Osservatorio Mercato del Lavoro
Osservatorio Mercato del Lavoro
IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL SECONDO TRIMESTRE 2019
Settembre 2019
...
Settembre 2019
IL CONTESTO ECONOMICO | pag. 4
IL PUNTO SUL MERCATO DEL LAVORO | pag. 6
1. IL LAVORO DIPENDENTE | pag. 9
2. IL LAVORO DIPENDENTE CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE | pag. 29
3. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO DIPENDENTE: INTERMITTENTE E DOMESTICO | pag. 37
4. IL LAVORO PARASUBORDINATO | pag. 39
5. IL LAVORO ACCESSORIO | pag. 40
6. LE ESPERIENZE DI LAVORO | pag. 42
7. I DISOCCUPATI | pag. 44
8. I PRINCIPALI INDICATORI SECONDO L’INDAGINE ISTAT SULLE FORZE DI LAVORO | pag. 48
9. Nota metodologica sul SILV | pag. 50
Avvertenza per il lettore
Dal numero di settembre 2013 il trimestrale di analisi congiunturale la Bussola viene pubblicato sul sito di Veneto Lavoro (xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxx) contestualmente ai dati statistici di fonte Silv (Sistema informativo lavoro del Veneto), resi disponibili in modalità navigabile tramite la piattaforma Creavista. Ciò consente a tutti di accedere direttamente ad un ampio set di informazioni dettagliate (sotto il profilo spaziale, temporale, contrattuale e settoriale), scaricabili e rielaborabili secondo le proprie specifiche esigenze cono- scitive. Nel sito si possono trovare pure grafici e infografiche finalizzate ad evidenziare le tendenze in atto nel mercato del lavoro regionale.
Il commento ai dati principali sviluppato nel trimestrale La Bussola esemplifica un modello-base di elabora- zione dei dati amministrativi sul mercato del lavoro: può quindi essere utilizzato come guida/prototipo per l’interpretazione della fase congiunturale anche a scala sub regionale.
IL CONTESTO ECONOMICO
Scenario internazionale
Gli scenari politici internazionali, molto incerti e perturbati, hanno sicuramente influenzato il peggioramento degli indicatori congiunturali. L’economia globale risulta in rallentamento e su di essa pesano gli scenari politici che si vanno prefigurando: la sempre più probabile e minacciata Brexit senza accordo, la continua escalation della guerra tariffaria Usa-Cina e la sua possibile estensione alla stessa Europa, le crisi di diversa origine che stanno investendo alcuni importanti Paesi produttori di petrolio (Venezuela, Iran, Libia) ed altri dell’America latina (Argentina e Brasile). Dati i livelli già molto bassi dei tassi applicati dalle banche centrali, ulteriori interventi di riduzione degli stessi (già annunciati) appaiono comunque non risolutivi.
Le ripercussioni di queste situazioni sono leggibili particolarmente in due indicatori: il rallentamento della Cina che sta coinvolgendo anche altri Paesi asiatici e l’azzeramento della crescita in Germania nel secondo trimestre 2019 con il conseguente riverbero sulle economie del resto d’Europa.
Il commercio mondiale, che risultava cresciuto del 4% nel 2018, è stimato al +2,9% dalla Commissione europea per il 2019, con tre trimestri consecutivi di contrazione.
La previsione di crescita del pil per il 2019 è per gli Stati Uniti al 2,8% (OECD) con molteplici segnali che sembrano preannunciare una prossima decelerazione dell’economia; per la Cina è al 6,2% (OECD) l’incre- mento più basso da oltre un decennio; per l’area Euro si ferma all’1,2% (Commissione Ue) e, in particolare per la Germania, allo 0,5% (Commissione Ue).
Inoltre tutti gli analisti avvisano che sono aumentati i rischi di revisione delle stime al ribasso.
Scenario italiano
L’Italia, già fanalino di coda in quanto a crescita, non può certo brillare in una situazione che prefigura una possibile recessione globale. Le difficoltà della Germania nel settore auto si riflettono anche sul nostro siste- ma produttivo, che è un subfornitore qualificato di quello, e gli effetti delle guerre commerciali si ripercuotono inevitabilmente anche sulla nostra economia caratterizzata da una forte propensione alle esportazioni.
A giugno 2019 la diminuzione dell’export su base annua risulta pari a -3,5%, imputabile sia all’area Ue (-4,6%) che extra Ue (-2,1%) con un’evidenza accentuata per la Germania (-8%) e per i paese Opec (-13,5%).
Gli indici di crescita dell’Italia stimati per il 2019 sono nettamente più bassi di quelli previsti per l’area euro e continuano ad essere rivisti al ribasso anche alla luce dell’insoddisfacente risultato del secondo trimestre dell’anno: invariato rispetto al trimestre precedente ed in calo dello 0,1% rispetto al secondo trimestre 2018. Le previsioni più recenti sulla dinamica del pil fornite dai principali analisti oscillano tra lo -0,1% (Ref, luglio) e il +0,3% (Istat, previsioni rilasciate ancora a maggio).
Scenario veneto
Per il Veneto le più recenti stime Prometeia rilasciate a luglio rialzavano la stima di crescita per il 2019, portandola al +0,5%, quando ad aprile era stata fissata al +0,3% (ed era allo 0,6% a gennaio), con le esportazioni comunque viste in crescita del +1,2%.
La frenata rispetto agli anni precedenti è dovuta in modo particolare al rallentamento degli investimenti fissi lordi che, dopo un quadriennio di forte recupero (con variazioni tra il +4% e il +6%), sono previsti in crescita solo del 2,1%. Complessivamente per la domanda interna è prevista una crescita assai limitata, pari a +0,7% (peggior risultato dal 2013), dovuta alla pur modesta dinamica positiva dei consumi delle famiglie (+1,3%).
Nel secondo trimestre del 2019 è diminuito, su base annua, dello 0,5% il numero di imprese attive (431.460) mentre sono aumentati i fallimenti concordati (+2,2%, 235) e le liquidazioni (+3%, 1.113).
IL PUNTO SUL MERCATO DEL LAVORO
Dinamica generale del lavoro dipendente
La dinamica delle posizioni di lavoro, considerate su base annua, continua ad essere positiva: +25.900 alla fine del secondo trimestre 2019. Si tratta di una crescita tendenziale inferiore – anche scontando il prossimo tradizionale assestamento dei dati più recenti1 – rispetto a quella registrata alla fine dei più recenti trimestri: l’ultimo era assestato attorno alle 33.700 unità mentre i tre precedenti superavano le 40.000. Ciò sta a significare, sul piano congiunturale al netto degli effetti di trascinamento, una ormai chiara riduzione del ritmo di crescita (cfr. graf. 1.2).
A ciò si aggiunge che nel secondo trimestre 2019 i flussi complessivi delle posizioni di lavoro dipendente segnalano la riduzione degli eventi di ingresso e uscita: la loro variazione, infatti, rispetto al secondo trimestre 2018, è pari al -8% per le assunzioni e al -5% per le cessazioni.
Andamenti per tipologia contrattuale, settoriale ed oraria delle posizioni di lavoro dipendente
La dinamica delle posizioni di lavoro rappresenta l’esito di andamenti differenziati per le diverse tipologie contrattuali che è opportuno analizzare distintamente:
- su base annua i contratti a tempo indeterminato risultano in forte aumento (+46.600)2: ciò è collegato essenzialmente alla performance delle trasformazioni da tempo determinato3. Nel secondo trimestre 2019 il saldo a tempo indeterminato è pari di 9.700 posizioni lavorative rispetto alle 1.300 dell’analogo periodo del 2018, merito essenzialmente della crescita delle trasformazioni che sono passate da 13.200 a 20.300 e garantiscono il 43% degli accessi al tempo indeterminato. La crescita delle trasformazioni a tempo determinato è “decollata” fin dai primi mesi del 2018 per effetto da un lato dell’introduzione dell’esonero strutturale previsto per i giovani fino a 35 anni (cfr. graf. 1.5), dall’altro dell’incremento fisiologico dovuto al forte allargamento della platea di contratti a termine avvenuto nel 2017.4 Un’ulteriore rilevante spinta, infine, a partire da novembre 2018 è riconducibile agli effetti della legge 96/2018 (entrata in vigore il 1 novembre) di conversione del cd “Decreto dignità”;
- continua, pur decelerando, la fase positiva del contratto di apprendistato: su base annua la crescita risulta pari a 5.700 unità; il trimestre si chiude con un saldo positivo di 4.200 unità, a seguito di una contrazione delle assunzioni del 5% e di un incremento delle cessazioni del 10%;
- le assunzioni a tempo determinato nel secondo trimestre 2019 (143.600) sono risultate leggermente inferiori a quelle del corrispondente trimestre 2018 (-1%) mentre in crescita sono state sia le
1. Per il primo trimestre 2019 si registra un saldo positivo pari a + 50.000 posizioni di lavoro. La positività di questo saldo è, come abbiamo detto e ripetuto infinite volte, del tutto fisiologica perché il primo trimestre dell’anno è segnato dal riavvio di molte attività economiche e dei connessi rapporti di lavoro. Ciò che conta è quindi il confronto con l’analogo valore del corrispondente trimestre dell’anno precedente: esso era nettamente migliore, pari a +60.000. Possiamo quindi ricavare che la dinamica occupazionale tra il 2018 e il 2019 sta continuamente rallentando pur conservando, su base annua, l’intonazione positiva. Ciò appare chiaro anche scontando il consueto assestamento/miglioramento che interviene normalmente, nell’arco dei tre-quattro mesi successivi, nei dati amministrativi qui utilizzati (per alcune migliaia di posizioni di lavoro).
2. E’ incluso il contributo positivo, pari a +3.200, dei contratti di somministrazione a tempo indeterminato.
3. La quota delle trasformazioni (sia da tempo determinato che da apprendistato) sul totale delle attivazioni a tempo indeterminato ha raggiunto nel primo trimestre 2019 un livello assai elevato: 42%; nella media 2018 tale valore risultava pari al 38%.
4. Mediamente le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato avvengono a circa undici/dodici mesi dall’assunzione.
trasformazioni (17.700, +53%) che le cessazioni (110.300,+2%). L’effetto congiunto di queste dinamiche ha determinato una variazione delle posizioni a tempo determinato nettamente peggiore di quella del corrispondente trimestre 2018 (+15.600 contro +25.300). Queste dinamiche fanno sì che su base annua la dinamica delle posizioni di lavoro a termine è divenuta negativa (-22.900). Questa tendenza è attribuibile esclusivamente alla componente non stagionale dei rapporti di lavoro a tempo determinato: tra essi è continuato in particolare il trend di riduzione dei rinnovi già segnalato sul finire del 2018. Analogamente risultano in riduzione tendenziale le proroghe;
- anche il lavoro in somministrazione subisce gli effetti delle nuove norme: le assunzioni a tempo determinato hanno subito una riduzione del 37% tra il secondo trimestre 2018 e quello del 2019. Poco hanno influito le contrattualizzazioni a tempo indeterminato (quasi quintuplicate) che sono state comunque in numero contenuto, 1.400; la riduzione delle cessazioni del -27% ha generato complessivamente un saldo pari a zero. In netto calo sono le proroghe (-70% sull’analogo trimestre dell’anno precedente), così come anche i rinnovi, che si dimezzano.
Nel secondo trimestre 2019 la crescita delle posizioni di lavoro è diffusa a tutti i comparti produttivi, fatta eccezione per la fisiologica caduta del settore istruzione con la chiusura dell’anno scolastico e la cessazione dei rapporti relativi ai docenti supplenti, e comunque guidato dalla stagionalità turistica. Tendenzialmente è omogenea l’attenuazione del saldo che si registra rispetto all’analogo trimestre del 2018: gli scostamenti più rilevanti si riferiscono al terziario avanzato (imputabile proprio al lavoro somministrato che in tale settore è collocato) dove risulta inferiore di quasi 6.000 unità, e all’agricoltura, che passa da 4.500 a 2.600 unità. In controtendenza il settore turistico, che vede il saldo crescere quasi di 4.000 unità rispetto a quello fatto registrare un anno prima.
Quanto alle tipologie di orario, la quota di assunzioni a part time risulta sempre assai elevata, attorno al 34% (47% per le donne).
Altri rapporti di lavoro: intermittente, domestico, collaborazioni
L’impiego di lavoro intermittente (job on call)5 sembra essersi attualmente stabilizzato guardando agli analoghi trimestri degli ultimi due anni, dando luogo a poco più di 21.000 assunzioni, effettuate in maniera preponderante nel settore turistico (72%). Risulta continuare pertanto la “riscoperta” dell’intermittente dopo che nel 2017 si era dispiegato il recupero di questa tipologia contrattuale – in contrazione dal 2012 – per rispondere alla soppressione dei voucher disposta all’inizio del 2017. I voucher sono stati poi riattivati, con modifiche lessicali (“libretto di famiglia” e “contratto di prestazione occasionale”) oltre che con una normativa molto più restrittiva e nuove modalità organizzative, a luglio 2017. I dati Inps disponibili per le nuove tipologie di lavoro accessorio attestano l’utilizzo marginale di questi nuovi strumenti.
Per il lavoro domestico si evidenziano dinamiche in crescita (+9%), nel secondo trimestre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, sia per le assunzioni che per le cessazioni, con un saldo di circa 400 unità. Il saldo annualizzato è positivo per circa 800 posizioni lavorative.
5. Come segnalato già a maggio 2017 con la Misura 71 (“Il nuovo cambio di passo del lavoro intermittente”).
Per quanto riguarda i rapporti di lavoro parasubordinato nel secondo trimestre 2019 si può segnalare su base annua: l’incremento dei movimenti sia di assunzione che di cessazione per lo spettacolo (+5% per entrambi), come pure per le collaborazioni coordinate e continuative (rispettivamente +5% e +13%). Il risultato complessivo è una rilevante flessione del saldo che si mantiene comunque ancora positivo.
Tirocini
Nel corso del secondo trimestre 2019 le attivazioni di tirocini sono risultate in modestissima flessione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente: 11.300 contro 11.500 (-2%). Il ridimensionamento dei tirocini, intervenuto nel 2018 dopo anni di accelerazione del fenomeno, è influenzato dalle nuove norme nazionali introdotte sul rapporto tra tutor dell’ente proponente e numero massimo di tirocinanti che può seguire.
Disoccupati
Nel secondo trimestre 2019 sono state rilasciate 27.900 dichiarazioni di disponibilità (did), un valore del tutto analogo a quelle del secondo trimestre 2018 (erano state 27.700). Tale tendenza ha contrassegnato tutte le classi di età e tutte le province del Veneto. Il 44% delle did risulta rilasciato dopo la conclusione di un rapporto di lavoro a tempo determinato o di somministrazione: l’incremento di queste tipologie di percorsi spiega quasi tutta la variazione osservata. È in leggera contrazione il numero di disoccupati provenienti da licenziamenti con perdita di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (6.300). Altrettanto si può dire per i provenienti da rapporti di collaborazione e da lavoro domestico.
In totale i disoccupati (did ancora aperte al 30.06.2019, al netto di quelle sospese per rapporti di lavoro di breve durata) in Veneto risultano 321.300: per la maggior parte si tratta di donne (179.500); significativa è la presenza straniera (86.800).
1. IL LAVORO DIPENDENTE
Le dinamiche generali
Con riferimento all’insieme dei rapporti di lavoro dipendente6, il saldo tra assunzioni e cessazioni rilevato nel secondo trimestre del 2019 risulta positivo e pari a +29.500 unità (tab. 1.1). Questo risultato è significativamente inferiore a quello registrato nello stesso periodo dell’anno precedente (+37.400 unità) e conferma come, pur continuando la fase di espansione occupazionale, ci troviamo in una fase di rallentamento che si protrae ormai da diversi trimestri. Ciò trova conferma nella riduzione dei movimenti complessivi del mercato del lavoro, sia sul versante dei flussi di entrata che di uscita dall’occupazione: nel confronto tendenziale le 221.500 assunzioni del secondo trimestre dell’anno in corso segnano una contrazione del 7,5% sul 2018 e le 192.000 cessazioni una riduzione del 5%.
- Legge 190/2014, c.d. “legge di Stabilità 2015”: introduzione dell’esonero contributivo triennale (del valore massimo di 8.060 euro) previsto per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato attivate nel 2015. La circolare Inps n. 17 del 29 gennaio 2015 ha chiarito che l’incentivo è utilizzabile anche per le trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato
- Legge 183/2014, c.d. “Jobs Act”
- Decreto lgs.vo 23/2015, decreto attuativo della L. 183/2014: introduzione, a partire dal 7.3.2015, del contratto a tempo interminato a tutele crescenti
- Decreto lgs.vo 81/2015, decreto attuativo della L. 183/2014 (in vigore dal 25.6.2015): disciplina dei diversi rapporti di lavoro con la quasi totale abrogazionnee di alcune tipologie contrattuali, come le collaborazioni a progetto e l’associazione in partecipazione con apporto di lavoro
- Legge 208/2015, c.d. “legge di Stabilità 2016”: modifica, dal 1.1.2016, dell’esonero contributivo per le assunzioni e trasformazioni con contratto a tempo indeterminato. La quota esonerata diventa pari al 40% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nel limite massimo di 3.250 euro su base annua ed è di durata biennale.
- Legge 205/2017, c.d. “legge di Stabilità 2018”: introduzione dal 1.1.2018 di un esonero contributivo strutturale per le assunzioni e trasformazioni con contratto a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni; per il 2018 la misura è estesa a tutti i giovani fino a 35 anni. La quota esonerata diventa pari al 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, è di durata triennale e può essere usufruita anche con una successione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità”: proroga per gli anni 2019 e 2020 l’esonero contributivo strutturale per le assunzioni e trasformazioni con contratto a tempo indeterminato di tutti i giovani fino a 34 anni.
Riferimenti normativi
La dinamica delle posizioni di lavoro, considerate su base annua, si mantiene in fase espansiva: +25.900 alla fine del secondo trimestre 2019, mostrando anche in questo caso una riduzione di intensità rispetto a quella registrata nei tre trimestri precedenti tanto da toccare il valore più basso dalla fine del 2015.
6. Le posizioni di lavoro dipendente sono costituite dai rapporti di lavoro, sia a tempo pieno che a tempo parziale, alle dipendenze delle imprese e delle istituzioni. Sono inclusi dunque i contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, di somministrazione e di apprendistato. Xxxxxxx esclusi i rapporti con contratto di lavoro intermittente e i rapporti di lavoro domestico, di cui si darà conto nel paragrafo 2.
Dal gennaio 2015 le posizioni di lavoro dipendente sono aumentate di ben oltre 200.000 unità, recuperando le perdite innescate dalla grande recessione e consentendo al sistema produttivo regionale di raggiungere nuovi massimi occupazionali, anche se va tenuto conto che la concomitante crescita delle posizioni di lavoro a part time riduce l’impatto sulla quantità di lavoro complessivamente generata.
Tab. 1.1 – Flussi di assunzioni e di cessazioni e saldo. 2008 – 2° trim. 2019 (val. in migliaia)
Assunzioni | Cessazioni | Saldo | ||
2008 | Totale | 750,1 | 729,2 | 20,9 |
2009 | Totale | 587,9 | 627,0 | -39,1 |
2010 | Totale | 627,2 | 629,5 | -2,3 |
2011 | Totale | 655,4 | 658,1 | -2,7 |
2012 | Totale | 617,5 | 627,3 | -9,9 |
2013 | Totale | 615,1 | 627,3 | -12,2 |
2014 | Totale | 662,8 | 672,1 | -9,3 |
2015 | Totale | 749,5 | 705,4 | 44,1 |
2016 | Totale | 723,7 | 688,6 | 35,1 |
2017 | Totale | 843,2 | 802,0 | 41,1 |
2018 | Totale | 864,7 | 823,9 | 40,8 |
2015 | 2° trim. | 204,6 | 169,6 | 35,0 |
2016 | 2° trim. | 190,3 | 159,8 | 30,5 |
2017 | 2° trim. | 231,8 | 188,0 | 43,8 |
2018 | 2° trim. | 239,6 | 202,2 | 37,4 |
2019 | 2° trim. | 221,5 | 192,0 | 29,5 |
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
La dinamica pluriennale dell’occupazione dipendente, riferita all’intero arco temporale interessato dalla crisi a partire quindi dal secondo semestre 2008, è rappresentata nel graf. 1.1. Esso illustra la variazione, ottenuta cumulando i saldi mensili a partire dal 30 giugno 2008, delle posizioni di lavoro in essere a ogni fine mese del periodo osservato, fino al 30 giungo 2019. Il graf. 1.2, elaborato a partire dai medesimi saldi mensili, consente di apprezzare le variazioni tendenziali su base annua delle posizioni di lavoro dipendente in regione. Tali variazioni, divenute positive nel corso del primo semestre 2015 quando si è avviato l’effettivo recupero dei livelli occupazionali compromessi dalla crisi, si sono fortemente rafforzate nel corso degli anni seguenti mentre da marzo 2018 sostanziano il rallentamento già precedentemente segnalato.
Graf. 1.1 – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Variazioni cumulate rispetto al 30 giugno 2008. Dati mensili
2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
150.000
100.000
50.000
0
-50.000
-100.000
-150.000
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 1.2 – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* Variazioni tendenziali a 12 mesi. Dati mensili
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
60.000
40.000
20.000
0
-20.000
-40.000
-60.000
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Le dinamiche per le principali dimensioni settoriali e anagrafiche
Il saldo occupazionale positivo nel secondo trimestre del 2019 è stato in larga parte a carico della componente maschile (+20.300) e di quella straniera (+16.600) (tab. 1.2). La componente maschile è però anche quella che mostra i maggiori segni tendenziali di rallentamento nei movimenti di entrata nel mercato del lavoro (-8,2%), mentre gli stranieri (i cui flussi di ingresso si riducono comunque del -6%) sono meno colpiti dal rallentamento rispetto agli italiani (-8,2%). Questa tendenza è diffusa a tutte le classi d’età, con un’accentuazione che riguarda le classi centrali dei 30-54enni che segnano la flessione maggiore nel numero di assunzioni che li ha riguardati (-8,4%).
Sotto il profilo settoriale (graf. 1.3a e 1.3b) è necessario segnalare come da questo numero della Bussola siano stati apportati dei cambiamenti nelle modalità di calcolo dell’attribuzione dei flussi relativi al lavoro somministrato. Per il suo monitoraggio si era misurata sin qui la domanda di lavoro del sistema produttivo regionale espressa dalle singole missioni, focalizzando quindi l’attenzione sulle imprese utilizzatrici.7 Con il crescere dell’impiego dei contratti a tempo indeterminato, realizzato soprattutto a partire dal 2015, tale criterio non risulta più adeguato a monitorare le variazioni delle posizioni di lavoro. Si è pertanto deciso di privilegiare il rapporto che lega lavoratore e agenzia di somministrazione, imputando tutta la forza lavoro mobilitata (a tempo determinato e indeterminato) dalle stesse al settore “Attività delle agenzie di fornitura di lavoro temporaneo”8 anziché ai singoli settori delle imprese utilizzatrici. Tale criterio è stato adottato retrospettivamente su tutta la serie di dati di flusso e comporta di conseguenza delle differenze rispetto alle serie precedenti pubblicate. L’analisi delle missioni (seguendo la metodologia precedente) avviene separatamente per misurare al meglio la quantità di lavoro richiesta dal sistema produttivo. Va da sé che queste due prospettive possono comportare delle lievi differenziazioni nella quantificazione del lavoro somministrato in regione perché – sempre seguendo la logica che privilegia la domanda di lavoro e la sua localizzazione - nel primo caso si guarda alle agenzie somministratrici con sede in Veneto (anche se forniscono manodopera ad utilizzatrici localizzate fuori regione), nel secondo alle imprese utilizzatrici con sede in Veneto (anche quando la somministratrice ha sede fuori regione). Al lavoro somministrato è dedicata di conseguenza una sezione specifica della Bussola che consente un confronto col passato alla luce della nuova metodologia di analisi adottata.9
Nel secondo trimestre 2019 la crescita delle posizioni di lavoro è diffusa a tutti i comparti produttivi, fatta eccezione per la fisiologica caduta del settore istruzione con la chiusura dell’anno scolastico e la cessazione dei rapporti relativi ai docenti supplenti, e comunque guidato dalla stagionalità turistica. Tendenzialmente è omogenea l’attenuazione del saldo che si registra rispetto all’analogo trimestre del 2018: gli scostamenti più rilevanti si riferiscono al terziario avanzato (imputabile proprio al lavoro somministrato che a tale settore è ora
7. Fino a quando l’utilizzo della manodopera da parte delle agenzie somministratrici è stata pressoché esclusivamente regolata con contratti a tempo determinato, in funzione della “missione” da espletare, il metodo adottato ha funzionato e permesso di determinare puntualmente saldi e flussi occupazionali.
8. Nella classificazione settoriale adottata da Veneto Lavoro questo settore è collocato tra le “Attività professionali” che fanno parte del “Terziario avanzato” che sono articolazioni dei “Servizi”. Nella classificazione Istat è collocato tra le “Attività di ricerca, selezione e fornitura di personale”, tra i “Servizi alle imprese, noleggi e agenzie”.
9. Per un più completo inquadramento del tema di rinvia alla Misura/85 “Il lavoro somministrato nella temperie dei cambiamenti normativi”, agosto 2019, reperibile in xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxx0.
attribuito), che è inferiore di quasi 6.000 unità, e all’agricoltura, che passa da 4.500 a 2.600 unità. In controtendenza il settore turistico, che vede il saldo crescere quasi di 4.000 unità.
La crescita del settore turistico porta ad una espansione delle figure professionali ad esso legate (da 22.800 nel secondo trimestre 2018 a +24.700 del 2019) mentre la riduzione delle professioni intellettuali (-15.900) è tutta imputabile al settore istruzione per le ragioni sopra illustrate. Parte rilevante del saldo complessivo è ancora attribuibile alle professioni non qualificate (+11.100).
Per quanto riguarda il profilo territoriale il bilancio occupazionale è anch’esso condizionato dalle stagionalità inverse di turismo ed istruzione: il primo porta ad un bilancio marcatamente positivo delle province di Venezia e Verona (rispettivamente +26.300 e +10.000 posizioni di lavoro), il secondo ai saldi nulli o leggermente negativi delle altre.
Il dato su base annua (tab. 1.3) conferma il generale rallentamento, molto evidente per i maschi che passano da un incremento di +25.200 (da luglio 2017 a giugno 2018) ad uno di +14.700 (tra luglio 2018 a giugno 2019) e per gli italiani che si dimezzano (da +27.300 a +13.300). Sotto il profilo settoriale il terziario passa da un incremento di +27.000 posizioni lavorative a uno di +14.300; meno marcato il rallentamento del settore industriale da +13.000 a +10.700. Emerge una flessione molto netta tra le figure non qualificate, che passano da +10.400 a +3.700.
Tab. 1.2 – Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro dipendente* nel secondo trim. 2019 e variazioni rispetto al corrispondente periodo del 2018
Assunz Val.ass. (000) | ioni Var. tend. (%) | Cessa Val.ass. (000) | zioni Var. tend. (%) | Saldi (0 2° trim. 2018 | 00) 2° trim. 2019 | |
Totale | 221,5 | -7,6% | 192,0 | -5,1% | 37,4 | 29,5 |
Genere | ||||||
Maschi | 122,1 | -8,2% | 101,8 | -4,7% | 26,2 | 20,3 |
Femmine Cittadinanza | 99,3 | -6,7% | 90,2 | -5,4% | 11,1 | 9,2 |
Italiani | 156,5 | -8,2% | 143,5 | -5,3% | 18,8 | 12,9 |
Stranieri Classe d'età | 65,0 | -6,0% | 48,4 | -4,4% | 18,5 | 16,6 |
< 30 anni | 84,7 | -7,5% | 62,0 | -5,2% | - | - |
30-54 anni | 116,8 | -8,4% | 108,0 | -6,1% | - | - |
55 anni e più Settore | 20,0 | -3,0% | 22,0 | 1,0% | - | - |
Agricoltura | 16,6 | -9,1% | 14,1 | 2,2% | 4,5 | 2,6 |
Industria | 35,9 | -7,0% | 32,1 | 2,5% | 7,3 | 3,8 |
- Estrattive | 0,1 | 34,2% | 0,1 | 45,2% | 0,0 | 0,0 |
- Made in Italy | 11,3 | -5,0% | 10,3 | 4,4% | 2,0 | 1,0 |
Ind. alimentari | 4,6 | -0,2% | 4,0 | 13,8% | 1,0 | 0,5 |
Tessile-abbigliamento | 2,6 | -4,9% | 2,5 | 0,0% | 0,2 | 0,1 |
Conciaria | 0,6 | -32,0% | 0,6 | -11,1% | 0,2 | 0,0 |
Calzature | 0,9 | -11,2% | 0,7 | -15,6% | 0,1 | 0,1 |
Legno/mobilio | 1,5 | -4,9% | 1,4 | -3,4% | 0,1 | 0,1 |
Vetro | 0,3 | 11,6% | 0,2 | 3,3% | 0,1 | 0,2 |
Ceramica | 0,1 | -11,9% | 0,0 | -36,8% | 0,0 | 0,0 |
Marmo | 0,2 | 7,7% | 0,2 | 2,7% | 0,0 | 0,0 |
Oreficeria | 0,2 | -5,2% | 0,2 | -3,9% | 0,0 | 0,0 |
Occhialeria | 0,5 | -1,3% | 0,5 | 74,6% | 0,2 | 0,0 |
Altro made in Italy | 0,1 | -37,8% | 0,0 | 23,5% | 0,0 | 0,0 |
- Metalmeccanico | 10,8 | -11,2% | 9,6 | -3,2% | 2,2 | 1,2 |
- Altre industrie | 2,7 | -10,0% | 2,5 | -0,8% | 0,5 | 0,2 |
- Utilities | 1,2 | 4,5% | 0,7 | 3,1% | 0,5 | 0,5 |
- Costruzioni | 9,8 | -5,0% | 8,9 | 7,7% | 2,1 | 1,0 |
Servizi | 168,9 | -7,5% | 145,8 | -7,2% | 25,6 | 23,1 |
- Commercio e tempo libero | 69,1 | 3,4% | 35,5 | -3,8% | 30,0 | 33,7 |
Commercio dett. | 10,9 | -0,3% | 7,2 | -0,3% | 3,7 | 3,7 |
Servizi turistici | 58,2 | 4,1% | 28,2 | -4,7% | 26,2 | 29,9 |
- Ingrosso e logistica | 16,9 | 3,9% | 14,0 | 0,5% | 2,3 | 2,9 |
- Servizi finanziari | 0,7 | 13,3% | 0,8 | -24,2% | -0,5 | -0,1 |
- Terziario avanzato | 43,6 | -30,1% | 42,7 | -23,4% | 6,7 | 0,9 |
- Servizi alla persona | 24,6 | 6,6% | 43,5 | 7,6% | -17,4 | -18,9 |
Pubblica amm. | 1,8 | -13,8% | 1,9 | -8,4% | 0,0 | -0,1 |
Istruzione | 11,2 | 9,9% | 31,2 | 10,1% | -18,2 | -20,1 |
Sanità/servizi sociali | 6,2 | 7,7% | 5,8 | 1,6% | 0,0 | 0,3 |
Riparazioni e noleggi | 1,0 | -7,5% | 0,9 | 3,5% | 0,2 | 0,1 |
Servizi diversi | 4,5 | 11,2% | 3,7 | 6,5% | 0,6 | 0,8 |
- Altri servizi | 14,1 | 3,8% | 9,4 | 3,1% | 4,5 | 4,7 |
Servizi vigilanza | 4,2 | -5,5% | 3,0 | 5,0% | 1,6 | 1,2 |
Servizi di pulizia | 7,0 | 16,4% | 4,9 | 3,4% | 1,3 | 2,1 |
Noleggio | 0,4 | 2,3% | 0,2 | 5,5% | 0,1 | 0,1 |
Attività immobiliari Qualifica | 2,6 | -8,6% | 1,2 | -2,8% | 1,5 | 1,3 |
Dirigenti | 0,5 | 19,2% | 0,5 | -0,2% | -0,1 | 0,0 |
Prof. Intellettuali | 14,5 | 6,4% | 30,3 | 8,6% | -14,3 | -15,9 |
Professioni tecniche | 13,0 | -9,7% | 12,0 | -7,2% | 1,5 | 1,0 |
Impiegati | 20,6 | -1,4% | 16,3 | -0,2% | 4,6 | 4,4 |
Professioni qualif. dei servizi | 66,5 | -7,6% | 41,8 | -15,1% | 22,8 | 24,7 |
Operai specializzati | 28,0 | -12,2% | 25,4 | -5,3% | 5,1 | 2,6 |
Conduttori e operai semi-spec. | 18,6 | -5,1% | 17,0 | 3,7% | 3,2 | 1,6 |
Professioni non qualificate Provincia | 59,7 | -10,5% | 48,6 | -6,6% | 14,7 | 11,1 |
Belluno | 8,5 | -8,4% | 8,5 | -1,0% | 0,7 | 0,0 |
Padova | 27,6 | -9,5% | 30,3 | -2,3% | -0,4 | -2,6 |
Rovigo | 9,6 | -6,6% | 8,9 | -6,0% | 0,9 | 0,8 |
Treviso | 26,3 | -18,4% | 28,9 | -8,4% | 0,6 | -2,6 |
Venezia | 70,9 | -1,7% | 44,6 | -4,8% | 25,2 | 26,3 |
Verona | 53,7 | -2,8% | 43,7 | -2,6% | 10,4 | 10,0 |
Vicenza | 24,8 | -16,9% | 27,2 | -9,4% | -0,1 | -2,3 |
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Tab. 1.3 – Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro dipendente* nel periodo luglio 2018-giugno 2019 e variazioni rispetto al corrispondente periodo precedente (luglio 2017-giugno 2018)
Xxxxxx Xxx.ass. (000) | ioni Var. tend. (%) | Cessa Val.ass. (000) | zioni Var. tend. (%) | Saldi (0 Lug. 2017 – giu. 2018 | 00) Lug. 2018 – giu. 2019 | |
Totale | 826,0 | -6,7% | 800,1 | -5,1% | 42,3 | 25,9 |
Genere | ||||||
Maschi | 462,8 | -6,6% | 448,1 | -4,7% | 25,2 | 14,7 |
Femmine Cittadinanza | 363,2 | -6,9% | 351,9 | -5,6% | 17,2 | 11,3 |
Italiani | 596,0 | -7,9% | 582,6 | -6,0% | 27,3 | 13,3 |
Stranieri Classe d’età | 230,0 | -3,6% | 217,5 | -2,7% | 15,1 | 12,6 |
< 30 anni | 306,0 | -7,4% | 268,1 | -6,3% | - | - |
30-54 anni | 442,5 | -7,4% | 431,7 | -6,1% | - | - |
55 anni e più | 77,4 | -0,1% | 100,3 | 3,3% | - | - |
Settore | ||||||
Agricoltura | 82,3 | 7,1% | 81,4 | 9,3% | 2,3 | 0,9 |
Industria | 149,9 | 1,6% | 139,2 | 3,4% | 13,0 | 10,7 |
- Estrattive | 0,4 | 78,0% | 0,4 | 58,2% | 0,0 | 0,0 |
- Made in Italy | 47,5 | -0,6% | 46,5 | -0,1% | 1,2 | 1,0 |
Ind. alimentari | 20,0 | -0,2% | 19,4 | 1,2% | 0,9 | 0,6 |
Tessile-abbigliamento | 9,9 | -1,6% | 10,5 | -2,0% | -0,6 | -0,6 |
Conciaria | 3,0 | -10,5% | 2,7 | -2,3% | 0,5 | 0,2 |
Calzature | 3,2 | -2,9% | 3,2 | -2,5% | 0,0 | -0,1 |
Legno/mobilio | 6,5 | 5,0% | 6,2 | -1,7% | -0,1 | 0,3 |
Vetro | 1,2 | 3,8% | 0,9 | -1,8% | 0,2 | 0,3 |
Ceramica | 0,2 | 15,6% | 0,3 | -6,5% | -0,1 | 0,0 |
Marmo | 0,6 | 6,5% | 0,6 | -5,9% | -0,1 | 0,0 |
Oreficeria | 0,7 | -6,4% | 0,7 | -2,1% | 0,1 | 0,0 |
Occhialeria | 1,9 | -3,5% | 1,9 | 16,7% | 0,3 | 0,0 |
Altro made in Italy | 0,3 | 29,7% | 0,2 | 0,0% | 0,0 | 0,1 |
- Metalmeccanico | 46,2 | -4,0% | 41,5 | 1,2% | 7,2 | 4,8 |
- Altre industrie | 11,8 | -2,3% | 10,9 | 3,4% | 1,6 | 0,9 |
- Utilities | 3,5 | 10,3% | 3,2 | 5,4% | 0,2 | 0,3 |
- Costruzioni | 40,4 | 11,8% | 36,7 | 10,6% | 2,9 | 3,7 |
Servizi | 593,8 | -10,2% | 579,5 | -8,6% | 27,0 | 14,3 |
- Commercio e tempo libero | 187,4 | 0,1% | 184,0 | 2,3% | 7,3 | 3,3 |
Commercio dett. | 35,7 | -1,7% | 35,5 | 4,2% | 2,2 | 0,2 |
Servizi turistici | 151,6 | 0,5% | 148,5 | 1,9% | 5,1 | 3,2 |
- Ingrosso e logistica | 62,5 | 1,3% | 58,4 | 4,7% | 5,9 | 4,1 |
- Servizi finanziari | 2,5 | 12,0% | 3,2 | -19,5% | -1,7 | -0,7 |
- Terziario avanzato | 175,2 | -30,3% | 176,2 | -28,0% | 6,6 | -0,9 |
- Servizi alla persona | 120,4 | 3,7% | 114,4 | 4,1% | 6,3 | 6,0 |
Pubblica amm. | 6,4 | -8,0% | 6,6 | -9,3% | -0,4 | -0,2 |
Istruzione | 70,9 | 3,1% | 67,0 | 4,3% | 4,6 | 3,9 |
Sanità/servizi sociali | 24,0 | 4,7% | 22,7 | 4,9% | 1,2 | 1,3 |
Riparazioni e noleggi | 3,9 | 6,4% | 3,4 | 3,9% | 0,4 | 0,5 |
Servizi diversi | 15,3 | 9,9% | 14,7 | 9,4% | 0,4 | 0,6 |
- Altri servizi | 45,7 | 7,8% | 43,3 | 8,4% | 2,5 | 2,5 |
Servizi vigilanza | 14,5 | 3,7% | 14,2 | 10,6% | 1,2 | 0,3 |
Servizi di pulizia | 23,0 | 14,1% | 21,0 | 6,2% | 0,4 | 2,0 |
Noleggio | 1,1 | 3,3% | 1,0 | 6,6% | 0,2 | 0,1 |
Attività immobiliari Qualifica | 7,1 | -1,2% | 7,2 | 11,0% | 0,8 | 0,0 |
Dirigenti | 1,9 | 9,4% | 2,2 | 4,6% | -0,4 | -0,4 |
Prof. Intellettuali | 77,7 | 1,0% | 72,9 | 2,1% | 5,5 | 4,9 |
Professioni tecniche | 52,2 | -7,5% | 48,6 | -8,3% | 3,5 | 3,6 |
Impiegati | 73,9 | -3,4% | 69,8 | 0,7% | 7,2 | 4,1 |
Professioni qualif. dei servizi | 196,0 | -11,1% | 193,3 | -9,5% | 7,0 | 2,7 |
Operai specializzati | 120,9 | -4,8% | 118,0 | -3,8% | 4,3 | 2,9 |
Conduttori e operai semi-spec. | 75,1 | -5,9% | 70,7 | -5,8% | 4,8 | 4,4 |
Professioni non qualificate Provincia | 228,3 | -7,4% | 224,6 | -4,9% | 10,4 | 3,7 |
Belluno | 33,6 | -7,3% | 34,3 | -1,8% | 1,2 | -0,8 |
Padova | 120,4 | -5,5% | 115,6 | -3,3% | 8,0 | 4,9 |
Rovigo | 37,3 | -2,3% | 37,0 | -1,6% | 0,6 | 0,3 |
Treviso | 125,8 | -10,1% | 120,9 | -7,5% | 9,2 | 4,9 |
Venezia | 199,9 | -6,0% | 194,4 | -6,2% | 5,5 | 5,5 |
Verona | 197,8 | -3,8% | 190,7 | -2,4% | 10,2 | 7,1 |
Vicenza | 111,2 | -11,2% | 107,2 | -8,9% | 7,7 | 4,1 |
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 1.3a – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per settore. Variazioni cumulate rispetto al 30 giugno 2008. Dati mensili
Macro settori occupazionali
Agricoltura
Industria Servizi
2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
200.000
150.000
100.000
50.000
0
-50.000
-100.000
-150.000
Principali settori dell’industria
Made in Italy Metalmeccanico
Costruzioni
2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
5.000
0
-5.000
-10.000
-15.000
-20.000
-25.000
-30.000
-35.000
-40.000
-45.000
Principali settori del terziario
Commercio dett.
Servizi turistici Ingrosso e logistica
2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
30.000
20.000
10.000
0
-10.000
-20.000
-30.000
-40.000
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 1.3b – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per settore.
Variazioni tendenziali a 12 mesi. Dati mensili
Macro settori occupazionali
Agricoltura
Industria Servizi
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
-10.000
-20.000
-30.000
-40.000
Principali settori dell’industria
Made in Italy Metalmeccanico
Costruzioni
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
10.000
5.000
0
-5.000
-10.000
-15.000
Principali settori del terziario
Commercio dett. Servizi turistici
Ingrosso e logistica
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
-2.000
-4.000
-6.000
-8.000
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Le dinamiche per tipologia contrattuale
La dinamica occupazionale distinta per tipologie contrattuali è riportata nelle tabb. 1.4a e 1.4b.
- Tempo indeterminato: continua la forte espansione del tempo indeterminato che fa registrare nel secondo trimestre 2019 un saldo di 9.700 posizioni lavorative rispetto alle 1.300 dell’analogo periodo del 2018, in funzione soprattutto della crescita delle trasformazioni che sono passate da 13.200 a
20.300 e garantiscono il 43% degli accessi al tempo indeterminato. La crescita delle trasformazioni a tempo determinato è “decollata” fin dai primi mesi del 2018 (graf. 1.4a e graf. 1.4b) per effetto da un lato dell’introduzione dell’esonero strutturale previsto per i giovani fino a 35 anni (graf. e tab. 1.5), dall’altro dell’incremento fisiologico dovuto al forte allargamento della platea di contratti di termine avvenuto nel 2017. Nel primo semestre dell’anno la crescita delle trasformazioni risulta diffusa per tutte le classi d’età, con evidente accentuazione per quelle più giovani. Un’ulteriore rilevante spinta, infine, a partire da novembre 2018 e in misura assai accentuata fino a gennaio 2019, è riconducibile agli effetti della legge 96/2018 (entrata in vigore il 1 novembre) di conversione del cd “Decreto dignità”.
10 Il secondo trimestre del 2019 segna un incremento delle assunzioni rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+10%), una sostanziale stabilità delle cessazioni (+3%);
- Apprendistato: continua, pur decelerando, la fase positiva di questo contratto. Il trimestre si chiude con un saldo positivo di 4.200 unità, a seguito di una contrazione delle assunzioni del 5% e di un incremento delle cessazioni del 10%;
- Tempo determinato: le assunzioni nel secondo trimestre 2019 (143.600) sono risultate leggermente inferiori a quelle del corrispondente trimestre 2018 (-1%) mentre in crescita sono state sia le trasformazioni (17.700, +53%) che le cessazioni (110.300,+2%). L’effetto congiunto di queste dinamiche ha determinato una variazione delle posizioni a tempo determinato nettamente peggiore di quella del corrispondente trimestre 2018 (+15.600 contro +25.300). Questa tendenza è attribuibile esclusivamente alla componente non stagionale dei rapporti di lavoro a tempo determinato: tra essi è continuato in particolare il trend di riduzione dei rinnovi, come analogamente risultano in riduzione le proroghe;
- Lavoro somministrato: l’irrigidimento determinato dalla nuova normativa ha avuto sostanziosi effetti sul lavoro in somministrazione: le assunzioni a tempo determinato hanno subito una riduzione del 37% tra il secondo trimestre 2018 e quello del 2019, passando da 56.000 a 35.400. Poco hanno potuto influire sul bilancio complessivo le contrattualizzazioni effettuate a tempo indeterminato (quasi quintuplicate) che sono state comunque in numero contenuto, 1.400, le cessazioni si riducono del -27%, generando complessivamente un saldo pari a zero: per omogeneità col metodo precedente l’eventuale saldo andrebbe sommato a quello del complessivo tempo indeterminato. In netto calo sono le proroghe (-70% sull’analogo trimestre dell’anno precedente), così come anche i rinnovi, che si dimezzano.
10. Vedasi a tale proposito la Misura/86 “Crescita delle trasformazioni, riduzione dei contratti a tempo determinato e “adattamento” delle imprese al Decreto dignità”, agosto 2019, reperibile in xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxx0.
Tab. 1.4a – Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e apprendistato. Flussi di assunzioni, trasformazioni, cessazioni e saldo. 2008 – 2° trim. 2019 (val. in migliaia)
Tempo indeterminato | Apprendistato | ||||
Assunzioni Trasformazioni a cti | Cessazioni | Saldo | Assunzioni Trasformazioni da app. a cti | Cessazioni | Saldo |
2008 | Totale | 175,7 | 56,3 | 205,7 | 26,2 | 57,5 | 10,5 | 43,2 | 3,8 |
2009 | Totale | 109,8 | 51,1 | 179,5 | -18,6 | 37,6 | 12,1 | 33,7 | -8,2 |
2010 | Totale | 106,2 | 52,3 | 166,8 | -8,3 | 41,4 | 13,8 | 32,9 | -5,3 |
2011 | Totale | 107,1 | 55,5 | 155,7 | 6,8 | 41,7 | 13,6 | 32,5 | -4,4 |
2012 | Totale | 95,4 | 52,6 | 146,3 | 1,7 | 34,3 | 11,6 | 27,0 | -4,3 |
2013 | Totale | 85,2 | 42,3 | 137,6 | -10,1 | 27,9 | 8,9 | 23,2 | -4,1 |
2014 | Totale | 82,8 | 37,3 | 139,0 | -18,9 | 30,3 | 8,3 | 22,4 | -0,3 |
2015 | Totale | 148,8 | 64,5 | 149,7 | 63,3 | 27,4 | 10,8 | 21,7 | -5,2 |
2016 | Totale | 96,6 | 45,7 | 141,3 | 0,9 | 33,5 | 7,9 | 21,2 | 4,5 |
2017 | Totale | 91,7 | 36,1 | 146,6 | -18,9 | 41,3 | 5,9 | 26,6 | 8,8 |
2018 | Totale | 107,4 | 67,6 | 152,6 | 21,6 | 46,2 | 7,0 | 31,2 | 8,0 |
2015 | 2° trim. | 32,8 | 11,7 | 37,5 | 7,0 | 8,7 | 2,4 | 4,7 | 1,6 |
2016 | 2° trim. | 21,6 | 7,8 | 34,5 | -5,1 | 10,1 | 1,5 | 4,4 | 4,2 |
2017 | 2° trim. | 22,4 | 8,5 | 34,5 | -3,6 | 13,0 | 1,4 | 5,6 | 6,0 |
2018 | 2° trim. | 24,4 | 13,2 | 36,3 | 1,3 | 13,5 | 1,6 | 6,9 | 5,0 |
2019 | 2° trim. | 26,9 | 20,3 | 37,3 | 9,7 | 14,3 | 2,5 | 7,6 | 4,2 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Tab. 1.4b – Veneto. Dinamica dei rapporti di lavoro a tempo determinato e somministrato.
Flussi di assunzioni, cessazioni e saldo. 2008 – 2° trim. 2019 (val. in migliaia)
Assunzioni | Tempo determinato Trasform. Cessazioni da det.a cti | Saldo | Somministrato | ||||
Assunzion | di cui a t. ind. | Trasform. da somm. a cti | Cessazioni | Saldo |
2008 | Totale | 406,6 | 45,7 | 367,0 | -6,1 | 110,2 | 0,2 | 0,0 | 113,3 | -3,0 |
2009 | Totale | 363,4 | 39,0 | 336,9 | -12,6 | 77,1 | 0,1 | 0,0 | 76,8 | 0,3 |
2010 | Totale | 377,7 | 38,5 | 331,5 | 7,6 | 102,0 | 0,1 | 0,0 | 98,3 | 3,7 |
2011 | Totale | 393,8 | 41,9 | 357,0 | -5,1 | 112,9 | 0,3 | 0,0 | 112,9 | 0,0 |
2012 | Totale | 383,5 | 41,0 | 349,1 | -6,5 | 104,2 | 0,3 | 0,0 | 104,9 | -0,7 |
2013 | Totale | 389,9 | 33,3 | 354,5 | 2,0 | 112,1 | 0,5 | 0,0 | 112,0 | 0,1 |
2014 | Totale | 420,3 | 29,0 | 382,7 | 8,5 | 129,4 | 0,3 | 0,0 | 128,0 | 1,4 |
2015 | Totale | 417,8 | 53,4 | 380,5 | -16,1 | 155,5 | 2,4 | 0,3 | 153,4 | 2,1 |
2016 | Totale | 412,9 | 37,7 | 349,9 | 25,3 | 180,6 | 1,1 | 0,1 | 176,2 | 4,4 |
2017 | Totale | 494,4 | 30,1 | 418,2 | 46,1 | 215,7 | 1,0 | 0,0 | 210,6 | 5,2 |
2018 | Totale | 520,2 | 59,8 | 456,8 | 3,6 | 190,9 | 1,9 | 0,8 | 183,3 | 7,6 |
2015 | 2° trim. | 123,8 | 9,2 | 92,6 | 22,0 | 39,3 | 0,4 | 0,1 | 34,9 | 4,4 |
2016 | 2° trim. | 114,5 | 6,3 | 81,6 | 26,6 | 44,1 | 0,2 | 0,0 | 39,3 | 4,8 |
2017 | 2° trim. | 140,9 | 7,1 | 98,6 | 35,2 | 55,4 | 0,2 | 0,0 | 49,2 | 6,2 |
2018 | 2° trim. | 145,3 | 11,6 | 108,4 | 25,3 | 56,3 | 0,3 | 0,1 | 50,6 | 5,7 |
2019 | 2° trim. | 143,6 | 17,7 | 110,3 | 15,6 | 36,8 | 1,4 | 0,2 | 36,8 | 0,0 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 1.4a – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per tipologia contrattuale.
Variazioni cumulate rispetto al 30 giugno 2008. Dati mensili
Tempo indeterminato e determinato
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
- 10.000
- 20.000
- 30.000
- 40.000
- 50.000
- 60.000
- 70.000
Tempo indeterminato
Tempo determinato
2008 2009 2010 2011
2012 2013 2014 2015 2016 2017
2018 2019
Apprendistato e somministrazione
Apprendistato
Somministrato
2008 2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
30.000
20.000
10.000
0
- 10.000
- 20.000
- 30.000
- 40.000
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 1.4b – Veneto. Posizioni di lavoro dipendente* per tipologia contrattuale.
Variazioni tendenziali a 12 mesi. Dati mensili
Tempo indeterminato e determinato
Tempo indeterminato
Tempo determinato
2009 2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
- 10.000
- 20.000
- 30.000
Apprendistato e somministrazione
15.000
10.000
5.000
0
- 5.000
- 10.000
Apprendistato
Somministrato
- 15.000
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2018)
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx M., Xxxxxxx S., Xxxxxx M. (2016), “I contratti di lavoro a tempo indeterminato e gli effetti della decontribuzione sulle dinamiche occupazionali”, in “Tartufi”, n. 45, maggio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Veneto Lavoro (2017), “La durata effettiva dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato”, in Misure/72, luglio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxx Xxxxxx (2017), “Come si arriva ad un posto di lavoro a tempo indeterminato?”, in Misure/73, settembre, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxx Xxxxxx (2018), “Giovani a tempo indeterminato. Il primo impatto degli sgravi previsti dalla
l. 205/2017 ”, in Misure/75, febbraio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Graf. 1.5 – Trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato nel periodo gennaio-giugno per anno di età
2008
2015
2016
2017
2018
2019
1.600
1.500
1.400
1.300
1.200
1.100
1.000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
15
17
19
21
23
25
27
29
31
33
35
37
39
41
43
45
47
49
51
53
55
57
59
61
63
65
67
0
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Tab. 1.5 – Veneto. Accesso alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato (val. in migliaia)
Ingressi nel tempo indeterminato Quota Cessazioni di Saldo Assunzioni Trasformazioni trasformazioni contratti a | ||||||||
da apprendistato | da tempo determinato | da somministrato | su totale ingressi | tempo indeterminato |
2008 | Totale | 175,7 | 10,5 | 45,7 | 0,0 | 24% | 205,7 | 26,2 |
2009 | Totale | 109,8 | 12,1 | 39,0 | 0,0 | 32% | 179,5 | -18,6 |
2010 | Totale | 106,2 | 13,8 | 38,5 | 0,0 | 33% | 166,8 | -8,3 |
2011 | Totale | 107,1 | 13,6 | 41,9 | 0,0 | 34% | 155,7 | 6,8 |
2012 | Totale | 95,4 | 11,6 | 41,0 | 0,0 | 36% | 146,3 | 1,7 |
2013 | Totale | 85,2 | 8,9 | 33,3 | 0,0 | 33% | 137,6 | -10,1 |
2014 | Totale | 82,8 | 8,3 | 29,0 | 0,0 | 31% | 139,0 | -18,9 |
2015 | Totale | 148,8 | 10,8 | 53,4 | 0,3 | 30% | 149,7 | 63,3 |
2016 | Totale | 96,6 | 7,9 | 37,7 | 0,1 | 32% | 141,3 | 0,9 |
2017 | Totale | 91,7 | 5,9 | 30,1 | 0,0 | 28% | 146,6 | -18,9 |
2018 | Totale | 107,4 | 7,0 | 59,8 | 0,8 | 39% | 152,6 | 21,6 |
2015 | 2° trim. | 32,8 | 2,4 | 9,2 | 0,1 | 26% | 37,5 | 7,0 |
2016 | 2° trim. | 21,6 | 1,5 | 6,3 | 0,0 | 27% | 34,5 | -5,1 |
2017 | 2° trim. | 22,4 | 1,4 | 7,1 | 0,0 | 27% | 34,5 | -3,6 |
2018 | 2° trim. | 24,4 | 1,6 | 11,6 | 0,1 | 35% | 36,3 | 1,3 |
2019 | 2° trim. | 26,9 | 2,5 | 17,7 | 0,2 | 43% | 37,3 | 9,7 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Approfondimento (1): l’incidenza del part-time
Xxxxxxxxx L. (2017), “Sulle dinamiche del lavoro part-time: evidenze statistiche e questioni aperte”, in “Tartufi”, n. 46, maggio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Una quota rilevante delle nuove attivazioni contrattuali continua a prevedere rapporti di lavoro a tempo par- ziale (tab. 1.6).
Nel secondo trimestre del 2019, con riferimento al complesso del lavoro dipendente, la quota del part-time si attesta al 34,4% delle assunzioni (1,4 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Il peso delle attivazioni di rapporti di lavoro ad orario ridotto è analogamente rilevante se si considera il solo tempo indeterminato ma in questo caso la variazione rispetto al 2018 è positiva fissandosi al 32,8% rispetto al 32,4%, comunque lontano dal 40,8% fatto segnare nel secondo trimestre 2016.
Particolarmente interessate da forme contrattuali ad orario ridotto sono le donne: per questa componente della forza lavoro, nel secondo trimestre del 2019 le assunzioni part-time hanno raggiunto il 47,3% del totale, anche qui segnando una contrazione di 1,2 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2018. Le donne danno luogo al 62% del totale assunzioni part time.
Tab. 1.6 – Veneto. Assunzioni per tipologia di orario (val. in migliaia)
Part-time | Full-time | N.d. | Totale | Inc.% part-time | ||
Lavoro | dipendente* | |||||
2014 | Totale | 209,6 | 450,9 | 2,2 | 662,8 | 31,6% |
2015 | Totale | 240,5 | 506,5 | 2,6 | 749,5 | 32,1% |
2016 | Totale | 239,4 | 481,2 | 3,1 | 723,7 | 33,1% |
2017 | Totale | 289,0 | 551,8 | 2,4 | 843,2 | 34,3% |
2018 | Totale | 287,5 | 575,0 | 2,2 | 864,7 | 33,3% |
2015 | 2° trim. | 66,3 | 137,9 | 0,5 | 204,6 | 32,4% |
2016 | 2° trim. | 64,2 | 125,4 | 0,7 | 190,3 | 33,7% |
2017 | 2° trim. | 84,5 | 146,6 | 0,7 | 231,8 | 36,5% |
2018 | 2° trim. | 85,6 | 153,4 | 0,5 | 239,6 | 35,8% |
2019 | 2° trim. | 76,2 | 145,0 | 0,3 | 221,5 | 34,4% |
- tempo indeterminato | ||||||
2014 | Totale | 34,9 | 46,7 | 1,1 | 82,8 | 42,2% |
2015 | Totale | 58,6 | 88,8 | 1,4 | 148,8 | 39,4% |
2016 | Totale | 37,3 | 58,4 | 1,0 | 96,6 | 38,6% |
2017 | Totale | 31,2 | 59,8 | 0,7 | 91,7 | 34,0% |
2018 | Totale | 34,5 | 72,3 | 0,6 | 107,4 | 32,1% |
2015 | 2° trim. | 13,2 | 19,4 | 0,2 | 32,8 | 40,1% |
2016 | 2° trim. | 8,8 | 12,6 | 0,2 | 21,6 | 40,8% |
2017 | 2° trim.. | 8,2 | 14,1 | 0,2 | 22,4 | 36,5% |
2018 | 2° trim. | 7,9 | 16,4 | 0,1 | 24,4 | 32,4% |
2019 | 2° trim. | 8,8 | 18,0 | 0,1 | 26,9 | 32,8% |
- donne | ||||||
2014 | Totale | 133,4 | 191,6 | 0,9 | 325,8 | 40,9% |
2015 | Totale | 151,7 | 203,1 | 1,0 | 355,8 | 42,6% |
2016 | Totale | 149,3 | 177,4 | 1,1 | 327,7 | 45,5% |
2017 | Totale | 177,3 | 196,7 | 0,8 | 374,8 | 47,3% |
2018 | Totale | 176,8 | 201,4 | 0,7 | 378,9 | 46,7% |
2015 | 2° trim. | 40,6 | 56,3 | 0,2 | 97,1 | 41,8% |
2016 | 2° trim.. | 39,5 | 46,1 | 0,2 | 85,8 | 46,0% |
2017 | 2° trim. | 51,1 | 53,5 | 0,2 | 104,8 | 48,8% |
2018 | 2° trim. | 51,7 | 54,6 | 0,2 | 106,5 | 48,5% |
2019 | 2° trim. | 47,0 | 52,2 | 0,1 | 99,3 | 47,3% |
* Al netto del lavoro domestico e del lavoro intermittente.
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Approfondimento (2): dinamiche dei contratti a tempo determinato
- Legge 92/2012: introduzione dal 1 gennaio 2013 del contributo addizionale Aspi (1,4% della retribuzione lorda) per contratti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato. Tra gli esoneri previsti ci sono i rapporti di lavoro a termine per lo svolgimento di attività stagionali di cui al D.P.R. n.
1525/1963. Dal 1.1.2013 al 31.12.2015 l’esonero ha riguardato anche i lavoratori assunti a tempo determinato per lo svolgimento delle attività stagionali definite tali dagli avvisi comuni e dai contratti collettivi nazionali stipulati entro il 31 dicembre 2011, dalle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative.
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità” ha sancito l’aumento del contributo addizionale di finanziamento alla NASpI dovuto per i contratti a tempo determinato allo 0,5% per ciascun rinnovo del contratto stesso. In vigore dal 14/07/2018.
Nel 2017 la crescita eccezionale delle assunzioni con contratto a tempo determinato ha interessato tanto il lavoro stagionale che quello non stagionale: in entrambi i casi la variazione è stata pari al 20% (tab. 1.7). Nel 2018 tale espansione è continuata, anche se con un ritmo meno intenso: le assunzioni stagionali sono cresciute del 7%, quelle non stagionali del 4%, cosicché la quota delle stagionali sul totale è arrivata al 25%.
Tab. 1.7 – Veneto. Assunzioni a tempo determinato, stagionali e non, per settore (val. in migliaia)
Agricoltura
Industria Servizi
Totale
Totale Commercio Serv. turistici Istruzione Altro
Totale tempo determinato
2014 | Totale | 54,2 | 70,9 | 295,2 | 19,4 | 97,1 | 92,5 | 86,2 | 420,3 |
2015 | Totale | 54,7 | 70,7 | 292,3 | 18,6 | 97,0 | 87,6 | 89,1 | 417,8 |
2016 | Totale | 57,9 | 74,8 | 280,2 | 21,3 | 102,2 | 62,0 | 94,6 | 412,9 |
2017 | Totale | 72,1 | 87,3 | 335,0 | 26,8 | 125,5 | 60,7 | 122,0 | 494,4 |
2018 | Totale | 79,8 | 93,2 | 347,2 | 26,9 | 128,9 | 63,2 | 128,1 | 520,2 |
2015 | 2° trim. | 13,4 | 18,8 | 91,6 | 6,6 | 39,3 | 18,1 | 27,6 | 123,8 |
2016 | 2° trim. | 13,5 | 19,1 | 81,9 | 6,8 | 39,2 | 7,5 | 28,4 | 114,5 |
2017 | 2° trim. | 16,1 | 22,2 | 102,6 | 8,9 | 50,4 | 8,4 | 35,1 | 140,9 |
2018 | 2° trim. | 17,9 | 24,3 | 103,1 | 8,5 | 48,2 | 10,0 | 36,3 | 145,3 |
2019 | 2° trim. | 16,3 | 20,6 | 106,7 | 8,4 | 49,7 | 11,0 | 37,6 | 143,6 |
- Tempo det. stagionale | |||||||||
2014 | Totale | 35,5 | 5,9 | 49,0 | 2,5 | 37,9 | 0,1 | 8,5 | 90,4 |
2015 | Totale | 36,3 | 6,0 | 53,6 | 2,6 | 40,7 | 0,3 | 10,1 | 95,9 |
2016 | Totale | 38,8 | 6,6 | 54,6 | 2,6 | 40,5 | 0,6 | 10,8 | 99,9 |
2017 | Totale | 49,5 | 7,1 | 63,9 | 3,1 | 47,4 | 0,7 | 12,8 | 120,4 |
2018 | Totale | 53,2 | 7,3 | 69,0 | 3,3 | 50,4 | 0,8 | 14,5 | 129,4 |
2015 | 2° trim. | 9,3 | 1,0 | 28,8 | 1,7 | 22,5 | 0,0 | 4,6 | 39,1 |
2016 | 2° trim. | 9,2 | 1,1 | 28,0 | 1,6 | 21,4 | 0,0 | 4,9 | 38,2 |
2017 | 2° trim. | 11,0 | 1,2 | 34,7 | 1,9 | 26,7 | 0,1 | 6,0 | 46,9 |
2018 | 2° trim. | 11,6 | 1,2 | 33,7 | 1,9 | 25,5 | 0,1 | 6,3 | 46,5 |
2019 | 2° trim. | 10,9 | 1,5 | 40,6 | 2,5 | 30,2 | 0,1 | 7,7 | 52,9 |
- Tempo det. non stagionale | |||||||||
2014 | Totale | 18,7 | 64,9 | 246,2 | 16,9 | 59,3 | 92,4 | 77,7 | 329,9 |
2015 | Totale | 18,5 | 64,7 | 238,7 | 16,1 | 56,3 | 87,3 | 79,1 | 321,9 |
2016 | Totale | 19,1 | 68,2 | 225,6 | 18,7 | 61,7 | 61,4 | 83,8 | 312,9 |
2017 | Totale | 22,6 | 80,3 | 271,1 | 23,8 | 78,1 | 60,0 | 109,3 | 374,0 |
2018 | Totale | 26,6 | 85,9 | 278,2 | 23,7 | 78,5 | 62,4 | 113,6 | 390,7 |
2015 | 2° trim. | 4,2 | 17,8 | 62,8 | 4,9 | 16,7 | 18,1 | 23,0 | 84,7 |
2016 | 2° trim. | 4,4 | 18,0 | 53,9 | 5,2 | 17,8 | 7,5 | 23,4 | 76,3 |
2017 | 2° trim. | 5,1 | 20,9 | 68,0 | 6,9 | 23,6 | 8,3 | 29,1 | 94,0 |
2018 | 2° trim. | 6,3 | 23,1 | 69,4 | 6,6 | 22,8 | 10,0 | 30,0 | 98,8 |
2019 | 2° trim. | 5,4 | 19,1 | 66,1 | 5,9 | 19,5 | 10,9 | 29,9 | 90,7 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Xxxxxx Xxxxxx (2017), “Posti di lavoro fissi e lavoratori a termine?”, in Misure/74, novembre, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Sotto il profilo congiunturale è evidente il diverso andamento registrato dai contratti a termine in funzione del fatto che essi fossero stagionali o no: i primi sono aumentati del 14% raggiungendo nel secondo trimestre 2019 la cifra di 52.900; i secondi sono invece diminuiti dell’8% (90.700), un andamento sicuramente influenzato dalle modifiche legislative intervenute che ne hanno ridotto la duttilità di impiego. Il bilancio complessivo delle assunzioni risulta così pressoché stabile. L’analisi settoriale conferma questa lettura dei dati, mostrando come la riduzione maggiore dei tempi determinati non stagionali si sia verificata nel settore industriale (-17%) ma non ha mancato di interessare anche i comparti dei servizi, compreso il turismo, e l’agricoltura.
Una conferma del ruolo giocato dalla norma più che dalla congiuntura nel condizionare la domanda di lavoro a termine viene dal constatare che negli ultimi mesi la contrazione ha riguardato in primo luogo i rinnovi contrattuali (-14% sul secondo trimestre 2018, limitati come sono ora nell’estensione temporale e dalla necessità di apposizione della causale), ma non ha risparmiato neppure gli “esordi in azienda”11 che hanno segnato anch’essi una riduzione del -5%; il graf. 1.6 consente di analizzare tali dinamiche su base mensile, evidenziando l’avviarsi per i contratti a termine di una nuova fase a partire dal terzo trimestre 2018.
Graf. 1.6 – Assunzioni con contratti a tempo determinato non stagionali: esordienti in azienda e non esordienti (rinnovi).
Variazioni % tendenziali (sul mese corrispondente dell'anno precedente)
Xxxxxx Xxxxxxx
2015
2016
2017
2018
2019
0,60
0,50
0,40
0,30
0,20
0,10
0,00
-0,10
-0,20
-0,30
Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Giugno Luglio
Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Giugno Luglio
Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Xxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Giugno Luglio
Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio
Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxx
-0,40
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
11 Per contratto esordiente si intende il primo contratto a tempo determinato tra un determinato lavoratore e una determinata azienda. Si definisce quindi come contratto esordiente anche il contratto a tempo determinato di un lavoratore che in precedenza, presso la medesima impresa, aveva trattenuto un rapporto di lavoro con altro contratto (es. apprendistato, intermittente etc.) o aveva svolto un tirocinio.
Tab. 1.8 – Veneto. Assunzioni a tempo determinato non stagionale per durata prevista (val. in migliaia)
1 giorno | 2-7 gg. | 8-30 gg. | 1-6 mesi | 6-12 mesi | Oltre un anno | Totale | Durata media prevista in gg | ||
2016 | Totale | 29,6 | 22,1 | 36,1 | 153,8 | 66,5 | 4,7 | 312,9 | 117,5 |
2017 | Totale | 34,8 | 28,3 | 44,5 | 183,4 | 76,7 | 6,3 | 374,0 | 117,4 |
2018 | Totale | 34,7 | 28,5 | 44,1 | 191,3 | 87,5 | 4,5 | 390,8 | 121,9 |
2016 | 2° trim. | 8,6 | 5,4 | 7,7 | 40,6 | 13,0 | 1,0 | 76,3 | 108,7 |
2017 | 2° trim. | 9,7 | 7,4 | 10,1 | 49,3 | 16,1 | 1,5 | 94,0 | 108,9 |
2018 | 2° trim. | 9,8 | 7,4 | 11,5 | 52,0 | 16,7 | 1,3 | 98,8 | 107,2 |
2019 | 2° trim. | 10,5 | 7,6 | 10,1 | 46,6 | 15,2 | 0,6 | 90,7 | 104,4 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
In tab. 1.8 è documentata la distribuzione per classi di durata prevista delle assunzioni a termine non stagionali (vale a dire comunicata al momento dell’instaurazione del rapporto). Nel secondo trimestre 2019 si osserva un incremento delle durate brevissime (+7% le giornaliere, +3% quelle fino a 7 giorni), che insieme rappresentano il 20% del totale; tutte le altre registrano una flessione che diventa eclatante (il 53%) per quelle superiori all’anno. Il “decreto Poletti” (2014) aveva liberalizzato/incentivato le assunzioni a termine, con l’estensione dell’acausalità e l’aumento del numero di proroghe consentite in via ordinaria, ripetibili fino a un massimo di cinque.12 La dinamica delle proroghe, sempre in incremento dal 2015, è stata contratta dall’impatto del dl. n. 87/2018 convertito nella l.n. 96 del 9 agosto 2018 che ha ridotto a quattro il numero massimo di proroghe consentite e ha previsto un incremento del costo del lavoro nei casi in cui, anche tramite proroga, il contratto di lavoro superi la durata di un anno. In effetti, come già a partire dall’ultimo trimestre del 2018, nel secondo trimestre 2019 il numero delle proroghe rimane in contrazione (-25% rispetto all’analogo periodo 2018), molto nettamente a partire dalla seconda (-29%, per giungere al -71% alla quinta) (tab. 1.9), così come flette anche la durata media (a differenza di quanto accaduto nell’ultimo trimestre dell’anno precedente), giunta nel secondo trimestre 2019 a 110 giorni (contro i 128 del trimestre analogo del 2018).
Tab. 1.9 – Veneto. Contratti a tempo determinato non stagionali. Proroghe per ordine (val. in migliaia)
1a proroga | 2a proroga | 3a proroga | 4a proroga | 5a proroga | Ulteriore proroga | Totale proroghe | ||
X. Xxxxxx | assoluti | |||||||
2015 | Totale | 93,8 | 34,1 | 13,3 | 5,2 | 2,2 | 1,5 | 150,1 |
2016 | Totale | 96,4 | 36,6 | 15,9 | 7,2 | 3,0 | 1,2 | 160,3 |
2017 | Totale | 115,6 | 47,1 | 21,9 | 10,0 | 4,4 | 1,7 | 200,6 |
2018 | Totale | 124,9 | 55,2 | 25,7 | 12,1 | 4,9 | 2,0 | 224,7 |
2015 | 2° trim. | 19,7 | 7,7 | 3,2 | 1,4 | 0,6 | 0,6 | 33,3 |
2016 | 2° trim. | 19,9 | 7,9 | 3,6 | 1,8 | 0,7 | 0,5 | 34,5 |
2017 | 2° trim. | 25,3 | 10,7 | 5,2 | 2,5 | 1,2 | 0,7 | 45,6 |
2018 | 2° trim. | 29,1 | 13,3 | 6,6 | 3,3 | 1,5 | 0,8 | 54,5 |
2019 | 2° trim. | 25,0 | 9,5 | 3,9 | 1,5 | 0,4 | 0,6 | 40,8 |
B. Durate medie (in gg) | ||||||||
2015 | Totale | 111,0 | 146,1 | 91,8 | 78,9 | 74,8 | 50,5 | 115,0 |
2016 | Totale | 115,9 | 120,6 | 117,3 | 113,6 | 110,2 | 69,0 | 116,5 |
2017 | Totale | 123,2 | 130,5 | 131,6 | 125,8 | 129,6 | 63,0 | 125,6 |
2018 | Totale | 136,2 | 147,8 | 145,5 | 143,8 | 148,6 | 62,2 | 140,1 |
2015 | 2° trim. | 107,9 | 99,2 | 81,7 | 65,6 | 56,4 | 34,6 | 99,2 |
2016 | 2° trim. | 117,4 | 118,2 | 118,9 | 100,4 | 96,2 | 40,4 | 115,3 |
2017 | 2° trim. | 120,8 | 123,4 | 115,5 | 111,1 | 111,2 | 36,4 | 118,7 |
2018 | 2° trim. | 129,4 | 133,3 | 127,6 | 119,6 | 124,6 | 43,2 | 128,2 |
2019 | 2° trim. | 119,7 | 105,5 | 90,7 | 83,2 | 44,5 | 32,9 | 110,3 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
12. In precedenza era consentita un’unica proroga, salvo casi particolari (contratti per sostituzione, prassi della Pubblica Amministrazione etc.).
- Decreto legge 34/2014, c.d. “decreto Poletti”, convertito con modificazioni dalla legge 78/2014: modifiche alla disciplina del tempo determinato con estensione dell’acausalità, liberalizzazione delle proroghe (fino a 5 proroghe nell’arco di 36 mesi), limitazione alla stipula dei contratti a tempo determinato (non più del 20% del personale a tempo indeterminato). In vigore dal 21.3.2014.
- Decreto lgs.vo 81/2015, decreto attuativo della l. 183/2014: apposizione del termine e durata massima di 36 mesi (anche cumulativi di più contratti con lo stesso datore di lavoro).
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità” che modifica la disciplina del tempo determinato: riduzione della durata massima da 36 a 24 mesi; ripristino della causalità dopo i primi 12 mesi e, in ogni caso, ad ogni rinnovo; riduzione del numero massimo di proroghe (da 5 a 4); possibilità di stipulare contratti a tempo determinato fino al limite del 30% del personale presente in azienda a tempo indeterminato. In vigore dall’1/11/2018.
Approfondimento (3): le cause di cessazione dei rapporti di lavoro
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxxx L., Xxxxxxx X., Xxxxxxxx G., I licenziamenti: consistenza, dinamiche e caratteristiche nel periodo 2007-2014, WorkInps Papers, n. 2, settembre 2016, in xxx.xxxx.xx e xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxx Xxxxxx (2018) “I rapporti di lavoro esonerati. Tassi di sopravvivenza a 36 mesi”, in Misure/76, febbraio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx M., Xxxxx F., Xxxxxxx S., Xxxxxx M., (2018), “L'apporto conoscitivo degli indicatori longitudinali per l'analisi del mercato del lavoro”, “Tempi&Metodi”, luglio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Le motivazioni di cessazione dei rapporti di lavoro dipendente forniscono elementi rilevanti di analisi sullo stato del mercato del lavoro, sulla sua complessiva condizione di fluidità e/o di tensione.
Tab. 1.10 – Veneto. Cessazioni di rapporti di lavoro dipendente per motivo della cessazione (val. in migliaia)
Lic. disciplinari | Lic. economici individuali | Lic. collettivi | Altre cess. con diritto alla Naspi | Dimissioni | Fine termine | Pensione | Altro | Totale | ||
2014 | Totale | 3,9 | 33,5 | 15,4 | 20,5 | 113,2 | 470,4 | 6,4 | 8,8 | 672,1 |
2015 | Totale | 4,4 | 32,8 | 8,2 | 21,9 | 129,2 | 487,5 | 11,7 | 9,8 | 705,4 |
2016 | Totale | 7,3 | 34,2 | 6,1 | 22,8 | 118,6 | 482,9 | 7,1 | 9,5 | 688,6 |
2017 | Totale | 8,4 | 31,4 | 3,8 | 26,7 | 144,5 | 569,0 | 8,8 | 9,5 | 802,0 |
2018 | Totale | 9,3 | 30,6 | 2,8 | 28,6 | 167,3 | 565,5 | 10,2 | 9,6 | 823,9 |
2015 | 2° trim. | 1,1 | 7,8 | 2,3 | 6,2 | 33,6 | 113,7 | 2,7 | 2,3 | 169,6 |
2016 | 2° trim. | 2,0 | 8,5 | 2,0 | 6,3 | 29,1 | 108,2 | 1,5 | 2,3 | 159,8 |
2017 | 2° trim. | 2,0 | 7,4 | 0,9 | 7,6 | 37,3 | 129,2 | 1,8 | 1,9 | 188,0 |
2018 | 2° trim. | 2,2 | 6,9 | 0,8 | 8,2 | 43,7 | 136,0 | 1,9 | 2,5 | 202,2 |
2019 | 2° trim. | 2,5 | 7,1 | 0,4 | 8,7 | 46,0 | 122,9 | 1,7 | 2,6 | 192,0 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Considerando l’insieme rappresentato dal lavoro dipendente (tab. 1.10) emerge, con riferimento al secondo trimestre 2019, come il peso preponderante sia sempre quello della conclusione dei contratti a termine (64%, in diminuzione di tre punti percentuali rispetto al trimestre corrispondente del 2018), seguito dalle dimissioni (24%, erano il 22%), mentre meno rilevante è la quota dei licenziamenti (stabili al 5%). In particolare si può osservare che nel trimestre in esame:
le cessazioni per iniziativa dell’impresa (licenziamenti) sono state circa 10.000, con un aumento al loro interno di quelli disciplinari (2.500, +17%) e una riduzione di quelli collettivi (erano 800 e si sono dimezzati);
le dimissioni sono state circa 46.000, in aumento del 5% rispetto al 2018;
le uscite per pensionamento sono state 1.700, in diminuzione dell’11%;
le cessazioni di rapporti di lavoro a termine, in accordo con la contrazione delle nuove stipule, sono state 123.000, in diminuzione del 10%.
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità”, ha sancito l’aumento dell’indennità di licenziamento ingiustificato ad un minimo di 6 mensilità (erano 4) fino ad un massimo di 36 (erano 24) In vigore dal 14/07/2018. La sentenza della Corte Costituzionale n. 194 depositata l’8/11/2018 apre nuovamente alla discrezionalità del giudice nella quantificazione dell’indennizzo, pur all’interno dei limiti posti dalla legge, sottraendola all’automaticità legata all’anzianità aziendale.
2. IL LAVORO DIPENDENTE CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità” estende le modifiche della disciplina del tempo determinato anche alle società di lavoro in somministrazione. In vigore dall’1/11/2018.
Dal lato delle agenzie di somministrazione
Una prima angolatura di osservazione della somministrazione si basa sui flussi attivati dalle agenzie di somministrazione con sede in Veneto.
Innanzitutto osserviamo i lavoratori coinvolti in funzione del contratto che li lega alle agenzie. Le assunzioni complessivamente sono andate aumentando ininterrottamente dal 2013 al 2017, quando hanno raggiunto il massimo di oltre 215.000. Nel corso del 2018 si è registrata un’inversione di tendenza con una riduzione di circa 25.000 assunzioni, tutte a tempo determinato. Le attivazioni in somministrazione rappresentano il 22% di tutte quelle messe in atto nel complesso del lavoro dipendente, con una variazione negli anni che va dal minimo del 18% nel corso del 2013 ad un massimo del 26% nel 2017.
Le assunzioni a tempo indeterminato hanno conosciuto una prima quantificazione rilevante nel 2015, dove hanno superato le 2.300; nei due anni successivi si sono dimezzate ed hanno ripreso a crescere nel 2018, dopo l’entrata in vigore del decreto dignità, tornando a sfiorare le 2.000. Analogo andamento è riscontrabile per quanto riguarda le trasformazioni, con il picco però raggiunto nel 2018 (quasi 800). La tendenza alla crescita del tempo indeterminato si è consolidata nel primo semestre del 2019, quando le stipule hanno già superato 3.300 unità e le trasformazioni le 400; rispetto ai saldi occupazionali il somministrato a tempo indeterminato vale il 6% di questa tipologia contrattuale, quello a tempo determinato il 10%.
Tab. 2.1 – Veneto. Contratti di somministrazione a tempo indeterminato e determinato
Somministrato indeterminato | Somministrato determinato | |||
Saldo | Assunzioni | Saldo | Assunzioni | Trasformazioni |
2013 | Totale | 365 | 464 | -276 | 111.631 | 28 |
2014 | Totale | 46 | 330 | 1.341 | 129.072 | 29 |
2015 | Totale | 2.246 | 2.368 | -122 | 153.160 | 312 |
2016 | Totale | 478 | 1.065 | 3.904 | 179.564 | 131 |
2017 | Totale | 18 | 1.006 | 5.155 | 214.729 | 10 |
2018 | Totale | 1.267 | 1.883 | 6.356 | 189.009 | 795 |
2015 | 1° trim. | 256 | 329 | 10.232 | 36.909 | 31 |
2° trim. | 371 | 366 | 4.066 | 38.928 | 99 | |
2016 | 1° trim. | -73 | 103 | 10.346 | 42.543 | 4 |
2° trim. | 50 | 197 | 4.733 | 43.919 | 17 | |
2017 | 1° trim. | 48 | 216 | 11.942 | 48.849 | 2 |
2° trim. | 31 | 221 | 6.135 | 55.192 | 2 | |
2018 | 1° trim. | 189 | 472 | 10.806 | 56.970 | 6 |
2° trim. | 53 | 257 | 5.676 | 56.025 | 57 | |
2019 | 1° trim. | 1.843 | 2.018 | 3.694 | 32.107 | 241 |
2° trim. | 361 | 1.369 | -397 | 35.395 | 161 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Nel secondo trimestre 2019 hanno effettuato assunzioni 64 agenzie di somministrazione con sede in Veneto. Il mercato del lavoro in somministrazione risulta significativamente e stabilmente concentrato: le prime 10 agenzie coprono il 78% del volume delle missioni, le prime 5 (che negli anni si scambiano la posizione nel ranking) il 56%. Ancora più elevato è l’effetto di concentrazione se si osservano solo i tempi indeterminati: le quote si attestano rispettivamente al 87% e al 67%.
Analogamente a quanto già registrato per i contratti a tempo determinato, il trend delle assunzioni con contratto di somministrazione a tempo determinato è stato particolarmente negativo per i rinnovi, crollati del 56% nel quarto trimestre 2018, mentre le missioni di esordienti sono diminuite solo del 5,8%13 (graf. 2.1). Questa tendenza è continuata anche nel corso del primo semestre 2019, dove gli esordienti valgono il 50% delle assunzioni effettuate mentre nel 2018 erano il 32%.
Graf. 2.1 – Veneto. Assunzioni con contratto di somministrazione a tempo determinato: esordienti in agenzia e rinnovi. Variazioni % tendenziali
Esordienti in agenzia
Rinnovi
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
2017
2018 2019
80%
60%
40%
20%
0%
-20%
-40%
-60%
-80%
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Dal lato delle imprese utilizzatrici: le missioni
Gli effetti del mutamento delle regole sul tempo determinato potranno essere valutati compiutamente nei prossimi mesi, una volta che agenzie somministratrici e imprese utilizzatrici avranno completato l’adattamento al nuovo ambiente istituzionale. Ma tracce della fase di incertezza trascorsa sono visibili nell’utilizzo delle missioni a termine, in decisa contrazione a partire esattamente da luglio 2018 (graf. 2.2), mentre quelle a tempo indeterminato sono aumentate a partire dall’ultimo trimestre 2018 e hanno toccato un picco a gennaio 2019, quando le imprese abitualmente rinnovano i contratti a termine: in questa fase alcune imprese hanno optato per una soluzione che non desse problemi di tipo amministrativo (graf. 2.3).
13. Per gli impatti del “decreto dignità” sul lavoro in somministrazione si rinvia alla già citata Misura/85.
Graf. 2.2 – Dinamica mensile delle missioni a tempo determinato
2017
2018
2019
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
0
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Graf. 2.3 – Dinamica mensile delle missioni a tempo indeterminato
2017
2018
2019
1.400
1.200
1.000
800
600
400
200
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
0
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
L’analisi dei flussi in funzione dei contratti stipulati per le singole missioni viene condotta tenendo conto al contempo dei contratti tra lavoratori e agenzie, arricchendo e articolando così il quadro di riferimento: in tal modo otteniamo la possibilità di distinguere i casi di staff leasing14 e quelli di impiego in missioni a termine di lavoratori reclutati della agenzie con contratti di somministrazione a tempo indeterminato (tab. 2.1).
Tab. 2.1 –Missioni in funzione del contratto che lega le agenzie con lavoratori e imprese utilizzatrici
Totale Contratto tra agenzia e lavoratore
Tempo determinato Tempo indeterminato Misisoni Lavoratori Imprese Misisoni Lavoratori Imprese Misisoni Lavoratori Imprese
Contratto di missione tra agenzia e impresa a tempo determinato | ||||||||||
2013 | Totale | 118.857 | 50.000 | 8.688 | 118.433 | 49.692 | 8.677 | 424 | 370 | 91 |
2014 | Totale | 141.052 | 57.282 | 9.280 | 140.792 | 57.085 | 9.257 | 260 | 229 | 86 |
2015 | Totale | 167.041 | 67.721 | 10.263 | 165.511 | 67.225 | 10.194 | 1.530 | 1.431 | 431 |
2016 | Totale | 191.153 | 71.870 | 10.907 | 189.987 | 71.291 | 10.740 | 1.166 | 890 | 504 |
2017 | Totale | 230.425 | 90.179 | 12.567 | 229.523 | 89.623 | 12.000 | 000 | 000 | 458 |
2018 | Totale | 206.122 | 94.945 | 13.151 | 204.557 | 94.031 | 12.929 | 1.565 | 1.275 | 656 |
2015 | 1° trim. | 40.971 | 27.152 | 5.449 | 40.875 | 27.065 | 5.435 | 96 | 93 | 56 |
2° trim. | 41.969 | 24.743 | 5.268 | 41.776 | 24.579 | 5.000 | 000 | 000 | 87 | |
2016 | 1° trim. | 45.613 | 27.761 | 5.596 | 45.332 | 27.511 | 5.000 | 000 | 000 | 154 |
2° trim. | 46.551 | 25.362 | 5.768 | 46.342 | 25.187 | 5.679 | 209 | 176 | 159 | |
2017 | 1° trim. | 52.700 | 32.664 | 6.333 | 52.435 | 32.440 | 6.284 | 265 | 230 | 154 |
2° trim. | 59.093 | 32.936 | 6.723 | 58.883 | 32.766 | 6.652 | 210 | 175 | 153 | |
2018 | 1° trim. | 62.109 | 39.111 | 7.218 | 61.716 | 38.772 | 7.165 | 393 | 368 | 183 |
2° trim. | 60.250 | 34.117 | 7.157 | 59.999 | 33.901 | 7.082 | 251 | 229 | 166 | |
2019 | 1° trim. | 36.098 | 26.717 | 6.285 | 35.177 | 25.864 | 6.145 | 921 | 867 | 392 |
2° trim. | 38.861 | 26.512 | 6.138 | 38.040 | 25.787 | 6.009 | 821 | 738 | 321 | |
Contratto di missione tra agenzia e impresa a tempo indeterminato | ||||||||||
2013 | Totale | 195 | 192 | 73 | - | - | - | 195 | 192 | 73 |
2014 | Totale | 229 | 202 | 137 | - | - | - | 229 | 202 | 137 |
2015 | Totale | 1.336 | 1.094 | 550 | - | - | - | 1.336 | 1.094 | 550 |
2016 | Totale | 684 | 611 | 328 | - | - | - | 684 | 611 | 328 |
2017 | Totale | 935 | 816 | 344 | - | - | - | 935 | 816 | 344 |
2018 | Totale | 1.239 | 1.211 | 454 | - | - | - | 1.239 | 1.211 | 454 |
2015 | 1° trim. | 269 | 258 | 198 | - | - | - | 269 | 258 | 198 |
2° trim. | 277 | 239 | 156 | - | - | - | 277 | 239 | 156 | |
2016 | 1° trim. | 98 | 88 | 72 | - | - | - | 98 | 88 | 72 |
2° trim. | 165 | 158 | 99 | - | - | - | 165 | 158 | 99 | |
2017 | 1° trim. | 217 | 208 | 118 | - | - | - | 217 | 208 | 118 |
2° trim. | 146 | 136 | 104 | - | - | - | 146 | 136 | 104 | |
2018 | 1° trim. | 319 | 305 | 142 | - | - | - | 319 | 305 | 142 |
2° trim. | 173 | 172 | 84 | - | - | - | 173 | 172 | 84 | |
2019 | 1° trim. | 1.640 | 1.630 | 493 | - | - | - | 1.640 | 1.630 | 493 |
2° trim. | 915 | 914 | 360 | - | - | - | 915 | 914 | 360 | |
Totale | ||||||||||
2013 | Totale | 119.052 | 50.154 | 8.698 | 118.433 | 49.692 | 8.677 | 619 | 556 | 146 |
2014 | Totale | 141.281 | 57.451 | 9.350 | 140.792 | 57.085 | 9.257 | 489 | 427 | 211 |
2015 | Totale | 168.377 | 68.414 | 10.569 | 165.511 | 67.225 | 10.194 | 2.866 | 2.485 | 887 |
2016 | Totale | 191.837 | 72.229 | 11.039 | 189.987 | 71.291 | 10.740 | 1.850 | 1.427 | 770 |
2017 | Totale | 231.360 | 90.739 | 12.726 | 229.523 | 89.623 | 12.449 | 1.837 | 1.401 | 743 |
2018 | Totale | 207.361 | 95.670 | 13.216 | 204.557 | 94.031 | 12.929 | 2.804 | 2.413 | 973 |
2015 | 1° trim. | 41.240 | 27.403 | 5.615 | 40.875 | 27.065 | 5.435 | 365 | 349 | 247 |
2° trim. | 42.246 | 24.974 | 5.396 | 41.776 | 24.579 | 5.243 | 470 | 422 | 237 | |
2016 | 1° trim. | 45.711 | 27.833 | 5.638 | 45.332 | 27.511 | 5.549 | 379 | 330 | 220 |
2° trim. | 46.716 | 25.492 | 5.829 | 46.342 | 25.187 | 5.679 | 374 | 315 | 252 | |
2017 | 1° trim. | 52.917 | 32.845 | 6.392 | 52.435 | 32.440 | 6.284 | 482 | 431 | 259 |
2° trim. | 59.239 | 33.061 | 6.792 | 58.883 | 32.766 | 6.652 | 356 | 304 | 252 | |
2018 | 1° trim. | 62.428 | 39.378 | 7.270 | 61.716 | 38.772 | 7.165 | 712 | 664 | 302 |
2° trim. | 60.423 | 34.273 | 7.185 | 59.999 | 33.901 | 7.082 | 424 | 396 | 240 | |
2019 | 1° trim. | 37.738 | 28.305 | 6.416 | 35.177 | 25.864 | 6.145 | 2.561 | 2.492 | 824 |
2° trim. | 39.776 | 27.405 | 6.235 | 38.040 | 25.787 | 6.009 | 1.736 | 1.651 | 636 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
14. Con lo staff leasing, un dipendente a tempo indeterminato di un'agenzia viene inviato ad un’impresa utilizzatrice che lo inserisce stabilmente nel proprio organico, senza vincoli temporali. Ricordiamo che per legge i lavoratori contrattualizzati a tempo determinato dalle agenzie non possono occupare posizioni a tempo indeterminato nelle imprese.
La dinamica temporale riflette quella già osservata analizzando le attivazioni dal lato delle agenzie somministratrici. In particolare emerge che:
l’impiego di lavoratori a tempo indeterminato si ripartisce quasi equamente tra staff leasing e missioni a tempo determinato;
le imprese utilizzatrici richiedono mediamente 16 missioni a tempo determinato per anno, con una crescita continua che si interrompe nel 2018 per i noti motivi di incertezza del quadro normativo (dalle 18,4 missioni medie del 2017 alle 15,8 del 2018);
i lavoratori a tempo determinato mediamente in un anno svolgono 2,5 missioni, in calo nel 2018, quelli a tempo indeterminato una;
le imprese che utilizzano lo staff leasing richiedono in media 2,7 lavoratori l’anno, con una elevata erraticità nel tempo visti anche i numeri modesti: ad esempio nel corso del 2017 le prime dieci imprese utilizzatrici hanno assorbito il 34% dei contratti (una sola azienda occupa 157 lavoratori in staff leasing);
nel primo trimestre 2019 (inizio anno, momento opportuno per dare inizio ai contratti) è significativamente aumentato il ricorso allo staff leasing: sono state interessate quasi 500 imprese utilizzatrici che hanno attivato 1.630 lavoratori (in media oltre 3 per impresa) superando ampiamente quindi, in un solo trimestre, il numero di attivazioni in tutto il 2018. Nel secondo trimestre i valori si sono mantenuti elevati rispetto agli anni precedenti con 360 imprese che hanno mobilitato 914 lavoratori (2,5 in media per impresa).
Un rapido sguardo alle principali caratteristiche anagrafiche dei lavoratori coinvolti nella somministrazione nel secondo trimestre del 2019 ci restituisce un quadro che non si discosta radicalmente da quello del complesso del mercato del lavoro (tab. 2.3).
Tab. 2.3 – Missioni del 2° trimestre per caratteristiche anagrafiche dei lavoratori e contratto che li lega all'agenzia di somministrazione
2018 Tempo determinato | Tempo indeterminato | 2019 Tempo determinato | Tempo indeterminato | |
Totale | 59.999 | 424 | 38.040 | 1.736 |
Italiani | 41.240 | 265 | 25.288 | 1.078 |
Stranieri | 18.759 | 159 | 12.752 | 658 |
Uomini | 33.795 | 257 | 22.223 | 1.062 |
Donne | 26.204 | 167 | 15.817 | 674 |
Giovani | 24.827 | 154 | 16.262 | 665 |
Adulti | 31.191 | 223 | 19.458 | 916 |
Senior | 3.981 | 47 | 2.320 | 155 |
Nessun titolo | 2.777 | 15 | 2.284 | 90 |
Licenza elementare | 364 | 2 | 221 | 12 |
Licenza media | 19.740 | 146 | 12.615 | 595 |
Diploma (2-3 anni) | 4.158 | 28 | 2.616 | 156 |
Diploma | 27.627 | 193 | 17.305 | 750 |
Laurea | 5.230 | 40 | 2.972 | 132 |
N.d. | 103 | 0 | 27 | 1 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Dei quasi 40.000 lavoratori un terzo è costituito da cittadini stranieri (sono il 24% sul totale della domanda di lavoro dipendente); i maschi rappresentano il 58% (il 62% tra gli stranieri); il somministrato si conferma
essere un “lavoro per giovani” (il 43% contro una media del 34%), per quanto la classe d’età quantitativamente dominante sia formata da adulti (rappresentano il 51%); la quota preponderante è in possesso di un titolo di scuola superiore (45%). Non esistono sostanziali differenze tra chi è coinvolto nel tempo indeterminato e chi in quello determinato, né in raffronto con l’analogo periodo dell’anno precedente. La distribuzione per macro settore delle missioni in cui il contratto tra agenzia e impresa è a tempo determinato conferma una sostanziale equilibrata distribuzione tra l’industria e i servizi (con prevalenza di questi ultimi anche in funzione dell’inizio della stagione turistica) ed un impiego meno che marginale nell’agricoltura (tab. 2.4). Si propone anche un conteggio dei lavoratori coinvolti (teste) e delle imprese utilizzatrici per settore ritenendo tali informazioni comunque utili, anche se occorre tener conto delle implicite specificità di misura che non consentono il rapporto al totale15.
Tab. 2.4 – Contratti di missione a tempo determinato
tra agenzia e impresa e settore di impiego. Secondo trimestre
Contratto tra agenzia e lavoratore | ||||
Tempo determinato Misisoni Lavoratori | Imprese | Tempo indeterminato Misisoni Lavoratori | Imprese |
2018 | Totale | 59.999 | 33.901 | 7.082 | 251 | 229 | 166 |
Agricoltura | 273 | 232 | 60 | 1 | 1 | 1 | |
Industria | 25.721 | 18.756 | 4.344 | 141 | 136 | 83 | |
di cui: | - Ind. alimentari | 4.115 | 2.218 | 261 | 6 | 5 | 5 |
- Legno/mobilio | 1.950 | 1.511 | 320 | 8 | 7 | 6 | |
- Occhialeria | 609 | 507 | 83 | 7 | 7 | 4 | |
- Metalmeccanico | 9.806 | 8.173 | 2.094 | 76 | 76 | 43 | |
- Ind. chimica-plastica | 2.632 | 2.130 | 405 | 10 | 10 | 7 | |
- Costruzioni | 850 | 757 | 309 | 16 | 15 | 3 | |
Servizi | 34.005 | 15.937 | 2.819 | 109 | 92 | 82 | |
di cui: | - Commercio dett. | 5.409 | 2.309 | 231 | 5 | 4 | 4 |
- Servizi turistici | 8.344 | 2.685 | 389 | 8 | 8 | 4 | |
- Ingrosso e logistica | 6.567 | 3.398 | 736 | 9 | 9 | 4 | |
- Terziario avanzato | 4.793 | 2.612 | 297 | 6 | 6 | 4 | |
- Pubblica amm. | 655 | 225 | 59 | 0 | 0 | 0 | |
- Sanità/servizi sociali | 1.000 | 000 | 000 | 0 | 0 | 0 | |
- Lavoro domestico | 465 | 333 | 337 | 78 | 63 | 63 | |
- Servizi di pulizia | 4.085 | 2.639 | 254 | 1 | 1 | 1 | |
2019 | Totale | 38.040 | 25.787 | 6.009 | 821 | 738 | 321 |
Agricoltura | 288 | 244 | 52 | 0 | 0 | 0 | |
Industria | 15.864 | 13.397 | 3.665 | 592 | 555 | 183 | |
di cui: | - Ind. alimentari | 2.252 | 1.798 | 234 | 64 | 50 | 20 |
- Legno/mobilio | 1.381 | 1.187 | 311 | 25 | 25 | 15 | |
- Occhialeria | 403 | 380 | 65 | 206 | 206 | 4 | |
- Metalmeccanico | 6.302 | 5.846 | 1.743 | 152 | 151 | 85 | |
- Ind. chimica-plastica | 1.562 | 1.411 | 358 | 29 | 28 | 17 | |
- Costruzioni | 596 | 576 | 274 | 22 | 22 | 6 | |
Servizi | 21.888 | 12.868 | 2.371 | 229 | 193 | 140 | |
di cui: | - Commercio dett. | 3.662 | 2.207 | 186 | 17 | 13 | 6 |
- Servizi turistici | 5.218 | 2.341 | 333 | 12 | 12 | 6 | |
- Ingrosso e logistica | 5.403 | 2.812 | 646 | 56 | 52 | 24 | |
- Terziario avanzato | 2.024 | 1.672 | 226 | 13 | 12 | 7 | |
- Pubblica amm. | 428 | 187 | 51 | 1 | 1 | 1 | |
- Sanità/servizi sociali | 733 | 578 | 145 | 1 | 1 | 1 | |
- Lavoro domestico | 426 | 319 | 310 | 121 | 95 | 90 | |
- Servizi di pulizia | 2.745 | 2.224 | 232 | 2 | 2 | 2 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
15. La stessa impresa può aver attivato missioni in settori diversi (nel caso in cui operi con Ateco diverse a seconda delle divisioni coinvolte, ad es. commerciale e produttiva); analogamente un lavoratore può essere impiegato, nel corso del medesimo anno, in missioni svolte in settori diversi. Per questi motivi la somma di lavoratori e imprese per settore non coincide con il totale.
Tra i settori industriali il maggior utilizzatore della somministrazione è il metalmeccanico che assorbe il 17% delle missioni e annovera il 29% delle imprese utilizzatrici; su livelli decisamente più bassi si situano l’alimentare (6%), il legno mobilio e la chimica (4%). Nell’ambito dei servizi prevalgono i servizi turistici e l’ingrosso e logistica (14%), il commercio segue con il 10%. I lavoratori a tempo indeterminato svolgono missioni temporanee in particolare nell’occhialeria (25% delle missioni, 1% delle imprese), nel metalmeccanico (19%) e nel lavoro domestico (15% delle missioni e 28% dei datori di lavoro, famiglie in questo caso).
Per quanto riguarda lo staff leasing (tab. 2.5) la predominanza dei settori industriali è assai marcata (83% delle missioni e dei lavoratori e 79% delle imprese) e, in particolare, il metalmeccanico da solo ha un peso superiore al 40% per tutte le unità di analisi considerate.
Tab. 2.5 – Contratti di staff leasing e settore di impiego. Secondo trimestre
Missioni | Lavoratori | Imprese | ||
2018 | Totale | 173 | 172 | 84 |
Agricoltura | 0 | 0 | 0 | |
Industria | 138 | 138 | 57 | |
di cui: | - Ind. alimentari | 1 | 1 | 1 |
- Ind. conciaria | 0 | 0 | 0 | |
- Metalmeccanico | 100 | 100 | 40 | |
- Ind. chimica-plastica | 3 | 3 | 3 | |
- Costruzioni | 6 | 6 | 4 | |
Servizi | 35 | 35 | 27 | |
di cui: | - Ingrosso e logistica | 13 | 13 | 8 |
2019 | Totale | 915 | 914 | 360 |
Agricoltura | 1 | 1 | 1 | |
Industria | 761 | 760 | 283 | |
di cui: | - Ind. alimentari | 68 | 68 | 18 |
- Ind. conciaria | 71 | 71 | 5 | |
- Metalmeccanico | 380 | 379 | 157 | |
- Ind. chimica-plastica | 43 | 43 | 24 | |
- Costruzioni | 18 | 18 | 8 | |
Servizi | 153 | 153 | 82 | |
di cui: | - Ingrosso e logistica | 77 | 77 | 35 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
In tab. 2.6 è documentata la distribuzione dei contratti di somministrazione a tempo determinato per classi di durata prevista (vale a dire comunicata al momento dell’instaurazione del rapporto): le durate brevi (quelle fino a 7 giorni sono il 46% nel secondo trimestre 2019, erano il 56% nell’analogo periodo del 2018) si riducono in termini assoluti della metà; si riducono anche quelle tra 8 e 30 giorni (-34%) e quelle tra 1 e 6 mesi (-9%), aumentano quelle più lunghe anche se numericamente poco numerose. Ciò si riflette sulla durata media dei contratti che raggiunge le 41 giornate a fronte delle 25 del 2018.
Tab. 2.6 – Missioni a tempo determinato per classe di durata prevista
1 gg. | 2-7 gg | 8-30 gg. | 1-6 mesi | 6-12 mesi | oltre 1 anno Durate medie previste (in gg) | |||
2016 | Totale | 50.328 | 55.588 | 43.597 | 38.715 | 2.323 | 602 | 25,1 |
2017 | Totale | 60.438 | 67.597 | 52.143 | 46.739 | 2.821 | 687 | 24,5 |
2018 | Totale | 49.155 | 52.040 | 49.709 | 50.379 | 4.063 | 776 | 32,7 |
2016 | 2° trim. | 13.442 | 13.224 | 10.256 | 8.956 | 521 | 152 | 24,7 |
2017 | 2° trim. | 16.242 | 18.487 | 12.514 | 10.983 | 698 | 169 | 23,0 |
2018 | 2° trim. | 17.273 | 16.297 | 13.794 | 11.890 | 825 | 171 | 24,9 |
2019 | 2° trim. | 9.128 | 8.623 | 9.117 | 10.778 | 972 | 243 | 41,2 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Tab. 2.7 – Missioni a tempo determinato. Proroghe per ordine e durate medie
1a proroga | 2a proroga | 3a proroga | 4a proroga | 5a proroga | Ulteriore proroga | Totale proroghe | ||
X. Xxxxxx | assoluti | |||||||
2015 | Totale | 66.426 | 39.407 | 24.268 | 15.526 | 10.242 | 6.740 | 162.609 |
2016 | Totale | 75.657 | 45.468 | 28.496 | 18.482 | 12.562 | 8.264 | 188.929 |
2017 | Totale | 89.715 | 54.579 | 34.093 | 22.304 | 14.726 | 9.699 | 225.116 |
2018 | Totale | 82.785 | 49.419 | 29.218 | 16.836 | 9.814 | 5.870 | 193.942 |
2015 | 2° trim. | 16.519 | 9.829 | 5.870 | 3.759 | 2.533 | 1.716 | 40.226 |
2016 | 2° trim. | 17.925 | 10.833 | 6.580 | 4.268 | 2.918 | 1.925 | 44.449 |
2017 | 2° trim. | 22.272 | 13.433 | 8.298 | 5.427 | 3.593 | 2.317 | 55.340 |
2018 | 2° trim. | 22.645 | 13.589 | 7.974 | 4.533 | 2.612 | 1.530 | 52.883 |
2019 | 2° trim. | 10.109 | 3.482 | 1.178 | 470 | 189 | 77 | 15.505 |
B. Durate medie (in gg) | ||||||||
2015 | Totale | 32,0 | 33,1 | 33,2 | 33,2 | 32,3 | 31,0 | 32,5 |
2016 | Totale | 31,3 | 32,7 | 33,5 | 33,9 | 33,1 | 32,8 | 32,4 |
2017 | Totale | 33,1 | 35,9 | 36,1 | 36,6 | 34,2 | 31,6 | 34,6 |
2018 | Totale | 44,9 | 49,7 | 49,2 | 44,6 | 40,5 | 37,8 | 46,3 |
2015 | 2° trim. | 30,1 | 30,3 | 31,1 | 30,9 | 30,4 | 30,9 | 30,4 |
2016 | 2° trim. | 29,1 | 31,2 | 30,8 | 31,0 | 29,7 | 30,6 | 30,1 |
2017 | 2° trim. | 29,8 | 32,4 | 33,5 | 35,0 | 33,0 | 30,8 | 31,8 |
2018 | 2° trim. | 37,4 | 46,7 | 47,3 | 44,5 | 38,3 | 35,3 | 41,9 |
2019 | 2° trim. | 36,4 | 28,9 | 20,5 | 18,7 | 14,0 | 16,4 | 32,6 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Per i contratti di somministrazione le proroghe sono un evento tutt’altro che raro (tab. 2.7): nel trimestre appena concluso si è registrato un crollo del numero delle proroghe (-71%) che ha interessato tutti gli ordini di proroga. Si è arrestata anche la crescita delle durate medie previste: nel complesso si passa dalle 42 giornate del secondo trimestre 2018 alle 33 attuali (a ridursi maggiormente sono le durate delle proroghe successive alla prima).
3. ALTRE TIPOLOGIE DI LAVORO DIPENDENTE: INTERMITTENTE E DOMESTICO
Il lavoro intermittente
Veneto Lavoro (2012) “Monitoraggio legge 92/2012. L’impatto sul lavoro intermittente”, in Misure/41, novembre, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxx Xxxxxx (2017) “Il nuovo cambio di passo del lavoro intermittente”, in Misure/71, maggio, xx.xxxxxxxxxxxx.xx
Dopo il vistoso rallentamento nel ricorso al lavoro intermittente a partire dal terzo trimestre 2012 – rallenta- mento determinato soprattutto dalle innovazioni normative introdotte con la l. 92/2012 – dal 2016 si sono in- travisti nuovi segnali di ripresa per questa tipologia contrattuale che hanno trovato ampia conferma nel corso del 2017 e che sono continuati anche nel 2018. Nel secondo trimestre del 2019 le posizioni di lavoro intermittente sembrano essersi stabilizzate rispetto agli analoghi periodi degli ultimi due anni assestandosi appena sopra le 21.000 assunzioni (tab. 3.1). Si conferma il peso preponderante dell’utilizzo nei servizi turistici (72%).
- Legge 92/2012, c.d. “legge Fornero”, e modifiche (art. 21 e 22): ridefinizione delle modalità e tempi del possibile impiego (modifiche nella platea dei lavoratori e degli impieghi ammissibili) ed introduzione di un nuovo obbligo di comunicazione. In vigore dal 18.7.2012 con la previsione di un regime transitorio fino al 19.7.2013 per i contratti stipulati precedentemente e non conformi alla nuova disciplina.
Tab. 3.1 – Veneto. Lavoro intermittente. Assunzioni per settore (val. in migliaia)
Agricoltura | Industria | Servizi turistici | Altri servizi | Totale | ||
2008 | Totale | 0,1 | 1,1 | 14,4 | 3,5 | 19,0 |
2009 | Totale | 0,2 | 2,5 | 30,7 | 9,4 | 42,8 |
2010 | Totale | 0,5 | 4,2 | 41,6 | 14,5 | 60,9 |
2011 | Totale | 0,7 | 5,8 | 49,1 | 18,8 | 74,4 |
2012 | Totale | 0,6 | 4,9 | 48,5 | 18,7 | 72,7 |
2013 | Totale | 0,2 | 1,9 | 23,6 | 11,4 | 37,1 |
2014 | Totale | 0,2 | 1,7 | 19,1 | 9,1 | 30,1 |
2015 | Totale | 0,2 | 1,4 | 16,3 | 9,8 | 27,7 |
2016 | Totale | 0,1 | 1,4 | 15,9 | 9,3 | 26,8 |
2017 | Totale | 0,3 | 3,0 | 44,9 | 17,1 | 65,3 |
2018 | Totale | 0,3 | 3,1 | 46,5 | 18,4 | 68,3 |
2015 | 2° trim. | 0,1 | 0,3 | 5,4 | 2,8 | 8,6 |
2016 | 2° trim. | 0,0 | 0,3 | 4,3 | 2,2 | 6,9 |
2017 | 2° trim. | 0,1 | 0,9 | 17,4 | 5,5 | 23,9 |
2018 | 2° trim. | 0,1 | 0,8 | 15,2 | 4,7 | 20,9 |
2019 | 2° trim. | 0,1 | 0,9 | 15,0 | 5,0 | 21,0 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Il lavoro domestico
Osservatorio Regionale sull’Immigrazione (a cura di), Immigrazione straniera in Veneto. Rapporto 2017, marzo 2018, xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
Per il lavoro domestico si evidenziano dinamiche positive: +9% nel secondo trimestre 2019 rispetto all’analogo trimestre 2018 sia per le assunzioni (7.400) che per le cessazioni; il saldo è positivo per circa 400 unità (tab. 3.2).
Continua la dinamica di maggiore attrattività rappresentata da questo settore occupazionale rispetto alla componente di offerta nazionale16 che si è innescata con l’acuirsi delle difficoltà economiche generate dalla crisi: si è passati dalle 1.500 assunzioni del secondo trimestre del 2008 alle 1.700 di quest’anno, con un riverbero però non impattante sui saldi occupazionali (pari a zero per la componente nazionale in questo trimestre).
Portando l’attenzione sulle principali nazionalità straniere coinvolte si può notare, analizzando i saldi, il lento consolidamento della presenza delle romene a fronte della leggera contrazione delle moldave e delle ucraine (fenomeno in atto da alcuni trimestri). Il lavoro domestico si conferma essere un settore a netta predominanza femminile, sia che si guardi alla componente autoctona che a quella straniera (circa il 90% nella media e ancor di più per alcune nazionalità).
Assunzioni Di cui donne Saldo
Italiani
Rumeni
Moldavi
Ucraini
Altri
Totale
Italiani
Rumeni
Moldavi
Ucraini
Altri
Totale
Italiani
Rumeni
Moldavi
Ucraini
Altri
Totale
Tab. 3.2 – Veneto. Lavoro domestico. Assunzioni e saldi (val. in migliaia)
2008 | Totale | 3,8 | 5,7 | 5,2 | 4,0 | 10,2 | 28,9 | 3,3 | 5,5 | 5,0 | 3,9 | 5,9 | 23,6 | 0,2 | 1,0 | 1,1 | 0,9 | 2,2 | 5,4 |
2009 | Totale | 4,0 | 6,6 | 9,1 | 5,5 | 20,5 | 45,7 | 3,6 | 6,3 | 8,4 | 5,3 | 9,3 | 32,9 | 1,9 | 3,0 | 6,0 | 2,5 | 12,6 | 25,9 |
2010 | Totale | 3,6 | 5,9 | 4,7 | 3,4 | 9,6 | 27,1 | 3,3 | 5,7 | 4,5 | 3,3 | 5,6 | 22,4 | 1,1 | 1,2 | 0,1 | -0,1 | -1,2 | 1,1 |
2011 | Totale | 3,9 | 6,6 | 5,2 | 3,5 | 8,9 | 28,1 | 3,5 | 6,4 | 4,9 | 3,4 | 5,4 | 23,7 | 0,7 | 1,1 | 0,1 | -0,2 | -1,0 | 0,7 |
2012 | Totale | 4,5 | 7,3 | 4,8 | 3,3 | 9,7 | 29,7 | 4,1 | 7,1 | 4,6 | 3,3 | 5,6 | 24,7 | 1,0 | 1,2 | -0,2 | -0,1 | 0,5 | 2,3 |
2013 | Totale | 4,4 | 6,9 | 4,4 | 3,5 | 12,3 | 31,4 | 4,0 | 6,6 | 4,2 | 3,4 | 5,5 | 23,7 | 0,6 | 0,5 | -0,2 | 0,1 | 1,5 | 2,5 |
2014 | Totale | 4,5 | 6,6 | 3,8 | 2,9 | 9,1 | 27,0 | 4,0 | 6,4 | 3,7 | 2,8 | 5,1 | 22,1 | 0,4 | 0,2 | -0,4 | -0,3 | -0,4 | -0,7 |
2015 | Totale | 4,6 | 6,8 | 3,6 | 3,0 | 7,4 | 25,4 | 4,1 | 6,6 | 3,4 | 2,9 | 4,9 | 21,9 | 0,2 | 0,2 | -0,5 | -0,2 | -0,2 | -0,5 |
2016 | Totale | 5,0 | 7,1 | 3,4 | 2,9 | 6,4 | 24,8 | 4,4 | 6,9 | 3,2 | 2,8 | 4,6 | 22,0 | 0,2 | 0,3 | -0,4 | -0,2 | -0,2 | -0,3 |
2017 | Totale | 6,1 | 7,5 | 3,4 | 2,9 | 6,7 | 26,6 | 5,4 | 7,3 | 3,3 | 2,9 | 5,1 | 23,9 | 0,6 | 0,1 | -0,3 | -0,2 | 0,1 | 0,3 |
2018 | Totale | 6,2 | 7,8 | 3,3 | 3,1 | 7,2 | 27,7 | 5,6 | 7,6 | 3,2 | 3,0 | 5,7 | 25,2 | 0,4 | 0,2 | -0,2 | 0,0 | 0,4 | 0,6 |
2015 | 2° trim. | 1,2 | 1,7 | 0,9 | 0,7 | 2,0 | 6,5 | 1,1 | 1,6 | 0,8 | 0,7 | 1,2 | 5,5 | 0,2 | 0,1 | -0,2 | 0,0 | 0,1 | 0,2 |
2016 | 2° trim. | 1,3 | 1,8 | 0,9 | 0,7 | 1,7 | 6,4 | 1,1 | 1,7 | 0,8 | 0,7 | 1,2 | 5,6 | 0,2 | 0,1 | -0,1 | -0,1 | 0,0 | 0,1 |
2017 | 2° trim. | 1,6 | 1,9 | 0,8 | 0,7 | 1,7 | 6,7 | 1,5 | 1,8 | 0,8 | 0,7 | 1,2 | 6,0 | 0,4 | 0,1 | -0,1 | 0,0 | 0,1 | 0,5 |
2018 | 2° trim. | 1,5 | 1,9 | 0,8 | 0,8 | 1,8 | 6,8 | 1,3 | 1,9 | 0,8 | 0,7 | 1,4 | 6,1 | 0,1 | 0,1 | -0,1 | 0,0 | 0,1 | 0,2 |
2019 | 2° trim. | 1,7 | 2,1 | 0,9 | 0,8 | 2,0 | 7,4 | 1,5 | 2,0 | 0,8 | 0,7 | 1,6 | 6,7 | 0,0 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,2 | 0,4 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
16. Su questa tendenza può incidere peraltro anche il crescente numero di naturalizzazioni che nel corso degli ultimi anni hanno interessato quote crescenti della popolazione straniera, determinando nei fatti il travaso di lavoratori da un insieme all’altro della riparti- zione sulla base della cittadinanza.
4. IL LAVORO PARASUBORDINATO
Dopo la rilevante contrazione registrata in seguito alle previsioni legislative del Jobs Act – previsioni che hanno interessato in maniera significativa soprattutto collaborazioni a progetto ed associazioni in partecipa- zione, eliminando quasi completamente le possibilità di loro utilizzo – e la successiva ripresa avvenuta nei due anni seguenti (principalmente attribuibile alle collaborazioni a progetto e al lavoro autonomo nello spettacolo), vediamo come nel secondo trimestre 2019 si possa segnalare su base annua: l’incremento dei movimenti sia di assunzione che di cessazione per lo spettacolo (+5% per entrambi), come pure per le collaborazioni coordinate e continuative (rispettivamente +5% e +13%). Il risultato complessivo è una rilevante flessione del saldo annualizzato che si mantiene comunque ancora positivo.
- Decreto lgs.vo 81/2015, decreto attuativo della L. 183/2014: disciplina dei diversi rapporti di lavoro che hanno previsto la quasi totale abrogazione di alcune tipologie contrattuali, ad. es. le collaborazioni a progetto (abrogazione degli articoli del d.lgs. 276/2003) e l’associazione in partecipazione con apporto di lavoro. Il decreto è entrato in vigore il 25.6.2015. Da questa data cessa la possibilità di attivare nuovi contratti di lavoro a progetto ed associazione in partecipazione, mentre quelli in essere sono attivi fino al 1.1.2016. Sono tuttavia previste alcune eccezioni.
Tab. 4.1 – Veneto. Lavoro parasubordinato. Attivazioni e saldi (val. in migliaia)
Attivazioni | Saldo | ||||||||
Occasionale, Progetto / Cococo | Autonomo spettacolo | Ass. in part. | Totale | Totale | |||||
Totale di cui | Totale di cui | e Agenzia | |||||||
Istruzione | Comm.- tempo libero | Serv. turistici | |||||||
2014 | Totale | 34,6 | 9,4 | 5,3 | 8,7 | 5,4 | 2,4 | 45,7 | 0,1 |
2015 | Totale | 23,6 | 7,6 | 3,9 | 8,5 | 5,2 | 1,2 | 33,3 | -11,3 |
2016 | Totale | 15,6 | 5,5 | 2,2 | 9,0 | 5,3 | 0,5 | 25,1 | -0,2 |
2017 | Totale | 15,9 | 6,4 | 3,0 | 11,0 | 6,2 | 0,4 | 27,4 | 1,3 |
2018 | Totale | 17,0 | 6,7 | 3,3 | 12,6 | 7,9 | 0,4 | 30,1 | 0,7 |
2015 | 2° trim. | 5,4 | 1,5 | 1,0 | 1,7 | 1,0 | 0,4 | 7,5 | -3,2 |
2016 | 2° trim. | 2,4 | 0,6 | 0,4 | 1,8 | 1,1 | 0,1 | 4,3 | -1,3 |
2017 | 2° trim. | 2,4 | 0,6 | 0,5 | 2,5 | 1,3 | 0,1 | 5,0 | -0,9 |
2018 | 2° trim. | 2,8 | 0,7 | 0,7 | 2,9 | 1,8 | 0,1 | 5,8 | -1,0 |
2019 | 2° trim. | 2,7 | 0,8 | 0,6 | 2,8 | 1,7 | 0,1 | 5,6 | -1,3 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Nel secondo trimestre 2019 le attivazioni hanno raggiunto le 5.600 (tab. 4.1), di cui il 48% è attribuibile alle collaborazioni, tra le quali il 31% si concentra nel settore dell’istruzione ed il 21% nel commercio. I servizi turistici contraddistinguono le attivazioni di contratti autonomi nello spettacolo, assorbendone il 61%. Assolutamente marginali le associazioni in partecipazione e i contratti di agenzia che nel secondo trimestre dei diversi anni riguardano poche centinaia di unità.
Il saldo occupazionale nel secondo trimestre 2019 è negativo e raggiunge le 1.300 unità.
5. IL LAVORO ACCESSORIO
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx S., Xxxxxxx S., Il lavoro accessorio dal 2008 al 2015. Profili dei lavoratori e dei committenti, WorkInps Papers, n. 2, settembre 2016, in xxx.xxxx.xx e xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx S., Il dopo-voucher. Una simulazione dell’impatto delle nuove regole sul lavoro occasionale, novembre 2017, in xxx.xxxx.xx e xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
A decorrere dal 18 marzo 2017, con l’emanazione del d.l. 25/2017, il lavoro accessorio è stato abrogato e il suo utilizzo, con l’acquisto di nuovi buoni lavoro, non è stato più possibile (fatta salva la possibilità di utiliz- zare, entro il 31 dicembre 2017, i voucher già acquistati in precedenza).
Dal 23 giugno 2017 sono state introdotte le nuove prestazioni occasionali (previste dalla legge 96/2017): il contratto di prestazione occasionale per le imprese e il Libretto Famiglia per le prestazioni in ambito dome- stico. A seguito dell’implementazione di un’apposita procedura di attivazione sulla piattaforma telematica dell’Inps, le nuove prestazioni occasionali sono divenute operative nella seconda metà di luglio. La legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità” ha precisato il contenuto dei dati da registrare nella piattaforma informatica, nonché le modalità di gestione relative ai diversi settori economici.
Le evidenze disponibili anche a livello regionale sul sito dell’Inps consentano qualche valutazione di medio periodo.
Tab. 5.1 – Veneto ed Italia. Libretto famiglia luglio 2017-giugno 2019
Veneto | Italia | ||||
Lavoratori nel mese | Importo lordo totale | Numero ore | Lavoratori nel mese | Importo lordo totale | Numero ore |
2017 | ||||||
Luglio | 22 | 5.900 | 543 | 223 | 76.850 | 6.149 |
Agosto | 99 | 29.380 | 2.489 | 750 | 245.890 | 20.377 |
Settembre | 189 | 51.420 | 4.238 | 1.480 | 345.180 | 30.506 |
Ottobre | 287 | 81.660 | 6.726 | 2.351 | 546.870 | 48.613 |
Novembre | 362 | 90.910 | 7.590 | 3.020 | 667.850 | 61.404 |
Dicembre | 326 | 74.270 | 6.718 | 2.847 | 586.200 | 53.696 |
2018 | ||||||
Gennaio | 417 | 102.230 | 8.215 | 3.829 | 1.047.890 | 84.461 |
Febbraio | 479 | 117.670 | 10.529 | 4.350 | 1.114.950 | 96.603 |
Marzo | 591 | 168.830 | 14.808 | 5.642 | 1.926.880 | 162.688 |
Aprile | 621 | 167.580 | 14.164 | 6.405 | 2.171.300 | 186.537 |
Maggio | 693 | 197.850 | 17.626 | 7.316 | 2.633.010 | 226.649 |
Giugno | 689 | 197.200 | 17.064 | 7.479 | 2.595.080 | 222.444 |
Luglio | 654 | 184.700 | 16.451 | 7.096 | 2.396.140 | 212.635 |
Agosto | 562 | 148.970 | 13.299 | 5.775 | 1.836.570 | 162.194 |
Settembre | 663 | 179.910 | 15.469 | 7.619 | 2.198.430 | 191.407 |
Ottobre | 657 | 163.830 | 14.745 | 8.252 | 2.294.990 | 202.221 |
Novembre | 673 | 168.890 | 15.175 | 8.505 | 2.363.540 | 211.450 |
Dicembre | 825 | 160.270 | 14.025 | 8.127 | 2.044.500 | 181.855 |
2019 | ||||||
Gennaio | 935 | 216.460 | 18.608 | 10.177 | 3.333.400 | 282.199 |
Febbraio | 924 | 173.950 | 15.507 | 9.959 | 2.578.120 | 231.319 |
Marzo | 1.003 | 199.220 | 17.728 | 10.283 | 2.530.180 | 228.088 |
Aprile | 1.005 | 186.190 | 16.702 | 9.831 | 2.151.220 | 197.115 |
Maggio | 956 | 182.460 | 16.495 | 9.311 | 1.933.910 | 178.371 |
Giugno | 668 | 117.500 | 11.161 | 6.888 | 1.289.560 | 120.760 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati xxx.xxxx.xx, Osservatorio sul precariato, dati navigabili
Tab. 5.2 – Veneto ed Italia. Contratto di prestazione occasionale luglio 2017-giugno 2019
Veneto | Italia | ||||
Lavoratori nel mese | Importo lordo totale | Numero ore | Lavoratori nel mese | Importo lordo totale | Numero ore |
2017 | ||||||
Luglio | 65 | 10.482 | 735 | 576 | 91.031 | 6.220 |
Agosto | 701 | 235.633 | 17.262 | 5.411 | 1.845.900 | 133.869 |
Settembre | 1.653 | 482.300 | 39.253 | 9.577 | 2.689.837 | 201.015 |
Ottobre | 1.858 | 553.590 | 41.033 | 13.267 | 3.982.862 | 288.029 |
Novembre | 2.052 | 635.511 | 45.905 | 15.509 | 4.853.198 | 346.076 |
Dicembre | 2.639 | 916.299 | 67.117 | 19.560 | 6.963.937 | 498.411 |
2018 | ||||||
Gennaio | 2.189 | 547.595 | 40.536 | 15.432 | 3.942.652 | 288.299 |
Febbraio | 2.450 | 612.303 | 46.106 | 16.857 | 4.365.726 | 320.973 |
Marzo | 2.552 | 647.311 | 48.309 | 18.495 | 4.816.954 | 354.027 |
Aprile | 2.554 | 581.042 | 43.723 | 19.050 | 4.392.209 | 326.234 |
Maggio | 2.627 | 618.243 | 47.051 | 20.041 | 4.878.437 | 362.958 |
Giugno | 2.610 | 596.724 | 45.514 | 20.588 | 5.078.950 | 378.754 |
Luglio | 2.584 | 667.953 | 51.755 | 20.355 | 5.548.944 | 416.867 |
Agosto | 2.396 | 627.379 | 48.777 | 17.412 | 4.864.589 | 369.739 |
Settembre | 3.049 | 713.488 | 58.645 | 20.094 | 4.605.667 | 353.334 |
Ottobre | 2.714 | 627.670 | 48.402 | 19.375 | 4.561.177 | 341.358 |
Novembre | 2.471 | 572.519 | 43.775 | 18.010 | 4.304.849 | 318.942 |
Dicembre | 2.700 | 736.338 | 56.249 | 20.785 | 5.970.122 | 444.409 |
2019 | ||||||
Gennaio | 2.120 | 473.264 | 35.728 | 15.569 | 3.594.755 | 264.992 |
Febbraio | 2.332 | 544.675 | 41.130 | 16.779 | 3.945.524 | 290.526 |
Marzo | 2.635 | 634.296 | 47.757 | 19.284 | 4.645.942 | 344.549 |
Aprile | 2.540 | 545.883 | 41.330 | 19.254 | 4.280.643 | 320.091 |
Maggio | 2.505 | 566.635 | 43.424 | 19.394 | 4.442.939 | 331.498 |
Giugno | 2.626 | 573.698 | 44.095 | 20.503 | 4.865.552 | 364.051 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati xxx.xxxx.xx, Osservatorio sul precariato, dati navigabili
Il Libretto Famiglia, in uso da luglio 2017 (tab. 5.1), nel xxxxx xxx 0000 xx xxxxxxxxxx xx Xxxxxx complessivamente 7.500 attivazioni, per un totale di 171.000 ore. L’importo lordo medio per ora lavorata supera di poco gli 11 euro. Le tendenze nei primi sei mesi del 2019 sembrano confermare, con qualche incremento, quelle precedenti. Il contratto di prestazione occasionale (tab. 5.2) ha dato luogo a circa 31.000 attivazioni (2.500 al mese) per un totale di 580.000 ore (19 ore a prestazione in media). L’importo lordo medio per ora lavorata si aggira attorno ai 13 euro. Non dissimili fino ad ora i trend del 2019.
- Legge 92/2012, c.d. “Riforma Fornero”, e legge 134/2012, importante trasformazione della normativa, con la quasi completa liberalizzazione per quanto riguarda gli ambiti soggettivi e oggettivi dell’utilizzo dei voucher e la restrizione dei limiti economici.
- Decreto legge 76/2013, convertito in legge 99/2013, ridefinizione della natura delle prestazioni lavorative, non sono più “di natura meramente occasionale”. Le prestazioni di lavoro accessorio sono definite solamente dal rispetto dei limiti economici e non anche dal loro carattere occasionale e saltuario.
- Dal 2014 è obbligatoria l’attivazione telematica preventiva dei voucher.
- Decreto lgs.vo 81/2015, decreto attuativo della L. 183/2014: ampliamento della possibilità di ricorrere al lavoro accessorio ed innalzamento dei limiti economici.
- Decreto legislativo 185/2016, correttivo del Jobs Act, introduzione di nuove e più stringenti modalità di comunicazione all’Ispettorato del lavoro, da parte dei committenti, prima dell’avvio della prestazione di lavoro accessorio. In vigore dall’8.10.2016.
- Decreto Legge 25/2017: vengono emanate le disposizioni urgenti per l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio e, dal 18 marzo 2017, viene soppressa la disciplina sul lavoro accessorio (ex decreto lgs.vo 81/2015). È previsto un periodo transitorio, fino al 31 dicembre 2017 per l’utilizzo dei buoni già acquistati.
- Legge 96/2017 (di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge n. 50/2017, “Manovra 2017”): vengono introdotte due nuove modalità di retribuzione del lavoro occasionale: il Libretto Famiglia per il lavoro domestico e PrestO per le imprese.
- Legge 96/2018, di conversione del c.d. “Decreto Dignità” ha precisato il contenuto dei dati da registrare nella piattaforma informatica istituita presso l’lnps, nonché le modalità di gestione relative ai diversi settori economici. In vigore dal 14/07/2018.
6. LE ESPERIENZE DI LAVORO
I tirocini
Xxxxxx Xxxxxx (2016), “Dal tirocinio al lavoro. Il triennio 2013-2015 (1a parte)”, in Misure/69, luglio e “Dal tirocinio al lavoro. Il triennio 2013-2015 (2a parte)”, in Misure/70, novembre, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Veneto Lavoro (2015-2017), “Monitoraggio Garanzia Giovani”, Report vari, in xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Sembra aver trovato un almeno provvisorio “limite” la crescita delle attivazioni di tirocini, soprattutto a seguito delle modifiche delle normative nazionale e regionale che hanno limitato il numero di soggetti che possono essere contemporaneamente seguiti da ciascun tutor dell’organismo promotore. Nel corso del secondo trimestre 2019 sono stati attivati 11.300 stage, con una flessione del -2% rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente (tab. 6.1); è una contrazione che interessa esclusivamente i giovani (-11%), che continuano a rappresentare logicamente la parte preponderante dei flussi (70%).
L’equilibrio rispetto al genere è quasi perfetto e stabile nel corso del tempo, come pure lo sono le relative distribuzioni per classe d’età.
Tab. 6.1 – Veneto. Tirocini. Attivazioni (val. in migliaia)
Giovani | Totale Adulti | Senior | Totale | Giovani | Donne Adulti | Senior | Totale | ||
2008 | Totale | 12,9 | 3,1 | 0,1 | 16,1 | 6,8 | 1,7 | 0,0 | 8,5 |
2009 | Totale | 13,3 | 3,6 | 0,1 | 17,0 | 7,0 | 1,8 | 0,0 | 8,9 |
2010 | Totale | 16,9 | 4,2 | 0,2 | 21,3 | 8,9 | 2,2 | 0,0 | 11,1 |
2011 | Totale | 18,0 | 3,9 | 0,2 | 22,2 | 9,4 | 2,0 | 0,1 | 11,4 |
2012 | Totale | 18,0 | 4,2 | 0,3 | 22,5 | 9,5 | 2,1 | 0,1 | 11,7 |
2013 | Totale | 19,3 | 5,2 | 0,4 | 24,9 | 9,8 | 2,5 | 0,1 | 12,5 |
2014 | Totale | 23,7 | 7,2 | 0,6 | 31,5 | 11,9 | 3,5 | 0,2 | 15,5 |
2015 | Totale | 28,7 | 6,6 | 0,5 | 35,7 | 14,1 | 3,3 | 0,2 | 17,5 |
2016 | Totale | 30,3 | 8,2 | 0,7 | 39,2 | 14,5 | 4,2 | 0,2 | 18,9 |
2017 | Totale | 34,8 | 11,4 | 1,2 | 47,4 | 17,1 | 6,0 | 0,4 | 23,4 |
2018 | Totale | 31,4 | 8,8 | 1,0 | 41,2 | 15,5 | 4,5 | 0,3 | 20,4 |
2015 | 2° trim. | 7,9 | 1,7 | 0,1 | 9,7 | 3,8 | 0,9 | 0,0 | 4,7 |
2016 | 2° trim. | 8,3 | 2,2 | 0,2 | 10,7 | 3,9 | 1,1 | 0,1 | 5,1 |
2017 | 2° trim. | 9,5 | 3,4 | 0,3 | 13,2 | 4,7 | 1,8 | 0,1 | 6,5 |
2018 | 2° trim. | 8,9 | 2,3 | 0,3 | 11,5 | 4,4 | 1,2 | 0,1 | 5,6 |
2019 | 2° trim. | 7,9 | 3,0 | 0,4 | 11,3 | 3,9 | 1,5 | 0,1 | 5,5 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
I lavori di pubblica utilità (Lpu)
Sempre più marginale, nell’ambito delle relazioni lavorative che rientrano nella fattispecie delle “esperienze di lavoro”, diventa il peso dei lavori di pubblica utilità (Lpu) che nel corso dell’intero 2018 hanno coinvolto 1.600 lavoratori e appena un centinaio nel corso del secondo trimestre 2019 (tab. 6.2).
La riduzione ha interessato in maniera particolare la componente adulta, che rimane comunque quella prevalente; rispetto al genere la componente maschile si conferma essere quella prevalentemente, se non quasi esclusiva, coinvolta in queste attività.
Tab. 6.2 – Veneto. Lavori di pubblica utilità (Lpu). Attivazioni (val. in migliaia)
Giovani | Totale Adulti | Senior | Totale | Giovani | Donne Adulti | Senior | Totale | ||
2008 | Totale | 0,0 | 0,6 | 0,2 | 0,9 | 0,0 | 0,4 | 0,1 | 0,5 |
2009 | Totale | 0,1 | 1,2 | 0,6 | 1,9 | 0,1 | 0,6 | 0,1 | 0,8 |
2010 | Totale | 0,1 | 1,4 | 0,9 | 2,4 | 0,1 | 0,6 | 0,2 | 0,9 |
2011 | Totale | 0,1 | 2,1 | 1,1 | 3,4 | 0,0 | 0,9 | 0,3 | 1,2 |
2012 | Totale | 0,2 | 2,9 | 1,8 | 5,0 | 0,1 | 1,2 | 0,5 | 1,8 |
2013 | Totale | 0,4 | 3,7 | 2,2 | 6,3 | 0,1 | 1,6 | 0,5 | 2,2 |
2014 | Totale | 0,4 | 4,5 | 2,6 | 7,5 | 0,1 | 1,9 | 0,7 | 2,6 |
2015 | Totale | 0,3 | 3,7 | 2,6 | 6,6 | 0,1 | 1,5 | 0,6 | 2,1 |
2016 | Totale | 0,4 | 3,5 | 2,6 | 6,5 | 0,1 | 1,5 | 0,7 | 2,2 |
2017 | Totale | 0,3 | 1,4 | 1,4 | 3,1 | 0,1 | 0,6 | 0,3 | 1,0 |
2018 | Totale | 0,3 | 0,7 | 0,7 | 1,6 | 0,0 | 0,1 | 0,1 | 0,3 |
2015 | 2° trim. | 0,1 | 1,0 | 0,6 | 1,7 | 0,0 | 0,4 | 0,1 | 0,5 |
2016 | 2° trim. | 0,1 | 0,8 | 0,5 | 1,3 | 0,0 | 0,3 | 0,1 | 0,4 |
2017 | 2° trim. | 0,1 | 0,3 | 0,2 | 0,6 | 0,0 | 0,1 | 0,1 | 0,2 |
2018 | 2° trim. | 0,1 | 0,1 | 0,1 | 0,3 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 |
2019 | 2° trim. | 0,1 | 0,1 | 0,1 | 0,3 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
7. I DISOCCUPATI
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx M. e Xxxxxx M. (2019), “I disoccupati secondo i dati dei Centri per l’impiego”, in I Tartufi/47, gennaio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Alla fine del secondo trimestre 2019 i disoccupati disponibili registrati presso i Centri per l’impiego e domiciliati in Veneto risultano circa 321.000.17 Si tratta soprattutto di donne (180.000, pari al 56%); gli stranieri sono 86.800 (27%) (tab. 7.1). Per quanto concerne la distribuzione per classe di età, la prevalenza (53%) è degli adulti fra i 30 e i 54 anni (170.100), mentre giovani e anziani pesano entrambi attorno al 23%. I laureati sono circa 30.000 (meno del 10%) mentre è ancora assai consistente il numero di soggetti in possesso solo della licenza di scuola media inferiore (35%). Tra i soggetti privi di titolo di studio e tra quelli a cui esso non è attribuibile la prevalenza dei lavoratori stranieri è molto rilevante.
Tab. 7.1 – I disoccupati secondo gli elenchi dei Centri per l’impiego: stock al 30 giugno 2019 per provincia (val. in migliaia)
Belluno | Padova | Rovigo | Treviso | Venezia | Verona | Vicenza | Veneto | |
Totale | 12,2 | 61,8 | 18,9 | 59,9 | 58,9 | 58,2 | 51,4 | 321,3 |
Maschi | 5,8 | 26,9 | 8,1 | 26,4 | 26,5 | 25,2 | 22,9 | 141,8 |
Femmine | 6,4 | 34,8 | 10,9 | 33,4 | 32,4 | 33,1 | 28,5 | 179,5 |
Italiani | 9,2 | 44,2 | 15,1 | 43,4 | 42,9 | 41,9 | 37,7 | 234,5 |
Stranieri | 2,9 | 17,5 | 3,8 | 16,5 | 16,0 | 16,3 | 13,7 | 86,8 |
Giovani | 2,8 | 14,3 | 4,0 | 14,0 | 13,4 | 12,7 | 12,0 | 73,3 |
Adulti | 5,9 | 33,3 | 9,6 | 31,3 | 30,8 | 31,8 | 27,3 | 170,1 |
Maturi | 3,5 | 14,2 | 5,3 | 14,5 | 14,7 | 13,7 | 12,1 | 78,0 |
Nessun titolo | 1,0 | 6,3 | 1,8 | 5,6 | 5,6 | 6,2 | 5,3 | 31,8 |
Lic. elementare | 0,2 | 1,4 | 0,8 | 1,2 | 1,5 | 1,4 | 1,3 | 7,8 |
Lic. media | 3,9 | 20,0 | 7,3 | 19,5 | 21,2 | 19,9 | 17,8 | 109,5 |
Qualifica | 0,9 | 3,4 | 1,1 | 3,5 | 2,8 | 3,9 | 3,4 | 18,9 |
Diploma | 4,3 | 18,1 | 5,1 | 17,4 | 18,0 | 17,4 | 14,6 | 95,0 |
Laurea | 1,1 | 6,9 | 1,4 | 5,2 | 5,2 | 5,4 | 4,7 | 29,9 |
n.d. | 0,8 | 5,7 | 1,5 | 7,5 | 4,5 | 4,2 | 4,3 | 28,5 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
La distribuzione territoriale risulta abbastanza omogenea: nelle cinque province più grandi si oscilla tra i
51.400 disoccupati di Vicenza e i 61.800 di Padova; ovviamente inferiori sono le consistenze di Rovigo (18.900 disoccupati) e Belluno (12.200 disoccupati). Non risultano particolarmente diversi neppure gli insiemi dei disponibili in funzione delle caratteristiche anagrafiche che hanno nei vari territori oscillazioni molto modeste. Più rilevante la diminuzione dei disponibili in funzione dei precedenti lavorativi: gli inoccupati si riducono del -16,3% rispetto al secondo trimestre del 2018.
17. Come ormai consuetudine, lo stock dei disponibili viene presentato nella Bussola come dato puntuale e aggiornato alla chiusura del trimestre esaminato, senza proporre un confronto con periodi precedenti. Il dato di stock, infatti, non è correttamente confrontabile con valori analoghi ricostruiti per periodi antecedenti a causa del progressivo accumularsi nel tempo di did che restano aperte per via della mancata (gravemente carente) registrazione di motivi di fine did diversi dall’inserimento lavorativo (rintracciabile automaticamente nelle banche dati sulle Comunicazioni obbligatorie). Molti passaggi all’inattività non vengono segnalati ai Centri per l’impiego e ciò comporta, per i dati di stock, distorsioni rilevanti. La did in effetti tende in molti casi a sopravvivere più lungamente del reale “stato di disoccupazione”. Anche in questo caso, quindi, vale la regola generalmente valida per i dati amministrativi: i movimenti in ingresso sono identificati con maggior precisione dei movimenti in uscita e ciò nuoce alla qualità dei conseguenti dati di stock.
Tab. 7.2 – Flussi di Did (inoccupati e disoccupati) rilasciate per trimestre e per classe di età (val. in migliaia)
Giovani | 30-39 | Adulti 40-49 | 50-54 | Totale | Senior | Totale | ||
Totale 2015 | Totale | 54,7 | 35,2 | 33,6 | 12,8 | 81,6 | 13,5 | 149,8 |
2016 | Totale | 49,1 | 32,0 | 31,0 | 12,5 | 75,5 | 14,0 | 138,6 |
2017 | Totale | 52,9 | 31,2 | 30,0 | 12,4 | 73,6 | 14,7 | 141,2 |
2018 | Totale | 53,3 | 33,4 | 32,6 | 14,2 | 80,2 | 17,9 | 151,4 |
2015 | 2° trim. | 10,7 | 7,3 | 6,6 | 2,5 | 16,4 | 2,8 | 30,0 |
2016 | 2° trim. | 9,3 | 6,0 | 6,0 | 2,4 | 14,4 | 2,8 | 26,5 |
2017 | 2° trim. | 10,1 | 5,6 | 5,2 | 2,2 | 13,1 | 2,8 | 26,0 |
2018 | 2° trim. | 10,3 | 5,7 | 5,6 | 2,7 | 14,0 | 3,4 | 27,7 |
2019 | 2° trim. | 9,7 | 6,1 | 5,8 | 2,7 | 14,6 | 3,7 | 27,9 |
Di cui inoccupati: | ||||||||
2015 | Totale | 19,8 | 2,0 | 1,4 | 0,6 | 3,9 | 0,8 | 24,5 |
2016 | Totale | 18,0 | 2,2 | 1,3 | 0,6 | 4,0 | 0,7 | 22,8 |
2017 | Totale | 18,5 | 2,3 | 1,3 | 0,5 | 4,1 | 0,9 | 23,4 |
2018 | Totale | 16,7 | 2,2 | 1,2 | 0,6 | 4,0 | 1,0 | 21,7 |
2015 | 2° trim. | 4,2 | 0,5 | 0,3 | 0,1 | 1,0 | 0,2 | 5,3 |
2016 | 2° trim. | 3,6 | 0,5 | 0,3 | 0,1 | 0,9 | 0,2 | 4,7 |
2017 | 2° trim. | 4,0 | 0,5 | 0,3 | 0,1 | 0,9 | 0,2 | 5,1 |
2018 | 2° trim. | 3,7 | 0,5 | 0,3 | 0,2 | 1,0 | 0,3 | 4,9 |
2019 | 2° trim. | 2,7 | 0,6 | 0,3 | 0,1 | 1,1 | 0,3 | 4,1 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Tab. 7.3 – Flussi di Did (inoccupati e disoccupati) rilasciate per trimestre e per provincia (val. in migliaia)
Belluno | Padova | Rovigo | Treviso | Venezia | Verona | Vicenza | Veneto | ||
2015 | Totale | 6,2 | 26,2 | 7,5 | 26,3 | 31,8 | 28,8 | 23,0 | 149,8 |
2016 | Totale | 5,7 | 23,9 | 7,1 | 23,5 | 28,9 | 27,2 | 22,3 | 138,6 |
2017 | Totale | 6,0 | 25,1 | 7,0 | 23,6 | 29,2 | 28,3 | 22,1 | 141,2 |
2018 | Totale | 6,2 | 26,1 | 8,1 | 25,5 | 32,8 | 30,5 | 22,3 | 151,4 |
2015 | 2° trim. | 1,2 | 5,7 | 1,7 | 5,6 | 5,4 | 5,2 | 5,2 | 30,0 |
2016 | 2° trim. | 1,2 | 5,1 | 1,4 | 5,0 | 4,4 | 4,6 | 4,9 | 26,5 |
2017 | 2° trim. | 1,2 | 5,0 | 1,4 | 4,9 | 4,2 | 4,6 | 4,7 | 26,0 |
2018 | 2° trim. | 1,3 | 5,3 | 1,6 | 5,0 | 4,7 | 5,0 | 4,7 | 27,7 |
2019 | 2° trim. | 1,3 | 5,4 | 1,5 | 5,3 | 4,6 | 5,1 | 4,8 | 27,9 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Analizzando il flusso delle dichiarazioni di immediata disponibilità (did), vale a dire degli ingressi in condizione di disoccupazione,18 si osserva che nel secondo trimestre 2019 ne sono state rilasciate 27.900, un valore del tutto analogo a quello registrato nel medesimo trimestre dell’anno precedente. Tale andamento ha contrassegnato tutte le classi di età e tutte le province del Veneto (tabb. 7.2, 7.3 e 7.4). Il 44% delle did risulta rilasciata dopo la conclusione di un rapporto di lavoro a tempo determinato o di somministrazione(era il 38% un anno prima). È in leggera contrazione il numero di disoccupati provenienti da licenziamenti con perdita di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (6.300, il 23% del totale, ed erano il 24%, pari a 6.600). Molto stabili i lavoratori provenienti da rapporti di collaborazione e da lavoro domestico (i primi pesano per il 7% e i secondi per l’1%.
18. Si ricorda che le transizioni all’occupazione coincidono con la chiusura definitiva della did solo quando un rapporto di lavoro dipen- dente, a prescindere dalla sua tipologia contrattuale, supera la durata di sei mesi; se tale durata è inferiore il rientro nella condizione di disoccupato (amministrativamente accertato) è automatica, senza quindi la necessità di rilasciare una nuova did.
Tab. 7.4 – Flussi di Did (inoccupati e disoccupati) rilasciate per trimestre e per tipologia contrattuale dell’ultimo rapporto di lavoro precedente la Did (val. in migliaia)
Tempo indeterminato | Appren- distato | Tempo determinato | Sommini- strato | Domestico | Parasu- bordinato | Nessun rapp. dip. prec. | Totale | ||
2015 | Totale | 41,2 | 6,8 | 51,9 | 7,7 | 10,0 | 3,2 | 29,0 | 149,8 |
2016 | Totale | 37,1 | 5,5 | 50,2 | 7,5 | 9,5 | 2,0 | 26,8 | 138,6 |
2017 | Totale | 31,3 | 5,8 | 55,3 | 9,4 | 9,0 | 1,5 | 28,9 | 141,2 |
2018 | Totale | 28,5 | 5,8 | 64,7 | 11,2 | 8,7 | 1,4 | 31,0 | 151,4 |
2015 | 2° trim. | 10,1 | 1,4 | 7,6 | 1,3 | 2,3 | 0,8 | 6,4 | 30,0 |
2016 | 2° trim. | 9,2 | 1,1 | 6,6 | 1,4 | 2,4 | 0,4 | 5,5 | 26,5 |
2017 | 2° trim. | 7,3 | 1,1 | 7,5 | 1,6 | 2,1 | 0,3 | 6,0 | 26,0 |
2018 | 2° trim. | 6,6 | 1,1 | 8,7 | 1,9 | 2,0 | 0,3 | 7,1 | 27,7 |
2019 | 2° trim. | 6,3 | 1,2 | 9,6 | 2,7 | 2,0 | 0,3 | 5,8 | 27,9 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Questione rilevante è la sovrapposizione o meno fra la condizione di disoccupato e quella di percettore di uno strumento di sostegno al reddito. L’informazione a tale proposito deriva dal confronto tra la banca dati del sistema percettori (gestita da Inps) e la banca dati sui disoccupati amministrativi (gestita direttamente da Veneto Lavoro): tale accostamento sottende la soluzione, non sempre agevole, di numerosi problemi metodologici di “quadratura”. Rappresenta comunque un utilissimo strumento di analisi.
Si stima che mediamente circa il 60% di coloro che entrano nella condizione di disoccupato amministrativo percepiscano un ammortizzatore sociale (NASpI, Dis-Coll, indennità di mobilità residue),19 quota che si avvicina al 90% se dal conteggio dei disponibili escludiamo gli inoccupati, coloro per i quali il motivo di cessazione è uguale alle dimissioni e coloro che dalla perdita del lavoro hanno lasciato trascorrere i termini utili (68 giorni) per la richiesta del sussidio.
In tab. 7.5 si presentano i dati Inps relativi ai soggetti che hanno presentato la domanda per un trattamento di sostegno al reddito in quanto disoccupati (si tratta ormai quasi esclusivamente di NASpI, cui si aggiungono pochi casi di soggetti che hanno avuto accesso alla DisColl, vale a dire allo strumento di sostegno al reddito ai disoccupati ex collaboratori a progetto).
Nel secondo trimestre del 2019 le domande presentate di NASpI sono state oltre 29.800, in leggera crescita (3%) rispetto all’analogo trimestre del 2018 (28.900).
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxx S., Xxxxxx M., Xxxxxxx B. (2015), “Monitoraggio di un biennio di ASpI e MiniASpI e note sul passaggio alla NASpI”, in “Tartufi”, n. 42, aprile, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Dal primo gennaio 2017 la NASpI rappresenta per tutti i settori produttivi (agricoltura esclusa) lo strumento universale di sostegno al reddito dei disoccupati. Nel 2016 era ancora attiva l’indennità di mobilità, riservata ai lavoratori di imprese con più di 15 dipendenti, destinatari di licenziamenti collettivi e con un’anzianità aziendale superiore a un anno; dal 1 gennaio 2017 tale strumento è abrogato, quindi non si registrano più nuovi ingressi. Pertanto lo stock di lavoratori beneficiari di indennità di mobilità è destinato ad esaurirsi.
19. Ciò significa che circa due terzi dei disponibili nella fase iniziale del periodo di disoccupazione risultano beneficiari di un intervento di sostegno al loro reddito.
Tab. 7.5 – Veneto. Domande pervenute di indennità
di disoccupazione ordinaria non agricola e a requisiti ridotti, Aspi, MiniAspi, NASpI e DisColl
DS ordinaria | DS ordinaria | ASpI | MiniASpI | NASpI | Anticipazioni | DisColl | |
a r. r. | NASpI | ||||||
2008 | 82.795 | 38.811 | |||||
2009 | 148.674 | 42.579 | |||||
2010 | 148.262 | 39.294 | |||||
2011 | 129.357 | 41.612 | |||||
2012 | 164.671 | 51.240 | |||||
2013 | 24.873 | 45.159 | 114.866 | 35.958 | |||
2014 | 1.776 | 602 | 146.036 | 51.217 | |||
2015 | 719 | 104 | 53.203 | 16.833 | 108.532 | 328 | 1.268 |
2016 | 664 | 14 | 2.762 | 121 | 151.889 | 1.545 | 988 |
2017 | 711 | 12 | 152 | 16 | 160.779 | 2.048 | 1.006 |
2018 | 746 | 5 | 73 | 11 | 170.318 | 2.390 | 1.342 |
2015 1° trim. | 203 | 32 | 35.049 | 11.123 | |||
2° trim. | 139 | 49 | 15.810 | 5.269 | 6.713 | 325 | |
3° trim. | 116 | 11 | 1.220 | 353 | 48.466 | 612 | |
4° trim. | 261 | 12 | 1.124 | 88 | 53.353 | 328 | 331 |
2016 1° trim. | 183 | 12 | 1.359 | 74 | 30.535 | 428 | 341 |
2° trim. | 99 | 0 | 1.193 | 32 | 26.162 | 466 | 184 |
3° trim. | 92 | 1 | 127 | 10 | 42.059 | 342 | 320 |
4° trim. | 290 | 1 | 83 | 5 | 53.000 | 000 | 000 |
2017 1° trim. | 174 | 3 | 35 | 7 | 33.016 | 629 | 166 |
2° trim. | 142 | 2 | 46 | 2 | 27.230 | 561 | 153 |
3° trim. | 74 | 3 | 29 | 2 | 45.378 | 440 | 323 |
4° trim. | 321 | 4 | 42 | 5 | 55.155 | 418 | 364 |
2018 1° trim. | 187 | 1 | 18 | 3 | 33.534 | 765 | 283 |
2° trim. | 108 | 1 | 31 | 2 | 28.870 | 649 | 200 |
3° trim. | 145 | 3 | 11 | 5 | 49.187 | 433 | 359 |
4° trim. | 306 | 0 | 13 | 1 | 58.727 | 543 | 500 |
2019 1° trim. | 139 | 0 | 3 | 4 | 35.280 | 970 | 316 |
2° trim. | 111 | 2 | 23 | 4 | 29.806 | 788 | 242 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Inps
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxxx L., Disarò M. (2011), “Dieci anni di liste di mobilità. Percorsi dei lavoratori licenziati in Veneto (2000-2009)”, in “Tartufi”, n. 37, gennaio, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Tab. 7.6 – Lavoratori iscritti in lista di mobilità al 30 giugno 2019
per cittadinanza, genere e classe d'età del lavoratore alla data di ingresso (legge 223/91 - licenziamenti collettivi)
Italiani | Stranieri | Totale | ||||||
Maschi | Femmine | Totale | Maschi | Femmine | Totale | Maschi | Femmine | Totale |
40-49 anni | 1 | 3 | 4 | 1 | 3 | 4 | |||
50 anni e oltre | 501 | 337 | 838 | 34 | 7 | 41 | 535 | 344 | 879 |
Totale | 502 | 340 | 842 | 34 | 7 | 41 | 536 | 347 | 883 |
Fonte: elab. Xxxxxx Xxxxxx su dati Silv (estrazione 25 luglio 2019)
Al 30 giugno 2019 erano 883 i lavoratori ancora beneficiari di tale ammortizzatore (tab. 7.6). Si tratta quasi esclusivamente di cittadini italiani, in prevalenza maschi, concentrati nella classe d’età degli ultra cinquantenni, dato che non risultano più presenti lavoratori con meno di 40 anni. La riduzione rispetto al trimestre precedente è di poco superiore alle 200 unità. A partire dal primo gennaio 2017 le imprese che eventualmente li assumono non hanno più beneficiato delle specifiche incentivazioni.
8. I PRINCIPALI INDICATORI SECONDO L’INDAGINE ISTAT SULLE FORZE DI LAVORO
I dati Istat (tab. 8.1 e tab. 8.2) relativi al secondo trimestre 201920 evidenziano un volume di occupati pari a 2,185 ml. (2,166 ml. nel secondo trimestre 2018).
Gli occupati dipendenti risultano 1,686 ml. (1,670 nel secondo trimestre 2018).
Il tasso di occupazione relativo alla popolazione tra i 15 e i 64 anni è risultato pari al 67,9% (67,2% nel secondo trimestre 2018).
Le persone in cerca di occupazione sono 130.000 (135.000 nel secondo trimestre 2018). Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,6% (5,9% nel secondo trimestre 2018).
Tab. 8.1 – Veneto e Italia. Occupati e disoccupati nell’indagine Istat sulle forze di lavoro per trimestre (val. in migliaia)
1°/16 | 2°/16 | 3°/16 | 4°/16 | 1°/17 | 2°/17 | 3°/17 | 4°/17 | 1°/18 | 2°/18 | 3°/18 | 4°/18 | 1°/19 | 2°/19 | |
VENETO A. OCCUPATI | 2.043 | 2.103 | 2.091 | 2.087 | 2.106 | 2.137 | 2.129 | 2.131 | 2.138 | 2.166 | 2.136 | 2.116 | 2.165 | 2.185 |
Settore Agricoltura e pesca | 74 | 71 | 72 | 73 | 77 | 76 | 62 | 58 | 60 | 74 | 60 | 60 | 68 | 66 |
Industria manifatturiera/estrazioni | 610 | 555 | 555 | 592 | 607 | 581 | 599 | 601 | 619 | 627 | 610 | 596 | 598 | 601 |
Costruzioni | 000 | 000 | 000 | 114 | 109 | 133 | 129 | 132 | 105 | 108 | 139 | 128 | 114 | 119 |
Servizi | 1.236 | 1.338 | 1.333 | 1.308 | 1.313 | 1.347 | 1.339 | 1.340 | 1.355 | 1.357 | 1.327 | 1.332 | 1.384 | 1.399 |
- Commercio, alberghi e ristoranti | 359 | 417 | 423 | 393 | 381 | 423 | 441 | 401 | 432 | 462 | 406 | 400 | 469 | 455 |
- Altre attività dei servizi | 877 | 921 | 910 | 914 | 933 | 925 | 898 | 939 | 922 | 895 | 921 | 931 | 916 | 944 |
Genere Maschi | 1.199 | 1.198 | 1.219 | 1.206 | 1.215 | 1.232 | 1.222 | 1.216 | 1.217 | 1.243 | 1.217 | 1.197 | 1.231 | 1.256 |
Femmine | 844 | 904 | 872 | 881 | 891 | 905 | 907 | 915 | 921 | 923 | 919 | 919 | 933 | 929 |
Posizione professionale Dipendenti | 1.552 | 1.596 | 1.631 | 1.650 | 1.632 | 1.633 | 1.681 | 1.688 | 1.653 | 1.670 | 1.703 | 1.659 | 1.669 | 1.686 |
Indipendenti | 491 | 507 | 461 | 437 | 474 | 504 | 447 | 443 | 485 | 495 | 433 | 458 | 496 | 499 |
B. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE | 150 | 159 | 146 | 149 | 151 | 133 | 134 | 156 | 162 | 135 | 124 | 169 | 143 | 130 |
Maschi | 69 | 77 | 67 | 75 | 63 | 62 | 64 | 74 | 81 | 57 | 63 | 77 | 62 | 53 |
Femmine | 81 | 82 | 79 | 75 | 88 | 71 | 71 | 81 | 81 | 78 | 61 | 91 | 80 | 77 |
C. NON FORZE DI LAVORO | 2.688 | 2.617 | 2.638 | 2.635 | 2.615 | 2.601 | 2.605 | 2.580 | 2.568 | 2.566 | 2.604 | 2.580 | 2.560 | 2.552 |
Inattivi in età lav., in ricerca non attiva o disp. | 162 | 115 | 141 | 139 | 142 | 132 | 134 | 109 | 120 | 106 | 126 | 124 | 101 | 91 |
Inattivi in età lav., non disponibili | 840 | 816 | 807 | 813 | 793 | 789 | 790 | 791 | 769 | 786 | 782 | 769 | 772 | 780 |
Xxxxxxxx, meno di 15 anni | 682 | 680 | 677 | 674 | 673 | 671 | 668 | 665 | 664 | 662 | 659 | 656 | 654 | 652 |
Inattivi, più di 64 anni | 1.004 | 1.006 | 1.013 | 1.010 | 1.007 | 1.009 | 1.012 | 1.015 | 1.015 | 1.012 | 1.037 | 1.032 | 1.032 | 1.029 |
D. TASSI Tasso di attività (15-64 anni) | 68,2 | 70,4 | 69,8 | 69,7 | 70,2 | 70,6 | 70,5 | 71,2 | 71,6 | 71,4 | 70,9 | 71,4 | 72,0 | 72,1 |
Tasso di occupazione (15-64 anni) | 63,5 | 65,4 | 65,2 | 64,9 | 65,3 | 66,3 | 66,2 | 66,3 | 66,4 | 67,2 | 67,0 | 66,0 | 67,5 | 67,9 |
Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) | 53,2 | 57,1 | 54,9 | 55,4 | 56,3 | 57,3 | 57,3 | 57,7 | 58,3 | 58,3 | 58,4 | 58,1 | 59,2 | 58,7 |
Tasso di disoccupazione | 6,8 | 7,0 | 6,5 | 6,7 | 6,7 | 5,9 | 5,9 | 6,8 | 7,0 | 5,9 | 5,5 | 7,4 | 6,2 | 5,6 |
Tasso di disoccupazione (def. allargata) | 13,2 | 11,5 | 12,1 | 12,1 | 12,2 | 11,1 | 11,2 | 11,1 | 11,6 | 10,0 | 10,5 | 12,1 | 10,1 | 9,2 |
Tasso di disoccupazione femminile | 8,7 | 8,3 | 8,3 | 7,8 | 9,0 | 7,3 | 7,2 | 8,2 | 8,0 | 7,8 | 6,2 | 9,0 | 7,9 | 7,7 |
ITALIA |
A. OCCUPATI 22.401 22.936 22.884 22.811 22.726 23.089 23.187 23.090 22.874 23.476 23.334 23.176 23.017 23.554
Posizione professionale
Dipendenti 16.964 17.369 17.498 17.410 17.307 17.726 17.900 17.791 17.640 18.083 17.994 17.866 17.731 18.180
Indipendenti | 5.437 | 5.566 | 5.386 | 5.401 | 5.420 | 5.363 | 5.287 | 5.298 | 5.234 | 5.393 | 5.340 | 5.310 | 5.286 | 5.374 |
B. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE | 3.087 | 2.993 | 2.808 | 3.161 | 3.138 | 2.839 | 2.737 | 2.914 | 3.003 | 2.804 | 2.405 | 2.809 | 2.865 | 2.545 |
C. TASSI | ||||||||||||||
Tasso di attività (15-64 anni) | 64,2 | 65,3 | 64,8 | 65,5 | 65,3 | 65,4 | 65,4 | 65,7 | 65,4 | 66,3 | 65,1 | 65,8 | 65,6 | 66,0 |
Tasso di occupazione (15-64 anni) | 56,3 | 57,7 | 57,6 | 57,4 | 57,2 | 58,1 | 58,4 | 58,2 | 57,6 | 59,1 | 58,9 | 58,5 | 58,2 | 59,4 |
Tasso di disoccupazione | 12,1 | 11,5 | 10,9 | 12,2 | 12,1 | 10,9 | 10,6 | 11,2 | 11,6 | 10,7 | 9,3 | 10,8 | 11,1 | 9,8 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Xxxxx-Xxx
00. L’Istat ha rivisto tutti i dati (trimestrali e annuali) della Rilevazione sulle forze di lavoro, dal 2004 al 2014, per tener conto della ricostruzione statistica della serie di popolazione residente effettuata a seguito del Censimento 2011. Pertanto tutti i dati, anche retrospettivi, qui pubblicati (tab 7.2) differiscono da quelli esposti nelle edizioni de “La Bussola” fino a novembre 2014.
Tab. 8.2 – Veneto e Italia. Occupati e disoccupati nell’indagine Istat sulle forze di lavoro per anno (val. in migliaia)
2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | |
VENETO A. OCCUPATI | 2.039 | 2.055 | 2.080 | 2.100 | 2.141 | 2.086 | 2.082 | 2.101 | 2.100 | 2.043 | 2.065 | 2.052 | 2.081 | 2.126 | 2.139 |
Settore Agricoltura e pesca | 58 | 56 | 65 | 68 | 74 | 64 | 63 | 63 | 73 | 68 | 64 | ||||
Industria manifatturiera/estrazioni | 000 | 000 | 000 | 605 | 590 | 561 | 581 | 580 | 578 | 597 | 613 | ||||
Costruzioni | 180 | 168 | 171 | 169 | 162 | 145 | 138 | 142 | 127 | 126 | 120 | ||||
Servizi | 1.239 | 1.230 | 1.264 | 1.258 | 1.274 | 1.273 | 1.283 | 1.267 | 1.304 | 1.335 | 1.342 | ||||
- Commercio, alberghi e ristoranti | 398 | 405 | 402 | 407 | 446 | 425 | 432 | 412 | 398 | 411 | 425 | ||||
- Altre attività dei servizi Genere Maschi | 1.227 | 1.229 | 1.247 | 1.254 | 840 1.260 | 825 1.230 | 862 1.230 | 851 1.223 | 828 1.223 | 848 1.192 | 851 1.196 | 855 1.191 | 906 1.206 | 924 1.221 | 917 1.218 |
Femmine | 812 | 826 | 834 | 846 | 881 | 856 | 852 | 877 | 877 | 851 | 869 | 860 | 876 | 904 | 921 |
Posizione professionale Dipendenti | 1.473 | 1.513 | 1.532 | 1.578 | 1.656 | 1.634 | 1.587 | 1.612 | 1.603 | 1.552 | 1.570 | 1.566 | 1.607 | 1.659 | 1.671 |
Indipendenti | 000 | 000 | 000 | 000 | 485 | 452 | 495 | 489 | 497 | 491 | 495 | 486 | 474 | 467 | 468 |
Carattere dell’occupazione Tempo indeterminato | 1.334 | 1.360 | 1.360 | 1.401 | 1.459 | 1.460 | 1.424 | 1.431 | 1.410 | 1.359 | 1.376 | 1.364 | 1.385 | 1.402 | 1.387 |
Tempo determinato | 139 | 153 | 171 | 177 | 197 | 174 | 163 | 181 | 194 | 193 | 194 | 201 | 222 | 256 | 284 |
B. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE | 92 | 91 | 89 | 73 | 76 | 103 | 125 | 108 | 144 | 168 | 167 | 157 | 151 | 144 | 147 |
Maschi | 32 | 36 | 30 | 26 | 29 | 45 | 57 | 50 | 71 | 78 | 72 | 73 | 72 | 66 | 70 |
Femmine | 60 | 55 | 59 | 47 | 47 | 58 | 68 | 59 | 73 | 90 | 95 | 83 | 79 | 78 | 78 |
C. NON FORZE DI LAVORO | 2.455 | 2.491 | 2.505 | 2.538 | 2.547 | 2.619 | 2.621 | 2.634 | 2.614 | 2.666 | 2.657 | 2.680 | 2.645 | 2.600 | 2.579 |
Inattivi in età lav., in ricerca non attiva o disp. | 108 | 92 | 96 | 108 | 112 | 113 | 108 | 117 | 123 | 138 | 141 | 151 | 139 | 130 | 119 |
Inattivi in età lav., non disponibili | 000 | 000 | 000 | 898 | 876 | 913 | 903 | 894 | 848 | 868 | 843 | 843 | 819 | 791 | 776 |
Xxxxxxxx, meno di 15 anni | 635 | 647 | 658 | 667 | 678 | 689 | 695 | 698 | 699 | 699 | 696 | 688 | 678 | 669 | 660 |
Inattivi, più di 64 anni | 803 | 827 | 847 | 864 | 881 | 904 | 915 | 925 | 944 | 961 | 978 | 998 | 1.008 | 1.011 | 1.024 |
D. XXXXX Xxxxx di attività (15-64 anni) | 67,3 | 67,5 | 68,1 | 68,0 | 68,8 | 67,8 | 68,3 | 68,3 | 69,4 | 68,3 | 69,0 | 68,6 | 69,5 | 70,6 | 71,3 |
Tasso di occupazione (15-64 anni) | 64,4 | 64,6 | 65,3 | 65,7 | 66,4 | 64,6 | 64,4 | 64,9 | 64,9 | 63,1 | 63,7 | 63,6 | 64,7 | 66,0 | 66,6 |
Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) | 52,4 | 53,1 | 53,5 | 54,0 | 55,7 | 53,9 | 53,5 | 54,9 | 55,0 | 53,3 | 54,5 | 54,0 | 55,2 | 57,1 | 58,2 |
Tasso di disoccupazione | 4,3 | 4,2 | 4,1 | 3,4 | 3,4 | 4,7 | 5,7 | 4,9 | 6,4 | 7,6 | 7,5 | 7,1 | 6,8 | 6,3 | 6,4 |
Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) | 10,7 | 12,6 | 11,8 | 8,5 | 10,4 | 14,3 | 18,8 | 19,7 | 23,3 | 25,7 | 27,6 | 24,7 | 18,7 | 20,9 | 21,0 |
Tasso di disoccupazione (definizione allargata) | 8,9 | 8,2 | 8,2 | 7,9 | 8,1 | 9,4 | 10,1 | 9,7 | 11,3 | 13,0 | 13,0 | 13,0 | 12,2 | 11,4 | 11,1 |
Tasso di disoccupazione femminile | 6,9 | 6,2 | 6,6 | 5,3 | 5,1 | 6,3 | 7,4 | 6,3 | 7,7 | 9,6 | 9,8 | 8,8 | 8,3 | 7,9 | 7,8 |
ITALIA | |||||||||||||||
A. OCCUPATI Settore | 22.363 | 22.407 22.758 | 22.894 23.090 | 22.699 | 22.527 | 22.598 22.566 | 22.191 22.279 22.465 22.758 | 23.023 23.215 | |||||||
Xxxxxxxxxxx e pesca | 854 | 838 | 849 | 832 | 833 | 799 | 812 | 843 | 884 | 871 | 872 | ||||
Industria manifatturiera/estrazioni | 4.928 | 4.720 | 4.556 | 4.602 | 4.524 | 4.449 | 4.509 | 4.507 | 4.541 | 4.571 | 4.653 | ||||
Costruzioni | 1.953 | 1.917 | 1.889 | 1.791 | 1.700 | 1.553 | 1.484 | 1.468 | 1.404 | 1.416 | 1.407 | ||||
Servizi | 15.355 | 15.224 | 15.233 | 15.374 15.508 | 15.390 15.474 15.646 15.929 | 16.165 16.283 | |||||||||
- Xxxxxxxxx, xxxxxxxx e ristoranti | 4.612 | 4.510 | 4.472 | 4.441 4.578 | 4.515 4.496 4.528 4.636 | 4.738 4.746 | |||||||||
- Altre attività dei servizi Genere Maschi | 13.553 | 13.601 13.755 | 10.743 13.812 13.820 | 10.714 13.541 | 10.762 13.375 | 10.932 10.930 13.340 13.194 | 10.874 10.978 11.118 11.292 12.914 12.945 13.085 13.233 | 11.427 11.536 13.349 13.447 | |||||||
Femmine Posizione professionale Dipendenti | 8.809 16.107 | 8.806 9.002 16.426 16.748 | 9.083 9.270 16.913 17.213 | 9.158 17.030 | 9.152 16.833 | 9.258 9.372 16.940 16.945 | 9.276 9.334 9.380 9.525 16.682 16.780 16.988 17.310 | 9.674 9.768 17.681 17.896 | |||||||
Indipendenti Carattere dell’occupazione Tempo indeterminato | 6.255 14.206 | 5.981 6.010 14.420 14.554 | 5.981 5.877 14.688 14.928 | 5.668 14.911 | 5.694 14.699 | 5.658 5.621 14.690 14.609 | 5.508 5.499 5.477 5.447 14.484 14.503 14.605 14.886 | 5.342 5.319 14.958 14.850 | |||||||
Tempo determinato | 1.902 | 2.006 | 2.194 | 2.225 | 2.285 | 2.120 | 2.134 | 2.250 | 2.336 | 2.198 | 2.277 | 2.383 | 2.425 | 2.723 | 3.045 |
B. PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE | 1.944 | 1.877 | 1.654 | 1.481 | 1.664 | 1.907 | 2.056 | 2.061 | 2.691 | 3.069 | 3.236 | 3.033 | 3.012 | 2.907 | 2.755 |
Maschi | 913 | 894 | 788 | 708 | 804 | 976 | 1.084 | 1.084 | 1.434 | 1.674 | 1.742 | 1.669 | 1.617 | 1.539 | 1.452 |
Femmine | 1.031 | 983 | 866 | 773 | 861 | 930 | 972 | 977 | 1.257 | 1.394 | 1.494 | 1.364 | 1.395 | 1.368 | 1.304 |
C. NON FORZE DI LAVORO | 32.991 | 33.432 33.572 | 33.897 33.985 | 34.535 | 34.837 | 35.000 34.641 | 34.966 34.933 34.943 34.556 | 34.290 34.122 | |||||||
Inattivi in età lav., in ricerca non attiva o disp. | 2.543 | 2.478 2.578 | 2.850 2.952 | 2.907 | 3.037 | 3.150 3.256 | 3.382 3.651 3.731 3.495 | 3.277 3.160 | |||||||
Inattivi in età lav., non disponibili | 11.755 | 11.960 11.761 | 11.606 11.405 | 11.778 | 11.788 | 11.693 11.019 | 10.973 10.471 10.307 10.132 | 10.109 10.100 | |||||||
Xxxxxxxx, meno di 15 anni | 8.165 | 8.210 8.242 | 8.274 8.324 | 8.384 | 8.424 | 8.439 8.441 | 8.457 8.439 8.371 8.267 | 8.167 8.065 | |||||||
Inattivi, più di 64 anni D. TASSI | 10.528 | 10.784 10.991 | 11.167 11.304 | 11.466 | 11.588 | 11.719 11.925 | 12.153 12.372 12.534 12.661 | 12.737 12.796 | |||||||
Tasso di attività (15-64 anni) | 62,6 | 62,4 | 62,6 | 62,4 | 62,9 | 62,3 | 62,0 | 62,1 | 63,5 | 63,4 | 63,9 | 64,0 | 64,9 | 65,4 | 65,6 |
Tasso di occupazione (15-64 anni) | 57,6 | 57,5 | 58,3 | 58,6 | 58,6 | 57,4 | 56,8 | 56,8 | 56,6 | 55,5 | 55,7 | 56,3 | 57,2 | 58,0 | 58,5 |
Tasso di occupazione femminile (15-64 anni) | 45,5 | 45,4 | 46,3 | 46,6 | 47,2 | 46,4 | 46,1 | 46,5 | 47,1 | 46,5 | 46,8 | 47,2 | 48,1 | 48,9 | 49,5 |
Tasso di disoccupazione | 8,0 | 7,7 | 6,8 | 6,1 | 6,7 | 7,7 | 8,4 | 8,4 | 10,7 | 12,1 | 12,7 | 11,9 | 11,7 | 11,2 | 10,6 |
Tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) | 23,5 | 24,1 | 21,8 | 20,4 | 21,2 | 25,3 | 27,9 | 29,2 | 35,3 | 40,0 | 42,7 | 40,3 | 37,8 | 34,7 | 32,2 |
Tasso di disoccupazione (definizione allargata) | 16,7 | 16,3 | 15,7 | 15,9 | 16,7 | 17,5 | 18,4 | 18,7 | 20,9 | 22,5 | 23,6 | 23,1 | 22,2 | 21,2 | 20,3 |
Tasso di disoccupazione femminile | 10,5 | 10,0 | 8,8 | 7,8 | 8,5 | 9,2 | 9,6 | 9,5 | 11,8 | 13,1 | 13,8 | 12,7 | 12,8 | 12,4 | 11,8 |
Fonte: elab. Veneto Lavoro su dati Istat-Rfl
9. Nota metodologica sul SILV
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxx G., Xxxxxxxx M., Xxxxxxx S., Xxxxxx M. (2016), “Grammatica delle comunicazioni obbligatorie /2. Classificazione delle informazioni e opzioni di riclassificazione”, “Tempi&Metodi”, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxx G., Xxxxxxxx M., Xxxxxxx S., Xxxxxx M. (2016), “Grammatica delle comunicazioni obbligatorie /3. Guida alle elaborazioni a partire dai dati di flusso”, “Tempi&Metodi”, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx M., Xxxxxx M. (2016), “Grammatica delle comunicazioni obbligatorie /4. Guida ai confronti con le altre fonti statistiche sul mercato del lavoro”, “Tempi&Metodi”, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxx X., Xxxxxxxx M., Xxxxxx M., (2015), “La varietà di fonti e di dati sull'occupazione: ricchezza informativa o ridondanza caotica? Un’analisi comparata dei dati Inps”, Ministero del Lavoro, Istat, SeCO, “Tempi&Metodi”, xxx.xxxxxxxxxxxx.xx
Il Silv (Sistema informativo lavoro veneto) consente di monitorare con un elevato grado di dettaglio e con tempestività le dinamiche del mercato del lavoro regionale con riferimento:
a. ai flussi (assunzioni, cessazioni, proroghe e trasformazioni) delle posizioni di lavoro21 dipendente se- condo varie caratteristiche (settori di impiego, tipologie contrattuali etc.);
b. ai flussi delle posizioni di lavoro parasubordinato obbligate alle comunicazioni di inizio attività (sostanzial- mente le collaborazioni a progetto, le collaborazioni coordinate e continuative, le “mini-cococo”, le asso- ciazioni in partecipazione);
c. ai flussi di inserimento e uscita dagli elenchi dei disoccupati disponibili.
Il monitoraggio di questi flussi consente di ottenere, per qualsiasi periodo temporale, un saldo che esprime la variazione delle posizioni in essere (come occupati22 o come disoccupati) intervenuta nel periodo osservato. Tanto i flussi quanto i saldi sono disponibili con estremo dettaglio temporale: il singolo giorno. Ciò consente la descrizione accuratissima della dinamica congiunturale.
I dati ricavati da Xxxx sono utilmente confrontabili con quelli Istat-Rfl.
Le differenze tra le due fonti sono indubbiamente significative (Istat considera gli occupati residenti, a pre- scindere dal luogo di lavoro, mentre Xxxx contabilizza le posizioni lavorative in Veneto; Istat si basa su un’indagine campionaria mentre Xxxx deriva dai movimenti nei rapporti di lavoro comunicati dalle imprese presenti in Veneto etc.) e pertanto è del tutto comprensibile che non ci sia, tra le due fonti, perfetta simmetria nell’evidenziazione della dinamica congiunturale. Ma per quanto si possano registrare scostamenti significativi
– soprattutto nella dinamica stagionale e nel timing trimestrale – la descrizione della dinamica di medio-lungo periodo, con riferimento all’occupazione dipendente, appare essere in sostanziale sintonia, come si ricava dall’analisi esposta nel graf. 9.1.
21. Le posizioni di lavoro (= rapporti di lavoro) costituiscono l’unità elementare oggetto di monitoraggio da parte del Silv; esso registra tutte le informazioni riferite alla “vita” di ogni rapporto di lavoro (assunzioni, cessazioni, trasformazioni, proroghe).
22. La variazione delle posizioni di lavoro è una proxy assai accurata della variazione degli occupati (teste): le divergenze sono dovute ai casi (scarsamente influenti sui dati complessivi) in cui ad un lavoratore già occupato è intestato un ulteriore contratto (es. un secondo part time) o, viceversa, ai casi in cui un occupato con più contratti di lavoro in essere, cessa da uno di tali rapporti. Eventuali variazioni rispetto alle statistiche rilasciate nelle precedenti edizioni trimestrali de La Bussola sono dovute al fatto che i dati vengono ogni volta integralmente rielaborati a partire dall’originale base dati amministrativa, la quale subisce continui aggiustamenti (correzioni, integrazioni etc.) anche con riferimento a eventi pregressi di assunzione o cessazione.
Istat - occupati dipendenti
Silv - posizioni lavorative (medie trim. di saldi giornalieri)
140.000
130.000
120.000
110.000
100.000
90.000
80.000
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
-10.000
-20.000
-30.000
-40.000
-50.000
-60.000
-70.000
-80.000
-90.000
-100.000
-110.000
-120.000
-130.000
-140.000
Graf. 9.1 – Confronto Istat Silv. Numero indice occupati/posizioni di lavoro: primo trimestre 2008 = 0
2008/1
2008/2
2008/3
2008/4
2009/1
2009/2
2009/3
2009/4
2010/1
2010/2
2010/3
2010/4
2011/1
2011/2
2011/3
2011/4
2012/1
2012/2
2012/3
2012/4
2013/1
2013/2
2013/3
2013/4
2014/1
2014/2
2014/3
2014/4
2015/1
2015/2
2015/3
2015/4
2016/1
2016/2
2016/3
2016/4
2017/1
2017/2
2017/3
2017/4
2018/1
2018/2
2018/3
2018/4
2019/1
2019/2
Nota: i dati Silv sono costruiti a partire dalla media trim. dei saldi giornalieri Istat: occupati dipendenti escluso Forze armate e Lavoro domestico
Silv: posizioni di lavoro dipendenti escluso contratti di lavoro domestico e di lavoro intermittente