CITTA’ DI MANFREDONIA
CITTA’ DI MANFREDONIA
Provincia di Foggia
Deliberazione del Consiglio Comunale
Seduta n.6 del 30.05.2016 n° 16
OGGETTO: REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE SPERIMENTALE DEL BARATTO AMMINISTRATIVO A FAR DATA DAL 01.01.2017 (ART.118 DELLA COSTITUZIONE E ART.24
D.L. 133/2014 CONVERTITO CON LEGGE 164/2014).
L’anno duemilasedici il giorno trenta del mese di maggio alle ore 16:00, con inizio alle ore 16:33, nella sala delle adunanze consiliari della Sede Comunale, a seguito di invito diramato dal Presidente, in data 18.05.2016, prot. n. 15359, si è riunito il Consiglio Comunale, in sessione ordinaria in seduta di prima convocazione, aperto al pubblico.
Presiede la seduta il Signor XXXXXXXX XXXXXXX – Presidente.
E' presente il Sindaco - XXXXXXXX XXXXXX.
Dei Consiglieri Comunali risultano presenti n. 21 ed assenti, sebbene invitati, n.3 come segue:
Pres. | Ass. | Pres. | Ass. |
XXXXXXX XXXXXXXX | XXXXX XXXXX | ||
XXXXXXXXX XXXXXXX | OGNISSANTI XXXXXXXX | ||
XXXXXXXX XXXXX | XXXXXXX LIBERO | ||
CAMPO XXXXX XXXXXX | XXXXXXXX XXXXXXX | ||
XXXXXXXX XXXXXX | XXXXXXX XXXXXXXXXXXX | ||
CONOSCITORE XXXXXXX | XXXXXX CRISTIANO | ||
D'XXXXXXXX XXXXXXX | XXXXXXXXX XXXXXX | ||
DE XXXX XXXXXXX | XXXXXXX XXXXXXXX | ||
DELLA PATRIA XXXXXXXXXX | XXXXXXXXX XXXXXXXXX | ||
XXXXX XXXXXXXX | XXXXXX XXXXX | ||
XXXXXXXXX XXXXXX | XXXXXXXX LUCIA | ||
LA TORRE XXXXXXX | XXXXXXXXX XXXXXXXXX |
Partecipa il Segretario Generale: XXXXXXXXXX XXXXXXX.
Sono presenti gli Assessori: XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX, XXXXXXXXXXX XXXXXXXXX, XXXXXXXXX XXXXX, XXXXXXX XXXXXXXX, la TORRE XXXXXXXX, CINQUE CARLO.
Sulla proposta della presente deliberazione hanno espresso parere favorevole:
Il Responsabile del Servizio interessato (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000);
Il V.Segretario Generale (artt.49 c.2 e 97 c.4 lett.B) del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità tecnica
Il Responsabile di Ragioneria (art.49 c.1 del D.Lgs 267/2000), per quanto concerne la regolarità contabile.
Relaziona l’Assessore al Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx, che come riportato nel resoconto integrale del dibattito dichiara che subito dopo l’approvazione del rendiconto di gestione per l’anno 2014 vi è stata la volontà di procedere all’approvazione del baratto amministrativo. Il provvedimento oggi all’attenzione del Consiglio ha carattere generale, dopo la sua presentazione sono arrivati suggerimenti da parte delle forze politiche al fine di poterlo migliorare. Chiede pertanto di approvare il testo attuale con l’impegno da parte dell’amministrazione di riportarlo in Consiglio Comunale nel mese di Settembre. A tal proposito chiede di eliminare dall’attuale proposta la parte finale del capoverso che inizia:” Rilevato che è obiettivo ……” le parole: “ anche attraverso l'estensione dell'accesso al baratto amministrativo per i debiti relativi ad entrate patrimoniali e violazioni del codice della strada ”.
Segue il dibattito con gli interventi D’Ambrosio D., La Torre M., Xxxxxxxx X., Xx Xxxx X., Xxxxx M., Xxxxx X., Xxxxx G., e del Sindaco Xxxxxxxx Xxxxxx.
Per dichiarazione di voto la consigliera Xxxxxxxx E. a nome di Forza Italia dichiara di astenersi mentre i consiglieri De Xxxx A. e X’Xxxxxxxx X. si dichiarano favorevoli.
Quindi il Presidente mette a votazione l’intero accapo e gli articoli del Regolamento, con l’emendamento presentato dall’Assessore Xxxxxxx X., nel corso del suo intervento.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso che
- l'art.24 della legge n.164 del 2014 "Misure di agevolazioni della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio", disciplina la possibilità che i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio, da parte di cittadini singoli o associati e testualmente recita: "I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.";
Atteso che gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzabili e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano;
Rilevato che la situazione economica di grave crisi che sta attraversando il Paese ed il nostro territorio ha determinato per alcune fasce sociali di cittadini anche l'impossibilità di pagare i tributi comunali;
Rilevato che è obiettivo dell'Amministrazione, nella linea di azione e motivazione della norma cui si fa riferimento, tutelare il diritto di questi nuclei familiari a preservare le risorse economiche per i bisogni primari, volendo al tempo stesso garantire il rispetto delle regole;
Rilevato, altresì, che in linea ai suddetti principi è opportuno individuare nel baratto amministrativo un'idonea modalità per conciliare l'obbligo del pagamento dei debiti con le effettive disponibilità economiche del soggetto, nella salvaguardia degli interessi e dei bisogni della collettività;
Precisato che il Comune di Manfredonia deve garantire la corretta manutenzione e pulizia delle strade e piazze;
Considerato che, pur nella ragionevole congettura che tali debiti non regolarizzati potrebbero diventare inesigibili, al fine di garantire gli equilibri di bilancio, è fissato un limite massimo complessivo nell'ambito del quale esercitare il baratto amministrativo;
Visto il parere favorevole nei limiti previsti dai vincoli di finanza pubblica di regolarità tecnico-contabile espresso dal Dirigente del Servizio Finanziario, ai sensi dell'art.49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000, come da allegato prospetto che del presente provvedimento forma parte integrante e sostanziale;
Visto l’allegato parere del Collegio dei Revisori dei Conti;
Con 17 voti favorevoli (Xxxxxxxx X., Xxxxxxxxx R., Xxxxxxxx A., Xxxxx M.,Conoscitore A.,D'Ambrosio D., Xx Xxxx X., Della Patria A.,Xxxxxxxxx A., La Torre M., Xxxxxxxxxx G., Xxxxxxx L., Xxxxxxxx A., Xxxxxxxxx A., Xxxxxx M., Xxxxxxxx L., Xxxxxxxxx S.), 5 contrari ( Xxxxxxxx X., Xxxxx G., Xxxxx I., Xxxxxxx M., Romani C.) espressi per appello nominale dai 22 consiglieri presenti e votanti dei 25 consiglieri assegnati al Comune, compreso il Sindaco, assenti 3 (Xxxxxxx X.,Xxxxxxx L., Xxxxxxxxx F.), accertati e proclamati dal Presidente.
DELIBERA
1. Di approvare il Regolamento per l’applicazione e la gestione del baratto amministrativo di cui all’art. 24 della L. 164/2014 composto di n. 15 articoli che, allegato alla presente, ne costituisce parte integrante e sostanziale con
efficacia dal 01.01.2017 come emendato nel corso dell'odierna seduta dall'Assesore Relatore;
A questo punto, essendo le ore 22,18, non essendovi altri punti iscritti all'ordine del giorno, la seduta è stata sciolta.
Del che si è redatto il presente verbale.
REGOLAMENTO SPERIMENTALE SUL " BARATTO AMMINISTRATIVO", AMMINISTRAZIONE E
SERVIZIO DI CITTADINANZA ATTIVA ( art. 118 della Costituzione e art. 24 d. l . 133 / 2014 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014 , n. 164 ) .
CAPO I - Disposizioni generali
Art. 1 (Finalità, oggetto ed ambito di applicazione) Art. 2 (Definizioni)
Art. 3 (I cittadini attivi)
Art. 4 (Requisiti per l'attivazione degli interventi)
Art. 5 (Interventi di cura e recupero su aree ed immobili pubblici)
CAPO II - Procedure Amministrative
Art. 6 (Proposte di collaborazione) Art. 7 (Patto di collaborazione)
CAPO III - Forme di sostegno Art. 8 (Assicurazione)
Art. 9 (Materiali di consumo e dispositivi di protezione individuale)
Art. 10 (Risorse finanziarie a titolo di rimborso di costi sostenuti per gli interventi di cui all'art.5) Art. 11 (Forme di riconoscimento per le azioni realizzate)
CAPO IV - Responsabilità e vigilanza
Art. 12 (Prevenzione dei rischi)
Art. 13 (Disposizioni in materia di riparto delle responsabilità)
CAPO V – Disposizioni finali e transitorie Art. 14 (Clausole interpretative)
Art. 15 (Entrata in vigore)
CAPO I - Disposizioni generali
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Art. 1 - (Finalità, oggetto ed ambito di applicazione)
0.Xx presente regolamento, in armonia con le previsioni della Costituzione e dello Statuto comunale, disciplina le forme di collaborazione dei cittadini con l'amministrazione per la cura, il recupero e lo sviluppo dei beni comuni urbani, in attuazione dell'art.118 ultimo comma, della Costituzione e dell'art.24 del D.L. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.
2.Le disposizioni si applicano nei casi in cui l'intervento dei cittadini per la cura e il recupero dei beni
comuni urbani risponda alla sollecitazione dell'amministrazione comunale, sia sollecitata dai cittadini stessi o da associazioni stabili e legalmente riconosciute.
0.Xx collaborazione tra cittadini, associazioni e amministrazione si estrinseca nell'adozione di atti
amministrativi di natura non autoritativa.
0.Xx presente regolamento in particolare disciplina lo svolgimento del servizio di cittadinanza attiva espressione del contributo concreto al benessere della collettività, con l'obiettivo di radicare nella comunità forme di cooperazione attiva, rafforzando il rapporto di fiducia con l'istituzione locale e tra i cittadini stessi.
0.Xx cittadino attivo è esempio per lo sviluppo della coscienza civica, protagonista della realtà comunale,
attore dello sviluppo locale.
Art. 2 - (Definizioni)
1. Ai fini delle presenti disposizioni si intendono per:
a) Beni comuni urbani: i beni materiali che i cittadini, le associazioni e l'Amministrazione, anche attraverso procedure partecipative e deliberative, riconoscono essere funzionali al benessere individuale e collettivo, attivandosi di conseguenza nei loro confronti ai sensi dell'art. 118, ultimo comma, della Costituzione, per condividere con l'amministrazione la responsabilità della loro cura, conservazione, recupero e/o sviluppo, al fine di migliorarne la fruizione collettiva. b)Cittadini attivi e associazioni : tutti i soggetti singoli , anche di natura imprenditoriale, le associazioni stabili e legalmente riconosciute che si attivano per la cura ed il recupero dei beni comuni urbani ai sensi del presente regolamento.
c)Comune o Amministrazione: il Comune di Manfredonia nelle sue diverse articolazioni istituzionali e organizzative.
d)Gestione condivisa: interventi di cura dei beni comuni urbani svolta congiuntamente dai cittadini e dall'amministrazione con carattere di continuità.
e)Baratto amministrativo: complesso delle forme di collaborazione dei cittadini con l'amministrazione per
la cura, il recupero e lo sviluppo dei beni comuni urbani, in attuazione dell'art. 118 ultimo comma della Costituzione e dell'art. 24 del D.L. n. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla legge II Novembre 2014, n. 164, e in riferimento alle quali sono previsti benefici, agevolazioni ed esenzioni tributarie. f)Interventi di cura e recupero su aree ed immobili pubblici: interventi volti alla protezione, conservazione, alla manutenzione e/o recupero dei beni comuni urbani, aree in disuso e degradate o comunque da recuperare e manutenere ed immobili, per garantire e migliorare la loro fruibilità collettiva e qualità che rientrano nelle tipologie di cui all'art.24 del D.L. 133/2014 convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164.
g)Patto di collaborazione: il patto attraverso il quale Comune e cittadini definiscono l'ambito degli interventi di cura o recupero dei beni comuni urbani.
h)Proposta di collaborazione: la manifestazione di interesse, formulata dai cittadini o da associazioni ,
spontanea o in risposta ad una sollecitazione del Comune tesa alla cura, al recupero e alla manutenzione dei beni comuni urbani.
i) Rete civica: lo spazio sul sito istituzionale dedicato al servizio di cittadinanza per la pubblicazione di informazioni e notizie circa la pubblicazione di bandi relativi all'oggetto del presente regolamento.
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j) Servizio civico: l'attività svolta dai cittadini attivi ed avente ad oggetto gli interventi di cura o recupero dei beni comuni urbani.
k) Aree ed immobili pubblici: aree verdi, piazze, strade, marciapiedi, edifici e altri spazi pubblici o aperti al pubblico, di proprietà pubblica o assoggettati ad uso pubblico.
1) Morosità incolpevole: situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dei tributi, a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare dovute alle seguenti cause:
•Perdita del lavoro per licenziamento, escluso quello per giusta causa:
•Accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro:
•Cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
•Mancato rinnovo di contratti a termine o di lavori atipici;
•Cessazioni di attività libero professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore
o da perdita di avviamento in maniera consistente;
•Malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato una consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche ed assistenziali;
•Accrescimento naturale del nucleo familiare per la nascita di uno o più figli;
•Accrescimento del nucleo familiare per l'ingresso di uno o più componenti privi di reddito comunque
legati da vincolo di parentela con un componente del nucleo familiare;
•Decrescimento del nucleo familiare a seguito di divorzio, separazione, allontanamento comprovato o decesso del coniuge e/o convivente , che abbia determinato una notevole riduzione del reddito familiare.
Art. 3 - (I cittadini attivi)
1. L'intervento di cura e di recupero dei beni comuni urbani secondo quanto previsto dall'art. 24
D.L. n. 133/2014, inteso quale concreta manifestazione della partecipazione alla vita della comunità e strumento per il pieno sviluppo della persona umana, è aperto a tutti coloro che siano in possesso dei requisiti di cui al successivo articolo 4 del presente regolamento.
2.I cittadini possono svolgere interventi di cura e di recupero dei beni comuni come soggetti singoli o
quali componenti di una associazione .
3.I patti di collaborazione di cui al successivo art.7 del presente regolamento riconoscono e valorizzano gli interessi, anche privati, di cui sono portatori i cittadini in quanto contribuiscono al perseguimento dell'interesse generale.
Art. 4 - (Requisiti per l'attivazione degli interventi)
1. I cittadini che intendono svolgere servizi e interventi di cui al presente regolamento devono possedere i seguenti requisiti:
a)Essere residenti nel Comune di Manfredonia:
b)Età non inferiore ad anni 18;
c)Idoneità psico-fisica in relazione alle caratteristiche dell'attività o del servizio da svolgersi;
d)Assenza di condanne penali: sono esclusi coloro nei cui confronti è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta per delitti contro la Pubblica Amministrazione, il patrimonio, l'ordine pubblico, per i reati di cui agli arti. 000, 000xxx, 000xxx, 000xxxxxx, 000xxxxxx-0 e
3
per i delitti contro la libertà personale:
e)Indicatore ISEE non superiore ad € 10.000,00 (in corso di validità);
2.L'attività svolta nell'ambito del servizio civico di cui al presente regolamento non determina in alcun modo l'instaurazione di un rapporto di lavoro di alcuna tipologia con il Comune di Manfredonia.
3.Per le associazioni i requisiti richiesti sono i seguenti:
a)Sede legale nel Comune di Manfredonia;
b)Xxxxx perseguiti compatibili con le finalità istituzionali del Comune di Manfredonia;
c)Essere iscritte nell'apposito registro Regionale laddove richiesto dalle normative vigenti.
d)I cittadini impiegati nelle associazioni dovranno possedere, in ogni caso, i requisiti di cui al comma 1.
Art.5 - ( Interventi di cura e recupero su aree ed immobili pubblici )
1.Gli interventi dei cittadini attivi avranno carattere occasionale e non continuativo e saranno finalizzati alla cura o alla gestione condivisa di aree ed immobili pubblici periodicamente individuati dall'amministrazione. L'intervento è finalizzato a:
a)Integrare o migliorare gli standard manutentivi garantiti dal Comune o migliorare la vivibilità e la qualità degli spazi;
b)Assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici non inseriti nei programmi comunali di
manutenzione.
2.Possono altresì realizzare interventi tecnici di recupero di spazi pubblici e di edifici in disuso e/o degradati.
A titolo esemplificativo e non esaustivo gli interventi possono riguardare: a)Manutenzione, sfalcio e pulizia delle aree verdi, parchi pubblici e aiuole; b)Sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali, comprese mulattiere e sentieri;
c)Pulizia delle strade, piazze, marciapiedi e altre pertinenze stradali di proprietà o di competenza
comunale;
d)Pulizia dei locali di proprietà comunale;
e)Lavori di piccola manutenzione degli edifici comunali con particolare riferimento ad edifici scolastici, centri civici, ecc.;
f)Manutenzione delle aree giochi bambini, arredo urbano, ecc..
CAPO II - Procedure Amministrative Art.6 - (Proposte di collaborazione)
1.Entro il 31 marzo di ogni anno e in ogni caso, non oltre il termine per l'approvazione del Bilancio di Previsione, il Dirigente del Settore competente predispone un prospetto analitico dei soggetti che presentano una situazione debitoria nei confronti del Comune di Manfredonia, al fine di sottoporlo alla Giunta Comunale per la definizione dell'importo complessivo del "baratto amministrativo " da annotare in Bilancio che non potrà superare per l’anno 2017 l’importo di € 30.000,00.
0.Xx Settore, su sollecitazione dell'Amministrazione, predispone apposito progetto con relativo bando
sottoponendolo alla Giunta Comunale per la sua approvazione. Il dirigente individua, tra i dipendenti del proprio Settore, un Tutor a cui affidare compiti di controllo e coordinamento del progetto a realizzarsi.
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3. Il bando dovrà contenere tutti gli elementi relativi al progetto da realizzarsi, nonché i requisiti necessari alla partecipazione dei cittadini, tenendo conto della complessità degli interventi, e gli eventuali criteri necessari alla formulazione delle graduatorie.
4.Sono disposte adeguate forme di pubblicità del bando , al fine di acquisire le domande di
partecipazione da parte di tutti i soggetti interessati, entro i termini indicati nel bando.
0.Xx presenza di proposta di collaborazione formulata da cittadini o associazioni la stessa dovrà indicare:
a)Generalità complete del proponente (singolo o associato);
b)Possesso dei requisiti richiesti;
e) Servizio a cui si intende partecipare ovvero proposte di attività;
d)Servizio da svolgere nell'ambito delle attività previsti nel presente regolamento;
e)Disponibilità in termini di tempo;
f)Eventuali attrezzature da mettere a disposizione.
0.Xx proposta di collaborazione presentata viene sottoposta alla valutazione dei Dirigenti competenti per una valutazione Tecnica e Finanziaria di fattibilità, successivamente sulla base delle valutazioni acquisite, il Dirigente del Settore Tecnico predispone tutti gli atti necessari a rendere operativa la collaborazione e la sottopone al vaglio della Giunta Comunale.
7.I risultati ottenuti sono pubblicati sul sito del Comune, al fine di favorire la diffusione delle buone
pratiche e la valutazione diffusa dei riscontri ottenuti.
8.L'Amministrazione si riserva, a proprio insindacabile giudizio, la facoltà di stabilire un numero massimo di soggetti da coinvolgere nelle attività di cui al presente Regolamento.
Art. 7 - (Patto di collaborazione)
0.Xx patto di collaborazione è lo strumento con cui il Comune stabilisce tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cui al presente regolamento.
0.Xx contenuto del patto varia in relazione al grado di complessità degli interventi concordati e della
durata della collaborazione. Il patto, avuto riguardo alle specifiche necessità di regolazione che la collaborazione presenta, definisce in particolare:
a)gli obiettivi che la collaborazione persegue e le azioni di cura condivisa:
b)la durata della collaborazione, le cause di sospensione o di conclusione anticipata della stessa;
c)le modalità di azione, il ruolo ed i reciproci impegni dei soggetti coinvolti, i requisiti ed i limiti di intervento;
d)le modalità di fruizione collettiva dei beni comuni urbani oggetto del patto;
e)le conseguenze di eventuali danni occorsi a persone o cose, in occasione o a causa degli interventi di cura e recupero dei beni urbani, la necessità e le caratteristiche delle coperture assicurative e l'assunzione di responsabilità secondo quanto previsto dagli arti. 15 e 16 del presente regolamento nonché le misure utili ad eliminare o ridurre le interferenze con altre attività;
f)le garanzie a copertura di eventuali danni arrecati al Comune in conseguenza della mancata, parziale o difforme realizzazione degli interventi concordati;
g)le forme di sostegno messe a disposizione dal Comune, modulate in relazione al valore aggiunto che la collaborazione è potenzialmente in grado di generare;
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1. Ai cittadini e alle associazioni devono essere fornite, sulla base delle valutazioni effettuate, informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui operano per il servizio civico e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate o da adottare.
2. I cittadini o le associazioni sono tenuti ad utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale che, sulla base della valutazione dei rischi, il Comune ritiene adeguati ed a rispettare le prescrizioni impartite.
3. Con riferimento agli interventi a cui partecipano operativamente più cittadini attivi, va individuato un supervisore cui spetta la responsabilità di verificare il rispetto della previsione di cui al precedente comma 2, nonché le modalità di intervento indicate nel patto di collaborazione.
4. Il patto di collaborazione disciplina le eventuali coperture assicurative dei privati contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento dell'attività di cura dei beni comuni, in conformità alle previsioni di legge e, in ogni caso, secondo criteri di adeguatezza alle specifiche caratteristiche dell'attività svolta.
CAPO III - Forme di sostegno
Art. 8 - (Assicurazione)
1.I cittadini che svolgono il servizio d i c u i a l p r e s e n t e r e g o l a m e n t o saranno assicurati a cura e spese dell'Amministrazione comunale per la responsabilità civile verso terzi connessa allo svolgimento dell'attività, nonché per gli infortuni che gli stessi dovessero subire durante lo svolgimento delle attività di cui al presente regolamento, in conformità alle previsioni di legge, sempre entro il limite di € 30.000,00.
0.Xx cittadino risponderà personalmente di eventuali danni a persone o cose non coperti dalle polizze
assicurative.
Art. 9 - (Materiali di consumo e dispositivi di protezione individuale)
1.I l Comune fornisce i dispositivi di protezione individuale necessari per lo svolgimento delle attività, i beni strumentali ed i materiali di consumo salvo quanto diversamente stabilito nel patto di collaborazione per prestazioni che necessitano di apposite attrezzature non possedute dal comune.
2.Gli strumenti, le attrezzature ed i dispositivi vengono forniti in comodato d'uso e, salvo il normale
deterioramento dovuto all'uso, devono essere restituiti i n buone condizioni al termine delle attività.
Art. I O - (Risorse finanziarie a titolo di rimborso di costi sostenuti per gli interventi )
1. Il patto di collaborazione individua il valore massimo della prestazione prestata sulla base della valutazione del servizio prestato effettuata dagli uffici comunali, entro e non oltre l’importo omnicomprensivo di € 30.000,00.
Art. 11 - (Forme di riconoscimento per le azioni realizzate)
0.Xx patto di collaborazione, al fine di fornire visibilità alle azioni realizzate dai cittadini nell'interesse generale, può prevedere e disciplinare forme di pubblicità.
0.Xx visibilità concessa non può costituire in alcun modo una forma di corrispettivo delle azioni
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realizzate dai cittadini, rappresentando una semplice manifestazione di riconoscimento pubblico dell'impegno dimostrato e uno strumento di stimolo alla diffusione delle pratiche di cura condivisa dei beni comuni.
CAPO IV -Responsabilità e vigilanza Art. 1 2 - (Prevenzione dei rischi)
1. Ai cittadini devono essere fornite, sulla base delle valutazioni effettuate, informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui operano per il servizio civico e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate o da adottare.
2. I cittadini attivi sono tenuti ad utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale che, sulla base della valutazione dei rischi, il Comune ritiene adeguati ed a rispettare le prescrizioni impartite.
3. Il patto di collaborazione disciplina le eventuali coperture assicurative dei privati contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi connessi allo svolgimento dell'attività di cura dei beni comuni, in conformità alle previsioni di legge e, in ogni caso, secondo criteri di adeguatezza alle specifiche caratteristiche dell'attività svolta.
Art. 1 3 - (Disposizioni in materia di riparto delle responsabilità)
1. Il patto di collaborazione indica e disciplina in modo puntuale i compiti concordati tra l'amministrazione ed i cittadini e le connesse responsabilità.
2. I cittadini che collaborano con l'amministrazione alla cura e recupero di beni comuni urbani rispondono degli eventuali danni cagionati, per colpa o dolo, a persone o cose nell'esercizio della propria attività.
3. I cittadini che collaborano con l'amministrazione alla cura e recupero di beni comuni urbani assumono, ai sensi dell'art. 2051 del codice civile, la qualità di custodi dei beni stessi, tenendo sollevata ed indenne l’amministrazione comunale da qualsiasi pretesa al riguardo.
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CAPO V -Disposizioni finali e transitorie
Art. 14 - (Clausole interpretative)
1.Allo scopo di agevolare la collaborazione tra amministrazione e cittadini, le disposizioni del presente regolamento devono essere interpretate ed applicate nel senso più favorevole alla possibilità per i cittadini di concorrere alle attività di servizio civico.
2.L’applicazione delle presenti disposizioni in modo funzionale alla effettiva collaborazione con i cittadini
attivi è espressione di spirito di servizio verso la comunità da parte dei Responsabili chiamati ad applicarle e tale propensione deve essere positivamente considerata in sede di valutazione.
0.Xx competente organo, con proprio provvedimento, potrà fornire interpretazioni autentiche alle norme
del presente regolamento.
Art. 15 - (Entrata in vigore)
1. I l presente regolamento entra in vigore dal 01.01.2017.
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COMUNE DI MANFREDONIA SEDUTA CONSILIARE DEL 30/05/2015
Punto n. 8: Regolamento per l’applicazione sperimentale del baratto amministrativo a far data dal 01/01/2017 (art. 118 della Costituzione e art. 24 DL 133/2014 convertito con legge 164/2014).
PRESIDENTE: Prego, assessore Xxxxxxx.
ASS. XXXXXXX: C’era un impegno sin dal rendiconto di gestione che facemmo, un rendiconto di gestione 2014. Io ho sentito il Sindaco e la Giunta, preannunciai la volontà di quest’Amministrazione di procedere all’approvazione del baratto amministrativo, diciamo, con le cautele del caso. Per evitare di mettere a rischio gli equilibri di bilancio abbiamo ritenuto opportuno fissare un importo massimo in via sperimentale per il 2017. Il regolamento che avete avuto modo di vedere è un regolamento molto di carattere generale, di questo io e tutta l’Amministrazione è consapevole, vogliamo però portarlo subito all’attenzione del Consiglio Comunale impegnandoci nel contempo anche a riportarlo per renderlo, diciamo così, più nozionistico, più preciso. Sono arrivati una serie di suggerimenti, di proposte, io ho chiesto di desistere dalla possibilità di farlo in questo momento. C’è da parte dell’Amministrazione, io per bocca dell’Amministrazione, signor Xxxxxxx, mi impegno, ci impegniamo a riportarlo entro settembre recependo quelli che sono i suggerimenti che arriveranno dal consiglio, dalle Commissioni, quindi possono prenderlo tutti una copia e vedere di portarlo, in maniera tale da fare un provvedimento che vada realmente incontro a quelle che sono le esigenze dei soggetti più fragili, dei soggetti più deboli delle famiglie. Io lo vorrei legare in modo particolare sia all’ISEE ma anche al nucleo familiare, perché è opportuno che chi ha sei figli, sette figli e ha una situazione economica più fragile abbia queste... e magari poi non lavora nemmeno, abbia questa possibilità. Quindi da parte nostra la piena disponibilità, intanto, a recepire nell’arco di questi mesi i vari suggerimenti che arriveranno e portare all’attenzione del Consiglio Comunale le modifiche, diciamo, entro il mese di settembre, tenendo ben presente, anche qui, il fatto che i Revisori abbiano dato un parere favorevole ma c’hanno invitato a tener presente quella che è la sentenza della Corte dei Conti, se non erro, dell’Xxxxxx Xxxxxxx, cosa che abbiamo fatto, voglio dire, abbiamo predisposto. A tal riguardo però è scappato nella proposta di delibera, nella premessa, bisognerebbe eliminare, Presidente, quando dice: il Consiglio Comunale, premesso che, atteso che gli interventi, rilevato che è obiettivo l’Amministrazione... la parte finale: anche attraverso l’estensione dell’accesso al baratto amministrativo per i debiti relativi ad entrate patrimoniali e a violazioni del codice della strada. Noi questo non lo vogliamo fare. Il provvedimento deve riguardare in modo particolare la TARI al mio modo di vedere, perché anche l’IMU chi ha immobili di proprietà, insomma, non
credo sia proprio giusto dargli una chance considerata anche che le risorse sono non limitate, perché io credo che ottanta, un’ottantina di famiglie potranno in qualche modo beneficarne, se non ottanta, un centinaio di famiglie beneficiarne, quindi io mi limiterei solo per il momento a eliminare la parte relativa ad entrate patrimoniali e violazione al codice della strada. Grazie.
PRESIDENTE: Assessore, se ho ben compreso, così anche per chiarire i Consiglieri Comunali. Quindi, il provvedimento resta invariato, salvo le raccomandazioni, Assessore, che lei ha già fatto, e salvo la cancellazione nella premessa della delibera: anche attraverso l’estensione dell’accesso al baratto amministrativo per i debiti relativi ad entrata patrimoniale e a violazione del codice della strada. Quindi bisogna cancellare questo ultimo periodo e ci fermiamo al rispetto delle regole, invece della virgola ci mettiamo il punto fermo.
Questa è la proposta dell’Amministrazione. Io su questa proposta apro il dibattito. Mi aveva chiesto di intervenire il consigliere X’Xxxxxxxx, poi il consigliere La Torre e la consigliera...
Intanto il consigliere D’Xxxxxxxx ne ha facoltà.
X’XXXXXXXX: Grazie Presidente, colleghi.
Anche l’ora, ormai inizia a farsi sentire qualche piccolo momento di stanchezza. Tuttavia sono intervenuto per mettere in evidenza lo straordinario risultato che si raggiunge oggi con l’approvazione di questo provvedimento. Il baratto amministrativo è un passo significativo di civiltà, di coinvolgimento della società civile. Facciamo nostra come maggioranza, se i colleghi sono d’accordo, la proposta dell’assessore Xxxxxxx, di approvare così com’è l’impianto del dispositivo della delibera e del regolamento, riservando e quindi impegnando l’intero Consiglio Comunale, Presidente, a rimodulare entro il mese di settembre per riportarlo in Consiglio Comunale con delle modifiche ed integrazioni migliorative rispetto al testo originale. Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx X’Xxxxxxxx, purtroppo non ti ho seguito.
X’XXXXXXXX: Mi ripeto Presidente, mi ripeto brevemente. Noi facciamo nostra la proposta dell’assessore Xxxxxxx, impegnando tutto il Consiglio Comunale, quindi lo faccio pubblicamente, ad approvare questa sera il provvedimento così com’è, impegnando l’intero Consiglio Comunale di riportarlo a settembre per le modifiche ad integrazioni migliorative rispetto al testo originale. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie. Il consigliere La Torre, prego.
LA TORRE: Prendo velocemente le mosse dal risparmio sulla manutenzione del verde per fare una proposta. Sebbene abbiamo risparmiato quest’anno sulla manutenzione del verde, però è anche
vero che ci sono molte aree pubbliche che necessiterebbero di una maggiore attenzione. Allora, la proposta qual è? Di anticipare non a settembre ma di farlo prima dell’estate il regolamento sul baratto amministrativo e associare al regolamento sul baratto amministrativo quello sull’adozione delle aree pubbliche verdi. Okay. Perché secondo me potrebbe essere il giusto connubio tra il dare un po’ di lavoro a chi versa in quelle condizioni, però associandole ai parchi verdi potremmo unire l’utile al dilettevole, quindi recuperare un po’ di manutenzione per le aree del comune, risparmiare e nello stesso tempo fare un’azione sociale verso i nostri concittadini meno fortunati. Grazie.
PRESIDENTE: Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx, prego.
XXXXXXXX: Grazie Presidente.
Sul regolamento l’Assessore al bilancio aveva chiesto alla Commissione di cui faccio parte, nonché alla Commissione bilancio, di esprimere un parere in merito. Io non sono contraria, anzi ritengo che il sistema previsto dal decreto Sblocca Italia per l’applicazione di uno sconto sulle tassi locali in cambio di una manodopera e servizi alla città e alla collettività, se effettivamente è una buona iniziativa, in Commissione mi sono astenuta, visto la complessità e la sperimentalità della materia avevo bisogno di più tempo per poter effettuare effettivamente una cognizione. Infatti già in Commissione abbiamo effettuato una comparazione tra il nostro regolamento e dei regolamenti che erano già stati applicati da altri Comuni, per esempio, cito il regolamento di Milano e il regolamento dell’Aquila. Da qui poi successivamente ho notato anche la presenza della sentenza della Corte dei Conti dell’Xxxxxx Xxxxxxx, che è di fine marzo, la quale, appunto, prevede un po’ un blocco al baratto amministrativo per non incorrere il pericolo di pesare sui bilanci pubblici.
La sentenza precisa ancora che è necessario che sussista un rapporto di stretta inerenza tra l’esenzione e la riduzione dei tributi e le attività di cure e valorizzazione del territorio che i cittadini possono realizzare. Infatti pone un esempio, chi toglie i mozziconi da un parco si può concedere un taglio sulla TARI in quanto, così facendo, e non sulle altre imposte, perché il risparmio che il Comune effettivamente ottiene è solo sui rifiuti. Per cui, visto che anche l’Assessore l’ha citata, io oggi avevo preparato un intervento un po’ più ampio, perché alla luce di tutto ciò c’erano sorte, quindi anche della comparazione, un po’ di perplessità, un po’ di domande da rivolgere all’Assessore e un po’ di proposte da proporre anche al Consiglio. Però visto che effettivamente verrà discusso a settembre, mi preme solamente porre l’accento, come già detto, sull’ISEE, in quanto secondo noi sarebbe opportuno anche porre dei massimali e quindi un indicatore ISEE con dei massimali e non solamente tra i requisiti indicare l’ISEE. I tributi, specificare a quali tributi fa riferimento, perché come abbiamo detto è necessario che vi sia una comparazione tra il servizio prestato e il tributo che deve essere scontato. Inoltre poi c’è un elenco di cause per cui è possibile ricorrere
al baratto amministrativo. Io volevo sapere se è un ordine di priorità in cui sono state poste, perdita del lavoro, accordi aziendali, eccetera, eccetera, oppure, se così non è, se è il caso di porre, invece, un ordine di priorità.
Un’altra cosa, effettuare effettivamente, indicare, quindi qui dovremmo proporre degli emendamenti a forme di riconoscimento per le azioni realizzate. L’Amministrazione... io avevo letto l’emendamento proposto dal consigliere Xx Xxxx, li avevo tutti annotati nel regolamento, il cui consigliere De Xxxx stabiliva che l’Amministrazione si riserva di determinare l’importo unitario orario da corrispondere ai cittadini attivi eccetera, eccetera. Secondo me, invece, l’Amministrazione deve già indicare il valore. Cito solo questo esempio, e chiudo il mio intervento, nel Comune dell’Aquila e nel Comune di Milano, per esempio, Milano stabilisce che per ciascuna ora di prestazione effettuata ai fini del baratto, viene riconosciuto il valore di dieci euro. Il Comune dell’Aquila invece compara il lavoro diversamente, stabilendo che il richiedente offre la propria disponibilità per un monte ore tale da coprire l’intera esigenza del tributo, riconoscendo numero otto ore di partecipazione al baratto amministrativo ogni sessanta euro di tributo simbolico da versare. Per cui così facendo, effettivamente, si ha un quadro completo della situazione.
Io ho altre proposte che spero che l’Assessore vorrà prendere in considerazione, semmai poi mi incontrerò in separata sede, perché il ruolo dell’opposizione non è solo quella di puntare il dito, il ruolo dell’opposizione è quella di fare delle proposte in modo da avere un regolamento che sia efficiente nel migliore dei modi e non sia soggetto di interpretazioni e di eventuali ricorsi da parte della Corte dei Conti. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliera Xxxxxxxx.
Mi ha chiesto la parola il consigliere De Xxxx. Prego Consigliere.
DE LUCA: Buonasera a tutti quanti.
Questo tipo di provvedimento è sicuramente fondamentale perché è un modo di riavvicinare i cittadini a quella che è la gestione del bene comune, è sicuramente un atto che, appunto, promuove quella che è la cittadinanza attiva, anche se in qualche modo obbligati dallo stato di indigenza. Ed è nel solco dell’articolo 118 della Costituzione in cui chiede, appunto, ai Comuni di favorire ai singoli e alle associazioni, questo è un tema importante, lo svolgimento di quelle attività di interesse generale sulla base del principio della sussidiarietà.
Quello che volevo chiedere era quello di associare, in verità, a questo regolamento che è piuttosto limitato solo al baratto amministrativo, e quindi alle azioni di intervento di cura, intervento e cura dei beni urbani, quindi molto legati a quello che poi il tributo fondamentalmente è la TARI, e quindi semplicemente alle azioni di piccola manutenzione di edifici o soprattutto spazi aperti in cui si va poi a fare la pulizia, quindi andiamo lì come tipo di attività, altri interventi da associarci, che devono essere regolamentati e che a noi mancano.
Sicuramente quello che diceva il consigliere La Torre, che era tra l’altro un discorso che abbiamo portato avanti insieme, era quello dell’adozione, che non è il regolamento che l’Assessore ha dato alle Commissioni, l’assessore Xxxxxxxxxxx, ovvero quello sulle sponsorizzazioni, è una cosa diversa. Noi parliamo dell’adozione, cioè la possibilità di fare la gestione condivisa di certi beni. Se un’associazione vuole prendere o un gruppo di cittadini vuole prendere senza bisogno di andare a riconoscere niente, se non il nostro grazie, magari, la targa lì, in maniera del tutto gratuita, uno spazio che è vicino al loro condominio piuttosto che vicino alla sede della loro associazione, questo deve essere regolamentato da una serie di norme.
Quindi, oltre il baratto amministrativo chiedo un po’ all’Amministrazione di intervenire anche su questi aspetti, nonché a quello anche un pochino più complesso della cosiddetta rigenerazione e recupero di beni urbani, ne parlavamo prima con la consigliera Campo. Tra l’altro, un ottimo regolamento è quello del Comune di Bari su questo aspetto, fatto molto bene, e sono temi su cui sarebbe opportuno riflettere adesso, non in questa sede, diciamo in questo periodo, e portarli un po’ tutti quanti insieme. Ovviamente poi c’è anche il discorso, invece, di pubblicità, che è quello della sponsorizzazione, che sappiamo e sto aspettando, tra l’altro, a giorni che mi mandino anche a me, ho chiesto agli uffici di trasmettere subito la bozza del regolamento perché è un tema che porto avanti, ve lo dico, personalmente dal ’99, parlo con l’assessore Xxxxxxx e in poi ho sempre proposto questo tipo di... sono altri due Assessori con cui ho avuto a che fare, ho sempre proposto questo tipo di iniziativa. Finalmente c’è intenzione dell’Amministrazione di farlo, quindi vediamo di farlo in maniera tale che sia applicabile dalle aziende.
Per quello che riguarda il baratto amministrativo c’erano e ci sono effettivamente dei problemi che la consigliera Xxxxxxxx ha già messo in evidenza, questo regolamento parla solo di baratto amministrativo e non di gestione condivisa, quindi nei miei punti, che avevo posto, nei miei emendamenti che avevo anche protocollato e visto anche insieme all’Assessore c’è una serie di punti che andiamo a togliere, appunto, la parola della gestione condivisa lasciandola ad altro regolamento. Però, ovviamente, accolgo l’invito dell’Assessore e dell’Amministrazione, li togliamo, non li presento, quindi non li andiamo a discutere, questo è sicuramente uno. Così come anche il discorso dell’importo e le forme di controllo. Sono tre punti su cui bisogna ancora ragionare. Come individuare i gruppi, perché mentre è stato visto solamente dei singoli, la norma richiama continuamente il discorso dei gruppi e quindi dei cittadini associati, bisogna trovare il modo di riconoscere se vogliono partecipare anche a loro questo tipo di agevolazione, si parla dei tributi per le associazioni legate ai tributi locali che pagano, magari, per la TARI anche loro, se hanno una sede o cose di questo genere, e bisogna andare ad individuarle e vanno viste, perché nel regolamento mancava questo aspetto. Così come invece le forme di controllo che non
erano specificate, perché se un cittadino non si presenta, quando si presenta, la decadenza, sono tutti quegli aspetti purtroppo che vanno specificati perché altrimenti poi non può essere applicato concretamente il regolamento.
Invece la cosa importante, su cui bisogna decidere come linea guida, se andare a mettere nel regolamento l’importo massimo per l’ente i 30 mila euro, l’importo unitario e l’importo massimo per il cittadino. Questi sono temi che vanno visti, perché io lo vedrei più con un... non mettiamo nessuno di questi importi e deleghiamo anno per anno la Giunta a decidere qual è l’importo, perché magari quest’anno decidiamo 30 mila euro, va benissimo, magari se questa cosa va bene, potrebbe essere portata anche a 100 mila euro, ho detto delle cifre così, oppure invece ridotta perché è un intervento che non possiamo gestire, perché mancano i tutor, non abbiamo la possibilità di gestire questo tipo di situazioni. Per cui, ovviamente, quello che vi chiedo, in queste settimane ci portano alle chiusure delle nostre attività per l’estate, se è possibile anche prima, o anche subito dopo, fare degli incontri, magari sia in conferenza dei capigruppo o sia delle riunioni per chi è interessato a ragionare su questi temi di partecipazione, incontriamoci e vediamo di metter mano a dei regolamenti. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie consigliere.
La consigliera Campo, prego.*
CAMPO: Grazie. Io prendo le mosse da quello che ha detto il consigliere De Xxxx sulla necessità di affrontare in maniera organica il tema della gestione e della cura condivisa e della rigenerazione dei beni comuni. Però il consigliere Xx Xxxx ha detto un’inesattezza, non è vero che questo regolamento riguarda solo il baratto amministrativo, perché altrimenti io non avrei preparato l’intervento che ho preparato per stasera e mi sarei limitata a evidenziare, a suggerire i correttivi relativi alle sole criticità poste dalle tematiche del baratto amministrativo, sulle quali non tornerò perché sono state evidenziate in maniera più che compiuta da tutti i colleghi e comunque anticipate nella introduzione dell’Assessore, che mostra di avere ben presenti i termini della questione e quali sono le soluzioni ed i correttivi da apportare.
Senza togliere nulla al valore politico importante che ha l’approvazione di un regolamento di questo tipo, l’intervento anche del consigliere La Torre, la risposta che gli ha dato l’assessore Xxxxxxxxxxx, varie altre cose che ho sentito mi confermano nella necessità di evidenziare che è necessario che la questione non solo del baratto amministrativo ma della gestione condivisa dei beni, è un tema che non è più eludibile da questa Amministrazione. Del resto quest’Amministrazione ha mostrato di essere sensibile al tema, perché? Per chi non lo sapesse, me lo confermerà l’assessora Varrecchia, il Comune con una scelta di lungimiranza si è reso partner di un progetto per la partecipazione ad un bando della fondazione con il Sud, e a questo bando che stanziava delle somme per la promozione di progetti
volti a favorire la diffusione dei principi di legalità e a favorire la diffusione del cosiddetto concetto di cittadinanza attiva, il Comune ha deciso, appunto, di rendersi partner di un progetto per la redazione del regolamento dei beni comuni di Manfredonia. Per una redazione partecipata di questo regolamento, il progetto di iniziativa, mi correggerà l’assessora se io mi sbaglio, prevede il coinvolgimento di almeno mille volontari di Manfredonia, reclutati principalmente nelle fasce di giovani e anziani e prevede in una prima fase un’attività di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema dei beni comuni urbani. Una seconda fase in cui c’è un coinvolgimento diretto dei cittadini che insieme all’Amministrazione costruiscono il regolamento più adatto alle proprie necessità, ogni comunità è diversa da un’altra e noi non possiamo prendere il regolamento di Bologna e portarlo a Manfredonia, non possiamo prendere il regolamento dell’Aquila e copiarlo e adattarlo a Manfredonia. In una terza fase è prevista l’identificazione dei beni, badate bene, quando parliamo di beni facciamo riferimento a beni mobili, immobili ma anche immateriali, la memoria di Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxx, può essere un bene immateriale che i cittadini possono decidere... di cui i cittadini potrebbero decidere di prendersi cura attraverso varie forme di compartecipazione con l’Amministrazione. Ed è prevista una mappatura dei beni sui quali intervenire.
Ora, noi non sappiamo ancora qual è l’esito di questo progetto, però poiché il tema è stato introdotto, perché, ripeto, questo regolamento non parla solo del baratto amministrativo ma fa riferimento ai cittadini attivi, fa riferimento ad interventi di rigenerazione e cura, fa riferimento alla gestione condivisa, fa riferimento ai patti di collaborazione e quindi è necessario che... ed è bene che partiamo da oggi, ce n’è stata data l’occasione, è necessario che noi abbiamo ben chiaro di che cosa andiamo a discutere ed è necessario che noi tutti insieme individuiamo quali posso essere, in ipotesi di esito negativo della nostra partecipazione al bando, gli strumenti per attuare su questi temi il massimo di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini interessati, perché non vi siano equivoci anche sulla portata dell’esenzioni e delle agevolazioni che il Comune può concedere, perché non vi siano malintesi, ma soprattutto perché si diffonda nella nostra comunità la consapevolezza della importanza che un’azione di cura dei cittadini nei confronti dei beni, in particolare dei beni pubblici abbandonati, può assumere, l’importanza che quest’attività può assumere anche per la crescita culturale della collettività, perché questa azione di cura mira proprio a cambiare il concetto, a ridefinire anche giuridicamente il concetto di bene pubblico e a trasformarlo da bene pubblico a bene di utilità sociale, quindi appartenente non più al Comune, allo Stato, ma appartenente alla comunità, che attraverso l’attività di cura e di rigenerazione assume anche una responsabilità nei confronti dei beni comuni.
Quindi, non mi dilungherò su questo tema, non penso che si possa negare l’importanza, appunto, che per la crescita anche culturale della nostra comunità può assumere questo regolamento.
Non cediamo a quella che può essere una battuta facile, stiamo a perdere tanto tempo sui regolamenti, sulla necessità di regolamentare, è necessario agire, è necessario che si vedano i risultati, noi siamo chiamati a fare ma siamo chiamati a fare per risolvere, non a fare tanto per fare. Siamo stati eletti, io sono stata eletta in Consiglio Comunale non per risolvere la crisi in Siria, neanche tanto per risolvere gli attriti tra le diverse forze che compongono la coalizione, anche per quello, quello è un lavoro che va fatto in un’altra maniera, ma per migliorare la qualità di vita degli elettori e della comunità.
Quindi è necessario che il confronto su queste tematiche che, ripeto, sono fondamentali, importantissime sia aperto e pubblico e che finché esiste il Consiglio Comunale vada svolto in Consiglio Comunale e non su Facebook, oppure sulle testate dei quotidiani locali.
Quante volte il Sindaco, gli Assessori, anche stasera, hanno fatto rilevare l’impossibilità, l’estrema difficoltà di fare fronte alle istanze e alle esigenze dell’Amministrazione, considerata la ristrettezza, l’esiguità dei mezzi a disposizione. Allora, è proprio in un periodo di crisi come quello che noi stiamo attraversando e che, lo diceva Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx sabato in un bel intervento, è destinata ad essere per certi versi irreversibile, quindi dobbiamo abituarci a fare i conti con questa nuova situazione e dobbiamo abituarci a fare i conti con la scarsità delle risorse, a tutti i livelli, e dobbiamo avere la pazienza di individuare e di costruire nuovi percorsi e nuovi modelli di gestione sperimentando nuove pratiche di comunità.
Non sono chiacchiere che mi piace dire perché mi piace sentirmi parlare, è la frontiera dell’Amministrazione del futuro ed è quello che molti autorevoli politologi, studiosi, economisti hanno individuato come l’unica via per poter ridare autorevolezza alle Amministrazioni e credibilità all’azione politica.
Allora, Io faccio partire stasera qui, da questo Consiglio Comunale, questo appello ai colleghi Consiglieri e all’Amministrazione nella convinzione assoluta che l’Amministrazione, in particolare, lo accoglierà. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliera Campo.
Ha chiesto di parlare il consigliere Xxxxx. Prego Consigliere.
XXXXX: Molto velocemente, sia per l’ora e sia per l’opportunità.
Chiaramente siamo tutti d’accordo su un progetto di questo tipo. Io aggiungo soltanto che dobbiamo stabilire, e lo faccio anche volentieri perché ho di fronte a me la assessore Varrecchia, un rapporto educativo con la città. Bisogna chiamare le associazioni di tutti i tipi, bisogna chiamare l’associazione del commercio, che non danno tutto il contributo che potrebbero dare alla città, al benessere, alla presentazione che la città deve fare all’esterno e anche all’interno.
Vorrei aggiungere soltanto, il bene comune, questo aggiungo perché è inutile dire le stesse cose che pensano e che hanno detto
già gli altri. Per bene comune deve significare anche tutela dell’aria della città, dice, che c’entra mo’, come facciamo a tutelare l’aria della città? Se noi riusciamo a chiamare dei cittadini che vogliono prestarsi e li regaliamo, come Comune, un contachilometri e noi diciamo che ogni 100 chilometro fatto con la bicicletta diamo uno scomputo di qualcosa, chissà che finalmente a Manfredonia, una città così comoda, che ama moltissimo le macchine e l’inquinamento della città, amano le macchine per inquinare la città, tanto è vero che io percorro un chilometro in tre minuti e c’è gente che per compiere un chilometro ci mette un’ora e mezza perché dice: xxxxx qua finisce subito il giro e poi devo fare un altro giro ancora. Allora, chissà a Manfredonia noi riusciamo a dare lo stimolo perché la città sia più sobria, sia più rispettoso del proprio ambiente. E quindi con un aggeggino che non so quanto costa, ma adesso queste cose costano davvero poco, dato dal Comune, uno dimostra che ha fatto 100 chilometri e gli diamo uno sgravio di qualcosa. Io penso che possa essere un’idea visto che dobbiamo dare delle idee per prepararci per il futuro. Va bene, nel frattempo vediamo come voteremo. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei, consigliere Xxxxx.
La parola al consigliere Xxxxx. Prego.
XXXXX: Chiaramente anche noi siamo più che contenti che si parli di baratto amministrativo anche nella nostra città. Ciò che noi facciamo rilevare sono le criticità che abbiamo individuato nel Regolamento che in alcuni casi addirittura vanno contro quella che è la normativa. In particolar modo mi riferisco ad esempio all’articolo 2 quando si parla addirittura di natura imprenditoriale che, chiaramente, non è assolutamente previsto dalla norma o quando si parla di lavori, beni comuni urbani svolti congiuntamente dai cittadini e dall’Amministrazione, mentre il Baratto Amministrativo prevede la sussidiarietà, cioè il cittadino si sostituisce all’Amministrazione. Inoltre noi vorremmo anche proporre quello che è un tetto massimo di tributi che si possono sgravare riferendoci anche a quello che è il modello Isee, quindi per individuare quali siano le fasce che ne hanno diritto e poi all’interno delle stesse, visto che stiamo parlando di un baratto sperimentale per un importo di 30 mila euro, cercare di ridimensionare per cercare di capire anche meglio come in realtà sta funzionando.
Voi oggi ci chiedere quindi di votare a scatola chiusa, approviamo il baratto amministrativo e poi facciamo gli emendamenti, però, chiedo scusa, ma in un anno quanti emendamenti dell’opposizione avete approvato?
Quindi io oggi accetto di votare sapendo che nell’eventuale che i miei emendamenti non vengano recepiti, comunque la maggioranza farà il Regolamento che ritiene più opportuno. Per cui oggi per noi votare a scatola chiusa dicendovi sì, approviamo. E poi se non ci approvate i nostri emendamenti pazienza, non è assolutamente nel nostro stile né come persona né soprattutto come appartenenti a questo movimento. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere.
Non ho iscritti a parlare. Abbiamo terminato, non ci sono iscritti. La parola al Sindaco. Prego.
SINDACO: Xx Xxxxx. Io mi sento di... credo che sia anche l’auspicio, è condivisibile anche da parte della maggioranza, la massima disponibilità ad apertura, cioè su questo provvedimento dovremmo trovare un’unità di intenti, non credo che ci siano preclusioni. Poi è chiaro che... cioè nel merito del provvedimento c’è la nostra massima disponibilità, più di dire questo francamente non so cosa dire.
PRESIDENTE: Mi sembra a questo punto che si possa chiudere. Possiamo passare alle dichiarazioni di voto se ci sono. Tra l’altro io, prima ancora di passare... e no, un attimo, non c’è bisogno di rispondere a nessuno perché ha risposto il Sindaco. Spiego anche perché, consiglieri, se posso illustrare un attimo. Questo qui è un Regolamento quindi la dichiarazione di voto, consigliere Xx Xxxx, non c’è la dichiarazione di voto diciamo in senso classico in quanto è un Regolamento e ci sono degli articoli, sono quindici articoli, quindi noi dovremmo esprimerci articolo per articolo. Io però faccio questa proposta, e quindi facciamo la dichiarazione di voto poi, siccome non ci sono in effetti emendamenti, ma l’assessore ha fatto soltanto, diciamo ha emendato un attimo la premessa della delibera e tutto il resto è rimasto invariato e c’è l’impegno dell’intero Consiglio e dell’Amministrazione a nome del Sindaco e dell’assessore di riprendere il ragionamento perché tutti noi riteniamo utile e opportuno che si arrivi ad un... e qui utilizziamo un Regolamento condiviso, e c’è la disponibilità, io aggiungo, che poi è il Consiglio Comunale sovrano, quindi gli emendamenti non li vota il Sindaco o l’Amministrazione, li vota poi il Consiglio Comunale. Quindi eventualmente dico, però, c’è la totale disponibilità del Consiglio a ragionare insieme. Io, anzi, aggiungo ancora, come già hanno fatto benissimo la consigliera Xxxxxxxx e la presidente Xxxxxxxx nella loro commissione, aggiungo che questo potrebbe andare nelle commissioni e ci possiamo anche ragionare nella conferenza dei capigruppo… xxxxxxxxx e grazie ai revisori dei conti e alla dirigente Distante, buonasera. Xxxxxx, lo possiamo anche portare nella conferenza dei capigruppo e lì semmai insieme trovare un Regolamento condiviso per quanto andremo in Consiglio Comunale. Quindi se questa proposta è accettata noi potremmo addirittura anche fare un’unica votazione, un unico voto sul provvedimento. Chiaramente apro alla dichiarazione di voto eventualmente ci sono dichiarazioni di voto. Quindi io proporrei, perché il Regolamento, diciamo, noi dovremmo votare articolo per articolo, ma non ci sono emendamenti, e questo, Segretario, è condiviso dal Consiglio, quindi a questo punto votiamo il provvedimento così come emendato e proposto dall’Amministrazione Comunale e apriamo le dichiarazioni di voto. Se siete d’accordo. Per dichiarazione di voto la consigliere Xxxxxxxx.
XXXXXXXX: Grazie Presidente.
In questo momento fungo da capogruppo. Noi ci asteniamo, il gruppo di Forza Italia si astiene, faccio mio continuo il parere che ho espresso già in commissione di astensione, astensione come forma di apertura non come forma di chiusura, forma di apertura nei confronti delle proposte che abbiamo da fare e che ho in breve enunciato, ma ci sono tante altre da valutare insieme all’assessore e successivamente in seno alla commissione e con il Consiglio Comunale. Ricordando che è vero che Manfredonia è una realtà diversa dall’Aquila, da Roma, da Bologna, eccetera, eccetera, da tutti gli altri paesi, però è anche vero che bisogna avere sempre quella voglia di sapere, quella voglia di imparare e di poter scaricare altri... no, no, e bisogna anche prendere in considerazione i regolamenti applicati già dagli altri Comuni per vedere come hanno operato, se hanno operato bene e semmai trarre degli spunti per poi adeguarli alla nostra realtà.
Quindi la mia comparazione, che è stata già inoltrata in commissione e poi successivamente da me sviscerata, è stata appunto solo per quello, per fornire uno spunto all’Amministrazione e per far sì che il Regolamento sia il più completo possibile e non vada incontro a ricorsi. Per cui per adesso esprimo il voto di Forza Italia, tutta l’opposizione si astiene.
PRESIDENTE: Vedo cenni di assenso da parte dell’intera minoranza, opposizione, quindi il vostro voto, diciamo sul provvedimento c’è il voto di astensione.
Vorrei aggiungere prima ancora se ci sono altre dichiarazioni di voto, facciamo dichiarare il consigliere X’Xxxxxxxx, mettiamo anche dei tempi, consigliere X’Xxxxxxxx, diciamo, che noi entro luglio… tutti questi adempimenti si fanno entro luglio, passiamo la proposta all’Amministrazione e poi a settembre l’Amministrazione riporterà in Consiglio… facciamo la conferenza dei capigruppo a chiusura di tutto questo e a settembre c’è l’impegno dell’Amministrazione di riportarlo in Consiglio Comunale. La parola al consigliere X’Xxxxxxxx.
X’XXXXXXXX: Grazie Presidente.
Brevissimo. Solo per confermare la proposta dell’Amministrazione e per essere rammaricato per questa occasione che stanno sprecando le opposizioni, in modo particolare il movimento Cinque Stelle che di questo provvedimento ne ha fatto una battaglia, accoglieremo i vostri emendamenti anche se voterete, vi asterrete o voterete contro. Vi assicuro che accoglierete i vostri emendamenti. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie a lei consigliere X’Xxxxxxxx.
La parola al consigliere Xx Xxxx, prego.
XX XXXX: Anche qui trenta secondi, non di più.
Gli emendamenti di cui ha parlato sia la consigliera Xxxxxxxx che il consigliere Xxxxx sono quelli che avevamo già concordato e
proposto, li abbiamo condivisi, per cui sicuramente saranno approvati, ecco perché mi dispiace, esattamente come al consigliere D’Xxxxxxxx, che questa cosa non possa passare all’unanimità, lo dico con molta franchezza, speravo proprio di poter riuscire a fare questo tipo di operazione insieme perché sarebbe stato giusto. Con questo dichiaro il mio voto positivo. Grazie.
PRESIDENTE: Grazie. Se non ci sono ulteriori interventi per dichiarazione di voto, metto a votazione il punto numero 8 all’ordine del giorno: <<Regolamento per l’applicazione sperimentale del “Baratto Amministrativo” a far data dal 1° gennaio 2017 (art. 118 della Costituzione e art. 24 del Decreto Legge 133/2014 convertito con la legge 164/2014).
Questo provvedimento, consiglieri, è posto al voto con la cancellazione del periodo a cui abbiamo fatto riferimento prima e con l’impegno dell’amministrazione a riportarlo successivamente in Consiglio Comunale. Xxxxxxxx, e chiudo per votare, che votiamo in un’unica votazione. Siccome gli articoli sono quindici, noi votiamo il provvedimento, così come la premessa e la deliberazione, contemporaneamente votiamo anche perché non c’è stato alcun emendamento su nessuno degli articoli presenti in questo Regolamento e quindi, forzando un po’ devo dire anche il Regolamento, che però prevede la possibilità di derogare, votiamo noi l’intero provvedimento compreso, Xxxxxxxxxx, il voto sui quindici articoli che sono all’attenzione del Consiglio Comunale. Votiamo per appello nominale, voto unico.
Vot. punto n. 8: 17 sì
5 ast.
PRESIDENTE: Il provvedimento quindi è approvato con 17 voti a favore, solo 5 astenuti, nessun voto contrario. Non c’è bisogno di immediata eseguibilità perché è un Regolamento.
Grazie a tutti i consiglieri.
Alle ore 22:18 l’assemblea è sciolta. Buonanotte a tutti.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE
A T T E S T A Z I O N E
La presente deliberazione:
1. è stata pubblicata all'Albo Pretorio sul sito Istituzionale del Comune in data
....................... ove rimarrà per quindici giorni consecutivi.
2. è stata trasmessa in data ai seguenti uffici
3.
è stata dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell’art.134 – comma 4°, del D.L.vo n. 267/2000;
è divenuta esecutiva il ………………………… per decorrenza del termine di cui all’art.134 – comma 3°, del D.L.vo n. 267/2000.
Dalla Residenza comunale,lì
IL SEGRETARIO GENERALE