Contract
1.PREMESSA
La presente relazione riguarda il completamento dei seguenti interventi:
A)-Accordo di Programma fra Ministero dell'Ambiente e Regione Basilicata del 14.12.2010 finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico -codice identificativo MT0106A/11- relativo ai “Lavori di ripristino officiosità e sistemazione idraulica del Fiume Sinni in corrispondenza dell’attraversamento della S.S. 106 Jonica in agro dei Comuni di Rotondella e Tursi finanziato per un’ importo complessivo €. 200.000,00
B) -il completamento dell’intervento inserito nel programma del Primo Stralcio degli interventi, di cui all’Ordinanza n. 5 del 16/2/2012 del Commissario Straordinario della Basilicata relativa ai primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la Regione Basilicata nel periodo 18/2-1/3 2011, denominato Gruppo n.4 – Lavori di risagomatura e pulizia alveo a monte della traversa Sinni per circa 2,2 Km finanziato per un’importo complessivo di €. 500.000,00.
2.CARATTERISTICHE DEL BACINO
Il fiume Sinni ha origine alla quota di circa 1.300 m.s.l.m., tra il Monte Sirino e La Serra Giumenta. Nasce nel territorio del Comune di Xxxxxx da un insieme di ruscelli scaturenti dalla Costa di Milordo che, in contrada Erbasanta, iniziano a dare origine ad un unico corso.
Dopo un primo tratto in direzione NO – SE, il corso d’acqua procede per circa 7 Km in direzione sud, per poi ruotare verso E – NE fino alla confluenza col torrente Cogliandrino.
In questo primo tratto la valle è stretta e il fiume mantiene un andamento unicursale.
Nel tratto successivo, fino alla confluenza con il torrente Serrapotamo, la valle si apre notevolmente, l’alveo si allarga e il corso d’acqua si suddivide in diversi rami attivi.
Poco a valle della confluenza con il torrente Cogliandrino è stato realizzato lo sbarramento per la creazione del bacino artificiale di Masseria Nicodemo.
Dopo la confluenza con il torrente Serapotamo, il fiume devia verso N – NE fino alla confluenza con la fiumarella di Sant’Arcangelo.
Tale zona corrisponde all’invaso del bacino artificiale creato con lo sbarramento all’altezza di Monte Xxxxxxx.
Dopo Monte Xxxxxxx il fiume scorre in direzione SE in una valle stretta e profonda fino alla confluenza con fiume Sarmento.
Successivamente riprende la direzione verso NE e l’alveo si allarga nuovamente, fino alla stretta di Valsinni.
Superata la stretta l’alveo si allarga di nuovo e dopo un’ampia conversione a N di Rotondella si dirige verso SE fino alla foce.
Dalle origini alla foce il corso misura circa 90 Km di lunghezza.
Gli affluenti sono numerosi e spesso caratterizzati da portate considerevoli; si segnalano da monte a valle:
in sinistra:
-torrente Cogliandrino;
-torrente Fiumicello;
-torrente Serrapotamo;
-Fiumarella di Sant’Arcangelo; in destra:
-torrente Peschiera;
-torrente Frido;
-torrente Rubbio;
-Fosso Carbone;
-Fiume Sarmento.
Il bacino imbrifero del fiume Sinni si estende per una superficie complessiva di 1306 Kmq di cui 1259 ricadenti in Basilicata e 47 Kmq ricadenti in Calabria.
La linea di displuvio del bacino imbrifero risulta così delimitata: i confini del bacino imbrifero sono costituiti a Nord verso L’Agri, dalle propaggini dell’Appennino Lucano e a Sud da due sistemi montuosi convergenti, le cui direzioni si possono considerare come le congiungenti dal Pollino col Monte Sirino, ad Ovest, e col Monte Rotondella nelle prossimità della foce, verso Est.
Il Perimetro del Bacino può concepirsi come un triangolo, il cui lato più lungo costituisce il confine settentrionale e i due lati minori, pressocchè uguali tra loro, lo delimitano a sud.
Il lato sud – occidentale forma lo spartiacque coi bacini del Tirreno, Noce e Lao: quello sud – orientale forma lo spartiacque col Crati e con i piccoli bacini jonici compresi tra Sinni e Crati.
La cima più elevata del confine settentrionale è costituita dal Xxxxx Xxxx ( 0000 x.x.x.x.) x Xxx xx Xxxxxxxxxxxxxx, mentre procedendo verso oriente nessuna altra cima degna di nota vi si incontra.
I sistemi montuosi più importanti si trovano invece sul confine occidentale – meridionale, dal Monte Sirino al Pollino con le sue propaggini.
Le cime più alte sono: Monte Papa (2005 m.s.l.m.), Xxxxxxx di Sirino (1906 m.s.l.m.), Monte La Spina (1649 m.s.l.m.), Monte Zaccana (1579 m.s.l.m.), Monte Grattaculo (1895 m.s.l.m.), Sera del Prete (2186 m.s.l.m.), Monte Pollino (2278 m.s.l.m.), Serra Dolcedorme (2271 m.s.l.m.), Serra di Xxxxxx ( 2052 m.s.l.m.) Xxxxxxx Rotondella (1609 m.s.l.m.), Xxxxxxx Neviera ( 1939) m.s.l.m.).
Tra Monte Zaccana e Monte Grattaculo, su una lunghezza di circa 25 Km, il crinale appenninico attenua il suo carattere alpestre a ripidissime pendici e presenta valichi facilmente accessibili, pur mantenendosi al di sopra di quota 900.
Procedendo verso Est, il Xxxxxxx Neviera è l’ultima significativa asperità che si incontra e, avvicinandosi alla foce, il crinale si abbassa gradualmente fino ai colli di Rotondella.
L’interno del bacino presenta dappertutto carattere montuoso, ma le cime più elevate si mantengono quasi sempre di quota inferiore ai 1000 m. s.l.m..
3..INDIVIDUAZIONE DELLE AREE E DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
A monte della traversa Santa Xxxxx sul Fiume Sinni, a causa degli eventi meteorici eccezionali avutisi soprattutto nell’inverno 2011 e che hanno interessato il Metapontino si è creato un accumulo di materiale detritico e vari isolotti ricchi di vegetazione ripariale che impediscono il normale deflusso del corso d’acqua, oltre alla presenza della traversa di Santa Xxxxx che ne aumenta il deposito.
I suddetti finanziamenti non consentono però di riconfigurare in maniera ottimale tutta l’area dal punto di vista idraulico, ma prevede di ricostruire un normale deflusso riportando l’asse del fiume nella mezzeria dell’alveo
Con i finanziamenti di cui ai punti A) e B sono in corso i seguenti interventi:
- taglio raso terra di tutta la macchia palustre, paglie, rovi, canne, tamerici, salici ed altri arbusti legnosi
- esecuzione della savanella mediante sbancamento a larga sezione per una profondità media di circa 0.85 mt, con l’utilizzo del materiale di escavazione per la realizzazione di zone laterali
4. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Il presente progetto preliminare prevede il completamento delle suddette lavorazioni per un tratto a valle della suddetta Traversa Santa Xxxxx mediante l’esecuzione dei seguenti interventi:
-risagomatura, pulizia dell’alveo ed arginature in sx e dx idraulica per circa 6 Km.
Gli interventi progettati sono stati dimensionati in modo da garantire che la portata di piena calcolata per un tempo di ritorno pari a 30 anni sia contenuta entro gli argini così realizzati.
Le opere previste nel presente progetto sono sostanzialmente riconducibili a prelievo si materiale in alveo, asportazione di vegetazione arbustiva ed arborea, anche sradicati ed abbattuti e ricostruzione della sponda erosa.
Esse rientrano negli interventi di ripristino dell’officiosità dei corsi d’acqua e sono assimilabili a manutenzioni straordinarie.
Pertanto , rientrano tra le opere non soggette ad autorizzazioni ambientali ai sensi:
dell’art. 149, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
D.G.R. n. 1674 del 15 novembre 2011;
D.G.R. n. 442 del 16 aprile 2012.
Essendo opere riguardanti area Sic-Zps e zone limitrofe le opere progettate sono da sottoporre a Valutazione di Incidenza Ambientale.
Occorre, altresì, far presente che per l’area oggetto d’intervento, a seguito di una campagna di caratterizzazione dei sedimenti fluviali del bacino idrografico del Sinni da parte dell’ ARPAB (Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Basilicata) si è rilevata la presenza di fibre di amianto derivanti dal trasporto solido della tremolite noto minerale ricco di tali fibre.
5.ANALISI PER L’ACCESSIBILITÀ, SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE, UTILIZZO E MANUTENZIONE DELLE OPERE
L’accesso per la esecuzione e la manutenzione delle stesse è garantito dalla viabilità esistente e dalla realizzazione di una apposita pista di cantiere
Le piste di servizio e di cantiere , cosi come gli interventi, saranno realizzate scegliendo tracciati più brevi e senza interessare la vegetazione esistente.
Le aree destinate alla realizzazione delle opere e delle lavorazioni previste in progetto ed alla transitabilità delle aree di cantiere verranno rese disponibili o tramite stipula di accordi bonari con i proprietari interessati o tramite procedura di occupazione temporanea.
6. QUADRO ECONOMICO
Dallo sviluppo del computo metrico delle opere previste risulta il seguente quadro economico:
a1) Lavori a misura | €. 1.800.000,00 | ||
a2) Oneri di sicurezza | €. 35.000,00 | ||
A) Sommano i lavori a misura B) Somme a disposizione della stazione appaltante per: b1) Lavori in economia IVA compresa | €. | 55.000,00 | €. 1.835.000,00 |
b2) Acquisizione e occupazioni suoli | €. | 24.116,06 | |
b3) Spese ex art. 92 D. lgs. 163/2006 b5) Spese generali:(copie eliografiche, contributo a favore | €. | 36.700,00 | |
dell’AVCP, Verifica e Validazione e spese connesse con la | €. | 15.000,00 | |
procedura di gara) | |||
b6) IVA ed eventuali altre imposte | €. 403.700,00 | ||
Sommano | €. 534.516,06 | €. 534.516,06 | |
TOTALE | €. 2.369.516,06 |