INDICE
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Premessa
1. La rendita vitalizia quale contratto tipico per la regolamentazione
tra privati di prestazioni con funzione previdenziale. 9
2. Limiti dell’istituto del vitalizio oneroso nella disciplina di parti-
colari esigenze emergenti nella prassi. 14
3. La crisi del «vitalizio oneroso» quale punto di partenza per una riflessione in tema di tipicità contrattuale. 23
Capitolo primo
Causa, tipicità del contratto e meritevolezza degli interessi
1. Il passaggio dal cod. civ. del 1865 al cod. civ. del 1942: la causa quale «funzione economico-sociale» del negozio. Sostanziale iden-
tificazione della «causa» con il «tipo». 29
2. La causa quale «funzione giuridica» del negozio. Critica alla con- cezione tradizionale della causa quale funzione «economico-so- ciale» del negozio, ma sostanziale sovrapposizione dei concetti di
«causa» e «tipo». 39
3. Una diversa impostazione del problema: la distinzione tra «causa» e «tipo». La causa quale «funzione economico-individuale» del ne-
gozio giuridico. Il carattere di elasticità del tipo negoziale. 44
4. La ricerca della regolamentazione del contratto atipico: applica- zione della disciplina dei contratti tipici ai contratti atipici e con- seguente affermazione della sostanziale inutilità del concetto di
«contratto atipico». 59
5. Il problema della tipicità contrattuale sviluppato sotto il pro- filo del «contenuto» del contratto: necessità di verificare la «ido- neità in concreto» del contratto a realizzare interessi meritevoli
di tutela. 63
6. Complessità dei tipi contrattuali e molteplicità dei tratti distintivi del tipo contrattuale. Concetto di «tipo aperto» ed insufficienza della definizione legislativa. Dal c.d. tipo legale al c.d. tipo nor- mativo. Criterio della «sufficiente conformità» del caso concreto
al tipo contrattuale. 69
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7. Dalla distinzione dei concetti di «causa» e «tipo» alla distinzione tra il giudizio di meritevolezza, ai sensi dell’art. 1322, comma 2°, cod. civ., ed il giudizio di liceità, ai sensi dell’art. 1343 cod. civ.
Definitiva affermazione del concetto di «causa in concreto» anche
nella giurisprudenza. 75
8. Perdurante difficoltà di individuare la disciplina da applicarsi al contratto atipico. Necessità di conciliare i profili della «causa» e
del «tipo» nella qualificazione della fattispecie contrattuale. 88
Capitolo secondo
Caratteri della rendita vitalizia e dei «vitalizi impropri» a confronto
1. «Vitalizio alimentare», «contratto di mantenimento», «vitalizio di assistenza», «vitalizio improprio»: le incerte ipotesi di classifica-
zione. 99
2. Il tortuoso percorso giurisprudenziale. Sovrapposizione termino- logica e concettuale riscontrabile nell’analisi delle singole fattispe- cie, probabilmente da ascriversi alla preoccupazione di prendere posizione circa il problema della riconducibilità o meno del caso
concretamente esaminato allo schema tipico della rendita vitalizia. 105
3. La prestazione nelle figure esaminate e diversità dei relativi carat- xxxx. Prestazione di dare e prestazione di fare. I bisogni dell’ali-
mentando. Assistenza materiale ed assistenza morale. 115
4. Infungibilità della prestazione e intuitus personae. Analisi della clausola che consente di convertire la prestazione di alimenti o
mantenimento in prestazione pecuniaria. 127
5. Il differente rilievo dell’elemento «alea» nella figura tipica del vi- talizio oneroso e nelle diverse fattispecie emergenti dalla prassi
contrattuale. 136
6. Il problema dell’applicabilità dell’art. 1878 cod. civ., inserito nella disciplina del vitalizio oneroso, anche alle figure che si discostano
dallo schema tipico. Eterogeneità delle impostazioni in argomento. 145
Capitolo terzo
Contrat de rente viagère e bail à nourriture nell’esperienza francese
1. La contrapposizione tra contrats nommés e contrats innommés nel-
l’ordinamento giuridico francese. | 155 | |
2. Il contrat de rente viagère nel Code Napoléon. | 160 | |
3. Dal contrat de rente viagère al bail à nourriture. | 169 | |
4. Il significato della distinzione tra contrat de rente | viagère e bail |
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à nourriture: il problema della convertibilità del bail à nourriture
in contrat de rente viagère. L’applicabilità degli artt. 1976 e 1975
code civil al bail à nourriture. 173
Capitolo quarto
Ricostruzione delle fattispecie contrattuali alla luce degli interessi concretamente in gioco
1. Preliminare risoluzione del problema definitorio. Sintesi dei risul- tati emergenti dal confronto tra «vitalizio oneroso» e «vitalizi im- propri». Impostazione della problematica della tipicità o atipicità dei vitalizi impropri. Perplessità in merito all’individuazione delle differenze tra vitalizio oneroso e vitalizi impropri, così come enu- cleate dalla dottrina e dalla giurisprudenza, quale criterio guida
onde determinare la disciplina applicabile al caso concreto. 183
2. Precarietà del criterio che si fonda sul diverso carattere delle pre- stazioni oggetto, rispettivamente, del vitalizio oneroso e dei vita-
lizi impropri. 191
3. Precarietà del criterio che si fonda sulla diversa connotazione del- l’alea, rispettivamente, del vitalizio oneroso e dei vitalizi impro- pri. Critica all’impostazione che reputa l’alea elemento essenziale
dei vitalizi impropri. 197
4. Disciplina in tema di risoluzione per inadempimento ed applica-
bilità dell’art. 1878 cod. civ. ai vitalizi impropri. 202
5. Risultati della comparazione tra ordinamento francese ed ordina- mento italiano: fondamento della distinzione tra «rendita vitalizia» e «vitalizi impropri» e fondamento della distinzione tra contrat de
rente viagère e bail à nourriture a confronto. 212
6. Incidenza dei caratteri delle singole prestazioni dedotte, rispetti- vamente, nel «vitalizio oneroso» e nei «vitalizi impropri», sulla di-
sciplina del rapporto e non sul piano della fattispecie. 219
7. Spunti di riflessione per una ricostruzione unitaria delle fattispe-
cie contrattuali del vitalizio oneroso e dei vitalizi impropri. 223