio previsti; analogamente, si devono eseguire, secondo gli schemi previsti e con accuratezza, le connessioni con le pareti murarie ed i soffitti, nonché con le altre strutture di contatto.
f) Controparete antincendio EI90/EI120
Xxxxxxx, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui alle lettere e).
Controparete antincendio EI90
La controparete antincendio, che dovrà garantire una resistenza al fuoco pari a EI90 sul lato non esposto al fuoco, verrà collocata su parete in laterizio esistenti intonacata su entrambe le facce.
Il rivestimento sarà realizzato con un singolo strato di lastre in gesso rivestito marcate CE a norma EN 520 e conformi alla DIN 18180, in classe di reazione al fuoco A2-s1,d0, fissate alla parete esistente in laterizio tramite specifici tasselli metallici ad espansione, diametro 8 mm e lunghezza 45 mm, posti ad interasse di 500 mm circa in verticale e di 600 mm circa in orizzontale, previa interposizione del collante a base gesso dello spessore di 1 mm. Le modalità per la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 11424 e alle prescrizioni del produttore. La stuccatura dei giunti deve essere effettuata tenendo conto del tipo di bordo. Per una migliore resistenza delle fughe si consiglia di utilizzare nastro microforato o in rete. La stuccatura deve essere eseguita in condizioni igrotermiche stabili e con temperature non inferiori a
+10C°.
Si richiama l’attenzione dell’appaltatore alla corretta protezione delle lastre da urti o altri danneggiamenti e sulla sua corretta posa; a tale proposito si precisa che non verranno accettate lastre che risultino anche parzialmente danneggiate o posate in modo non corretto.
Almeno dieci giorni naturali e consecutivi precedenti la data prevista in programma per la posa della controparete, l’appaltatore dovrà presentare un campione al vero e relative dichiarazioni e certificazioni con i rapporti di prova rilasciati dall'istituto certificatore o omologazione rilasciata dal Ministero degli Interni attestante la resistenza al fuoco EI90 sulla faccia non esposta al fuoco, e sottoporla all’approvazione della D.L.
Controparete antincendio EI120
La controparete antincendio, che dovrà garantire una resistenza al fuoco pari a EI120 sul lato esposto al fuoco, verrà collocata su parete in laterizio esistenti intonacata su entrambe le facce.
Il rivestimento sarà realizzato con un singolo strato di lastre in gesso rivestito marcate CE a norma EN 520 e conformi alla DIN 18180, in classe di reazione al fuoco A2-s1,d0, fissate alla parete esistente in laterizio tramite specifici tasselli metallici ad espansione, diametro 8 mm e lunghezza 45 mm, posti ad interasse di 500 mm circa in verticale e di 600 mm circa in orizzontale, previa interposizione del collante a base gesso dello spessore di 1 mm. Le modalità per la messa in opera saranno conformi alle norme UNI 11424 e alle prescrizioni del produttore. La stuccatura dei giunti deve essere effettuata tenendo conto del tipo di bordo. Per una migliore resistenza delle fughe si consiglia di utilizzare nastro microforato o in rete. La stuccatura deve essere eseguita in condizioni igrotermiche stabili e con temperature non inferiori a
+10C°.
Si richiama l’attenzione dell’appaltatore alla corretta protezione delle lastre da urti o altri danneggiamenti e sulla sua corretta posa; a tale proposito si precisa che non verranno accettate lastre che risultino anche parzialmente danneggiate o posate in modo non corretto.
Almeno dieci giorni naturali e consecutivi precedenti la data prevista in programma per la posa della controparete, l’appaltatore dovrà presentare un campione al vero e relative dichiarazioni e certificazioni con i rapporti di prova rilasciati dall'istituto certificatore o omologazione rilasciata dal Ministero degli Interni attestante la resistenza al fuoco EI120 sulla faccia esposta al fuoco, e sottoporla all’approvazione della D.L.
g) Controparete compartimentazione impianti esistenti dentro controsoffitto
Xxxxxxx, per quanto applicabili, le prescrizioni di cui alle lettere e).
La controparete sarà posizionata a chiusura delle pareti esistenti, all’interno del controsoffitto, che a causa del passaggio degli impianti non sono state completate.
Si prevede quindi la realizzazione di una controparete avente caratteristiche REI 120 costituita da struttura portante con guide a U conformi a norma EN 14195 orizzontali realizzate con profili in lamiera di acciaio zincata, poste a pavimento ed a soffitto ed ancorate mediante tasselli metallici alla struttura esistente; montanti a C conformi a norma EN 14195 in lamiera di acciaio zincata, posti ad interasse dichiarato da azienda certificatrice, inseriti alle estremità nelle guide orizzontali sopra descritte; i montanti laterali saranno fissate alla struttura esistente laterale tramite tasselli metallici; posizionamento di n.2 strati di lastre antincendio in gesso rivestito a contatto con lo strato esposto al fuoco, fissate in corrispondenza dei montanti e delle guide della struttura metallica mediante viti fosfatate autoperforanti. Nella zona di passaggio degli impianti verrà posizionato nell’intercapedine n.2 pannelli antifuoco, protetti sulla faccia in vista con vernice intumescente, spessore nominale 1 mm.
La stuccatura dei giunti deve essere effettuata tenendo conto del tipo di bordo. Per una migliore resistenza delle fughe si consiglia di utilizzare nastro microforato o in rete.
La stuccatura deve essere eseguita in condizioni igrotermiche stabili e con temperature non inferiori a
+10C°.
Si richiama l’attenzione dell’appaltatore alla corretta protezione delle lastre da urti o altri danneggiamenti
e sulla sua corretta posa; a tale proposito si precisa che non verranno accettate lastre che risultino anche parzialmente danneggiate o posate in modo non corretto.
Almeno dieci giorni naturali e consecutivi precedenti la data prevista in programma per la posa della controparete, l’appaltatore dovrà presentare un campione al vero e relative dichiarazioni e certificazioni con i rapporti di prova rilasciati dall'istituto certificatore o omologazione rilasciata dal Ministero degli Interni attestante la resistenza al fuoco EI90 sulla faccia non esposta al fuoco, e sottoporla all’approvazione della D.L.
Pareti e tramezzature, prima della loro esecuzione, dovranno essere preventivamente verificate con i criteri stabiliti al paragrafo 7.2.3 delle NTC2008 e tale verifica deve essere sottoposta all’approvazione della Direzione Lavori per il relativo benestare.
Art. 67 - Controsoffitti
I controsoffitti di qualunque tipo (ad elementi, continui con lastre preformate o da realizzare su rete) dovranno essere m a r c h i a t i C E e d eseguiti a perfetta regola d’arte, seguendo le prescrizioni dettagliate della Direzione Lavori con l’impiego di mano d’opera specializzata. In genere dovranno eseguirsi con cure particolari allo scopo di ottenere superfici perfettamente orizzontali, inclinate o sagomate (secondo le prescrizioni) senza ondulazioni ed altri difetti e di evitare in modo assoluto la fondazione, in un tempo più o meno prossimo, di avvallamenti, di crinature o di altre imperfezioni.
Al manifestarsi di tali difetti la Direzione Lavori avrà facoltà a suo insindacabile giudizio, di ordinare all’Appaltatore la rifacitura, a carico di quest’ultimo, dell’intero controsoffitto con l’onere del ripristino di ogni altra opera già eseguita.
Le caratteristiche dei materiali e le modalità di posa sono quelle specificate nella lista delle categorie di lavoro e fornitura (Elenco Prezzi).
a) Controsoffitto in pannelli di gesso e coibentazione
I controsoffitti in gesso saranno costituiti da pannelli ad impasto gessoso opportunamente fibrato, non decorati e a superficie liscia non forata, incombustibili e fonoassorbenti di tipo mobile, delle dimensioni indicative di cm. 60x60 minime, applicati all'orditura portante della copertura con struttura metallica di tipo a scomparsa tramite pendinature in acciaio di qualsiasi altezza e staffe di supporto e ancoraggio alla struttura portante. I pannelli saranno coibentati sulla parte nascosta con materassino di lana di vetro dello spessore minimo di 50 mm., incollato su ogni pannello, e dotati di riquadrature per l'alloggiamento di lampade. Il controsoffitto autoportante antisfondellamento dovrà essere certificato da tecnico abilitato per garantire il contenimento di solaio in latero-cemento soggetti al fernomeno di sfondellamento per un sovraccarico massimo di 50 daN/mq e luce massima 360 cm. Il controsoffitto acustico sarà con lastre in gesso rivestito forate dello spessore di 12,5 mm e con foratura tale da garantire un coefficiente di fono assorbimento a=0,60/0,70.
b) Controsoffitto in pannelli di legno mineralizzato
I controsoffitti in legno mineralizzato saranno costituiti da pannelli isolanti, fonoassorbenti in lana di legno mineralizzata ad alte temperature con ossisolfato di magnesio, spessore 5 cm, con superficie a vista a fibra larga, di Classe 1 e REI 60 di resistenza al fuoco, di dimensioni standard, montati con profili portanti di adeguata sezione e dimensione in acciaio zincato, appesi all'orditura secondaria.
c) Controsoffitto in pannelli d'acciaio
I controsoffitti in acciaio saranno costituiti da pannelli continui di lamierino di acciaio profilato, di spessore commerciale del tipo ispezionabile, preverniciato, accostati o a fuga chiusa, montati con traversini di aggancio, tasselli di sostegno e angolari in corrispondenza dei riquadri e dei fori per l'alloggiamento di lampade.
d) Controsoffitti antincendio in lastre di calcio silicato classe 0 – REI 120
I controsoffitti antincendio saranno costituiti da lastre in calcio silicato esente da amianto, spessore 12 mm, Classe 0 REI 120 di resistenza al fuoco, avvitate all'orditura metallica con viti autosvasanti zincate, come indicato sul certificato di prova, montate su struttura di sostegno sospesa con pendinature in tondo d'acciaio fissate alle strutture sovrastanti da proteggere, strato isolante in lana di roccia densità 50 kg/m³, spessore 50 mm, certificato di prova, dichiarazione di conformità e corretta posa in opera da parte della Ditta esecutrice, pezzi speciali, fori, nicchie, sigillature, stuccature, rasature, materiale di consumo.
Prima dell’esecuzione dei controsoffitti, l’Impresa appaltatrice dovrà fornire la verifica di calcolo degli elementi di ancoraggio secondo i criteri stabiliti al paragrafo 7.2.3 delle NTC2008 e tale verifica deve essere sottoposta all’approvazione della Direzione Lavori per il relativo benestare.
Art. 68 - Isolanti e coibenti in pannelli di polistirene e fibre minerali
Si distinguono in: A) materiali fabbricati in stabilimento (blocchi, pannelli, lastre, feltri, ecc.); B) materiali iniettati, stampati e applicati in sito mediante spruzzatura. La loro composizione chimica può essere organica, inorganica e mista.
Per tutti i materiali forniti in forme geometriche predeterminate, dovranno essere dichiarate le seguenti caratteristiche fondamentali: dimensioni (larghezza, lunghezza, spessore); massa areica. Per esse valgono le prescrizioni e/o le tolleranze stabilite nelle norme UNI o dalle specificazioni progettuali; in assenza delle prime due valgono quelle dichiarate dal produttore nella sua documentazione tecnica e accettate dalla direzione dei lavori e, in generale, quelle descritte nella letteratura tecnica (norme internazionali o straniere).
Saranno inoltre da dichiarare, in relazione alle prescrizioni progettuali, le seguenti, ulteriori caratteristiche: reazione o comportamento al fuoco; limiti di emissione di sostanze nocive per la salute; compatibilità fisica chimica con altri materiali.
Il Direttore dei lavori, ai fini della loro accettazione, può procedere ai controlli (anche parziali) su campioni della fornitura oppure chiedere un attestato di conformità della fornitura alle prescrizioni di seguito indicate. Nel caso di contestazione per le caratteristiche si intende che la procedura di prelievo dei campioni, delle prove e della valutazione dei risultati sia quella indicata nelle norme UNI EN 822, UNI EN 823, UNI EN 824, UNI EN 825 ed in loro mancanza quelli della letteratura tecnica.
I materiali dovranno riportare la marcatura CE.
Per i materiali isolanti che assumono la forma definitiva in opera devono essere dichiarate le stesse caratteristiche riferite ad un campione significativo di quanto realizzato in opera. Il Direttore dei Lavori può inoltre attivare controlli della costanza delle caratteristiche del prodotto in opera, ricorrendo ove necessario a carotaggi, sezionamenti, ecc. significativi dello strato eseguito.
Per i materiali isolanti termici dovrà essere dichiarata la resistenza tecnica specifica la quale dovrà essere entro i limiti previsti dai documenti progettuali (calcolo in base alla e x legge 9 gennaio 1991 n° 10 e D.Lgs. 192/2005 e smi) ed espressi secondo i criteri indicati nella norma UNI 7357 e suoi FA 83-79 e 3-89.
L’isolamento termico per esterni “a cappotto” dovrà essere in pannelli in lana di roccia spessore minimo 140 mm. per le pareti esterne e 40 mm. per le imbotti delle finestre aventi conducibilità termica = 0,034 W/mK e densità media 80 kg/m3 e certificati per la reazione al fuoco in Euroclasse A1 “EN 13501-1”, Lo zoccolo di rivestimento “a cappotto” per una altezza minima da terra di 50 cm. dovrà essere in pannelli di polistirene espanso stampato EPS-P avente conduttività termica = 0,035 W/mK e massa volumica ca. 30 kg/m3 certificato per la reazione al fuoco in Euroclasse E.
Per i materiali assorbenti acustici (o materiali fonoassorbenti) dovrà essere dichiarato il coefficiente di assorbimento acustico misurato in laboratorio, secondo le modalità prescritte dalla norma UNI EN 20354, il quale dovrà rispondere ai valori prescritti in progetto e/o accettati dalla direzione dei lavori.
Per i materiali isolanti acustici (o materiali fonoisolanti) dovrà essere dichiarato il potere fonoisolante, misurato in laboratorio secondo le modalità prescritte dalle norme UNI 8270-6 e UNI 8270-8, il quale dovrà rispondere ai valori prescritti in progetto e/o accettati dalla direzione dei lavori. Dovranno essere precisati, altresì, il modulo di elasticità e il fattore di perdita.
Tutti i materiali isolanti dovranno rispondere a tutte le necessarie caratteristiche in relazione alla destinazione d’uso.
Art. 69 – Impermeabilizzazioni
Le membrane e i fogli e/o rotoli da applicare a freddo o a caldo, in fogli singoli o pluristrato devono rispondere alle norme UNI 9380 - 1÷2 e 8898 - 1÷7.
I prodotti solitamente forniti sotto forma di liquidi o paste devono rispondere, in relazione alle caratteristiche di ciascuno di essi, alle specifiche norme UNI che ad essi si riferiscono.
a) Impermeabilizzazioni in asfalto a freddo
La pasta di asfalto per stratificazioni impermeabilizzanti di fondazioni, muri controterra, ecc., sarà distesa a strati successivi applicandola a pennello o a cazzuola. Possono essere usate anche pistole spruzzatrici di tipo speciale. L’asfalto a freddo non va messo in opera quando la temperatura ambiente scende al di sotto dei 5 ± 10 °C o quando piove. La superficie, che dovrà sempre essere accuratamente ripulita in modo da eliminare ogni traccia di polvere, durante la stagione calda dovrà essere preventivamente inumidita onde evitare un asciugamento troppo rapido che potrebbe provocare il formarsi di screpolature. Per la prima mano di appretto, la pasta di asfalto dovrà essere diluita con acqua aggiunta nella misura del 15 ± 20 in peso. Qualora non sia possibile spolverare bene le superfici verrà data una prima mano al 50% onde fissare la residua polvere. In tal caso non è necessario inumidirle preventivamente. Ogni strato applicato dovrà essere perfettamente asciutto prima dell’applicazione dello strato successivo. Le mani dovranno
essere sempre date incrociate ed il numero di esse è in aggiunta alla mano di appretto che deve essere sempre data. L’applicazione a spatola non dovrà essere eseguita, per lo spessore prescritto, in un’unica volta ma in due passate successive, incrociate, in metà spessore ciascuna.
b) Manti prefabbricati, realizzati con guaine, a base di bitume con supporto in fibre di vetro o in “non tessuto” di fibre poliestere/poliammidiche.
L’impermeabilizzazione sarà ottenuta mediante l’impiego di un manto prefabbricato impermeabile, flessibile, di spessore compreso fra 2 e 6 mm., avente tutti i requisiti necessari a garantirne la stabilità e la durata nel tempo e le caratteristiche previste. Il manto fornito in teli, verrà applicato al piano livellato continuo, riscaldando la parte esterna del manto, di mano in mano che viene srotolato, con una fiamma al propano ed appoggiandolo sulla superficie da impermeabilizzare. Particolare attenzione dovrà essere prestata durante la saldatura a fiamma delle giunzioni che verranno eseguite mediante sormonto di 6 ÷ 8Dove si prevedono dei movimenti di assestamento e di dilatazione sarà sufficiente provvedere alla saldatura a strisce od a chiazze, ed eseguire la saldatura perimetrale.
c) Manti impermeabili realizzati con guaina di gomma butilica
Potranno essere richiesti, per l’esecuzione dei manti, quattro metodi di installazione delle guaine di cui al presente punto c).
1) Senza nessuna adesione alla superficie sottostante di supporto, con ghiaia come strato finale protettivo.
2) Adesione parziale al supporto (a punti o a strisce di adesivo).
3) Adesione completa al supporto.
4) Fissaggio meccanico al supporto, prevalentemente per superfici verticali.
Per l’adesione della guaina al supporto può essere usato sia adesivo a caldo, costituito da bitume e gomma, sia adesivo a freddo contenente solventi. L’uso di questo ultimo, con l’ausilio di nastro di gomma non vulcanizzato, è indispensabile per saldare i teli fra loro. Per ottenere l’adesione della guaina al supporto, per grandi installazioni, deve essere usata la mescola di bitume, mentre l’adesivo a freddo sarà impiegato per piccoli lavori o in quei casi in cui l’adesivo a caldo non è indicato.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell’attendere l’evaporazione del solvente, dopo l’applicazione dell’adesivo al foglio ed al supporto, prima di procedere all’accostamento ed alla mutua pressione delle superfici da saldare. Il nastro di gomma cruda, con adesivo solvente, dovrà essere impiegato per realizzare un’aderenza di sicura efficacia, tra foglio e supporto, vicino agli angoli, lungo i bordi, su superfici irregolari, in prossimità degli imbocchi dei pluviali, ecc.
Le giunzioni fra i teli verranno effettuate per sovrapposizione testa a testa di ampiezza non minore a cm
10. Per l’attacco dei manti impermeabili, realizzati con guaine in gomma butilica, alle superfici verticali di perimetro, quando queste sono in muratura e di un’altezza per cui non è previsto il risvolto del manto, possono venire impiegati i profili di alluminio, muniti di tutti i necessari accessori per il montaggio e posti in opera sigillando il lembo superiore del profilo, dove tocca la struttura verticale cui è collegato, con il mastice idoneo suggerito dalla Casa Produttrice del profilo. In tutti gli altri casi, sia si tratti di murature di altezza limitata che di bordature costruite con elementi di lamiera zincata pressopiegata, il manto va risvoltato sulla testata del bordo e ripiegato anche verso il lato esterno per circa cm 5 ÷ 6 cm. La scossalina superiore (in alluminio o lamiera preverniciata) sarà pertanto solo un’opera di finitura.
Il Direttore dei lavori per la realizzazione delle opere di impermeabilizzazione opererà come segue:
a) nel corso dell'esecuzione dei lavori, con riferimento ai tempi ed alle procedure, verificherà via via che i materiali impiegati e le tecniche di posa siano effettivamente quelle prescritte ed inoltre, almeno per gli strati più significativi verificherà che il risultato finale sia coerente con le prescrizioni di progetto e comunque con la funzione attribuita all'elemento o strato considerato. In particolare verificherà i collegamenti tra gli strati, la realizzazione di giunti/sovrapposizioni dei singoli prodotti costituenti uno strato, l'esecuzione accurata dei bordi e dei punti particolari ove sono richieste lavorazioni in sito. Per quanto applicabili verificherà con semplici metodi da cantiere le resistenze meccaniche (punzonamenti, resistenza a flessione etc.) la impermeabilità dello strato di tenuta all'acqua, le continuità (o discontinuità) degli strati etc.;
b) a conclusione dell'opera eseguirà prove (anche solo localizzate) per verificare le resistenze ad azioni meccaniche localizzate, la interconnessione e compatibilità con altre parti dell'edificio e con eventuali opere di completamento. Avrà cura di far aggiornare e raccogliere i disegni costruttivi unitamente alle schede tecniche di prodotti ed eventuali prescrizioni per la manutenzione.
Art. 70 - Intonaci
Per la composizione delle malte si fa riferimento a quanto indicato all’articolo 61.
Gli intonaci, in genere, dovranno essere eseguiti dopo aver rimossa dai giunti delle murature la malta poco aderente ripulita e abbondantemente bagnata la superficie della parete stessa.
Di qualunque specie siano, non dovranno mai presentare crepature, irregolarità negli allineamenti e negli spigoli od altri difetti. Quelli comunque difettosi o che non presentassero la necessaria aderenza alle murature, dovranno essere demoliti e rifatti dall'Impresa a sue spese.
La calce da usarsi negli intonaci dovrà essere tale da non causare scoppiettii, sfioriture, e screpolature. Ad opera finita l’intonaco dovrà avere uno spessore non inferiore ai mm. 15.
Gli spigoli sporgenti o rientranti verranno eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno arrotondamento. Particolarmente, per ciascun tipo d’intonaco, si prescrive quanto segue:
a) Intonaco grezzo o rinzaffo
Prima di predisporre le fasce di guida, in numero sufficiente, verrà applicata alle murature una prima spruzzatura di malta di cemento gettato con forza in modo che possa penetrare nei giunti e riempirli. Dopo che questo strato sarà completamente asciutto, si applicherà su di esso un secondo strato di malta, detto rinzaffo, che si stenderà con la cazzuola o col frattone stuccando ogni fessura e togliendo ogni asprezza, sicché le superfici riescano per quanto possibile regolari.
b) Intonaco comune o civile
Appena l’intonaco grezzo avrà preso consistenza, si distenderà su di esso un terzo strato di malta fina che si raccorderà con le fasce di guida in modo che l’intera superficie risulti uniforme, senza ondulazioni, perfettamente regolare, avuto riguardo alla forma e alla giacitura della superficie che si deve ottenere in base ai disegni di progetto.
c) Intonaci colorati
Per l’ottenimento di intonaci colorati, alla malta da adoperarsi sopra l’intonaco grezzo saranno mescolati gli opportuni colori.
d) Intonaco di cemento xxxxxx
L’intonaco a cemento sarà fatto nella stessa guisa di quello indicato alla lettera a) impiegando per il rinzaffo la malta cementizia normale, e per gli strati successivi quella cementizia per intonaci.
L’ultimo strato dovrà essere tirato liscio col ferro e potrà essere ordinato anche colorato.
e) Intonaco colorato in pasta
L’intonaco plastico colorato in pasta è un intonaco speciale composto di resine in dispersione opportunamente dosate con sabbia silicea o quarzifera, polvere di marmo e coloranti con pigmenti naturali impermeabili selezionati. Esso va applicato su un sottofondo costituito da rinzaffo frattazzato di malta di calce e sabbia con l’aggiunta di cemento a lenta presa nell’opportuna dose. La superficie di detto intonaco, dello spessore da 1,5 a 4 mm, sarà trattata con speciali attrezzi (stecche di legno, spatole, ecc) secondo tecniche idonee ad ottenere superfici lisce, in rilievo (bucciate, gocciolate, damascate) o rustiche (spruzzate, rasate, graffiate) secondo le necessità.
f) Intonaco con inerti e leganti premiscelati
Rientrano fra questi tipi di intonaco quelli prodotti da ditte industriali a norme UNI 5371 e 6782 (DIN 1168 e 18550) o 5771 e 6782.
In caso di uso di tali tipi di intonaco su sottofondi assorbenti, si dovrà provvedere al loro isolamento con applicazione di materiali adatti allo scopo, preferibilmente prodotti dalla ditta fornitrice dell’intonaco premiscelato.
Quando si debbono intonacare superfici molto lisce o con bassa capacità di assorbimento queste dovranno essere previamente trattate con aggrappante.
Nei punti di contatto fra pilastri e/o murature in calcestruzzo e murature in laterizio devono essere applicate strisce di adeguata larghezza di rete da incorporare nell’intonaco per evitare fessurazioni o screpolature.
In ogni caso sia nell’esecuzione di tali tipi di intonaci sia nella preparazione dei sottofondi si dovranno seguire attentamente le istruzioni delle ditte produttrici dei materiali.
Art. 71 – Pavimenti
La posa in opera di pavimenti di qualsiasi tipo e genere dovrà venire eseguita in modo che la superficie risulti perfettamente piana ed osservando scrupolosamente le disposizioni che saranno impartite dalla Direzione Lavori. I singoli elementi dovranno combaciare tra di loro, dovranno risultare perfettamente fissati al sottostrato e non dovrà verificarsi, nelle connessure dei diversi elementi a contatto, la benché minima ineguaglianza. Perfetta dovrà essere la giustapposizione dei pavimenti alle pareti verticali, in modo che l’intonaco o il battiscopa o il rivestimento di queste sormonti, di qualche millimetro, il lembo del pavimento adiacente alla parete.
I pavimenti dovranno essere consegnati diligentemente finiti, lavorati e senza macchie di sorta.
Resta comunque stabilito contrattualmente che per un periodo di almeno dieci giorni dopo l’ultimazione di ciascun pavimento, l’Appaltatore avrà l’obbligo di impedire l’accesso di qualunque persona nei locali;
e ciò anche per i pavimenti costruiti da altre Ditte. Ad ogni modo, ove i pavimenti risultassero in tutto o in parte danneggiati per il passaggio abusivo di persone o per altre cause, l’Appaltatore dovrà a sua cura e spese rifare le parti danneggiate. L’ Appaltatore avrà l’obbligo di presentare alla Direzione Lavori i campioni dei pavimenti che saranno prescritti.
a) Sottofondi
Il piano destinato alla posa dei pavimenti, di qualsiasi tipo essi siano, dovrà essere opportunamente spianato mediante un sottofondo, in modo che la superficie di posa risulti regolare e parallela a quella del pavimento da eseguire ed alla profondità necessaria. Il sottofondo potrà essere costituito, secondo gli ordini della Direzione Lavori, da un massetto di calcestruzzo idraulico o cementizio, anche formato con sola sabbia grossa, di spessore non minore di cm. 4 in via normale, che dovrà essere gettato in opera a tempo debito, e con la debita composizione, in relazione al tipo di pavimento che deve ricevere. Nel caso che si richiedesse un massetto di notevole leggerezza la Direzione Lavori potrà prescrivere che sia eseguito con l’impiego di aereanti nell’impasto o in calcestruzzo a base di aggregati leggeri quali argilla espansa o perline di polistirolo espanso di opportuna glanulometria. Quando i pavimenti dovessero poggiare sopra materie comunque compressibili il massetto dovrà essere costituito da uno strato di conglomerato di congruo spessore, da gettare sopra un piano ben costipato e fortemente battuto, in maniera da evitare qualsiasi successivo cedimento.
b) Pavimenti in mattonelle greificate e in mattonelle di grès ceramico
Il massetto di calcestruzzo di cemento e sabbia grossa, appena umido, ben battuto e costipato, tirato a perfetto piano, verrà abbondantemente cosparso di polvere di cemento e su di esso saranno premute le mattonelle, in modo che l’acqua sbocchi dalle connessure. Esse verranno stuccate nuovamente con malta liquida di puro cemento distesavi sopra. Infine la superficie sarà pulita con segatura bagnata. Le mattonelle greificate, prima del loro impiego, dovranno essere bagnate a rifiuto per immersione. Per i pavimenti in mattonelle greificate potrà essere chiesta la levigatura con mole idonee. La posa delle mattonelle potrà avvenire anche con l’impiego di collanti tipo Mapei, seguendo le istruzioni della casa fornitrice del collante.
c) Pavimento in lastre di marmo
Per i pavimenti in lastre di marmo la tecnica di posa potrà differire nel caso che si tratti di lastre già lucidate o da levigare e lucidare in opera. Nel primo caso il letto di malta verrà realizzato progressivamente, a mano a mano che si procede con la posa, nel secondo caso con tecnica analoga a quella indicata alla lettera b).
Le connessure dovranno essere sempre stuccate con cemento bianco e colore ed avere larghezza non superiore a mm. 1.
d) Pavimenti in getto di cemento
Sul massetto in conglomerato cementizio verrà disteso uno strato di malta cementizia grassa dello spessore di cm. 2 ed un secondo strato di cemento assoluto dello spessore di mm. 5, lisciato, xxxxxx e rullato secondo quanto prescriverà la Direzione dei Lavori.
e) Pavimenti in cemento con corazzatura in aggregato siliceo o metallico
Il conglomerato cementizio costituente il massetto dovrà avere un rapporto acqua/cemento tale da evitare un eccesso di essudazione di acqua d’impasto. Dovrà essere accuratamente vibrato e livellato. Terminata l’evaporazione dell’acqua eccedente si applicherà il primo spolvero di cemento ed aggregato e si lavorerà la superficie con macchina frattazzatrice a palette ruotanti per far rinvenire in superficie la quantità sufficiente di malta di cemento tale da consentire la cementazione del manto antiusura. Terminata questa prima fase si procederà al successivo spolvero ripetendo le operazioni sopradescritte. L’esecuzione del pavimento dovrà essere affidata a ditta specializzata.
f) Pavimenti in materiali termoplastici, in gomma, moquette
Speciale cura dovrà adottarsi per la preparazione di sottofondi, che potranno essere costituiti da impasto di cemento e sabbia.
La superficie superiore del sottofondo dovrà essere perfettamente piana e liscia, togliendo gli eventuali difetti con appropriata stuccatura. L’Appaltatore si dovrà uniformare alle prescrizioni delle case produttrici e fornitrici di detti materiali. L’applicazione dovrà essere fatta su sottofondo perfettamente asciutto e nel caso in cui, per ragioni di assoluta urgenza, non si possa attendere il suo perfetto prosciugamento, esso sarà protetto con vernice speciale antiumido. L’applicazione di detti materiali dovrà essere fatta da operai specializzati, con mastice in resina e con altri collanti.
Dovranno essere incollate su tutta la superficie e non dovranno presentare rigonfiamenti od altri difetti di sorta. La moquette dovrà essere posta in opera, preferibilmente, a tensione.
Art. 72 - Rivestimenti di superfici